Verso il Quarto Congresso dei Democratici di Sinistra

Compagne compagni amiche amici
Benvenuti a questo incontro un incontro importante io voglio intanto salutare Presidente Massimo D'Alema
Ringraziarla
Voglio rivolgere un saluto particolare a Lucia la vedova del nostro compagno Manuele avanzi
Ma non è
Compagna nel nostro Piaggio questo difficile viaggio che abbiamo intrapreso e che avrà avrà come
Un punto importante il nostro congresso siamo tanti stasera davvero tanti vuol dire che vogliamo condividere
Un percorso che è un percorso coraggioso
Ma è anche un percorso per dare una politica migliore al nostro paese
E congresso che ci apprestiamo a celebrare ha davvero il segno di un passaggio storico
Noi vogliamo creare una forza politica nuova vogliamo riunire unire le forze riformatrici che hanno avuto vite separate nel Novecento
E lo facciamo per dare maggiore stabilità al nostro sistema politico
Ma soprattutto lo facciamo per creare una forza che contribuisca a sbloccare la nostra società
Noi abbiamo tante energie tante energie di giovani e di donne di saperi di abilità ma vediamo anche che questi viaggi e sono bloccati
E allora noi non possiamo restare indifferenti a questo grandissimo bisogna questa grandissima domanda di cambiamento innovazione il dinamismo della nostra società e allora possiamo dire che noi stiamo facendo un atto di generosità verso il nostro Paese con coraggio un coraggio prudente un coraggio responsabile
E il coraggio in politica viene sempre premiato prima prima o poi abbiamo preso una scommessa con la storia e con gli stessi e vogliamo vincerla e per questo siamo qui stasera io passo ora la parola al segretario regionale Andrea Manchu
Permettetemi anche a Maddie salutare
Vittoria Franco che da pochi giorni
è diventata la coordinatrice nazionale delle donne
Cosa che ci fa piacere che riempie d'onore tutto il partito toscano
Care compagne e care compagne
Noi vogliamo cambiare la vita politica del nostro Paese
Vogliamo costruire un nuovo partito grande radicato moderno che abbia forte Labico l'ambizione di riavvicinare la politica ai cittadini
Che si proponga di essere una grande forza vocazione maggiori maggioritaria capaci di trasformare questo Paese e di essere un grande partito nazionale
Lo dobbiamo dire chiaro e forte
è un obiettivo alto e appassionante del quale l'Italia ha un grande bisogno
Se c'è una cosa che ho poco compreso in questi mesi è questa indigesta Salza pessimista con la quale è stato spesso condito il dibattito sul partito democratico
Si è parlato di scioglimenti evapora azioni mura mutazioni genetiche
Si faranno le feste dell'Unità si faranno le ci saranno le sezioni
Io non voglio morire democristiano io non voglio morire socialista
Lo voglio dire ebbene rassicurare su tutto lo farò anch'io nel mio piccolo per quello che posso
Ma per carità
Per una volta primi privilegiamo un messaggio positivo fu questo Paese ha voglia di vivere
Di crescere di avere una speranza nel futuro chi sarà in grado di corrispondere a questa attese mobiliterà una grande comunità di persone più grande di quella che siamo oggi
Noi sì proprio voi se sapremo metterci tutta la passione e la dedizione di cui disponiamo ce la possiamo fare
Lo voglio dire in queste ore con ancora più forza costruire un grande partito che sappia rimettere al centro l'interesse del Paese
è la migliore risposta ad una società disgregata dove torna ad affacciarsi anche la minaccia del terrorismo
In questi anni la Toscana in Toscana l'Ulivo si è radicato davvero e non solo perché le nostre colline sono splendidamente PN
Alle regionali la lista unitaria ha raggiunto il quarantanove per cento in Toscana primo risultato l'Ulivo ha contribuito in maniera determinante la riconquista di Arezzo e Grosseto
C'erano due cavi in candidati che provenivano dalla Margherita ma sono stati percepiti da tutti come gli uomini dell'Ulivo
Non lo dico perché sono qui
Ma in questi anni in Toscana fra noi e la Margherita si è cementato un rapporto
Che va già al di là della semplice alleanza ci sono legami di amicizia profondi che ci hanno permesso di conquistare ciò che abbiamo perduto
E che soprattutto ci possono permettere di provare a riconquistare anche Lucca ultimo baluardo per una Toscana tutta di centro sinistra
Nella nostra regione c'è una società esterna ai partiti che coltiva da anni questo progetto è una grande platea di associazioni forze sociali intellettuali che si sentono partecipi di questa sfida
Penso in primis ai cittadini per l'Ulivo che ormai da anni celebrano qui la loro assemblea nazionale
Per questo noi vogliamo una fase costituente che sia federata e aperti dobbiamo sentire con forza l'esigenza di un processo di apertura della politica che sappia riavvicinare i partiti ai cittadini
Così si può illeciti mare la politica dopo gli anni macchie disperati dell'antipolitica berlusconiana
La fase costituente in Toscana ce la immaginiamo un periodo di grande apertura
Anche a quelle forze riformiste che oggi non sono interessate a cominciare dallo stile
Affinché il progetto di riunire sotto lo stesso tetto tutte le forze riformatrici sia davvero complessa
A vedere uno slancio sincero verso questo obiettivo non ci esime però dal dire altrettanto chiaramente quali sono i nostri punti fermi di questo progetto
Per questo abbiamo fatto un documento toscano che credo abbia dato un contributo importante alla nostra mozione
Voglio ribadire soltanto alcuni dei suoi punti fondamentali
Noi vogliamo costruire un partito forte in tutto il Paese
Sì si guarda con attenzione i risultati degli ultimi dieci anni emerge un fenomeno costante ineludibile qualsiasi sia l'analisi che si voglia fare sulla sinistra italiana
Il nostro partito è un partito che territorialmente non ha una forza omogenea
Esso continua avere un carattere analogo nei risultati ad altri grandi partiti del socialismo europeo soltanto in alcune regioni fra le quali la Toscana dove in effetti si attesta attorno al trenta per cento
Ma nel resto del Paese il partito è molto al di sotto di questi valori e nonostante le trasformazioni che abbiamo compiuto in questi anni in nessun modo siamo riusciti ad invertire questa tendenza
è indubbio che se vogliamo riuscire a fare le riforme necessarie al Paese dobbiamo porci l'obiettivo di colmare questo limite
Ad oggi soltanto l'Ulivo ci ha dimostrato di esserne in grado l'Ulivo elettoralmente a un partito di dimensione europea su tutto il territorio nazionale
Lo voglio dire dalla Toscana una regione che ha già un partito di grande dimensione e che si volesse ragionare solo in termini di identità e mantenimento del consenso potrebbe farlo
Tuttavia se la migliore la missione che vogliamo onorare quell'alta di riformare profondamente il nostro Paese
Nessuno di nuovi poteri peccare di miopia e nessuno di noi può chiudere nel cassetto l'altruismo e la dedizione verso l'obiettivo nazionale
La Toscana devi rifiutare ogni forma di autosufficienza etere contribuire generosamente ad un grande progetto nazionale
Credo che se vogliamo fare un dibattito franco al nostro congresso nessuna mozione possessi immersi dall'offrire una prospettiva concreta su questo punto
Cosa che per ora non è accaduta non può bastare Dino dire no al partito democratico bisogna dire cosa si propone come alternativa credibile
Secondo vogliamo fare un partito vero più grande e moderno noi non vogliamo sciogliere nessun partito
Se penso al partito toscano oltre a difetti che sicuramente abbiamo vedo anche una tradizione di socialità diffusa
Di generosità di spirito di servizio di visione etica della politica che continua ad essere un motore positivo della nostra azione e della nostra coesione sociale
Qualunque cosa faremo credo che questi ingredienti siano indispensabili
E con essi le regole democratiche che servono per fare in modo che un partito continua ad esistere mettendolo al riparo dai fenomeni sempre crescenti di un personalismo che travalica le finalità collettive
Noi siamo per un partito democratico che sia un partito forti non un partito leggero un partito nel quale non si mettano in contraddizioni le sezioni dei gazebo ma che punti invece a fare più sezioni e più gazebo
Anche per perché spesso accade come dimostra la nostra regione che dove ci sono più sezioni ci sono anche più piazze per questo ci vuole la massima apertura quella che ci permette di entrare in contatto con tutte realtà le realtà associative con i singoli cittadini con quelli che sono interessati a questo progetto occorre favorire i percorsi partecipativi con le primarie
Esperienza che in Toscana anche quando a noi sono negative in questi anni hanno visto partecipare centinaia di migliaia di persone
Sia per eleggere il Prodi e lo voglio dire con una punta di orgoglio e anche quando si è trattato di scegliere i nostri candidati sindaci e consiglieri regionali
Dobbiamo avere l'ambizione di costruire un partito più grande e moderno capaci non solo di far vivere ma anche di ridare piena legittimazione alla forma partito
Credo che passi anche da questo quella necessità di rilegittimazione della politica e delle istituzioni che vogliamo riportare al centro del dibattito del Paese
Vogliamo rafforzare il partito socialista europeo non uscirne
Questo dibattito sulla nostra collocazione internazionale è una questione seria
E in nessun modo deve essere condotto in maniera forzata e ideologica
Io vorrei provare ad offrire una chiave di lettura di terza
Riflettiamo un attimo su cosa è successo in questi ultimi dieci anni in Europa nello schieramento opposto quello di centro destra
Ci si accorgerà che dieci anni fa esistevano due schieramenti quello conservatore e quello popolare
E chi oggi ne nei fatti inesistente soltanto uno ci si accorgerà che la Maggi la Margherita che per questa diciamo ha mostrato anche una grande generosità è uscita dal movimento dei popolari che aveva fondato
In seguito a questo processo
Il campo avverso al nostro si è quindi riorganizzato fra l'altro elettoralmente questa situazione a a questa situazione ha cambiato la situazione sfavorevole nella quale si era trovato in lunga fase di governi socialisti
Il nostro campo fortunatamente continua a vivere quasi la totale rappresentanza del Partito socialista europeo tuttavia faremo un buon servizio all'Europa e al Partito socialista europeo se dicessimo che questa situazione è sufficiente io credo di no
Penso piuttosto che pensare di allargare la nostra famiglia rimanendoci dentro lo voglio dire con chiarezza non sia né provinciale né velleitario ma piuttosto un contributo al rafforzamento del socialismo europeo
Il PSI non può essere un'icona intangibile deve essere per noi una certezza ma anche una casa aperta
Rimango personalmente affezionato a quell'idea di apertura della società che inaugurò Franzo Amiterno ai pini
Un processo che valse a socialisti francesi quei consente di di centro necessari per le vittorie elettorali
Fu una scelta quella che non è paragonabile a queste perché diversa era la situazione contingente e diverso lo scenario internazionale tuttavia raffrontabile nel metodo dell'apertura e della ricerca dell'andamento dei consensi come matrice della trasformazione dello sviluppo
Rilanciare l'Europa oggi passa anche un po'da questa sfida a meno che non si pensi che il futuro sia più nelle grandi coalizioni che nel bipolarismo
Dall'Italia può partire la costruzione del nuovo riformismo europeo per costruire davvero l'Europa chiudo
Non dobbiamo avere paura di perdere la nostra identità
L'identità si perde quando non si sarà rinnovato render l'attuale
Come ci insegna la nostra storia le nostre trasformazioni la svolta
Ed è quello che dobbiamo fare anche questa volta
Mi viene in mente Leonardo da vinci quando rispondendo alla fine dei suoi anni a chi gli chiedeva come avesse potuto fare così tante cose eccelse di verze Luís ebbe modo di rispondere l'ho fatto perché ho sempre pensato
Che la cosa migliore
Era sempre da scoprire da fare da inventare
è quest'ansia positiva di trasformare la società in meglio il motore vero della sinistra la sola vera identità che sarà sempre con noi se l'alimenteremo con coraggio ogni volta che sarà necessario
Faremo una nuova casa moderna ospitale allegra spero che ci abitueremo tutti sì o ci riusciremo sarà contenta l'Italia
Grazie
Un saluto caloroso voglio rivolgere alla delegazione degli amici della Margherita chiese hanno fatto l'onore di essere qui stasera li ringrazia
Non li posso nominare tutti ma vogliono senz'altro
Rivolgermi al presidente la provincia Matteo Renzi al segretario Antonello Giacomelli segretario regionale
Al vice sindaco di Firenze Beppe ma tu letta e tutti gli altri amici allora davvero grazie già ha il neosegretario scusa nei Giacomo ville così cogliamo l'occasione per fargli gli auguri di buon lavoro
Grazie
Evocato la parola al sindaco Leonardo Domenici
Dal
Dal diciannove al ventuno forse del ventidue di aprile
Il congresso nazionale dei Democratici di sinistra che aprirà la fase costituente per il partito democratico si terrà a Firenze si terrà in Toscana penso che questo sia un fatto simbolicamente per noi molto in spero che non sia importante solo per noi è un motivo di orgoglio emotivo direi per un impegno maggiore
In questo dibattito congressuale
Io credo di poter dire almeno questa è la mia sensazione
Che in questa fase sta crescendo in maniera molto significativa lo vediamo anche stasera
L'interesse la partecipazione la voglia di confronto
Per questo nostro congresso e in questo nostro congresso
Voglio dirlo molto chiaramente
I congressi sono fatti per votare sì
Ma sono fatti prima di tutto per discutere non possono essere un momento ingessato preconfezionato predefinito sono un momento di grande partecipazione collettiva democratica
Alla vita di una comunità di uomini e di donne qual è il nostro partito il partito dei Democratici di sinistra
Non credo che si possa pensare che un congresso si esaurisca andando a dire semplicemente aderisco una mozione o all'altro
Penso invece che dobbiamo saper valorizzare questa ripresa di interesse che c'è
Dopo una fase forse caratterizzata da
Qualche scetticismo qualche difficoltà anche perché i problemi oggettivi ci sono molto spesso siamo anche bravi noi a crearci lì da soli
Dopo la sensazione di un dibattito che alle volte sembrava un po'chiuso in una cerchia ristretta perfino un po'oligarchica
Bene io credo di poter dire invece che oggi noi dobbiamo utilizzare appieno questa rinnovata spinta questo rinnovato interesse per guardare avanti lo abbiamo visto dieci giorni fa quando abbiamo fatto pochi metri
Da qui l'incontro degli
Amministratori DS cui ha partecipato Walter Veltroni in cui era presente Claudio il sindaco di Livorno e tanti altri
Ho avuto modo di vederlo venerdì sera mi è stato chiesto e l'ho fatto volentieri di andare lontano da qui a Monza parlare del congresso presentare la mozione
Di Piero Fassino devo dire non mi aspettavo di trovare tanta partecipazione bene vuol dire che allora il confronto il dibattito il congresso stanno partendo non con il piede giusto non solo per fare il congresso in sé ma per guardare avanti
In questo congresso a mio parere c'è il tema dell'identità dobbiamo saperlo che questo è un tema da affrontare seriamente
Credo che questo sia un congresso in cui
Ciascuno di noi
Deve dire qual è la propria idea la propria prospettiva anche quale può essere il contributo personale di ciascuno di noi alla costruzione di questo passaggio dall'Ulivo al Partito Democratico
Bisogna farlo non per alimentare un bailamme di voci
Ma perché è giusto che sia così
Perché è giusto dare questo contributo
è giusto dare questo contributo anche partendo dal tema dell'identità ma io credo cari compagni cari compagni che al tema dell'identità si debba guardare non soltanto con lo sguardo rivolto al passato ma anche con lo sguardo rivolto a fu al futuro
Noi dobbiamo essere capaci cioè di trasmettere un'energia vitale uno slancio una spinta sapendo che in mezzo ai problemi e alle contraddizioni che viviamo in questo nostro mondo in questa nostra società o nelle nostre città oggi noi vogliamo dare una risposta che guardi più lontana
Che guardi oltre una serie di recinti e di confini
Per molti di noi per me almeno
Questo appuntamento anche un passaggio e comunque un complimento importante di un cammino che è iniziato quindici sedici diciassette anni fa
Per molti di noi alle volte la sensazione è stata quasi di rincorrere la storia
Ecco io credo che oggi accade qualcosa di nuovo
Accade che si crea la possibilità per la prima volta di incrociare cammini e percorsi di provenienza diversa
Per la prima volta si pongono le basi
Perché questo non sia soltanto il congresso su di noi sulla nostra storia e sul nostro cammino ma perché questo sia un congresso in cui incontriamo altre forze altre energie altre uomini e donne che vengono da altre realtà ed altre storie e insieme si accingano a costruire qualche cosa di nuovo
E questo qualche cosa di nuovo lo facciamo non perché bisogna farlo perché è stato deciso che c'è da fare il partito democratico e quindi c'è una sorta di spinta a un piano inclinato che ci porta necessariamente in una direzione no non è così
Facciamo qualche cosa di importante non per noi stessi ma per il Paese
è il respiro è il progetto che noi oggi dobbiamo riuscire a dare a questo nostro dibattito e a questo nostro lavoro
D'altra parte stamattina proprio ero a chiacchierare con amico Giacomo Billi neo segretario della Margherita che a Firenze ci dicevamo proprio della necessità in tutte le realtà e soprattutto delle nelle nostre di riuscire a dare questo duplice messaggio unire e aprirsi
Unire perché questo è l'obiettivo fondamentale sul piano politico
Creare un luogo uno spazio di ricomposizione delle tradizioni riformiste laiche democratiche cattoliche popolari comuniste socialiste
Uno spazio in cui sia possibile quindi rimettere insieme soprattutto anche nella nostra realtà guardate io credo che sia importante poiché ci sia anche un'ispirazione non localistica
Ma federativa nel senso che parte dalle storie dei territori per portare un contributo a questo processo verso il partito democratico
Ma anche aprirsi
Aprirsi e far capire che il progetto del Partito Democratico che è un progetto che riguarda tutti
Che riguarda il sistema politico del Paese ma riguarda soprattutto la voglia e il desiderio io almeno lo sento così di ridare piena dignità alla politica
Di tornare a coinvolgere anche quelli soprattutto i più giovani che rispetto alla politica si sentono ancora estraneo io credo che il dentro il progetto del Partito Democratico ci sia questa forza
E credo che oggi noi quindi abbiamo un compito importante
Non abbiamo da svolge le burocratiche aventi un appuntamento congressuale abbiamo bisogno di parlare fuori per rivolgerci all'esterno e di far vedere che siamo in grado di rimettere in moto un cammino che può dare una prospettiva diversa al Paese e anche non sottovalutiamo lo può dare un contributo fondamentale per portare avanti l'esperienza di governo dell'Italia in questo momento un'esperienza di governo che ha bisogno di questa spinta di questa forza
Di ritrovare la capacità di intervenire sul paese per riformarlo per cambiarlo per dargli nuova fiducia nel futuro ecco io credo che sia bello vedere che sta se Italia siamo qui in tanti ma non tanto per essere in tanti
Ma per sentire insieme che in questo progetto ci crediamo
Che questo progetto lo portiamo avanti con passione e intelligenza che è una cosa che possiamo fare che dobbiamo fare insieme con il cuore con la mente sapendo che dobbiamo incontrare tante altre persone che possono aiutarci a realizzare questo progetto nell'interesse generale dell'Italia grazie
Grazie Leonardo ora Claudio Martini
Care compagne cari compagni cachet cari amici della della Margherita
La proposta politica che sta alla base del nostro congresso che contenuta nella mozione presentata da Piero Fassino contiene una grande ambizione
Che dobbiamo pienamente mettere in evidenza nel dibattito che si apre in vista del congresso
Il progetto non è solo nel proporre la costruzione del Partito Democratico
Quello di superare la frammentazione politica
Che è presente in particolare nel nostro schieramento questo vorrei dire forse la base minima la conseguenza
Essenziale
L'ambizione dicevo è più grande è già stata descritta dagli interventi precedenti ci torno con parole mie
Si tratta di trasformare qualitativamente
Di riorganizzare e di modernizzare il sistema politico italiano tutto il sistema politico italiano è una grande ambizione
Perché quello vigente non è adeguato alle sfide e alle novità del ventunesimo secolo ecco perché parliamo di un partito per il ventunesimo secolo
Il sistema politico italiano è ancora troppo segnato dall'eredità del passato
Dalla cultura del secolo trascorso dalle divisioni e dalle incomprensioni che lo hanno accompagnato
Vive dentro una transizione troppo lunga interminabile non sembra mai di vedere la figlia
Ed è stato colpito è sfibrato sottolineammo
Dalle riforme istituzionali ed elettorali del centrodestra stiamo ancora pagando la riforma elettorale di Berlusconi che ha indebolito il bipolarismo incoraggiato la frammentazione
è aumentato le rendite di posizione ecco questo a me sembra un tema forte ineludibile della nostra agenda politica e del progetto di costruzione del partito democratico
Riorganizzare riformare le istituzioni la politica del sistema democratico
è parte essenziale del futuro del Paese
E noi di questo stiamo parlando della sua competitività economica sociale culturale e non soltanto della vita delle istituzioni anzi le due cose sono strettamente collegate
A me il progetto di partito democratico parla così
Come lo sforzo nuovo coraggioso di una innovazione a tutto campo che riguardi la sfera politica istituzionale ma anche quella sociale e culturale
Che ci faccia uscire dall'interminabile transizione con una grande nuova forza politica che unisca
Che si apra alla società civile e che proponga di cambiare bene e davvero e non male o per finta
Parliamone dunque di questa ambizioni facciamone il centro del congresso facciamo che di questo si parli approfonditamente perché è questo che serve al Paese
Per usare un termine Toscano comunque di una parte importante della Toscana io direi facciamo sì che il congresso non sia il Palio tra le contrade interna del nostro partito
Ma sia qualcosa che interessi alla gente al Paese che sia l'occasione di un dialogo con tutto il Paese
E andiamo chic con il coraggio e l'entusiasmo di una proposta ambiziosa
Alta anche se difficile ho già avuto occasione di dirlo in un precedente incontro non lo ripeto diffusamente vado solo per titoli
Non sottovalutiamo il fatto che la nostra è una proposta che si propone anche di risolvere problemi di controtendenza che esistono nel nostro Paese noi vogliamo unire quando le tendenze naturali della società sarebbero a frantumare
Arrendere più spezzettato frammentato il Paese che noi vogliamo il dialogo quando ancora c'è chi alza molte barricate
Lo vediamo dappertutto guardiamo al mondo in una situazione in cui il provincialismo ancora largamente diffuso anche nel sistema politico
E proponiamo una nuova politica nel momento in cui imperano i diritti della vecchia ancora da noi fuori dal ecco ciò che sta dentro la proposta nel congresso della mozione a me sembra questo
Un salto formidabile della capacità di proposta politica
Una proposta di contenuto all'altezza delle sfide di oggi a me sembra questo il punto
Lo diceva Leonardo lo sottolineo non facciamo un congresso noi non facciamo un congresso su un'istanza organizzativa
Ma per rispondere ad una domanda politica e per questo ragioniamo sulla necessità e l'urgenza di una nuova formazione politica che abbia due funzioni non separabili
La prima è quella di gestire ed essere protagonista in modo intelligente di una transizione non facile
Il momento che viviamo è difficile dobbiamo trovare una risposta efficace
Contro l'insidia populistica
Contro i trucchi demagogici e e deresponsabilizzante che sono largamente presenti nella nostra società
E dobbiamo costruire una proposta che parli del futuro
Ecco questo ragionamento che voglio fare nel concludere può il mio intervento dedicarsi molto di più a questo
Vorrei dirlo così il partito democratico abbia il suo dizionario del futuro il proprio dizionario del futuro autonomo costruito sulla base di questa cultura che viene da una sintesi positiva
è un programma che abbia idealità visione tante sono le parole chiavi possibile
Per spiegarmi ne cito solo tre e poi concludo
La prima è la parola Paci
Valore fondativo io credo per il partito democratico e per ogni forza politica di progresso e di riforma
Specie se inteso nel senso di un processo attivo fondato sul dialogo politico sulla cooperazione internazionale sul forte impegno per il disarmo e per un nuovo ordine economico ecco solidale
Per la costruzione di un'Europa forte e protagonisti
Ne parliamo da una regione la Toscana che ha molto investito sul tema e che intende farlo ancora sentiamo l'importanza di una presenza forte continua del partito oggi del Partito Democratico domani
Su questo tema anche per costruire il quadro di condivisioni di sostegno alle positive iniziative internazionale del nostro governo e io ho davvero la soddisfazione di esprimere a Massimo D'Alema ha tutto il mio apprezzamento il compiacimento credo non sia solo Menga
L'apprezzamento per lo spessore particolare innovativo che ha assunto tutta la politica estera del nostro governo
Un movimento per la pace e non si riduca manifestazione contro le decisioni di Bush per l'Iraq ma che sia un movimento positivo propositivo per la pace
Domani ci sarà la manifestazione a vicenza noi confidiamo in una manifestazione pacifica che non sia elemento di scontro politico e ideale soprattutto all'interno del centro sinistra e dell'Unione
Ciò detto io penso al problema che resterà sul campo da domenica dopo la manifestazione
Da dove riparte il dibattito politico sociale e culturale
Dopo vicenza io non penso solo tanto all'azione di governo che ha un suo assessore Edolo le sue scadenze ben precise penso al confronto politico culturale ideale tra i partiti nella società
Qui c'è uno spazio enorme un'esigenza è una potenzialità per dare voce ad un sentimento di pace che ha mille sfaccettature e che dà sostanza al nostro patrimonio politico
La seconda parola che cito e clima
Cambiamenti climatici una questione che sale nell'interesse delle popolazioni che va assunta come questione generale anch'essa fondativa
Non è più questione di ambientalismo siamo ben al di là siamo alla visione generale dello sviluppo delle relazioni sociali e culturali degli stili di vita
Ecco se immagino un tema sul quale il partito democratico si caratterizzerà con idee innovative proposte forti e proprio questo anche perché la questione non può essere lasciata in Italia come in Europa solo all'azione dei partiti verdi ho ritrovato tra i miei appunti un articolo scritto da Antony Giddens tre mesi fa
Che si intitolava così non lasciamo l'allarme sul clima ai veri
E diceva cito solo queste parole che mi sembrano importanti
Occorre che le questioni ambientali per la prima volta diventino parte integrante dell'insieme dei diritti e degli obblighi
Che costituiscono il contratto il di cittadinanza tra il governo i cittadini coinvolgendo anche il sistema fiscale e quello del welfare
Non penso che la chiave di base per questo cambiamento possa essere la rinuncia i principi dell'ambiente dovrebbero essere integrate le responsabilità e agli obblighi della cittadinanza
Io credo che il Partito Democratico potrebbe caratterizzarsi fortemente su questo e infine l'ultima parola che mi sta a cuore modernizzazione
Modernizzazione culturale e sociale del Paese
Quella che chiamiamo la lotta alla rendita e a corporativismi per un'Italia più aperta dinamica innovativa dove contino il merito la competenza vera la capacità di investire e rischiare davvero soldi propri
Il senso civico la concorrenza leale sulla qualità il riferimento costante all'interesse collettivo e dove quindi si esprima pienamente in forma moderna la cultura del lavoro la sua dignità la sua sicurezza il valore del lavoro ecco questo un terreno cruciale
Anche per recuperare un rapporto virtuoso tra istituzioni e cittadini
Vi è una grande sensibilità vi sono forti aspettative positive ma anche timori e contrasti e rischi di fratture credo che il Partito democratico dovrà offrire sul piano politico e culturale un quadro unitario non Bietti connazionale
Come ha avuto modo di dire l'ex presidente Ciampi qualche tempo fa una missione che sia di tutto il Paese
Questi sono solo alcuni esempi molti altri sarebbero possibili
La mia ultima riflessione questa la scelta di alzare il livello della nostra proposta politica che il cuore della proposta di partito democratico può dare questi risultati
E dare un senso alto anche alla riflessione sulla nuova forma partito tema molto sentito in Toscana lo abbiamo scritto nel documento cui Marcucci ha fatto cenno sì ma scusa Manchu gli ha fatto cenno
E che io considero un documento giusto opportuno non fatte commetti perché non non c'entra niente
L'asse lasciate per
Va be'Andrea
Questo tema molto sentite che sta in una stretta relazione con il lancio della piattaforma politica
Dobbiamo tenere ben uniti due tempi
Non c'è politica ambiziosa che si concretizzi senza un'organizzazione vera di un partito
Ma al tempo stesso la forma vere dinamica di un partito non viene solo da un disegno ingegneristico ma dalla qualità dello spessore delle sue proposte delle sue battaglie
Se dovessimo gestire l'ordinario non in porterebbe molto la forma partito
Se dovessimo inseguire il modo subalterno proposte altrui
Non servirebbero molto né sezione né gazebi
Se dovessimo vivere dentro le schermaglie del palazzo o dei media
Avrebbe poco senso ragionare sul tipo di partito da costruire
Ecco il vero nesso tra politica moderna forte innovativa coraggiosa e la forma di un partito nuovo che sia vivo rinnovato aperto io aggiungerei consentito con alcun partito colto consapevole
Che ritrovi il gusto di studiare
Un partito
Il partito che non parli per sentito dire ma perché le cose le ha misurate studiate sottolineo per concludere l'aggettivo aperto un progetto di questa ambizione non si fa fuori da un'esperienza di apertura
Il vero e proprio investimento sulla società civile sui giovani e le donne in particolare e io penso ci sia più interesse aspettativa di quello che si crede fuori da noi su questo progetto se faremo le cose sul serio
In Toscana abbiamo la possibilità anche perché l'abbiamo già fatto un investimento di apertura
Qui è partito l'Ulivo aperto ai movimenti ed associazioni
Quando in altre parti d'Italia l'Ulivo era solo la somma dei segretari dei suoi partiti
Qui abbiamo approvato uno statuto innovativo istituito per legge le primarie fora le fanno dappertutto
Qui stiamo scrivendo la più avanzata legge sulla partecipazione popolare
Da qui ripartiamo per andare più avanti la Toscana può essere ancora una volta laboratorio innovativo riaperto per la riforma della politica per la democrazia per la giustizia sociale io credo che ne valga davvero la pena
Grazie
Grazie a
Presidente Claudio Martini e ora la volta di Massimo D'Alema
Carissime compagne e compagni ringrazio molto
Come cominciamo comincio con voi qui
Dopo la presentazione
Che abbiamo fatto insieme Piero Fassino
Walter Veltroni ad altri amici e compagni della mozione Roma
Comincio qui la mia partecipazione la nostra partecipazione tutti insieme
A questo congresso dei Democratici di sinistra
Un congresso
Che vuole segnare una svolta profonda
Nella vita del Paese
Congresso che vuole determinare
Una grande novità
Un congresso chiamato a scelte difficili da anche sofferto
Nel quale saremo ancora una volta chiamati confrontarci con la nostra storia
Con le ragioni di fondo del nostro impegno politico
Persino con il nostro vissuto personale
Nel senso che questi cambiamenti
Sono cambiamenti che segna nove il corso delle vite
Di migliaia e migliaia di donne e di
E
E ragionevole il dubbio
Innanzitutto
Ha davvero bisogna cambiare ancora
In fondo
Siamo riusciti
A superare la bufera della crollo del movimento comunista del muro di Berlino
A salvare la sostanza la parte migliore della tradizione della sinistra italiana
A rimetterla in campo
A costruire una coalizione che per ben due volte
Ha vinto le elezioni e ha portato l'insieme della sinistra al governo del paese
E non era scontato
Abbiamo vinto e stiamo governando e normalmente quelli che vincono governano difficilmente fanno congresso per cambiare
Davvero dobbiamo ancora mettere alla prova a noi stessi
Io credo di sì
Anche per vincere la sfida del governo
Ma non solo per questo
Cambiare
Perché l'approdo al quale siamo giunti
è insufficiente
Perché insoddisfacente lo stato della nostra democrazia del nostro sistema politico
Perché troppo spezzettata e fragile è la politica
Per un Paese che ha bisogno di una politica forte autorevole
In grado di unire il Paese e di guidare la trasformazione della società italiana
Cambiare perché è necessario con mi sforzerò di dire poi
Allargare i confini
Non soltanto
I confini materia
Quei confini che delimitano la forza attuale della sinistra italiana
Ma i confini culturali e ideali della sinistra
Cambiare perché questa spinta incessanti a rinnovare noi stessi
Io credo appartiene alla natura stessa di una grande forza della sinistra
D'altro canto se noi ci guardiamo intorno
Se guardiamo alla realtà della politica in Italia nel mondo
Questo grande processo di cambiamento della sinistra
Non riguarda soltanto l'Italia
è un grande processo che si è aperto in tante parti del mondo
E di cui noi ci sentiamo parte diceva Leonardo poco fa che abbiamo dovuto inseguire la storia si abbiamo dovuto inseguire la storia in questi anni
Forse costruendo il partito democratico possiamo anticipare al
Per certi aspetti
E per ciò di cui oggi ha bisogno la sinistra europea
E non è un caso badate
Che tanta parte della sinistra europea
Di quel socialismo europeo dal quale secondo alcuni compagni noi vorremmo separarci
E di cui secondo alcuni noi vorremmo tradire le ragioni
Ebbene loro cioè i socialisti europei
Non guardano al Congresso nostro e alla costruzione del Partito Democratico
Con me al rischio della perdita
Di un prestigioso associato diciamo anche perché in quella famiglia che sta al Governo e guardato con prestigio
è una famiglia quella socialista
Di grandi partiti di governo
Lo dico perché non abbiamo una certa sinistra che considera stare al governo un enorme sacrificio
E
E che è talmente persuasa di questo che lo fa diventare un sacrificio anche per noi
Ma
I socialisti europei non guardano al nostro congresso con preoccupazione o con fastidio
Molti fra loro e certamente quelli più avanzati i più moderni più coraggiosi più aperti
Guardano alla nascita del Partito Democratico come ad una grande opportunità per tutta la sinistra in Europa
Perché anche si sentono il bisogno
Di allargare i confini
Di rinnovare la loro cultura può incerto in ciascun paese il ognuno lo farà secondo la diversità delle tradizioni delle esperienze storiche e culturali
Ma questo bisogno è forte
E non è soltanto una questione italiana
è un grande problema che riguarda l'orizzonte e il futuro della sinistra in Europa che oltre i confini dell'Europa
A me è capitato di dire che io incontro
Viaggiando molto ora incontro tante persone molte di queste persone le conosce
Incontro
Tanti
Che molti anni fa
Ho conosciuto nel movimento comunista
A volte con l'età poi comune che si ricorda precisamente ma quello che dice ma ti ricordi
Siamo visti qualche festival della gioventù a qualche
E è impressionante constatare
Quanto straordinaria è stata la diaspora delle persone dei partiti
D'altro canto il movimento della sinistra è stato attraversato da una bufera in questi quindici anni
Sono crollati stati cambiati partiti
Ma molte di queste persone hanno ritrovato la via della militanza dell'impegno politico
In modi diversi informe diverso innovative il campo della sinistra si è allargato sono cambiati i nomi le bandiere i simboli
Ma certamente non è venuta meno la spinta a cambiare la società combatterle ingiustizie
Se si facesse una rassegna dei nomi di questi partiti di questi movimenti prima resta impressionato eccetera
Di come in ogni parte del mondo si è esercitata diciamo la forza creativa
Di un movimento che ha via via ritrovato
Le sue forme di organizzazione
E allargato i suoi confini ideali
Ecco noi siamo parte di questa grande trasformazione
Non è vero che noi usciamo dall'alveo della sinistra
Se si vuole la sinistra nel suo complesso che uscita dall'alveo storico
Nel quale ha vissuto per oltre un secolo
Ed è alla ricerca di nuovi orizzonti e di nuove prospettive ideali
In questi quindici anni
Di trasformazioni della politica italiana
Dopo la fine dei grandi partiti che avevano segnato la la storia del Paese nel dopoguerra
Io credo che
La più straordinaria invenzione politica di questo quindicennio
è stato l'Ulivo
Nel nostro campo
Nel campo avverso indubbiamente Forza Italia
Tutto cioè tra noi non ci piaceva un grande fenomeno innovativa
Nel nostro campo
La grande invenzione politica senza la quale la sinistra mai avrebbe conquistato il governo del Paese
è stato L'Unità
E
Che la forza dell'Ulivo e la sua capacità d'attrazione
è stata esattamente nel fatto che l'Ulivo si poneva oltre
Le tradizioni politiche del paese
Le grandi tradizioni democratiche e riformiste
Le univa insieme
E nel metterle insieme metteva a segno un valore aggiunto
Cioè è apparso ai cittadini italiani come qualcosa di più
Della somma
Delle forze che unita
E questo di più un stava proprio nell'incontro
Tra la tradizione della sinistra democratica quella del mondo cattolico e laico democratici
L'incontro L'Unità il messaggio di unità
Che l'Ulivo ha saputo comunicare avuto e da una forza straordinaria il partito democratico non è un'invenzione
Ma che cosa vi inventate io adesso
è la trasformazione
Dell'Ulivo in un grande partito nuovo
Direi
Che questa scelta
Più che essere una fuga in avanti
è forse una Frodo persino tardivo
Rispetto alla esperienza che abbiamo ormai accumulato nel corso di questi quindici anni
Trasformare l'Ulivo in un grande partito nuovo nuovo non soltanto perché
Diciamo nei suoi confini ideali culturale più larghi
Ma anche per le forme che avrà questo partito nuovo
E questo è un tema sul quale io spero che nel nostro congresso si avvii una riflessione più approfondita
Sul modo in cui combinare insieme militanza il partecipazione dei cittadini
Che è la condizione per ridare vita alla politica
Perché una politica di soli militanti rischia di diventare una politica di pochi
Separata dalla società
E alla fine ha la grande massa dei cittadini il militante politico rischia di apparire qualcosa di separato
Si dice i partiti e la società civile veramente la concezione classica i partiti erano parte della società civile era se mai lo Stato
Ma questo
Però
Nella percezione della gran parte dell'opinione pubblica invece non è così
Una politica di soli militanti è una politica sempre più ristretta che separata
Una politica di soli gazebo e di sole primarie
è una politica povera
Perché in definitiva si affida ad una ristretta oligarchia
Combinare la tradizione della militanza politica
Con la capacità di allargare la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini
E io credo la chiave di un partito di tipo nuovo
In grado di superare quella dicotomia tra partiti e società civile
Chi ha assegnato la crisi della politica in questi anni
E
Io sono stato uno dei più tenaci difensori del ruolo del privato dei partiti
Ma mi rendo conto che si deve uscire da questa dicotomia
Ed è proprio per difendere il primato della politica democratica che abbiamo bisogno di un partito di tipo nuovo
E non lo costruiremo dentro i vecchi contenitori
Per quanti sforzi noi possiamo fare
Altrimenti questo Paese che ha bisogno di una sintesi perché nessun Paese democratico vive senza una sì
Se non sarà in grado di ricostruirlo intorno ad un grande partito finirà alla fine per ricostruirla intorno alla forza delle singole persone
E io continuo a pensare
Che più ricca una democrazia imperniata su grandi soggetti collettivi
Che l'Italia ha bisogno di un grande partito che sappia guidare la trasformazione del Paese
Vedete
Questo sforzo per trasformare il Paese per cambiarlo è cominciato
Sì abbiamo cominciato in salita questo faticoso compito di governare l'Italia
In salita per
Per ragioni
Che era un abbastanza ovvie che forse bisognava denunciare con maggiore forza
Vedete ciò che abbiamo ereditato
Non era soltanto e già questo non era poco sa
La devastazione dei conti pubblici
Il rischio
Di
Tornare ad essere messi diciamo dietro la lavagna in Europa cioè l'indice come un Paese non in grado di rispettare i suoi impegni
Io penso che i danni del quinquennio della destra e del berlusconismo
Fossero ancora più profonda
Danni gravi che hanno lesionato la struttura pubblica dello Stato
E che noi misuriamo
Per l'occupazione clientelare per nel chi chi si è consumata nel corso di questi anni
E da anni allo spirito pubblico del Paese al senso civico
Dall'incoraggiamento delle evasioni all'incoraggiamento di tutte le posizioni egoistiche corporative individualistiche
Noi abbiamo ci siamo trovati sulle spalle
Una condizione del Paese
Che era profondamente segnata dai guasti
I cinque anni di Governo Berlusconi
E l'abbiamo misurato nel dibattito sulla legge finanziaria
Non solo perché evidentemente
La gente si aspettava
Che giustamente tanti bisogni sociali compressi si aspettavano che una volta andato al governo il centrosinistra immediatamente fosse nelle condizioni di dare una risposta ad una domanda sociale legittima che non era possibile
Se non è una misura limitata
Ma anche perché in realtà la legge finanziaria si è scontrata con mille aspettati
Le particolaristiche
E con un Paese che non era più abituato a pensare al Paese
Ma abituato a pensare dire mamme che cosa me ne viene
Io credo che sia stato giusto
Prendere di petto questa situazione
La scossa è stata forte
I risultati cominciano ad esserci
Badate
Se
Nel terzo trimestre dell'anno scorso noi abbiamo avuto una impennata della cresce
E questi sono i dati
Che ci portano al due per cento di crescita
Che non avevamo dal due mila centrosinistra
Dopo il periodo oscuro diciamo di stagnazione
Del Paese
Due per cento di crescita vuol dire che questo Paese ha prodotto
Qualcosa come trenta miliardi di ricchezza in più
E poi questa è la chiave anche per redistribuire la ricchezza
E quest'anno non puntiamo a mantenere un alto tasso di crescita del Paese
Se quel due per cento lo si è ottenuto perché nell'ultimo trimestre del Paese ha fatto lo scatto del due no contro ogni previsione
Del Fondo monetario della Confindustria che non tutte sbagliate
è stato anche perché questo Paese ha avvertito
Che c'era una guida politica nuova
Sono cresciuti gli investimenti esteri perché si è avvertito che c'era una guida politica credibile
In grado di rimettere sotto controllo il bilancio dello Stato
E per la sferzata che è venuta dalle liberalizzazioni
Che hanno dimostrato che in questo Paese non si difendono posizioni corporative di monopolio
Ma si apre l'economia del Paese
E anche da questo
Viene
La crescita
Che è condizione per rimettere in movimento un dinamismo sociale per offrire nuove opportunità
Crescita della ricchezza
Crescita dell'occupazione
L'avvio di un processo per rendere l'occupazione meno precaria
Di quanto non sia accaduto nel corso di questi anni
Questi sono
I risultati che cominciano dopo pochi mesi
Ad essere frutto di uno sforzo di cambiamento che deve continuare coraggiosamente
Sono di fronte al Parlamento disegni di legge molto importanti
Di grandissimo rilievo che richiederanno un impegno dell'insieme della coalizione
Uno per tutti la riforma delle professioni
Che è una condizione importante non solo per accrescere la competitività del Paese
Ma anche per offrire nuove opportunità
Alle nuove generazioni
E io sono persuaso che attraverso i risultati
Crescita dell'economia riduzione drastica dell'evasione fiscale
Anche perché siamo Nese e come è scattato un messaggio alle sue
Agenti ha capito
Ma stanza rapidamente che al governo non c'erano più quelli che incoraggiavano l'evasione fiscale
Io penso
Io penso che questo ci può consentire già a partire dall'anno prossimo
Di spostare risorse
Verso maggiori rilevanti verso la scuola l'università la ricerca più di quanto non siamo riusciti a fare
In una legge finanziaria che certamente ha avuto qui un suo punto di debolezza rispetto all'incesto ITA del Paese
E nello stesso tempo di premere l'acceleratore sulla politica di riequilibrio
Sociale
E di sostegno anche attraverso una politica fiscale selettiva
Dei redditi medio bassi in questo Paese che sono tanti che riguardano tanti cittadini Italia
In un Paese nel quale la forbice
Tra chi ha di più e chi ha di meno si è enormemente allargata nel corso degli anni del governo della destra
Allora
Si fa un gran parlare diciamo di di della necessità delle riforme strutturali
Io credo che noi queste riforme abbiamo cominciato a farlo
In tantissimi campi importanti
Certo c'è una parte della opinione pubblica una parte dei mezzi di informazione sia che per riforme strutturali considerano soltanto quelle cose che
Peggiorano la vita dalla maggioranza degli italiani sta per cui persino questa parola che era una parola nostra diciamo è diventato una parola che viene considerata con una certa inquietudine da da molti cittadini
Per cui le uniche liberalizzazioni che piacciono sono quelle del lavoro
Noi abbiamo fatto alcune liberalizzazioni che toccano interessi
Più nascosti se volete ma assai corpo opporsi
Perché nelle misure del governo
Beh insomma io credo che
Le grandi compagnie di assicurazione perderanno qualcosa
E gli assicurati guadagneranno qualcosa
Le grandi banche perderanno qualcosa i correntisti guadagneranno qualcosa
E alla fine a conti fatti noi avremmo un Paese meno ingessato
Ma anche
Una maggiore tutela dei diritti del cittadino utente del cittadino consumatore qui forse la sinistra il passato ha guardato poco guardando molto di più al cittadino lavorato
Ma noi sappiamo che
La qualità della vita il livello di diritti e persino livello diretto delle persone non dipendono soltanto da ciò che si ottiene nel lavoro
Ma in misura crescente da ciò che si ottiene nella società
Come consumatore come utente
Come cittadino
Abbiamo cominciato a incidere anche nel campo difficile problematico
Dei diritti individuali
Vedete
Io credo che
Uno degli atti costitutivi
Del partito democratico come lo intendo io adesso è il documento con il quale sessanta parlamentari in gran parte ex democristiani della Margherita
Hanno difeso i diritti degli italiani
Immagino con sofferenza
Ma ce l'ho con sofferenza
Ma con fermezza e convinzione un uomo come Oscar Luigi Scalfaro
A
Preso la parola per difendere la laicità dello Stato e la laicità della politica
Il che naturalmente non significa in alcun modo che si voglia togliere la parola
Ai vescovi italiani
Ma è molto importante
Che siano delle grandi personalità del mondo cattolico democratico a rispondere ai vescovi italiani
E io sono convinto che sul cammino dell'allargamento dei diritti delle persone
Noi possiamo procedere
Con un impegno comune di cattolici e laici
E con un dibattito pubblico elevato che attraverserà
Il campo cattolico come attraverserà il mondo laico
Da questo punto di vista alcuni dei laici del centrodestra penso all'intervista di Tremonti sul Corriere della Sera hanno offerto direi una prestazione la cui mediocrità
Culturale ed etica lasciando eventualmente
Fra senza parole
Senza parole
Mentre
Lo dico da laico sa mentre la lezione Etica
Del saggio del cardinale Martini credo che come la
Direi la forza di un messaggio cristiano
Che guarda
Alla persona
Alla sofferenza della persona
Alla solidarietà verso la persona
Come Criterion
Dell'agire sociale
Più che non alla difesa
Degli istituti giuridici
Vedete perché io ritengo che quella proposta di legge
Prudente moderata che abbiamo
Presentato al Parlamento sia una proposta
Che può essere difesa anche sul piano etico e non soltanto sul piano giuridico
Perché in definitiva
Con quella proposta di legge sì migliore la vita
Di
Un milione un milione duecento mila un certo numero di nostri concittadini
Riconoscendo dei loro diritti senza offendere in nulla
Nei sentimento religioso gli italiani
Ne il matrimonio
Troppo di una impressionante ipocrisia capitato di sentire un dibattito qualche esponente della destra di dire Emma qui avete scritto che
Si può fare la dichiarazione all'anagrafe
Chiara salario extra
Eversivo
E
E che magari magari ci possono andare entrambi
E magari questi due omosessuali vanno insieme all'anagrafe e dicono noi viviamo insieme
E
Nel fare in quel sito vivranno questa giornata come un matrimonio
E quand'anche fosse
E se queste due persone andando all'anagrafe diciamo regolarizzando la loro unione vivranno una giornata e vorranno far festa diciamo
Io non credo che questo offenda nessuno ed anzi penso che tutti noi dobbiamo sentire un sentimento di solidarietà verso queste persone
Che vivranno una giornata lieto
Non hanno forse festeggiato alcuni dei grandi moralisti della destra quando si sono uniti in secondo terzo matrimonio
Io credo ecco noi dobbiamo essere orgogliosi che sia pure tardivamente
Perché questa legge aggiunge tardivamente rispetto alla legislazione che caratterizza la totalità dei Paesi civili diciamo dai quali siamo circondati
Sia pure tardivamente ecco il centro sinistra non i grandi modernizzatori di quelli di quella destra Christié persino definita liberale in un momento di fantasia Vitis
E che ora si riscopre bacchettona diciamo io una forma francamente ridicola considerato diciamo standard medi gli spacco il patto è
Io penso che c'è
C'è in questo ora eccola questo è il cambiamento del Paese poco in pochi mezzi
In pochi mesi il centrosinistra ha fatto più liberalizzazioni di quelli che in cinque anni abbiamo fatto Berlusconi
Ha portato in Parlamento un numero impressionante di riforme avviato una politica di giustizia sociale
Ha messo in campo finalmente le proposte per migliorare la vita delle persone e per riconoscere diritti
Civili
Che sono riconosciuti in tutti i Paesi democratici che ci circonda cominciato lo sforzo per cambiare il Paese
E questo non glielo dico e insomma a quei compagni che dicono il partito democratico è una svolta a destra magico ma chi è il cuore di questa azione di governo se
Se non il partito democratico
E a cosa deve servire il partito democratico se non a rafforzare questo asse di governo
A dargli anche la forza di un maggiore radicamento nel Paese
E di questo sforzo di cambiamento fa parte anche la la vere proposto un nuovo profilo internazionale dell'Italia
Percepito come tale diciamo io ho qualche difficoltà a spiegare so
Ai miei amici questo è noto che sono miei particolarmente amici palestinesi
Che qualcuno vorrebbe mettere in crisi da sinistra il Governo italiano che a loro appare come quello più di sinistra che c'è diciamo dal loro punto di vista
è difficile far capire insieme per il mondo che
Lo sforzo di innovazione che noi abbiamo portato
Innovazione rilanciando il profilo dell'Italia come il paese più impegnato per ridare forza al Progetto Europeo
Perché abbiamo bisogno di un'Europa unita e forte
Se vogliamo che l'Europa conti nel mondo e se l'Europa conta nel mondo contano di più quei valori
Che in questo continente si sono radicati che sono i nostri valori la democrazia politica la libertà delle persone il rifiuto della pena di morte
Questa è l'Europa
E un Europa uniti da è nel mondo io credo una forza per chi vuole una globalizzazione diciamo dal volto umano
E da da questo da questa battaglia per l'unità dell'Europa nell'Italia di Berlusconi si era messa in in in disparte diciamo
Almeno
E noi siamo tornati ad essere una forza motrice da questo e percepiti come tali
Basta vedere il modo in cui nel Parlamento europeo è stato accolto Giorgio Napolitano suo discorso
Per l'unità dell'Europa
In questo Mediterraneo nel quale noi siamo in mezzo dice
E che è stato attraversato in questi anni questo Mohammed riterranno allargato dal rischio di uno scontro di civiltà tra l'Occidente e l'Islam
Sull'onda di una politica unilaterale
Che pretendendo di fare la guerra al terrorismo alla fine lo ha reso più forte
Noi siamo tornati ad essere un fattore attivo per cercare di cambiare strada cercare di cambiare strada e molto diverso da fare un corteo contro quello che succede se vorrei che fosse chiaro
Care di cambiare strada
Perché il Libano e diverso dall'Iraq
Perché nel Libano è la comunità internazionale
Non una coalizione di volonterosi
E la comunità internazionale c'è andata sulla base di una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fermare la guerra non per farlo
E lì c'è una forza internazionale batte una sfida difficile rischiosa non è una passeggiata
Ma lì c'è una forza internazionale nella quale ci sono i i militari europei ma accanto agli europei ci sono i turchi ci sono quelli del Qatar cioè ci sono i cristiani musulmani cioè c'è la comunità internazionale
Ed è questo il punto di svolta uscire
Da uno scenario di scontro fra Occidente e Islam
E ricostruire lo scenario di un impegno per la pace dell'intera comunità internazionale sotto la bandiera delle Nazioni Unite non era questo che voleva
Dall'opposizione ora lo stiamo facendo dal governo
E certi
Certo questo comporta un rapporto più più problematico
Anche con gli Stati Uniti
Che è un grande Paese del quale siamo alleati
E che sia un grande Paese lo dimostra anche la ricchezza del dibattito politico che c'è nell'Est lo dico a chi ci accusa la destra di essere antiamericani perché qualche volta la pensiamo esattamente come il settanta per cento degli americani diciamo
Finché sta accusa di antiamericanismo andrebbe estesa diciamo enormemente certo gli Stati Uniti sono una nazione indispensabile
Nel mondo di oggi
Ed è difficile persino rimediare agli errori degli Stati Uniti senza cooperare con gli Stati Uniti
Se si vuole fare politica nel mondo
E quindi il rapporto con gli Stati Uniti deve necessariamente essere capacità di difendere con dignità il nostro punto di vista
Ma anche lealtà
Sì di un rapporto di alleanza che comporta vincoli e obblighi
Vedete
Lo so che l'Afghanistan è una sfida complessa
Perché dopo cinque anni di presenza internazionale noi avvertiamo ancora la difficoltà di un processo di stabilizzazione
Ma
Noi che ci battiamo ne abbiamo parlato oggi con il presidente Karzai
E dire qui bisogna elaborare una strategia rinnovata
Per realizzare la pace in Afghanistan bisogna rafforzare impegno civile economico politico culturale e non pensare che si possa pacificare quel Paese soltanto attraverso l'uso delle armi
Ma per fare questo discorso che a noi interessa moltissimo e come dire ci siamo enormemente esposti l'Italia che ora è membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Dove siamo stati eletti con centottantasei voti su centonovantadue votanti
Che non richiede per nessun Paese
A dimostrazione diciamo che si dice nemo propheta in patria ma all'estero non c'è ma diciamo
L'Italia ha chiesto per sé
E ha ottenuto il compito di essere come si dice il relatore
Nel momento in cui il Consiglio di sicurezza dovrà rinnovare il mandato
In Afghanistan
Perché in Afghanistan ci si sta su mandato delle Nazioni Unite
E
A marzo ci sarà il dibattito per rinnovare il mandato della missione civile che si chiama UNAMA
E poi a ottobre ci sarà il dibattito per rinnovare riscrivere il mandato della missione militare che si chiama Aisa
E noi abbiamo chiesto di essere nuovo a coordinare questa discussione proprio allo scopo di avere in quella sede che sede
Più a più importante una discussione su che cosa bisogna fare per il futuro dell'Afghanistan ora voi vi immaginate
In che modo potremmo andare a questa discussione se non ce ne andassimo degli
Con quale autorevolezza potremmo dire al mondo bisogna lavorare un nuova strategia eserciti regolari e voi l'avete già elaborata e e perché è
Cioè è del tutto evidente che c'è un rapporto indissolubile tra le responsabilità che un grande paese si prende e la possibilità di a vere Prisco
Di incidere di fare politica
Dentro il quadro delle delle alleanze internazionali
Dentro il quadro delle responsabilità europee
Dentro il quadro delle responsabilità nelle Nazioni Unite si fa politica
Fuori da questo quadro si testimoni
è un'altra cosa
E la forza della nostra politica estera è che noi siamo tornati ad essere un soggetto politico internazionale
Che cerca di costruire processi di pace
Con il peso
Di un Paese che è membro del G otto
Che è membro della NATO che membro dell'Unione europea
E che in questi contesti si assume le sue responsabilità
E nello stesso tempo
Di un Paese che cerca di allargare anche gli orizzonti della sua politica internazionale
Avete in cinque anni di Governo Berlusconi Italia non aveva messo piede in Asia
Non so se avete presente la piuttosto vasta
Ed è esattamente il continente dove si decide
Il futuro del mondo
Il motore della globalizzazione
Ci in pochi mesi
Poi Prodi stessi siamo stati in Cina in Giappone in India
Abbiamo riallacciato rapporti economici culturali tutto questo vale anche percentuali di PIL non è soltanto politica
Non è soltanto Poli
Sono anche grandi opportuni date le nostre impresa
E abbiamo trovato un mondo che ci vuole bene e non ci vuole male certo quando avevamo il capo del governo che dicevano che li mangiano i bambini era difficile
Avere dei buoni rapporti su questa base diciamo o quando c'era Tremonti voleva mettere i dazi eccetera ma avendo di fronte un governo normale
Che vuole discutere che guarda che guarda alla crescita di quel file come una grande opportunità per noi l'Italia non deve avere paura della globalizzazione
La la la destra ha portato nel governo una cultura della paura della globalizzazione
Arrivano il come si chiama la richiesta di storielle che si diceva cioè cinesi no ecco tutto è scappata
Cioè l'idea che grandi popoli si affacciano sulla scena mondiale
Non è qualcosa che ci deve spaventare anche perché noi siamo un Paese che ha una straordinaria capacità di cogliere queste opportunità
Che io sono stato racconto perché cortei sono stato lì nel Pantheon della storia cinese
Dove c'è c'è un'enorme Mosaico dove
A parte il fatto che credo che gran parte l'ha fatto un'impresa italiana
Dove ci sono tutti i grandi personaggi della storia della Cina da Confucio densi e opprimente
E i in questo in questa galleria di di grandi personalità ci sono solo due persone che non sono cinesi
Tutti gli altri sono cinesi abbiano e sono
Marco Polo e Matteo Ricci due italiani
Ed è abbastanza impressionante
Cioè quanto il cosmopolitismo degli italiani
Fra di noi uno dei paesi che dovrebbe cavalcare la globalizzazione
Italiani sono dappertutto
Con le loro impresa e con le loro capacità hanno una straordinaria capacità di mescolarsi poi ai popoli quindi tra i quali gli italiani vanno a vivere
E
Io credo che noi dobbiamo guardare a questo mondo globale
Come ad una realtà che non ci spaventa
Che ci sfida ma che non ci spaventa
E vedete è vero che i cinesi imiterà nostri prodotti
E questo è ci dobbiamo difendere da questo devo difendere diciamo ovviamente con le regole di un corretto commercio internazionale ma è anche vero che Mammano che i cinesi diventano ricchi accade cade testimone che ci siano dei cinesi che vanno negozio dicono vorrei un pullover italiano glielo danno dice no c'è questo è un'imitazione notturno con italiano vero
Voglio quello italiano zero
E Mammano che questi Paesi crescono
Diventano di nuovo un mercato per noi
Perché noi siamo e qui la nostra forza siamo il Paese della qualità siamo il Paese in grado di di di proporre un marchio di qualità che non ha eguali nel mondo
Che è la chiave della nostra competitività ma certo per mantenere questo questo livello dobbiamo investire sull'intelligenza dobbiamo aprire questo Paese alle nuove generazioni
Bisogna rimettono in movimento bisogna sconfiggere le resistenze corporative una certa gerontocrazia che ci affligge anche nella politica ma anche nelle università nel mondo dell'impresa
Are in Italia
E ci vuole una grande forza politica che lavori a sbloccarli
E che sia parte nel mondo di una sinistra nuova
Io la chiamo così centro sì la sinistra nuova poi si definisce centrosinistra che un campo progressista
Nuovo
Che sta crescendo
La sinistra non solo non è finita diciamo con l'esaurirsi con la sconfitta dei grandi movimenti ideologici del secolo scorso
Ma se per sinistra intendiamo quelli che si battono in diverse parti del mondo
Controlli Slim contro la povertà sta la grande sfida contro la povertà contro la guerra contro la violenza
Per ridurre le diseguaglianze per fare in modo che la globalizzazione offra tutti delle opportunità
Quelli che si battono per uno sviluppo sostenibile per un nuovo modello di sviluppo che lasci alle generazioni future un mondo vivibile
Questione che
Che non viene dalla nostra cultura comunista socialista
E che tuttavia oggi si impone come uno dei principali discrimini tra destra e sinistra nel mondo
Vedete
Come appunto non noi non abbiamo la nostra cultura non ha il monopolio della sinistra
Se alcune delle principali idee che caratterizzano la sinistra moderna non vengono dalla nostra cultura
Allora se per sinistra si intende quel campo di forze che nel mondo si batte
Per cercare di cambiare il corso delle cose sulla base di questi valori però date un campo enorme
Fortunatamente
E che va molto al di là dei confini del movimento socialista
E di cui il movimento socialista è un una sezione una parte
E questo enorme campo ha bisogno di una nuova sintesi culturale
E io credo che l'esperienza della costruzione del partito democratico in Italia ci colloca in questo campo come un'esperienza avanzata
Un'esperienza avanzata un'esperienza in grado di stimolare la ricerca anche in altri paesi senza la pretesa di essere noi l'ombelico del mondo diciamo però con quell'ambizione
Che è sempre stata propria delle forze progressiste democratiche della sinistra di questo paese di dare un contributo originale creativo
E non soltanto di ricopiare le ricette sperimentate altrove
E in fondo diciamo se penso alla mia storia la forza di quel partito da cui vengo io diversi tra di noi
Appunto era quello di concepire in quel caso l'essere comunisti in un modo creativo
E molto diverso dal modo in cui altri
Lo concepirono in altre parti del mondo
E quella esperienza creativa
A mio giudizio è stata la condizione perché poi la sinistra potesse rimettersi in cammino e non fosse travolta dalla fine del movimento comunista
Ecco io credo che
La prospettiva creativa
è quella di cimentarsi nella costruzione di un grande partito
Grande rispetto per le altre ipotesi politiche che sono in campo
Ma a me sembrano
Non adeguate alla necessità di trasformare il nostro Paese e di rinnovare la sinistra
Di qui delle altre posizioni che sono in campo nel nostro congresso io rispetto un punto
E cioè la preoccupazione
Che in questo processo di cambiamento Fossa in qualche modo smarrirsi la la forza ideale di una posizione di sinistra del nostro
E io credo che questo sarebbe sbagliato sarebbe sbagliato anche per il partito democratico
Guai se nel processo del partito democratico si smarrisce la carica ideale della sinistra come guai se dovesse smarrirsi
Il contributo peculiare della tradizione cattolica democratica
Io credo che la forza di questo partito cessi ognuno ci porta con forza la sua storia la sua idealità
E se non diventa
Una sorta
Vi porto delle nebbie diciamo dove tutto si confonde tutto si occupa
Certo sarà sarà un un grande partito dove si discuterà dove ci sarà una pluralità di di idee di di
D'altro canto è un partito un partito che ha preso il trentuno per cento dei voti alle elezioni
L'Ulivo
è di gran lunga la più grande forza italiana e quel trentuno per cento e un punto di partenza non è un punto d'arrivo
E quindi una grande forza voli piena soffrirà ad essere la grande forza di governo che aspira a rappresentare il trentacinque e il quaranta per cento degli italiani per forza è una forza plurale sull'intero oggi nel mondo di oggi
E che alimenteranno il suo seno una ricerca e un dibattito culturale e di via e certo che noi ciascuno di noi
E noi tutti insieme ci andiamo con l'orgoglio della nostra storia della nostra identità
Dico detto per scherzo lo ripeto non è tanto lo scherzo diciamo perché che persino io che non sono mai stato poi molto di sinistra diciamo nell'ambito della sinistra
Perché quando uno già e nell'ambito della sinistra volere essere anche molto di sinistra secondo me è un'esagerazione
Persino io mi sento in dovere diciamo nella prospettiva del partito democratico di
Di rendere evidente
Di marcare se volete anche perché forse la politica internazionale è un campo in cui questo
Dite sì il mondo e così carico di tragedie di ingiustizia e di povertà che guardando il mondo uno ha l'impressione che c'è bisogno di una sinistra diciamo che abbia una forte carica ideale
Io sento ovviamente
Compito il compito nostro di portare nel processo di costruzione del partito democratico la sinistra con la sua storia le sue idealità
La sua identità
Ma una sinistra che abbia la consapevolezza
Che per continuare a fare vivere i nostri valori dobbiamo trasformarci
Perché altrimenti diciamo lì come se noi li mettessimo in un armadio
Sì il non si conserva annuncia i valori
Se uno li conserva vanno a male vanno usati
Vanno spesso