Manifestazione di chiusura delle celebrazioni per il 50° anniversario della Conferenza europea di Messina

E il Comune di Messina
Ci deve provare
Presidente
Signor presidente della Commissione europea
Onorevole Josè Manuel Barroso signor De vicepresidente del parlamento europeo onorevole Luigi Cocilovo signor presidente della Commissione europea onorevole Franco Frattini signori ministri Fini la malsana
Martino
Signor presidente della regione siciliana onorevole Salvatore Cuffaro
Autorità oggi qui presenti per la celebrazione del cinquantesimo anniversario della conferenza che si svolse a Messina in questa sala
Il due giugno del mille novecentocinquantacinque
E con grande commozione che formula vuol tutti il benvenuto nel palazzo municipale per un'occasione di tale particolare rilievo internazionale
Dalla città di Messina dieci lustri fa
L'ideale europeo fece uno dei volo passi avanti
Attraverso gli esiti di quella riunione i sei ministri dei paesi aderenti alla cieca
Delinearono lo ricordava il Presidente Barroso lo scorso ventuno luglio a Strasburgo un percorso una partnership per l'Europa basata sulla prosperità la solidarietà e la sicurezza
Il Comune la provincia di Messina con l'ateneo bello vita nella Fondazione Bonino Puleio hanno voluto anche grazie alle intese con l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo della rappresentanza italiana della Commissione europea ricordare questo storico appuntamento
All'indomani del voto francese ed olandese al referendum di ratifica della Costituzione per l'Europa
Voto che ha catalizzato l'attenzione di tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell'Unione
Consentitemi di dire con lo storico zebre tanto loro che la Costituzione europea non è un qualcosa che ha a che fare unicamente con la ragione
Ma anche con la passione
Quella stessa passione che l'ideale europeo per l'ideale europeo
Che animò i soli i padri fondatori che sedettero in questa sala cinquant'anni orsono
Oggi quella stessa passione intatta
Anima tutti presenti e sono certo sarà foriera per il rilancio delle sorti dell'Europa
Diciamo nei uno dei padri dell'Europa disse che la committente netti un metta tombeur le forme d'organizzazione di un mondo di di mai
E oggi in una stagione di vitali scelte per il futuro assetto comunitario non possiamo signor Presidente illustri ospiti che riproporre quelle parole in questo salume
Lei Presidente Barroso ama spesso ripetere
Qui mi quindi basta notti artifizio futures Riise in amore
Credo che Messina consapevole del suo ruolo di città mediterranea crocevia di tutte le culture che si affacciano sul Mediterraneo
Sia di quello dei Paesi europei sia del vicino continente africano
Non si possa che sono indirizzare l'impegno istituzionale
Di tutti i nuovi facendo riecheggiare quello spirito di cinquant'anni fa
Per un nuovo rilevante impulso necessario rafforzamento dell'Unione europea
L'auspicio che lanciamo
E quindi quello di un nuovo incontro ammessi
Per affrontare le problematiche dell'Unione come aveva sostenuto proprio nel lavoro consiliare di questo palazzo il cinque aprile del mille novecentottantatré
La loro presidente della Commissione delle Comunità europea Casson porno di un Nobel con France Giuditta Messina che si appello immessi in day ed è con questo ed è anche per questo che ringrazio voi tutti però aveva voluto accogliere il nostro invito a partecipare all'odierno appuntamento vivo a Messina viva l'Europa
Il commissario Sbordoni è consegna una targa al presidente della Commissione europea onorevole cosa Emanuele Barroso
Consegna una targa al vicepresidente del Parlamento europeo onorevole Luigi Cocilovo
Consegna una targa al vicepresidente della Commissione europea
Onorevole Franco Frattini
Consegna una targa al ministero per le Politiche comunitarie onorevole Giorgio la Malfa
Consegna una targa al Ministero della difesa onorevole Antonio Martino
Consegna una targa al vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli esteri onorevole Gianfranco Fini
Prende la parola l'onorevole Salvatore Cuffaro Presidente della Regione Siciliana
Signor presidente della Commissione europea José Manuel Barroso
Signor vicepresidente del Parlamento europeo Mario Luigi Cocilovo signor vice presidente del consiglio dei ministri onorevole Gianfranco Fini signori ministri
Commissario Frattini autorità tutti qui convenute eccellenza Reverend insieme
Sono onorato di poter prendere la parola in un così alto consesso è soprattutto in una così importante cerimonia che commemora l'evento più significativo tra tutti quelli preparatori alla nascita dell'Europa accaduto qui nella nostra Sicilia
A cinquant'anni di distanza quando si è svolto in quei giorni conserva tutta la sua attualità e validità perché il tempo trascorso è servito ove ve ne fosse stato di bisogno
A dimostrare la giusta intuizione del padre fondatore dell'Europa e le scelte conseguenti che furono operate poco dopo con la firma del Trattato di Roma
In quei giorni
La nasce da dall'Europa sembrava un sogno e come tutti i sogni portava consesso utile tiro dallo scetticismo sulla sua irrealizzabilità
Ma così non fu
Perché quello che appariva un sogno era invece un grande disegno politico dall'ampio respiro culturale
E dal profondo radicamento popolare che alcuni grandi e indimenticabili statisti seppero tradurre in decisioni concrete e coerenti che diedero vita a quella che oggi chiamiamo con orgoglio Unione Europea
Già oggi
Oggi sembra che quel grande disegno riformatore debba essere rimesso in discussione
In coerenza con il rifiuto dall'approvazione popolare dalla nuova costituzione europea accadute in due Paesi che furono tra i protagonisti anche delle giornate messinesi del mille novecentocinquantacinque
Gli avvenimenti cui ho fatto riferimento richiedono avviamento un'adeguata e attenda lettura
Ma consentono anche a noi oggi di evidenziare meglio il senso profondo dello spirito dei padri fondatori
è cogliere di quell'avvenimento la lezione storica più opportuna quella soprattutto da consegnare alle giovani generazioni De Gasperi
Adenauer Schuman Martino
Proprio perché venivano dalla rosa e tragica esperienza della guerra aveva uno sguardo positivo sulla realtà e sul futuro degli europei
Se però comunicare questo a tutti e tradurle scelte politiche ed amministrative in alcuni casi antesignana di future decisioni oggi tutti si appellano alla loro opera ma della loro opera bisogna innanzitutto riaffermare questa positiva visione della vita e delle persone che appare invece ciò che ha smarrito oggi l'Europa
Il no espresso da francesi e olandesi a quale potrebbe unirsi anche quello di altri popoli
è certamente un voto di rifiuto che esprime negatività e disagio piuttosto che speranze e prospettive di futuro
De Gasperi Adenauer e Schumann anche in forza della loro comune identità cristiana seppero indicare una prospettiva gli europee degli anni Cinquanta
Che avevano più motivi di noi per temere rischi di un futuro che si presentava ancora carico di dubbi e di incognite
A noi tocca oggi il compito di ridare una nuova Happy attuale prospettive nostre governati
Senza proiettarli in utopici processi di unità formale o ancora peggio in progetti che si accontentano di unificare aspetti parziali della società e della politica
Occorre piuttosto fare appello alla pratica quotidiana del costruire dal basso con gli uomini e per gli uomini per edificare una nuova società più giusta e più umana
La stesura del testo dalla costituzione europea è stato in questa logica un'occasione persa
Perché si è affidata ad una struttura complessa e burocrate che ha il compito di indicare gli europee un orizzonte più ampio verso cui incamminarsi ma si sa i popoli vivono solo slancio sulla prospettiva di grandi ideali non certo sui pesi e contrappesi di organismi e poteri che non sono mai in grado di generare grandi progetti
Possono al massimo controllare processi e avvenimenti già accaduti oggi in Europa prevarrà la logica del controllo
A quella dello sviluppo
L'Europa sembra fondare il proprio futuro su quella che il presidente del Senato Marcello Pera e l'allora cardinale Ratzinger ora Benedetto sedicesimo hanno definito in un fortunato libro relativismo de costruttivista cioè una sorta di religione dell'uomo moderno finalizzata a togliere certezze prospettive
E ad appiattire la realtà inseguimenti e tutti uguali e quindi anonimi
Rifiuto di inserire nel testo costituzionale il riferimento alle radici cristiane dell'Europa e certamente l'esempio più significativo ma purtroppo non l'unico
Della negazione che tale metodo che certamente i popoli europei non hanno apprezzato
La decisione opposta
Fatta nei mesi scorsi dal nostro Parlamento siciliano
Di inserire nel preambolo del nuovo testo dello Statuto tale riferimento legato alla storia e alla tradizione del popolo siciliano ci convince ancor di più adesso della giustezza ed è la scelta che abbiamo fatto
E come non ricordare la marginalità riservata nella Costituzione europea alla famiglia alla solidarietà sociale e all'accoglienza tra i popoli e dei popoli
Certamente questi giudizi ampiamente espressi a suo tempo soprattutto dal compianto papa Giovanni Paolo secondo ma scarsamente ascoltati dovranno essere presente quando bisognerà porre mano alla nuova formulazione del testo
Si è detto che l'Europa è ancora troppo l'Europa delle Nazioni è troppo poco l'Europa dei popoli dai padri fondatori cioè vi era ancora oggi una lezione di metodo
Quella delle scelte piccole consequenziali e condivisi dei popoli che si governa no una certa fetta forse ci ha fatto correre qualche rischio di troppo
Tuttavia occorre ricordare che proprio negli anni Cinquanta e anche qui da Messina
Si posero le basi della discussione di quello che oggi chiamiamo contermini simili ma non equivalenti federalismo regionalismo autonomia Isma'
Tra le voci poche ascoltate nei mesi scorsi
Vi è stata quella delle regioni e dei governi e delle tante varie realtà regionale presente in Europa
Proprio la loro diversità e originalità devono essere percepite come una risorsa per l'Europa e non come un peso di cui liberarsi
La nostra quasi sessantenne male esperienza autonomistica siciliana è un patrimonio storico politico e amministrativo che abbiamo messo in Italia a servizio del processo federale in corso nel Paese analogamente ciò può avvenire in Europa ove tante analoghe esperienze l'importante realtà regionale possono costituire una linfa vitale per ridare slancio ad un processo di unità che altrimenti rischia di passare sulla testa della gente
Come affrontare altrimenti il decisivo tema dell'emigrazione onorevole Frattini con cui noi in Sicilia ci confrontiamo più drammaticamente ma che coinvolge certamente tutta l'Europa
Ancora stanotte ancora ieri notte è ancora l'altra notte tanti disperati continuano hanno sbarcato e continuano a sbarcare in Sicilia
Sarà sempre più responsabilità dei governi regionali e delle amministrazioni locali procedere nel processo di integrazione con questi nuovi popoli se non vogliamo che riaffiora in atteggiamenti dirigente di cui qua e là si vedono riapparire segni premonitori
Da Messina delle varie deve levarsi oggi un unitario convincimento
L'unità europea è un traguardo utile è alla nostra portata
Ma esso può essere raggiunto con il concorso di tutti e non per la caparbia volontà di alcuni la tentazione dell'avanguardismo tipico di tanti intellettuale che credono di marciare in testa al popolo salvo di fatto di ritrovarsi poi da soli
Deve lasciare il posto al leader realmente popolare e del popolo sono il frutto è del popolo conoscono i bisogni e sanno indicarne il bene
Negli anni Cinquanta tutta l'Europa comincia ad incamminarsi verso la realizzazione di un concetto di bene comune
Che nasceva dall'esperienza della guerra e guardava a traguardi di benessere ambi e condivisi oggi la crisi economica variamente presente in tutto l'Occidente
Rischia di distruggere l'unità fin qui raggiunta e di illudere che è meglio fare da soli non fu così cinquant'anni fa non sarà così oggi
Ma l'unità Proto è frutto di un comune cammino
E non si ottiene per editor Reggio ancora una volta come cinquant'anni fa Messina può essere il luogo è la circostanza Dacourt riprendere con lo stesso entusiasmo ecco una nuova consapevolezza il cammino verso l'unità di un continente all'Europa
Che non può e non deve rinunziare al suo ruolo storico è attualissimo all'interno del consesso mondiale
Prende la parola il dottor Salvatore Leonardi presidente della provincia regionale di Messina
La commissione europea onorevole per rosso
Vicepresidente del Parlamento europeo onorevole Cocilovo
Vicepresidente della commissione europea onorevole Frattini
Vicepresidente del Consiglio onorevole Fini ministri onorevole Martino onorevole la Malfa autorità gentile signore e signori onorevole Cuffaro governatore
Il comitato promotore delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Conferenza di Messina
Ha ritenuto che se non dovesse l'esaurirsi i numerosi turismo più o meno retorico ma rappresentare occasione feconda per riflessioni approfondimenti sullo stato attuale del processo
L'integrazione europea nei suoi profili storici giuridici economici politici
I recenti avvenimenti hanno confermato la validità tale impostazione la bocciatura di Francia e Olanda del progetto di Costituzione europea propone necessariamente una pausa più profonda
Per una più profonda penetrazione del grande viale della coscienza popolare
Anche in Italia
L'euroscetticismo sembra in crescita piaccio concorrono sia la persistenza di seducente egoismi nazionalistici
Che la diffusa insoddisfazione per il funzionamento degli organismi comunitari viziati da eccessi di centralismo burocratico ed impediti
Dai contrasti interni ad avere peso nelle grandi questioni internazionali
Le attuali vicende ripropongo una connotazione che accade drizzato l'intero corso al processo di integrazione il suo andamento ciclico fra forti accelerazioni e brusche frenate
Anche la Conferenza di Messina del mille novecentocinquantacinque si pose in una fase recessiva molto delicata di questa sequela ciclica
La bocciatura della Comunità europea di difesa bocciatura che arresta ma degli ultimi giorni di Alcide De Gasperi
Aveva frenato bruscamente le aspettative per un rapido corso dell'integrazione speranza generata dal successo conseguito invece con l'istituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
Ed era avviato inviata all'ora una fase di riflusso
E in questo contesto la Conferenza di Messina segnò una svolta un punto d'inversione del ciclo dal cui prese avvio una nuova fase di rilancio con essa il governo italiano assunse
Il ruolo di animatore dell'unità europea che contrassegno l'opera degasperiana
Protagonista il Ministro degli Esteri nostro concittadino onorevole Gaetano Martino che con il ministro degli esteri belga spacca aveva predisposto un documento dal titolo integrazione economica europea
Che venne presentato nel maggio mille novecentocinquantacinque al Consiglio mister merce e da questa approvata non sfuggì certamente Alongi lungimiranza di Gaetano Martino che l'integrazione economica
La libera circolazione di beni e servizi lavori capitati in prese l'esistenza di strutture politiche sovrannazionali l'accettazione di vincoli crescente il potere decisionale dei singoli Stati
Avrebbe configurato un percorso senza ritorno verso l'Europa unita non solo economicamente
Ma anche politicamente
E così è stato
A Messina si stipula un accordo sulla base di scelte che risulteranno determinanti nel futuro e che aprirono la strada verso il mercato comune il Trattato di Roma
Dalla Conferenza di Messina pressa di un nuovo corso che passo dopo passo sia pure confermate ripensamenti conseguirà importanti avanzamenti nella costruzione l'unità europea
E Messina nell'occasione torna ad essere sede di eventi che modificarlo spesso il corso della storia non solo siciliana ma del Mediterraneo e dell'Europa
Si pensi ad esempio alla battaglia di Milazzo la prima per la pubblicità punitiva che assegnò a Mečiar Roma il dominio del Mediterraneo
Alla partenza dal suo porto delle crociate e più tardi della flotta che vinse alle tanto ai test la cui vittoria definitiva si ebbe con la battaglia del colle della capacità ma di eventi memorabili Messina fu teatro non solo nella storia degli umani conflitti ma anche in fecondi incontri fra popoli nella fede nelle me le fratture nel commercio dell'arte della cultura
Primo fra questi avente lo ha ricordato ieri sua eccellenza monsignor Mario in occasione della festa della nostra padrona
L'evangelizzazione dell'Europa iniziata con lo sbarco di San Paolo sulle nostre coste nella contrada che ancora oggi porta il suo nome
è certamente fu di forte ispirazione l'enorme suggestione portata dal destino di questa città dal miracolo delle sue resurrezioni dopo le più immani tragedie
Io pratiche urbane europeisti forse faccio hanno tratto auspicio perché dopo il fallimento della scende l'ideale dell'Europa unita potesse risorgere riprenderlo slancio acquisita ancora più avanzati tra quarti
Eccellenze signore e signori così ne grido pensare che questa nostra manifestazione celebrativa come detta l'indizio non sia soltanto un pur doveroso il ricorso ricordo dello storicamente dieci grandi protagonisti
Ma anche occasione generatrici di nuovi impulsi per la ripresa alla costruzione europea
Magari su nuove basi correggendo gli errori che hanno allontanato popoli certamente opera dei europeisti quali francese l'olandese
Tutte queste considerazioni e la forte speranze l'Europa torni a far segnare una infatti l'ho sentito la sua battuta qualche sera fa in televisione sul fatto che l'euro non fa più sognate
E lo dobbiamo invece portare i nostri figli a sognare verso nuovi traguardi progresso civile nella pacifica convivenza fra i popoli
Queste considerazioni dicevo hanno convinto i rappresentanti delle istituzioni locali sua Eccellenza Sbordoni commissario governativo della città
Il presidente della Provincia che vi parla ad offrire alla Commissione Europea nella persona del suo presidente
Barroso del vicepresidente o della commissione al Frattini del vicepresidente del Parlamento loro volo Cocilovo
La disponibilità della Città di Messina della sua provincia ad ospitare una seconda conferenza di Messina
L'Europa riparte dallo stretto titolava qualche giorno fa il quotidiano cittadino ed è questo l'auspicio è che io accompagnò il cordiale saluto
Che a nome della comunità provinciale rivolgo agli autorevoli rappresentante l'Unione Europea dello statali hanno che hanno voluto onorare con la loro partecipazione la nostra Provincia e questa cerimonia
Per molti anni come è stato più volte ricordato in questi giorni nel consesso internazionale euro usuale richiamarsi allo Spizzico
Di Messina
Auguriamoci che adesso riprenderà a soffiare impetuoso da questo Salone
Da oggi il Salone delle bandiere dell'unità europea e che l'unità europea torni ad essere il sogno e l'ideale autentico dei popoli europei grazie
Prende la parola il professor Francesco Tomasello magnifico rettore dell'Università degli studi di Messina e presidente del comitato promotore delle manifestazioni
Signor presidente della commissione europea onorevole Barroso signor Vicepresidente della Commissione onorevole Frattini signor vicepresidente del Parlamento europeo onorevole Cocilovo
Signori ministri della Repubblica Italiana onorevole Martino onorevole la Malfa signor Presidente della Regione Siciliana onorevole Cuffaro autoritativi militari eccellenza Reverend Sima signore e signori la cerimonia di oggi si svolge sotto l'alto patrocinio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Ho avuto l'onore di ricevere il messaggio del signor Presidente della Repubblica in occasione di questa celebrazione
Che passo a leggere
Rivolgo un caloroso saluto ai partecipanti alla celebrazione del cinquantesimo anniversario dalla Conferenza di Messina
Che pose le basi dei Trattati di Roma sottoscritti in Campidoglio il venticinque marzo mille novecentocinquantasette
Quando nel mille novecentocinquantaquattro e di governi dove tu raffrontare le conseguenze e le incertezze della mancata approvazione del Trattato istitutivo della Comunità europea di difesa
I sei Paesi fondatori non di sperarono reagirono subito a quella cocente delusione
I Paesi fondatori non rinunciare una fatto ad una visione unitaria del progetto europeo intrapresero la via di una più ristretta integrazione economica come strumento per rafforzare l'unità dell'Europa
Con questo spirito vennero avviate a Messina nel mille novecentocinquantacinque le conferenze intergovernative che portarono all'istituzione della CEE
E della c'era per persa per proseguire come dichiararono la nel risoluzione finale i sei ministri degli esteri la per perseguire la creazione di un'Europa unita mediante lo sviluppo di istituzioni comuni
La fusione progressiva delle economie nazionali e la creazione di un mercato comune
Questo è il significato della Conferenza di Messina
Non si torna indietro e non ci si arrende di fronte alla difficoltà si superano gli ostacoli con rinvigorita allena
Non si mette a repentaglio il patrimonio acquisito e ci si impegna per accrescerlo
La situazione attuale ben più avanzata di quella di cinquant'anni or sono quando il processo comunitario era agli albori
L'unica realizzazione la l'unica realizzazione da salvaguardare era la Comunità economica del carbone e dell'acciaio da allora sono stati compiuti decisivi progressi nella riconciliazione tra i popoli europei
Nel consolidamento della democrazia nell'abbattimento delle frontiere nella creazione di un mercato interno nell'avvio della moneta unica
Il potenziamento di questi benefici essenziale per dimostrare ai cittadini i vantaggi anche pratici dell'unità europea occorre accelerare l'attuazione dell'Agenda di Lisbona
Tutelare innovando il modello sociale europeo dotare l'unione di strumenti di governo e di risorse adeguate ai suoi compiti
Elaborare legislazioni snello ed efficaci avviare progetti europei in grado di mobilitare energie per il raggiungimento dei grandi traguardi interesse comune
Non si può addossare all'Unione Europea responsabilità che rientrano in gran parte nelle competenze degli Stati membri
La stabilità finanziaria e valutaria della zona euro va rafforzata eliminando progressivamente la sempre più stridente a simmetria tra governo della moneta e governo dell'economia
Nella piena consapevolezza di quanto rimanga prezioso l'esempio della Conferenza di Messina di cui l'allora ministro degli affari esteri
Gaetano Martino fu storico protagonista esprimo il mio fervido modo augurale
Che le celebrazioni odierne costituiscano l'opportunità per riflettere sul processo di integrazione con la stessa lungimiranza e la stessa concretezza di cui i Paesi fondatori diedero allora prova firmato Carlo Azeglio Ciampi
Come rettore dell'Università vorrei dire ancora due sole parole
Questa se c'è limoni assegna come sappiamo il cinquantesimo anniversario d'un evento che ha visto Messina
è un suo indimenticato sindaco l'avvocato Carmelo fortino ed un illuminato concittadino l'onorevole Gaetano Martino allora ministro degli Esteri ma che qui vogliamo anche ricordare come rettore dell'Università degli studi di Messina
Avviare il travagliato percorso di unificazione dell'Europa
Quando le istituzioni di questa città hanno promosso questa cerimonia non potevano immaginare che essa sarebbe caduta in un momento delicato della storia europea
La dinamica degli accadimenti di questi giorni non lascia molto spazio al pur legittimo compiacimento venato di Nostalgia
Ma seguendo lo spirito Martiniano
Sprona ciascuno di noi nello specifico ruolo che ricopre
Ad attivarsi per dimostrare con iniziative concrete che la costruzione dell'Europa unita come patrimonio di valori comuni e obiettivo strategico ineludibile che coinvolge primariamente i suoi cittadini
E per questo motivo che ci permettiamo di dissentire dall'affermazione l'Europa oggi non fa sognare
è vero forse che i cittadini le Autonomie locali le diverse istituzioni vogliono partecipare ancor di più alla progettazione e alla realizzazione del sogno europeo
Uno dei luoghi dai quali partire in questo percorso dell'università
Che nell'arco di oltre nove secoli a partire dalla fondazione dell'Alma mater studiorum ha avuto la foto la funzione di crogiuolo della cultura europea
Sviluppando le radici di un comune umanesimo e di un comune sentire dei principi di libertà uguaglianza e giustizia
Ho consegnato al presidente Barroso il manifesto sottoscritto da studiosi rappresentanti di istituzioni
In occasione del recente convegno tenuto all'Università sul tema dall'Europa dei mercati all'Europa dei valori e dei diritti
Oggi sono lieto di dichiarare
Che rappresento qui ufficialmente il pensiero della Conferenza nazionale dei rettori e che le università italiane
Condividendo largamente quel manifesto si faranno promotrice di iniziative finalizzate a supportare lo spazio europeo della conoscenza
Inteso come fattore di sviluppo e come motore per l'edificazione di una sempre più matura coscienza europea
Prende la parola l'onorevole Nino Calarco presidente della Fondazione Bonino Puleio
Signor presidente Barroso andamento Cocilovo
Onorevole Franco Frattini
Onorevole Fini
La Malfa
Cuffaro Martino
A nome della Fondazione Bonino Puleio
Ente non profit presidente Barroso gli ha concorso a promuovere questa giornata di celebrazione di un evento che resta nella storia dell'Europa unita
Vi diamo di benvenuto in una città che il geografo greco Pausania definì Messene Urbs Magna in Sicilia
La Conferenza di Messina nel mille novecentocinquantacinque fece superare un momento cruciale ai primi tenaci protagonisti politici che conoscemmo
Personalmente come Giovanni cronisti del giornale che oggi dirigo la Gazzetta del Sud
Piero la fortuna nella mia ETA
Progredita come dice il Santo Padre Benedetto sedicesimo siamo nello stesso decennio
E noi speriamo di avvicinarsi a Benedetto sedicesimo nella mia età provvedeva ho avuto la fortuna di conoscere
Padri e figli
Ho conosciuto Gaetano Martino grande europeista
Ho conosciuto un altro grande ore o euro prevista il siciliano Ugo La Malfa
Che spesso è dimenticato caro ministro figlio per questa sua azione svolta con intelligenza autorevolezza nell'ambito della costruzione
Dall'Europa
Dicevo che la Conferenza di Messina fece superare una difficile un difficile intoppo
Nella realizzazione di un ambizioso progetto
Che dal novecento arrestato il sogno di tanti sinceri europeiste
Di gettare le prime fondamenta della comune casa europea sulla sulle macerie e l'immane strage della seconda guerra mondiale
Oggi con questa celebrazione
Facciamo rivivere trasmettere lo spirito di Messina
Cioè la ferma volontà di non lasciarsi mai soffocare dalle fasi critiche ed insistere a gran voce che non è vero che l'Europa non possa cambia ormai
Come Sena
Lo vuole l'intera Sicilia governatore Cuffaro
Cioè l'isola
Che può vantare tre millenni di civiltà Isola in cui la cultura complessiva e la risultante di sovrapposte cimentata quella finisce a quelle etrusca da quella greca a quella romana da quella cristiana quella araba a quella normanna per citare coloro che hanno contribuito molto civilmente all'evoluzione della Sicilia
Il Presidente Barroso mi è particolarmente simpatico
Perché tra francesi e spagnoli che hanno vessato e distrutto la città di Messina non ci sono stati mai portoghese
La testimonianza di queste sovrapposte civiltà e nei templi nelle ville e nelle chiese e nelle ceramiche idea trentine i quadri nella letteratura nell'arte in genere
Signor presidente Barroso illustri esponente del secondo governo Berlusconi
Oggi qui vi accolgono gli eredi di quella Sicilia che con Federico secondo nel secolo dodicesimo
Realizzò sull'esempio delle prime Cortez iberiche
La effettiva tripartizione della rappresentanza degli stati sociali chiamati spesso dallo stesso principe a collaborare evitarlo
Furono
L'embrione o sorgente dei futuri e oggi attuali parlamenti democratici
E la Sicilia vanta
Il primo simulacro
Di Parlamento nel dodicesimo secolo non lo dimentichiamo
Messina e degna in questa Sicilia di stima e di considerazione perché nel suo tragico quasi perenne dialogo con la natura avuto dopo gli eventi distruttivi del mille settecentottantatré e del mille novecentootto
La forza di risorgere indomita e mai rassegnata come Reggio come villa San Giovanni
Lo dico con orgoglio soprattutto perché sono nato e vivo in una città che vanta una tra le più antiche università fondata come prototipo dei primi gesuiti nel sedicesimo secolo
E che fu chiusa
Dagli spagnoli
I noi personalmente non c'è mai stato spazio per le nubi del pessimismo o peggio per la prosopopea del disprezzo intellettuali quale emergono per esempio nelle pagine finali del Gattopardo
E in cui è scolpito il colloquio o meglio il qua se monologo dell'aristocratico stanco e sfiduciato principe di Salina che giustificava il suo rassegnato nuova Chevallier
Plenipotenziario del nascente Regno d'Italia che lo invitava a fa parte del Senato
C'era anche allora un'attenzione ai giovani che però secondo Lampedusa erano con la mente aperta al come più che al perché
Ma oggi non è più come allora i giovani li abbiamo visti ardente entusiasti durante i ventisette anni dell'intendenza dell'indimenticabile Papa polacco
Sono portatori di idee di principi che gli fanno privilegiare il perché rispetto al Como
Al come e non dobbiamo avere esitazione nel comprenderli nel seguirli nell'aiutarli
Oltre un mese fa
Con noi
C'era il già presidente della Convenzione europea
Valéry Giscard d'Este premio
Bonino due mila e due
Ed esprime ma in quella occasione un sentita appello affinché francesi votassero si per il referendum di approvazione del trattato per una costruzione proposto dalla Convenzione non è stato così
Ai francesi sono unite pure gli olandesi peccato
Riteniamo infatti che sia indispensabile e urgente presidente Barroso
Che tutti popolo europeo
Si convincano che i trans tra i tanti obiettivi dalla Costituzione o non re europea sei Neri realizzi una in particolare
Una agire umoristi dizione costituzionale onorevole Frattini univoca
Che con le sue sentenze
Metta comuni punti fermi per quanto riguarda e il diritto alla vita e la dignità dell'uomo naufrago spiritualmente nell'immenso mare della bioetica e senza metafore
Dell'uomo fisicamente naufrago nel Canale di Sicilia vittima dello sfruttamento di chi organizza le insicure carrette che trasportano a migliaia verso la nostra Sicilia ma verso l'Europa emigranti fiduciosi nel Vecchio Continente
La Carta di Nizza non è ancora vigente ma sarà vincolata te quando sarà approvata la Costituzione europea
Al momento c'è uno stato confusionale che è un dato incontrovertibile
Ma
E qui mi avvio alla conclusione perché nella brevità ce la saggezza ricordo che nel suo epistolario Plinio il Giovane annotava se tu conti gli anni il tempo ti parrà Breve se riflette il sopra il di avvenimenti crederà ai di aver percorso un secolo Durante i cinquant'anni
Successivi all'accordo raggiunto nella Conferenza di Messina
Gli avvenimenti sostanziali che ne sono scaturiti valga per tutti la caduta del muro di Berlino nel mille novecentottantanove ci inducono oggi ad affermare che la maggioranza dei popoli europei ha percorso non un mezzo secolo ma due millenni
L'Europa dall'Atlantico al fiume Moscova
Non dimentica il suo passato perché fatalmente sarebbe costretta a rivelarlo
Con le stragi e genocidi costretto i genocidi ben maggiori di quelli registrati sì nelle innumerevoli guerre intero europei
Ecco l'ulteriore annullamento della persona e della dignità umana come nel passato prossimo e il pennuto nei Lager nazisti e nei gulag sovietici
è questo il messaggio di una fondazione culturale
Un messaggio di speranza e io concludo al vedo di viva Messina viva l'Italia viva l'Unione europea
Prende la parola l'onorevole Luigi Cocilovo vicepresidente del Parlamento europeo
Grazie
Ho anch'io il piacere oltre che ovviamente il dovere di salutare gli organizzatori e tutte le autorità intervenute a partire dal presidente della commissione Barroso vicepresidente Frattini vicepresidente del Consiglio dei ministri onorevole Fini il presidente la Regione onorevole Cuffaro i ministeri le autorità tutte presenti ovviamente
Le persone gli ospiti e coloro che intervengono in questa occasione
Che vi dico subito mi ha posto qualche problema di approccio so ovviamente rispetterò rigorosamente i limiti e un intervento è un contributo che non vuole certamente essere esaustivo né delle ragioni della celebrazione
Ne delle opinioni e dello sforzo da imprimere per far conto con i problemi dal presente
L'occasione non ce lo consente non è mancheranno altre e ciononostante pur rischiando di tagliare un po'con la accetta alcune valutazioni alcune spunti che bel meriterebbero altre analisi altri approfondimenti restando poi sempre legati ovviamente alla relatività del conclusioni perché nessuno qua può pretendere io comunque certamente non avrei alcuna presunzione di verità rilevo rivelata Prodi esserne portatore però ritengo che proprio l'importanza dell'episodio e delle vento che oggi ricordiamo meriti un po'più il coraggio della provocazione che non la ritualità della celebrazione
Credo che per ciò che ha rappresentato la Conferenza di Messina per il significato che ha avuto per lo slancio che ha contribuito ad imprimere al Progetto europeo
Sia più importante per noi non acconciarsi al suo ricordo indipendentemente da quanto questo possa contribuire a suggerirci
Bussole direzioni di marcia per il futuro
Ma quello soprattutto appunto di compromettersi con le esigenze che abbiamo di fronte i problemi da affrontare
Penso che sia il ridicolo negare le difficoltà con cui siamo impattati
Non è miglior modo per curare la febbre quello di rompere il termometro suggerisco nello stesso tempo di non confondere però la febbre con il termometro il termometro non è la malattia
E quando si prende atto di quello che è avvenuto con un pronunciamento negativo di due popoli sono convinto che potrebbe anche ripetersi in altre situazioni
Qualora si fosse
Più ampliata la scelta della verifica attraverso la consultazione referendaria
Non si può negare l'importanza di tutto questo e la difficoltà che ci ripropone suggerirei di non arrivare a conclusioni definitive però questa è un caso in cui molti inno si possono ovviamente come doveroso pur sempre democraticamente fare sommare aritmeticamente non è altrettanto scontato che questo aiuti ad arrivare a conclusioni politiche
Spesso la somma e la somma dello stesso voto per motivazioni opposte
Il che non riduce la portata del corto circuito
La somma conduce a conclusioni io non sono certo che con questa vicenda si stia esprimendo un giudizio consapevole e negativo sui contenuti del Trattato costituzionale
Piuttosto il problema che abbiamo di fronte su cui ci dobbiamo interrogare se questo che rappresentavo un'acquisizione non definitiva non esaustiva ma anche a mio giudizio molto importante abbia dato
Ai popoli europei laddove esistevano ansie paure contraddizioni incertezze relative a una condizione una fase fra l'altro complessivamente carica di rischi e di disagio sotto il profilo economico sotto il profilo sociale e più senso generale politico
Se anche questa elaborazione questa conclusione abbia contribuito in modo efficace ad indicare a questi popoli una possibile soluzione non soltanto di cornice istituzionale ma di scelta politica per affrontare i loro problemi
E se questo non è stato e quindi quest'occasione è stata assunta anche in parte come spunto o pretesto per manifestare un disagio
Più che è per esprimere un rigetto consapevole questo comunque in ogni caso tutti ci interroga se mi consentite più che interrogare un improbabile e abusato nella retorica diffusa
Eccetto euro burocratico di Bruxelles interroga tutti noi che abbiamo responsabilità politiche e anche i governi e le responsabilità politiche nazionali che non sono attori comparse di secondaria importanza nel processo europeo
Ne sono e ne restano protagonisti personalmente avevo già detto che nella sintesi doverosa
Nella volontà di non rinunciare a qualche provocazione avrei potuto anche scandalizzare beh io trovo scandaloso
Che comunque rispetto a percorsi e progetti che nessuno può ignorare
Di rigetto di una proposta di documento di atto politico di quel rilievo attraverso la consultazione referendaria
Coloro a partire dai responsabili di governo e di paese che pure lo avevano sottoscritto è proposto alla consultazione popolare alle decidano che continuare ad andare avanti come se niente fosse come se alla bocciatura
Se la dobbiamo assumere in tutta la sua valenza politica riguardasse altro e non anzitutto il loro ruolo allora per non fare un'accusa una critiche negativo faccio un apprezzamento in positivo ho molto apprezzato la dichiarazione delle presidente del Consiglio di turno oltre che dal governo lussemburghese Juncker che ha detto
Se nel mio Paese con la consultazione referendaria la proposta di cui mi assumo fino in fondo l'onere appunto della definizione accettazione venisse respinta ne trarrà immediatamente le conclusioni con le dimissioni
E dico soltanto che non porsi neanche questo problema contribuisce a dare la sensazione di popoli che quello che si sta accettando o respingendo
O con un referendum o con una verifica attraverso le istituzioni parlamentari sia qualcosa di secondaria importanza si è una variabile indipendente con cui si può fare i conti senza farne fino in fondo le conclusioni perché stupirci allora
Se a questo punto l'atto della proposta viene trattata con questa sufficienti su anche con questo strumento vitale puntualmente il consenso popolare
Mi avvio subito alla conclusione dicendo
Che
Ritengo comunque esaurita una fase che pure caratterizzò la Conferenza di Messina
Quello dell'avanzamento di un Progetto rispetto a cui c'era grande fede
Grande volontà politica anche se si regolava attraverso l'approccio che allora dichiarando in molti che normalmente si definisce funzionalista piccoli passi la definizione delle regole o la eliminazione dei limiti e delle barriere
La strategia per la costruzione della cooperazione anzitutto sul piano economico il mercato interno le libertà fondamentali anche senza bisogno di rendere attivi in fondo espliciti
Perché sarebbe stato troppo presto sarebbe stato inopportuno i fini ultimi dal processo del progetto
Io credo che la stagione del diritto delle regole come surrogato della politica abbia definitivamente esaurito il suo percorso
Bisogna ricondursi e bisogna ritornare alle ragioni fondative
Fino in fondo analizzando le e proponendo le anche in modo trasparente al dibattito e alla verifica popolare democratica per ciò che essa rappresenta perché se ci ostiniamo
A mostrare ai popoli un insieme di alberi
Evitando accuratamente di fare riferimento alla foresta sarà più facile la tentazione di segare i tronchi che all'interno di questa non piacciono rispetto a cui sia diffidenza senza porsi in minimamente il problema
Se con ciò stesso non si rinuncia ai benefici complessivi dalla foresta del disegno per far questo secondo me la procedura di consultazione deve andare avanti
Tutti i popoli e tutti i Paesi si devono pronunciare se no avremmo esaurito a metà strada un percorso che sarà affidato esclusivamente alla rilevanza
Delle manifestazioni di dissenso dobbiamo pure traballa chi in un bilancio sulla maggioranza dei consensi che sarà espressa dai popoli dei paesi europei ovviamente nulla togliendo in termini di sottovalutazione di impegno di reazione alle manifestazioni di disagio di dissenso di negatività per carità
Penso che questo non lo possiamo fare a bocce ferme
Se il momento e ci impone di reagire a una condizione critiche di difficoltà secondo me è rilanciando l'ambizione del progetto
E anticipandone in tutti i limiti possibili Service sarà la volontà democratiche politica dei popoli e dei governi che attorno in ballo come propria e che non può essere surrogata da nessuna istituzione comunitaria in questa fase anticipando anche sia sul piano istituzionale procedurale sia sul piano politico alcuni percorsi processi e scelte che erano implicite in fondo o rinviate Abballe
Ho nel durante della procedura di ratifica
Dai temi come la personalità giuridica dell'Unione
La presidenza del Consiglio superando perfetti di discontinuità e di inefficacia con alcune soluzioni che pure erano state avvistato in un trattato costituzionale il ministro degli esteri il ruolo dei Parlamenti nazionali
Collaborazioni istituzionali il ruolo della consultazione nel processo legislativo per le parti interessate gli interessi coinvolti
Sul piano giuridico credo che esista la possibilità di dare anticipazioni a una parte di questi processi senza attendere la conclusione delle ratifiche al trattato certo ovviamente
Sebbene la volontà politica ed è bene che su questo si sviluppi il confronto fra i governi così come su alcuni spunti politici come la politica di difesa lo spazio di libertà sicurezza e di giustizia e infine una forte iniziativa europea per dare gambe alle strategie di Lisbona
Molte delle ansie dei popoli che si sono manifestate anche attraverso un voto negativo
Risalgono infonde si riconducono alla possibilità di vivere la dimensione europea il progetto europeo come possibile risposte soluzione a questi problemi
Allora sul piano degli investimenti
Per la ricerca per la formazione per le infrastrutture per lo sviluppo per la manutenzione necessaria di un modello sociale e infine per le politiche di coesione
Riteniamo oggi di avere bisogno perché intimoriti da una manifestazione di dissenso di criticità di alcuni popoli di nell'Europa di meno ambizione nel bilancio comunitario
Di un ritorno a mio giudizio improbabile fallimentare dentro i confini delle mura di casa per reagire questi processi nel quadro di globalità o di Run Charlie subito
Alla fine accettando di potere vincere o perdere ma in un disegno che si annuncia in un progetto che si annuncia
Esattamente per ciò che esso
Tutto il rispetto per i processi di ratifiche in corso ma io ritengo che soltanto con un rilancio dell'ambizione una dichiarazione esplicita dell'ambizione politica e dell'esigenza strategica politica di questo progetto
Che noi possiamo sormontare impositivo questa difficoltà e comunque quello mi pare il problema e su quello decidere definitivamente di cadere ho visto il protrarsi mi sembra l'unica strategia di reazione possibile grazie
Prende la parola l'onorevole Franco Frattini vicepresidente della Commissione europea
Grazie molte
Caro Presidente Barroso colleghi ed amici autorità civili e religiose signore e signori certamente dopo cinquant'anni qui a Messina all'Europa e diversa da quella di Gaetano Martino all'Europa ha una storia complessa difficile perché è difficile il nostro tempo perché molte cose sono cambiate sono cambiate le nostre aspettative sono cambiati gli scenari anche i piani della nostra vita
Prima vi erano delle certezze delle certezze in più oggi molto di quello che sembrava accerto ieri può sembrare davvero incerto
Io credo che anche in questo momento si debba però dire che vale la pena
Credere nell'Europa sono giornate complesse di riflessione difficile giornate in cui al esito di una prova democratica un alle una lezione importante che dobbiamo ascoltare
A qualcuno viene anche in mente di immaginare l'uscita dall'euro soluzione impraticabile di ricevibile che allontanerebbe non solo l'Europa come valore come ideale
Ma renderebbe assolutamente impossibile per quegli Stati che la decidessero anche solo pensare di affrontare le sfide di un economia
Globalizzata che richiede più forza non più isolamento quindi credo non è un paradosso parlare oggi di un investimento ulteriore sulle ragioni dell'Europa
Oggi certamente non abbiamo più davanti a noi soltanto quella unione piccola di pochi Stati alla ricerca di un interesse economico comune
E quell'obiettivo di allora che oggi stamani giustamente Antonio Martino ha ricordato la pace
Ed il benessere non è più soltanto quello l'obiettivo gli obiettivi europei sono ormai obiettivi eminentemente fortemente politici siamo in grado oggi con l'avanzamento di un processo democratico
Siamo oggi in grado di chiederci che cosa non funziona perché non funziona e qual è la direzione verso cui dobbiamo andare
Io sono convinto che la sconfitta in Francia e in Olanda sia un'esperienza dolorosa che ci ha riempito di tristezza
Ma se anche una lezione utile da raccogliere
Una lezione utile da raccogliere perché dall'Europa degli Stati dalla piccola Europa degli Stati forse stiamo veramente passando come abbiamo scritto nel Trattato costituzionale all'Europa degli Stati e dei popoli
Cioè l'Europa in cui i cittadini
Prima attraverso i loro rappresentanti il Parlamento europeo
E la sua rinnovata voglia di azione politica i parlamenti nazionali e poi i cittadini direttamente chiamati a pronunciarsi
Be'i popoli cominciano a partecipare attivamente come protagonisti
A quell'Europa
Che ha rappresentato un modello il no francese in olandese non è uno all'Europa è uno all'immagine di un modello europeo che i cittadini non hanno apprezzato
Quel modello non l'ideale dell'Europa un modello che è stato visto a torto o a ragione
Come un'Europa costruita troppo dalle élite e troppo poco da i popoli sarebbe assurdo non tenere conto di questa forte domanda politica di questa preoccupazione di questa inquietudine
E vediamo allora quelli che erano stati e che sono stati per cinquant'anni i nostri ideali i nostri ideali di pace è vero
Chi come me non ha conosciuto quell'epoca nel cinquantacinque
Ma ha vissuto da cittadino europeo per
E
Io sono nato l'anno e il mese in cui si firmarono i Trattati di Roma
Io sono sempre stato convinto di quel valore straordinario che era la pace e cioè la garanzia che il dramma della guerra non ci sarebbe stato più ma oggi cinquant'anni dopo dobbiamo dirlo
Noi rischiamo di vedere quell'ideale come scontato
Di non renderci conto adeguatamente che quell'ideale va difeso e va promosso ogni momento
E che non basta più preoccuparci della pace all'interno dei nostri confini ed ignorare tutto quello che succede immediatamente fuori dai nostri confini
E pensiamo all'altro grande ideale il benessere
Questo è un ideale che oggi viene messo in forse crescono le Paure una situazione difficile dell'economia fa aumentare le inquietudini alimenta la paura della disoccupazione
Paure reali beninteso quella di un'identità culturale di un'Europa che cresce e che si chiede
C'è o non c'è l'identità europea oggi c'è o non c'è un ideale che ci possano unire davvero tutti e venticinque e forse anche più di venticinque
Il tenore di vita che viene minacciato
La percezione di un costo della vita che cresce sono inquietudini certamente di cui sarebbe folle non tenere conto
Ed allora ovviamente
Aumentano le pulsioni e le reazioni quelle egoistiche quelle di rinchiudersi nella ricerca forzata di un interesse nazionale contro gli altri paura e preoccupazioni che portano vorrei dire ad un egoismo nocivo ad un egoismo
Che va invece ricondotto verso un nuovo slancio verso una nuova stagione di riforme questa Europa è profondamente cambiata in cinquant'anni ma proprio per questo
La lezione che abbiamo ha preso deve indurci a farla diventare ancora l'Europa del cambiamento non prendere atto de il traguardo a cui siamo arrivati probabilmente non basta più
Per fare questo credo non sia più sufficiente governare le Paure abbiamo tentato di governare le Paure dando risposte non è stato probabilmente sufficiente
Abbiamo la necessità di una nazione e di una reazione soprattutto politica abbiamo bisogno di decisioni e abbiamo bisogno di decisioni rapide che tengano conto di quanto direttamente o indirettamente i cittadini d'Europa ci chiedono
E quando dico decisioni rapide
Intendo decisioni della politica le decisioni che non possono essere condizionate se sono vere decisioni della politica il ricordo soltanto il programma strategico presentato dal presidente Barroso al Parlamento europeo
Quelle sono priorità politiche
Poche chiare facilmente comprensibili
Rispetto alle quali credo l'agenda delle procedure e delle regole dovrà piegarsi dovrà seguire
Dovrà aiutare la rapidità delle risposte non condizionarla questo è il rapporto virtuoso tra le scelte della politica e le risposte delle procedure le procedure
Sono al servizio delle scelte della politica e le devono far realizzare non fa rallentare
E
Un'ultima conclusioni un'ultima considerazione
Conclusiva sulla strada verso cui a mio avviso si deve e si può andare
Si deve si può andare verso il rilancio di ideali e lo confermo di sogni
Che possono far pensare alla gente che non conosce il testo del Trattato costituzionale che non conosce le molte molte direttivi e molti e molti regolamenti europei
Che questa Europa è e può essere ancora un valore aggiunto
Partiamo allora
Dai grandi principi su cui abbiamo fondato la Carta dei diritti
Quando parliamo di diritti fondamentali io credo che sia stato particolarmente importante ed è il merito della commissione del suo presidente e di noi che ne facciamo parte avere stabilito che i diritti fondamentali
Oggi per questa Commissione Europea saranno parametro
Senza il quale essenza la realizzazione del quale nessuna iniziativa della Commissione potrà essere Presa
La nostra azione sarà orientata a promuovere e a difendere i diritti fondamentali della persona
E io credo che non basti più promuoverli e proteggerli dentro i nostri confini
Se vogliamo fare un salto di qualità l'Europa può e questo può essere un sogno questo può essere un ideale essere attore per farli sviluppare fuori dai nostri confini se noi siamo convinti come io sono profondamente convinto che sui diritti fondamentali della persona umana non c'è il relativismo culturale religioso che ci posso affermare
E questa è una missione per l'Europa abbiamo realizzato l'allargamento stiamo allargando le politiche di vicinato vogliamo essere protagonisti nel Mediterraneo e allora questo è un nostro dovere
Ci sono valori talmente forti che meritano di essere promossi qualcuno direbbe esportati io dico incoraggiati nel resto del mondo
E poi un altro grande principio un altro grande ideale un'Europa
Che dia davvero la sicurezza e la percezione che alle paure si risponde con delle azioni
Quando i cittadini sono preoccupati dal terrorismo dalla criminalità organizzata
Dal traffico degli esseri umani e dall'immigrazione illegale che colpisce al cuore questa bella regione noi non possiamo non dare risposte
Dobbiamo essere capaci di fondare un'Europa della sicurezza e insieme della solidarietà
Questo è un altro valore che può dare un sogno e far credere che valga la pena investire in questa Europa ed infine se parliamo di economia
Non possiamo nascondere la verità
Che in un mondo di competizione in un mondo di competizione globale l'Europa non può rimanere bloccata
I suoi Stati membri non possono rimanere fermi sulla strada delle riforme delle riforme coraggiose delle riforme strutturali
Non possono arroccarsi
Nella protezione degli interessi di coloro che già sono tutelati preoccupiamoci di quelli che non sono ancora tutelati per fare tutto questo occorrono strumenti e io mi auguro fortemente presidente Barroso che il negoziato sulle prospettive finanziarie sul bilancio dell'Unione non si riveli un compromesso al ribasso
Noi abbiamo una proposta della commissione in cui tutti ci riconosciamo che permette di realizzare non i sogni non gli ideali quelli appartengono alla gente ma delle azioni concrete
Un compromesso al ribasso un compromesso che togliesse alla Commissione europea e in definitiva le istituzioni dell'Unione gli strumenti per realizzare questi grandi obiettivi B sarebbe un compromesso utile soltanto a dare argomenti buoni ai nemici dell'Unione Europea
A quelli che dicono vedete questa unione fa appiccò e quindi è giusto non dare le risorse necessarie perché possa funzionare noi riteniamo che questa sia una battaglia istituzionale sappiamo di a vere un forte sostegno dal Parlamento europeo e ne siamo lieti
Ci auguriamo che i governi dei Paesi membri comprendano che anche nelle loro mani direi soprattutto nelle loro mani la responsabilità forte in queste ore
Davvero in conclusione mi sento di dire che noi possiamo ancora scommettere sul fatto che questa Europa continuerà ad andare avanti lo farà se vi sarà una volontà politica e la volontà politica c'è lo sarà se avremo la capacità di ascoltare piuttosto che di predisporre e di cercare di imporre non è il metodo che i cittadini possono accettare
L'idea di Brussel che decide e gli altri che seguono è un'idea superata dalla storia la Commissione europea le istituzioni europee sono il motore per lo sviluppo
Sono lo strumento che aiuta i cittadini a riconoscersi
E quindi dobbiamo comunicare più Europa io mi ritengo un ambasciatore dell'Europa nel mio Paese che profondamente amo e continuerò a lavorare per questo grazie
Prende la parola l'onorevole Giorgio la Malfa ministero per le Politiche comunitarie
Signor presidente della Commissione europea signor vicepresidente del Parlamento europeo
Autorità civili militari e religiose signore e signori
Noi celebriamo oggi il cinquantesimo anniversario della Conferenza di Messina che sancì l'avvio dei negoziati per la creazione della Comunità economica europea
Ed è bene non dimenticare che essa ebbe luogo dopo il fallimento della Comunità europea della difesa ha provocato da un voto del Senato francese
Si trattò Messina di una iniziativa italiana che si propose di non considerare definitivo quel no all'Europa
Che era venuto da la vicina Francia di trovare una via diversa per progredire
A cinquant'anni di distanza non ci troviamo oggi di fronte a una delle ricorrenti crisi che hanno punteggiato il percorso della integrazione europea il voto francese di domenica scorsa quello olandese
Tre giorni più tardi possono costituire infatti una grave battuta di arresto per l'Europa
E tuttavia noi non dobbiamo considerarli come la fine dell'Europa e neppure come l'inizio di un processo di disgregazione del continente naturalmente ciò a condizione che la risposta sia pronta ed efficace
La prima domanda che ci dobbiamo porre come procedere con il Trattato costituzionale nove Paesi lo hanno già ratificato e ritengo che sia saggio non interrompere le procedure in corso come ha detto il vicepresidente Cocilovo
Ma credo che su questo il ministro degli Esteri delineerà tra poco la posizione del governo italiano
Per quanto riguarda invece le modalità di rilancio dell'Europa io credo che si debba partire da un'analisi delle cause del malcontento popolare tradotto sino al voto francesi quello olandese ma di cui vi sono segnali in molti altri Paesi
E tra le molte ragioni del no al trattato io credo che si debba soprattutto mettere le difficoltà che affliggono l'economia del continente
Ed è su questo terreno il terreno economico che si gioca a mio avviso una parte cospicua della credibilità dell'unione agli occhi dei cittadini europei
E così come cinquant'anni orsono i ministri degli Esteri dei sei Paesi
Constatata l'impossibilità di procedere su un terreno puramente politico gettarono le basi di un'intesa economica anche oggi il rilancio dell'Europa passa a mio avviso per una svolta decisa in campo economico
In quest'ottica il problema prioritario da affrontare la bassa crescita la produttività stagnante e la disoccupazione
Con Maastricht l'Europa ha creato la moneta unica da cui non si può e non si deve tornare indietro
Essa l'Europa ha inoltre deciso una strategia di politica economica che prevede la non utilizzazione ai fini della crescita delle leve monetarie delle leve fiscali
è stato il fatto stabilito dal Trattato di Maastricht di avvalersi degli strumenti macroeconomici solo al fine di assicurare all'economia europea un quadro di stabilità
E dunque ad essi non ci si può quindi affronta affidare per affrontare le difficoltà attuali dell'Europa
Il quadro delineato induce a ritenere che oggi lo strumento principale di intervento a nostra disposizione costituito dalla strategia di Lisbona a cui del resto ha fatto riferimento il messaggio del Presidente della Repubblica
Non abbiamo altra scelta che per tornare a crescere che imboccare con la massima determinazione la strada delle riforme strutturali dei mercati e della innovazione
Come come presenti sanno la strategia di Lisbona essenzialmente composta da elementi di natura mica economica completamento del mercato interno un rilancio della competitività eliminazione delle rendite di posizione le barriere alla concorrenza sostegno della crescita attraverso la produttività la diffusione delle tecnologie la riqualificazione della forza di lavoro
Lungo la via europea dunque accanto alla strategia di Maastricht ha bisogno anche della strategia di Lisbona quest'ultima
Signori appare talmente necessarie che ove Lisbona successo allora la stessa Unione monetaria alla lunga potrebbe risentirne
Ed anche i fondi per la coesione perseguono equilibrare lo sviluppo del territorio europeo sono altrettanto indispensabile al successo del progetto europeo
Al nella revisione di metà percorso cioè al marzo di quest'anno il Consiglio europeo ha dovuto prendere atto che gli obiettivi di Lisbona che sera prefissi nel due mila non sono ancora stati raggiunti
Ma ha giustamente deciso di non di abbandonare ma di rilanciare la strategia e di mettere l'accento su due obiettivi cruciali che sono la crescita e l'occupazione
E dunque politicamente essenziale in un momento di crisi dell'Europa partire da Lisbona
Attuando con determinazione iniziative che siano percepite dall'opinione pubblica come non con un fardello burocratiche ma come un chiaro valore aggiunto derivante dall'azione comune
Il governo italiano che è uno dei Paesi fondatori che ha ratificato pratica i primi il trattato che sia sforzato nel corso di questi anni di rispettare i parametri di Maastricht nonostante una condizione economica difficile della nostra economia
è pienamente impegnato in questo rilancio e vogliamo e vogliamo anche dire che così come Maastricht è stato accompagnato da parametri e da un sistema di sorveglianza affidata alla Commissione così noi siamo pronti a integrare il progetto di Lisbona con dei punti di riferimento dei parametri che ci affidiamo alla commissione per il monitoraggio
Ed abbiamo grande fiducia al presidente Barroso e lei e nella sua saggezza politica e chiediamo alla Commissione di svolge un ruolo molto attivo nel promuovere il successo di questa strategia
E naturalmente aggiungiamo non l'hanno detto altri colleghi da Cocilovo al al al commissario Frattini aggiungiamo che perché questa strategia abbia forza sono necessarie risorse
E che il progetto della presidenza lussemburghese per le prossime prospettive finanziarie non ci pare adeguato né dal punto di vista della coesione né dal punto di vista degli urti risorse sono necessarie proprio per dare forza a questo progetto
Signor presidente signori e signore non c'è dubbio che per l'Europa all'esito del referendum francese e olandese segni una grave battuta di arresto
Ma questo insuccesso può rallentare il cammino dell'Unione Europea vanno ad arrestarlo e ancor meno farlo retrocedere forse è stato un errore pensare di porre il tema dell'identità europea come frutto di un atto di natura giuridica come nel testo del Trattato costituzionale
E non attende invece che quel processo di fusione delle identità nazionali europee producesse spontaneamente un cittadino europeo ma il processo di costruzione di una identità europea continuerà come molti sanno un grande filosofo italiano e meridionale Benedetto Croce
Nel degli anni Trenta mentre quasi tutta l'Europa era sotto il giogo delle dittature concludeva la sua storia Europa con queste parole
Che cito presidente Barroso per intanto diceva Benedetto Croce già in ogni parte d'Europa ed era il mille novecentotrentuno sia stilista germinare di una nuova coscienza di una nuova nazionalità perché come ho già detto le nazioni non sono stati naturali ma stati di coscienza e formazione storica
E a quel modo che un solo settanta di un napoletano dell'antico regno o un piemontese del regno subartico subalpino si fece voi italiani
Non rinnegando l'essere loro anteriore ma innalzando le risolvendo in quel nuovo S e così che francesi e tedeschi e italiani tutti gli altri si Annals era noi europei
E non ho pensieri Cindy inizieranno all'Europa i loro cuori batteranno per lei
Come prima per le parti più piccole non dimenticate ma meglio amante sono certo che questo processo che abbiamo iniziato a Messina sia inarrestabile
Prende la parola l'onorevole Antonio Martino Ministero della difesa
Autorità civili religiose militari gentili signore cari amici
Durante una pausa dei lavori della riunione informale dei ministri della Difesa della NATO chiesi all'allora segretario generale Lord Robertson che cosa ne pensasse dell'andamento dei lavori
Mi disse tutto ciò che si poteva dire è già stato detto ma non da tutti
Io spero che voi abbiate un po'di indulgenza mentre svolgerò questo mio intervento vorrei anzitutto ringraziare e sentitamente quanti hanno voluto promuovere questa cerimonia che ricorda come è stato già ampiamente detto una tappa fondamentale della storia non solo di Messina ore d'Italia
Ma di tutto il Vecchio Continente
Qui infatti qui a Messina come saremo pienamente ricordato che prese concretamente le mosse il processo di unificazione dell'Europa
Che dopo la firma dei Trattati di Roma del cinquantasette e dei successivi trattati europei nel corso di mezzo secolo apportato dalla piccola Europa dei sei Paesi
All'Europa forte di ben venticinque Paesi membri di oggi
I sei ministri degli Esteri qui convenuti cinquant'anni fa avevano vissuto in prima persona e due immani tragedie delle guerre mondiali con molti milioni di morti sterminati e devastazioni
Due conflitti avevano avuto origine in Europa e si erano combattuti per l'Europa il problema che più preoccupava era come è ovvio quello di far sì che tragedie simili non avessero a ripetersi mai più
L'obiettivo comune di tutti gli europeisti in altri termini
Era la pace il che implicava la soluzione del problema tedesco inserire la Germania una comune istituzione europea in modo da scongiurare il pericolo di altri conflitti europei
Come aveva lucidamente previsto Winston Churchill nel maggio del mille novecentoquarantasette
Senza la soluzione del problema tedesco non ci può essere l'Europa unita e la soluzione del problema tedesco non può avvenire che nel quadro dell'Ulivo unica
Come è stato ricordato le prospettive in quei giorni cinquant'anni fa non erano incoraggianti
Perché il primo obiettivo di respiro generale che era stato assegnato euro all'Europa era stata la difesa ma questa era fallita per via della mancata ratifica del trattato da parte del Parlamento francese
Il sei seppero trasformare una sconfitta in una vittoria nella nascita dell'Europa economica come preludio all'Europa politica
Fu una scelta difficile e controversa che si scontrava con interessi costituiti e pregiudizi ideologici e che vedeva ostili persino alcuni ambienti federalisti
La storia ha dimostrato che fu viceversa una scelta vincente l'ultimo mezzo secolo è stato per l'Europa un periodo di pace di prosperità e di progresso anche grazie alle decisioni assunte qui a Messina cinquant'anni al suo in un certo senso la situazione odierna è nato e analogo ancora una volta come cinquant'anni fa dalla Francia prima dall'Olanda poi sono arrivate cattive notizie e sembrerebbe che la via verso l'unità politica dell'Europa si trovi a un punto morto
Ma le cose non stanno necessariamente in questi termini specie se sapremo recuperare lo spirito di Messina e cogliere il momento costituzionale dell'Europa e questa a mio avviso la strada maestra per il rilancio dell'europeismo
Dobbiamo mettere mano ad un'autentica costituzione europea
Che sancisca ma non si limiti ad elencare i diritti fondamentali dei cittadini europei già peraltro tutelati dalle Costituzioni nazionali ma soprattutto che definisca rigorosamente i poteri dell'Unione
Dobbiamo in altri termini recuperare l'ispirazione di fondo delle grandi costruzioni democratiche che sono nate come baluardo contro l'abuso del potere politico
Per dirla con Thomas Jefferson in questioni di potere non si parli più di fiducia negli uomini ma si metta in condizione di non nuocere con le catene della Costituzione
Molti dei problemi attuali dell'Unione Europea sono infatti legati alla indeterminatezza della linea di demarcazione tra competenze europee competenze nazionali
Quella indetta indeterminatezza va superata adesso se vogliamo evitare di alimentare l'ostilità di quanti guardano con preoccupazione
Ad un'Europa che persegue obiettivi che non le competono e trascura le grandi finalità che ne giustificano l'esistenza
Le scelte coraggiose assunte a Messina cinquant'anni or sono finiranno col prevalere sulle resistenze non disinteressate sui pregiudizi consolidati sul pessimismo dominante perché erano concrete e praticabili
I sei non si fecero condizionare dal mito malevolo del politicamente possibile ma si adoperarono invece per realizzare quanto era desiderabile
Quello spirito che tuttora ne fa uno in via come lo spirito di Messina e forse più importante oggi di quanto fosse allora
Mi sia consentito in conclusione un breve accenno l'ispirazione europeista di Gaetano Martino
Essa è sintetizzata fra l'altro da quanto ebbe a dichiarare nella seduta della Camera dei deputati
Il quindici ottobre mille novecentocinquantanove
Voi tutti sapete dice a Martino
Che dopo la caduta della scende sembrando preclusa la via dell'unificazione diretta dell'Europa noi cercammo di gettare le basi nella Conferenza di Messina di una unificazione indiretta
Cioè di un'integrazione economica alla quale in definitiva avrebbe dovuto portare dovrà portare alla decisivo unificazione politica
Ed infatti quando l'economia dei sei Paesi sarà stata veramente integrata si renderà necessario creare una moneta comune
E moneta comune significa bancari missione comune e bancarie missione comune significa governo comune si avrà spontaneamente per la forza stessa delle cose
L'unificazione politica la Federazione degli stati dell'Europa mille novecento cinquantanove
Da queste parole si potrebbe ricavare l'impressione che mio padre fosse convinto che l'integrazione economica avrebbe inevitabilmente condotto all'unione politica ma non è così
Nella seduta del Parlamento europeo del ventuno ottobre mille novecentosessantaquattro Martino risponde a uno degli autori dei Trattati di Roma Paola Barri spacca con queste parole
Io non sono d'accordo con il ministro degli esteri belga onorevole spacca egli è pure fu uno degli artefici anzi il principale artefice dei Trattati di Roma
Quando dice che gli autori del Trattato di Roma commisero l'errore di affidarsi al fatalismo storico per il passaggio dal processo unitario al piano economico al piano politico
Questo non è sa e vero
Noi pensammo di costruire l'Europa economicamente unita come mezzo per arrivare più tardi alla vera unione politica dell'Europa ma non affidandoci al fatalismo storico bensì alla esatta osservanza dell'applicazione di tutte le norme dei Trattati di Roma
Ed in particolare fra quelle norme
Gaetano Martino ricordava quelle relative all'università europea sono grato al rettore Tomasello che ne ha parlato strumento per favorire la formazione di una coscienza europea
E quelle che prevedevano l'elezione a suffragio universale diretto dal Parlamento europeo strumento per assicurare la partecipazione diretta della volontà popolare al processo costruttivo dall'Europa e concludeva
E assurdo immaginare che l'Europa possa essere costruita unicamente dalla volontà dei governi unicamente dal volere dei grandi l'Europa deve essere costruita per intervento della volontà popolare
Il passaggio all'integrazione economica l'unione politica in altri termini ricorreva secondo mio padre il concorso determinante della volontà popolare
E questa è una considerazione molto attuale oggi quando l'alto grado di avanzamento dell'integrazione economica non sembra sempre precludere a progressi decisivi nel campo dell'unione politica
Se l'Europa di oggi in crisi e si sia affievolito l'entusiasmo per l'Europa cioè dovuto in misura non irrilevante al fatto che si è smarrito il senso dell'ispirazione originaria
Chi crede l'unità europea dovrebbe tenere presente
Che è impossibile che l'Europa possa avere un futuro non solo senza il sostegno popolare ma addirittura a dispetto delle perplessità che suscita in una parte consistente dell'opinione pubblica
Il passaggio dall'integrazione economica all'unione politica e impossibile senza il concorso da volta a comprare per questo
Per queste ragioni credo che a distanza di mezzo secolo la sua formulazione l'europeismo di Gaetano Martino conservi intatta la sua verità validità e meriti di essere ricordato
Nella tredicesima notte Shakespeare mette imbocca uno dei personaggi l'affermazione ormai quasi più della sul prato
Ed effettivamente destino degli uomini grandi che a parlarne siano gli uomini piccoli ma il progresso dell'umanità e legato alla capacità di raccogliere da chi ci ha preceduto il testimone da consegnare a chi ci succederà
Di trarre profitto dalla lezione che ci viene trasmessa e trasferirla con l'aggiunta del nostro contributo ai nostri successori se come tutti noi auspichiamo queste celebrazioni serviranno a mettere in luce il senso della straordinaria intuizione che cinquant'anni fa ebbero qui a Messina i padri fondatori dell'Europa avrà perciò solo fatto opera utile per tutti grazie
Prende la parola l'onorevole Gianfranco Fini vicepresidente del Consiglio e ministero degli Esteri
Grazie per il doveroso rispetto che dobbiamo tutti alla platea che certamente europeiste ma non è masochista
E anche perché come ricordava prima il collega amico Martin è stato davvero detto se non tutto molto di quello che poteva e doveva essere eletto
Io mi permetto di fare una variazione sul tema vale a dire non seguirò il discorso che doverosamente avevo predisposto mi sta comunque l'importanza di questa giornata mi riprometto di consegnarlo per iscritto agli organizzatori in modo tale che si i saranno come mi auguro atti a ricordare ai posteri quello che qui è stato detto il mio pensiero non si riduca soltanto alle brevi considerazioni che svolgerò a braccio e con l'occasione volevo per l'appunto riprendere alcune delle considerazioni che sono state fatte che condivido
Anche per avere poi il piacere insieme a voi di ascoltare il nostro ospite del presidente Barroso al quale rivolgo anch'io
Un sincero ringraziamento non solo per l'amicizia che ha mostrato nei confronti di Messina dell'Italia
Accettando l'invito ma anche ringraziamento per la sensibilità che mostra nello stesso momento in cui in occasione di un momento difficile per il processo
Di integrazione europea in una città simbolo da cinquant'anni ciò che significa integrazione europea sente la necessità il piacere di confrontarsi con noi sulla significato della conferenza di cinquant'anni fa su che cosa vi è dissimile tra cinquant'anni fa ed oggi è soprattutto su che cosa occorre fare nel prossimo futuro
Con una spero sintesi e al tempo stesso precisione
Io credo che si debba partire innanzitutto da una considerazione tanto
Scontata quanto forse non sufficientemente sottolineata cinquant'anni fa non è vero che la Conferenza di Messina rispose alla prima e forse più clamorosa battuta d'arresto del lungo processo di integrazione vale a dire il voto del Senato francese contro l'ipotesi di una difesa europea
E che oggi cinquant'anni dopo ci troviamo in presenza di un altro clamoroso no francese non al trattato di difesa ma alla Trattato costituzionale però attenzione perché la differenza non è differenza da poco
Cinquant'anni fa ha funzionato a dire no
Questa volta è stato il corpo elettorale a dire no
Cinquant'anni fa per certi aspetti fu un a ragioni di orgoglio di nazionalismo di scarsa fiducia in un'Europa che fosse la casa comune a motivare i senatori francesi in quel no
Oggi le motivazioni sono profondamente diversi
Io condivido buona parte dell'analisi che ha fatto il commissario Frattini
Per certi aspetti in Europa oggi salvo qualche eccezione le élite sono ampiamente favorevoli al processo di integrazione non ho mai sentito in tutti questi mesi qualcuno obiettare ma la convenzione non era un'iniezione di democrazia alla Convenzione c'erano i rappresentanti dei Parlamenti dei governi del Parlamento europeo dalla società civile
In tante occasioni nessuno mi ha detto ma per quale motivo quel lavoro della convenzione centrato costituzionale che poi è stato sottoposto all'esame lungo faticoso attento dei governi
Nessuno mi ha detto ma perché lo avete calato dall'alto sulla corpo elettorale
Non credo che si possa dire questo
è che
In alcuni Paesi Francia Olanda ma anche in altri le pubbliche opinioni oggi percepiscono l'Europa non come un grande valore e quindi in qualche modo come un elemento di sicurezza per il futuro
Ma contrario percepiscono nella integrazione europea
Contrariamente a quello che è accaduto fin qui non una opportunità ma un rischio
Badate profondamente sbagliata questa percezione ma noi ci dobbiamo confrontare con quella che è la realtà
Perché dico è profondamente sbagliata questa percezione perché certamente chi ha votato in Francia e in Olanda lo ha fatto sull'onda di tre timori il timore di perdere l'identità e qui il tema della immigrazione il tema in qualche modo dell'allargamento la questione posta circa la legittimità o meno l'opportunità o meno dell'ingresso nell'Unione europea della Turchia
Tantissimi francesi hanno detto noi ci sentivamo in qualche modo più sicuri quando c'erano le frontiere nazionali
Ci sentivamo in qualche modo più garantiti quando era a Parigi che decideva e non oggi che decide a Bruxelles sul tema della sicurezza che è un tema di identità
Sul tema economico perché questo mi sembra l'aspetto più rilevante
Fin quando la congiuntura economica vedeva nell'Europa un possibilità di sfruttare delle opportunità e quindi in qualche modo di aggiungere delle risorse becera all'onda che gonfiava le vele
Oggi che siamo in una fase di stagnazione economica in tutto il continente da più parti si dice nella pubblica opinione beh ma è l'Europa che crea problemi
In realtà l'Europa in molti casi come dirò di qui ad un attimo i problemi li risolve cerca di risolverli ma se vogliamo capire che cosa è accaduto non possiamo prescindere racket ciò che c'era nella testa di chi ha votato massicciamente no in Francia e in Olanda
Non hanno ancora di più con una percentuale giovanile altissima di voti contrari all'ideale dell'Europa non possiamo dire non è accaduto nulla teniamo chiedersi perché
Segmenti importanti dei popoli europei oggi abbiano questo sentimento e tanto per essere espliciti se si votasse anche in altri paesi non è che avremo risultati diversi
Perché Tony Blair giustamente dice beh non fatemi fare referendum adesso datemi tempo per spiegare alla pubblica opinione
Che cosa davvero nell'Unione Europea e anche in Italia dove pull eurobarometro dice siamo all'ottantasette ottantotto per cento di fiducia dall'Unione Europea sono convinto che se votassimo domani certo ci sarebbe ancora una larga maggioranza per l'integrazione ma crescerebbe il fronte del dissenso perché perché
Questo il punto del ragionamento perché non è stata posta in votazione la carta costituzionale europea
Non è stato posto in votazione l'ideale europeo
Non è stato posto in votazione il ruolo della Commissione europea rispetto al Consiglio europeo rispetto al Parlamento europeo
Di coloro che hanno votato e coloro che voterebbero se si facesse in altri Paesi non discutere boero di ciò che abbiamo scritto nella convenzione poi abbiamo ratificato a Roma ma esprimerebbe Oro con il loro voto tutta una serie di timori riverserebbe in qualche modo su Bruxelles quelle paure di cui oggi gli europei si sentono in qualche modo attanagliati e che sono Paure relative al tema che è tipico dell'inizio del terzo millennio cos'è la sicurezza
Cos'è la mia identità
Per quale motivo io mi debba in qualche modo confrontare con altri da me se quegli altri da me possono creare determinare un pericolo per me e grande tema apposta undici di settembre e grandi temi del confronto o dello scontro tra le civiltà
Unità questa paura a quella economica
Perché certamente oggi viviamo in una fase di stagnazione e in un continente come l'Europa che è un continente demograficamente vecchio l'altra grande questione quella delle garanzie sociali vicine
Perché hanno votato contro perché pensano che l'Europa possa togliere quelli garanzie sociali che gli Stati nazionali hanno costruito nel corso dei decenni
Gli Stati Uniti sono il continente delle opportunità
Un politico americano che vuole il consenso dice io vi darò l'opportunità di crescere un politico europeo che vuole il consenso oggi vi dice io vi garantisco che non vi tolgo quello che ho di garantisco che le garanzie che sono state costruite in questi anni in qualche modo le avete
E allora se questo è vero io credo che lo sia
Come devono reagire le istituzioni europee come devono reagire i governi per quello che ci riguarda rimettendo al centro della nostra analisi la politica
Serve una seria riflessione politica fin dal Consiglio europeo del sedici e del diciassette di giugno per dare una risposta in termini di azione a quelli che sono il malumore quelli che sono i timori
Riprendo molte delle cose dette
Ha perfettamente ragione la Malfa quando dice ma se il tema
Dell'impatto economico del disagio sociale è la questione che può motivare un dissenso nei confronti dell'Europa e da lì che deve ripartire l'azione del Consiglio europeo rilanciando la strategia di Lisbona
E da lì che deve ripartire l'attenzione dei governi e della commissione ma su questo il presidente Barroso è molto attento perché già nel passato dalla commissione giunto l'invito al Consiglio europeo al Parlamento europeo a mettere il cittadino al centro dell'attenzione dell'istituzione europea
Il cittadino vuol dire per l'appunto le garanzie sociali
Vuol dire come l'Europa può aiutare a risolvere problemi che non sono problemi dei singoli Paesi
Perché questo è il paradosso del voto Franceso del voto la mensa paradosso della situazione in cui ci troviamo quale che avere timore di un futuro incerto è più che naturale
Ma l'incertezza che grava sul futuro non può essere fugati in alcun modo da politiche nazionali
Perché se l'incertezza è il confronto
Tra
Civiltà diverse se l'incertezza è l'identità se l'incertezza e la spinta derivante dall'immigrazione se l'incertezza la globalizzazione dei mercati
Se l'incertezza è una crisi economica che si riflette su tutto l'Occidente e che in qualche modo risparmia soltanto alcune macroaree geografiche
Tipo la Cina o l'India se l'incertezza è in una società vecchia la perdita delle garanzie sociali ma come si può pensare di risolvere questi grandi quesiti con delle politiche autarchiche con delle politiche nazionali con delle politiche di corto respiro rimettendo le frontiere o addirittura con la Nostalgia
Quanto era bello il tempo passato ridate mila lira e non voglio più l'euro non c'entra nulla lei euro
Con tutto quello che sta accadendo nel mondo da qualche anno a questa parte
E perché almeno chi conosce il Trattato costituzionale chi conosce che cos'è davvero l'Unione europea ha il dovere di reagire con una forte offensiva politica
Perché proprio nel Trattato costituzionale
Proprio uno dei pilastri dell'Unione europea dà risposta al quesito se le sfide sono globali se le sfide non le possiamo vincere unicamente in base alle reazioni nazionali
Non possiamo fare altro che agire in base a quel principio di sussidiarietà che non a caso è uno dei pilastri culturali del Trattato costituzionale cosa vuol dire vuol dire che si fa insieme ciò che da soli non si riesce a far bene a casa nostra
Era una certa ragione Martino c'è un problema di competenze tra Stati nazionali e istituzioni europee ma c'è soprattutto la grande necessità di rilanciare l'idea dell'Europa dando all'idea dell'Europa e poi alle istituzioni europee
Quell'appeal quella capacità di fare impresa nella pubblica opinione che oggi non può che essere legata alle questioni economiche alle questioni sociali alle questioni relative alla qualità della vita perché perché rispetto a cinquanta anni fa
Non è cambiato soltanto il mondo è cambiato lo stato d'animo dell'Europeo
A me non piacciono le citazioni anche perché in molti casi le situazioni vengono fatte senza andare a verificare se poi davvero il personaggio evocato ha detto non ho detto ciò che l'oratore di turno gli attribuisce
Ma in questo caso vi prego di credere che si tratta di una citazione verificata
Helmut Kohl disse una volta attenti perché quando in Europa
Saranno pochi coloro che hanno conosciuto la guerra e quindi coloro che hanno visto un francese sparare a un tedesco o un italiano odiare un britannico quando saremo pochi e allora l'ideale dell'Europa basato com'era nel cinquantacinque sull'idea di pace finirà per l'attenuarsi
Oggi per fortuna dopo oltre sessant'anni la guerra tranne che nei Balcani l'Europa la cancellata
Oggi è una minoranza tra gli europei coloro che ricordano la tragedia della guerra civile tra europei
Non a caso il Presidente Ciampi ricorda sempre di essere stato protagonista spettatore dell'epoca in cui gli europei non è che litigavano per le prospettive finanziarie gli europei si scannano sui campi di battaglia
Oggi che però siamo oltre quella spazzino e di storia dobbiamo ridare un animale Europa vogliamo ridare un appeal che parli direttamente
Ai cittadini ed in particolar modo i più giovani abbiamo discusso a lungo alla convenzione
Io sono convinto che
Sia sbagliato dire nella costituzione non c'è
Una serie di valori che possono in qualche modo unificare
C'è ovviamente il rammarico per il fatto di non avere avuto la capacità in quel momento di sottolineare che l'identità più profonda dell'Europa
è un'identità legata dei valori
Quindi in qualche modo quei valori sono i valori di una tradizione che la nostra tradizione religiosa e l'unico punto debole direi della prima parte del Trattato costituzionale l'assenza di un richiamo esplicito ai valori della tradizione religioso tra ve ne sono altri valori indicati chiaramente
Compresi i valori relativi all'identità perché c'è scritto in quel trattato che è stato bocciato il più delle volte senza che fosse conosciuto che l'Europa è unita nelle diversità che l'Europa è in qualche modo il Mosaico armonioso di identità e quindi di pluralità di differenze culturali che non possono essere mortificate da una visione in qualche modo a taglia unica
I valori si sono però li dobbiamo calare
Dall'empireo in qualche modo osé volete da un europeismo un po'declamatorio e poi li dobbiamo far camminare con le gambe degli uomini
I dobbiamo mettere nella società e questo è possibile soltanto se ci si concentra sulle questioni su cui il cittadino poi avverte la necessità di una risposta questioni economiche questioni sociali questioni collegate alla sicurezza
Questo dobbiamo fare
Si procede con la ratifica dei trattati posizione del governo italiano è questa tra l'altro nota
Se i francesi e gli olandesi non avessero votato in quel modo
Se il trentuno dicembre due mila sei tutti e venticinque avessero ratificato il trattato in ogni caso entrerebbe in vigore nel due mila e nove
Quindi diamo tutto il tempo non è che l'Europa è finita perché il trattato è stato bocciato del francese ed olandese si procede nei Paesi che non hanno ratificato
Si cerca di dimostrare
Che l'Unione europea continua a funzionare
Ovviamente tenendo conto però di quel che è accaduto
L'ostacolo più importante che abbiamo i prossimi giorni eh il negoziato sulle prospettive finanziarie
Saremo capaci tutti e venticinque di trovare un accordo che deve essere unanime per il bilancio dell'Unione
Noi lavoriamo convintamente perché questo accordo si trovi perché guai se a fronte di quel voto francese olandese ci fosse l'ulteriore sciocca dei capi di governo che non riescono a trovare insieme alla Commissione un accordo sul bilancio dell'Unione però però attenzione perché il voto francese il voto lande se mette tutte le classi dirigenti nella condizione
Di spiegare alle pubbliche opinioni
Che interesse nazionale interesse europeo non necessariamente vanno in contrasto l'uno con l'altro anzi che l'interesse europeo altro non è che l'armonia e in qualche modo la capacità di far convivere i singoli interessi nazionali
Quel negoziato e il Presidente Barroso lo sa bene sulle prospettive finanziarie si carica di ulteriori difficoltà perché perché Berlusconi Siniscalco ed io ci andremo fortemente convinti
Del fatto che bisogna che l'Unione europea risponde quindi approvi all'unanimità così come previsto il bilancio per fare in modo che dal due mila sei del due mila tredici ci siano certezze di risorse e disponibilità
E quant'altro però al tempo stesso non possiamo
Accettare un accordo che numeri alla mano penalizza fortemente una parte del territorio nazionale ed in particolar modo il nostro Meridione per le politiche di coesione perché perché se vogliamo trarre una lezione dal voto francese è proprio questa
Difendere l'interesse nazionale
Va fatto all'interno del comune interesse europeo perché quando il cittadino ha l'impressione che a fronte di un astratto interesse europeo viene mortificato l'interesse nazionale be'poi allora non c'è più nulla da fare
Perché in quel momento
L'onda di protesta la marea montante la dalla fobie alla versione in Francia sapete che buona parte del dibattito è stato sulla così detta sindrome della barbiere polacco
Perché temevano che ci fosse la concorrenza nonché i polacchi possono esercitare nello stesso momento in cui entra anche si nell'Unione sono fobie certo bisogna reagire con ideali valori con la ragione ma poi bisogna agire anche con i fatti
E allora e qui concludo e per questo è molto importante che la commissione presieduta da un uomo con Barroso sia consapevole di questo occorre che l'Europa sia capacità concreta di risposta ai cittadini
In attesa di farlo sulle grandi questioni connesse alla politica estera
In attesa di farlo sulle grandi questioni connesse alla politica di difesa cerchiamo di farlo partendo da ciò che il cittadino europeo viva Arica a Messina o a Lisbona avverte come immediato vale a dire la sua qualità della vita e qualità della vita vuol dire centrare ripartire dall'economia quindi dal processo di Lisbona dalle ricadute sociali e ovviamente da quell'esigenza di sicurezza che dopo l'undici settembre e l'esigenza primaria in tutto l'Occidente
Nella parola
Non era e non è con Senna mai Barroso anche la Commissione europea
Onorevole otto Rita
Amici
Cari messinesi
Dei carissimi Europa il
Un onore per me essere evitato ad esprimermi oggi davanti a voi
Mi era stata già offerta questa occasione dieci anni fa
Quando vieni qui
Come ministro degli Esteri portoghese
Per celebrare il quarantesimo anniversario della conferenza di medicina
Ma oggi sono venuto quindi circostanze molto particolari
Mi scuso per
Non posso esprimermi bene nella lingua di Dante contenere ora in francese
Penso che ai tradizioni sempre interpretazione
Le vedi decreto
Avete caschi in tre tele cuffia
Tra Messina tutti parlo francese bene
Benissimo
Contiamo
Capisco molto bene la vostra lingua la lingua che amo molto seguito tutto quanto è stato detto però purtroppo devo dire che non posso parlare questa fantastica lingua qual è la vostra italiana
I francesi hanno rifiutato un grande trattato europeo da un nonno altisonante la prima pagina di giornale ha dichiarato l'Europa in crisi i politici hanno invitato alla calma
Ma questo è successo nel mille centocinquantacinque alla vigilia della Conferenza di Messina
Li storia non si ripete ha detto un grande autore americano Mark Twain Maspes so fare anima e ha aggiunto ebbene per il
Cinquantesimo anniversario di questa conferenza la storia ha mostrato che poteva comporre delle rime di cui lo stesso Dante non sarebbe arrostito
Una volta ancora una parte della stampa parla di catastrofe disastro per l'Europa questa volta la Francia assieme ai Paesi Bassi ha detto no alla costituzione europea
Come reagire al no dei francesi al né degli olandesi quali lezioni possiamo trarre in questo periodo di Felice che dalla Conferenza di Messina di cui ce l'abbiamo oggi l'anniversario
Parlo del cinquantesimo anniversario innanzitutto devo confessare che la mia prima reazione per quanto riguarda questo rifiuto della Costituzione da parte di due membri fondatori dell'Unione europea è stata una reazione di tristezza
Un voto negativo è il segno di una preoccupante mancanza di fiducia tra i cittadini europei
Da pensata da pensare che alcuni temono il futuro resistono al cambiamento e non credono più che l'Unione possa dare delle soluzioni alle sfide che condividiamo oggi certo dobbiamo prendere come un segno positivo il fatto che le preoccupazioni dei cittadini essi siano espresse attraverso un voto democratico
In seguito a un accesissimo dibattito questo è positivo in sé stesso e dobbiamo rispettare l'espressione della volontà dei cittadini
Ma questo dibattito spesso è stato fra mischiato a delle sfide nazionali e dobbiamo riconoscerlo
Gli argomenti dibattuti nel corso delle due campagne avevano poco a che fare con la Costituzione europea a parte le considerazioni puramente nazionali
La verità è che la Costituzione è diventata il capro espiatorio delle paure dei cittadini
Paura e timori di perdere il modello sociale paura delle delle quali trazione paura dell'immigrazione paura che l'Europa
Andasse troppo velocemente si estendesse troppo lontanamente paura della Europa una della globalizzazione ma il voto formalmente non verteva su queste questioni il voto non riguardava gli ampliamenti gli allargamenti del passato del futuro non riguardava il mercato unico e le sue quattro libertà libera circolazione delle merci e dei servizi delle persone dei capitali
Che sono
Abbastanza antiche quanto il trattato preminente della Conferenza di Messina cinquant'anni orsono
Troppo spesso durante la campagna questo non è stato detto chiaramente il che
è stato chiaramente confermato e che durante una campagna referendaria e difficile evitare la contaminazione della questione posta da altri soggetti anche se non hanno un rapporto diretto e con la consultazione esaminiamo insieme alcune delle questioni principali in gioco che state dibattute durante le campagne referendarie
Taluni sono preoccupati dall'erosione del modello sociale europeo e tuttavia il progetto di costituzione protegge questo modello
Una clausola sociale esplicita l'articolo tre centodiciassette obbliga l'Unione a tener conto nella definizione delle sue politiche
Gli aspetti sociali quali la promozione di un livello di occupazione levato la garanzia di una protezione sociale adeguata
E la lottò contro l'emarginazione
L'esclusione sociale allora vogliamo veramente rinunciare a questi principi molti si dicono preoccupati da una mancanza di Democrazia io nell'ambito dell'istituzione europea
Tuttavia il progetto di Costituzione contribuisce moltissimo a ridurre il deficit democratico
Attribuisce al Parlamento europeo un ruolo molto più importante nel processo decisionale conferendogli il potere di modificare approvare la quasi totalità delle nuove legislazione le porte del consiglio in qualità di legislatore saranno spalancata al pubblico consentendo ai cittadini ai Parlamenti nazionali di conoscere meglio le posizioni la i governi la democrazia partecipativa acquisisce è uno statuto costituzionale poiché un titolo intero è consacrato e dedicato alla vita democratica dell'Unione allora vogliamo veramente rinunciare a questi principi
Altri temono che è l'Europa
Come idea non sia un progetto e litigiosità imposto ai cittadini malgrado le loro convinzioni è tuttavia il progetto di Costituzione
Avvicina l'Europa sia i cittadini che i Parlamenti nazionali perché dai cittadini il diritto di invitare la Commissione a presentare proposte su queste inappropriate
Se preludio riescono a raccogliere un milione di firme in un numero significativo di Stati membri conferisce ai Parlamenti nazionali
Nuove competenze per attuare la sussidiarietà saranno avvertiti cittadini tutte le nuove proposte di legge della Commissione e potranno rimandarli per riesame allora faremo veramente rinunciare a questi principi
Altri ancora sono preoccupati dalla globalizzazione età minacce eventuale per quanto riguarda l'Europa e tuttavia il progetto di Costituzione potenzia l'influenza dell'Europa nel mondo la visibilità la coerenza e l'efficacia delle situazioni e allora vogliamo veramente a rinunciare a questi principi
In generale i cittadini temono che l'Europa sia troppo distante troppo complessa con delle procedure un po'bizantine chiamano le così cioè quelle procedure che sconcerta no anche gli e Sperti
E tuttavia il progetto di Costituzione rappresenta un esercizio di semplificazione nota e vuole perché da un insieme sconcertante di trattati che sia cavalcano fra di loro abbiamo un testo leggibile quasi trentasei tipi diversi di strumenti giuridici che cedono il posto al sono sei e vogliamo rinunciare a questo esercizio
Questi aspetti del progetto di Costituzione sono stati dibattuti ampiamente spesso come i presidenti del Parlamento europeo del consiglio e Dio l'abbiamo detto negano fatica l'azione comune di domenica scorsa dopo le riforme francese
I responsabili politici nazionali ed europei devono fare di più per spiegare la vera dimensione delle sfide e la natura delle soluzione che il sono l'Europa può dare dobbiamo interrogarci sul ruolo di ciascuno di noi governi nazionali istituzioni europee società civile contribuire a una migliore comprensione di questo progetto
Che non può avere una propria legittimità senza essere all'ascolto dei cittadini
E allora che faremo adesso
Dobbiamo rinunciare all'Europa proprio cinquant'anni dopo che i coraggiosi di Messina hanno avviato questo processo in una nuova politica di stabilità e di prosperità
O dobbiamo invece lottare per trovare un nuovo consenso e utilizzare questo momento difficile
Come un mezzo per potere rilanciare l'Europa
Dobbiamo innanzitutto sottolineare chiaramente che le ratifiche sono innanzitutto di competenza degli Stati membri infatti spetta a loro decidere quando e come a ratificare
E se vogliono continuare con l'impegno che hanno assunto o modificando la loro posizione comunque
Secondo me quello che è importante oggi è che gli Stati membri reagiscano insieme e bisogna evitare azioni unilaterali e dispersive e per questo motivo che ho chiesto loro di attendere il Consiglio europeo
Del sedici e diciassette giugno per arrestare questa posizione è importante che il Consiglio ne discuta e mandi un messaggio chiaro a tutti gli europei
Sono convinto che è un messaggio di consenso sia possibile è auspicabile se è vero che noi dovremmo prevedere le implicazioni del nono francese e olandese in tempo utile dobbiamo alla Costituzione la democrazia
La possibilità di permettere agli stati membri di esprimere quella che è la propria opinione tutti gli Stati membri hanno i testi veri chiedevano tutti avrei la possibilità di esprimere la loro opinione non bisogna dimenticare che
Dieci Stati membri che rappresentano la metà degli europei hanno già detto sì alla costituzione e l'Italia fa parte di questa schiera ratificando la costituzione del Parlamento italiano del Parlamento di un Paese fondatore
Ha rivolto un segnale forte all'Europa l'Italia deve continuare a svolgere il suo ruolo tradizionale a favore del processo di integrazione qui c'è la patria dire Gasperi la patria di Gaetano Martino la fatta di tantissimi grandi europei ecco non sono convinto che sarà sempre in prima linea per la costruzione europea
Allo stesso tempo devo dirvi che ho qualche difficoltà
Penso che forse sia impossibile per quanto riguarda la riapertura dei negoziati in vista di una revisione della Costituzione
Il suo testo rappresenta un compromesso delicatissimo la cui elaborazione appreso diversi anni di tempo è difficile immaginare come un nuovo compromesso
Possa essere approvato
Se si cerca di tener conto dei timori di coloro che hanno votato no ma che non dobbiamo scegliere
Gli elettori olandesi e francesi che hanno votato no avevano dei momenti molto diversi ma di Morri dobbiamo riconoscere che il non in questi due presi rappresenta chiaramente un'opposizione alla proposta che è stata fatta loro
Ma questo non si traduce con un qualunque sostegni o a un progetto alternativo è questo il problema
E in un momento come questo che viviamo attualmente uno che potremmo trarre le lezioni dai gli eventi che sono arrivati poi alla Conferenza di Messina cinquant'anni orsono
Dimentichiamo troppo facilmente che quando nel mille novecentocinquantaquattro l'Assemblea nazionale francese ha votato no alla Comunità europea di difesa lo shock risentito dei dirigenti europei di quell'epoca
è stata quasi uguale se no giura uguale a quella che proviamo oggi davanti ai al nord francese olandese
Però allora i dirigenti europei non hanno rinunciato ai loro ideali al contrario la commissione diffusa c'è una grande commissione che era necessaria una reazione forte e rapida Polaris spacca divenuto ministro belga degli esteri ha quindi proposto di convocare una conferenza per preparare un piano di rilancio
L'iniziativa è stata ottimamente accolta da Giovanna Willem Bayon ministro olandese degli esteri che voleva anche andare oltre verso un'integrazione economica generale la conferenza in seguito a una proposta del ministro italiano Gaetano Martino ha avuto luogo a Messina ed è sfociata come lo sappiamo tutti alla Comunità economica europea e alla comunità europea dell'energia atomica
Nel mille novecentocinquantaquattro ed è questo il messaggio che voglio lanciarli nel cinquantaquattro una crisi apportato al rilancio e al potenziamento dell'Europa
Invece che dare un
Una frenata drastica i dirigenti europei hanno raddoppiato gli sforzi per attuare una soluzione che risponda alle preoccupazioni dei loro concittadini cioè due preoccupazioni essenziali
Pace eh prosperità
è curioso vedere oggi che davanti alla crisi istituzionale dell'epoca la via scelta è stata quella di ricercare una risposta attraverso l'integrazione economica
E per una maggiore volontà politica allora spetta a noi
Noi dovremo fare non dobbiamo rifugiarsi in questa paralisi dobbiamo mostrare ai nostri concittadini talvolta un po'scettici che l'Unione Europea può ora più che mai dare una risposta efficace alle loro preoccupazioni i risultati dei referendum di quest'ultima la sono un fallimento sì però l'Europa c'è esiste bene allora dobbiamo dire che c'è abbiamo una vita al di là del dibattito costituzionale
La commissione continua e continuerà a prendere importanti decisioni danno veri vantaggi a tutti i cittadini europei avevo un programma da applicare un programma strategico sostenuto unanimemente dal Consiglio europeo dal Parlamento
Che sicuramente si concentra sulla prosperità la solidarietà la sicurezza
Quindi sono dei tre concetti estremamente importanti effettivamente tutte le istituzioni europee devono essere solidalmente unite nelle loro aspirazione ad andare avanti
Ad applicare questo programma è poi a risolvere i problemi che preoccupano le persone la gente i concittadini
E non semplicemente i responsabili politici o l'élite politica la nostra azione mira a creare più posti di lavori e migliori posti di lavoro a favorire la crescita economica lo sviluppo
Insostenibile a preservare ammodernare il modello sociale europeo a garantire maggiore sicurezza ai cittadini ecco è così che dovremo fiducia all'Europa alle sue istituzioni il primo grande teste forse sarà quello di giungere a un accordo sulle prospettive finanziarie per il periodo due mila sette due mila tredici
L'Unione Europea ha bisogno di un nuovo contesto di bilancio per finanziare le politiche e le attività dell'Unione e non c'è nessun motivo di respingere il negoziato dopo l'estate invece tutto civili incoraggia ora mostra non è che l'Europa può agire con determinazione
La commissione farà tutto ciò che è in suo potere per arrivare a un risultato che traduca la nostra volontà per un'Europa più competitiva e più solidale
Mi congratulo con il governo italiano per la sua posizione a favore di un'Europa
Con grande ambizione quello che posso eh che devo riconoscere nei nei nei propositi di Berlusconi anche di Fini
Signore e signori
Siccome lo sapevano benissimo i sei ministri degli Esteri riuniti a Messina cinquant'anni fa la cosa sono i loro con l'esercizio Complesso esposto alla crisi occasionali però e dando prova di una reale leadership che hanno trasformato la crisi inopportunità e hanno consentito all'Europa di venir fuori e più forte pronta a raccogliere le nuove sfide ad assumere le proprie responsabilità
Il destino e la Costituzione ormai nelle mani degli Stati membri adesso la palla e nel loro campo Melacca nel campo degli stati membri a Roma
Poco più di sei mesi fa i venticinque governi degli Stati membri
Firmavano il trattato costituzionale adesso i venticinque Larizza una situazione insieme e si mettono d'accordo sul cammino da percorrere è venuto il momento di dar prova dello spirito di Messina cioè di non indietreggiare davanti alle difficoltà di non ha bandito prevale ori principi che stanno a cuore al nostro progetto è fondamentale che noi utilizziamo il momento attuale per rafforzare un uomo consenso politico
Il ruolo della Commissione
Io lo concepisco proprio in questo modo è quello di agevolare questo consenso
Evitare il confronto tra i diversi modelli o le percezioni dell'Europa senza questo nuovo consenso vitale in questo momento il compromesso le soluzioni saranno molto più difficili
Ma facendo in questo modo dobbiamo evitare duetta pone pericolosissime dapprima consisterebbe re consisterebbe nella rinchiuderci Ina fratture i viola ideologiche
Spingere divisione attorno a due monoteismo i politici non rende servizio all'Europa il monoteismo del mercato e il monoteismo dello Stato
Nessuno dei due ha risolverà tutti problemi ogni tentativo che vorrebbe imporre non rompa uno dei due destinato al fallimento
Ciò di cui abbiamo bisogno ora e di una sintesi intelligente tra il mercato è lo Stato che è posseduta né l'Europa a vincere e non a perdere di fronte alla globalizzazione
La seconda trappola è quella di voler entrare nel Blaine UK ma cioè in accuse inutile e pericolosissime e in particolare trasformare che istituzioni europee
Con la scusa delle difficoltà che ritroviamo o a livello nazionale o di fronte Haji alle sfide globali
Certo le istituzioni europee non sono perfette certa o ci sono problemi a chi chi potrebbe direi di essere perfetto
Ma noi abbiamo riconosciuto che ci sono stati dei problemi e la mia Commissione sei mesi fa quando entrata in vigore ha deciso di preparare che iniziative per una migliore comunicazione per migliorare la qualità della legislazione legislazione che iniziativa better regulation
Effettivamente non riconosciamo che possiamo fare meglio dei rapporti di fiducia di trasparenza e di responsabilità tra i cittadini e la istituzione europea da un alto e che queste possono fare di più per il referto del del rispetto del principio della sussidiarietà e per la semplificazione che sue decisioni quando si tratta di rapporti con i cittadini e con le aziende ma il la tentazione di attribuire a Brussel tra virgolette quindi all'Europa le decisioni impopolari ha già provocato un danno immenso in passato e continua a farlo
Le cose stanno così quando descriviamo le regioni a Bruxelles e come battaglie in cui i vincitori e vinti si scontrano tutti i giorni invece di presentarle con le occasioni per dibattere trovare consensi e compromessi a problemi comuni
Se noi attacchiamo Brussel sei giorni a settimana dal lunedì al sabato possiamo mai sperare un cambiamento completo il giorno dopo e aspettare che cittadini sostengano l'Europa la domenica
Se i capi di Stato e di Governo attuale mostrano lo stesso senso della responsabilità che ai responsabili politici del dell'epoca hanno mostrato ammessi Lina cinquant'anni orsono
Se i responsabili politici oggi evitano queste due trappole
Se danno prova del del proprio spirito tra strategico penso che avremo un grande un futuro per l'Europa
Penso che potremo fare della crisi attuale una carta vincente ed ecco perché qui a Messina vorrei lanciare un appello affinché possiamo essere tutti uniti attorno a valori e allo spirito europeo valori che sono dell'anima europea se vogliamo
Vogliamo lanciare un appello hanno lo sforzo nella ricerca di un sostegno che ci consentirà di ritrovare un consenso dinamico
Per un'Europa capace di adeguarsi alle nuove sfide della globalizzazione
Forse allora
Tra cinquant'anni quale dirigente europei si ritroveranno qui per festeggiare il centenario della Conferenza di Messina
Si ricorderanno che nel due mila cinque che anche nel due mila cinque c'è stata una crisi che è stata trasformata in opportunità è che l'Europa ne è venuta fuori più forte Emilio grazie per la viva Messina viva l'Italia viva l'Europa grazie per la vostra cortese attenzione