Riorganizzare la speranza: a Sud e a Nord del Paese

Bene buona sera noi possiamo dare inizio la nostra riflessione su invito della Fondazione Tarantelli saluto innanzitutto il cardinale Sepe arcivescovo di Napoli il presidente
Il presidente Ciriaco De Mita
Savino Pezzotta presidente della fondazione sul da
è il rettore della Federico secondo trombettista
Più al compito solo di fare l'amore stessimo Ted Unión questa sera per le riflessioni che andremo ad affrontare su invito della Fondazione
Vi prego ecco ringraziando ovviamente tutti voi della presenza corposa alcol d'altronde con prestigiosi ospiti non poteva che essere così un po'di silenzio perché siamo veramente in tanti e abbiamo tante cose interessanti ovviamente
Da ascoltare porto come la vostra voglia di vivere e di vivere con dignità era il novembre novanta
Quando il grande Papa polacco lascio Napoli e la Campania conquista esortazione non arrendetevi Napoli ha bisogno di sperare
Sollecitò politici e amministratori intellettuali e imprenditori sollecito anche la Chiesa ad un impegno di evangelizzazione più forte l'Italia legalitaria di allora lacerata da pagine giudiziaria dettagliano via forse intere classi dirigenti del Paese identità culturali e politiche
Ieri come oggi diciassette anni dopo con l'esortazione che rimasta e ormai nei libri di storia particolare storia del nostro nel nostro territorio nostro Mezzogiorno quel monito e di grandissima attualità nuovamente
Eccetto il contesto paese è mutato radicalmente
è inutile raccontarci bipolarismo la dimensione spirituale e religiosa la dimensione sotto sociopolitica gli scenari internazionali potremo proseguire a lungo cose che sapete bene riorganizzare la speranza vi invito a riflette stasera della Fondazione Tarantelli ossia che cosa rimboccarsi le maniche e fari Rete
Anche in una città descritta specialmente in questi ultimi mesi alla luce della cronaca
Di queste di questi ultimi mesi come dannata irredimibile
La Fondazione Tarantelli ci invita questa sera riflettere invitato avete sì visto e sentito autorevolissimi rappresentanti della cultura della politica del sociale della chiesa ognuno seppur con responsabilità diverse tutte altissime anche in quel periodo storico attraversato la storia degli ultimi anni nel nostro paese anche e tutti ancora oggi anche Pezzotta con la sua neonata fondazione sud di facciamo di auguri incrocia destini e impegni oggi anni dopo qui a Napoli qui
Nel Mezzogiorno del paese
Interrogandosi sulle ragioni della SPÖ Ranza proponendo idee e progettualità da cristiani abbiamo l'obiettivo centrale di porre sempre al centro dell'azione il primato della persona da laici la costruzione Del Bene comune
Con una certezza che credo sarà di tutti i nostri interlocutori nessun colpo di bacchetta magica potrà dare soluzioni progettualità protagonismo al Mezzogiorno dare identità nuova e vincente alla città di Napoli
Saldare poi anche che cosa il quadro di diverse Italie e che continuano a convivere nel Paese ma un lento difficilissimo lavoro di formazione
Per chi crede operando innanzitutto sulle coscienze per tutti sul rinnovo di una classe dirigente che sia all'altezza dei problemi
Ma credo sia giunto è avvertito da tutti il momento di rischiare di mettersi in gioco e allora questa sera invitando a riflettere questi autorevolissimi ospiti partiamo dalla cultura professor Trombetti rettore della più prestigiosa
Università del nostro Mezzogiorno recuperare quello spirito critico degli intellettuali impegnati forse questi ultimi anni nel Paese ovviamente le più nessun riferimento più che altro a schierarsi da una parte e dall'altra almeno spetta dare ovviamente giudizi ma solo post offrire spunti di riflessione la crisi innanzitutto sembra essere quella delle idee ma c'è contemporaneamente anche una da registrare
Da cronista lo dico da ultimo dei cronisti una certa fibrillazione però in positivo ecco come si pone in concreto l'Accademia la grande accademia la cultura in questo processo da sfondo ovviamente lo slogan è quello riorganizzare la speranza a Napoli in questo momento storico professor trombe
Grazie grazie turpiloquio innanzitutto ringrazio di di di avermi invitato
Un tema come un titolo come riorganizzare alla speranza di una dimensione immane perché possa essere affrontato in in in modo esauriente
Io
Devo dirvi la verità
Partirei da un'osservazione
Che
A me piace ragiona di fatti no allora se uno dovesse e che dire nel per dare concretezza al discorso
Partiamo da un fatto
E beh
Il fatto che mi viene in mente in questo istante
Ecco perché non credo che il problema sia nata ma
E cacciati cioè come si fa
A parlare di organizzare la speranza senza partire dai fatti di
Non perché sia Catania poteva essere vero
E
Una se volete un un pezzo di gioventù
Saranno cinquanta saranno cento saranno duecento ma un pezzo di gioventù
Che sceglie
Che sceglie di uscire di casa
Portandosi dietro
Una bomba carta cioè per uccidere
Allora se uno dovesse partire da questa osservazione
Da questa constatazione
Dovrebbe ricavarne che in fondo a Napoli questo non accade
Allora a Napoli
Vive in una situazione migliore o peggiore di Catania secondo me non è questo il problema problema è che bisogna riorganizzare la speranza dei giovani
Il punto centrale è questo
Cioè bisogna partire dai ragazzi
Io valigetta non c'erano
Però per il mestiere che faccio
Sono sempre più convinto
Che ripartire dai giovani significa ripartire dalle famiglie
Dalle associazioni di volontariato laiche
Reazioni cattoliche qua e quant'altro ma sostanzialmente ripartire dalla scuola
Cioè ripensare la funzione della scuola sul territorio
E
Ripensare
Alla attenzione che la scuola può compiere sui giovani perché
Se non riorganizzare la speranza resta un termine un'espressione astratto
La speranza si costruisce ripartendo dai giovani partendo dai ragazzi
E che cosa significa
Così organizzate la scuola significa farne un luogo non di costruzione di tecnici ma un luogo di costruzione di coscienza
Un luogo vi costruzione di coscienze critiche quando parlo della scuola io
Voglio essere chiaro intendo dalla prima elementare all'università ognuno per i suoi pezzi di competenza
L'università
E evidente che non deve e non può essere immaginata
Come una struttura deputata a gettare sul mercato
Tecnici e su queste ma come luogo dell'evaporazione del pensiero del sapere e della coscienza critica
Tutto questo da solo non basta
A questo va
Unito lo sviluppo
Dette io non penso che una società Possa avete veramente la forza
Chi chiede
A un giovane di partecipare ha riorganizzato la speranza senza dargli una speranza concreta
Perché
Altrimenti ci sentiremo dire in maniera brutale volete organizzare la speranza voi
Che in un qualche maniera in un qualche modo avete un ruolo ed avete risolto i nostri problemi Mannori quale prospettiva finiti ad offrire l'ora non è qui non è in questa sala non sono io in grado di trovare una soluzione ma è chiaro che il problema è da un lato culturale
Quindi di offrire modelli ideali io
Non voglio nemmeno far riferimento ad uno specifico no certamente la
Il il il riferimento Kenney quartieri Kenney Nenni nei luoghi più difficili di questa città e di tutte le città del paese la organizzazione della Chiesa è fondamentale
Ma
Il problema è offrire comunque riferimenti ideali
Però signori
Occorre offrire una prospettiva concreta
Insomma quando io rifletto
Facciamo un esempio
Pratico
Si discuteva molto nel paese della riforma dell'università
Se ne fa uno ogni tre mesi perché
In fondo è facile proporre riforme no come se le ricette da sole
E si va allargando del modello tre più due che più o meno tutti avrete sentito nominare
Che ha sostituito il vecchio modello
Ma dato tra i più due non funzionerà tant'è vero si dice che tutti quelli che fanno la Triennale poi fanno la specialistica ma io se non c'è lavoro
Cioè in questa situazione
In un possessore di laurea triennale
Non ha unità alternativa vieni a lavorare in azienda viene a lavorare nel pubblico impiego o continui gli studi per acquisire un ulteriore livello di specializzazione questa alternativa non c'è
Cioè non c'è la tesi e l'antitesi c'è solo l'antitesi oggi o stai a casa
O ai autostati
Ora guardi la specialistica
Quindi anche il il giudizio diciamo è un giudice mo'che il paese rischia io questa sera voglio evitare di fare di praticare il mio sport preferito cioè di piangere
A due che sarà poi il presidente De Mitri mi bacchetta perché e quindi io edito di piangere sulla mancanza di risorse sul fatto che si investe poco come dicono tutti gli indicatori come ha detto anche tra chi come ha detto anche tradì in Italia non si investe nell'università
Io non è di questo che voglio discutere
Voglio dire che noi possiamo pensare solo attraverso un progetto globale di riorganizzare la speranza quindi innanzitutto un quadro ideale
Chi riferimento
Secondo un'azione
Sul territorio
Della scuola
Altro che eserciti di carabinieri io vorrei esserci di carabinieri Secci maestri bravi ma pure i carabinieri vogliamo bravino insomma quindi eserciti di maestri eserciti di professore
Quadro ideale
Grande riferimento
Nella scuola
Ognuno di noi pensa Sacco sono stati i suoi maestri io me li ricordo ancora
E terzo punto senza il quale discusso diventi inutilmente retorico
Una prospettiva di vita
Una prospettiva di lavoro
Se non ci sono questi tre ingredienti e chiudo questo mondo
Che ormai è un mondo iper mediale Tikhonov tutto un grande grande spettacolo io penso che uno dei motivi per cui la gente ma far rissa del calcio e non nel dubbi perché il calcio un palcoscenico Dante dobbiamo vedere nessuno
Perché teoricamente il rugby dovrebbe invogliare di più alla violenza che uno sport più piove
Allora qual è la mia preoccupazione che se i tre ingredienti il quadro di riferimento ideale una scuola vera
E Dom
Prospettiva non si realizzino questo nostro mondo somiglia sempre di più
Ad una grande trasmissione televisiva in mondovisione con un grande banchetto con sempre più pietanze e sempre meno invitati
Noi dobbiamo riorganizzare la speranza aumentando il numero degli invitati e magari senza trasmettono in mondovisione grazie
Grazie Trombetti
Savino Pezzotta
Alle spalle anni di impegno sindacale oggi la sfida di coniugare mercato e solidarietà sociale finanza bancarie pezzo settore con la Fondazione subito
Sud che per condizioni sociali economiche culturali ha forse ancora bisogno di riferimenti stabili
Per me che Cristiano Poli con una responsabilità in più credo fare incontrare la speranza cristiana con le piccole
Terrene speranze dell'uomo posto moderno una grande sfida Pezzotta
Sì
Ma
Sospendiamo il telefonino per un segnale di speranza per tutti
Il già si turba costantemente ma parto da da alcune considerazioni abbastanza veloci per poi arriva André finire che cosa almeno nelle intenzioni questa
Quest'anno fondazioni
Con la provocazione iniziale
Però io vorrei che noi ogni tanto uscissimo in Molise
Si uscisse del moralismo tre giorni a discutere della lettera di una signora in otto pagine sui giornali coi siamo Frassati
Ora siamo per carità ognuno ha le sue ragioni insomma anch'io qualche problema ogni tanto mia moglie ma non ho ancora trovato non ho ancora trovato tornare a cui farla scrive
Secondo anche questa questione dagli Stati
Diamoci una regolata
Perché come Hill accorgersi adesso che la situazione era così
Non sta bene
E poi perché non si riflettiamo con attenzione non può essere caso che quello che sta avvenendo negli stadi al nord e al sud
Perché non è utile solo a Catania
Solo se non ci scappava il morto sarebbe stata un'altra giornata di guerriglia tra normale
Dico normale tra virgolette
Ma non possiamo pensare quello che avviene e in questi giorni non sia così
Un'interfaccia con quello che è avvenuto un anno fa nelle periferie parigine
Perché io problema cioè continuiamo a dire i ragazzi e ragazze
Ma io credo che la nostra generazione in questo momento abbia una grandissima responsabilità
Noi l'abbiamo detto a tanti di andare studiate studiate studiate la finito di studiare rimaniamo ai call center
Perché questa è una prospettiva che stiamo dando
Credo che espressiva
Senza giustificare nessuna violenza nessuna cosa però mi veniva in mente vedendo queste scene
Sicuramente da contrastare utilizzando tutte le forme e i modi mi veniva in mente quello che gridava nera i ragazzi francesi non abbiamo che questa notte non vorrei che i nostri ragazzi aiutassero a dire non abbiamo che questa partita
Per cui abbiamo realmente la per la necessità di capire che cosa si muove nell'universo giovanile e quali sono le inquietudine che oggi si stanno mettendo in campo e che riguardano sicuramente
La prospettiva di vita
Perché se l'apparire sale farvi vedere se ed essere protagonista avviene solo nello stadio nello stadio scatenò l'ira di Dio non è un caso che parte di delle tifoserie siano anche fortemente politicizzata
Almeno dalle mie parti
Credo che questa sia una cosa che ci dà oggi dovrebbe fare interrogare su di noi
Su quello che abbiamo costruito su quello che dobbiamo correggere
Più che puntare il dito accusatore
Perché poi i ragazzi son tutti figli nostri per qualche responsabilità probabilmente ognuno di noi c'era ebbe a dire che questo è l'approccio che netto nel nello sguardo senso giustificare senza giustificarli niente ma neanche giustificando me stesso
Senza scaricare sugli altri quelli che sono le responsabilità che appartengono alla mia generazione e appartengono a coloro che ha preparato questa situazione per quei credo che sia un momento in cui ognuno assuma concorre con coerenza di Prodi le proprie responsabilità
E proprio per questo che parto a pensare alla speranza proprio inseguendo cala
Quel celebre verso di Peggy che dice che la speranza è una virtù piccina
Noi la infatti iniziano abbiamo incominciato enfatizzata ma è chiarissima che la speranza è tra le virtù la più piccola la più debole quella che rischia ogni volta di essere affossata
Allora se vogliamo e la speranza si rafforzi cresca
Che questa bambina piccina che cammina assieme alle altre che cresca bisogna che ognuno di noi si mette in campo determini le sue responsabilità con con con molta chiarezza
Lo dico perché ogni qual volta che sono chiamato almeno un po'di anni a discutere il Mezzogiorno
Che assumo preso da una sorta di inquietudini timori di dire le solite cose
Di Mezzogiorno se ne è parlato troppo
E io credo che fosse venuto il tempo che se ne parli meno
No per dimenticare o per far finta che non esistano i problemi e ci sono qui sono tanti
Ma per lasciare spazio a quell'interstizio che esiste tra i dire che il dire che il fare
Perché abbiamo fresca nel corso del
Ricollocare sì di
In quella dimensione ma il fare propria inteso con una capacità di realizzare alcune cose
Però io credo che la prima cosa che dobbiamo fare e viene in soccorso una recente indagine che l'Istituto Cattaneo di Bologna messo in campo
è quello di vedere se noi riusciamo a valorizzare in modo determinante la società civile
Perché da qui passa diciamo ogni possibilità cioè in pratica un modo di guardare in su
Ed è il modo soprattutto come il Sud guarda se stesso
E credo che questa sia la necessità che abbiamo oggi se è vero quello che dice questa inchiesta è un'inchiesta per carità
Come tutte le ricerche di questo genere ha i suoi limiti se mi dice che il divario nel nostro paese non è solo un divario di tipo economico
Ma è un divario di capitale sociale è un è diciamo una chiamata all'attenzione trova a che cosa si può fare
Dentro la società civile del Mezzogiorno perché questo poi alla domanda che ci si pone il come questa società civile partendo già da alcuno acquisizioni da alcuni elementi è in grado di produrre diciamo uno sguardo sul su tutte il suo sguardo non solo lo sguardo che avviene che viene dall'esterno e dico che ne siano da questo punto di vista in una situazione oserei dire favorevole
Ma abbiamo oggi rispetto anche al recente passato alcune opportunità
La prima è questo ritorno del Mediterraneo essere un mare di grandi traffici
Soprattutto di quelli che collegano l'Occidente industrializzato con l'annessione dello sviluppo economico dei grandi paesi dell'Asia
La seconda è la prospettiva legata alle opportunità
Che si possono aprire con il processo di integrazione euromediterranea avviata a Barcellona nel mille novecentonovantacinque
Che dovrebbe portare la costruzione di un'area di libero scambio nel due mila e dieci
La terza
è se si riesce ed è e dovrebbe fare grande opportunità a pacificare l'area del Mediterraneo soprattutto a sistemare a ordinare quello che vicina Oriente
E quanto c'è un'altra opportunità grandissima che era necessità che all'Europa discostare per necessità o per vip lo sguardo dall'Est verso il Sud
Soprattutto tenendo presente cosa può essere l'area euro-mediterranea
Ma anche questa capacità provocata da una grande sfida che Lazzi da Porta in Africa se l'Europa non è in grado di rispondere se non per amore perché per solidarietà almeno per egoismo io credo che noi siamo dentro queste mutazioni che ci obbligano a ripensare una serie di questioni cioè a quale può essere oggi un piano strategico di lungo periodo
Che riesce piangeva mentre ad affrontare alcune alcune questioni in grado di trarre il Mezzogiorno fuori dalla condizione assistenziale congiunturale che è quella del breve periodo
Degli interventi a pioggia di tutte quelle cose sicuramente utili io non le voglio mettere in discussione ma che non hanno dato quell'impulso con la necessità con la svolta le quel mezzogiorno aveva bisogna io credo che noi abbiamo bisogno di un pensiero lungo
Io non accetto più
Chi mi dice non c'è una politica dei due tempi se vogliamo cambiare il Mezzogiorno abbiamo bisogno di una politica dei due tempi che di una politica che si proietti da qui almeno al due mila dieci
Ma già il due mila dieci è vicino c'abbiamo bisogno di pensieri lunghi presidi strategici non dei pensieri congiunturali che riservano a seconda dell'andamento diciamo così della congiuntura politica o dalla congiuntura economica
E credo che da questo punto di vista se noi vogliamo avere lo sguardo lungo il bisogno di beni immateriali diventa pari a quello dei beni materiali né questa è la sfida vera che oggi noi abbiamo di fronte
Allora che cosa possiamo fare
Vado velocemente poi arriva a due battute sulla Fondazione per il Sud che vorrei riprendere poi
Io pretendo che noi dobbiamo uscire dal dibattito che accompagna ogni Finanziaria quanti soldi ci sono per il suo al dibattito inutile
Certo che le risorse economiche sono importanti
Lo sappiamo tutti che senza soldi non si fanno grandi cose
Però sono importanti nella misura in cui sia un progetto da perseguire
Non bastano da solo gli incentivi detassazioni i fondi vari patti territoriali contratti dava Daria che sicuramente hanno una grande dignità
Serve capire qual è la strategia per il Mezzogiorno
E che non è una strategia per il Mezzogiorno è una strategia Paese
Perché il rapporto tra il nord e il sud è talmente correlato dentro la dimensione europea che bisogna avere una strategia paese che riguarda il Mezzogiorno e che riguarda la collocazione del nostro Paese nell'area euromediterranea
Se non c'è una svolta di questo genere noi faremo fatica ad uscire e continueremo con queste piccole cose per accontentare il nostro bacino elettorale che credo non serva più
Ne abbiamo bisogno di un salto di andare oltre
Ecco perché occorre recidere
La cultura dell'assistenza
E poi se sulla strada dello sviluppo non solo economico
Ma soprattutto di quello umano e civile io credo che la lezione di Amartya Sen non può valere solo per i nostri dibattiti va implementata anche qui
E in cui lo sviluppo economico lo sviluppo umano si accompagnano diventano un circuito virtuoso fanno scattare una molla sanno scattare un'area una reazione e poi io credo che bisogna valutare
Se è possibile
Di un accesso al post-industriale senza ripercorrere le vecchie strade dello sviluppo
Cioè se noi possiamo arrivare già nel terreno dell'innovazione del cambiamento senza passare attraverso una fase un'altra fila e il resto a corre talora da prete bisogna puntare a nostro parere
Solo il materiale
Intesa proprio come risorsa umana da preparare e soprattutto da orientare verso competenze in grado di fungere da attrattività
Non è solo quanta infrastruttura materiale metto in campo che attira investimenti che attira cambiamenti ma è in particolare quanta infrastruttura immateriale riesco a metter dentro una realtà è vero che questo è il tema che abbiano che abbiamo di fronte ma serve anche qui
Una nuova managerialità del sociale in grado di determinare alcune condizioni di far crescere l'economia civile non esiste solo l'economia di Stato l'economia privata
Esiste un'economia civile che va sostenuta rilanciata
Che l'economia del no profit del terzo settore della cooperazione e l'economia dei beni comuni e la valorizzazione delle risorse che stanno dentro un territorio anche qui bisogna avere un'idea plurale
Della dimensione economica la possiamo solo continuare a giocare a questo rimpallo tra pubblico e privato
C'è un'area di economia di crescita di sviluppo umano che si colloca su un altro Sacramento che è invece essenziale e importante per realtà come qua nel Mezzogiorno
Ed allora alla Fondazione per il Sud nasce per questo
è una fondazione di privato sociale
No ma fondi statali ne vede che lo diciamo perché c'è un po'di confusione
è una fondazione di privato sociale i soci fondatori sono le fondazioni di origine bancaria
Ottantacinque fondazioni su ottantasette hanno aderito a questa fondazione e il è il terzo settore volontariato e no profit
In pratica oserei dire che nella storia del nostro Paese è la prima volta che è un'istituzione privata decide di impegnarsi dentro la dimensione del Mezzogiorno
E credo che questa sia un fatto è significativo e importante proprio perché è questa dimensione di privato sociale eccetto che le fondazioni bancarie hanno un peso economico nell'economia italiana ma è sempre comunque collocata su una dimensione diversa rispetto al resto
Quali sono gli obiettivi l'obiettivo centrale quello di creare capitale sociale
E quello di creare infrastruttura sociale
Attraverso tre percorsi
Il primo è quello di vedere se è possibile
Generare nel Mezzogiorno secondo le condizioni del mezzogiorno e le culture che riconosciamo nel Mezzogiorno l'esperienza delle fondazioni di comunità
Esperienza
Molto sviluppata nel
Nelle realtà anglosassone che ha preso corpo anche in alcune realtà italiane
Che ha dimostrato di essere in grado di sviluppare una cultura della donazione
Che si patrimonializzata e diventa capacità di accompagnare di sostenere ciò che avviene in un territorio dal punto di vista sociale dal punto di vista occupazionale dal punto di vista la prospettiva dal secondo intervento la seconda linea di intervento sono diciamo le iniziative esemplari
E qui si pensa veramente a un discorso che riguarda
La risorsa umana
In modo molto chiaro molto preciso
E si sta pensando a un progetto che ha veramente accompagni diciamo così lo spostamento delle attenzioni
Perché diventi e riesca a creare quella capacità quell'attrattività di cui il Mezzogiorno ha bisogno il terzo ambito di intervento sono le patte messi e noi riteniamo di dover fare con le università sul terreno della ricerca e dell'innovazione diciamo queste sono diciamo gli orientamenti della Fondazione
Che hanno proprio come obiettivo non tanto a quello di creare delle strutture delle sedi delle cose di questa natura che ma di creare delle reti delle relazioni
Di mettere in campo dei progetti che determinò la costruzione di modalità e di forme
Di quella società civile il volontariato il terzo settore le fondazioni bancarie o altri soggetti penso la nuova imprenditoria penso
Alle stesse Camere di commercio e riescono a implementare nei territori percorsi di crescita dal punto di vista del capitale sociale
Questa è la nostra speranza
E credo che sia una speranza che veramente è in grado di camminare
Perché si fonda soprattutto non tanto e solo sulle risorse che sono a disposizione
Ma si fonda soprattutto sulla capacità delle persone di giocarsi di mettersi in campo di tessere vere azioni di creare criteri e intrecci di solidarietà di amicizia di accompagnamento ed io credo che questo sia lo scopo ed è uno scopo che non parte da zero
Bisogna anche smetterla di guardare al mese al Mezzogiorno solo dal punto di vista di alcuni fenomeni che ci inquietano su quale il cardinale ha scritto anche cose eccezionali interessanti sicché sono gli episodi di violenza di turbolenza di di criminalità organizzata
Noi dobbiamo anche guardare proprio perché siamo animati da questa ricerca dalla speranza di questi germi di speranza che sono dentro la realtà meridionale da alcune novità io penso al Progetto Policoro a quante cooperative è stato in grado di terminare partendo dalla disponibilità dei giovani utilizzando l'otto per mille
Penso alle cooperative sociali che stanno nascendo in ogni luogo
Penso a quelle piccole strutture che sembrano piccola cosa rispetto ai grandi bisogni ma che sono il segno che la speranza è possibile che la speranza sta germi Nando già nelle realtà del Mezzogiorno ecco noi dobbiamo fare in modo che queste cose che già ci sono parte andò da queste facendo diventare la base di uno sviluppo maggiore
Che sia proprio quello in cui la società civile si autorganizzati si autoresponsabilizzazione crea posti e tre opere crea possibilità vi appassioni crea impegno una società civile che cresce e che è in grado a questo punto di vista di condizionare le scelte dell'economia e di orientare anche la dimensione dalla politica ecco questa è la speranza
Che sta dietro diciamo questa nuova questa nuova esperienza che si chiama Fondazione per il Sud
Grazie Pezzotta presidente dei militari Rettore Trombetti parla ideali scuola università lavoro nell'arte
Riflessione di Pezzotta chi parla di strategia per il Mezzogiorno strategica per il Paese dice però contemporaneamente autorevoli commentatori però in questi ultimi mesi
Hanno detto che nelle istituzioni romane come negli ambienti politici culturali mediatici del centro nord non si è ancora diffusa nemmeno lontanamente la consapevolezza della crisi che sta vivendo nel contesto della questione meridionale se esiste ancora
La terza città italiana e mi chiedo ma è così drammatico il caso
E in questo contesto da dove cominciare con quali agenti cominciare per il riscatto morale innanzitutto l'abbiamo sentito poi civile di questi territori e la politica
Lei ha sempre sostenuto la responsabilità del laico impegnato in politica
Ma la politica la responsabilità indicare strade proporre sintesi organizzare le speranze ecco oggi quale politica per Napoli mezzogiorno il Paese
Infine con una provocazione ultima domanda non è il caso di recuperare quell'esperienza è quella testimonianza che i cattolici hanno espresso nell'impegno politico istituzionale
Dal dopoguerra ad oggi io a quale qualcuno forse vorrebbe guardare
Con sufficienza nonostante i cattolici abbiano costruito la democrazia di tutti ma in questo recupero la costruzione di soggetti unificanti di diverse culture
Non rischierebbe di affievolire questa identità grazie
Questa non è una domanda è un'enciclopedia
Il che a dire il vero non non mi inquieta
Però per il rispetto
A chi ascolta
Io procedo tenendo conto delle sollecitazione delle corse più ascoltato così
Eminenza io ero ragazzo
Quando lessi il libro di Malraux la speranza
I alla prima lettura conclusi che era una fregatura
Perché in fondo la speranza era il rinvio nel tempo
Di una possibilità rispetto a la sconfitta immediata e non era così onestamente non era così la seconda considerazione
Io
Da politico evidentemente nonno ho la sensazione
Che a noi non è dato
Costruire il mondo daccapo
E annientata decide nel contesto nel quale viviamo
Poi la mia lunga esperienza
Magnifico Trombetti
Mi dice
Che si raggiunge un risultato maggiore se si parte da un percorso comunque retto anziché si si insegue un grande miraggio
Potremmo citare pure ma ora nella cultura universale di queste spiegazione
E io quando
è stata proposta questa occasione
Io ho riflettuto in maniera un po'diverso
Io nella letteratura corrente passo per non essere napoletano e e se si fa riferimento al fatto che io sono nato
Insomma in province vedo però insomma chiunque vive sul territorio
Come fa ad essere indifferente a quello che si consuma nella realtà napoletana
E l'ho voglio dire con molta serenità e grande franchezza no non vorrei apparire così comincia iniziatore del cardinale
Io con Cardine hanno avuto
Conversazioni in epoche più tranquilla
Quando la politica alimentare una qualche speranza poi quando è venuto qua ho seguito il suo magistero attraverso le corone
E la cosa che mi ha colpito e che di fronte alla quotidianità
Né si è rassegnato ne ha pensato alla palingenesi
Insomma
Aiutato al dato parole di conforto non ha giudicato
Che nella pastorale
Ecclesiale è un po'una novità
Insomma io lo dico
Con non molta franchezza a volte la l'arma pastorale si attardava un po'di più sul giudizio
è un po'meno sulla comprensione
Che non significa che la comprensione e disattenta alla valore ma attraverso la comprensione a mio avviso si recupera anche il valore
Che è su tutte le questioni che potevano o possono apparire episodi che frammentarie
I bambini che non stanno bene
I sacerdoti
Che stavano poco bene per farli stabile negli apportata Nusco
Ma l'ha raccontato poco fa
Non hanno scopo letto passa un po'se però è la la
Territorio quel
Non c'è una questione
Sulla quale
Il cardinale nonno
Assume una parola non di conforto e di rassegnazione
Ma una parola di aiuto
Nella speranza e qui sta
Speranza non è la grande utopia
La speranza per l'individuo e la convinsi io
Con Greta
Non ricordo bene il verso dantesco che mi viene in mente in questo momento insomma di misurarsi con le difficoltà gli averi alla sensazione o la la possibilità di fronteggiare
Direi che la vita umana è così
Ora questo è saltato
Siccome io non deludono Trombetti verso il quale ho grande ammirazione quindi scanso di equivoci
Anche sul piano dell'Università io ho un'opinione un po'diversa da voi lettori brevissime vedo un paio quelli bravi
Noi stiamo inseguendo la diversa organizzazione delle strutture universitarie ipotizzando modella Stati e risorse
La discussione è sempre così
Io invece immagino
Che dopo il cardinale quale auguro lunghissima vita Napoli
Se il mondo della cultura
Si misurasse con i problemi della comunità
Creando prima la speranza nel senso dell'illusione
La speranza è la consapevolezza che di fronte ad una difficoltà sia uno si impegna ce la può fare
Diversamente
Ritroviamo alla responsabilità delle persone e e che oggi ci sia un gran turbine deresponsabilizzazione generale vero io non do giudizi
Certo che se ci impegnassimo ad analizzare perché queste cose sono accadute una qualche spiegazione c'era daremmo e aver insegnato che il progresso avanza inarrestabile
E che sostituisce la provvidenza divina in questa sorta di provvidenza terrena beh irrealtà deresponsabilizzato le persone anche il modo della organizzazione delle famiglie
Tutto sommato era piegata da questa logica
Anche dal punto di vista pedagogico
Qualche riflessione andrebbe fatta ora io non appartengo alla categoria di quelli che le virtù storiche hanno un percorso lineare
Io ho la sensazione che il percorso storico a come dire uno svolgimento zigzagando
Per cui visse si è maturata uno una un percorso da recuperare lo si recupera dove la difficoltà è che viviamo che sulle difficoltà cerchiamo le giustificazioni e sull'impegno manchiamo di idee e divorare
L'altra considerazione che vorrei fare ed è una considerazione che io svolgo un po'in giro in questo periodo se vero
Che la persona la dimensione umana nella propria solitudine conosce molto più la disperazione che non la speranza
Io guardo Cornu qualche preoccupazione a come allievi portatori di diritti nuovi universali Henson fondati sull'egoismo del sul narcisismo
Io comprendo tutto
Oserei dire
Che il richiamo al cardinale mi aiuta a guardare a tutti i fenomeni con la comprensione umana e cristiana però da questo Anaao offrire alle giovani generazioni la prospettiva che la tutela dell'egoismo e l'insomma io non Futurgea anguille progressivo della speranza no questo è la disperazione che avanza
E allora bisognerebbe
Recuperare ognuno per la propria parte
Io avrei detto prima dell'arrivo del cardinale anche alla Chiesa
Anche la chiave
E così
Poi io un grande rispetto per le istituzioni culturali
Sono io ricordo che quand'ero ragazzo
Nella nel d'ottica napoletana si diceva io modestamente sono analfabeta
No no quasi
E non è così
Solo che questo Trombetti non ha verrà se aspettiamo un programma di recupero no
Comincerà se le prestigiose università di Napoli e di Salerno
Organizzeranno organizzano la formazione dei i ragazzi non dando sulla garanzia del tempo del ricercatori io su questo sono molto fissato quando sulla opportunità per i meritevoli e bisognosi di impegnarsi
Sul piano della ricerca
Però
Stiamo attenti
Il la cultura umanistica per un qualche verso scompare
Il riferimento solo alla scienza come condizione del progresso
A meno che non condividiamo la lettura di Severino che ci annuncia
Che la tecnologia e la condizione del mondo future dentro questa aula umanità sarà cambiata perché dipendiamo pezzi subordinati a queste vicende esterne
Siccome non sarà così
Non sarà così non è stato mai così le tentazioni dell'intelligenza umana di percorrere per corsi di disse umanizzazione poi bruciarlo
Insomma la la propria fragilità e scoprono di Nando alla coscienza umana posizioni diverse
Su Napoli
Io l'ho detto in un'altra circostanza e lo ripeto qua
Il intellettuale cioè gli intellettuali professori napoletani
Sanno di questa mia opinione io credo che la lettura della realtà napoletana
E colpa
Insomma di alcuni filosofi
Che danno una lettura di questa realtà bellissime in termini razionali
Cioè il popolo napoletano no umanità napoletana col comportamento razionale le della società postindustriale perché essa
Insomma è come venire a Bergamo
Fammi finire finire perché non
E su questa realtà che noi dobbiamo muoverci
Ma la cosa che mi preoccupa è la lettura insomma
Della perdizione complessiva della comunità napoletano che per un qualche verso il vero
Per un qualche verso il vero però siccome io sono convinto perché la l'uomo è sollecitato da o opportunità alternative comunicativo di per sé del virtuoso di perse
E su questa virtuosità presunta
Una certa cultura che ha teorizzato un luogo nuovo rispetto a convincimenti cultura un minimo di riflessione autocritica dovrebbe dovrebbe fare poi credo che dovremmo partire dall'analisi che la realtà complessa di queste città straordinaria
Valletta per come aiutata per come
Qual è la cosa che non funziona
Io lo dico con uno
Molta umiltà descrittiva
Il potere in questa comunità non è organizzato per alimentare speranze ma il potere organizzato per gestire transazione
E quando il potere non alimenta la speranza ma gestisce transazioni alimenta la disperazione
E difficile
Aiutare una persona ad aver fiducia se si sa
Che il mondo ma in una certa direzione un'altra riflessione lo dica a Pezzotta
Debbo dire che pur essendo nato qua vivo qua nonna Napoli di cui in questo pezzo di territorio o un fenomeno che sia maturato
Negli ultimi periodi un po'mi sfuggiva ma debbo dire che adesso in testa ce l'ho con grande miti evita il potere gestisce commesse
Nella formale gara di appalto che il giuridici Isma'formale leva dignità di comportamento virtuoso chi organizza la domanda un'associazione criminalità
Perché quelli sono messi nella condizione di agire in condizioni più forte
Nella mia provincia non a Napoli
Tutte legate da patto di una zona
Sono appetite dazi ente di Mondragone
Tutte dimostra
E poi certificato antimafia registro che su tutti i ragazzi perbene non
Ma noi dobbiamo riflettere
Quindi quando discutiamo come recuperare la legalità
E immaginiamo che la legalità sia all'aria la repressione e la stupidità più grossa
Quando si ho ripreso un po'concetto sentirlo noi via Sabina andiamo molto d'accordo meno per quella parte che vi interessa di più che della quale io non parlo perfetta a
Ora una questione del genere non può essere rimessa all'ultimo vizio del rilievo penale astratto
Insomma magnifico questa università
Nella mia memoria per cui grande rispetto ed è per questo università era legata a alla cultura del diritto romano
Che era scienza giuridica vera
Quella che non so se avete letto il professor Casavola ieri sullo Sole ventiquattro Ore
Discettando sull'istituto della famiglia da Romming voi
Ha dimostrato a tutti gli analfabeti che pontifica no che l'unità della famiglia e un'istituzione dei templi romani e che la Chiesa elevata a dignità di Sacramento altro oppure
L'articolo bellissimo
Di questo napoletano
Di grandi intelligenza di straordinaria tolleranza Sabino avrebbe mandato anche a quelli della CEI quell'articolo perché non è solo che aiuta aiuta moltissimo a capire concludendo
La politica alimenta speranza
No
No
Quello che sto dicendo
Però stiamo attenti
Noi stiamo dando una lettura dei processi politici diversi dalla realtà
Il meccanismo di organizzazione della politica ormai finalizzato sono alla conquista del potere
E chi lo conquista lo esercita
Vertici dalla democrazia rappresentativa sono sparite non ci sono più la crisi della politica sta in queste ore e immaginare che da questo si riesca ipotizzando modelli astratti di ricomposizione politica
Secondo me accelera la degenerazione del processo anziché venirne fuori
Non dovremmo riflettere non lo dico al magnifico insomma
Su queste questioni
Non perché si impongano scelte
Insomma le scelte le fanno le persone ma perché le persone possono essere io aiutati e prima di fare nasce la scelta a sapere in che direzione vanno
E quando ho letto
Qualche mese fa
Che a fronde
Insomma di di questa riflessione di speranza del cardinale
Che non è un fatto tecnico
Sono le parole
Insomma dietro il comportamento c'è un messaggio d'amore e di redenzione infinita si ipotizza che questo è inutile il luogo esatto dai quarantenni
Lasciatemi di con molta franchezza che l'intelligenza non aiuta
Siccome questo riferimento è avanzato dagli uomini del progresso
Mellone tu vorresti
E no va all'inferno
Cardinale Sepe ricostruire la speranza ma nelle sue parole nei suoi primi gesti nella sua azione pastorale abbiamo sentito anche da presidente dei militari anche nelle sue denunce
Certo non intende ridurre la speranza cristiana a una retorica consolatoria o marginale la sua speranza e innanzitutto assunzione di responsabilità ricordo soltanto per gli amici alla platea la lettera pastorale prima la prima riflessione nel sangue e la speranza
Affrontiamo le paure che minacciano Napoli uscendo da ogni sorta di omertà abbiamo le energie per farle ancora
Napoli ha fame e sete non di parole ma di una parola che come un seme piantato in terra buona non venga spazzato via ogni volta che cambia il vento
Cardinale Sepe
Grazie ebbe buona sera a tutti non se la
Speranza
Non è parola
Non illusione
Non è un futurismo
Va ancora un ingenuo
Speranza per noi
è una persona
E quindi proprio perché questa persona
Ha avuto
Una vita concreta umana
Fatta
Di tutto quello che può appartenere ad una esistenza concreta anche se
Incarnata
Nella divinità questa persona
Per noi diventa
La base il fondamento su cui noi vogliamo costruire la speranza vogliamo tale speranza
Beh
Fatemi leggere quello che ho scritto se non succede
Anche perché stamattina
Sono andato
Un istituto tecnico industriale statale a Ponticelli
E mi sono messo in dialogo con i ragazzi
E domandavano proprio queste queste cose qui
Io nei giorni scorsi si ho preparato qualche cosa per iscritto
E vorrei leggerlo per non andare fuori nevica presidente che è facile che mi faccio prendere
Dal collega a
Devo leggere intanto perché devo ringraziare
è salutare tutte le autorità presenti e poi
Le illustri relatori
E ringraziare anche la Fondazione Tarantelli perché la prima volta che mi è venuto l'invito io ho visto
Che c'era questo titolo di riorganizzare la speranza
Mi sono sono riandato subito alla
A quello che aveva detto Paolo Giovanni Paolo secondo a Scampia ed è quello che poi spiega perché più cardinale perché Jean via no
è perché avevo accompagnato allora il Papa
Aveva fatto quel discorso
Tornando a Napoli dico Barry prendo le orma che ha fatto il Papa
E riprendo soprattutto lo spirito
Con cui il Papa è venuto a Napoli c'è questo invito alla speranza allora
Dico sì non possono non andare non posso non sentire anche questi
Interventi autorevoli che mi hanno preceduto
Certamente è un tema loro lo hanno sottolineato un tema di grande attualità
Ma che
E anche complessa non si può ridurre solo qualche considerazione
Io per questo anche un voluto di prendere quelle che sono sono state due documenti fondamentali anche della da parte del dei vescovi italiani
Documento sulla Chiesa italiana e le prospettive del Paese che però dell'ottantuno e anche quest'altro su chiese italiane mezzogiorno ecco io proprio per questo che dell'ottantanove però ormai ha fatto i tempi io già ho chiesto ai vari presidenti delle conferenze episcopali
Di non di fare un altro documento perché basta dei documenti geloso troppa assai proprio allora allora no de vediamo concretamente concretamente come possiamo riorganizzare la speranza del Mezzogiorno sulla base della realtà storica che oggi stiamo vivendo
Certamente io credo personalmente
Che come accennava anche tutto Milone
Esistente
Perché non è stata ancora risolta
La cosiddetta questione meridionale
Non è stato ancora reso
E non è stato ancora risolta perché
Perché
Si è tutto mi pare o quasi tutto sembra voluto basare
La soluzione di questo problema del meridione della questione meridionale
Su un tipo di assistenzialismo
Sia sociale sia economico
Che però non mi ha dato un vero sviluppo alle nostre città
E non ha dato un vero sviluppo alle nostre genti perché le nostre genti e non sono state messe in condizione di esprimere in tutto le loro possibilità e potenzialità
E allora anche quando sono venute da fuori
Tanti modelli o culturali o sociali
Cosiddetta
Globalizzazione
Venivano da fuori venivano da lontano
Ma non sempre riusciva uno incarnarsi nella realtà al nostro specifica particolare
Questo che cosa ha creato come conseguenza
Che si è il fossato
Tra nord e sud
Questo non solo l'Italia ma anche il mondo si è maggiormente approfondito
E oggi assistiamo a che cosa
Che quelli che sono i Paesi ricchi diventano sempre più ricchi
E quelli che sono i Paesi poveri diventano sempre più
Conseguenza oggi
Anche il linguaggio dei diritti e dei doveri
è diventato si è concluso con il linguaggio dell'abuso
Della sopraffazione della violenza
Il linguaggio della libertà la parola libertà uguaglianza solidarietà
è diventata violenza più o meno occulta più o meno pari
E allora si è creato in realtà soprattutto un vuoto
Un vuoto umano vuoto etico
Un vuoto per cui qualcuno dice siamo irrimediabilmente compromessi
Io dicono
Se creato un un vuoto perché c'è stato un vortice di situazione di movimenti
Però niente e compromesso se noi prendiamo coscienza di questa realtà e a questa realtà cerchiamo di dare una risposta molto chiara e molto concreto
E quale
La questione meridionale per scendere un po'nel concreto come diceva anche il Rettore Magnifico secondo me la questione Giovanni
La questione giovanile
Perché se noi non prendiamo Nord rifondiamo tutta una eticità
Sulla base di una nuova visione del mondo della vita
Noni continuiamo a camminare per un sentiero che porta praticamente
A a a niente al vuoto
Per riprendere questo discorso della eticità Volley leggere
Vorrei leggere un passo
Della enciclica di Giovanni Paolo secondo la la vorremmo esercenti
Che ci invita a rimboccarci le maniche
Cioè noi non possiamo stare con le mani così
Dobbiamo
Agire e agire con le nostre mani
E quando dico agire con le nostre mani
Dico anche che qualche volta c'era qualche volta ci dobbiamo sporcare queste ma
Il Papa scrive così
Gettando lo sguardo sull'intera famiglia umana sparsa su tutta la terra discorso di universalità
Non si può non rimanere colpiti da un fatto sconcertante di proporzioni immense
Sembra quasi una vettura apocalittica
E cioè
Che mentre da una parte cospicue risorse della natura rimangono inutilizzate
Dall'altra esistono schiere di disoccupati e sottoccupati e sterminate moltitudine di affamati
Un fatto che senza dubbio stata attestare che sia all'interno delle singole comunità politiche sia nei rapporti tra esse su un piano continentale Montinaro e mondiale
Per quando riguarda l'organizzazione del lavoro e dell'occupazione c'è qualcosa scrive il Papa c'è qualcosa che non funziona
E non funziona proprio nei punti più critici e di maggiore rilevanza sociale
Ora è vero che noi ho avuto la possibilità di vedere nel mondo certe situazioni dall'Africa Alasia l'America Latina
Grazie a Dio non viviamo in in un paese
Che che che
Che
Vive queste situazioni estreme
Però
Ecco sempre per rimanere alla questione meridionale
Quale oggi la realtà della disoccupazione soprattutto Giovanni
è uno dei problemi più grandi
è uno dei problemi che ha riflessi non soltanto appunto sul piano economico
Ma in modo particolare su quello sociale e morale
E da qui forse tutto una possibilità di valutazione i perché del perché della della tanto violenza della violenza gratuita dell'attore violenza che che che sfiora alle volte anche la disumanità
Ora vogliamo costruire e ricostruire riorganizzare la speranza
Io credo che qui dobbiamo collaborare tutti
Dobbiamo mettercela tutta
Diceva ancora questo documento della della dei vescovi italiani
Uno sviluppo che incompiuto distorto dipendente frammentario
Denota soprattutto in rapporto al Meridione
L'esistenza di una crisi che è di tutto il Paese e non solo del Mezzogiorno
Se si considera che l'incremento delle capacità produttive
Al luogo in grandissima parte nel centro nord mentre la crescita della forza lavoro si realizza praticamente quasi tutto a nessuno
Allora aldilà di tutte le valutazione di analisi socio economiche
Io credo che per riorganizzare la speranza da noi
Deve prevalere la solidarietà sull'individualismo
Deve prevalere la solidarietà sull'egoismo
Tutto ciò poteva realizzarsi
Se noi ci mettiamo in una dimensione etica in una dimensione morale e per noi cristiani in una dimensione
Cristiana e cioè
Che
La libertà
Non è quella che
Vuole e pretende tutto e subito al di fuori di ogni di città
Ma facendo poi in fondo del danaro Vitolo
Libertà e realizzazione dei bisogni innanzitutto interiori
Allora se speranza significa futuro
E se il futuro dove lo dobbiamo costruire sulle giovanissime generazioni e non solo
Io credo che e tempo che noi prendiamo coscienza della nostra la responsabilità
Di attuare delle politiche capaci di offrire opportunità di lavoro
Per esempio insistendo anche sulla formazione
Sulla formazione culturale sulla formazione professionale
Cercando incominciando a mettere mano a questo che è uno dei fenomeni più degradanti il quale la evasione scolastica dalle nostre scuole
E quindi offrendo concrete possibilità di realizzazioni di quello che i nostri giovani possono e devono fare
C'è bisogno di una inversione di tendenza
Un'inversione di tendenza che dicevo e fondamentale
La parte di formazione
Oggi c'è una realtà deformante continuamente deformante dei valori dell'uomo e della società
I modelli di vita
I valori oggi
Che cos'è e tutto sull'effimero sul superfluo e tutto una ricerca di quella
Di quel Paradiso che uno pensa di possedere immediatamente e che poi lo si constata tutti tutti quanti diventa un paradiso su artificiale
Allora se i nostri giovani crescono con l'idea che sia integrati nella società solo si è si è in grado di essere al passo con la moto
Saranno sempre non Turi costruttori della propria vita della propria esistenza ma i nostri giovani continuano ad essere vittime di questo loro sogno Vacca
Già quaranta anni fa più di quaranta anni fa
Il Concilio denunciava
Le aberrazioni di uno sviluppo economico che non salvaguardare l'uomo che non son mettere il rilievo i valori essenziali dell'uomo
Tant'è che si era arrivato al punto che l'uomo diventava lo strumento il mezzo e non il fine di quelle che erano leva le il lavoro
E le proiezioni del futuro
Allora organizzare la speranza
Significa che anche qui
Dobbiamo mettere insieme Nord e su
Che abbia e ci abbia un progetto comune di sviluppo
E non è necessario prendere atto che non ci può essere sviluppo autentico se non riusciamo a far rinascere moralmente e civilmente il nostro Paese
La stessa questione meridionale
Deve essere considerate innanzitutto una questione morale
E allora questo per questo noi meridionali
Dobbiamo superare ogni forma di vittimismo ogni forma di rassegnazione ogni forma
Di
Come dire quel piangersi continuamente addosso
Oppure di aspettare tutto da San Gennaro che San Gennaro ci mette lui va avanti San Gennaro ci mette la mano se prima di San Gennaro ce la mettiamo noi
A costruire il nostro futuro
E quindi dobbiamo sentirci responsabili del nostro futuro non proiettando uscì nel domani nel futuro ma oggi il futuro è oggi cioè incomincia da oggi
Non possiamo solo pensare a chi sa che cosa e oggi che c'è bisogno di fare una politica di occupazione e oggi che bisogna fare tutto il possibile
Perché i nostri ragazzi abbiano a formarsi a una vera eticità di vita
E oggi che bisogna rappresentare i valori e tutto questo c'è
Permettetemi c'è perché non non sono sogni io tocco con mano ogni giorno anche stamattina quando sono andato nel in questa scuola lo vedo lo sento
E alle volte per questo che parlo Presidente perché lo sento allora allora
Quando noi chiamiamo
I nuovi la nostra gente ha un gesto di solidarietà
Ma qui è successo livelli mi dispiace dirlo
Dottor pezzo
Ma quello che è successo a Napoli per questa asta di di
Di solidarietà
E non crede che a Bergamo e sarebbe successo
Non perché tanti amici bergamaschi le riserve escluse tutti no
C'è c'è un altro modo di di di cogliere di fare lei forse avreste dato due abbiamo guadagnata trecentocinquantuno a livello voi ne avreste date tre milioni e cinquecento è uno vive erano però il ragazzo che entità la la Lala peluche perché dice io devo aiutare il mio fratellino fratellino nel senso che sta male
E verrà anche incarcerato di Nisida che si metta a fare il presepe perché deve essere venduto e e e ecco quest'
Che sta sulla Napoli o se fa
Allora
Rimbocchiamoci le mani
Noi abbiamo tutte le possibilità e le potenzialità
Andiamo tra la gente
Ascoltiamo la gente sentiamo la gente
C'è una sete io dicevo lo dicevo anche ieri quando incontrato queste venti mila famiglie a a piazza Dante cose non tanto lo
Il pane materiale e la sede di acqua fresca noi abbiamo bisogno di pane
E acqua di contenuto morale
E abbiamo tutta una tradizione nelle nostre vene
Abbiamo tutto un DNA che ci dispone facilmente
A realizzare questi valori
Ci diceva ed è vero adesso visto che anche l'università
Federico secondo e poi adesso chiesto avanza Napoli che domani può diventare un ponte un centro per tutta una realtà mediterranea per
A vere e ricevere perché sembra un dare e un ricevere bene noi abbiamo tutte queste polizze potenzialità
A ottobre avremo questa rappresentazione di tutti i capi religiosi adesso scritto ebbe verranno noi i grossi calibri no oltre che era presidente di Repubblica
Qualche veri qualche leggina
Va no ma grossi capi religiosi
Perché Napoli devi dimostrare che le potenzialità
Per mettersi come centro come
Luce insomma
Per vivacchiare il bene
E allora io dico se noi realizziamo le cose buone e concrete pratiche fattive
Il male indietreggia
Il mare come il mare che dopo viene risucchiate è
Noi abbiamo tu
Il terreno su cui edificare il nostro futuro
Lo facciamo insieme lo facciamo collaborando tutti ognuno nella sua parte
Ma lo faccia nella certezza che molto dipende dalla nostra buona volontà se noi ciglia riappropriamo dei nostri valori se noi soprattutto siamo convinti
Questa speranza che i nomi noi questa speranza la possiamo
Trasmettere e concretizzato
è questo che
Che volevo dirvi
Mettiamo da parte ogni individualismo
Ogni pessimismo
Mettiamo da parte ogni siamo anche
Tentazione di fuggire no
Riappropriamo cd noi stessi e io sono sicuro
Con l'aiuto di Dio sì Napoli può essere il luogo dove oggi la speranza è una concretezza
Grazie la Fondazione Tarantelli ovviamente non poteva e non voleva dare ricette ma offrire spunti di riflessione al l'alto livello possibile
L'autorevolezza dei nostri interlocutori credo abbiamo dato hanno dato una risposta
Importantissima questa sera grazie al presidente De Mita Savino Pezzotta rettore Trombetti grazie al cardinale