Conferenza Nazionale delle Democratiche di Sinistra

Si sente sì
Se le compagnie prendono posto noi ricominciamo i lavori darei la parola a Manuela Paltrinieri che relaziona sulla Commissione elettorale
Temo che quelli non funzionino allora Massimo
è stato semplice per fortuna è finita
Bene io vi chiedo scusa perché
Farò del mio meglio ma insomma o dei foglietti scritti a mano e e un po'di confusione nella testa quindi si attese pazienti
La commissione elettorale ha lavorato nella serata di ieri sera alcune ore tra le ventuno e trenta e le ventitré e trenta e oggi a più riprese
Tentando di dare vita ad un organismo che sulla base di quella che è la la la la prassi insomma un po'del nostro partito è un po'anche il coordinamento nazionale uscente
Tenesse conto di una serie di esigenze a partire dalla rappresentanza territoriale ma anche dall'esigenza di poter riavere all'interno di questo organismo dirigente anche una serie di compagne
Che hanno una funzione politica o istituzionale tale da non poter RAI immaginare la loro assenza da questo stesso organismo l'abbiamo composto per una parte diciamo così di diritto o per funzione
E poi seguendo una logica che è diventata propria negli ultimi congressi per una parte invece che fosse il doppio di questa parte di diritto come quote elettiva ripartita alle realtà territoriali e
Una percentuale concordata e verificata con la minoranza congressuale alle minoranze congressuali appunto allora la cosa è abbastanza
Semplice in realtà una volta che uno legge
Legge i numeri però vi volevo rappresentare alcuni criteri siccome noi oggi non siamo nelle condizioni di farli votare un elenco di nomi perché abbiamo lavorato molto freneticamente ma non abbiamo potuto lasciare il tempo alle delegazioni territoriali di fornirci il nome sulla base del numero che devono esprimere così come ad esempio le minoranze congressuale non hanno potuto fare lo stesso quindi stabiliamo che noi adesso votiamo i criteri e delle vuote attribuiti ad ogni singola regione alle minoranze e quella per diritto
Che poi saranno riempite di nomi che i soggetti interessati secondo una modalità che cui dirò dovranno fare arrivare nei prossimi giorni
La parte di diritto
è stata composta in questo modo è stata composta
Dalle compagnie che hanno ruolo di parlamentare nazionale ognuno Peo e dalle compagnie che svolgono funzioni di governo il totale di queste persone di cui non dico il nome ma chiaramente sapete chi sono è di cinquantacinque
Poi abbiamo indicato una compagna come rappresenti la la rappresentante nazionale di Anna Lindh
Una compagna in rappresentanza della segreteria nazionale della Sinistra giovanile
Le due segretarie regionali donne del partito che noi abbiamo e le diciannove responsabili femminili regionali più una quota diciamo così di quindici persone
Che chiamiamo diciamo così
Staff della della coordinatrice nazionale che appunto saranno indicate da lei
Anche credo però sentendo
Una serie di richieste una serie di stanze che ne saranno rappresentate abbiamo anche considerato e ovviamente ha colto anche questa è una prassi consolidata la richiesta del sindacato
Di avere dieci compagnie della CGIL invitate permanenti al nostro organismo nazionale
Sulla base di questi numeri Lalla con placcate diciamo così di diritto
Arriva ad essere di novantatré persone
Abbiamo calcolato una quota elettiva
Di centocinquantotto compagni che vengono ripartite fra le Regioni secondo lo schema che adesso vi leggerò
Quarantatré nomi si devono pervenire dall'Area Mussi Salvi
Calcolate per il momento
Prendendo a riferimento una percentuale ma uno dei criteri che ci siamo dati che comunque alla fine quando avremo tutti i nomi
Scritti perbene valutando anche le risponde parlamentari centristi tra cosa che non è stata possibile fare c'è l'impegno di vittoria personale e anche delle compagnie che hanno composto la commissione elettorale
Di procedere anche ad un riequilibrio più questa è stata la richiesta che arrivato in Commissione elettorale una no una quota simbolica per una mozione che si presenterà al prossimo congresso che ancora non ha un peso ma che comunque è stato deciso di quelle di rappresentare simbolicamente
In cinque
In cinque compagne
Puy appunto ci sono le centocinquantotto che abbiamo ripartito sulle regioni gli abbiamo ripartite sulle regioni secondo il metodo usato anche per comporre questa Assemblea congressuale
Cioè con una un peso mediato tra il numero di scritte e il numero di voti alle ultime politiche di ogni singola regione
Però con alcune diciamo così condizioni che hanno in parte modificato i rapporti del il dato semplicemente matematico perché abbiamo valutato che fosse opportuno dare una rappresentanza comunque adeguata anche a quelle Regioni che solo con questo sistema non avrebbero avuto una rappresentanza appunto degna di questo nome
Stabilendo che tutte le Regioni devono comunque essere rappresentate da almeno quattro compagnie
Inoltre siccome dicevo prima che non abbiamo la avuto il tempo per comporre l'elenco nominativo di queste delegazioni nel momento in cui comunicheremo formalmente ad ogni singola regione di nuovo perché oggi ovviamente qualcuno può anche sbagliasse prendere appunti qual è il numero esatto di compagni che deve indicare
Ne faremo presente altri criteri che ci sono sembrati importanti e che in un qualche modo io sottopongo al voto insieme al resto perché è un ragionamento che che tiene insieme i numeri e criteri
Ovvero il fatto che nelle composizioni delle delegazioni regionali si osservi certamente un criterio di rappresentanza generazionale con particolare attenzione alla successione Anna Lindh nel senso che moltissimi territori questa successione è presente
Lavora ha delle sue dirigenti e quindi noi chiediamo che nella composizione delle delegazioni regionali si tenga conto in modo molto puntuale di questo fatto che si cerchi ovviamente senza
Tenendo conto che ognuno Pucci sceglie come vuole che si cerchi però di dare anche un'adeguata rappresentanza
Istituzionale nel nostro Paese in molte regioni sono presenti amministratrici di primissimo livello abbiamo anche due presidenti di Regione comunque assessori regionali sindaci e presidenti di provincia
Chiediamo che ci sia attenzione anche rappresentare questa realtà all'interno del coordinamento nazionale
E poi ovviamente la rappresentanza anche dei coordinamenti femminili veri e propri
A questo proposito devo anche dire che un'altra decisione
Vogliamo in un qualche modo condividere con voi che ci sembra particolarmente importante infatti è stato deciso
Di istituzionalizzare l'Assemblea delle responsabili regionali e di federazione
Che era un organismo mai diciamo così esplicitamente costituito che invece ci sembra opportuno in un qualche modo mettere alla vostra approvazione assieme al coordinamento nazionale pensiamo che potrà essere uno strumento utile sia per chi fa questo lavoro che per vittoria Franco
Vengo adesso a leggere i numeri di ogni singola delegazione regionale
E sfacciatamente inizio dall'Emilia Romagna perché e la regione più alta
Che avrà ventisei era presentanti all'interno del Consiglio del coordinamento nazionale
Toscana quattordici Lombardia dodici
L'astio nove campagna nove Piemonte sette Veneto sette Puglia sette Sicilia sette Liguria sei
Marche cinque Umbria cinque Basilicata cinque
Calabria sei Sardegna sei Friuli cinque Abruzzo cinque e poi Trento quattro Bolzano quattro Molise quattro e Valle d'Aosta quattro
Abbiamo fatto il massimo dello sforzo possibile se Arcandor di dare un'adeguata rappresentazione ad un'istanza che più volta che più volte ci è stata rivolta anche nel corso di questo dibattito cioè alla alle regioni del Sud
Alle donne del Sud che fanno così tanta fatica non solo a vedere affermato i loro diritti nella società civile ma fanno anche molta più fatica Dinoi ad imporre la loro presenza il loro ruolo di dirigente all'interno del partito credo che
Abbiamo fatto insomma un primo passo
Mettendo a loro disposizione posti tra virgolette che ha sarebbero stati invece di altri perché ci sembra una cosa una cosa importante probabilmente non è nemmeno sufficiente quello che abbiamo iniziato a fare però certamente è un inizio quindi la cosa che in un qualche modo chiedo di votare e tutto quello che gli ho detto questi criteri la rappresentazione numerica delle delegazioni territoriali il fatto che consideriamo costituite in modo formale
L'Assemblea delle rappresentanti dei coordinamenti Fed di federazione e regionali
E che comunque c'è un impegno preciso a rivedere la composizione effettiva di questo organismo appena sarà possibile ma i tempi devono essere comunque ridotti anche rispetta il pluralismo politico interno grazie
Grazie Manuela
Come avete capito non mettiamo in votazione lo schema del dell'organismo che dobbiamo eleggere perché i nominativi poi saranno affidati alle alle soggettività locali connazionali che depone esprimerli di chiedo se ci sono compagne che intendono intervenire
Se non ci sono interventi vi chiedo di votare la relazione di Manuela Paltrinieri a nome della Commissione elettorale chi è d'accordo alzi la delega
Giù
Contrari
Astenute
Una vedo sì
Approvato con un'astensione grazie
Passiamo alla
Commissione politica alla commissione politica ha diviso il suo lavoro in tre diciamo piccolissime comunicazioni
Due riguardano gli ordini del giorno che sono stati presentati in questa conferenza
E verranno per lì per i quali diciamo la commissione politica di Porta il parere e verranno illustrati per la prima parte da Carla Bonfield chi e poi da Sabrina Mingarelli Carla
Care compagne e cari a Mitte
Una comunicazione
Preliminare
In cartelletta del dato e tutti i documenti deliberati dalle conferenze provinciali e regionali
Di fatto però poi durante questa conferenza si sono state consegnate altri documenti deliberate dalle Unioni territoriali dalle conferenze provinciali e regionali
Pertanto vi leggo il documento non ci sembrava corretto che non facessero parte degli atti di questa conferenza e quindi la Commissione politiche le ha deliberato all'unanimità
Di comunicare a questa platea la consegna formale alla nuova coordinatrice delle democratiche di sinistra
Tutti i documenti deliberati in sede di federazioni provinciali e unioni territoriali che hanno preceduto questa assise affinché i temi evidenziati non restino semplicemente agli atti di questa conferenza
Ma siano assunti dalla nuova coordinatrice dello democratiche di sinistra come punti di rilevanza della prossima agenda politica a cominciare dall'imminente percorso congressuale
La documentazione non è stata a disposizione delle delegate quindi deve considerarsi integrata anche dei seguenti ulteriori documenti
E sono gli ordini del giorno delle conferenze di Ancona Roma Milano Umbria la carta dei valori della Liguria il contributo della conferenza regionale
Ligure e il contributo delle delegate del Piemonte
Mi sembra corretto
Un principio di forma quindi consegno formalmente questi atti a vittoria Franco
Grazie Carla
Farei subito anche la comunicazione di Sabrina Mingarelli su
Attua innanzi a un altro pezzetto scusate
Anche qui affrontiamo la questione degli ordini del giorno gli ordini del giorno presentati sono stati numerosi ricchi pieni di spunti di politica dite ma i temi tematici
Quindi abbiamo deciso
Spiace non poterli leggere tutti perché sarebbero ulteriori spunti di riflessione per queste assise ma ci rendiamo conto che il tempo è tiranno e quindi abbiamo deciso di accorpare in un unico documento tutti gli ordini tematici
Che si sono
Un ordine del giorno dell'assemblea delle donne Benatti Napoli sullo sviluppo del Mezzogiorno le politiche del lavoro e la programmazione europea
Due ordini del giorno delle donne con disabilità e della Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità
Un'applicazione corretta della centonovantaquattro il funzionamento dei consultori il diritto delle donne è una scelta tutelata nella sua autonomia e libertà presentata dalle democrazie che di sinistra della Basilicata
L'adesione alla Carta europea per la parità per è una c'è una richiesta di adesione alla Carta Oro per per la parità da parte per gli enti locali e le Regioni
Un ordine del giorno sulla qualità dello sviluppo e le innovazione del Paese presentata da Mariella Gramaglia e altre un appello sui beni comuni presentato dal Forum delle donne per l'agricoltura
Questi ordini del giorno sono assunti integralmente dalla commissione politica
E vengono anche questi ufficialmente consegnati al nuovo coordinamento affinché i temi trattati le proposte enunciate entrino nell'agenda politica
Chiediamo inoltre la coordinatrice vittoria Franco che siano messi sul sito di S. on line nell'intelletto almeno a disposizioni di tutti
Essendo ordini del giorno chiediamo a questa platea un voto
Collegiale su quanto proposto dalla Commissione politica con riferimento a questi temi che verranno poi posta in discussione anche successivamente durante il congresso
Grazie
Allora mi parrebbe delle mani già alzate chi vota a favore della relazione di Carla Bonfili chi su questa parte
Giù
Contrariamente
Nessuno astenute
Due terre
Tre astensioni quindi con tre astensioni anche questa parte sugli ordini del giorno
è stata approvata ora la parola Sabrina Mingarelli per la seconda parte intanto che Sabrina si avvicina dico che c'è un telefono che era stato smarrito che è tornato alla presidenza e anche una spilla di gatto
Che è tornata alla presidenza
Prina
In merito agli ordini del giorno che sono stati presentati in sede di assemblea c'è stato un lavoro ulteriore della commissione politica per tre ordini del giorno
Chiese uno dalle fattispecie che sono state viste fino ad ora in particolare questo riguarda un ordine del giorno sulle forme organizzative delle donne DS che vede come prima firmataria come presentatrice Erminia Federico ed altre
E questo ordine del giorno è stato trasmesso dalla Commissione politica alla commissione elettorale
E altro ordine del giorno che abbiamo deciso di rinviare ad un percorso autonomo l'ordine del giorno presentato dalle compagne della delegazione di Reggio Emilia
In merito a questo ordine del giorno la commissione esprime parere favorevole ma stante il rinvio che è contenuto in questo compì in questo documento
Ai e stante rinvia punto che è contenuto in questo documento ha percorso congressuale in compagnia della delegazione di Reggio Emilia chiedono infatti che la discussione congressuale si confronti con una piattaforma tematica dalle compagnie stesse proposta
Avendo espresso questo parere favorevole la commissione politica lo propone per l'approvazione dell'assemblea
C'hai un solo ordine del giorno tu e da sottoporre Sempre dopo un parere preliminarmente favorevole Espresso dalla commissione politica alla proposta all'approvazione dell'Assemblea
è anche l'ordine del giorno presentato dalle compagne della della Sinistra giovanile
Cui appunto la Commissione ha scelto di dare questo percorso autonomo e tipo il tarlo con questo parere favorevole alla alla problema la proposta per il alla da propone appunto per l'approvazione dell'assemblea stessa
Insomma perfetto allora siccome sono due argomenti diversi e sono autonomi dal ragionamento abbiamo sin qui fatto il primo ordine del giorno che è quello di Reggio Emilia Sabrina
Ok il primo ordine del giorno che avete ascoltato chi è d'accordo alzi la delega
Giù
Chi è contraria
Uno un contrario una contraria chi è chi si astiene
Uno
Le il secondo ordine del giorno è quello proposto dalla sin dalle ragazze della Sinistra giovanile
Chi è e con il parere favorevole della Commissione politica chi è favorevole
Giù contrarie
Nessuna
Astenute
Una con un'attenzione anche l'ordine del giorno la Sinistra giovanile è approvato ora da o la parola a Marika di Marco che invece di leggerà illustrerà il documento unitario che la commissione politica propone alle delegate conclusivo di questa conferenza subito dopo chi non ha proprio il treno che parte vi diamo anche l'esito della votazione sulla coordinatrice Marika se
La commissione politica a raggiunto unanimità
Su questo documento che propongo all'Assemblea che credo possano segnare positivamente la conclusione dei lavori di questa due giorni
Si era detto che
Era mancato un documento centrale alla dibattito al quale per la verità anzi esso periti io credo molto bene con i contributi che sono venuti dalle conferenze regionali delle conferenze provinciali
Questo documento
Fa la sintesi proprio un'agenda politica di lavoro su alcune questioni che in Commissione politica le varie sensibilità hanno posto per noi alcune parole
Guida alcune parole forti che devono rappresentare l'impegno per i prossimi mesi e che quindi affidiamo al nuovo coordinamento nazionale alla coordinatrice nazionale
Il documento dice alla Conferenza nazionale delle dopo comma delle democratiche di sinistra svoltasi a Bologna nei giorni ventisei ventisette gennaio due mila e sette
Sottolinea la ricchezza il valore delle conferenze regionali e provinciali che si sono realizzate nei mesi precedenti
E che hanno reso evidente una grande forza femminile una classe dirigente diffusa è una rete di esperienze radicata nella società italiana
Ritiene che la relazione di Barbara Pollastrini
La dichiarazione di intenti di vittoria Franco l'insieme del dibattito abbiano pienamente rappresentato la qualità e l'importanza del lavoro svolto in questi anni
E abbiano indicato i temi di una nuova agenda politica delle democratiche di sinistra
Riafferma il valore dell'autonomia delle donne e della libertà femminile
Come fondamento di una politica delle donne capace di segnare l'identità ideale e programmatica dell'Unione dell'Ulivo dei Democratici di sinistra
Rilancia l'impegno per la piena autonomia e laicità della politica
E per una rinnovata laicità delle istituzioni
Di fronte alle sfide delle nuove questioni etiche e alle nuove frontiere dei diritti civili che comportano un'attenzione e risposte DiVersi
Sottolinea che la modernizzazione del Paese passa attraverso l'innalzamento del tasso di occupazione femminile investendo in particolare sulla promozione dei talenti e delle capacità delle giovani donne
La priorità dell'agenda politica e dell'azione di governo deve pertanto caratterizzarsi per la lotta alla discontinuità dei percorsi lavorativi delle donne
Determinata dalla disoccupazione dalla precarietà dalla carenza e o scarsa qualità della rete dei servizi di supporto ai lavori di cura questa è la ragione per cui bisogna favorire anche attraverso gli ammortizzatori sociali la ricostruzione delle carriere per le donne e le ragazze sottoposte a lunga precarietà
Bisogna altresì introdurre elementi di qualità per il lavoro delle donne e di flessibilità in uscita dal lavoro verso la pensione
Attraverso incentivi senza alcun disincentivo alcune imposizione di oggi mineralizzazione di innalzamento dell'età pensionabile
Ne consegue la necessità di nuove politiche quanti qualitative di Guelfi far nazionale e locale e di nuovi strumenti di conciliazione dei tempi
Sottolinea in particolare la necessità di uno sforzo straordinario volto a colmare il divario fra il Nord e il Sud del Paese investendo nel Mezzogiorno investendo sul Mezzogiorno
Per mobilitare le le energie e valorizzarne le grandi potenzialità femminili
Ribadisce che la centralità delle donne e imprescindibile ai fini del necessario Libano rinnovamento della società nella cultura e nell'economia ma soprattutto nel necessario rinnovamento della politica
Pertanto impegna il partito nella discussione sulla riforma del sistema politico ed elettorale a sostenere il principio della democrazia paritaria articolo cinquantuno della Costituzione
Nelle prossime elezioni amministrative ad assicurare una forte presenza di donne nelle liste nelle giunte
Nella Costituzione dei gruppi dirigenti del partito a tutti i livelli ad assicurare scelte paritarie
Richiama inoltre la necessità di un ripensamento e rafforzamento delle funzioni dei coordinamenti Rin saldando ulteriormente il patto tra generazioni i punti di questa nuova agenda politica sono per tutte noi fondamentali sia per quanti si riconoscono nel processo di creazione di una nuova formazione politica sia per quante non condividono questa prospettiva
Per malte Dinoi
I punti di questa nuova agenda politica devono essere alla base della costruzione del partito democratico
Di una grande forza progressiste riformatrice europea che non potrà nascere senza il pensiero il punto di vista il protagonismo delle donne
Per tutte noi nel rispetto del pluralismo politico essi costituiscono la trama di un patrimonio comune di idee valori e proposte su cui nel percorso congressuale e oltre vogliamo riprendere a tessere una relazione con le donne italiane
Per cambiare il Paese per renderlo più moderno aperto e solidale
Grazie Marina
Questo documento è il frutto di un lavoro della commissione politica anche a visto alla fine diciamo dei nostri lavori una consenso unanime e io lo metto in votazione
Chi è a favore alzi la delega
Giù
Contrarie
Una no forse era una era una esatto anziani c'era una tardiva astenute
Una
Con un'astensione c'è una vuoto largamente maggioritario su questo documento mi sento di ringraziare tutte le compagne della commissione politica che hanno opposto reso possibile questo voto che io giudico molto importante
Bene noi siamo arrivati alla arrivate alla conclusione di questo di questa nostra conferenza nazionale a me spetta fare una cosa gradevole piacevole Darwin
La comunicazione dell'esito della votazione su vittoria Franco e poi dare a lei la parola abbiamo avuto sei centocinquantasei delegate accreditate
Delle delegate votanti che sono state cinquecentosessantotto vittoria Franco ha riportato quattrocentonovantanove essi ventitré sono stati fino quarantasei sono state le schede bianche vittoria Franco è la nostra nuova coordinatrice nazionale eletta con l'ottantasette per cento dei voti
Diamo la parola vittoria per un saluto
Compagni e io sono davvero commossa
Emozionato
La cosa che sempre mi commuove e la fiducia la fiducia e l'affetto
Io penso che voi da domani diventerete molto esigenti come io vi dico che anch'io sarò esigente con voi
Se io ho detto di sì
L'ho fatto pensando a voi
Pensando sapendo avendo la certezza che avrei potuto contare su tutte voi
Di chiamerò quando avrò bisogno penso che ne avrò bisogno assolutamente presto
Io ho seguito tutto seguito la discussione ho colto le diverse sfumature ho preso appunti ho ricevuto i documenti me li leggerò con calma avevo già avuto i documenti delle conferenze nazionali io penso che usciamo da questa conferenza con un messaggio molto positivo
è un modo un messaggio di grande consapevolezza di grande responsabilità verso il Paese verso le donne italiane verso noi stesse usiamo usciamo con un messaggio positivo di tutto il partito io davvero non mi aspettavo l'impegno lo dico sinceramente con cui il segretario Fassino a parlato questa mattina ha parlato di noi
E parlando di noi ha parlato del paese
Ha parlato del della nostra forza della nostra responsabilità verso questo nostro progetto
E il presidente D'Alema assolutamente colto un un una svolta che vorrei dire culturale del di cultura politica quando ha detto fino a qualche tempo fa erano le donne che avevano bisogno della politica ora e la politica che ha bisogno delle donne guardate questo è un fatto enorme è un fatto enorme
E allora vera il partito come alleato
Beh è qualcosa di più che sentirci più tranquille perché vuol dire che la nostra forza è cresciuta in questi giorni
E io di nuovo ringrazio il segretario per tutti gli impegni che ha preso su tutti i nostri problemi su tutti i problemi che qui sono stati posti
Tra oggi dal da ieri a oggi per lui ha detto una parola
E questo penso che sia una garanzia per tutte noi naturalmente non ci basta sappiamo che molto dipenderà da noi da domani dipenderà da noi perché il partito poi ha delle responsabilità anche più generale e più più DiVersi e quindi toccherà a noi
Mantenere gli impegni che abbiamo preso con le stesse e richiamare il partito a mantenere in tutte le occasioni l'impegno allora da domani dovremo passare dalle analisi dalle dalla capacità di di di come dire di di fare anche Teoria di fare proposte e progetti alle iniziative alle iniziative iniziative locali e nazionali che ci diano visibilità nazionale e locale perché è da lì che parte avremo l'ENEL le
Come come primo grande appuntamento del Paese le elezioni amministrative avremo il congresso
Avremo il congresso e qui penso che sintesi misurerà tutta la nostra capacità di starci dentro questo congresso di starci con le nostre proposte con la nostra progettualità Polo Nord col nostro spirito unitario
Io non avevo dubbi
Sinceramente non mi era mai neanche passato per la mente in queste ore che avremmo potuto non arrivare alla fine alla conclusione dei nostri lavori con un documento politico non unitario l'ho sempre pensato che ci saremmo arrivate il fatto che ci siamo arrivate mi mi conferma
Nella come dire nella mia conoscenza se mi permettete di che cosa sono le donne di questo partito
è un'ottima cosa
Perché questo ci consentirà di salvaguardare accrescere la forza delle donne dei DS l'autonomia delle donne e dei DS perché siamo tutte gelose della nostra autonomia che l'abbiamo già detto in tante non è separatezza non può più essere nemmeno lontanamente separatezza deve diventare quel mainstreaming
E quelle in paura mente di cui abbiamo parlato
Io ripeto qui ribadisco qui
La nostra volontà di tutte noi di dare il sostegno più convinto a Barbara che anche lei avrà il suo da fare
La vediamo tutti i giorni
Viene in campo con la proposta è quella capacità di mediazione perché questo è quello che abbiamo fatto noi in questi giorni lo dobbiamo fare con le altre donne con le altre parti
E sensibilità e forze politiche che compongono l'Unione quindi la nostra capacità di esercitare responsabilità in mediazione sarà messa alla prova nelle prossime settimane dei prossimi mesi e dei prossimi anni del Governo e allora noi staremo in campo anche con le nostre proposte questo lo voglio dire a Barbara perché la renderemo più forte con le nostre proposte su tutto dalle pensioni al lavoro ai temi etici ai processi politici alla legge elettorale
è un ultimo appello proprio partendo da quel documento politico unitario che contiene una forza una forza progettuale impegni personali stesse voglio dire alle compagne della sinistra restiamo unite
La forza cioè sì siamo unite e non disperdiamo la
E sono proprio quelle che i piloti
Condividono
Il progetto del nuovo partito
A dirvi abbiamo bisogno anche di noi saremmo noi più deboli dentro quel partito se non ci foste anche voi perciò pensate ci lavoriamo impieghiamo tutti questi mesi che ci separano da quella il vento a lavorare tutte insieme a far sì che la forza sia tale che ciascuna di noi avrà dispiacere a indebolirla
E alle allora insieme alle donne italiane dico perché non dobbiamo guardare solo al nostro interno dobbiamo guardare al Paese e guardando al Paese saremo più forti più unite perché perché forse possiamo realizzarla o avvicinarci a quella grande aspirazione che ci tiene tutte unite che l'affermazione della libertà compagne di nuovo grazie ci vediamo presto
Di prendere posto per il primo intervento
L'iniquità Fasciani si prepara
Fornero Paola
Pina ti diamo un minuto
Bene si accomodi il momento topico per cui allora
Allora connotati
Compagni
Secondo sulla
Basta
Stella
Dietro
Scusa
Allora compagna adesso io credo che sarebbe bene riprendere i lavori come avevamo detto salutiamo anche Anna Finocchiaro il
Invitiamo il presidente D'Alema prendere posto sul palco così forse possiamo anche iniziare la manifestazione che mi sembra una buona idea
Do la parola a Pina fagiani per l'Abruzzo
Compagna
Io non voglio ripercorrere le questioni poste sia da Barbara nella sua
Relazione le questioni poste da vittoria Franco circa i temi che stanno nell'agenda politica immediata parlo nella sostanza
Ditemi come
Le questioni delle pensioni delle coppie di fatto
Temi che riguardano l'agenda politica
E il ragionamento all'interno del Governo voglio solo proporre alcuni punti di riflessione
Che mi sono così stati sollecitati
Dalla discussione dagli interventi di ieri
In particolare mi sono chiesta
Sì anche per le donne
Con per la vita del paese Cinzia
Una transizione
Se ciò è anche la politica delle donne
Devi fare i conti con una transizione
E io mi sono disposto a dissidi
Perché credo che anche la politica delle donne
Abbiamo fatto importi i conti nel secolo scorso
Con la politica
Prodotta in particolare dai partiti della sinistra
E dai partiti espressione del movimento operaio nel nostro Paese
Nel secolo scorso
Le nostre lotte hanno inteso riaffermare una politica delle donne che non era prevista
Nella politica tradizionale del movimento operaio
E lo abbiamo fatto conquistando con impegno compassione con capacità diritti
Abbiamo conquistato anche nuove frontiere di ragionamento
Abbiamo espresso anche critiche non solo coi movimenti di emancipazione
Della donna ma anche con i movimenti femministi per affermare quella frontiera di libertà delle donne
Che tradizionalmente nell'elaborazione del movimento operaio non viene
E se guardiamo il secolo scorso dobbiamo porci la domanda se quel set con lo era nuovi tabù con gli uomini la stessa visione io dico di no perché il sacco lo scorso appunto non si prevedeva ora si apre una nuova fase Estrada entro questo passaggio
Che dobbiamo valutare come si colloca questa conferenza io credo che si collochi in un contesto in cui la politica delle donne può esprimere una o internet
Un oltre che parte dalla nostra storia
Ma un oltre che si deve collocare con le nuove sfide di questo secolo
Ci sono temi di Inediti che vanno esplorati e vanno esplorati anche da parte nostra
Noi dobbiamo avere l'ambizione di esprimere un nostro punto di vista anche su queste nuove sfide
E io ne propongo tre su cui credo dobbiamo dell'avverare un pensiero dare un contributo noi non siamo estraneo alla costruzione di un partito nuovo ne possiamo avessero estranee alla discussione sulla nascita del partito democratico uno di questi terreni credo che sia quello che propone una riflessione
Su questo concetto che ormai gli analisti politici
Pongono alla nostra attenzione
Perciò anche la natura
Non è più l'arrivo l'attrice sì è vero come vero della scienza oggi può intervenire per modificarne i percorsi
Chi governa se la natura non è più la regolatrice
Questo processo io credo che in questo su questo tema le donne possono dire e dire morto
Secondo tema
Quello dei diritti
Io credo che nel secolo scorso
I diritti siano stati più pensa seguiti all'interno di una visione economica per non dire economicista della società
Che non ristretto agli elementi che hanno modificato le relazioni terrà mondo economico modelli di sviluppo modelli culturali modelli sociali noi quindi dobbiamo ragionare di diventi nella interrelazione terrà questi modelli perché l'uno influenza l'altro
Altro terreno su cui mi interesserebbe ragionare
è il processo che vieni avanti dell'antipolitica
Noi ci dobbiamo chiedere se nell'antipolitica pagano di più le donne
Io credo dissi
Perché nell'antipolitica tutto torna indietro
Dove l'ha ragione ma anche le storie le conquiste vengono cancellate
E noi non possiamo procedere per cancellarsi Honda
Io credo che questi siano tre nodi
Fondamentali
Su cui le donne possono dire e possono prendere parola abbiamo la capacità per farlo senti per proporre che non ha policentrica nel nuovo set porno che cifre Vegas ecco perché dobbiamo essere interessate alla costruzione di un partito nuovo e quindi alla costruzione del Partito Democratico grazie
Grazie grazie Pina anche per essere stata nei tempi compagna come dicevo all'inizio avendo iniziato con un po'di ritardo
C'è il rischio che se non si mantengono i tempi poi qualcuna poi non posso intervenire dura la parola Paola povero per la Puglia si prepara Arianna Censi
Va bene adesso
Questa conferenza programmatica darà un contributo notevole al profilo politico e progettuale del partito per le sfide che ci aspettano
L'identità forte che dobbiamo rilanciare dovrà fondarsi su un'immagine unitaria del nuovo partito
Una politica chiara nelle sue connotazioni di sinistra una proposta innovatrice perché rivolta al futuro
E un momento questo in cui solo la politica partecipata e democratica può guidare le scelte una politica che nasce dalla realtà dei bisogni e delle aspettative dei cittadini
Dall'analisi della società che cambia rispettosa di culture e tradizioni diverse
Una politica nobile e autorevole
Che sconfigge l'ideologia e un politicismo troppo attento ai rapporti tra partiti alla tattica politica far loro degli elementi ci sono Del Piero in Parlamento una politica che deve sfidare la modernizzazione dello Stato garantendone la sostenibilità sociale
I livelli occupazionali il miglioramento dei servizi per questo serve un partito aperto verso le culture e l'esperienza che lo compongono
Ma che guarda oltre per costruire un progetto condiviso e una leadership riconosciuta e autorevole
C'è uno spazio grande per conquistare la maggioranza della società rappresentata dal mondo femminile
Ma purtroppo non c'è crescita del ruolo delle donne anche nel partito e della loro presenza delle istituzioni
Puntare sulle aspettative le intelligenze e la creatività delle donne significa parlare ad un mondo decisivo ci sono dobbiamo scrivere una nuova storia collettiva che deve trovare in questa conferenza dice la sfida ambiziosa al futuro
Le ragioni per la creazione c'è una cultura comune quale contributo da offrire alla costituzione del nuovo partito da condividere con tutti resta non c'era
Come donne siamo particolarmente interessate che a livello nazionale
Si risponda nel modo migliore alle attese riconoscendo il valore delle periferia del partito
E proprio applicherà nostra attenzione deve farsi più approfondita
Nelle periferie il rapporto con l'elettorato e diretto e continuo e la rappresentanza femminile viene preferita e adesso si affida volentieri il cittadino
Questa particolarità ci deve fare riflettere perché troppo spesso indirizziamo alla comunicazione politica solo verso i livelli alti dell'organizzazione
L'attenzione ai cittadini alle nostre sezioni per meglio sostenere la nostra cultura di governo e la crescita dei negozi femminili oggetto viene grazie danno di pari prassi atti di pari passo a partire dal prossimo congresso e dalle prossime elezioni amministrative
Dare la possibilità del rispetto del nostro Statuto evitare la moltiplicazione negli incarichi stabilire la durata massima del mandato degli amministratori
Evitare in campagna elettorale la esasperazione personalistica della politica le donne in Puglia sono state determinanti per la vittoria del centrosinistra e Perahia avviare tutti quei processi che hanno fatto parlare l'Italia a partire dalle primarie
Sono state la le l'effettiva leva dello sviluppo e della modernizzazione della regione
Provare che lavoro che le due donne assessori regionali gentile alle politiche sociali e Barbanente all'urbanistica sta traducendo una grande rivoluzione culturale
Ma soprattutto stanno aggregando settori di donne e uomini che finalmente si ritrovano in una politica di governo partecipata
Il proprio la consapevolezza che la Puglia per la sua centralità nel Mediterraneo cioè la opportunità di collegamento tra Italia Europa Estremo Oriente abbisogna di più sviluppo legato all'occupazione femminile e Ana partecipazione delle donne nelle scelte politiche a partire da quelle regionali
Una Puglia all'avanguardia che ha sperimentato da subito la somministrazione dell'RV quattro otto sei
Che partita nel Salento con l'organizzazione del parto indolore in ospedale che si appresta ad altro a fare in occasione dell'otto marzo il disegno di legge per le politiche di genere e la conciliazione vita lavoro con il coordinamento e amministrazione
Dei tempi della città e promozione dell'uso del tempo per fini di solidarietà sociale
Interventi dell'equa distribuzione
Del lavoro di cura tra i sessi e di promozione del valore sociale della maternità e paternità garanzia nella partecipazione delle donne alla vita politica economica sociale culturale e civile della comunità regionale delle comunità locali
Una Puglia che approvato tra le prime la legge sui servizi alla famiglia
Mesto grazie anche alla determinazione delle donne DS che hanno saputo aggregare attorno allora torna all'assessore Gentile tutte le donne del centrosinistra le donne del sindacato le donne delle associazioni
Una Puglia che cresce grazie alla presenza di una classe dirigente femminile e maschile che è in grado di elaborare continuamente scelte moderne
Faccio un appello alla nuova coordinatrice
E necessario urgente organizzarci darci un metodo di lavoro che innanzitutto al CDA la possibilità di esserci come donne in modo significativo e autorevole
Perché è inoltre porti avanti contenuti le questioni che ci stanno a cuore con forme e modi anche di terzi dal passato e più confacenti alle diverse realtà del territorio
Care compagne queste una grande prova dobbiamo essere unite dobbiamo esserci con grande fiducia per noi per il futuro dell'Italia grazie grazie
Do la parola ad Arianna Censi per Milano si prepari Giovanna Martano compagnie dovremmo essere per forza rigorose per cui c'è anche qualcuno chiede una vera iscritto a parlare ieri sera cercheremo di fare in modo di capire se ci sono spazi mai possibile che per rispettare i tempi si debba far rinunciare anche persone già iscritte per oggi
Arianna grazie care compagne e cari compagni io vorrei innanzitutto dire che la preparazione di questa conferenza c'ha permesso credo in tutte le conferenze provinciali e regionali di riprendere la discussione tra di noi di affrontare questo tema anche di sforzarsi di fare una sintesi Della situazione che ognuno di noi viveva nella propria particolare realtà territoriale proporlo come uno strumento che potesse essere utile
Per affrontare il tema più generale abbiamo per questo preparato un documento che aveva anche una parte di Sinistra giovanile perché abbiamo voluto come dire significare l'esistenza la porta di un pensiero che ha attraverso l'incontro generazionale potesse di nuovo introdurre nuovi elementi purtroppo questo documento non è stato distribuito credo per problemi tecnici lo faremo aveva vittoria Franco perché credo possa essere un contributo da una parte dell'Italia in cui
Si vivono contraddizioni essi anticipano condizioni anche a nostro avviso possono servire a preparare il campo a nuove sfide
In questo ci stai vorrei limitare il mio intervento a questo per per rispettare i sette minuti che mi sono stati dati c'è il tema dello sviluppo c'è il tema della rappresentanza cioè il tema della politica
Badate questi tre elementi sviluppo rappresentanze politica possiamo partire da uno dall'altro dall'altro in una maniera logica e consequenziale e non cambierà il rapporto è l'importanza che esiste fra questi elementi
Il primo punto
Riguarda la politica
Cioè riguarda quello che tutte noi facciamo oggi qui e tentiamo di fare nei luoghi dove ci impegniamo ora noi sappiamo della politica i partiti oggi rappresentano per gli uomini e le donne di questo Paese uno degli ultimi interessi cioè prima avvengono una serie di altre interessa noi abbiamo fatto una ricerca in provincia di Milano sui giovani
I cui risultati sono stati dati poche settimane fa tra i giovani
La politica se ci fosse un super ultimo posto sarebbe del super ultimo posto perché la distanza tra l'ultimo posto occupato dalla politica dei partiti è il penultimo posto è percentualmente molto alta
Allora io credo per il compito che noi abbiamo oggi
Che abbiamo nei prossimi mesi che ha la nostra nuova coordinatrice è quello di ridare interesse alla politica
Ai partiti e lo si può fare solo se si parla il linguaggio che è comprensibile se si risponde come dice Calvino non con sette o settantasette meraviglie ma alla domanda
Alle domande che riguardano la vita e la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine in questo ci sta il tema del lavoro dello sviluppo e della rappresentanza sul tema dell'amore dello sviluppo io riprendo
Un tema un un argomento che la bella relazione di Barbara Pollastrini io voglio ringraziarla mi lega un rapporto personale a lei è una stima politica di grande dimensione e la relazione la dichiarazione d'intenti
Di vittoria Franco riportava niente i dati
Che domenica scorsa abbiamo potuto leggere sul Sole ventiquattro Ore del World Economic Forum
Non riprendo
Quanto quanta possibilità c'è nella diminuzione del differenziale di genere abbiamo anche dimostrazione dei paesi di questa della nostra Europa ma voglio fare usare quella proiezione che è un po'provocatoriamente diceva se noi riusciamo ad aumentare dell'uno per cento uno per cento il tasso d'occupazione femminile questo genera lo zero ventisette dell'aumento del PIL che ancorché calcolato senza tener conto del lavoro informale ma questo non lo facciamo qui lo zero ventisette del PIL è il trenta per cento di intervento sulla spesa per i servizi per le famiglie
Quando si parla di qualità della vita quando si parla di famiglia impropriamente ritenendo che questa sia come dire messa in pericolo del pool da questioni che non hanno alcuna attinenza con questo si dimentica che investire sulla qualità la quantità all'equità della retribuzione femminile della presenza delle donne nel mondo del lavoro
Significa incidere sullo sviluppo di questo paese in una misura
Che genera un virtuoso rapporto con l'Invesco di altri elementi che rappresenta del miglioramento della vita questo è il punto uno e dobbiamo far comprendere che non è una richiesta ma è un'opportunità e una chance
Su questo voglio dire che c'è anche il tema e Milano abbiamo cercato di metro nel nostro documento poi cercherò di arrivare rapidamente alla conclusione che riguarda il rapporto con le donne che provengono da altri mondi da altri Paesi da altre culture
Dove abbiamo vissuto a Milano in questi ultimi tempi un problema molto serio credo che l'abbiate saputo tutti cioè questo della del rapporto con di i cittadini che provengono altri paesi in particolare sulla situazione dei nome sui nuovi campi aperti a Milano
Io voglio solo dire una cosa voglio dire una cosa che a me è sembrata importantissima un simbolo
Nel campo rom di Opera una donna
Picchiata dal suo compagno in un contesto in cui la violenza sulle donne è normale
Ha denunciato il proprio compagno e quest'uomo è stato allontanato dal campo mi pare dal punto di vista simbolico un elemento importante vuol dire che quella donna intuito che fuori
C'era la possibilità di costruire un livello di rispetto della libertà della dignità delle donne che poteva essere elevato che per noi significa sotto questo livello non si può andare
è un tema che io credo ci riguardi molto complesso ma questo è un segnale di speranza in quella situazione est terribile se posso dire
Sia personalmente sia come evento sociale deflagrante per una comunità questo segnale sta a dire che è possibile costruire un cambiamento e dalle donne viene questa chance e questa possibilità voglio dire a vittoria che
C'è un'altra grande opportunità che credo debba essere utilizzato e del rapporto con le amministratrici locali
In questo parlo anche a nome della consulta nazionale delle pari opportunità dell'UPI che impropriamente coordino
Le amministratrici locali le consigliere le assessore le sindaco che le consigliere provinciali e regionali gli assessori provinciali sono una grande classe dirigente sono il futuro
Del nostro lavoro ma sono anche l'elemento di rapporto territoriale
Noi possiamo costruire la Rete possiamo diffondere pratiche politiche lì se facciamo Rete costantemente e continuamente con coloro che il potere nella costruzione dell'empowerment piccolo-grande che ce l'hanno già e vi dico anche che nell'analisi che abbiamo fatto recentemente dell'attività delle Province italiane delle centootto province italiane il dato che vi voglio riportare molto sintetico
è che quasi il cinquanta per cento delle province attivano politiche dirette sui temi delle pari opportunità delle politiche di genere
Quasi il cinquanta per cento con una spesa media inferiore a cinquanta mila euro cioè niente eppure riescono a fare un lavoro che diventa strategica importante
Perché mette insieme portala anche nel comune di mille cinquecento abitanti
Queste possibilità e queste strategie da ultima e chiudo il rapporto con l'Europa
Io credo che il legame tra la piccola realtà territoriale la donna e l'amministratrice che e la donna che fa politica in quella realtà territoriale e lo spirito
La spinta che viene dall'Europa sia un elemento centrale tenere insieme queste due cose fa è il compito nostro il compito del partito che governa moltissime dei nostri Comuni moltissime delle nostre province e tiene insieme con un'opera di mediazione straordinaria la spinta verso il nuovo
Noi abbiamo per fortuna grande insediamento ieri Barbara Pollastrini ricordava le grandi donne del nostro partito io se mi permettete ne vorrei ricordare un'altra che ha creato un legame tra la nostro paese le nostre città e l'Europa ed è Fiorella Ghilardotti
Crea
Fiorella Ghilardotti ha ci ha insegnato che cos'è l'Europa ci ha insegnato a usarla
A usarla anche strumentalmente a portare qui quello che ci viene detto e quindi gli obiettivi di Lisbona che ricordava vittoria e quindi il tema della qualità della vita delle donne gli investimenti sulla salute sulla contrapposizione alla violenza
Io credo che se riusciamo insieme
A porsi l'obiettivo di
Dare alla politica un appeal diverso
Se riusciamo a costruire quella grande desiderio di politica perché se all'ultimo posto nella degli interessi e al primo posto per le migliaia di donne che hanno frequentato i corsi di avvicinamento alla politica come dire non mi piace questa politica ma mi piace la politica
Noi dobbiamo restare lì in mezzo
A costruire quel legame che trasforma quello che non piace della politica nella politica che può piacere questo è credo un grande lavoro su questo la nostra la mia disponibilità disponibilità della federazione di Milano è Grande forte e credo che adesso possiamo solo del cibo al lavoro
In questa direzione grazie grazie Arianna
Compagni mentre sale per l'intervento Giovanna Martano di Napoli e si prepara a Fiorenza Bassoli responsabile nazionale Welfare
Io devo comunicare che si sta ricercando Carla Bonfigli che dovrebbe andare con i documenti in commissione politica perché con fichi perché altrimenti non si chiudono i lavori vorrei salutare Vasco Errani presidente della Regione per la sua presenza
No invito rigorosamente a riscontro di tempi perché vorremmo far parlare anche Ivana Bartoletti Rita Morabito che sonoro al momento fuori dalla scaletta quindi vi prego di bandiere entro gli otto minuti prego
L'Italia ha bisogno di crescere e dunque ha bisogno che cresca il subito
Come donna e come donne del Mezzogiorno non possiamo prescindere compagne
Da un'analisi del Mezzogiorno che sicuramente va aggiornata
Ma che continua a riproporre drammaticamente un divario nord-sud che ormai pesa sulla capacità di espansione competizione dell'intero sistema Paese
Il tema di quale Progetto di sviluppo vogliamo costruire per il Sud
Anche con l'utilizzo dei nuovi fondi europei due mila sette due mila tredici è il vero nodo politico che abbiamo di fronte nei prossimi mesi
L'obiettivo di una crescita equilibrata del nostro Paese di una redistribuzione del reddito lì dove c'è ancora il più alto tasso di povertà
La creazione di opportunità di lavoro una nuova stagione di lotta alla disoccupazione l'effettiva parità salariale l'innalzamento delle pensioni minime
Sono obiettivi politici che riguardano le donne del Sud
Io credo che al Sud parlare di libertà
Per le donne significhi sì una politica che difende con le unghie e con i denti l'autodeterminazione delle donne che non è mai scontata e viene sempre messa in discussione
Ma l'autodeterminazione la libertà delle donne del Sud
è messa in discussione anche dalle attuali condizioni di sviluppo di questa parte del Paese
Il nesso libertà sviluppo per una donna del Sud come me oggi è la vera frontiera politica
Non si può continuare a reggere a lungo il dato che nel Mezzogiorno c'è un altissimo tasso di alfabetizzazione e formazione
La più alta concentrazione di popolazione giovane un'inedita propensione all'imprenditorialità
E una disoccupazione prevalentemente femminile una nuova emigrazione lavorativa la solita assenza di una rete di servizi non c'è sempre tempo in politica dobbiamo intervenire ora con politiche radicali e strutturali
Io non so se per il Mezzogiorno serba una fase uno o una fase due di sicuro serve una fase subito e come si direbbe a Napoli una volta per sempre
Per fare questo serve una politica attenta e lungimirante un partito di donne e uomini
La classe politica italiana non è giovane e non è donna come ormai in altri Paesi
Un tempo avremmo citato la penisola scandinava oggi possiamo parlare di tanti Paesi europei e di nuove leadership femminili Hillary Clinton e Ségolène Royal
Cosa ci piace di loro cos'è che ci colpisce di più
La loro autonomia politica ecco questo è un tema Memo Ottocaro
Io sono cresciuta nell'esperienza delle donne di questo partito da piccola poco più che adolescente nel movimento delle ragazze comuniste della FIGC
Poi ha incontrato la commissione femminile del PC le donne del PDS e l'Assemblea delle donne il coordinamento guidate in modo davvero diverso dal passato da Barbara Pollastrini
La nostra è una storia che viene da lontano anche noi siamo tanto cambiati in un partito che è cambiato ma in questi anni la forza delle democratiche di chi sinistra è cresciuta sull'autonomia politica
L'autonomia compagne è una scelta non è un dato oggettivo o organizzativo
Dentro a un partito organizzato in componenti l'autonomia è difficile
Ma è anche una sfida interessante che ti obbliga a ricercare mediazioni politiche alte tra le donne e qua e poi gli uomini e la trasversalità altra parola chiave la trasversalità come pratica politica
Autonomia trasversalità Rete hanno fatto crescere in questi anni una classe dirigente di donne nel nostro partito diffusa su tutto il territorio
è questo il patrimonio da difendere e valorizzare
Anche nell'incontro che ci sarà con altre donne spero non solo della Margherita del nuovo soggetto politico che andiamo a costruire guai se chiedessimo sull'autonomia ogni volta che abbiamo scelto l'autonomia siamo stati un po'più libere quando abbiamo rinunciato siamo state più deboli
Un nuovo partito non ha bisogno solo di donne se vuole essere un partito moderno e io aggiungo anche meno burocratico
Ha bisogno di donne consapevoli capaci di fare in Rete squadra e di agire in autonomia
Ma l'autonomia serve anche per costruire un pensiero è uno sguardo di donne sul mondo un pensiero forte che espliciti un no deciso al pensiero unico
Non era sufficiente ieri il pensiero unico figuriamoci oggi di fronte alla globalizzazione
Un nuovo partito deve saper accogliere più pratiche politiche dare agibilità e riconoscere dignità a diresse pratiche non solo le componenti ma anche la trasversalità un nuovo partito che ha l'ambizione di fare incontrare diverse culture politiche
Deve assumere di più è davvero la cultura delle donne che ha segnato quella sì una discontinuità epocale andando anche al di là di tutti i riformismi possibili
E dalla cultura delle donne che possiamo continuare ad attingere per trovare e chiavi di lettura e di interpretazione del mondo
Barbara alla fine del suo intervento ieri c'è ha ricordato e qui c'è la parte migliore del mondo
Io ne sono convinta Malta davvero annoio spenderla nel modo migliore se vogliamo costruire un partito che tra le tante cose
Abbia l'ambizione di essere un autorevole interlocutore delle donne di questo Paese
Barbara niente segnato ad avere fiducia nelle donne del mio partito io ce l'ho spero che insieme continueremo un percorso ancora una volta in salita ma ci siamo abituate segnato da una grande autorevolezza politica
Ed è su questo percorso che io faccio i migliori auguri di buon lavoro a vittoria Franco
Grazie a Giovanna la parola Fiorenza Bassoli responsabile nazionale were far si prepari Franca Donaggio
Care compagne
E proprio vende vedendo e sentendo quello che accade qui in questa due giorni della Conferenza delle donne DS che viene da dire che il Paese il nostro Paese che ha bisogno di un profondo cambiamento e di una grande modernizzazione
Potrà realizzare tutto questo solo se ci saranno le donne
Giovanni anziane stretta e comunque in un patto intergenerazionale ma tutte ecco gli occhi e rivolte al futuro
Sì siamo coscienti di tutto questo ci dobbiamo interrogare sullo scollamento che c'entra la politica e le donne
Uno scollamento che l'appassionato lavoro di questi anni di cui ringrazio Barbara Pollastrini non ha potuto superare e non avrebbe potuto essere diversamente
Visto l'attacco a cui i diritti delle donne sono stati sottoposti scampo di scontro molto spesso della politica con la P maiuscola
E stata seminata una pseudo cultura che ha riportato le donne all'interno di stereotipi maschili che ormai da tempo sembravano in disuso
Basti vedere il tipo di immagine femminile che ci trasmettono i mass media
Per capire che rinnovato e corrette o forse più consumistico se vogliamo ma c'è sempre il vecchio stereotipo la donna bella tutta sesso era casalinga tutta casa e i bambini
Questo modello non valorizza certe una crescita culturali professionali e di competenze anche di autonomia che le donne hanno conquistato in questi anni
E che hanno messo al servizio di se stesse e della società
La violenza sempre più dura che si consuma sulle donne del mondo ma anche nel nostro Paese basta aprire ogni giorno il giornale e qui ne faceva un cenno anche Arianna Censi
è una risposta rabbiosa l'impossibilità di ricollocare il rapporto uomo-donna in una nuova dimensione in una dimensione di vera parità la domanda che noi dobbiamo porci che io mi pongo è se noi possiamo metterci al servizio di questo obiettivo
Uscire tra diciamo virgolette dalla nostra separatezza e pur mantenendo la nostra autonomia intense né un dialogo più continuo con gli uomini e con la società
Credo che a questa domanda non possiamo rispondere positivamente
Sì sappiamo collocarci in questo percorso non solo all'interno dei Democratici disse di sinistra ma nel cammino che si è aperto per la costruzione del Partito Democratico
Ricollocare in una dimensione che guarda al futuro
La cultura riformista ai valori digitali ci sono artisti che hanno fatto la storia del nostro Paese ma io aggiungo anche di donne che hanno fatto la storia del movimento di emancipazione e di liberazione
E penso a Nilde Iotti penso a Tina Anselmi penso alla Merlin
Donne emblematiche di partiti DiVersi che però hanno dato molto alle donne del nostro Paese alla loro crescita umana civile e politica e sociale
Ecco per questo io penso che noi anche il nome di questa storia ci possiamo ricollocare in questo nuovo corso che ci porta alla costruzione del Partito Democratico
Partiamo da un fatto a fatti positivi che è il risultato dell'azione politica dei Democratici di sinistra la ripresa del partito dopo la sconfitta del due mila uno la vittoria del due mila e sei dell'unione il governo dell'Unione
Il Presidente della Repubblica che attenzione ai temi della parità e anche alle scelte della politica
Finanziaria che hanno segnato uno spartiacque rispetto alle politiche del centrodestra
Che hanno monetizzato la risposta al bisogno sociale che hanno interrotto cammino il cammino di leggi importanti come la tregua otto del due mila che istituiva la rete dei servizi
Io credo che basti dire che è stata raccolta il messaggio che veniva dalla raccolta di due di duecento mila firme del Paese per istituire la legge degli asili nido che è stato raccolto il messaggio dell'emergenza della non-autosufficienza
Che è stato anche rafforza il messaggio del tema dei giovani per dire che effettivamente questa politica può cambiare il Paese
Noi oggi abbiamo di fronte ai temi nuovi che riguardano la sfera più intima e umana delle persone che riguarda dei temi etici io sono la relatrice della legge sul cosiddetto testamento biologico dichiarazioni anticipate di volontà ritengo che su un tema così importante oggi si giochi la ripresa di un percorso che quello del dibattito
Su temi che per lungo tempo noi abbiamo lasciato da parte timorosi di una sconfitta
Oggi i temi etici e biologici salgono alla ribalta con grande dama drammaticità anche perché la scienza ha portato ad esempio a nuove tecnologie che nel caso della morte la spezzetta non tanti passaggi che diventano difficilmente riconoscibili è per questo che serve un nuovo strumento quello che ci dia la possibilità di accettare o di non accettare una cura in modo consapevole
Occorre costruire attraverso questa legge
Una nuova alleanza tra medico e paziente che vede il paziente il soggetto e non oggetto della cura sappiamo che su questo ci sono posizioni molto diverse anche dentro l'Ulivo ma a mi consola il fatto che il dibattito che c'è stato attorno alla riga alla
Al ritiro della firma sulle ricerca sulle staminali in Europa da parte del ministro Mussi
Ha permesso attraverso un confronto molto stretto all'interno dell'Ulivo di recuperare questa diversità di posizioni confido che questo possa avvenire
Anche per quello che riguarda la legge sul testamento biologico avete visto anche la diversità di posizioni che ci sono all'interno del mondo cattolico che sono state rappresentate anche dall'intervento del cardinale Martini
Trovare un punto d'incontro su queste questioni può essere un elemento anche di forte di innovazione del nostro Paese
Io sono disponibile proprio perché ritengo che sia importante il contributo delle donne anche su questi aspetti
Di confrontarmi con voi nel momento in cui un testo sarà definito dal comitato ristretto che istituire i voti nelle prossime settimane
Credo che da questo da questa nuova alleanza
Tra le donne e le forze riformiste del Paese del passavi mire un grande risultato
E ringrazio vittoria Franco per il suo impegno per la sfida che ha raccolto ringrazio Barbara Pollastrini per l'impegno e il lavoro che ha dato in questi anni
E esatto tutte voi insieme a me
A credere profondamente in questo nuovo percorso perché le donne oggi rappresentano quella Forza Nuova che è necessaria per il futuro del Paese grazie grazie Fiorenza
Do la parola Franca Donaggio sottosegretario al Welfare si prepara intanto Daniela Bartolucci compagnie
Io vorrei dire che siccome si parla molto dell'autonomia delle donne sarebbe un brutto segnale che il silenzio in questa sala ci fosse solo quando parlano gli uomini
La parola Franca Donaggio
Ma io credo qui la relazione di ieri di Barbara il e dichiarazione di intenti di vittoria abbiano chiarito bene su quali priorità importante che non ricominciamo
A riprendere una lavoro importante
Soprattutto riferendoci a quelle che sono gli impegni che stanno di fronte a noi
C'è versante di di organizzazione della politica come è stato detto
C'è un impegno un'agenda di governo che a ridefinito le priorità del Paese
è un profilo riformista per quanto riguarda l'azione di governo e le questioni da mettere al centro dell'azione dei prossimi mesi
Ma c'è un mondo anche che guarda a noi che guarda alla sinistra riguarda il centro sinistra ed è fatto soprattutto di giovani generazioni che chiedono di avere risposte perché sono quelli che come ci dicono anche una serie di ricerche
Che sono state fatte in questi giorni hanno votato per il centrosinistra con grandi aspettative ed la cosa che ci chiedono è una nuovo profilo di questo Paese che dia loro opportunità lavoro ma anche una qualità della vita un livello di riconoscimento dei diritti più alto
è stato chiamato nuovo patto tra le generazioni io credo che non ci sia solo un patto tra generi trent'tra generazioni da ricondurre solo ai maschi c'è un patto tra le generazioni che riguarda anche le donne
Le donne della mia generazione si sono affacciata nel mondo del lavoro molto giovani sono andate a lavorare molto piccole
Naturalmente un percorso di lavoro anche se l'occupazione ancora scarsa che era collocato nel lavoro tradizionale cercava il posto fisso imposto il posto per tutta la vita oggi per l'esperienza che ho potuto fare anche in questi mesi la ridislocazione spontanea delle donne nel mondo del lavoro non è soltanto nel lavoro tradizionale io ho incontrato e sto verificando una presenza molto diffusa
Delle donne soprattutto nelle privato sociale e nel volontariato nel servizio civile nella cooperazione sociale dove incrociano la loro idea di lavoro la loro idea di come stare nel mondo del lavoro con la loro idea di costruzione del welfare
Non c'è più una domanda di dare un profilo di stato sociale in termini di modello al quale poi adeguarsi interni subalterni ma producono stato sociale producono un modello sociale stanno dentro questo mondo
E chiedono che questo lavoro non sia riconosciuto e sia riconosciuto come un intreccio tra il privato o pubblico che deve avere dei diritti e deve avere dei riconoscimenti e degli degli standard
Questa ridefinizione del modello di Guelfa anche attraverso il lavoro delle donne era stato chiamato la scommessa dell'economia sociale
E nei provvedimenti che si prenderanno la definizione del profilo dell'impresa sociale il modo con il quale questo lavoro interloquisce con la programmazione del welfare i vari livelli
è un modo anche per dare profilo a quei diritti essenziali
E erano stati nella tre due otto definiti per quanto riguarda l'infanzia l'adolescenza come nuovi diritti di cittadinanza detto prima Fiorenza
Che nella finanziaria si cominciano a delineare dei fondi che prevedono la definizione di piani ne ha richiamato uno il piano
Per l'infanzia le strutture per la primissima infanzia che possiamo a scrivere sicuramente come un successo del nostro partito dopo la promozione della legge di iniziativa
Popolare da parte della consulta dei di Gianni Rodari
Ma anche il piano per la non autosufficienza all'interno dei quali dovremo definire i livelli essenziali rispetto ai quali i diritti di cittadinanza devono essere locati e questi sì sposano con un'idea del lavoro
Diversa che le donne intendono dare nel modello di stato sociale
Ora io credo che bisogna partire da qui anche per capire quali regole del lavoro come intervenire sulla precarizzazione sulle competenze sulla costruzione di una capacità di stare a questo nuovo terreno del mercato del lavoro che quello che in maniera privilegiata scelgono le giovani donne le giovani generazioni nate nel volontariato
Nel servizio civile siccome gli uomini sceglievano l'obiezione di coscienza
Oggi prevalentemente quei centoventi mila volontari che si sono iscritti al servizio civile sono donne e chiedono di stare nella costruzione da protagonisti di un modello sociale che permetta loro anche di dare la loro idea del profilo di welfare allora
Ieri si è discusso di come intervenire sulle regole mercato lavoro come intervenire sulla precarizzazione come fare delle regole che servono tutti ma anche qui quando si indicano problemi come la previdenza come le pensioni non possiamo più pensare ad un modello pensionistico che sia quello del lavoro per tutta la vita che abbiamo conosciuto molto rigido bisogna ricominciare con un modello di entrata flessibile
A ragionare anche di un modello flessibile di uscite dare il tempo alle persone quando serve quando le donne cominciano ad avere un problema di lavoro familiare in quel momento bisogna essere vicino a loro fonte intenti che consentono loro di accompagnare questa loro vita e questo può essere come dire utilizzato in una forma flessibile di uscita accompagnando anche l'innalzamento del momento nel quale escono in maniera volontaria ma è un modello che va ridiscusso
Cioè il mondo del lavoro oggi è profondamente cambiato i tavoli che il Governo sta per aprire sul modello di welfare si devono vedere protagonista e con delle proposte non soltanto con un'idea come dire della paura del nuovo che viene avanti ma è questo il modo con il quale ci si è sempre rapportate alle trasformazioni del mondo del lavoro il mondo del lavoro è cambiato
Va accompagnato e va riconosciuto come le donne ci vogliono stare con le loro competenze con il Lord la loro idea di lavoro con la loro idea Dini processo di processo di adeguamento ai cambiamenti rete per me il lavoro
Anche
Accompagnare da una buona occupazione l'emersione un modo per costruire una nuova classe dirigente le donne quando hanno la loro autonomia economica poi si pongono anche il problema di stare nella politica se non si apre il mondo del lavoro e donne di stizzite realizzare quegli obiettivi di rappresentanza politica
Che poi noi abbiamo bisogno di costruito perché le donne Stigliano nella politica e diventino classe dirigente
Io come sapete
Vengo da una storia gli ha fatto del lavoro il punto importante della propria identità l'altro giorno Piero Fassino alla presentazione del Manifesto verso il partito presso il partito democratico
Ha detto che il lavoro è un tratto identitario del nostro partito di quello che verrà io ne sono proprio convinta perché questo è il come dire il punto centrale dal quale riflettere
E quindi un grande soggetto riformista
è stato e non deve essere solo il sogno che ci hanno lasciato tanti per mettere insieme per dare forza al mondo del lavoro riconoscimento del lavoro
Ma deve essere oggi e lo è un'opportunità per tutti noi e vasta va affrontata così con l'idea di costruire un futuro più grande
Per coloro i quali hanno il diritto a pensieri inclusi in questa società hanno il diritto di vedersi riconosciuti come soggetti
Portatori di tanti valori e solo un grande partito che vada oltre quelli che sono stati di riformismi che abbiamo conosciuto e che sono state la nostra forte identità può dare questa speranza d'un mondo migliore grazie
Grazie a Branca
La parola Daniela Bartolucci responsabile della Toscana si prepari Emilia Dibiasi ricordo compagnie che i seggi per votare sono aperti fino alle quattordici quindi chi deve ancora votare lo faccia
Cari compagni abbiamo fatto davvero di questa conferenza nazionale il luogo del nostro orgoglio e della nostra vitalità come ci aveva esortato Barbara Pollastrini
Abbiamo superato un passaggio di delicato e impegnativo esposte anche a quei rischi di fragilità che solo le donne generose possono a volte permettersi e il marito NI democratica e di sinistra lo siamo generosi
Un po'un passaggio in cui abbiamo attinto la forza da quel grano che insegna Barbara abbiamo seminato in questi anni
Grado che è germogliato nella stagione delle conferenze regionali e provinciali dalle nostre idee in movimento ed ai mille e mille appuntamenti che abbiamo messo in piedi
Abbiamo capito quanto forte quanto radicato fosse il nostro Progetto
Cari compagni e potevamo forse fare meglio sicuramente però talvolta percorsi faticosi passano portali assoluzioni di alto profilo e di grande respiro come quello che facciamo oggi con vittoria Franco
E io voglio riconoscere credo che sia giusto e doveroso riconosce la vittoria la generosità di essere la soluzione e non farle pagare il peso è un limite di un percorso se ci sono stati come credo ci siano stati
Care compagne e cari compagni
Cari caro Segretario caro Presidente
Vi siete impegnative ci attendono ci muoviamo sullo sfondo di una crisi profonda della politica della rappresentanza dei rapporti tra cittadini ed elettori
Lo vediamo in questi giorni nella vita quotidiana faticosa di un governo che pure non manca di idee e di programmi di contenuti
Che corre però il rischio di logorarsi di vivacchiare tirata per la giacca da interessi contrapposti dalle contrapposizioni tra l'ideale tra gli alleati
In una crisi di rappresentanza che clic crisi di classi dirigenti di un Paese che ancora troppo chiuso ai giovani alle donne ai meriti ai talenti
Ricky che che da un Paese che appunto ci vede ritardi strutturali nei saperi nella sanità nel White Star come tante di voi hanno detto che hanno detto bene in questa conferenza
In cui c'è ancora il ritardo storico strutturale della rappresentanza il quel diciassette per cento nelle istituzioni che ancora al nostra la nostra soglia un paese in cui stimolare ancora di lavoro precario in cui non si possano mettere al mondo i fini che si vorrà dire che si desidererebbero tanto delle donne faticano tanto test schiacciate dai mille Miller Wali che devono sopportare
In Toscana care compagne abbiamo scelto abbiamo scelto politiche che attraversa l'allargamento degli spazi di democrazia no alle primarie hanno avvicinato eletti ed elettori ed hanno promosse le donne
E per queste per regole chiare e condivise che la Toscana è una delle regioni più alta d'Italia e ancora però quei dati che pure sono importanti non ci basterà vogliamo fare meglio
Politiche che come il nuovo programma di sviluppo
Lega non l'idea di investimento sulle donne e sui giovani come la possibilità di sviluppo per una regione che pure ha conquistato molto ma che ancora si pone altri obiettivi
Politiche che cercano di portare uno sguardo ad lo sguardo e la trasversalità di genere in tutte le azioni del governo regionale come sta avvenendo con nel nostro assessorato alle Pari opportunità
Esperienze che mettiamo a disposizione per sviluppare davvero un nuovo patto di governo con le donne italiane come abbiamo fatto anche agli Stati generali delle pari opportunità cui ha partecipato Barbara Pollastrini
E qui abbiamo ha davvero visto che ci può stare un patto fra le donne che governa le amministrazioni locali le Regioni eh le donne che sono impegnate nella strada nella strada del governo tale compagne
Io condivido fino in fondo l'impostazione che ha dato vittoria
Io credo che le chiavi la forza del nostro progetto
Sia davvero la trasversalità la relazione la capacità nostra di fare squadra di essere gruppo dirigente radicata nei territori radicato nel partito radicata nelle istituzioni che mette competenze e talenti valori
A fare massa critica e a fare appunto squadra
E il tempo di raccogliere quanto abbiamo seminato di promuovere davvero le nuove leadership di promuovere davvero no nuovi gruppi nuovi gruppi dirigenti
Io
Cari compagni care compagne con convinzione oltre che con grande affetto sostengo vittoria
Perché se no nelle cose che ha detto nella nella pratica politica che io che io lo conosco da con cui abbiamo lavorato anche insieme
So che da domani la forza che noi oggi vediamo Sala la grande forza da cui tutte noi attingeremo care compagne cara vittoria
Cari care segretario davvero da domani contate sulle donne contate sulla grande forza che sono le democratiche di sinistra che stanno dando con questa conferenza un grande momento di orgoglio un grande momento è una grande una grande voglia di essere di essere protagonista di contare davvero tutte insieme ce la possiamo fare assegnare una nuova fase per il nostro Paese e per tutte le donne italiane grazie grazie Daniela la parola Emilia De Biasi responsabile della Lombardia si prepari Roberta Agostini
Venne care compagne
Io vorrei iniziare ieri abbiamo ricordato che oggi è il giorno della memoria
Mi piace però che insieme qua siamo a ricordare in questa giornata importante
Le tantissime milioni di donne che solo la morte nella oppressione nazifascista
Quelle donne che hanno costruito la resistenza nel nostro Paese in modo invisibile ma non per queste o meno importante
Quelle canne che sono amate nelle camere a gas quelle donne
Di cui parla e vi invito a leggerlo perché è davvero un testo straordinario
Di cui parla Peter Weiss in quel pugno nello stomaco che è l'istruttoria vi invito a leggerlo ci sono le testimonianze di donne sono tirannidi lì e vi invito andare a vederlo a teatro perché davvero mai come in questo caso il teatro è lo specchio della vita
Non vi è dubbio compagnie che noi viviamo in un momento di crisi mondiale del modello democratico
Di quella democrazia che abbiamo costruito negli anni ma che oggi di fronte ai cambiamenti del mondo mostra alcuni limiti evidenti e fra questi limiti vi è sicuramente quello del deficit di rappresentanza
Ed è qualcosa che non funziona in questa democrazia sì evidentemente nel mondo e ancora di più nel nostro Paese
Siamo costrette ancora una volta a combattere per ciò che dovrebbe essere un diritto normale cioè quello ad esserci in politica nelle istituzioni in modo paritario in modo condiviso
C'è forse davvero qualcosa da cambiare nei meccanismi della democrazia e non soltanto nella legislazione
L'altro giorno avrete letto c'è stato ci sono stati due episodi in Sardegna
Di violenza via ragazzi su una bambina di nove anni
Questi ragazzi si sono giustificati dicendo
L'ho imparato dalla televisione l'ho visto in televisione
Eh beh io credo che questa sia un'affermazione molto grave
Perché penso che noi non possiamo continuare a pensare che la demonizzazione debba essere dei mezzi di informazione e che non vi sia una responsabilità della scuola della famiglia e di tutte quelle agenzie educative
Che della dignità della persona umana e delle donne in particolare evidentemente fanno ancora sta me
E non a caso oggi
C'è qualcuno che dice che la nostra riforma della televisione che va nella direzione anche di aumentare la dignità e la possibilità alla democrazia di accesso è una riforma criminale no come anche c'è qualcuno che sostiene che sapete che ci sarà la nuova serie di medico in famiglia non dottor House all'italiana meno bello di Luís però insomma comunque Udo applauso all'italiana ci sarà una coppia che in questa trasmissione e qualcuno anzi qualcuna una sola sempre la solita si è permessa di dire che se andiamo avanti di questo passo non ci saranno più le trasmissioni sulle famiglie normali ma io mi chiedo che cosa è la normalità
Quella del novanta per cento di violenze che avviene in famiglia
Vogliamo una volta o l'altra Baghdad inventa questa famiglia
Io penso accompagna che la materialità
Sia un elemento importante della vita delle persone in particolare della vita delle donne Voltaire diceva i soldi non danno la felicità figuriamoci la miseria noi lo sappiamo bene perché
E la nostra storia è una storia è un percorso di miseria e di continuo emancipazione verso il meglio
E quindi io penso che sia importantissimo abbattere combattere del welfare innovativo per i diritti per il lavoro delle donne e tutto davvero straordinariamente importante per un sistema dei servizi equo ma il punto è questo io credo che la libertà femminile non si possa esaurire in una prospettiva quel finalista penso che ci sia alto penso che ci sia il Progetto disegni
Penso che ci sia la necessità della convivenza fra le culture
Ma anche che sia arrivato il momento che noi donne prendiamo in mano il ragionamento difficile scomodo ma a noi non piace la comodità
Derapata fra diritti e doveri
Perché l'oppressione dei fondamentalismi nei confronti delle donne si realizza in tutte le culture e in tutte le culture noi dobbiamo riuscire a combattere insieme per la dignità femminile
Chi ha credo che noi chiediamo alla politica innovazione
Per essere in sintonia con una società che muta molto rapidamente ma allora le categorie del Novecento davvero non bastano più a leggere un mondo così tanto cambiato
Todaro sta in un bellissimo libro dice parla degli ossimori gli ossi noi di uguaglianza e libertà
Di universalismo che differenza ed è ma questi ossimori le donne noi nella nostra storia li abbiamo conciliati e abbiamo saputo combattere per un'idea di uguaglianza che tenesse conto della libertà
E abbiamo combattuto per l'affermazione della nostra differenza perché le altre differenze potesse o esiste e diventare principio universale di convivenza
E allora io penso che ci sia bisogno anche di una nuova assiologica ci sono nuovi valori che emergono la sicurezza è un valore che per esempio emerso in modo drammatico dirompente
Alla fine del secolo e davvero in modo tagiko con il terrorismo all'inizio di questo secolo ma secco così
Se noi siamo il sale anche teorico di una innovazione delle categorie della sinistra nel Novecento non è possibile non è pensabile che è una nuovo soggetto politico nel quale io credo lo dico francamente più acquoso che mi appassiona
Non è pensabile che in questo percorso noi stiamo aggiuntive laterali in qualche modo ci si conceda uno spazio
Non è solo la questione del quaranta per cento della norma antidiscriminatoria sulla quale pure invito le compagnie a vigilare Piero perché Pepe come noi sappiamo per la ci portiamo un attimo TAC arriva il colpo sul capitolo non è il solo queste a qualcosa di più
è l'idea che le donne possono e devono cambiare la politica e vogliono e possono esser fondatrici del nuovo alla pari che in certi momenti finalmente anche un po'meglio degli uomini
Io credo però che per fare questo ci sia bisogno di un valore quadro di un valore chiave che l'autonomia femminile
Io credo che alla tranquilla esistenza protetta noi dobbiamo contrapporre a un'esistenza protetta da qualcun'altro che sceglie per noi dobbiamo contrapporre quell'inquietudine della ricerca e il coraggio di prendere parola
Alla sicurezza
Del pettegolezzo no della cosa fatta sotterranea ambiente della telefonia Tina dell'oppressione del potere e la lealtà prima di tutto alla lealtà fra Dinoi
E a quella opacità del potere e della quale siamo stati vittime ma che purtroppo qualche volta anche noi pratichiamo dobbiamo contrapporre la tassa partenza perché è l'unica strada
Non solo per la verità ma anche per l'affermazione dei nostri diritti e ai saggi visti molte volte salperà contrapporre aggiornati in no e alla subalternità l'autonomia politica e culturale che ci appartiene
Anche quei sto care compagne è S laici
Non c'è una laicità che appartiene ad una sfera alta da noi noi stiamo un tutt'uno con questa concezione del mondo che è la laicità ed è una concezione del mondo che non vive come dice l'occhio nello splendore del Mezzogiorno ma vive nel crepuscolo di un'epoca complicata segnata dall'incertezza e dall'inquietudine
Però ugualmente io debbo dirvi lo dico perché c'è poco tempo lo dico con uno slogan io compagne sono anche un po'stufa
Di sai la partita di calcio controriforma contro illuminismo uno a zero cioè penso che noi dovremo innovare dialogare mantenere ferme le nostre posizioni ma della capacità di andare oltre oltre quella quella contrapposizione tanto artefatta fra laici e cattolici e che ci fa pensare alla uno Palumbo cioè alla fine dell'Ottocento penso ma siamo nel Duemila forse è bene che se lo ricordino tutti uomini e donne
E poi ancora io credo che lei cita oltre a tutte le cose che sono state dette sì anche io la rispetto e al riconoscimento dell'alto e per quel che ci riguarda dell'alta
C'è una laicità anche la politica e la politica della sinistra che credo ci appartenga
Io voglio fare i miei auguri davvero anch'io a Vittoria e gli auguro davvero buoni da buone aveva bisogno perché abbiamo la fase molto complicata davanti quanto a me
Quanto a me cari compagne io penso che le amarezze in politica si superano si devono superare perché c'è un obiettivo più grande ma
Ma non bisogna abituarsi
Non bisogna abituarsi all'amarezza non dobbiamo abituarci a subire così dobbiamo combattere contro le amarezze e allora ieri sera a voi sapete che io qualche passi ancelle intellettuale qua e là e l'ultima cosa che voglio dire
Ma poco saputo sentito in uno spot televisivo che il terribile Giuliano Ferrara
Faceva la trasmissione sudavo quindi a Bellini è venuto un colpo perfetto ci risiamo
Di nuovo con la scienza con l'evoluzionismo di nuovo intendono portarci in un clima davvero oscurantista perché negare indagine negare la scienza legare la scienza negare il progresso dell'umanità
E allora ho cercato tornato
Una poesia
è l'ultima cosa che che io vi voglio io mi voglio lasciare perché mi sembra mi sembra importante
è una poesia di disavanzi imboscate alla poetessa polacca
Barbara con la quale io ho spedito tantissimi finali in questi anni direbbe che è un po'difficile e che magari non è proprio giusta per un finale però in questo caso mi permetto di disubbidire di leggerla lo stesso
E si chiama consolazione di prego di stare attente perché non è semplicissima e parla appunto di Darwin
Darwin
Si dice che per rilassarsi leggesse romanzi ma aveva le sue esigenze dovevano essere a lieto fine se gliele capitava uno differente l'ho gettata con furia nel fuoco vero o no che sia sono propensa a crederci
Percorrendo con la mente tanti spazi e tempi aveva visto così tante specie estinte Talita io molti dei fatti sui più deboli così grandi spazi di sopravvivenza prima o poi i nani
Che almeno dalla finzione e dalla sua amico scala aveva diritto di aspettarsi letti and e quindi per forza
Un raggio che sbuca dalle nuvole gli amanti di nuovo insieme i Casati e riconciliati i dubbi dissipati la predetta premiata i beni recuperati tesori di sotterrati vicini pentiti dello all'accanimento la reputazione resa la cupidigia smascherata alle vecchie zitelle mai state quei pastori da bene integranti deportati nell'altro emisfero i falsari di documenti scaraventati dalle scale i seduttori di vergini di gran corsa all'altare
Gli orfani accolti in casa le vedove Conso latte
La boria umiliata le ferite sanate il figliol prodigo invitato alla mensa
Il calice dell'amarezza vuotato in mare i fazzoletti intrisi di lacrime pacificata e canto e musica per tutti
Ebbene compagni io penso che ne abbiamo davvero passate in top da non cercare insieme un finale felice l'happy end non lo cercheremo nei libri ma nella politica e nella vita
La parola Roberta Agostini
Le devono anche dire che le compagnie dell'Emilia Romagna sono invitate a riunirsi alle nostre spalle per la commissione elettorale che dopo l'intervento del presidente Massimo D'Alema cliente verrà subito dopo Roberta Agostini
Ci sarà una riunione della Commissione elettorale
La parola Roberta Agostini
Care compagne e cari compagni
Io vorrei dirvi che cosa mi aspetto io dalla conferenza che oggi si conclude
E cosa si aspettano commenta anche compagni che sono venute da tante parti d'Italia qui ieri e oggi e io penso che siano fondamentalmente due le cose che ci aspettiamo e che vorremmo che da oggi comincia zero
Innanzitutto io mi aspetto una nuova spinta per fare la nostra parte rispetto alle sfide difficili del Governo perché non vogliamo essere spettatrici passive
Di un'opera di riforme ma interlocutrice attive
Per costruire mobilitazione sociale e consenso per fare le riforme con il popolo per fare le riforme difficili in cui questi giorni in queste settimane il governo impegnato il Parlamento è impegnato i PACS le riforme elettorali la riforma del lavoro e dello stato sociale di cui qui ha parlato Franca Donaggio sono grandi capitoli da scrivere e io credo che il governo da solo non ce la fa
Credo nei partiti e nella loro capacità di riformarsi e credo che questa sia una sfida che giochiamo insieme uomini e donne
Credo anche che
Senza un protagonismo politico e culturale di questi Pardi dei nostri partiti e del della sinistra al governo da solo non ce la fa e senza paterno può scrivere grandi capitoli di riforma
Sui diritti civili sulle sugli aspetti economici sugli aspetti sociali facendo fare anche i grandi passi in avanti alla Spagna perché ha un grande partito alle sue spalle
E poi mi aspetto che la nostra conferenza la seconda cosa che mi aspetto da questa conferenza
E che segna una presenza un ruolo delle donne è un punto di vista rispetto al congresso difficile importante che si apra e che riusciamo tutte insieme a recuperare quell'assenza quella mancanza di un punto di vista femminile
Che in molti abbiamo lamentato finora nel percorso verso il partito democratico perché la sfida è grande se vogliamo davvero fare un partito nuovo e non semplicemente un nuovo partito
Non si può fare soltanto sommando vecchie culture politiche ma c'è bisogno di ricerca ed innovazione c'è bisogno di camminare su strade nuove e per questo cammino il punto di vista la politica il protagonismo delle donne essenziali
Noi abbiamo alle spalle lunghi anni nei quali la libertà femminile ha cambiato il mondo ed è stata leva fondamentale di un processo di modernizzazione del nostro Paese
L'Italia è stata la scena di movimento vaste profondo che ha cambiato leggi stili di vita relazioni tra i sessi
Ed è un movimento che riemerge in momenti difficili della nostra storia pensiamo alla manifestazione di Milano a difesa della legge centonovantaquattro alle centinaia di migliaia di donne che sono scesi in piazza
Contro il ministro Storace
E allora qui c'è un punto politico care compagne che dobbiamo saper affrontare tutte insieme
Perché a fronte di questa storia di questa soggettività femminile forte che studia che lavora che investe su di sé soprattutto le giovani donne perché a fronte di questa soggettività forte di questa storia di conquiste perché la condizione delle donne italiane è ancora segnata da all'arretratezza che conosciamo
Tanto che si parla di segregazione de verticale diffusa non c'è solo l'assenza nella rappresentanza politica nel parla mentre nelle istituzioni c'è la disparità nelle carriere c'è il tetto di cristallo cioè la disparità nelle retribuzioni nel reddito pensionistico
Allora io credo che questo sia il cuore lo specchio della questione italiana di un Paese bloccato corporativo dove aumentano le diseguaglianze le povertà relative dove si chiedono flessibilità nel lavoro ma poi l'organizzazione della città è rigida i tempi e gli orari sono rigidi dal lavoro si entra e si esce ma non si rientra
Dove le donne sono sempre più spesso contemporaneamente madri mogli figlie facendosi carico dei servizi che mancano
Allora gli Aliberti leone diceva diceva alcune cose di lei rispondeva diciamo riflettiamo sui nostri SIM sui nostri errori si possono dare tante risposte al perché questo lungo cammino della cittadinanza delle donne italiane così difficile
Io dico riflettiamo sui nostri errori ma riflettiamo anche su quanto questo mondo è cambiato e soprattutto quanto dobbiamo innovare rispetto alle trasformazioni del mondo
Io credo che il cuore della nostra risposta sta nel definire politiche sociali economiche
Che investano sulla capacità delle persone di costruirsi la propria vita e che in modo sempre più netto investano sul valore della libera scelta sulla responsabilità sull'autodeterminazione
Questa è la chiave moderna per lo sviluppo e per la ricchezza ce lo hanno insegnato grandissimi pensatori e pensa triciclo Amartya Sen non Martha Nussbaum
Pensiamo a quanto è avvenuto il mutamento sui temi eticamente sensibili ieri vittoria Franco parlava di un'emergenza etica
è cambiato tutto e non possiamo pensare di dare le risposte che ad esempio dava la vecchia sinistra e quello che un tempo appariva imposto dalla necessità e dal destino le scelte sulla vita e sulla morte si trasforma in un oggetto di Scelta e come dice prodotta in un anti destino
Dove i singoli sono costretti drammaticamente a scegliere pensiamo al caso Welby e ai conflitti che nascono allora come si decide società multietniche multietniche a maggioranza possiamo accettare il principio di maggioranza il principio che pure è stato applicata nel caso di referente e quello che è possibile è anche lecito
Allora io credo che la politica dovrà legiferare ma è anche chiamata svolge un ruolo nel costruire un'etica pubblica
Che si fondi sul valore della scelta e dell'autodeterminazione
Io credo che su tutte queste battaglie noi dobbiamo costruire un profilo culturale politico perché non possiamo lasciare grandi battaglie di civiltà a alla ai radicali o a Pannella
Su questo noi abbiamo a Roma costruito un percorso unitario con le compagne della sinistra mi dispiace che abbiano dichiarato Katia Zanotti dei compagni Cecilia D'Elia le compagnie che sono intervenute una posizione di non voto di astensione di stare a guardare
Perché io credo che su queste questioni noi possiamo davvero ritrovare un terreno unitario ti sia il luogo del confronto del nostro partito perché quello che ci unisce su queste questioni è più forte di quello che ci divide
Allora lo ricordava prima di me Emilia oggi è il ventisette il ventisette gennaio Giorno della memoria ricordiamo un giorno tragico della nostra storia della storia europea
A novembre sono stato ad Auschwitz accompagnando i ragazzi della Sinistra giovanile e lì ho capito una cosa che forse banale ma che per me è stata importante toccarla con mano
Ci viene una grande lezione perché la libertà e la democrazia si costruiscono fuori all'esterno di noi sul terreno sociale sul terreno economico sul terreno istituzionale su quello politico
Ma è anche qualcosa che non ci portiamo dentro che passa dentro di noi che attiene al senso che abbiamo detto Dinoi delle relazioni con gli altri e che dobbiamo testimoniare comunicare a prender insegnare le donne in questo secolo sono state maestre in queste la libertà femminile ha costruito la democrazia in Italia e nel mondo
Giglia Tedesco che oggi non è qui e mi dispiace che non ci sia ce lo ha ricordato in un bel libro un'intervista che Anna Maria Riviello le fa e ci ha detto che lei di questa storia imparato tre cose e io qui le voglio ricordare
Dal movimento delle donne ha imparato a partire dal sei
Dal da suo marito ha imparato a guardare al futuro e dal Partito comunista italiano ha imparato a partire a dire sempre noi e a dire mai io allora io penso
Che è il futuro
Il futuro che dobbiamo affrontare che parte qui oggi spero che questo non sia semplicemente un happy end ma sia un felice inizio non sia una pagina bianca un poeta un grande poeta il lotto dice che il tempo presente il tempo passato saranno presenti nel tempo futuro
Tutte insieme con la storia e valori la solidarietà la passione che ci unisce sapremo costruire una nuova storia e io sono convinta che vittoria saprà farlo guidando sentiamo a noi grazie
Grazie a Roberta ricordo compagna dopo l'intervento del presidente si riuniranno tutte e due le commissioni quindi non solo quella politica ma anche quelle elettorale Dora la parola Massimo D'Alema presidente del nostro partito
Carissimi compagni
Io credo che
Per affrontare
Le sfide che abbiamo di fronte
E che sono molto impegnative
Perché si tratta di cambiare questo Paese
E insieme di cambiare noi stessi e di cambiare la politica
In una
Periodo
Che di qui
Alla conclusione di questa legislatura si presenterà come una delle fasi più importanti della storia d'Italia
Gli anni in cui
Dobbiamo essere capaci di porre fine ad una lunga tormentata transizione
Che la nostra democrazia ha vissuto
Dalla crisi della repubblica dei partiti sino ad oggi
E dobbiamo riuscire a porre le basi di una nuova fase
Di sviluppo democratico del Paese
Io penso che noi non potremmo affrontare tutto questo
Senza la forza tranquilli
Ma vitale e appassionata delle donne della sinistra
La sfida del cambiamento del Paese
Che significa rimettere in movimento che restituire slancio
Ad una società invecchiata e impaurita perché di questo si tratta
Questa sfida non può essere vinta senza una carica insieme di speranza di realismo
Che viene
Dal mondo femminile
Nella politica e nella società
In questi anni l'Italia è stata investita come altri Paesi del mondo occidentale
Dalla sfida di un mondo che cambia
E la destra ha reagito a questa sfida
Nel segno della paura e della regressione
La paura e quella che porta
A fare leva in primo luogo sull'uso della forza
Sulla superiorità militare e tecnologica dell'Occidente
Per cercare di dare un ordine ad un mondo che cambia in modo drammatico e tumultuoso
La regressione quella che porta a rifugiarsi nei propri valori tradizionali
A limitare la libertà
A comprimere i diritti nel nome della sicurezza
Le donne hanno pagato un prezzo altissimo
A questa cultura della paura
Che lega
L'idea dell'uso della forza come chiave della costruzione delle nuove relazioni internazionali
Ad una regressione familistica
Il liberale
Al ritorno ad una intolleranza religiosa
Chi ha segnato in modo profondo
Grandi paesi dell'Occidente a cominciare dagli Stati Uniti d'America
Oggi noi ci stiamo scuotendo
Il mondo occidentale si sta scuotendo
Tornano in campo forze vitali che reagiscono
A questo rischio
Di chiusura e di regressione
E non è un caso io credo che questo questa ventata di cambiamento
Porti in molti Paesi
Il segno di una rinnovata presenza femminile della lotta politica
E nella lotta intellettuale
Tornerò su questo punto pensiamo che in questo passaggio noi potremmo nel due mila dieci ospitare un vertice del G otto contraendo alla guida di treni dei più grandi paesi del mondo
Che sarebbe
I il G otto del ritorno alla speranza e dell'uscita dalla cultura della guerra
L'Italia sta contribuendo a voltare pagina
E io credo che
Dopo le difficoltà dell'avvio
Nostri
Maggioranza e faticose
So sono i mali della politica italiana
Cammino in salita
Io credo che piano piano
Si stia cominciando a vedere
Che il governo che nato dalla vittoria elettorale delle dell'unione
è un governo che segna una fase di cambiamento profondo della società italiana
Cambiare le cose molto più difficile che
Annunciare di volerlo fare
Vengono in campo mille resistenze
Mille interessi che si sentono minacciati
E tuttavia la forza di questo cambiamento a mio giudizio si delinea sempre di più
Cambiamento del profilo dell'Italia nel mondo
Percepito forse più fuori dal nostro paese che qui da noi
Dove l'iniziativa Italia
E vista
Nel segno
Di più politica più cooperazione
Più dialogo
Come un punto di riferimento
Interlocutore magari questo Paese magari a volte sgradito ma necessario
Perché siamo riusciti nella politica internazionale a trovare un equilibrio tra
Innovazione e responsabilità
Non siamo non ci siamo messi a fare la propaganda
Stiamo facendo politica
Non abbiamo detto questo mondo non si piace l'Italia si dirà in disparte
Ci siamo scommesse
Per cercare di voltare pagina in Medio Oriente
Per uscire dalla logica del conflitto di civiltà
E rimettere in campo la logica di una comunità internazionale che costruisce la pace
Certo
Sapendo che per costruire la pace
Bisogna mettere in campo le risorse e le forze
Le iniziative
Ma lì
Perché lì tra il fiume Litani e il confine di di Israele avviene qualcosa chi appare a molti come un possibile punto di svolta
Perché lì non c'è una coalizione di volenterosi
Non c'è un esercito occidentale che si contrappone al pericolo islamico
C'è l'ONU c'è la comunità internazionale c'è il diritto internazionale ci sono i militari europee accanto a quelli mussulmani
C'è cioè il tentativo di uscire
Dalla spirale
Dello scontro tra Occidente e Islam
Che è oggi il più grande pericolo per la pace per la sicurezza e per la convivenza tra i popoli cioè la politica
Con i suoi rischi
E io vorrei dire vedete
Che il modo in cui oggi si discute qui nel nostro paese del tema dell'Afghanistan
Non rende giustizia innanzitutto al nostro Paese
E vorrei dirlo ad amici delle che fanno parte di questa maggioranza di governo
Che dovrebbero essere più orgogliose della politica che faccia a me è capitato di leggere l'ho segnalato all'unità che l'ha pubblicato
Un articolo del Washington post di qualche giorno fa che è interessante perché fa una cosa che si fa pochissimo nel dibattito pubblico italiano
Cioè racconta i fatti
Da cui largamente si prefigge
Noi parliamo oggi della missione in Afghanistan
Io sento chi dice che dobbiamo al più presto ritirare i nostri soldati dalla guerra ebbene sentiamo cosa scrive
Uno dei più autorevoli quotidiani americani
La tradizione di un giornalismo che va a vedere le cose
Capisco è più facile fare un reportage con l'elmetto nel Transatlantico di Montecitorio che andare in Afghanistan
Ecco qui
Ecco qui
Agli italiani scrive questo articolo che si intitola così nella valle afgana una guerra pacifica
Agli italiani è stato vietato dal loro governo di condurre azioni di combattimento
Ad dal nostro governo
Ad eccezione delle missioni di emergenza per prestare soccorso ad altre forze NATO se sono attaccate nella logica di una solidarietà
Che condizione indispensabile di un'alleanza ma molti alti funzionari afgani sostengono che il lavoro dei soldati italiani
Che sta portando sicurezza formazione aiuto e sviluppo nelle aree più povere e potenzialmente io stili dell'Afghanistan
Può rivelarsi più efficace dei raid militari durante il quale i soldati spesso fanno irruzione nelle abitazioni inseriscono i civili e scatena non l'ostilità delle comunità locali vado avanti
I soldati italiani sono impegnati ad aiutare l'Afghanistan a darsi una forza di polizia
Equipaggiano e addestrano la polizia locale
Forniscono loro mezzi camionette radio Scarponi e divise
L'accoglienza ricevuta qui dai soldati del colonnello Maggi
Che partecipano regolarmente alle riunioni con i leader locali è in netto contrasto con la rabbia e risentimento suscitati lo scorso autunno dalle truppe armate di altri paesi che non cito
Hanno fatto molte cose sbagliate cui soldati e la gente non era contenta ci ha detto un anziano impiegato afgano che vive nella valle
Stavano cercando quelli di Al Qaeda ma qui non si vede gente di Al Qaeda gli italiani
Hanno portato si comportano molto bene con la gente e piacciono a tutti gli ha detto
E i talebani quindi non hanno nessuna speranza di potere tornare cui
Oltre che per l'aumento della sicurezza il leader della Valle d Musciagli hanno detto di essere grati agli italiani per l'assistenza medica gratuita è un grande giornale americano che parlare
Nella zona non ci sono ambulatori
E molte famiglie ci hanno detto che quando portano i loro bambini malati negli ospedali di Kabul vengono mandati via
Mercoledì invece
C'era una grande fila di fronte all'ambulatorio dove l'ufficiale medico dell'esercito italiano una donna curava i bambini insomma continua a questo articolo per dire che cosa
Che di queste forze armate
Di queste forze alleanza stiamo parlando
Quelli che si definiscono pacifisti dovrebbero sentirsi orgoglioso
Gli orgogliosi di un governo
Che li ha mandati lì con questi compiti
E che si batte internazionalmente per dire anche ai suoi alleati che così si costruisce la pace in Afghanistan così
Venire Elia non aiuta la causa della pace
Vedete
Queste forze armate italiane
Di cui si parlava oltre senza sapere bene di che cosa si tratta
Sono una forza che sta cambiando fra l'altro non ultima ragione
Per la crescente presenza di donne nelle nostre forze armate
Ovunque
E anche nelle situazioni più rischiose più difficile
Ed io penso vedete che questo mondo che qualche volta sembra lontano da noi
Dovrebbe
Sentire in chi governa il Paese la forza di un'attenzione e di una solidarietà
Che qualche volta mi pare
Nelle parole di alcuni di quelli che sostengono questo governo
Non mi sembrano essere presenti in modo adeguato
Allora parliamo
Di quello che stiamo facendo
Parliamo di quello che stiamo cambiando
E parliamone
Con l'orgoglio di chi si sente parte di una sfida di come
Del mondo e in Italia
Questa è la sfida della responsabilità
Questa sfida passa anche attraverso un coraggioso cambiamento del Paese
Vedete in pochi Paesi come nel nostro
La liberalizzazione
Genera
Maggiore eguaglianza
E maggiori opportunità
Rompe l'incrostazione corporativa che imprigiona la società
Le gerarchia e di casta che sono fra l'altro regolarmente gerarchie di carattere maschile
E nel momento in cui si apre la possibilità di entrare nelle professioni
Si liberalizza la possibilità di aprire un'attività economica
Si determina una competizione basata effettivamente sul merito
E non sulla rendita di posizione
Non solo si contribuisce ad una società più dinamica più competitiva più aperta
Ma si aprono nuove opportunità per le donne e per i giovani
Che sono stati schiacciati le donne i giovani nelle loro potenzialità
Dalla organizzazione schierare etica e corporativa di questa società
Ecco perché
Liberalizzazione giustizia sociale vanno di pari passo
E e naturalmente aprono un conflitto
Come assicuro è stato il conflitto contro una legge finanziaria che non piaceva perché sentiti aveva un segno di classe perché la politica che negli ultimi cinque anni
A moltiplicato per dieci la distanza del reddito tra l'operaio il manager non aveva un segno di classe
Ma la politica che riduce le tasse ai poveri li aumenta un pochino a chi guadagna cento mila euro è classista siamo uno strano Paese dove il classismo e percepito soltanto come una minaccia per il
Come anche contro queste liberalizzazioni
Vi saranno resistenza
E non badate
Le resistenze più importanti quelle che contano di più sono quelle che non si vede
E siccome gli interessi veri colpi io vorrei dirlo non sono gli interessi del benzinaio del barbiere
Ai quali si aprono soltanto possibilità di sviluppare meglio e in modo più competitivo la loro attività
Ma i grandi interessa sono quelli delle banche nella società telefoniche quegli interessi loro organizzano scioperi disabile
Ma qui gli interessi sono interessi che si contrappongono ai diritti degli utenti dei consumatori delle piccole imprese
Insomma stiamo cambiando questo Paese
E questo cambiamento va nel senso
Della crescita delle opportunità dei diritti per le donne italiane
Questo cambiamento ha un forte segno rientrato verso le donne verso i loro diritti verso la loro possibilità di lavorare di più un meglio di conquistarsi uno spazio nella società
Vedete
Questo cambiamento si misurava oggi con nuove sfide
Abbiamo messo in finanziaria delle cose importanti per l'occupazione femminile
Che vale di più
Della nuova occupazione maschile e che lo Stato sostiene di più nella logica di una politica che per promuovere eguaglianza deve valorizzare la differenza
Abbiamo
Abbiamo cominciato ad affrontare il grande problema del mondo femminile che il problema della precarietà del lavoro che investe in modo drammatico le donne
Rendendo il lavoro precario in meno conveniente
Del lavoro stabile ricominciando ad affermare i diritti come il diritto alla maternità l'indennità di maternità che sono diritti di cittadinanza e che non possono essere legati alla stabilità del lavoro
E ora dobbiamo affrontare il tema cruciale della riorganizzazione dello Stato sociale
Perché noi continuiamo ad avere uno Stato sociale che è imperniato intorno ai diritti del lavoratore capofamiglia maschio
E che non riconosce invece
La complessità
Di una società aperta
Nella quale bisogna costruire la possibilità per le persone di percorsi di vita in cui studio lavoro maternità
Possano essere sostenuti
Da un sistema di protezioni che sia moderno
Che sia legato alla formazione permanente
Il che comporta una radicale riforma degli ammortizzatori sociali
E l'individuazione di nuove priorità delle politiche sociali
Che non è un cambiamento di poco conto
Perché certamente mette anche in discussione
Un sistema di tutele tradizionale
Ma non per distruggere le tutte ma per riorganizzarla in una società più aperta più flessibile come quella nella quale concretamente di Diana
Io credo che di questo grande cambiamento
Fa parte anche
Un coraggioso passo in avanti nel campo dei diritti delle persone
E
è una battaglia che non vogliamo affrontare in modo ideologico
Con forza e con serenità
Ma anche senza confusione
Io non credo che sia utile confondere
Le grandi questioni drammatiche
Eticamente sensibili la vita la morte
Con il riconoscimento doveroso dei diritti delle persone che vivono in unioni di fatto
C'è un problema di carattere giuridico
Di cui non si discuta insieme all'eutanasia per cortesia perché si tratta di riconoscere i diritti elementari di milioni di italiani
Che se mi permettete di adeguare tardivamente il nostro Paese agli standard dei diritti riconosciuti nei Paesi civili d'Europa
Nulla di eversivo
Voglio dire che il
Noi ci siamo trovati in imbarazzo nel dover recepire
Una direttiva comunitaria
Che prevede
Che prevede che il cittadino europeo il quale ha diritto di libera circolazione in Europa
Possa essere accompagnato
Dal coniuge o convivente
Extra comunitario al quale si estende quel diritto di libera circolazione
Direttiva comunitaria non invenzione diabolica solo che nel nostro Paese Vattelapesca già il convivente diciamo cosa che
Nell'Unione europea è giuridicamente riconosciuto
E quindi accidenti qui importiamo dall'Europa uno scardinamento diabolico della famiglia no importiamo principi elementari di civiltà e corriamo persino il rischio che il cittadino italiano la cittadina italiana che va all'estero con con il suo convivente arabo veda riconosciuto dall'Europa civile il diritto alla libera circolazione mentre noi fermiamo il francese alla frontiera dice acqua perché non ha una famiglia regolare ora io credo che
No è dobbiamo affrontare vestite
Con serietà
Con rispetto verso le persone
Ed è nota a tutti noi una straordinaria lezione
Di un punto di vista cristiana
Sui temi
Dei diritti individuali sui temi della sofferenza
Ed è venuta
Dal cardinale Martini
Perché cosa c'è di più cristiano essere mossi da un sentimento di solidarietà
Verso chi soffre e di rispetto verso la dignità della persona
Io credo che c'è spazio per un grande dialogo per un grande confronto culturale e ideale
Io credo che noi possiamo insieme laici e cattolici
Costruire un'etica pubblica fondata più che sulla proibizione e sulla limitazione dei diritti fondata sulla libertà sulla responsabilità sulla dignità della persona
E
Questo è parte
Della costruzione
Di un Paese nuovo di un'Italia nuova così come una nuova politica estera così come una nuova politica sociale
E infine dobbiamo cambiare la politica
Vedete ed Dio su questo pochissime parole dice
La mia impressione è che il rapporto tra le donne e la politica
Stia radicalmente cambiato
Per molti anni per decenni forse
Noi stessi abbiamo impostato questo tema
Partendo dall'idea giusta che le donne avevano bisogno della politica
Per affermare i loro diritti per emanciparsi per conquistare più libertà diritti sociali
E che dunque bisognava battersi per rompere gli impedimenti che ostacolavano la partecipazione delle donne alla politica oggi in verità e la politica che ha bisogno dell'età
Che
E vorrei dire che questa politica stanca
Triste
Se non trova nelle donne la risorsa per riacquistare legittimità cents
Rischia di spegnersi nell'impotenza
E nel senso di colpa di una generazione
Che
Sente la responsabilità di lasciare i propri figli
Un mondo peggiore di quello che ha trovato minacciato dalla guerra
Dall'intolleranza
Dal rischio di una catastrofe ambientale
Pesa sulla nostra generazione
Il senso di questa colpa
Ed è questo che rende la politica
Vittima di un senso di impotenza di fronte al mondo che cambia
E quindi stanca e triste
E non è un caso
Che la politica si rivolga alle donne
Per ritrovare forza vitalità Esperanza
Questo è il problema
E cambiato dunque questo rapporto
E
Quello che avviene in tante parti del mondo
Ne il segno
Perché si afferma la forza di una candidatura femminile come risposta ad una società impaurita come quella francese pensiamo a referendum sull'euro
O perché il centrosinistra cileno dopo vent'anni di governo temendo diciamo
Il cambiamento inevitabile
Ah con intelligenza proposto esso stesso il cambiamento alla società
Nell'immagine di una Presidente donna
Che rappresenta lì una svolta
Non è quindi questo è un problema solo italiano anzi purtroppo anche qui noi siamo un po'indietro rispetto ad un mondo
Che cambia rapidamente
E che propone appunto un nuovo protagonismo femminile come condizione per restituire forza e vitalità alla politica
Ecco io credo che questo è il vostro compito non è una sfida semplice
Ma questo che attribuisce anche una grande responsabilità
La consapevolezza cioè
Che senza di voi questo Paese non ce la può fare
Ma con voi lo si può cambiare e si può restituire futuro e speranza alla Società italiana
Riprende Zisis
Ho già ricordato della commissione elettorale del Emilia Romagna alla commissione elettorale pulsione politica si riuniscono così come le compagne della sinistra chiede informano che si incontreranno nella sala dietro al palco do ora la parola Ivana Bartoletti presidente di Anna Lindh si prepari Anna Finocchiaro
Compagni come dicevamo prima su compagnie serve per l'autonomia delle donne un po'di rispetto per chi parla quando è anche donna
Grazie
Care compagne care amiche
E per me è un immenso piacere intervenire alla nostra Conferenza nazionale delle democratiche di sinistra anche perché sette anni fa a Chianciano la Rete delle giovani donne dei Democratici di sinistra ancora non c'era
Forse perché ancora noi giovani donne non sentivamo l'ex non avevamo chiara consapevolezza che dietro ognuna di noi si fosse la forza di altre mille delle generazioni di donne che ci hanno preceduto
Quella forza che abbiamo capito poi ci permette di far fronte alle sfide che ancora abbiamo di fronte
Allestita di noi giovani donne che credevamo invece che il cammino fosse già compiuto
Che avevamo preso anche permanere nostri compagni per affrontare una vita fatta di condivisione e di futuro e che invece uscite spesso uscite prima il medio
Dagli studi e dai percorsi tortuosi di specializzazione abbiamo scoperto che la vita invece faticosa e difficile ci veniva da ridere a scuola pensando all'autonomia femminile anzi anzi guardava avanti con scaltrezza la vita con la fame di chi ha fame di futuro ma poi una volta uscita nel mondo fuori abbiamo scoperto che è proprio l'autonomia il nostro bene più prezioso
Già quell'autonomia di costruire liberamente il nostro futuro scegliendo di esseri insieme realizzata delle professioni e compagni e magari un giorno anche madri senza sensi di colpa né rancori e ne inutili acrobazie
Guardandoci indietro abbiamo pensato alla generazione di GTA tedesco e alle sue battaglie per la cittadinanza delle donne e anche e soprattutto attraverso il voto
Poi abbiamo visto ora generazione straordinaria del femminismo che tra le tante che è tra le tante cose alle battaglie per l'autodeterminazione del corpo e della libertà di scelta
E guardo a noi alle venti trentenni di oggi
Che recuperiamo i fili di tutto ciò che è stato e vogliamo dire alle generazioni di prima che abbiamo la voglia di fare di regalo più grande ovvero ottenere tutto questo insieme in una nuova consapevolezza femminile
Perché più di altri idoli siamo precarie perché più di altri siamo disposte pur di lavorare pure di affermarci a rinunciare anche al bene più prezioso i nostri figli perché più di altri sappiamo che laddove vincono
Dei rifiuti libertà etica giustizia allora possiamo avanzare in ogni cosa arrivare come abbiamo detto della nostra della campagna elettorale
E non è un caso che proprio da quella campagna elettorale si è emerso che le più giovani hanno scelto insieme a tutte le generazioni delle donne il centrosinistra per governare il futuro
Non solo perché siamo la generazione dell'Ulivo ma perché tante ragazze al primo voto hanno capito dopo i terribili anni del governo Berlusconi
Che era venuto il tempo della modernità
E per modernità intendiamo quell'idea di sviluppo che fa di inclusione diritti cittadinanza centralità della persona intesa come crescita
Le leve di cambiamento di apertura della società dalle troppi incrostazioni dalle troppe chiusure dei troppi corporativismi che fanno sì che contino più cognomi e conti correnti di meriti e talenti
Ora
Ora siamo al governo e come donne giovani sappiamo che è venuto il tempo oltre che per la stagione della politica delle riforme anche della stagione della riforma della politica
Riforme come diceva splendidamente Massimo D'Alema prima che consentano di aprire sblocca are crescere e dietro le riforme
Noi sappiamo benissimo che liberalizzazioni uscita dalla precarietà stabilizzazione del lavoro Darpa non necessariamente andare di pari passo con unioni civili democrazia paritaria leggi saggi in materia di testamento biologico libertà religiosa
Penso alla legge sulle unioni di fatto la necessità che il nostro Paese Sidoti di una cornice legislativa capace di tutte
Tre le persone che vivono delle unioni civili una grande realtà del nostro Paese
Penso alla legge sulla libertà religiosa presso la legge sul testamento biologico
Così come per quel che attiene ai parenti meriti e capacità di sbloccare il Paese credo che sia urgente che specialmente dell'anno europeo delle pari opportunità il nostro Paese si doti di una legge che garantisca regole per la rappresentanza e la democrazia paritaria io credo che le donne italiane non accetterebbero mai di essere immolata sull'altare degli accordi della necessaria trasversalità per questua io credo che sulla legge elettorale le donne debbano discutere
A cominciare dalle donne dei Democratici di sinistra partito che con regole chiare e grazie alla determinazione di Piero Fassino ha permesso di essere avanguardia nel Paese certo ancora non abbastanza sul terreno della rappresentanza femminile
Anche perché lo sappiamo che libertà inclusione diritti civili hanno assunto sempre di più nelle nostre società un ruolo fondamentale
è chiaro che in economia reali mature come le nostre quella terra che può garantire crescita e sviluppo oggi sta proprio in quel nesso forte tra economia diritti e soprattutto tra economia e pari opportunità
Ma e noi giovani donne su questo ci sentiamo apripista sentiamo che la politica delle riforme da sola non può più bastare sentiamo l'esigenza di una grande riforma della politica e qui io sento un molto forte e chiara l'esigenza della voce alta è ferma delle donne dei Democratici di sinistra
Perché affermino facendo su questo uno sforzo di unità che l'unico orizzonte possibile della grande riforma della politica che vogliamo fare è la laicità la vera questione che incrocia i destini della modernità e ne condensa l'idea più profonda
E questo è ancora più vero con la presenza sempre più massiccia di culture appartenenze e religioni diverse anche qui i compagni evidente che sono una certa idea di laicità possa permetterci di affrontare con serenità crescita e convivenza
Perché che cos'è dunque la politica se non quello spazio che la politica tiene costituisce e che protegge ogni volta dalle aggressioni dei dogmatismi dei fanatismi degli interessi e dell'IVA densa delle religioni
Del cantiere del partito democratico Boy democratiche di sinistra di tutte le generazioni
Dobbiamo dire chiaro e forte che abbiamo l'ambizione di un partito che si unisca i riformisti e le culture del Novecento ma non solo
Dovrà essere un Progetto luogo capace di entrare nei gangli vitali della modernità e per farlo per essere cioè realmente un partito nuovo dovrà scegliere su chi scommettere scegliere cioè quali sedimenti individua come leva di cambiamento e di riscossa
E allora io credo che siano proprio le donne con i giovani quei segmenti di società che più soffrono chiusure pregiudizi e che insieme costituiscono le risorse di cui l'Italia ha bisogno per cambiare
Per questo compagni io credo che la forza delle democratiche di sinistra debba stare nel porre questi temi e nel farlo ci rafforza il patto che siamo tante e di tutte le generazioni
Credo al vittoria Franco perché credo che lei possa guidarci in questo cammino perché so che saprà riconoscere nelle generazioni l'orgoglio della storia delle donne la bussola del suo agire
Perché so che vittoria Franco saprà far vivere il coordinamento delle democratiche di sinistra come luogo di elaborazione politica e investire su tutte le generazioni delle donne
Vorrei concludere però con una nota personale di una politica parto da quella personale perché credo che parlare di sé abbia un senso in occasioni come queste
Tre anni fa con allora poche altre teniamo questa rete penso a come ero all'ora e come sono ora a come eravamo noi giovani donne all'ora e come siamo ora
Penso a Barbara e la sua straordinaria capacità di farci capire hanno i giovani che la forza fosse le une nelle altre e per me penso a quale scuola di pensiero e di politica lei sia stata in questi anni anche affiancata dalla generosità e dalla passione di Emilia De Biase di Silvana Giuffrè
Pensa quel che ritengo essere stato per lei è una grande vittoria quella di aver raccolto del coordinamento femminile l'avanguardia di una nuova consapevolezza femminile
Non è un caso sta nel coraggio di aver vissuto la questione femminile come grande questione trasversale nel Paese e se non fosse stato così noi più giovani non ci saremmo mai avvicinate il via un grazie mio particolare perché la mia vita e di tutte per quel che siamo
Il ventidue febbraio l'associazione Anna Lindh e leggera una nuova coordinatrice nazionale
E qui la nota politica
Per noi è un momento di fase nuova e non lo accompagna prenderà il mio posto le lascio una strada nuova quella dell'orgoglio della guida delle più giovani in una fase di cambiamento
E sono certa che l'Anna Lindh troverà sempre nel coordinamento femminile una casa sicura un luogo in cui crescere e un luogo in cui io sono certa nel confronto cresceranno tutte
Grazie Ivana
Dò la parola ora dannati Finocchiaro nostra presidente del gruppo dell'Ulivo al Senato dopo Anna ricordo alle compagne della delegazione di Mila no e si riuniranno dietro al palco dopo l'intervento di Anna seguirà Manuela Kustermann
Poi Nicoletta Rocchi ringraziamo per tutto il lavoro fatto fin qui ma anche per il fatto che rinuncia al suo intervento Marina Sereni per fare in modo che secondo programma poi dopo Nicoletta Rocchi posso intervenire Piero Fassino nostro segretario
La parola d'Anna Finocchiaro
Garrett compagna
Diceva D'Alema sfide difficili ci attendono non possiamo affrontarle senza la forza tranquilla delle donne della sinistra
Anche per questo l'elezione della coordinatrice nazionale delle donne elezione del gruppo di dirigente delle donne dei Democratici di sinistra oggi rappresenta qualcosa di più di ciò che è stato fino a questo momento
Risultato decisivo importante fondamentale per la vita del nostro partito ma io voglio insistere a nominare la questione politica
Che oggi abbiamo dinnanzi perché mi pare che troppo poco venga nominate troppo poco se ne parli nasce da questo coordinamento
Nasce il gruppo dirigente delle donne della sinistra italiana che dovranno condurre il nostro partito è il Paese insieme nella responsabilità del governo verso gli anni che vengono e la selezione di un gruppo dirigente femminile
Chiamato con piena identica legittimazione a quella degli altri gruppi dirigenti lasciatemi dire che io la trovo un'investitura più significativa più robusta più preziosa
Perché ciascuna di noi sa che ciò che ci attende e la stessa costruzione del partito democratico o avviene nel nome delle donne dei giovani o non sarà
Non sarà non sarà utile
Non sarà vero non sarà ciò che la politica e la sua rappresentanza devono essere ciò che è in sintonia stretto col Paese con l'esistenza di vita dei suoi milioni di abitanti
Con la capacità di cogliere le difficoltà e le sfide della globalizzazione mentre il mondo ci insegna che il Lido con le parole della politica e le classi dirigenti usate non hanno più possibilità di creare mutamento e di creare governo
Sono le donne
Ad essere chiamate ad assumersi le responsabilità in qualche modo avviene ancor prima dell'investitura ufficiale avviene perché così è ce lo spiegava anche Massimo
Nel modo in cui Luís lo avverte nel modo in cui noi credo lo abbiamo prima avvertito
E nel momento in cui declina un'epoca si fa avanti un soggetto nuovo non esausto che ha forse la competenza inedita per la politica di governare processi nuovi come quello insieme
Enormemente entusiasmante ed enormemente difficile del trovare un ordine della globalizzazione
Che cavalca e che potrebbe insieme e che può insieme rappresentare grandi opportunità e fonti di grandi disperate nuove disuguaglianze
Ed è per questo che io penso che su un tema in particolare
Si ragioni troppo poco nel nostro Paese non solo nei mass media ma lasciatemelo dire anche nelle nostre sedi politiche sulla questione che pure qui davanti a noi quasi ogni giorno ci occupa la riforma della legge elettorale
Io ne sento parlare
Molto moltissimo
Cogliendo spesso a spetti certamente importanti che riguardano la relazione la ricerca di relazione tra le forze politiche che guardano i problemi della democrazia italiana che si soffermano sul nodo da ricostruire della rappresentanza politica distrutto dalla legge elettorale
Berlusconiana ma sento troppo poco parlare della legge elettorale come occasione decisiva per portare al governo le classi dirigenti politiche femminili
Questo nodo della rappresentanza
Che il nodo essenziale non può essere e lusso ne nei partiti come dicevo prima e neanche nelle assemblee parlamentari e nei governi del paese
Io vedo tra le tante necessità intervengo dopo dei battitori Chissi mo'
Che ce ne sono alcune che oggi si pongono con una forza maggiore più esplicita
Lo dico brutalmente
C'è molto bisogno di donne nelle assemblee Representative al governo perché c'è un grande bisogno del serbatoio di laicità che le donne della sinistra rappresenta
Perché lasciatemelo dire in questo io vedo la certezza che non si torna indietro
E credo anche che siano le donne della sinistra le donne del mio partito
La rappresentazione più chiara
Di ciò che viene invece ogni giorno
Talvolta sottilmente mistificatoria di una rappresentazione cioè che vuole vedere la laicità come il luogo dei non valori e che vuole discriminare tra coloro che i valori c'è l'anno perché rispondono
Ad un quadro che ciascuno di noi rispetta molte di noi interpretano ogni giorno di valori religiosi
Io guarda la laicità come il luogo ospitale nel quale i valori abbiano tutti i denti che a parità e identica dignità
E io penso che così con questa stessa definizione noi qui oggi nel nostro lavoro
Che ci attende vogliamo definire la democrazia italiana il luogo ospitale nel quale pari dignità pari rappresentanza
E libertà individuale siano crismi
Essenziali
Io credo che noi possiamo farlo anche perché non c'è tra noi settarismo e non c'è tra di noi chiusura
Ma i militanti politiche delle democratiche di sinistra noi dirigenti politiche
Dei democratici di sinistra abbiamo mostrato in questi anni una capacità di interrogarci
E abbiamo forse prima di altri
Ha avuto la ventura di imbattersi nella incompetenza della parola politica usata quella che ogni giorno ciascuno di noi adoperava come militante politica di un partito come dirigente politica di un partito
Di fronte a decisioni di fronte a questioni che la politica non aveva mai evocato e sulla quale non aveva mai parlato io cito soltanto un tema il desiderio di maternità e di paternità
Su questo io credo noi siamo state capaci di riconoscere il limite della nostra competenza e non arrenderci rispetto a questo né rifugiarsi nel settarismo e nella chiusura
E quante volte che nell'incontro con altre culture con le esperienze di chi altre donne di altre militanza e di altre esperienze di vita noi siamo riusciti a trovare le parole io voglio ringraziare Barbara
Anche per questo
Perché nel lavoro di questi anni vedete nebbie Rispetto
Alle grandi questioni che abbiamo avuto dinnanzi quella di difendere scelte importanti qualcuna di no Ivana credo ricordava poc'anzi la grande manifestazione per la difesa della centonovantaquattro ma anche nella nostra posizione
Sulla fecondazione assistita non è un caso allora che si siano così strettamente incrociate il ruolo e l'autorevolezza di barbarie di vittoria su questi temi
Noi siamo state capace di dire parole incrociando le con altre che erano di donne che da noi erano state distanti per esperienza politica per militanza
Avendo un punto di partenza non un pregiudizio il punto di partenza che la libertà femminile non si baratta e che si può lavorare esclusivamente per farla crescere
E anche per questo e anche qui
Noi lavoriamo come una grande forza politica nazionale
Certo con l'orgoglio di essere una grande forza politica nazionale voglio dire con l'orgoglio che viene immediatamente dopo un'altra
Senza azione che è quella della responsabilità
Un penso
Grande
Qualcuna di noi lo sopporta ogni giorno questo penso lo agisce ogni giorno questo penso Marina io
Le compagnie che sono al governo che sono ministre che stava sottosegretaria le nostre decine e decine di dirigenti politiche
E io credo che sia questo quello che ci distingue anche quando il confronto si fa aspro con altre culture con altri soggetti anche con soggetti che stanno insieme a noi nella nostra maggioranza di governo nella nostra alleanza
Si distingue chi lavora da questa parte perché sa sempre che rispetto alla propria pretesa c'è un limite che quello della responsabilità di fronte al Paese di fronte ai milioni di donne e di uomini
Che siamo chiamati in qualche modo a intercettare nella loro esistenza di vita
E però sappiamo anche che non ci può essere redistribuita alcuna nella nostra responsabilità ed è per questo che ho qui lo voglio dire perché so che c'è smarrimenti e talvolta c'è preoccupazione
Piero ha detto parole né equivoche in questi giorni oggi massimo di nuovo ma sulle questioni che riguardano le unioni civili che riguardano il testamento biologico al Senato in questi mesi
Noi non arretreremo di un passo
Nel senso che non mancheremo neanche per un momento alla nostra responsabilità in onda all'attaccamento Fulvio rosso
Era John è voglia la nostra posizione ma la nostra grande responsabilità peraltro abbiamo già dimostrato di essere capaci di recidere il nodo discutendo di questioni molto delicate ricorderete all'inizio della legislatura quanto fu complicato trovare una posizione comune sulla questione dell'utilizzazione delle cellule staminali embrionali
Non ci siamo mai stancati di cercare non dimentichiamo mai in questa ricerca
Che alla fine la strada la strada che sbuca da qualche parte sta sempre lì quella di cercare di aderire nel modo più consapevole all'esperienza di vita
Degli italiani e delle italiane orientando la bussola verso una società più libera e verso la società più giusta
Ora compagne
Abbiamo mesi difficilissimi davanti
Abbiamo mesi complicati perché è complicato il cammino del governo
Però vedete io credo che dell'assemblea di oggi
Dal lavoro che verrà di vittorie quali vanno i nostri auguri ovviamente l'avverto che comunque tre giorni a settimana dal Senato non si può muovere questo per chiarire un momento che non ci saranno non ci saranno permessi ecco
Bene io credo che però in questi mesi ne abbiamo anche davanti annoi l'occasione di fare valere lasciatemela dire così la pretesa di essere davvero uno dei soggetti del cambiamento
Stavolta non è più soltanto un'ambizione in qualche misura sappiamo di assumerci una responsabilità nazionale per conto di tutto il Paese nel farle valere questa pretesa
Il cambiamento è già cominciata è cominciato con le mille misure che il governo sta ragionando con un'idea di società italiana che si viene a comporre che per una volta è finalmente e una donna
è un altro idea di società per davvero costruita a misura
Delle donne e degli uomini
Vorrei che pesasse con la stessa forza anche sulle altre mille questioni anche quelle che riguardano la politica estera anche quelle che riguardano le grandi questioni delle riforme istituzionali
La pretesa delle donne della sinistra delle democratiche di sinistra di costruire con pari dignità a pieno titolo senza nessun inciampo la propria idea di paese e di democrazia
Lo dobbiamo alle molte ragazze
Che lavorano con noi io non so se
Possa sfuggire secondo me no
Per chi di noi ha per tanto tempo frequentato queste assise guardarsi intorno oggi e scoprire quanta parte delle ragazze italiane sono qui rappresentate un numero straordinario di entusiasmi di talenti di competenze
Grava su di noi quel senso di colpa su questa generazione di cui parlava Massimo D'Alema credo che la loro presenza sia in piccola parte un modo per riscattarsi da queste Enzo di colpa credo che stia intera
Alla nostra responsabilità fare in modo che siano esse a condurre questo Paese
Verso una modernità più giusta e più uguale e per essere capaci anche così come dimostrano ogni giorno di fare valere i loro talenti e le loro capacità fuori
Dall'aggressione
E dall'aggressività verso una composizione Serena degli equilibri degli interessi e dei valori che oggi si intrecciano così fortemente nella società italiana
Per quanto mi riguarda dopo avere sentito molte compagne del Mezzogiorno credo che sia proprio a loro in gran parte sulle loro spalle la responsabilità di portare anche quel pezzo del Paese insieme verso la modernità lo sviluppo e la democrazia compiuta della rappresentanza
Buon lavoro a tutti buon lavoro vittoria
E grazie ancora Barbara per quello che ci ha dato il sia
Allora
Abbiamo compagna
La parola Manuela Kustermann una competenza una nostra compagna di Mila no sì sì Rita Morabito
Ecco c'è anche la possibilità per
C'è un il rispetto che fin qui abbiamo avuto dare la parola vita Morabito quindi se si avvicina al palco poiché vediamo
Intanto Manuela Kustermann cuori Nicoletta Rocchi impoverita Morabito
Compagni e compagne né e a Michele
Sanno rappresentante della Lombardia
E
Sono anche una dirigente politica di questo partito da tempo immemorabile sono iscritte a questo partito
Confesso che nell'ultimo periodo pensavo che la difficoltà di coniugare i valori in cui io ho sempre creduto con quelli invece di alcune parti
Del rappresentanti politiche della Margherita mi avevano convinto che non valesse la pena
Proseguire in un'azione politica che incontrerà molte difficoltà
E confesso quindi che la mia decisione di partecipare come delegata della Lombardia a questa Assise
è stata molto sofferta faccio la ginecologa
Quindi sono un medico mi occupo
Di questioni che hanno a che fare quotidianamente con la vita con la morte
Oggi sono battuta insieme a Barbara Pollastrini Emilia
Nel referendum per la legge quaranta e ho avuto lo stesso sconforto che avete avuto punte voi nell'evidenziare che eravamo più avanti in realtà della società che pensavamo di rappresentare più avanti nella tutela di diritti alla maternità e alla paternità
Che in realtà
Le italiane
Esattamente come gli italiani non hanno riconosciuto
è vero che da una sconfitta si apprende qualcosa ma devo dire che il dibattito che sta proseguendo nel Paese su alcuni valori che secondo noi mezzi sono fondanti della nostra società
è un dibattito che non mi appassiona
O a volte la sensazione è che il nostro partito le donne del nostro partito che in questo momento siedono nelle assemblee legislative siano subalterne a una certa visione cattolica della società
E questa visione cattolica la vedo come un rischio per l'autonomia femminile la vedo come un rischio per il concetto stesso di libertà e di uguaglianza e di dignità che abbiamo portato avanti nei trent'anni in cui ho militato
Nel PC prima
Nel PDS e nei DS
Riconosco che in uno Stato laico
Ci deve essere un incontro tra diverse culture ma devo dire che quando sento tramontare le unioni di fatto in un accertamento
Ho un dubbio per me l'accertamento è un accertamento di morte per esempio se stessimo parlando in termini amministrativi accerta una condotta scorretta non riesco a comprendere come si possano usare termini così riduttivi Rispetto a dei diritti che sanno riconosciuti colmare detto Massimo D'Alema in tutto il resto d'Europa e del mondo occidentale
Siamo in una situazione che sento come assurda in cui il continuo attacco sotterraneo alla legge centonovantaquattro sull'aborto avviene e noi facciamo
Tacciano quando non ci rendiamo conto che le donne della Basilicata non hanno un solo medico non obiettore all'interno dei loro ospedali mentre viceversa hanno il movimento della vita per la vita che è presente negli ospedali no nella fase in cui si può discutere con una donna la scelta ad abortire
Su cui non avrei nessuna contrarietà ma nella fase dell'accettazione al momento della della Bortot spesso e questo è pericoloso ricordatevi che noi commenta
Rappresentante di un partito abbiamo molta maggiore forza di quanto è mediamente presente nelle donne che si rivolgono a una struttura ospedaliera per interrompere una gravidanza e mettere in discussione questa scelta vuol dire creare dei danni assolutamente nasce shabby lì nella loro psiche altrettanto penso che dibattere sul testamento biologico o sulla dichiarazione anticipata di volontà sia senza senso se non diamo ai medici gli strumenti giuridici
Per non essere accusati di omicidio volontario di consenziente
è inutile e Veronesi ha ragione nell'articolo che ha scritto ieri per il Corriere parlare di eutanasia attiva o passiva e crea del fare una differenza la dura realtà è che già la Costituzione italiana riconosce il diritto a rifiutare la cura da parte d'un paziente ma perché questo diritto sia realmente agibile non è il testamento biologico il problema ma come lo si può rendere operativo questo diritto di rifiuto alla all'accanimento terapeutico
Nessun medico può staccare la spina ad un respiratore non voluto dal paziente nessun medico può di fatto evitare niente un bar un paziente nel momento in cui l'intubazione l'unico mezzo per salvargli la vita
Vorrei ricordarvi che esistono sentenze su sentenze che dichiarano che un medico può effettuare se c'è un pericolo di vita persino una trasfusione di sangue è un testimone di Geova
E questo ve lo dovete rammentare quando discutete di testamento biologico perché altrimenti discutete di qualcosa che poi nei fatti non sarà comunque praticabile
E che cosa è poi l'accanimento terapeutico vogliamo discuterne ogni tanto mi domando se avete chiaro che accanimento terapeutico e qualcosa per qualcuno ma magari non lo è per qualcun altro
Welby non voleva essere attaccato a un respiratore migliaia di malati in vogliono essere attaccati a un respiratore definire quindi dei concetti che passano attraverso la scelta degli individui la scelta di proseguire una vita oltre quella che secondo noi è ogni ragionevolezza
Sono concetti molto pericolosi da declinare in una legge
Ho sempre pensato che le leggi debbano semplicemente servire a evitare comportamenti
Scorretti inaccettabili per la maggioranza degli individui ma che devono essere puniti
Poco forti laddove invece entra in gioco un'alleanza terapeutica
Tra il medico e il paziente e non c'è bisogno di pensare che debba essere riformulata la capacità dei medici di stabilire alleanze terapeutiche le stabiliamo ogni giorno e ogni giorno prendiamo delle decisioni insieme al paziente per il paziente perché Luis oggetto
E non lo stiamo certo noi
Della cura
E poi ultima tra le tante
Meraviglie che questo in questo periodo in Parlamento sono avvenute vorrei ricordare come la Bindi non sia riuscita nemmeno a far passare un emendamento in commissione Giustizia che equipara balla il diritto alla parentela dei figli nati al di fuori del matrimonio
Rispetta i figli nati all'interno del matrimonio
Di quale famiglia quindi stiamo parlando non più nemmeno una famiglia biologica i geni di quei bambini sono identici a quelli dei nonni e degli inizi ne portano l'eredità ma non gli può essere riconosciuta un'eguaglianza
Semplicemente perché in questo modo molto banalmente si riconoscerebbe un'eguaglianza anche rispetto all'eredità dei patrimoni familiari
Quindi parliamo di biologia quando ci fa comodo e invece parliamo di famiglia in senso assolutamente ridicolo quando non ci fa comodo
Vorrei
Chi è vittoria Franco
Che non conosco personalmente ma che so che ha scritto anche sulla legge quaranta
Si prendesse carico di rappresentare una serie di istanze delle donne
Che sanno fondanti di una società civile mi fa piacere che Massimo D'Alema e la Finocchiaro ci diano come donne una responsabilità ma le responsabilità il protagonismo sono due cose completamente diverse
Non mi sento uguale alla Thatcher e non vorrei pensare che siccome era donna doveva approvare il suo operato in termini economici
Non mi sento uguale a Golda Meier che molti anni fa
Attestata al governo quindi non è che le donne sfondano adesso il tetto del Cello
L'hanno già sfondato ma il problema è quale ruolo e in che modo le donne conquistano il potere se lo conquistano esattamente come gli uomini
Non credo che ci sia differenza alla fine
E voglio invece riaffermare il fatto che nella politica noi siamo di verze perché portiamo istanze che sono molto più realistiche perché noi abbiamo chiaro che la cura degli altri esseri umani c'è affidata e dentro di noi esattamente come si sviluppa la vita si può sviluppare un pensiero politico che entra Muti l'idea di libertà anche in economia in idea di responsabilità
Le liberalizzazioni mi vanno bene ma stiamo attenti a non pensare che il liberismo sia esattamente la stessa cosa per cui abbiamo lottato
Non credo che sia cosicché cambiamo la società vorrei che nel partito che andremo a fondare ci siano molte donne che hanno un ruolo inviterei indipendentemente dall'essere parte
Del gruppo
Che coordinerà le donne non è questo quello che chiedo alla politica
Vorrei che tutte noi fossimo nelle assise dovessimo decidere ognuna per la propria professione quindi tante donne che decidano di argomenti giuridici
Tante donne che decidano di argomenti sanitari tante donne che decidano di economia
E non solo in quanto donne ma perché il nostro pensiero politico comunque attraverso una differenza di genere sport altri valori rispetto a quelli portati avanti dai nostri uomini
Allora nel dare la parola per il penultimo intervento a Nicoletta Rocchi del CGIL voglio ricordare le compagne della Lombardia che immediatamente si debbono riunire dietro il palco
E voglio tranquillizzare Manuela Kustermann perché io credo che si possa dire che la cultura la cultura della subalternità non appartiene alle donne delle nostre istituzioni
La parola appunto a Nicoletta Rocchi care compagne
L'assemblea voterà tra poco la nuova coordinatrice la composizione del coordinamento del documento politico
Con il coordinamento che nasce decide le donne del DS attraverseranno una stagione complessa e difficile della vita italiana non ci può dunque non partire da qui
Tra una manciata di settimane si svolgerà un congresso impegnativo cui seguirà la fase costituente del Partito democratico ma anche questo percorso non si svolgerà nel vuoto
Al contrario si inutilità della qualità del lavoro politico con cui il nostro partito insieme agli altri della coalizione di centrosinistra
Continuerà ad affrontare i problemi del Paese sembra cambiare innovare riformale le strutture sociali economiche direi istituzionali del Paese
Sapranno rompere lei incrostazioni che bloccano oggi la società italiana
L'Italia Hashirama ridotta dalle mani del centrodestra ma i suoi problemi sono comunque ben più antichi e direi strutturali
Della luce fatte nel dibattito ieri e oggi delle perduranti ingiustizia delle disuguaglianze dell'infelicità della nostra società
Debbono obbligatoriamente dare contenuto alla politica il partito democratico di sinistra DS sono forza di governo sono al centro in al lo sono al centro lo sono e moltissime Regioni Province e Comuni
Le compagnie anche se in misura largamente inadeguata amministriamo iniziano già oggi città paesi e territori
Dunque siamo parlando di le stesse siamo noi ad avere gli strumenti per cambiare noi e non altri
Il compito è veramente molto impegnativo
In un Paese ripiegato su se stesso come appare oggi in Italia le donne
La loro qualità di vita il loro apporto all'organizzazione sociale il loro protagonismo costituiscono un termometro straordinario
Degli avanzamenti tentò che il buongoverno dovrà produrre penso che sia questo il patto che le democratiche di sinistra debbono stringere tra di loro in questa viscidi vigilia di scelte sia la condizione delle donne italiane il metrò con cui giudicare la qualità del nostro saper governare il Paese
Sia la qualità della loro vita la possibilità di un lavoro stabile la realizzazione professionale la conciliazione tra vita e lavoro la marcia ai vertici delle istituzioni delle strutture economiche del nostro Paese il metro del progresso
Ed è il patto io credo che va stretto tra tutte nuovi in ciascuno luogo in ciascun luogo in cui quotidianamente siamo impegnate al Governo al Parlamento nelle organizzazioni sociali nel sindacato dobbiamo saper raccogliere questa sfida non serve rivedere qui
I fattori del declino la distanza tra noi e gli altri paesi che sono più avanti di noi
Non serve riprodurre riproporre fatti noti i fattori che hanno depresso la nostra capacità di competere l'obsolescenza delle nostre produzioni la vetusti da l'opacità delle strutture del capitalismo non mostrano l'Antigua Dezza della pubblica amministrazione inadeguatezza delle dotazioni strutturali
L'ingiusta distribuzione del reddito che si è prodotto in questi anni l'insufficiente rispetto dell'ambiente
Che si accompagna peraltro a un diffuso ribellismo
Delle comunità locali o stili praticamente a qualsiasi innovazione un tunnel piuttosto che un rigassificatore piuttosto che un tratto di ferrovia piuttosto addirittura e all'installazione delle pale dell'eolico per la produzione elettrica
Sono cose ormai note
Basta ricordare sempre che esistono che se muore una ragazza per un respiratore attacca non attaccato al gruppo elettrogeno in caso di blackout a questo non dipende dal destino cinico e baro essere giovani donne
Gol siano falangi sconfinata del precariato anche questo dipende dalla qualità del nostro sviluppo e quindi da fattori che è nelle nostre possibilità progressivamente risolvere
Se il tetto di cristallo è spesso sopra la nostra destra eccome di celle K in una splendida vignetta preparata per un'assemblea di donne della CGIL è sopra di noi e ci tocca pure a tenerlo pulito
Anche questo è frutto di un eccesso di mascolinità del potere che non dipende da fattori naturali è il prodotto umano ed essendo un prodotto umano può essere cambiato
Il potere si trasmette berlina maschile e in Italia si trasmette con il contagocce
Ed è per questo che oltre che maschile anche un po'a gerontocratica lo basta dare un'occhiata all'età media dei manager pubblici nel nostro Paese
Ed è per questo che il rinnovamento è troppo lento che le giovani generazioni sono tendenzialmente escluse che non riescono ad autore a presentarsi
Per cambiare le cose ci vuole uno sforzo convinto di tutte le volontà di tutte le possibilità di tutte le potenzialità di tutte le soggettività e questo io credo è il primo e più importante compito della politica
E penso che sia anche per questo motivo che sta per nascere nascerà il partito democratico il il nuovo partito democratico io per lo meno la vedo così
Mettere a fattor comune fare sinergia convogliare coordinare gli sforzi di innovazione proporre modelli Giles
Sociali più giusti più equilibrati più felici per fare questo ci vuole passione ci vuole generosità ci vuole lungimiranza
La lungimiranza non è non può essere cinica non può che essere generosa
La lungimiranza ai di evidente Artadi vertebra però sa coniugare la gradualità con la radicalità dei nel verde dei di cd accetta le compatibilità ma deve saper scegliere a maggior ragione bisogna saper scegliere
La generosità della politica sta oggi la necessità di guardare al futuro di non fermarsi ciascuno a un centimetro dal proprio naso le donne dunque come cartina di tornasole pedane italiana hanno fatto passi giganteschi avanti però siamo ancora molto molto indietro rispetto alle altre cittadine europee io penso che il lavoro la parità di accesso al lavoro sia lo strumento dello spazio più significativo per ciascun per consentire a ciascuno di dare proprio contributo alla comunità a cui appartiene
E questo obiettivo Daria ciascuno rapporti unità di costruire il benessere di tutti io credo che sia l'obiettivo più ambizioso per una politica per una politica di sinistra
Nel lavoro si estrinsecano le qualità migliori le potenzialità umane ed è il lavoro la molla per una crescita civile ed economica senza l'apporto delle donne questo obiettivo non potrà essere raggiunto
Per questo e concludo credo che le donne debbano ridurre un po'la delega
Debbano imparare ad agire in prima persona meglio e di più debbano rivendicare strumenti perché si possa costruire una nuova leva una nuova classe dirigente femminile
E io credo che sia proprio questo il compito di donne che impegnate nella politica la politica triste e fredda come l'ha definita il presidente
De dei DS questa politica vogliono cambiarla
Provocare gravi cambiamento dare voce modernizzare procedere verso una democrazia compiuta
Su questo obiettivo care compagne e credo che non dovremmo precluderci al punto obiettivo ormai abbiamo le spalle sufficientemente forti
Per procedere avanti in questa direzione Italia cambia se cambia la qualità della vita delle donne se cambia e si modifica il rapporto tra i sessi dei luoghi dove si decide e si gestisce il potere buon lavoro e grazie
Grazie Nicoletta mentre ad hoc per l'ultimo intervento che invito di essere strettamente nei tempi la parola vita Morabito
Di ricordo alcuni adempimenti intanto compagne fino alle due si può votare quindi chi non l'ha fatto ebbene che lo faccia
Voglio anche ricordare che dopo l'intervento di Piero Fassino si riunirà alle mie spalle nella parte posteriore della sala la commissione politica e che chi vorrà potrà pranzare nella struttura a fianco
La parola per l'ultimo intervento Anita Morabito
Grazie accolgo l'invito alla brevità anche perché veramente si può dire che è stato detto quasi tutto e mi ha fatto anche molto piacere sentire cosa è che da un po'di tempo non si sentivano più
Io ho come voi tutte ho vissuto di cinque anni appena trascorsi in un modo da che posso definire di depressione
Di frustrazione e poi di un'arrabbiatura continua
Di fronte a quella legislatura che ha dato spazio a interessi privati più che all'interesse pubblico
Ho salutato come tutte voi con gioia la vittoria del due mila e sei delle forze dell'Unione
Ma dopo qualche mese mi sono sentita non so boy ma io sicuramente tonda una donna sull'orlo di una crisi di nervi
Un momento prima ci sono i nostri ministri che parlano di allargare i diritti un momento dopo qualcuno si mette di traverso
Mi sembra che il Governo che abbiamo aiutato a De ad eleggere ad andare quindi al potere sembra sempre sul punto di cadere quaestor in effettui mi provocò uno stato d'ansia continuano e mi dispiace che non ci siano qui
La Barbara e lei ministro Theo le nostre parlamentari io spero che mi possano sentire perché l'ansia che il governo cada da un momento all'altro
è veramente una come dire uno stato d'animo che farei a meno di sentire in me accoppiato oltretutto a quelle preoccupazioni materiali
Come il fatto di arrivare male alla quarta settimana del mese a volte alla terza ora da qualche tempo anche alla seconda settimana o anche di queste preoccupazioni
Per questi stop mi sento sempre come una donna sull'orlo di una crisi di nervi
Ma non sono venuta qui soltanto a parlare e a imboccare dal nostro governo dalle nostre parlamentari una azione se più serena per noi di governo ma soprattutto per parlare di una questione di cui secondo me si è parlato poco ho sentito di diritti di allargamento di diritti
Di una uguale rappresentanza politica e istituzionale di andare oltre la quota rosa puntando ad una riforma elettorale che apre introduca le preferenze
E che permetta quindi un uguale rappresentanza dell'altra metà del cielo cioè della nostra pertanto non mi soffermo ho sentito parlare gli allargamenti dei diritti alle coppie di fatto ad una Maggiore
Più stabile occupazione non mi voglio soffermare su questo oggi voglio cogliere quest'occasione per parlare di un argomento di cui ho sentito dibattere poco anche se mi ha piacevolmente
Sorpreso e colpito l'accenno che il compagno D'Alema nel suo discorso affatto su quest'argomento
Un un accenno di passaggio ma importante voglia parlare di ambiente
Io vengo dalla Sicilia è fino a pochi giorni fa in Sicilia nel mese di gennaio sia mandate in giro quasi a maniche corte e che aveva le maniche lunghe sudava
Sul cambiamento climatico non sono io a dire cose nuove perché le hanno già dette Despair gli scienziati
Ma sull'ambiente pubblico compagnie dobbiamo tutte riflettere e riflettere bene perché ne va della nostra qualità della vita e di quella dei nostri figli
Quale terra vogliamo lasciare ai nostri figli una terra malata moribonda in fin di vita
No voglio fare catastrofismi ma dobbiamo puntare morto ma auto di più sulla sostenibilità dello sviluppo economico
Altrimenti i costi da pagare saranno troppo alti per le nuove generazioni
Dobbiamo puntare molto di più ma molto di più sull'energia alternativa pulita senza farci ammaliare dalle sirene del nucleare
Non dobbiamo permettere che si privatizza Dino i beni primari come l'acqua è di chi abita in Sicilia sa come questo bene così prezioso in alcune zone sia razionato no hanno una volta alla settimana ma addirittura una volta ogni quindici giorni non possiamo premium per mettere la privatizzazione dell'acqua come lo possiamo permettere che la criminalità
Faccia affari d'oro con i rifiuti su questo settore voi sapete come nel Meridione la criminalità organizzata lei mafie siano presenti e facciano loop affari d'oro
Oltretutto evadendo completamente le tasse
Non possiamo permettere uno stile di vita improntato al più sfrenato consumismo
Quello per intenderci dell'uso e getta anche noi donne dobbiamo riconsiderare il nostro stile di vita
Se solo che dobbiamo femminili rizzare la politica
è vero che dobbiamo anche ecco alloggi alzarla dobbiamo assumere l'ambiente e il rispetto per l'ambiente come chiave di lettura della realtà
Non dobbiamo quindi come donne abbassare la guardia o peggio delegare ad altri la difesa dell'ambiente
Le democratiche e di sinistra Damon acquisire nell'ora di ebbe a che l'ambiente sano è fonte di vita
Se riusciamo a far nostra tale acquisizione
Se riusciamo ad essere a dare una visione la logica dei processi produttivi
Il futuro ci apparirà meno insicuro e meno inquietante di quanto ci appaia oggi grazie
Grazie le compagne del Lazio si riuniranno dopo l'intervento di Piero Fassino compagne dei tanti grazie che qui si sono ripetuti uno grande credo io vada al nostro segretario a Piero Fassino che alla politica delle donne e per le donne e allori donne dei Democratici di sinistra è sempre stato vicino con l'impegno vero e l'ascolto nella condivisione piena del valore della nostra autonomia la parola nostro segretario
Care compagne
Un uomo un dirigente politico
Avverte una certa difficoltà
A concludere
Un'Assemblea
Di ricomposizione
Così grandemente femminile
Ma non ovviamente per i temi che sono al centro della nostra riflessione ma perché giustamente lo si è visto nel dibattito
Le donne in particolare le donne nel nostro partito
Non tollerano discorsi vaghi o discorsi paternalistico
E chiedono alla politica chi ha delle responsabilità
Politiche
Di assumersi fino in fondo le responsabilità che derivano dal rispondere
Alle sollecitazioni alle domande
Che le donne italiane pongo
Cercherò di farlo
Cercherò appunto di entrare nel merito delle questioni che sono state poste nella relazione di Barbara nell'intervento
Di vittoria
Nelle molte sollecitazioni che sono venute dal dibattito nelle sollecitazioni che sono venute dalle molte conferenza regionale in preparazione di questa conferenza femminile di cui ho letto le conclusioni e le relazioni
E voglio partire a guardate da una citazione
Di Alain Touraine che ha pubblicato qualche mese fa un libero in Francia le monde fa
Non ancora tradotto in Italia mi auguro che sarà tradotto perché è un libro di straordinario interesse
Scrive Turin
Le donne di oggi non sono soltanto le e reti
Di quelle che hanno combattuto per i diritti delle donne
S sentono parlando tra di loro e agendo tra di loro
Che stanno scoprendo sì
E che stanno costruendo un mondo nuovo
E se soprattutto sono donne che credono in un'altra maniera di vivere
Non quella degli uomini
Che sono rimasti prigionieri di un modo vecchio di pensare e di vivere
Il prezzo il presso che gli uomini pagano
Per essere stati i padroni del mondo
Del mondo vecchio è perciò la perdita del controllo dei poteri delle risorse dei linguaggi del mondo
Guardate io penso che Alain Touraine abbia colto
Molto bene il problema
Che sta di fronte al mondo di oggi
C'è uno scarto grande
Tra il ruolo delle donne
Il ruolo che le donne svolgono e assolvono in ogni attività in ogni continente in ogni Paese
Per un riconoscimento che questo ruolo a e le forme di organizzazione sociale culturale e civile istituzionale di una società nella quale le donne svolgono un ruolo centrale ma non quel ruolo non viene sufficientemente adeguatamente riconosciuto e anzi tutti i giorni noi siamo di fronte a fenomeni di mancato riconoscimento addirittura che ostacolano il riconoscimento delle donne del loro ruolo nella società di oggi
In Italia questo è particolarmente evidente
E con il governo della destra è cresciuto veniamo da cinque anni nei quali la precarizzazione del lavoro è cresciuta e le prime a pagare la precarizzazione del lavoro sono state le donne
Veniamo da cinque anni nei quali lo stato sociale non è stato più considerato così
Essenziale e centrale nella vita di una società e sono messe strano state messe in essere politiche di riduzione di destrutturazione che prima di tutto si sono scaricate sulle famiglie
E nelle famiglie si sono scaricate sulle donne sulla loro condizione
Veniamo da anni di oscurantismo culturale etico che ci hanno proposto una visione delle donne dei rapporti tra i sessi dei rapporti interpersonali che non corrisponde alle dinamiche alle tendenze
Della società di oggi
Veniamo da anni di negazione
Della rappresentanza del ruolo delle donne nella società nelle istituzioni nella politica come si è visto
Con
La mancata approvazione
Prima di tutto per responsabilità della stessa destra di una legge che forse capace di riconoscere almeno parzialmente un riequilibrio della rappresentanza
Insomma veniamo da anni nei quali le donne italiane hanno conosciuto una riduzione di riconoscimento del loro ruolo la riduzione della loro tutela nei loro diritti nella loro personalità nella loro dignità
Il prevalere di un approccio maschilista che ci è stato riproposto e che ha ispirato il modo di guardare alla Società di organizzarla e di disattendere
Le domande le aspettative delle donne italiane
E proprio guardando complotti Ca'delle donne guardando da questo punto di osservazione noi possiamo ben comprendere quanti siano i guasti
Che la destra ha prodotto nel nostro Paese se c'è un modo per misurare quanto sia stato devastante riduttivo quanto sia stato un tempo perso
Quello di questi anni di governo del centrodestra bene se lo si guarda dal punto di vista delle donne si guarda come sono state mi sconosciute disattese le domande le aspettative l'esigenza delle donne se ne ha una riprova molto chiare
Allora qui c'è un punto di partenza per noi
Il punto di partenza che non si può rimettere in moto questo Paese non si può rimettere in moto l'Italia
Non si restituisce un destino un futuro a questo Paese non lo si fa uscire da quella condizione di incertezza di instabilità di precarietà
Che è l'Italia che ci ha consegnato a Berlusconi e la destra al termine dei suoi cinque anni di governo tutto questo non lo si rimuove non lo si supera se noi non mettiamo le donne le loro domande ai loro bisogni al centro dell'agenda politica e facciamo della questione di rimettere le donne al centro dell'azione politica una delle leve fondamentali per ridisegnare il Paese il suo destino il profilo della società italiana che vogliamo costruire
Noi vogliamo noi scriviamo nei nostri documenti
Che vogliamo e crediamo e vogliamo una società duale
E questo deve diventare un criterio ispiratore non soltanto in termini di principio una società duale una società di donne e di uomini
Non è una società nella quale le donne vivono sulla base di criteri di organizzazione produttiva sociale culturale decisi organizzata in strati e organizzati soltanto dagli uomini
Una società duale è una società che consapevole del patrimonio straordinario
Di talento di professionalità di competenza di esperienza affettiva di relazione di cui le donne sono
Portatrici
Se noi pensassimo il futuro del Paese negando tutto questo penseremo un po'un po'un futuro più povero più misero
Se non si pensa al futuro dell'Italia a partire dalla presenza forte grande delle donne italiane del patrimonio straordinario
Che possono mettere in campo di esperienza di pensiero di azione noi riduciamo l'ambizione del nostro disegno e del nostri obiettivi insomma
Concludendo D'Alema ha detto una cosa semplice chiara ma che io credo sia una bussola del nostro agire
Senza le donne italiane l'Italia non ce la fa senza mettere in campo la risorsa straordinaria che le donne
Possono mettere a frutto per sé e per il Paese l'Italia
Avrà molta maggiore fatica a superare le difficoltà le contraddizioni le fragilità strutturali che da lungo periodo si porta si porta dietro d'altra parte guardate non è soltanto una riflessione nostra
Che ci porta a questa considerazione
Ci porta questa considerazione quello che succede nel mondo non sarà appunto
Senza significato che in Silenzi sia affidati a una donna come la pace lei non sarà senza significato che in Francia ci si affida Ségolène Royal non sarà senza significato che in America
Sì e ci si affida Hillary Clinton non sarà senza significato che c'è un protagonismo forte delle donne che cresce in tutto il mondo e sempre di più questo protagonismo trova riconoscimento politico istituzionale sociale culturale
E allora tutto questo deve essere assunto come un riferimento a una sollecitazione anche per noi che dobbiamo essere capaci appunto di mettere in campo
Una azione politica
Una innovazione nell'azione di governo
Una riforma morale e culturale del Paese che assuma
Le donne il loro punto di vista e
La loro esperienza la loro proposta come un punto centrale per ridisegnare l'Italia il suo profilo i caratteri per lo sviluppo della coesione sociale
Dell'essere comunità dell'essere nazione del senso di appartenenza che dobbiamo ricostruire
E allora se vogliamo fare questo io penso che questo sia un impianto corretto
Cioè dobbiamo affrontare i grandi nodi che oggi sono
Il terreno su cui si misura la capacità di costruire una società
Chiedi alle donne riconoscimento cui oggi che oggi note
Rimuovere le grandi questioni che rappresentano un ostacolo all'accesso a quelle pari a quella parità a quella riconoscimento della dignità della soggettività delle donne che oggi
Nel nostro Paese persistono
La prima grande questione la questione del lavoro
Veniamo da anni di crescita zero veniamo da anni di affanno competitivo dell'impresa e veniamo da anni di precarietà del lavoro
L'Italia è un'Italia quella che ci ha consegnato Berlusconi sul piano economico e sociale più piccola meno competitiva più incerta meno capace di dare ai suoi figli alle sue famiglie
Alle sue donne quelle certezze di vita di reddito di lavoro di opportunità possono
Essenziali perché ciascuno possa costruire la propria vita quella dei propri figli e guardare al futuro con speranza
Per questo noi abbiamo fatto quella legge finanziaria
Una legge finanziaria al cui centro c'è un tema fondamentale essenziale mettere in moto questo Paese perché questo Paese possa crescere molto di più di quanto non è cresciuto negli alti negli anni scorsi
Nel due mila e sette
L'incremento del prodotto lordo mondiale sarà del cinque per cento
Nel due mila sette l'incremento del prodotto lordo del prodotto lordo europeo sarà
Del due e mezzo per cento
L'Italia viene da anni di crescita in cui la sua ricchezza è cresciuta dello zero o poco più e se non si avvicina a questi livelli quantomeno a livello europeo
Le fragilità strutturali che hanno caratterizzato in questi anni l'economia italiana erano indebolita l'hanno reso meno competitiva l'hanno resa più precaria
Cresceranno ulteriormente e quindi l'obiettivo della crescita l'obiettivo della crescita come la capacità di mettere in campo una politica che produca un'accumulazione di ricchezza che sia capace
Di restituire
Maggiori opportunità di investimento maggiore opportunità di lavoro maggiori certezze di reddito maggiori possibilità di godere di uno stato sociale sicuro rimettere in moto la crescita come una questione fondamentale per lo sviluppo del Paese
E per dare le risposte ai cittadini e in primo luogo a quelle donne che da uno sviluppo economico che in questi anni è stato debole fragile hanno pagato in primo luogo in termini
Di bassa occupazione femminile visto che l'Italia continua a essere uno dei paesi che nell'Unione Europea a dieci punti di ora di tasso di occupazione femminile più bassi della media della comunità che hanno pagato in termini di precarizzazione del lavoro perché sappiamo che quel lavoro precario a cui sono esposti tanti giovani in primo luogo un lavoro precario che hanno pagato le ragazze
Le donne
Mettere in moto la crescita per rimettere per ridare certezze certezze prima di tutto nel lavoro al centro di questo modello di crescita a noi vogliamo re mettere il lavoro e restituire dignità ad un lavoro che in questi anni
Ha perso di valore nella gerarchia sociale si è impoverito di contenuti professionali è diventato perfino meno sicuro nella sua incolumità fisica severo come giustamente a denunciato il Presidente Napolitano che proprio nella precarietà che allinea quel dramma delle morti bianche che ogni giorno ci ricorda come questo è un Paese nel quale lavoro ha bisogno di essere tutelato riconoscimento
Certe sappiamo benissimo che viviamo in una società flessibile
Una società mobile una società liquida direbbe Baudo
Sta alle nostre spalle
La società industrialista fordista nella quale il lavoro era più facilmente
Accessibile e quando lo veri provato quel lavoro e lavoro della tua vita e quel lavoro era uguale a se stesso per un'esistenza intera il grado di identificazione tra la soggettività di una persona di un uomo una donna e il lavoro era forte immediata trovare un lavoro ti sposati comprare una casa e la comprare i vizi non lo al posto dove lavorare nel presupposto che li avresti sempre lavorato e li avresti sempre vissuto
Quel mondo in parte c'è ancora ma sempre di me sempre di meno sempre di più cambia siamo in una società nella quale la flessibilità un modello di organizzazione sociale non soltanto del lavoro e il modello socio di organizzazione della produzione del rapporto tra ciclo mercato
Dell'organizzazione del lavoro dell'organizzazione dei consumi dei tempi di vita abbiamo tutti in tasca un telefonino mobile
è il simbolo di una flessibilità della comunicazione nel tempo e nello spazio di come la nostra vita cambia
E però
Questo è il punto
Sapere che viviamo in una società nuova in una società in questo a cavallo del secolo che ci propone il tema della mobilità sociale della flessibilità con molta maggiore pregnanza pervasività di un tempo non significa accettare
Quello che in questi anni abbiamo visto troppe volte cioè che la flessibilità si debba tradurre in una condizione angosciosa di precarietà esistenziale
Questa equivalenza tra flessibilità e precarietà noi la rifiutiamo perché noi pensiamo che anche nel lavoro flessibile anche nel lavoro mobile il lavoro ha bisogno di essere riconosciuto ha bisogno di essere retribuito dignitosamente ha bisogno di essere riconosciuto giuridicamente contrattualmente ha bisogno di essere riconosciuto nella sua dignità
Guardate il punto vero
Che ci porta a porre la questione del lavoro una questione centrale prima di tutto una ragione valoriale prima ancora che economica o sociale
Noi veniamo da una cultura che ha sempre considerato il lavoro l'espressione della creatività umana
L'espressione massima della personalità dell'uomo l'espressione nella quale si applica l'ingegno la fantasia la capacità intellettiva di una persona
Quel lavoro è venuto svilendo sì e venuto scrivendo sì non soltanto nei contenuti materiali ma anche nella gerarchia sociale
E sempre di più
Chi fa un lavoro e soprattutto se il quel lavoro e manuale si sente ai margini della società non si sente riconosciuto e nella precarizzazione maturata questa destrutturazione in termini valoriali del lavoro
E noi sentiamo quindi l'esigenza per ragioni materiali di certezza di vita di reddito delle persone e terrazza di valoriale perché abbiamo una certa idea della società e del rapporto tra gli individui e della loro capacità e personalità umana di ricostruire il senso di una società che nel lavoro abbia un valore fondante forte e questo soprattutto è un tema che noi dobbiamo porre per parlare alle donne perché sono le donne
Che in questi anni
Hanno pagato di più lo svilimento del lavoro
I processi di riorganizzazione di ristrutturazione fondati sulla precarizzazione e sulla delocalizzazione produttiva quei processi che hanno messo in discussione quelle certezze quelle sicurezze
Che sono essenziali per guardare la propria vita con serenità
I perciò questo tema per noi cruciale
Più lavoro per le donne intanto più lavoro a tempo indeterminato perché noi continuiamo a considerare che lavoro a tempo determinato la forma normale di occupazione per la quale bisogna battersi
E non c'è contraddizione
Non c'è contraddizione tra il sostenere la centralità del lavoro a tempo determinato e sapere che dobbiamo fare i conti con la flessibilità anzi e proprio nei rami di mantenere un rapporto tra lavoro a tempo determinato e flessibilità che lì c'è un primo punto di lotta alla precarietà
Perché se tu spezzi quella porta accetti l'idea che il lavoro sia sempre temporaneo sia sempre transitorio non sia mai stabilizzato allora essi hai accettato una precarizzazione permanente del mercato del lavoro che mette in discussione la dignità la dignità delle persone
E quindi è una battaglia per il lavoro
Per il lavoro stabile per il lavoro qualificato per un lavoro a tempo indeterminato e badate
Non soltanto perché questo corrisponde
A una domanda di riconoscimento di ruolo di soggettività di dignità delle donne ma anche per una ragione economica
In Italia il quarantotto per cento delle famiglie italiane è costituito da uno solo che lavoro
E noi sappiamo che in Italia
Oltre il sessantacinque per cento dei lavoratori dipendenti
Ha un reddito mensile netto che non supera i mille euro al mese
O il mille due
Il due
Il che significa che noi possiamo fare quello che vogliamo con politiche fiscali più favorevoli con politiche contrattuali che aumenti dei salari ma quelle famiglie dove lavora una persona soltanto e che quindi vivono con mille duecento
Euro al mese non avranno mai un salario dignitoso si lavora soltanto uno in famiglia e quindi
Raddoppiare l'occupazione in ogni nucleo familiare il che significa battersi per l'occupazione femminile era politica più incisiva per determinare anche un mutamento nella distribuzione della ricchezza i redditi più alti e più favorevoli
Per le famiglie per le famiglie italiane
E poi un sistema di tutele di garanzie
Che ci consentano di avere una flessibilità governata una flessibilità
Che non sia precarietà forme di tutela del reddito
In ogni periodo di non lavoro tra un lavoro e l'altro
Diritti
Perché i diritti e soprattutto i diritti di cittadinanza devono essere uguali per tutti e non c'è ragione per cui una donna
Se è in una condizione di maternità abbia diritto ad avere quello che gli spetta quale che sia il tipo di lavoro il tipo di contratto alla prestazione lavorativa che fa
Diritti
Diritti di rappresentanza
Perché questo lavoro precario
E tanto più precario quando non c'è la possibilità di rappresentarlo di negoziare di contrattare e di far valere i diritti dal mondo del lavoro della persona
Formazione perché se si vuole Corsico Vernarelli marcature lavoro flessibile bisogna creare le condizioni perché ti
Deve passare da un lavoro all'altro possa farlo senza ogni volta percepirlo come angoscia nel salto del salto nel buio dell'in conosciuto dell'impoverimento
Delle proprie capacità e della propria professionalità insomma questo è quello che intanto bisogna mettere in campo su questo fronte e guardate questo è decisivo appunto
Proprio per le donne perché li abbiamo i tassi di occupazione più bassi perché li abbiamo la più alta aria di precarizzazione
E contemporaneamente lo hanno ricordato qui alcune compagnie che sono intervenute mettere in campo una politica che vari valorizza il talento la competenza la professionalità il sapere delle donne anche
Sul fronte dello spirito d'intrapresa di un lavoro autonomo del mettersi in proprio del mettile scommettere sulla propria capacità
E fare in modo che le tante donne che godono di professionalità competenza e capacità per misurarsi con le aspirazioni e l'ambizione della propria vita lo possano fare
Pieve fa parte di questa fa parte di questa concezione del lavoro ampio
Guardare anche al sistema al al nodo del sistema previdenziale e pensionistico in termini non solo monetari
Vedete certamente
Il principale problema che noi ci dobbiamo porre quando affrontiamo il tema delle pensioni è quello di garantire che chi va in pensione posso andarci con una pensione civile e dignitosa e oggi non è così
Perché il sessantacinque per cento dei pensionati dipendenti INPS italiani ha una pensione che e sta sotto i settecento euro al mese
E dunque c'è un problema di come noi mettiamo in campo una politica di rivalutazione delle pensioni basse che molto spesso sono le pensioni delle donne sole anziani e che
A partire dal reddito rischiano quella condizione di solitudine e di emarginazione
Di ghettizzazione che lo spettro che ogni anziano di fronte a sé e però badate noi non ce la caviamo così
Io penso che noi continuiamo ad a pieno tutti nel dibattito sulla previdenza un limite culturale
Ed è il limite culturale di pensare che il problema è semplicemente trovare il modo di adattare in modo che funzioni un po'meglio un sistema previdenziale e pensionistico che è stato pensato in tutt'altro tempo e in tutt'altro contesto
Il sistema previdenziale e pensionistico di cui noi parliamo è stato pensato quando l'aspettativa di vita era sessantacinque sessantasette settanta anni
è stato pensato nel tempo del lavoro fordista
E ciascuno lavorava un tempo lungo che gli consentiva con una qualche tranquillità di guardare la tensione
è stato pensato in un tempo in cui il numero della gente che lavorava era molto più grande del numero della gente in pensione quindi il finanziamento di quel sistema era garantito
Viviamo in un tempo oggi nel quale l'aspettativa di vita supera gli ottant'anni e anzi nelle donne supera gli ottantaquattro anni ormai secondo le statistiche uno
Viviamo in un tempo in cui il lavoro non è uguale a se stesso e quindi il percorso previdenziale molto più complesso per ogni lavoratore per ogni cittadino uomo o donna che sia
E viviamo in un tempo in cui il numero dei lavoratori in esercizio è pari al numero dei pensionati e quindi la sostenibilità finanziaria più complicato cosa voglio dire
Voglio dire che forse dobbiamo ripensare tutto questo
Che il problema non è soltanto come lo adattiamo
Ma come ripensiamo una società nella quale si vive tutti molto di più che è certamente un bene prezioso ma allora ci dobbiamo porre il problema quel tempo di età libera come lo chiamo io che ha una persona quando arriva in pensione che cosa diventa perché cosa diversa è una società che ha il problema di
Occuparsi di persone che arrivate in pensione vivono cinque o sei anni come si diceva un tempo con una espressione molto comune gli ultimi anni della vita mi godo gli ultimi anni della vita altra cosa
è compensare la società che deve organizzare una società che deve tener conto che c'è una quantità grande di cittadini che arrivate in pensione ha davanti a sé altri venti anni di vita venticinque anni di vita
Ci poniamo questo problema che prima ancora che politico un problema culturale dica idee abbiamo della Società di chiede avviamo delle rappresentano dei rapporti tra le persone delle relazioni interpersonali
Siamo capaci di vedere che in ogni persona in sé Anna e soprattutto in quel grandissimo numero di donne che va in pensione c'è un patrimonio straordinario di competenza di professionalità di saper fare di affettività
Che è un bene sociale che è una società non può lasciare inerte amorfo deve essere capace di utilizzare
Siamo capace di restituire anche a letta della pensione
Una dignità un ruolo sociale una forza
Per esempio abolendo quella che è una vera iniquità che penalizza i pensionati uomini e donne che si è che il cuculo che che non rappresenta più un fattore di eguaglianza e di equità ma un fattore di disuguaglianza
Siamo capaci di pensare un servizio civile per isolare l'abbiamo pensato siamo capaci di pensare un servizio civile per le persone anziane che mettano a frutto della società il proprio patrimonio di sapere di competente
Siamo capaci di pensare
A come l'enorme patrimonio di affettività
Che è una persona che ha un'esperienza di vita lunga porta con sé può diventare una ricchezza sociale guardate io ricordo qualche anno fa
Quando ero al governo come sottosegretario agli Esteri di essere andato in Canada
Per visitare la comunità italiana
C'è una grande comunità
E
A Toronto c'è un grande centro
Il Columbus Center
Che è un cento dalla comunità italiana straordinari
Campi sportivi sale cinematografiche teatro corsi di lingua ti vita didattiche tante altre cose dopodiché in questo Colombo senta c'è una casa di dieci piani
Di alloggi per pensione anziane della comunità sole autosufficienti
Mi sono informato quattro quinti donne
E al piano terreno la comunità affatto l'asilo-nido per i bambini figli della comunità e quei bambini vengono guardati tutti i giorni dagli anziani che vivono nei dieci piani superiori
Quante di queste esperienze le possiamo mettere in campo quante se ne sono già messa in campo penso tutta l'esperienza nelle nostre città
Qui in Emilia soprattutto come si è avuta la capacità di offrire no agli anziani tante esperienze di servizio civile lo vogliamo far diventare un modo di ripensare una società ai suoi tempi il suo modo di lavorare
Di organizzarsi di consumare di costruire relazioni eretti
Insomma così noi dobbiamo affrontare il tema è così il lavoro in tutte le sue dimensioni lavorò come appunto L'Espresso l'estrinsecazione di una personalità
Ricca e forte di ciascuno di noi di ogni uomo e di ogni donna dobbiamo essere in grado di realizza naturalmente questo richiamo un secondo grande tema
Che sta di fronte a noi
E tutto questo se vuole essere al servizio delle donne deve passare per rendere conciliabile la vita e lavoro lo sappiamo bene il grande tema della conciliazione
Che significa ripensare i tempi di una società gli orari di lavoro gli orari dei servizi le modalità delle strutture pubbliche
E di socializzazione
Mettere in campo un modo di pensare ai tempi di lavoro di studio di svago
Diverso di cura diverso da quello fordista rigido che applichiamo ancora nonostante la società dal punto di vista produttivo fordista non sia più
Significa soprattutto un welfare
Che non sia soltanto un welfare per risarcire
Non sia soltanto un welfare
The corre ai ripari delle più drammatiche slabbratura eh o disuguaglianze ma sia un welfare ci sia capace di promuovere di sostenere di accompagnare
Di essere dentro la vita delle persone delle famiglie come uno strumento essenziale che rende più solida e più sicura la vita di ciascuno
Abbiamo bisogno di rilanciare con forza una battaglia che abbiamo fatto in questi anni dall'opposizione che adesso che siamo al governo abbiamo il dovere di onorare
Abbiamo fatto una battaglia forte per far diventare il tema dell'infanzia un tema centrale
Di un welfare sociale moderno adesso che siamo al governo noi dobbiamo essere capaci di dimostrare che mettiamo a disposizione delle famiglie italiane quegli asili nido quelle scuole materne quei servizi materno infantile che consentono
A ogni bambino di crescere meglio ogni bambino di essere una persona fin dall'infanzia di veder tutelati i suoi diritti alle famiglie di poter allevare i propri figli in un contesto più solido più sicuro
Abbiamo detto per anni
Che volevamo non lasciare scaricate sulle spalle delle famiglie in primo luogo delle donne
Gli anziani
Quegli anziani che in una società in cui si ride tempo mo'sempre più si allargano in termini quantitativi e non c'è famiglia oggi che non abbia in casa o comunque abbia il problema della mamma della nonna della zia della Prussia
E fino ad oggi gran parte di questi problemi sono scaricati unicamente sulla famiglia se la famiglia se ne occupa bene se no
C'è da sperare che quella zia quella nonna possa avere qualche soldo in più per prendersi una badante sono è affidata alla solitudine più nera ebbene siamo in grado di mettere in campo una politica che sia capace di affrontare questo tema
Nella finanziaria abbiamo istituito una battaglia che abbiamo condotto dall'opposizione per anni il fondo nazionale per le persone non autosufficienti quattro milioni di persone in Italia la maggioranza delle quali donne
E questo è uno strumento che adesso noi dobbiamo far valere funzionare per dare alle famiglie un sostegno
Penso a quelle famiglie che hanno il
Il problema di fare i conti come il disagio fisico disagio psichico la disabilità la minore abilità e che spesso sono state lasciate sole addirittura in questi anni di centrodestra hanno visto ridursi
Le risorse così come gli insegnanti di sostegno e noi invece abbiamo bisogno di mettere in campo a maggior ragione perché i tutti i giorni deve fare i conti con la sofferenza col disagio quelle strutture che siano in grado di accompagnare di sostenere
Penso ho richiamato qui più di una compagna
A come noi siamo capaci di guardare all'integrazione multietnica anche dal punto di vista delle donne
E sapere che il problema del ricongiungimento familiare non è un problema individuale soltanto di ogni singolo immigrato ricongiungere i nuclei familiari e anche un modo per costruire una politica dell'integrazione più civile
Più solida più capace di garantire a quegli immigrati alla Società maggiori opportunità e maggiore sicurezza
Ecco uno stato sociale sfotte di uno stato sociale che assumo un criterio
Quello di non lasciare sole le persone al contrario
Di vincere quella che è la più grande il più grande rischio delle società ricche delle società opulente come siamo noi
Abbiamo mille guai mazziato siamo un Paese che appartiene alla parte ricca del mondo possiamo dire che in una società che pure conosce i poveri e conosce tante indigenza e apparteniamo la parte del mondo ricco ebbene varate
Nel mondo ricco c'è una forma di miseria meno visibile c'è una forma di povertà che non si percepisce
Ma che diffusissima questa miseria e questa povertà invisibile si chiama solitudine
Il vero problema delle società ricche delle società opulente e la solitudine che è un è una forza di sinistra che voglia
E voglio esprimere diritti di cittadinanza solidarietà accordato assume il tema della solitudine come un tema d'iniziativa politica il tema assoluto non è un tema della sociologia anche un tema della politica
I bambini nostre hanno molti più giocattoli di quelli che avevamo noi della nostra generazione quando eravamo bambini ma oggi i bambini sono molto più esposti alla solitudine di quanto non lo fossimo noi oggi si vive molto di più
Ma i nostri nonni che vivevano di meno erano molto meno esposti alla solitudine di quanto lo siano gli anziani di oggi
Oltre oggi le famiglie hanno un'accessibilità ha bene in mente i consumi molto più grande di quelli che avevano le famiglie in cui siamo cresciuti ma oggi le famiglie tutte rischiano di vivere una condizione di atomizzazione di solitudine molto più grande questo è un tema politico
Spesso no noi che siamo gente che politica la fa troviamo qualcuno che ci dice ma non si capisce più qual è il dato differenza tra destra e sinistra bene ve ne do una chiara
Essere di sinistra significa battersi per un mondo in cui non sono sia solo nessuno sia lasciato solo non solo si senta solo
Che è uno Stato e vengo la terza grande questione
Uno Stato che tuteli le donne allora uno Stato che ne tutela la dignità
E tutelare la dignità della donna significa prima di tutto rispettare la donne nella loro soggettività di persone nel loro corpo
Nel loro essere
Persone che non possono essere destinatario di nessuna forma di violenza di sopraffazione e invece sappiamo bene che non è così
Sappiamo bene
Come nelle mura domestiche così come fuori di quelle mura ogni giorno le donne siano esposti a violenze e sopraffazioni umiliazione
Guardate questo è un tema cruciale
Non pensiamo che siccome siamo una società avanzata tecnologica apparteniamo al mondo ricco questo sia un tema che si risolve da sé perché più una società cresce più si capisse che le la violenza che la violenza è un crimine non è così
Non è così
Prova ossia il fatto che anche nelle società più ricche anche là dove i redditi sono più alti maturano violenze inenarrabili umiliazioni insopportabili sofferenze
Ci sono inaccettabili e non è un problema delle donne questo questo è il punto che noi dobbiamo rendere chiaro è un problema della società è un problema degli uomini ogni volta
Ogni volta che si colpisse una donna
Ogni volta che si colpisce una donna non si colpisce solo la
Si colpisse le donnine si colpiscono le do ci ripropone una società appunto maschilista una certe una società che discrimina una società sopra Patrizia una società che nega la soggettività delle donne
E che in nome di questa sopraffazione allora si sente abilitata a negare la soggettività i toni in tutti i modi quello più brutale con la violenza ma poi con quella con quell'approccio si nega alle donne ogni forma
Di diritto
Per questo io voglio dire era qui raccogliendo anche una sollecitazione sollecitazione che ho visto emersa in a in un certo numero di conferenze regionali in preparazione dalla Conferenza nazionale
Io credo che da questa conferenza nazionale delle donne noi dobbiamo lanciare una grande campagna nazionale contro la violenza sulle donne
Per sensibilizzare la società italiana
Per realizzare in ogni città un centro antiviolenza responsabilizzare le istituzioni ad assumere questo tema per liberare la società da questa piaga che umiliante
Per le persone
E devasta le relazioni le coscienze la vita
Di chi e destinazione o di violenza
E naturalmente
Dignità delle donne vengo un altro punto significa
Tutelare la dignità delle donne anche nelle loro scelte di vita
è già stato detto lo ha richiamato Barbara ne parlava stamattina la Finocchiaro
Ha dedicato a questo ampio spazio nel suo intervento vittoria siamo in presenza di un rigurgito di oscurantismo
E badate il paradosso è che
Ma poi non tanto
E che riemerge un oscurantismo culturale prima ancora che politico
Proprio nel momento in cui in realtà
Le nuove frontiere a cui ci conduce la scienza la tecnologia l'innovazione
Il nuovo scenario che affida la vita e la morte non solo più al destino ma sempre di più all'uomo alla sua azione
Dovrebbe sollecitare tutti a interrogarsi su tutto questo
E a come fare i conti con le opportunità e anche i rischi che tutto questo comporta e con una società non guardo tutto questo solo con diffidenza e pregiudizio ma invece
Si pone il problema di governare queste nuove opportunità e nuovi rischi
Qualsiasi fenomeno non è neutro in sé come sappiamo qualsiasi fenomeno assume una valenza positiva o negativa seconda di chi lo dirige di quali valori afferma di come lo si organizza e questo vale anche per le tecnologie
E la scienza che si occupano della vita del destino dell'uomo
Non è rinunciando alla ricerca che l'uomo sarà più sicuro se mai
E dando criteri rigorosi al principio di precauzione per chi ricerca ma sostenendo la ricerca i ricercatori che si può favorire la capacità dell'assenza di essere in grado di dare soluzioni ai problemi
Proprio nel momento in cui si aprono nuove frontiere nuove possibilità appunto noi sentiamo venire avanti abbiamo visto venire avanti un'onda oscurantista
Un'onda che
Nega alla razionalità umana
La possibilità di comprendere queste nuove frontiere di governarle di mettere in campo tutto ciò che è necessario perché l'abito dell'uomo sia più sicura più certa
Ebbene noi sentiamo il dovere lo dico con grande chiarezza di non sottrarsi ad affrontare questi problemi
Io dico con grande chiarezza che
Se un tempo quando si affrontavano queste materie si invocava la libertà di coscienza la libertà di coscienza non può diventare un alibi e una storia e una dimmi dismissione dall'assumere delle responsabilità chiare su questi temi
Anche perché vedete
La libertà di coscienza accede incomprimibile
E non c'è bisogno di autorizzarlo
Ognuno la coscienza c'è la e sulla base di quello esprime le valutazioni che ritiene il problema è un altro
La politica le istituzioni hanno il dovere di misurarsi con questi temi coi temi che attengono ai diritti della persona o coi temi e non sono la stessa cosa che attengono all'antropologica le questioni eticamente sensibili al destino dell'uomo nella sua riproduzione
E noi lo vogliamo fare
E quindi io confermo quello che è già stato detto da altri compagni noi pensiamo
Che i temi cruciali come le unioni di fatto si omosessuali che eterosessuali il testamento biologico l'accanimento terapeutico sono temi su cui e tempo che ci sia un quadro normativo e legislativo adeguato moderno civile
Anche perché
Anche perché
Ah bene rifletterci come è stato detto qui dalla Kustermann prima d'altro
Si tratta
Ditemi che non soltanto in terra non la vita di ciascuno di noi
Ma di temi su cui ciascuno di noi
Comprende la necessità di dare soluzioni che corrispondono
A principi di civiltà non c'è bisogno di essere di sinistra
Per capire che l'accanimento terapeutico deve avere un limite oggi ha bisogno essere di sinistra per capire che il testamento biologico fa parte di una maggiore disponibilità per sparsi per ciascuna persona visse della propria vita del proprio corpo
Non c'è bisogno di essere di sinistra per capire che in un Paese nel quale ci sono centinaia di migliaia di persone che hanno scelto la convivenza l'hanno scelto con lo stesso grado di intensità di responsabilità di affettività con cui altri hanno scelto di coniugarsi
Di coniugarsi ebbene non c'è l'episodio si sta per capire che del tutto di buon senso civile moderno
Garantire dei diritti delle tutele
Perché anche in una convivenza di fatto c'è sempre un partner che è più debole
E anche in una convenienza di fatto necessario mettere in campo quelle tutele quei diritti che consentano a una coppia di fatto omosessuale o eterosessuale di essere più solida e più certa da soli
E guardate non solo queste
Io penso l'ho detto più volte in questi mesi
Che noi non possiamo considerare esaurito dal referendum il tema della fecondazione assistita
Non mi sfugge
Non mi sfugge che c'è stato un referendum
Non mi sfugge per referendum è stato ha dato una certa indicazione di cui noi non possiamo non tenere conto
E difatti nei mesi scorsi quando avvocato questo problema è anche oggi io non propongo che per il solo fatto che abbiamo una maggioranza di governo noi in termini autosufficienti mettiamo mano ad una legge che non si piace ma che
è stata votata in un certo modo in un referendum però penso che abbiamo una responsabilità
Di non considerare la partita chiusa e di sollecitare l'intero arco delle forze politiche anche l'opposizione a fare i conti con una legge che produce guasti e danni ogni giorno sulla pelle delle donne nelle cose
E che quindi si pone il problema insieme insieme chi oggi governa chi governava ieri di costruire le condizioni perché questa legge almeno negli aspetti più deleterio possa essere corretta e rivisto
E più in generale badate noi usiamo un espressione
Che era entrata nel gergo siamo stati in realtà i primi noi a usarla
Riteniamo che su questi temi bisogna cercare soluzioni condivise cosa significa io voglio dedicare due parola questo perché so che quando si usa questa espressione nel nostro mondo serpeggia un po'una qualche inquietudine
E una qualche inquietudine che in omaggio a una soluzione condivisa noi si ceda appunti di principio o ancora peggio
Si pensa che nel normare una legge sulle coppie di fatto o sul testamento biologico o sulla fecondazione assistita o sull'accanimento terapeutico noi si sia preoccupati più
Di garantire i rapporti politici con i nostri alleati o addirittura di cercare una legittimazione di qualcuno magari anche delle gerarchie ecclesiastiche nove della legge dei suoi contenuti ecco io dico che per quanto mi riguarda quando io dico soluzione condivisa nono proprio in testa niente di tutto questo
Io vi spiego perché penso che le soluzioni condivise vadano ricercate
Per la delicatezza estrema della materia
Che è una materia che entra nel vivo
Della vita delle persone delle famiglie degli individui delle delle relazioni interpersonali
E leggi che hanno questa pregnanza hanno bisogno di essere largamente condivisa per poter essere applicate non lacerare una società
Soltanto se tu costruisce un consenso largo su temi così delicati così cruciali tu hai la possibilità di costruire soluzioni che una volta adottate permangono noi abbiamo criticato l'abbiamo fatto benissimo
Abbiamo criticato e denunciato il fatto che il centrodestra ha voluto in modo autosufficiente a colpi di maggioranza fare la legge sulla fecondazione assistita e averlo fatto così ha prodotto una lacerazione drammatica nella società di cui ancora paghiamo i prezzi
Su questa materia la costruzione di una condivisione larga significa appunto creare le condizioni per un salto culturale della società perché se tu norme su questi temi
Con la condivisione larghe consolidi e quindi un avanzamento normativo che dà risposta a problemi che oggi un avanza
Una soluzione normativo non ce l'hanno tutti prodotto davvero la civilizzazione del Paese la maturazione di una società ai consolidato in modo definitivo uno è stato un avanzamento dei diritti della persona
Ed è la civiltà di un paese e per questo servono soluzioni condivise
E badate io voglio essere anche qui chiaro la costruzione di soluzioni condivise non significa la negoziazione dei principi
Perché i principi per definizione non sono negoziabili
E ciascuno di noi ha i suoi principi non è disposto a negoziare ma compiuto dalla politica non è negoziare i principi compiuto la politica costruire delle soluzioni delle soluzioni che il più possibile siano appunto condivisa e condivisibile
E quindi per questo noi cerchiamo e cercheremo la ricca risoluzione con il padre
E naturalmente
Lo sviluppo del confronto della discussione del dibattito ci dirà
Se questo obiettivo si
Come se e come siamo in grado di realizzare sulla base di come tutto questo produrrà decideremo anche come comportarsi nei passaggi in cui a un certo punto si va a decidere e votare ma non parto con l'idea che siccome una maggioranza in Parlamento faccio quello che voglio su queste materie
Perché questo è davvero come dire il contrario di un principio di laicità su questi temi ha detto bene
Vittoria Franco Nasso piattaforma la laicità non è l'assolutizzazione di un punto di vista
La laicità e la capacità di costruire le condizioni per cui approcci etici culturali religiosi diversi possano misurarsi e confrontarsi sapendo che poi naturalmente lo Stato
Nella sua autonomia ha un compito molto preciso a cui non può deflettere che è quello di garantire l'uguaglianza dei diritti dei cittadini che è quello di garantire la libertà di scelta di vita di persone che quello di tutelare l'orientamento sessuale qualsiasi esso sia di ogni individuo
Questi sono principi costituzionali lo Stato non può mettere in discussione questi che sono principi fondamentali e che sono ispiratore di qualsiasi legge che si metta in campo ma appunto a partire dalla creazione dalla ricerca di una condivisione forte sul merito è noi vogliamo diamo perché questi principi questi diritti siano garantiti almeno e quindi per questo io dico
Che noi vogliamo fin dalle prossime settimane su questi temi avere un impegno chiaro determinati aperti disponibile al confronto per la ricerca delle soluzioni che possano consentirci di arrivare a leggi eque e giuste ma con grande determinazione
Perché pensiamo che la Società italiana sia matura perché questi problemi possono finalmente trovare un quadro normativo
Adeguato e vorrei dire
Lo dico a Paola Concia che intanto a cui altri compagni
Che hanno evocato
Che hanno manifestato l'inquietudine per una per il ma per il manifestarsi in questi mesi
Di un'ostilità che viene da ambienti oscurantisti clericali della destra nei confronti di questa materia
Che queste manifestazioni di ostilità
Emergono perché stiamo intervenendo sulla materia perché nei cinque anni in cui governava il centrodestra nessuno aveva bisogno di manifestare quell'ostilità
E quindi cogliere che quell'austerità c'è anche perché noi
Su quelle materie vogliamo intervenire naturalmente chi non condivide chi non le vuole normare chi non le riconosce reagisce
Ma perché stiamo come si sarebbe detto un tempo in un terreno più avanzato di scontro politico che si manifestano quelle cose quelle manifestazioni non sono il segno del nostro arretramento
Sono il segno della nostra determinazione a voler dare legge buona e giusta questa materia
Per garantire che ogni persona abbia la possibilità
Di esercitare la propria libertà nella responsabilità
Ecco
E tutto questo conduce alla quinta grande questione l'ultima che voglio porre qui
E cioè
Il riconoscimento delle donne oggi non è così come sappiamo noi come paradigma del mancato riconoscimento guardiamo la politica denunciamo il mancato riconoscimento nel parlamento nella politica
Ed è certamente vero propagate il problema purtroppo non è solo della politica
In Italia ci sono cento tre università soltanto due università non rettore donne pure il corpo docente donna è estesissimo
Quando una donna viene nominato amministratore delegato presidente di una società di una qualche consistenza c'è il titolo sul giornale perché appunto è il cane che morde l'uomo fa notizia cioè l'uomo che morde il cane fa notizia fa notizia
Quando se andiamo a vedere nelle imprese nelle pubbliche amministrazioni in ogni forma di attività le donne sono concentrate nella parte bassa dei livelli
Dei livelli professionali e quanto più si sale tanto più la piramide si stringe si stringe si stringe c'è un problema che dell'intera società
Che la politica naturalmente nel porre deve essere capace di guidare prima di tutto facendo i conti con se stessa ma non è soltanto lui che si risolva diametro di aprire una battaglia
Su questo tema
Abbiamo bisogno e io sono assolutamente d'accordo con questo passaggio che ad chiara
Sottolineato Barbara di dire con grande chiarezza in questa fase in cui stiamo discutendo di una nuova legge elettorale che per noi una legge elettorale non si approverà nessuna legge elettorale che non dia applicazione piena l'articolo cinquantuno della Costituzione sul riconoscimento della rappresentanza
Dobbiamo dire
Dobbiamo fare una sollecitazione qui e la volontà politica che può sopperire
In tutti i livelli esecutivi
Perché non avere una scelta politica di promuovere dove è già stato fatto ci sono giunte
Comunali provinciali e regionali in cui c'è un numero consistente di donne da un terzo in molte addirittura la metà come giustamente
Si pone per dare effettivamente piena
Piena applicazione un principio di parità ebbene vogliamo farla diventare una regola
Non solo del nostro partito intanto il centro sinistra assume questo criterio che nella formazione di tutti gli esecutivi il criterio della rappresentanza delle qui in rappresentanza un criterio che si applica con la stessa intensità con cui si guardano le competenze e le professionalità
Le rappresentatività politica
E ancora
Vogliamo chiedere a tutti i nostri enti locali di adottare criteri regolamenti norme per la nomina nel sedere qui secondo livello di enti
E società che il criterio dell'equilibrio della rappresentanza della promozione del merito femminile della selezione delle donne sia un criterio
Cioè assumiamo una battaglia fino in fondo che ponga questa questione e che veramente ci consenta di cominciare a dare dei dei segnali forti che modificano un quadro che oggi ci appare deprimente
E guardate tutto questo tutti questi temi che io vi ho evocato
Si applica naturalmente alle donne a tutte le donne
Però noi dobbiamo avere in testa in particolare che le dobbiamo pensare
Per le ragazze per le generazioni nuove perché badate questo è il grande problema della società di oggi
Uno dei grandi problemi della società italiane che una società Dexia
Il sessanta per cento dei matrimoni in Italia avviene tra persone che hanno tra ventisei e trentacinque anni ci sono quattro milioni di cittadini italiani che tra venticinque e trentacinque anni vivono ancora nelle case dei genitori
Siamo un Paese nel quale
I giovani stanno a scuola l'università più a lungo ma più per essere parcheggiati che non per acquisire maggiore competenza
Entro nel mercato del lavoro più tardi si sposano più tardi fanno figli più tardi trovano una casa più tardi è tempo di vita loro rubato è tempo di vita sottratto e noi dobbiamo saperlo e abbiamo il dovere di costruire una società che sia capace di aprire tutte le porte che oggi sono chiusa per una generazione nuova
E in primo luogo per quelle tantissime ragazze che sono uno straordinario patrimonio di questo Paese in termini di studio di competenza di professionalità di capacità di guardare al mondo e che oggi invece vedo la loro vita
Oppressa da un'angoscia esistenziale permanente data da una condizione di precarietà di incertezza di insicurezza
Nella costruzione del proprio destino ecco
Io penso che queste siano le cose che noi dobbiamo fare
Queste sono le battaglie delle donne dei Democratici di sinistra
Ma queste sono le battaglie che noi vogliamo portare dentro il partito democratico facendo diventare queste battaglie un punto di riferimento essenziale per la costruzione di questo nuovo partito
Queste
Questa
E l'altra grande sfida che abbiamo di fronte il voto del dieci e undici aprile c'ha consegnato questa doppia sfida la sfida del governo
La sfida di dare questo Paese un sistema politico e una democrazia governante nuova più forte moderna capace di guidare la società non esserne guidato e per farlo ballate certo ci vogliono le riforme istituzionali costituzionali ma l'esperienza di questi anni cosa ci dice
Che la politica non è sostituibile solo dalle regole non è governatore contro riformabile solo con le regole
Poi servono dei soggetti politici che siano capaci di interpretare una nazione le aspettative di una società un ruolo una funzione
E guardate questo è oggi il problema italiano
Vedete ci sono gli over Osama lo ripeto qui perché è un esempio che fa capire bene cosa voglio dire
Ci sono dei momenti nella vita di una nazione
Nel quale un paese deve guardarsi allo specchio ma comunità e chiamata interrogarsi su chi è
Doveva qual è il suo destino
Capita periodicamente nella vita delle nazioni dei popoli
Fu così nel ventinove negli Stati Uniti
Quando dopo la Grande depressione chi governava quel Paese Roosevelt i democratici si posero il problema di come restituire quel Paese che era stato scossone in fondamentali
Legami di coesione sociale da quella grande crisi alla quella grande depressione come restituire il senso di una comunità di un'appartenenza rimettere in piedi un Paese piega
E il new deal con queste al punto che noi che facciamo politica lo sappiamo l'espressione di Udine la diventata nel lessico politico no una metafora per dire una fase di ricostruzione di coesione sociale e di sviluppo di progresso di emancipazione
Pensate alla Germania del dopoguerra siamo nel giorno della memoria ricordiamo giustamente oggi quella terribile tragedia che è stata la Shoah l'Olocausto con
Il carico gigantesco di sofferenza e di morti che ha prodotto ebbene chi dovreste prendere in mano la Germania nell'immediato dopoguerra
Ebbe il compito di ricostruire non solo materialmente visto che era stata distrutta dalla guerra ma moralmente delegittimare un Paese agli occhi di un mondo perché quella legittimazione morale quel Paese l'aveva persa per gli orrori
Che era stato in grado di consumare
E chi dal governo fece un'operazione straordinaria restituì alla Germania un ruolo nel mondo oggi è uno dei grandi Paesi di questo pianeta
Pensate alla crisi in France
Negli anni Sessanta il passaggio dalla Quarta alla Quinta Repubblica anche lei
La decolonizzazione produsse una crisi di identità drammatica per un grande Paese che da secoli era un impero
In pochi anni non stava di là non era più unite l'Algeria era maturo lì la crisi no l'Algeria era l'emblema di un Paese che perdeva il suo la sua identità imperiale
E in quel passaggio che rappresenta uno strappo enorme la Francia ridisegno tutto le sue istituzioni le forze politiche gli equilibri e legge elettorale che ancora adesso valgono quelle con cui speriamo Ségolène Royal vinca le elezioni
Oppure pensate in un quadro certamente meno drammatico a Felipe Gonzales quando prende in mano la Spagna nel passaggio al franchismo la democrazia non è soltanto
L'arrivo della libertà naturalmente certo questa è la cosa più importante prioritaria ma
Felipe Gonzales ripensa la Spagna e l'aggancio a che cosa la capienza a un
A un modello di organizzazione sociale e culturale di quel momento l'esplodere della modernità intorno alla media vita ripropone ripensa la Spagna il profilo della sua società il suo ruolo in Europa e nel mondo
Guardate l'Italia non è non passa nessuno di questi passaggi uguale all'altro capisce un bambino ma l'Italia di fronte a un passaggio non meno arduo
è un Paese che ha bisogno di ritrovare una collocazione internazionale che è stata destrutturata dalla politica della destra e lo stiamo facendo lo stiamo facendo
Con un'opera che Massimo D'Alema ministro degli esteri sta ogni giorno mettendo in campo per ridare al nostro Paese un ruolo una funzione una collocazione
Abbiamo bisogno di ricostruire i fondamenti di un sistema produttivo che è stato spiazzato dalle l'apertura dei mercati dalla globalizzazione da una competitività dei Paesi emergenti
Abbiamo bisogno di costruire legami di una coesione sociale che è stata fortemente destrutturata e incrinata dalle politiche della destra in questi anni
Abbiamo bisogno di rimettere in sesto un assetto dello Stato delle istituzioni che da quindici anni sta in una transizione che non trova mai una fine
Siamo un Paese che da cento anni si porta la questione meridionale dietro e scopre di averne la panza una questione settentrionale non sono passati pochi anni da quando qualcuno ci ha proposto la secessione per risolvere i problemi di questo Paese
Questo è il tema allora il Partito Democratico nasce per essere il soggetto politico che affronta questa situazione che interpreta questa domanda che assume la responsabilità di traghettare il Paese da una condizione di insicurezza di precarietà e di instabilità ridefinendone il profilo il destino
Costo queste la discussione non facciamo orgoglio democratico perché bisogna mettere d'accordo Rutelli e Fassino per un tema che non appassiona nessuno una passione anche falsi
Piano
Questa è la e e allora io chiedo a tutti lo chiedo chi è convinto come me di questo progetto ma lo chiedo anche ai compagni che hanno dei dubbi che ovviamente hanno legittimamente dei dubbi il dubbio
è un segno di vitalità di intelligenza non certo di pregiudizio
Chiedo che vedo quindi misurarsi con questo problema perché questa è la questione la ragione vera per cui ci mettiamo in questa sfida è questa qui
E siccome la sfida è così alta percepiamo che cosa
Che per farla non siamo Das non siamo sufficienti a nessuna forza politica di quelle di oggi può farlo da solo neanche noi che pure siamo la più grande forza del centrosinistra
Che abbiamo bisogno di un pensiero nuovo perché il secolo nuovo e nuovo nelle nella sua nel nel nel nel modo di essere organizzato del mondo nei suoi problemi
Noi lo abbiamo detto prima
Veniamo da un Novecento che nel Novecento del lavoro fordista siamo passato in un secolo che lavoro post fordista
Vediamo no Novecento in cui la crescita continua lineare di produzione di merci e di beni garantiva progresso benefici siamo in un nuovo secolo in cui la parola sostenibilità e la parola che usiamo di più nel lessico quotidiano della nostra vita
Veniamo da un secolo in cui l'esperienza politica di quelli che sono almeno fino alla mia generazione è cresciuta dentro lo Stato nazione e lì e le come dire la corrispondenza tra Stato nazione mercato i mercati erano protetti lo Stato di governava e la politica una capacità di decisione e di governo molto forte viviamo nell'epoca della globalizzazione dell'interdipendenza dei mercati aperti la crisi della Stato nazione che avviene dappertutto alle sue radici qui nella contraddizione che ogni giorno
Nella contraddizione che ogni giorno
Viviamo tra problemi e processi che hanno una dimensione una dimensione molto più larga del della
Delle competenza delle prerogative di chi deve governare
Siamo un Paese dal qua dal dal quale per cento a cinquant'anni si è emigrato e stiamo diventando una società multietnica multiculturale
Multireligiosa e potrei continuare quante sono le variabili quelle fondamentali ciascuna delle quali non è più quella su cui noi abbiamo pensato costruito praticato le nostre politiche resta il tema non solo dobbiamo affrontare un passaggio di guado enorme ma questo passaggio di guado lo possiamo affrontare se mettiamo in campo un pensiero nuovo
E per mettere in campo un pensiero nuovo adeguato alle nuove contraddizioni nuovi problemi
Abbiamo bisogno di mettere insieme le storie le cultura le esperienze
Delle diverse culture riformiste lo possiamo fare certo che lo possiamo fare
Lo possiamo fare per due ragioni e dico anche qui in fretta
Perché nel Novecento comunisti democristiani socialisti repubblicani liberal democratici cioè le formazioni politiche che esprimevano le diverse culture riformiste di questo Paese erano divise
E si sono contrapposte aspramente
Erano divise si sono contrapposte aspramente perché avevano lettura diversa della società italiane ciascuna sulla base di una lettura diversa dava una risposta diversa e per di più il Novecento era il secolo è stato il secolo delle grandi appartenenze ideologiche dei grandi campi e questo rendeva più rigido il rapporto tra ciascuno e l'altro
Ed è tutto questo sta alle nostre spalle
Il muro di Berlino è caduto e con la caduta del muro di Berlino al mondo non è più diviso in due
E nella sommovimento che ha investito anche l'Italia
Che ha prodotto la caduta del muro di Berlino si son prodotti dei processi PC si è trasformato in PDS ha traghettato la più grande forza alla sinistra italiana sullo su una cultura riformista e socialdemocratica
La democrazia cristiana esplosa delle forze riformiste e stavano in quel partito si sono ricollocate ed è nato l'Ulivo
Che non sarebbe potuto nascere prima della caduta di due il muro di Berlino è nato dopo e l'Ulivo in questi anni è stato il luogo in cui quelle culture ci sono riconosciute hanno costruito una lettura colore della società italiana hanno costruito una comune progettualità
Ed è per questo che oggi noi possiamo dire che il partito democratico si può fare perché abbiamo alle spalle undici anni che dimostra che insieme possiamo camminare ad altri
Terzo adesso il passo il passo più lungo
Fare un partito
Con tutta la complessità che questo mettere insieme storia e cultura gruppi dirigenti
Per carità e però badato
Guardate che quello che si chiede la nostra gente sono tre anni che ci presentiamo agli elettori con il simbolo dell'Ulivo e ogni volta la gente la ha premiato quel simbolo e quando nella stessa domenica i partiti si presentavano distinti l'Ulivo preso più volte che la somma dei partiti che lo compongono
Abbiamo fatto il gruppo parlamentare dell'Ulivo e vivaddio se l'abbiamo fatto perché se in questo equilibrio così instabile noi avessimo avuto anche la competizione tra il gruppo della Margherita il gruppo dei DS la maggioranza di governo non ci sarebbe già più senza aspettare Diliberto sta
Ho Pecoraro Scanio
Ci siamo presentati in tutti le grandi città in cui abbiamo votato Torino Milano Roma con il simbolo dell'Ulivo e abbiamo fatto i gruppi consiliari dell'Ulivo in quelle città e se non le avessimo fatte i nostri lettori c'era il blocco ha chiesto perché non lo fa
C'è una spinta c'è una domanda perché la gente percepisce
Che nessuno Dinoi da solo ce la farà e tendenze insieme ce la si può fare
E per questo che la mettiamo in campo un progetto di questa natura un progetto vero politico forte
Vogliamo mettere un partito vero non un movimento di opinione un partito che abbia radici ci abbia struttura che abbia una consistenza forte un partito ma un partito che al tempo stesso sia democratico partecipativo aperti guardate questa è una favola che si sa è che si è inventato qualcuno che sia un partito ha radici solide come noi pensiamo un partito non possa essere capace di far partecipare i cittadini perché io voglio un Partito Democratico che abbia
Sezione in otto mila comuni italiani che abbia una struttura forte che abbia delle notizie e dopodiché io se non lo fa qualcun altro
Io mi batterò perché nello Statuto di quel partito sia scritto come regola è norma che si fanno le primarie tutte le volte che si devono scegliere i candidati
Solo per scrivere in quello Statuto che si sono esistono in termini di mandato per delle incarichi dirigenti per rinnovare la classe dirigente sono per scrivere che tutto deve avvenire nella nomina dei dirigenti con il voto segreto per rendere più libera la più chiara la selezione e via di questo passo
Son tutte cose che possiamo fare
Vogliamo un partito che sia un partito del lavoro certo per restituire alla loro quella dignità di cui abbiamo parlato il cui d'altra parte scusate un po'
Il riformismo in tutti i suoi colori bianchi rossi e verdi alla fine dell'Ottocento è nato prima di tutto per rappresentare il lavoro e a formarne i diritti è un partito che oggi voglia essere un partito riformista non poche ripartire da lei e sarà un grande partito dalla paura
Un partito della democrazia che è capace di costruire una democrazia nuova che contrasti le derive plebiscitarie populiste che la destra ci propone
Un partito cosa un partito nel quale le donne contino pesino siano una forza decisiva che da questo partito una cifra un carattere
Un partito dalla cittadinanza di quei diritti di cui abbiamo parlato cui ecco
Per costruirlo guardate
Ci vorrà tanta fatica tanta pazienza tanta tenacia ma non è questo che ci manca
Soprattutto sono essenziali democratici di sinistra per costruire tutto questo
Così come i democratici sinistra sono stati essenziali
In questi anni
Quando nel due mila uno Berlusconi vinse le elezioni furono in tanti a a preconizzare a scriverlo gli stessi commentatori che ogni giorno ci spiegano però che dobbiamo fare oggi spesso a scrivere che sia prima un lungo ciclo della destra che ci sarebbe stata una grande gelata
Che è come in Inghilterra come in Germania la destra avrebbe governato per lustri e lustri
Non è accaduto non è accaduto certamente perché la destra guidata Berlusconi ha dimostrato tutta la sua fragilità e la sua insipienza ma non è solo questo
Non è accaduto perché milioni di donne e di uomini in questo Paese non si sono rassegnati e dal giorno dopo si sono rimboccati le maniche e tra quegli uomini e quelle donne che non si sono rassegnati ci sono certamente le donne e gli uomini dei Democratici di sinistra che in questi cinque anni
Sono state apportate decisiva per ricostruire l'unità del centrosinistra per rilanciare l'Ulivo per vincere ogni elezione che abbiamo affrontato siamo stati l'architrave
Siamo stati l'architrave io un processo di
Riscatto del paese di ricostruzione della sinistra e del centro sinistra e forte di questa esperienza possiamo adesso allora guardare al progetto del Pardo democratico senza paura senza rischi di subalternità senza diffidenze o preconcetti è una sfida grande
Ma
Realizzerà obiettivi più o meno alti da come ci staremo dentro da come noi saremo capaci di costruirlo certo insieme agli altri e qui sta la difficoltà non da soli insieme agli altri ma gli altri ci vengono con la stessa
Consapevolezza delle difficoltà delle asprezze e con la stessa disponibilità nostra c'è il proprio mettersi in cammino mettersi in cammino sempre un rischio
Forse noi non pensiamo mai che mettersi quando si cammina sia soltanto sempre un piede poggiato per terra
Perché se tutti e due lei per terra non cammina
E quando sei son piene sei punti c'è un po'di un precario instabile che su due però quell'essere più precario instabile su uno dopo l'altro ti consente di camminare pretendere di averli tutti e due né per terra ti fa stare fermo intanto il mondo va avanti e tu non ci sarai
E allora c'è
Nessuno sottovaluta la difficoltà nessuno sottovaluti i problemi i rischi le inquietudini dei compagni
Qui c'è tanta gente che appartiene a questo partito a seconda della generazione da molti occhi un minore anni
E quando centrato centrato perché ci ha creduto
E in questo partito si identifica e ogni giorno si batte perché questo partito onori al meglio la fiducia dei cittadini questo partito per ciascuno di noi è parte della nostra vita quotidiana è un pezzo del nostro caro del nostro sangue
Ed è del tutto del tutto ovvio che nel momento in cui siamo di fronte a un passaggio di questo genere ci si interroghi e interrogandosi ciascuno di noi possa essere preso da legittime interrogativi dubbi anche inquietudine anche andò cioè io che
Sono uno convinto e credo di averlo dimostrato qui spiegando però malate che non dormo la notte
Per la responsabilità che perché penso a tutti i problemi che abbiamo di fronte e però
E però vi dico anche questo mi consenta di dormire un po'vi dico anche che si rischia di più a stare fermi si rischia di più ad avere paura del nuovo si rischia di più ma non misurarsi con le domande dei cittadini si rischia di più
A credere
A credere come diceva Luciano lama
Che
La rassicurazione sia migliore della coraggio di usare l'innovazione e invece non è così
E invece non è così
Noi questo vogliamo fare e naturalmente se i DS sono essenziali le donne dei DS sono essenziali per tutte le ragioni che qui abbiamo detto che ovviamente non ripete
Perché le donne del nostro partito
Sono forse il pezzo di società italiana che si occupa di politica che con più determinazione e convinzione generosità ogni giorno afferma le ragioni delle donne in questo Paese
Perché le nostre donne sono portatrici di un patrimonio straordinario di relazioni di reti
Di unità anche su questo punto
Le donne battono ai punti e forse non solo i punti gli uomini
Le donne quando fanno politica riescono a realizzare i livelli di coesione di relazione di unità più facilmente di quanto non siano capaci di farle gli uomini e questa è un'esperienza importante per la politica
Per la politica
Che dunque
E dunque voi siete
Le vere protagoniste voi siete stati in questi anni
Io voglio ringraziare come hanno fatto tutte le compagnie qui Barbara Pollastrini per il modo con cui ha diretto in questi anni
Le nostre donne per queste sette anni di impegno di passione di generosità con cui ha guidato pedone del nostro partito
E voglio ringraziare le compagnie che hanno lavorato con lei famiglia De Biase Silvana Giuffrè Romana Bianchi che insieme Barbarano
Sono state un punto di riferimento naturalmente
Anch'io mi unisco tutte le compagne
Nel fare davvero gli auguri più affettuosi più sinceri
Più amichevoli a vittoria che si assume una responsabilità certamente grande
Una fortuna
Di conoscere da molti anni Vittorio la fortuna di aver lavorato con lei molte occasioni negli ultimi anni
è stata membro della segreteria fino a quando non è diventata presidente
Commissione parlamentare esso
Il quale forza culturale quale forza culturale risponde a quale esperienza politica
E anche quale grande capacità di ascolto degli interlocutori anche dei più distanti di altre ha doti di umanità che tutti riconosciamo e quindi credo che abbiamo fatto tutto insieme una buona scelta che sarà in grado di dare al nostro lavoro la nostra azione quell'efficacia che quei risultati che qui ci siamo proposti anche perché
E questo certamente motivo di rassicurazione per vittoria
Questa conferenza si è anche fatto vedere
Il volto di tante giovani responsabili femminili che si sono succedute a questo podio la platea a una platea di giovani compagni anche qui anche qui abbiamo
Anche qui abbiamo
Una rappresentazione del buon lavoro che è stato fatto in questi anni e di quello che più in generale è un processo di ricambio generazionale che sta avvenendo nel nostro partito perché fa sì che oggi quindici segretari regionali su venti abbiano meno di quarant'anni
Sessanta segretario provinciale del nostro partito su centoventi la metà abbiano meno di quarant'anni
E che tantissime funzioni dirigenti e si è visto qui nelle responsabili femminili corrispondono a questo innovazione che significa il nostro partito è capace di rinnovare se stesso il suo sangue le sue generazioni è capace di allevare
E selezionare dirigenti formarli e tutto questo credo sia qualcosa che ci dà speranza pezzi da fiducia
E sono d'accordo una proposta che ha avanzato vittoria la voglio riprendere vittoria ha detto che chiederà immediatamente al segretario cioè a me
Che in ogni struttura di lavoro centrale del partito ci sia nella struttura e nella nell'organico della struttura
Una compagna anche perché sempre ogni politica venga declinata in modo duale si tenga conto sempre dal punto di vista del punto di vista delle io voglio
Io voglio terminare care compagne
Ho cominciato una citazione di un uomo
Che scrive cose oggi Alain Touraine filosofo
Voglio finire con una citazione di un uomo che ci è caro e che su questi temi è stato un grande innovatore
Enrico Berlinguer
Il quale
Il quale
Una bella intervista famosissima Carla Ravaioli che tutti ricordano
Conclude quella bella intervista in questo modo
In realtà non solo io sono convinto che l'esplosione dei movimenti femminili rappresenta uno dei grandi fenomeni sociali di oggi
Mi pare che esprima una tendenza che caratterizza tutta l'epoca attuale
Vasti gruppi sociali interi popoli
Che per secoli o addirittura per millenni sono stati assenti dalla storia i Paesi del Terzo Mondo le zone tradizionalmente oppresse e sfruttate i cosiddetti emarginati coloro che per ragioni diverse connessa ai diversi ordinamenti dei loro paesi anche dei paesi più avanzati sono stati esclusi dalle decisioni riguardanti i loro destini tutti costoro oggi scendono nell'arena sociale si muovono e lottano premono per la soluzione dei loro problemi
L'emergere così clamoroso della questione femminile oggi si scrive a mio parere in questo vasto fermento che scuote il mondo intero
In questa massa di questioni che vengono alla ribalta politica
Che sono molto diverse tra loro ma testimoniano di una medesima crescita civile e culturale dell'umanità
Perché fino a ieri protagonisti della storia sono stati solo alcuni Paesi alcuni popoli alcuni gruppi oggi tutti affermano il loro diritto di partecipare alla storia
La storia sta finalmente diventando di tutti
Io credo
Che si davvero davvero il mondo può essere di tutti
E può essere soprattutto delle donne
E quindi quello che io ho detto concludendo qui a voi compagni ringraziandovi per la passione la cianosi tale anche la pazienza con cui mi avete ascoltato prendetelo nelle nostre mani
Voi molto più degli uomini siete abituati alla cura siete abituati agli affetti siete abituati alla relazione siete abituati all'amore
Nella nelle vostre morto nelle vaste mani il mondo potrà essere migliore nelle vostre mani il mondo sarà certo migliore di quello che avete ricevuto
Compagni compagni
C'è una pausa di un'ora si riuniscono le due Commissioni la politica ed elettorale abbiamo già detto che si può pranzare nella struttura a fianco successivamente riprenderà la nostra riunione per la proclamazione della coordinatrice la votazione dei documenti e il saluto della coordinatrice
Si riunisce avevo già detto che si riunisce la sinistra dietro dietro il palco