Presentazione del volume "Alcide De Gasperi: scritti e discorsi politici"

Signore signori
Ho l'onore piacere
Il forziere saluto più cordiale
Per la Fondazione Cassa di Risparmio
Bologna tutti presenti
E in questo
Storico palazzo
Questa specie versava
Dove
La nostra università
Abilitato
Per oltre duecento anni fino al mille ottocentotré
Forse è la cornice più preziose prestigiosa per parlare
Più tardi un uomo politico del ventesimo secolo al CIPE grazie
Doveva essere
Presidente della Fondazione che i presenti in sala Alba per il voto uso cordiale saluto professor Fabio omaggio ad aprile di quest'incontro
Ma forse per
Una piccola storia politico istituzionale crea che alle mie spalle ha voluto darmi questo privilegio
Di non solo apparire quest'incontro
Ma di salutare gli illustri ospiti
Il vicepresidente vicario della Camera dei Deputati onorevole Pierluigi Castagnetti
Segnalo il senatore Quagliariello
Presidente della Fondazione Magna Carta
Professor Fulvio Cammarano che sostituisce onorevole Ranieri
Poi ieri permettetemi
Devo
Dare un particolare ringraziamento e fare tanti complimenti allo studioso
Paolo Pombeni che ha curato magistralmente questo primo volume è il primo pensare mille pazza
Diceva
Quindi ieri Pombeni sia innamorato
Tra virgolette di questi scritti giovanili di Degas che vanno dal mille novecentouno al mille novecentodiciotto
E chiedono sparsi un po'ovunque quindi grazie anche ad un contributo dato dalla Provincia autonoma di Trento attraverso alcune borse di studio
Si stanno raccogliendo migliaia e migliaia di discorsi interventi gli atteggiamenti di questo nostro industriale popoli
Allora quindi tutti i nostri complimenti credo di interpretare il pensiero di cui tutti se non uscire diciamo un grazie a Paolo Pombeni
Perché Paolo Pombeni non solo lo studioso ma un maestro che onora l'Università di Bologna
Non avrei mai immaginato dopo
Cinquantatré anni di dovere parlare di iscritti
Inediti quasi attinenti sconosciuti intermedio diviene di De Gasperi io che
Posso dirlo senatore versare onorevole Tesini
Che sono sempre stato
Perché asperità
Una specie di come
E quindi sono stato sempre alternato politica attraverso la vita politica di questo
Quindi allora riandare indietro di tanti anni e scoprire
La ferma volontà politica di questo giovane ventenne inizia vent'anni praticamente a svolgere attività politica
In un contesto non italiano anche se lunga assenza del rivendicato con fermezza che Trento voi ritaglia e che ha sempre difeso d'Italia Treviso anche quando sedeva
Sul Iskra anni del parlamento viennese
Ecco allora che abbiamo scoperto
Delle cose eccezionale
Come dice Pombeni una miniera
Una serie di scritti che fanno impallidire anche alcuni grandi pensatori del mondo cattolico di allora o prima Vegas come Giulio Romolo Murri come Sturzo
Una grande produzione
Che oggi viene all'attenzione non solo nostra ma soprattutto detti gli studiosi
Ci sono figure che noi storicamente ricordiamo si parla del vescovo di Trento
Sua Eccellenza intristito un Celestine intrisi che ha avuto un ruolo determinante ed importante della vita politica di De Gasperi e così dicasi anche dietro con concorsi leader contrastato a Trento per quanto riguarda sempre il filone cattolico
Quindi e ricordo anche perché non dirlo
Vedo qui degli ex colleghi parlamentari la figlia di questi riconducibile il sacco undici che è stata la segretaria di ferro del gruppo parlamentare democristiano quando l'agenzia della maggioranza assoluta a Montecitorio
Una donna di ferro una donna che governava questo immenso ed articolato gruppo parlamentare come non sempre faceva una unità di intenti ma anche nei con la sua autorità dovuta fors'anche al ricordo del padre esercitava una grande influenza su coloro che erano riottosi
A votare in Parlamento in quel periodo ci furono momenti di grande tensione ricordo soprattutto l'approvazione del Patto Atlantico dove anche una parte una piccola parte del gruppo parlamentare democristiano System
Ecco allora che
Inclusione questo primo saluto mitiche
De Gasperi ottici in questo contesto nazionale europeo e mondiale
Come potrebbe trovarsi
Certamente stordito già esistono spinte alla mia generazione
Va però io aggiungo che coloro che sono stati garantiti delle idee nella sì Enza del diritto sono sempre gravi a prescindere sei secoli basso
Perché De Gasperi ci ha insegnato molte cose
Prima di tutto che non è possibile a dire tutto
Secondo
Che oltre ai diritti ci sono i dove e i doveri devono andare di pari passo con i piedi
De Gasperi ci ha insegnato che bisogna avere anche delle grandi idealità nella mente e nel cuore punto
Mi chiedo però che talvolta erano migliori certe ideologie anche come una parte di errore piuttosto che l'ideologia del nulla
Ecco perché
Oggi noi dobbiamo ringraziare certi uomini della Prima Repubblica coloro che avevano sopportato la lunga vigilia antifascista anche in carcere
Perché essa ha notato delle grandi idealità la libertà la democrazia il rispetto della dignità umana il diritto al lavoro
La famiglia
Io ho letto le lettere
Di amore
Tra la fidanzata di De Gasperi
E devo dire che sono di una potenza spirituale affettivo umana incredibile
Certo che oggi molti Sori verrebbero di fronte
A leggere certe lettere
Va in quelle lettere c'è tutta la sostanza di un cattolico che credeva in quello che faceva
Poi è stato assieme ad altri di grande artefice non sono della ricostruzione l'abbiamo detto tante volte grandi artefici di questa Europa
Che già sessanta anni fa a luglio da volitivo unità politicamente e militarmente politicamente e militarmente
I fatti morì nel cinquantaquattro quanto la Francia bocciò l'accesso
Cioè l'esercito europeo comune
E allora ricordare De Gasperi
L'uomo dell'Europa sì ma Suman ad Adenauer Ron socialista belga spacca Ugo la Malfa inamovibili ad Altiero Spinelli sono uomini che devono ancora ricaricarsi
Per stare dentro a questo nuovo contesto europeo l'Europa deve contare sempre di più
Se vuol diamo non essere vassalli di nessuno
Io ricordo e ho concluso
Bando dei Castelli nel quarantasette per la prima volta andò in America
Ricordo ancora il suo Palestro una palandrana nera da venti una palandrana vecchia per meglio dire
Con la figlia Maria Romana
Ed ebbe un incontro con l'allora presidente degli Stati Uniti Truman
Ma quanta dignità
Quanta dignità
Dimostro chiedendo numerosi navi Chine di guerra pinetina di grano per sfamare il suo popolo
Quindi inventò
La
Il rapporto preferenziale con l'America senza però ma anche essere passato
Non poco uno quando vuole essere guida politica essere vassallo di nessuno
E allora ecco perché io concludo queste mie poche parole dicendo e ricordando una frase che gli scrisse
Un antico liberale Mario Vinciguerra
Durante il fulgore riga speriamo siamo degli anni Cinquanta
E questo antifascista che fece dodici anni nelle carceri vi scrisse dicendo
Sei un uomo molto abile
Molto diplomatico molto bravo
E lui viene disse non so se questi suoi apprezzamenti di tipo prendere come un complimento
Io decidono e sono un uomo di fede
E metto la mia abilità al servizio delle grandi idee
è con questo piccolo ricordo che io concludo queste mie poche parole e cedo la parola al presidente grazie
Buona sera
Prima iniziare la discussione istanza onorevole Castagnetti del senatore Quagliariello
Fatemi dire poche parole su quest'opera la baracca meramente importante che ha visto come sappiamo tutti la direzione scientifica di Paolo Pombeni e quella editoriale di Giuliana nobili schiera ma che è stato primo volume vorrei sottolinearlo spiegherò perché
Curato da nato Netzer Maria Pia dichiararne Maddalena Guiotto ci tengo a sottolineare questo aspetto perché come storico posso dire l'impressione sempre io Esterno a questo lavoro del gruppo che a la ha impostato il Progetto però come storico vista l'opera enorme imponente due mila pagine due tomi eccetera eccetera prima cosa che come dire ho pensato
La prima cosa che vorrei dire qui che questa raccolta critica degli scritti e discorsi politici De Gasperi rappresenta a mio avviso qualcosa che va oltre la stessa biografia di De Gasperi secondo me rappresenta un segnale piuttosto importante anche per la storia politica in generale per la storia politica italiana che ritorna Grazia quest'opera a pensare alla gara
C'era stato un appannamento un appannamento dovuto al fatto che fare storia politica è oggi oggettivamente complesso e faticoso Castore politica compie come tutti sanno anche una parte rischiosissimo ma di chiacchiere permettetemi questa parola e fare storia politica
Con i documenti comitati è una cosa difficile faticoso e costoso
Per cui questo tipo di opere una volta potevano essere diciamo più comuni sono avrei fatte
Io vorrei salutare ritorno di questo di questa impostazione critica molto precisa molto accurata anche il possibile ritorno la possibile rinascita di una grande storia politica che la storiografia italiana
Conosce a cui in passato stata abituata
Detto questo
Inutile sottolineare che dirò solo pochissime parole
Che in particolare questo primo volume anche se fa impressione chiamarlo primi volumi data la la dimensione contiene è aspetti di grande rilevanza come ad esempio una grandissima quantità di fonti spesso sacrificate sull'altare di una biografia quella di De Gasperi come tutti sanno talvolta squilibrata naturalmente squilibrata nella secondo dopoguerra ecco questa prima questo primo volume
Del De Gasperi tra virgolette austriaco a e che ha contiene una parte importante della sua vita nell'impero austro-ungarico mio viso che importantissima è di grande interesse proprio perché tutto sommato meno conosciute
I saggi critici ma ripeto i documenti i documenti ne fu che sono decisi bene a me sembra sorprendente come quegli anni quello che ho potuto vedere è come quegli anni siano anni assolutamente fondamentali per capire il De Gasperi più notti Degasperi il secondo dopoguerra sono a questi documenti quegli anni sono fondamentali per sfatare molti luoghi comuni su De Gasperi che anche molti studiosi hanno continuano a ripetere molti luoghi comuni e per comprendere meglio la la storia politica di questo grande statista però non voglio trattenervi ancora mi di conseguenza
Certo la parola per l'inizio di questa discussione seguendo l'ordine alfabetico all'onorevole Castagnetti prego
Beh
Io sono grato convegni perché
Mi ha invitato
In questa occasione molto molto importante e preziosa mi imbarazza non solo la sala
Impegnative imbarazzante ma il tema e soprattutto la qualità delle persone presenti
Sono davvero insomma garantiscono a questo incontro una qualità davvero molto importante sono onorato di essere stato invitato ringrazio quindi posso convenire insieme al mio amico vicini Angelo Marabini rappresentante dalla fondazione che ha avuto l'amabilità di di promuovere la presentazione di questa opera monumentale
Intanto la dimensione dell'opera secondo me giusta perché stiamo parlando di un gigante
Sicuramente
Il più grande statista della del dell'almeno dalla seconda metà del secolo scorso nella prima metà c'era anche Giolitti ma insomma
Un grande statista sicuramente il primo statista cattolico dopo l'unità d'Italia dopo le traversie che hanno rappresentato che hanno attraversato
Appunto il mondo cattolico un intellettuale e politico ma anche se non accademico di grande spessore
E
Voglio sottolineare questo un politico cattolico a cui ci si riferiva nelle ricerche anche in futuro perché anche la cronaca di questi giorni di queste ore ci dice che
Insomma l'impegno politico per i cattolici una cosa
Particolarmente complicata
Perché l'impegno di chi appartiene contemporaneamente a due comunità alla comunità ecclesiale a quella politica quella civile
Ed è tutti i giorni faticare per trovare un punto di di convergenza e di rispetto ecco di rispetto
Delle due l'appartenenza da questo sotto anche sotto questo profilo riprenderò il discorso a me pare che la lezione di De Gasperi sia
Una lezione molto importante forse la più importante ecco tra quelle che abbiamo di laici impegnati cristiani impegnati in politica
Soprattutto nella seconda metà del secolo scorso
L'opera e monumentale il piano dell'opera costa
Raccontare
Il quarto volume è quello relativo alla per io mille novecentoquarantotto mille novecentocinquantaquattro probabilmente Pombeni
è già in grado di dirci qualche cosa di più preciso giustamente intitolato all'anno il periodo della stabilizzazione della Repubblica dunque dalla democrazia
Nella tradizione politica si ricorda quel valido come gli anni della ricostruzione in quel periodo nella ricostruzione del Paese mi pare
Corretto non solo dal punto di vista storiografico a definire gli anni della stabilizzazione della democrazia e della Repubblica
In quel periodo si inserirà anche ne ha già parlato di infine Angelo Marabini
Il ruolo di De Gasperi come costruttore dell'Europa come fare per dell'Europa forse meritava anche queste una trattazione specifica che c'è qua il senatore Bersani
Che può dirci che solitamente noi siamo abituati a parlare dei padri fondatori dell'Europa riferendoci a De Gasperi Schumann Adenauer ma fra tutti e tre
A mio avviso per quello che ho studiato il più importante stato De Gasperi nel senso che a un certo momento
Quando è parso che si affievolisce la la fede sulla possibilità di costruire una dimensione politica una sovranità sovranazionale
E persino il disegno dall'accede era stato abbandonato perché non c'era più le tende a portarlo avanti gli altri ci credevano ma insomma non più di tanto è stata la
La la la la tenacia di poi FM e non è finito positivamente ma la tenacia di Degas sferica raccolto quel progetto ha raccolto quel disegno e l'ha portato avanti e la integrato anche della dimensione politica
Quell'esercito unico europeo non avrebbe dovuto essere solo un trattato militare ma un trattato politico le presento
Nella discussione su sullo statuto della della c'è una serie di emendamenti che divennero poi l'articolo trentotto del Trattato istitutivo dall'accedi in cui si diceva che entro sei mesi dall'approvazione del Trattato si sarebbero dovuto dovuto serve tutto attivare la Costituente europea la Costituente europea
Se pensiamo che siamo all'inizio degli anni cinquanta che si stava discutendo del progetto di costruzione della del di un esercito unico europeo ed è la possibilità di dar vita all'ora una costituzione europea che precludesse la nascita degli Stati Uniti d'Europa
Noi crediamo quanto era a ambizioso questo disegno quant'era forte forte il pensiero politico che animava questa ambizione
E De Gasperi la porto avanti con una tenacia
Resistendo anche e a pressione interni al suo governo perché come tutti sanno il ministro facciate in particolare ma anche altri Pella erano assolutamente contrario
Lo dico perché nel scorrendo il piano dell'opera ma anche un riferimento all'Europa ma immagino che sia contenuto in quest'ultimo periodo
Perché a me pare che delle eredità ancora utili oggi
Dire caste che De Gasperi ha lasciato a questo nostro tempo sicuramente Cuesta è un'eredità importante e ha ragione il professor Cammarano quando dice questa straordinaria ricchezza di documentazioni e documentazione e preziosa perché a De Gasperi ci si riferiva anche in futuro ci sarà anche i ricercatori domani dovranno rivolgersi e io immagino i ricercatori che indagheranno appunto il percorso
Dell'impegno politico dei cattolici da un lato e quelli che indagheranno soprattutto sulla nascita della idea d Europa di un'Europa politica
Questo primo volume che poi son due volumi diciamo un volume sono due toni
Sì offrono questi due tomi di De Gasperi meno conosciuto eppure importantissimo perché in questi due giorni c'è la spiegazione del De Gasperi che conosciamo
Nel senso che lì c'è la chiave di tutto c'è la spiegazione di tutto gli anni della sua formazione
Gli anni della scelta
Di quella missione che diventerà la professione della della della sua vita
Giustamente opportunamente la presentazione
Così ricca del professor Pombeni si conclude appunto con una lettera alla moglie in cui si dà conto del fatto che lui ha scelto questa professione che ha capito che questa sua questa era la sua missione
E se mi pare urna
Illustrazione della dignità del professionismo politico
Proprio perché è vissuto come missione
Memorie memorie che non hanno oggi per il dei riscontri
Molto visibili nelle
Nel momento attuale
Ma il professionismo politico appunto è una cosa di alto livello di estrema dignità quando è legato a questa dimensione
Non è una professione per far profitti per far carriera per fare soldi
Ricordo ancora la testimonianza di Maria Romana durante la presentazione della mostra la Camera
Che rispondendo a qualche altro illustre interlocutore che si era in qualche modo impalcato a continuatore di questa tradizione
Degasperiana
Gli disse appunto che
De Gasperi ci aveva insegnato che la politica
Aveva solo senso solo nel servire gli altri e nel non arricchirsi mai nel non profittare ma
Ecco allora la dignità del professionismo politico che siccome pagano in questa sala mia bocca
Un pensiero che proprio in questa sala Giuseppe Dossetti espresse su questo stesso tema quando gli venne assegnato l'Archiginnasio quando diceva che
Sono induceva i laici che sono impegnati Poliziano impegnati in politica
Che insomma bisogna scegliere quando si fa una c'è bisogna sposarsi
No bisogna sposarsi bisogna decidersi non si può rimanere in politica con un piede dentro e un piede fuori se questa è la tua missione è giusto che dura circa fino in fondo senza imbarazzo
Senza imbarazzo
Per il fatto che diventa la scelta della tua tutta
Lo dico perché viviamo tempi in cui a torto o a ragione forse anche con qualche ragione si ridicolizza questa dimensione del professionismo politico la si banalizza sipario
Ma la politica proprio perché esigente esige anche professionalità competenze che nascono anche dal
E poi questo lavoro ICI
Si trasmette l'immagine classica della formazione del cattolico laico impegnato in politica così come l'abbiamo imparata in parata quelli della mia generazione tutte quelle delle generazioni precedenti oggi non è più così
Ma fino a qualche decennio fa
Si faceva così si studiava ci si preparava e poi ci si impegna e di solito dietro a un cristiani impegnati in politica si diceva c'è sempre un grande parete e a un cristiano impegnato in politico come leader
C'è sempre un grande tedesco c'è stato sempre un grande testo
E mi pare che
Nel caso di De Gasperi
Appunto la figura
Le norme
Di monsignor rendere il PCI somme ci dica che
De Gasperi
Si è potuto avvalere anche di di questo sostegno di questo conforto di questo accompagnamento di questa cattedra che aveva lì a casa sua divenne poi il suo vescovo
Perché De Gasperi era molto geloso di questa sua dimensione anche se è passato alla storia come
Il cattolico impegnato in politica più laico in questo senso lo si paragonava ad altri che a Bologna sono conosciuti insomma
Ma De Gasperi era un un credente che ci teneva ad essere ricordato come tale politica
Scriveva alla moglie Francesca ci sono uomini di preda uomini di potere uomini di fede io vorrei essere ricordato fra questi uno
Una fede asciutta e profonda fede mai esibita
Nel senso che impertinente e questo ha fatto sì che noi potessimo considerare giustamente De Gasperi come
Un cristiano davvero laico mai esibite e laico anche perché
Non c'era l'arroganza e l'atteggiamento dell'autosufficienza
Ma sempre non solo l'apertura l'ascolto ma l'apertura anche
Come dire alla alle altre posizioni politiche come posizioni necessarie complementari se
Anche nel mille novecentoquarantotto la discussione verteva appunto su su questo dato se governare da soli o governare insieme
Credeva scrisse in a Udine la parola del Vangelo ebbe fede nella libertà operò sapendo l'imperativo del dovere è stato il il telegramma di De Gasperi di Einaudi alla sua morte
Mi pare che sia giusto così
Iniziò la sua carriera politica
In un qualche modo impegnandosi sui temi religiosi
Cercando di costruire le ragioni del di un'appartenenza in identitaria diremmo oggi
Perché comunque capiva che c'era bisogno di costruire le ragioni e il senso di un'appartenenza lunghe per la sua formazione
E per altre ragioni storiche legate anche alla condizione del del suo territorio utilizzo
Anche durante la campagna elettorale venne eletto sulla base di di piattaforme direbbe oggi fortemente fortemente connotate da questo punto di vista mai influì
Sin dall'inizio la necessità di una distinzione operativa
Fra l'appartenenza appunto alla Chiesa se l'appartenenza
Dinanzi alla al secolo alla
Alla società
Mi pare di ricordare nei
Non ricorda la presenza di Paolo Prodi perché mi fece un saggio sul Mulino
Che proprio sul Trentino
Sulla rivista
Che lui diresse
De Gasperi riconobbe che uno dei meriti maggiori del cristianesimo in Europa è stato quello di spogliare le strutture del potere cito a memoria
Di ciò che non paga apparteneva a loro la dimensione del Sacco e di collocare il sacro dove era giusto che fosse collocata
Tra le radici cristiane dell'Europa c'è anche questo
Il cristianesimo ha liberato
Il potere da ciò che non gli apparteneva era giusto che non gli appalti
E De Gasperi giovanotto giovanotto insomma perché credo che fosse del mille novecentoquattordici questo articolo sugli utenti
Diceva con anche estrema lucidità questa impronta della radice cristiana dell'Europa
I suoi primi interventi al Parlamento di Vienna
Così come alla dieta Dini così come il Consiglio comunale
Sono laici nel senso che sono concreti non sono ideologici sono competenti sono interventi
Che stando al merito e che non pongono ma questioni pregiudiziali dal punto di vista ideologico
Ha partecipato a quell'importante congresso di Burst
E riportava alla impressione che l'atteggiamento dei cattolici tedeschi
Era connotato disse in termini molto espliciti in un articolo che farà per la sua rivista di Trento
Era connotato in questo in modo
Per le cose religiose
Ci si adegua al Vescovio
Per le cose per l'economia e per la politica si assume una responsabilità autonoma
Fin in fondo si vive la propria autonomia
E poi beni nei commi nel nel nel commentare questo articolo dirà che questa è la cifra
Che ha caratterizzato anche la biografia
Di Vegas
Lo dico perché è un problema che si riaffaccia si riproduce sempre
Tutti i giorni
Potremmo dire tutte le ore anche in questo gioco sono in cui stiamo parlando il problema rimane sempre quello
Non risolse come come i cattolici tedeschi in questo modo
è un atteggiamento che per lui in quel momento urlate a mente più facile rispetto ai cattolici
Del resto d'Italia quelli che stavano al di qua della frontiera asburgica
Dove
Alle prese con gli strascichi del non expedit
E dei tentativi fatti corsi che i cattolici
Cominciano ad assumere alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento ricordo fra tutti il discorso di Caltagirone del mille novecentoquattro di Sturzo
Per il intraprendere la via dell'autonomia
Anche infine anche ha lo scopo di aiutare la Chiesa di liberare la nostra chiesa dal nome di occuparsi delle cose temporali
Ma dal discorso di Caltagirone del mille novecentoquattro alla nascita del Partito popolare passavano quindici anni per dire come fu faticoso
Corso
Al al di qua del confine appunto dell'impero asburgico le cose erano un po'più faticose al di sopra si capisse anche appunto come De Gasperi abbia potuto avvantaggiarsi di un'esperienza diversa
Frequentando Vienna il parlamento di Vienna e prima ancora l'Università di Vienna e frequentando quel mondo in quei mondi cattolici del mondo cattolico del del della Mitteleuropa sono ecco che
Viveva una condizione diversa una condizione storica e geografica diverso perché il rapporto con la Chiesa era un rapporto anche geograficamente più distante rispetto a quello
Cui erano chiamati
I cattolici italiani
Vienna è importante l'esperienza l'esperienza in un Parlamento multinazionale
Che lo aiutò a ad aprirsi a orizzonti politici e culturali molto ampie
La Mitteleuropa alle prese con i problemi anche della nascente finanziarizzazione dell'economia Sina queste fonti anche del supposto anti si Simitis motivi di De Gasperi condizionati in quegli anni
Dalle polemiche
Dei cristiani contro la Massoneria contro
Gli ebrei la finanza
Dirittura Pombeni evoca Travicello del Beato Simonino che proprio in questi giorni tornata
Alla ribalta con il libro
Di di di del del figlio del rabbino Toaff
Ma questa esperienza di quel parlamento Imperiale è un'esperienza mi pare che non sia
Improprio dire importante anche nella
Costruzione del pensiero europeista di De Gasperi
Si dice erano tre uomini di confine ma in effetti De Gasperi oltre che essere provo un uomo di confine
E un uomo che aveva visto la possibilità di far funzionare delle istituzioni rappresentative multinazionali
Questa
è un'esperienza che lo ha sicuramente messo in una condizione di vantaggio
Ma Vienna la Vienna frequentata da De Gasperi è importante non solo quella cui solitamente siamo abituati a riferirci quella del Parlamento
Ma se abbiamo poi riconosciuto un Degas
Negli anni del dopoguerra in particolare
Uomo politico così originale così diverso rispetto agli altri uomini politici anche del suo stesso partito io credo che questo lo comprendiamo bene
Se pensiamo all'altra e precedente esperienza formativa di De Gasperi che sceglie di andare all'università di Vienna non a quella di Innsbruck
Che era un po'più vicina ed è lì e delitti che impara la politica del gas
E all'università
Che si riempie e si costruisce la sua dimensione culturale
E lei che incontra altre grande i figurativi sacerdoti di preti orologi
Come
Il professor scompare
Eliche impara l'arte di di farle conferenze di parlare
E lì che impara la necessità dell'organizzazione
I cattolici debbono organizzarsi già città
E lì che capisce che dovrà lavorare Puglia attorno al trinomio cattolicità italianità democrazia
E lì che
L'uomo che che veniva dal
Dal confine dell'impero dalla periferia dell'impero dalla Provincia
Dell'intero entrando nel cuore dell'impero alla possibilità di conoscere la grandezza ma anche i limiti di quella dimensione e impervia
E sono gli anni che è proprio di fronte a questi limiti
Riuscirà a pensare a coltivare
Ancora di più quel legame forte che non aveva mai smesso di avere con la sua terra
Con la sua gente
A pensare alla trentinità
Sono gli anni insomma in cui si forma il De Gasperi che conosciamo
E gli anni in cui si scopre
Anche le caratteristiche e i limiti del suo carattere quello che
Faranno dire alla figlia nel titolo di un libro famoso De Gasperi uomo solo
E lui
In quegli anni
Ha cominciato a provare la solitudine
Sin da ragazzo sin da studente una solitudine che ha tante spiegazioni solamente la la dimensione intellettuale la statura spesso non non aiutano ad avvicinare agli altri
Ma probabilmente anche qualche limite perché non non siamo chiamati guardi ratifica lo diciamo non foss'altro perché lui stesso a dirlo scrivendo al fratello Mario il mio orgoglio e anche il mio casti
E quindi signor voglia anche mio castigo probabilmente questa era una delle caratteristiche che hanno sempre reso non facile l'esperienza politica a De Gasperi anche negli anni che conosciamo e che sono stati ampiamente studiati del dopoguerra de Gasperi fino alla fine è rimasto uomo solo
Ma un uomo
Che ha costruito la storia che ha fatto un pezzo di storia
E quindi non un uomo che ha vissuto ai margini della storia la sua solitudine ha vissuto la sua solitudine nel cuore della storia del suo paese
Grazie onorevole Castagnetti ora la parola al senatore Gaetano Quagliariello
Parto brevemente dall'opera
Ribadirle la solidarietà la solidità d'impianto
Ripetere che questa verrà ricordata come un'opera che seguono svolto una svolta non solo negli studi degasperiana ma anche negli studi di storia politica dedicati alla biografia politica più in particolare credo che sia dal punto di vista degli studi Degasperi anni un recupero
Tutti
Tante cose che non avevano fin avuto fino ad ora una solidità filologica storiografica che a quest'opera invece non può essere mancanza che a questo però non può essere rimproverata
E più in generale credo che sia un esempio di come possano essere sfruttati con
Sapienza scientifica gli anniversari
Arrivarci per tempo con preparazione
Evitando di compiere degli interventi che hanno invece un significato soltanto rituale che molto spesso si pongono addirittura come delle occasioni mancate che hanno la forza di rallentare il corso degli studi anziché
Di farlo progredire
Sull'opera sul suo contenuto se mi consentite vorrei partire da una contingenza di carattere personale strettamente personale
Che però è stata significativa
Sono stato ultimamente chiamato a due presentazioni
E quindi sul mio comodino vi erano due libri
Uno è quello che oggi stiamo discutendo l'altro sempre un'opera del mulino
Casa editrice per la quale io lavoro più o meno a tempo pieno e gratuitamente da un po'di anni
Ed è
Il libro sul confine orientale
Di Marina Cattaruzza
Sono due opere di diverso taglio di diversa importanza scientifica incomparabili sia per contenuto che per pura
Quello che hanno in comune e che richiamano entrambe un aspetto fondamentale
E cioè l'importanza che la dissoluzione degli Imperi centrali ha avuto nella storia contemporanea
E le conseguenze
Che S e
Questo fatto ha avuto anche nella storia del nostro Paese
Io credo che quest'opera in particolare ci fa capire ancor meglio quanto fino a che punto la caduta degli Imperi centrali sia stato un evento periodico Zante nella nostra storia contemporanea
Come voi sapete due grandi storici
Di tendenze
Storiografiche opposte perché uno marxista altro partie mettiamo al filone della della storiografia che potremmo definire idealista CEO spammer Fiore nell'immediato
Nell'immediato seguito della caduta del muro di Berlino
Si trovarono d'accordo su una sola cosa
Nel periodo in Zaire il Novecento come secolo breve che inizia nel mille novecentoquattordici e termina nel mille novecentottantanove
Immaginando nella grande guerra un evento di portata tale da poter segnare l'inizio del secolo
Ebbene l'aveva prodotto quell'evento anche per l'aver prodotto quell'evento il comunismo visto come il più importante Progetto di ingegneria sociale che la storia dell'umanità abbia mai creato
E il mille novecentottantanove e come la fine di quel secolo dovuto al definitivo fallimento di quel progetto
Forse all'interno di quella periodizzazione siano poco messo in rilievo come una delle conseguenze della Grande Guerra d'importanza almeno pari quanto la nascita del comunismo fu la fine degli Imperi Centrali
E come quell'evento in realtà avuto poi degli affetti che sono sopravvissuti al comunismo spesso come dimostrano le guerre balcaniche degli anni novanta
E le situazioni che sono ancora sotto la nostra sotto la la nostra osservazione
Bene questo ci porta a dire fino a che punto vi sia stata nella storiografia italiana una sottovalutazione
Io penso nella storiografia e nella politica italiana della nozione di confine e del connesso problema della sovranazionalità
Delle zone di confine
E questo saggio cita fino in fondo la portata della complessità del problema non facendo alcuno scontro s'alla lettore che si accinge alla sua comprensione
Sotto questo aspetto devo dire che credo che il messaggio del professor o beni resterà come una pietra miliare negli studi studi storia politica nel nel nostro Paese
Io conosco il professor Pombeni da quando ha iniziato a studiare credo che ho fatto pezzo della servizio affatto qualcosa nel campo della storia lo devo anche
Alcuni
E conosco quindi la sua la sua opera in dettaglio e preso il convegno è stato anche un iniziatore ha introdotto nella storiografia
Un genere nuovo basato sulla interdisciplinarietà ha introdotto l'utilizzo di categorie provenienti dalle scienze sociali ha introdotto con una forza e lo si trova anche in questo saggio l'utilizzo di bene per e tutto ciò ha molto spesso anche penalizzato le
Il significato più prettamente storico della sua opera così come è proprio di tutti quanti quelli che hanno una grande un grande bisogno di affermare una nuova metodologia
Ecco io credo che in questo centocinquanta pagine introducono quest'opera vi è invece un recupero appieno di tutte le innovazioni che gli ha portato nella storiografia e viene una coniugazione impiega
Con la storia con la grande storia che si coglie nella sua capacità di intrecciare il problema delle volte sì della nazionalità la parabola del cattolicesimo politico e la realtà geopolitica del trentino
Probabilmente solo una persona che aveva il suo il suo
Passato di studi e la sua esperienza biografica poteva riuscire così bene in questo ed il fatto che il risultato sia stato all'altezza dell'impegno
Nasce innanzitutto dal fatto che queste cento venti pagine di introduzione
Smentiscono un mito che non è solamente un mito della storiografia mai più complessivamente un mito della cultura contemporanea
Che l'immagine voglio grafica della Vienna fin de siècle
Se vogliamo un riferimento che ci Possa aiutare a riassumere il problema potremmo rifarci a al libro di Stefan Zweig il mondo di ieri
Era quella Vienna che c'è stata tramandata come il massimo esempio dello splendore intellettuale dell'Occidente lo splendore che riesce a permeare di sé la realtà sociale fino a discendere nelle classi degli alunni
Nello nell'ordine delle classi degli alunni di cui Pallas vai nel suo libro
E che giunge a Massimo dello splendore determinati al massimo del processo di civilizzazione possibile
Determinando nello stesso tempo il punto di rottura verso o un appare altro del quale nessuno conosce la profondità
E l'immagine dell'orchestrina di Baden Baden delle pagine di vai perché smette di suonare e che segna l'inizio della prima guerra mondiale che segna la fine di quel mondo determinando una cesura incomparabile tra il mondo di ieri e il mondo che si sarebbe da allora in poi palestrato
Ebbene questa è un'immagine tutta quanta diciamo tra virgolette
Olio grafica dietro la quale si nasconde invece una situazione in tumultuosa evoluzione che proprio quelle classi borghesi e intellettuali che sono coloro i quali hanno costruito questa immagine non riescono a comprendere non è Car non a caso nel libro di Pombeni l'immagine dell'imperatore tagliate Edelweiss tra offerte da una parte e Arthur dall'altra sullo sfondo del Papa che e l'immagine del potere legittimo che riesce a coniugarsi con religiosità differenti senza smarrire i i tratti e e gli eroi stessi dell'identità nazionale è un'immagine del Novecento appartiene al giorno nel quale il tappati degasperiana meteo fa in in pensione quasi un punto d'inizio della sua storia e in qualche modo l'ultimo residuo della grande epopea della prima parte del capolavoro di impegnarsi migrazioni che del quale grande Pompea della quale ben presto se ne sarebbero perse le tracce
E Pombeni racconta attraverso attraverso dei Castelli e attraverso i suoi scritti proprio lo spargimento di queste tracce in fondo il suo rapporto con Carlo e Diana
Balletto in questa prospettiva è su questo sfondo benessere compresso sulla frontiera che divideva nella Vienna fin de siècle
élite non più in grado di concedere nuova linfa all'Impero
E ceti emergenti con linguaggio attuale noi definiremo i nuovi ceti medi
Che in qualche modo sorgono in tutte le diverse parti dell'imperio e che nel suo Trentino in particolare nascono dalla dimensione rurale al provenendo dalle da balli non in comunicazione tradizione De Gasperi non ha esitazioni
All'interno di questa fronte su questa frontiera decide e sceglie per i ceti medi emergenti scorgendo all'interno di quella intellettualità
Qualcosa che finiva qualcosa spesso comportò rompeva qualcosa che andava a morire sotto questo aspetto alcune pagine che Pombeni Betica
E riprendendo gli scritti del De Gasperi critico della cultura nelle quali De Gasperi critica il relativismo di dietro degli esperimenti culturali nella Vienna fin de siècle
Potrebbero essere oggetto di riflessione anche in chiave in chiave contemporanea ecco questo è lo sfondo
Sul quale è possibile leggere punto l'evoluzione di De Gasperi nei primi anni del Novecento fino al mille novecentoquindici dove questo volume ci porta gli spunti sarebbero tantissimi nel poco tempo a disposizione io vorrei fermarmi su tre snodi che ho trovato particolarmente interessanti
Il problema dell'antisemitismo in primo luogo il suo rapporto con il liberalismo così come nasce
Sì sviluppa in questo primo quindicennio e infine il
Rapporto con l'irredentismo che avrebbe poi terminato anche la sua concezione e le sue prime prove come analista di politica estera ecco il primo problema il più spinoso
E devo dire che
E ha affrontato nelle pagine del saggio iniziale come
Deve affrontarlo lo scienziato
E cioè con quella oggettività che non porta spaventarsi di fronte a determinate acquisizioni che vi sia stato
Antisemitismo nelle prime prove di De Gasperi e assolutamente certo non è un elemento che può essere negato
Il porlo però all'interno della grande scissione sociale della
Degli anni di fin e secolo porta Pombeni a distinguere il suo antisemitismo
Dal un antisemitismo di carattere razziale io non credo che in questo vi sia nulla che viene concesso al politicamente corretto
Credo
Perché appunto non è legato assolutamente questo giudizio a non assume assolutamente un significato di valore serve a distinguere serve a distinguere le diverse radici che l'antisemitismo ha avuto nella storia di euro Pombeni
Colonia la
Categoria di antisemitismo mitico
Che io credo sia estremamente
Profonda
Perché
Comprende certamente la radice religiosa
Dell'antisemitismo di De Gasperi ma non si ferma lì
E mette in evidenza come accanto a questo aspetto
Sempre aggiunga un altro di carattere culturale di uno legato alla polemica
Di natura economica
Ma soprattutto attinga anche ad una radice
Assolutamente popolare
Che
E
Estremamente importante per il vuole restare in o legamento con la tradizione e ne vuole cogliere gli elementi di evoluzione sotto questo aspetto
Il la storia del Beato Simonino che è stata richiamata anche da Castagnetti
A evidentemente una chiara evocazione di bianca in un chiaro significato anche in chiave di contemporaneità che può essere colta fino in fondo leggendo le polemiche sui giornali in questi giorni
Ecco io credo che queste specificazioni sono non solo dovute
Per appunto una distinzione di una categoria che molto spesso e soprattutto laddove si tratta di temi che hanno a che fare con il cattolicesimo politico vengono una categoria che viene utilizzata quella dell'antisemitismo con troppa genericità soprattutto poi servono anche a comprendere
E vi sono già in questo primo volume in alcuni scritti di De Gasperi perché sono qui raccolti
Alcune
Alcuni incontri incunaboli importanti in questo senso quali sarebbero state le strade della remissione di questo sentimento iniziale provato in gioventù
Solamente appunto comprendendone le radici
è possibile poi comprendere come un nell'evoluzione una categoria viene a dissolversi e perde la l'interesse l'importanza che ha avuto in una determinata fase
Il secondo aspetto su cui volevo soffermarmi è quello della rapporto con il liberalismo così come
Emerge da queste pagine perché noi sappiamo che uno stereotipo
Un po'devo dire della polemica politica ancor più che degli studi storici
E quell'appunto di contrapporre il cosiddetto di presentare De Gasperi in maniera un po'meccanica come un cattolico liberale
E questa presentazione meccanica nasce
Quasi sempre da un intento polemico e realtà
L'intento è quello di contrapporre il percorso di De Gasperi sotto questo aspetto a quello
Di Dossetti
Di cui in una certo periodo fu all'interno della Democrazia Cristiana
Avversario politico e in questo modo evidentemente si accredita un liberalismo generico e che tradisce invece io credo il senso più profondo del rapporto con il liberalismo che De Gasperi ebbe che invece da queste pagine merci
Che è un rapporto difficile da cogliere non lineare
Che per essere colto fino in fondo necessario scavare oltre la polemica contingente nella quale De Gasperi molto spesso si riferisce ai liberali con espressioni estremamente dure
Estremamente liquidatoria
Ma se ci rifacciamo ancora una volta a
Quella spaccatura quella frattura tra i ceti emergenti
E le vecchie élite che erano egemoni all'interno dell'intero noi calcoliamo come
In e carta di fosse chiaro l'idea di diventare punto differimento di far diventare il cattolicesimo punto di riferimento dei ceti emergenti
E come da un certo punto in poi è chiarissimo dei suoi scritti il partito politico diventi lo strumento per quest'opera
Un
Utilizzo del partito politico che non è un riutilizzo contro il sistema
Ma che ha invece la vocazione di acquisire una egemonia all'interno del sistema nel difficile rapporto che vi è tra nazionalità e dimensione
Imperiale
In tal senso anche sul terreno più prettamente politico
Il rapporto con il liberalismo non è un rapporto unico De Gasperi tenta sempre un'opera di recupero del liberalismo moderato da una posizione egemone
E contemporaneamente quindi tenta un'operazione di spaccatura all'interno del fronte liberale
Recuperando il liberalismo moderato convengo mostra benissimo come questo come questo tentativo Gioppo in alcune elezioni sia a Trento sia nel comune di Trento si appellabile
E appunto contemporaneamente determinando uno schiacciamento invece delli le del liberalismo più ideologico De Gasperi lo avrebbe definito dottrinario sul versante socialista
Che evidentemente
Egli vedeva come un versante irriducibile alla cristianità
Sotto questo aspetto a volte De Gasperi si permette anche il lusso in alcuni suoi scritti di attaccare i liberali da posizioni liberali
Operando una distinzione netta tra liberalismo e anticlericalismo ritenendo il secondo una degenerazione ideologica del primo la palla sull'OPA sulla questione del divorzio l'OPA sulla sulla questione delle scuole private l'OPA persino sulla questione della possibilità dei preti di intervenire direttamente in politica
E qui evidentemente si pone
In questa in in in questo rapporto che diciamo e più profondo e più contraddittorio
Anche il problema del suo ricco del dell'autonomia della politica potremmo così dire dalla autonomia della fede
Lo ha ricordato Castagnetti e Pombeni lo ha sottolineato rifacendosi all'esempio dei cattolici tedeschi De Gasperi evidenziava come sui problemi della fede
I cattolici si debbano rifare alle gerarchie laddove evidentemente devono restare liberi di esprimersi sulle questioni politiche e sulle questioni economiche
Castagnetti ha messo in evidenza una differente difficoltà per quanti si trovavano
Dalla parte diciamo dello Stato unitario quanti si trovavano ancora ad operare in quelle che sarebbero state le guerre irridente
Oltre a questa difficoltà in chiave contemporanea se ne può anche specificare un'altra e senza alcun intento polemico ma mettendo in evidenza proprio la difficoltà anche teorica del nodo perché è evidente che la
Che la differenza è facile da evidenziare laddove i territori della politica i territori del magistero sono distanti
E ma il mutamento di agenda politica che sta portando sempre di più
Questioni tra virgolette etiche a diventare questioni centrali dello scontro politico rendono evidentemente il problema del rapporto tra l'autonomia Dell'Atti dell'autonomia della politica un problema più difficile da risolvere meno lineare e che e induce ad uno sforzo di attualizzazione di una lezione che rimane che rimane attuale e quindi il terzo e ultimo aspetto quello del rapporto con l'irredentismo e quello del
Del della sua
Della sua concezione
Di politica estera
Da quanto ho anche detto all'inizio
Io credo che
Venga fuori
Come
In stagioni diverse l'insufficienza
Della politica
A
Confrontarsi col problema delle sovranazionalità sia un problema che abbia investito in profondità la vicenda nazionale
Se noi
Immaginiamo
Tre periodi assolutamente differenti tra di loro come il Risorgimento l'interventismo e il fascismo ma ci rendiamo conto che la mancanza di
E i matti trazione di questo aspetto abbia di fatto portato tre
Grosse grandi movimenti della storia in Italia acconce pile tre sconfitte
Il Risorgimento nel non essere riuscito andare a oltre una nera tematizzazione l'interventismo anche quello democratico nel non essere riuscito a immaginare che si sarebbe trovata a fare i conti non con uno stato sconfitto
Al grido di The Land austriaco mai invece con uno stato vittorioso con lo Stato che pensava di stare dalla parte degli Vittorio dei dei vincitori con il dramma di
E Trieste e fiume e quello che il fiume ha significato per la storia italiana
E il fascismo la cui opera di nazionalizzazione delle zone di confine in particolare per quel che riguarda il confine orientale
Se viene appunto verificata empiricamente
Fu oggettivamente una sconfitta
All'interno di questa riflessione
Sì coglie come l'approccio di De Gasperi non era solamente un approccio empirico era un approccio che tematizzato a questo aspetto che non vedeva ad esempio Trento e Trieste come un binomio
Intoccabile
E che anzi appunto nello scindere i due aspetti
Sapeva anche evidenziare quello che significava
In termini di classi sociali generali Trieste la gente di mare contrapposto a quello che significava e Piera dietro la nozione della trentinità vista come la gente di montagna
E
Questa
Capacità
Di tematizzazione
Questa capacità di cercare di far vivere il dato della nazionalità all'interno di una dimensione che non deve essere assolutamente quella dello Stato nazionale
Noi
La cogliamo in una riflessione che c'è in uno degli ultimi scritti De Gasperi nell'attuale si coglie una peculiarità del Novecento è una riflessione del mille novecentonove
S ci si confronta con lo spettro della guerra
Della guerra ormai imminente
De Gasperi non fu certamente uno dei primi accogliere questa prospettiva che è già presente nella nella riflessione dei politici degli intellettuali dal mille novecentocinque
Ma in quello scritto vi è una contrapposizione tra Ottocento e Novecento che incredibile attualità
E la contrapposizione tra l'Ottocento sociale e i drammi che il Novecento a cui il Novecento sarebbe andato incontro se la dimensione della nazionalità non avrebbe trovato una soluzione differente da quella di incontrarsi solamente con la nozione di Stato
Di Stato assoluto
Di stato centrale io credo che
In questo vi sia
Una radice del suo europeismo della sua comprensione
Della tematica europea che non fu affatto e su questo termine una comprensione di carattere ideologico De Gasperi non fu un ideologo dell'Europa
Ritenne l'Europa a un certa a un certo punto in poi
E in particolare non a caso dopo il quarantanove dopo la rottura tra Tito e Stalin che cambiava decisamente la posizione dell'Italia nell'osso nello scenario occidentale ritengo nell'Europa la soluzione nella quale il problemi della nazionalità italiana potevano trovare
Più facile comprensione più facile soluzione e sotto questo aspetto la sua esperienza in questi anni la sua esperienza nell'impero asburgico
è assolutamente fondamentale per comprenderne il significato profondo delle sue intuizioni e non fermarsi solamente a livello della mera propaganda politica
I due interventi hanno fornito numerosi spunti di riflessione l'occasione è una presentazione non un convegno ma indubbiamente due interventi hanno chiarito a tutti coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di leggere il volume l'importanza e la ricchezza di quello che stiamo presentano io direi a questo punto che sia opportuno
E doveroso
Dare la parola alla direttore scientifico di questa edizione il professor Paolo convegno prego
Grazie brevissimamente
Da un lato olio ovviamente ringraziare i presentatori che sono stati
Troppo cortesi troppo generosi di valutazioni di valutazioni positive
Non tanto su quest'opera che venne che che lo merita Massud fu sottoscritto che di questo presso una piccolissima parte a solo uno ma piccolina parte del merito voglio ricordare e una serie di meriti veri che
Purtroppo quando ci sono queste opere collettive come dire quello che in che in qualche modo insomma
Dirige la baracca finisce per vampiri usare il lavoro di tutti gli altri ma non è giusto
Non è giusto perché senza gli altri non si farebbe nulla il lavoro degli altri molto importante
Bisogna cominciare da quelli da da da chi ha reso possibile questo
E vorrei ricordare che quest'opera e trenta grazie all'impegno finanziario la provincia autonoma di Trento
Il ricordo ancora quando il senatore Tarcisio Andreolli con grande gentilezza mi portò dal Presidente Dellai perché io gli esponenti si queste idee che avevo riguardo al problema di
Di fare una celebrazione del cinquantenario degasperiana che in qualche misura rimanenze
E e e avevo due idee la prima pensiamo sarebbe passata facilmente la secondo pensavo che aveva avuto qualche difficoltà in più la prima era e qui lo dico anche per onore Castagnetti quella di con le renderò omaggio a De Gasperi costruttori dell'Europa creando un premio che gli fosse intitolato pensare alle grandi personalità
Quest'idea è stata subito accettata con grande con grande liberalità la Provincia l'ha fatto come sapete ci sono già state due edizioni di questo premio la prima è andata aree col il presidente Rexhep l'ex cancelliere della Repubblica federale tedesca il secondo è andato al nostro ex-presidente a Repubblica Carlo Azeglio Carlo Azeglio Ciampi la seconda idea mi pareva più difficile da far passare dall'idea di
Offrire finalmente un'edizione critica dell'opera della prateria speriamo devo dire che classe allora alla migrazione senatore Andreoli alla sensibilità del Presidente Dellai questa credetemi è stata subito accolta con grande con semplicità e se oggi c'è quest'opera si deve a questa questa origine poi va ricordata Dechy perché ha lavorato a questa questa cosa prima di tutto Giuliano Pd schiera che è stato veramente che non è stato perché non è ancora il pilastro di questo di questi questo lavoro
Quelli di voi che hanno qualche come dire
Qua e conoscenza tecnica in più di cosa vuol dire fare un'opera del genere sanno perfettamente che se non c'è una capacità di reazione redazionale molto forte di questi questo tipo di di di di di cose ma si va da nessuna parte
è un lavoro molto difficile molto ingrato molto tecnico
Che
Consuma e tempo ed energie
E e che purtroppo Roma nel nostro Paese la valutazione che menzione oggi sono naturalmente
E dei tre ricercatrici che hanno fatto che che hanno costruito che ha messo in piedi questo che guardate trovare tutti questi testi non era poi così facile
Richiamo ricostruiti diano commentati
Ricordo comincio ricordare Renato niente perché ha fatto la parte sugli articoli del Trentino sono passa mille son sono quasi mille quattrocento pagine di roba in un lavoro enorme
Poi Maria Pia biga neanche in questa fase ha fatto una parte più piccola perché ha fatto il De Gasperi alla al comune di Trento ma che nel prossimo volume dovrà occuparsi da parte molto più grande che il De Gasperi nel Partito popolare italiano e al Parlamento e al Parlamento italiano infine Maddalena Guiotto che oggi non è presente
Ma che insomma si è occupata di questo di questa parte del De Gasperi
Al parlamento austriaco che alla dieta è lesivo loro sono stati i costruttori
A loro va il grande merito di questo credetemi senza di questo nostro e per stato è stato possibile poi ci sono le persone che hanno lavorato al ai economiche verranno
Maurizio caute qui perché qui presente che mia a
Curato l'edizione dei degli scritti del così detto esilio interno questi molto interessanti pensate per la prima volta sarà edito con il suo nome un libro che che finora si riteneva anonimo che invece di De Gasperi è stato ritrovato il contratto di dedizione che il catalogo della mostra
Della stampa cattolica che che viene fatta nel trentasei riproponesse nel trentanove
E c'è un perché è un piccolo gioiellino perché dimostra insomma attraversata e sullo schermo di questa cosa tutta una serie di di di cose poi vera cappero uccide Barbara taverne Echaurren siti che concluderanno quest'opera per per la parte che chiamata gli anni
Fernanda quarantatré tanta vista la resistenza fino alla morte fino a morte dicasteri quindi so solo gratitudine solo
Veramente anche commozione nel vedere quanto quest'opera sta cominciando a entrare
Io spererei se posso avere un'ambizione che al di là dell'importanza di questo perché non veniva sottoscritto quadri alle Gasperi ovviamente questo in citasse altre forse anche stile su questa opera di raccolte di testimonianza
Della nostra tradizione politica questo è un paese in cui la politica viene troppo sottovalutata se c'è stata una con una cosa che ha scelto polemicamente con l'intenzione è stata questa definizione dei caratteri professionista politico
Perché la di di di professionista politico in questo Paese è una divisione di carattere negativo questo è un errore lei è stato un grande
Provvista terrà poiché abita nell'Ottocento diceva che un parlamentare se aveva meno di trent'anni di servizio non era veramente boh parlamentare su questo forse è vero che l'azione però credete
Un Paese ha bisogno di politica e una buona politica ha bisogno di buoni professionisti che non sono i politici Hans come si dice con questo linguaggio valutativo sono gli uomini che appunto
Credo non in questo servizio servizio al pubblico De Gasperi a buon esempio non è l'unico ce ne sono altri
è giusto che questo Paese testimoni devo dire che quando il senatore Quagliariello non era ancora senatore maniera
Il consigliere culturale del presidente del Senato Pera ha avviato mento calorie avviato meritoriamente le una serie di dizione dei discorsi
Al Senato di personaggi importanti faremo Orlando tanti altri
La Camera a una tradizione di edizioni questa che tampona ma sotto bisognerebbe rilanciare questa cosa
E è abbastanza secondo me
Come dire insomma stupefacente che non sentiamo l'orgoglio di celebrare questi questi lavori celebrato degnamente no celebrarlo cifre a fare dei santi non si deve astenere che noi tutti buoni eguale costruzione enorme
All'interno significa
Ridare a ciascuno la la propria vita il proprio e proprio spessore scoprendo che sono tutte vite complicate quadrato io e qui chiudo perché l'orrore tardano compete a me
Però voglio richiama l'attenzione solo su un punto che è curioso no
Anche ideatore di oggi hanno sono tornati su questa cosa che in parte è una leggenda cioè che il problema del rapporto fra Stato e Chiesa in Austria fosse molto per facilitare molto più complicato perché c'era stata questione romana allora il problema era molto diverso ma non era affatto più semplice
Il giudice pietismo cioè la bontà dell'imperatore di mettere becco nelle questioni ecclesiastiche era enorme in Austria il
Il vescovo di Trento
Messo per non in prigione perché colpiscono Susanna fu messo praticamente in prigione in un convento
Di Frati si dischi che non li volevano assolutamente ben preciso disteso anche contro gli articoli sulla stampa durante tutta la guerra
Perché perché i vescovi trentanove accettato di fare tutta una serie di celebrazioni patriottiche per l'Italia per l'Italia in guerra De Gasperi
Nel mille i suoi discorsi al Parlamento di Vienna quando il pavimento
Riaperto il diciassette fa tutta una serie di difesa di questo Visco no e in ultimo dice questo vescovo che è stato colpito perché ha insegnato date a Cesare quel che è di Cesare a Dio quel che è di Dio che è sempre stata la grande difesa
I tutti i pastori di fronte alle rivoluzioni tutti i tempi
Allora io credo ripeto c'è una frase interessante sulla parte del militare
Notare interessante la fase una una una frase una frase importante
Riproporre queste queste cose non vuol dire
Io spero perché io faccio storico di mestiere non riproporre delle immagini da mettere su una bandiera perché si vada contro altre bandiere ma riconsegnare a una nazione
La coscienza della propria della propria complessità della propria di una dimensione che ha una dimensione di tutti e questa dimensione e la dimensione di uomini che hanno attraversato delle grandi trasformazioni storiche siccome io ribadirò ma sono convinto che non ci siamo
Dentro una delle più grandi trasformazioni storiche per i più grandi tutte scuse storiche sono grandi ma comunque nata a Roma sede storica molto impegnativa e che per affrontare queste avremo bisogno
Di tante energie intellettuali tante energie di costruzione del consenso io credo che noi abbiamo bisogno di tornare a questo tipo a tornare a questo tipo di fonti ripeto non per questi
Creare debitori a cui prestare venerazione o creare delle sette
Perché del nuovo divisioni nostra città ma per creare per tornare a questa immagine della politica come costruzione
E voglio finire queste Mantegazza il fa una grande polemica contro contro illiberale trentini accusandoli sulla questione universitario magari di nudismo perché
Ci voleva fare l'università in Italia
Lavora in una Trieste alternerà disponibile a farlo anche il loro lanciarono il grande il grande dopo o Trieste o nulla e etica scrisse queste bullismo che si possono permettere quelli che alla fine non gliene frega niente di come vanno le cose interessa affermare artatamente o pregiudizio
Siccome mi pare che oggi sia una direzione sulla quale stanno marciando in tanti ecco
Forse insomma questo discorso da polemiche contro il bullismo potrebbe anche essere
Un piccolo lascito non banale che De Gasperi lascia anche la nostra generazione grazie
Ringraziamo comunque la Fondazione Cassa Risparmio Bologna e il Centro Studi Progetto Europeo per aver organizzato questo incontro e ovviamente tutti presenti grazie