I Ministri del Tesoro raccontano 50 anni di politica economica in Italia

Con
Unanime ma con
Non è che anche anche a nome del rettore professor Provasoli e di tutta la comunità dell'Università Bocconi
Desidero dire quanto siamo onorati e lieti di accogliere in quest'Aula Magna gremita
E c'è anche una ampia aula collegata questa iniziativa questa iniziativa promossa per impulso della Fondazione Ugo la Malfa
E di Giorgio La Malfa e del presidente Paolo Savona della Fondazione
Qui in collaborazione con la Bocconi e con Il Sole ventiquattro ore desidero salutare il direttore Ferruccio de Bortoli per favore
La l'iniziativa che come sapete a il semplice è impegnativo titolo i ministri del Tesoro raccontano cinquant'anni di politica economica in Italia
Ha il patrocinio della Regione Lombardia della provincia di Milano e del Comune di Milano
Il Sindaco Letizia Moratti
Che si scusa di non poter essere presente desidera Farr pervenire presenti queste parole
Sono felice e onorata di inviare il saluto della città di Milano all'apertura degli incontri che vedono protagonisti i ministri del Tesoro dell'ultimo mezzo secolo di storia del nostro Paese
Ringrazio i promotori e le personalità che hanno accolto l'invito dell'Università Bocconi
O sopra i carri grazie
Che hanno ha colto l'invito dell'Università Bocconi a portare la testimonianza della loro esperienza personale e professionale
Una storia in cui si riflettono i cambiamenti della società
Così come i sacrifici e le emozioni degli italiani che hanno reso possibile lo sviluppo del nostro Paese
Milano capitale economica nazionale è protagonista di questa crescita e l'università in cui vi trovate è simbolo della tradizione cittadina nell'innovazione
Per la prima volta con la fondazione di questo ateneo
Temi come l'economia la finanza l'impresa venivano intesi non solo come strumento di benessere ma anche come linguaggio ed espressione di una cultura moderna
Il soddisfacimento dei bisogni le relazioni tra soggetti economici l'analisi dei sistemi sociali hanno consolidato la necessità di accogliere l'economia come una scienza del contemporanea
Una scienza entrata di diritto nella vita di tutti noi proprio perché l'uomo né al centro insieme alle sue aspirazioni ai suoi sogni
La nostra città e la più europea d'Italia la Bocconi dove molti dei relatori di oggi sono stati studenti e ora sono docenti è stata fucina di illustri economisti che hanno portato nella politica il vento della svolta europeista
Oggi questi pionieri una nuova economia e di una nuova politica vi raccontano dal vivo una storia avvincente cinquant'anni di politica economica in Italia questa conferenza è una pagina di vita un'occasione forse unica che non dimentica rette e che farà parte del vostro bagaglio culturale e del vostro curriculum professionale come un master prestigioso riservato a pochi
Questo privilegio richiede però da parte di tutti noi
Un forte impegno quello di essere aperti al nuovo pronti al confronto internazionale capaci di stimolare chi ha responsabilità pubbliche
Affinché la politica diventi sempre più vicina ai cittadini più attenta alle esigenze sociali più disposta a investire nelle potenzialità delle nuove generazioni Letizia Moratti
Per la Provincia di Milano
Impossibilitato il presidente Penati
è presente lo prego di salire per portare il suo saluto il vicepresidente Alberto Mattioli chiedo scusa per questo piccolo trambusto eravamo forse preparati qua contestazioni di altro tipo ma non a quella dei tecnici dei microfoni dell'erario prego decidersi
Signori congressisti autorità
Con particolare piacere che ho accolto l'invito della Fondazione la Malfa portandovi il saluto della provincia di Milano in apertura di questo ciclo di seminari sulla storia dalla politica economica nell'Italia repubblicana
Ritengo significativo che la Fondazione la Malfa abbia promosso un evento di così grande interesse per la memoria del presente a Milano insieme all'Università Bocconi quotidiano Il Sole ventiquattro Ore
Che oltre a rappresentare due eccellenze del mondo economico finanziario europeo
Hanno dato importanti e numerosi contributi alla storia qui raccontata
Credo che eventi come questi siano utili per ricordare il ruolo che minano
Oltre ad essere la sede delle del Principato istituzioni economiche finanziarie del Paese
Continua a svolgere formando una classe dirigente in grado di guidare l'Italia anche in periodi difficili
Scorrendo i nomi dei ministri del Tesoro invitati a raccontare e di tutti gli altri relatori si respira la storia della politica economica e non solo dell'Italia repubblicana
Gli anni del boom la crisi degli anni settanta le trasformazioni degli anni ottanta neo Ica rincorsa allegro degna anni novanta i rivolgimenti e l'incertezza degli ultimi anni
Mi sono state pagine gloriose pagine Puglia
Ma pur restando ancora alcuni grandi nodi irrisolti a partire dalle infrastrutture
Alla fine del Paese ha dimostrato di saper compiere scelte coraggiose
Ritengo che i momenti migliori siano venuti quando tutti insieme ci si è rimboccati le maniche lavorando uniti verso un grande obiettivo
Chiudere con la miseria del dopoguerra prima entrare in Europa poi in tutti questi passaggi cruciali il ministero del Tesoro è sempre riuscito a interpretare al meglio il suo ruolo grazie anche le qualità di chi si è avvicendato la sua guida e alle tante intelligenze che hanno lavorato e lavorano al suo interno
Ricordiamo tutti vividamente il percorso d'ingresso nell'euro e il senso di mobilitazione collettiva verso quello storico obiettivo
Fu credo uno di quei momenti nei quali torna ad essere chiaro il concetto di patto sociale
Di contatto con i diritti e doveri tra governanti e governati sotteso a ogni democrazia
I cittadini accettarono molti sacrifici a partire da un aumento della pressione fiscale e una stretta della spesa pubblica in cambio data aggiunge mento di un obiettivo che richiedeva coraggio competenza e sobrietà
Fai parole chiare che dovrebbero far parte del DNA della politica e del Governo ad ogni livello ma che si tende troppo spesso dimenticare la politica oggi ancora una volta chiamata suggerire dare forma a nuovi obiettivi storici e condivisi sui quali il Paese posso lavorare unito e dare il fondo energie migliori
Mettendo da parte quelle autoreferenzialità che ancora troppo spesso ci contraddistingue
Credo che oggi l'obiettivo debba essere quello di porre il Paese su un binario di sviluppo che non ne faccio più un vaso di coccio tra i sempre più numerosi vasi di ferro realizzando una comunità competitiva
In grado di misurarsi con la concorrenza internazionale
Senza scardinare quel sistema di protezione e promozione sociale
Che contraddistingue l'Europa rispetto ad altre realtà
Questo deve essere l'impegno prioritario a tutti i livelli di governo non solo da parte di chi presidia la politica monetaria ma anche da parte degli enti locali
Molto del cammino per giungere a questo obiettivo è scritto tra le righe della storia che questo seminario ripercorre
A partire proprio dal pensiero dall'esempio di Ugo la Malfa
Che contengono tutti gli elementi di una lezione straordinariamente attuale che noi anche noi amministratori locali dobbiamo tenere nella massima considerazione
è sufficiente a riguardo pensare al tema della responsabilità di chi governa e alla responsabilità dei cittadini nel garantire il benessere collettivo e individuale
L'accento posto insistentemente sui temi quali il rilancio di investimenti in infrastrutture
La richiesta di destinare ulteriori risorse alla ricerca l'attenzione capitale umano una riforma della pubblica amministrazione che deve avere come missione anche la produzione efficiente di beni pubblici per questo motivo quadro guardiamo con enorme interesse all'esito di questo seminario augurando buon lavoro grazie
Ringrazio il vice Presidente Della Provincia il presidente della regione Lombardia onorevole Formigoni interverrà ma con ritardo perché è impegnato in un dialogo pubblico col ministro turco
La prima puntata di questo ciclo che avrà inizio fra poco sarà presieduta da dal professor Paolo Savona presidente della Fondazione Ugo La Malfa e vedrà due personalità di grande prestigio e che
Occupano posti importanti nella storia politica ed economico finanziaria italiana come il presidente Emilio Colombo
E il ministro Filippo Maria Pandolfi
Dopo il loro interventi ci sarà un dibattito moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera Dario Di vico
Io dico solo qualche parola introduttiva a questo ciclo
Che credo sia senza precedenti
Interverranno in ordine grossomodo cronologico con qualche piccola eccezione per motivi pratici e organizzativi
Tutti coloro che hanno occupato la posizione del ministro del tesoro
E che sono invita a partire dall'onorevole Giulio Andreotti ministro del tesoro dal luglio mille novecentocinquantotto al febbraio del mille novecentocinquantanove
In questi giorni in queste settimane essi celebra il cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma
Ecco nel nostro caso non è una celebrazione ma è una esplorazione a ritroso
Grazie ai protagonisti della politica economica e finanziaria condotta così a ritroso da sfiorare quella data della tratta Totti Roma
Questo ci dice quanto profonde risulteranno le trasformazioni che i protagonisti vorranno mettere in luce
Sono state trasformazioni che hanno riguardato pressappoco tutto
Il soggetto ministero del tesoro oggi il ministro Padoa Schioppa che svolgerà la sua prolusione all'intero ciclo non è ministro del Tesoro il ministro dell'economia e delle finanze
Oltre che illustre bocconiano come non dimentichiamo mai come ha particolarmente dimostrato in questa aula un anno e mezzo fa con una memorabile prolusione all'anno accademico
è cambiato
Il contesto complessivo della finanza pubblica cominciare dalla attenzione dedicata ai saldi di finanza pubblica in passato molto lontani dall'osservazione dell'opinione pubblica persino dall'osservazione degli Esperti e ricordiamo lo stupore quasi con cui venne ha colto nel mille novecentosettantotto il documento Pandolfi che fu la prima base organica di programmazione pluriennale della finanza pubblica dopo si dovrebbe però ricordare la nota aggiuntiva di Ugo la Malfa i diversi anni prima è cambiato il rapporto tra l'Italia e il resto del mondo
Sia a livello globale
Proprio durante il periodo del ministro del Tesoro Colombo saltò il sistema dei cambi fissi di Bretton Woods nel mille novecentosettantuno e si assistette affari tentativi di rimessa in sesto di un sistema però ormai cambiato piuttosto radicalmente rispetto al dopoguerra
è cambiato il rapporto tra l'Italia e l'Europa non solo perché all'inizio mille novecentocinquantotto
L'onorevole Andreotti prese il ministero del Tesoro a sette mesi dalla data di nascita
Della comunità economica europea ma perché per quanto riguarda il campo specifico di attività dei nostri ministri del Tesoro quasi tutto è cambiato con la liberalizzazione dei movimenti di capitali con naturalmente l'appartenenza della moneta al sistema di cambio fisso prima e poi all'euro successivamente
Con chi vincoli ma anche le opportunità che questa trasformazione storica ha comportato e di cui coloro che si succederanno sono stati protagonisti e autori per la parte italiana ma spesso ma spesso anche sul piano internazionale come presidenti di turno del Consiglio dei ministri finanziari Ecofin
Come Presidente nel caso dell'onorevole Emilio Colombo del Parlamento europeo
E quindi con anche un ruolo importante dell'Italia nel quattro complessivo o o sul piano del pensiero prima ancora di ricoprire posizioni di assoluto vertice tra le autorità pensiamo al contributo intellettuale di Tommaso Padoa Schioppa nel plasmare la concezione del sistema aumentare europeo
E anche cambiato qui molti autorevoli banchieri presenti possono testimoniarlo benissimo il rapporto tra le autorità e il mercato per quanto riguarda la vita finanziaria italiana è cambiato il rapporto tra il Tesoro e la Banca d'Italia
è sorta una pluralità di autorità di vigilanza con funzioni che si stanno assestando nel tempo accanto alla Banca d'Italia
è cambiato l'atteggiamento degli operatori del mercato
Con maggiore sensibilità l'apertura alla concorrenza rispetto ad un sistema sostanzialmente amministrato come è stato in corso per alcuni decenni dopo la seconda guerra mondiale
E sarà io credo immagino come tutti voi aspettative e nessuna certezza non abbiamo visto nessun testo in anticipo è questo il bello di questa iniziativa però conosciamo il pensiero l'azione i travagli che i diversi ministri hanno avuto non stanno avendo hanno avuto e quindi credo che ci sia grande palpitante interesse nel seguire le loro esposizioni
Ci sono anche ministri che non non potranno essere qui ma che hanno un posto importante nella storia della politica economica italiana in questi decenni e molti di loro sono stati diverse volte in questa aula Magna dialogare con noi informe diverse
Che voglio ricordare i nomi
Dei ministri del tesoro che non possiamo ascoltare
Che si sono succeduti accanto a quelli che ascolteremo a partire dal dal mille novecentocinquantotto sono Mario Ferrari Aggradi Giovanni Malagodi
Ugo la Malfa
Gaetano Stammati Nino Andreatta Giovanni Goria Guido Carli
Ho detto
Del ministro del Tesoro Ugo la Malfa
Ministro del tesoro
Fu anche ministro del Bilancio
Ministro del tesoro da luglio mille novecentosettantatré al marzo mille novecentosettantaquattro
Pertanto si di una iniziativa questa della Fondazione La Malfa che dedicata alla sua memoria
Non ho potuto non riandare quell'occasione promossa
Da Giorgio la Malfa
Alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Il ventisei marzo mille novecentonovantasette a Roma
Nella quale la la fondazione La Malfa attende un momento di
Intensa riflessione oltreché commemorazione
Volendo dire una frase su Ugo la Malfa prima di cedere la parola al ministro Padoa Schioppa non non ne trovo un'altra se non quella che in quell'occasione
Chiamato a tenere una relazione su mercato e governo dell'economia nell'Europa di domani
Pronunciare in questo giorno diciotto anni fa
Moriva Ugo la Malfa
In questo mese diciotto anni fa nasceva il Sistema monetario europeo lo SME e l'Italia ne faceva parte fin dall'inizio
Nell'eredità grande che la Malfa lasciava il suo Paese sotto alleniamo oggi queste eredità specifica dopo un dibattito politico di grande livello che lo vide impegnato più di ogni altro con difficoltà e con successo La Malfa ci lasciava ma ci lasciava in Europa una missione compiuta
Compiuta in quella fase storica e continuamente da rinnovarsi e quel giorno era il il giorno successivo ventisei marzo
Vanta sette giorno successivo al quarantesimo anniversario del Trattato di Roma mentre si sta per avvicinare il cinquantesimo quindi vediamo le personalità dei di questi dei diversi ministri del Tesoro
Cominciare da quella che qui onoriamo di Ugo la Malfa
E il binomio Italia Europa Snow darsi con intensità
Che profondità e credo che anche da questo punto di vista nessuno meglio dell'attuale ministro dell'economia e delle finanze Tommaso Padoa Schioppa Possa farci considerazioni sulla politica economica finanziaria di questi decente grazie
Una sera
Vi ringrazio
Il professor Monti per le parole che ha pronunciato
Ringrazio la fondazione
La mano fare
Giorgio la Malfa in particolare per avere avuto
L'idea di questo ciclo di testimonianze
Eccezionalmente interessante particolarmente prezioso per me
Saluto le autorità e tutti i presenti queste mie parole hanno un titolo
No prolusione
Particolarmente solenne ma in realtà saranno pronunciate nello spirito del racconto e della rievocazione che
Anima questa intera iniziativa
Per me
Parlando di testimonianze e di ricordi e difficile immaginare un luogo più adatto all'esercizio della memoria che questa università in quest'aula dove
Sono stato molte volte
Questa università dove
Pur bocciato come ricordavo
Pochi minuti fa all'esame di Economia uno che dovetti ripetere
Ho nonostante tutto e forse anche grazie a quel primo episodio imparato una buona parte dell'economia che conosco
E dove ho maturato scelte che mi hanno portato fino ad essere
Oratore oggi
Io appartengo a una generazione che respirava la passione politica fin dall'adolescenza fin dai primissimi ricordi dell'infanzia
Ed è in questa università che per me questa passione che indubbiamente era molto forte si trasformò in una scelta diversa cioè quella della funzione pubblica piuttosto che della funzione politica
Funzione pubblica alla quale dedica ai tutta la mia vita attiva solo dopo il pensionamento Fui è chiamato a la funzione che svolgo oggi che indubbiamente una funzione politica
Questa è una serie di ricordi affidata a chi è stato ministro del tesoro
Molto gentilmente
Giorgio la Malfa Mario Monti hanno pensato Marco cosa facciamo del ministro dell'economia e delle finanze in carica
E ed ebbero quindi l'idea di chiedere di aprire questo ciclo
Li ringrazio la cosa migliore forse sarebbe stata di invitarmi a frequentare tutte le successive sessioni ascoltare attentamente e cercare di imparare
E poi eventualmente interrogarmi alla fine per capire che cosa avevo baratto sperando che il risultato sarebbe stato migliore di quello del mio primo esami di economia in questa in questa università il mio desiderio in effetti sarebbe quello di interrogare
Io i miei predecessori e di capire da loro qualcosa di ciò che e si fecero di come incontrarono e affrontarono problemi che io sto incontrando e affrontando adesso e debbo dire che per quasi ognuno degli oratori della serie
Ho ricordi giretti io ricordi della sua
Del suo esercizio della funzione di ministro avrei domande da porre e mi dispiace solo di non poter partecipare a tutta la serie
E allora in questa vena però di di racconto e di ricordi io vorrei introdurre
Questa questo ciclo di testimonianze offrendo a mia volta un ricordo
Accennando a un confronto e infine con un interrogativo
Il ricordo
Ero nel servizio studi dalla Banca d'Italia da qualche anno Mario Monti probabilmente ricorda bene questa parte di questa vicenda mille novecentosettantaquattro l'inflazione cominciava a mordere
La collocazione di Buoni ordinari del Tesoro diventava più difficile di collocazione in collocazione Emilio Colombo era ministro del Tesoro Guido Carli era governatore della Banca d'Italia
Per un un errore evidentemente nelle
Convocazioni io ero
Segretario questo era il suo il titolo con cui laureati servivano in Banca d'Italia nei primi anni nel servizio studi per un errore nelle convocazioni mi trovai per la prima volta nello studio dove si riuniva il Direttorio della Banca d'Italia Carli riuniva il Direttorio nell'ufficio di Paolo Baffi
Insieme a l'allora capo del servizio studi della banca che era
Antonio Fazio
E poi c'era questa persona che non non aveva titolo partecipare che ero io e il problema in discussione era come mai non riusciamo più a collocare i buoni del tesoro e che cosa si deve fare per per riprendere il finanziamento ordinario del Tesoro e baffi disse ma quindi l'unica cosa che possiamo fare è di fissare un tasso di interesse poi prendere quello che il mercato cita e io che ero ancora molto più impertinente di come sono adesso dissi ma secondo me dovrebbe fare esattamente l'opposto bisognerebbe sapere qual è la quantità di cui il Tesoro ha bisogno e poi metterlo all'asta e accettare il prezzo che il mercato da perché è questo l'unico modo per ottenere il finanziamento necessario
Non solo ma abbastanza con abbastanza calore sostenne il mio punto di vista e quindi con la sera torna a casa dicendo che le mie speranze di poter un giorno essere apprezzate in banca si erano bruciate definitivamente avevo avuto la pessima idea di mettermi a discutere col direttore generale
E
L'indomani mattina alle otto mi telefono la segretaria di Carli la signora Bernie che qualcuno dei presenti ben ricorda mi disse aveva una voce un po'chioccia disse vuole scendere dal governatore io dissi ecco
Acqua che quindi scesi dal governatore Carli
Il quale senza dire una parola mi prese mi portò lungo tutto il corridoio nell'ufficio di baffi dove eran già riuniti gli altri due membri del direttorio occhiuto e Ossola il mio stato d'animo lo potete immaginare
Insomma successe che baffi aveva cambiato idea durante la notte
Aveva ex aveva modificato il suo punto di vista
Fu una riunione del Comitato interministeriale per il credito presieduto dal
Ministro Emilio Colombo che stabili la modifica del sistema di asta dei Buoni ordinari del Tesoro quantità fissa prezzo variabile e fu la prima volta che vidi
L'ufficio di via venti Settembre la scrivania di Quintino Sella lo vidi un po'di straforo nel senso che aveva accompagnato il governatore Carli lì si era tenuta la riunione del CIPE però mentre usciva la porta era socchiusa quindi potei vedere l'interno e poi esco persi che nel verbale di quella riunione Carli aveva assunto l'impegno che la banca agisse come acquirente residuale della quantità invenduta
E quindi in realtà e lasciare all'asta ma insomma un'asta fino a un certo punto che aveva un vincolo di presso
E oltre il quale il rischio dell'invenduto rimaneva e nella mia impertinenza dissi a Carli che secondo me non avrebbe mai dovuto accettare quell'impegno perché tutto il bello dell'idea
Veniva
Perduto
Credo che fosse circa il dicembre del mille novecentosettantaquattro
Passarono sette anni settantaquattro se passarono sette anni
E ministro del Tesoro
Beniamino Andreatta
Governatore della Banca d'Italia Carlo Ciampi
Nel frattempo io ero andato a Bruxelles alla Commissione
E si fece una vite Giorgio la Malfa ministro del bilancio
Si fece una missione in Italia l'Italia era in una delle sue periodiche situazioni di difficoltà e mi ricordo che
Saluto il presidente Formigoni e mi ricordo che nella preparazione di questa missione ci fu un circuito di telefonate fra corto lui che era il mio commissario
Ciampi governatore Andreatta ministro dice ma adesso viene una missione il commissario ma in Italia che cosa che cosa può raccontare l'Italia che e mostri che sta facendo qualcosa di utile e
E così nacque l'idea del divorzio e cioè di portare all'incontro con il vicepresidente della Commissione Ortolina l'impegno che
La il vincolo ad agire come acquirente residuale dei Bozza venisse show la Banca d'Italia venisse sciolta da questo vincolo
Vorrei ricordare che un
Un momento intermedio e cioè quando ero andato a Bruxelles nel settantanove il ministro del Tesoro Filippo Maria Pandolfi che mi disse una cosa che non ho mai dimenticato che è rimasta una distinzione che continua ad accompagnarmi mi disse lei va a Brussel
L'animale farà politica lei farà politiche
In italiano come sapete la distinzione fra Politics e policy non esiste nella lingua italiana in effetti esiste solo in lingua inglese che io sappia
Ma questo è il senso di quello che e mi disse Pandolfi certamente io non ho non avevo fatto né politica né politiche ma a Bruxelles
Ebbe un apprendistato sul fare politiche che
Debbo al
Sua
Proposta abbastanza
Ardita di nominarmi candidato alla alla commissione se potessi farei l'età piuttosto giovane
Qual è la lezione di questi ricordi
Intanto la lezione di umiltà di Buffy io imparai per sempre che quando si è in una riunione contano solo ed esclusivamente gli argomenti
Non contano le persone che lì espongono Baffi era letteralmente incapace di distinguere se la persona che stava parlando era un dirigente un funzionari un impiegato un commesso ascoltava la qualità degli argomenti e l'unica gerarchia che esisteva era quella degli argomenti e questa per me rimasta una lezione definitiva poi cioè nel momento in cui bisognava decidere allora li contava la gerarchia d'autorità
La responsabilità ma nel momento dell'analisi conta solo ed esclusivamente la quantità la qualità degli argomenti
Un'altra lezione è stata certamente la probabilmente la saggezza che un impertinente giovane economista come me non poteva capire con cui Carli aveva accertato quel vincolo in quel momento si fece un passo avanti non se ne fece lo due
E probabilmente il secondo passo che dovette attendere sette anni non si sarebbe compiuto
Senza il primo
E una terza lezione è quanto è stato lungo e faticoso il processo di separazione fra il potere di bilancio il potere del creare moneta
In quel momento questi due poteri erano ancora strettamente e quasi indissolubilmente legati
E quindi prendo dal primo punto il ricordo al secondo punto che e il confronto
è chiaro che per una persona che è stato che è stata impegnata nella funzione di controllo della moneta per tutta la vita quale io sono
E che adesso si trova nella funzione del controllo della Spesal
Sia impossibile
Non tracciare paralleli tra queste due forme di controllo e chiedersi e che cosa c'è di diverso e che cosa può essere comune e anche istruttivo nel passare dall'uno all'altro di questi due esercizi del controllo
Certamente la cosa comune è l'arte di dire di no
Questa l'elemento comune sia la stesa sia la creazione di moneta
Diciamo così incontrano una tentazione che può essere quasi irresistibile che quel di dire sempre di sì la tentazione di dire sempre di sì creando moneta la esprime forse nel modo rimasto classico anche perché si colloca più o meno agli albori del momento in cui creare moneta piacimento è diventato possibile perché la moneta era diventata
Un pezzo di carta ed ecco il passaggio del Faust di Goethe in cui Mefistofele
Dice a Fausto Bema è facilissimo tu
Stampa altri biglietti tentazione del diavolo perché stava folle che che da questo Consiglio un secolo dopo la Germania all'ascolto con una intensità che non ha eguali nella storia monetaria e vaccinale per sempre
E il proprio paese dal ripetersi di quella tentazione
E è e e a questa tentazione che bisogna dire di no per la mia generazione a vissuto
Diciamo l'ascesa e il declino di questa tentazione perché ha vissuto il periodo nel quale la moneta si è completamente sganciata da un lavoro mille novecentosettantuno
Nel quale questa tentazione è sembrata a portata di mano è stata vissuta in maniera più o meno intensa da quasi tutti i paesi negli anni settanta e poi è stata in qualche misura diciamo sottoposta a un controllo con modifiche dell'assetto istituzionale delle banche centrali dei paradigmi secondo cui si fa politica monetaria l'indipendenza delle banche centrali il vincolo a un obiettivo di stabilità dei prezzi e via dicendo
La banca centrale in cui io sono entrato era ancora una banca centrale diversa in cui la creazione di moneta somigliava molto di più alla spesa pubblica di quanto assomiglia oggi mi ricordo bene ancora
è Carli che
La Banca d'Italia di cariche creavamo netta perché c'era da finanziare un'opera pubblica da evitare si diceva allora problemi di ordine pubblico a Torino davanti ai cancelli della grande fabbrica e via dicendo
Che differenza c'è oggi fra esercitare l'arte di dire di no attraverso il controllo della moneta e cercare di esercitarla attraverso il controllo della spesa
Secondo me ci sono due differenze importanti di qui verrebbero per me interrogativi ai ministri che si accingono a raccontare
La prima è che con gli anni la
La creazione di moneta ha cessato di essere
Un'operazione che ha
Una controparte identificata
E quindi dire di no alla creazione di maggior moneta non significa dire di no a qualcuno non significa dire di no a un particolare modo di spendere quella moneta come dire ancora trentacinque anni fa e come ancora oggi nella costruzione istituzionale della Banca d'Italia che ha delle commissioni di sconto nelle sue filiali che in teoria sarebbero quelle c'è qui il direttore di Milano che e dovrebbero guardare la solvibilità delle controparti che portano la carta riscontro tutto questo è finita la Banca d'Italia dice di sì o di no a un soggetto del tutto il personale che è il mercato
Al quale è molto più facile dire di no
La spesa pubblica è ancora oggi nella condizione in cui dire di no significa dire di no ad una categoria di disoccupati a un'opera pubblica
A un istituto universitario so bene dove sto parlando
E via dicendo
E naturalmente è molto più difficile dire dei no che hanno una controparte identificata
E è molto difficile obiettare un motivo di ordine generale qual è la stabilità dei conti la compatibilità delle risorse a una realtà particolare quale quella Spesal quel progetto quell'impegno e via dicendo questa è la prima differenza
La seconda differenza è che la moneta a la politica monetaria il controllo della moneta hanno elaborato un paradigma un metodo di esercizio del controllo
Che e oggi è consegnato alla letteratura economica e sostanzialmente incorporato negli statuti delle banche centrali
Non c'è realmente qualcosa di analogo non c'è
O per lo meno è agli albori la elaborazione di una regola di finanza pubblica così come oggi di fatto c'è una regola monetaria noto di passaggio che se non ci fosse una regola
Di governo monetario probabilmente non avremmo l'Euro i paesi hanno accettato di rinunciare alla al controllo diretto della Moletta perché lo hanno consegnato a sua volta una regola è un soggetto impersonale
Non l'avrebbero mai consegnato a un altro potere altrettanto in presa diretta con le problematiche di popolarità di consenso eccetera quale e si sono
E bene per la finanza pubblica non abbiamo qualcosa di equivalente la cosa che assomiglia di più oggi il Patto di stabilità e di crescita indubbiamente e in nome di questa regola che
E riconosciuto
Il bisogno di a venire un un vincolo di ordine generale entro il quale far stare tutte le controparti tutte le richieste particolari che poi si assommano della spesa pubblica
Un anno fa di questi tempi ero veramente tormentato dal dall'interrogativo se escludere in maniera
Diciamo aprioristica l'eventualità di ritrovarmi nella posizione che occupo adesso
O invece non escluderlo in maniera aprioristica e nella mia nel mio esercizio di persuasione verso chi mi sollecitava a non escludere questa eventualità io dicevo ma guardate che questo è un compito eminentemente politico è bene che lo svolga chi è professionalmente nella politica
E mi fu risposto da più d'uno dei gli autorevoli interlocutori che avevo che in realtà
Un bisogno è un interesse della politica intesa come Politics che questa funzione di policy
Sia svolta da qualcuno che non è nella professione della politica è una funzione di policy non è necessariamente politics se vogliamo chiamare Politics diciamo l'esercizio di
Vogliamo chiamare Politics
La conquista del potere e policy l'esercizio del potere
Mi sono reso conto che probabilmente tanto era interessante che figure che sono professionalmente nella politica avessero raggiunto questa conclusione qual è secondo me il motivo
E il motivo per cui nella storia di coloro che sono stati a quella scrivania di via venti Settembre sono relativamente numerose le persone che non erano professionalmente
Nella vita politica
E nella politics credo che il motivo stia nel fatto che la necessità di un vincolo tecnico
è riconosciuta e nello stesso tempo e la tentazione mefistofelica è troppo forte per
Essere certi che Kia l'assillo della conquistato del mantenimento del potere possa esisterebbe
La tentazione il così come la manetta crea ricchezza domani e inflazione dopodomani così la spesa in disavanzo può sembrare che crei benessere domani e crea debito pubblico e
Difficoltà di di bilancio
Defraudato lento di una generazione nei confronti di un'altra nel dopodomani ora questo guardiano dell'aritmetica
O guardiano di questo vincolo che non è il vincolo immediata ma che gli economisti hanno teorizzato
Per la moneta con la con principio della neutralità
Della moneta nel lungo periodo nel campo della finanza si potrebbe dire con il teorema dell'equivalenza di Riccardo Pancaro qualche cosa del genere
Questo raccordo fra il momento del primato della politica è il momento del della tirannia dell'aritmetica in qualche misura forse si ritiene che sia
Più difficile conseguirlo se si è totalmente immersi nella Politics oltre che nella policy ma certo sarebbe molto interessante avere questo come tema di interrogazione a
I ministri che oggi e delle future occasioni racconteranno
Chiudo con un interrogativo
Che riprende l'interrogativo di Mario Monti e che cosa è cambiato
Lo dirò solo in due parole permesse con per me e per come io vivo la funzione che svolgo
E questo l'ho detto in varie occasioni in questi mesi la cosa che è cambiata nell'esercizio di questa funzione oggi rispetto a come io l'ho visto esercitare nel corso degli anni è che sono venute meno alcune delle molle che hanno
Agito così potentemente in tutti i decenni di cui sono stato testimone diretto delle quali uno dei quali ho memoria queste mahleriano da un lato la l'ansia dell'Italia povera di diventare un'Italia benestante e quindi la crescita veniva naturalmente
Si trattava di disciplinarla di evitare che fosse instabile ma la crescita c'era perché era voglia di vivere per così dire
E dall'altro la
Lo stimolo europeo esterno la paura del
Dell'esclusione dall'euro o da dai cambi fissi e via dicendo
Queste due molle oggi sono fortemente ridotte sono a mio giudizio
Poco operanti
E hanno tutte e due qualche cosa di molto cogente l'una il desiderio di migliorare la condizione elementare di vita la seconda è un'autorità esterna
La mia sensazione è che oggi la vera sfida sia quella di far generare dall'interno stesso delle motivazioni sociali della classe dirigente in particolare spinte alla al dinamismo all'eccellenza altrettanto forti di quel complesso di dinamismo l'uscita dalla povertà e disciplina lo stare in Europa che e secondo me assegnato tutto il cammino di chi ha retto quel ministero per molti decenni
In questo senso io credo che siamo di fronte a una sfida di tipo nuovo questa a mio giudizio è la difficoltà maggiore grazie
Ringrazio il ministro Padoa Schioppa per questa prolusione
Credo esemplare per il nostro ciclo di testimonianze
Il Presidente Formigoni
Come ho annunciato aveva qualche momento di ritardo la Regione Lombardia
è tra gli enti patrocinante di questo siamo grati prima di pregare il presidente Formigoni tutti darci un saluto
Desidero dare lettura me l'ha data
è arrivata adesso di questa di questa lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Rispondo alla sua cortese lettera di invito ad uno dei quattro seminari organizzati per iniziativa congiunta della Fondazione Ugo la Malfa dell'Università Bocconi e del Sole ventiquattro Ore
Mi sembra che la testimonianza diretta di alcune delle personalità che hanno avuto nel secondo dopoguerra
Responsabilità di guida del ministero del Tesoro può rappresentare un importante è utile contributo alla conoscenza della storia della Repubblica e in particolare delle sue vicende economica finanziaria
Purtroppo non mi sarà possibile essere presente ma auguro il migliore successo all'iniziativa con i più cordiali saluti Giorgio Napolitano
Presidente Formigoni
Poche parole per portare
Realmente un saluto a tutti voi ai nostri illustri signor spinti
Per complimentarmi e per ringraziare gli organizzatori di questo ciclo così interessante lo dico preventivamente ma sicuro di cogliere nel segno di incontri e quindi la Fondazione Ugo la Malfa
L'Università Bocconi e Il Sole ventiquattro Ore
E per dire che trovo particolarmente appropriato il taglio storico e dalle testimonianze con cui gli organizzatori appunto hanno deciso di affrontare in tema straordinario come quello della storia
Economico politico economica del nostro Paese
Negli ultimi sessant'anni
Rileggere il passato con intelligenze a cui ne è lo sappiamo bene
Una condizione fondamentale non l'unica ma necessaria per poter affrontare il presente e il futuro con qualche saggezza in più
Il nostro passato il nostro passato di questi sessant'anni e certamente carico di sfide vinte
Questo è un elemento di ottimismo e di positività
Che noi possiamo avere
Da quando l'Italia sempre riscuote sì dalle condizioni inabile squassata incanta in testa come la definì Paolo Baffi
Al miracolo economica tutte le fasi future oggi tutti noi
Percepiamo con chiarezza un'amicizia l'esigenza di nuove ulteriori scelte
L'esigenza di sapere affrontare nuove impegno attivissime sfide
Che l'Europa e il mondo ci pongono davanti
E quindi fare tesoro dalla parola diretta dei protagonisti delle modalità e dei criteri con cui abbiamo Gitto nel passato più lontane immediatamente prossimo c'è certamente prezioso
Affrontare le nuove sfide
Permettetemi sottolinearne qualcuna semplicemente con dei titoli per esempio la sfida delle infrastrutture c'è un dato
Che mi ha colpito recentemente ricordiamo che quando l'Italia aveva già completato
L'Autostrada del Sole
In Paesi come la Spagna non aveva ancora nessun chilometro di autostrada
Oggi noi siamo nella condizione che la Spagna duecentotrentasette chilometri di autostrada ogni milione di abitanti
L'Italia centoundici chilometri d'autostrada sono milioni di abitanti
E la Lombardia di con la Lombardia a novantasette chilometri di autostrada ogni milione di abitanti
Indubbiamente la sfida delle infrastrutture è una delle più essenziali
Ma accanto a questa quella del capitale umano
La necessari sì ma a mio modo di vedere riforma dell'università della scuola
Scelta che ha a che fare con le ragioni dell'economia il tema della globalizzazione in cui si gioca nove scusabilità degli Stati nazione e dei nuovi sistemi su nazionali le regioni in primis perché l'attrattività del nostro territorio dovuta alle scelte generali certamente di politica economica dello Stato dalla capacità dei territori di essere hot agonistici
Ecco io credo che
Questo ciclo di incontri ci aiuterà soprattutto a capire di più come in passato ci siamo orientati
Nell'affrontare queste sfide come dobbiamo fare le oggi credo di poter dire che ci troviamo sempre e comunque davanti a un bivio
Davanti a un bivio tra una possibile ripresa di sviluppo forte
E il rischio di un declino che se non siamo attenti e virtuosi tutti insieme può sempre essere dietro le nostre spalle grazie dunque a richiesta iniziativa ha voluto ci appostiamo all'ascolto con grande grande interesse
Assume le funzioni previste dal
Programma sono perfettamente conscio che non siete qui per sentire me nate sentire
I due ministri del Tesoro
Il mio compito è stato ulteriormente semplificata perché un caro amico un grande professionista Roberto Arditti ha preparato un breve filmato sulle biografie dei due ministri che sentire no
Prima Filippo Maria Pandolfi e poi Emilio Colombo possiamo andare col filmata
è il record assoluto nella storia della repubblica Emilio Colombo guida il ministero del tesoro in dodici governi e per oltre nove anni nel periodo che va dal mille novecentosessantatré al mille novecento settantasei
Colombo aveva avviato venti settembre all'inizio di una stagione nuova della politica italiana con il primo governo Leone subito dopo le elezioni del sessantatré inizia la stagione del centrosinistra cioè l'alleanza della democrazia che sia né di partiti laici con i socialisti
L'Italia ha alle spalle gli anni del boom ma i fondamentali dell'economia cominciano ad avere i numeri meno brillanti il bello è che esce in misura meno decisa l'inflazione si affaccia minacciosa ecco allora la linea di intervento del ministro Colombo
Concordata con il governatore della Banca d'Italia Guido carni non immettere troppa liquidità nel sistema per contenere l'inflazione
Puntare sugli investimenti anziché sui consumi farla ripartire l'economia prima di mettere mano ad alcuni interventi fortemente voluti dai socialisti come la legge sui suoli che avrebbero ulteriormente messo in allarme gli imprenditori
Le preoccupazioni di Colombo sono tutte in una lettera ad Aldo Moro del quindici maggio del sessantacinque
Il ministro chiede al nuovo presidente del Consiglio di procedere prima l'assestamento dei fondamentali e poi ai nuovi provvedimenti tra cui la riforma delle pensioni che all'epoca significa un aumento dei trattamenti previdenziali la ricetta funziona nella seconda parte della legislatura l'economia italiana riprende a correre nella sessantacinque arriva anche un prestigioso riconoscimento alla lira balla Oscar della moneta
Emilio Colombo intanto è il ministro italiano che segue tutte le vicende europee dalle cinquantasette hanno del Trattato di Roma i Paesi fondatori della Comunità europea iniziano il lungo cammino del coordinamento delle proprie politiche
Al lavoro è un comitato ministeriale in cui l'Italia è quasi sempre rappresentata proprio da Colombo che affronta e risolve la difficile crisi del sessantasei quando la Francia di De Gol minaccia di uscire dalla comunità
Prima delle elezioni del sessantotto e Colombo a chiedere il rinvio della riforma delle pensioni cui si giunge solo nel sessantanove quando la situazione economica e sociale dell'Italia inizia a cambiare radicalmente nel settanta Colombo lascia il Tesoro e per due anni fa il Presidente del Consiglio torna a via venti Settembre nel settantadue ma a quel punto la situazione davvero diversa
Arriva una durissima crisi petrolifera nel mille e novecentosettantaquattro l'inflazione al quindici per cento nel settantacinque il PIL cala del tre virgola sei per cento
Il costo del petrolio aumento per l'Italia del duecentoventi per cento con una crescita del duecentotrenta per cento del deficit di bilancia dei pagamenti
Il governo gode ai ripari e stabilisce a novembre del settantaquattro la riduzione del quaranta per cento dell'illuminazione pubblica la chiusura dei negozi alle diciannove e la fine dei programmi di cinema teatro e televisione rigorosamente alle ventitré
Nei giorni festivi è proibito usare l'automobile ma il settantaquattro e anche l'anno della istituzione della Consob con un'abile manovra parlamentare e proprio Emilio Colombo a farla nascere sempre nei turbolenti Edolo con gli anni Settanta arriva al ministero del Tesoro anche Filippo Maria Pandolfi il contesto lo chiarisce una drammatica coincidenza temporale
Il suo primo giorno di lavoro e il sedici marzo del settantotto il giorno del rapimento di Aldo Moro
Quell'anno è assai importante per la finanza pubblica intanto perché nasce la legge finanziaria
Il ministro Pandolfi recepisce una indicazione del Fondo monetario internazionale
E così si crea una legge di bilancio più articolata ed esaustiva in particolare capace di prevedere gli impegni di spesa anche per gli esercizi successivi come l'inflazione a diciotto e uno per cento nel settantasette si pone il problema di tenere sotto controllo la spesa pubblica scatta il piano Pandolfi il cui obiettivo è privilegia gli investimenti sulla spesa corrente la stagione è di grande importanza anche per la nascita del sistema monetario europeo
Il padre dell'euro viene deciso a dicembre del settantotto e vincola le monete entro una banda stabilità di oscillazione
L'anno successivo Pandolfi diventa presidente del Comitato ministeriale del Fondo monetario internazionale mai nel settantanove e anche l'anno di una drammatica crisi ai vertici della Banca d'Italia
Nel mese di marzo viene arrestato il direttore generale Sarcinelli ed incriminato il Governatore Paolo Baffi è scoppiato lo scandalo del Banco Ambrosiano Pandolfi compie un gesto politico di grande intensità va in diretta al TG uno e dichiara piena fiducia nel governatore pur rispettando il lavoro della magistratura
Sarcinelli e baffi saranno in seguito prosciolti ma a settembre il governatore lascia l'incarico
Gli succede Carlo Azeglio Ciampi
L'economia italiana presenta un nuovo fenomeno che mette in difficoltà anche gli economisti si tratta della stagflazione cioè della combinazione di forte inflazione pure in presenza di bassi tassi di crescita dell'economia reale
Il fenomeno rende chiare le difficoltà dell'Italia anche perché la stagflazione mette in crisi tutte le teorie di analisi e di intervento di matrice keynesiana
E grazie
La parola è al ministero Filippo Maria Pandolfi prego comincio io
No
No
Ma ascoltarlo qui a me
Avevamo deciso di iniziare a sbaglia un'aria
Per la differente ma seguiamo l'ordine cronologico allora chiedono l'ordine di importanza e adesso la signora chiedo scusa chiedo scusa
Allora tocca al ministro Emilio Colombo
Mi sembra che
Ringrazio di questo vostro applauso incoraggiante
Perché la mia faticare non sarà facile
Intanto vorrei ringraziare l'approvazione all'amaro
Relazione del giorno relazionale
Il professore
Sorvola
Relazione del Pollino
Questa nostra carissima università
Che ci ospita oggi
Il solo di controllo che mi pare abbia patrocinato questa
Iniziativa salutare attraverso Monti
Il ministro
Del economia
Oggi
Delle finanze
Gallipoli
Visto che se stesso è una giornata a voi
Di ricordi vorrei anche
Un ringraziare alcune persone
Che mi sono state volto vicine che stimo molto intanto carrelli di cui parlerò a lungo
Vorrei
Ricordare Nino Andreatta
Che è appena tornato dai suoi studi universitari attaccò sul Corriere della Sera con articoli di fondo molto duri la mia politica per cercare di fermare l'inflazione del mille novecentosessantatré sessantaquattro popoli presiedendo la commissione di bilancio alla calma al Senato successiva avendo ogni tanto diceva adesso ci vorrebbe un po'di quella politica di Colombo che io ho criticato
Vorrei ringraziare anche ricordare Ferrari e grandi che
è stato il mio ministro del tesoro nel governo leone presieduto è che ebbe anche molte vicende riguardante le materie di cui dieci
Occupiamo
Vorrei ricordare
O con la Malfa che era stato per brevi periodi ministro del tesoro va in realtà poi era interlocutore permanente di tutti noi che ci occupavamo
Delle
Vicende della economia
Italiana e è stata ricordata la sua nota che ebbe una grande influenza sullo sviluppo dell'economia
Mi scusi se ho dimenticato qualcuno
Dunque quando l'abbiamo ci siamo ritrovati come
Prossimo mondo lo ringrazio davvero solo in parte o
No io molto stivali con credo che ha fatto la comune tra l'altro perché non voleva mancare quel quando ci siamo ritrovati
Per
Dividerci i compiti
E forse
Illusi
Disse linguistici il tempo
Ognuno di noi avrebbe dovuto parlare segreto venticinque trenta minuti
Beh insomma adesso non voglio giudicare se gli altri abbiano rispettato lo io voglio solo di come faccio io
Io sono stato il ministro del tesoro
Dal giugno del mille novecentosessantatré
Al sette di agosto del mille novecento settanta
Quando feci un governo precedenti
Sono ritornato per due mesi al tesoro poi ne uscì e mi ritorna e settantadue fino al settantacinque
Beh già
Si tratta di dieci undici anni
Non di momenti
Durante i quali
Tanta parte è stato della vita italiana è trascorsa tanti problemi tante situazioni di particolare gravi
Però
Come del resto in questo breve filmato ha ricordato io
Ho avuto una
Particolare
Il redigendo nella mia vita cioè e quella
Di essere in pass diversa passato attraverso una serie di ministeri ma sempre
A contatto in relazione corre i problemi nell'economia
Per lo sviluppo nei primi tempi
Io
Ho fatto tutta la trattativa mi piace ricordarlo professor Murri quest'anno che si conclude il sì sì celebriamo i cinquanta anni del Trattato di Roma
Ho fatto tutto alla trattativa per la parte agricola del Trattato di Roma insieme con il professor Albertario che probabilmente lo qualcuno di voi
Ricorderanno
Poi se lo Stato
Ministro del commercio con l'estero
E avendo accanto a me
Donato Menichella
Ho firmato il decreto con cui si stabiliva
La
La convertibilità Velardi
Voleva dire che era finito un Periodo
E cioè l'Italia era pienamente inserita nella vita internazionale e poteva agire con protagonista avendo hanno già compiuto un look una lunga fase di ricostruzione
Che di sviluppo
Assistito dall'entrata in vigore della Comunità economica europea
Io ho sempre o quasi sempre
Rappresentato l'Italia come ministro riparia
All'epoca i ministri degli esteri si vedevano ogni tanto
Nelle occasioni
Particolarmente
Diciamo importanti
E qui seguite tutte trattative
La bonifica chiari agricola comune la politica commerciale compone
Ricordo che
Avevo davanti a me
Sempre un grande maestro era
Ed essendo un po'
Ero più giovane
Impetuoso talvolta degli interventi
Soprattutto quando
In occasione della discussione sulla politica agricola comune
Quelli che venivano considerati
Dei dazi immobili e cioè
Le i contributi per le esportazioni
Dei dazi mobili per le importazioni io lo chiamavo col loro nome ma mi faceva così dovrebbe per dire vai tranquillo mai calmo
Perché questo avrebbe creato una grossissima difficoltà certamente con la Francia particolarmente promotrice
Di questo politica
Mi sento voglio solo di avere preso una volta durante la crisi italiana
Di cui parlerò
Di avere
Preso in un angolo il commissario portoni
E di avergli mi avevi detto senti
Vedi come vanno le cose
La nostra inflazione
Poi vi erano problemi che riguardavano i nostri paesi ad un certo momento proprio quando cominciava ad andare avanti la comunità europea vende
La
Ci fu la crisi della sterlina
Ieri si ma noi dobbiamo pensare a due cose dovremmo metterci d'accordo sulle sui fondamentali dell'economia
E cercare di stabilire che per la bilancia dei pagamenti e non si può andare oltre un certo limite per il bilancio pubblico non si può andare oltre un determinato pubblico un terreno minato limite
Fare in modo che i Paesi della comunità abbiano una responsabilità comune
Nello sviluppo naturalmente l'idea
Non andò avanti se no molto tardi perché gli estratti non erano favorevoli
A legarsi troppo anche avendo accettato il vincolo della comunità europea
Una
Come faccio io
A parlare in venticinque minuti mezz'ora di questa la parola
Beh vedo già Sgarbi che impazienti quindi
Mi rendo conto che sarebbe troppo lungo che io
Approfittarsi
Di tanto tempo
Voglio però solo dirvi
Che io capitali al ministero del tesoro
Quando
L'Italia ancora celebrava il miracolo italiano
Ancora la politica
Italiana
All'interno e all'estero salvo per quelli che poi ne capivano di più penetravano di più le cose
Era considerata con il questo grande miracolo che aveva trasformato il nostro Paese
A cominciare da lì
Gli interventi priva speri Einaudi
Nel il per fermare la prima infrazione
Poi il le prime azioni per cercare di risolvere i maggiori problemi la riforma agraria il
La Cassa per il Mezzogiorno
Se qualche studente o a
Fare in studio qualche tesi questo batterio vorrei indicare in questa sede la faccio un po'provocatoriamente
Un discorso fatto da Pietro Campigli
Si occupava molto dei problemi economici dei problemi del Mezzogiorno al Teatro Eliseo
Nel mille novecentocinquantatré alla vigilia delle elezioni nel cinquantatré
In cui dati alla mano dimostrava che la crisi tessile del Nord
Era stata alleviata se non risolta dai maggiori consumi reinventati del sud dall'intervento dagli interventi della Cassa per il Mezzogiorno e nella riforma agraria
E Cassa per il Mezzogiorno riforma agraria sì
Agivano nel sud ma aveva anche alla contropartita nel nord la la la legge per
Le aree sottosviluppate del Nord fu varata contemporaneamente alla legge per la Cassa per il Mezzogiorno
Questo
Ci fu anche il Piano Fanfani per le case
L'accumulazione si determinava attraverso questa forma di Investimenti
Di interventi che in fondo agivano in tutti i settori e da poco poco investirlo tutta l'economia
In Italia
Diciamo che questo
Miracolo fu operato lo serio
Lo sanno che io volete pagare le prime conseguenze
Fu o no miracolo serio
Perché
La scelta di
Apertura dell'economia italiana gli scambi internazionali
Di orientamento dalla politica monetaria verso il lungo termine
Io lo sviluppo industriale non viziato dalla concorrenza
In un indirizzi attraverso le partecipazione statale perché si decise di non abolire le partecipazioni statali a deciderlo questo o furono certamente degli uomini
Di sinistra ma dei dei liberali del tipo di Menichella di Beneduce allora ancora vivente
E
Di adoperare questo strumento per la l'intervento in economia
Ricordo di avere
Trattato nell'ambito della comunità del carbone e dell'acciaio dopo dalla sua nascita il finanziamento del piano Senigallia
Lo sviluppo della siderurgia in Italia e in questo in questa comunità qual era e quale fu l'atteggiamento dell'Italia
Bene il mio la mia permanente occupazione fu quello di sorvegliare
Che i Paesi carboniferi
Mettessero ora imposta sul
Olio sull'olio combustibile
Amo per proteggere l'industria carbonifera noi l'avevamo solo le Missere
Miniere le povere miniere
Nella Sardegna e qua e là sparsa per l'Italia qualche altro piccolo giacimento carbonifero senza col col Rocco
Un olio combustibile un petrolio ad alto ad alto
Prezzo certamente lo sviluppo industriale
Non ci sarebbe neri ficcato nel frattempo in in Lombardia
Nella piana nella della Lombardia
Sì scopriva il
Metano e metallo fu certamente una grande risorsa
Il nostro sviluppo
E ne questa
Dico in sintesi tutte queste cose che meriterebbero un'analisi molto più accurata
Ma sono per concludere che questo sviluppo italiano fu certamente uno degli sviluppi l'opzione intensi e qualificata mente anche più elevati soprattutto considerando le basi di partenza che si siano sviluppati nel mondo in quel periodo
C'è stata una fase nella quale la crescita del PIL italiano era soltanto di poco inferiore a quella del
Germania
è crescita
Hanno
In terra italiana almeno fino al mille novecentocinquantotto non fu unica
Sollecitata dalle esportazioni
Ma fu solo città invece
Dalla domanda
Aggregata interno
Questo è il carattere detto molto in sintesi ma meriterebbe un'analisi molto più approfondita mi dispiace di non poterlo fare
Io ero ministro dell'industria in questo ultimo Periodo cioè nell'ultima fase
Per gli anni cinquanta
Ma la mora regge seicento la seicentoventitré
Che promosse in Italia la piccola e la media industria in modo veramente intenso
Ricordo
L'Emilia Romagna
Anche la Lombardia
Mi pento nell'aver fatto quella legge ed aver stabilito un tasso fisso interesse del cinque per cento all'ordine
E del trenta per cento al sud
Di non avere stabilito un adeguato un distanza del differenza tale che potesse favorire il processo di industrializzazione del Mezzogiorno che fu poco toccato
Per per il legge
Bene
Dirò anche un'altra cosa che di solito che non si sa
In quel periodo al ministero dell'industria
Con
Una
Commissione presieduta da
Giannini
Da Massimo
Giannini
Un altro illustre fumus
Economista preparammo la prima legge anti trousse e la prima legge sulle società per azioni la presentammo in Parlamento è rimasta in Parlamento sepolto per anni perché allora
Non so chi
Diciamo i poteri forti
Sostenevano che era inutile fare quelle leggi d'Italia che tanto bene si sarebbero fatte poi successivamente
Euro
Furono tenui le leggi europee io sento ancora l'orgoglio in questo momento un'evenienza piacere che sia stato ricordato
Durante il filmato che nel mille novecentosettantaquattro essendo ancora io odio essendo di nuovo ministro del tesoro
L'ultimo atto
Che io ho compiuto è stato quello di fare approvare alla Camera dei deputati inserendo gli articoli in una legge nella quale si trattava della cedolare secca
Dell'imposizione della cedolare secca di inserire
Tre articoli per la creazione della sul i tre articoli erano peraltro stati concordati insieme concave e con la madre
E nacque la la Consob che oggi agisce ottanta
Intensità e credo con Tano Grasso utilità
Detto questo che cosa mi sono trovato io davanti quando mi sono seduto dietro dietro lo sa nella alla scrivania di Quintino Sella
Bella fino al mio
Aveva un un cristallo meraviglioso una volta
Caro ministro
Proprio nel video un rinnovo
Ho dato un pugno lo spaccato resti Cristallo
Le quella scrivania proprio per dire uno no ad una questione che non era né manca tanto corretta non solo oneroso per lo Stato ma sulla proposta non era
Tanto corretti
Bene chiamato
Al governo uscivano dal Governo all'ora Fanfani La Malfa e tre Melloni
Segno agli esteri io ero all'industria
Ci fu la notte di San Bartolomeo
Chi saprà se la notte di San Bartolomeo
Fu la notte nella quale il tentativo di costruire un Governo
Con i socialisti con la presenza dei socialisti
Andò per aria
Moro non poté fare il governo fu dato l'incarico allora
Al
Presidente della Camera dei deputati eccola la vita la bollò decente più o gare Colombo da solo io
Voleva dire che che voleva che io prendessi assumersi responsabilità
L'innesto
Se sono Leone
Qual era questa eredità questa eredità un tasso di inflazione a due cifre
Intorno al quindici quindici cioè cioè il quindici e il diciotto per cento
Una crisi della bilancia dei pagamenti
Che tra
Il sessantadue e sessantatré da un attivo di
Oltre
Duecento miliardi passò ad un passivo del Settecento e cinquanta
Milioni di dollari
Era stato un forte sito di capitali
Anche un po'per colpa mia ma non
Dico così per dire
Perché la nazionalizzazione dell'energia elettrica che era stata fatta nel mille novecentosessantadue essendo io ministro dell'industria titolare del provvedimento presentato in Parlamento
Mentre risolveva io non sono d'accordo con le critiche che si fa a quel provvedimento perché bisogna conoscere quali sono le ragioni per le quali non furono le ragioni non per accontentare lombardi o i socialisti che volevano la razionalizzazione
Fu per risolvere problemi interni soprattutto la differenza dei costi e dei plessi tra il nove e il sud e la differenza
Che poco
Nel prelievo
Le le dei dei costi per gli allacciamenti che erano lasciati alla libera la responsabilità né fate singole società produttrici viene Egl di
Viene poi
La paura
Causata dall'imposta cedolare
Sui titoli
E poi c'è diffuso una diffusa preoccupazione impalpabile
Che si elettorale in tutti i settori
L'accesso dei socialisti al governo
Questo
Allora ricordo che cosa mi accade
Di solito la mattina e uscendo dal carcere andando al
Ministero facevo concerto per coro
Immancabilmente
Quasi ogni mattina
Io trovavo coloro che perseguiva intensamente in fondo faceva bene
Il
Definitivo accordo con i socialisti e quindi la creazione del Governo Moro nella nell'autunno
Il quale venivano a raccomandarlo mi viene non creare l'allarme con l'
Denunciando il pericolo inflazionistico e il deficit della bilancia dei pagamenti cioè tutti i dati che ho ricordato consta che
Era impossibile per chi aveva la responsabilità di ministro del tesoro
I
Nasce
La linea Colombo Carlo piazza Colombo Carolino Caroli Colombo
C'erano gli amici di Colombo che ricevono Colombo Carli degli amici di Carovigno diceva locale Colombo e non sapevano che la mattina
Quando ci trovavamo insieme con carni per fare un esame di quello che era successo del giorno precedente
Poi per riposarsi andavamo a sfogliare i giornali e vedevamo chi aveva scritto Colombo Carletti aveva scritto Galli Colombo cioè chi erano gli amici miei chi erano gli amici di carne in realtà
Non c'era fra di noi
Alcuna differenze
Sì è vero
Carrisi quando fu chiamato governatore
Disse
Peggio guaio cioè quello dopo quando io fui chiamato mesto e lui era già governatore peggior guaio non mi poteva capitare
Perché avevamo avuto in dissenso sulle questioni della comunità europea
Cioè quando Ascierto Della vivente a Parigi
Il cancelliere dello Scacchiere inglese aveva convocato i diciassette membri dell'OCSE per poter creare ricco in confronto al trattato di Roma con tutti i suoi legami una zona di libero scambio
E mentre in Francia era andato al governo del gol che creava una certa preoccupazione record e Giorgio la Malfa lo padre nera particolarmente preoccupato una certa preoccupazione sul
Cosa sarebbe stato a questo governo fin dove sarebbe arrivato l'autoritarismo gollista
Pensate che
Se arrivati a dire che in quel periodo vi era soltanto un paese democratico che si affacciava del Mediterraneo
Perché si considerava già la Francia spacciata con l'avvento del gollismo sbagliando sulla interpretazione di quello
Che
Era e sarebbe stato veramente il gollismo poi naturalmente ovvio
Meno di profanare i suoi le sue critica
Ci siamo trovati dunque
Conta fronteggiare insieme questa situazione
Partendo da un da una posizione diversa ma
E questo io lo raccomando
Deve essere un patrimonio acquisito dalla classe politica
Un paese si legge è un Governo è forte serie un rapporto stretto tra il ministro del Tesoro e il governatore della Banca d'Italia
Pur essendo cambiata come sia spiega l'attore con molta chiarezza
Un'idea ministro dell'economia
Pur essendo cambiato sorgere proprio la funzione della Banca d'Italia come creatrice
Di moneta
Ma e la forza di questo legame che la forza e sicurezza allo sviluppo dell'economia ammonisce un altro legame che importante
Ed è il rapporto ministro del Tesoro Presidente del Consiglio dei ministri
Ed io ebbi la fortuna di avere Moro
Moro che certo non era molto
Diciamo
Approfondito su questi temi aveva le visioni politica di carattere generale si preoccupava particolarmente dei movimenti della società
Dei partiti dalla stessa della evoluzione nella composizione la struttura della società
E però capiva
Bene
Ho litigato con lui una sola volta
Quando ha ricevuto senza averne dato comunicazione e senza che io fossi presente il ministro del tesoro Carlo perché la regola vuole che quando si va dal Presidente del Consiglio ci vanno insieme il ministro del Tesoro insieme con il governatore della Banca d'Italia o meglio la regola era adesso vuole non so bene
Come le cose si sono sviluppato e certamente si sono sviluppate in in alcuni momenti in senso
Diverso
Ci fu una grossa stretta monetaria
Quella decidemmo durante l'estate
Senza andare in Parlamento
Perché non potevamo ritardare oltre
E assumemmo la responsabilità insieme Carlo
Ecco
Successivamente
Intervenimmo anche con provvedimenti di carattere fiscale
Ricordo che aumentava molto il il bollo sulle auto era dove nel mille immaginatevi subito quanto al quanta gente demmo fastidio
Io chiamai
Quel piccolo funzionario che il ministero del Tesoro si occupa
Dei pagamenti non so come si chiama o ricordo quello di allora dicendo di vai piano
Vai via non non pagare urgentemente perché c'è molta liquidità diffuse nel Paese
Come
Che si era verificato questo
Tutto questo e legato non mica a delle questioni di carattere tecnico e la grande trasformazione Italia
Avvenne allora
La seconda grande emigrazione dal sud di operatori della dei operai dell'agricoltura giusto fra qualche minuto ho finito dal Sud all'ordine mille settecento che prima nero trasmigrate degli altri
Alimentarono l'industria Valletta
Come presidente della Confindustria sollecito
A concentrare le nuove industrie tutte al nord coloro con un criterio comprensibile sotto un certo profilo
Noi siamo qui dietro le Alpi siamo abbiamo aperte le porte verso il
Nel centro dell'Europa quindi la nuova produzione avrà vicino al suo mercato cercate di investire qui vicino e non lontano si ebbe allora uno ulteriore
Difficile
Momento per il tentativo sempre aperto di eliminare il dualismo della economia
In Italia
Questi operai che era lontano stati trasferiti
Nel si erano trasferiti dal nord furono assoluti tutti a salario nero
Nel frattempo vigeva un accordo una intensa
Tra
Il governo e sindacati per una certa prego si va via
Ma quando vi fu questo sviluppo così vigoroso in quel momento dà forza sindacale fu prorompente si realizzò un nuovo contratto sindacale
Il contratto sindacale lo si significò
Intanto la dei momento degli sta dei salari esistenti ai nuovi salari contrattuali
Ma anche il passaggio del salario nero allo stesso livello del nuovo salario contrattuale
Quindi vi immaginate la diffusione che vi fu quindi liquidità nel Paese e quindi con come fu alimentato poi aumentarle Prezzi come fu alimentata una
Infrazione che fu al tempo stesso inflazione da costi e inflazione da domande
Anche il Governo però ci dice un po'non suo
Perché in quel momento il governo
Respinto dalle esigenze delle elezioni mille novecentosessantatré che dovevano in qualche modo testimoniare che era possibile l'alleanza con i socialisti e si
Potesse fare un raccordo con i socialisti aveva largheggiamo attorno delle trattative
Sindacali
E questo fu
Il
Maggiore tormento ma non Fini
Non Fini
E niente
Oggi ho trovato trovato guardando in questi giorni poi i vari testi rari documenti
Di tutte queste quello dove sta raccontando c'è una Conso sola
Mille novecento
Sessantacinque
Colombo ferma le riforme
Fu un episodio della lettera meglio inviata a Moro
Perché nel momento in cui la situazione era ancora traballante nonostante che avessimo ridotto il tasso di inflazione
E poi l'aumento del PIL non non si ridusse a Taranto ora incertezza
Perché non lo ritrovato fra le carte se dal sei e cinque ci fosse ridotto al tre e ottantacinque oppure al due pendenti vuol dire che voi andrete un pochino a controllare
I documenti
E
In quel momento
Però c'erano richieste di aumenti salariali e poi alcune riforme la riforma dei
Del
Il suoli
Una intelligente riforma preparata dal ministro sul
La preoccupazione mia quale fu a loro
E gli altri
Che questo tipo di riforma alimentarsi ancora uno nuovo esito di capitali e quindi accentuasse la le la difficoltà che noi avevamo già sulla bilancia dei pagamenti
Non lo dice aspettiamo un momento
Aspettiamo momenti
Successe pure grande crisi interno al governo perché la parte di questa lettera andò in un articolo di fondo sul Messaggero
Io dovetti sedere sul banco degli imputati per un lungo consiglio dei ministri poi si chiarirlo Leffe le cose
Finalmente la la vita riprese del Governo ma sembrerebbe con questo patteggiamento di prudenza ecco
Le memorie del ministro del tesoro
Quando vado fare laddove Presidente del Consiglio
Ricordo che una notte sento suonare Campanellino il telefonino legato con il centralino di Palazzo Chigi una volta due volte tre volte rivolti e arriva la telefonata dell'osso ambasciatore a Washington che di comunicava
Washington aveva deciso la in convertibilità del dollaro che poi significa una serie di altri problemi adesso è un po'difficile di aveva
Ultimo punto
Mille novecentosettantatré settantaquattro
Ritorno
Una inflazione molto
Elevata
Anche qualche
Il problema sul
Bilancia dei pagamenti
Allora
Dovremmo ricorre ancora al vede misure restrittive però continuo
Fino agli anni Settanta la
Occorre la crescita interno
E il
Lo sviluppo Italia
Nel mille novecentosettantatré sessantaquattro dovetti arrivare
Al fluttuazione Della Monica
La crisi petrolifera la crisi della bilancia dei pagamenti
Non avevamo più riso
Sentirete
Può darsi
Che
Qualcuno dirà che avevamo impegnato i gioielli di famiglia
In realtà era
Si trattava dell'applicazione all'Italia di un provvedimento discusso del club dei dieci
Di fare di mobilitare i petrodollari mettendoci agli arresti le riserve auree aule a garanzia di questi prestiti e noi ne facemmo uno con la Germania
Trattando con il cancelliere Smith che poi fu pagato successivamente
Le testimonianze deve ministro del tesoro se non avessi paura di
Irritare molto di turbato il risvolto di
Appesantire molto siete stati presenti per tutto questo tempo perché un grande pazienza potrebbero essere molto
Posso concludere
Che certo
Il nostro cammino e sanno è sempre stato turbato da grave il problema
Ma non si è mai interrotto
Abbiamo sempre proseguito siamo andati avanti
Il reggae siamo arrivati alla caduta
Della cortina di ferro come un grande paese industrializzato libero
E democratico pur avendo avuto grossissimi problemi politici interno
E avendo avuto una crescita che è stata disseminato di volta in volta dai grandi difficoltà vi ringrazio per la pazienza che avete avuto
Ringrazio il presidente Colombo e dà la parola al presidente ministro Pandolfi
Credo che abbiamo capito tutti che ci sono tanti modi per rivisitare
La storia economica e politica del nostro Paese la formula scelta per questo ciclo di incontri
è una formula singolare inedita direi anche intelligentemente provocatoria
Aggiungo anche una formula ricca di attrattiva a giudicare dalla qualità e dalla quantità delle persone
Alle quali rivolgo
Un cordiale saluto mi complimento naturalmente con i promotori cito Giorgio la Malfa Mario Monti Ferruccio de Bortoli
Mi pare una scommessa vincente la loro per me una sfida Pedrotti cavarmela
Parto dagli anni settanta che anni settanta di cui ha parlato
Con come dire partecipazione ancora viva e presente il presidente Colombo gli anni settanta furono anni assai diversi da quelli che avevano visto il miracolo economico italiano prima e poi una evoluzione così importante della nostra economia certo concorsero dei fattori esterni mille novecento settanta settantuno agosto la fine del sistema dei cambi fissi e poi mille novecentosettantatré dicembre
La prima grande crisi petrolifera
Le ripercussioni sull'economia italiana sono allarmanti il mille novecentosettantaquattro e l'anno della prima Grande inflazione di uno squilibrio insostenibile di bilance dei pagamenti
Una severa stretta creditizia riporta alla stabilità del cambio
Ma è una stabilità nella recessione contrastata nei suoi sintomi ma non dei suoi fattori profondi fra i quali acquistano sempre maggior peso il fabbisogno del Tesoro e l'aumento del costo di del lavoro per unità di prodotto la crisi riesplode nel mille novecentosettantasei
La si affronta con nuove misure di contenimento deflattivo siamo al marzo del mille novecentosettantotto al secondo governo Andreotti nato nel luglio del settantasei
Monocolore democristiano
Sorpresa sostenuto dall'astensione del Partito comunista è chiamato governo della non sfiducia succede il terzo
Governo Andreotti detto della solidarietà nazionale
Con la partecipazione piena del PC
Alla maggioranza parlamentare è il momento in cui la mia storia personale
Si salda
Con quella appena descritta
Il mio lavoro a via venti Settembre ti avevo voluto cominciare con una riunione con il direttore dalla Banca d'Italia comincia esattamente mezz'ora prima del rapimento di Aldo Moro il giovedì sedici marzo
La mia allora non era propriamente una new-entry
Nella compagine governativa nel precedente governo lo stato ministro delle finanze una responsabilità che concludeva per me la straordinaria esperienza che dal mille novecentosettanta mi aveva visto alle prese prima come parlamentare e poi come sottosegretario
Accanto a Bruno Visentini che fu per me maestro ineguagliabile alle prese con la definizione e l'applicazione della riforma tributaria
A mia totale insaputa il passaggio dalle finanze al Tesoro era stato chiesto con forza da Ugo la Malfa
Chi volesse saperne di più legga l'intervista pubblicate in appendice al volume di Giovanni Spadolini da Moro a la Malfa
Marzo mille novecentosettantotto mille marzo mille novecentosettantanove diario della crisi italiana
Vorrei aggiungere un piccolo particolare in tutta i i negli undici anni della mia vita e undici governi della mia vita ministeriale
Io fui sempre informato normalmente dal telegiornale delle mie nomine
Troviamo nomi l'incontro odierno mi ha obbligato a mettere un po'di ordine nel flusso della memoria per ricostruire i due anni e sette mesi dalla mia permanenza a via venti Settembre
Relativamente alle cose fatte nel campo della finanza pubblica perché questo è il tema specifico su cui siamo
Chiamati a raccontarci ne emergono quattro capitoletti quello in titoli la riforma delle regole la manovra l'adesione alloggio me le emergenze
Del risanamento la riforma delle regole
C'è una evidente priorità logica le cose partono sempre insieme si svolgono insieme a loro modo si intrecciano ma c'è una evidente priorità logica che mi impone di cominciare dal lavoro di pregiudiziale
Profonda revisione dei meccanismi di formazione del bilancio dello Stato
Principi e procedure
Non si poteva più attendere anche per gli impegni sottoscritti dall'Italia
Con il Fondo monetario internazionale in occasione dei prestiti
Urgenti per l'Italia di bilancia dei pagamenti
Che l'Italia aveva negoziato col fondo i prestiti erano presenti condizionali cioè legati all'impegno nel Paese sancito in una lettera di intenti
Emergevano allora due grandi anomalie nel sistema di finanza pubblica e nelle leggi che riguardavano la formazione del bilancio dello Stato la prima anomalia era un'anomalia di carattere per così dire orizzontale o spaziale
Il bilancio dello Stato registrava esclusivamente le grandezze del disavanzo dell'amministrazione dello Stato in senso stretto
Non c'era alcuna traccianti retta del disavanzo del settore pubblico allargato
Non è che non comparisse una quale che linea riconducibile al settore pubblico allargato ma i clienti del settore pubblico allargato che erano numerosissimi dalle gli enti previdenziali alle partecipazioni statali a una mia amica degli enti del parastato
Avevano i loro conti con il tesoro dello Stato
Domiciliati per così dire incontri speciali di tesoreria
Il cui governo non nera evidente nei documenti di bilancio si vedevano soltanto i riflessi delle conseguenze anche in cui normalmente a discrezione della Ragioneria generale dello Stato
Che abilmente riusciva di anno in anno a regolare la e immersione
Del dei disavanzi da coprire e la dottrine internazionale era radicalmente diverso il Fondo monetario parlava soltanto di pièce via lo ancora nell'orecchio public sector bolle l'acqua elemento disavanzo del settore pubblico allargato la sola vera grandezza indicativa
Delle reali condizioni del binario del bilancio dello Stato la solo che interessava alle istituzioni finanziarie internazionali la sola
Che più semplicemente interessava a qualunque analista di buonsenso
Veniamo alla seconda anomalia questa volta di carattere diciamo verticale e temporale
Gli anni Settanta avevano visto una crescita impressionante per certi aspetti delle spese pluriennali
Erano gli anni in cui si andava sviluppando una cultura della programmazione economica la programmazione economica evidentemente
Non era un fatto regolabile annualmente occorreva in qualche misura una visione un programma un progetto di medio o addirittura di lungo periodo
Ma le regole vigenti ancora all'inizio del mille novecentosettantotto
E sostanzialmente ancora le carte alla legislazione di contabilità pubblica del mille novecentoventitré mille novecentoventiquattro no prevedevano obbligo alcuno
Di quantificare per gli oneri finanziari successivi a quelle regolato dal bilancio annuale dello Stato ammontare degli oneri e mezzo di copertura
E io qui ebbi un'esperienza abbastanza singolare ero da pochi giorni al ministero del Tesoro ricevo una telefonata dallo netto Amadei presidente della Corte costituzionale una telefonata amichevole
Ma molto preoccupata mi dice non abbiamo dati dal Tesoro sulla legge dei combattenti la legge trecentotrentasei che era finanziato come tutte le leggi pluriennali soltanto per l'esercizio immediato di riferimento per il bilancio dello Stato abbiamo una valanga di ricorsi cioè il giudice Guido astuti che se ne occupa vorrei che tu lo contattarsi
Tra governo e corte costituzionale c'è sempre informalmente anche una qualche forma di collaborazione
Mi ricordo che rapidamente raccolsi i conti e devo arrivati eravamo arrivati in prossimità di dieci mila miliardi dispensa per l'intero comparto del settore pubblico allargato per una legge che tra l'altro aveva dei tempi molto lunghi di applicazione anche perché c'erano delle opzioni temporali lasciati ai beneficiari
Quindi due anomalie fondamentali aggiungo che era emersa nel frattempo una terza questione una esigenza particolare tutti conoscono la Costituzione della Repubblica articolo ottantuno paragrafo tre con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spesi
Per interventi legislativi in connessione con l'approvazione del Bilancio occorreva perciò prevedere la possibilità di una speciale iniziativa legislativa annuale come del resto accadeva e accade in tanti Paesi che praticano un fai non sette annuale
Questi erano i temi essenziali
Di una riforma che andava assolutamente fatta con urgenza per mia fortuna non partivo da zero il mio predecessore Gaetano Stammati
Che tra l'altro aveva una diretta conoscenza ed esperienza delle questioni di contabilità generale dello Stato aveva predisposto un testo di riforma
A cui aveva partecipato io mo'soltanto perché ero allora responsabile delle Finanze un testo che era arrivato al Senato presentato al Senato il sedici gennaio del mille novecento settantotto esattamente due mesi prima del mio arrivo a via venti Settembre il titolo era riforme molto cauto come sempre di alcune norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio
Si trattava adesso di perfezionarlo
Di portarlo all'approvazione della Camera e attenzione di applicarlo immediatamente fin dalla seconda parte del mille novecentosettantotto quando in Parlamento sarebbero stati presentati discussi e approvati
I documenti di bilancio questa volta accompagnati dalla legge finanziaria
Ho ho già detto la sostanza di quella che sarebbe diventata la ben nota legge quattrocento sessantotto con le conseguenze della quale con le modifiche successive con le regole una qualche deriva applicativa
Che è arrivato lo dico maniera eufemistica si trova ora
Alle prese il il ministro nell'economia e delle finanze attuale e ho ascoltato anche nelle parole significative sul suo impegno a e
Vitale al almeno alcune delle più come dire evidenti e incombenti anomalie mi riferisco al maxiemendamento una specie di grande cargo portacontainer nel quale si tende a mettere un po'una serie decine di provvedimenti ma non è una questione che riguarda il ministro del Tesoro direttamente vorrei ricordare perché sono ricche sono le misure che vengono scaricate sulla Finanziaria perché quel cargo a un tempo e una rotta prefissati
Lissi caricano
Perché c'è un evidenti insufficienza delle procedure ordinarie parlamentari oltre a qualche difficoltà supplementare dall'alto
Della coalizione di governo ma ricordiamo che questo accade oramai da quattro cinque anni quindi è una specie di
Anomalia trasversale
La legge quattro sei otto comunque fu un passaggio importante nella nostra riforma legislativa e questo è il primo punto
La riforma delle regole
Ma evidentemente non potevo fare marmi alla riforma delle regole occorreva immediatamente applicare misure affrontare complessivamente la situazione
Economico-finanziario del Paese ed ecco che il secondo capitoletto si intitola la manovra
La manovra fin da principio non ebbe in
Esitazione
All'altezza dell'obiettivo doveva in qualche maniera corrispondere anche sul piano della comunicazione e della persuasione politica
La forza e la coerenza di un progetto
Pensai a un documento di piano
Qualcosa di più di una relazione per quanto accurata a un disegno di legge qualcosa qualcosa di meno io una rassegna annalistica sino al dettaglio di misure specifiche da adottare
Nell'ampio spettro dell'intervento pubblico
Mobilità in come interlocutori privilegiati per un lavoro comune
Uomini si associavano scienza talento e passione civile uomini che hanno poi saputo percorrere un cammino importante al servizio delle istituzioni in Italia e un oro
Riguardo sono qui presenti insieme hanno
In poco meno di tre mesi di intenso lavoro il documento fu pronto
Il titolo il titolo fu
Una proposta per lo sviluppo una scelta per l'Europa la data trentuno in agosto mille novecentosettantotto la struttura novanta paragrafi
Raccolti in dodici capitoletti un'introduzione gli antefatti le prospettive due strade fattori di instabilità
La finanza pubblica fattore d'instabilità il costo del lavoro necessità di una svolta una strategia per il triennio
Restare con l'Europa la proposta per il mille novecentosettantanove e coerenza di comportamenti
Un orizzonte Plutarco
Sarebbe fuori luogo oggi dedicarmi a una illustrazione analitica del documento di piano
Mi limito a un paio di sottolineature prima sottolineatura
I paragrafi del documento
Dedicati ai due fattori di instabilità la finanza pubblica e il costo del lavoro
Sono impietosi anche a una lettura postuma a tre decenni di distanza
La finanza pubblica
La finanza pubblica e analizzata nelle sue anomali nella divaricazione tra le sue due componenti la Spesal corrente e la spesa in conto capitale
Progressivamente sbilanciato nei suoi due comparti la finanza pubblica diventa fattore primario di degradazione del sistema
Dall'altro lato il costo del lavoro
Negli ultimi anni si è superato dice il testo il punto critico contro il quale la denuncia fra vola la dinamica del costo del lavoro diviene incompatibile con la piena utilizzazione degli impianti
Con la espansione degli investimenti con la crescita dell'occupazione
All'erosione prodotta dall'inflazione sui salari è stato posto il rimedio della scala mobile
Ma il rimedio ha finito per rilevarsi solo passivamente perciò impropriamente protettivo
Costruita in modo da seguire quasi istantaneamente l'inflazione la scala mobile tende a fissarne il livello e apro pagarne gli impulsi con effetti negativi sull'intero sistema
Seconda sottolineatura la proposta di finanza pubblica
Segue uno schema come dire leggibile ancora si pone come obiettivo un aumento consistente di investimenti pubblici si assume come vincolo che l'operazione debba essere compensata in modo che non si indeboliscono gli effetti di stimolo sulla domanda interna esercitati dalla spesa pubblica nel suo complesso
Ma poiché la spesa per investimenti è molto più produce effetti molto più espansivi della spesa corrente
L'equilibrio si raggiunge con una riduzione della spesa corrente assai più forte
Del di quanto non sia all'aumento della spesa per investimenti quindi con una riduzione netta per fabbisogno questo è lo schema
E negli ultimi mesi del mille novecentosettantotto comportarono per me è un lavoro su molti fronti
Una serie di modifiche alle leggi di spesa concordate ad una ad una con i ministri interessati ma anche trattative con i sindacati
E il referente privilegiato era Luciano lama
E ricordo la dura trattativa che portò all'abbandono dell'applicazione della scala mobile alti F è
Con effetti già sensibili e immediati sulla finanza pubblica
La legge finanziaria
La prima delle ventinove che si sarebbero succedute sino ad ora e che fra che traduceva lady disposizioni di legge l'indicazione del documento di piano
Venne approvata piuttosto rapidamente sessantuno articoli tutto sommato una ventina di giorni di discussione parlamentare
E lo stesso accade per la seconda finanziaria
E lo stesso per la terza
Finanziaria
Ora so che mi pare il ministero dell'Economia e delle Finanze ha un un cd dove sono riportate tutte le finanziarie tutte le vetture molto interessante
E credo che avrebbe anche un valore politicamente pedagogico insomma il leggere la storia di questo documento fondamentale
Qualcuno si domandano come andarono le cose
Ma alcuni risultati furono e io ho consultato delle relazioni la Banca d'Italia
Per vedere se per caso la mia memoria non avesse
In termini auto difensivi
Cambiato le carte in tavola il fabbisogno complessivo del settore pubblico allargato nel settantanove diminuisce rispetto al settantotto dal quindici al sei
Al dodici al tre per cento
Per prodotto interno il disavanzo complessivo scende dall'undici a quattro dieci S
E devo dire una certa persistenza del fenomeno così anche nei due anni successivi dal resto basta vedere alcune curve dove come dire rispetto a assalite prima e poi c'è un ne accerto sta
Orizzontalità della progressione
E devo dire che allora io fu anche lieto in modo particolare fu una specie di mia non di qua un forma di autocompiacimento ma una specie di interna
Soddisfazione non disgiunta da emozione
Ebbero un ruolo importante gli aumenti delle entrate tributarie dello stato che erano stati il mio grande lavoro degli anni precedenti
Cito un piccolissimo dato settantotto sul settantasette il gettito delle imposte dirette cresce del quaranta virgola quattro per cento
Del ventiquattro virgola nove per cento in termini reali
E fu la grande progressione dell'imposta
Certo gli ultimi mesi passati l'ultima parte passata al ministro delle Finanze comporto per me
Una serie di decisioni rapide
Anche direi sovvertendo le regole storiche dall'amministrazione pubblica
Cito un piccolissimo particolare mettere in piedi l'anagrafe tributaria
Due mila settecento mettano profili di Nava assumere come si chiamava allora
Se avessimo seguito le regole ordinarie dei concorsi avremmo impiegato forse tre anni non lo so
Decisi automaticamente senza consultare nessuno ma fece un mio decreto allora avevamo la possibilità di decreti correttivi che poi porta in Consiglio dei ministri
Fu il primo concorso in assoluto nella storia del Paese dove non ci fu una una prova scritta ne è una prova orale ma soltanto risposta quiz
E la selezione la graduatoria con lettore
Ottico
Risultato fu sorprendente nel giro di quattordici mesi assumemmo due mila settecento persone
E nei quattordici mesi ci furono tre mesi di formazione e furono talmente bravi che in pochi anni le grandi industrie di informatica che avevano piazzato le loro sedi vicino Roma
Cominciarono ad appropriarsene perché erano nettamente al di sopra della media della efficienza e della produttività dei loro Colletti
Comunque sia
Questa è la storia dalla manovra se poi qualcuno volesse saperne di più una ci sono anche alcune bizzarrie una che il testo del mio documento di piano non fu mai pubblicato dal governo
Era Andreotti che come dire che mi fa che questo documento ma insomma è una cosa un po'complicata e glielo portai la sera del mercoledì trenta ottobre
Andreotti
Lo presi Merisi sì ma insomma bisogna tenerlo riservatissimo e così via mi ricordo il giorno dopo alle undici e mezza mi telefona Alberto Mucci Courier si erano emissioni ma nel testo del tuo documento
Sì ma da dove arriva ma insomma è uscito diciamo per vie sotterranee dalla Presidenza del Consiglio identificammo anche la persona che aveva fatto l'operazione
Che mai Andreotti dico ma domani e allora mi autorizzo come dire a fare una conferenza stampa illustrativa ma non una stampa formali ci pensa il Corriere della Sera
Che mi pare innovando su una sua storica tradizione Pubblico integralmente
Nell'edizione del venerdì primo settembre il testo
I novanta paragrafi le sette tabelle
E evidentemente questo fu un colpo abbastanza interessante per il Corriere della Sera è una enorme fortuna per il ministro del tesoro di allora
Terzo capitoletto l'adesione allusione
Il titolo del mio documento era significativamente
Come dire quella che anche tecnicamente possiamo chiamare un & sia di
Perché c'era un programma per lo sviluppo una scelta per l'euro
Quindi le misure di risanamento in terra no erano viste anche come garanzia per poter accedere a regole più stringenti di stabilità monetaria a livello europeo e viceversa la scelta per loro opera vista anche con una garanzia supplementare
Per il rispetto di regole di stabilità all'interno
Quindi fu per me una singolare coincidenza un'occasione da non perdere perché una ventina di giorni dopo il mio arrivo veramente settembre c'è il famoso discorso del caminetto
Al Consiglio europeo di Copenaghen dove Valéry Giscard d'Estaing Helmut Schmidt lanciano l'idea di uno spazio monetario europeo
Questi Chieppa Milan verrà sancita dal Consiglio europeo di Brema in all'inizio dell'estate
è e comincia a tutta una serie di negoziati che in qualche maniera
Caratterizzano una delle fasi più intense e complesse della avanzamento dell'Europa
Ebbene vorrei qui dire che
Questi negoziati si svolsero praticamente su due terreni il primo nel terreno propriamente ministeriale
Andreotti aveva messo al mio fianco Renato Ruggiero per il suo consigliere
Diplomatico
Abbiamo contato diciassette missioni all'estero
In tre mesi
Poi incontri alcuni memorabili ma anche
Con Andreotti baffi e metà una parte Schmitt dall'altro un incontro notturno alla Prefettura di Siena tra le undici di sera del giorno di Ognissanti come lo chiamava
Paolo Baffi nella con l'ho scritto in un suo testo e poi le tre della mattina del due di novembre
Quindi e questo era il primo livello poi ci fu un secondo livello
Che fu quello propriamente monetario che Paolo Baffi
Intese come dire sviluppare con un puntigliosità assolutamente è straordinaria qual era la preoccupazione di Buffy lo dirà poi in un saggio proverà pubblicato dieci anni
Dopo la attuazione dello SME
L'approvazione di Baffi era molto semplice temeva che vincoli troppo stretti nella condotta della politica monetaria togliessero all'Italia luglio vedeva un po'scettica mente
Come dire legata ha una storia di declino
Vede temeva che la Banca d'Italia non avesse più possibilità
Di compensare con misure monetarie le difficoltà della economia del paese
Addirittura baffi arriva a immaginare la possibilità di un'entrata nell'uso nei sei mesi dopo gli altri
La prevede formalmente per la Gran Bretagna ma in realtà il suo pensiero arrivava l'Italia allora confessa lui stesso
Devo dire che questa battaglia fu importante perché anche il governo aveva deciso di avere una banda larga rispetto al due mila e più o meno due e venticinque per cento
Dei degli altri paesi il più o meno sei per cento per l'Italia
Ed eccoci in effetti poi andarono così la pressione congiunta a livello governativo livello monetario portarono alla concessione all'Italia la linea italiana
Di questa come dire peculiare banda di allargamento ma la grande questione fu poi
La decisione di entrare perché i primi giorni del mille e novecento e settantotto dicembre
Fu uno dei giorni compressi e difficili
Quattro e cinque Consigli europei di Brussel
Andreotti ancora delle esitazioni sui riflessi di politica interna suonano aveva una maggioranza che cominciava a oscillare
Alle otto e mezza di sera Andreotti chiede puntigliosamente alcune garanzie gli risponde seccamente Schmitt niente non se ne parla Andreotti dice non siamo in grado di dire di sì
Ci prendiamo una pausa di riflessione rientrare a Roma il giorno dopo io parlo prima alla Camera e poi due giorni dopo al Senato furono momenti estremamente complessi
Devo dire che per me fu un grandissimo punto di riferimento una massa un'altra volta
Perché Ugo la Malfa
Sapeva come sarebbero andati a finire poi realmente le cose
E quindi mi diede anche qualche interessante consiglio sulle regole
Di condotta
Mentre devo dire che la Banca d'Italia era rimasta in una posizione di maggiore difficoltà anche concettuale
Morale della favola saliva
Al martedì successivo
Quando improvvisamente Andreotti convoca un Consiglio dei ministri le otto e mezza della mattina
In realtà ci fu una lunga telefonata di Viscardi estende il giorno prima
E insomma il Consiglio dei ministri decide di presentarsi in Parlamento per la a dimissioni immediata al Sistema monetario europeo questa fu la storia come andarono le votazioni
Beh le votazioni andarono in questo modo
Duecentosettanta voti favorevoli
Duecentoventitré voti contrari quali del PC essenzialmente salvo qualche piccola eccezione dei degli indipendenti di sinistra tipo Altiero Spinelli per dire
E astensione
Per cinquantatré voti del PPI S i ma tutto questo lascia già capire che il governo della cosiddetta solidarietà nazionale era entrato in una condizione di fischi la crisi sarebbe scoppiata formalmente il trentuno gennaio del mille novecentosettantanove
Vorrei aggiungere due piccoli particolari
Ho parlato molto della Banca d'Italia
Intanto il Sistema monetario europeo non entra in vigore il primo di gennaio come noto nel settantanove ma per difficoltà tutte francesi sugli importi compensativi monetari si arriva al tredici di marzo del mille novecentosettantanove
Si arriva a un mese che per me fu difficile fu tremendo per la storia d'Italia
E se arriva un giorno particolarmente difficile per me il sabato ventiquattro marzo del mille novecentosettantanove
Il giorno che comincia malissimo alle sette di mattina ricevo una telefonata e mi si annuncia che Ugo la Malfa con cui avevo parlato la sera precedente il telefono
Era ormai in fin di vita a villa Margherita alla fine a Roma
E poi alle dodici e mezza ricevo una telefonata
Entro fuori Roma per un convegno ricevo una telefonata da
Basta
E baffi mi annuncia l'arresto di Sarcinelli e il mandato di sua comparizione
Per lui stesso per il governatore della Banca d'Italia uno dei fatti più inquietanti di un periodo inquietante della storia italiana lì non è di esitazione
Io andai diritto in televisione ma e dissi che cosa pensavo anche perché eravamo al sabato io pensavo alla riapertura anche dei mercati
E fu una presa di posizione chiarissima non ascoltai consigli di moderazione e prudenza o addirittura di Silenzio e così via
Io poi dopo paio di mesi dopo le elezioni britanniche non è più cancelli dello scacchiere dei missili
Quindi rimane libero vacante il posto di Sherman del Interim Committee del Fondo monetario internazionale
Mi chiamo in maggio Helmut Schmidt e mi dice se potevo essere il candidato dei Paesi europei lo Fui e ne stai al Fondo monetario fino alla fine come chairman dell'interim Committee fino alla fine
Del mio mandato del ministro del tesoro ultimissimo punto e poi ho concluso la quarta il quarto capitoletto della mia esposizione
Riguarda
Le emergenze del risanamento
Ho voluto di proposito ad operare la parola emergenze
Per dare l'idea dei problemi con cui si confrontano i Paesi in quel periodo
E fu un capitolo non secondario della mia attività di ministro del tesoro
Sul finire degli anni settanta matura e scoppia la crisi di alcuni grandi
Gruppi
Industriali italiani
Quelli in particolare che profittando di una qual che il nuova filosofi di appoggio s'ordinarlo al Mezzogiorno e così via più Perre mimesi per imitazione dello sviluppo del Nord che non per valorizzazione di alcune risorse proprie tipiche fondamentali del Mezzogiorno d'Italia erano iniziative che col sostegno e norme della finanza pubblica in modo particolare attraverso gli istituti
Di credito speciale
Avevano raggiunto una fase di evoluzione importante a metà degli anni
Settanta ma avevano incominciato ad incontrare una crisi che sarebbe stato inarrestabile a partire dal mille novecento settantasei settantasette
Se c'è una legge la legge sette otto sette del dicembre del settantotto
Disposizioni per agevolare il risanamento finanziario dell'impresa
Famosi così società consortili per azioni tra istituti di credito speciale e aziende di credito
Creerebbe una qualche applicazione interessante anche per alcuni casi diciamo così fisiologicamente
Ancora trattabili nel sistema delle imprese italiane ma questa legge evidentemente è un periodo in cui le sorgevano anche delle altre la riforma delle procedure concorsuali la legge novantacinque del mille novecentosettantanove la cosiddetta legge Prodi e così via
Ma la crisi dei due maggiori gruppi petrolchimici era oramai una crisi inarrestabile mi riferisco alla crisi del gruppo si
Società in salsa italiana resine e il centro maggiore a Porto Torres e la crisi centro in Calabria invece di liquidi chimica
La crisi di questi due gruppi si riflette la prima si riflettono
Su voci sette la prima sulla
Come dire
Stabilità finanziaria dell'IMI la seconda sulla stabilità finanziaria di il circo
Per quanto riguarda limiti
Ma qui forse si poteva fare una piccola ricerca
Ho l'impressione che forse sia il più grande salvataggio bancario della storia d'Italia
Incluso il salvataggio della banca romana nel mille io ottocentonovantatré con la nascita della Banca d'Italia
La cifra
Nel settecento e quattro miliardi di cartelle speciali della carta cassa depositi e prestiti decennali
Che fornirono
La quantità finanziaria necessaria per i finanziari limiti
Che si trovava in una situazione di deficit di bilancio molto superiore ai due mila miliardi di lire mille novecento e settantanove
E questa fu la prima operazione poi c'era il problema dell'altro istituto
Si trattava dell'ICI può
E linee lavora in un po'd'infanzia l'ICI può era strettamente associato anche nella proprietà altre gli otto il credito
Avevo una condizione molto florida un bel patrimonio scarsa attività operativa al contrario esattamente dell'ICI pure un grande deficit
Ma con oramai
Un disavanzo da colmare feci la fusione
Dei due
E quindi la cosa fu risolta in famiglia che mai Antonino Occhiuto che aveva appena lasciato la Banca d'Italia fu il primo presidente della nuova formazione
Queste erano le emergenze del risanamento che ho citato solo alcuna conclusione
Io mi sono domandato veramente
Quale senso avesse la mia
Storia quella con cercato di raccontarvi qui stasera dentro l'evoluzione del sistema
Italiani
Mi è venuto in mente
La frase
Il celebre banchiere ginevrino
Chiamato dal re di Francia
A prendere in mano le finanze del regno disse al suo sovrano
Sire
Datemi una buona politica ed io vi darò una buona finanze
Una buona politica
Una buona politica
Questo è il succo il mio discorso vi ringrazio
Iniziamo la sessione delle domande la prima domanda del professor amatori
Chiamiamo qui brevi dal palco
E poi ci sarà comunichiamo delle domande che ci sarà un giro conclusivo dei tre nostri spiega
Dove vuole
Prego
Faccio io la prima domanda perché sono della casa io mi chiamo Franco maggiori insegna Storia economica in questo università
Confesso la mia emozione
In questo momento perché emozionante è stato il racconto perché così importanti sono i protagonisti di questa storia dovremo parlare degli archivi quei posti personali sarebbe va be'questa magari ne parliamo intarsi ma sarebbe veramente importanti
Essi essi direi proprio di sì
Io ho due domande per il presidente Colombo facili Brecht e una una e mezzo una per l'onorevole Pandolfi Massimo no con lei accennato un po'questo discorso Colombo che ha frenato le riforme
Ora
Gli anni che vanno diciamo così il decennio che si ebbe la fase alta del miracolo economico da molti studiosi ed economisti e storici è stato definito un periodo di occasioni mancate
Sarò Franco sinceri sull'Italia non conobbe quella secondo in data di sviluppo che avrebbe potuto agganciarla ai Paesi di prima fila
Qualcuno addirittura scrive scritto di un mancato approdo giapponese
Esempi esempi di questo sono il fallimento di progetti tecnologici di frontiera elettronica nucleare lo sviluppo abnorme dello Stato imprenditore
L'esito non sempre positivo della nazionalizzazione dell'energia elettrica ed in generale il mancato governo delle trasformazioni sociali e delle relazioni industriali
Poi con gravi conseguenza del futuro
Ecco come valuta queste affermazioni da cui io ho fatto l'ambasciatore diciamo così che non porta pena vorrei farle poi un'altra domanda breve Breve
Ma più precisa abbiamo visto che il mille novecentosettantacinque è stato l'anno orribile
C'è stato un calo dei tre punti e mezzo del reddito nazionale una ricchezza di una nazione e questo anno vede fra l'altro la firma del celebre accordo sul punto unico di contingenza Agnelli lama causa di debordante inflazione a sua volta origine di gravi stabilità lei era ministro del Tesoro in quell'anno come accolse l'accordo fece qualcosa per impedirlo
Una domanda poi se il ministro un po'troppo rinnovata punto ma è la storica quello che leggeva corrispondenza altrui questi poi io sono curiosissima
A una domanda poi per il ministro Pandolfi che questo cioè io ho riletto le cronache degli anni in cui lei è stato ministro del tesoro e mi pare che lei abbia dovuto combattere contro due mostri l'inflazione il debito pubblico nel settantotto il debito pubblico è schizzato del ventisette per cento
Il tetto all'anno precedente
Ora io mi chiedo che rapporto c'è fra cercherà di fare un po'di storia controfattuale che rapporto c'è fra l'opera di risanamento e il quadro politico
L'iter parlamentarismo la politica delle larghe intese la cultura dell'emendamento consono in quanto più appropriato o si rivela l'ostacolo perché un assetto politico più conflittuale come in altri Paesi netta distinzione fra maggioranza ed opposizione non sarebbe stato più adatto e poi una domanda più generale come mai le cose mi sono scappati di mano
Così tanto
Bene grazie certo che sono corsi
Ma io non posso resiste alla tentazione di fare almeno una domanda alla presidente Colombo al ministro Pandolfi che sono qui oggi in Bocconi
Dove ho insegnato per tanti anni essendo stato anch'io bocciato all'esame di Economia alcuno come Tommaso Padoa Schioppa bisogna trovare un promosso in acqua
E dove ha insegnato per tanti anni parlando di loro analizzando le loro politiche realizzando asse Carlini Colombo Colombo Carli
Io mi mettevo in ordine alfabetico
Analizzando il piano Pandolfini i ricordando quegli interventi
Uno pro l'altro contro l'entrata in Parlamento dell'entrata Rutelli dell'Italia nella stube
La mia domanda è molto semplice riprende riti riprendo con questo alcuni spunti che aveva dato Tommaso Padoa Schioppa
è semplice al limite dell'ingenuità ma forse non è poi così ingenua come sembra
Insomma era più difficile secondo voi dire di no allora alle richieste di aumento dispensa o è più difficile dire vino o grazie
Grazie
Sono Abruzzo aggiungo io una domanda poi passiamo
La parola due ministri dispiace Salvatori il ministro Padoa Schioppa perché stato interessantissima la parte finale del suo discorso sui rapporti tra tecnici politici e quindi quando il ministro ci ha detto il tecnico ordine più facilmente no perché in fondo criteri non deve cercare non deve pescare continuamente un suo elettorato
La domanda un po'questa ma è una condanna del ministro del tesoro essere sempre un ministro del no o tutto sommato è stata una caratteristica di una fase piuttosto lunga per carità del nostro Risanamento la nostra modernizzazione oggi forse non si può configurare una nuova identità il ministro del tesoro anche con un ministro del sisma cioè in sostanza quando un ministro del tesoro oggi dovesse promuovere una riforma delle pensioni diciamo
Universalistica
è vero che dice di no ma dice Dessì importanti nel senso che include i giovani in un in un disegno di welfare più più lungimirante e quindi da cui due volevo un po'sapere a questo punto se c'è una fase non se si apre una fase nuova per il ministro del Tesoro non più condannato
A battere i pugni
Prima il presidente Colombo
Se vuole può fare David Garrick
Blair
Ma
Sulle prime la prima domanda bisognerebbe fare un altro discorso intero e difficile
Andare reperire ciascuna delle opinioni delle occasioni mancate e spiegarne il perché abbiamo avuto occasioni mancate e abbiamo avuto anche nelle occasioni che abbiamo potuto
Adottare devo dire però una cosa lotta dove sta l'amico che mi ha
Guardando
Guardando i documenti in questi giorni
Io che
Sono sempre stato restio e sono resti io tutto un po'per ragioni psicologiche
E un po'per pigrizia trasferì
Mi viene da voi
Quindi
Scrivere tante solo le cose inesatte che ho visto
E tanti sono i giudizi pregiudiziale con i quali sia seguita la la la lo svolgersi della vita politica italiana non per niente ho detto che come aveva fatto la riforma agraria insieme consegno insieme lui era l'autore naturalmente
E poi dopo fa la nazionalizzazione dell'energia elettrica
E va be allora ad un certo momento passa come il ministro che ha bloccato le riforme quindi come un ministro reazionario io solo offeso
Di questa giudizio e ho bisogno di chiarirlo di fronte al coloro che giudicano con tale semplicità
Secondo
Questione
Lei guarda
Il il novantacinque settantacinque date che il settantacinque e settanta settantacinque è veramente questione che non riguardano cioè che non dipende da noi e la crisi petrolifera
Una cosa che noi non abbiamo detto va detto il filmato
Noi abbiamo avuto il coraggio allora vi stabilire e non l'ho fatto io quindi non solo posso dire non maggiore semplicità
Alcuni limiti ai consumi che non so se lo accetterebbero chiedere al re di oggi eppure ecco che cosa bisogna arrivarci se continua l'andamento del prezzo le petrolio e quindi il costo regia
L'ultima imploso ma io non lo mai detto questo ma non posso dire dove Bugia o non rispondo
Oh dico le cose come stanno
L'accordo Agnelli la
è stato fatto di no
Senza che io nei fossi informa
E mi è stato comunicato la mattina
Aggiungo per essere sincero
Non solo
Se l'avessero comunicato a Moro oppure no ma non ha voluto ma non ho voluto mai indaga se avessero comunicato all'UE questa intesa
Certamente quello fu un raccordo delle
Quando io gli domandai Giovanni Agnelli
Perché l'avete fatto questo accordo
Giudice perché bisognava in un momento difficile Tevere buoni i sindacati
Eppure durante il mio governo
Difficile perché cominciavano allora le Brigate Rosse cominciava la contestazione c'erano le preoccupazioni per Fido per il militare ricordate della questione di De Lorenzo
E io ricevevo tutti i militari ed io ricevevo Sempre tutti i sindacati che discutevo le leggi con i sindacati
Fuori criticato all'ora come un uomo che concedeva quindi in questo rapporto con i sindacati la realtà era che allora il potere doveva colloquiare
E per evitare che tutti questi fermenti che vi erano nelle società fossero poi sì emergessero ma come
Da parte di soggetti escluso lo consultati che non avevano nessun rilievo nessuna importanza
Dunque era era sotto questo profilo un po'persa una certa accettato quell'accordo ma i termini dell'accordo
E le conseguenze che ha avuto quell'accordo sono state conseguenze negative prende il referendum perché ha abolito
Questa i i termini di questo accordo sostituendo un altro meccanismo
L'aggancio intorno il costo della vita
Poi
Dicesse
E più difficile dire di no
Oggi
Se il tecnici può dire di no
Se io posso dirvi che nel mille novecentosessantotto Walter
Qui oltre le questioni politiche bisognerebbe avere chiaro la politica verbale che ha fatto bene Pandolfi ardire quella lo ha detto anche l'ONU un piccolo atollo di Savoldi di rimprovero cioè ma accanto alle questioni economiche bisognerebbe guardare studiare approfondire
Le questioni politiche perché noi abbiamo avuto una politica tormentata
Noi siamo partiti da un Democrazia che era sostenuta da un partito più grande che ha radici e tre partiti più piccoli che si sono trovati poi un grande in grande difficoltà e talvolta dissanguati in questa in questa lotta in questa lotta e poi a poco a poco a poco a poco si è allargata la base democratica del Paese
Ma tutto questo non è avvenuto senza conseguenze per la gestione della cosa può perché ha portato talvolta impedimenti arresti rinvii oppure le decisioni che o magari non andavano prese in quella momento
Nel suo saluto
Dopo che io avevo insieme Concardi bloccata l'infrazione consiglieri mia la questione delle SA delle pensioni
Beh allora si faceva riunione molto lunga un palazzo Chigi che ero venivano ma Nenni ogni tanto mi diceva zie Masetti dice ma per governare bisogna sembra fare così
Sai io ero abituato all'opposizione tu sai che io e il suo Seveso fare è vero e io dicevo di sì io andavo facevo del filosofo andava a casa mi coricavo è stato tranquillo qui invece non si finisce mai
E quella volta
Per le pensioni non si finiva mai io ero sicuro che non si doveva dare l'aumento delle pensioni
Ad un certo momento di se stessi ma voi avete un mezzo facilissimo per poter fare le pensioni all'aumento se ne siete convinti
Decidete
Senza
Nel riserva bene ed io mi ha
Apro la porta
Esce sul la chiudo e mi rendo irreperibile per due giorni nessuno mi ha trovato del due luglio fin quando mi è arrivata una lettera viene che conservo
Soprattutto per rispetto dell'uomo e per il titolo gavetta si guardi e quando ho detto così non volevo mica che tu te ne andassi uscissi dal Governo
Ma è solo perché io sono convinto ridotto questo mi dispiace che tu non lo compra non con non con coincide con me
Si possono dire
L'importante essere molto forti oppure mettere in gioco mettersi in gioco personalmente e questo
Allora certo che era più difficile secondo me era più difficile perché ogni volta che si diceva uno non era una persona o una categoria ma spesso Euro degli equilibri politici capite Overseas frantumati in una fase nella quale l'evoluzione prendeva tutto difficile tutto il problema ancora oggi si dice così
Ancora oggi si collega Laino a una fase politica finora completiamo non è cambiato niente
Anna ho capito leggere io oggi ho giustificano non avevano no no no no no no no non era polemico voglioso di no no no no non era polemico la Lollo laddove io ammesso regolarmi
Rispondo anzitutto al professor amatori
Quanto
Pesa
Il rapporto politico e quindi la saldezza dei rapporti di coalizione e così via per poter affrontare grandi questioni tipo inflazione debito pubblico
La mia impressione è molto semplice
Quando l'Italia a incontrato nella sua storia
Momenti
Disse stabilità politica la capacità di affrontare questi problemi
è stata più elevati
Anime i momenti di instabilità politica
Sono stati ripetuti e anche anche nel mio periodo
Si dice ma il governo della solidarietà nazionale o della non sfiducia
Ma dal punto di vista diciamo politico non hanno impedito alcuna
Un un un certo tipo di di azioni ed era l'idea di Ugo la Malfa che
Difendeva la potenzialità di quel sistema è se mai la questione era degli uomini di Governo che fossero più o meno abili e capaci nel
Adoperare quella situazione qual è il disastro italiano che in momenti di stabilità del sistema politico
Sono pochi e sono normalmente intervallati da lunghi periodi dove la instabilità tende ad essere un po'il fattore dominante
Ad esempio la debolezza delle coalizioni ad esempio il
Come dire lo strapotere dei gruppi marginali che in relazione al alla propria posizione possono però condizionare l'efficienza di una coalizione
Seconda questione ma
A livello parlamentare c'è questa cultura dell'emendamento
La cultura nell'emendamento ma io devo dire che non mi riconosco più guardando quello che si legge oggi dell'attività parlamentare quando io sono entrato in Parlamento nel mille novecentosessantotto quindi non molto presto per la mia età
Beh c'è una regola formidabile ed erano ma io lo dico qualcuno dirà che Kyōto racconto delle cose assurde ma erano le venti ore minime di lavoro delle Commissioni parlamentari ogni settimana
Io partivo per Roma lunedì mattina
Si cominciava lì quindici da lunedì
C'era il martedì e poi c'era uno di quei giorni riservati invece prevale mente a Laura e poi si riprendeva di nuovo al venerdì
Io ho imparato il mestiere tutto il Parlamento tutto in Parlamento
E devo anche aggiungere un'altra cosa che non è vero che allora non fosse possibile una collaborazione anche tra
Maggioranza e opposizione ma io ricordo il lavoro per la Consob la famosa legge duecentosedici che fu una grande iniziativa di Emilio Colombo mi ricorda quel giorno Tumi prendersi e Misma da da una mano a sto testo che molto importante e così via e ci lavoriamo intensamente
Tra l'altro ci trasferimmo addirittura come comitato dei nove
Al ministero del Bilancio dove c'era a capo dell'ufficio legislativo di Giolitti Giuliano Amato fu la prima volta che che lavorano fianco a fianco
Ma obblighi c'eran dentro Raffaelli Vespignani comunissima c'eran dentro standard Santagati del movimento sociale ma lavoriamo tutti insieme
Ma io vorrei invece che firma è che non c'è più niente di dei di di allora ma si lavorava tutti insieme ed è rimasto tra noi per sempre anche dopo un po'
Quel idea di uno strano sodalizio come quello dei compagni di scuola
Cioè l'idea che si passano giornate giornate intere insieme questa è la storia
E la realizzazione della riforma tributaria che mi meriterebbe un'analisi approfondita ma fu un capitolo incredibile
Anche perché avevamo trovato delle cose assurde avevamo trovato basso non non
Andiamo via quindi non è vero che non è possibile in Parlamento e non è vero che l'Italia fosse stata colpita dalla cultura dall'emendamento al rock
C'è c'è quella per gli emendamenti vengono fatti in serie A macchine se ne fa quattro mila cinque mila e così via ma allora questo non è più il mondo parlamentare
Poi dovremo una risposta a torso Narduzzi però Barney me l'amore riformulare perché io stavo intanto occupandomi di un'altra piccola cosa e l'ho perduta e non voglio risponderle in maniera sbagliata semina dice minuto
Il secondo perché semplicissima nel senso che la la domanda era era più difficile dire di no ai vostri tempi alle pressioni per la difesa a nostro parere oppure vi sembra più difficile oggi ho capito avevo molti sospetto più forse in quella domanda ma
La ringrazio per me l'ha confermato qua
Dipende tutto dalle condizioni
Politiche generali
Se il sistema politico con le sue alternanze con le sue caratteristiche per carità l'Italia in Italia non è la Gran Bretagna non non nella Germania federale non è neanche l'ha fatto ciascuno ha le sue se il sistema politico a un minimo di tenuto è possibile Dino Dino
Anche da parte delle stesse forze politiche certo
In certi momenti dire non su alcune questioni è più impegnativo che direi di sì
Tra l'altro un coefficiente essenziale è il fatto temporale perché
Se la legislatura a una prospettiva di cinque anni il nel primo e nel secondo anno è più facile dire di no
Ecco diventa più difficile in prossimità delle lezioni questa è una regola che vale in tutto il mondo
Però secondo me il diversivo nel dire no è difficile in relazione alle condizioni di base del sistema polizia
Ed allora arrivo al forse vedevo
Al dottor Di vico
Ministro del sì
E non solo ministro del no
Anche per un tecnico
Certamente
Il dire a parte che dire di no qualche volta il diretti sia qualcos'altro perché mi pare difficile che si dica puramente il no
Ma secondo me è possibile anche per un ministro tecnico
Amerei una forza propositiva
Fu il caso mio io le rompo un personaggio abbastanza anomalo perché no non perché io non sapevo mai si andava al governo lo prendevo dalla televisione
Perché io non faccio parte del gioco delle correnti o una mia vecchia storia politica personale
Ma io ho cominciato con Giuseppe Dossetti con Fanfani
Fonte ma mille novecento cinquanta a Roma a Piazza del Gesù segreteria Conella quattro lezioni famiglia tutto quanto poi la mia vita anche dal mio collegio elettorale tabacco politico mamma il politico nel senso correntizio del termine questo è un po'il punto
E quindi questo era per me è un enorme svantaggio
E una forza soggettiva ma una debolezza oggettiva
E mi son trovato un po'anch'io adesso condizioni del tecnico se vuole
Però devo dire che io lo interpretate
Anche come una grande opportunità per una proposta positiva e per quindi direi di sì tutto sommato il piccolo risultato del mio piano
è stato che sono riuscito a dare un po'di forza all'idea
Che l'Italia è un paese riforma
Tutto qua
Abbiamo discusso abbastanza della figura del ministro del tesoro io resto della mia modestissima opinione che il fatto che il ministero oggi si chiami Ministero dell'economia non è un mutamento solo lessicale o almeno non dovrebbe essere un mutamento solistica grazie a tutti per questa lunga seduta di dibattito di riduzione
Ecco
Va be'
Io