La grande storia del Concordato - Presentazione del libro di Gennaro Acquaviva

Grazie d'essere qui
In questa bella casa del Presidente del Senato in questa splendida sala
Io innanzitutto ringrazio il presidente del Senato della cortesia dell'affetto con cui ci dice e e delle parole che ci dirà poi subito dopo rispetto a questa piccolo evento che non è un evento mondano è un amento di riflessione mi auguro almeno come tutti noi di riflessione di confronto su di un argomento che ciclicamente e anche in queste settimane è ritornato d'attualità il concordato tra lo Stato italiano la che la Santa Sede
Gliene il libro che presentiamo è un volume che raccoglie gli atti di un convegno abbiamo fatto un paio d'anni fa io insieme ad altri
Storici ed intellettuali socialisti si intitola la grande riforma del concordato eh
Edito dalla casa editrice Marsilio di Venezia e contiene ripeto questa questo confronto a più voci con molti protagonisti
Che che tenta di riconsiderare che cerca di riconsiderare le ragioni per cui e il Concordato del ventinove doveva essere modificato come è stato modificato dal presidente Craxi e dal cardinale Casaroli
Nell'ottantaquattro e che il risultato ha portato in qualche maniera anche nel presente
Insieme a me Equino presenteranno dei grandi amici illustri ospiti Baio innanzitutto do la parola al presidente del Senato per un suo saluto prego
La signore e signori cari amici ne vedo molti degli ambienti sociali quali abbiamo anche lavorato assieme
Debbo dire che ho accettato da bere con piacere di può di promuovere in Senato la presentazione del volume sulla grande riforma del concordato
Curato da Gennaro Acquaviva almeno per tre ragioni
Per la rilevanza obiettiva del tema che il libro tratta
Perché Gennaro Acquaviva è stato un autorevole senatore
Perché lo stesso Acquaviva che ringrazio per aver voluto presentare qui questo libro
è stato anche un protagonista diretto degli eventi che oggi ricordiamo
Proprio in questi giorni ricorrono ventitré anni dal mille novecentottantaquattro quando lo Stato italiano e il Vaticano
Firmarono un documento che è molto di più secondo me di un semplice aggiornamento dei Patti lateranensi repentino
Consentitemi però di muovere questa mia breve riflessione introduttiva a partire proprio dal libro
Che è ricco di contributi autorevoli e di spunti
Nella sua introduzione il cardinale Silvestrini
Con la prudenza diciamo così un po'cardinalizia che doverosa credo sempre cardine ma anche
Per il io almeno da cattolico sono commenta ecco voglio dire non credo sono cento quella cioè finale perché è così deliberano è un dato gestisce oggetto
Con la prudenza ma anche con la chiarezza che lo ha sempre contraddistinto
Traccia un primo bilancio di questa esperienza e di dei suoi aspetti innovativi
Credo che il Concordato dell'ottantaquattro scrive il cardinale Silvestrini abbia veramente ho chiuso una controversia
Con il pieno riconoscimento delle libertà fondamentali della chiesa della persona e dello Stato
Una controversia che era divenuta più acuta per la distanza che si era aperta
Tra i Patti lateranensi la Costituzione della Repubblica italiana
E il magistero del concilio Vaticano secondo
C'è poi un altro punto che mi sembra importando sottolineare sempre nell'introduzione
Dove si pone in evidenza anche l'importanza del fatto
Che il nuovo Concordato
Che da con il nuovo Concordato emerge un interlocutore nuovo
Un protagonista peculiare
Che la Conferenza Episcopale Italiana che molto aveva cooperato per raggiungere l'intesa
E per delineare ne aspetti di contenuto fondamentale
A partire dagli anni Settanta come effetto del Concilio Vaticano secondo la CEE si è posta come soggetto collegiale autorevole fortemente partecipe dei problemi e della crescita della società italiana
E dell'impegno incisivo della Chiesa cattolica nelle sue molteplici espressione
Il rilancio dell'iniziativa per la evangelizzazione la promozione umana aveva scosso è pervaso tutta la cattolicità compositivi benefici per la crescita e la coesione
Dell'intero Paese
D'altra parte come ben ricorda Acquaviva nel suo contributo
Lo stesso Bettino Craxi
Ancor prima di essere eletto segretario del partito socialista nel mille novecentosettantasei
Animato da una grande curiosità che chi lo ha conosciuto personalmente
Era uno dei tratti distintivi della sua forte personalità
Qualche volta una curiosità pungente io ricordo gli incontri a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio quando erano il sindacato
Forse non priva di ragioni personali più pre foto infonde oltre che a quelle politiche si era rivolta a luglio Acquaviva interesserà aiutato
E IMI introdotto nella comprensione del variegato e ricco mondo cattolico con le sue diverse forme di presenza religiosa
E di azione sociale
Se mi è consentito in questa circostanza solo un breve riferimento al mio itinerario di impegno personale
Non posso non esprimere tutta la mia consapevolezza
Della straordinaria vitalità della presenza dei cattolici nella vita italiana
A mio avviso poi al fondo grazie anche agli effetti incisivi del magistero sociale della Chiesa
Che ha decisamente influito lungo tutto il Novecento per contrastare ideologie totalitarie
E per promuovere una costante forti iniziativa di giustizia sociale
E di attenzione ai più deboli
Noi diciamo sempre che si è chiuso un secolo delle ideologie i che hanno diviso lo l'uomo in Europa forse anche nel mondo
Beh io credo o questa profonda convinzione
Che fosse l'insegnamento che Resta più attuale rispetto anche l'evoluzione sia dell'economia che della politica secondo me è proprio l'insegnamento sociale della Chiesa è lì
Se uno hai in mente lo ricorda affermazioni frasi indicazioni della Rerum Novarum potete alla fine dell'Ottocento insomma una visione della società e dei rapporti politici e civili
Resta profondamente nuova viva
Per guardando al documento più lontana quelli che hanno contato profondamente
Proprio questa mia esperienza che anche oggi una mia ferma convinzione come gli ho detto
Mi porta sempre a considerare con il massimo rispetto alla voce autorevole della Chiesa e della sua gerarchia
Ogni volta che questa interviene sui problemi della società per sollecitare gli uomini
A percorrere le strade per realizzare una più forte vera promozione umana
Ed una maggiore diffusione del bene comune
Nel solco di questa storia sento altresì con particolare intensità quel principio contenuto nell'articolo primo del nuovo Concordato
Che sottolinea come la Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono ciascuno nel proprio ordine
Indipendenti e sovrani
Impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti e alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e del bene del Paese
Questa affermazione offre le condizioni finalmente non per un semplice adeguamento dei Patti del ventinove ma Perù una loro sostanziale a mio avviso innovazione per una più incisiva efficacia
Il nuovo Concordato infatti dà attuazione piena la Costituzione della Repubblica italiana in particolare all'articolo sette dove al primo comma si riconosce appunto
Che lo Stato e la Chiesa sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani
Poiché il secondo comma del medesimo articolo sette si sancisce il carattere pattizio delle relazioni tra lo Stato e la Chiesa a partire proprio dallo storico accordo del ventinove
Riconosco come un particolare valore frutto dalla profonda maturazione culturale e civile della nostra società anche grazie
Al radicamento dei valori religiosi nel nostro paese questo carattere pattizio dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa
Che consolida fino a renderlo carattere fondante delle relazioni il principio della collaborazione
Tra lo Stato e la Chiesa per la promozione dell'uomo il bene del Paese
Se guardo oggi a più di vent'anni da quella storica firma non possono compiacermi per rilevanti risultati conseguiti
Perché la libera presenza e azione della Chiesa cattolica potessero esprimersi con continuità ed autonomia
Nei diversi campi religiosi della vita civile dell'azione sociale
Anche le soluzioni individuate per dare concretezza a questa riconosciuta libertà lo voglio dire mi sembrano ancora oggi moderne ed efficaci
Assicurando insieme la continuità delle risorse la periodica partecipazione dei cittadini alla conferma di questo impegno
Il fatto che poi le intese tra lo Stato italiano e la Chiesa fossero maturate per impulso decisivo
Di un leader della sinistra democratica laica
E sembra in qualche modo un segno anticipatore di una positiva evoluzione della politica italiana che ancora oggi si viene svolgendo mezzo difficoltà qualche porta in convenzione ma si viene svolgendo positivamente
A mio giudizio
Sono davvero lieto di questi risultati concreti che insieme possiamo constatare non solo come cattolico
Ma ancora di più come dirigente politico e oggi come presidente del Senato della Repubblica
Perché da questa esperienza possiamo trarre utili insegnamenti
La trasformazione della società italiana ormai sempre più aperti ed integrata nel mondo globale sono di tale intensità e profondità
Da richiedere che questa collaborazione nel quadro della previsione concordataria non si affievolisca
Ma anzi si rafforzi con lealtà
Anche di fronte agli ostacoli più difficili che ci possono essere e ci sono
Una costante reciproca assunzione di responsabilità e infatti
La condizione per la vera autonomia delle parti nei propri ambiti
La lezione che dobbiamo trarre da chi ha operato con determinazione in quegli anni
Proprio qui nel costante richiamo ad assumersi le responsabilità di un confronto per la ricerca delle soluzioni migliori alle corse nuove che si manifestano e che non possono essere eluse periodi così veloci cambiamenti come quelli che viviamo nella nostra società in Europa
Il Concordato dell'ottantaquattro che fin qui ha dato buoni frutti ad uno strumento ancora giovane contiene a mio avviso spazi di più intense positiva cooperazione nella libertà e nell'autonomia delle parti
Lo voglio ripetere qui mi è capitato di dirlo in questi giorni ma ne sono profondamente convinto
Rimettere in discussione gli equilibri e le intese raggiunte mi sembra sbagliato
Non vedo che poi questo problema ci sia nel profondo della società italiana
Bisogna piuttosto con maturità e responsabilità dare completa attuazione alle potenzialità che vi sono contenute
Una società politica e civile matura
Sa distinguere con semplice chiarezza con laicità vorrei dire
I piani e gli ambiti delle autonomie e delle libertà nel convincimento altresì che i valori religiosi sono un patrimonio profondo della nostra vita civile di tutto il Paese
Un Parlamento capace di dialogo e di confronto alto al suo interno
Anche sui temi più delicati perché la politica poi non fugge rispetto ai problemi che pone la società
E che si muova nella sua piena autonomia e senza vincolo alcuno di mandato per tutti i membri del Parlamento
E la migliore garanzia per la libertà e per l'autonomia della chiesa
La garanzia che il confronto e l'impegno comune non siano solo buoni auspici ma come più volte negli anni avvenuto siano costantemente un traguardo possibile
Da conseguire per il bene del nostro Paese grazie dell'ascolto
Lo stress i relatori perché
Anche qualche impegno di queste ore così mi consente di ascoltare fino ad un certo punto quindi mi scuso per questa mio ad un certo punto abbandoni grazie di
Grazie sono io ce lo siamo noi a ringraziare il presidente del senato delle belle parole e soprattutto delle sale voluti entrare
Entrare per primo nel tema nell'argomento nel libro e nella tematica che lo sottende io non ho credo bisogno di presentare gli interlocutori insieme a me
Di di circonderanno questo argomento in questo tema
Partirei dal dal professor Riccardi Andrea Riccardi grande storico della Chiesa del nostro Paese e persone impegnata nel sociale e nel civile e se mi consente Riccardi anche grande protagonista ed esperto nella cattolicità italiana prego grazie
Io credo che questo libro curato da Gennaro Acquaviva con un sapiente uso della memoria dei testimoni ma anche della prospettiva storica vent'anni dopo ci riporta nel cuore di quegli anni ottanta
Amiche Ricci
è stato scritto anni in cui il sistema sembra incapace di riformarsi e in cui l'orizzonte appare segnato dal declino
Sì questa è anche la realtà
Ma non solo
La storia e di versa dalle emozioni del dopo ottantanove della crisi della Prima Repubblica le lenti attraverso cui sono stati letti quegli anni
Del resto quelle mozioni vengono da lontano
Ci sono maturate nel lungo processo di crisi ma anche di delegittimazione della Repubblica dei partiti per usare l'espressione di Pietro Scoppola
A partire dagli anni sessanta e poi con il sessantotto allora bisogna storicizzare anche le emozioni e andare alla realtà
Gennaro Acquaviva e gli altri che hanno collaborato a questo volume ci dicono che proprio nel cuore di quegli anni diciamo così grigi
Ci fu una grande riforma quella del concordato è il titolo del volume e anche il titolo della bella relazione di Giuliano Amato la grande riforma
Insomma tutto non fu grigio o tutto non Fusco porco ci fu una grande riforma che oggi regge all'usura dei tempi
Bisogna dire che
L'opinione pubblica allora non ebbe proprio la consapevolezza che fosse una grande riforma
Ne restano tracce nella storiografia anche più o meno recente se voi prendete per esempio
Non so i volumi di Paul Ginsborg centrati su gli anni ottanta e gli anni novanta
A scorrere non trovate nemmeno citato in una nota l'avvento del concordato mentre trovate come un fatto maggiore l'autorganizzazione delle madri di Primavalle contro la droga fatto che non risulta i testimoni dell'ambiente
Allora io voglio dire quel fatto fu un evento controcorrente alla tesi del declino e dell'incapacità della politica di realizzare qualcosa al di fuori dell'immediato
Ma soprattutto io direi che allora si sottovalutò
Che quell'atto dell'ottantaquattro fosse una grande riforma però non ho capito una larga parte della classe politica proprio per la sua cultura che si era misurata sul dibattito della costituente sul voto dell'articolo sette che sapeva valutare appieno il valore storico di questo accordo
E l'ultima parte anzi la penultima parte del volume perché l'ultima parte sono i discorsi che Craxi con le diverse opinioni da Zanone Covatta dei protagonisti dei partiti è molto interessante perché ci fa vedere proprio la cultura della classe politica consapevole dell'importanza dell'evento
D'altra parte la mentalità prevalente con cui si leggevano le vicende religiose negli anni ottanta era per semplificare
Più modernità meno religione
Più il mondo si sarebbe tra virgolette modernizzato e più la realtà religiosa sarebbe avrebbe perso la sua appresa e la sua rilevanza
La storia realtà andati in maniera un po'differente il mondo non è una grande Francia dove cresce
La secolarizzazione solamente ma il mondo delle religioni passa attraverso la secolarizzazione
Però allora era un po'l'idea che il cristianesimo sarebbe diventato una religione di nicchia perché è un concordato il concordato su una va parola di tempi remoti un vecchio strumento
Per molti cattolici e non cattolici
E una parte del cattolicesimo che si pensava minoranza era passata attraverso il referendum del settantaquattro e dell'ottantuno
Il cattolicesimo anti concordatario
E anche un'immagine nella pubblicistica della Chiesa io ricordo tanti articoli
Anni fine anni settanta anni ottanta le ricchezze della chiesa e via dicendo articoli che poi sono scomparsi nella seconda metà degli anni ottanta quando diciamo tra virgolette le ricchezze sono arrivate paradossalmente e
Era una mentalità una visione che non era sensibile era in realtà del concordato ricordo che al convegno del Febbraro settantaquattro di Roma
Un nutrito gruppo di seminaristi del Capranica da cui oggi pari Nunzia vescovi proposero moderati tra gli altri di dare il cinque per cento dei beni della Chiesa
Non è ai poveri mali istituzioni civili
E il cattolicissimo più un militante
Quello che al convegno di Roma
Del settantasei e fichi che era presente al convegno Roma è stata sei che si sarebbe confrontato con la linea italiana di Giovanni Paolo secondo a Loreto nell'ottantacinque non aveva nella sua agenda il concordato
In realtà il Concordato emerge da questo volume nell'ottantaquattro fu pensato dalla classe dirigente politica italiana e dalla classe dirigente ecclesiastica
Per un cristianesimo c'era religione di popolo pur in un Paese secolarizzato
Non per un cristianesimo che si sentiva destinato solo alla nicchia insomma è stato pensato per un cristianesimo in mezzo alla gente ed era quel cristianesimo
A cui papa Wojtyla pensava che rilanciò al convegno di Loreto nell'ottantacinque
Questo volume mostra come l'armamentario per il nuovo Concordato fosse stato approntato dalla fine degli anni sessanta
A partire dall'iniziativa di Lelio Basso con la Commissione Conella con il negoziato aperto da Andreotti che si dal settantasei all ottantadue
E in questo volume troviamo elementi nuovi e rilevanti su questa vicenda
Ma anche appaiono figure ormai un poco dimenticati al di fuori di certi ambienti come Arturo Carlo Jemolo che racchiudeva in sei nel suo insegnamento nella sua sapienza storico giuridica
Tanta parte della storia dei rapporti tra Stato Chiesa nel nostro Paese
O come padre Lerner Lehner della Civiltà Cattolica che aveva formato generazioni di cattolici con i suoi articoli sulla rivista dei gesuiti
Ma il fatto centrale e più rilevante che emerge da questo volume è la decisione temi la decisione politica della riforma
Il Carignano Silvestrini
Personaggio attento alle dimensioni complesse della storia italiana ricorda
Che Spadolini di telefono a proposito della commissione che doveva rivedere il trattamento economico del clero in pochi mesi
E che gli disse ma dove mai in Italia si è concluso qualcosa in sei mesi in realtà mi sembra fu concluso in cinque mesi
Eppure in questi sei mesi ci fu un apporto creativo Rispetto ai lavori precedenti
Il nuovo ruolo della Cei
E mi sembra che venga dal confronto con il Consiglio permanente della Cei la formula dell'impegno reciproco per la promozione dell'uomo e del bene del Paese e il trattamento del clero con la fine del sistema della congrua
La riforma concordataria la grande riforma quella che questo libro chiama la grande riforma
Fu fatta dal mondo della politica e da quello della chiesa con vari attori un papà
Giovanni Paolo secondo che non aveva la stessa attenzione alle vicende concordataria di Paolo sesto
La scuola diplomatica Casaroli Silvestrini
L'accento
Una larga intesa per una riforma notevole
Acquaviva parla e ha ragione
E non solo lui del ruolo decisivo di Bettino Craxi che quota Bull alle volontà politiche in ordine sparso pronte ma immature prendendo sia una responsabilità al di là della tradizione politica socialista che lui rappresentava Acquaviva ha avuto un ruolo importante
Nel creare un ambiente favorevole e nella gestione del processo negoziale accanto a Craxi Presidente del Consiglio dall'ottantatré all'ottantasette
Ma è anche mi sembra una parte interessante della sua relazione testimone del rapporto di Craxi con il cattolicesimo italiano
Giustamente lui nota come il sei non avesse una sistematica strategia di accostamento quale invece aveva sviluppato il Partito comunista da tempo e con i più diversi ambienti cattolici
Si ricordi la famosa lettera di Berlinguer famosa allora di Berlinguer ha Bettazzi udì Bettazzi a Berlinguer ma ancora prima Togliatti Rodano e tanti altri
Ma c'era c'era una grande differenza i comunisti privilegiavano i rapporti con i mondi cattolici militanti anche nella prospettiva
Non solo di una collaborazione ma di una specie di sintonia storica come si vide alle elezioni del settantasei
E non pochi cattolici amavano l'utopismo comunista e la mente e la moralità berlingueriana e Rodano tesseva uno sfondo ideologico ambizioso e complicato
Ma diciamo la verità se Craxi si interessava al mondo cattolico nella maniera sistematico in cui tu dici non molti cattolici amavano socialisti che consideravano
Nella graduatoria dell'attenzione del mondo cattolico certo non più simpatici dei democristiani anzi meno
Ma nessun modo a sistemati cui intuitivo Craxi era convinto che l'interesse per i cattolici non era una questione elettorale
Che la riforma del concordato non era una questione di voti ma era un affare del Paese
Cioè i cattolici il cattolicesimo il Papa erano per lui una componente permanente e costitutiva del panorama umano e culturale del Paese con cui bisogna fare i conti e anche accettarle l'alterità
Una realtà non assorbibile contro cui ci si poteva ascoltare scontrare tanti discorsi anche più duri ma quello famoso sugli occhiali polacchi con cui il Papa guardava la situazione italiana
Erano una realtà del panorama del Paese con cui fare i conti non è allora solo la simpatia per Ugo Bassi la storia religiosa di Craxi di cui tu parli questo strano Garibaldi cristianizzato un po'improbabile
Ma c'è in Craxi una percezione da statista della particolarità italiana
E la particolarità italiana è fatta anche e con forza dalla realtà di questo cattolicesimo di popolo
Scrive Acquaviva aveva capito in profondità il ruolo che il fatto religioso il cristianesimo la Chiesa romana avevano avuto nella costruzione della vicenda nazionale e poi nel consolidarsi della Repubblica
Ma non era solo il passato era anche la questione del futuro e allora la decisione di procedere non è solo l'orgoglio certo
Importante di una firma socialista al concordato ma si ambienti in una visione della particolarità italiana
Vorrei aggiungere
Per uno statista attento alla politica internazionale come Craxi il cristianesimo italiano era una risorsa geopolitica
In questo era d'accordo con Andreotti che però il concordato non riuscì a portare in porto
Perché questo è un altro grande fatto degli anni Ottanta che non sono tutti grigi la proiezione di L'Italia sugli scenari del mondo in modo rinnovato dalla missione in Libano nell'ottantadue assalire
Il cristianesimo italiano per Craxi però non era solo una risorsa geopolitica ma una realtà che teneva insieme il Paese
E che parlava con esso e che rappresentava una porta aperta la gente nei suoi dolori nei suoi bisogni
Ed è una comprensione di Craxi espressa in quella frase detta a Margiotta Broglio che da un importante contributo a questo volume tra memoria e settoriale facendo proprio la storia dei negoziati
Mangiata Broglio che ha avuto anche un ruolo di grande importanza di gran Comini accanto a Craxi e con Acquaviva di tutta l'operazione bene
Parlando credo Acquaviva Craxi e Margiotta Broglio sui temi del sostentamento del clero e presentando a Craxi un po'tutte le opzioni possibili Craxi dice una frase che Acquaviva riporta
Non mi affamate intrecci
Non mi affamati prego
E Craxi sa che cos'è il prete in questo Paese
Io qualche settimana fa dicevo alla presentazione di un libro su Andrea Santoro che nella storia del nostro Paese il prete non fa notizia se fa il suo dovere
Ma la storia dei preventivi e anche la vicenda di tanto popolo e di tanta vita sociale della nostra gente ieri in un modo oggi in un altro ieri più nel mondo delle campagne oggi più nel mondo delle periferie
E la grande rete della Chiesa cattolica rafforzata dalle istituzioni concordataria affronta la bufera degli anni novanta
Quando le reti dei partiti si sfilaccia no quando le organizzazioni di massa si sfilaccia no quando l'utopia comunista sì se Colarizi e si svuota quando il Paese si scopre
Corrotto della ricerca della speranza quando il Welfare entra in crisi insomma quando cambiano gli orizzonti del grande mondo e del piccolo quotidiano
Negli anni Novanta già si coglie di più il significato della grande riforma del concordato
Perché ha avuto il coraggio di di mettere uno strumento vecchio che non era facile per i democristiani e per altri motivi non era facile per Spadolini anche se questi dal febbraio ottantadue di di una spinta in avanti
Un un'iniziativa unilaterale concordata con Casaroli
Direi lo strumento del concordato mostra la scelta dello strumento il Concordato mostra che sia guardato al futuro
Io direi che da questa grande riforma emerso in modo più limpido il modello di laicità all'italiana
Che incide su quella schizofrenia tipica del nostro Paese che era un Paese che aveva un suo profilo confessionale
Quello del Concordato del ventinove e che poi era uno Stato laico e pluralista una schizofrenia su cui operava la giurisprudenza ma una schizofrenia reale
E la costruzione concordataria e le intese mostrano una laicità italiana per cui le religioni non sono affare privato ma hanno una rilevanza sociale una necessità impellente negli anni novanta colare Vash Didier
Come si vede in Francia dove nella madre della laicità sia costituito una direzione gallicana dell'Islanda con una patente contraddizione di una rigida separazione
E i cittadini come diceva il presidente Marini possono sostenere se vogliono per mezzo dello Stato le religioni
E la rilevanza delle religioni e connessa
Anche all'identità del Paese tema che era impossibile affrontare negli anni ottanta ma che tema d'attualità con un rilievo particolare della Chiesa cattolica senza negare la parità è un sistema di laicità aperti toh che consente e mi sembra che l'intervento di Cardia cui si spinga in questo senso oggi allo stato di misurarsi con i mondi religiosi in divenire con l'Islam italiano colline o protestantesimo e anche con quel fenomeno un nuovissimo ma di massa nel Paese cioè la presenza ortodossa
Insomma una laicità di collegamento più che di separazione
Lo si vede anche negli enti locali e nelle strutture periferiche dello Stato
Concludendo
L'architettura emersa dalla Concordato dell'ottantaquattro
E dalle intese appare più moderne aderenti alla realtà di quanto non sembrava ai progressisti di varie tendenze degli anni ottanta
Infatti come ha notato Giuliano Amato in questa architettura c'è
Tutta la strumentazione
Per affrontare la convivenza tra mondi religiosi non come separatezza non come comunitari ismi giustapposti
Ma come un intreccio di dialogo e di incontro insomma nella prospettiva che a me piace chiamare di civiltà del vivere insieme
E così si capisce che con la grande riforma del concordato una volta tanto in Italia si è lavorato in anticipo rispetto all'emergenza
Ma prima di concludere vorrei fare un'ultima osservazione su un aspetto che ho trascurato un versante
In questo volume che mi ha molto interessato quello del cambiamento dentro la chiesa
Si può parlare di riforma
Io mi ricordo che nell'ottantaquattro l'arcivescovo di Bari Mariano Magrassi chiare un benedettino dal profilo spirituale un uomo intenso ma dalle battute forti
Disse in particolare sulla riforma del sistema del sostentamento del clero grazie a Dio c'è stato Craxi è stato il nostro Ciro perché altrimenti noi non saremmo riusciti a fare niente da soli forse era esagerato
Ma la sensazione di un vescovo italiano tra quei vescovi era quella di non sentire particolarmente il nuovo Concordato e come scrive molto bene cardinal Nicora nella sua relazione
Molti furono sorpresi ma diciamo la verità per i vescovi italiani in quel periodo i problemi erano altri c'era la crisi le poche vocazioni la ristrutturazione dopo il Concilio la contestazione il concordato link non li interessava
Fortemente
Era un episcopato molto pastorale
E tra loro il cardinal Nicora ricorda il cardinal Poletti vicario di Roma morto dieci anni fa che capì l'importanza di connettere la pastora Lita a un nuovo quadro istituzionale di rapporti tra Chiesa e Stato
Allora negli anni Novanta una chiesa italiana rafforzata anche delle risorse
Fu tale da poter diventare progressivamente protagonista della vita del Paese in modo inedito passando attraverso Mani pulite e cominciando a parlare al Paese come un soggetto
Si era dissolto il blocco cattolico vecchio col Vaticano secondo Chiesa dici mondo cattolico il quadro era fluido la CEI che era sorta
In sordina nel cinquantadue in realtà aveva cominciato a muovere i primi passi nel sessantacinque con poche strutture
E con mezzi modesti l'accesso negli anni ottanta comincia a esistere come un soggetto
E la relazione di Nicora in questo volume importante perché fa vedere un processo
Che porta accanto all'innegabile lavoro della diplomazia vaticana l'accento è sempre più al centro del processo concordatario
E Giovanni Paolo secondo che in Polonia aveva patito che la diplomazia vaticana quasi non considerasse la chiesa nazionale e attento alla CEI
Io mi ricordo una volta una battuta di Giovanni Paolo secondo mi sembra che era lo stesso giorno della sua vista al Quirinale ma non ricordo disse
Mi ricordo perché la battuta inizio dicendo
Che trionfalismo al Quirinale con tutti quei Carrozzieri dissi no con razzi corazzieri OCCAR Ozieri se avessimo no in Vaticano tutto quel trionfalismo si critica il recupero
E poi passò a parlare del concordato e disse ora abbiamo fatto questo concordato e carina Balestrero
Dice è stato contento del concordato solo di una cosa che si parli della Cei ma attraverso il fatto che si parla della Cei
Ballestrero i vescovi italiani hanno accettato il concordato era un paradosso ma
Return leggendo mi è tornato in mente leggendo le relazioni Nicora quando parla di Ballestrero come un uomo che si muoveva tra realismo e scetticismo escatologico concludo c'è anche una grande ricaduta quindi nella Chiesa italiana una trasformazione che aiutato in profondità la Chiesa italiana a passare attraverso gli anni Novanta e a porsi in maniera nuova
Certo la trasformazione la crisi italiana non viene dal Concordato viene da più lontano ma quella trasformazione
Dal nuovo assetto concordatario è stata aiutata in maniera significativa anche per porre i suoi rapporti con lo Stato la società su basi limpide
Questo non è che un versante di una grande riforma io credo che Gennaro Acquaviva raccogliendo questi saggi e prendendo l'iniziativa di questo volume con quella
Insistente dolce prepotenza che lo caratterizza per cui ci fa lavorare tutti
Ci ha riportato a riflettere su quegli anni e a comprendere come quel periodo non è stato tutto grigio anzi è stato un periodo che ha costruito qualcosa una grande riforma anche per i nostri tempi grazie
Fra il cardinal Nicora che ci in
Intratterrà ci dirà la sua opinione
Pre attualmente presidente dell'Apsa cioè dell'Amministrazione del patrimonio della Santa Sede
E nel né in quel periodo in cui di cui stiamo discutendo in quegli anni ottanta di cui prima Riccardi ci ha dato un quadro così vivace e a mio parere è vero
E svolgeva l'incarico insieme a Margiotta Broglio dico Presidente della Commissione attuativa appunto detti quelle norme del Concordato rinviate
Ad una normativa successiva che furono il finanziamento della la sistemazione dei beni ecclesiastici
Io vorrei semplicemente ricordare che come prima di lui Silvestrini Casaroli fondarono il il diciamo l'istituzione di cui parliamo
Nicora è stato di fatto l'artifici e il coordinatore il promotore
Della costruzione che poi successivamente per parte ecclesiastica naturalmente che poi successivamente costruita io lo ringrazio per la sua presenza gli do subito la parola
Grazie a lei
Persone di Cardia già esaurientemente ripercorso i contenuti del volume io non lo farò sia perché sono uno dei modeste il modesto più modesto fossi interventore del nel nel convegno che fu fatto e sia perché
Preferirei collocarmi anche per una giusta varietà di sensibilità in un'ottica più Ecclesia le e sullo scenario che partendo dal Concordato italiano si apre su un orizzonte mondiale
Forse anche questa prospettiva può arricchire questo incontro di stasera
E direi così
A me sembra che gli accordi dell'ottantaquattro diciotto febbraio e poi quindici novembre il protocollo sugli enti e i beni di solito tutti parlano dell'otto per mille
Ma si ricordi che in quel protocollo c'è una prima parte assai interessante impegnativa dedicata agli enti ecclesiastici e alla loro riconfigurazione
Che non è cosa da poco
Allora io
Parlo al plurale gli accordi o febbraio e protocollo nel novembre qui Jago nell'ottantaquattro mi pare che hanno un'importanza molto grande sono stati stipulati con la Repubblica italiana
Ma per la Chiesa hanno avuto un significato molto più vasto
Hanno rappresentato almeno a mio avviso il definitivo superamento della demonizzazione dello strumento concordatario
Quale era stata fatta derivare
Da una lettura parziale e assai discutibile
Del concilio Vaticano secondo un cenno l'ha già fatto professor Riccardi io vorrei riprendere questa prospettiva
Anche perché è un tema che si colloca mi pare singolarmente bene
In quel grande discorso che papa Benedetto decimo sesto ha fatto
Nel alla vigilia del Natale due mila cinque alla Curia romana trattando della ermeneutica del Concilio Vaticano secondo e segnalando che molte tensioni e incomprensioni e fatiche che la chiesa nel mondo intero dovuto vivere dopo il Concilio
Si possono riportare a una duplice e tendenzialmente contrapposte ermeneutica
Quella della rottura cioè che intende il Concilio come unno una chiusura col passato in una sorta di rifondarsi ione della chiesa
E quella invece dello sviluppo nella continuità
Che prende sul serio la parola magica degli inizi del Concilio l'aggiornamento era la parola di Giovanni Ribisi esimo terzo
E la sviluppa poi qui grandi documenti conciliari governati poi nel loro farsi e nel loro primo applicarsi
Dalla mano intelligente dal cuore dal dal dall'intelligenza e e e dal cuore grande di Paolo sesto
Qui ci troviamo di fronte a uno specchio di questa problematica
Negli anni immediatamente successivi al Concilio
Si era diffusa soprattutto nella cattolicità italiana
Non mi pare per esempio che sia venuto altrettanto peso in Germania dove il contesto tradizionalmente caratterizzato dal riconoscimento delle grandi religioni come
Core per certe
Come organizzazioni pubbliche corporazioni di diritto pubblico e e una certa parità fra protestanti e cattolici presentava quadri sensibilità abbastanza diversi ma in Italia soprattutto prese piede si diffuse notevolmente una interpretazione appunto un po'immotivata assai discutibile
Che in sostanza se li faceva a una sorta di equazione inaccettabile
Concordato uguale privilegio
E a partire da queste identificazioni concordato uguale privilegio se ne deduceva siccome il Concilio ha chiaramente rifiutato una volta per tutte
Il la ricerca da parte della Chiesa i privilegi e gli appoggi sicuri umanamente mondana menti sicuri su benevole attenzioni da parte dell'autorità civile il concordato non ha più senso
Questa lettura si era diffusa parecchio come ha ricordato il professor Riccardi lo villa vide da Roma io lapidi per esempio da Milano ero Giovanni Vesco ausiliare alla fine degli anni Settanta
Ricordo che venne qualche volta da me qualche ragazza brianzola di cui ho mai avrà immaginato che sapesse cos'è il concordato
A chiedermi la separazione distinta del matrimonio religioso e quello civile
E
Chiacchierando un po'a mia accorgevo poiché questa ragazza aveva voleva sposare un ragazzo che frequentava un noto con vento oltre alta
Dove c'era un personaggio di un certo lustro lo so cosa
Era il padre Turoldo il quale
Dava questi orientamenti e era commovente
La passione con cui queste ragazze si rivolgevano a me era una sorta di nuova Resistenza non più con le armi in pugno contro il nazista
Ma contro la Curia
E bisognava avere molta pazienza e attenzione per cercare appunto di di capire discernere questa sensibilità tentando non sempre riuscendo skilift
Di
Ricondurre a qualche posizione più pacata
Allora
Questa mentalità era era era nell'aria si si si respirava perfino tra le ragazze brianzole
Minori rimase comunque fondamentalmente minoritaria perché neppure a Milano che era una frontiera allora abbastanza difficile ricordo mai di aver visto cortei anti concordatari peraltro ma però era il segno che un certo turbamento nel mondo cattolico si era creato
Allora il concordato italiano
La la la modificazione profonda del Concordato del ventinove
Ebbe questo significato a mio parere assai prezioso
Impedì di continuare in questa errata identificazione concordato uguale privilegio e aiutò a capire che il concordato in sé come strumento giuridico è neutro
Dipende dalle finalità al cui servizio esso può essere messo
E dipende dagli scoppi che in concreto si perseguono in determinati contesti di chiese e di società da leggere con grande equilibrio sempre in un quadro di storia che si evolve
E accogliendo di volta in volta criticamente spunti che inducono a guardare in avanti
Io credo che senza accorgercene
Con quei due accordi
Abbiamo in un certo senso operato non soltanto sul nostro Paese
Ma sull'istituto del concordato come tale
E per una certa oggettiva autorevolezza che aveva un'operazione siffatta fatti in Italia
Presenza del Papa nazione tradizionalmente cosiddetta cattolica
Dotata anche di una grande tradizione giuridica addirittura cattedre
Specifiche di diritto ecclesiastico oltre che canonico tutto questo concorse a liberare così concordato come istituto da alcune scoria o oggetti rivede alcune interpretazioni discutibili
E a ricollocarlo nella sua giustapposizione in realtà se si prendono i testi del Concilio il Conti la parola concordato nel Concilio non appare mai
Nel però né contro e già questo
Personalmente mi faceva star molto pensare quando sentivo certe cose feroci contro il concordato in nome del Concilio Concilio non parla mai del concorde
C'è quella famosa pagina della caldi Hume spesso numero settantasei che indubbiamente va presa sul serio e nelle intenzioni dei padri conciliari voleva essere profetica e stimolanti
Laddove dicono
Certo le cose terrene e quelle che nella condizione umana superano questo mondo sono strettamente unite
E la Chiesa stessa si serve delle cose temporali nella misura che la propria missione richiede tuttavia
Essa non pone la sua speranza nei privilegi offerti le dall'autorità civile
Anzi essa rinunzierà all'esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti ove con sostasse che il loro uso potesse far dubitare della sincerità della sua testimonianza
Ho nuove circostanze easy Jesse però altre disposizioni
La frase che era studiata con molta attenzione vi alludeva Zita a diverse situazioni esistenti e a diverse storie tradizioni
Tuttavia
Resa nel suo significato proprio nella sua intenzione documentata
Essa una forte carica di provocazione ma non è tale di per sé da demonizzare il concordato in quanto tale
Anche perché parte dal riconoscimento che in ogni caso la Chiesa vive dentro a questo mondo
Ed è in qualche modo trovare strutture riforme attraverso le quali la propria missione in concreto si svolge allora il problema era quello di
Per purificare il concordato da quegli eventuali contenuti giustamente denunciati dei padri conciliari
E di rilanciarlo alla luce di quell'altro brano dello stesso numero settantasei della cava di Maspes che poi è finito addirittura nel Polo Ennio nel preambolo del dell'accordo
Della del diciotto febbraio e ha intriso disse anche l'articolo uno del nuovo Concordato
La comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome l'una dall'altra nel proprio campo e qui si sente il grande contributo che l'articolo sette della Costituzione ha dato Concilio le parole son quasi simili
Tutte e due chiese comunità civile anche sia a titolo diverso sono a servizio della vocazione personale e sociale delle stesse persone umane
S svolgeranno questo loro servizio a vantaggio di tutti in maniera tanto più efficace quanto meglio coltiverà hanno una sana collaborazione tra di loro
La sana operarsi io e la parola che il Concilio USA però attenzione secondo modalità
Adatte alle circostanze il luogo e di tempo
E allora qui i due brani si congiungono in un certo senso
A seconda dei luoghi dei tempi bisogna ripensare i concordati esistenti ma può essere che incerti i luoghi e incerti i tempi
Quell'impegno di collaborazione per il servizio dell'uomo possegga insieme valorizzare nuovamente lo strumento rilanciando lo secondo prospettive
Più coerenti al piccolo grande messaggio conciliare
Volendo ancora per un attimo ripuntualizzare su questo aspetto
Il Concordato allora se lo prendiamo così come esso è indice
Come come istituto giuridico
Continua a mantenere oggi nella chiesa
Profili
Realizzativi e e modi di incarnazione le le concrete situazioni mondiali
Molto diverse
E questo non stupisce alla luce di quello che abbiamo detto
E e strumento aperto il duttile
Che deve rispondere alle condizioni concrete in cui Diotti in volto alla Chiesa si trova e mi pare che ci sono con me terre esigenze a cui il concordato può
Ordinariamente ancora oggi rispondere ci sono anzitutto partiamo da almeno
Certe situazioni di non piena democraticità
O di speciali e indecisione in certi Paesi
Nel quale il concordato può essere strumento prezioso per garantire alla chiesa alcuni profili essenziali della sua libertà
E allora può assumere anche nomi come sappiamo molto bene diversi si può chiamare il modus vivendi
Quando proprio è è aurorale questa questo questa connessione mirata a salvaguardare le alcune libertà essenziale
E oppure può tentare di arrivare a una garanzia di libertà si Slesia intesa in senso più completo e maturo secondo l'insegnamento conciliare laddove a questa non sia ancora arrivata ma col Marie vati mi ha colpito che pochi giorni fa nel discorso che Benedetto decimo secondo decimo sesto
Ha rivolto ai nunzi dell'America Latina chiamati anche in vista della grande Assemblea del del cella che citerà poi in Brasile
Abbia usato nel discorso una frase come questa
La chiesa auspica che nei Paesi latinoamericani dove le correnti le carte incostituzionali si limitano a virgolette coincidere
La libertà religiosa
Si possano quanto prima di finire le reciproche relazioni scusate a concedere libertà di credo i di culto
Ma non virgolette riconoscono ancora la libertà religiosa che l'espressione del Fatah quindi libertà di credo e di culto ma non ancora pienezza della libertà ritorna papà si augura che in questi Paesi si possano quanto prima definire le reciproche relazioni fondate sui principi di autonomia Idis Anna irrispettosa collaborazione
Quindi e concordato in questa primo profilo che va da talvolta dalla salvaguardia delle condizioni di sopravvivenza gli stati totalitari
E e cammina verso una pienezza di riconoscimento della libertà religiosa superando un certo dogma laicista riduttivo
Che identifica libertà religiosa con libertà di credo i di culto
Poi invece nelle condizioni di democrazie più mature il più compiute
Può allora prendere particolare rilievo il profilo della collaborazione
E il caso italiano credo che sia uno di quelli più significativi da questo punto di vista e non sto qui a a ripetere coseno
Ma io Ameneh ricordare anche un terzo profilo
Il concordato
Laddove esistono situazioni storiche culturali
Particolarmente segnate da tradizioni giuridiche civili caratteristiche
Può avere anche un ulteriore funzione e qui il confronto istintivo che avviene per esempio tra l'area anglo americana
E il mondo europeo
I vescovi americani che io sappia no non ho mai invocato un concordato
Perché vivono in un ordinamento civile in una cultura di tradizione liberale aperta nella quale
L'emergenza dei soggetti sociali ivi compresi quelli religiosi è ampiamente riconosciuta e largamente agevolata tre che è riconosciuta anche nei suoi valori socialmente apprezzabile
In Europa
Che è un continente invece erede di una grandissima tradizione giuridica ma che è una tradizione anche
Per certi versi più stringente il più rigorosa e in qualche modo più schematizzando te
Il rischio per la Chiesa è che pur in presenza di un un regime di ampia libertà essa non riesca a esprimersi pienamente nella originalità di al sue di altri
Le sue articolazioni qualificanti mi permetto due esempi che hai tutto da capire come nuovo concordato italiano è molto interessante su questo sotto questo profilo se non esistesse una disciplina concordataria degli enti ecclesiastici e così intorno al punto che avevo accennato prima
Dove collocheremo noi la parrocchia
Oppure un istituto religioso
Tra le fondazioni
Mi parrebbe un po'strana
La parrocchia non è una fondazione dice il Codice di toccano le che è un Citrus fidelium gerarchicamente ordinato con un Pastore che lo presiede a nome del vescovo
La collochiamo tra le associazioni sembrerebbe più vicino lo schema
Ma sparirebbe la dimensione di chi era perché l'associazione per natura sua si elegge gli organi direttivi e il presidente cosa che per ora almeno in parrocchia non si fa
Anche se qualche volta qualche laico poi radiato per qualche parroco che ha vorrebbe
Ma qui c'è in gioco la struttura profonda della chiesa allora dove la collochiamo la parola
Lo stesso si può dire per un istituto religioso do dove collochiamo in uno schema di codici civile per quanto aperto e libero come italiano dove collochiamo questa realtà singolare un gruppo di persone che emettere i voti di castità povertà e obbedienza vivono in comunità sì promettono impegno definitivo per la vita e per la morte rinunciano ai beni
Di cui peraltro poi hanno bisogno per vivere ma li gestiscono in maniera comune
Anch'essi secondo un minimo di gerarchizzazioni onere
Maggiormente espressiva
Per la loro libertà di adesione all'istituzione però regolata da una normativa canonico canonica che non ha l'eguale con quella civile allo dove le collocheremo le istituzioni religiose allora per non parla lunga io credo che la la l'interesse del concordato in condizioni di società democratiche ma pure dove non c'è il gioco nei posso o non posso o peggio ancora la l'impedimento la violenza che che costringe a stare nelle catacombe ma dove perse c'è un regime di libertà Pia
Dico guardato a questo singolare profilo permette alla Chiesa non soltanto di godere in termini generali della libertà ma di goderne con la possibilità di dare una piena
Corrispondenza tra alcune situazioni originali che la caratterizzano
E il riconoscimento civile di queste permettendole quindi in questo senso un esercizio più completo della libertà religiosa
Allora e chiudo se guardiamo le cose da questo punto di vista possiamo fare queste due ultime asserzione
A mio avviso storicamente parlando un concordato come quello rinnovato nell'ottantaquattro ha davvero segnato una svolta nel modo cattolico di sentire il concordando
A favore direi dell'intera Chiesa ce liberando da una sorta di complesso che derivava appunto da una lettura di rottura del concilio Vaticano secondo non di sviluppo nella continuità e secondo c'è la controprova di tutto questo
A a dispetto di alcuni profitti diciamo usati abbondavano in quegli anni
Io non ho fatto in tempo più a fare gli ultimissimi aggiornamenti ma almeno al due mila cinque
Risultava che la Santa Sede aveva RAI relazioni diplomatiche con centosettantaquattro Paesi qualche tempo fa hanno firmato hanno la la repubblica del Montenegro hai instaurato le relazioni diplomatiche quindi sono centosettantacinque
Nel mondo
E con
Con alcuni di questi stati la Chiesa anche accordi pattizi di varia natura intensità ma riconducibili in senso lato al concordato così come usiamo parlarne
Bene questi sono sessantasette Paesi
Con concordato
Comprendendo evidentemente quelli singolarità che piacciono tanto a grazie agli ecclesiastici stia disinteresse di queste cose cioè gli accordi con i lender tedeschi e con i cantoni della Svizzera perché noto che è noto che appunto la la la la la competenza insieme perché sono stati federali e quindi esistono accordi anche di questo genere e se può interessare l'articolazione geografica beh a parte che esistono esiste anche un accordo con l'Autorità nazionale palestinese per esempio ma quindi con queste realtà sono ancora in qualche modo un po'in fieri verso una configurazione più completa
La distribuzione geografica dice che quarantatré vizi che su questi quarantatré quarantacinque adesso Stati nazionali quarantaquattro per come sollecito però guardare alcune ultime cose sei si trovano in Africa undici in America quattro in Asia
E ventitré in Europa
Dunque il fenomeno non è un fenomeno assolutamente italiani barra vecchie questioni sulla breccia di Porta Pia
è un
è una realtà che che che chi ha preso una sua dimensione molto ampia e investe aree del mondo molto diverso e dove la Chiesa stessa si trova in condizioni molto diverse e nuove vale allora quel principio per il concilio aveva richiamato si tratta di trovare forme adatte alle circostanze di luogo e di tempo per coniugare insieme se ci riesce al meglio
Le esigenze di libertà e gli impegni di collaborazione Grazia
Grazie al cardinale Nicora centosei il presidente Craxi avesse saputo all'epoca le cose che adesso Boga ci diceva il grande allegro probabilmente non sarebbe mai più uscito dal trono intendo al trono
La ringrazio comunque le l'onorevole Giuliano Amato nostro grande amico e compagno ed è qui fu l'abbiamo fatta aspettare un po'troppo ma insomma ringraziamo Dellas anche l'altro pazienza è stato uno degli autori della tutti hanno parlato di altro ma insomma Giuliano Amato è stato il accanto al presidente grezzi il grande facitori di questo atto importantissimo in particolare come due più volte
Orgogliosamente vuole sostenere ha sostenuto e quello che ha curato la la grande parte innovativa che il Concordato ha reso possibile cioè l'attuazione dell'articolo otto e la Costituzione le intese con le altre confessioni religiose che ha seguito dall'inizio alla fine con grandissimo risultato non solo diciamo teorico di attuazione finalmente di questa norma straordinariamente moderna che la Costituzione comporta ma anche nella qui questa elementare valore di giustizia che si è realizzato anche in Italia grazie ancora Giuliano proprio presenza
State guardando l'orologio
Ancorché dimissionario lo sto guardando anch'io fino all'orologio di missionarie prudente inutile
Adesso siamo già a spasso
Ma d'altra parte le cose più importanti sono già state dette io posso solo fare delle chiose chi si e visti sentire ormai siamo abituati
Sedi a bassa emissione i siamo abituati in aula a poter ritirare questi affari e si avvicina dove invece non
Sentirlo Vesce quegli scatti
No no no no no
Mi avvicino più che il percorso
Il
Quel punto quello che diceva ora
Su eminenza Nicora del
Ostilità post conciliare per il concordato
Se ci sommate quella dei laici tradizionali Italia ecco vi accorgete della forza dell'operazione che è stata fatta negli anni ottanta riscattando questo strumento
Da significativi ormai acquisiti ma storicamente superati che rischiavano di ucciderlo negli anni in cui era destinato a servire di più
Ma bisognava perché questo accadesse cambiarne il senso
In questi termini quella fu una grande riforma
Che non fu dei reni in chiave è duplice perché come ho cercato di sottolineare nel mio brano qui
Si arrivò a decidere
E perché il contenuto della decisione e di quelli che caratterizzano le riforme con la R maiuscola
Per ricchi e rimuovono un grumo che viene dal passato
Il forse neanche troppo consapevolmente a corrono un futuro chi e poi di lì mi incivili ritrova i suoi binari chi altrimenti non avrebbe avuto
Tenete conto di questo aspetto se volete fare da grandi riformisti io non ci sono mai riuscito però almeno ho studiato la materia
Legge in genere le riforme vengono studiate su materiali e problemi del passato è quasi inevitabile che sia così lo dico nel modo più semplice
Quelle che veramente poi la storia considererà grandi sono quelle che in realtà non risolvono soltanto quel problema ma aprono a a a ai soggetti del futuro alle questioni alle controversie del futuro delle chiavi di soluzione
Che cosa riesce
A mettere insieme in questa grande in queste grandi riforme il passato il futuro è difficile da capire lo si capisce di volta in volta sono dei grandi invenzioni sono queste per esempio ecco se posso dire una cosa di cui sono orgoglioso
Il partito da qui vengo quando nacque
Mille ottocentonovantadue
Fu una straordinaria invenzione della storia perché in realtà riuscì a rispondere insieme alla infelici tardi chi aveva ormai irrimediabilmente terzo nella nuova fase della storia che iniziava
Gli artigiani campi i carpentieri delle piccole botteghe
Ormai che cancellate dalla grande fabbrica e i nuovi e se oggetti che stavano nascendo della grande fabbrica
E tutte queste categorie trovarono in quel partito il loro rappresentanti e questo riuscì a rispondere ad entrambi al passato e al futuro ecco questo vi dà il marchio di fabbrica della grande riforma questa riuscì ad esserlo per queste due ragioni perché venne decisa
E perché risolse un problema del passato aprendo alla soluzione dei problemi del futuro
Perché venne decisa questo è ciò che rese in quegli anni mitico Bettino Craxi che si caratterizzò rispetto agli altri esponenti del ceto politico del tempo
Perché non si limitava a discutere le questioni anzi raramente lo faceva ma arrivava anche a deciderle cosa che sembra fortemente innovativa ora viene quasi da ridere
Dice ma allora in che razza d'Italia vivevate però è così però è così quest'uomo Ferrara
Chiaramente nuovo e diverso perché aveva una qualità che io vivendo lì vicino riconosciuto
Era un istinto in parte io l'ho imparato ricostruendo lo artificialmente perché non avevo lo stesso istinto ma sentiva quando arrivava il momento di decidere
Si creavano delle posizioni contrapposte delle tensioni quand'era il momento di scioglierle era capace di di di di fu di farlo essi anche queste sì se volete fare i governanti da grandi questa è un'altra regola
Ecco i il momento della decisione è in realtà uno e uno solo queste la difficoltà e dovete saperlo cogliere troppo presto sbattete nel muro troppo tardi il muro se già l'otto virgola nei prezzi in testa
C'è un momento in cui voi potete entrare con la vostra decisione dovete capire qual è questo momento ecco Craxi aveva alla straordinaria dote di cogliere quel momento
Questa era una faccenda che andava avanti da vent'anni come sappiamo
Dalla mozione basso del mille novecentosessantaquattro
Di ricordare
E quindi e sia pure astratta tu mia a intermittenze traggo terrà rimbalzi di governo e il parlamento ecco tra un Gonella in sede di governo e qualcun altro in sede di Parlamento
Al a era cresciuta cresciuta cresciuta ma in realtà da tempo si fermava sempre sugli stessi punti e così Francesco da tempo si fermava sempre sugli stessi punti
In quei cinque mesi venne portata cotture venne decisa
E un'Italia in cui c'erano laici che non ci credevano dei cattolici che erano diffidenti
Il concordato un nuovo arrivo come una riforma di libertà e e
Ne venne rapidamente apprezzato il valore innovativi
Andare a ristudiare come appunto riuscì il Presidente del Consiglio acqua volare questi consensi che mai si erano formati e come sia stato in grado di fare al momento giusto
Questo è un altro esercizio che meriterebbe di fare di prezzi
Vado alla seconda ragione per cui è grande in questo è l'averla saputa decidere
In realtà il concordato viene pensato come visto che la lo dico nel modo perdonami Gennaro più proprio
Cialtrone possibile lo dico ma in fondo era così la Costituzione lo prevedeva
E per molti era un corpo estraneo nella costituzione questo
Poiché c'era tutta la disciplina delle libertà civili politiche articolo tredici e seguenti
E allora il problema era quello di rendere compatibile il concordato col resto della Costituzione
Cioè la questione era questa qua
Ricondurre il concordato a contenuti che Lori e lo rendessero compatibile con una costituzione
Dalla quale qualche segnale che veniva anche dalla corte qui Cesare ha fatto l'esame della giurisprudenza raccoglie principalmente quella successiva
Ma c'era anche grafico l'articolo cinque no
Aveva creato dei problemi quindi che ha
Una questione di adeguamento di un Cossa del dei primi anni Trenta ad un'altra dei dei tardi anni quaranta
Per metterla in termini proprio storici edita
Esercizio più che meritoria
Ed esercizio riuscito
In realtà il Concordato riesce a a volare nell'Italia degli anni ottanta perché risolve questo problema chiede al passato ormai italiano
Di avere una Costituzione che garantisce libertà religiosa ma di a vere un concordato che garantisce poteri reciproci allo stato eletti
E allora poteri reciproci questo se ne devono ricordare tutti perché il sistema del vecchio concordate un sistema giurisdizionali IST
è un sistema nel quale la chiesa mantiene Comics per cento della giurisdizione sul matrimonio
Ma lo Stato mantiene un x per cento di giurisdizione sull'assetto organizzativo della Chiesa sulla nomina dei suoi vescovi e sulle circoscrizioni territoriali e delle sue trio così
Roba da fare impallidire insomma no è che siamo siamo Napoleone
Liberarci
Non va al concordato ma da giorni dal contenuto giurisdizione Alistair che caratterizza quello originario si disse un rapporto tra potentati
E usare lo stesso cuscino per metterci dentro l'organizzazione della libertà religiosa e l'organizzazione di libera per la confessione religiose
Ecco questo è l'esercizio che viene
Che è un esercizio che ha successo che riesce a riconciliare perfezione
Con il concordato gli uni agli altri
Ma voglio essere breve
L'esercizio finisce per acquistare un valore che va oltre questo
E quello di impostare
I termini dei rapporti che si stanno diventando inesorabilmente sempre più visibili è sempre più interni avverrà Habermas sia veramente alla sfera pubblica
Tra stato
Società civile religione
Quando il concordato viene scritto insomma sarete stati pure bravi Francesco De Gennaro
Ma insomma quello che sarebbe successo negli anni novanta N ancor più nel due mila voli non lo sapeva
Che un bel giorno avverrà Massa avrebbe detto interlocutore essenziale nella sfera pubblica sono diventate le religioni voi non lo sapevate e non lo poteva te sappi
In fondo
Mettevate alcuni ingredienti di questo perché ha avevate colto una cosa che c'è e che secondo me è l'anello tra passato e futuro
Che la libertà religiosa in taluni suoi gli aspetti non è esercitabile in quanto non è organizzato inglese non c'è un rapporto tra istituzioni
E questo lo si esemplifica nel modo più elementare io io ho bisogno di assistenza spirituale se finisco in galera e attiene al alla mia libertà religiosa poter professare la mia religione l'avere un rapporto col ministro del mio tutti in galera
Le galere finché Bersani non le privatizzare una lenzuolata futura allora diventa un altro problema si sono pubbliche e e implicano ora più bisogno il concordato va bene ma credo sarà un contratto che ne so io
Lo chiederemo ad Antonio Martino come si fa non ha
E che c'è bisogno del pubblico di un rapporto con il pubblico
L'insegnamento nella scuola
Da organizzarsi nei modi in cui deve essere organizzato finché in una prossima lenzuolata non ci sarà infilata tutta la scuola pubblica implica un rapporto con la sponda fu ecco questo era stato con
Ma questo diventa un ponte che si allunga che si allunga che si allunga che e tra in anni nei quali questa religione maggioritaria in Italia altererebbe religioni
Entrano ciascuna a suo modo nella sfera pubblica e pongono in termini nuovi
E la questione del come si organizza il rapporto tra religioni società civile istituzioni ci si accorge e basta leggere il pezzo molto bello che ha scritto Carlo Carnia questo voluta scritto
E questo questa noi ne parliamo oggi ma queste sono cose scritte e pensate nel due mila tre perché
Il convegno lo facemmo ai il dodici febbraio del due mila quattro quindi le cose sono state pensate nel due mila tre
Già allora ecco Cardia si pone tutti i problemi che sono oggi al centro dell'attenzione il multiculturalismo
Le diversità compatibili i simboli del sacro in luoghi pubblici in luoghi privati quali simboli di quale sacro
Come si fa ad affrontare seriamente queste questioni se non attraverso un sistema di intesa
Sì sono attraverso un sistema di intese lo si può
Intese che definiscono le diversità pattizia menti e e fatti da un unico interlocutore pubblico creano anche quei punti comuni
Che sono irrinunciabile per evitare qualunque anche non rispettosa dei principi essenziali del nostro ordinamento possa essere organizzare
I gesti
Cosa della quale
Anche l'orgogliosa Francia si sta rendendo conto anche se secondo le sue antiche regole non lo ammette
E quindi nega
La verità di ciò che sta facendo
In realtà il suo separatismo più una maschera che una realtà
Perché
Tra consulta islamica che ed altro sanzione
Alsazia e Lorena Alsazia e Lorena non ne parliamo insomma ecco quindi noi abbiamo l'orgoglio io così dico
Di aprire avuto nella nostra Costituzione un sistema pattizio
Che è il sistema migliore
Per organizzare libertà religioso
Siamo partiti ovviamente dal concordato per fare questo la storia progredisce cui materiali dei quali è fatta
è stato svuotato dei suoi vecchi contenuti ed è diventato impatto
Il patto con la religione prevalente nel Paese che in ragione di questo ha un trattamento differenziale rispetto ad altre
Ma non perché il mio è un trattamento concordatario mentre quello degli altri è un trattamento Pat
Perché quel patto ormai si chiama concorda
Ma qualitativamente esattamente dello stesso dello stesso titolo induisti siamo tre
Pensate le difficoltà che abbiamo oggi con la comunità musulmana
Sono di diverso genere sono legate anche a taluni a talune diversità che Cardia direbbe non compatibili ecco a partire
Dalla presenza di taluni non di tutti ma di taluni messa chi pratiche hanno illegittima hanno la poligamia
Non tutti matta l'unico fra ma qual è la difficoltà che noi abbiam che non non troviamo l'interlocutore più stipulare un'intesa
Queste la difficoltà
E quindi questo è loro pluralismo frammentato accettano
Rende difficile organizzare la loro stessa libertà
Ecco questa è la prova provata della superiorità del sistema noi dobbiamo a questi signori
Che nell'ottantaquattro recuperarono perché perché sennò rischiava di morire come altre parti della Costituzione sono morte così per McCall usino l'articolo trentanove
Se non se non ripartiva al concordato non ripartivano neanche le intese subire questo lo so benissimo
E quindi il fatto che noi abbiamo messo in moto le il tessuto possibile dei rapporti con le religioni del del secolo nuovo
Adeguando il trenta al quarantotto ecco qui io vedo questo ingrediente miracoloso della vera grande riforma
Che nel sistemare il passato organizza il futuro
Questo è
In questo senso l'Istat veramente un grande successo allora
Vorrei concludere dicendo una cosa che non c'entra niente ma sempre
Pensando a quel partito di cui tutti abbiamo fatto pare Gennaro ne parla poi con grande e così
Scherzo uso ma non troppo affetto nelle sue pagine poi sul modo in cui nell'ottantasette l'ultimo capitolo della vicenda arrivo faticosamente in porto l'ora
L'ora di religione
In un suo sa scritto recente coperta
Qui si è chiesto se non è forse vero che quel partito socialista è stato il primo partito democratico italiano
Un o diciamo meglio il primo a realizzare quelle che sembrano essere le intenzioni del partito del
Era era il partito dei mangiapreti il partito socio per tradizione
Una dei nostri vizi che secondo me è stata una delle nostre virtù è che noi abbiamo ereditato la tradizione anarchica c'è poco da fare insomma loro fecero un congresso separato nel novantadue ma qualcosa di loro rimase in quella sala
Ed è entrato in tutti i nuovi
E c'ha reso insofferenti verso l'eccesso di disciplina
Ci ha aiutato molto in anni difficili tutto questo ci ha riso caotici
Ma c'è anche il reso così mangiapreti
Mi permette questa espressione che fa parte della storia d'Italia nonché perché avete dato da mangiare progredisce donne no a mangiare ai preti
Però poi un giorno il nostro leader dirà nomi affamati no cioè c'è un percorso storico no il il il Psi di quegli anni il Psi che ancora dentro dei sei mangiapreti e nel quale entreranno con tutta la loro carica cattolici democratici come Gennaro ed altri
è un psichiche no e lo stesso Gigi che non si contenta di giustapporre lì dicendo qui da noi c'è la libertà di coscienza quindi chi vuole celebrarlo Dio lo celle veri chi vuole mangiare i preti non lo faccia il venerdì magari per parziale rispetto delle regole ma negli altri giorni
Faccia quello che ritiene no
Attraverso anche in questa vicenda noi riuscimmo a creare una sintesi tra queste posizioni
Creammo una sintesi e questo concordato fu concordato che i non credenti tra di noi che potevano essere legittimamente sono fautori di libertà
L'ordinanza autori diciamo di di violenza un intero qualcuno accettare
E quello che era stato il partito che si era contrapposto all'articolo sette accettò che appunto in questo nuovo modus in questo nuova visione
C'è
Potevamo riconoscerci tutti nelle medesime ragioni
è una riflessione interessante
Il che renderebbe sgradevole
Che ove mai nascesse un partito democratico cosa che io spero cinesi stato l'antesignano non ne fosse partecipe
Ma questo dipende da da tutti
Dipende anche da chi oggi lo incarna
E che parla lo dico con rammarico del Concordato dell'ottantaquattro come se fosse quello che il Concordato dell'ottantaquattro ha sostituito che questo francamente amareggia non poco
Ma questa la lascio qui tutta un'altra questione non c'entra qui dentro
Portiamoci a casa la
Consapevolezza che il titolo che Gennaro ha dato a questo libro un titolo occorre fu una grande riforma
Poi lui ci tiene che si dica che non fu l'unica in quegli anni
Io dico va bene malcontento
Già
Grazie ringraziamo i i tre illustri relatori il presidente del Senato nuovamente e vorrei qui ci sono molti amici illustri
E tante persone che non non cito perché sono dimentico qualcuno vorrei ricordare il cardinale Silvestrini solo che abbiamo più dico più volte sarebbe stato felicissimo di essere con noi oggi che hanno ricoverato in clinica per una per una brutta influenza breccia pure ottantatré anni ottantaquattrenne
Quindi doveva riguardare che ci manda un gran saluto e lo ricordiamo come uno dei coautori di questa bella impresa grazie ancora e buona sera
Segnalare
Mai così
No va bene stare
Vincere di rivedere