Per una piena e migliore occupazione

Niente
Gianni è in arrivo
Gianni De Michelis prendo è in arrivo quindi con un po'di ritardo iniziamo siccome avete visto i relatori sono abbastanza nutriti cercheremo di contenere interventi in un sistema sintetico per poi creare anche un confronto e un dibattito tra i relatori nel presentare questo convegno il mio compito in rappresentanza del segretario regionale del Nuovo PSI dal nord Italia e di rispondere a due domande
Perché è un convegno sul lavoro perché qui a Milano
Il lavoro inteso come fonte primaria del capitale e il nostro genoma la radice della nostra nascita ed il fine della nostra esistenza
A Milano perché l'economia italiana si regge sul sistema produttivo del Nord in queste regioni si è sviluppata qui è entrata in crisi e solo da qui può sperare di ripartire
Come socialisti che siamo organizzati e spesi per la tutela degli interessi della classe lavoratrice
Ma abbiamo anche su questo punto una specifica identità e diversità con altre dottrine politiche che si richiamano alla difesa del sociale
Il nostro approccio al lavoro è sempre stato dinamico e flessibile legato agli eventi politici e dallo scenario economico Mazzone difendere e sostenere l'occupazione per noi vuol dire anche difendere ed incentivare chi il lavoro lo produce
Cioè il capitale il mondo dalla produzione del commercio dei servizi
Riteniamo che gli interessi della classe lavoratrice sono la nostra priorità ma con altrettanta chiarezza siamo convinti che questi interessi non sono una variabile indipendente anzi le modifiche strutturali del dei sistemi economici sempre più condizionate dei mercati internazionali devono responsabilmente essere considerate come varianti principali di cui il lavoro e la conseguenza
Su questo piano siamo in aperta polemica con quella parte della sinistra italiana e con quella parte del movimento sindacale minoritario per fortuna
Che ritiene intoccabili le normative le garanzie i contratti questo atteggiamento presuppone una sconcertante confusione tra diritti e privilegi
Molte crisi strutturale delle aziende pubbliche sono causate da queste irresponsabile rigidità una gran parte del disavanzo della spesa dello Stato e privo di controllo perché generato da un eccesso di garanzie di immunità de improduttività della pubblica amministrazione
L'intransigenza sui diritti mette in crisi lo stesso tutelato gli stessi lavoratori e soprattutto il loro futuro e quello delle nuove generazioni
Le regole del mercato non li posso non le possono dettare i governi quando qualcuno ci prova ci troviamo di fronte a sistemi autoritari che governo nella povertà nell'ingiustizia e nel terrore
Il nostro interesse verso il mondo della produzione si basa sull'equazione
Maggiore ricchezza uguale maggiore benessere
Un'equazione però non è automatica né naturale
Per questo le nostre azioni sono rivolte a trasferire il profitto di pochi nel benessere di tutti assicurando però l'incentivo ai meriti e la protezione dei disagi
Il sistema produttivo italiano è strutturalmente in crisi e va rilanciato con un'efficace ed urgente intervento pubblico
Di opere infrastrutturali ma anche con la dinamicità del lavoro
Dinamicità che non vuol dire far west
Bensì un sistema di nuove garanzie più modulari più elastiche
Anche al mondo della produzione ed a quello dell'impresa abbiamo qualcosa da dire
In presenza di sconfitte si è sempre portati a far ricadere su altri la propria responsabilità
Una grande colpa della crisi economica italiana la dobbiamo alla mio Pia dall'impresa
Alla pretesa autarchica di una parte del nostro sistema economico troppo ritardo ci siamo accordati delle conseguenze della globalizzazione
La timidezza e di ritardo negli investimenti per l'innovazione e molte e nelle ristrutturazione dell'impresa hanno favorito l'invasione degli altri mercati
A nulla serve la richiesta di azioni protezionistiche o la pretesa di una difesa postuma
Il mercato libero non prevede portatori di handicap da tutelare corre veloce e impone l'idea migliore il prodotto più nuovo il prezzo meno caro
E vero come dicono imprenditori che il sistema politico si è dimostrato inadeguato nel rispondere alla crisi ma è altrettanto vero che la nascita di questa seconda Repubblica è stata avallata ed alcuni casi incitata
Anche dal governo dell'impresa italiana
Quel governo che deteneva e detiene gran parte degli strumenti di informazione e di condizionamento dell'opinione pubblica
Il ping pong tra vincitori e vinti dei governi Prodi e Berlusconi questi quindici anni sono la migliore dimostrazione
L'insufficienza e l'incoerenza delle rispettive azioni di governo sono la ragione delle loro staffette e delle periodiche sconfitte
C'è però una via di uscita questo convegno vuole essere un contributo ricercarla
Essa passa per un sistema politico più preparato più responsabile più capace sono necessari interventi urgenti e coraggiosi sulle opere infrastrutturali a sostegno dello sviluppo io a difesa del nostro ruolo in in Europa
Sono necessarie riforme e maggiori investimenti pubblici sul sistema formazione ricerca scientifica ed innovazione
Vanno fornite nuove risorse energetiche
Meno costose meno inquinanti
Il progetto che dobbiamo realizzare e si mila risultato di un film
Molti fattori al suo successo
Il produttore che Scelli un buon regista lo scenografo che crea l'ambiente adatto
L'autore che stenta un testo avvincente Elia gli attori che lavorano in sintonia
Tutti i soggetti da scegliere per loro prezzi professionalità e non dall'albo di famiglia
Come socialisti nella nostra storia
Abbiamo presentato numerosi film
Alcuni di su sesso altri meno
Oggi siamo senza mezzi
Ma non senza esperienza credibilità e capacità la parola Grauso Fabrizio grazie
Io desidero innanzitutto ringraziare ovviamente tutti voi il relatore gli invitati che hanno accettato di partecipare a questa iniziativa
Coppa che mi ha preceduto ha introdotto in qualche misura la
La questione che si pone rispetto all'appuntamento di oggi uno dei primi appuntamenti sicuramente ne ce ne saranno altri cui seguiranno a quello di oggi e l'avvio di una discussione come dire l'avvio di un approfondimento
E credo che anche la riuscita di oggi denoti quello che può essere in qualche modo come dire l'attenzione che c'è rispetto a queste vicende e se vogliamo anche attenzione che c'è
Sul sull'iniziativa
Di anche sia un piccolo partito Baath un partito diciamo a tutto tondo riformista
Tralascerò rispetto alcuni dati economici tra lascerò molto delle indicazioni che potete trovare potrà ampiamente on line quindi lascio coi successivamente alla lettura di alcuni dati
Però
Vorrei avviare dicendo che come dire non c'è una un'assenza di passato rispetta le questioni del lavoro
Vi sono grandi questioni aperte alle quali l'istituzione stessa politica ancora oggi deve rispondere c'è da un lato in primo luogo il sottoscritto per lavoro regioni per le donne e per i lavoratori più anziani
E c'è dall'altro in particolare l'esigua crescita della produttività dell'innovazione e della competitività guardate la Commissione Europea fa un quadro più positivo rispetto al passato naturalmente purtroppo non è così ne non è così dappertutto vi segnalo alcuni dati indi estremamente sommaria
Nel due mila e sei un Europa il tasso di occupazione
E circa intorno a trentasei al sessantatré per cento ed è in crescita rispetto al due mila i nostri partner europei tuttavia hanno un tasso di occupazione che supera il settanta per cento l'Italia invece ancora
Percentuali di gran lunga inferiori
La quota dei nostri lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato sul totale dei divertenti varia poi da paese a paese
Se in Spagna in Francia supera rispettivamente il trentatré o il dodici per cento in Italia siamo intorno al tredici virgola tre per cento il part-time ad esempio diffusissimo in gran parte dei Paesi del Nord Europa lo è molto in Olanda in Danimarca e soprattutto per le donne
Questa è una forma di lavoro che ha rappresentato e rappresenta una soluzione
Adatta anche per consentire al lavoratore più anziani come dire di arrivare gradualmente all'età della pensione con incentivi di natura fiscale e previdenziale
Molti sono i Paesi che le hanno incoraggiato questo programma in vista del pensionamento flessibile ed è perciò positivo almeno questo è come dire in sintesi una un passaggio sull'ultima finanziaria ed è positivo che si sia prevista in qualche modo una una norma incentivante anche se sperimentale per quanto riguarda la staffetta giovani anziani
In ogni caso partiamo da un dato
Il numero degli occupati nelle aree meridionali si è ridotto prevalentemente a scapito della quota femminile dei giovani
L'occupazione è cresciuta di poco meno di un punto ed è cresciuta
Anche per effetto delle misure previste a suo tempo per prolungare la permanenza sul lavoro
Tuttavia siamo ancora distanti dagli obiettivi di Lisbona il nostro tasso di occupazione pecche in crescita si ferma a malapena cinquantotto per cento
è un risultato raggiunto anche grazie alla conta la partecipazione del lavoro delle persone al di sopra dei cinquantacinque anni che tuttavia badate bene
Al trentun per cento del potenziale e cioè dieci punti inferiori alla media europea
Contemporaneamente si conferma la fuga dal lavoro stabile dà lavoro a tempo pieno per Eurostat il nostro tasso di disoccupazione al contrario
E intorno al sette per cento in Europa è al sette virgola cinque
Restano tuttavia significative differenze anzi se proprio vogliamo vogliamo dirla in maniera molto chiara
Un divario tra le aree territoriali il nostro tasso disoccupazione assunte è doppio rispetto alla media nazionale è triplo rispetto al Nord dove si ferma invece al tre virgola sei la stasi della produttività ci ha ricordato pochi giorni orsono il governatore di Bankitalia Draghi purtroppo è anche connessa con la carenza del capitale umano
Compagni intorno intorno alle questioni del lavoro e intorno soprattutto rispetto alla possibilità come sappiamo che è stato una monopolizzazione del dibattito degli ultimi l'introduzione di forme flessibili dell'impiego ha consentito di rendere più dinamico il nostro mercato del lavoro
L'assenza però di una forte crescita economica ha rallentato quel processo di stabilizzazione che pure forse si immaginava
E dunque necessario introdurre dei correttivi perché troppo acuto il rischio che prendono corpo tendenza destrutturati nel mercato del lavoro
Lo scenario che abbiamo di fronte è buona sostanza è quello dove a fronte di una rigidità del lavoro standard si assiste a una fortissima elasticità della componente atipica del lavoro
Non deve perciò sorprendere e badate bene non lo dice l'onorevole Migliore ma il direttore dell'ufficio studi di Bankitalia quando afferma nel nostro Paese ci sono state massicce iniezioni di flessibilità
Ma il cane è stato come infilare una siringa di una gamba con un laccio emostatico pre bloccare la risalita del sangue
Se si continua così se continuiamo così alla fine la gamba cede
Siamo ormai di fronte aggiunge a forme di neo schiavitù soprattutto per i giovani centinaia di migliaia di ragazzi entrano nel mercato del lavoro a condizioni da Ferriera ottocentesca certa un giudizio forte ma non ci meraviglia
Chi non è attivo o ha interrotto il rapporto di lavoro o è o nella ricerca ha scarsissime quando una non totale assenza di tutele
E quando parliamo di tutele badate bene non mi riferisco solo a quelle del sostegno al reddito ma anche a quelle delle future garanzie pensionistiche perse e per la propria famiglia
Considero positivo che si sia provveduto a una rimodulazione delle aliquote contributive sia per i lavoratori subordinati sia per i lavoratori autonomi e a un percorso di stabilità incentivata sulla base di intese negoziali
è un passo in avanti ma non è ancora sufficiente
In troppe realtà ha ragione a dire il segretario generale aggiunto della UIL Angeletti il lavoro flessibile non si è aggiunto a quello stabile ma lo ha sostituito il lavoro cattivo a insomma finito per scacciare Colombo
Insomma una flessibilità che non riguarda solo il settore privato ma che si è si sono nel tempo anche le pubbliche amministrazioni per effetto deliberati come noto blocchi del turnover
La stessa Ragioneria generale dello Stato ha reso noto che nella pubblica amministrazione vi sono attualmente oltre cinquecento mila persone con contratti di lavoro atipici
Lavoratori che sono fondamentali per la garanzia dei servizi erogati nella scuola come nella sanità e che hanno un grado di tutela ben inferiore a tutti gli altri sono pertanto da valutare positivamente alcune delle misure adottate per una una loro graduale stabilizzazione
Altrettanto positivo però l'impegno assunto dal Governo con le organizzazioni sindacali se verrà onorato nel recente memorandum d'intesa sul lavoratore pubblico sul lavoro pubblico vi sono oggi perciò le condizioni per avviare un'effettiva riorganizzazione e modernizzazione della macchina pubblica per una sua migliore efficienza ed efficacia diretto a supportare anche mediante un mix di processi di mobilità regolata di innovazione tecnologica di criteri meritocratici e di valutazione del merito la produttività e la competitività dell'intero sistema Paese guardare vi è la consapevolezza diffusa
Che il lavoro è cambiato e sta cambiando
I cambiamenti hanno investito i luoghi del lavoro come anche le modalità della produzione
Corollario l'occupazione in passato si basava su stabilità e sicurezza
La contrattazione aveva uniformato gran parte dei trattamenti riducendo e persino eliminando le incertezze e le insicurezze oggi non è più così
Questa garanzia oggi non vi è più e anzi vi è forte la probabilità che il patrimonio di competenze che lavoratori si portano dietro possente Chiara sei deriva formazione conoscenza innovazione costituiscono pertanto la vera possibilità di una buona sicurezza in un mercato del lavoro
Ha detto l'ex ministro del lavoro di Bill Clinton
Nell'epoca della flessibilità indotta governare questi cambiamenti significa anche aiutare la gente a trovare il più presto possibile il loro posto di lavoro sul mercato nell'acquisire le qualificazioni necessarie
E aggiungo persino il governatore di Bankitalia Draghi non esita a dire
Margini di flessibilità sono stati recuperati in questi anni
Naturalmente se il mercato è ben regolato senza eccessi di rigidità nella componente tipica i contratti atipici offrono utile ventaglio di opzione all'impresa e ai lavoratori
Se invece divengono un surrogato dell'ordinaria flessibilità dell'impiego impediscono a molti giovani di pianificare il futuro riducono gli incentivi dell'impresa
Frenano la produttività del sistema
Di fronte a questo scenario ci sono due posizioni da un lato coloro i quali sono
Avversi a qualsiasi forma di flessibilità
Questa risposta e la rigida però al cambiamento il che non attenua l'ansia e disagio di chi è fuori dalla cittadella del lavoro
Dall'altro coloro i quali recitano invece il mantra della flessibilità quale paradigma per rimettere in moto i mercati la competitività e la crescita
Va da sé che la nomina regolativa non è per noi la risposta più adeguata
Con altrettanto rigore va detto però no alla cattiva flessibilità quella che dilaga oltre misura e quella che diventa precarietà
Ragioni di equilibrio ci devono portare ad affrontare questa divaricazione guardando a una flessibilità regolata insomma ha una buona flessibilità questo aiuterebbe quella riunificazione del mondo del lavoro anzi della Società dei lavori
Vengono in mente le parole di un riformista che non veniva dal nostro partito ma che ha saputo interpretare con grande franchezza a volte con molta durezza anche la solitudine del riformismo
Parlo di Luciano lama quando vent'anni fa nel corso del suo discorso di addio alla CGIL disse
Il nostro ruolo riformatore si misurerà dei risultati che riusciremo a ottenere intorno all'unificazione di tutte le forze segmentate che la società in cui viviamo sviluppo ogni giorno
Non abbiate paura delle novità non risulta della realtà perché il sì presente in maniera incognita e non corrisponde a schemi tradizionali comodi ma ingannevoli
Una solitudine questa che lo aveva portato in piena autonomia è in forte contrasto con i vertici del proprio partito assicurare nel gennaio dell'ottantatré
Il primo protocollo d'intesa il grande accordo si disse su costo del lavoro e raffreddamento la scala mobile
Quell'intesa quel patto quel patto neo corporativo come si diceva si infranse l'anno successivo come sappiamo generando una stagione assai conflittuale
Ma l'obiettivo della concertazione sociale che non è concessione ha mantenuto nel tempo il suo colore e cioè quello di realizzare fase di stabilità economica e sociale
Attraverso azioni consensuali volte a rimuovere o correggere fenomeni negativi del mercato
La concertazione come metodo e non come obiettivo quando ben indirizzata ha conseguito altri buoni risultati come dieci anni più tardi sull'accordo sul costo del lavoro
Naturalmente su obiettivi vanno aggiornati ed è per queste ragioni che l'azione riformista diventa oggi ancora più necessaria
Come possiamo pensare allora di avere buona e più ampio occupazione
Certo serve un mix di guado di politiche macroeconomiche di sviluppo e competitività e tuttavia anche buone regole non sono di per sé influenti ma serve anche un deciso cambio di passo sulle questioni dell'adattabilità
Per ampliare le opportunità di lavoro in uscita globale abbiamo bisogno di flessibilità come di mobilità ma in un contesto appropriato di protezione sociale in un contesto insomma di flessicurezza
Non è attribuendo badate bene al pacchetto Treu o alla legge Biagi la responsabilità degli squilibri del nostro mercato del lavoro che risolveremo la questione
Semmai se dovessimo individuare zone d'ombra e quello di venerdì rivedere alcune tipologie contrattuali che peraltro hanno avuto scarso impatto come lavoro ripartito quella che a Fatah e in particolare ripartire dalla mancata riforma degli ammortizzatori sociali e dallo Statuto dei lavori
Continuiamo a pensare che come ogni riforma essa debba svolgere il proprio percorso verificarne gli affetti infine prospettarmi i necessari correttivi non siamo i soli a dirlo anche il ministro del lavoro la scherma non sosteniamo detto da poco in Commissione parlamentare l'esigenza di uno che l'impresa moderna che si misura nella globalizzazione
Di avere a disposizione strumenti di buona flessibilità e in questo modo si avvicinano le persone al lavoro
La buona flessibilità non è precarietà
La precarietà se mai l'utilizzo di lavoratori a tempo determinato in sostituzione di lavoratori a tempo indeterminato
Come ho detto non intendiamo abrogare la legge trenta né intendiamo semplicemente completare dalle leggi e fondamentale invece dotare il sistema nel mercato del lavoro
Di alcuni strumenti purtroppo rimasti nel cassetto come gli ammortizzatori sociali e i diritti di sicurezza sociale
è facile certo spinti danze ideologiche chiederne il superamento più difficile faticosa invece l'azione riformista
Quella che si misura giornalmente con la complessità del cambiamento quella che non sia stata contemplare
Le comode certezze del passato ma che affronta con coraggio le transizioni di una società che cambia consapevole responsabili nei confronti del Paese quando occorre anche remando controcorrente
Per queste ragioni decisivo declinare una serie di azioni lungo le quali avviare una serie di politiche attive
In primo luogo astrarre mantenere sul nostro mercato del lavoro un maggior numero di persone
Occorre fornire incentivi ai lavoratori perché restino più lungo e attività in particolare per i giovani e per i lavoratori con più lunga esperienza professionale
Si tratta di promuovere un approccio basato sull'intero ciclo di vita delle persone
C'è poi ancora l'aspetto della qualità del lavoro e non solo quello della quantità
Perché sono intendiamo condizioni salariali di sicurezza e di salute adeguate
Una tendenziale stabilità dell'impiego il diritto a una formazione continua e a prospettive di sviluppo professionale
Adeguati incentivi e sostegni in caso di discontinuità del lavoro e un adeguato regime previdenziale
Apro una parentesi
Che riguarda tutti noi e anche oggi sulle prime pagine dei giornali
In questo in questo quadro l'ammodernamento del nostro sistema previdenziale e pensionistico non è un fatto a se stante
Di fronte al progressivo invecchiamento della società italiana e comunque nell'ambito di un patto di solidarietà tra generazioni di Renzi
In Italia nel due mila trenta si raggiungerà il picco massimo del rapporto tra spesa pensionistica e PIL e cioè la cosiddetta gobba quando inizieranno dispiegarsi tutti gli effetti a regime della riforma Dini
Da quella data le prestazioni saranno correlate a quanto effettivamente versato in termini di contribuzione sociale
Il miglior modo per garantire l'equilibrio del sistema sarebbe perciò quello di sostenere la continuità del lavoro e la congruità della Liguria
Una condizione si sa di precarietà ha infatti un impatto fortemente negativo sul futuro previdenziale di questi lavoratori
La revisione dei coefficienti diverse
Non ha alcun riflesso si trattamenti dei prossimi anni bensì sulle pensioni delle nuove generazioni
Proprio per limare quella coppa si è fatta come sapete nel due mila quattro un'ulteriore riforma dopo quella degli anni novanta
E dunque fuori luogo è il responsabile prospettare sciocche sistema a riguardo semmai verrebbe da dire che il diavolo si nasconde nei dettagli
Se guardassimo le spese di prestazione per vecchiaia scopriremo che in Italia di due punti rapporto al PIL superiore alla media europea
Tuttavia scorporando le spese del personale assistenziale TFR per fortuna in fase di decollo con un ritardo di quasi quindici anni scopriremo che siamo allineati alla media comunitaria
E ancora il complesso della spesa di protezione sociale in Italia e di oltre due punti inferiori ai valori europei
Certo resta una questione quella demografica che è un aspetto però di lungo periodo
Di questo anche il movimento sindacale ne è consapevole tante
Che lo stesso segretario generale aggiunto della CISL Baretta afferma
è vero l'attesa di vita cresce fortunatamente molto e il nostro mercato del lavoro onde detiene il record con esso cresce la flessibilità del mercato che espone i giovani ad opportunità disagi inediti
E il ciclo di vita che cambia e con esso la Società e UE ridiscutere di tensioni dunque un interesse in primo luogo del sindacato
Se volessimo veramente innovare dovremmo e realtà e lo dice Giddens da anni una volta definita un'età minima muovere verso l'abolizione di un'età fissa ed uguale per tutti del pensionamento
Di esse ma all'esigenza e l'urgenza di adattare il sistema pensionistico al nuovo mercato del lavoro
La manutenzione del sistema anche ammorbidendo quel famoso scalone
A cui a suo tempo peraltro non era raccordo con misure finanziariamente equivalenti dovrebbe passare in ogni caso attraverso un ragionamento complessivo sulle norme sulla totalizzazione e la contribuzione figurativa
Lo stesso sistema contrattuale può favorire e incentivare insieme a quello fiscale previdenziale l'attività professionale e il prolungamento del lavoro per i lavoratori più anziani
Sarebbe poi ed è questa la seconda priorità accresce la capacità di adattamento ai cambiamenti il mercato del lavoro di poter coniugare flessibilità e sicurezza in altre parole flessicurezza questo adeguamento potrà essere aiutato da una buona legislazione di carattere generale e da tante buone intese negoziali che abbiano al proprio centro la riunificazione dei lavori
Questo sosterrebbe non solo le transizione tra due lavori ma anche quello tra lavoro disoccupazione così come quelle tra in attività e impiego
E indispensabili infine investire di più e meglio sulle persone
In che modo possiamo declinare queste priorità
Innanzitutto costruendo un nuovo efficiente e moderno
Sistema degli ammortizzatori sociali
L'attuale sistema come sapete è frutto di una sovrapposizione disorganica di norme succedutesi nel tempo
Serve una riforma vera una riforma vera non da una riforma di cartapesta una riforma di sugli istituti di cui si discute ormai da oltre dieci anni l'esigenza maggiore e quella di rimodulare gli attuali tutele estendendo le a settori scoperti adattandole alle nuove esigenze poste dal lavoro flessibile dalla discontinuità dei tragitti lavorativi dalla copertura dei periodi di contribuzione figurativa
Un tale sistema andrebbe integrato con percorsi di reinserimento nel mercato e politiche formative
Adeguando in particolare la misura e la durata dell'indennità di disoccupazione verso standard realmente europei
Una stima approssimativa parla di una spesa di circa mezzo punto di PIL vale a dire circa un terzo di quanto spendiamo attualmente per questa voce
In secondo luogo un moderno Statuto dei lavori
La prospettiva dello Statuto badate insieme agli ammortizzatori costituisce la declinazione pratica di quella che intendiamo per flessicurezza
A prescindere dalle forme contrattuali è indispensabile assicurare a tutte le forze in applicazione del lavoro una base standard un nucleo fondamentale di diritti universali inderogabili
Le restanti tutele per i lavoratori non standard andrebbero graduato in funzione del grado effettivo di bisogno così debole secondo principi di adeguatezza e proporzionalità
In questo quadro si potrebbe ipotizzare anche in via sperimentale il superamento dell'attuale proliferazione di tipologie contrattuali flessibili
E la loro sostituzione con un contratto che abbia le caratteristiche suggeriti dal professor Boeri volto ad assicurare un percorso graduale verso la stabilità
Va da sé che un tale provvedimento non andrebbe a sostituire bensì ad affiancare quello Statuto fortemente voluto proprio dei socialisti e da un in indimenticato ministro del lavoro come Giacomo Brodolini
Cari compagni cari amici queste sono alcune delle sfide verso le quali penso dovremmo guardare con grande attenzione questo e anche il nostro riformismo
è una forza tranquilla una forza che giorno dopo giorno si muova nella direzione di allargare gli spazi di libertà ma anche di opportunità degli individui e dei gruppi riducendo le tante disuguaglianze ancora presenti
è evidente è una sfida risponde al tempo stesso a vecchie anse come a nuove domande che vengono dalla società è una sfida che ha a che vedere con il metodo e con il merito delle cose
Quanto al metodo visto anche come fattore di stabilità e di governabilità del Paese ma soprattutto come ingrediente del riformismo socialista i socialisti hanno sempre avuto una vocazione che è quella del gradualismo
Lo riassumo fra tanti lo si potrebbe dire con tante parole con tanti compagni socialisti italiani ed europei a partire dal nostro compagno Bettino col ma lo dico con le parole di uno di noi con le parole di Fernando Santi
Quando diceva io credo nella sicura con quiz di ogni giorno credo nella necessità di trasferire nel costume negli orientamenti nelle leggi le conquiste operaie perché siano salvaguardate
E diventino patrimonio di tutta la società civile e di tutta la società nazionale
è un'eredità certe una sfida certo è una sfida che riguarda noi e quanti dal socialismo italiano europeo hanno avuto origine o dove al termine di un lungo cammino sono infine approdati
Ma come andrebbe declinata a sua volta questo orribile l'origine in funzione di cosa
Penso penso che sia giunto il momento il mite Volpe tanti riformisti e tanti riformismi ispirazione socialista
Badate non sul piano della tattico dello schieramento piuttosto su quello dei contenuti dei valori e delle identità di mettere in campo sensibilità e azioni che possono trovare una utile convergenza un comune sentire perché comuni sono in fin dei conti le nostre radici
Guardate in tutta Europa dove l'albero socialista è cresciuto si è irrobustito da di buoni frutti è così
Abbiamo la possibilità di comunicare della sede di dargli una prospettiva possibile abbiamo la possibilità di un punto di approdo di una sua prospettiva concreta ai molti che ci guardano e ci ascolta
Può essere un passo vero autentico non banale né scontato verso la costruzione di un nuovo grande moderno e autentico Partito Socialista europeo grazie buon lavoro
Allora direi possiamo possiamo inizia il dibattito prima del quale vorrei ringraziare l'assessore alle politiche del lavoro del Comune di Milano Andrea Mascaretti che qui oggi e che saluto
Saluto Gianni De Michelis segretario del Nuovo Partito Socialista Italiano che appena arrivato
E naturalmente tutti i nostri i nostri ospiti Fabrizio Grauso ha cercato un po'di delineare la situazione i problemi che sono sul tappeto i dilemmi direi che ci sui quali occorre fare delle scelte concrete
Tra flessibilità che è ormai un valore direi acquisito una necessità ma che va naturalmente utilizzata bene
Flessibilità del mercato del lavoro e sistema di tutele e garanzie efficace che forse quello che è mancato come sapete il dibattito è aperto
Ci sono alcuni anche l'attuale maggioranza di governo che parlano di superamento della legge Biagi altri che invece parlano di completamento di questa legge con un sistema di ammortizzatori sociali e mi pare che l'intervento di Fabrizio andasse in questo senso un altro problema sul tappeto è quello di
Della messa a sistema della continuazione della
Opera di riforma del nostro sistema di previdenza per renderlo maggiormente sostenibile anche qui abbiamo davanti
Un problema non indifferente che e quello dello scalone alcuni parlano di eliminarlo totalmente altri parlano invece di graduare hanno e di renderlo compatibile con le varie tipologie
Di lavoro e quindi si tratta anche qui di operare una scelta
Tra
Diversi punti di vista
E poi naturalmente c'è il problema del riassorbimento del precariato sul quale direi che il governo ha fatto un un primo passo significativo con con la finanziaria ma che va integrato con tutte queste
Con la risoluzione di tutti i problemi ai quali facevo cenno
Ancora il governo sia sicuramente posto il problema di
Dar vita a questo processo
Mediante la concertazione è un esempio sicuramente la sottoscrizione del memorandum d'intesa con i sindacati
Anche su questo sappiamo che si sono sollevate polemiche di vario tipo c'è chi parla di cogestione ma c'è chi invece vede in nella sottoscrizione del memorandum la possibilità di operare riforme condivise e naturalmente in questo gioca un ruolo importante proprio
La RAI che sindacato saprà assumere a questo proposito abbiamo qui Antonio Foccillo
Segretario confederale della UIL il quale tra l'altro a operato molto nel nel settore del pubblico impiego e rappresenta
Un sindacato da sempre attento alle innovazioni
E alle istanze di riforma che provengono dalla società ecco io vorrei avviare il dibattito nel quale pregherei tutti intervenienti di limitarsi interventi dieci minuti perché poi in questo modo magari possiamo anche dare vita brevi repliche
Vorrei vorrei chiedere innanzitutto a Foccillo qual è oggi il ruolo del sindacato in questa situazione che ci vede impegnati in in scelte difficili
Quella di difendere semplicemente certe posizioni o quella per esempio di trovarmi contribuire a trovare una giusta soluzione dei punti di mediazione faccio un esempio per tutti per esempio nel memorandum ma c'è e e credo che proprio la confederazione che rappresenta Foccillo abbia molto spinto per introdurre questo tema c'è un riferimento ci sono dei riferimenti alla necessità di introdurre
Forme significative di innovazione anche nella pubblica amministrazione
Si è ritirato fuori il per esempio il tema del telelavoro
Il quale in Italia e ancora tutto sommato un oggetto strano se vogliamo ma probabilmente perché lo si impiegato male mentre sapete che tra i Paesi che crescono di più in questo periodo come l'India l'uso del telelavoro è diventata una delle uno degli assi nella manica della crescita
Probabilmente il telelavoro utilizzato bene la pubblica amministrazione renderebbe molto meno drammatico il tema della mobilità che è un tema sul tappeto visto che il Governo sta per porre mano a un significativo processo di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni e del back office
Ecco inizierei chiedendo appunto a Foccillo in in questo contesto che naturalmente non riguarda solo il lavoro pubblico ma riguarda anche lavoro privato
Che ruolo può avere il il sindacato
Ciò pure qualche
Sponsor Repetti ma riguarda
Prima di rispondere alla domanda io mi permetto di fare un piccolo commenta così chi ha vissuto tanti anni a Milano
E con un po'di Nostalgia vede questa sala di tanti compagni con cui abbiamo fatto un lungo percorso soprattutto nel Partito socialista poi anche nella UIL
Erano tempi diversi erano tempi in cui paese realmente cambiato e abbiamo contribuito soprattutto nei momenti più drammatici e difficili a sostenere
Nelle fabbriche nei luoghi di lavoro a rischio le politiche che il nostro partito aveva impostato sulla lotta all'inflazione
Mi ricordo la famosa piattaforma la forma il famoso decreto di San Valentino come Gianni si ricorderà meglio di me non fu sottoscritto dalla CGIL erano altri momenti era entusiasmante era motivante oggi purtroppo dobbiamo fare i conti con una realtà che hanno volutamente distrutto e che molti di noi hanno contribuito anche a far distruggere insomma perché ci abbiamo messo un po'tutti i minori
Temendo per però
Il punto più evidente credo che Gianni nelle conclusioni ne parlerà molto meglio di come posso fare io in dieci minuti
E che nel momento in cui più difficile la nostra attività perché siamo sparsi siamo divisi siamo forse anche demotivati in qualche caso frustrati c'è bisogno di un partito socialista
Mai come in questo momento in questo Paese c'è bisogno dalla nostra cultura
Dal nostro modo di approcciarsi Problemi del mosto nostro modo di risolvere i problemi
E mi sembra evidente
Che la classe dirigente di questo Paese
Se voi andate a guardare mai su fascia di quattordici anni abbia avuto due governi di centrodestra e due governi di centrosinistra
E ha dimostrato che i problemi non solo si sono aggravati ma non è riuscita a risolverne neppure uno quindi secondo me proprio nel momento in cui si pone questo problema dovremmo farci una riflessione tutti quanti insieme
Parlare solo del ruolo del sindacato a parer mio è complicato e difficile sindacato vive nella società in cui opera
Dove ci sono rapporti di forza dove ci sono idee valori diversi dove ci sono strumenti e sedi dove poter partecipare poi oggettivamente c'è anche un problema dentro al sindacato
Un problema di elaborazione un problema di i come si può dire di contraddizioni che hanno indebolito lo stesso ruolo del movimento sindacale l'atteggiamento di Cofferati
Quando ha estremizzato il conflitto
Non ragionando di merito così come si diceva prima ma facendo una battaglia ideologica isolato
La sua organizzazione ma ridimensionato dando un alibi a chi non voleva confrontarsi tutto il sindacato oggi ce lo stesso atteggiamento ed è sempre dalla stessa organizzazione quando Epifani sostiene che la finanziaria è stata costruita addirittura sulla base delle sue proposte queste indebolisce sindacato oggettivamente e quindi un sindacato che a secondo i momenti fa l'oppositore
O fa il protagonista e concertatore fra virgolette a parer mio è sbagliato sindacato faccia il suo mestiere come abbiamo sempre fatto poi ci riusciamo non ci riusciamo però è uno dei pochi strumenti che ancora un rapporto con le persone
è uno dei pochi strumenti di democrazia non compiuta ma di democrazia perché persone con una idea diversa a volte si scontrano si confronta discutono e ragionano è uno dei pochi strumenti di partecipazione se sparisse anche questo
Ci sarebbe una vera crisi della democrazia
Rispondo ai problemi ovviamente essendo un un socialista da sempre
La mia storia è quella lo sono rimasto non sono passato a nessun'altro quei lo faccio timidamente con me stesso e faccio quel ragionamento che si faceva nella relazione prima che ogni volta che cerco di gestire un problema
Lo gestisco pensando a quella che è la mia storia la mia cultura la mia tradizione noi non siamo abituati ad avere nemici noi siamo abituati a confrontarci
Sapendo che gli interlocutori con cui ti confronti non tredici per fortuna c'è la democrazia che stabilisce di governo che stabilisce che si oppone tutti i confronti con i tuoi interlocutori ti confronti sul merito
Può andar bene qualcosa che sta fa un governo di centrodestra Como con dal male qualcosa che fa un governo di centrosinistra io forse
Ma penso un po'diversamente da come Tumi sottopone ivi la domanda vedi la storia di questo Paese per restare nel filone con cui ho aperto
è una storia di coloro i quali arrivano dopo
A quello che noi siamo riusciti a capire prima se ne impossessa ne diventano padroni
Allora vale per il partito vale per le scelte che si sono fatte in questo Paese fare anche per le corse di questi giorni allora io pur avendola fatta la discussione occupandomi adesso di
Finanziaria
Di concertazione ce n'è stata poca a meno che non si è convinti che la concertazione sia un pranzo fatto a Palazzo Chigi
La concertazione è quella che si faceva una volta scontrandosi sui problemi
I si ricordava prima l'accordo del ventitré di luglio
Ma c'è stato prima l'accordo Scotti c'è stato prima Ciampa allentino ci sono stati prima tanti e tanti e tanti accordi che hanno visto confronti scontri quanti opinioni anche nello stesso partito
Anche fra gli uomini lo stesso sindacato erano diverso
Ci si confrontava poiché aveva l'obbligo di governare di mediare mediava secondo gli interessi generali e non secondo gli interessi di parte
E la concertazione è questa non è un pranzo a Palazzo Chigi
Dove si organizzano anche le opposizioni
Dove si organizza in tutto io sono molto critico su quel ma non so critico oggi lo anche detto in tante realtà allora
Memorandum non c'è niente di nuovo qui io Fantoni abbiamo una storia di pubblica amministrazione troppo lunga forse
Non c'è niente di nuovo e telelavoro in accordo che abbiamo sottoscritto la bellezza di cinque sei anni fa
La valorizzazione d'amministrazione pubblica il merito sono cose che abbiamo scritto tanto tempo fa si spaccia la mobilità comma risultato
Che modifica completamente l'efficienza amministrazione tutte Baldo insomma
è un memorandum che si doveva fare
E lo abbiamo fatto con quella logica perché in quel momento c'era un'aggressione mirata
Poi guarda io sono stato un difensore dei pubblici egli continua a difendere
E quando la gente aggredisce un settore individuando il nemico e di lei e di fidi vide
Il mondo del lavoro è perché dietro c'è qualcosa
Il pubblico far Bulla
Privatizzare tutta una serie di servizi significa
Alimentare la povertà non diminuire la povertà
Che ci sia un problema di efficienza è un problema giustissimo noi dobbiamo chiedere molto di più perché fare un servizio che per il bene della collettività e perché favorisce lo sviluppo ma non è certo un memorandum
La cosiddetta legge della privatizzazione rapporto di lavoro aveva messo molte più novità dal novantadue a oggi dentro l'amministrazione pubblica
Certo qualcuno dice ma se non tutto ha funzionato e perché se indagato diventato rigido ma allora anche qui andiamo a verificare
Dicevo prima si organizzano anche le opposizioni
Si parla tanto di regimi
E me spiegate che cos'è sta enfatizzazione dell'UGL all'improvviso come il nuovo sindacato
E chi lo vuole
è chiaro che cerca di
Costruirsi una geografia politica un po'sindacale ovviamente diverso individuando anche chi può essere un oppositore del regime e utilizzandolo non dico in forma flessibile
Perché non è per niente al quarto sindacato non i terzi quattro scendere qui c'è il Niger l'unico sindacato vero che c'è dopo Lettres confederazioni e che Fantoni che lo può testimoniare
Invece l'UGL e la Cisal soprattutto l'UGL addirittura la scoperta a Ballarò il Riformista ogni tanto gli dedica un bell'articolo di far scrivere qualche non provvede da vedere che cosa c'è in realtà nei luoghi di lavoro
Anche questo fa parte di una meccanismo dove si scelgono gli amici e dove si individuano chi sono i nemici e quindi si costruiscono gli amici in opposizione ai nemici allora in questo Mariotto come sofà
Ha ragione are pacatamente
Poi lei siamo come diceva prima
Il presidente è un sindacato che non ha mai negato la novità basta fare la storia di questo Paese
Lo Statuto dei lavoratori
Fu fatto da un vero socialista
Che come si diceva in un recente convegno che abbiamo fatto a Roma era uno che non aveva mai dimenticato i lavoratori anche quando faceva il ministro quanti ministri del lavoro poi sono solo dimenticato
Gianni è un altro dei ministri del lavoro che è andato nelle fabbriche a spiegare come si può dire
Delle cose che erano assurde per un ministro del lavoro tutti gli spiegava vedono c'è un lavoro che è la più importante magari far vincere la competizione di quella fabbrica e quindi poi ricostruire Formica è stato un altro ministro del lavoro
Che ha
Cambiato profondamente eroi lo Statuto dei lavoratori non ce lo dimentichiamo è passato culla voto negativo
Del partito comunista e con
La non adesione della CGIL perché si spostava
L'asse del sindacato e diventava istituzionale sindacato ma se ne potrebbero fare mille lato l'introduzione realmente entrata nel sistema dello SME
Le regioni quante cose
San Valentino lo stesso accordo del ventitré di luglio forse qualcuno si è dimenticato
Che fu anticipato da un accordo fatto col governo Amato e poi è diventato portata avanti da Ciampi raccordo famoso del venditore di luglio portò trentina sottoscrivere la corda doversi dimettere
Perché la CGIL non era disponibile e anche le questioni di oggi allora rispondo solo una cosa e poi chiudo
Sulla flessibilità
E sulla necessità di ragionare su tutto quello che riguarda la flessibilità non c'è il tempo poi vediamo se c'è l'altro possibilità io credo che qualsiasi ragionamento con Partito Socialista
Quello col p e con la S maiuscola debba fare quale modello di società si vuole crea perché tutto il resto
Fa parte del sistema tutto il resto va messo nel sistema e se vogliamo creare una società di precari gli emarginati e poi di aggressivi
Perché diventano frustrati
Diventano utilizzati intermedi violenti e giusto
Creare un'ideologia della flessibilità se invece come Partito Socialista fatto nella sua storia e con un sindacato secondo me moderno deve fare non deve nascondersi problema
Lo deve regolare lo deve inquadrare entro il modello di società che vuole costruire allora la flessibilità è utile
E utile per introdurre in un momento come questo di difficoltà i giovani nel mondo del lavoro ma non può essere quello l'elemento di tutta la storia del mondo del lavoro di quel giovane
Allora la flessibilità siccome utile ed è utile al sistema produttivo si può affronta intorno o si fanno accordi in cui lo strumento è valido
Ma poi dopo un certo numero di tempo se l'azienda vuole utilizzare di nuova flessibilità ha l'obbligo di una parte di quella che aveva assunto di farla diventare a tempo indeterminato perché poi credo che l'obiettivo di ognuno di noi è quello di far di creare lavoro vero come diceva nella relazione prima Grauso
E oppure siccome è utile alle aziende le aziende non paghino un po'di più rispetto a quello che il lavoro a tempo indeterminato perché è un servizio
Ma fino a quando ci sarà questo tipo di flessibilità fin a quando ci sarà questo tipo di contribuzione ci sarà poi di conseguenza un riflesso sullo stato sociale sulle pensioni
Perché se non si allarga la possibilità della base
Di accrescere risorse tu sarai costretta a tagliare poi tutto il resto
E quindi altro elemento centrale ma se non c'è sviluppo
Non c'è ricchezza non si costruisce ricchezze non c'è distribuzione della ricchezza e se c'è lo sviluppo allora c'è distribuzione della ricchezza se dobbiamo puntare sullo sviluppo dobbiamo vedere come i sindacati il Governo le imprese costruiscono un progetto di sviluppo guardate anche l'idea di innovazione ricerca generalizzata in tutti i settori non ha senso perché non abbiamo le risorse allora sindacati governo ne parlavamo a Brescia recentemente in un convegno con le piccole imprese
I sindacati governo nemmeno se si mettano d'accordo su alcuni settori su cui vogliono creare eccellenza
Quindi siano in grado questi settori di essere sul mercato e nello stesso tempo si punta l'innovazione la ricerca tutte le risorse su quelli settori
Altrimenti rischiamo che il nostro settore produttivo poi anche qui Gianni può essere molto più preciso di me è un settore produttivo impoverito
è un getto dopo produttivo che non ha più un ramo di eccellenza non abbiamo più siderurgia non abbiamo più chimica non abbiamo più nessun ramo e non come facciamo a competere un po'voi facciamo come come sistema in questa situazione
Neppure made in Italy che era uno degli elementi che ci aveva portato ad essere insieme ad altri ovviamente a livello di quinta potenza d'del mondo alla fine ci stanno superando tutti
E si stava svendendo e anche qui
Basta leggersi l'ultimo libro fatto su Craxi che non voleva la svendita del Paese anche qui Gianni lo può dire molto meglio di me avendo fatto il ministro delle partecipazioni statali si sta svendendo tutto l'ultimo caso è questo dell'autostrada
Che sono comunque un introito che sono comunque in grado di puntare sugli investimenti si sta svendendo
Senza che nessuno del governo
Salvo non lo cito neppure quell'ex magistrato
Che tutto sommato qualcosa sta agitando ma anche soste cose cuscini che ne discutiamo non ce la gioia non vediamo quanti i pesi
Quanti tesi ci sono nei confronti del nostro Paese che non conta niente d'Europa che non entra qui la chiudo sono diventa troppo lunga
Il ruolo del sindacato il ruolo del sindacato dipende soprattutto essenzialmente dalla sua capacità di costruire
In modo autonomo un suo modello di società di Stato sociale di tutela e di garanzie e di diritti
Di remunerazione
Oggi il potere d'acquisto a lei minimi termini
E per fare tutto questo c'è bisogno anche nel sindacato pur avendo superato quel periodo famoso in cui dama
Scoprì che il salario era variabile dipendente non più variabile indipendente perché c'era il governo di unità nazionale
Non ce lo dimentichiamo
Anche nel sindacato bisogna che qualcuno faccia il suo
Superi tutte le misure
Come si può dire rigidità guardate il direttivo della CGIL degli ultimi giorni quale scontro c'è stato
Su quello che dovrebbe essere la proposta del sindacato sull'anima più massimalista dalla CGIL fanno e purtroppo Epifani ha difficoltà a mediare
E quindi il sindacato Cia questo peso
Ancora
Di essere non completamente unito perché è ancora forte l'anima massimalista ma l'anima massimalista lo dimostrò proprio San Valentino e con la battaglia è sempre perdente
Quella che vince proprio perché riesce a portare a casa dei risultati anche se minimali ma sposta in avanti i confini delle tutele quella riformista
E fino a quando non diventa Cuesta prioritarie ma riformista vera
Quella che mette insieme il merito e la solidarietà quello che mette insieme il sogno è la realtà quello che mette insieme rinnovazione con le regole questa è l'anima riformista soprattutto quella che ridà una speranza
Di partecipazione a tanti a tanti che ancora ne hanno bisogno l'ultima Crocetta velocissime una battuta
Oggi si sta aprendo nel Paese
Un brutto periodo
Chi ha vissuto come me in San Babila negli anni fine settanta gli scontri dei giovani scontri ideologici che poi hanno portato al terrorismo
Dovrebbe riflettere quello che è avvenuto a Catania e quello che sta avvenendo fuori di tanti stadi non è solo una questione calcio una questione sociale
C'è una fetta di giovani
Che risponde in termini aggressivi in termini violenti io non vorrei arrivare alla ricostruzione di nuovo di quella falsa ideologia
E allora qui bisogna che qualcuno gli risponda deve essere sindacato deve essere la politica deve essere la Chiesa cioè incanalare quell'aggressività dentro i confini democratici della società è solo quello il vuoto
Per ridare partecipazione per ridare certezze e quindi far vincere il sogno di quel giovane altrimenti saranno ancora di più questa questo Paesi rischi veri che possa risorgere qualche altra cosa grazie
Grazie grazie ad Antonio Foccillo quale naturalmente ha posto una serie di problemi ulteriori uno sicuramente centrale e cioè il ruolo della politica
La necessità di una politica socialista forte e questo è un argomento direi sul quale torneremo dopo nel dibattito
Perché
Il dibattito il dibattito che anima le varie forze del Paese sulla necessità per esempio di costruire un partito democratico o meno o invece sulla necessità di avere una forte una una una forza socialista che si inquadri nel nell'ambito più generale del socialismo europeo che come dire e molto cara
Rizzato e in molti Paesi d'Europa
è un problema centrale sul quale io tornerei dopo
Tor rimanendo un attimo però sul sul tema della flessibilità e io non sottovaluterei ripeto il anche il problema dell'innovazione
Che forse può essere la carta vincente anche in questi settori del made in Italy alcol ai quali Antonio accennava perché è chiaro che se noi continuiamo con certe produzioni alla vecchia maniera probabilmente non abbiamo chance perché i nostri competitor sono sono in questo momento troppo più forti e lo saranno ancora ma invece se per esempio come stanno facendo alcune aziende il made in Italy si converte a prodotti di qualità che tengano conto dell'innovazione tecnologica penso per esempio a tessuti capaci di resistere alla non so a agli agenti chimici eccetera beh io penso che tutto sommato questa sia una strada da non trascurare
Rimanendo invece sul tema della flessibilità giustamente Antonio con il problema della
Dicotomia che c'è tra flessibilità e certezze sistema di tutela efficace che è quello che manca e su questo io vorrei sentire anche Sergio reali la la la voce Sergio leali sia come responsabile dell'UDC per i Rapporti con le aziende
Lombarde sia come voce del di Confindustria ricordo che è membro della giunta nazionale ANIE Confindustria perché forse il la necessità di trovare dei contrappesi alla flessibilità selvaggia
è una necessità anche per gli imprenditori cioè probabilmente la flessibilità intesa come valore assoluto poi crea dei lavoratori
Non soltanto insicuri ma forse anche non del tutto capaci perché non è fonte di crescita professionale di formazione e quindi in definitiva non è un valore neanche per l'imprenditore il quale magari risparmia nell'immediato però poi dopo non non si ritrova con dei lavoratori professionalmente validi vorrei un po'sapere che cosa ne pensa Sergio
Grazie
Ma io credo che il tema della flessibilità
Sia una parte di un tema più importante
Il tema più importante è il tema anche culturalmente tutti noi conosciamo come il nostro diritto al lavoro
Che è un tema diverso dal diritto del lavoratore il diritto del lavoratore un tema sacrosanto su cui questo Paese ha fatto passi da gigante e oggi in termini di certificazione nelle aziende di qualità di sicurezza
Di riconoscimento di tutta una serie di diritti dei lavoratori credo che questo Paese abbia veramente fatto grandi passi ma il diritto al lavoro una cosa diversa il diritto al lavoro sia nel momento in cui si vive in un contesto che lavora in grado di offrirlo
Se noi fossimo in un Paese senza impresa è potremmo avere tutte le leggi più belle di questo mondo sul lavoro ma in realtà non ci sarebbe nessuno che ci dà lavoro allora io vorrei spostare un attimino
Il focus proprio sul tema dell'impresa e su quello che è il sistema dell'impresa in questo Paese
Noi sappiamo che intorno a noi il mondo è profondamente cambiato negli ultimi anni e soprattutto una grande accelerazione negli ultimi vent'anni da quando
Comunicazioni e telecomunicazioni hanno accelerate in maniera esponenziale questa crescita e da quando ha cominciato a entrare il termine
Globalizzazione concorrenza e quello che io chiamo risveglio dei dinosauri nel senso che non ci dimentichiamo si risveglia la Cina si risveglia l'India si risentiranno altri Paesi molto presto e quindi questa è una realtà geo politica di cui non possiamo far finta di non tenere conto quindi intorno allo il mondo sta cambiando le cose stanno cambiando
E noi dovremo essere capaci di seguire come minimo a seguire il cambiamento se non prevederlo ecco una delle
Diciamo delle responsabilità
E del richieste che possiamo fare la politica è certamente quello di a vere una dote
Che poche volte in realtà negli ultimi tempi abbiamo visto che è quello della lungimiranza quello della capacità di definire strategie su quel Paese si vuole muovere oggi gli imprenditori hanno il grande problema
E non parlo solo di piccola e media impresa qui voglio ricordare che il tessuto industriale dell'Italia per il novantaquattro per cento e fatto da piccola media impresa non ce lo dimentichiamo debbo ricordare che di queste oltre l'ottantacinque per cento hanno meno di otto dipendenti
Questo è il tessuto con cui dobbiamo fare i conti
Poi possiamo benissimo dirci che è importante che le piccole imprese crescano si aggregano sarebbe bello avere delle grandi imprese in realtà dobbiamo fare i conti con quello che almeno nel breve-medio termine ci ritroviamo davanti al gioco
Ricordo questo perché nel momento in cui ragioniamo intorno a dover competere nel mercato dobbiamo sapere con che il tessuto industriale abbiamo a che fare
Di fatto un esempio che riguarda proprio l'Aniene
La ne è una delle federazioni più importanti di Confindustria raccoglie le aziende le trote etniche ed elettroniche tutti noi sappiamo che l'elettrotecnica elettronica l'informatica le telecomunicazioni no le le le vediamo e viviamo tutti come te non logica avanzata grandi mercati grandi business vediamo i bilanci dei gestori no evitiamo di numeri interessanti beh in realtà
Tenete conto che anche oggi a circa cento vale circa centoquaranta mila lavoratore in Italia di questo comparto
Per un cinquantasei miliardi di euro circa di fatturato
Vale il quarantasei per cento di tutta la ricerca in tutti i comparti che fa il settore privato
Quindi circa la metà di tutti gli investimenti ricerca e settore privato intra muros
Ma non
Una percentuale di reinvestimento in ricerca medica del quattro e sei per cento tenete conto che lo stesso valore a livello nazionale zero otto per cento bene allora dovremmo dire benissimo
Settore importante grandi investimenti in ricerca quindi ci aspettiamo che negli ultimi anni questo comparto si è andato molto bene no
Questo comparto perso trenta mila lavoratori negli ultimi cinque anni
Questo comparto ha perso il trenta per cento del fatturato delle industrie manifatturiere procedendo mandare perché no tutti diciamo che con la ricerca arriva
E i perché possono essere tanti ma per esempio potremmo ricercare anche dei perché lontani per esempio una parte importante di questi numeri che vi ho detto la giacca il settore telecomunicazioni per inciso settore del bianco e l'unico che vede l'Italia prima in Europa
Ma le telecomunicazioni no come settore manifatturiero ma se no andiamo un attimino indietro negli anni lo scopriamo che circa vent'anni fa o poco meno esistevano due grossi Paoli in Italia manifatturieri per le telecomunicazioni uno qualcuno di voi si ricorderà stima la Telettra un altro si chiamava Italtel
C'è una possibilità di gran parte importante che si chiama la tennista la politica non è stata capace di cogliere ora da sopportare questo tipo di possibilità oggi ne paghiamo le conseguenze ho chiesto un settore trainante per tutto il mondo obiettando non dico che fanalino di coda Molina ormai quasi spento
Questo
è un primo punto saponi credo che la politica debba fare dei grandi ripensamenti perché le telecomunicazioni non finiscono oggi ripartiranno
Anche loro
Colpo mortale alla settore manifatturiero e dei servizi non di telecomunicazione ma l'installazione manutenzione e così via nel settore è stato dato qualche anno più tardi quando un progetto di cablatura ottica dell'Italia è stato
Boccia
Parlavamo del allora tredici mila miliardi di investimenti in progetti stimava sottratte forse qualcuno di voi lo ricorderà
So come le aziende hanno fatto grandissimi investimenti e gli è stata gestita a mio parere male la Strada della delle privatizzazioni perché non si può privatizzare per accettare che poi il privato che arriva annulli completamente un piano così importante non sono voglio chiarire subito per il mercato non è vero non per il mercato selvaggio perché è una cosa diversa e purtroppo troppo spesso si parla di mercato non abboccano prendendo mercato selvaggio
Quindi il mercato libero sì certamente la Banca d'Impresa sì certamente libertà degli indagati ma certamente prima prefazione sì certamente competizione concorrenza sì certamente possono tutti i processi
E come altri processi di cui non parliamo oggi ma che per esempio riguardano il tema dell'immigrazione
Vanno
Prego lati vanno gestiti nell'assistita la fase transitoria non si passa da una situazione un'altra per dichiarazione di principio
Se poi sarà la situazione è un'altra poiché essa Justin c'è un processo con la lungimiranza necessaria a gestire un processo
Allora tornando al tema dell'impresa deve oggi le imprese hanno tre grandi problemi prima di tutto credo che sia necessario smette allora col considerare
Le imprese
Il fratello cattivo
L'impresa hanno lo stesso interesse dei lavoratori anziani hanno forse di più
Perché il Paese vada bene perché i lavoratori siano contenti perché loro sì e di qualità perché non ricerca possa andare avanti
E perché ci sia un clima di fiducia una parola che non si sente più si sentiva all'epoca della bolla economica se vi ricordate Donatella dalla bolla speculativa in Borsa o si sente poco il tema fiducioso che questo Paese abbia bisogno ritrovare certamente fiducia
Allora la fiducia magari porterà gli imprenditori
Ha investito di più in ricerca a segnare di più
A temere di meno certo l'ultima finanziaria non aiutato in questo senso anzi direi che se volevamo creare nel mondo dell'impresa
L'idea che
Il futuro non sia molto chiaro forse siamo riusciti a creare
Su questo
Direi che ci sono tre punti importanti
Tecnici criticità importanti per le imprese oggi uno investimenti in ricerca e sviluppo
Lei prese hanno difficoltà a investire in ricerca e sviluppo
Perché molto spesso sono piccole imprese e perché molto spesso come piccola impresa non sono in grado di accedere accredito
Il secondo problema che le piccole e medie imprese oggi vivono e l'accesso al credito
Il terzo problema è quello della competizione sui mercati soprattutto internazionali
E interviene invece un problema di cultura di impresa
E sul tema della cultura d'impresa naturalmente il tema della formazione è un tema fondamentale la formazione non solo dei lavoratori Maria la formazione anche degli imprenditori sulla cultura d'impresa
Ecco io credo che su questi temi
Sì oggi necessario ragionare sei su tavoli su cui siano presenti le cosiddette controparti Confindustria
E i sindacati e dall'altra e il Governo naturalmente come
Promotore e mediatore e per la sua responsabilità ma io credo che debbano anche essere aperti dei tavoli allargati noi popoli nei quali siano presenti le risorse native del Paese
No parole nei quali si è presente l'università
Ma panni nei quali si è in presenza del mondo finanziario al mondo economico molto spesso sfalcio di butteri
Grandi soprattutto e a volte anche meno meno grandi
Se il presente i sindacati ma con un ruolo diverso Bondi controparte di Confindustria ma di parte attiva nella ricerca di soluzioni di progetti per fare sistema paese tutto il Paese oggi che compete con altri Paesi non è più la singola impresa Awards a evitare che il lavoratore si senta isolato
Ma bisogna evitare che anche l'impresa si sente isolato quindi sono a fare per fare sistema Paese bisogna fare prima sistema di imprese e sistema di impresa e va allargato
Al mondo universitario al mondo della della formazione al mondo sindacale da allargato bisogna allargare il tavolo altrimenti non si fa quel salto di qualità che oggi è necessario per poter competere sul mercato e quindi creare le condizioni affinché il diritto al lavoro sia davvero un diritto allora ci sarà meno timore sul tema della flessibilità che non vuole essere ovviamente precarietà
C'è ancora meno timore se i lavoratori avranno una formazione non solo sui temi della sicurezza della qualità ma anche sui temi della loro professionalità
Ci saranno meno timori a quel punto e meno e il e il e il posto fisso cosiddetto sarà fissò per la probabilità che ciascuno di noi potrà avere
Un ultimo ultimo punto
Il tema
Relativo alla ricerca ecco sul tema relativo alla ricerca io credo che e vorrei lanciare una proposta magari per questo dibattito ma anche per altri dibattiti e credo che come un Paese avrà necessità di avere infrastrutture per poter crescere dal punto di vista economico e sociale
Tutti quanti ormai abbiamo acquisito culturalmente questo concetto
Nell'era moderna dal bisogno di avere anche scusatemi non usi il nome le chiamerei metta infrastrutture
C'è bisogno di avere anche delle infrastrutture quando ad esempio
C'entri cerca comuni per le imprese sul tema della ricerca di base che altrimenti le imprese non hanno la forza di fare non entrano in competizione tra di loro perché fanno ricerca di base comune perché alla competizione poi sarà sulle ricette per competitivo quella applicata ecco sul tema del cerca di base secondo me bisogna ragionare sul metta infrastrutture che permettano alle piccole e medie imprese e non solo vuole cedere a una ricerca di base contenente che permetta a tutti quanti di essere davvero competitivi è davvero si possa fare a quel punto concorrenza a livello nazionale e internazionale
Poi soltanto un modo di fare sistema credo che il mondo della politica si debba porre il problema di promuovere sempre in una ottica di mercato libero di libera impresa
Ma delle vere compito a mio parere il mondo politico di promuovere di dare orientamenti e di creare le condizioni affinché poi coloro che vorranno attivarsi su un tema di questo genere lo possano fare
Su questo tema in prese su questo tema
Di queste mete infrastrutture università e mondo accademico in generale il mondo della ricerca l'Italia è piena di laboratori piccoli o grandi di ricerca tutti scollegati tra di loro in realtà hanno o molto spesso
Scollegati tra di loro e nata danno il mondo finanziaria
Perché senza benzina il motore non può funzionale sia anche il migliore di questo mondo non può funzionale e questo è un problema
Importante da portare anch'esso al tavolo di cui parla
Grazie
Attorno attorno attorno al tema della politica di uno Stato che lasci lasci il mercato libero di esprimersi ma che però non abdichi non rinunci al suo ruolo di regolatore e qui naturalmente la politica deve dire
La sua
C'è anche un giudizio su questo tornerei tornerei dopo dando la parola Carlo Spreafico al quale anteporrei un attimo però se me lo consente l'intervento dell'onorevole Camillo Piazza dei Verdi che c'ha annunciato che devi andare via
Un'altra cosa che ci ha detto Sergio reali che c'ha rappresentato il giudizio critico sulla Finanziaria su questo io sulla necessità cioè di fare sistema di tenere conto per esempio delle dimensioni delle imprese e della necessità di portare la ricerca anche come dire di alla portata di impresa che sono piccole io mi permetto però di ricordare che ci sono delle importanti misure nella Finanziaria che tendono a rivedere tutto il sistema dell'utilizzazione dei fondi per esempio dedicati al sistema dell'impresa e alla ricerca
Non so se su questo anche si vuol dire qualcosa all'onorevole piazza al quale do la parola sì volentieri anche cercherò anche di risparmiare i tempi peso nel dibattito
Eccetto che il mondo del lavoro e il mondo come dire che bisogna porre molta attenzione non a caso io ho presentato un un PdL che finalmente dopo pressioni Bertinotti va messo all'ordine del giorno in commissione sul precariato
Grammi o fare un osservatorio una commissione che posso studiare il mondo del precariato visto che l'Italia non ce ne sono stati non solo sono infondati certi credo che sia un'azione importante da parte del del Parlamento
E credo che sia importante anche in qualche modo definire la situazione nel mondo lavorativo vi faccio un piccolo esempio al nostro Dipartimento la sanità ha fatto un piccolo Censimento squali sono le persone che hanno problemi legati alla sanità nel mondo lavorativo sul circa trecento persone trecento mila persone il costo di questi trecento mila persone per la collettività e nove cento mila persone cioè noi paghiamo perché la gente frustrata perché depressa perché all'ansia
Tre volti di più
Le le trecento mila persone che hanno dei problemi sanitari per cui credo che sia importante percepire far percepire il mondo del lavoro in maniera differente
Dove l'impresa di vedere anche il suo ruolo vi faccio un esempio nella finanzierà tutto si può dire meno che non sia una Finanziaria avverte abbiamo inserito settecentottanta milione sull'accordo di Kyoto oltre cento milioni sulla mobilità cinquecento milioni sulla questione dei dei parchi abbiamo inserito un argomento per me fondamentale è quello di incentivare l'energia alternativa il fotovoltaico
Abbiamo obbligato le nuove costruite le nuove costruzioni di mettere i pannelli fotovoltaici
è un mercato che secondo noi equivale in Italia visto che spense la Turchia quattro miliardi di euro questa pite quanti impresa ci sono italiane su questi argomenti vero
L'impresa non ha volti a di sfidare Dio giocarsi un ruolo rispetto a questi argomenti ho fatto l'incontro avviene su questo su un po'polemico una vicepresidente della Confindustria e mi ha detto la cosa più importante per i contributi sul CIP sei
Perché ormai sono abituati come impresa italiana di prendersi contributi non incentivare la ricerca
Non a caso per esempio va molti quest'anno che un'impresa italiani importante legata vicepresidente ha preso Arese dicendo investiamo sul fotovoltaico investiamo su questi pannelli investiamo sulla ricerca del fonti alternative la risposta è no nella in cambio vogliamo che ci sia di nuovo il contributo del CIP sei di nuovo il contributo statale
Un'Italia che ha Mirella ottanta per cento di imprese sotto i quaranta dipendenti dove vuole andare
Cioè la concorrenza io son convinto che sarà sempre peggio se non c'è un salto di qualità
Ma non non può essere soltanto il Governo il Parlamento i politici ad affrontare questo argomento bisogno di sole che visone mettono di fronte alle proprie responsabilità il mondo industriale
Che in Italia è nato vanti da quarantacinque anni apprende soltanto a me la maggior parte le molto contributi pubblici
E sul precariato non è colpa del Governo
O delle in Parlamento la colpa è anche di chi in qualche modo non vuole metterci come dire in quale nessun soldo rispetto a questi al questi argomenti esso non voglio dire demonizzare il mondo dell'impresa e ci mancherebbe altro sto esagerando Rispetto però sto vedendo la mia esperienza e concludo
Rispetto al mondo dell'ente in nuovi lavori dove l'ambiente cioè può giocare uno fondamentale
Ma molto perché mi re il contributo l'altro dato che noi paghiamo rispetto agli accordi di Kyoto nella bolletta elettrica
Sono quattro miliardi ottocento milioni all'anno che noi tutti diamo all'ENEL la M e altri per investire sulla ricerca e sulla fonte alternative
L'ottanta per cento di questi contributi e dato alle imprese estere
Perché in Italia sono poli investire nessuno vuole lavorare sull'innovazione nessuno in qualche modo crede in questa cosa un mercato di quattro miliardi ottocento milioni non è un mercato di poco conto
Non è un mercato che in qualche modo può essere sottovalutato per cui la nostra nere
Impegno secondo me è quello vero di trovare su questo ciascun punto spezzo una lancia anche un ambito in discussione aperto
Dove mi re ognuno porta la propria esperienza porta la sua sensibilità nuove mentalisti verdi la nostra voi la vostra tutti quanti insieme cerchiamo un percorso però non possiamo ogni volta aspettarsi che qualcun altro risolva il problema
Non possiamo aspettarci che qualcun altro posti in qualche modo nere
Trovare delle soluzione senza che l'impresa faccio un salto di qualità
Io penso che la situazione in Italia rispetto a questi temi sia drammatica
Drammatica dove purtroppo il Governo il Parlamento può fare ben poco
Se non tappare i pezzi le falle
Perché se non c'è un cambiamento di percezione che l'impresa di radere su nuovi lavori su di noi possibilità occupazionali sul fatto che a anche a stesse flessibilità non può essere come dire un tocco mamma delle sulla scelta in un obbligo rischiamo veramente che poi la fin della Fiera
Perdiamo del tempo si arriverà sempre ai fenomeni anche di qualche successo il Catania perché c'è un problema reale a sud di occupazione est sicuramente non si può non potremo competere
Rispetto a un altro mondo persino la Turchia ci sta superando sull'innovazione sulla ricerca sul fotovoltaico
La Turchia non è un grande Paese evoluto tra virgolette importante Paese interna usano per per la ha scarse risorse la Turchia in questo momento produce l'ottanta per cento
Dell'energia solare sul termica l'Italia produce il quattro per cento questo è la situazione tra noi e loro per cui chiudo io ringrazio di questi momenti perché egli era che fatti fare una battuta io nere sono un verde mentalista son nato nei Verdi e non vorrei Moni morire comunista e neanche nel partito democratico per cui trovare il modo che ci sia in Italia dico Gianni la possibilità sui temi concreti per l'innovazione e la ricerca del sperimentazione dell'ambiente
Una momento discussione politica programmatica dalla possibilità anche noi Verdi di non trovarci tra qualche mese a dover scegliere cose che sicuramente sono molto lontani dalla nostra percezione non farli morire comunista e
Ecco io io penso di sì l'intervento razza che avverto poi
E ulteriormente
Il dibattito sul su su uno dei problemi centrali e cioè di come si riorganizza la politica
Possa trovare un valido interlocutore in Carlo Spreafico consigliere regionale della Margherita della Regione Lombardia al quale chiederei di intervenire anche su questo tema
Innanzitutto Bongiorno vi ringrazio per averci invitato che credo proprio partendo da questa considerazione che veniva proposto vorrei proposto vorrei ricordare
Particolare che mi rende come dire particolarmente attento sensibile al tema che sto affrontando oggi che voi avete deciso di affrontare oggi
Perché vedete lo è già stato detto è già stato ricordato nella storia del vostro partito il lavoro è stato uno dei terreni privilegiati sul quale si incontrato riformismo mente stato praticato il riformismo
Molto più che in qualunque altro ambito nel nostro Paese e credo che questo sia il merito principale che la cultura socialista dalla cultura cattolica di governo e non è un caso che tra gli eventi più traumatici di scontro
Nei confronti del massimalismo ci sud del radicalismo di questo gruppo un come lo si vuol chiamare perché ha cambiato nome nomi nel corso della storia di questo comportamento
E su questo terreno che ci sono stati gli scontri più consistenti
Anche per determinare un'egemonia culturale sul modello di relazioni perché il problema principale per un Paese trasformatore quale noi eravamo restiamo e resteremo e resteremo
è fondamentale il modello di relazioni che stanno all'interno del sistema produttivo perché se siamo un Paese trasformatore evidente che l'impresa
è fondamentale per trasformare che le relazioni all'interno dell'impresa e fuori dall'impresa cioè quelle determinato nel quadro legislativo culturale comportamentale sono evidentemente direttamente influenti in maniera pesante significativa sul nostro risultato finale che si chiama sviluppo da cui dipendono occupazione ora io siccome sono profondamente convinto che il lavoro continuerà a restare uno dei terreni sui quali il riformismo dovrà sfidarsi e incrociarsi più direttamente lo dovrà fare anche nella nuova situazione politica anche di fronte alle trasformazioni dei soggetti politici per questa ragione sono tra quelli che sostengono che le nostre culture non vanno messe in liquidazione pur volendo partecipare ai nuovi progetti politici ma credo che sarebbe un errore strategico
Se queste culture che hanno dimostrato di essere decisive per il nostro Paese per il governo della nostra economia si considerassero obsoleti e superati e purtroppo pare che il dibattito abbia preso questa piega io mi auguro che sono tra quelli che si battono per evitare che questa piega diventi una di Riva irrecuperabile
E questo credo che sia avvenuto anche per una ragione
Che comprendere responsabilità plurime
Di tipo trasversale agli schieramenti politici e anche alle collocazioni sociale
Si è pensato di cambiare di fatto nei nostri comportamenti l'articolo uno dalla costituzione che dice che la nostra Repubblica fondata sul lavoro con un altro articolo uno che nessuno ovviamente mai
Descritto come lo faccio io provocatoriamente che ora con la Repubblica italiana e fondata sull'intermediazione non è possibile
Non è possibile perché non siamo negli Stati Uniti non siamo in Inghilterra non siamo non abbiamo avuto se non ho impero
Di cui tutti ridono tuttora no ma non abbiamo mai avuto una politica imperiale per cui noi non possiamo cambiare l'articolo uno dalla Costituzione dire che l'Italia sarà fondata sull'intermediazione perché questo ha indotto un grande abbaglio che più o meno è durato per quindici vent'anni non una cosa da ridere perché ha spostato ovviamente anche attenzioni privilegi tra virgolette
Nei confronti di mondi che non erano in grado di reggere una sostituzione del modello economico da cui dipende il nostro PIL da cui dipende il nostro sviluppo
E ovviamente ne è derivato un forte raffreddamento nel nostro modello industriale poi ci gli industriali ci hanno messo di loro
Nel senso che le sono stati i primi accaniti sostenitori non tutti devo dire mono dall'affetto soprattutto di quelli importanti
A cui piaceva sostituire l'articolo uno della Costituzione la maniera che ha detto prima e ci sono pure quelli che ci ha guadagnato in genere hanno fatto in maniera che a perdere forse lo Stato
Non è possibile poi certo c'è anche il radicalismo sindacale c'è l'arretratezza di alcune frange di alcuni persa al mondo politico e tutto l'apparato dello Stato la burocrazia che c'hanno messo la loro però questo è stato il dibattito da cui Nervegna
E adesso di fronte alla globalizzazione dell'economia scopriamo a che il nostro sistema produttivo io non convengo con quelli che dicono che noi non abbiamo un sostegno produttivo che ha innovato il problema è che lo stesero produttivo si è miniaturizzato
Perché ha retto questa situazione
Cercando di ridursi abbiamo contato molto sull'individualismo imprenditoriale non c'è una cultura nella nostra impresa capaci di fare rete quello di da da questa parte dalla strada litigato con quello che sta di là
Non vanno in Cina insieme a vendere il prodotto il risultato è che hanno innovato ma o lo vendono a un intermediario che glielo portoncino non lo vendono proprio e passano per gente che non ha innovato io credo che le associazioni imprenditoriali
Siano almeno quelle che seriamente si occupa del problema oggi a questo punto della discussione ferme e la politica la politica dovrebbe aiutare a recuperare questa cultura della Rete gli interventi di carattere
Di sostegno no dovrebbero puntare a questo
E lo dice uno che intanto viene dal mondo sindacale e quindi confesso che la mia formazione può essere da questo punto di vista io credo positivamente influenzato da questa nel nell'analisi dei fatti per lavoratori e c'è soprattutto uno che
Sta in Lombardia all'opposizione come è noto ma con una versi con una visione di questo posizione che io credo sia più la visione di chi sta in minoranza perché avendo perso le elezioni è ovvio che sono in minoranza
Quando serve o se anche l'opposizione quando serve scelto l'opposizione in omaggio a questo principio
Stiamo lavorando per produrre un sistema legislativo lombardo un pochettino più adeguato a questa fase perché alla Lombardia è stata tra le prime ad atteggiarsi sull'idea che l'articolo uno della Costituzione si potesse
Abrogare del fatto e sostituirlo nella maniera che ho detto prima
Si sta cercando di recuperare il terreno perduto noi siamo da questo punto di vista anche con la nostra azione politica di minoranza fortemente interessati
Almeno una parte la parte riformista di chi sta ovviamente l'opposizione che la le quella cultura che dicevo che dicevo poc'anzi no
E qualche risultato dal punto di vista della produzione legislativa lo si comincia a notare vette noi abbiamo tre problemi nel nostro modello industriale credo che parlare della Lombardia non significa regionalizzare la discussione
No significa portare la discussione dentro al centro del sistema economico e produttivo italiano perché questa non è una regione qualunque questa la Regione
Da cui dipende il traino o meno di gran parte del nostro sistema economico del pile dello sviluppo e quindi dell'occupazione
E dove abbiamo tre grandissime Problemi tre grandi aree di problemi
La prima è che oggi l'industria più intelligente anche quella piccolina non ti chiede più flessibilità non ce ne ha più bisogno
Gliene abbiamo dato abbastanza ti chiede più stabilità professionale perché gli mancano le qualifiche specialistiche e qui abbiamo un modello formativo inadeguato una forbice che si apre sempre di più tante io vi risparmio l'eccitazione dei numeri eccetera e per brevità vi dico solo che
Nella borsa lavoro della Lombardia se vai alla lo voce offerte di lavoro scopre che chi offre il proprio lavoro nell'ottanta per cento circa dei casi ha un diploma di scuola media superiore una laurea magari un master
Mentre se vai a vedere alla voce domanda di lavoro il settanta il sessanta due sessantaquattro per cento più o offre una chiede un lavoro una domanda un lavoro dove basta la licenza di scuola media
Ma non perché uno arriva alla conclusione ci sono arrivati tanti analisti per un po'superficiale lotti no cioè ma questo significa che il nostro modello è arretrato questa una parte dalla verità sicuramente c'è questa componente
Ma vedete c'è un'altra componente che chi è scavato più a fondo ha scoperto
Che un'impresa preferisce tra prendere una persona con la sola scuola media piuttosto che uno ha rovinato da un sistema professionale in ad enti formazione inadeguato ce lo forma per proprio conto a propria immagine e somiglianza
Poi e da è chiaro che io sto facendo la media tra i Lousiana di questi ragionamenti però consentite mano perché in dieci minuti non è che vi posso fare qualche ragionamento però questo è il primo problema come lo chiudiamo
La forbice tra domanda e offerta di lavoro perché se no è inutile che continuiamo a fare ragionamenti strani sull'immigrazione eccetera noi andremo prendono gli ingegneri in India
A cui poi dovremmo insegnare il modello d'impresa italiana però nello stesso tempo portiamo qui quelli che vogliono laurearsi con il Politecnico dall'India e dalla Cina sperando che domani vendano i nostri prodotti forse intanto operano in mancano una serie di figure professionali mentre sicuramente abbiamo tantissimi laureati in Scienze della Comunicazione Scienze politiche che poi normalmente ci chiedono con il loro curricolo vedere almeno Martorano cupo tanti e non troveranno
Alimentando la schiera dei fu quindi questo
Ripeto con la sintesi dovuta alla tempo e ha no però è un primo un altro problema è legato alla questione dell'invecchiamento attivo della popolazione noi non abbiamo manodopera sufficiente per far girare il sistema
A noi secondo i dati di Unioncamere nei prossimi dieci anni quindi al due mila sedici credo che quelli presenti in questa sala possono
Ampiamente pensare di essere tutti presenti ancora nel due mila e sedici
In Lombardia ci mancherà qualche cosa come cinquecento mila persone inetta da lavoro cioè sul mercato lavoro ora voi pensate che almeno ognuno di questi se ne porta gli al netto ovviamente dalla natalità cioè con gli standard attuali di natalità dei lombardi
Il che significa che siccome ognuno di questi se ne porta dietro almeno un altro che ossia
La propria moglie comprano ciò insomma come ce l'aveva o no no ma certamente un altro celano dietro beh risultato finale che voi pensate che non Barbiano e possiamo sopportare un carico di immigrati nei prossimi dieci anni di un milione di persone
Ma è evidente che un modello che sta arrivando al capolinea
Terza grande quindi l'invecchiamento dicevo trascina insiste in sé una discussione sul sistema pensionistico
Sbagliato lo scalone sbagliato intervenire con la paura verso di fare un ragionamento tu Corsico efficienti portiamo a una discussione vera la quel perché questo dalla paura su via leader dell'invecchiamento attivo è determinata dal fatto che il sistema d'impresa quarantacinque anni ti senti che ritiene superato e dura quarantacinque anni ogni volta ti chiedi cosa mi succede nel caso in cui pardon lavoro il che determina uno stato di angoscia perenne
Per cui noi diamo come conclusioni questo ragionamento una Comit azione di ancorché derivanti dalla difficoltà di avere un invecchiamento attivo
E l'angoscia dei giovani che non riescono a fare famiglia secondo me farebbero bene tutti quelli io lo dico da cattolico no vedere nella precarietà del lavoro un attacco molto più serio alla famiglia che non nell'intesa fatta sui dico tanto per intenderci
E lo dico ripeto da cattolico
Perché è evidente che chi è precario la famiglia non ce la fa
Per la semplice ragione che nessuno gli fa il mutuo meno che dietro non c'è genitori o qualcuno taglia vertice al sistema bancario
Terza grande questione
E la semplificazione del sistema burocratico questo meccaniche questa impresa in Lombardia ne abbiamo novecentotrenta mila di impresa registrate che ha nel commercio molte sono ditte individuali qualcuno è pure doppio c'è il fatto puro lo scarto voi
Ottocento mila si dice che siano quelle vere il novantaquattro per cento non sotto restano sotto i dieci dipendenti oltre i problemi di stare sul mercato internazionale di vendere spesso con difficoltà i loro ottimi puro ottimi prodotti
Beh annuncio drammatico problema di burocrazia il sistema si è talmente burocratizzato che questa è diventata la prima delle richieste oggi l'imprenditore serio non quello che vuole fare il caporalato per pagare sette euro all'ora la persona e quello lì bisogna cacciarlo via perché non è un imprenditore un ladrone
è un altro capitolo è un argomento da Guardia di Finanza da ispettore dell'INPS dall'interno parliamo delle aziende serie ti chiedono di avere la stima una semplificazione amministrativa considerevole
Perché se non significa alimentare tra l'altro un mercato anche fittizio della intermediazione burocratica per ottenere scavalcare gli ostacoli per cioè c'è tra eccetera
Su queste tre cose che non cercato cercando di legiferare
Con un atteggiamento da parte nostra diciamo progressista e riformista nella maniera che serve per far fare dei passi davanti a questa parte del sistema economico del Paese collocato in Lombardia che ripeto dovrebbe essere più
Importante ultima considerazione
Rispetto a l'argomento del precariato del lavoro precario
Credo che il sistema non ne abbia più bisogno non quello credo io lo credono gli analisti per la semplice ragione che ormai siamo arrivati al punto che il settanta per cento del personale che viene acquisito in origine precariamente poi viene confermato
Cioè il sistema di impresa ci sta dicendo guardate che la quota di precari in veri o di flessibili brutta espressione no
Accogliamola vocabolario sul no e ridottissima è ridottissima noi abbiamo un problema di qualità competitiva che richiede una fidelizzazione del dipendente
Perché senza la fidelizzazione io potevo continuamente a rincorrere noi non possiamo gestire un sistema di dieci dipendenti medi
Fatto a tre cerchi come l'impresa americana dove nel nucleo centrale se sta il management col suo stato anche nell'impresa dipende con dieci dipendenti il manager Patrol punto e basta se va bene suo figlio non c'hanno neanche ragioniere perché col servizio lì lo fanno fare fuori
Il secondo cerchio e quello degli specializzati che comunque dallo staff
Che è il terzo cerchio può essere il cerchio variabile
Beh il terzo cerchio in un'impresa americana di dieci mila dipendenti può anche comprendere il venti per cento di sistemi molto flessibili
Ma se lo comprendiamo se locale chiamo sul sistema italiano in una in lombardo in un'impresa di dieci dipendenti a me serve averne uno di quel tipo lì non me ne servono di più
Allora mettiamo i piedi nel piatto sulle cose concrete che appartengono alla nostra realtà perché sono evidentemente io credo che la politica abbia bisogno e chiudo su questa affermazione
Di essere più permeata da uomini e donne che rappresentano questa parte del Paese questa struttura del Paese
Perché se continuiamo ad avere una politica dove la selezione della classe dirigente politica di questo Paese avviene con altri parametri avviene per altre Filosofia guardate che anche la produzione legislativa e l'attenzione
Nelle è la è diretta conseguenza e quindi è evidente che bisogna cambiare questo è un problema per tutte le forze politiche
Per qualcuno di più e per qualcuno di vera ma a me pare lo dico da giovane politico nel senso non dell'età ma dalla mia esperienza in politica proveniente dal mondo dall'associazionismo che questo è un fatto traumatico
Perché rischia di essere la politica il luogo dove queste cose trovano tocca
Capacità di comunicazione e quindi anche la produzione che ne consegue e ovviamente dipendente anche dal personale politico che ci sta dietro grazie io mi scuso se devo andare via
Il tema della della piccola dimensione delle nostre impresa e naturalmente un tema che conosciamo tutti e forse però la flessibilità la necessità di una certa flessibilità sia pure di una flessibilità buona
Come dire
Connesso anche alla dimensione delle nostre impresa io adesso non penso tanto alla flessibilità del rapporto di lavoro quanto anche forse un altro tema che Fabrizio aveva introdotto
Che è quello della flessibilità della contrattazione c'è dello sviluppo della del secondo livello della contrattazione collettiva sapete che nel nostro Paese è aperto un dibattito sulla necessità di rendere un po'meno rigido il meccanismo della contro l'altro contrattazione c'è chi sostiene per esempio che i contratti che che la contrattazione collettiva nazionale se riserva delle garantì un qua delle garanzie un quadro incerto
E uniforme a tutti i lavoratori poi rende impossibile per esempio l'emersione del sommerso rende e e impossibile a certe in prese piccole appunto il percorso di graduale stabilizzazione e garanzia dei dipendenti
Vorrei sapere un po'che cosa ne pensa su questo Guido Fantoni che oggi è amministratore delegato di grado si International ma che ha una lunga esperienza come presidente dell'Aran
Purtroppo data la mia età anche di altre cose ma
Volevo vorrei dire che questo punto
Chiaramente il proprio sui problemi sono molto comprensivo mi sono ritagliato una riflessione che sarà un po'il contraltare non ma dal punto di vista di principi dal punto di vista del posizionamento
Rispetto al alla riflessione enti dell'amico Antonio Foccillo
Io sono convinto che in questo Paese
Sul campo delle la situazione sociale
Tutto si sia fermato mai a più di dieci anni fa
E dopo ti accorgi del novantadue novantatré non si è fatto più niente se non due cose
E tu tutte e due le cose spiace dirlo
Con
Contro la volontà più o meno esplicita nel sindacato sicuramente dalla CGIL una è la cosiddetta alla Pecci Biagi lanterne Alecci Maroni sullo scalone di cuochi parleremo di cui si è già parlato
Dopodiché e nei suoi rapporti non funzionano più
I canali di cessione del consenso si sono assoluto mentre ostruiti coesione sociale nel Paese è inesistente
Si potrebbe discutere del perché si è verificato questo negozio personalmente sono convinto che sia esattamente un riflesso credo situazione politica
è un sistema che polare ora quello che si è instaurato è un sistema che ormai cederà stimoli e risposte protettivo sì no bianconero amico nemico
Non ci sono più mediazione
Trattative pontico concertazione la contrattazione
Non ci sono accordi di compromesso che sono invece l'humus nel quale si noti del quale è sicuro relazioni sindacali e sociale e sono sono hanno sempre fatto al nostro Paese
Per non parlare in termini generale guardiamo a quello che è successo nell'ultimo periodo sì sono sottoscritti due o tre memorandum o Pseudo intese
Pensioni
Quelle prima prima della guerra prima dell'ultimo documento prodotto tra i sindacati
Pubblico impiego ne parlerò diffusamente
Un'intesa verbale sull'apertura dei tavoli per parlare Pileri note questioni alle quali manca mancavano all'appello almeno due temi centrali uno quello delle pensioni che è stato rapidamente chiuso al documento
E le CGIL CISL più il dell'altro giorno
L'altro scusate è stato evocato il cosiddetto a corto di sistema sulle relazioni industriali in questo Paese
Ora tutti ricordati che negli ultimi dieci anni non abbiamo fatto altro che parlare
Da una parte e dall'altra perché anche la Confindustria a assolutamente speso molto del suo tempo atti parte di questo tema della necessità del superamento degli accordi tra il novantatré
Ma dov'è finito questo
Vi ricordate che abbiamo penso tonnellate di carta atti discutere fiumi di inchiostro a discutere se e il come sostituire il sistema gli aumenti contrattuali legati all'inflazione programmata
All'interpretazione telefono separarsi contenute nel protocollo novantatré tutto questo è sparito
Non c'è più nessuna traccia se Norton
Nell'ultimo documento i sindacati
Parole tre parole
Che titolo che sta lì si può pensare che incrementare la contrattazione integrativa a condizione che ci sia incentivi fiscali
Beh grazie voglio dire diventa facile poi arrivare a mediazioni di questo tipo perché tra l'altro
Nessuna borghese organizzazione sindacale insieme dichiarata contro la contrattazione integrativa
Il partito è stato
Sulla sul baricentro non soltanto se ci fosse o non ci fossero se poi a maggior ragione essere incentivato a spese e la collettività
Questi dati tra gli sgravi fiscali significa poi andare a prendere coi soldi da qualche altra parte quindi insomma non ci prendiamo in giro
Invece secondo me i problemi rimangono tutti
Perché
In sostanza ci sono i dipendenti pubblici
Se la vogliamo dire tutta ormai non avendo un ruolo istituzionale sono lì però anche nelle parole
Strano con i piedi al caldo e anche piuttosto
Ma c'è chi sta peggio c'è chi sta peggio non è un paio penso ai dipendenti te le piccole aziende che non sono protetti neanche dalla contrattazione aziendale
E ci sono perché poi in mezzo ci sono i dipendenti delle grandi aziende che tutto sommato la contrattazione integrativa riescono a farla allora
Se contiene
Allora mi sembra
Che alla fine dobbiamo dire che qui non si cambia nulla perché è ormai il nostro etichettato presi dei veti incrociati
Quello stesso Paese che ed ha ricordato prima affatto si accorge di San Valentino
E infatti
The Italian Tosi ma decidendo e cito solo sa che cosa è stata poi la vicenda
Per la storia sociale
E politica di questo Paese
Nello stesso epoca in cui si facevano Leccisotti vocione deciso l'apporto perché era un Paese il coraggio di decidere E T dividersi anche adesso ripeto questo è il Paese che ha gettato quello che non fa niente
Profondamente reazionario perché pensa che sia qualcuno dice lo qui non si fa
La controprova prevenzione a scusate
Il partito
Credo che nella sostanza alla fine sia lunare
Che ci ha bisogno di discutere sul fatto che bisogno generico efficienti aumentare l'età e tutto il resto
Però certo c'è molto bisogna ragionarci sono ma bisogna farle queste cose perché tanto
Se ci vuole c'è una legge che se non viene modificata entrerà in vigore quindi a questo punto è facile preconizzare che in realtà alla fine ci terremo tutti lo scalone
Qualche cosa sarà stato fare
La stessa cosa
Per quanto riguarda altra partita refezioni il TFR e qui dentro
Nella questione che più mi sta a cuore quella del pubblico impiego si dice nelle ultime richieste dei sindacati bisogna
Il seconda pilastro del sistema e cioè i fondi di previdenza anche nel sistema pubblico
Sì questa ventisei ottobre ci sono già
Che devo fare
Solo che non sono stati se non nella scuola attivati
Perché non si mettono d'accordo tra ragioneria dello Stato regioni
Comuni su come farlo a chi tardi intestare la responsabilità
Della questione così che così che anche qui cita la sensazione che ci sia sul tema Paesi che non funziona per l'urna
Ora torniamo un attimo di questa benedetta questione della pubblica amministrazione
Qualcuno pensava che con
Tra così tenta privatizzazione si son presso tutti i propri troppo facile
è stata una cosa importante
Senta una cosa positiva ma non poteva esserci
La panacea di tutti i mali perché nella pubblica amministrazione
Ci sono ne questioni
Che non potranno essere superate
Se non attraverso la presa di coscienza presidio di un fatto fondamentale
Che finché la politica non spetterà di considerare la pubblica amministrazione come la sua riserva di caccia del consenso
Non sarà possibile
Passi avanti
La gestione
Lei rapporti sindacali e individuale nel pubblico impiego
E ancora vissuta o come
La questione digestione del consenso noti cessione
E relazioni sindacale corre
Ho capito caso quello della mobilità
Scusate
Nella corto nel protocollo recentemente stipulato sia fatto
Rumore circa il fatto che è stato raggiunto
Forse a corto sulla mobilità
Posso utile che non è vero
Perché quelle cose che si sono dette che sono dichiarazioni di principio
E non c'era ampiamente contenuti nel ticket eccetera credo centosessantacinque che quello che regola legge passi del pubblico impiego eccetera già tutta la strumentazione della complessità solo che non è mai stata attivata
Perché perché c'è Steve la mobilità una cosa molto complicata e conflittuale
E nella Pubblico impiego non si vuole chiesti in maniera
Cinesi conflittualità
Certi aspetti
Che dire
Qual è il problema problema detti clima
E ti cattivo
Prelevate dal pubblico impiego
Che non esistesse
Manageriale
Purtroppo i
Capii non sono la mia abituati
Nel Cristo responsabilizzati
Primavere e una funzione raramente manageriale
Ma la colpa non può essere addebitata all'orto perché
In definitiva alla fine come si può pensare che siano gli stessi chi si assumano la responsabilità di essere
Contraltare tutto
Sistema per poi vedersi smentiti a livello chi assume decisioni politiche e quindi ancora una volta i problemi
Conta
Un'ultima questione
Anzi i tuoi tradizionale
è un attimo centinaio di Lecce Ichino
Tendenzialmente
è stato demonizzato gallerie organizzazioni sindacali
Perché se il tetto ma siamo pazzi non è possibile non è tanto non c'è nessun problema secondo me è un modo io di affrontare la questione
Io non credo
Che il tema dello statale fannullone sia quello che risolte le questioni del pubblico impiego
è una risposta sbagliata quella il concerto dietro il fatto che lunedì si sono i problemi una risposta secondo me intelligente nel Paese
Andiamo a fedeli noi cerchiamo una strumentazione che farà a sedere questi aspetti però nessuno si sottragga a quello che il vero problema cioè quello organizzativo
Sanità pubblica amministrazione non funziona
C'è un sistema organizzativo reti carichi di lavoro assolutamente sbarca allora anche opere
I prigionieri
Una risposta propositiva è una risposta negativa
Ultima questione
Oltre un mondo per così dire
Che scrive chi
Il potere estremamente diversificati tutti i reparti che evita oligarchi
Bene ci sono molti centristi poté anche loro Bellini
Interessa legittimi che si confronta al ma quei spiegate perché sentiti io Chica preside un pezzo di realtà in cui ci sono tre centri di potere
Anche forti
Quanto contino
Nelle relazioni sindacale soprattutto private
Non si nessuno si commenta per cui alla fine si alza un interlocutore e ti dice io faccio sciopero e non si sa chi che cosa faccio quanto conti questo è un tema che lo Pubblico abbiamo risolto Johnson lo sa sappiamo abbiamo potuto fare con fatica alla trionfa
Non ci si pensa a questa ipotetica autori di di non votare questo ruolo quello regolare
La presente attività
Che c'è un problema di rappresentatività
L'editoriale non soltanto tra la parte lei sindacale
Avete visto che cosa sono quelle infornate spaventose
Nella famosa Sala Verde
Palazzo Chigi
Riapre ora di mettere un po'torte anche questo cioè bisogna un po'più i rapporti
Che questo sta grazie
Ma il problema del ruolo da politiche ma torna anche il come dire Fantoni aperto anche un ulteriore fronte che è quello della organizzazione della macchina pubblica dell'abitacolo della dirigenza statale stoccare naturalmente incide sicuramente questo rapporto
Non proprio non proprio come dire virtuoso con la politica ma c'è anche un problema di formazione e poi il problema misurazione della qualità
Della pubblica amministrazione Program proposta Ichino è un'opinione naturalmente personale abbia sicuramente dei limiti perché tende a misurare più le performances che non la qualità percepito dal cittadino sul quale forse sulla quale forse ci dovremmo concentrare chiedo che ne pensa vi vi prego di ridurre al massimo gli interventi perché siamo quasi in chiusura il dottor Albertini direttore centrale delle politiche del lavoro e occupazione del Comune di Milano sì penso
Oppure può venire anche qui
Ora se non disturbo stoppato
Tanto anche da parte mia un saluto tutti
Grazie per avermi dato la parola ovviamente l'ultima sollecitazione fatta dal moderatore quella che mi fa l'assist migliore per dire in dieci minuti le cose che ho in testa di dire
Peraltro sono tantissime le cose che potremmo affrontare
Però questa dicevo questa sollecitazione cioè lì al richiamo a i al professor Pietro Ichino che suggerisce di avere una sorta di Authority che sorvegli funzionamento ma soprattutto la capacità di ottenere risultati
Da parte della pubblica amministrazione è una bella sfida e posso dire che Milano Milano intendo dire la città di Milano il Comune di Milano
Questa la sfida la un po'anticipata perché il sindaco Moratti
Quando prefigurare il di trasformare in
In obiettivi da realizzare il proprio programma politico col quale si è presentato agli elettori della città e ha ottenuto il mandato per governarla
Pone tra i problemi più principali proprio quello della Governance della macchina comunale quindi di una modello di una struttura che sia in grado di monitorare in tempo reale
La congruità dell'azione amministrativa con gli obiettivi da conseguire
E quando pone questa questione si è scatenata ovviamente
L'intelligenza milanese tra virgolette
Tra virgolette e ha prodotto un risultato che io considero estremamente importante
Anche perché molto a parte di questo risultato poi mi è stato consegnato come mandato ministri mandato mista mandato operativo
Quindi
Nella in sostanza che cosa avviene dice il programma elettorale dalla Moratti non faccio politica in senso stretto faccio un un passaggio obbligatorio perché se no non si capisce il ragionamento che poi svilupperò
Occorre cambiare il l'atteggiamento soprattutto culturale e mentale della macchina comunale ovvero di chi ci lavora
Non essere senza essere sempre meno autoreferenziali non pensare che il prodotto che viene sfornato sia quello di cui la città ha bisogno e quando dico cita lei in comprendo ovviamente tutto lo spaccato sociale che c'è al suo interno
Per non essere re autoreferenziali quindi è necessario che il cambiamento di cultura arrivi fino in fondo quindi dal primo dirigente dal direttore generale all'ultimo dipendente assunto tanto che si esce dagli uffici sita sul territorio si rilevano i bisogni si torna in ufficio e si organizzano gli uffici per a rispondere a questi bisogni è una cosa così elementare così come la sto dicendo io ma chi studia o analizza la pubblica amministrazione sa molto meglio di me eh davvero rivoluzionaria
Al punto tale che il primo grosso sforzo che personalmente sto facendo visto che sono stato chiamato
A contribuire a realizzare le politiche del lavoro e dell'occupazione vi assicuro che non è affatto una cosa scontata quindi la prima difficoltà che io ho incontrato in questi primi mesi sono cinque compiuti da qualche giorno
è stato quello di come approcciare come avere un approccio corretto far cambiare la testa ai dipendenti comunali quelli che si occupano di lavoro e di occupazione
Qui apro una parentesi per molti lavori occupazione alla stessa cosa assolutamente non è così c'è una distinzione molto netta in modo particolare per chi avvezzo alla terminologia del mondo del lavoro l'occupazione uguale tra voglio dire così
Formazione professionale e cioè la prima rivoluzione che Moratti fa eh cambiate la testa andate sul territorio rilevate il bisogno delle aziende de e quindi quando dico gente cercare di interpretare anche le propensioni che la città a rispetto ai ai settori che intende sviluppare in termini produttivi cercate di capire quali possono essere i fabbisogni professionali delle aziende
Organizzate se la direzione lavori e formati e organiche occupazione per rispondere a questi bisogni quindi il primo salto di cultura secondo quello di trasformare quindi la linea di prodotto se vogliamo chiamarla così
Per rispondere non tanto a al classico obbligo scolastico per cui alla fine di un triennio io ho fatto un corso di formazione c'ha un attestato con questo mi presento sul mercato del lavoro
Magari accorgendomi che tre anni prima quando io ho scelto di fare l'aggiustatore meccanico c'era un bisogno visibile tre anni dopo questo bisogno non c'è più
Questo è uno dei grandi difetti direi e del sistema
Della formazione i in Italia e qui il salto di cultura che è stato chiesto lo dicevo il primo era quello Lancet con dov'è quello di organizzare di organizzare la macchina per cui vai a rilevare i fabbisogni professionali organizzi la formazione per rispondere proprio all'occupazione quindi accompagni fine una sorta di attività molto stretta tra il bisogno e il prodotto che devi
Presentare e quindi realizzare
Molto sinteticamente questo è un po'la la la la la la il compito l'ammissione che la la direzione
Centrale politiche del lavoro dell'occupazione ha avuto in consegna io qui ovviamente mi ero preparato una lunghissima relazione che non è possibile farla tanto al punto ma per ragioni che non neanche mi bisogna sottolineare e mi domandavo se ma così come li ho ascoltati se il mio partito Nuovo PSI perché qua sono con una funzione diciamo di tecnico ma
O come si può dire un grande trasporto quando mi interesso di politica in modo particolare quando si parla di politica riformista di socialismo dico come mio partito invece può andare oltre una iniziativa lodevole come questa
Un indotto iniziativa lodevole perché io li ho sentiti dire così lo dicono e l'attore lo dico soprattutto gravoso per la sua responsabilità che ha nel partito lo dico tutti i compagni né amici alle persone che sono qua presente io ho sentito queste affermazioni con guardate ammortizzatori sociali l'evidenza mobilità precarietà flessibilità relazioni sindacali o rappresentanza sindacale sicurezza concertazione competitività ricerca sviluppo innovazione e occupazione politica attiva del lavoro secondo me ognuno di questi argomenti deve essere affrontato da solo perché se no si rischia di fare il bel convegno politico con grandi oratori relatori ma non siamo arrivati a snocciolare a guardare a grana fine
Tutti questi argomenti che meritano tutti di essere sezionati al millesimo uno per uno e quindi mi sento mica me lo faccio da militante di partito in questo caso di suggerire proprio una strada che vada da analizzare ognuno di questi argomenti perché
All'al di là della militanza dall'appartenenza politica o di parte cioè qualche volta si sta dalla parte di un tavolo seduto a fare il sindacalista come è capitato a me per trent'anni adesso mi tocca di stare dalla parte contrapposta alla sindacato ma molto spesso i problemi due veri e oggi la discussione io l'ho rilevata così sono esattamente identici si può avere un aspetto una visuale prospettica diversa ma le prede sono speculari una l'altro i problemi ecco quando io ho sentito peraltro apprezzato moltissimo le cose che diceva il dottor leali
Non so quanta finita ci può essere tra me e lui ma riscontro viceré molta pur non avendo la stessa esperienza perché credo che qui dentro non c'è nessuno che abbia in mente di ingabbiare il mercato
Mercato anche quello del lavoro è tanto per intenderci al punto tale di prefigurare degli dell'ingessatura e come una parte ahimè condizionante del Governo attuale vorrebbe fare ma altrettanto vero e io riscopro un una sorta di slogan sintomatico
Guai a pensare di lasciare libera volpe in libero pollaio è guai cioè se la volpe è un po'scarrocciare ho finito ho finito finito peccato che io avrei dovuto qualcosa da dire
Di altrettanto interessante perché avrei voluto entra nel merito di come il Comune di Milano si sta organizzando per dare risposte concrete e quindi andare dentro nei problemi e non solo in un Charlie
Tanto e lo dico con questo concludo che tra gli obiettivi che su mi sono stati consegnati ci sono alcune che sono estremamente sfidanti uno fra tutti quello di aumentare a Milano l'occupazione femminile di cinque punti
Nella città di Milano cinque punti che è una uno sforzo grandissimo e posso come si può dire assicurare che le condizioni per riuscirci ci sono tutti e quindi Milano anche in questo caso secondo me fa la sua parte nel panorama politico italiano
Dice il segretario generale l'ha confessato
Un secco no va bene lo pensavo c'era una domanda no no no va benissimo penso che sia l'Anas naturale prosecuzione se si siede benissimo velocissimo senza velocizzazione pensano veloci
Va be'lo ringrazio
Va dunque noi stamani abbiamo affrontato tutti i temi del lavoro
Lei ha fatto bene elencarli ognuno di questi meriterebbe certamente un approfondimento come singolo problema
Quindi nei pochi minuti voglio però portare a qualcosa
Dunque noi aspettavamo un finanziaria che creava un investimento nel Paese
Crediamo l'investimento nel lavoro
Doveva vedere nelle premesse
Il lavoro al centro dell'economia
Il cittadino al centro della società
Non abbiamo visto niente di tutto questo
Ma stiamo discutendo come riuscire a fare dei tagli
Sul lavoro
Penalizzare i lavoratori e poi anche i pensionati perché questo lo svolgimento naturale delle cose
Per una scelta perché o si sceglie di investire o si sceglie di tagliare per colmare dei deficit o per dare denari a chi non dovrebbero essere dati
Per essere più semplici
In questo paese c'è una lavoro sommerso e minorile di incredibile proporzioni
Non si sceglie la strada
Della sanzione ma si sceglie la strada della premialità
Cioè quelle Impresit perché le aziende che fanno emergere il lavoro sommerso
Perché se lo dichiarando che ci sommerge riemergendo si premiano rilievo prese strani
Lo stesso l'opposizione del Governo precedente gridava
Che era sbagliato a fare dei condoni fiscali
E il sindacato è d'accordo hai sbagliato perché di secondo diseducativo
Porta alle all'evasione
O quanto meno cancella il reato dell'evasione
Però la stessa opposizione che dicevano
Alla ai condoni
Oggi di maggioranza addirittura pone la premialità all'emersione del lavoro sommerso che è peggio di un condono perché nel condono io mia otto denunzio tardo e mi metto in regola
Nella premialità non sono mie autodenunciano ma vengo premiato che è un concetto veramente fuori da ogni dolci
E questo Paese a questo problema
Ha il problema di andare a reperire al di fuori del normale cioè al di fuori della tassazione altri altre risorse
E non facendo lo deve per forza ripiegarsi
Sulla fiscalità sui tagli
E sulla distribuzione anche qui
Credo che con chiarezza dovremmo riconosce che non esiste una distribuzione o una equa distribuzione della ricchezza del Paese
Vorrei fare un discorso socialiste
Vorrei dire che non si prende ai poveri per dare ai ricchi ma si prende ai ricchi per dare ai poveri
Questo Paese invece ha scelto la strada
Anche nella fiscalità molto semplicemente noi siamo davamo portatori e siamo portatori
Di un patto bere il lavoro
Dove conglobare tutto anche la fiscalità è un pezzo rilevante del Patto del lavoro
Ma si può venire che la progressività la sacrosanta progressività fiscale la si debba applicare soltanto alle categorie deboli poi superati i settantacinque mila euro lordi
Di reddito diventa una percentuale fissa del quarantatré per cento
Questa è la realtà e quindi non si distribuisce
Fra
Tutti ma si premiano i ricchi condannando i poveri e a una maggiore contribuzione
Lo stesso ragionamento lo si farà ora con le pensioni
Grande scandalo perché nella legge Maroni Fantoni è stato esemplare che Foccillo ha ripetuto alcune cose significative
Questo peso se fatto niente negli ultimi anni
Se fatto poche cose
Una di queste contro la legge Biagi
Che poi contrastata e contestata non perché sbagliato ma perché non è fatta dall'attuale governo
Quadrate c'è un problema questo Paese man mano che si alternano i governi si deve cambiare quello che ha fatto il Governo precedente non per il fatto che è sbagliato ma perché l'ha fatto un altro
E noi siamo una grande confusione
L'altra la legge Maroni
Grande scandalo quando venne fuori l'innalzamento della della ditta di pensione
Anche noi come sindacato abbiamo detto che era troppo la proposta era molto più gravosa Antonio sul ti ricordi molto più gravosa di quella poi andato perché si parlava non di un incremento di tre anni ma si parlava di portare tutti a sessantacinque anni
Quindi lì c'è stato un dialogo sociale
Criticato da quanto abbiamo voluto replicare ma quando c'è stato il dialogo c'è stata una contrattazione oggi siamo di fronte a un'assenza
Di dialogo di contrattazione di concertazione oggi non si fa niente
E si fanno i memorandum e per non fare niente
Per dire si è affrontato il problema si è dichiarato poi ne riparleremo e non eri parleremo più
Sulle pensioni voglio ritornare
Era scandaloso elevare vicini a sessantacinque anni poi siamo arrivati a sessanta differito dal primo gennaio due mila otto grande scandalo cosa succederà a quello che nel primo gennaio due mila otto lì manca un giorno
Ai cinquantasette anni o ai trentacinque anni di servizio dovrà aspettare tre anni
Era scandaloso questo
Ci siamo dimenticati
Che la legge Dini
Improvvisamente elevò da venti anni a trentacinque
Togliendo le pensioni baby giustamente
Perché il sistema doveva reggersi il sistema serre Tor ma in questo periodo nessuno è andato a dividere realmente noi faremo un convegno il ventidue
Di febbraio a Roma su pensioni oggi le pensioni domani per un grave dissesto invita e anche generazionale
Vorremmo approfondire però grosso modo nessuno si è messo lì a distinguere l'assistenza dalla previdenza
Nelle forme previdenziali nell'equilibrio se togliamo l'assistenza all'equilibrio esiste
Non è che il disequilibrio il sistema esiste anche per dopo e poi perché poi peraltro non è vero
Purtroppo la grande crescita esponenziale sulla vita probabilmente si è fermata c'è stato un grande salto dal novantadue a oggi ma oggi è ferma
Nel fare ma anche verso il mondo femminile che la più avvantaggiato però da quando in un torneo femminile lavora di più
Ed è la vittima della Società per il Paese di questo Paese perché ha troppi lavori evidentemente sì sì capisco
Certo senza
Accorcia
Da quando lavora
Anche la vita probabile si è ridotta perché lo stress evidentemente contribuisce al la possibilità di oggi quindi ecco concludo così sulle pensioni non ci troveremo a dover scegliere noi vorremmo attenuare diminuire
Gli architetti del gradone magari dilazionando no
Ma se il passaggio e per potere diminuire questo grato aumentare o diminuire meglio i coefficienti di trasformazione è chiaro che il sindacato sarà contrario non potrà assolutamente accettare perché poi peraltro si entra in una logica e andare a prelevare perché perché si è fatto in grado per poter pagare in maniera differenziata dare un alleggerimento all'esborso di cassa
Ma se questo deve passare in una diminuzione ricco vicente di trasformazione significherebbe far cassa con le pensioni non porre fine alla distinzione fra assistenza e previdenza che il nodo della faccenda
E ancora peggio
Frutti
Tutti i giovani
Perché questo diminuzione dei coefficienti di trasformazione non riguarda gli occupati con il sistema retributivo ma riguarda i giovani quelli entrati dopo il novantasei i nostri giorni
Che già sono stati penalizzati
Dal sistema di calcolo che se non corrono in un affondo di previdenza integrativa avranno la pensione ridotta delle quaranta cinquanta e anche il sessanta per cento a secondo dei casi si orali diminuiamo anche capisce di trasformazione per rendere il vitalizio
Quello che è il montante accumulato negli anni allora veramente avremmo finito per distruggere la possibilità di vite
Di un pensionato anche se questo arriverà fra quaranta
E anche il problema della riforma del sistema pensionistico richiederebbe risposte riformiste coraggiose esattamente come tutti i problemi che sono stati trattati oggi sul tappeto
Però quello che si nota è che poi le risposte riformiste che tradizionalmente appartengono alla alla storia dei socialisti riformisti in Italia in Europa sono abbastanza ancora abbastanza deboli
Io vorrei chiedere su questo prima di dare la parola a Gianni De Michelis per le conclusioni una riflessione al senatore Biscardini dello stick grazie Giorgio
Ma grazie a voi ringrazia i compagni del nuovo PSI per aver organizzato questo incontro ed è vero e anche gli ringraziata da Serge organizzati organizzato questo incontro su un argomento specifico perché sono sempre più convinto che se siamo o la maggioranza di noi mi auguro qui dentro animati dalle buona intenzione di avviare un processo fecondo
Virtuoso per riunire le anime del socialismo italiano tuttora separate io credo che questo percorso debba avvenire fondamentalmente prioritariamente parlando di questioni
Molto concreta
Parlando sopra di questioni che riguardano le sorti del Paese il futuro quindi del socialismo italiano non il nostro passato che pur glorioso rimane sempre
Un problema del passato
Io sono convinto partecipo volentieri a questo dibattito proprio animato dal questa speranza che ci si renda conto a distanza della fine del Partito socialista italiano degli anni novantatré novantaquattro
Che è arrivato il momento di porre con forza la questione socialista in questo Paese
Che è arrivato il momento di rendersi conto
Che senso ha la forza soggetto socialista in questo Paese
La sinistra non vince o governa male ognuno è in grado di governare ma soprattutto senza una forza socialista in questo Paese non ci guadagnano i cittadini
E non ci guadagna il progresso economico e sociale non ci guadagnano le condizioni di uguaglianza
Che in qualche modo rappresentano sempre il valore fondamentale del socialismo e che dovrebbero essere sempre il punto di riferimento per organizzare la politica socialista
Ecco io partirei da qui sarò molto breve per non togliere spazio georgiani
Facendo questa considerazione è abbastanza interessante
Come ci sia in Italia in questa fase una sinistra balbettano
Un centrosinistra balbetta quasi su qualunque questione
Il balbettio della sinistra italiana in questo momento a mio avviso non dipende più da quella divisione che qualche volta anche noi CD
CP chiamo come dire di di di di di definire cioè ci sarebbe una sinistra radicale dall'altra la sinistra riformista dell'altro
No non è questa la ragione del Barbetti e della sinistra
La ragione di questa difficoltà vestito italiana sta nel fatto che c'è una grande componente della sinistra che in Italia conservatrice
E c'è una minoranza della sinistra è più a sinistra dei cambiamenti la ragione di una forza socialista e di un nuovo soggetto socialista introdurre nella sinistra italiana
Una componente maggioritaria affinché la sinistra sia alla sinistra del cambiamento il nostro avversario nella sinistra non è per definizione la sinistra radicale è per definizione la sinistra conservatrice anzi insieme a quei a coloro che si dichiarano di essere a sinistra magari riformisti
Ma che intervengono il riformismo in modo come se fosse un problema di essere un po'più timidi degli altri come s'interroga il problema del riformismo come essere un po'più moderati
Degli alter ego avanti di questo passo
Succede quello che è successo ieri con la legge sulle unioni di fatto proprio di fatto dove i progetti di legge
Mi permetto di dire senza polemiche ma insomma mi sembra un perfetto Progetto di legge dal futuro Partito Democratico
Bello
Nel quale si riesce anche a cambiare era logico con cui si costruiscono gli acronimi perché se al prossimo doveva essere via vittoria di convivenza si chiamava il PC ma decisa si poteva usare insomma e quindi è diventato di qualcosa mi sembra un problema cioè di evitare che ci si infila in una logica in cui la sinistra sia troppo timida e troppo
Conservatrice
Da questo punto di vista sul tema di oggi
Io credo che dovremmo sintetizzare poi gli argomenti sono molti oggi abbia trovato di tantissime questioni ma se gli davi nasce un soggetto socialista e quindi evidentemente rinasce soggetto che si richiama ai valori delle problematiche del lavoro come è nato il Partito socialista in quanto partito del lavoro
Bisogna andare al cuore del problema e se contenente il cuore del problema e guardare al futuro io credo che noi prima di ogni altra questione per fare sintesi
Dovremo guardare ai problemi dei giovani
Ed è il rapporto che il giovedì hanno con il mondo del lavoro noi socialisti dovremmo puntare quasi esclusivamente ad affrontare questa questione perché perché
L'obiettivo e di dare ai giovani nella speranza questo vuol dire evolvere questo vuol dire guardare al futuro
Destra e un po'più avanti le rispetto alle conquiste che hanno raggiunto i loro padri mentre oggi sappiamo benissimo che è esattamente il contrario
Che i giovani hanno di fronte ad ora uno scenario di condizioni materiali e sociali che rischia di essere arretrato rispetto alle conquiste che aveva ottenuto il padre persino e persino i loro no
Noi diamo la situazione in cui se non si affronta con durezza il problema giovanile nel nostro Paese diamo per scontati che i giorni che giorni è stato detto da più parti lo ripete in sintesi
Che ai giovani succedono tre cose che abbiano pensioni più basse rispetto a quelli dei padri e dei nonni che abbiano un lavoro meno sicuro e che possono ad andare a diventare persino pur di lavorare ieri grande fenomeno che permane in Italia del lavoro nero diventando sostanzialmente in reati di rischi
Rispetto a coloro i quali dovrebbero mente sì gran parte contraria cioè gli evasori fiscali e coloro che eludono il fisco e cioè dal prospettiamo ai giovani una condizione peraltro di grande debolezza sociale di grandi capacità poi di reagire quando si dice i giovani non partecipano alla politica ma non proteggeva politica se parliamo di lavoro perché hanno una grande sfiducia
Rispetto a questo mercato di lavoro e hanno una grande sfiducia nella capacità di politica di modificare l'attuale meccanismo del mercato dal lavoro al nostro Paese
Ed io con cento euro e i l'attenzione su questo aspetto giovanile direi quindi molto chiaramente
Che
Il tema della precarietà il tema delle condizioni difficili di lavoro per il giovane debba essere affrontato mettendo i piedi nel piatto su tre questioni tre riforme
E sappiamo tutti quali sono ma che io Elenco o meno subiamo quel soccorso insomma dentro
E che potrebbe diventare anche l'oggetto di un ulteriore nostro incontro oggetto di un ulteriore approfondimento la prima e certamente la riforma delle pensioni
Fare una riforma delle pensioni guardando altrove dei giovani
La dico così ma perché non vuole guardare i problemi degli anziani va guardando come adesso dando dei giorni vuol dire ridurre il campo che è stato citato un attimo fa seggiole ha iniziato a lavorare dopo il mille novecentonovantacinque attendibilmente avrà una pensione che quaranta cinquanta sessanta per cento e metodico dovete lavorato prima del mio centrate
Questa condizione è una bomba esplosiva se fossimo socialisti riformisti e anche un po'rivoluzionari forse ci metteremo in condizione di fare la stupida
Non di guardare soltanto non soltanto a Lizzano il fenomeno
Ci porremo il problema farà tutta quando i giovani si renderanno conto che avranno una pensione di quelli Badoglio rispetto a quello dei padri io credo che diventerà autobombe scusi
Non capisco perché come dire non ci debba essere per nove la consapevolezza che delle reazioni a questa condizione possono ricadere nel nostro Paese
La stessa cosa flessibilità ormai siamo tutti d'accordo io vengo persino volentieri i documenti della Confindustria sono persino d'accordo come diceva ieri la Confindustria trentasei per cento dei lavoratori a tempo indeterminato poi diventa lavoratore tempo di Fini va bene
Ci credo
Però se la flessibilità e buona la precarietà non è buona
Qual è il provvedimento che noi possiamo assumere da socialisti per combattere la precarietà seconda proposta
è quello di introdurre il reddito minimo di cittadinanza in questo Paese per garantire a tutti coloro che in un periodo che la loro vita non hanno un lavoro di adire un reddito garantito non si può dare una prospettiva al giovane accanto non ha un lavoro tra un lavoro e l'altro va sotto il ponte a fare l'elemosina perché questo è quello che vi stiamo proponendo oppure di tornare a casa da genitore le farsi pagare
Dalla famiglia la possibilità di continuare a sopravvivere con ottocento seicento euro di al mese
Di di di di di contributi
Allora questo problema del reddito minimo di cittadinanza mi si dice si può fare non si può fare intanto dico che nell'Europa a quindici c'era in tredici comuni europee mancava la solidarietà che vince
Mi si dice non c'era compatibilità economica adesso ne ha fatti i conti grosso modo dal sette migliori da sette miliardi otto miliardi di euro io credo che se il reddito minimo di cittadinanza varie comperare tutto le forme improprie di assistenza nel mondo del lavoro questi sette miliardi di euro non sono sette miliardi di euro nuovi possono essere recuperate ma introduciamo una riforma socialista che guarda che affronta il tema della flessibilità non stando fermi ultima considerazione finito
Questo tema del lavoro nero
Tavoliere si eleva un altro dibattito si discuteva di della Lombardia
E si confrontava il problema del caporalato agricolo al Sud col caporalato nell'industria dell'edilizia al nord
E morto al peggio secondo
Il ma la grande fiera che abbiamo analizzato famiglia no su quattro mila lavoratori del settore di solo quattrocento regola
S'è scoperto che tre mila settecento io non lavoro in nero
Se non moriva uno e se è un egiziano mo'fosse andato a battere il pugno
Presso l'organizzazione sindacale in questo specifico alla CGIL
Di questa questione ne parlava nessuno
Allora insieme alla sinistra conservatrice ugualmente ovvio perché dobbiamo scoprire anche un ruolo positivo nel sindacato
Che deve però uscire di più allo scoperto vedesse un sindacato riformista sindacato utile a un processo di crescita di questa società un sindacato che io mi auguro si assuma maggiormente le proprio responsabilità anche nei confronti del tema della questione giovanile
Meno conservatore meno tutte l'autore degli interessi già acquisite con più capacità di essere funzionale io mi auguro loro ad un processo di riformismo sociale noi a un processo di riformismo politico insieme forse riusciamo a fare il soggetto socialista
Non ci resta che chiedere a Gianni De Michelis di concludere questo dibattito
Ma innanzitutto io voglio esordire ringraziando il compagno
Delle nostra organizzazione del Nord lombarde e milanesi per questa iniziativa
Certo una piccola iniziativa
Solo l'inizio di un percorso ma va esattamente nella direzione giusta
Perché
Se vogliamo cogliere l'opportunità che ci viene inopinatamente messa di fronte
Più che per merito nostro
Per demerito altrove
Per l'evoluzione per l'involuzione del sistema politico che non regge più
Per il tentativo disperato dei responsabili di questa involuzione sfuggirgli con delle operazioni
Prive di identità e di cultura politica
Per cui si può dire con una battuta
Quello che lavora di più per riportare al centro la questione socialista il povero Fassino nel suo sforzo per realizzare il cosiddetto partito democratico sono straordinario esempio di eterogenesi dei fini dodici come dicono gli anglosassoni hanno intende conseguenze conseguenze non volute
Tutti i giorni
Chi come noi
Un po'maniacale mente segue sulla stampa o attraverso il tam-tam di intere del telefono quello si limita le abbiamo nuovi segnali
In questo lavoro positivo che avviene che
Riporta di colpo non a caso in coincidenza con l'aggravarsi della situazione del Paese
Riporta al centro la questione socialista noi socialisti non unità socialista la questione socialista
Cioè la consapevolezza che una delle cause forse la causa principale di questa crisi gravissima
In cui l'Italia è entrata in cui segnali vediamo ogni giorno perché come qualcuno ha detto
Nel corso del bellissimo dibattito avete fatto c'è un nesso tra
Le vicende allo stadio di Catania
Le cose di cui stiamo parlando è questa crisi generale c'è c'è un problema veramente di tenuta democratica della nostra società la gente lo percepisce
E tanto più il sistema politico nella stragrande maggioranza chiude gli occhi penta scorciatoia impossibili tanto più la gente invece preoccupata cerca e questo rimette al centro la questione socialista
Perché non è ovviamente l'unica risposta possibile
Ma è sicuramente una delle risposte possibili probabilmente possibile dimostrare che nella situazione italiana è la migliore risposta possibile l'assenza totale di forze che nella società nella politica siano in realtà in grado perché
Roberto dobbiamo ammettere che nell'ordine Nuovo si sono stati capaci in questi anni di avere un ruolo nemmeno una minoranza nella minoranza efficace lo riporta al centro naturalmente per renderlo evidente
Noi invece siamo come si può dire tra veri professionisti della politica dobbiamo fare uno sforzo di capire che partendo dei problemi che lo spieghiamo alla gente presso lo spieghiamo con ragionamento politici institute pure
Esiste non cominciamo la gente dobbiamo
Come si può dire far scattare una specie di scintilla di corto circuito tra una maggioranza della popolazione preoccupate alla ricerca di un riferimento forte di cultura politica
E di progettualità politica e la proposta di questa mia cioè questo lo puoi fare sui problemi non lo puoi fare commi discorsi sul socialismo
Richiamo alla storia di farlo sui problemi di oggi e quelli del future devi farlo ovviamente
Soprattutto parlando alle giovani generazioni soprattutto parlando alle giovani generazioni non solo perché
Se siamo socialisti
Sappiamo che
I socialisti lavorano per il futuro
Non per il passato
Siamo l'opposto
Lanci oltre cent'anni il socialismo in Europa e nel mondo è stato la battaglia al conservatorismo
L'attitudine umana assolutamente legittima e comprensibile ma a cui noi diamo cercato di dare la risposta opposta di guardare al futuro di non averne paura di governarli
E di renderlo il migliore possibile veneti se si guarda al futuro certo tutti hanno diritto liberale futuro anch'io alla mia età e quelli della mia generazione sono soprattutto i giovani a cui devi parlare in modo convincente soprattutto tenendo conto che guardiamo al futuro momento storico dato
Ogni come si può dire analisi politica e ogni proposta di azione politica deve essere contestualizzata
E noi stiamo vivendo nel mezzo di una trasformazione epocale
Quale mai la storia dell'uomo ha conosciuto soprattutto per una ragione per la velocità con cui avviene
Se uno guarda indietro e alla passione della storia
E approfondisce sì certo
In altri farsi si sono avute trasformazioni dell'entità e delle dimensioni di quella che stiamo in dodici solo che ci
Si sono messi in milioni di anni cento mila anni migliaia di anni secco qui avviene in decenni indecenza viene nella nostra vita
Il mondo
Prima si già dal due mila e si differenziava dei prossimi dieci venti o trent'anni sarà totalmente diverso
Per ragioni connesse alla tecnologia alla scienza per ragioni connesse giuste alla all'uomo perché l'allungamento della vita umana cambia completamente il modo in cui l'essere umano
Gestirà il suo tempo di vita io lo dico una battuta ma alcuni di noi su questo riflettono dal da alcuni anni noi dovremo abituarci a vivere due vite siamo figli
I dieci mila anni in cui l'uomo è stato abituato a vivere una vita che era organizzata scade entrata la giovinezza che si imparava la la data e poi da un breve periodo prima di morire in cui si aveva diritto al riposo tutto finito tutto finito
E tutto questo comporterà cambiamenti giganteschi
Si potrebbe andare oltre cambiano i rapporti interpersonali
Quello che è stata nucleo familiare base della società da dieci mila anni da quando l'uomo è passato da cacciatore raccoglitore uomo agricolo cambierà nei prossimi trenta quaranta cinquant'anni viene
Sarà un cambiamento come sia difficile come si vede dalle cronache di questi giorni
Ci sarà chi resisterà in parte ha ragione perché tutti i cambiamenti devono essere governati guidati chili
L'intera per cambiare ben ovviamente i giovani i giovani come si può dire
Solo consapevoli forse in maniera un po'un po'superficiale del fatto che queste questo mondo in cui dovranno diventare adulti affermarsi corre via avrà queste caratteristiche totalmente diverse
Piano paura
E hanno paura e trovano soprattutto in queste nostre società come si può dire che avevano raggiunto prima di altre un certo livello di benessere di sicurezza e così via
Trovare la sede hanno la sensazione di lo dico sempre ai miei discorsi lo dico da anni
Quando io confronto il mio stato d'animo di quando io avevo vent'anni io quelli che avevano vent'anni con me e lo stato d'animo dei ventenni di oggi incontro perché nonostante tutto anche se noi siamo un po'combattenti vorrei dice un po'del veramente del passato però intanto qualche giovane incontriamo ci confrontiamo la differenza di fondo è che quella volta
Alla fine degli anni cinquanta edizioni nel sessanta la stragrande maggioranza dei giovani leoni e dell'azione
A prescindere dalla sua condizione più povero più ricco più chance meno chance in un'Italia che era molto più povera era molto più fragile era molto più arretrata voi voi avete la fortuna di vivere
In Italia in tutti questi decenni ha compiuto la trasformazione incredibile bene una certezza però avevamo che saremo andati a stare un po'meglio dei nostri genitori
E questo aveva una come si può dire era la ragione vera di quello che è stato chiamato Po il miracolo economico perché dava un drago psicologico a quelle giovani generazioni che ovviamente rendeva tutto più facile o o nulla sembrava impossibile poi non tutti ce la facevamo non tutto riusciva ma in transito oggi per allora
In questo momento lo Stato onestamente capovolta la stragrande maggioranza dei giovani che incontro
Hanno la sensazione la paura talvolta la certezza di andare a stare un po'peggio dei loro genitori e questo ha l'effetto esattamente opposto è una società che perda la spinta del giovane generazione assista finita
Perché non è così dappertutto al mondo l'OCSE ho frequentato in questi anni la Cina e ho cercato di vedere quello che succedeva attorno con più attenzione di qualche superficiale di casa nostra
L'accordo quando qualcuno diciamo alla Cina poi esploderà fallirà il sedano dicono presto della per una ragione molto semplice
Che in Cina le giovani generazioni hanno la sensazione nettissima che per la prima volta in cinque mila anni di storia che si offre la possibilità di farcela spaventa non ce la fanno tutti ce l'avrà solo una minoranza agli altri tireranno a campare come hanno fatto i loro fa dei loro nonni per migliaia di anni
Ma il fatto di avere questa può sembrare farsela crea lì la spiegazione di quello che poi ci stupisce il dieci per cento di crescita all'anno tutti gli anni da quindici anni e così via e questo vale per la Cina vale per Linda Evangelista
Noi siamo in una situazione diversa perché siamo giardinaggio del benessere
Perché
Abbiamo situazioni democratiche
Vedo che per fortuna si comincia a guardare questi dati di fatto oggettivo anche se c'è ancora qualche sindacalista proprio fatto Borgione continua a non voler capire pensare di potere regga scherzare con con la realtà comunque questi giovani che hanno questa paura
E rappresentano la chiave di volta della partita politica di questo Paese non riusciamo di motivarli
O riusciamo a dargli una speranza o riusciamo a dare una come si può dire l'idea che anche in questo mondo anti soprattutto in questo modo
Bon queste trasformazioni che stiamo vivendo a quelle livello ci saranno più opportunità che ci saranno più opportunità
Da cinquant'anni il mondo sarà meglio
E tutto starà meglio
O riusciamo a dare questo oppure dobbiamo prendere atto peritale destinata a un lungo scivolamento ad ingannare i margini
No ai margini del mondo che cresce ai margini dell'Europa i margini e di quella parte del mondo in cui faticosamente ci siamo Assisi nei decenni precedenti sarebbe un bel peccato
Che dovere constatare che
Dopo lo sforzo di cinque generazioni di italiani dal quarantacinque ad oggi per riportare in questo paese all'avanguardia del mondo
In cui fortunatamente fummo messi non per merito nostro anzi avevano il demerito di aver seicento la parte sbagliata nella guerra di aver scelto la parte sbagliata politicamente non lo stabile siamo stati chiesti dalla parte giusta per fortuna gli alta
Che era quella dove cresciuto il benessere cresciuta la democrazia e così a quella che ha vinto storicamente nonostante la resistenza di un terzo degli italiani c'era un'Italia dell'estetica resistito ha resistito e addirittura con la manipolazione di Mani pulite ha tentato di prolungare di quindici anni questa resistenza bene
Se non riusciamo a convinse le le giovani generazioni in modo credibile
Che questo mondo che pone dei problemi che ci sono delle paure giustificate perché certo come in come nei cambiamenti cambiamenti non son mai neutrali
Qualcuno paga e qualcuno guadagna
E naturalmente
Bisogna mettere nel conto delle trovare il modo per riuscire anche sarà sorreggere quello che ce la farà a meno però
Quello che la storia ci insegna è che si perde sicuramente quando si resiste al cambiamento e soprattutto se il cambiamento ha queste dimensioni questa velocità questa intensità ecco allora
Su questo ci giochiamo la nostra Partito Socialista che noi siamo convinti
Che la cultura socialista di quello che
Chiamiamo con etichetta con le sue politiche per rifornire la tennista è il modo migliore per dare risposta soprattutto il gioco
Soprattutto ai giovani poi all'intera l'intera società e la questione del lavoro è centrale ma centrale
Per ragioni solo economiche sociali e nel tempo il centrale perché
In modo in cui si può avere una concezione di un umanesimo connesso ai valori che
Noi riteniamo nostri
Del socialismo democratico riformisti
Se c'è un quando qualcuno mi dice mangiava Massi ancora senso nel ventunesimo secolo essere socialisti certo non ha più senso esserlo come era Centanni facilità di fare forse anche vent'anni fa questo lo capisco anch'io
Il bisogno di declinare riorganizzare le analisi e le risposte però se c'è un elemento facili da spiegare anche al più disattento di cosa vuol dire essere socialisti
I socialisti sono quelli che in una società politica democratica tentano di dare voce alle istanze del mondo del lavoro
All'istante del mondo del lavoro e soprattutto al al fatto centrale
Che la possibilità di esprimersi attraverso il lavoro e la base della difesa della dignità umana
Il centro come sicuri di ogni concezione di una società democratica
Non parole essere capaci di esprimere questa qua ecco perché sono importanti proviamo fare anche qui uno sforzo che ho seguito il dibattito interessantissimo però bisogna andare ancora
Essere per il lavoro soprattutto in questa fase storica non è come essa resti per il lavoro nei periodi precedenti
Una volta all'inizio o alla fine dell'Ottocento essere per il lavoro rappresentare in politica l'Inter interesse del del lavoratore significava una battaglia politica di contrapposizione
Con il capitale si chiamava così allora
Il marxismo non è obsoleto perché era sbagliato Soleto perché il mondo nel frattempo è cambiato ma quella volta interpretava cose vere si trattava di garantire non solo una più equa distribuzione del frutto del lavoro cioè
Per profitto dell'impresa ma si trattava di garantire condizioni minime al lavoratore che non erano riconosciute perché cioè ora ragioniamo
Ecco dopo un risultato di di secoli di battaglie
Ma quella volta quella volta il la rappresentare il lavoro significare occuparsene nei Paesi che dominavano il mondo quindi era una livello nazionale era a livello europeo
In un mondo in cui l'Europa era dominava il resto del mondo lo sfruttava
Non ci occupavamo fossero occupavano poco i socialisti
Giustamente nella loro battaglia nazionale dello sfruttamento di della stragrande maggioranza del nell'umanità attraverso il colonialismo eccetera eccetera
Poi le cose sono cambiate
Un certo livello di benessere è stato raggiunto un certo come si può dire livello di regole minime è stato conquistato
E allora si è accentuata l'aspetto rivendicativa salariale
Poi è stato fatto un ulteriore passo avanti soprattutto in Europa nel dobbiamo riparlarne oggi avendo chiaro senso storico di quella conquistati un'Europa ICI partiti socialisti partiti socialisti riformisti
Gli hanno vinto alla grande competizione con il
Rivale comunista hanno fatto il se lo Stato lo stato sociale il welfare State Stato nostri una conquista non solo sociale non solo economica ma di civiltà enorme
Che ancora oggi fa l'Europa è un vantaggio dell'Europa se l'Europa sa sapessero saprà come si può dire
Ereditare nel modo giusto questo questa qui
Oggi la quale diversa
Oggi se ci facessimo le battaglie dei cent'anni fa o ci soffermassimo alla difesa dello stato sociale così come i laburisti inglesi può dire agli altri costruirono negli anni quaranta cinquanta saremo fuori del mondo
Finiremo per essere contro il lavoro
Finiremo per essere contro quella che è la ragion d'essere estesa della nostre oggi essere per il lavoro significa essere per lo sviluppo
E significa nei nostri Paesi essere per la competitività dei nostri sistemi sociali oggi essere per la comodità è un valore di sinistra non di destra
Sinistra
Naturalmente la competitività può essere raggiunto in vari modi
Era Twente c'è una declinazione di destra o chiamiamola Ding riformismo di destra l'abbiamo conosciuta signora Thatcher dal mille novecentosettantanove
Mille novecentottantotto ottanta novanta e mille novecentonovanta ha trasformato quel paese in cui proprio per le responsabilità dei socialisti del partito laburista che era stato lento a capire il mondo che cambiava aveva rischiato di portare altra cosa è la società
è la conseguenza di questa trasformazione non è solo che l'Inghilterra oggi ai tassi di crescita la situazione sociale la situazione occupazionale che tutti vediamo una guarda caso la Thatcher
Riformatrice di destra ha prodotto Blair cioè la cosa più avanzata e più come si può dire adeguate ai tempi che il socialismo del mondo ha prodotto
E
E noi dobbiamo sapere perché non solo sapere che esiste un modo di sinistra ovvero sia conforme ai nostri valori declinare una società chiede sappia essere o rimanere competitiva
Ma dobbiamo anche capire su che basi questo può essere fatto allora i violini l'ho già detto qualche volta lo ripeto i miei compagni
Vorrei cioè
Perché è emerso anche nella discussione di oggi è emerso anche dalla discussione che sta avvenendo attorno a noi talvolta noi cadiamo nella trappola di non avere esattamente chiaro qual è il nostro modo di
Declinare diciamo così le risposte questi problemi cerco di spiegarla da me stesso così una volta alla fine dell'Ottocento per certi versi anche nella prima metà del Novecento quando ciascuno di noi voleva collocarsi nel sistema della dialettica politica delle società in cui viveva bastava una come si può dire una definizione molto semplice
Di tipo bilineare
Tutti definiti di destra o di sinistra
Quei poteri definiti un po'più di Teste Mobili sinistra Piccolillo o al centro che con locali
Lungo questa dimensione unidimensionale e con questa collocazione percepire duecento e poi alla fine trovai lui simili facevi le alleanze sceglierli la posizione si organizzava la dialettica politica oggi non è più così
Perché oggi per quella caratteristica che ho cercato sommariamente di indicare ma che credo anche al più disattento di voi capisce intuisce cioè di questa trasformazione violentissimo con queste caratteristiche ormai per decidere cosa si è guardandosi nello specchio
Bisogna alto definire la propria posizione in uno spazio tridimensionale
Se di nuovo la semplificazione ma l'aggregazione che aiuta
C'è ancora
La destra dalla sinistra c'è perché corrisponde una cosa vecchia come l'uomo te l'approccio olistico l'approccio solidaristico quello che dice
Conta chi occorra più degli altri e quello che dice voglio corre più degli altri ma al tempo stesso voglia anche porgere un braccio chi corre meno questo è sempre stato così è nella natura umana questa viale ma c'è un'altra dialetti
Un'altra un'altra diciamo ascissa ordinata lungo la quale bisogna collocarsi che è quella conservatore innovatore
Chi ha paura e sono legittime tutte e due non vanno condannati c'è chi ha paura
Tenga conto a resistere a rallentare il cambiamento e chi invece accetta la sfida del cambiamento e cerca di ragionare di come utilizzarla al meglio
E poi c'è una terza dimensione che ci sfugge un po'Marche fortissima se di cui dovremmo capire qualcosa quando leggiamo i giornali
The quella tra l'altro che provoca uno dei dei problemi più grossi con cui dovremo fare i conti nei prossimi decenni
Quando parliamo del terrorismo non capiamo bene parliamo di nuovo senza capire cos'è che è l'atteggiamento
Che possiamo definire così
Fondamentalismo verso nazionali
O se preferite
Credere nell'al
Di là o credere nell'al di qua
Nei tempi di grande cambiamento
La paura del cambiamento fa a moltissime persone non provoca solo un atteggiamento conservatore
Di per sé è un atteggiamento razionale provoca anche nel tentativo di sfuggire alla misura va all'attacco l'utopia con la religione con salto nell'aldilà con la ricerca di un di un mondo perfetto lì dove non hai non devi fare i conti con la realtà che fa troppa paura
Lo vediamo del mondo islamico oggi
Crea un problema all'umanità perché lì più che altrove una minoranza che ha fatto questa scelta ma c'è anche nel nostro mondo
L'ho sentito interessante intervento dell'amico verde
Però avrei voluto potuto discutere con lui perché per esempio l'approccio del movimento ecologista in un Paese come l'Italia Benin personificato dalla figura del ministro Pecoraro Scanio è un approccio fondamentalista
E una propria fondamentalista che non consente la gestione razionale delle questioni di fronte
E allora allora se accettiamo questa per semplificazione che però è meno semplificata del destra sinistra e usciamo quindi
Per questo assurdo dibattito sui giornali sul centrismo non centrismo il bipolarismo e l'ente società nate quindi non è difficile decidere dove ciascuno di noi sta io previo so dare una risposta io sono di sinistra
Non mi sento minimamente meno di sinistra di quando avevo vent'anni
Sono per l'approccio innovatore e sono contro la conservazione perché sono figlio di una cultura politica che c'ha in Italia soprattutto abituato a questo e Craxi questo è stato
Questo è stato intuizione spesso più intuizione era proprio quella di accettare la sfida del cambiamento e sono nazionale perché sono riformista socia del Riformista
Quindi ho un approccio razionale o un approccio innovatore un approccio di sinistra
La prende altri sono diversi Bertinotti razionale massimalista conservatore di sinistra
Alcuni non hanno nessun colore sono suoi i DS non si sa non non annullare una infatti non a caso si
Come blu il DS Berlusconi usano degli aggettivi per definirsi che non vogliono dire niente moderati democratici deve dire assolutamente denso democrazia libertà di sinistra di sopra e di sotto voterà
In questa situazione se voi leggete i giornali e avete la sensazione che in Italia
Lo scontro sia tra una battaglia tra virgolette di sinistra fatta di conservatori e irrazionali
Contro una battaglia di destra fatta di innovatori razionali
Non sto scherzando perché poi quando leggiamo i giornali
Avete seguito la vicenda dei volonterosi eleggete le cose che dice l'amico Capezzone o perfino quelle che dice Nicola Rossi avete la sensazione che esistono solo queste due alternative e quindi
Per un socialista come me che non vuol rinunciare a essere socialista anche se sono un po'avanti con gli anni sembra quasi che la mia unica cose di schierarmi dalla parte
Contro la quale ha sempre combattuto combattuto in termini politici perché
Tutt'al più sono era un lombardi hanno quando ero giovane lo sforzo di Riccardo era quello di insegnarci come coniugare la realtà il principio di realtà e di realismo e
La risposta con
Un segno di valore un segno di trasformazione con gli anni riformismo quella volta l'ente facemmo delle cose anche degli errori naturalmente ma delle cose che avevano preso io mi ricordo che quando facevo il Ministro dell'azionista il ministro del lavoro
L'ho anche scritto letto ho detto sì
Ci sono
Due modi ci sono quelli che vogliono
Governare senza il consenso
E quelli invece subordinano il la produzione di governo al consenso ma non era il il rigore senza consenso o il consenso senza rigore io dicevo dei socialisti
Erano quelli che riuscivano a coniugare non sempre il consenso con rigore e la famosa battaglia la scala mobile fu esattamente un esempio di questa cosa qui di riuscire a fare una cosa di rigore anche
Difficile da fare digerire ma su cui poi avemmo il consenso vincemmo referendum una cosa straordinaria
Mentre invece l'alternativa sembrava appunto del si era per il rigore non si poteva dire perseguire il consenso guidava lagunare il consenso qui a travolgere l'esistente
Dell'opinione pubblica della gente se si vuole lei perché il consenso bisognava fare le cose sbagliate non non ricordo
Allora noi dobbiamo cercare perché questo è il momento questo è il momento giusto perché di questo c'è bisogno dobbiamo dimostrare che non ci sono solo queste due alternative per dirla tornare le cose non c'è solo l'agenda Giavazzi opposta l'agenda Bertinotti
Mi mi mi fa ridere che noi dobbiamo come si può dire dover scegliere tra queste in realtà c'è un'altra che non è la terza via che la via maestra tra l'altro essendo uno in Europa è la via maestra via con cui l'Europa e anche in Italia per decenni sono andate avanti
Mentre invece in questi anni avendo abbandonato quelli avanti indietro nella via del riformismo socialista
Che è una via che in grado di affrontare tutte queste questioni è in grado di dare le risposte
Non abbiamo portano al mio forse l'abbiamo anche il diritto abbiamo la legittimità democratica parla però
Sono l'unica cosa che non son potuto portar via la testa
La cultura l'esperienza la capacità di ragionare nomi risposte le abbiamo siamo in grado di carta
Proprio su questa questione centrale che era nostra questione perché certo partecipiamo per le battaglie per i diritti civili e quindi a malincuore
Di una cosa che vuole chiamarsi riformista socialista è questa questione
Il lavoro
Le opportunità le prospettive che tra l'altro mi permetto insiste insiste ancora è la risposta alla crisi democratica del Paese o dalla che secondo
E
Tra chi ha questo non vi voglio fare un discorso compiuto il dibattito è stato molto interessante ha avuto molti spunti
Però dovremo sapere andare oltre a essere più precisi sottolinea
Perché insisto
Va benissimo tutte le cose che sono state dette sulle politiche attive del lavoro alcune proposte Goria ma tutte queste devono essere inquadrate
Nella risposta come noi crediamo in un'ottica riformista socialista di sinistra un Paese competitivo cioè un Paese che non sia costretto a perdere rispetto al mondo che abbiamo dovuto cambieremo non possiamo pretendere che i cinesi si auto limitino per farci un favore cori ed è nel tempo spesso dobbiamo anche sapere che in certe direzioni di cui pure
Le cosiddette diciamo delle cosiddette ricette liberiste di restaurarlo su quelle di aziende a fare una proposta al bivio ho discusso molte volte con i miei amici e compagni del sindacato
Il sindacato tutto compresa la compresa la anche se resiste un po'di più
E ancora oggi
Scelto la strada sbagliata cento l'appiattimento sulla logica neo sovietica di Cofferati della CGIL è una logica neo sovietica
Risanare ha rinunciato a fare la sua battaglia altolà sul salario
E difficile perché mi rendo conto che naturalmente la competizione è un limite
Scegliendo la scorciatoia cosiddetta della concertazione
Neo sovietica più ti dimetti d'accordo a spese il pantalone cioè ai danni della collettività e poi ai danni della competitività della Società italiana e quindi ai danni di giovani
Per trovare attraverso la questo meccanismo concertativo neo sovietico il modo
Come si può dire di garantire agli aderenti un minimo di protezione ma sarebbe questa la linea come successore sovietica Teocoli porta al collasso
Non lo so perché c'era il pieno impiego
Solo che stava dunque a fare il lavoro di uno con tre a fare il lavoro di un quanto potrà crollato venuto giù da solo Cito ha bisogno nemmeno di Inula venuto giù da solo
E l'Italia in questi anni serate vedere
Le statistiche
Dal novantadue in poi da quando c'hanno fatto fuori del sistema politico che bene o male aveva governato nella logica giusta del Paese l'aveva portato in un super quarantacinque anni prese in affitto
Quando si dice la Spagna
La Spagna ha avuto governi di destra e di sinistra
Prima c'era Consales quello tornato è tornato tappa bello
Però la linea è rimasta quella e la basta vedere i risultati sbagliamo
Leggo che Zapatero che in difficoltà su molte altre cose su molte altre cose così dimostrato all'altezza dei problemi però dice tra tre anni la Spagna ma per Alitalia
Come reddito pro-capite io ricordo gli anni in cui
Da parte dei comunisti allora di sir rideva Craxi mi diceva che a metà degli anni Ottanta dicemmo siamo diventati quinto in Europa quella volta IVA vergogna davvero lo dice oggi giustamente perché segnala come il problema non è che
è stata la Spagna che ha corso la Spagna ha conservato il suo dovere ma siamo stati noi che siamo nati
Nel mille novecentonovantadue quando sono mi sono dimesso da ministro degli Este se mi venisse chiesto e qualcuno me lo chiede ci dev'essere qualche intervista
Io avrei fatto questa previsione tra dieci anni al momento dell'ingresso del dell'avvio dell'avvio dell'Euro l'Italia sarà il primo Paese e la Spagna è destinata a rimanere indietro lui
Per decenni perché quella era la stazione
Poi dieci anni dopo l'Italia non è prima ma è ultima in Europa anzi ormai siamo Perth ultimi al mondo come capacità di crescita e la Spagna appunto si appresta in pochi anni
Superare città allora
Il problema di dare le risposte giuste noi lo abbiamo
Ed è un modo razionale
Che però ha una premessa
Quella della capacità di sconfiggere innanzitutto il conservatorismo a sinistra
Questa è la ragione
Bandito discuto con Boselli
Le ragioni per le quali io
In questi anni come alcuni miei compagni sono stato in una posizione anomala da socialisti e lo so Roche lo sapevo socratico
Ho sempre detto che c'erano due ragioni
Una ragione
Era quella come si può dire contingente nostra
Le vicende di Mani pulite avevano visto nel cuore dello schieramento cosiddetta dicendo sinistri responsabile
Per la distruzione dei socialisti vero che la politica non si fa quei sentimenti risentimenti però questi pesa
Però la seconda ragione è la più di fondo
Perché in tutti questi anni il cosiddetto centrosinistra avuto questo connotato neo sovietico conservatore
Poiché cinque anni di Berlusconi mi hanno definitivamente convinto di quello di cui ero convinto già prima
Che disgraziatamente per noi anche il centrodestra finisce per vedere prevalente una logica di tipo conservatrice non riformista che quello che manca è veramente il riformismo socialista
Per questo non trova assolutamente
Il tre uno per uno i miei compagni anche quelli più come si può dire che la dolorosa sul primo argomento del fatto abbiamo fatto bene a mollare baccalà di libertà che in quella direzione non c'è futuro né per noi né per il Paese
Non so se c'è futuro nell'altra direzione che non è quella del centrosinistra di oggi me quello nel riprendere una battaglia per rimescolare le carte però sicuramente io credo che abbiamo il dovere di capitarci EPROM partendo da questi problemi concreti
Cose da fare sono non dico semplice che non sono semplici ma sono chiare
E tra l'altro avendo girato molto l'Italia il settanta per cento degli italiani
In una specie di spettro che va dalle posizioni
Più moderati di tipo conservatore a quelle
Razionali dell'aria sono d'accordo cinque
Noi dobbiamo puntare sulla ricerca
Ma sfruttare sul serio
Non si tratta di cifre enormi ma certo
Finché le finanziarie si fanno con la logica del centrodestra e centrosinistra alto un paese quando i soldi alla ricerca al di là delle chiacchiere vengono destinate
Come è successo con le finanziarie della Moratti e con la finanziaria di Mussi c'è un futuro
Cioè futuro
Perché è vero che nonostante tutto c'è nella nel DNA degli italiani degli imprenditori dei lavoratori italiani una capacità didattica che in qualche modo ci ha tenuto ancora calda
Quando possiamo andare avanti col modello degli anni Cinquanta cioè il Hemingway due
L'imprenditore che nasce essendo un operaio di un tecnico che ha imparato a fare una cosa applicassero vestale migliore varato in un mondo che è quello di in quello che insomma
Non credo proprio corrono parole per spiegare non occorrono cifre enormi ma certo se queste cifre vengono sprecate decine di rivoli di vario tipo come avvenuto ripeto con gli uni con gli altri non sia necessario c'è un problema di istruzione
Di capitale umano perché se non prepariamo questi giovani a questo mondo diverso che in parte già la tradotti in merito abbiamo un sistema che non solo non cioè che che è fermo ancora un mondo che non c'è più pongono ma che un mondo che non solo evita in parte qua ma in parte verrà è imprevedibile quale
Invece noi abbiamo assistito sono dieci anni che assistiamo un balletto
I bracci di ferro di smantellamento di reciproci il cui unico obiettivo paterno diciamolo brutalmente le cose come stanno era questo
La spegnere il potere non solo sul sulla funzione educare i giovani sul controllo dei professori dei vitelli di questo di quegli anni questa è la logica che ha guidato
In parte anche letizia anche se consigliere letizia il miglior ministro dell'istruzione degli ultimi quindici anni in parte anche lei perché sotto di lei poi c'era la Prealpi Siliquini questo o quell'altro queste analogie
Col risultato poi chiamiamo un sistema distruzione assolutamente inadeguato ma largamente il peggiore d'Europa
Dobbiamo inevitabilmente capire che cioè abbiamo detto bisogna capire che anche in un mondo che ci fa molta paura ci sono delle opportunità
Perché come sempre nella vita quando quando ci sono i maggiori rischi ci sono anche le maggiori opportunità bisogna cercare di capire dove sull'opportunità cercare di evitare il rischio allora una delle caratteristiche del mondo che abbiamo
è quello che siamo destinati ad avere di fronte a livello globale la fase dell'umanità di crescita economica maggiore che si sia mai vista l'unica cosa che non mancherà
Nei prossimi anni è il denaro
Ci saranno delle altra epoca erano epoche di risorse scarse
Qui il soprattutto il denaro quindi il principale obiettivo che dovrebbe avere
Un Paese una società razionale che vuole cercare di indirizzare i propri punti di vantaggio quindi il proprio capitale umano
Alcuni punti di vantaggio oggettivi la geografia la cultura il made in India ci sono le leggo di capitali non possono portarci via è quello di attivare i denari non solo in ordine di quelle degli altri
La Cina ci darà un sacco di botte ammazzeranno tutti i nomi dettagli e come tale non c'è niente da fare non salveremmo Lupi netta e di viabilità di Lumezzane
Però al tempo stesso
Sta creando una tale quantità di ricchezza che non riuscirà consumare nei prossimi decenni quindi hanno le più grandi riserve del mondo il più grande risparmi del mondo le distribuiranno in giro cioè sicuramente con i loro interessi da affidandi quale possono distribuire anche qui
Vediamo gli indiani che conta sapete qual è l'indice peggiore di questa Italia non governata da quindici anni grazie alla Seconda Repubblica è che noi siamo gli ultimi al mondo
Come capacità di attrattività di capitali dall'estero gli ultimi cioè non viene nessuno a metterci una lira
Tanto che ne saremmo Safran un sacco di ragioni oggettive Pécout potrebbero e dovrebbero venire qui più che altrove
Anzi peggio come stiamo scoprendo
Anche noi portiamo i soldi altrove
Cioè anche noi ma non di portiamo come si faceva una volta non fare nomi portiamo perché andiamo a scegliere le opportunità dove sono migliori
Si citano alcuni esempi imprenditori di successo di questi anni
Alcuni sono delle mie parti del Veneto non cioè questo Mario Moretti Polegato Geusa grandissimo successo solo che non ci raccontano che lui è simpatico imprenditore rumeno
Che ha la fortuna di avere una bellissima villa pagarla Diana
In Italia di vivere una vita di qualità della vita molto migliore che il problema le ripeto rumeno
E ha sviluppato lì queste cose qui noi abbiamo bisogno di imprenditori di qualsiasi colore riconsiderazione dita che investano quindi ovviamente investano in quelle direzioni per i quali è possibile ma noi siamo in chi volete che venga a investire qui
Che apre i giornali e vede non Bergé Noemi Macaluso
Pecoraro Scanio penso suore tecnica
Vede Di Pietro che cancella di una logica di potere cioè chi volete che venga
E allora non è vero che esista solo l'agenda Giavazzi
Vedete io ho scritto due o tre volte ho detto
E che appunto non mi piace tra persone di assessorati cacciamo queste chiacchiere questo modo un po'fa Silone così gli ha però detto in questi in questi mesi c'è stato una persona in Italia che ha parlato in modo sintetico e chiaro ha dato un'agenda ed è il governatore della Banca d'Italia facendo il suo mestiere facendo bene
Fonte risente luogo conosce il mondo nel discorso del trentun marzo fatto una due pagine con Agenda ben precisa ha detto questo questo questo basta leggerlo e la via internet al centro
è la ripresa dello sviluppo la ripresa della crescita e quindi inevitabilmente ridare competitività al sistema Italia per la parte generale non per la parte che il singolo perché singoli inventori in grande misura l'ha fatto ha cercato di farlo si era lanciato tra virgolette
E l'altro giorno se voi avete seguito il giornale Draghi è tornato parlando al forzato ritiro detto qualcosina di più ad alcun segnale politico ha detto
Ricordati degli anni ottanta e ottantaquattro di San Valentino e ha detto anche della prova dell'accordo del novantadue novantatré neretto novantatré ma riguarda l'accordo è amato Governo di centrosinistra di quelli di vecchie entrate e Ciampi successivamente
Creato un indicazione si è dimenticato una cosa che andava detta perché si sarebbe dovuto aggiungere per onestà
Intellettuale e politica anche
Il semi Penta attivo che portò tre anni fa al cosiddetto Patto per l'Italia perché di quel tentativo che in parte fallito perché Berlusconi ci credeva e quindi non la come si guarda dal vincolo ce n'è un pezzo e porta il nome di un
Di Marco Biagi che ha avuto che che in parte è andata in quella direzione allora però
L'ha detto Draghi ha ha un senso perché un governatore dell'ambientale che al Forte cita questi episodi dal chiarissimo significato politico ci devono far riflette
E non ci dicono molto
Perché ci permettono ecco qui anche correggendo qualche passaggio
Perché viene correggere del dibattito stamattina e che è utile soprattutto per l'azione delle prossime ore dei prossimi giorni
Per di capire meglio cosa significa concertazione
Dialogo sociale così
Allora si dà per intenderci sui termini
Diceva giustamente Foccillo
Con l'attuale concertazione sono cene a palazzo Chigi
Con riunioni migliore in cui si trovano i documenti precotti prima che vengano passato
Io ricordo l'esperienza che ho vissuto ovviamente in fondo nell'ottantaquattro di San Valentino per quella volta noi arriviamo a quel risultato quanto in parte traumatico
Ma avemmo mi ricordo che mi condonata duecento ore di incontri ufficiali è migliaia di ore di durò quattro mesi
è veramente si limita e alla fine rompendo non perché c'era la volontà aprioristica di Roma
Perché noi facemmo di tutto per tenere i comunisti e la CGIL fu ben fu Berlinguer che per una ragione politica decise di rompere a freddo
Ancora il lunedì mattina poche ore dal decreto Craxi
Chiamala medici c'è io sono pronto a fare uno sforzo andava oltre quello che io pensavo giusto perché era disposto a rinunciare a metà del taglio della scala ma pur di riavere perché naturalmente sapevamo il valore del consenso sociale
Al tempo stesso però quando Berlinguer impose a lama per ragioni politiche di dire di no noi andammo avanti non erano estranei ma la responsabilità e
E il Paese capito infatti Province vorrei ferendo elabora funziona un più quello è un esempio alla la se la concertazione vuol dire dialogo sociale ricerca del consenso sporco Massimo provo fino alle estreme conseguenze tra l'altro
Lo sforzo venne anche dimostrato da dal dalla conclusione dal prodotto di tutto questo perché oggi tutti diciamo scala mobile dall'IDV
Ma il famoso libretto rosso se fu figlio di quel volo è il più bel documento il più compiuto documento di politica dei redditi politica sociale che a Benigni Europa in quegli anni conteneva si affrontava tutte le questioni sono leggi gli Enterprises Creation che hanno funzionato fino all'altro giorno
Ci fu l'inizio di quella che poi Biagi ha completato perché i famosi contratti di formazione lavoro
Hanno creato due milioni di posti di lavoro la stragrande maggioranza di quelli sono diventati posti definitive c'è un'intera generazione di giovani che grazie a quell'accordo è entrata per la strada maestra nel lavoro
Quindi quella nella concertazione giusta ma che deve comprendere la regola di rifiutare la concertazione tra sovietica
Dico a rifiutare soprattutto alla logica sindacale che dice mi metto d'accordo con la politica
E poi alla fine
Anche la Confindustria ci sta perché tutti assieme partecipano al Sacco
C'era la ripartizione dei tagli fece a a spese del Paese perché poi oppure
Viene esteso del Paese in modo iniquo attraverso la leva fiscale che come è noto in Italia particolarmente iniqua
Ho avviene a spese del Paese evitamento perché quando mi dicono all'indebitamento il figlio
Se il cattivo della Prima Repubblica quelli di Rete figlio del compromesso dovuto agli altri che ha venduto fare per cinquanta anni coi comunisti punto solo quello poi c'è stato il resto erano qui il sole
Erano briciole mi cattivissime ma anche quelle briciole erano conseguenza di questo patto consociativo perché naturalmente quando
Come si può dire il criterio del merito dell'efficienza conviene sempre partire inevitabilmente qualcuno ne approfitta inevitabilmente c'è invece la logica è quella del merito della competizione efficiente è molto più difficile approfittarne quindi avere anche
Allora diciamo detto questo da chi ha detto questo nessuna reagito tutti alle ore e adesso Nicola
Alla fase finale e poi chiudo veramente deportato che fin troppo tempo e adesso lunedì e c'è incontro del vertici confederali si riapre il tavolo sindacale eccetera eccetera
Già si capisce che aria tira
Invece di affrontare
Le questioni di fondo
Sì
Procederà a un ennesimo accordo galleggiamento
Invece di affrontare le scelte difficili che devono essere fatte
Tutto tante proposte utili mi vanno benissimo ma devono essere poi messi in un quadro di compatibilità
Io non voglio portare via tempo affrontando le questioni ma il tema è il lavoro ma il lavoro poi legato a quel cestello
Se si pensa davvero di non avere il coraggio di affrontare il problema delle pensioni nell'unico modo possibile che è l'allungamento dell'età pensionabile punto
Dopodiché meglio lo scalone era rotto ma non è che tu togli lo scalone per ritornare indietro Calindri toglie lo scalo rendono più avanti
Tu hai i soldi per il reddito minimo garantito che sarebbero ancora giusto come gli ammortizzatori sociali non puoi spendere due punti in più per la previdenza come in tanti tutti insieme vuoi Anthony
Sembra dunque i colleghi a fare se non gli dai la previdenza integrativa non c'è disgraziatamente
Come si può chiudere i conti devono tornare totale facce e invece in Italia in me il sistema politico e sindacale si è abituato a dividere centoventi Cenci cioè cento e quindi bisogna fare i conti fino in fondo
Per quello che riguarda la previdenza mi mi mi Sorio fatto ministro il lavoro ce giace ancora alla Camera un progetto di legge presentato e poi non più portata avanti che porta la mia firma basta leggerlo
Si scopre cosa manca da fare perché nell'ottantacinque dicemmo tutto quello che non è stato ancora fatto anche se qualcosina sta nel fatto che sta lì
Ma assistono dibattito veramente demenziale
Nella legge che è stata approvata a mio parere inadeguata ma con l'appoggio del sindacato della sinistra eccetera che si chiama riforma Dini
Si prevedeva questo ritocco di più recenti sulla due cose che rendevano quel sistema che era ripete inadeguato incompleto però razionale una era ricco efficiente
Perché si se la vita continua aumentare non c'è niente da fare
Il la pensione destinata a calare
Ed è destinata a calare perché essendo un sistema previdenziale
Previsto dal sindacato ci tiene sempre a dire se assistendo arriva il sistema previdenziale redistribuisce quello che uno verso
Allora o uno accetta di versare di più
Ho
Accetta una pensione più bassa o accetta un una pensione per un periodo più breve in qualche modo deve combinare questi tradimenti e non c'è niente da fare
Oppure come l'ho fatto con un certo anni accetta di pagare le pensioni non più sulla base di una maggiore iniziale ma debito
Ma poi dopo succede quello come tutti quanti dicono di non volere c'è il debito pubblico che ci porta ad interessi forse quella Hetherington competitivo il Paese ammazza l'economia ammazzando l'economia mazze lavora qui chiamate al sistema previdenziale perché
Il fatto che sono calati quelli che pagano i contributi rapporto attrattivi
Terapie in quiescenza alcune sono calati inevitabilmente nel corso di questi dieci anni porta direttamente del
E a questo punto allora se vogliamo fare le cose giuste che diciamo di voler fare
Vogliamo occuparci dei giovani ma bisogna andare avanti in questa direzione ma bisogna farlo perché era fatta di sì è l'unica battaglia di sinistra altrimenti il resto fa ridere
L'idea che così tornelli negli Stati o con la repressione così via
Si risolve e ridicolo per niente avremo un giorno
Problemi diversi da quelli degli Stati che sono quelli per esempio francesi
Avremo novembre per fortuna nostra abbiamo strutture urbane un po'diverse non abbiamo avuto un problema di emigrazione legata alla decolonizzazione come la Francia l'imperturbabilità prima poi queste stesse non risponderanno anche da noi
è un certo giorno
Come diceva giustamente Foccillo ritorneremo ad impedire che pensavamo sepolti per sempre quando poi non controlli più la società
Quindi questa è l'unica strada di sinistra
E allora qui vedi Fabrizio questo è l'unico punto debole del suo bellissima relazione no non dobbiamo non possiamo sfuggire a giudicare voi avete firmato ministero lavorate ha firmato un accordo ignobile consegna
Sul Pubblico impiego ignobile
E il documento che ho circolato di che viene discusso lunedì pomeriggio dalle tre organizzare è ignobile
E bisogna dirlo noi siamo il dovere battaglie socialiste si vanno dicendo queste cose anche perché
Se tu parli con loro coi nostri commesso prima parlavo Conte Antonio documento discutono sono d'accordo
Sono in minoranza ancora ma
Noi che siamo spaccare della logica
Hanno spaccato apre nel avendo il coraggio di dire con chiarezza il nostro giudizio su queste cose
Dire con chiarezza quali sono le alternative e fare tutto lo sforzo intellettuale che io credo sia grandi perché uno sforzo intellettuale basato anche su esempi cioè noi abbiamo mini io io che mi porto dietro tutto il peso negativo di Mani pulite del GP che lo so in parte penso che mi merito perché
Non è che non gli ho fatto tutto giusto il tutto perfetto e così via
Però io credo che quando parlo di queste cose le parlo dei giorni un minimo di credibilità ce l'ho perché poi il ricordo della scala mobile qual è in qualche modo c'è perché poi alla fine prossima Draghi nel mille nel due mila e sette è costretto a ricordarselo e la gente presenterà sono molto più di quanto non benissimo
Non abbiamo il dovere di essere molto chiaro proprio visto che non abbiamo responsabilità riso diciamo così poi contiamo niente non siamo in grado di di determinare noi abbiamo il dovere di destra perché l'accordo del Pubblico impiego fastidio
Perché è andato più indietro rispetto a quello in cui il sindacato per il nostro interlocutori finendo ce l'ha lui l'ha fatto dieci giorni prima di una riunione gli ho sentito
Dire da Angeletti che su altre cose meno coraggioso e viene deve dire alcune cose chiare con la Jolie il punto chiave il merito
In merito il merito nella pubblica amministrazione lo si fa introducendo criteri di valutazione indipendenti se nel documento vestito sessantaquattro volte d'intesa con le reazioni sindacali la mobile Pai meritorie si salta come andrà a finire
Ci sarà come andrà a finire
Entrato questo è contrario alla stragrande maggioranza dei pubblici dipendenti castana tanta lavora
E non mi ama essere danneggiato nell'immagine nella realtà dalla minoranza che non lavora
Dalla minoranza ne approfitta dalla minoranza che un protezioni politiche quale sempre da una parte come si può dire
Qualcuno in quelle già io io non amo Gian Antonio Stella e non amo un certo modo di far giornalismo ma
Gli articoli che ormai da mesi sta scrivendo sulla Calabria ci dicono
Ma in realtà
Noi allora
Dovremmo avere il coraggio io non so nemmeno d'accordo con un inchino perché Ichino per come Nicola Rossi come Capezzone poi finiscono tutti sua lesina
Io però ho la pretesa di avere una capacità intellettuale e politica diversa da uno che è di destra liberista
Ho la pretesa sono figlio di una storia che mi ha insegnato a ragionare così non sempre abbiamo ragione però siamo in grado di avere alternativa però per poterla fare
Dobbiamo prendere la parte giusta di questa gara quando Ichino ci spiega
Per in paesi nelle uno
E in Paesi con governi socialisti
Parlo della Svezia che fino a ieri erano nate socialisti parla dell'Inghilterra che tuttora quella dei socialisti parlo dell'Olanda che non era come adesso ha visto in questi anni metà adesso un governo di grande coalizione dov'è stata governata e viene spesso indicato come un esempio di ci sono dei meccanismi di confronto con l'opinione pubblica per il giudizio attraverso autorità indipendenti dell'efficienza dei
Dei singoli comparti bowling per cinquecento questa lavata di sinistra
Resiste al sindacato per una ragione bieca perché fino in fondo conservatore
Perché alla fine poi abbandono i giovani al loro destino abbandona invece il precariato nonostante le parole di abbandona il loro destino
Perché poi la battaglia dei sindacati contro il precariato dovrebbe come si può dire essere discussa in un fraterno confronto
Tra identità di sinistra
Misurando la battaglia che il sindacato ha fatto o non fatto contro il lavoro nero
Ma qualcuno ha accennato al caporalato
Ma io ho fatto il ministro del lavoro e quindi non è solo
Allora il caporalato era soprattutto caporalato agricolo al Sud vistoso me io scoperto molti significati
In cui i caporali erano i sindacati tra statalisti
Non
Non giudico non giudico ma la logica era quella per cui loro proteggevano delle regole rigidissime bisogna passare attraverso nel l'ufficio del lavoro il collocamento ufficiale eccetera che non funzionavano
Alla fine poi i pomodori devono essere raccolti potevi aspettare tre mesi per raccoglierli
E c'erano le terra stessa logica badate bene
Che oggi avviene sul terreno di quell'altro gigantesco e tragico mercato del lavoro per quello dell'immigrazione
Nell'incapacità nostra di fa forti donare delle regole più flessibili
Dea applicando le regole visto
Adesso vogliono addirittura accentuarli con le riforme di queste leggi eccetera il poveraccio che in Egitto
Vorrebbe venire legalmente in Italia
Che si presenta le ambasciate bussare
Non riceve risposta oppure sta ora in coda per un'insegna in periodo di via trova fuori dell'ambasciata uno scafista che gli dice mi dai mille dollari io ti porto finisce esattamente il caporalato tradotto l'altro livello ma quella colpa nostra
Ed è colpa nostra non perché non applichiamo regole più rigide è un puntiglio larghe non siamo capaci di applicare regole flessibili
E che però abbiano la caratteristica della trasparenza della nitidezza contengano degli elementi di valore pongano dei dei limiti precisi e così via ecco
Il sindacato sul pubblico impiego ha scelto ancora stata sbagliata ha trovato un ministro propriamente appartenendo quella parte politica poi hanno raccontato sui giornali
De bello perché siccome c'è la parola mobilità cioè la parola merito eccetera eccetera galleria definisce la il sunto mi permetto di dirlo con la battuta sunto di quello del sindacato e il sindacato italiano del Pubblico impiego come Bertoldo accetto di essere implicato con l'albero scelgo io e sapete come è andata a finire
Allora
Che vale poi il discorso dell'istituto il documento più generale che porteranno all'incontro al Governo la settimana prossima discuteranno lunedì mattina a Roma
Che basta leggere una somma di ovvietà
I luoghi comuni cose fatte di alcune cose pericolosissimo perché l'esordio dice
Visto che l'economia mondiale sta andando bene
E quindi c'è una ripresa nel mondo e anche in Europa e quindi il problema della crescita
In qualche modo avviato possiamo occuparci di difendere questo proteggere questo di seguire questo di volere è stata
E la cosa che mi ha colpito di più che sui giornali di oggi credo Puglierin iodio non ricordo c'è la dichiarazione ineffabile
Per il presidente della Confindustria dice bel documento
Perché e
Purché non costi eccetera ben documentato cioè che è esattamente l'opposto approccio apposto
Montezemolo sarebbe un perfetto Presidente della Confindustria sovietica di Breznev dall'ottantacinque i sindacati sono la stessa cosa e la fine quanto ha estratto
Siccome ci corre il rischio maggiore che un politico correnti sembrare Cassandra che capisco bene che esiste quella gente non ti guarda più e anche se dici cose convincenti perché avete paura rimane
Il paese fatti
Non abbiamo molto tempo non è che abbiamo
Abbiamo un tempo limitato di fronte per riuscire a invertire la rotta anche perché
Il travaglio che stiamo subendo lo subiscono tutti
E altri Paesi europei che pure hanno avuto i problemi analoghi ai nostri di figura stanno uno dopo l'altro venendone fuori
Perché poi ne abbiam parlato delle politiche attive del lavoro ma
Ne abbiamo letti cosiddetti poi progetti arte fatti dal governo socialista e viene non da quelle di grande coalizione di oggi abbiamo letto
E qualcuno ancora pensa
Abolisci Fabrizio quel quella flessicurezza qualcuno pensa di imbrogli Arci con parole
Innovazione per sicurezza non di un richiamo più nessuno non vogliamo più nessuno noi dobbiamo avere la capacità e naturalmente il compito di riformista e di dire per prima le cose sgradevoli
E quelle gradevoli ripete il il consenso senza rigore facilissimo da vedere
Nemo cristiani ce l'hanno insegnato io
Abbiam governato i democristiani molti anni aveva imparato molte cose
Che era anche quello che toccava proprio i socialisti del paradiso dei
I ministri democristiani nelle fabbriche non Cernan
Non c'è andato chiudevano le fabbriche
E poi viceversa ricostruirono il consenso sistemi non illegittimo il ministro socialista doveva andarsene
Andassimo a raccontarmi che come fa Bertinotti no di andare a contare la verità cercava di costruire del confronto la via più giusta e se possibile meno dolorosa per la verità esplica spiegava che poi quella di avrebbe portato a una a una crescita cioè che sarebbe venuto un ritorno ecco io credo che oggi noi dobbiamo fare la stessa cosa gli esempi in Europa
Esistono
Io credo che questo sistema politico si è infilato in un vicolo cieco da cui non esce
E non ne esce come si può dire nel nella variante che oggi governa con quella che governa credo che per ragioni anche di sopravvivenza del sistema politico come si una serie di scelte che fino ad oggi hanno cercato di evitare dovranno farle
Noi abbiamo credo un unico dovere
Perché non dovere non solo un'opportunità una un'occasione
Che quella di tentare non siamo in grado e i tempi brevi di cui l'Italia ha bisogno
Di ritornare contare come abbiamo contatti siamo in grado di offrire un punto di riferimento di Mino
Mio figlio è un punto di neve dimmi riferimento di minoranza che io chiamo efficace dove l'efficacia vuol dire un minimo di voti perché la minoranza lo zero cinque
La migliore del Po si può aspirare a fare il grillo parlante non servono contaminante quindi un minimo di consenso che è il problema che si pone a noi allo SDI oggi tra le pratico
E noi dobbiamo dobbiamo fare più che la somma dei nostri conti qual è impossibile e un minimo di efficacia qualitativa cioè non bastano dei numeri
Occorrono delle minoranze gli appartengono e parti vive del Paese
Corde ignoranza del mondo del lavoro che minoranza dell'impresa delle minoranze del sapere e della e la cultura dell'istruzione occorrono soprattutto minoranza delle giovani in sella dice spazia quello che i giovani oggi
Hanno quattro approcci possibili
Una parte minoritaria c'è sempre stata oggi è un po'più minoritaria sceglie la ribellione
Ribellione che vada alla ribellione utopistico massimalisti Capolicchio
Alla ribellione
Degli stati piuttosto io
Un'altra parte sceglie la via peggiore di arrangiarsi
Cioè cerca la scorciatoia della raccomandazione del portaborse
Del percorso Berlusconi su questo lato ad un'opera diseducativa fortissimi ma non è che i DS sono meglio di Berlusconi
E questi anche questo c'è sempre stata io non mi scandalizzo non giudico
Una terza parte sceglie una via di arrangiarsi migliore
Cioè guarda al mondo
Capisce che nel mondo si può usare che ci sono altri sistemi quasi tutti dove il merito e premiato come la complessità se una capacità conferma Alessandra
Questa è meglio di chi fa il portaborse
Ma il peggio per il Paese perché veramente impoverisce la comunità della crisi migliori o comunque più intraprendenti
Quella che è ma anche la quarta possibilità che cedette
Cioè quella parte che pensa invece che la ribellione non vada a nessuno importa nulla ma che esiste il modo jungle cervello usando una cultura politica usando Nardi mettersi assieme tentare di far passare le soluzioni razionali che nella storia d'Italia in tutti i passaggi difficili alla fine anno
Questa quarto pezzo che c'è
E forse maggioritaria non trova oggi interrotto
Perché
Si è inaridito tutto a destra come a sinistra
E quindi noi io credo la possibilità di fare questa minoranza efficaci sulla
E però questa minoranza efficace è basata non solo sulla sul simbolo sull'identità sulla storia non bastano non basta comma stabile meno
Resta e sulla capacità di parlare su questo tipo di cose non sarà facile perché naturalmente qui dobbiamo superare la difficoltà maggiore che il comunicare qui
Se qui avessimo un milione di persone
Nuovi ne porteremo a casa un bel po'siamo in grado non non abbiamo non solo
Non abbiamo le energie noi faranno di tutto per impedirci di comunicarlo
Noi diamo il dovere è quello di cercare di come si procede
Devo uscire a rompere questa contiene crede di far scattare quella che dicevo all'inizio questa scintilla questo corto circuito perché è possibile farlo schiantare
Io credo che lo sforzo che faremo
Prendo io ma credo sia l'impegno medesimo di Enrico Boselli del nostro corpo dirigente del gruppo dello stile di fare questa battaglia come si può dire capendo che è questa la cosa importante ci sono mille altre cose di cui dovremo tener conto io non voglio semplificare Corea ma questa è una cosa importante
Se questa è un'opportunità che ci si offre
Siccome corrisponde non solo forse interesserà quello del Paese abbiamo dovere perlomeno esentare ci io ringrazio i nuovi compagni canalizzato del convegno perché mattoni giusto nella direzione giusta
Grazie Gianni grazie a tutti si volete pranzare è stato prenotato