La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
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Buongiorno e sfruttatori di radio radicale mercoledì trentuno gennaio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi ci occuperemo di pena di morte non solo perché oggi il Parlamento europeo riunito Brussel discuterà dell'iniziativa
Del Governo italiano promossa da Marco Pannella e dai radicali per una moratoria delle esecuzioni in capitali ci sarà un dibattito in plenaria intorno alle sedici e trenta domani il voto di una risoluzione di pena di morte parla anche le Mondin un'analisi del Fondo dall'esodo
Dal titolo la seconda morte della pena di morte perché perché il presidente francese Jacques Chirac ha deciso di scrivere nella Costituzione d'Oltralpe l'abolizione delle esecuzioni capitali e poi Parigi accoglie dal primo al tre febbraio da domani per due giorni congresso mondiale contro la pena di morte
Giù prima o poi un altro tema di Iran e lo faremo con le figlie of di ieri o menta la tensione tra Stati Uniti e il la Repubblica islamica
Per le figlie o gli iraniani temono un possibile attacco americano la prospettiva di uno scontro con gli Stati Uniti è sempre più kata a tutti i livelli della Repubblica islamica scrive il quotidiano conservatore francese
Per l'International Herald Tribune vedremo poi un altro articolo secondo cui l'Europa in rotta di collisione con gli Stati Uniti sull'Iran perché il Vecchio Continente e resiste ai tentativi di Washington di isolare commercialmente Teheran è questo
Rischia di aprire un nuovo fronte di divisione transatlantica per l'appunto tra Europa e Stati Uniti leggeremo a proposito di rame anche un commento dal Guardian firmatoria Ansari direttore dell'istituto
I regni hanno dell'Università dissentendo io secondo cui ora solo i falchi americani possono salvare il presidente iraniano Ahmadinejad non sta riuscendo a rispettare le promesse elettorali e perde consenso ma può ancora sopravvivere
Grazie alle minacce internazionali
Palermo Point anche di Sudan del vertice dell'Unione africana di Addis Abeba
Le mondo ci informa che l'Unione Africana inflitto un rovescio diplomatico il Sudan il presidente sudanese Omar Al Bashir non è stato eletto alla presidenza dell'organizzazione regionale africana
In ragione del ruolo giocato dal suo regime nella crisi in Darfur fra a questo proposito che proporremo anche un editoriale del Washington post secondo cui è il presidente cinese Hu Jintao che può portare soccorso al Darfur ma solo se lo vuole davvero Hu Jintao in questi giorni si recherà proprio a Khartoum la capitale sudanese in chiusura alcuni aggiornamenti sulle campagne elettorali in corso ci sono le elezioni
Presidenziali in Russia nel due mila e otto rules giornali Europe Pieri raccontava
I dietro le quinte nella corsa per essere Putin invece a proposito delle elezioni presidenziali in Francia vi segnaleremo
Un articolo da Libération il filosofo André Glucksmann annunciato il suo sostegno al candidato dell'UE impegni con la star così secondo Libè star così fa delle conquiste tra gli ex intellettuali di sinistra una notizia
Che non piace al quotidiano progressista francese ma cominciamo dalla pena di morte dicevamo sin dall'inizio oggi c'è un importante appuntamento Brussel nel Parlamento europeo discutere della iniziativa del governo italiano fatta proprio in qualche modo anche dalla presidenza tedesca dell'Unione Europea ma lanciata da Marco Pannella ed era di Calì a favore di una moratoria nel esecuzioni capitali una risoluzione
Dov'è questa assemblea un generale belle nazioni in sgomita intanto domani a Parigi si riunisce il congresso mondiale contro la pena di morte il presidente francese Jacques Chirac ha deciso di scrivere la Costituzione
L'abolizione delle esecuzioni capitali di tutto questo parlare le monde in un'analisi Dibër tondo dell'Isonzo dal titolo la seconda morte della pena di morte
Scrive il quotidiano francese la seconda morte della pena di morte programmata per un futuro molto prossimo quando il Parlamento riunito in congresso iscrivo ora la sua abolizione del marmo della Costituzione un gesto ad alto valore simbolico voluto da Jacques Chirac al crepuscolo della sua vita politica
La patria di Paul Theroux mi che ha tardato ad abolire la pena capitale si vuole così agli avamposti di questa grande causa i cui partigiani non ce ne sono di guadagnare terreno ovunque nel mondo
La Francia che accoglierà Parigi dal primo al tre febbraio il congresso mondiale contro le esecuzioni capitali è un eccellente terreno di osservazione di questa evoluzione storica nel mille novecentottantuno quando abolito la pena capitale
La Francia era la sulla democrazia in Europa occidentale ad applicarla ancora oggi nell'Europa intera solo la Bielorussia fa resistenza un quarto di secolo fa la Francia era al trentaseiesimo paese a rinunciarvi nel mondo
Mentre oggi centotrenta Stati sono abolizionisti di diritto o di fatto per ragioni elettorali nella sua lunga storia politica Chirac ha esitato prima di aderire alla campagna contro la pena di morte così
Altri esponenti politici francesi tra gli altri il ministro della giustizia Pascal temo che oggi presenta formalmente questo questa questa iscrizione alla costituzione dell'abolizione della pena di morte
Robert bandi per replico loro che l'abolizione della pena capitale dall'abolizione della pena capitale dipende una certa concezione dell'uomo e della società e questa concezione che Chirac ha ballato decidendo di scrivere
Nella Costituzione il principio secondo cui nessuno può essere condannato alla pena di morte come il Presidente della Repubblica anche la società francese evoluta in venticinque anni e di molto
Quando quando la pena di morte è stata abolita i francesi erano a maggioranza favorevoli alle esecuzioni capitali il sessanta per cento oggi si dicono contro a cosa attribuire questa adesione a queste etica della giustizia chiede le Monde
Il sociologo avremo Budo vede una vittoria di quello che chiama il senso comune sua democrazia si è imposta in Francia come in modo di governo più razionale
La saggezza di cittadini che avrebbe istruiti contro la pena di morte che non sembra loro né dissuasiva né morale
Anche Ruben Robert bandi Terzi dice convinto che la pena capitale destinata a scomparire da questo mondo sotto l'influenza di giuristi e conformemente ai principi delle Nazioni Unite
Della Corte penale internazionale nelle giurisdizioni create dopo i genocidi in ex-Jugoslavia quando Cambogia possono inviare un uomo alla forca dal processo di Norimberga insomma è stato compiuto un lungo percorso
Il nome di questa morale internazionale l'uomo il Consiglio d'Europa invitano i loro membri a vietare sui torno la restituzione della pena capitale
Numerosi abolizionisti si dicono ugualmente persuasi che l'abolizione universale possibilità di progredire solo se ci sarà anche negli Stati Uniti
Dopo la Cina l'America il Paese che proceda il più alto numero di esecuzioni nel mondo e anche la sua grande nazione industrializzata con il Giappone autorizzarla ancora gli abolizionisti osservano però flussi per i flussi sulla pena di morte
Oltre Atlantico persuasi che se gli Stati Uniti vi rinunciassero l'effetto contagio sarebbe decisivo due terzi degli americani restano però partigiani della pena capitale ma il numero di esecuzioni regredisce
Cinquantatré lo scorso anno la cifra più bassa da dieci anni a questa parte insomma la strada è ancora lunga ma la strada aperta così tra l'altro le mondo proposito della pena di morte
Cambiamo argomento ci vogliamo occupare di Iran sale la tensione con gli Stati Uniti ne parla li figlio con un lungo articolo di ieri gli iraniani temono un possibile attacco americano la prospettiva di uno scontro con un nuovo assunto nel sempre più evocata tutti livelli tra Repubblica islamica
Leggiamo se ne ricordano come se fosse ieri mette in Pisano cambiati nell'aprile due mila e tre
Con era con invidia che ha lì guardava la stato di sa da Mohsen farsi abbattere a Baghdad con gli amici sognavamo solo una cosa vedere sbarcare Terrani blindati americani per sbarazzarci dei Mullah e poter urtare finalmente la libertà racconta questo giovane venditori vengano di vent'anni scarpe da ginnastica L'Occidentale capelli a spazzola
Ma oggi aggiunge quando vedono causi la che non dico no grazie a Teheran e voci sulle minacce di attacchi americani corrono sono alimentate tra l'altro dalla decisione di Washington di inviare una seconda portaerei nel Golfo Persico
Si è lontani dalla paranoia che spingerebbe gli abitanti di terra non lascia la capitale ma sintomo di una crescente preoccupazione alcune figure politica finora rimaste mute sulla questione comincia da evocare seriamente la probabilità di un attacco americano a cominciare da mosse nel Rezai e casco mandante dei Pasdaran questa settimana ha dichiarato la nazione iraniana è sul punto di vivere un nuovo scontro questa prospettiva inquieta ugualmente i detrattori del presidente Mahmoud Ahmadinejad
Detrattori di destra come di sinistra
Che gli rimproverano di avere inviato il dossier nucleare al Consiglio di sicurezza dell'ONU oggi temono di vedere i suoi slogan provocatori sul nucleare la sua servite da protesto bus per attaccare l'Iran malgrado l'opposizione del Congresso americano e dei paesi europei
L'ex presidente all'ira sfrangiata Nick avrebbe detto durante un incontro recente con cento deputati iraniani
Che le minacce americane sono prese sul serio dalla Guida suprema l'Ayatollah Ali Khamenei quest'ultimo che si dice sia malato indebolito da un cancro non ha smentito questa informazione così
Lo figlia sintetizza le reazioni a Teheran
Washington prosegue con la sua strategia della pressione politica economica in qualche modo anche militare Iren parlava l'International Herald Tribune in un articolo dal titolo L'Europa in rotta di collisione con gli Stati Uniti sull'Iran
Il Vecchio Continente resiste al tentativo di Washington di isolare commercialmente Teheran
Scrive il Tribune i paesi europei rischiando di aprire un nuovo fronte di divisione con agli Stati Uniti stanno resistendo all'ultimo tentativo di tagliare il sostegno dei governi europea le esportazioni verso Lina attraverso garanzie prestiti a Teheran
I Paesi euro pesano anche respingendo la richiesta americana e di bloccare le transazioni bancarie e di congelare i conti di alcuni Impresit individui Cagnani
Funzionari dell'amministrazione dicono che il nuovo tentativo americano di ridurre le esportazioni all'ira né di mettere sotto embargo le transazioni finanziarie
Ha come obiettivo di isolare ulteriormente il Paese nel momento in cui emergono i primi segnali dell'efficacia della pressione internazionale sul programma nucleare di Teheran funzionari iraniani infatti ammettono che le sanzioni occidentali
Avevo già colpito la loro economia la produzione del petrolio e Washington cerca di persuadere l'Europa partecipare alla sua campagna per isolare commercialmente l'Iran
I principali Paesi presi di mira nell'amministrazione americana sono Italia Germania Francia Spagna Austria Olanda Svezia e Regno Unito
Quelli che insomma che hanno importanti scambi economici con Teheran in particolare nel settore dell'Energia
Ma e funzionari americani sottolineano anche un un altro dato cioè che la cancelliera tedesca Angela Merkel attuale presidente di turno dell'Unione Europea ha risposto positivamente alle richieste degli Stati Uniti
Su un altro fronte questa è un'altra notizia secondo alcuni diplomatici europei gli Stati Uniti l'Arabia Saudita hanno raggiunto un accordo informale per tenere alta la produzione di petrolio e di conseguenza bassi i prezzi del greggio
Per tentare di schiacciare economicamente l'Iran che dipende dalle sue risorse energetiche per la solvenza finanziaria così tra l'altro l'International Herald Tribune che dice che le sanzioni
Stanno cominciando a funzionare non la pensa
Così a Lippi Ansari direttore dell'Istituto iraniano all'università di Saint Andrews in un intervento pubblicato ieri dal Guardian
Ora solo i falchi americani possono salvare il presidente iraniano Ahmadinejad non sta riuscendo a rispettare le promesse elettorali e perde consenso
Ma poi con la sopra vivere grazie alle minacce
Leggiamo la luna di miele finita il controverso presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha fallito la sua popolarità nell'elettorato iraniano sembra essere crollata
Per la sua incapacità mantenere le promesse populiste della campagna elettorale tanto più che la realtà economica è peggiorata con le sanzioni dell'ONU a ciò si aggiungono le opposizioni interni sui critici dicono che non solo Ahmadinejad non è riuscito a contenere gli Stati Uniti ma che la sua pessima gestione dell'economia il suo nepotismo politico hanno indebolito l'integrità in Terna della Repubblica islamica ha fornito un facile regalo i nemici dell'Iran ora solo la crisi internazionale sul nucleare può essere d'aiuto per salvare la presidenza di Ahmadinejad
E questo il presidente lo sa fin troppo bene mentre le difficoltà interne aumentano la crisi internazionale secondo agli Ansari può servire da base per una nuova unità nazionale o almeno per persuadere l'élite del Paese
Che un cambiamento non farebbe altro che indebolire l'Iran agli occhi del mondo Esterno insomma non ci sono dubbi che faccia americani interpretino i recenti eventi come una dimostrazione che la politica di pressione funzioni
Ma la realtà e che se Ahmadinejad è stato il peggiore amico dell'America i falchi americani sono i suoi migliori amici così sul Guardian di ieri tra l'altro Ali Ansari ci spostiamo ancora vogliamo un party lunare del verticilli dell'Unione Africana Addis Abeba ma anche di Sudan e di Cina innanzitutto un titolo per ricordare la cronaca del vertice dell'Unione Africana dalle mondo di oggi l'Unione Africana infligge un rovescio diplomatico il Sudan impenitente sudanese
Umana al-Bashir non è stato eletto alla presidenza dell'organizzazione regionale africane in ragione del ruolo giocato dal suo regime nella crisi incorso in Darfur cosa c'entra la Cina il Presidente Hu Jintao sta conducendo un tour africano e si recherà anche a Khartoum e allora Washington post gli dedica uno dei suoi editoriali di ieri Cine sudano in presidente Hu può portare soccorso al Darfur se solo lo vorrebbe davvero
Scrive il quotidiano americano la crisi del Darfur ha dimostrato i limiti dell'influenza americana il presidente Bush l'amministrazione hanno descritto quanto vi accade come genocidio hanno spinto a favore di sanzioni hanno promosso una forza di mantenimento della pace
E poi hanno chiesto un accordo tra il governo del Sud nei ribelli ma gli sforzi dell'amministrazione sono stati frustrati dalle esitazioni di altri giocatori sulla scena internazionale
Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU che imponevano sanzioni contro Sudan sono state rinviate Uddin Witte perché la Russia vende armi al governo sudanese
E perché la Cina importanti interessi petroliferi nel Paese gli sforzi per mandare una seria forza di mantenimento della pace sono stati compromessi in parte per la lentezza del Consiglio di sicurezza in parte per l'indifferenza dei vicini arabi del Sudan
Di fronte alle vittime musulmane Darfur e infine per l'ambiguità dell'Unione Africana molto deferente nei confronti del presidente sudanese Omar Hassan al Bashir
Ma questa settimana c'è stata una piccola vittoria al vertice dell'Unione africana per la seconda volta consecutiva quest'anno Bashir si è candidato per la presidenza dell'organizzazione nonostante il genocidio in corso nella sua provincia del Darfur
Le voci lo davano come favorito prezioso successo crebbe distrutto la credibilità dell'Unione Africana non solo in Darfur ma anche in altri conflitti in cui è coinvolta con il ruolo di mediatrice
Fortunatamente scrive il post i leader africani si sono opposti a questa prospettiva hanno scelto un candidato diverso
Il prossimo test coinvolge il presidente cinese Hu Jintao che è iniziato ieri un giro dell'Africa di dodici giorni che include una tappa anche in Sudan il principale obiettivo di UE di fare affari commercio cinese con l'Africa infatti sta esplodendo
Ma il presidente cinese potrebbe anche spingere la leadership sudanese accettare di invio di una forza di peacekeeping delle Nazioni Unite
Esiste già
Una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU in questo senso ma Bashir vi si oppone il gesto dall'Unione Africana e la visita del leader cinese sono per il Washington post un'opportunità per riprendere l'iniziativa sul Darfur il cui conflitto rende c'è questa provincia sempre più povera e sta destabilizzando i paesi vicini
I combattimenti infatti si sono allargati al Ciad della Repubblica Centrafricana la questione per un e se vuole solamente creare un'illusione di progressi diplomatici sul Sudan per proteggerne la Cina dalla complicità in un in un genocidio
Oppure concludo il post se vuole
Davvero assicurare l'invio di una forza di mantenimento della pace così il Washington post a proposito di Darfur
Cina esso conta per chiudere molto rapidamente perché non abbiamo quasi più tempo due giorni menti su o due appuntamenti elettorali innanzitutto quello in Russia nel due mila e otto per le presidenziali ieri Wall Street Journal Europe raccontava quello che nel titolo veniva definito il dietro le quinte nella corsa per essere Putin
Per il quotidiano economico americano nella sua edizione europea due sono i favoriti Dimitri Medvedev ex capo dell'amministrazione presidenziale presidente del consiglio di amministrazione di Gazprom
E poi Sergei Ivanov l'attuale ministro della difesa tra le altre cose rileggiamo forse uno dei passaggi più significativi
Wall street journal scrive che in un sistema come quello russo in cui il Cremlino controlla tutti i media in fondo tutto il potere dello Stato c'è una sola constituency un solo gruppo di elettori che conta davvero cioè la di Mila avuti nell'élite del Cremlino e di conseguenza la lotta tra i potenziali candidati si concentra proprio l'interno del Cremlino
La lotta dietro le quinte ha provocato un'ondata di teorie della cospirazione ogni evento dagli scandali di corruzione agli omicidi fino all'avvelenamento di un ex agente dei servizi segreti può essere legato alla corsa presidenziale
Altro ragionamento sulla Francia alle elezioni presidenziali di aprile liberazione ieri riportava con un po'di amarezza
La decisione di André Glucksmann filosofo al campo di Nicolas Sarkozy
Sarà così fa delle conquiste tra gli ex intellettuali di sinistra il titolo di me che scrive un ex novo filosofo Glucksmann un teorico della liberazione sessuale Pascal Bruckner un ex della rivista
In Rocco compatibile Marche Westermann uno storico repubblicano Max Gallo nel campo intellettuale Nicola sarà così
Ha molto successo questi sostegni Lou strano la destabilizzazione di una frazione degli intellettuali francesi contempo sostenevano la sinistra
Fortuna almeno per Libération che un altro ex novo filosofo Bernard nei Levin non nasconde una simpatia per Ségolène Royale anche se precisa quotidiano attende di conoscere il suo programma per pronunciarsi
E sono in molti in Francia da attendere ancora in programma di Ségolène Royale abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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