Tra gli argomenti discussi: Destra, Hayek, Liberalismo, Miglio, Politica, Psicologia.
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psicoterapeuta
Presidente Minello altri con un paginone
E poi Giordano Bruno Guerri con una mente da pagina del Giornale di Mila no levano un documentato Chirac Chris contro la destra sotto lo stesso titolo caro a destra quante occasioni perdute
Che Miniero Al via un incipit magistrale quando scrive
La politica si accorge troppo tardi di quanto accade assorbita totalmente nelle contingenze del potere quasi mai ce l'aveva a pensare idee che durino più dei cinque minuti della rissa in televisione
E poi ricordo alcuni errori capitali della destra
Ci occorreva di aumentare la produttività non l'occupazione a buon mercato e quindi deve imitare anche l'immigrazione si è rifatto l'opposto
Oppure una dirigente Jack medici degenerata ha lasciato che per vari lustri comunisti rovinasse ero la scuola e l'università plasmando le alle urgenze occupazionali e ideologiche dei peggiori
Risultato il collasso dell'università che non è un difetto di fondi Maimeri bile alla leva pessima è sempre peggiore degli insegnanti
Per conto caro al vinello ma che cosa proponi come rimedio il solito ritorno alle origini di chi non sa proporre una nuova visione a parole auspicate imboccata
Così proponi un ancora mento tu dici ai liberi e mi più coerenti come quelli di von Hayek che definisce addirittura un gigante
O gli anarco libertari americani che vorrebbero privatizzare anche la polizia o a quel capoccione di Miglio che spinse la lega al suo suicidio isolamento padana
Ma Dio solo Petrarca Geminello sa che cosa ci sia di tanto il gigantesco in un economista come Airc e che non vedeva nessun rischio di squilibrio nel rapporto tra capitaliste dipendente
E che rifiutò sistematicamente di riconoscere quanto quello squilibrio venisse esasperato dalla sovrappopolazione dal conseguente sovrabbondanza di manodopera
RAI e che per gli altri celebrati maestri del liberismo accademico l'assunzione di un dipendente non è mai espressione di un qualche mitico potere khomeinisti dicono ironicamente
Ma è solo un libero e consapevole il corso un sensuale consensuale contratto tra due persone libere
Ha mai sentito parlare questi giganti di un fenomeno chiamato disoccupazione per il lavoratore accettare o rifiutare un lavoro significa scegliere tra una vita dignitosa e la povertà o addirittura laddove c'è una forte sto per la popolazione come nel terzo mondo tra la sopravvivenza oppure la morte per fame
Un buon equilibrio si crea solo quando non c'è sovrappopolazione né quindi sovrabbondanza di manodopera
Ma ciò esige una regolazione della natalità che i liberisti duri e puri da bravi borghesi Totti accademici benpensanti allineati ai veti ecclesiastici hanno sempre rifiutato
E quanto all'altro gigante Gianfranco Miglio
Fu proprio il suo tumulto provincialismo padano che impedì ai dirigenti leghisti di capire che depurata del suo stordito antimeridionalismo la lega poteva diventare la forza politica nuove maggioritaria di tutto il Paese
Perché lo sfruttamento dei lavoratori autonomi e dipendenti del privato che costituiscono i quattro quinti delle forze di lavoro e dell'elettorato da parte della classe politico-burocratica statalista erede impicco identico in tutta Italia
E che quindi questa vera lotta di classe del nostro tempo da me indicata già vent'anni fa poteva unificare portare alla vittoria
Gli sfruttati del Nord con quelli del centro sud antiche dividerli e portarli alla sconfitta
Come ha fatto il razzismo nordista di miglio e della lega
Benché intuitivo e lucido mi è sembrato all'articolo di Giordano Bruno Guerri
Che solleva il problema sotto al Teatro alla caldi dell'involuzione clericale della nostra destra
E denuncia la minaccia dell'unione europea che scrive fondato ha commesso il primato dell'economia
Espresso rovinosamente nell'Euro i del burocratismo sarà radicale differente omologa rischia di essere solo il trionfo della rovinosa idea marxista
E tuttavia nell'uno e nell'altro articolo
Death anzitutto un errore di fondo considerare destinataria del proprio appello la destra cioè una forza politica conservatrice
Mentre le idee della rivoluzione liberale solo in parte bloccate dal dire delle guerre c'ho le idee innovative
Che possono e devono essere contrapposte a quelle anch'esse conservatrici immobili sia della cosiddetta sinistra burocratica e statalista
Ma per capire questo paradosso bisogna avere una visione nuova della rivoluzione liberale
Una visione che imperniata sulle analisi della psicologia politica liberale denunci la contraddizione basilare dello scontro tradizionale da una sinistra che ha tra i ceti produttivi coi suoi ideali progressisti nel campo dei diritti personali e sociali ma poi li delude li sfrutta
Con le tasse per mantenere le sue sterminate burocrazie parassitarie e una destra che appena è quei ceti con le sue promesse di sgravio fiscale di libertà economica
Ma poi li dell'uno del con la sua cultura reazionaria e clericali piante e la sua inconcludenza a livello fiscale e burocratico
Insomma una visione che veda nella rivoluzione liberale una vera rivoluzione l'unica mai neppure tentata che non stanno né a destra né a sinistra ma lì sopra di quelle decrepita informazioni
Approdate all'immobilismo deprimente della politica attuale
Questo articolo forchette trovarlo sul mio sito www punto Luigi De Marchi punto it per oppure sentire nei contenuti nella rubrica il punto che tengo dal lunedì al venerdì alle ventuno e quindici su Canale dieci di Sky perché mi ci sentiamo venerdì mattina verso le nove
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