Incontro con i giornalisti di Cristina De Luca sull'emergenza dell'immigrazione e sulla solidarietà e l'integrazione, sia a livello regionale che nazionale

Buongiorno a tutti
Questa conferenza di oggi su
Questo programma punto messo in piedi dal sottosegretario il ministro non è potuto venire dita il sottosegretario per impegni che ha avuto appunto in Spagna
Che
Come dire si inserisce
In un percorso che riguarda appunto una categoria che
Appartiene alla grande attualità e non solo e non solo da ora ormai da diversi anni
Il problema quello dell'immigrazione che è un problema come tutti sappiamo
Emergente ma che ormai è diventato un emergenza consolidata appunto perché inutile negarcelo Emily inutile metterci una benda sugli occhi felici gli occhi noi viviamo in un mondo che purtroppo e come dire caratterizzato dalle forti ineguaglianze dalle forti differenze tra i tendini tra nazioni tra nord e sud
Con diversi gradi di difficoltà da parte di diversi Paesi che a seconda appunto del grado di difficoltà vengono le condizioni perché ci siano il popolo dei migranti
Bene il popolo dei migranti come tutti sappiamo può essere affrontato in due modi come sarà affrontato come emergenza appunto e basta
Oppure può essere affrontato con lucidità
Consenso dell'accoglienza
E con la consapevolezza della ragione la consapevolezza della ragione ci dice che comunque dobbiamo mettere in campo delle norme
Noi ci abbiamo provato con la Bossi-Fini che è una buona legge ma come tutte le leggi ha bisogno di un periodo di come dire di
Di rodaggio
E se del caso se manifesta delle lacune in determinati settori della legge stessa ed è giusto che si apportino le necessarie correzioni
Certamente non è pensabile come da parte di alcuni settori dell'opinione pubblica soprattutto politica pensare dice va be aboliamo la Bossi-Fini
E di fronte lasciato il nulla è impensabile e al di là delle differenze politiche
E che ci possono essere tra gli schieramenti ma io ritengo che una posizione di buonsenso non può certamente andare in una direzione di spacciamo tutto lasciamole libertà assoluta di che cosa
Che sarebbe poi il danno maggiore che noi crediamo alle popolazioni che arrivano in Italia perché fare arrivare chiunque senza un quadro di regole e lasciando tutti nell'indifferenza e soprattutto nelle sotto le grinfie della criminalità perché quello voi che avviene noi mettiamo in campo come dire un'ipotesi di danno Massimo per gli immigrati
Quindi
Va bene vanno bene le modifiche ma soprattutto bisogna discutere approfondire per vedere di mettere in campo i percorsi più opportuni al fine di creare appunto opportunità vere integrazione vera
Per colori quale arrivano in Italia
In questo settore la Regione Sicilia già da anni ormai ha messo in campo una serie di programmi che sostanzialmente Milano a che cosa
Mirano a cercare di eliminare le differenze gli ostacoli che si proprio che si frappongono tra l'arrivo dei cosiddetti disperati che sono privi di tutto e quindi anche di un approccio alla quelle che sono le leggi in vigore nel nostro Paese privi di un approccio culturale privi di una formazione specifica privi insomma di quegli strumenti che possono consentire agli immigrati una maggiore possibilità di integrarsi nel mondo del lavoro e quindi di avere nuove opportunità partendo da che cosa partendo da un presupposto Seb miriamo
Al riconoscimento della dignità umana la dignità dell'uomo in tutti i suoi aspetti bene se miriamo a questo
Ci vogliono le regole ma dobbiamo fare sì che noi facciamo mettiamo in campo tutti gli sforzi necessari a cercare appunto dire di eliminare le differenze dicevo so ci sono una serie di programmi
Che già da anni funzionano
Che prevedono appunto la possibilità di formare gli immigrati la possibilità di formarli e dal punto di vista linguistico e dal punto di vista di un minimo amministrativo
E soprattutto anche con la previsione di una serie di mediatori culturali che appunto hanno la funzione di rendere loro l'inserimento più pace riteniamo che questi siano dei programmi che hanno dato buoni risultati
E pensiamo di intensificare questi programmi e addirittura e sarebbe una proposta secondo me
Molto intelligente da cercare di mettere in campo assieme quello di prevedere la formazione di questi soggetti in situ come beh intanto coinvolgendo per quanto riguarda noi la regione Sicilia per quanto riguarda il Governo nazionale le altre regioni interessate
Creando degli organismi
Come dire
Misti dove c'è l'imprenditoria locale nostra quindi Confindustria la Regione come Assessorato al lavoro
E anche dall'altra parte in Tunisia piuttosto che in Algeria piuttosto che il Marocco per quanto riguarda i nostri dirimpettai io omologhi cioè la Confindustria locale
Così come appunto le istituzioni locali per vedere di mettere a punto dei programmi di formazione l'ovvia perché avrebbero secondo me non doppio e duplice obiettivo
Da un lato la possibilità formando lì prima che partono in maniera disperata
Verso il nulla
For quindi porta formarli lì dare loro una formazione che potrebbe consentire trame degli accordi bilaterali anche l'assunzione di un certo numero di persone in situ non non dimentichiamo che per quanto riguarda il Nordafrica
Noi siamo a alle soglie del trattato di Barcellona del due mila dieci preveda appunto
Con due mila dieci la caduta delle barriere per quanto riguarda i paesi rivieraschi del Mediterraneo quindi è pensabile che dopo il due mila dieci ma già da ora c'è un fermento in questo senso ci sia una ipotesi irreale di sviluppo da parte di questi Paesi con investimenti
Che vengono dall'Italia così come dalla Francia di altri paesi che sono interessate al bacino del Mediterraneo e quindi le occasioni di lavoro lì dovrebbero certamente anzi non dovrebbero aumenteranno certamente quindi formare gli delle persone significa farle rimanere e comunque anche ove non trovassero lavoro lì quando arrivano in Italia arrivano delle persone che sono formate arrivano delle persone che conoscono un minimo di quella che è la nostra situazione è la situazione del mercato del lavoro e anche la situazione dal punto di vista amministrativo
Nella nostra regione hanno un minimo di nutrimento della lingua e quindi conoscenza della lingua e quindi come dire sono più apprezzati per entrare nel nostro mercato quindi ci sono una serie di provvedimenti che si possono mettere in atto
Per quanto riguarda le cifre Ilario penso che vi sono stati distribuiti quindi sappiamo grosso modo quali sono la pettorine sottosegretario sono stato in venti mila arrivi
Quest'anno in Italia circa due mila in me in Sicilia chiedo scusa circa due mila e meno due mila e cinquecento in meno rispetto agli anni precedenti abbiamo una stanzialità
Di di migrati che si hanno scelto di rimanere in Sicilia di circa sessantasette mila persone sono concentrate soprattutto nelle province di Trapani
Agrigento Siracusa e anche qui ci sono dei motivi sia storici sia culturali che anche tecnici
Perché ci sono ci sono queste grandi coloni tanto per i legami storici che abbiamo con queste e quindi soprattutto tunisini marocchini algerini insomma i paesi rivieraschi del Nordafrica che vengono fornite data dalla dalla preistoria la nostra storia siciliana i nostri palazzi Palazzo dei Normanni così come tantissimi altri palazzi nostri qui in Sicilia sono la testimonianza vivente viva evidente
Di questo di questo scambio continuo che c'è stato
Con queste popolazioni
E quindi la ragione storica la Regione culturale B e conseguenze figlia di questa ragione storica soprattutto a Mazara nel Trapanese e ci sono coloni e sono le istanze Ali ormai da millenni per cui già e ci sono usi costumi e consecutivi il couscous per dirne una
Quindi appunto lì c'è se esercita appunto per queste aree geografiche esercitano questo grande richiamo per questi motivi poi c'è una ragione tecnica attuale
Per questo tipo di immigrazione in quelle in quelle regioni in quelle Province sostanzialmente c'è un grande fabbisogno di manodopera in agricoltura soprattutto delle serre inseriti Tura e quelle sono le province dove più delle altre c'è un'agricoltura fiorente
Vuoi per le serre voi appunto per la coltivazione dei vigneti questo soprattutto nell'Agrigentino ma anche nel Trapanese quindi ci sono questi due queste due necessità tecniche chiamiamole che fanno sì che appunto ci sono un certo numero di famiglie che sono stanziali appunto sessantasette mila
Nel corso degli anni sono state per il resto testo
Per noi sono come dire noi rappresentiamo terrà di transito di passaggio inattesa di spostarsi in altre regioni del Nord quindi questa è la situazione
E di fronte a questa situazione noi dobbiamo secondo me coordinare sempre di più le politiche
Comuni per cercare di mettere in campo le misure più efficaci possibili al fine di raggiungere gli Obiettivi tenendo conto che appunto e lo rivendico e lo ripeto
Al di là delle differenze politiche su alcuni temi fondamentali non ci possono essere differenze politiche dicevo poco fa in un'intervista
Quando sento parlare dice ma lei che ne pensa dell'abolizione delle
Leciti ritengo che è una stupidata perché se la domanda è mal posta se tu mi chiedi
E giusto che ci siano i CPT che siano mantenuti in quelle condizioni io ti rispondo subito no perché un Paese democratico e degno di tale nome deve far sì che le condizioni dell'accoglienza e licenze l'accoglienza corrispondano
Ma non mi puoi dire aboliamo i CPT e dopodiché che fai rinuncia a essere stato rinuncia a essere paese rinuncia ai confini che pagare a un miliardo di persone ci sono delle proposte che davvero per una persona come me che dice pane pane e vino al vino io vantaggio in un solo modo studi la follia stupidità demagogia spicciola noi non abbiamo non possiamo affrontare i problemi con la demagogia nessuno può affrontarlo prende più con la demagogia contro i problemi per un mese per due mesi per tre mesi dopodiché quei problemi affrontati magari messi di in un angolo con la demagogia per tre mesi poi diventano problemi
Ingigantiti e difficilmente risolvibili e che sono poi fonte e creazione di problemi ancora più grandi quindi collaborazione in questo senso collaborazione sapendo di mettere in campo tutto ciò che possiamo mettere
Ringrazio l'Assessore ringrazio anche di quest'dell'organizzazione di questa aggiornata questa una tappa è l'ultima tappa del nostro percorso il percorso che come ministero della solidarietà sociale
Non abbiamo voluto fare attraverso tutte le regioni italiane per ascoltare perché è una
L'idea di fondo era quella di fare un'operazione di ascolto quello che a livello locale a livello del regioni degli enti locali
Ma anche dell'associazionismo delle associazioni di categoria lei la Confindustria associazioni
Dei datori di lavoro le associazioni i sindacati le associazioni del terzo settore volontariato hanno e stanno facendo sull'immigrazione convinti proprio come sottolinea l'assessore che un tema così complesso e articolato come quello dell'immigrazione
è un tema che non debba essere affrontato in chiave
Ideologica ma in chiave di andare a vedere quali sono i nodi le criticità di questo fenomeno e capire questi no di questa crescita per capire quali cambiamenti noi dobbiamo operare per passare da una fenomeno che viene vissuto come una continua emergenza a una possibile risorsa alla comprensione della strutturalità e quindi ormai della identificazione di questo fenomeno come un qualche cosa che fa parte della nostra società
E come fare tutto questo in un contesto che garantisca integrazione sicurezza nello stesso tempo perché i due termini non possono essere disgiunti non ci può essere sì
Integrazione senza sicurezza non ci può essere sicurezza senza integrazione e come tutto questo possa essere fatto in un contesto di certezza di diritto e chiarezza di doveri
Devo dire che questo viaggio attraverso l'Italia e io credo di dover render conto anche di questo è stato un viaggio molto interessante perché ci ha fatto capire come chi lavora sul terreno concreto chi si è misurato tutti i giorni con il tema dell'immigrazione a una comprensione delle criticità una approfondimento dei noti delle ipotesi di soluzione che sono molto più avanti di quanto molto più avanti nel senso molto più approfondite di quanto poi quando se ne parla nei dibattiti pubblici perché chi poi si trovò sul terreno a misurarsi su queste cose
Ed è stato straordinario come
Non c'erano differenze non c'è stato di finora ci sono state differenze dal Piemonte alla Puglia lo dico perché mi ha è un dato da mi ha molto colpito dal Piemonte alla Puglia o dalla Lazio al Friuli Venezia Giulia nell'identificazione dei nodi che erano uguali dappertutto
Con qualche differenziazioni che sono ovviamente legate anche territori però in qualche modo e come anche le possibili soluzioni a questi nodi avevano comunque un'unanimità sia che parlasse il sindaco l'assessore regionale sia che parlasse il rappresentante della Confindustria l'associazione il terzo settore di volontariato
Questa è la primo elemento di di notazione che io volevo sottolineare oggi il secondo elemento che essere qui in Sicilia chiara tra Sicilia ricopre per la sua storia culturale
Per la sua posizione geografica per la sua anche per il lavoro che si è dovuto trovare fra questi anni anche un luogo strategico ma anche un punto simbolo no in qualche modo
Di una certa immigrazione
Della Sicilia si parla solamente quando si fanno ci sono gli sbarchi non si parla di tutta quell'emigrazione come ha sottolineato l'assessore prima che che è un'immigrazione che c'è che ha del che al lavoro che funziona che cerca delle vie d'integrazione io credo che noi un compito anche della politica sia quello di parlare anche di far conoscere la buona immigrazione e di lavorare perché questa buona immigrazione aumenti
Noi stiamo lavorando o una riforma della bozza di le della legge Bossi Fini a una riforma
Che vorrebbe mettere superare quelli che il problema della
Difficoltà oggi a contrastare l'irregolarità a e quindi a fare una legge che a una modifica di alcune parti della legge del testo unico oggi vigente sull'immigrazione
Che riguardi soprattutto le i modi in cui si entra in Italia
Quindi uno dei modi
Pluriformità modi controllati e regolati perché perché solamente una legge che contrasta che lavora per favorire l'entrata regolari in Italia che contrasti le regolarità e che condanni tutte le forme di illegalità
è una legge che ci può permettere di passare dalla immigrazione come emergenza l'immigrazione come risorsa stiamo lavorando a questo e quindi è molto importante per noi anche ascoltare le proposte che ci verranno fatte anche le che soluzioni che in questi anni anche sono state trovate le le buone prassi che ci sono anche su queste cose
Noi siamo convinti anche che si debba l'ho accennato l'assessore questo mi pare un terreno sul quale dobbiamo lavorare lavorare insieme a quello degli accordi con i Paesi
Di immigrazione accordi bilaterali che favoriscano la formazione in loco che favoriscano l'insegnamento della lingua italiana perché questi sono temi che evidentemente poi favoriscono l'integrazione in Italia che questi accordi possono essere accordi
Accordi nazionale ma anche accordi che vedono insieme
Il livello nazionale con il livello regionale tutte le forme di cooperazione che oggi possono essere per favorire
Un percorso per il quale il fenomeno immigratorio possa essere un fenomeno governato e non un fenomeno subito credo che ci debba vedere uniti insieme perché questo è lo sforzo che dobbiamo fare ed è anche il senso di questa nostra
Operazione di ascolto io credo che il vero modo per mettere insieme integrazione e sicurezza
Cioè per mettere insieme due concetti che debbono viaggiare per poter far sì che l'immigrazione sia percepita perché noi anche abbiamo questo problema dei cittadini italiani comunque al cosa
Che non contrasta che non va a toccare quelle cose per le quali cittadini poi vivono questa come un'intrusione come la invasione che provocando anche tutti quei fenomeni di xenofobia dove il che ci sono in alcune parti d'Italia magari non sono qui perché questa storia culturale di questa Regione
Ha una storia di apertura diversa da altre regioni italiane ma che noi abbiamo trovato presenti in alcune parti d'Italia
Credo che per far questo noi dobbiamo fare favorire tutti quei processi che favoriscono che permettono un'entrata regolare una presenza di immigrati regolari in Italia tutti quei processi di incontro di dialogo fra culture
Nel rispetto di quelli che sono i valori della nostra Costituzione perché essere qui in Italia vuol dire anche accettare
Di vivere secondo delle regole che il nostro Paese si è dato
E che quindi questo credo che sia il senso del lavoro io sono molto ringrazio molto anche per la occasione che ci è data di ascoltare qui oggi l'assessore e perché questo possa anche essere
L'avvio di anche di una collaborazione di una cooperazione sui temi che ci interessano che sono comuni grazie
Quando l'assessore alla sanità
Non abbia
Domando dopo
Siamo
Se le sue siamo stati Sallusti
Esausti
Dino Risi e siciliani vero
Siamo
E vengono
E io quando vedo il lavoro
Dalle dei controlli
Quaranta
E all'questa volta
Quando e che per
Prima del di parità
E didattico posti il
Che cosa anche all'idea di
Ci sono tanti colpi che si va per le sue costruzioni che naturalmente magari non sempre di frequentano Gilardino
Però questi
Prima verbalmente
Meglio
E poi
Oro nella
Che impone
Mi
Ringraziamo