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Dibattito
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Quando noi esportatori di radio radicale giovedì primo febbraio questo l'appuntamento con la rassegna la stampa internazionale a cura di David Carretta l'audizione di oggi sarà integralmente dedicata all'Italia o mentre inizialmente alla moratoria sulle esecuzioni capitali infettiva rilanciata da i radicali Marco Pannella
Poco dopo l'annuncio dell'esecuzione di Saddam mosse in ripresa dal governo italiano e ora anche dalla presidenza tedesca
L'Unione europea ieri a Bruxelles al Parlamento lo perché è stato un dibattito il signor deputati potranno già una risoluzione favorevole alla moratoria
A una risoluzione sulla moratoria sin da questa sessione dell'Assemblea generale
Dell'ONU
Di questo parlava ieri l'Independent quotidiano britannico con il titolo
Molto molto chiaro sull'aria che tira
In Europa e in particolare tra gli stati membri non all'Europarlamento Regno Unito blocca la richiesta italiana di vietare la pena di morte scrive
L'Independent dalle figlie o leggeremo poi un commento un intervento di Terry Davis segretario generale del consiglio d'Europa secondo cui
è necessario per l'appunto bollire
A livello mondiale la pena di morte Terry Davis si dice d'accordo con l'iniziativa del governo italiano a proposito di tagli invece ci occuperemo di liberalizzazioni con un una lunga analisi commento di Carlo Stagnaro direttore Ambiente Energia dell'Istituto Bruno leoni pubblicato ieri dal Wall Street Journal Europe
Critico Carlo Stagnaro le vacanze romane dalle riforme il titolo del quotidiano economico
L'americano nella sua edizione europea e poi c'è la privatizzazione di all'Italia il Financial Times ieri criticava le modalità scelte dal Governo in sostanza il quotidiano della City spera che la sta fallisca
Ma cominciamo dalla moratoria sulle esecuzioni capitali e dall'Independent di ieri
Che pubblicava un articolo in cui rendeva conto della dibattito il interno agli Stati membri dell'Unione europea il Regno Unito blocca la richiesta italiana di vietare la pena di morte il titolo del quotidiano
Britannico di area liberal democratica che scrive il primo ministro italiano Romano Prodi era altro giorno Addis Abeba per cercare di persuadere i capi di Stato africani firmare una moratoria universale sulle esecuzioni capitali dopo che il Regno Unito ha fondato uno sforzo un tentativo per avere tutta l'Unione europea sostegno dell'iniziativa al vertice dell'Unione Africana Prodi ha chiesto ai leader del continente di appoggiare la difesa della vita di non rimanere indifferenti di fronte a questo imperativo morale
Dobbiamo essere per la vita contro la morte come siamo contro le ingiustizie indifferenza ha detto Prodi
L'ultimo tentativo dell'Italia per galvanizzare il mondo contro la pena di morte e iniziato ricorda l'Independent quando Marco Pannella parlamentare europea dei militanti dei diritti umani ha dato inizio allo sciopero della fame
Prima dell'esecuzione della condanna a morte di Saddam Hussein
Abolire la pena di morte una delle poche questioni su cui tutti i partiti della coalizione di governo di centrosinistra in Italia sono d'accordo e la campagna di Pannella sottolinea l'Independent ha costretto Prodi a cogliere la sfida chi portare la proposta di moratoria davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite quando ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha cercato di mantenere il sostegno per la proposta all'ultimo l'incontro dei ministri degli Esteri europea a Bruxelles il Regno Unito Londra lo affossato diplomatici britannici spiegano privatamente in un voler creare difficoltà agli Stati Uniti in un momento delicato
E di non credere che sia possibile presentare la moratoria ora Olanda Danimarca Ungheria hanno lo stesso punto di vista ed è la seconda volta scrive ancora nelle conclusioni l'Independent che il governo di Tony Blair la blocca i tentativi italiani per diffondere la versione dell'Europa la pena di morte nel resto del mondo
La prima volta fu nel mille novecento novantanove quando non britannico dell'ultimo minuto uccise l'iniziativa così
L'indipendente sempre a proposito di di questa iniziativa le figlie of Nieri in prima richiamava un intervento pubblicato nelle pagine dei commenti di Terry Davis segretario generale del Consiglio d'Europa dal titolo
Per l'abolizione mondiale dell'appena di morte scrive Davies
L'immagine macabra e dell'esecuzione di Saddam Hussein dovrebbero far reagire tutti quelli che pretendono la pena di morte un'eccezione culturale un diritto sovrano
Posizione che forse disapprova Iyamu ma senza riuscire a criticarla realmente soprattutto quando sono chiamati in causa i nostri alleati più potenti certo
La maggior parte dei Paesi non si coprono più le persone di ingiurie umiliazioni prima di ucciderle
Ma questa è la sola differenza poco importa che l'esecuzione avvenga con avvelenamento sulla sedia elettrica come negli Stati Uniti o attraverso la decapitazione come in Arabia Saudita con l'impiccagione come in Giappone in Iraq la pena di morte scrive Davis è sempre un atto barbaro e inumano
Indegno di una civilizzazione voluta alcuni stati dicono che la pena di morte può essere giustificata dalla natura e dall'ampiezza
Dei crimini che sono stati commessi
Ma non si può avere una società civilizzate umana se lo Stato si comporta in modo barbaro e inumano
La pena di morte crudele non ha effetti distorsivi sui criminali e non aiuta le vittime l'esecuzione trasformò un assassino in martire è un errore giudiziario in tragedia irreversibile
La pena di morte secondo Terry Davis è una violazione premeditata e fatale dei diritti umani contrari alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
E i suoi protocolli che garantiscono il diritto alla vita e dietro la tortura i trattamenti inumani e degradanti il Consiglio d'Europa impegnato da trent'anni proscritti all'in Europa la pena di morte la cui abolizione dal mille novecentottantanove una precondizione
All'adesione di qualsiasi nuovo Stato membro quarantacinque dei quarantasei Stati membri hanno ufficialmente soppresso la pena di morte e la federazione russa almeno lo speriamo precisa
Terri Davies dovrebbe presto fare la stessa cosa da dieci anni non c'è stata alcuna esecuzione in uno stato membro del Consiglio d'Europa nell'insieme del continente sulla Bielorussia fa ancora eccezione
Tuttavia prosegue segretario generale del Consiglio d'Europa in materie di abolizione della pena di morte il nostro compito non è ancora terminato
Innanzitutto numerosi EUR europei restano favorevoli alla pena di morte è un fatto di cui non possiamo fare astrazione dobbiamo dunque rivolgerci ai nostri cittadini
E spiegare loro perché la pena di morte è una cattiva soluzione perché è stata abolita perché essenziale non rimettere in discussione la sua abolizione
E poi alcuni dei nostri amici alleati più stretti continuano a eseguire condanne certo la decisione di abolire la pena di morte deve provenire dagli stessi Stati membri tuttavia attendendo che prendano una decisione e alla fine la prenderanno non possiamo rimanere silenziosi se l'Europa vuole essere presa sul serio sulla scena mondiale deve cessare di cercare di risolvere la quadratura del cerchio
Somma di essere ambigua e adottare una posizione molto più ferme e chiare in favore dell'abolizione
E si questo significa anche affrontare la questione con i sentimenti del Giappone e i nostri alleati continuano a uccidere i condannati un vero amico infatti parla con franchezza e per questo scrive ancora nelle conclusioni Inter ride Visco
E e per questo che sono favorevole all'iniziativa del governo italiano che reclama il divieto mondiale della pena capitale ci vorrà del tempo ma non c'è dubbio che la pena di morte sta seguendo lo stesso percorso dalla schiavitù della tortura e che la sua abolizione alla fine diventerà un valore è una norma universalmente riconosciuti così per rilievi si segretario generale del consiglio d'Europa in questo lungo l'intervento pubblicato ieri da le fiori che vi abbiamo proposto quasi integralmente rimaniamo sul quotidiano conservatore francese per segnalarvi un'altra notizia a proposito di pena di morte nel caso della Libia infermiere bulgare nuovo ricatto libico titola
Le figlia o il figlio di Gheddafi lega la sorte delle infermiere bulgare e del medico palestinese condannati a morte alla liberazione del responsabile dell'attentato di Lockerbie imprigionati in Scozia
Il quotidiano francese inizia col chiedersi se la sorte delle infermiere bulgare e del medico palestinese condannati a morte in Libia per aver volontariamente inoculato il virus dell'AIDS
A quattrocento
Mentre sei bambini questa l'accusa sul punto di essere risolto lunedì sera al termine di una cena di gala nel quadro del vertice dell'Unione africana il nuovo segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon ha incontrato la Guida suprema della rivoluzione libica Gheddafi
In un incontro appartato che però è stato molto visto e anche il figlio del leader libico alimentato le voci
Sei Felle Islanda rappresentante diplomatico personale di suo padre assicura in un'intervista a un giornale bulgaro che non sarà eseguita la condanna a morte delle infermiere e del medico mio padre contro un'esecuzione vuole che una soluzione definitiva si è trovata ha detto
Il figlio di Gheddafi allude però anche all'agente libico che sta scontando l'ergastolo in una prigione di Gaza Glasgow per l'attentato contro lo Boeing allocarvi in Scozzi attentato che ha fatto duecentosettanta morti
Come avete diritto a chiedere il ritorno dell'infermiera abbiamo il diritto di insistere per il suo ritorno in Libia han detto Gheddafi Junior
Ed è la prima volta che un alto responsabile libico menzione ufficialmente l'uomo che Tripoli aveva dovuto consegnare a seguito di enormi pressioni americane
Anche tenendo conto delle precauzioni oratorio lo scambio sembra più ci precisa sì le infermiere e il medico in cambio di Abdel Basset alli il Megrahi ex direttore del centro studi strategico di Tripoli
Ed è così importante responsabile dei servizi segreti per Gheddafi non Junior ma segno che la sua liberazione sarebbe una vittoria considerevole perché la guida libica che ha negoziato con Stati Uniti Regno Unito l'abbandono del suo programma nucleare ha bisogno di ridare prestigio al suo blasone così tra l'altro mio figlio a Roma di ieri passiamo all'Italia e alla questione per liberalizzazioni wall street journal Europe pubblicato un non ha nessun commento di Carlo Stagnaro direttore niente Energia dell'istituto
Bruno Leoni dal titolo le vacanze romane dalle riforme tutto il potere ai soviet questo sembra essere il modo mi cui politici italiani se non cercando di realizzare le loro riforme che apparentemente vorrebbero essere di libero mercato
All'inizio di questo mese governi sindacati del settore pubblico avevano raggiunto un accordo di pianificazione volto a rendere più efficiente il notoriamente farraginoso sistema pubblico del paese è un fatto che sottolinea Stagnaro le retribuzioni e gli avanzamenti di carriera degli impiegati pubblici dipendono in grandissima parte da criteri di anzianità e non dal rendimento in questo contesto un metodo di controllo e valutazione dei risultati del Pubblico impiego sarebbe sommamente benvenuto se non fosse però che i criteri provvedimenti che ne conseguirebbero devono essere concertati Legacy decisi dai sindacati
Sindacati che tra l'altro quindi non è comune sono una delle ragioni chiave dell'inefficienza del settore pubblico scrive il Wall Street Journal
L'Autore Carlo Stagnaro riporta i dati di un recente studio dalla Banca centrale europea che ha analizzato il settore pubblico di ventitré Paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico studio secondo cui l'Italia sarebbe tra i peggiori
E il fatto che soltanto Grecia e Portogallo abbiano ottenuto risultati peggiori non rappresenta certo una gran consolazione come se non bastasse è stato lo stesso Governo italiano a stimare che gli impiegati pubblici utilizzano il quarantasei per cento del proprio tempo per mandare avanti i propri uffici e non per produrre effettivi risultati per il pubblico in altre parole circa la metà degli impiegati pubblici si prende cura dell'altra metà
Come se ognuno disponesse di un assistente personale
Ma non sono comunque soltanto le condizioni del settore pubblico ad allontanare sempre di più i potenziali investitori dall'Italia sottolinea ancora col Carlo Stagnaro il problema
E che contrariamente a quanto promesso durante la campagna elettorale il premier Romano Prodi e il suo governo stanno intervenendo sempre di più anche nel settore privato straniero prende come esempio quello di Alitalia della sua privatizzazione il modo quanto quanto meno discutibile in cui è stato gestito il tutto il fatto che il Governo abbia deciso di vendere i gruppi il gruppo tramite trattativa privata con gli undici potenziali acquirenti interessati invece di ricorrere a un'asta pubblica e trasparente significa che la compagnia non andrà necessariamente al miglior offerente
Se ma il rischio che l'Italia finisca nelle mani di chi saprà offrire la migliore combinazione tra apprezzo e volontà di accettare gli obiettivi politici di Prodi nello specifico la conservazione dall'attuale forza lavoro dell'Italia
Eppure prosegue Urso il giornale la gran parte degli analisti concorda sul fatto che il maggior problema di Alitalia scaturisca proprio dall'eccessiva forza
Delle organizzazioni sindacali che ostacolano quei fin troppo necessari cambiamenti nella compagnia aerea per addolcire la pillola governo Prodi annunciato lo scorso mese una riforma riforma tra virgolette delle regole del trasporto aereo
Che in realtà finirà col creare ulteriori barriere tre cambiamenti proposti la limitazione
Del numero di Ario porti italiani in grado di ospitare voli internazionali e quindi riduzione dei concorrenti per Alitalia e limiti alla pubblicità per le compagnie low cost ancora una misura a favore di Alitalia ad ogni modo scrive Carlo Stagnaro su Wall Street Journal una privatizzazione fatta in questo modo porterebbe non un mercato più aperto ma all'esatto opposto
Il governo e Romano Prodi sono al centro anche di due scandali finanziari il primo quello che viene definito il mobbing normativo e danni di Autostrade Abertis che lo scorso anno non cercato diffondersi un altro esempio dell'interventismo Prodi hanno rappresentato dal modo in cui è stato gestito l'affaire Telecom Italia sono aperte critiche la vera e propria guerra politica mossa da Prodi contro il presidente e azionista di maggioranza Marco Tronchetti Provera
Quel che accomuna autostrade e Telecom Italia è secondo staliniano il fatto
Che le due società non abbiano pagato pegno Prodi informandoli in anticipo dei loro piani alcuni critici prosegue ancora wall street journal qui veniamo più al succo politico ritengono che il premier italiano vorrebbe semplicemente gestire direttamente l'economia come un signorotto feudale che sia vero o meno è chiaro che una filosofia interventista è alla base di un certo numero di decisioni politiche del governo
Però è su una delle prime cose che il ministro delle economia Tommaso Padoa Schioppa ha fatto appena entrato in carica è stato di dire che il Governo non avrebbe privatizzato ENEL ENI nonostante la mancanza di ragioni strategiche per tenerle in mano pubblica
Perfino l'ultimo sforzo di l'ultimo sforzo di liberalizzazione e ambiguo sia quello di questa estate sia Luca proprio l'ultimissima annunciato una settimana fa perché mescola veri cambiamenti di libero mercato come farmaci o l'apertura degli ordini professionali a un nuovo sentore di interventismo appena velato
Nel corso della campagna elettorale di Prodi a il nel corso della campagna elettorale scusate Prodi ha più volte rimarcato la volontari intenzione di aprire al mercato
E il mercato ma lo Stato attuale delle cose l'unico mercato che questo governo sta aprendo e quello del favore politico
A cui il mondo degli affari dovrà per forza chinarsi per poter lavorare in questo paese questo giudizio molto pesante
Di Carlo Stagnaro pubblicato ieri dal Wall Street Journal Europe abbiamo accennato all'Italia de duro alla critica anche del fare soltanto se la lex Column scrive il quotidiano della city tra le undici manifestazioni di interesse giunte per all'Italia
Non compaiono compagnie aeree straniere per gruppi come Lufthansa Air France non deve essere stato difficile resistere alla tentazione Alitalia conta poche attività che possono essere vendute
Con una capitalizzazione di mercato di uno virgola cinque miliardi di euro il e un indebitamento netto di un miliardo
Scrive stizzito un prezzo di riferimento di due virgola cinque miliardi per un vettore con poche attività e un blasone offuscato appare un tantino troppo alto
Ed è un mistero motivo per cui acquirenti finanziari come il fondo tipo Rai vattene qui ti Texas Pacific covo UniCredit
Dovrebbero essere interessati ad Alitalia gli acquirenti finanziari forse lo potrà forse potrebbero aver fiutato
Opportunità di massicci incrementi di efficienza ma devono tenere a mente che in passato intransigenti sindacati hanno respinto i tentativi che andavano in quella direzione e che il governo metterà degli ostacoli anche alle necessarie ristrutturazione
è stato già chiarito che qualunque nuovo proprietario dovrà protegge l'identità nazionale di Alitalia e i suoi livelli occupazionali in questa fase prosegue il Financial Times
I candidati e l'acquisizione di Alitalia non perdono nulla nel manifestare il loro interesse anche se non otterranno l'accesso ai libri contabili presumibilmente avranno l'opportunità di trattare con il governo ma serviranno per alla metri più realistici su prezzi e condizioni di vendita altrimenti c'è una concreta possibilità che la Scafa liste e l'asta fallisca
E conclude Fraktion Times per il bene degli interessati bisogna sperare che vada a finire così
Abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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