Il governo dei processi di internazionalizzazione: le sinergie Stato-Regioni

Signore e signori buongiorno a tutti benvenuti Hannover organizzatori ministero per il Commercio internazionale sprinta Campania all'osso convegno sulle sinergie è stato regioni
Abbiamo avuto qualche minuto di ritardo quindi ringraziando anche personalmente per l'opportunità di essere qui a moderare il nostro convegno dare senz'altro la parola per la la sua introduzione al presidente la Regione Campania Antonio Bassolino
Io vorrei innanzitutto ringraziare davvero molto il ministro Bonino per aver voluto tutte nere qui a Napoli
Questo incontro
Ministero del Commercio estero regioni italiane e ringraziare molto per essere qui con noi il ministro Bonino viceministro Intini ai il sottosegretario borbonico Bubbico e l'avete degli sportelli unici
Per noi è un appuntamento davvero rilevante
Scambi commerciali flussi turistici investimenti diretti delle imprese sono i terreni su cui si gioca la politica economica internazionale dell'Italia
Ed in particolare del Mezzogiorno
Su tutti questi fronti l'intesa il attiva cooperazione tra le amministrazioni pubbliche centrali le regioni e naturalmente i principali attori della partita gli imprenditori sono essenziali e preziose
In questa triangolazione tra governo centrale regioni dove rotori economici
Ognuno ha compiti distinti dagli altri
Distinti ma non separati
Ed ognuno con una sua rilevanza
La distinzione è chiara ministeri ed agenzie del governo nazionale offrono agli imprenditori servizi e opportunità importante gli incentivi all'impresa le informazioni sulle opportunità che si aprono all'Italia nello scenario internazionale l'assistenza di imprenditori italiani che vendono e comprano dall'estero e sull'estero la promozione degli investimenti imprenditoriali in entrata in uscita dal territorio italiano l'immagine del sistema Italia così come è percepita all'esterno
Gli operatori economici per la loro funzione
Segnalo i punti deboli ed i punti essenziali della nostra collocazione dei mercati
Chiedono migliori servizi presentando le proprie necessità attraverso i loro organismi di rappresentanza
E altre volte avanzano idee progetti in forma associata spesso
Invece muovendosi in ordine sparso gelosi come a volte solo dell'autonomia delle loro decisione
Le Regioni responsabili del governo del territorio non sono meno coinvolte nel processo di internazionalizzazione
Oltre che aggiungere altri servizi coerenti e complementare a quelli predisposti su scala nazionale
Le amministrazioni regionali svolgono compiti delicati per il successo della politica economica internazionale
Accompagnano nelle sfide poste dalla globalizzazione le imprese locali di cui conoscono direttamente i fabbisogni cercano di migliorare le infrastrutture fisiche quelle in materiale che accrescono le economie esterne alla produzione investono devono investire sempre di più nella logistica nella formazione professionale nella ricerca applicata e devono programmare è sempre meglio l'uso del territorio per indicare la migliore localizzazione delle attività produttive salvaguardando il patrimonio naturale la memoria storica dunque il patrimonio artistico monumentale
Della cultura che abbiamo ereditato solo beni pubblici non meno importanti delle merci
La globalizzazione l'apertura ai mercati internazionali dunque non è una strada semplice è un cimento impegnativo che mette alla prova la Muratori di imprenditori specialmente nel Mezzogiorno è una sfida per le istituzioni
è una occasione straordinaria ma pure un rischio per la collettività meridionale
La domanda che si pongono non solo gli operatori economici le istituzioni ma i cittadini e tutti i cittadini è come evitare che la concorrenza internazionale
L'invasione delle merci che provengono dai Paesi emergenti come quelli asiatici implica un colpo alle produzioni italiane
Soprattutto in regioni come la Campania e quelle meridionali dove le imprese sono più deboli l'apparato produttivo è più vulnerabile
Alcune risposte ci vengono dalla esperienze di questi ultimi anni
L'esperienza e quella in particolare del continuo aumento delle esportazioni del Mezzogiorno ci dice che gli imprenditori meridionali in tanti casi hanno saputo reagire alla concorrenza dei Paesi emergenti
Diversificando le produzioni e i mercati di sbocco ma soprattutto innanzitutto innalzando la qualità di prodotti non c'è via d'uscita dalla pressione competitiva se non quella di innovare i prodotti e di migliorarne la qualità vorrei dire innanzitutto e soprattutto nelle zone meno sviluppate del Paese
L'alternativa sarebbe quella di agire soltanto sui costi
In particolare sul costo del lavoro per vincere la concorrenza di prezzo
Una variante illusorie di questa alternativa
E la cosiddetta corsa al ribasso dei salari delle garanzie contrattuali sindacale dei lavoratori
è un'illusione
Perché il divario tra salari italiani salari delle economie emergenti è troppo ampio incolmabile nel Periodo medio qualunque azione si volge immaginare a carico dei nostri lavoratori
Neanche l'impresa meridionale più irregolare più sommersa che ci sia quella che non rispetta né la legislazione sul lavoro negli obblighi fiscali
è in grado di resistere nel corso del tempo alla concorrenza delle merci che vengono dall'Asia dove il salario costa meno di un quarto rispetto all'Italia meno di un quarto
E dunque innalzare la qualità dei prodotti è la vera sfida
è un compito difficile ma non impossibile richiede in primo luogo una più alta qualità del lavoro
Investimenti in formazione permanente oltre che nell'istruzione di bassa richiede di diffondere alle imprese conoscenza informazioni competenza che talvolta il piccolo imprenditore da solo non è in grado di erede di conquistarsi con le proprie forze
Servizi di formazione e servizi per il trasferimento dell'innovazione solo missioni che le Regioni possano hanno il dovere di svolgere per migliorare qualitativamente il tessuto delle imprese locali
Anche il turismo è un campo di attività in cui le regioni possono svolgere compiti essenziale
Si dice che il mezzogiorno e soprattutto Campania Sicilia e Sardegna hanno un vantaggio comparato un punto di forza rispetto ad altre nazioni nell'offerta di servizi a turisti specialmente a quelli stranieri
Perché il territorio delle nostre regioni per tanti aspetti favorevoli monumenti opere d'arte cultura attraggono gli stranieri
è vero ma questa idea del vantaggio comparato del Mezzogiorno nell'offerta di servizi può diventare una visione troppo rassicurante per minori
Per amministratori regionali e locali ed anche per gli albergatori per i ristoratori per quanti vivono sul turismo
Nei mercati globali il vantaggio comparato
I punti di eccellenza di un territorio i confronti con l'estero
Non sono un dato acquisito una volta e per sempre
E non ci vengono soltanto dalla eredità della storia
Sono punti di forza che è necessario irrobustire continuamente se non vogliamo perdere terreno rispetto ad altre nazioni che soprattutto nel Mediterraneo si sono già attrezzate nell'offerta di servizi compressi e anche con qualità competitive
La tutela inoltre dell'ordine pubblico
La bonifica del territorio sono obiettivi prioritari per mantenere e accrescere i nostri punti di forza così come lo sono la diversificazione delle strutture di accoglienza la valorizzazione delle aree meno congestionate l'orientamento dell'offerta di servizi anche verso i consumatori con reddito medio basso
Per realizzare questi obiettivi è necessaria una stretta collaborazione tra lo stato le regioni di operatori del settore
Il punto più critico infine della collocazione internazionale del Mezzogiorno
Una sfida davvero di portata enorme
è la scarsa capacità di attrarre investimenti di imprese straniere è il punto più dedicato è un punto che riguarda l'Italia in in terra
Ed in particolare il nostro messaggio
Le imprese a partecipazione estera presente Villari meridionale
Occupano appena il sette per cento degli occupati nelle stesse imprese localizzate in tutti Italia realizzano qui da noi cinque per cento del loro fatturato
Il Mezzogiorno negli investimenti di imprese estere ben al di sotto delle percentuali di la Lombardia
E anche di una regione come il Lazio
Ovviamente noi non possiamo competere con l'attrazione di investimenti esteri Lombardia e anche nel Lazio
La Lombardia successo come attrattore di imprese estere grazie alla sua posizione geografica la forza del suo sistema produttivo
Il Lazio attrae impresse anche perché Roma è il centro amministrativo ed è il luogo di decisione politica per tutta l'Italia però
Da qui a dire che il mezzogiorno deve essere rassegnato a mantenere una periferia di flussi di investimenti imprenditoriale ce ne corre e morto
Vorrei ricordare che in questa stessa città abbiamo fatto la prima privatizzazione di un grande ai lo porto italiano nella prima metà degli anni novanta
Fidando lei lo porto di Napoli a quella che era allora la migliore Società di gestione in Europa al livello internazionale
A quella di e che ha consentito in questi anni uno sviluppo molto forte
E vorrei sottolineare che facemmo una doverosa privatizzazione vediamo se non al cinquanta virgola zero uno ma all'ottanta per cento ai di inglese perché ci era chiaro
Che come non era compito dello Stato fare panettoni polsino stava scritto da nessuna parte che comune e provincia dovessero mettersi a gestire ai rapporti e cercare invece ognuno nell'ambito delle proprie competenze espunzione di fare al meglio la propria parte
Lo sottolineo perché questa sfida noi dobbiamo portarla avanti con determinazione de imprese estere investono di meno nel Mezzogiorno per diversi motivi
Percepiscono che le infrastrutture a volte solo deboli
Nonostante i progressi che abbiamo realizzate qui in Campania abbiamo realizzato nei trasporti ed in particolare nel trasporto pubblico su ferro Grande metropolitana ad alta velocità e nel sistema delle infrastrutture passi in avanti notevoli a volte superiori anche alle aree più sviluppate del paese è stato ed è un punto di forza
E però assieme a questi passi in avanti diventano determinanti le aree di localizzazione industriale libere la snellezza di procedimenti amministrativi
Disposte lì unici si sta lavorando con la Prefettura di sportelli davvero undici con un passaggio solo per tutto il sistema istituzionale solo i passi in avanti indispensabili che dobbiamo fare
Alcuni di degli ostacoli che abbiamo di fronte richiedono dunque un deciso intervento dei le istituzioni di locale infine
Investiamo risorse significative
Nel nuovo ciclo di fondi strutturali europei due mila sette due mila e tredici
Noi abbiamo in questi anni già fatto qualche passo in avanti
La Campania è la regione che in in questi anni lo sottolineo con l'ex commissariati europea
Che ha ottenuto negli ultimi anni Sempre sia la primi alita europea sia la criminalità nazionale e dunque evidente il passo in avanti rispetto a ci ha fatto bene io credo quella che io chiamo la frusta europea
E c'è un vincolo
è un sistema di porre in via Litta e di penalità
Che noi anche al di là delle regole di meccanismi europei dobbiamo sempre di più al nostro interno stabilire sul piano nazionale verso le istituzioni dentro singoli territori ognuno per la sua parte di responsabilità
E ora siamo impegnati ad una ancora migliore utilizzazione del nuovo ciclo due mila e sette due mila e tredici
Nel campo delle infrastrutture dei beni culturali dello sviluppo del territorio
Vogliamo farlo e dobbiamo farlo sempre di più in forte sinergia con il Governo nazionale
Assieme rafforzando l'informazione rivolta agli imprenditori a molto anche agli imprenditori stranieri
E in questo senso anche la trasformazione di Sviluppo Italia in agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti può essere utile se davvero segna una svolta rispetto al passato
Le regioni meridionali intendono essere coinvolte in attività della nuova agenzia e noi dobbiamo evitare assieme il rischio che la nuova politica di attrazione dei di Investimenti privilegi alcuni territorio invitto trascuri al
E soprattutto qui nel Mezzogiorno che va concentrata la nostra attenzione
Il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nella politica di attrazione degli investimenti esteri serve poi infine anche ad un altro scopo
Evitare che le imprese straniere rimangono a lungo corpi estranei il contesto locale
Facilitare perciò le connessioni con altri impresa è già esistenti oppure da sollecitarne la nascita e con questo atteggiamento positivo e propositivo
Al tempo stesso che dobbiamo tutti quanti rafforzare la collaborazione ed io in questo senso vorrei di davvero
Esprimere il mio apprezzamento anche
Per lo sforzo che il ministero del Commercio estero sta facendo per avere il massimo di sinergia tra governo nazionale e regioni nella internazionalizzazione i giovedì in questo senso cioè primo impegnativo appuntamento
Al quale sempre di più io penso che le regioni meridionali
Che tra di loro hanno stabilito in quest'ultimo anno un positivo coordinamento possono partecipare sempre PT più evitando ognuno a casa propria ognuno per conto proprio
E poiché c'è un grande tema che riguarda l'insieme del Mezzogiorno se non sappiamo coordinarci in modo positivo assieme le regioni meridionali sono più di venti milioni di abita
Può essere una grande forza che impositiva collaborazioni e sinergie con il governo nazionale può dare davvero un'importante spinta per i prossimi anni
In questo senso perciò da davvero grazie e a tutti quanti noi auguri di buon lavoro
Grazie presidente Bassolino e darei senz'altro la parola a Filippo Bubbico sottosegretario al ministero dello sviluppo economico
Ma io devo dire che non c'è molto da aggiungere a quanto già detto il presidente Bassolino se noi provassimo un attimo a riflettere su che cosa alle regioni sei sette anni fa fossero in grado di produrre
Per sostenere processi di internazionalizzazione della economia meridionale
O quale fosse il livello di protagonismo delle regioni meridionali ci renderemmo immediatamente conto che
Da allora ad oggi sono cambiate moltissime cose e per fortuna sono cambiate in positivo
C'è stato un lavoro intenso
Che ha portato le regioni a coordinarsi da questo punto di vista ad esempio più illuminante più emblematico è rappresentato dagli sforzi prodotti e dai risultati conseguiti dalla Regione Campania
Che sei sette anni fa non riusciva a pronunciare un minino protagonismo nel rapporto con l'Unione europea con le regole con le procedure quindi con le risorse che l'Unione Europea metteva a disposizione
E che oggi invece consegue tutti gli obiettivi di premialità nazionali e comunitarie che rispetta i profili distesa e che determina quelle esperienze positive alimentando quei circoli virtuosi che taluni vogliono diciamo banalizzare nella logica dei progetti sponda che ha rappresentato invece nelle condizioni date la risposta più lungimirante che le Regioni potessero dare e da questo punto di vista la Regione Campania realizzando importanti Progetti ha determinato fattori di grande innovazione
Nella costruzione di politiche pubbliche che oggi tornano molto molto utili per l'intero Mezzogiorno mi riferisco non soltanto ai temi della logistica e trasporti alla mobilità
Ma mi riferisco ai temi legati alla innovazione tecnologica alla capacità di costruire del di accumulatori di competenze e di saperi qual è la differenza tra ieri ad oggi la differenza è costituita dal fatto che le regioni non avevano la possibilità di disporre delle risorse finanziarie afferenti all'intero ciclo di programmazione
Comunitaria
Oggi con la legge finanziaria le risorse comunitarie le risorse nazionali ordinarie e straordinarie
Definite con i fondi FAS o con altri provvedimenti contenuti nella finanziaria due mila sette risultano impegnabili già dal primo anno
Esiste cioè la possibilità di assumere impegni giuridicamente vincolanti esiste la possibilità di sottoscrivere obbligazioni per realizzare importanti Investimenti
Nel settore delle infrastrutture materiali e immateriali nella costruzione di politica per sostenere i processi di sviluppo di avanzamento delle condizioni di vita
Dei cittadini residenti nelle aree meridionali io credo che questo sia un fatto molto importante che costituisce la prima risposta che lo Stato centrale da alle regioni che in questi anni passati hanno dovuto combattere su più fronti perché hanno dovuto costruire una politica industriale in assenza di una visione condivisa a livello nazionale
Hanno dovuto costruire un percorso di crescita e di sviluppo in un quadro disco ordinamento per questo io penso che l'esperienza che in questi due giorni verrà la posta a base della riflessione degli operatori dalle regioni degli organi
Centrali e periferici dello Stato rappresenti una occasione unica e irripetibile perché bisogna riconoscere che proprio su questo programma sei Regioni per cinque continenti si è realizzata una feconda cooperazione tra organi centrali dello Stato
E tre giorni
E io penso che proprio questo progetto debba dare anche la la la indicazione su come rendere profitto il lavoro che ci attende
Perché attraverso la costruzione di una visione condivisa e possibile risolvere meglio i problemi che abbiamo di fronte che sono di peso non trascurabile
Oggi tutti abbiamo la consapevolezza di quanto sia importante
Aprire la nostra economia aprire i nostri territori ad una relazione con mercati a realtà lontane
Sia per generare flussi in uscita sia per alimentare flussi in entrata
E da questo punto di vista io credo che le esperienze che sono state compiute insieme
Dal Ministero Affari esteri dal ministero per il commercio in internazionale dal Dipartimento per le politiche di coesione e di sviluppo oggi al ministero dello sviluppo economico
Per assistere i Paesi di nuova adesione all'Unione europea nel nell'adeguare i propri procedimenti amministrativi la propria capacità di costruire partnership di alimentare il protagonismo e la partecipazione dei soggetti economici e sociali
Anche quella rappresenta una esperienza da valorizzare e da mettere a disposizione dei processi di crescita e di sviluppo
Del nostro Paese in modo particolare nel Mezzogiorno di progetti Twinings che hanno visto
Protagonisti regioni è stato ci danno la possibilità non solo di aiutare altri Paesi che sono entrati o i fa i Paesi dell'area di futuro libero scambio a coordinarsi con le dinamiche europee ma ci dà la possibilità anche di essere presenti sui territori lontani
Cogliere le opportunità presenti perché in un rapporto di reciprocità
Le loro condizioni per la crescita e lo sviluppo possano rappresentare anche una opportunità per le nostre impresa e per i nostri giovani per le nostre aziende in grado di fornire servizi molto qualificati
Per questa ragione io credo che noi oggi dobbiamo difendere con forza la priorità internazionalizzazione
Che qualche funzionario della Commissione vorrebbe espungere danno al quadro strategico nazionale magari cogliendo qualche incertezza che si è determinata nella costruzione di un approccio unitario tra regioni è stato per effetto di una scarsa comunicazione o anche per interferenza di natura diversa che hanno reso più complicato un lavoro che oggi apprezziamo in ordine alla capacità di costruire visione strategica che adesso esprime per questo motivo io penso che questa esperienza sia molto importante che vada diffusa che vada fatta conoscere e che a partire da questa esperienza bisogna costruire consolidare una politica sulla internazionalizzazione del nostro sistema produttivo
E per fare questo dobbiamo difendere il lavoro che abbiamo fatto insieme stato e regioni e difendere
Quella priorità appunto che per noi appare irrinunciabile che sono incerto
Risulta tale nel nelle volontà delle regioni dei soggetti imprenditoriali e che il governo sicuramente saprà diciamo accompagnare perché il fascicolo di programmazione due mila sette due mila tredici rappresenti un altro punto di avanzamento
Per portare l'intero paese a nuove sfide competitive
E per mettere a disposizione del Paese lo straordinario potenziale rappresentato dal Mezzogiorno che come ha detto presidente Bassolino esprime anche è una realtà di oltre venti milioni di abitanti e che sarebbe il caso cominciasse a pensare a se stessa in una dimensione unitaria perse
E per il paese grazie
Grazie onorevole Bubbico darei la parola viceministro del ministero degli affari esteri Ugo Intini prego
Grazie
C'è un concetto centrale ormai acquisito la proiezione della nostra politica estera è sempre più frutto degli interessi che esprime il mondo produttivo italiano lo è perché l'internazionalizzazione del sistema produttivo e per l'Italia una precondizione per sviluppare il proprio livello di benessere specularmente quanto più l'Italia in grado di internazionalizzare la propria economia tanto più o menta il suo peso nello scenario politico mondiale
Noi tutti sappiamo bene infatti che la crescente mobilità e immaterialità dei fattori produttivi fa sì che ad aumentare sia non tanto la concorrenza tra singoli presi o settori d'impresa quanto alla competitività tra interi sistemi Paese
L'internazionalizzazione pertanto di chiedo un cambio di mentalità e di comportamenti sia da parte dello Stato che delle regioni
Detto in sintesi l'Italia vive di export e di grandi opere pubbliche all'estero per internazionalizzarsi ha bisogno di tre Traini che si tengono tra loro l'economia
La politica la cultura quelle nazionali e quelle locali
Qualche riflessione adesso sul contesto geopolitico
Per la sua collocazione per le caratteristiche per la propria economia
L'Italia lavora alla costruzione di un grande spazio europeo allargato all'intero Mediterraneo che include i Balcani e l'Est Europa fino alla Russia
Uno spazio che deve essere innanzitutto di sicurezza e di stabilità e che nello stesso tempo deve rappresentare il terreno di crescita e di sviluppo per le nostre imprese
L'interesse geopolitico alla stabilità dell'Europa orientale e balcanica della sponda sud del Mediterraneo va di pari passo con l'esigenza di sostenere le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione in queste aree geograficamente attigue
In questo momento le preoccupazioni si concentrano sul Mediterraneo
Moltiplichiamo gli sforzi in Libano in tutto il Medioriente cerchiamo di risolvere la madre di tutte le crisi e cioè quella palestinese perché perché e nel nostro interesse nazionale
In sintesi
Si potrebbe vedere un sistema di cerchi concentrici
L'area euro l'hard core dell'Europa
Poi l'aria dell'Europa a quindici i padri fondatori dell'Europa
Poi l'Europa ventisette come oggi
Ma non basta
Intorno c'è l'aria del nostro parte tagliato speciale da una parte lesta da russi innanzitutto dall'altra parte il Mediterraneo in Medioriente e al suo interno anche Israele
Taluni hanno registrato l'emergere delle nuove grandi economie dell'Asia come una minaccia per le nostre imprese voi il contrario riteniamo che si tratti di una grande opportunità sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista politico
L'attenzione verso l'Asia costituisce pertanto uno degli assi portanti della politica estera dell'attuale esecutivo Cina e India sono la nuova frontiera dalla nostra internazionalizzazione perché lì ci stanno quasi due miliardi e mezzo non di concorrenti soltanto ma di consumatori e potenziali clienti
Prodi insiste sempre su un concetto che mi convince molto dice
Il Mediterraneo ha iniziato ad andare in crisi
E il baricentro del mondo si è spostato verso le Americhe quando
Si è interrotta la via della seta
Beh la via della seta adesso si è riaperta perché enorme sviluppo della Cina dell'India spingono una quantità immensa
I prodotti di beni attraverso Suez penso mediterranea e quindi il Mediterraneo può tornare a essere al centro del mondo se sappiamo cogliere l'opportunità
La grande sfida della internazionalizzazione consiste nell'accompagnare le nostre imprese nella penetrazione dei mercati stranieri promuovendo però nel contempo l'afflusso di investimenti e di talenti
Verso i territori del nostro Paese non può essere infatti capacità di internazionalizzazione in uscita senza lo sviluppo di paralleli flussi in entrambe che siano in grado di arricchire la dotazione
Fattoriale nella nostra economia con nuovi e qualificanti apporto la internazionalizzazione in entrata
E ostacolata Cetto dalla criminalità dalla burocrazia dal d'incertezza del diritto il mancato funzionamento della giustizia
La situazione catastrofica dalla giustizia italiana porta con sé un costo enorme per il sistema Paese
La internazionalizzazione in entrata e ostico lattante da un clima psicologico negativo
L'intolleranza il razzismo
Apriamo i giornali un giorno il lei motiv fare danni al cinese competitor sleale un altro giorno anzi tutti i giorni e dagli anni islamico sempre l'Italia vista come una fortezza assediata
Questo clima danneggerà anche l'internazionalizzazione in uscita questo clima ci è costato e ci costa ha anche miliardi di euro di export ed i lavori all'estero perduti
Bisognerebbe mandare forse il conto alla lega e magari anche a qualche mass media
Il perseguimento degli obiettivi di politica estera cui l'azione delle regioni contribuisce deve realizzarsi in primo luogo con un'attenzione particolare alla governance degli strumenti disponibili in grado di sostenere azioni proposte e iniziative delle regioni
Vi è stato in questi anni un'evoluzione nelle norme applicabili dei programmi di sviluppo delle procedure di raccordo tra governo e sistema delle Autonomie locali che richiamo con alcuni esempi di maggiore rilevanza
In occasione del rinnovo del quadro strategico nazionale due mila sette due mila tredici il documento che fissa la strategia di sviluppo regionale abbiamo tracciato un percorso destinato a sostenere un'ampia gamma di azioni destinate a a reggere le strutture del ministro degli Esteri e quelle regionali sia nel contesto dei programmi comunitari
Che in azioni di promozione commerciale economica culturale e sociale
Attraverso la costituzione presso le direzioni geografiche del ministero degli Esteri
Di tavoli geografici di cooperazione con Brasile Cina India Russia Giappone Cina e Paesi del Golfo puntiamo offrire alle regioni in un contesto di azione di programmi di contatti secondo uno schema che favorisce progetti multiregionali concentrati su obiettivi determinante
Abbiamo avviato nel due mila tre due importanti programmi destinati al rafforzamento dalla cooperazione regionale dei Balcani e verso i paesi della sponda sud del Mediterraneo
Questi fanno seguito ad altri programmi realizzate soprattutto nel periodo due mila due mila sei e che rappresenta un riferimento utile per l'evoluzione di modelli di gestione più strutturati e omogenei
Puntiamo a realizzare un protocollo d'intesa dal ministro degli esteri la Presidenza del Consiglio e la Conferenza Stato Regioni che favorisca uno scambio di informazioni e di competenze e di collaborazioni in grado di costruire in Italia e all'estero una rete di rapporti tra il Ministero le rappresentanze diplomatiche e consolari e le regioni
Partecipiamo all'elaborazione delle iniziative in seno alla Conferenza Stato Regioni
Mettendo a disposizione le due cose che abbia col ministero degli Esteri competenze e non è poco la disponibilità di strutture in grado di assicurare un raggio di azione vasto
I segnali che riceviamo da parte del sistema dell'autonomie locali ci confermano che stiamo rispondendo a necessità e ad esigenze sentite
Il ministro per gli Affari regionali e l'autonomia Lanzillotta manifestati in più occasioni l'adesione a questa impostazione
Da ultimo lo ha fatto in occasione del convegno sui Balcani organizzato presso il ministero degli Esteri nello scorso mese di gennaio
Mi rendo al settore della promozione del sistema Italia all'estero dobbiamo a partire dalla constatazione che il commercio estero rappresenta un settore nel quale sono destinati a convivere operare insieme diversi soggetti
La Costituzione assegna la competenza concorrente allo Stato alle Regioni dell'ambito dello Stato inoltre diversi soggetti sono chiamati a svolgere funzioni di commercio estero nell'ambito del governo del ministero del commercio internazionale ma anche il ministero degli affari esteri tramite la sua rete di ambasciate e consolati il ministero dello sviluppo economico che agisce per la promozione degli interventi per la competitività il ministero dell'Università e quello della ricerca che si adoperano per la promozione dell'innovazione tecnologica
Il ministero dei beni culturali e del turismo responsabile per la promozione dei flussi turistici verso l'Italia
E sono competenza esclusiva delle Regioni a seguito della riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
A livello di organizzazioni ed enti pubblici para pubblici e privati non occorre rammentare la pluralità dei soggetti in campo ciascuno con le proprie specificità e proprio Butcher
Vogliamo chiamare tutto questo pluralismo
Oppure frammentazione
Comunque Ellison io pensare di poter risolvere i problemi di duplicazioni e sovrapposizioni tornando al passato si tratta di uno scenario realistico sia in termini giuridici che dal punto di vista della pluralità dei centri di spesa
Tornare al passato non è proponibile
Nella società policentrica in cui viviamo il problema di come coordinare si può affrontare soprattutto creando metodi e forme organizzative condivise tra strutture diverse per il conseguimento di risultati comuni
Poiché oggi è difficile negare la competenza di qualcuno a partecipare a molte aree di attività dobbiamo imparare a lavorare a rete
Con Regolamenti gioco comuni in cui faccia premio non la lotta delle competenze ma il risultato finale ovvero la qualità e l'incisività delle iniziative intraprese a sostegno del sistema produttivo all'estero
Spostiamo allora l'attenzione dalla questione di chi è la competenza alla questione come posso mettere in comune le mie risorse con altri soggetti per perseguire risultati tangibili
Utilizziamo momenti importanti di riflessione come questo convegno per ragionare insieme su quali regole del gioco vogliamo darci per essere condivise queste regole del gioco potremmo anche chiamarlo i principi di metodo devono essere chiare e semplici ne vorrei suggerire tre la prima regola di questo codice di condotta è un dovere di informazione reciproca non è produttivo che si perseguano progetti di internazionalizzazione di un certo rilievo
Senza che vi sia previamente uno sforzo di informazione nei confronti dei principali ministeri enti e organizzazioni di riferimento nel settore dell'internazionalizzazione
Se è vero che la molteplicità degli attori è ineludibile è anche vero che sappiamo bene chi sono i portatori di interessi nei nostri settori di attività al punto che ci rivediamo puntualmente in occasione di confronto come questo
Non ci sono giustificazioni alle omissioni e di informazione sulle iniziative che si intendono intraprendere con denaro pubblico
Questo vale anche per gli operatori delle regioni e degli enti locali nessuno può impedire loro di muoversi all'estero ma il principio di sussidiarietà e leale collaborazione tra poteri costituzionali impone loro di informare con il dovuto preavviso i ministeri e gli enti competenti si tratta da un lato di informare le antenne operative
Che all'estero saranno chiamate a sostenere l'iniziativa ambasciate e uffici ICE camere di commercio italiane all'estero costituiscono ormai un integrato sistema Italia cioè reti con snodi unitari nelle diverse realtà straniere
Occorre conoscere in anticipo le missioni le visite le iniziative per poterli inquadrare in calendario di attività strutturate sui siti internet del maestro degli affari esteri del ministro del commercio internazionale dell'ICE sono disponibili rapporti paese congiunti che delineano questi calendari di attività
è importante perché la programmazione venga realizzata con un occhio a questi quadri di riferimento
Si tratta inoltre di informare a Roma il ministro del Commercio estero vice il ministero degli Esteri
è ovvio che il dovere di informazione valga a maggior ragione tra ministeri enti tradirlo che fra istituzioni centrali ed enti regionali e locali
La seconda regola del gioco e il dovere di ricercare delegazioni su grandi progetti dotati di visibilità e massa critica
Il prossimo diciannove marzo si aprirà a Tokyo
La primavera italiana già poco si tratta di una rassegna di eventi di promozione del made in Italy che durerà oltre tre mesi
E che vedrà l'intero sistema Paese fare emergere di fronte al pubblico giapponese l'Italia delle eccellenze nel campo tecnologico culturale economico tecniche non gastronomico
Un lutto citare la prima verità di Giappone come sempre di successo sia perché siamo riusciti ad aggregare intorno a un progetto di interesse nazionale le istituzioni statali le regioni d'impresa le banche le università e i centri di ricerca sia
Perché la nostra ambasciata con il supporto dell'ufficio dice e riuscita a fare finanziare la stragrande maggioranza degli aventi dai grandi media giapponesi
Sia infine perché la primavera italiana darà un segnale forte alla controparte giapponese della nostra volontà di essere protagonisti come sistema Paese serio è strutturato e questa la strada da perseguire
Se è vero che come è stato non possiamo forzare i vari attori regionali o locali a seguirci allora dobbiamo essere capaci di concentrare le risorse su progetti che diano la possibilità a tutti di far parte di una squadra vincente
E infine la terza regola del gioco quasi ovvia e il dovere di specializzarsi nell'attività che ciascuno può e sa fare meglio
Ciascun soggetto operante nel campo dell'internazionalizzazione conosce i propri vantaggi comparati chi sta vicino alle imprese d'Italia
Chi conosce a fondo i mercati all'estero chi ha il contatto con le realtà territoriali chi sa organizzare gli eventi fieristici che al contatto con le autorità dei Paesi stranieri
Occorre che ciascuno sappia sviluppare le competenze che più gli sono proprie a servizio delle esigenze dell'impresa
Nel caso delle sinergie Stato-Regioni l'ambito di specializzazione chiaramente definito ed elimina un modello di complementarità tra Italia ed estero che va valorizzato e consolidato
Le regioni hanno e devono avere un ruolo primario per orientare l'internazionalizzazione prese in funzione delle diverse vocazioni socioculturale dei territori in cui sono radicate al di là delle classificazioni per settori merceologici Opel filiera produttiva
Esiste in Italia
Un tessuto produttivo robusto radicato in realtà territoriali molto diverse ma in grado di collegarsi tra di loro di creare rapporti di fiducia che sono la base per far circolare l'informazione e creare strutture efficienti si tratta allora di lavorare in un contesto di sinergia Stato Regioni per identificare strategie di contestualizzazione che permettono a territorio imprese di trovare una propria appropriata collocazione della divisione internazionale
Del lavoro
Come rappresentante dello Stato chiediamo alle regioni di rafforzare la propria capacità di attrazione di investimenti intelligenze e turisti dall'esterno anche su questo punto occorre essere chiari
L'azione svolta dallo Stato per attrarre risorse dall'estero verso l'Italia non ha senso senza raccordo forte con il territorio in cui tali risorse sono poi destinati a localizzarsi
Occorre quindi che lo Stato sia in grado di passare il testimone alle regioni una volta acquisito l'interesse dell'investitore del turista o dello studente che dall'estero decide di puntare sull'Italia come destinazione per i propri investimenti o viaggi o cicli formativi
Occorre specularmente che le Regioni partecipino all'azione di promozione del marchio Italia all'estero evitando la continua rincorsa all'affermazione di un marchio regionale che al di fuori dell'Unione Europea semplicemente non esiste in quanto non è percepito come identificativo di una realtà imprenditoriale territoriale universitario non si possono spendere soldi per affermare venti marchi regionali
Nel sin chianche o in Dakota si sa stento dove l'Italia si può propagandare dunque il marchio Italia ma non il marchio Lazio oliguria in questo quadro di forte complementarietà tra Stato e Regioni è auspicabile che sempre più le Regioni utilizzino alle ambasciate di uffici dice all'estero come terminali per l'internazionalizzazione dei troppi territorio specularmente si deve augurare che le ambasciate e i consolati uffici dice il ministro degli Esteri ministri tecnici sappiano rientrare e sostenere le regioni italiane nelle attività da queste svolti in materia di promozione commerciale e territoriale all'estero
Per riassumere dunque informazione costante tempestiva
Focalizzazione su grandi iniziative sistemiche
Specializzazione sui vantaggi comparati di ciascuno queste sono le tre regole di comportamento concrete che ciascun operatore dell'internazionalizzazione e chiamato ad attuare per lavorare appunto a rete
Da parte del ministero degli Esteri sarà il massimo impegno per dare al sistema Italia l'indispensabile orientamento sulle grandi scelte strategiche e per porre l'esigenza di internazionalizzazione delle imprese al centro dell'azione del Governo
Io mi occupo al ministero di promozione culturale dell'Italia all'estero
I comuni dei nostri obiettivi due
Primo tenteremo di produrre venti passando dalla fase artigianale
Se così si può dire a quelle industriali mi spiego oggi facciamo belle iniziative e mostre costoro qualche milione di euro durano qualche mese e tutto finisce lì
Tenteremo di produrre una mostra che duri anni e che si moltiplichi per quattro una per ogni continente Secondo
Tenteremo di produrre eventi non fini a se stessi ma con un obiettivo prevalente trainare attraverso la cultura e l'immagine il made in Italy nel mondo investire in cultura perdano le nostre imprese l'immagine vincente ho esaminato con la ministro Bonino progetti concreti in questo senso e presto vi terremo informati sui suoi sviluppi
Bassolino e concludo questa mattina da Napoli ha detto esattamente quello che è stato detto da Davos dagli economisti di tutto il mondo
I salari in Occidente in Europa sono già troppo bassi e l'eguaglianza e già troppo alto
Se pensiamo di fare concorrenza all'ASI attraverso i bassi salari abbiamo già perso in partenza la strada e quella che cerchiamo di percorrere anche con iniziative come quella di stamattina grazie
Grazie onorevole Intini e quindi senz'altro la parola alla ministro del commercio internazionale delle politiche comunitarie Emma Bonino prego
Presidente Bassolino colleghi autorità tutte e con piacere davvero che ho accolto l'invito a partecipare a questo appuntamento ed è anche al con grande piacere d'interesse che visitò per la prima volta il sito della Città della scienza che mi sembra un esempio interessante di compra riconversione di una delle aree industriali più rilevante del dopoguerra nel Mezzogiorno che forse meriterebbe di essere come dire più conosciuta anche nel immaginario collettivo
Io penso che l'incontro di oggi avvia un percorso che mi auguro possa definire una complementarietà forte tra politiche nazionali e politiche regionali in materia di internazionalizzazione
è stato detto giacché con lo stanziamento previsto di centoventitré miliardi di euro di cui cento dedicate alle regioni del Sud e il governo ha approvato nelle scorse settimane ne ha già stato qui ricordato il quadro strategico nazionale che peraltro è anche il risultato finale di un lungo negoziato tra Stato Regioni e parti sociali
Nel quale poi se alla fine sono state individuate le linee strategiche per i prossimi sette anni e l'internazionalizzazione costituisce uno dei quattro pilastri diciamo o macrobiettivi così li abbiamo chiamati di questo quadro strategico nazionale
L'impegno finanziario sul associato a questo obiettivo è ancora limitato per la verità se comparato a quello attribuito ad altre politiche di sviluppo
Ma ampi a me pare sia un elemento comunque importante perché afferma un principio
Che l'internet nazionalizzazione dell'impresa e parte integrante della politica di sviluppo in particolare anche nel Mezzogiorno
Non partiamo certamente da zero perché anche nel Periodo della precedente programmazione sono stati attuati con successo dei progetti
Di collaborazione tra ministero e regioni e alcuni di questi progetti sono tra quelli considerati le migliori le best practices
Del genere a livello nazionale
Ma indubbiamente credo for fortemente lo dobbiamo volere è tempo di cambiare passo perché è cambiato il mondo non perché improvvisamente ti sveglia ma perché è cambiato il mondo
Ed è tempo quindi di innalzare lei lo diceva già presidente la qualità complessiva
Delle azioni di sviluppo bisogna fare sistema bisogna garantire alle aziende del Mezzogiorno e soprattutto alle piccole e medie imprese una più solida proiezione internazionale
Perché badate il mercato globale non è un optional non è che uno dice forse ci vado forse non ci vado adesso ci penso no non è così
Che ci piaccia o meno noi ne siamo parte dobbiamo solo decidere se ne facciamo parte passiva al traino e quindi senza trarne le potenzialità o se diciamo decidiamo di s'come dire contribuire anche a guidare il treno
Basta guardare il numero dei beni di consumo corrente che provengono da regioni lontane o anche a guardare al fenomeno dell'immigrazione che non è più solo dai paesi vicini
Come forse sapete Siena dall'inizio della costituzione del ministero per il Commercio internazionale o più volte lamentato una scarsa coerenza in materia di internazionalizzazione
E voglio sottolineare e con molta forza
Non è una diatriba sulle competenze tra Stato e regioni
Ne un tentativo di riaprire un dibattito costituzionale sul tema vorrei che questo fosse chiaro
Mi pare però importante che capiamo che cosa è avvenuto e come possiamo in qualche modo rimediare
A me sembra che sia avvenuto nel negli anni negli ultimi anni
Che ad una crescente protagonismo delle realtà regionali
Non ha corrisposto uno sforzo adeguato di fare sistema da parte del governo centrale
Cioè mi sembra l'opposto quello che di quello che si dice generalmente e penso che l'assenza di un ministero e di un ministro responsabile a tempo pieno delle politiche di internazionalizzazione abbia in qualche modo contribuito Acquasparta questo sfasamento di attività
In più questo processo asistemico cioè squilibrato in qualche modo sia sviluppato proprio negli anni in cui i mercati internazionali sono cambiati in maniera rapida ed irreversibile
Con l'emergere di nuovi possenti attori sullo scenario economico mondiale che a livello centrale non abbiamo visto venire
O meglio sono stati visti solo come gli invasori sostanzialmente da cui ci dovevamo assolutamente difendere non si sa bene come invece di bilanciare elementi di difesa che pure esistono e devono essere usati con potenzialità e capacità di appalti di di afferrare le potenzialità che pure pure ci e non è solo Cina e India con tre miliardi di potenziali consumatori
Anche credo poi con il rialzo sostenuto delle materie prime energetiche noi abbiamo un nuovo protagonismo con tutto questo per quello implica di Russia per esempio e di Paesi del Golfo
O di Paesi che stanno diventando e normalmente richiede che noi abbiamo una qualche fatica a livello di piccole e medie imprese di pronunciarle il nome tipo l'Azerbaijan per esempio o il Kazakistan è che sarebbe bene invece considerare con una qualche attenzione per non scoprire troppo tardi che è passato un treno e non l'abbiamo visto
Ma così possiamo continuare perché certo e complessa del normale mercato del Brasile o le già ricordate paesi del dell'Asia centrale
E sono tutte realtà e mercati che non fanno parte per tradizione o per consuetudine delle relazioni economiche
Tradizionali o privilegiate del nostro Paese somma sono esplose sono emerse noi continuiamo a chiamarle emergenti penso che dovremmo per lo meno adattare il vocabolario forse siamo noi che dovremmo emergere quelli sono emersi da quel dì
E che non sono tradizionalmente le nostre reazione sicché nella competizione globale del ventunesimo secolo se la dimensione nazionale è piccola è infatti sempre più spesso parliamo di dimensione europea quella locale per quanto espressioni di regioni ricche e popolose non può costituire la una base a sé stante
Ha bisogno per affermarsi abbiamo bisogno di fare sistema
Credo che se partiamo da questa convinzione e da questa consapevolezza riusciamo anche a superare una serie di resistenze o di riflessi condizionati che secondo me non aiuto
Perché oggi la competizione non è più con la Germania o la Francia o Regno Unito o con la Spagna che pure sta diventando uno competitor formidabile mente efficiente nell'area di vicinato
La competizione sui mercati internazionale con giganti appunto quali Cina India Russia Brasile paesi del golfo Stati Uniti
Nazioni giganti dal punto di vista demografico in alcuni casi ma in tutti i casi nazioni giganti quanto a capacità di essere presenti sui mercati internazionali sviluppare un volume di commercio raccogliere risorse finanziarie
Non basta
L'internazionalizzazione non è più solo il sostegno ad un'attività di vendita in un determinato Paese estero
Parto vado vengo e me ne ritorno
Significa oggi per coglierne appieno significa anche a promuovere servizi no ho capacità di ricerca e di innovazione
Quindi è necessario sviluppare forti investimenti
Riconfigurare le produzioni posizionarsi su innovazione e ricerca cercare di aprire quindi e aprirci a nuovi mercati
E per fare questo vista la dimensione c'è bisogno di realtà forti e aggreganti
Sul piano delle strategie di mercato dell'analisi dei rischi della ricerca di nuovi spazi produttivi e di investimenti in Italia e fuori
Questo cioè il secolo delle molecole non degli atomi
E noi dobbiamo farci molecola pur pur nel rispetto del localismo e della tradizione
Fortunatamente le analisi di tendenza sul nostro commercio suggeriscono che le imprese italiane hanno dimostrato una quasi insperata capacità di reazione a questa mutata situazione internazionale hanno modificato i loro comportamenti e le loro produzioni ne consegue e ne è conseguita i dati stanno parlano da soli un miglioramento qualitativo dell'esportazione
Una stabilizzazione della quota in valore anche a fronte di una perdita in volume delle quantità
Io credo che dobbiamo mettere a frutto questo momento di grazia nell'export
Intanto per migliorare il nostro tasso di competitività complessivo
Ed è per questo motivo
Che ho ritenuto opportuno a volte richiamare non solo al mio ministero a dei dati di razionalizzazione
Ma richiamare anche le regioni addebitare iniziative che creano duplicazioni inutili o magari scarsamente efficaci
E ad intensificare il dialogo per lavorare insieme su obiettivi di maggiore impatto
Credo che
Una conseguenza sedici diciamo che il mondo è cambiato e che anche le istituzioni devono stare al passo anzi potendo un passo avanti
Quindi dobbiamo e a livello di ministeri e a livello dice ma consentitemi anche a livello di regioni trovare un altro passo di marcia perché o vince il sistema Italia e li vinciamo tutti
Oppure la competizione tra di noi
Credo non ci fa fare mezzo passo avanti e devo dire che qualche risultato cominciamo a vederlo il presidente Bassolino e ricordava la riunione che avremo state regioni proprio giovedì
Io mi auguro che con questo coordinamento che avete fatto di regioni del Sud potremmo magari avere delle riunioni più specifica e perché anche specifica la vostra realtà
E devo dire che per esempio anche la visita che ha fatto recentemente il presidente della Lombardia Formigoni in India è stata
Come dire
Coordinata ha avuto un coordinamento con la visita del presidente Prodi che della settimana prossima e stiamo lavorando con la Regione Lazio sul tema dell'industria cinematografica in India per
La fiera differenza a Mumbai e quindi e chi evidentemente si può
Non solo si deve questo i dati ce lo dicono ma evidentemente si può anche non perché nessuno voglia togliere passaporti in giro ma perché persino a mia madre mi ripeteva che l'unione fa la forza quindi ho l'impressione che se anche anche senza tante elaborazioni sofisticate noi guardiamo l'Italia guardiamo il mondo e mi pare che ne possiamo trarre le conseguenze in modo quasi automatico
Io sono convinta che i margini di miglioramento sono notevoli e sono soprattutto necessari se vogliamo che le imprese italiane possano crescere e avere posizioni forti sui nuovi mercati
Il dialogo tra ministero e Regione può e a mio avviso deve costituire
Lo strumento per avviare questo complesso processo di traduzioni delle strategie per l'internazionalizzazione delle imprese in interventi condivisi e concreti a livello territoriale
Che favoriscono la coerenza tra risorse ordinaria e risorse per lo sviluppo regionale
Lo ripeto abbiamo l'obbligo di utilizzare in maniera efficiente tutte le risorse di cui disponiamo
Perché ne va dello sviluppo territorio del Paese in questo caso opposto che sto qua ne va dello sviluppo territoriale del Mezzogiorno
Io non dimentico ovviamente che l'economia italiana comincia a mostrare segnali di risveglio a tassi di crescita più adatti a quelli di un'economia appunto di un paese del G otto lo vedo lo vediamo ne siamo contenti
Ma dobbiamo anche dirci che non basta che dobbiamo fare meglio perché nonostante tutto questo il nostro Paese rimane ancora relegato agli ultimi posti in termini di produttività e competitività
E lo dico non perché ci dobbiamo piangere addosso lo dico esattamente nello spirito opposto
Proprio perché le cose vanno un po'meglio è qui è ora il tempo delle riforme ed è qui e ora il tempo come dire del
Della rilancio della Dietrich
Io sono convinta che le politiche adottate dal governo in questi giorni il risanamento avviato con la legge finanziaria e gli ultimi anche provvedimenti
Solo proprio tese a recuperare questo divario che dicevo ancora esiste
Liberalizzazioni concorrenza maggiore tutela del cittadino consumatore maggiore facilità per aprire un attività imprenditoriale sono altrettanti strumenti per conseguire più produttività e più competitività
E se oggi la nostra crescita viene spinta dall'esportazione a testimonianza come dicevo che le nostre imprese sono imprese sane e capace di competere sui mercati internazionali
è anche da qui che può ripartire un circuito virtuoso per la nostra economia
Per produrre più ricchezza e garantire più coesione sociale le due cose non sono dissociati
Se vogliamo più coesione bisogna anche produrre di più e distribuire meglio questa ricchezza ma intanto la ricchezza bisogna produrre perché altrimenti distribuiamo i debiti che non è molto solidale e neanche molto proattivo
Ne abbiamo bisogno tutti e ne abbiamo bisogno soprattutto nel in queste regioni perché il divario di sviluppo tra nord e sud permane ancora troppo elevato
Così come molti indicatori indicano ancora una stipulazione di sofferenza di alcune realtà locali
E lo sviluppo economico ha il solo strumento in grado di colmare queste distanze le politiche assistenziali possono aiutare ma occorre comunque più mercato più impresa per avere più coesione sociale
Questa per me è una giornata interessante
Vendo per esempio d'aver passato due ore questa mattina a Vietri
Da un'iniziativa di formazione per studenti e studentesse arabe anzi degli Emirati Arabi
Un'iniziativa fatta dal presidente Paravia Paul collaborazione di anche delle istituzioni che mi ha molto impressionato
C'è una scuola di formazione aziendale
Che ha scelto gli Emirati Arabi vent'anni fa
Cioè un una grande visione una grande intuizione cioè vent'anni fa francamente pochi avrebbero scommesso un magari ne neanche visto i paesi del golfo
E sono state impressionata vedere questi trenta ragazzi e trenta ragazze c'hanno puntato su studentesse donne del nel paese degli immigrati che certamente questo crea dei legami fortissimi non solo ma anche culturale ma insomma
Un grande un grande progetto mi pare
Sono qui adesso a parlare di politica regionale di sviluppo signora Nola per vedere uno credo dei gioielli degli investimenti meridionali cioè l'interporto per questo la giornata interessante per me
Anche molto varia
E ne traggo il senso che il mezzogiorno ha potenzialità ancora inespresse e può contribuire in maniera si significativa anche alla nostra proiezione generale allo sviluppo economico
è già stato detto che il suo essere ancorato il suo essere nel Mediterraneo offre barra offrirebbe la possibilità di essere la piattaforma logistica rispetta i flussi commerciali che
Provengono dalla sponda sud dall'Estremo Oriente
è stato detto qui che noi dobbiamo
Avere la capacità di attrarre investimenti esterni
Questo dipende solo da noi non c'è un pregiudizio antitaliano il mondo non si sveglia la mattina complottando contro l'Italia c'ha da fare
Il problema è nostro se noi non riusciamo ad attrarli dobbiamo capire perché è già stata ricordata una pesantezza burocratica
Io vorrei aggiungere quello che tutti gli imprenditori esteri mi dicono il problema della certezza del diritto e della certezza delle regole della certezza dei tempi e c'è questo vale per tutta l'Italia vale anche qui
Cioè sono tutte cose a cui dobbiamo mettere mano Nouri se vogliamo come io credo
Attrarre questi Investimenti
E nello stesso tempo il Sud può divenire un'area produttiva di grande rilevanza per l'economia dell'Italia
Abbiamo dei limiti che dobbiamo superare per esempio uno dei limiti è la Rizzo e la dimensione ridotta dell'impresa
è indubbio che imprese piccole sono anche più flessibili cioè cambiano si adattano è più semplice
Ma è chiaro che lì per competere poi su mercati complessi una piccola impresa fa difficoltà di qui
La necessità dell'aggregazione o del consorziare almeno dei servizi sia essi la logistica la promozione l'assistenza legale ma insomma mettere insieme dei servizi perché uno per uno
Non può davvero e competere su mercati complesse
Difficile anche a creare filiere produttive
Ma è proprio su questi fronti così cruciali che per esempio noi vorremmo sviluppare nel nuovo quadro strategico nazionale un nello strumento del project financing
Per vedere se si riesce ad aggregare in questo modo che ne sono una specie di International Investments facility insomma una cosa che
Che spinga ad aggregarsi per essere più adeguati e per competere che potrebbe vedere il coinvolgimento del sistema bancario oltre che della Simest delle regioni del Mezzogiorno
Ne stiamo lavorando a livello tecnico per il momento è speriamo spero ben presto di poter sottoporre alle regioni stesse una ipotesi di questo tipo che sia un'ipotesi di sostegno di aiuto
Intendiamo anche come ministero potenziare il ruolo di supporto alle imprese offerti sul territorio una rete mediante
è una riorganizzazione degli sportelli degli sprinter presidente ha già detto uno sportello ma che sia uno non Dinu
Chiamato uno
Uno
E questo credo richieda da parte di tutti una certa buona volontà e un certo sforzo insomma credo che è tempo di aprire una stagione nuova per l'azione di internazionalizzazione
Una stagione fondata sul coordinamento virtuoso tra stato e regioni
Di questa stagione siamo tutti chiamati ad essere protagonisti e soprattutto responsabile
Per garantire all'Italia quella posizione nel commercio mondiale che può legittimamente guadagnare in virtù delle caratteristiche delle sue aziende dei suoi imprenditori e dei suoi prodotti
Al sistema pubblico spetta il compito di assicurare il successo di questa operazione
Io credo che ce ne siano tutti i presupposti vorrei che a me avessimo tutti la stessa convenzione è lo stesso entusiasmo grazie
Grazie ministro Bonino certo
Il il sistema Italia impresa enti locali istituzioni governo centrale con un allenatore simile sicuramente più chance di prima di fare di fare vincere sui mercati internazionali per competenza e determinazione che è una cosa assolutamente fondamentale perché la competizione è cambiato in un mondo che è cambiato
Io credo che aver anticipato di qualche minuto sulla scadenza della sessione mattutina sia utile perché quella pomeridiana è densa e quindi dire salvo diverse visioni nostri o dello nerissime ospiti che ringrazio nuovamente a nome degli organizzatori
E che come ricomponga l'altro credo interpretando la tentazione di tutti per la coerenza come dire
L'uniformità di intenti che hanno rivelato credo che possiamo concludere una una sezione che veramente di buon auspicio per il futuro di questa coesione di questa sinergia Stato regione per la competitività del nostro paese all'estero grazie a tutti ad hoc