Nuovi fondi strutturali europei

Allora buona sera a tutti grazie a nome dell'Arel a tutti i presenti grazie ai relatori che sono accanto a me
Al tavolo per aver accettato di discutere insieme su un argomento quanto mai di attualità
Alla luce di un libro che la Rella qualche tempo fa ha pubblicato che in libreria
Un libro con un titolo molto provocatorio Europa senza prospettive
Partendo dall'idea delle prospettive finanziarie che sono il bilancio europeo due mila sette due mila e tredici un nome un po'particolare prospettive finanziarie
Approvate definitivamente nel momento nel quale è scoppiata la crisi europea forse la più grave una delle più grave degli ultimi tempi con i no a referendum
Francese olandese sulla Costituzione e l'impasse che poi è seguita
Un lavoro impegnativo e importante che ha curato Alessia Mosca che qui presente al quale hanno partecipato vari Autori alcune gli autori sono qui presenti
è un lavoro Complesso penso di poter dire forse che lavoro più complesso che esce
In tempi rapidi sulla questione delle prospettive finanziarie mila e sette due mila tredici
E soprattutto quindi sul tema sul quale abbiamo avuto calibrare l'incontro di questa sera cioè quello dei fondi strutturali europei dei nuovi fondi strutturali europei per quanto riguarda quindi il nostro Paese riguardano le le le regioni Obiettivo uno
Ieri abbiamo fatto un dibattito a Milano ospiti del listino di presentazione sempre di questo volume abbiamo lì in quell'occasione erano presenti Boris Biancheri
E Renato Ruggiero oltre al sottoscritto li abbiamo centrato di più l'attenzione sulle sul legame tra punto il tema del bilancio comunitario nella crisi dell'Unione Europea le prospettive di rilancio
Abbiamo toccato un argomento forse con un eccesso di ottimismo ma siamo inguaribili mente ottimisticamente siamo inguaribili mente euro ottimisti per cui la valutazione del fatto che il forse l'Unione europea ha elaborato il lutto
Il lutto iniziato con i no ai referendum francese e olandese forse a il venticinque marzo di quest'anno con il vertice di Berlino e con la dichiarazione di Berlino
Che la presidenza tedesca dell'Unione Europea sta preparando l'Unione europea può uscire dal lutto può rilanciarsi l'Italia sta giocando un ruolo molto importante Renato Ruggiero è stato indicato come
Dire sherpa venerdì Renato Ruggiero un termine talmente poco adatto a
Comunque come
Punto di riferimento italiano per la discussione su questa dichiarazione di Berlino dichiarazione che credo lo lo dico con una punta di ottimismo ma insomma credo possa effettivamente sancire un momento di rilancio fondamentale in questo in questa fase a questo si aggiunge il fatto che
Il insomma il tra l'altro grande Paese europeo probabilmente uscirà presto da una fase di dibattito interno per la Francia
E quindi la somma di questi eventi
Potrebbe mettere insieme unità questo l'impegno italiano le condizioni per il rilancio
Con l'obiettivo di darsi il due mila nove
Come tempo entro il quale fare quella revisione costituzionale
Con la revisione istituzionale diciamo così a livello europeo che non è riuscita per via della blocco francese e olandese le condizioni ci sono tutte perché in due anni e mezzo si può fare quest'operazione
E soprattutto perché oggi c'è una maggiore consapevolezza del fatto che la crisi che è intervenuta è una crisi che noi europei non possiamo permetterci
In fondo il titolo stesso del libro d'Europa senza prospettive
Titolo provocatorio ma che dice con chiarezza che mentre l'Europa
Fa l'accordo sul bilancio due mila e sette due mila tredici bilancio che tocca la vita di tanti di noi che alcuni dei protagonisti sono qui presenti è uno dei protagonisti
E qui al tavolo e saranno gli interventi credo più attesi di di di di questa sera quello del presidente
Della regione italiana più famose in Europa sul tema dei fondi strutturali europei cioè Vito De Filippo presidente della Basilicata regioni italiane che ha meglio storicamente organizzato la sua la sua istituzione per essere effettivamente in linea con le regole e le normativa comunitaria in campo di fondi strutturali e che ha usato e quindi ha usato molto bene in modo molto positivo per l'appunto
Ora questo passaggio un passaggio chiave nel momento nel quale il rilancio effettivamente avviene l'impegno c'è il due mila e nove a un tempo possibile
Dico due mila nove perché le elezioni europee rappresentano naturalmente uno spartiacque se il prossimo Parlamento europeo ormai i parlamenti europei le legislature sono condizionate anche dal clima della loro elezione chi le elezioni il la legislatura due mila e quattro due mila e nove è una legislatura appesantito dalla crisi
La legislatura due mila e nove due mila e quattordici sarà una legislatura che dipenderà da che cosa accadrà da oggi ad allora in termini appunto di possibile rilancio della discussione istituzionale tutto questo dipenderà ovviamente dalla dichiarazione di Berlino e dalle condizioni di rilancio di questa dichiarazione
Ecco perché penso ritengo che questa e questo tema oggi c'è un tema intimamente connesso con la sua applicazione poi concreta
Idealmente appunto voglio unire il dibattito che abbiamo fatto ieri tutto sulla parte europea di questo lavoro con il dibattito che facciamo oggi che parte dalla diciamo dalla parte europea però a terra molto concretamente sulla nostra partita nazionale perché la nostra partita nazionale una partita che io sintetizzo così
Per una serie di motivi
Si è riusciti a uscire dal negoziato salvando quello che non era scontato all'inizio del negoziato cioè la
Completezza
Della politica di coesione dentro il bilancio comunitario
Non era scontato perché la politica di coesione cioè i fondi strutturali europei potevano benissimo essere oggetto di quei tagli
Che nella fase tra la proposta della Commissione e l'approvazione finale sono intervenuti i tagli pesantissimi
Dico sulla cifra per capirci perché
La cifra
Che separa la proposta da cui si è partiti proposte dalla quale Mario Nava ci parlerà subito dopo la mia introduzione
Mario Nava direttore alla Commissione europea ed è una delle persone che ha insieme alla commissione Prodi dato l'avvio a questo metodo innovativo della del due mila e sette due mila e tredici delle prospettive finanziarie innovativo rispetto alle precedenti
Alle alla alla alle per i precedenti i quadri comunitari di sostegno ebbene lì il tema qui il tema è un tema molto chiaro e molto evidente l'Unione è partita con la proposta della commissione che ha fatto
Alzato l'asticella alto ma diciamo verità nemmeno tantissimo alto era una proposta ragionevolmente ambiziosa
E poi alla fine il la lancetta si è fermata su una cifra finale che vale centoventotto miliardi
Meno in meno rispetto alla cifra di partenza questo per dire quanto si è perso per strada nel dibattito dei paesi membri nel dibattito in Parlamento europeo nel confronto quindi nel Consiglio e nel confronto politico tra i paesi europei e il passaggio
Passaggio pesante dall'uno virgola ventiquattro per cento al scusate sì da da dal centoventi quattro per cento
Dall'uno virgola ventiquattro all'uno virgola zero quarantacinque dall'uno virgola ventiquattro alle per cento della Phil europeo al all'uno virgola zero quarantacinque quindi un passaggio pesante caduto sul campo quasi appunto lo zero venti per cento del PIL comunitario quindi una cifra molto significativa
Perché e quale parte è caduta sul campo siamo qui a discutere del fatto che se Dio vuole non è stata intaccata la politica di coesione non è stata intaccata in modo particolare sono state altre le voci di bilancio che hanno
Sì sono state oggetto di tagli pesanti
Quello che colpisce di più è che alla fine i tagli peggiori li ha subiti la strategia di Lisbona cioè la parte del bilancio comunitario che la commissione aveva lanciato con l'idea e di Lisbon in Zaire bilancio comunitario brutta parola ma per capirci cioè di far sì che il bilancio comunitario uscisse dalla logica un po'burocratica e anche un po'
Stantia anche del passato nel quale il bilancio comunitario è sempre stato e sempre era un bilancio molto molto rigido quindi legato molto a a a regole precedenti senza grandi guizzi innovativi ha una logica invece in cui il bilancio si piegava le scelte che l'Unione stava facendo l'Unione affatto
Ha lanciato la strategia di Lisbona ma come a tutti è noto la strategia di Lisbona o viene o diventa diciamo cuore del processo comunitario oppure la strategia di Lisbona diventa lettera morta
L'idea della commissione era quella di Lisbon Ytzhak del bilancio quindi permeare il bilancio di tutto ciò che la strategia di Lisbona comporta dalle questioni legate appunto alla ricerca insomma tutto ti quegli aspetti così importanti ebbene quella la parte competitività eccetera che è stata più duramente toccata
Nel passaggio appunto dall'uno virgola ventiquattro alla uno virgola zero quarantacinque
Credo che nel ragionamento che oggi faremmo sulla politica di coesione che è stata salvata
Dobbiamo quindi fare un ragionamento che tenga conto di questo legame con quel l'uno virgola zero quarantacinque complessivo a fare anche un altro ragionamento dire che quella politica di coesione che faticosamente si è salvata è una politica di coesione
Che per l'ultima volta dall'Italia
Una montagna di risorse enorme una cifra veramente impressionante di risorse che arriverà in Italia sarà usata dalle regioni Obiettivo uno sarà usata dai phasing out delle altre regioni sarà usata anche dalla Basilicata dalla Sardegna che in modo encomiabile sono hanno scava l'altro settantacinque per cento
Quindi sarà uno dei temi principali dei prossimi sette anni alla il tema qui chiave così comincio a porre anche qualche domanda perché gli interventi possano subito
Svilupparsi il tema chiave che l'Arel attraverso questo lavoro curato da Alessia Mosca abbiamo voluto lanciare le provocazioni abbiamo con lanciare intanto come essere consapevoli che l'ultimo treno che passa per le regioni Obiettivo uno
Come essere consapevole che quest'ultimo treno non va utilizzato
Tranne che per la Basilicata
Come spesso esso è stato utilizzo stati utilizzati treni precedente nel senso che i treni precedente alla fine sono stati utilizzati molto spesso per coprire carenza di risorse alle volte a che corrente proprio di di spese minute non di spese strutturali la parola fondi strutturali la dice lunga perché cosa dovrebbero essere utilizzate queste risorse
Come far sì che fino in fondo
Si riesca a comunitarizzare la mentalità delle nostre strutture
Regionali oltre che quelle nazionali ovviamente perché l'utilizzo dei fondi tenga conto di quelle logiche di moltiplicazione di fondi privati che si aggiungono a quelli pubblici di partenariato istituzionale insomma tutti quegli aspetti che sono assolutamente fondamentali perché si parli di una storia di successo
Siamo molto grati ovviamente Pier Luigi Bersani per aver accettato l'invito a a aggiungere la sua parola
A queste riflessioni e perché Bersani in questo momento è il titolare Massimo delle responsabilità italiane in questo campo perché il nuovo ministero dello sviluppo economico questa novità forse più interessante dell'architettura istituzionale del nuovo governo
Non ministero dello sviluppo economico
Assomma alle competenze della vecchio ministero del dell'industria prima le attività produttive poi le competenze della dipartimento politiche di coesione che in tutti la fase precedente tutti quadri comunitari di sostegno precedente erano invece legate al ministero del Tesoro
Non è un passaggio da poco
Perché il fatto che lo sviluppo
Lo faccia il Ministero del Tesoro o il fatto che lo sviluppo dei territori e dei territori in questo caso del Mezzogiorno lo faccia il Ministero dello sviluppo economico che ha le altre leve per gestire queste partite ovviamente una partita molto molto importante molto rilevante che credo quindi che la parola di Pierluigi su queste materie sarà molto utile anche perché sono stiamo parlando di fatti che in queste ore in questi giorni sono in divenire
A Caserta il Governo ha presentato ufficialmente appunto il suo piano per l'utilizzo delle risorse per il Mezzogiorno è cominciato il negoziato con la Commissione europea
Al termine dei di di questo negoziato questo piano diventerà poi efficace fattivo fino in fondo
Fa piacere anche Sutera il fatto che queste vicende Pierluigi e Dio con lui l'aiuto di Alessia di Federico e di altri le abbiamo gestite che abbiamo vissute nella fase in cui per un paio d'anni siamo stati alla all'inizio di questa legislatura al Parlamento europeo
Rischia
Sette anni un po'più tranquilli del dell'ultimo e e abbiamo vissuto da lì diciamo da quella tribù una la discussione su un tema che oggi stiamo vivendo invece nella sua fase di applicazione e gestione quindi aver visto quanto è stato faticoso salvare la politica di coesione dentro tutti i tagli del bilancio due mila e sette due mila tredici oggi è un elemento che è una sferzata per chiunque di noi deve gestire questi passaggi in fase attuativa l'idea che un solo euro venga disperso venga buttato via dopo averlo faticosamente strappato con le unghie e con i denti di una trattativa difficilissima ritengo che sia un aspetto non da poco mi fermo qui perché faccio semplicemente da imita padrone di casa l'introduttore
Sedere e appunto Mario di raccontare alla luce della storia appunto di come la Commissione Prodi nella fase finale della sua esperienza ha lanciato questa idea della del due mila e sette due mila tredici è un'idea importante aggiungo anche che in tutta questa vicenda la storia di qui qui dentro parliamo accorso un grandissimo rischio perché siamo arrivati vicinissimi al fallimento del negoziato sul due mila sette due mila tredici
E se si fosse arrivati al fallimento si sarebbe passati sostanzialmente alla logica del bilancio annuale logico del bilancio annuale è la sconfitta è la fine dell'idea stessa di Europa perché l'idea stessa di Europa è un'idea di programmazione di lungo periodo di obiettivi di lungo periodo ecco perché su questo tema il rischio corso è stato un rischio assolutamente terribile e rispetto all'ambizione iniziale credo che oggi forse possiamo per guardare le cose indietro con appunto la dovuta attenzione quasi storica ma soprattutto guardare con grande attenzione avanti mi fermo subito dalla parola amarena
E grazie grazie del dell'invito ma soprattutto se il permettano vorrei rivolgere un grazie particolare ad Alessia
Senza la quale questo libro non ci sarebbe e senza la quale credo nessuno di noi che ha lavorato su queste cose avrebbe avuto
L'occasione poi di di ripensarla freddo di rivedere a freddo cos'è successo perché è successo come l'abbiamo fatto
Eccetera eccetera ma è stata un'esperienza utilissima direi il doverlo riscrivere dopo in un certo senso mi ha fatto capire probabilmente anche dove abbiamo sbagliato e che in molti casi abbiamo qualche errore probabilmente qui e là l'abbiamo fatto grazie a lei sa che senza attua grazie la tua fermezza nel farci scrivere nel farci migliorare credo che non avremmo in molti di noi avremmo imparato molto meno
Come siamo arrivati in genere quando uno presenta un libro dovrebbe partire dal libro quello che prova a fare qui seguendo l'invito dell'onorevole Letta è l'inverso cioè di arrivare al libro dicendo dove siamo partiti e poi dove siamo arrivati questo è quello che è contenuto nel nel libro
Sensi al mentre le nuove prospettive finanziaria insomma chiamarle nuove sembra già nel due mila e sette però insomma quelle che diciamo nel due mila quattro si chiamavano nuove nascono da un paio di riflessioni molto semplice la prima riflessione quella che siamo domandati
Quali erano gli obiettivi principali del dell'Europa da un punto di vista economico
Non serve cercare molto trattato articolo due trattato dell'unione europea articolo due maniera abbastanza nitida
C'è scritto che i tre obiettivi principali in materia di politica economica dell'Unione Europea sono lo sviluppo a crescita la stabilità e la coesione questi sono i tre obiettivi
Chiaramente illustrati nel trattato e chiaramente ribaditi dalla strategia di di risposta
L'obiettivo della stabilità è quello che vuole le finanze in ordine quello che vuole la bassa inflazione ricorda tutti per esempio nell'articolo due caso più unico che raro si menziona una crescita con bassa inflazione una crescita non inflattiva
Sfido a trovare qualunque altro trattato o documento costitutivo di qualunque Stato membro dove il concetto di bassa inflazione è all'articolo due non è una cosa abbastanza significativa Panerai la stabilità sappiamo sappiamo come sappiamo gli sforzi che sono stati fatti in Italia in tanti altri Paesi per cercare di raggiungerla
è stata credo la grande battaglia degli anni novanta e negli anni due mila c'è la battaglia della crescita chiaramente che appunto la questione di aumentare il tasso di crescita nell'unione europea gli economisti si sono direi sprecati in un dibattito che io trovo un po'ozioso se fosse una questioni produttività di ore lavorate eccetera
La morale era chiaramente che il tasso di crescita vera insufficiente o inferiore alle aspettative
E poi c'è la questione della coesione che
Direi abbastanza semplicemente divisa tra competenze nazionali e competenze comunitarie competenze nazionali essenzialmente la questione e la coesione sociale c'era all'interno di una data società quali sono le differenze di reddito
Accettabili in questione di livello comunitario è quella che si chiama coesione orizzontale c'è differenza
Tra le varie regioni dell'Unione Europea con un'enfasi molto forte questo è bene sottolinearlo gli articoli del trattato che si occupano
Di coesione pongono un'enfasi molto forte sui sulle prospettive di crescita sui tassi di crescita delle regioni e quindi c'è un'enfasi sull'investimento più che sulla redistribuzione il concetto di coesione a livello europeo è un concetto
Di crescita di investimento molto meno un concetto di redistribuzione nel senso nazionale o nel senso classico
Date queste premesse la domanda cruciale che ci siamo posti
è stata
Il
Bilancio per così come oggi cioè mail abbiamo fatto queste riflessioni nel due mila e uno due mila due
Il bilancio per così come oggi risponde a questi tre obiettivi cioè è il bilancio funzionale a questi tre obiettivi aiuta il bilancio a raggiungere questi tre obiettivi
Questa domanda e la risposta chiesta anche in gran parte della letteratura che praticamente perlomeno quella che conosco io praticamente tutta citata in questo libro
La risposta della letteratura e abbastanza convergente
Ed è
Un pochino poco cioè quanto il bilancio aiuta questi tre obiettivi direi che la risposta è poco alcuni dicono quasi niente alcuni dicono un po'ma resta che comunque siamo diciamo nella fascia bassa nella fascia del
Del poco non solo ma la letteratura segnala
Una cosa molto importante che noi in quanto presenza dalla commissione ci siamo subito posti come probabilmente il problema principale segnala che dalle prime prospettive finanziarie che furono concepite
Dalla commissione dell'Orne mille novecentottantacinque
In poi tutti gli aggiustamenti erano stati aggiustamenti essenzialmente al margine cioè piccoli aggiustamenti
Quindi l'Europa è cambiata tantissimo molto di più pensate cos'era l'Europa mi novecentottantacinque c'è ancora il muro di Berlino insomma ci son delle tantissime tantissime cose c'erano c'erano la metà del meno della metà degli stati membri eccetera eccetera
E
L'Europa cambia tantissimo i bisogni economici dell'Europa cammino tantissimo la relazione economica sociale dell'Europa con resto del mondo cambia drammaticamente e il Bilancio cambia al margine questa andato direi impressionante quindi cioè non solo una questione di livello dove il bilancio oggi
Quali competenze fama anche una questione di di derivata di di crescita di marginalità cioè il cambio
Al margine e troppo piccoli
Quindi la domanda è cosa fare in questo mi ricordo sì mi è concesso un solo ricordo personale mi ricordo
Una di quelle sere a Bruxelles del state del due mila e due che non finiscono mai colleghiamo c'è luce fino fino a tardissimo nell'ufficio del del Presidente con altri che ci domandavamo cosa fare diciamo lì per lì
Non era ovvio che la Commissione Prodi che se ne doveva andare nel novembre due mila e quattro doveva occuparsi del bilancio due mila sette due mila tredici siamo lì per lì l'idea sembrava anzi abbastanza strana nona Commissione Prodi se ne va nel due mila e quattro e sarà Commissione successiva a occuparsi del bilancio due mila sette due mila tredici in realtà
Facendo un po'di conti ma soprattutto facendo i conti con le ambizioni cioè ripeto col fatto che non ci sentivamo più di proporre ai cittadini europei
Un altro con l'ennesimo cambiamento marginale ma volevamo proporre qualcosa di completamente diverso
E in linea con tutto quello che stava scritto nei trattati beh direi che facendo un po'di conti ci siamo resi conto quaranta punto quella famosa sera di luglio che toccava a noi
Perché perché le prospettive finanziarie due mila sette due mila tredici avevano bisogno di un anno che era il due mila e sei per tutti i regolamenti attuativi eccetera eccetera quindi dovevano essere adottate entro il due mila e cinque per essere adottate entro il due mila e cinque
Dal consiglio all'unanimità e
Con parere conforme del Parlamento
Almeno un anno di negoziazione era il minimo indispensabile quindi si trattava di
Proporle almeno a metà della del due mila e quattro e quindi assolutamente era chiaro che era un'impresa che doveva toccare alla alla Commissione Prodi ripeto
Avremmo forse potuto fare un'altra scelta che era quella di dire beh no in fondo ed è abbastanza lontano lasciamo andare e ci penserà la commissione successiva ma se avessimo fatto quella scelta avremmo obbligato la commissione successiva a fare solo dei cambiamenti al margine non ci sarebbe stato tempo per fare un bilancio molto più ambizioso e molto più corrispondente agli obiettivi del trattato almeno in fase di proposta poi vedremo cosa il Consiglio ha fatto dalla proposta la Commissione e quindi ci siamo messi al lavoro e come molto ben illustrato nel libro nella nei capitoli Francesca mancato per esempio sa messe al lavoro con una tattica o una tecnica una strategia di te come volete
Abbastanza innovativa cioè abbiamo costituito
Dei gruppi di lavoro
Dai nomi più o meno evocativi quindi per esempio non so c'è il gruppo di lavoro di là mica si chiamava Peace c'era un gruppo di lavoro dimon pace c'era un gruppo di lavoro di Monti che si chiamava crescita c'era un gruppo di lavoro
Di Barnier sulla coesione c'è dobbiamo costituito dei gruppi di lavoro sostanzialmente direi sull'asse dei grandi temi tema dei grandi temi cioè sull'asse della crescita sull'asse della coesione sull'asse delle relazioni economiche con il resto del mondo eccetera eccetera
E abbiamo chiesto a questi gruppi di lavoro di fare una proposta un anno dopo quindi se arriviamo nel due mila e tre
Meno male questi tutti i gruppi di lavoro
Pur nella specificità che era stata loro richiesta arrivano con un'indicazione molto chiara indicazione molto chiara è quella che l'onorevole letta ha detto prima cioè l'indicazione di Lisbon Ytzhak Renzo si dice in italiano grosse detto tu credi di poterlo dire anch'io vent'ha detto di Lisbon Ytzhak re il di Lisbon Ytzhak re il il bilancio comunitario
Cosa voleva dire Lisbon iniziare il bilancio comunitario voleva essenzialmente di reintrodurre nel bilancio comunitario quegli elementi di spesa
Dovrei dire più tipicamente comunitari cioè qual è la spesa comunitaria spese comunitarie quella che essenzialmente permette di profittare delle esternalità che alcuni tipi di spesa offrono tipo non so la ricerca e sviluppo l'educazione istruzione permanente eccetera eccetera l'ambiente
Le politiche ambientali eccetera ecco tutte queste sono ovviamente tipo di spesa dove la dimensione ottimale della spesa
Non è chiaramente una dimensione nazionale una dimensione più grande nazionale e quindi grazie agli agli spillover se il beneficio di fare questa spesa ad un livello più elevato è superiore ecco la cosa interessante la questa che cinque gruppi di lavoro
Ognuno ripeto arriva con il suo insieme di ricette ma comunque con un filo rosso comune e questo filo rosso comune diceva appunto quello di introdurre nel bilancio comunitario più elementi della il poco della strategia di risponde
La Commissione Prodi lavora su questo e nel febbraio del due mila e quattro nel luglio del due mila e quattro propone fa le sue proposte al Consiglio e Parlamento nel febbraio fa le proposte sulle spese nel luglio fare proposte sull'entrata
Poi cosa succede poi succede che c'è un particolare che secondo me va sempre evidenziato succede che le prospettive finanziarie cioè il Bilancio multi annuale dell'Unione Europea
Soffre secondo me di un guaio maggiore il guaio maggiore che il bilancio multi annuale dell'Unione Europea a differenza del bilancio annuale
E stabilito con l'unanimità in consiglio ci vuole l'unanimità in consiglio per ottenere l'approvazione delle prospettive finanziarie
Mentre per il bilancio annuale cioè una volta decisi bilanci molti annuale il bilancio annuale funziona a maggioranza qualificata
Qual è il guaio dell'unanimità ma è ovvio questo capiamo tutti al volo in quale dell'unanimità è quello che rende ciascun membro divo tale cioè essenzialmente ciascun membro nella negoziazione ha un potere di veto
Enorme può semplicemente bloccare tutto ed è già successo ci sono
Alcuni Stati che si trovano spesso in questa situazione più spesso di altri diciamo ma è già successo che
Spesso le negoziazioni sono bloccate dalle posizioni dell'uno o dell'altro
Dell'altro Stato ma soprattutto già successo quello che chiunque a qualche reminiscenza di di di micro economia di teoria dei giochi che che che abbiamo studiato e che ovviamente una negoziazione all'unanimità porta ad un risultato socialmente o globalmente inferiore al risultato che si otterrebbe con una negoziazione
Alla a maggioranza qualificata perché questo per un motivo semplicissimo che
Quando c'è una negoziazione all'unanimità nessuno ha più schermo diciamo nessuna più protezione davanti all'opinione pubblica ciascuno viene giudicato per quello che tra virgolette passatemi l'espressione porta a casa quindi ciascuno deve andare alla deve andare in Consiglio fare una negoziazione dura durissima e poi deve cercare di portare a casa qualcosa viene giudicato su quello che porta a casa e che può essere identificato chiaramente come portato davvero a casa propria cioè il lassù se volete il paradosso l'ironia dell'unanimità e che si decide di spesa europee ma poi ciascuno viene giudicato non in base a quante spese porta la casa Europa
Ma in base a quante spese porta a casa propria
E questo è chiaramente il il processo che rende la negoziazione di un certo senso sfalsata
Quali erano i due elementi da negoziazioni due menti la negoziazione era che c'era un limite teorico di cui ha riferito l'onorevole letta dell'uno e ventiquattro
Questo limite teorico la Commissione aveva già deciso di fare una proposta inferiore a questo limite teorico cioè di farla l'uno e quindici per cento della ricchezza comunitaria del PNL comunitario invece dell'uno e ventiquattro e c'erano sei Paesi voi dite solo sei su venticinque sì però sei
Che contavano per il settanta per cento del contributo al bilancio comunitario c'erano sei Paesi che chiedevano e il totale di bilancio fosse fermato all'un per cento quindi diciamo la
Discussione stava fra l'uno e quindi c'è l'un per cento cioè esattamente quei centotrenta miliardi di cui ha parlato prima l'onorevole letta
Fine della negoziazione il bilancio viene
Finalizzato all'uno e zero quattro della della ricchezza comunitaria quindi una perdita secca di centotrenta miliardi cioè del tredici per cento circa
Del totale di bilancio
E qui succede una cosa interessante cioè bisogna in cerca di capire dove questi tagli sono stati effettuati e qui probabilmente la differenza in astuzia tra
I i politici e gli economisti io da economista dicevo B di sicuro nessuno taglierà mai la politica di Lisbona c'abbiamo fatto tutto questo per fare la politica dispone immaginiamoci che taglino la politica degli sport
Ovviamente avevano assolutamente ragione i miei amici molto più Scafati e molto più con una visione politica sicuramente più acuta della mia che hanno detto no ti sbagli sarà esattamente quella che verrà tagliata e perché sarà quella che verrà tagliata e così infatti è stato sarà quella che verrà tagliata perché è l'unica che a priori
Non a mamma e papà cioè l'unica che a priori a come mamme papà all'Europa e non il Paese
Mentre le altre la politica dei fondi strutturali dove sono le Regioni abbastanza chiaro quindi ciascuno può andare indietro dicendo io porta dei soldi alle mie ragioni la politica dell'agricoltura che è stata quella è stata tagliata minori tutti esatta Agliata
Del due per cento rispetto al proposta politica dell'agricoltura c'è un supporto ai non so i pomodori ciascuno sa dove sono quanti pomodori un'oncia quindi diciamo quelle sono chiaramente identificabili
Su base nazionale e quindi essendo chiaramente identificabili su base nazionale
Ciascuno ha avuto come primissimo riflesso di difendere quelle e invece la politica di Lisbona che ci piace a tutti che è chiaramente quella dove c'è probabilmente un valore aggiunto comunitario fortissimo
Non essendo a priori facilmente identificabile su base nazionale o meglio non avendo nessun primo ministro il coraggio eventualmente ritornare
Davanti ai propri giornalisti e dire sapete ho salvato la politica di Lisbona cioè quella che permette di fare crescita e sviluppo e vedrete che noi ne prenderemo una grande parte ecco non essendo questo il caso
Stata lasciata andare quindi questo tredici per cento collettivo di riduzione e la media del due per cento di riduzione sull'agricoltura il quaranta per cento di riduzione sulle strategie di Lisbona ripeto probabilmente intuibile
Dall'inizio secondo me abbastanza contrario alla all'lo spirito con il quale le proposte erano state fatte nel modo in cui erano state costruite
E mi accingo a concludere e la questione che ci dobbiamo porre tutto ciò dramma disastro sciagura la risposta direi no nel libro il capitolo conclusivo di l'onorevole letta si conclude dicendo più ombre che luci concordo più ombre che luci
Se guardiamo la proposta così come ma un raggio di luce enorme se ricordiamo che tutto questo è successo nel dicembre del due mila e cinque dopo il no francese dopo il no olandese cioè nell'annus horribilis
Della Comunità europea
C'è stato un accordo in extremis nel libro credo raccontiamo
L'accordo dovuto a essenzialmente a un afflato di spirito comunitario della signora Merkel alla fine che forse questo vale la pena di raccontarlo che concesse all'ultimo momento una negozia un un fece una concessione
Di qualche milionata alla Polonia
Dicendo beh in fondo se la Polonia cresce io sarò il primo a beneficiarne che è esattamente vero da un punto di vista economico probabilmente un po'meno facile da vendere alla propria stampa ma che punto la la signora Merkel fece quindi direi
Poteva andare molto meglio perlomeno qualcuno si aspettava che andasse meglio ma è certo che poteva andare infinitamente peggio soprattutto poteva non andando in tutto cioè poteva succede che questo libro invece di avere il punto di domanda non ce l'aveva
Quindi il titolo sarebbe stato se oggi Osama trovati qua a discutere di questo Europa senza prospettive punto e quello sì che sarebbe stato un disastro totale
E poi ripeto non è secondo me è un disastro anzi ripeto io continuo a considerarlo molto positivo il fatto che si sia giunti all'accordo pur se con qualche ombra
E con qualche luce per almeno due motivi
Che sono contenuti nell'accordo stesso cioè i due motivi che sono contenuti nell'accordo stesso sono uno un fondo
Che in tanti proponevamo da anni che si chiama un fondo di globalizzazione cioè dicendo l'Unione europea tutte le politiche di globalizzazione di apertura dei mercati eccetera sono politiche che sappiamo fanno bene alla crescita ma sappiamo anche che creano dei problemi sociali
Focalizzati
L'esempio classico è quello di dire se
Allarghiamo i mercati o facciamo una politica dei trasporti per cui ci si muove da non so dagli autobus ai treni veloci sì come un treno veloce trasporta mille persone un autobus cinquanta
Ci saranno venti autisti di autobus probabilmente disoccupati ecco quindi c'è una questione sociale che viene dallo sviluppo e che bisogna risolvere questo è quello che uno dei fondi il fondo di globalizzazione cerca di fare e l'altro elemento e poi concludo davvero direi quello della clausola di revisione e la prima volta da quando si discute da quando si fanno prospettive finanziarie che i capi di Stato e di governo nella loro saggezza infinita decidono le prospettive finanziarie che durano per sette anni
E però dicono sì però fra due anni ci ritroviamo e magari ne riparliamo
Ecco questo secondo me è una componente critica all'interno della decisione delle prospettive finanziare fondamentale e credo che sia importantissimo che i governi soprattutto quelli più illuminati e quelli più europeisti colgano questa occasione cioè l'occasione del due mila otto due mila e ora nove non è un'occasione vuota è un'occasione piena è un'occasione credo totale c'è scritto chiaramente nello presto definanziare che l'idea è quella di rinnovare le entrate estese le procedure e quindi direi che questa è assolutamente una occasione da cogliere per cui il mio giudizio finale
Poteva andare peggio meglio ma accontentiamoci così grazie
Grazie molte Mario credo che questo tua testimonianza è stata molto efficace grazie anche ovviamente per per aver partecipato a al libro
Tra l'altro hai toccato proprio un punto vero perché nel discutere sul titolo abbiamo discusso varie volte quel punto interrogativo
Nel dibattito tra di noi non dirò non dirò tra me e Alessia chi voleva il titolo e chi non lo voleva
Però alla fine chi voleva al punto interrogativo e chi no però alla fine il punto tre attivo c'è stato perché abbiamo voluto dare un segno di speranza ecco sul futuro
E mi sembra forse ecco che i fatti di queste ultime settimane anche ragionamenti sul futuro su questo semestre di presidenza autorizzano ad avere un po'di speranza la parola al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
Grazie innanzitutto grazie
Grazie per l'invito a dare il grazie soprattutto ricorda
Questa opportunità
Ovviamente i complimenti mi riprendo tutti perché non non sono per me personalmente ma sono per una storia che una Regione quindi non sono accorsi ovviamente come dire vanaglorioso fa pensare che erano per me o per la storia di una regione che si è devo dire comportata nel nella regola delle cose
E molti momenti la regola diventa eccezionalità diciamo così
Io vorrei partire invece velocemente dal libero da come
Sono in qualche modo interpretato da come ho vissuto questa lettura
Probabilmente come ogni interpretazione esagerata ma gli autori sanno bene che una volta stampato il libro non appartiene più allora quindi ognuno di noi sono legge
Come più comodamente credo insomma
Io l'ho letto in questo modo insomma vorrei trasferirli tardi poi alla fine una un flash sull'esperienza anche di una piccola regione del Mezzogiorno
Partirei con una con una definizione mi sembra un libro tutto sommato amaro
Mi consentiranno
In certi punti
Sembrerebbe poi il punto interrogativo che diceva
Letta sicuramente come dire colto a l'elemento di speranza e di fiducia che c'è comunque nelle non solo nelle pieghe di queste pagine ma nell'analisi sostanzialmente in certi punti sembrerebbe che l'analisi addirittura rassegnata
Nel testo noi ma io ho valutato che insomma viene analizzato il cosiddetto sogno europeo
Attraverso l'avvenimento
Più concreto addirittura forse più brutale che proprio quello delle delle prospettive finanziarie due mila sette due mila tredici
Si diceva poco fa che i soldi comunque sono tanti io immagino proprio recuperando una parte delle analisi che Lippi sono nel testo
Che rispetto alla sfida che questo continente del nostro Paese all'interno di questo continente si deve preoccupare di affrontare nei prossimi anni io non so se questa cifra
E adeguate sufficiente ottocento sessantaquattro miliardi in sette anni
Detti in un solo colpo sempre una cosa importante rivelazione quello che dovremo fare non lo so francamente non so non ho la misura non so giudicare la proposta della commissione come ha indicato sul reddito nazionale eccetera la prima cosa che ha sorpreso noi eravamo amministratore ricordo anche in sede di Conferenza c'era il cosiddetto comitato di contatto che
Costituito da nel precedente governo da da due o tre ministeri che citavano l'andamento di questa di questo negoziato la la cosa che devo dire come cittadino prima che come amministratore più sbalorditiva è che la grande Europa era sospeso su un dibattito sulla percentuale uno virgola zero ventiquattro c'erano le quotazioni
Quotidiana insomma già di per sé
Con tutti gli sforzi che noi abbiamo potuto fare mi sembra che insomma
Era un dibattito non all'altezza della storia dalla anche del ruolo e la funzione che questo continente René
Avere nel pianeta ancora credo che c'è un molto spazio
Gli autori di questo volume ci fanno nella sostanza la storia di questo avvenimento del Bilancio
E devo dire io l'ho letto quasi come un giallo per molti aspetti perché fatto di colpi di scena sono
Raccontati
Il tentato omicidio diciamo che era dentro alla iniziativa che era proprio il sogno europeo come ci dice un americano rifiuti
Gli autori mi sembra che sono stati gli ottimi investigatori perché hanno tentato di cercare i mandanti e gli esecutori
E in qualche modo anche i moventi di questo ipotizzato delitto che non so se è riuscito totalmente ma un ferimento diciamo così sicuramente c'è stato
Chi è il colpevole sembrerebbe di interpretare in questo chi è il colpevole
Noi dal Sud insomma no in una piccola regione su Dio non voglio usare più di tanto insomma
Ci siamo fatti una un convincimento kenioti vi racconto sempre velocemente
Sicuramente la la grande crisi che attraversano il nostro continente ha prodotto la reazione più più semplice la scorciatoia più semplice
La meno riformista la più comoda sostanzialmente quella di affrontare questa crisi attraverso una sorta di no una sorta una vera e propria rinazionalizzazione sostanzialmente delle per le risorse sicuramente l'euroscetticismo della Francia e dell'Olanda
La Gran Bretagna che ha un peso importante che cercava
Sembrerebbe insomma una cosa una battuta ma cercava la perequazione nella sostanza rispetto al tema l'agricoltura e la Francia soprattutto che su questo argomento ha avuto un peso fondamentale la più grande contraddizione che è stata indicata in molti punti della del volume anche letta nelle conclusione mi ha dato qualche elemento interessante che bisognerebbe capire a fondo la grande contraddizione che mentre l'Europa si allarga mentre va in onda diciamo così la la moneta unica mentre succede quello che succede nel piano nel pianeta
Il nostro continente sospeso su un dibattito fatto di percentuale secondo me molto al di sotto di uno sforzo che una illuminata è straordinaria politica europea doveva saper mettere in campo in quella circostanza
Però nel volume devo dire vado alle cose positive quindi al punto interrogativo diciamo così
Nel volume ancora come si dice nelle citazioni passim Cinquilli nel volume
Ci dà il senso che invece questo volume c'è una sorta di necessità nella scelta futura
Io parto da questa cornice generale per tiri poi le scelte proprio in due minuti che noi stiamo facendo nel nostro ai nostri programmi operativi che sono modestamente e anche tentano di asse modestamente adeguati insomma questa analisi che quella che noi abbiamo abbiamo fatto che insomma ci convince
Illa ci sono diciamo elementi e spunti nella nel volume che sono sicuramente molto interessante la necessità di una strategia continentale Letta parla dei campioni non più nazionale ma anche europee ci sono
Ci sono spunti interessanti sulla politica di coesione ci sono spunti anche sull'agricoltura che il settore apparentemente più finanziato se questa sera ci fosse stato De Castro che io non so come almeno ho sentito che in tante circostanze non so come ragione lui ci potrebbe dimostrare che anche all'agricoltura lo sforzo che è stato fatto e comunque insufficiente
Perché ci sono Paesi che apparentemente come l'America finanziano meno l'agricoltura ma nella sostanza finanziano più dell'Europa
Allora se l'analisi è nota per arrivare alle conclusioni nostra se è vero che gli equilibri diciamo così internazionale con il ministro ovviamente ci potrà condurre con più perizie su questi temi
Sono quelli che noi conosciamo l'ascesa dell'Europa per una parte della storia di questo continente Pola cadute l'ascesa degli Stati Uniti ora l'ascesa del del cosiddetto impero impero di Cindia nostro presidente del Consiglio in questo momento ci lancia messaggi importanti da quella parte del pianeta
Io mi domando si può immaginare che la grande antica Vecchia Europa noi comprenda fino in fondo questa crisi
Da vecchio studente di Filosofia mi sono ricordato che la parola crisi ha un'etimologia interessante
Crisi si significa svolta cioè quello che si forse sì si pretendeva in questa fase proprio alla luce di questa dimensione straordinaria
E si ha la sensazione che è proprio l'Italia quella nazione nel continente che può concorrere di più
A questa nuova prospettiva a e come dire a questa nuova consapevolezza far capire di più in Europa perché l'Italia e con i piedi nel Mediterraneo
Quindi sente sostanzialmente proprio geograficamente
E fisicamente lo sfaldamento possibile alle opportunità che ci sono in questa parte del mondo proprio perché siamo quel Paese che più di altri ha in qualche modo una relazione con i potenziali rischi e con il potenziale flussi di opportunità che ci sono nella nostro continente il Mezzogiorno devo dire ancora di più
E evidentemente al primo posto in questa sensibilità e noi noi sentiamo molto in maniera molto forte questa questa prospettiva difficile che letta dice in un punto ci può essere un
Un momento nel quale il G7 non conterrà più l'Europa è molto facile sì se noi vediamo gli andamenti anche gli investimenti sul versante della ricerca dell'innovazione noi abbiamo fatto un'operazione modestamente
Ed è facile insomma verificarla perché i programmi regionali sono osservati innanzitutto in una relazione con il ministero di Bersani e poi con la commissione noi abbiamo fatto una vera e propria scelta io dico
Coraggiosa perché più coraggiosa perché in Lisbon Ytzhak il nostro programma è un po'più difficile l'assunto insomma che abbiamo
Problemi più impellenti apparentemente più urgenti più caldi infrastrutture occupazione quindi quando in Basilicata per fare un esempio si parla di ricerche come come innestare università impresa sembra e dice a un altro mondo se non si fa una operazione di convincimento di persone e di persuasione profonda
Non è però questa scelta l'abbiamo fatto il nostro programma parla di giovani virgola giovani virgola Giovanni ricerca innovazione innesto
Tra ricerche e innovazione tra imprese e e ricerca c'è abbiamo stiamo qui ci sono presenti anche autorevoli rappresentanti di centri di ricerche sanno bene che non sono come dire declamazioni che sono fatti alla bisogna in questa circostanza l'abbiamo fatto veramente questa scelta
Letta nelle conclusioni parla di raso rosso di quello che può significare soprattutto per le nuove generazioni credo questo questo spirito importante questo investimento che noi dobbiamo fare soprattutto sulle nuove generazioni il punto
Il programma Inter fondo più qualificante del nostro programma operativo si chiama patto con i giovani che uno lo strumento che punta a investire tutto sulla generazione avendo noi
Un problema e
Allarmante noi rischiamo di fare progetti nei prossimi anni e di perdere una generazione perché nel Mezzogiorno la Svimez listato non misurano annualmente c'è una esodo è una immigrazione allarmante soprattutto di
Giovani laureati di giovani di diplomati quindi abbiamo costruito uno dei punti io reputo più qualificanti del nostro programma soprattutto sulle nuove generazioni attraverso operazione sul versante della ricerca assegni di ricerca l'incentivazione a programmi di spin-off insomma io non la voglio fare
Molto lunga abbiamo fatto questa scelta perché da noi si sente totalmente diciamo così questa angoscia quell'angoscia che l'Europa potrebbe perdere
Questo non d'Italia perché la sensazione che se non facciamo presto e in fretta
E fa bene questo governo che Noemi
Sosteniamo e apprezziamo profondamente perché le scelte coraggiose le
Le lenzuolate di Bersani sono
Di grande ausilio
Devo dire a questa iniziativa noi siamo sostanzialmente come dire angosciati la domanda che
Ci poniamo quotidianamente perché mi rendo conto che un programma operativo di una regione è uno strumento sicuramente importante noi siamo una Regione in phasing out avremo a disposizione buone risorse nei prossimi nei prossimi anni
Nonostante siamo in phasing out of siamo riusciti nella sostanza ad avere una prospettiva finanziaria abbastanza rassicurante
Ovviamente stiamo interloquendo con il ministero di Bersani per chiedere adeguati e anche strumenti di cofinanziamento che in qualche modo producono anche qualche elemento di perequazione siamo molto attenti a questi nuovi strumenti che mettono insieme fondi FAS fondi strutturali
Siamo stiamo operando per un documento di programmazione come obbligatori e come vogliamo fare unitario anche se non voglio dire al ministro ogni tanto olivina ministri anche alla non regole letta che sono uomini importanti di questo governo ogni tanto qualche disorientamento qualche ministero
Lo produce soprattutto sulla sul tema delle infrastrutture ma insomma stiamo tentando di costruire una operazione molto responsabile facendo scelte scelte come dire prioritarie mettere non declinando soltanto il programma sulla cosiddetta retorica dello sviluppo locale dando tanto attesta i territori
E ripeto questa Scelta della Lisbon Izzo azione ricerca giovani
Dimensione regionale degli strumenti anche operativi vi assicuro che non per dare per dare forza al mio ragionamento e la cosa un po'più difficile
Nel Mezzogiorno perché insomma la a l'allarme l'emergenza sociale e in qualche modo più complicata da governare ma noi questa certo abbiamo fatto comunque perché siamo sospesi e concludo ad una domanda
Noi non non sappiamo ancora però insomma penso che ci sono elementi di speranza se saremo come dire inghiottiti da dai nuovi nazionalismi che emergono in Europa da questi come dire fondamentalismi democratici che pure di tanto in tanto sì
Ah facciano
Nel dibattito dentro il nostro Paese è invece sapremo recuperare slancio ed opportunità
Sì è un grande autore americano spesso che che conosce bene l'Europa per citare una personalità che sovente diciamo si cita in queste circostanze sia spetta questa mossa diciamo così
All'Europa c'è un'Europa che guardando la sua storia e fare investimenti sulla qualità della vita e sulla sostenibilità sull'armonia sulla pace sul patrimonio proprio di questo continente S se anche un americano si aspetta questa mossa io non sono convinto che noi lucani italiani europee ci aspettiamo anche da questo Paese noi per quanto potremo vorremmo contribuire affinché questa nuova coscienza si rafforzi nel nostro continente e devo dire anche la provocazione di questo libro che
Io metto che
Mi sono preoccupato di di di prenotare per regalare a tutti consigliere regionale della Basilicata anche questo libro sarà per me è una una positiva programmi provocazione soprattutto in questa fase di elaborazione del programma credo che ci aiuterà ancora di più a fare sport cosa fare scelte coraggiose e decisive grazie
Grazie molte a Vito De Filippo senza perder tempo dare subito la parola a Fiumicino sì
Ma sommi quei giorni lì sono anche Arrigo se lo ricorda
Va ricordato abbiamo vissuto pericolosamente
Abbiamo avuto l'impressione a un certo punto che effettivamente
Fossi incombente una una mezza catastrofe perché
Un'impasse
L'impossibilità di dar luogo le scelte di carattere finanziario
è un bilancio europeo degno di questo nome
Sarebbe stata veramente un punto da cui rimontare trame stasera per il relax certamente difficile
E quindi possiamo ben concludere concludo anch'io che data la situazione data situazione proprio di quei medesimi
Tutto sommato
Alla fine evidentemente un colpo di reni c'è stato anche lì
Qualche atto di generosità certamente anche
Per parte tedeschi in particolare su è venuto
Forse non si è solo salvato il salvabile ma si è
Forse trovato poi ce lo diranno gli anni insomma la il tornante su cui superare il punto più basso della crisi
E avviare una una ripresa che intendiamoci io son convinto che il punto più basso e abbiamo le spalle ma dire per quali vie avverrà sta riprese quanto sia accerto incerta
E ancora questo se c'è ancora un punto interrogativo
Credo che questo libro ci aiuti io lo lo lo vedo proprio in una chiave anche formativa francamente perché qui allo sguardo Tor una vicenda legata a finanziare mai uno sguardo sulle sulle foto fu fondamentali politiche europee
Sul loro senso prospettiva e e quindi anche visto da questo lato noi vediamo come
Insomma mentre l'Europa sia rimpallo non c'è un po'però cresce talmente l'esigenza di Europa che lo scarto appare tutte le volte impressiona
Adesso io son qua fra una convegno dato che nessuno ne faccio un altro fra un po'su questa diversa di Kyoto
E che il rendiconto di cosa vorrebbe dire avere una un'Europa con la soggettività politica più marcata con una capacità di essere anche più espressiva in chiave proprio politica strategica
Delle esperienza che ha maturato
E credo che sarà anche questo elemento di di di di di debolezza che potrà forse portare a un paesaggio diciamo di no ma insomma anche una passo questo tipo di politica perché il fondo
Noi non abbiamo abbastanza Europa per poter fare un ragionamento politico succhiotto
E dirsi tutti quanti che è un'esperienza importante
Che ha avuto dei limiti
Perché se no razionalizziamo perbene in modo univoco esperienza degli anni dei miti io credo che presentandoci riflessivi succhiotto uno possiamo forse trovare un tavolo di discussione con gli americani sul prato dove del di
Ma se invece per
Diciamo anche uniformare la valutazione su queste cose abbiamo misuriamo anche in questi giorni sono ancora tanta difficoltà
Effettivamente non usciamo mettere a fattor comune le forze che che esprimiamo questo un esempio solo ma insomma su grandi temi energetici di questi tempi se ne fanno discussioni
E si misura anche di un bisogno d'Europa che non non trovano una corrispondenza con i fatti e poi la politica essere missionari
Della passerà guerre e così via non voglio farla lunga quindi però ecco detto questo io ho l'impressione che
Comunque la vecchia talpa l'Europa continua a scavare e che alla fine
La forza attrattiva di quest'idea eccetera prevalgono posso tutte le difficoltà
Io a me sembrò Stasi impressionante con lo sguardo e così superficiali Simo
Tornare a girare come adesso mi capita dopo a nel senso paesi nuovi entranti
Ma anche Paesi che son dentro a tempo somme capitato scusate l'esempio una trattenne un sacco di tempo che non non ci andavo ma è sembrato che
Il concetto di città europea
Prende piede c'è una
C'è un modello che cresce c'è una forza attrattiva c'è un'idea
Rispetto alla quale forse anche i bilanci sono la spuma spettri salmerie
E quindi alla fine verranno trascinate con forse fosse la nostra prospettiva di di come Crazy d'Europa
Non so se ha da dentro degli effetti ottici sia
Posso sbaglia
Esempio quando riteniamo quindi ragioniamo in chiave di rinazionalizzazione perché c'è che so una guerra fra impresa
E campioni nazionali che non vogliono
Essere campione europee ma sento sempre più grossi campioni nazionali governi che spingono Lima
Io penso che sotto questo ci sia in realtà una dinamica di consolidamento di imprese europee di aggregazione che serto delle volte passa per via Nazionale ok
Però il dato di fondo quale il dato di fondo è che è che c'è un processo di consolidamento
Di grandi imprese che alla fine su imprese europee necessariamente poi
Sveva mera hanno per qualche anno in una dimensione nazionale ma poi
E quindi forse ecco c'è un processo anche carsico e questo equilibro forse fa allargamento e rafforzamento forse comincio a pensare che
Ci sia diciamo una logica dei fatti che si porterà a colmare questo questo scarto perché forse con larga hanno sul parquet misura questi effetti che dicevo ci si rafforza anche più di quanto uno non si Accord
Attualmente ci sarebbe un'urgenza adesso ecco le cose che sto dicendo al mondo nell'incedere
Indeterminato mentre invece abbiamo scadenze molto ravvicinate in modo se le propone è certo un ritardo cioè però insomma venendo a noi e voglio fare qualche considerazione perché
Adesso questo questi equilibri di bilancio che hanno salvato queste grandi risorse quel che riguarda le politiche di coesione vanno messi affetto
E qui partiamo da un dato io li riprendo quel che dicevo nel Dino dibattito parlamentare sulla questione del Mezzogiorno e coesione delle politiche regionali
Io mi sono accorto che in questo dibattito polemico essa sinistra eccetera alla fine il tema era se il governo aveva tagliato no un miliardo come ad esempio la fine concludendo ho detto ma
Rispose Organ risponde Podestà ma abbastanza curioso che abbiamo discusso tre ore
Se c'era in più un miliardo in meno eccetera e nessuna sollevati il tema
Come spendiamo sento miliardi in sette anni in quattro regioni Italia
Io ho detto mio prima la mia prima sensazione mio primi stipato di paura
Io non ho difficoltà ad io prendo paura quando sento pressoché son cifre vere non è che sul pezzetto mediatiche raccontava Lunardi
Diversi questi sono
Sono soldi veri
E quindi uno deve sapere come dissi li ho ripetuto si Commissione ripeto cui che i soldi possono non far nulla passare come acqua sul marmo fare bene e possono anche far male
E non solo nel senso di prendere
Diciamo dei canali
Dei sei nera attivi ma anche questo può succedere
Ma anche nel senso molto classico che può venire al nord al sud all'Est all'Ovest limbo uscire un tessuto
Sociale produttivo
Quindi noi dobbiamo sentire acutamente la responsabilità di quest'ultima grande occasione interni di risorse finanziarie
è sentire acutamente vuol dire
Che bisogna che introduciamo di qualche novità
Allora
Ricco diceva aveva fatto questo passaggio di responsabilità
Al Tesoro mi se lo sviluppo economico prima cosa questo deve voler dire qualcosa di di di concreto mica esso solo un'architettura ministeriale
E quindi abbiamo cominciato immaginare intanto che cosa volesse dire al concreto questa cosa quale occasione ti consente di cogliere
Il primo punto è quello di un'integrazione programmatica
Con altre politiche
E quindi una prima operazione rilevantissime qui c'ero mi sotto regionale coi fiocchi sa benissimo cosa voglio dire ma immaginiamo poi tutti
L'unificazione dei fondi
Perché se uno c'ha i fondi comunitari il piede sui fondi comunitari diciamo scadenza settennale che può impegnare in un certo modo eccetera e poi c'è il fondi nazionali che invece scadono a tre anni e poi impegnare altre modo eccetera
Già questo crea sbandamento delle decisioni e crea alibi
A darsi due tre sette liste di priorità perché poi questo è anche un punto cioè
Decisione politica del potere consiste in questo uno due tre quattro queste il cuore decisione politica uno due tre quattro prima questo poi questo poi questo queste
E il resto deve girare
E i fondi devo girare ipo ENEL girare su quello che
Di modo trasparente del sì di essere appunto la scelta
E dei spiegare che cui dei caricate
La frantumazione incertezza dei fondi Dursley l'alibi più grande a tutte le le le ipotesi lotterie uno uno uno uno uno uno due due due eccetera che poi è stata la storia antica del nostro difficoltà a spendere
Pervenuta risorsa
Non solo ma queste a questo impostazione unitaria dei fondi deve collegarsi anche la convergenza di risorse di politiche economiche di politiche industriali che vengono messe
In generale sostegno delle nostre attività economiche e produttive e quindi noi stiamo trovando meccanismi per cui questo tipo di risorse siano integrabili dentro a progetti e programmi eccetera con le risorse così detto indusse due mila e quindici cioè delle altri strumenti di politica di politica industriale
Cercando di aver dei tavoli sui quali metti e sintesi di obiettivi
Nazionali e regionali sarà che so sarebbe curioso che si io c'ho un piano nazionale sostenute cronologia non so in campo avevo nautico
Non trovassi in Campania in Puglia il modo di integrare queste risorse questi progetti su progetti regionale magari cofinanziate eccetera eccetera perché perché si sta parlando di cose che sono lì
Che magari non sono in Emilia non sono in Basilicata sono sull'intera
E quindi uno sforzo di unitarietà programmatica che deve trovare anche delle sedi nuove su cui far convergere le volontà
E questa è l'occasione se adesso mi sarà possibile dentro appunto tutte le architetture Stato-Regioni eccetera qual è l'occasione per esempio per avere non i tavoli ma avere il tavolo con le regioni
Il tavolo con le regioni dove si discuti politiche di sviluppo e dove i anche queste risorse non sono un di cui delle cose
A cui si vuole arrivare
Cioè del dei degli obiettivi
E quindi risorse meccanismi amministrativi eccetera servizio a servizio del Progetto non viceversa
Progetti se presero che vanno a cercarsi le pieghe delle risorse amministrative della norma della legge del del programma della cosa
Questo è lo sforzo che dobbiamo cercare di fare poi le altre novità sono relativo ovviamente
Agli obiettivi che vogliamo darci se io non faccio un valore al dettaglio messo ma noi
Alla fine centriamo delle delle
Delle priorità
Che sono fondamentalmente attorno al circuito della conoscenza
E qui c'è una priorità uno sia per quel che riguarda la scuola si per quanto riguarda ricerche circuito innovazione e così via dicendo
C'è una priorità dal lato chiamiamola così riassumendo due creativa deroga sono la lite civile
Che la rete mi della legalità chemioprevenzione delle delle città c'è una priorità ambientale collegata a una rete alla rete di servizi tant'è vero che mettiamo degli indicatori anche di risultato cioè se spendiamo per la scuola di base vediamo ogni tanto che di vedere se c'è una tessera prestare apprendimento
Se stiamo facendo il programma interregionale per lì acquedotti vediamo quant'altro serve l'acqua arriva sentiamo se non per i rifiuti vediamo se modo a cercare sì di grande circuito i servizi le prestazioni servizi che siano misurabile
Cerchiamo di vedere un po'i pesi e le misure del ruolo centrale regionale io credo che dobbiamo fare vogliamo fare uno scambio
Di questo genere cioè nel nuovo piano che adesso il negoziato con l'Unione europea mi pare positivamente abbiamo usato tacciono siamo nei tempi notiamo in noi abbiamo dato più peso ancora dimensione regionale in cambio di appunto luoghi
Nei quali
Se per parte nostra centrale garantiamo l'aggiuntività di queste risorse spesso poca azione
Verso delle leggi di spesa dall'altro lato
Ecco chiediamo di poter discutiamo la garanzia che alcuni questi poteri siano interregionali perché c'è un concetto di subì cui non poca recarsi solo il centro
E poi adesso sono regioni
C'è un Sud che ha fatto anche da progetti che coinvolgono Cracco quattro regioni che si devono dare le sue missioni quindi
La possibilità di avere assieme dei monitoraggi non solo di efficienza ma anche di efficacia del sommerso non tempo l'inganno indicatori
Perché non ci basta
Il fatto che noi siamo diventate punto di vista l'efficienza della spesa e cioè delle risorse impegnate speso erogate
Al tocco questo punto dello annunci basta perché sappiamo bene che sotto quest'efficienza può nascondersi un efficace relativa
Esempi tanti se si sono usati famosi progetti sponda che non c'è mica niente cioè a un certo punto it e alcuni settori e tour settanta per cento in attività mediamente il trenta eccetera per riuscire
A non perdere i soldi alla fine insomma ti sposti su progetti sono già finanziario USA augurato certo Gradoli
Ma
C'è un'astuzia in questo che se noi invece di farne di di questo processo una furbizia facessimo un metodo programmatico e politico sarebbe la cosa migliore del mondo cioè cosa vorrebbe dire vorrebbe dire che noi
Sappiamo qual è la cosa principale che finanzieremo comunque
La mettiamo in testa e con le risorse comunitarie se finanziamo la finanziaria coi nostri soldi passiamo al due al tre
E non mettiamo lì tre o quattro liste di priorità secondo i canali di finanziamento
Benissimo dopodiché questo ti dà efficienza l'efficacia di queste spese
Dobbiamo certamente migliorarla nessuno vuole andare per li rami dei giudizi che ci siamo fatti insomma che che misurano anche una certa difficoltà
Andare punto questa spesi queste risorse un elemento qualitativo sufficiente
Io chiudo proprio facendo un un un cenno alla perché conosco che ti capisco regione Basilicata perché
Cioè lecco per esempio in quella regione
Io non so come e perché e non se questo tipo di ottica
E cioè integrare gli strumenti
Sugli obiettivi e decidere quali sono questi benedetti obiettivi no
E poi con capacità amministrativa un po'di fantasia mettere a servizio lì strumenti cercare di interinali dentro una logica è una è un allenamento che c'è palesemente l'ho visto in tante in tante circostanze
Io credo che questo sia una qualità
L'ultima grana qualità della politica
Perché poi alla fine
Fare di risorse così rilevanti una leva per lo sviluppo o farne semplicemente diciamo così un veicolo per una gestione
Un pochino cosmetica dell'esistente
è un tema che riguarda la politica
Le scelte difficili son difficile anche quando c'ha i soldi mica solo quando non c'è viavai e devi scegliere cosa fare o non fare
E quando ce li hai
E chi può venire la tentazione fase di buttarli dappertutto
Che devi farla certo difficile e sapere dove di me
Perché se no posso far male
Ecco questo io credo che in questi sette anni cento per vedere Johnny
Governo e se non siamo di fronte
Siamo di fronte veramente questa a questa sfida perché da un bilancio così tribolato
Questo rischio che abbiamo corso però
Noi possiamo dire che abbiamo che che che era che non superasse dato un'occasione ancora queste politiche di coesione così così una straordinaria veramente straordinaria
E qui dobbiamo sentirsi impegnati accoglierla grazie
E complimenti ad Alessia è
Grazie per Luigi adesso il tempo praticamente finito dobbiamo lasciare la sala però un un minuto
Volevo dare l'occasione D'Alessio Mosca di fare di dire una parola finale di questo nostro dibattito credo che sia assolutamente dovuto nel frattempo siccome sono in sala Francesco Nucci e Federico Bianchi sono due degli autori insieme Mario Nava che ha dibattuto insieme a noi e quindi anche a loro va il ringraziamento per questo un libro
Nel quale ognuno ha fatto la sua parte e non è uno di quei libri in cui ci sono tanti autori pescati chi a caso gli autori sono tutti parte di un gruppo che ha lavorato insieme e che quindi ha messo insieme le idee e credo che questo sia un uno dei punti che rende anche più contenti coloro che hanno fortemente voluto e libretti ed anche la curatrice
Io non sono molto grata di questa opportunità perché Enrico me l'ha diciamo non mi ero preparato un intervento quindi a spero di non imbarazza armi troppo di fronte a tale platea di Riva tutti comunque
Non ho molto da aggiungere rispetto a quanto già è stato sublime avente detto da tutti che voglio ringraziare davvero di cuore sia per tre di dei relatori per l'esperienza per della davvero vissuta personalmente nel nel periodo dei negoziati
E in più al presidente De Filippo
Al quale innanzitutto voglio rispondere alla interpretazione che legittimamente ha fatto dell'amarezza che si può intravedere nel libro
Un'amarezza forse c'è nel davvero da parte mia può io non so se interpreto bene anche la il pensiero degli altri autori un'amarezza c'è ovviamente di non aver rispettato nelle cifre
Quel sogno che c'era di un cambiamento vero però da parte mia sicuramente che sono le un europeista convinta e una che ama davvero l'Unione europea
Quel punto di domanda è proprio il segno di una speranza sincera
Che che le cose possano in modificarsi a breve e andare verso una direzione molto più positiva e proprio a questo proposito io penso che mia sia opportuno e il valore di libro se ha un valore sta nel aver avuto l'opportunità di vedere quali sono stati soprattutto gli errori
E e da questo penso che proprio il valore venga nel momento in cui da questi errori Sipos passa nascere un'azione del Governo e di tutte le parti interessate le Regioni gli enti locali i parlamentari europei
Per far sì che già da subito non alla fine di questo settennato ma ha già dato il mio dal due mila otto
Soprattutto l'Italia non rifaccia gli errori che sono stati fatti cioè quelli di non agire in modo per tempo per preparare una posizione che porti ad una revisione molto più ambiziosa molto più coraggiosa e che ci faccia davvero sognare
In in un'Europa più vicina a quella che che vorremmo che fosse e grazie davvero a tutti gli autori
Che sono stati veramente fantastici nel rispettare tutte le scadenze e tutte le indicazioni insomma anche questa è stata una parte veramente molto interessante del lavoro che abbiamo fatto tutti insieme grazie