La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 18 minuti.
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Poi giornali scrutatori di radio radicale sabato dieci febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Ci occuperemo d'Italia e dei cosiddetti di cui Tirith chi per lui conviventi vi proporremo la corrispondenza di oggi di le Monde
Secondo cui questo il titolo L'Italia ignora del Vaticano che riconosce le coppie omosessuali ci occuperemo poi di Medioriente e lo faremo ancora con il mondo un editoriale a proposito dell'accordo raggiunto alla Mecca tra le due fazioni
Palestinesi fatta e Hamas il titolo armistizio alla Mecca
Vedremo anche un editoriale del Wall Street Journal Europe di ieri secondo cui il continuo in sostanza la guerra civile nei territori palestinesi e poi dall'International Herald Tribune di oggi
Un altro commento a favore delle iniziative diplomatiche saudite in tutta la Regione infine dall'Economist uscito ieri nelle piccole europea un editoriale sulla possibilità che gli americani attacchino l'Iran prossimo stop all'Iran perché George Bush deve resistere
A un'uscita wagneriana dalla Casa Bianca questo il titolo dell'Economist e in chiusura parleremo anche di Russia la le ultime notizie palloni nuove accuse contro l'ex oligarca Mikhail Khodorkovskij
Ieri il Wall Street Journal Europe pubblicava un intervento di Robert Amsterdam secondo cui si tratta di un altro processo farsa
Leggeremo anche un editoriale dal New York Times a proposito di Russia e temi in energetici e un commento dal Guardians nel garden secondo cui i rapporti tra l'Occidente e la Russia sono sempre più freddi ma cominciamo dall'Italia e dalla questione dei Dico i diritti per i conviventi
Il mondo oggi pubblico una corrispondenza dal titolo L'Italia ignora il Vaticano e riconosce le coppie omosessuali
Scrive il giornale francese un nuovo cronico mo'fa la sua apparizione in Italia
Dico per diritti dei conviventi
E così che è stato intitolato il progetto di legge sul riconoscimento delle coppie eterosessuali omosessuali che il Governo italiano dotato giovedì otto febbraio dopo lunghe laboriose trattative tra le diverse componenti della coalizione di centro sinistra
Romano Prodi può partire tranquillo in India secondo nel mondo dopo essere riuscito a strappare questo accordo la sua maggioranza ha convocato un Consiglio dei ministri straordinario al fine di liberare il terreno da una questione che avvelena il clima politico in particolare
Per l'opposizione della Chiesa che diventa giorno dopo giorno sempre più pressante
Per il ministro incaricato delle pari opportunità Barbara Pollastrini il testo permette di salvaguardare i diritti dell'individuo in una coppia senza toccare quelli della famiglia i Dico prevedono diritti accordati alle persone insieme di una coppia e non a una coppia in quanto tale spiega le Monde per giustificare la propria situazione ciascuno ciascun membro dalla coppia dovrà rimettere allo stato civile una dichiarazione distinta anche se questa potrà essere contestuale il compromesso la fine risiede in questa parola distinta una prima versione del progetto di legge infatti preconizzava una dichiarazione da rimettere congiuntamente
Ma questo avrebbe evocato troppo l'idea di una cerimonia mi sotterfugio trovato alla fine ha fatto saltare gli ultimi dubbi i Dico non sono matrimoni di serie B ha dichiarato soddisfatta
La cattolica Rosi Bindi ministra per la famiglia la gestazione di questo progetto di legge che ora seguirà la via parlamentare è stata difficile sin dall'inizio ricorda nel mondo e nella programma dell'Unione il riconoscimento delle coppie non sposate aveva avuto diritto a sette righe
è un vero e proprio esercizio di equilibrismo retorico era riuscito a non irritare nessuna sensibilità senza però dire esattamente come procedere i più intransigenti dei cattolici della coalizione sono stati sensibile agli appelli ripetuti della Chiesa tra cui quello di Papa Benedetto sedicesimo nella conferenza episcopale che ci sono appelli che si sono elevati ogni giorno contro il progetto di legge considerato come un rischio per i fondamenti stessi del matrimonio
Per la sinistra estrema per contro la città italiane matura Franco Grillini dice che si tratta di un primo passo nella buona direzione ma gli uni e gli altri si prepara ma ormai la battaglia parlamentare
E in seno alla maggioranza si contano già le prime defezioni piccolo partito dell'Udeur di Clemente Mastella annunciato il no al Progetto di legge
Così dunque nel mondo il cui titolo però ci pare esagerato soprattutto leggendo poi l'articolo diciamo che il governo né che abbia proprio ignorato gli appelli del Vaticano nell'adottare questo suo Progetto di legge vedremo cosa farà il parlamento ci spostiamo medio oriente la notizia
L'accordo trovato l'altro giorno alla Mecca tra le due fazioni palestinesi Dale fatta Hamas le altre notizie che sono arrivate nella giornata di ieri sono di scontri
In particolare Gerusalemme tra palestinesi e israeliani ad ogni modo per vogliamo proporre l'editoriale di le monde dal titolo armistizio alla Mecca
La paura può essere buona consigliera quando c'è la minaccia di una guerra civile scrive il quotidiano francese dopo scontri che hanno fatto più di trecentocinquanta morti in meno di un anno nei ranghi delle milizie anche la popolazione civile le due principali fazioni palestinesi nazionalisti del Fatah e gli islamisti di Hamas sono finalmente riusciti a trovare un accordo la Mecca sotto la pressione del re Abdallah d'Arabia Saudita un Governo di unione nazionale dovrebbe nascere e dovrà rispettare gli accordi conclusi precedentemente dall'organizzazione della liberazione della Palestina con Israele Piemonte lo si chiede se questo accordo permetterà di spegnere in tempo la brace che ova Agasa
Alimentata dai rancori partigiani e dalle vendette dei clan è poco probabile che Fatah e Hamas mettano a disposizione di un ministro dell'Interno indipendente che ancora deve essere nominato le loro milizie loro uomini loro arsenali
Possono tuttavia riprendere il controllo e neutralizzare questi ministri per evitare un nuovo ciclo di violenza che cancellerebbe definitivamente il poco che resta di credibilità internazionale palestinese se l'accordo sarà implementato
Secondo Raimondi il sostegno finanziario arabo a cominciare da quello dell'Arabia Saudita che vuole contrarre l'Iran il banchiere di Hamas
Potrebbe permettere di rispondere alle necessità più urgenti dei territori palestinesi alla deriva in questa ipotesi ottimista
L'accordo de la Mecca porterà una nuova stabilizzazioni Interna palestinese questa è la condizione sine qua non per rilanciare un vero processo diplomatico ma non potrà durare a lungo in assenza di una vera prospettiva politica l'accordo e la Mecca ricorda ancora nel mondo del frutto di un compromesso tra ma si è trattato e non di una resa degli islamisti alle condizioni imposte dagli europea dagli Stati Uniti all'indomani della loro vittoria alle elezioni legislative del gennaio due mila e sei il rispetto degli accordi
In quello che è stato concordato tra Hamas e Fatah non è il riconoscimento di Israele
La condizione che il movimento islamista rifiuta insomma scriveremo nelle conclusioni questo nuovo piccolo passo di amasse questo armistizio con l'Autorità palestinese sono al contempo incoraggianti insufficienti permettono di intrattenere un'ambiguità costruttiva a cui però Israele e Stati Uniti non sembrano disposti tuttavia la sull'alternativa sarebbe una guerra tra i due movimenti palestinesi e oltre al fatto che non si può che rifiutare questa prospettiva non è certo che come spera oggi Washington alla fine il vincitore sia il fatta di guerra civile tra palestinesi continua a parlare l'Wall Street Journal Europe nel suo editoriale di ieri la casa divisa della Palestina questo il titolo Perrino quotidiano economico americano nella sua edizione europea
Lo Stato palestinese uno stato di guerra civile almeno venti palestinesi sono morti lo scorso mese nella battaglia tra Fatah e Hamas altre centinaia di persone sono morte nella guerra intestina degli ultimi due anni maggior parte dei morti
Sono state casa dopo il ritiro di Israele e dei suoi otto mila coloni che un tempo erano visti come il principale ostacolo allora sviluppo palestinese
Finora si è pensato che una soluzione israelo palestinese potesse avvenire solo attraverso un cambiamento della politica israeliana
E invece i signori Mahmoud Abbas il presidente palestinese in Italia conosciuto con il suo nome di battaglia Abu Mazen il signori Smile Aniene
Primo Ministro
Palestinese di Hamas sono stati costretti a fare un pellegrinaggio diplomatico la Mecca dove il re saudita ha tentato una mediazione per formare un governo di unità nazionale
Nonostante l'accordo in volo sui giornali in Europe comunque augura buona fortuna perché ogni accordo precedente è fallito generalmente nell'arco di pochi giorni
Per il re Abdullah Arabia Saudita e per i palestinesi
In gioco non c'è solo un accordo ma il principio stesso della prospettiva di uno Stato palestinese
Se l'esperienza di casa dimostra qualcosa scrive Wall Street che l'assenza dell'occupazione israeliana non è una condizione sufficiente alla nascita di uno Stato palestinese la prima condizione un monopolio sull'uso legittimo dà forza monopolio che non esiste oggi nell'Autorità palestinese dove diverse milizie rispondono a alle diverse parti di uno stesso Governo una seconda condizione di rispettare gli accordi su cui si fonda l'autorità cioè gli accordi di Oslo che l'hanno istituite che richiedono i palestinesi di riconoscere il diritto di Israele a esistere rifiutando di farlo Hamas mette in dubbio i fondamenti legali della stessa Autorità palestinese
Una terza condizione continua costruite che l'oste perché lo Stato sia in grado di autogovernarsi
Mentre la realtà è che il primo ministro insomma in ANIE risponde non al popolo ma leader supremo di Hamas Khaled Mashal che ha base a Damasco insomma un decennio fa sarebbe stato ancora plausibile credere che la risposta al problema palestinese fosse in mano altrui cioè Israele Stati Uniti mondo arabo ora invece è chiaro che la più grave problema e ciò che fanno gli stessi palestinesi
Questo potrebbe non essere molto confortante per quei diplomatici che vogliono a tutti i costi una nuova svolta
Una svolta non servirà a nulla se il risultato e uno stato che non può governarsi da solo così chiude il Urso di giornali Europa il suo secondo editoriale ieri l'accordo della mente comunque salutato da un altro quotidiano International Herald Tribune che oggi pubblica un editoriale del Boston Globe di ieri la statura diplomatica saudita per altri beni sostanza spiega l'attivismo di Riad che ha un particolare interesse a stabilizzare non solo i territori palestinesi ma tutta la Regione abbia saudita regime governato da una sulla famiglia e l'ultima potenza dello status quo e da questo punto di vista è chiaro che i sauditi temano
Qualsiasi evento accada nella regione e vogliono spegnere i fuochi prima che diventino conflagrazione i incontrollabile questa settimana i sauditi si sono concentrati con successo sulla guerra civile palestinese tra al Fatah
Del presidente Mahmoud Abbas e Hamas sostenuto dagli iraniani i sauditi vedono anche la crescita di uniranno con ambizioni egemoniche e la ricerca dell'arma nucleare
Vedono gli Stati Uniti che hanno rovesciato il regime in Afghanistan Iraq che un tempo contenevano le ambizioni iraniane
Vedono una guerra civile in Iraq che potrebbero facilmente diffondersi oltre le frontiere e vedono un governo amico di Libero che subisce gli attacchi del movimento sciita Hezbollah sostenuto dall'ira né dal regime alauita in Siria
Insomma lo sforzo saudita in questo momento è volto soprattutto a contenere il caos se un tempo l'Arabia Saudita aveva evitato di intervenire direttamente nelle questioni regionali disastri dell'amministrazione Bush che hanno rafforzato l'ira Miani Al Qaeda in Iraq eh
In Iraq Hezbollah in Libano e Hamas tra i palestinesi
Non lasciano Scelta Riad se non quella di giocare le sue carte a favore della stabilità regionale finora scrive l'Herald Tribune i sauditi hanno giocato bene queste carte un segnale importante l'accordo sul governo di unità nazionale raggiunto la Mecca tra le fazioni palestinese
Poi c'è il sostegno finanziario al governo libanese di Fonzie ignora i sauditi stanno anche operando per mantenere basso il prezzo del petrolio nel momento in cui le sanzioni dell'ONU contro Teheran cominciano ad avere qualche effetto sull'Iran
I sauditi per la loro stessa sopravvivenza stanno agendo come pacificatori per i palestinesi tra palestinesi e israeliani
Tre libanesi tra sciiti e sunniti e tra gli iracheni questo conclude l'Herald Tribune esattamente quello che il presidente Bush avrebbe dovuto fare negli ultimi sei anni e a proposito dell'Iran sale la tensione tratta eran e Washington
L'altro giorno l'Ayatollah Khamenei la Guida suprema della rivoluzione a sostanzialmente detto che diranno a risponderà in caso di un attacco di un attacco americano e di quest'ipotesi parla l'economista era suo copertine nel suo editoriale prossimo stop lire Anna
Perché George Bush deve resistere a un'uscita wagneriana dalla Casa Bianca questo il titolo scrive il settimanale britannico anche se è chiaro che l'Iran è sul punto di acquisire l'arma nucleare un bombardamento americano contro gli impianti nucleari
I reni anni sarebbe una scommessa rischiosissimo senza la possibilità di invadere e occupare l'Iran
Cosa impensabile da parte americana dopo dopo quanto accaduto in Iraq un attacco di questo tipo al massimo riuscirebbe a ritardare invece porre fine alle ambizioni nucleari iraniane inoltre questo attacco potrebbe rafforzare sostegni a un regime quello iraniano che al momento non è molto popolare in patria consentendogli anche di compiere rappresaglie in Iraq contro Israele forse contro gli stessi Stati Uniti
Ma non per questo raggiunge poi l'Economist bisogna aggiungere alla alla alla conclusione che un Iran armato Nuclear mente
Non sia pericoloso anzi sarebbe molto pericoloso il primo pericolo che gli sforzi nucleare di Teheran provocano un attacco preventivo di Israele
E anche se Israele non attaccasse la corsa nucleare iraniana potrebbe distruggere quel che resta del regime internazionale di non proliferazione con l'Arabia Saudita Egitto impegnati in una rincorsa atomica in cima a tutto questo il pericolo maggiore che un Iran nucleare essi senta abbastanza sicuro per tentare di diffondere violentemente la sua rivoluzione oltre le sue frontiere insomma conclude tra l'altro l'Economist bisogna fare ogni sforzo per fermare una bomba iraniana diplomazia alle Nazioni Unite comincia a dare i suoi frutti quel che occorre ora è un rafforzamento della morsa economica
Con qualche tipo di incentivo nei confronti di Teheran
Così dunque l'Economist voltiamo pagina ci vogliamo occupare anche di Russia lo facciamo brevemente
Partiamo dal Wall Street Journal Europe che ieri pubblicava un intervento di Robert Amsterdam a proposito delle nuove accuse rivolte a Mikhail Khodorkovskij l'ex padrone di Yukos in carcere da ormai quattro anni
Per frode fiscale e che che rischia di passare altri dieci anni in carcere nonostante la fine di quest'anno avrebbe potuto beneficiare della libertà condizionata sostanzialmente
Nove le queste nuove accuse sono state tra l'altro lette da alcuni analisti come un tentativo per evitare che Khodorkovskij torni in qualche modo a far politica anti-Putin in vista delle elezioni legislative della fine dell'anno alle presidenziali dell'anno prossimo ad ogni modo
Un altro processo farsa Khodorkovskij è stato distrutto da Putin affinché il Cremlino potesse costruirsi un impero energetico questo il titolo dell'intervento
Il Robert Amsterdam sul sui giornali in carcere andò l'ex padrone Yukos smantellando la Società il governo di Putin a liberato il settore del gas da qualsiasi concorrente ha permesso al Cremlino di usare l'energia come arma politica contro i suoi vicini e contro l'intera Europa in altre parole Khodorkovskij la sua impresa sono state distrutte per affermare lo Stato corporativo e l'imperialismo energetico di Putin probabilmente ci sarà un altro processo Khodorkovskij questa volta però dobbiamo tutti riconoscere che la sua lotta è una lotta per il futuro della Russia e per determinare quali saranno le relazioni dimostra con il resto del mondo così tra l'altro la pensa
Robert Amsterdam sul Wall Street Journal Europe ieri sempre a proposito di russi e di energia al New York Times pubblicava un un editoriale dal titolo un'altra cattiva idea del Cremlino quale quella di un'OPEC del gas con Irem e Algeria idea che il presidente Putin ha definito interessante
Per il quotidiano americano il Cremlino e pieno di idee destabilizzanti controproducenti
Su come brandire le sue risorse energetiche insomma il giudizio molto negativo giudizio negativo anche del Guardian sempre di ieri un editoriale dal titolo Russia sempre più fredda sempre più fredda la relazione con l'Occidente da qualunque parte
La si guardi questa relazione strategica tra la Russia e l'Occidente si sta una sparendo da Gazprom la sicurezza energetica dell'Europa le battaglie al Consiglio di sicurezza dell'ONU su Kosovo Iran passando per gli omicidi Xander Litvinenko di Annan Politkovskaja
E passando anche
Per le nuove accuse che deve fronteggiare l'ex oligarca Mikhail Khodorkovsky la Russia sembra se in rotta di collisione totale con i suoi ex partner strategici cioè gli Stati Uniti e l'Europa secondo il Guardian la Russia ha certamente il diritto ad avere un suo posto il suo posto nel mondo
Senza interferenze occidentali ma deve anche cominciare a comportarsi come fanno tutti gli altri abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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