Intervista ad Andrea Margelletti, Presidente del CESI, sull'ipotesi dell'attacco dei talebani in primavera

Radio radicale siamo collegati con il presidente del Centro Studi Internazionali Andreana Reger letti che salutiamo buongiorno presidente proporli grazie all'ospitalità
Allora noi con lei vorremmo parlare di Afghanistan ha in particolare di questa terribile ma fortunatamente ancora ipotetica grande offensiva dei talebani come ci viene prospettata per la prossima primavera da giornali televisione
Sembrerebbe tanto graverà presenterà dirittura un problema politico interno italiano ma davvero i talebani sono tornati ad essere così temibili
Era nella realtà dei fatti non c'è mai stato un interruzione di violenza in Afghanistan certamente il fatto che a distanza di anni dalla caduta del regime dittatoriale violento di Mullah Omar
Ancora adesso migliaia e migliaia di cittadini Ascani non abbiano le infrastrutture sufficienti per vivere manchi moltissime aree del paese elettricità acqua e siano per molti versi costretti per sopravvivere a col dalla coltivazione dell'oppio
Perché l'unica cosa è lì dal possibilità di andare avanti questo è un dato di fatto questo naturalmente
Suscitato in diverse fasce della popolazione africana un avvicinamento verso chi con violenza e con con Roberta propugna cosiddetto detto prima si stava meglio
Ecco ma questa offensiva di cui ci parlano i giornali non sono esatte il direttore Paolo Mieli in televisione loro
Lo ha ricordato più volte sarebbe un'offensiva militare perché vi andrebbe quindi a a condizionare pesantemente quella che è la missione militari in Afghanistan
Tre io sono sempre perplesso quando si parla delle grandi offensive di primavera
Perché semplicisticamente si parla come di un nemico da sconfiggere la realtà dei fatti un pochettino più complessa
Lo stesso fronte talebano e assai diviso perché quando parliamo di Afghanistan si parla in realtà di tantissime Nieri verte
Con profonde differente all'interno delle stesse con lingue ascriversi quindi in fronte non è così compatto come immagina e poi ricordiamo anche che da una parte ci sono gli uomini le milizie africane che sono
Armati come possono essere amati dall'altra parte c'è la NATO c'è una piuma portante forte del altamente tecnologico tecnologica alleanza militare presente sul pianeta
Quindi non è possibile naturalmente una sconfitta militare della NATO ma naturalmente scontri potrebbero credo scontri con l'elevato numero di vittime potrebbero creare alla NATO
Dei seri problemi politici è bene ricordare che la l'Unione Sovietica uscì dall'Afghanistan non a seguito di una sconfitta militare ma al seguito di una sconfitta politica le perdite del dell'Armata Rossa non erano più politicamente sostenibili nel nuovo governo chimica il colpaccio
Senta Presidente quando è iniziata la guerra in Afghanistan noi ricordiamo che nella l'inizio proprio del del dei combattimenti controllo contro i i talebani fu un inizio molto veloce e di fatto furono coinvolti pesantemente gli afgani stessi insomma l'Alleanza del Nord
Possiamo ricostruire anche anche diciamo dal punto di vista militare che cosa accade in quei giorni
Subito dopo l'undici settembre arrivarono tal Tagikistan Uzbekistan in nel nord dell'Afghanistan Kim paramilitari della CIA della specie l'activity fra disdicevole che sono una sorta di commandos dell'agenzia di spionaggio statunitense
Insieme a loro arrivarono gli uomini delle Special Forces c'hai cosiddetti del rettile e quindi Soldati altamente specializzati per condurre operazioni di guerriglia di supporto alla guerriglia
Dall'altra parte gli uomini del Mullah Omar e di Bin Laden ritennero di sentirsi una sorta di esercito accanto e quindi combatterono tutto sommato in maniera convenzionale ma con strategie antiche quindi da una parte gli uomini della CIA
Non
Soffocare uno di milioni di dollari gli euro l'Alleanza del Nord facendo sì che un gruppo piccolo è diviso all'interno diventasse la forza militare credibile
E dall'altra parte gli gli uomini dello Special fortissimo statunitense utilizzarono al meglio il potenziale aereo americano che è assolutamente
Di devastante potere e per colpire le le milizie di Al Qaeda e gli uomini del Mullah Omar il risultato fu Rollo
Repentino del regime che fino a quel momento aveva governato con pugno di ferro e l'assoluto disprezzo dei diritti umani laica
E quella ricordiamo appunto la rocambolesca fuga innamorato ci che letta dal Mullah Omar
E poi a quel punto questo credo che appena sia più una leggenda metropolitana sei accelerata a tutti noi piace credere agli otto molto filmica ecco dopodiché però il il teatro delle del militare ed era proprio quindi degli scontri
Si è nel corso degli anni spostato verso il sud del Paese e adesso è a sempre più marginalizzato verso est
I ricordiamoci che i talebani sono l'espressione del
E ACCAM ecco che vengono anche chiamati pashtun e quindi
La popolazione maggioranza che tanto maggioritaria in in Afghanistan che è presente sostanzialmente nell'area
Sudori soprattutto nell'area sud-orientale e di lì che chiaramente avendo perso il loro potere
Cerca in una qualche misura di riottenere o attraverso la violenza e quindi non si è mai interrotto il i combattimenti verso il le forze della coalizione internazionale naturalmente verso le forze armate del legittimo governo di Cavour
Islamabad è stata più volte accusata di doppiaggio utilissimo secondo lei proprio ritornando alla alla prima domanda con la quale abbiamo iniziato questa questa chiacchierata è possibile che qualche potenza straniera abbia armato ulteriormente quello che rimane dei dei talebani che chiaramente visto che portano avanti un tipo di di guerra molto più simile alla guerriglia che no alla guerra tradizionale probabilmente quando colpiscono fanno fanno fanno numero di molto più elevato di di diciamo di di di morti di perdite e quindi magari influiscono di più sulle sulle nostre sulle nostre anche abitudini no per cui le ne in Occidente le perdite le consideriamo maggiori è possibile che ci sia qualcuno carriarmati i talebani
Allora diciamo subito che abbiamo parlato poc'anzi dei pashtun in Afghanistan che rappresentano il trentotto per cento della popolazione
I partono solo oltre il tredici per cento in Pakistan quindi il governo pachistano anche un problema serio interno ed è un problema di sopravvivenza politica oltre che in quei Paesi il può dire anche sopravvivenza fisica
Ma problemi come quello per l'Afghanistan come quello dell'Iraq e come quello Palestina sono problemi regionali
Io direi anche che prova a prescrivere un problema
Mondiale internazionali ma con perché rimanere approverà cane a quell'ora che la sua problemi regionali non possono che essere risolti all'interno di un quadro di stabilizzazione di dialogo regionale pensare di risolvere
Problemi come quello dell'Iraq quello dell'Afghanistan solo esclusivamente con utilizzo delle armi o solo esclusivamente come pensando che l'Iraq o no caricano siano delle isole
Non legate al al contesto nel quale sono inserite
A dir poco semplicistico presente ma perché qui da noi in Italia
Questo quest'la questione della missione a Kabul s'è diventata così così centrale ora glielo chiedo da un punto di vista militare tattico militare
No guardi il problema della presenza italiana e tempia del dibattito politico italiano sulla presenza militare carica l'ha poco a che vedere con con le questioni militari ma più a che vedere con le questioni religiose il nostro paese profondamente religioso non necessariamente segue crediti
Legati alla Chiesa magico credi diverso
E ed è più una questione ideologica quindi credo che quella sia la chiave di lettura più corretta per individuare le difficoltà che da sempre hanno i governi italiani da sempre nel inviare in determinate aree del mondo Forza di stabilizzazione ma a si
Il fatto che si continui a a paventare questa terribile ondata di violenza da parte dei talebani nella prassi mattina primavera come uno spauracchio
Italiane sono presenti a Kabul perché è una città sostanzialmente tragica
E hanno un Team di ricostruzione provinciale Hadera perché al confine con l'Iran ed è una intona
Soprattutto uscita
Quindi parliamo di realtà assai diverse da quelle che devono affrontare gli altri soldati che invece sono schierati
Al confine con il Pakistan
E allora da dove da dove nasce questa questo questa coppa questa urgenza che sembrerebbe essere diventata oramai fondamentale per per noi sa perché glielo chiedo perché Paolo Mieli ne ha parlato proprio l'altra sera sosta come se la minaccia fosse fosse talmente reale da non poter non farci i conti
Allora è ovvio che parliamo di un contesto difficile un paese come l'Afghanistan è un paese
Complesso e dove la violenza che parte dalla quotidianità
E quindi pensare che i nostri soldati che allenare prive di rischio eh Hall ed altri soldati
Le nostre forze armate sono impegnati in compiti difficilissimi sia Lare occidentale che nella capitale africane e questo e va dato atto additato di il straordinario lavoro che fanno sconcerto va detto che
Le nostre forze armate non solo quotidianamente impegnati in azioni di combattimento come fanno altre nazioni
Credo che esista
Problema in Italia più di discontinuità
Con il passato che di sostanziale supporto a combattimenti
Mi pare che lo dimostrano anche gli eventi di queste ore ci sia la necessità da parte di qualcuno di
Necessariamente mostrare la differenza
Però vorrei sottolineare ancora un punto tre nello concedente Steam scavista Anna come il Libano e come in Iraq
Ci sono persone che soffrono
E non lo sono
Ricchi cittadini occidentali o società occidentale in cerca di contratto ma solo povere
Famiglie che hanno avuto attraverso decenni di guerra
La casa distrutti campi distrutti magari non posso andare della loro sopravvivenza è legata coltivare un camper o lo posso fare perché ci sono minime e bombe inesplose
Non possono curare i figli perché non ci sono i strade
Attraverso le quali portare un figlio malato in un ospedale ecco questo quadro e il massimo rispetto ma questa gente la popolazione che so in questo quale del nostro sport formate da sempre in Afghanistan
E invece lì parlo adesso e prima in maniera straordinarie finirà hanno dato prima di tutto supporto intimità a chi l'aveva perso da molto tempo questo è un punto che al di là delle giochi dei bizantinismi della politica italiana corre sempre avere ben chiaro
C'è gente che soffre del nostro porto ma che gli stanno dando una grande mano il nostro Paese sta dando una grande ma
Ringraziamo il presidente del Cesi Andrea martelletti grazie a voi