L'attualità politica francese

Radio radicale ci siamo procurati il libro di Pascal Bruckner la tiranni della finita se la tirannia della penitenza
Il saggio sul masochismo occidentale di cui parlavamo qualche sabato fa cercando gli antidoti dall'offensiva del movimento neo anticolonialista francese un movimento che fa presa sull'intellighenzia d'Oltralpe dicevamo perché ben solletica i sensi di colpa dell'Europa
Nel frattempo abbiamo avuto il viaggio del Papa in Turchia che ha tanto esaltato gli europeisti filo turchi laici per lo più invece di metterli in crisi
Di fronte alla constatazione che di questa peculiarità europei sì ma il senso di colpa per l'appunto non v'è traccia al di là dei Dardanelli e non mi riferisco tanto al genocidio degli armeni quanto all'imperialismo e al colonialismo ottomano
Colpa della storia e della geografia ma si sa l'Europa l'Unione europea questa Europa è fatta apposta per superare l'una e l'altra con buona pace dei federalisti di ieri che al contrario dei federalisti postmoderni contemporanei
Ritenevano tutt'altro
Che che che che inutili sterili si dice oggi le la le riflessioni che oggi sono diventate dispute e sull'identità e sulle radici europee
Ignazio Silone ad esempio i Sironi anni che ne siamo dovrebbero saperlo era convinto che l'eredità greca quella romana e quella cristiana dell'Europa non solo non è superata ma non è neppure superabile un patrimonio cioè da rivendicare e di cui essere fieri
Come la mettiamo Silone un compagno che sbagliava e Albert Camus un altro compagno che sbagliava quando scriveva che la storia della rivolta cioè in definitiva del riscatto dell'uomo e indissolubilmente intrecciata con la storia del cristianesimo
Pascal Bruckner non è meno un attimo devoto né un laico dialogante né tanto meno un clericale per riprendere le categorie nelle quali Federico Punzi su Notizie Radicali di qualche tempo fa
Ritiene che si articoli il partito tra virgolette anti progressista tra virgolette anche anti progressista in realtà ben più articolato soprattutto a sinistra
Ne Quagliariello né Ferrara né Buttiglione né pena insomma e neppure Ratzinger
Ci sono però anche i Sironi anni ci sono anche i camici anni ci sono anche leopardi anni e speriamo che ci sia anche qualcuno di noi c'è anche la finché il plot e c'è
Pascal Bruckner che guarda caso sceglie questa epigrafe di Khan per il suo libro parole scritte sessanta anni fa subito dopo la guerra cito siamo in un tempo in cui gli uomini spinti da mediocri e feroci ideologia si abituano a vergognarsi di tutto vergogna di loro stessi vergogna di essere felici per voglia di amare e di creare bisogna quindi sentirsi colpevoli è così così trascinati davanti al confessionale laico che il peggiore di tutti
Fin qui cambi ma leggiamo più tenero e visto che possiamo sfogliare il suo libro
Pentirsi pentirsi ecco il messaggio che dietro il tanto sbandierato edonismo ci martella la filosofia occidentale da mezzo secolo a questa parte una filosofia che vuole essere parola emancipati dice e cattiva coscienza del suo tempo quel che essa ci infonde
Il fatto di ateismo altro non è che la vecchia nozione del peccato originale l'antico veleno della dannazione
In terra giudeo cristiana non c'è carburante più forte del senso di colpa e più i nostri filosofi e sociologi si proclamano agnostici a te i liberi pensatori più rafforzano la credenza che loro stessi rigettano
Come diceva anice le ideologie laiche hanno in nome dell'umanità sopra cristianizzato il cristianesimo e ribadito il suo messaggio
Dall'esistenzialismo al costruttivismo tutto il pensiero moderno si consuma nella denuncia meccanica dell'Occidente di cui essa sottolinea l'ipocrisia la violenza l'abominio
Sono pochi a non aver ceduto a questa routine spirituale che applaudire una rivoluzione religiosa che un regime oppressivo che si è stata sia sulla bellezza degli atti terroristici o sostiene questa o quella guerriglia perché
Ha il merito di contestare la nostra logica imperialistica
Indulgenza per le dittature straniere intransigenza nei confronti delle nostre democrazie
Eterno movimento un pensiero critico dapprima sovversivo si rivolge contro se stesse diventa nuovo conformismo ma un conformismo aureolato dai ricordi dell'antica ribellione
L'audacia di ieri si trasforma il luogo comune
Il rimorso ha cessato di essere legato a circostanze storiche precise diventa doc ma derrate spirituale quasi moneta di scambio si organizza tutto un commercio intellettuale con tanto di chierici addetti al suo mantenimento che distribuiscono permessi
Di pensare e di parlare al minimo scarto questi atleti della contrizione
Alzano la voce
Regolano la correttezza del linguaggio danno il loro imprimatur oppure lo negano questo uso ripetuto dello scalpello consta trovo contro se stessi lo chiameremo dovere di penitenza
Come ogni ideologia questo discorso si declina sul registro dell'evidenza nessuna dimostrazione tanto le cose sembrano chiare
Basta ripetere basta conferma il dovere di penitenza è una macchina da guerra che riassume diverse funzioni censura rassicura distingue
In primo luogo vieta al blocco occidentale colpevole per l'eternità di giudicare di combattere altri regimi altri stati altre religioni i nostri crimini passati Cinti mano di non aprir bocca il nostro solo diritto è il silenzio
Riserva neutralità saranno la nostra redenzione
Basta schierarsi basta impegnarsi nelle cose del tempo se non sotto forma di approvazione verso coloro che un tempo noi opprimendo e così avremo due voci venti uno buono quello della vecchia Europa che si fa da parte l'altro il cattivo quelli del quello degli Stati Uniti che invece interviene che si mischia in tutto
A che cosa dobbiamo rimanere leali alle pagine buie della nostra storia o al modo in cui ne abbiamo tratto le elezioni alla lunga litania dei massacri oppure allo sforzo dispiegato per uscire dalla servitù e dall'ingiustizia
Hanno il compito di saper infondere negli altri il senso dalla vergogna che tanto a lungo ci ha roso
Un po'di cattiva coscienza atterrando a Riad Karachi Mosca Pechino l'Avana Caracas Algeri Damasco Rangoon arare Khartoum sarebbe salutare per quei popoli ecco Dalila lista non è esaustiva avverte Bruckner se lo fosse
Beh allora un posticino spetterebbe anche ad Ankara non per motivi di democrazia sia chiaro ma di cultura certo come dicevamo la volta scorsa
Aiuterebbe sei Bouteflika il presidente algerino cominciasse a pretendere le scuse anche dalla Turchia invece che solo ed esclusivamente dalla Francia per i secoli di colonizzazione subita dal suo paese
Bene a sabato prossimo grazie per l'attenzione io sono Ruffi e questa naturalmente è radio radicale