L'invenzione dell'Africa. Un viaggio, un dizionario - presentazione del libro di Niccolò Rinaldi, edizione La Meridiana

Esatto sono ormai
Io storicamente così contrario qui insieme a me Hall autore di questo libro uscito proprio in queste ore possiamo dire che l'invenzione dell'Africa un viaggio un dizionario Niccolò Rinaldi
Che c'ha raggiunto uno che oggi da da Bruxelles le l'europarlamentare del il responsabile Esteri della Margherita Lapo Pistelli e il critico Plinio Perilli parleremo di questo libro che ha come dire una sorta di di tempismo involontario ma incredibile nel senso che esce in un momento di questo l'autore sarà evidentemente bensì le viti l'editore più che l'autore fosse ben felice
Di fatto che parlano tutti di Africa in questo momento molto a sproposito anche potrebbe aggiungere qualcuno l'ha idee it Giray te e quant'altro
Bagni di retorica non finire e io ritengo che questo libro sia un un validissimo antidoto a a tutto questo
L'Autore eh
Conosce l'Africa da almeno vent'anni dal suo primo viaggio nel mio novecentottantacinque come ci racconta proprio in queste pagine
E pagine che sono il frutto di anni di lavoro non non si tratta assolutamente di un instant book quindi non non è una come dire un una cosa assolutamente fatta proprio per per il momento ma tutto
Tutto il contrario peraltro proprio per per forza di di questa di questa pluriennale quasi ventennale esperienza nei confronti dell'Africa è stata in grado di affrontare diciamo quello che un compito quanto mai gravoso e rischioso cioè quello di cercare di Raf di raccontare appunto un continente così vasto e così misconosciuto come appunto il continente nero in in una forma quale quella appunto del viaggio una forma tradizionale quella di viaggio ma anche meno convenzionale quale quella del dizionario però sia prendendo le ventidue lettere del nostro alfabeto utilizzarle come canale privilegiato anche come pretesto per appunto effettuare questo questo viaggio e a me personalmente ha stupito come è riuscito a ricreare un'organicità utilizzando appunto le lettere del dell'alfabeto quindi la l'aereo si parte e si arriva proprio sul sul continente volando volando ci sopra e quindi vede avendone un primo una prima immagine che quella evidentemente dal finestrino di un di un aereo poi via Baobab CE città e così via
Restituendo ci poi un'immagine del del continente nero cercando il il più possibile queste la evidentemente una cosa molto importante di depurarla o di spogliarla da tutti quelli che sono le i luoghi comuni le mistificazioni le immagini costruite appunto artificiosamente dal dall'Occidente questa appunto l'invenzione l'invenzione del dell'Africa io vorrei darei la parola subito a Niccolò Rinaldi per per appunto cominciare a introdurre quello che è il il contenuto di questo di questo volume dopodiché ai agli altri ospiti Nicolò
Cioè voglio ringraziare Riccardo
Dini o che sono dei vecchi compagni di cordata avendo già presentato al crea opere altri in un altro libro precedentemente e Lapo Pistelli che qua Lapo so che le tue giornate sono molto cariche molto insegnante il fatto di essere qui oggi pomeriggio mi fa piacere anche perché conferma
L'impegno da parte di un politico su un tema così difficile come quello dell'Africa e anche se può sembrare un'adulazione un poco di fuori gusto la faccio perché questo è in un certo modo il tuo collegio elettorale occuparsi di Africa in genere dal punto di vista elettorale non paga a un politico italiano
Lapo Pistelli io lavoro come al Parlamento europeo devo dire ha veramente un impegno molto serio già fatto una una missione difficile che ha portato anche a qualche piccolo ma significativo risultato sul Sudan quest'anno è stato in Mali
è uno dei pochi interlocutori quando si deve parlare di Africa Dick qualche cosa ne sa magari non sempre riconosciuto ieri ho visto Rainews ventiquattro una battuta di un giornalista
Che accreditava sull'Africa altri politici piuttosto che che non qualcuno di più giovane come me come Lapo ma insomma mi fa ho avuto il piacere che tu sia che tu sia qua e ci tengo a a dirlo a ai cittadini quella che è la mia esperienza con una ringrazio anche Daniele Cardente che cerca sempre di animare le le serate le statistiche Viviana che che si è occupata particolarmente di questa di questa di questa serata e naturalmente tutti tutti voi
L'editore contento dice di Riccardo non lo so io so che è stato difficile pubblicare questo libro sono grato alla Meridiana perché è una una casa editrice piccola ma che sa quello che vuole con una linea editoriale
Chiara che molto molto cocente diciamo della sua politica ma altrimenti ho avuto alcune risposte di anche editori molto noti che dicono Massi presso un bel libro scritto bene ci fa molto piacere formula originale però Bardi oggi in Italia un libro sull'Africa non si vende non si compra non si pubblica
E in effetti se voi andate in una grande libreria vedrete sugli scaffali molto poco sulla fregata veramente molto poco in una piccola libreria vedrete niente
Niente si pubblica sulla Cina che interessa molto sul mondo islamico sul sul sul panorama arabo sull'America sulla nostra confusa incerta Europa ma l'Africa è fuori dal mercato editoriale come mi pare che sia fuori
Ahimè da tutti i mercati e non a organizzazioni regionali forti in una organizzazione di sicurezza di cooperazione non mi pare che benefici particolarmente delle delle delle predisposizione della Organizzazione Mondiale del Commercio l'Africa insomma in poi in fondo alla
Al a tutti gli interessi commerciali geopolitici ma tutto sommato anche culturali proprio ieri parlavo con una una un parlamentare polacco
Parlamento in quale mi diceva sull'Africa in Polonia che non è certo un piccolo paese i giornali non pubblicano assolutamente niente cioè c'è una parte di Nuova Europa che entrata adesso l'Unione europea
Che è molto lontana che proprio distante i Paesi baltici molti dei paesi dell'Est da tutto quello che riguarda questo continente nero
Un po'mutatis mutandis ci stiamo avvicinando a quella profezia che Orwell aveva tracciato in mille novecentottantaquattro dove il mondo era diviso in tre grandi potenze c'era il mondo anglosassone l'America del Nord la Gran Bretagna l'Australia e il Sudafrica che all'epoca era un dominio in inglese
E l'America del Sud ormai incorporata in questa grande potenza anglosassone anche americana poi c'era l'Eurasia che andava da
L'Atlantico fino a Vladivostok comprendendo anche tutta la cultura euro indo indoeuropea cioè l'India in Medioriente anche il il Nordafrica un terzo blocco che il blocco giallo dei giapponesi dei cinesi degli indonesiani
E l'Africa nel mezzo
Usata come terreno di battaglia terreno di saccheggio terreno di scontro dalle tre potenze che rispettavano il propri confini e usavano l'Africa come laboratorio di sfruttamento di schiavismo di
Campo campo militare di di guerra
Ecco ormai aveva chiaro quando descriveva il mondo in questo modo quello che che è un po'cerco di di sostenere in in questo libro cioè come lastre che era stata e in parte lo è ancora reinventata dall'Europa dallo schiavismo fino al colonialismo in parte ancora fino fino ad oggi cioè non abbiamo appiccicata l'Africa tutta una serie di etichette di luoghi comuni
L'Africa non ha cultura l'Africa non ha una civiltà non ha una storia dietro di sé
Lastricata non ha una vera propria spiritello spiritualità e pagane animista la religione il vero rapporto con Dio avrebbero portato gli occidentali oppure gli arabi con l'Islam e l'Africa
Come oggi i terreni o impossibile per democrazia o per un vero e proprio rispetto dei dei diritti dei diritti dell'uomo insomma un'Africa
Selvaggia corrotta
E molti di questi capitoli che o scritto abbinando ciascuna parola punta una lettera dell'alfabeto danno un po'il quadro cercano di dare il quadro di questo cuore di tenebre
Africano ad esempio la lettera f in questo libro è frontiera la però la frontiera dove da una parte cerco di di raccontare alcuni piccoli aneddoti perché il passaggio della frontiera in Africa è sempre ricco di piccole avventure c'è la burocrazia locale c'ha tutta una fauna umana abbastanza abbastanza singolare ma soprattutto la riflessione sull'arbitrarietà
Delle frontiere che sono state tracciate a tavolino dagli europei usando proprio un righello seguendo paralleli i meridiani e molto spesso tagliando in due o in tre popolazioni che erano abituate a stare insieme che le sono ritrovate separate
L'eredità sanguinaria di queste scelte
Abbastanza disgraziate la paghiamo ancora ancora oggi con popoli che avevano un loro spazio naturale che è stato completamente frantumato
E su questo un po'ci dà l'idea di come si giocava con con l'Africa fino al punto che una cosa importante con una definizione fino alle frontiere era fatta propria tavolino seguendo le righe di un di una squadra in base a una a una a a Meridiani e e paralleli oppure la lettera di dono cerca di denunciare un po'tutto e lo stereotipo che c'è sulla dono laddove noi siamo sempre i donatori dell'Africa abbiamo proprio creato una cultura dell'assistenzialismo della dipendenza da parte degli africani
Che dipendono in tutto dovrebbero dipendere in tutto da noi faccio un paio di esempi di marketing della beneficenza dove e si usa la stereotipo immagine del povero nero assistito dal dal bianco generoso anche laddove si trattava di iniziative che poco o nulla avevano a che fare con l'Africa però per vendere la beneficenza ricorriamo
A questi luoghi comuni e narrò nello stesso stesso capitolo un episodio
Risale proprio che per me fu un uno delle tappe diciamo dell'iniziazione all'Africa sarà questo primo viaggio
Una ventina d'anni fa
Dove mi ritrovai senza un soldo avevo ventun'anni fondo alla alla Tanzania al confine con con il Malawi senza un soldo per una serie di ragioni e fu un ragazzo di questo piccolo villaggio fuori dal mondo che Micco non ben avevano attirato anche loro ma che comunque conoscendo umilia questa fermata dell'autobus dove non c'era più benzina su non si poteva più fare niente mi pagò la cena mi pagò una notte in una in una guest house o il giorno dopo mi dette un bel po'di soldi per le sue tasche
Per prendere una una una un autobus e tornare gli angeli ventiquattro ore quindi anche costoso fino alla alla capitale oggi nessuno di noi farebbe così per un povero africano che si perdesse non avesse soldi nelle nostre nelle nostre strade il culmine di questa di queste lettere o di queste parole dedicate a questo cuore di tenebra africana è un po'il capitolo sul Ruanda lettera R il qui potremmo parlare veramente molto a lungo sì quando abbiamo lavorato un anno scorso che c'è Sandro carote che che l'anno scorso ha avuto una ha partecipato sì al Parlamento europeo che a Firenze un Progetto proprio sulla memoria collettiva sul genocidio ruandese potremo dire molte cose io credo che sia uno degli eventi più importanti degli ultimi decenni forse del dopoguerra si tratta di quasi un milione di morti in pochi in pochi mesi in tre mesi e mezzo sotto gli occhi di tutti questo è successo nel novantaquattro senza che ci fosse una vera volontà di intervento con delle responsabilità europee indirette veramente molto gravi
E siamo stati a guardare
Un po'perché sono lontani un po'perché quello che succede in Ruanda annunci minaccia ma credo anche un po'perché sono neri
E quindi la lucidità pensiamo è qui che inventiamo un'Africa del tutto virtuale
A nostro uso e consumo pensiamo che il il valore della vita in Africa se diverso dal nostro mi terrò aveva detto una cosa molto significativa proprio in quelle settimane di genocidio in Africa il genocidio non è troppo importante in quei Paesi
E questo la dice lunga su come
Ci rifacciamo l'Africa al nostro a nostra visione
Altre cose il capitolo M. museo è
Una una una storia tratta da dalle Memorie di un famoso etnologo francese Michel Ray venisse che racconta proprio come si andava in Africa a saccheggiare con spedizioni di rispettabilissimi accademici antropologi archeologi etnologi se andava nei villaggi e con trucchi di qualsiasi genere
Si incarnavano gli anziani i capi villaggio per portare via tutto quello che oggi poi si ritrovano i nostri musei soprattutto il muso dell'auto e per di Parigi quindi maschere feticci
Capanne cappelle sacre affreschi in Etiopia e via dicendo e come si ricorresse a dei mezzi
Che si possono giustificare soltanto là dove si considerano gli indigeni come dei selvaggi incapaci di per trattenere la loro cultura è meglio che lo facciamo che lo facciamo noi
Capitolo città la lettera c
Un po'forse più di altre cerca di dare una visibilità a quest'Africa inventata in Europa in Africa hanno portato la città come le intendiamo noi di viali grattacieli impazzire le fontane monumenti quando poi se ne sono andati tutto questo ha cominciato a disintegrarsi oggi chiunque arrivi in una città africana vedo un degrado è spaventoso la città e l'Africa per molti aspetti non hanno veramente niente a che vedere
Una intrusione in un sistema di Viterbo dove il rapporto con lo spazio e completamente diverso
E quindi questa è una delle grandi causa del degrado della città al tempo stesso però chi poi va nella città africana si accorge che dietro questo degrado dietro questa straordinaria confusione in miseria c'è una vita una umanità
Una capacità di autorganizzazione una volontà comunque di resistere e di organizzarsi che è assolutamente straordinaria
Ho fatto la mia tesi di laurea lo dico qui perché c'è il professor Gianfranco Bettin che è stato il relatore sui piccoli mestieri della della strada a a Dakar
Proprio studiando quei come si re inventa un'economia parallela nera informale chiamiamola come vogliamo ma in realtà molto molto reale e lì si capisce che l'Africa in realtà dietro la facciata del degrado c'è la città ha una sua vita reale che magari ci sfugge ma che è assolutamente molto
Molto profonda
Ora
Molte cose oggi l'Africa ci ci riesce a regalare
Proprio partendo forse dal capitolo della città si vede come contrapposto al degrado sotto c'è una grande umanità e una grande ricchezza soprattutto quello che mi ha sempre colpito il rapporto con la natura naturalmente come la natura ancora può dettare la vita quotidiana il capitolo villaggio V una quadretto se vogliamo molto semplice ma e che vuole cercare di descrivere l'armonia di quello che si riesce a compiere miracolosamente in un villaggio il rapporto tra lo spazio la natura le case di pochi oggetti il il la piccola Aia che ciascuna Capanna a di fronte a sei la lettera l laguna è il racconto di una gita in barca in piroga in un verso una cittadina del Ghana che era stata distrutta da un maremoto alcuni anni fa e la civiltà delle persone che su questa piroga andavano verso questa citare irraggiungibile ormai per altri per altri per altri mezzi
Oppure la lettera b Baobab che è la la scoperta qui siamo all'Orto botanico quindi né si presta di piante tropicali assolutamente straordinari che poi ci insegnano
è il punto dove ci si può fermare dove dobbiamo sedersi a raccontarci le storie dove c'è l'ombra e gli si possono prendere le decisioni più sagge allora il consiglio degli anziani
Può riunirsi
Deliberare la piccola giustizia la piccola giustizia
Locale
Rispetto all'Africa inventata poi sentiamo e da qui nasce un po'anche quel leggendario Mal d'Africa che Monti occidentali poi frequentando il continente cominciano a a prendere
Cominciamo a capire che l'Africa crea in noi o almeno almeno una grande Nostalgia perché è tutto quello che noi non siamo l'Africa è un altro genere di spazio e un altro rapporto con la natura è un altro rapporto con le forze più sottili di una spiritualità che si vede nelle piante nelle cose negli oggetti
è una un tipo di di di di relazioni fra generazioni che sono estremamente diverse e distinte dalle nostre
Sotto questo profilo forse il capitolo più significativo per me è quello della letterati tempo quando il nostro tempo è così
Radicalmente diverso dal tempo africano me siamo incalzati tutto di corsa tutto di fretta dal tempo occidentale poiché derivano tante forme di malessere credo che l'individualismo alla fine sia quella che più è sintomatica
E sotto dietro di noi sul collo sentiamo il respiro affannato dell'Asia che incalza fa un'altra sia un'altra stretta la Cina e il resto l'Africa invece rispetto a questo ha qualcosa almeno cerca di resistere di assolutamente distinte in termini di di di percezione del del tempo c'è un aneddoto che che riporto che quello del mercante occidentale che arriva in un villaggio africano
Dove ci sono tante banane diciamo in una settimana e riescono a prendere in cinque giorni di lavoro cento chili di banane
E il mercante da degli attrezzi un po'di tecnologia diceva bene ora con questi attrezzi poi molto più facilmente potrete prendere più banane torna dopo una settimana vede che hanno raccolto cento banane e rispiega allora come utilizzare questi strumenti di lavoro dopo un'altra settimana sempre cento di banane
Allora LIC nasce lo sprezzo da parte dell'occidentale verso l'africano incapaci di usare una tecnologia più sofisticata oppure Tito oppure non lavoratore e magari comincia anche l'uso della frusta per riuscire ad aumentare la produzione realtà l'africano sa benissimo come usare una un'accetta al meglio affilata o un carro però se prima aveva bisogno di cinque giorni per raccogliere cento banale continua a raccogliere cento banane in tre giorni anziché raccoglierne centocinquanta chili
In in in cinque giorni è usare il resto del tempo
Per cantare e suonare fare l'amore farà la guerra dormire raccontarsi Nestore o altro noi naturalmente avremo un altro rapporto un'altra reazione perché abbiamo più in mente di idea del profitto del progresso
Eccetera Moreno dico che l'Africa se un'isola a parte perché le storie terribili degli immigrati che poi spesso finiscono sul nel canale di Sicilia ahimè ci dimostrano che l'Africa tormentata e altro che però dico che l'Africa comunque un bacino di risorse assolutamente straordinari laddove l'unica parte del nostro pianeta che cerca di resistere a un'omologazione dilagante a un uniformizzazione a una globalizzazione che ne rende tutti quanti un po'simili pensiamo a ieri
All'attentato di Londra per l'Africa è l'unico continente che non ha mai prodotto
Un terrorismo terrorismo in Africa non non è mai esistito come fenomeno Indocina sono stati fatti attentati in Kenya e Tanzania per lo stati portati da dal terrorismo islamico ma altrimenti l'Africa rispetta l'America latina l'Europa alla all'Estremo Oriente alla al mondo arabo insieme musulmano non l'ha mai avuto pensiamo all'Islam
Noi non non ricordiamo mai che in Africa c'è un vastissima influenza dell'isola ma che in buona parte musulmana ma si tratta di un Islam
Moderato un'isola ma che ha un rapporto con la modernità e con la tradizione locale molto più equilibrato rispetto a quello che accade nell'Islam di molti Paesi arabi pensiamo al ruolo della donna che in Africa
Per quanto quanto spesso capita di incontrare donne parlamentari donne
Ministre donne che hanno posizioni di di di potere rappresentativo serio in Africa
Oppure pensiamo ad alcuni miracoli come quello di Mandela e di tutto il Sudafrica che riuscito pacificamente a sanare una una una situazione atroce come apartheid o anche lo stesso Ruanda perché un genocidio dove c'è un milione di morti in poco tempo credo che se fosse accaduto in Europa avrebbe avuto uno strascico di anni
Prima di poter parlare di una qualche forma di ritorno alla convivenza più o meno pacifica fra le due comunità in Ruanda anche attraverso tutta una serie di forme proprie come le elezioni di centinaia di di di di decine di migliaia di giudici popolari comica Ciaccia tutte forze dell'Italia anche in Europa sono state completamente ignorati non si è mai avuto curiosità per questi fenomeni Ruanda invece sta dimostrando di trovare una straordinaria pur con tanti problemi naturalmente una straordinaria capacità di ricostruirsi
Ecco tacque staff che io credo che noi dobbiamo attingere perché nella uguaglianza sempre più dominante nell'organizzazione una differenza naturalmente ci fa bene bisogna aiutarla
E la la la credo che la chiave di volta sia per l'Africa riappropriarsi fino in fondo della sua identità culturale
E questo è il e non inseguire quel modello di un'Africa inventata uso e costume uso il consumo del del dell'occidentale credo che questo sia lo sforzo maggiore che del resto è molto poco al centro dei progetti di cooperazione o della dell'azione dei dei donatori
Per concludere
Poco poco lontano da qui alla luce Eliana
Sì sì sì c'è un manoscritto di Benedetto Dei nel quale questo viaggiatore fiorentino del Quattrocento dice di essere stata Timbuctu e quindi Benedetto lei sarebbe il primo occidentale di cui sia conoscenza che ha compiuto la traversata del Sahara fino arrivare appunto alla capitale del regno del male che al tempo era un rinvio Prospero e anche molto colto con grande grande università
Si è fatta molto prima e molto più facilmente la traversata dell'Atlantico che non la traversata del Sahara i gli altri viaggiatori occidentali cui si ha notizia che sono andati fino alla sono stati soltanto nel Settecento e poi dopo nella seconda parte dell'Ottocento
Ancora in un'epoca in cui ci si rispettava fra uomini persone come lei ha detto dai avevano un rapporto molto più sano molto più equilibrato prendevano l'africano come un individuo con una persona con la quale accontentare in un contatto di tipo paritetico senza aver bisogno di inventarsi un'Africa come è accaduto dopo
E fate molto bella questa questa tu questo dualismo tra Benedetto Bettino
E e quelle che sono appunto della presentazione come degli altri esploratori quelli che andavano appunto a a a colonizzare più che a esplorare più che a capire più che a imparare ecco quello che che l'Africa può insegnarci peraltro il capitolo sul Ruanda la erre è una
Bellissima descrizione di quanto accadde dieci anni fa in quelle in quel paese quel piccolo paese peraltro giustamente tu fai notare come
Questa ricostruzione sia assolutamente necessaria perché non è molto comune trovare persone che sappiano realmente che cosa accadde dieci anni fa e peraltro notare anche il fatto che di questa esplosione di violenza terribile porto appunto a questo milione circa di morti
In in poche settimane fu qualcosa di anche questo se vogliamo di esportato perché che che se ne sappia la la l'Africa non aveva mai conosciuta in precedenza dei delle degli atti di violenza così così tremendi c'erano state guerre sono scarni scontri tribali lance e quant'altro somma scontri non non comunque di di quella portata lì se non appunto grazie a quelle che erano le armi portate molto anche dall'Italia magari non in quel caso lì specifico ma insomma portare ovunque dall'Occidente
I machete portati dalla Cina o quant'altro
Comunque il libro a al di là delle di quel di queste appunto suggestioni che gli stiamo dando degli stadi che gli stai giù giustamente dando è ricco diciamo di di quelle che sono passaggi dalla storia la letteratura dalla geografia alla fonetica alla altri altri campi diciamo io vorrei chiedere all'onorevole Pistelli se perché lui che conosce l'Africa
Il suo incarico al Parlamento europeo ma non solo riconosce diciamo quel
Quella parte di continente conosce Luís evidentemente il Maggio non lo conosca tutto perché conosce l'ho fatta un po'un po'difficile però ecco se se se ci si è riconosciuto se in queste pagine previsto alla fine conosce lui
Grazie giusto ma noi ci siamo messi d'accordo
Ma devo dire che se le cose che ha detto piccolo che la domanda che mi viene rivolta realtà per un verso Milano una buona palla in area di rigore per un altro e mettono in grande difficoltà e cerco di spiegare perché
Niccolò iniziato con uno Stato che vota Antonio vota Antonio di cui lo ringrazio siamo a Firenze e non l'appunto tra il piaggeria io voglio iniziare parlando dell'autore
Agli varie proprio al contrasto reca che ha che ha creato in me la lettura del libro e al al quale si riferisce anche la domanda Che ti riconosciamo in questa fine eletto allora non sempre chi scrive bene farla bene e non sempre gli kippah Richichi cosa detto per primo iscritte e non sempre chi parla bene scrive bene
A questo deprimente difficoltà perché è un libro scritto molto bene e quindi apparirà che si rischia di rovinarlo spesso e volentieri prevedeva dei costi semplice leggetevelo
Lo dico perché in Italia si pubblicano limiti in Italia si pubblicano e non è una frase generica
Molti libri che mancano di entrambe le caratteristiche necessario Libia un litro avere qualcosa da dire ed essere iscritti bene cioè se gradevoli da leggere
Mal devo dire l'ottanta per cento di ciò che si legge spesa questa caratteristica scritto maluccio o almeno maluccio in modo assolutamente generico con una scarso vocabolario con la difficoltà di far De Nicola che qualcosa oltre la sintassi esodo che qualcosa da dire
Mi servo vado quindi più come dire a mio agio se ho risoluto commenta il rapporto dalla Banca mondiale sulla finanza dello sviluppo roba del genere
Questo è un libro invece che antiamericana triste ha qualcosa da dire cioè lascia un messaggio che difficilmente la via non è una visione alternativa caricaturale come si dice oggi provocatorio no con una è un è un è una è una grave una grande spaccato dell'Africa poi spiegherò cosa c'ho visto io è scritto molto bene Covello
E questo a me crea Conte a Sarezzo se ha uno strano modo di fargli un elogio a Niccolò perché Nicolò
Per McCain ci siamo rincontrati in ambito parlamentare Rho-Pero dopo quindici anni non solo quanto tempo fece notare se a Firenze
è una sorta di Dottor Jekyll e Mister Hyde
Nel senso che noi viviamo una dimensione al Parlamento europeo che a me dopo un anno mi sta più o meno mandando al manicomio
Nel senso dove tutto quello che si fa dall'andare in bagno al parlare all'ordinaria il cibo al di sentire che sipario della guerra termonucleare o che si parli di cosa si mangia alla sera
è codificato dentro un castello inesorabili di procedure regole tempi traduzioni che non è sponda delle come la morte nera dei fidi Guerre stellari cerchi il buco per trovare il punto con il sistema non lo trovi
Cioè io ho litri non ho litigato mi sono sfogato con lui non so se può alla so che quello che dico potrà essere usato contro di me ma perché nel nostro gruppo che è un gruppo che si definisce liberaldemocratico dunque Odoardo immaginarie che valorizza il massimo della insomma della non rigidità io sono costretto ogni volta che abbiamo una roba strana che si chiama Kitchen cabinet c'è sostanzialmente una scena fatto durante la sessione con i capi delegazione il nostro presidente
A righi a ordinarie via e-mail il mese prima cosa voglio mangiare il mese dopo a una certa data e io trovo questo come dire una roba ma non lo trovo eccezionale
Lo trovo la conferma di una regola di un sistema di vita
Che le dentro appunto ti manda al manicomio centri dentro solo qualche modo decide di cimentare
Cioè non c'è soltanto D'Alema che interviene sull'Iraq in un minuto e trenta secondi e poi richiamato visivamente dal martelletto perfino la vita concreta quotidiana è disciplinato dall'e-mail ire Mind sul telefonino e questa scansione di regole procedure che alla fine veramente soffocante
E Nicolò in questo mondo ve lo dico dopo un anno si nota una grande agilità
E bravo delle color non so se l'è inventata e l'UE ma le conosce le cose sci convive bene
Poi voi leggete questo libro perché cultori dell'autore leggete i Albino gli altri due precedenti libri io ho letto sull'Afghanistan
E c'è mister Hyde c'ha trovato trovasse lo voglio dire con grande franchezza con grande verità un grande viaggiatore
In Galleria già solido lo sa o non lo si distingue dal numero di Milla di migliaia sul mille miglia
Da quante volte ha fatto il giro del mondo ecco io mi ritengo più Hui in questa seconda categoria
Sull'uomo con la valigia in mano ma tutto un mordi e fuggi ma Dario colto a un hotel una delle tante categorie doveri produciamo un piccolo pezzo d'Occidente sia che siamo in Islanda in Australia in Cina e Mongolia o in Argentina
Non abbiamo tempo di incrociare niente di ciò che c'è fuori dalla scansione altrettanto rigido della riunione congresso comizio convegno e dobbiamo frequentare e quindi sopra è un viaggiatore pecette ASPI riconoscendo di quella categoria c'è un viaggiatore frustrato non dico un mancato viaggio via dove frustrato ne vorrebbe fare una cosa ma non gli riesce di farlo
E poi voi leggeste questo libro o gli altri libri che il droga di Dio e gli altri libri che che che Nicola scritto in questo caso gli occhi blu sull'Afghanistan
E quando dico grande viaggiatore mi veniva in mente nello segnato coi il mio collega di di di commento visto c'era addirittura in quindi ma fregato ma stavolta lo anticipo io fare Bruscè qui per prendere uno sono uno dei grandi autori di viaggio di esplorazione di racconto di un mondo diverso da quello in cui si è cresciuti trovate un libro del nel quale un ripeto tre qualcosa da dire se scritto bene c'è il gusto del viaggio nel senso che la capacità di immergersi
Metto la realtà in cui si sta odori suoni lingua una cosa che perché dico scritto bene che è difficile raccontare con le parole perché non si racconta un odore o le parole c'è si fa anche quello su schemi Profumo e tante altre cose sono anche questo
Ma è difficile raccontare un colore con le parole è difficile raccontare un panorama con le parole difficile raccontare una città
E invece non ci riesce bene ma non ci riesce bene perché dove la parola che ritenute la prova scritta che è già un grande dono per come vuole scrivere un libro
Ci riesce bene perché gli riesce a essere un grande viaggiatore ci riesce stare dentro le cose che vede
Io sono rimasto molto colpito da adesso file che cambia argomento dai due precedenti libri cioè quelli sull'Afghanistan
Perché faccio dell'esempio sono un un un recente cultore di tappeti e abbiamo discusso una serata o nella casa pericolo a Bruxelles dei tappeti di cosa c'è dentro un tappeto che non è soltanto un disegno un valore la metratura c'è una cultura di punta petto
Chi conosce anche marginalmente l'argomento sa a cosa mi riferisco
C'est cieca dentro i libri gli altri due ma qui si ritrova nel capitolo l Ruanda
La non invidiabile esperienza di chi è stato
Ma chi c'è stato davvero dentro la guerra
Cioè di chi ha visto un ospedale di guerra di chi si è trovato un fucile mitragliatore puntato addosso
Che è una roba riversa che vedete la volle giubbottino della stampa internazionale che è una roba diversa da che vederlo da un aereo che loro padre Sorge vederlo in una colonna di blindati che ti proteggono
Che è una cosa deve cioè penso a quei capitoli dedicati dello sull'Afghanistan al rapporto fra chi stava a Kabul il cielo le bombe gli aerei l'assedio di di di Kabul e quant'altro il rapporto con la Rio porto eccetera eccetera
Qui cambiamo argomento cambiamo continente ma ce lo stesso gusto e io avevo fatto tutta una serie di capitoli Mollema fregato perché la penna già presentati parecchi ma devo cambiare Illy
C'è la capacità di immergersi dentro con una capacità dentro le tre l'alfabeto dei costi un'immagine completa
Completare sono tante istantanee sono tante facce di un prisma mala fede la Philips solido e completo non non non non ci sono buchi l'esperienza veramente completa descrittiva
E però e questo è il secondo argomento che mette in difficoltà
Quando uno ci si immerge a sua volta in questo libro in quest'Africa
E poi il discorso sarebbe pagato nuova più perché come Gianicolo anticipati lo posso dire anch'io recuperando sei ma potrebbero essere di più capitoli dei tanti dono città frontiera laguna museo è segreto quindi prendo quelli se si vuole in alcuni casi sono anche i meno convenzioni meno convenzionali per alcune aspettano per come li ho visti io
Il luogo comune dell'Africa Ellafi come la pensiamo l'Africa come la leggiamo e non soltanto come la fa il viaggiatore frustrato che la tocca
Dentro delle oasi protette ma anche per come lo leggiamo su tante riviste dedicate a all'Africa su tanti libri dedicati all'Africa è insomma delle due l'una o c'ha ragione lui
O sono ragione gli altri ma non posso della sono tutte e due e la mia tesi è chiara sulle nuove quindi la maggior parte di volo abbiamo letto respirato viso sulla fine la possiamo buttarli via
La possiamo davvero tecnicamente buttare via perché corrisponde a una lettura totalmente preconfezionata distorta ci siamo fatti con i nostri occhiali
Insomma è l'Africa dove andiamo a fotografare gli animali addormentati sulla jeep del safari non c'è niente a che vedere nell'Africa che ha il vanga lo ma con l'aria condizionata sulla spiaggia di Bali e via e via e via e via
In realtà in queste cose che ho scelto così dono città frontiera
C'è il capovolgimento di preconcetti Bobby così abbastanza identificati anche il nostro modo di intendere non soltanto l'Africa ma anche la nostra Europa
Così come nelle né in altri due lasciamo perdere sulla laguna e lo ha già citato nelle due altre voci che ho richiamato mi venivano in mente museo è segreto c'ho modo di leggere l'Africa nascosta che non l'Africa più profonda
Non è il cuore di tenebra un centinaio di quello per l'Africa più profonda è il palazzo e la stanza del del del del degli Space Suicidi del la stanza segreta dei suicidi del nel Benin
Che in poi il museo nel senso che la raccolta delle ai spoliazione dei feticci nei villaggi che insisto dato negli anni Venti e Trenta facevano cercando di appunto può allestire improvvisati non comprensibili musei
Dell'Africa ma che levavano la magia di cosa c'era dietro le maschere i feticci di quei villaggi
E che questo obbligo di stile benissimo benissimo
Perché dico avete difficoltà perché poté parlare di un'ora e mezzo e non lo farò ovviamente che ci manda via
Ma non lo farò del tutto dell'Africa come potrebbe farla non politico alla se volete del G otto
Gli obiettivi del millennio d'aiuto pubblico allo sviluppo di quanto dobbiamo dare per raggiungere lo zero sette lo zero cinquantuno da qui al due mila dieci su come si può riformare la cooperazione che è un'altra cosa interessantissima importantissimo ma che questo libro non c'è niente a che vedere con lo è un'altra un'altra roba chiamata roba
è evidente che però esattamente perché questi due discorsi sono dissociati
Se uno dice che questa è l'Africa
Se si lascia attraversare da questa lettura fino in fondo e insomma esce c'ha qualche crisi con gli strumenti che utilizza per aiuta grafica perché si rende conto che ricasca esattamente in quegli stereotipi sul dono sulla frontiera sulla città eccetera eccetera che lì lo smonta
A me è capitato tante volte di dire una cosa
Utilizzando e al tempo stesso smentendo una delle statistiche più quante volte l'abbiamo sentita anche da autorevoli personaggi posso dire anche da chi fa la prefazione al libro Veltroni
La retorica vera e perché la città è Vega del miliardo di abitanti che vive con meno di un dollaro è vero la statistica dice una cosa vera
Però dice una cosa vera è che aiuta fino a un certo punto a capire la realtà perché appunto il dollaro dentro economie di varato economia che danno al tempo al profitto significati diversi
Vuol dire ma non vuol dire nemmeno vuol dire ma fino a un certo punto non è un alibi sciacqua coscienza rispetto al fatto che non si vaccinano i bambini o sul fatto che la mortalità infantile è quella che conosciamo la mortalità materna e quella che conosciamo per cui facciamo bene con gli Obiettivi del Millennio a voler rimediare quelle robe lì
Però limitarlo a quei cinque sei numeriche nello stemma cafone televisive scambiamo periti che l'Africa ve la raccontiamo così facciamo uno una cosa buona ma non capiamo la prima fino in fondo per quello che
Finisco perché voglio dare la parola e poi a voi a a chi mi segue può agli altri insomma chiacchierare se ne chiacchierare abbastanza tipicamente in questa cornice inusuale bellissima Gerione semplici con un ultimo commento
Che è quello relativo alle quantità e al tempo
Fin dal dalla prima lettera aereo a Comerio e questo è un esperienza invece del offre alla quale mi associo completamente
Nicolò descrive
Di quel modo li riconoscono che modo molto efficace
La differenza creati a pensare l'Europa in aereo e attraversa grafica cosa è la è il cos'è l'Europa vista dall'aereo la successione delle geometrie dei dei dei terreni coltivati antropizzati i fiumi e i laghi le città l'Europa di notte la sequenza delle aggregazioni urbane e periurbane attraverso le luci artificiale attraverso le arterie di comunicazione i fanali isolate delle macchine
E che cosa è andare in Africa che vuol dire lunghe ori di sabbia che non finisce mai lo dico avendo fatto anch'io l'Africa subsahariana
Che vuol dire poiché lunghe ore di veri deve deve deve che c'è soltanto del demone diamo dell'Africa equatoriale cioè le grandi quantità senza Source senza cioè con delle cesure improvvise che segnò due-tre Africa diverse
In quantità sterminate non minimamente come isolabili con quella dell'Europa
E tutta questa grande quantità basta guardare un planisfero per capire la dimensione dell'Africa io tante volte raccontando
Ahimè come fanno i politici volevano battere su un tema per farlo entrare dentro anche la testa d'una persona quando si tratta di lanciare una campagna ho fatto anche prima una un'amica giornalista si parlava del Darfur
Facevo fatica o se ho fatto fatica a spiegare tante volte che il Darfur uno dei conflitti che hanno che hanno che hanno e che a tutt'oggi come dire non risolti
In seguito la terra d'Africa facevo capì che faceva fatica fa capire che questo conflitto dalle mille cause centro periferia
Come dire musulmani arabi e musulmani africani i pastori contro agricoltori insomma si stendeva su un pezzo di deserto tre Stati dei ventinove che costituiscono il Complesso del della Repubblica virgolette federale del Sudan
Che spero si stendono sulla dimensione territoriale grande quanto la Francia cioè il pezzo del Sudan occidentale corrispondente oggi al Darfur è grande quanto la Francia
E questa è la comparazione delle quantità che poi diventa
Diventa quantità con la maiuscola nella democrazia
Davamo duecento erano duecento milioni
Cento anni cinquant'anni fa se dopo cento anni fa diventano ottocento milioni cinquanta anni fa diventeranno due miliardi fra cinquant'anni
Ma è anche il luogo dove in alcuni Paesi il sessanta per cento dalla popolazione sieropositiva cioè tutte grande tutte smisurato tutto tutto non è confrontabile con quello con la nostra vita
E quindi tutto rimette in discussione nostra vita allora fatemi chiudere una citazione che mi è cara la faccio perché mi è cara peraltro forse anche come dire convenzionale Olof Pizzata per dei biglietti Di Natale di qualche anno fa quello ritrovata
E che ha a che fare con l'ultimo capitolo che fra l'altro Nicolò citava nella sua presentazione se non sbaglio dall'ultimo le citato netti come tempo anch'io ho la stessa percezione fosse quello quello anche uno dei e delle cause dello straniamento del mal d'Africa si vive una dimensione convulsa nella nostra Europa la nostra Italia
Questo è un tempo la nostra epoca è un tempo che con i ritrovati della tecnologia dei trasporti la comunicazione accorciato il tempo ha prodotto la fretta no accorciare il tempo ma prodotto la fretta e siamo incalzati giustamente dall'Asia come diceva di coloro cioè da una roba dove la fretta il tempo consumate mangiate ancora più veloce che da noi
In Africa da apposite Africa al tempo l'attracco in arte annuncia gli orologi spesso e volentieri lo vedi che la gente lo porta dell'oggi in Africa è vero che e ancora irrigue non Pozzato per motivi di povertà ma per un altro tipo di di ragione che i colossi piega i riti delle città sono totalmente come dire disciplinati da fenomeni altri diversi rispetto a quelli che governano le nostre città
Io mi mi sono trovato proprio anche nelle pause rubate all'attività istituzionale in Africa vedere perché il caldo minor caldo consente di vivere
Dei luoghi dove meno male che non copre africani perché si faceva fatica davvero a stare a Bamako per dire
Alle due del mattino i mercati che non chiudevano mai dove il confine fra ciò che era rifiuto per te che ciò che si vendeva o che si baratta Vega un confine difficilmente visibile a occhio nudo ecco ma in tutto questo e questo ha a che fare con le città il tempo era la la la variabile vera
La variabile che incide su come si decorse l'acquisto di qualche cosa su come ci si vede si ritorna dopo la cosa non sia rinunzia Riva dicendo quale pezzo ecco prendo anche la quell'acquisto e poteva essere o dei capitoli
Un una categoria a sé e ha a che fare col tempo col tempo che si ferma che si dilata e allora in questo tempo si teme che si dilata attorno alla conclusione avevo preannunciato c'è una citazione del libro
Di un altro grande viaggiatore di una triade viaggiatore Antoine de Saint-Exupéry
Che nel pluri celebrato pluri conosciuto proletariato Piccolo principe regala un cammeo straordinario con il quale do la parola di Cisco la però indietro
Ed è quando e non mi ricordo su quale pianeta il piccolo principe incontra il mercante ore Khatami Farias Nicola fa riassunto in questa citazione dice solo cita espressamente soltanto l'ultima frase io accetto il suo riassunto il mercante dispose il PC il Piccolo Principe Chiesa al mercante perché vendesse le pillole che eliminavano il bisogno di bere
E il mercante degli sposi è una grossa economia di tempo e che gli aspetti avevano fatto dei calcoli
E avevano trovato e con questa pillola risparmiavano cinquantatré minuti alla settimana
E a questo punto comincia la citazione testuale il piccolo principe
E che se ne fa uno di quei cinque minuti chiese il piccolo principe se ne fa quello che vuole dispose mercante io disse tra sé il piccolo principe
Se avessi cinque detenuti da spendere cammina lei adagio adagio verso una fontana
è bellissima Saint-Exupéry si ordinano statuario scrittore è e però in questa in questo piccolo cammeo sul rapporto col tempo
C'è secondo me una delle tantissime chiavi di lettura che come dire questo libro ci fornisce la nostra esperienza sincopata stretta densa
Abituata a esportare i concetti esportare interpretazioni dei concetti rispetto a una realtà più grande fatta di altri assoluti fatta di altre categorie
Ma che se letta guardata annusata guardata con tutti i nostri cinque sensi e con il tempo necessario per farlo
Come dire ci restituisce un'immagine completamente capovolta rispetto agli stereotipi che abbiamo ma posso assicurare assai migliori di quegli stereotipi
Devo dire che il fatto che qui si parli di diciate in si facciano i riferimenti a un altro viaggiatore di grande fama che peraltro come Niccolò è stato Siena Ascani sta anche in Africa e che tutti e tre ci si ci si abbia pensato diciamo se se abbia fatto si sia fatto questo questo rimando somma sarebbe già sufficiente a creare una sorta di di categoria giornalistica ma al di là di questo io lasciare subito la parola vista anche l'ora a Plinio Perilli per un per un analisi appunto sul sul tema che critico del libro
E se non sono state già dette tante cose pelle condivisibili
Io vorrei partire da questa da questa vignetta che di Giannelli l'altro giorno sul Corriere
C'è un bambino africano che c'è nelle che SPÖ offre la la la sua povera ciotola vuota e in un europeo insomma uno uno un grande un rappresentante della ricchezza vita gli butta delle parole vedete non so se l'avete vista
Mi ha colpito perché ironica anche autoironica era sapere anche e anche molto vero perché è vero che dobbiamo anche uscire da quella logica dei numeri delle statistiche che tra l'altro sono anche fallaci
E cioè però è anche vero che e difficile sia da parte del politico credo che sia da parte del del delle per lo stesso motivo ecco sia da parte del del dello scrittore del poeta vorrei dire e rapportarsi nel modo giusto con questa realtà e ma da sempre non è un caso che io ricordo quando ero ragazzo quando l'Africa come ha detto dicono
Era partita male cioè ce l'avessi indipendenza dell'Africa dei vari Paesi e c'era questa gioia dell'indipendenza di cui si ha parlato anche Nicolò molto bene sembrava che finalmente liberati si deve del gioco politico dei riti protettorati deve col del colonialismo finalmente l'Africa avrebbe avuto un futuro ricordo che c'erano due e estetiche anche dell'African dell'immaginario proprio vorrei dire lirico
L'Africa ancora esotica in qualche modo di Hemingway ridicoli vedasi l'Africa Pisa fa a rivedere le nevi del Kilimangiaro cioè c'era quella che se questa Africa voi che
Era
Raccontata in questi in questi in queste in questi romanzi queste novelle
Ma è un'Africa comunque egualmente vorrei dire di maniera la era la figlia del Dir ricco che non era un viaggiatore magari casuale è un viaggiatore più più forbito più attrezzati tu ti senti però faceva dell'Africa
In qualche modo una terra di conquista del suo immaginario che sovrapponeva un immaginario che non era né non era quello in lista veramente inventando anche lui l'Africa
E e dall'altra parte c'era sennò le cose in gore che Grande poeta francofono e e in qualche modo e Luís parlava invece di un'Africa che era un'Africa inconscia Luís africana era un'Africa lascia inconscia che lo veniva a trovare lei anche dei Nenni gli incubi
Che sarà letto qui dove il dottore che mister Hyde è anche questa invenzione cioè alla gli incubi queste maschere di questi balli tribali che gli veniva ove così attirare i piedi a Lou che era ormai di cultura francofona era anche presidente politico presidente Repubblica ma anche poeta villa così aveva bisogno di questi incubi hai bisogno in realtà vorrei dire
Se non tanto de di mister Hyde insomma non tanto ridotto dei Queen qual è qual è l'immaginario corretto dove spuntano i Piritore dove viene fuori questa questa primigenia mostruosità vera autentica quand'è che l'uomo il pite canto Bossi alza in piedi e e verticalizza la la storia sembra un film di Kubrick Jack centenaria l'osso ecco e questo questo vortice
Indietro in questa ebbrezza insomma il libro di Nicolò lo dà ecco per una grazia sugo anche per una capacità che ha questo questa caduta di stile Enzo che Amsa alla mia destra c'è questo dottor Jekyll e mister Hyde di mette insieme questa doppia anima che l'anima delle del politico che giustamente sa usare le formule i numeri
E sa aggirarsi senza radicali ma insomma sa dribblare i luoghi comuni delle delle statistiche
I ai nuovi delle delle delle dei così de della retorica umanitaria no il corpo di cui parlava Veltroni di rapporto tra ottimismo e pessimismo giustamente tu hai privilegiato
Hai dedicato dato lettera all'ottimismo non al pessimismo ecco anche se tutto quanto fosse l'ottimismo come dire pessimismo della della ragione e l'ottimismo della volontà
Però poi c'è questa grande qualità di scrittura ecco che che è quella di del mister Hyde ai questa bella pagina e Pietro ricorra critico letterario da poeta in una una pagina bella che riconquista e il giusto rapporto tra un immaginario così europeo ormai Antigua anta anticato vorrei dire e e una modernità invece verificata nei viaggi concreti
C'è un punto di di Chaplin dove parla delle secondo lui deve Barack in qualche modo a coppia
Collega l'idea di scrittura quello delle delle del viaggio come cammino come percorso apre il Pellegrino ha detto e medievale e le stelle la strada il Cammino di Santiago e o comunque insomma tutti i vari percorsi che venivano fatti molti a piedi a altri conti
E dice ma chissà quante su quante suoli quanto cuoio è stato consumato da i citata ed e era penso che c'è un momento in cui la scrittura del viaggiatore la scrittura di che camminava a piedi ma trattavate anche Cristo camminava a piedi si lavavano coi piedi
E momenti in cui poi si si camminava con Montaigne quando viene in Italia quel cinquecento Lisi anzi andava a don Armando al a cavallo a dorso di asilo di muro e e e poi finalmente nel lo ancora diciamolo Flaubert re che in qualche modo tutte incinte c'era ancora il viaggio in Oriente di di Flo bere è un viaggio dove non non si soffre i clienti il cammino ma è già un viaggio privilegiato e con forza che in senso letterario
Sì si cammina a addosso di di di di di asilo di muro di di cavallo non non c'è questo questo questo impolverata sì questo questo sfiancarsi ecco
E ancora penso al viaggio contemporanea chi viaggi che ha fatto come morali alla Maraini Pasolini vengono fatti con Land Rover continuamente nelle nel libro le tre lettere dal Sahara ma c'era anche il Moreschi trattato sull'Africa devo dire che i libri più belli Moralia Yende dell'ultimo morale l'utilitaria sono quelli sui dedicati all'Africa comunque al viaggio alcune altri che a quale tribù appartieni e soprattutto queste lettere dal Sahara dove appunto
Sulla scorta anche dell'amicizia con Pasolini Pasolini era era stato in Africa i primi anni Sessanta vi voleva addirittura girare
Ieri gli esterni delle del Vangelo secondo Matteo poi ha scelto la Palestina ma comunque voglio dire era una è una un nuovo modo di arriva di recuperare i rally immaginario europeo era dello scrittore in rapporto all'Africa è un rapporto sano
Quando Pasolini né negli appunti per uno di essi è reale africana con la Camera rampa premio a spalle va Igina queste specie di di di documentario un documentario pensò degli appunti un poemetto visivo
Lui vede i grandi i baobab dei grandi alberi dei africani li vede come come le le furie di vedere come la natura che in qualche modo si si radica e i e crea questi feticci queste statue
E e mi ha ricordato letta videro molto bello dedicato al villaggio le maschere che anche Lapo ha citato
Molto bello perché noi della della maschera africano abbiamo la la la considerava il rapporto esterno la utilizziamoli Musei o comunque la sua diamo la la maschera è veramente morta finisce rivive nel momento in cui viene messa lì tu parli di queste dello sfondo dei dei del velluto delle delle bacheche
E invece mi ha ricordato un mio amico Fernando Dominioni un bravo scultore sculture di legno
Chi sta vicino alle sei numeri filo Terni
Lo vedo scolpisce su questi questi lucidi scrissi legni delle che Stati Uniti tassametri tutte al femminile ma l'universo immaginario ha bisogno anche molto dell'Africa
Spesso fa questi viaggi è anche la casa piena di queste di sculture di queste maschile e mi è venuto in mente come una prospettiva occidentale in cui proprio perché non è un museo o lo è o è una un immaginario privato una collezione privata ecco che se maschi è tornato a essere a quello che devo dire che sono sempre state Dedede
Dei folletti dei dei dei dei dei degli incubi notturni come dicevo prima nella vera scrittura tornano a essere una una diversione dell'immaginare un qualche cosa che non è addomesticabile
Secondo stereotipi un'Africa che che non si lascia inventare o forse addirittura contrarie una nuova invenzione dell'Africa
E questo avviene anche in altri capitoli voglio dire la vera invenzione dell'Africa qui
La fa Niccolò perché l'Africa che della vulgata eh sa com'è finita quindi bisognare inventarla quindi la vedendo se nell'aria avevano pure ci racconti com'era in realtà c'è un enigma da da di svelare
E uno ad un altro capitolo molto belle quello sulla città dove tu racconti intanto dall'alto
Ma il discorso della vittima visione dall'alto
E
è e molto belle fascinoso però è anche in qualche modo Erika ematico perché ricordo che un un grande critico d'arte parlava di Mondrian quindi parlare i Paesi Bassi
Diciamo a voi vedete come Lele Lele il rapporto tra colore segno Lella giovedì alle colore i cromatismi e no ma vedi guardate l'Olanda dall'alto e la capirete poi Mondrian
E questo fosse avviene anche per tanti altri e artisti dove a un certo punto le radici profonde in qualche modo a portano a una inducono una poetica addirittura ma quello che mi ha mi ha colpito moltissimo e racconto delle delle metropoli la metropoli africana senza soluzione di continuità con le periferie ma delle periferie ecco che forse soltanto Pasolini aveva capito Amato
Perché in qualche modo diventavano metafisiche diventavano il prolungamento di di di di di di bisogni di un di una di una modernità che non riesce a a saziare se stessa non riesce soprattutto ad apparentarsi alla giustizia Pasolini parlava dello sviluppo senza progresso è questi questo skyline media in qualche modo simili si rifà in questo devo dire che il l'Oriente ancora più disperato tu parlavi della Cina
Io
Due anni fa sono stato a lungo in Cina e devo dirti che la situazione ancora più caotica perché a parte qualche vestigia che viene tenuta in piedi per i turisti dice un rifacimento completo delle idee Luxa del dello skyline neanche addotta modelli un occidentale americani si ci anche bare Balzani
Sì sì lavorare di notte e di giorno allo stesso modo almeno la notte come dici tu i i i in Africa copre tutto in casa non copre più niente non esiste più la notte dei cara alla luce delle cellule fotoelettriche si lavora con tre avete
A cambiarle citare tutto il pomo della mattina il CIPE la sera ride passeggiato su dei marciapiedi la mattina non avessi più trovato perché devono preparare dei cinghie due mila due mila otto e e in qualche modo bisogna e reinventare la Cina quindi ecco i titoli barocchi il terreno per il il quarto libro
Voglio dire se ecco appunto mi dedica quindi tutto tu se ti è perché il mondo sta cambiando e questa virtualità spasmodica che Pasolini poteva intravedere negli anni Sessanta in qualche modo questi ormai si è avverato
Ecco perché devo dire questo libretto dello perché esce dai canoni letterari anche i più avvertiti dedicare io penso a a Calvino si Calvino Amato
Le città del mondo Amato anche in qualche modo una una trasposizione metafisica rarefatta e Cece
Però in realtà ITL un continente come l'Africa buttarsi boccia buttata butta all'aria tutto perché e tu non puoi più definire dove finisce la metropoli e dove comincia la periferia e e basta uno un un un acquazzone una una tempesta
Per come dici tu per per richiamare in vita ani misticamente addirittura ecco veramente divinità apotropaico e lo so ecco questo lo le schie molto bene il tuo libro e mi sembra che lei il momento in cui è più felice e sia dove gioca a a
Anzi
Come in un processo corone voi vorrebbe culturale a buttare all'aria i luoghi comuni anche nei confronti dell'Africa IR inventarla cioè a in qualche modo a ribaltare
U molto bello è il rapporto che c'è tra diciamo così tra altra il tuo io il tuo io di di di di occidentale che che comunque viaggia in quegli alberghi e in qualche modo viene privilegiato da quella resta culture anche da questo
Quindi dalla tua condizione no qua natura conti la mancia di un di un di un dollaro data alla cameriera che ti fa il letto dice in questo modo io in questo momento raddoppiato il suo reddito quotidiano
Addirittura quindi e ecco ciò che siete in cui in qualche modo si può
E
Si può seguire la traccia diciamo della della vulgata corrente cioè i numeri le statistiche la retorica o la controvento riga attuale è che quella un po'di cui parla poi anche un po'Veltroni dov'è che si riesce a fare che se dovesse che si riesce a fare quest'altro
I momenti in cui invece questo continente e sfuggendo di mano ritrovasse steso e lo fa con le sue foreste lo fa con le sue anime come dire iconografiche colo fa nella sua arte lo far quello con la sua musica
Cioè dovuto Tucidide la frase ci ma bella l'Africa non ha avuto Beethoven e ha colpito molto con la discussione tra amici
Di cui tu tagliato dice ma in fondo a un certo punto ci siamo ritrovati in una sera così pigramente fosse a Strasburgo Kostelić a parlare seriamente ed ma l'Africa e cosa ha fatto non ha inventato niente non ha contribuito in null'altro presso quello che noi chiediamo come tale delle delle delle della umanità della alla civilizzazione e alle tutto tutto quello per cui noi oggi ci sentiamo come europei progrediti non non è minimamente dovuto all'Africa almeno dice dare dall'Oriente sono arrivati i numeri l'alfabeto la polvere da sparo eccetera eccetera cognizioni
Astronomica astrofisica niente l'Africa non ha inventato niente l'Africa non ha mai avuto Beethoven e neanche ma e tu subito aggiunge il sì però in Africa tutti quanti fruiscono della cultura musicale africana
Mentre magari comunque da noi Bettoni è sempre un appannaggio di pochi ecco ma sono molti i punti in cui ripeto ho sentito il rapporto tra spazio e tempo
Fino a mettere ripensato e uscendo anche un po'fuori come ribaltamento antropologico Vivaldi padre culturale
E è un altro dei punti molto felici secondo me ma ripeto è un libro che balletto pagina dopo pagina capitolo dopo capitolo e sono d'accordo sul discorso che ogni capitolo coi anche un po'è una faccia
Del prisma però in qualche modo e anche a se stante c'è ogni ogni come in certe forze sette grandi opere non so chi stiamo a Firenze quindi pensare a una novella anche del Decamerone fondo in Libia e costruito ha bisogno di di di tutto l'impianto generale però io ho ogni ogni novella ogni racconto e autosufficiente
E penso ai ai raffronti che tu fai con delle pagine oggi forse un po'dimenticati
Di un grande artista totale come Carlo levi Carlo levi quando va Cristo si è fermato a Eboli per intenderci ma quando va nella nella Lucania del confino e Civate che ci viene mandato da Torino
E è è un medico nato da un medico poi è è un un grande pittore il Gruppo dei Sei eccetera e uno scrittore e un anche un poeta io curato le sue poesie quindi il lo sguardo che Luís da a quella Lucania
Così felice un viatico anche per te mi sembra che più in luce abbia tutte queste qualità perché ero guado di intanto di un di un uomo di un politico perché è un uomo che che teneva moltissimo a al al prova a costi del progresso in un periodo in cui il fascismo Monno lui non Romolo costruiva anzi lo impediva
Poi c'è e l'artista c'è anche l'artista visivo c'è il pittore col suo questo e cromatismi poi con la sua pasto sita riceve pace lo sguardo anche del medico il medico che riesce ancora in qualche modo anche a rendersi utile nei luoghi dove arriva ignaro presso chi ha bisogno di tutto
E però vorrei dire c'è questo scrittore insieme e dilettante e geniale te che riesce a uscir fuori anche dalla logica dei luoghi comuni
Ecco perché in fondo poi c'è principia c'è tanto Lapo perché c'è più in sì e romanziere ma nei suoi libri migliori che sono i libri di viaggio
Inserisce è un diario permane continuo ininterrotto
Inserisce brani di precedenti me Mandel Stam o come come i i francesi
E ha bisogno di l'immaginario culturale di riprenderlo tutte di Ifil Thrale rigenerando dire inventarlo appunto e non è lei Mingo Hegel pure da abbiamo tanto amato
Che si serve dell'Africa come di un registratore di uno sfondo ideale in una scenografia non è un caso che molti film viene che siano stati anche fatti cogliere realizzati anche qui l'Africa
Nasceva già se la Fia ideale dove poter collocare l'attore con l'attrice già ti immagini l'idea di Turi personaggi gli attori hollywoodiani ecco quindi usciamo dei luoghi comuni sia dell'immaginario non dico l'Imu diano ma dell'immaginario anche
Del romanziere anni trenta anni quaranta ancora anni cinquanta
E forse ancora perfino la mia Africa che la mia Africa era in qualche modo una scelta estetizzante anche se poi c'è piaciuto l'abbiamo letta l'abbiamo a mare è una è una scelta privilegiata ma estetizzante
E in qualche modo invece quello che è bello di questo libro e ecco il raffronto
Con pagano vorrei dire con con il Cristo si è fermato a Eboli diceva loro hanno un rapporto con la divinità strano i ancora più pieno perché loro
Il fondo per vengono quasi da unanimismo dato da un paganesimo quindi per loro i veramente il baobab come intravedeva
Pasolini pillole sì l'africana è erano le furie
Sono le furie che sono fermate e forse sono per li rami è una cultura profondo perché non è un caso che poi
Anche nel gioco dei miti che un gioco che va al di là dei continenti e li prende tutti polle d'assieme Daffré voi diventa albero perché ha bisogno di sfuggire a quella quella violenza del Dio a quelle a quell'appetito del dio ecco e mi sembra che le
Che stavo segnano tanti punti ma insomma e bello perché solido leggessero per conto proprio mi sembra che il il la felicità e tavole la pagina in questa libertà della pagina che la pagina
Dove se insieme politico poeta ecco tu parlavi di lirismo sei pittore ti fermi sui su certi cromatismi
Perché ho dovuto due pali del vertice ma io ve li hanno inventato il verde perché ce n'era poco forse in qualche modo nelle nelle città il gioco delle città i pittori gioco delle città eccetera quella fine si perdeva nelle nelle vie eccetera quindi lasci che non sarebbe mai
Evitata diventare idee delle che già lì è tutto vederli e l'ultimo continente come diceva Moravia dove la natura è più forte dell'uomo
E comunque i rapporti tra natura e uomo sono ben diversi da quelli moderni occidentali che purtroppo ormai vogliamo imporre a tutto il mondo ecco mi sembra che il libro sia bello per questo perché c'è il dovere delle dell'uomo politico del progressista invece il resoconto diciamo anche dell'immaginario o
Lirico il rapporto all'Africa con immaginario che comprende tutto comprende questa esotismo che faceva andare il giovane Strawberry
In giro appunto Cocco col suo diario e che per cercare scenari fosse per futuri romanzi chilo sala Cartagine Lisa Lambo altre cose che importava corra de a a vivere il cuore di tenebra e la discesa di questo fiume
Come una discesa nell'io nelle delle della storia e nella coscienza Corea del Sud corso
Per il dell'Europeo e dell'uomo in qualche modo che non è riuscito con la sua civiltà
E forse a salvare l'umano o che sono cose che sono avvenute in tanti continenti
Penso allo stesso modo Niccolò a a Keating con la su con l'India di Kipling poiché
Il rapporto e quasi lo stesso insomma ecco chimiche era la la la cattiva coscienza cioè l'aria la visione buona del colonialismo chimiche sabbia benissimo che c'era una parte in luce dei del periodo il rapporto tra altra lì indicare l'India positive l'altra parte pessima ecco e non sempre il linguaggio riesce
E che che se un libro che parla anche molto della lingua del rapporto con l'invito a sette linguaggio riesce
Questa situazione ad ammansire la a ad a ai curarla riscattarla no penso presenta le cui si evita gore da Gori voi adottato l'inglese e in qualche modo
è riuscito questi se voi siete sto sua amore per le per l'Oriente questa sua visione del mondo giardiniere a a esportarlo anche i in Europa
Ecco
A che ha una fortuna se una serie di conferenze punto verrebbe
Ma non sempre dietro il linguaggio riesce a a salvare a come dire a farci perdonare dei nostri peccati penso a a un intero continente pensa i peccati della storia ecco
Quindi del colorismo penso che qui
Nicolò come già nei suoi per due precedenti libri intravede una strada nuova molto coraggiosa ti devo dire
Mi sento anche di dire che lei che la prefazione di Veltroni
Un po'limitativa
Perché qui non si tratta soltanto di dire cosa faccio per l'Africa ma si tratta di di far capire che il rapporto con l'Africa deve essere diverso
E ritorno alla vignetta originaria
Non bisogna tu non si dette parole illuse molto bene e spero che le usiamo anche noi inediti negli inizi diciamo in rima con te per per far capire a a noi occidentali hanno gli stessi che non bastano le parole
Per aiutare l'Africa
E non bastano le anche le statistiche che sono altre Charlie
Dei politici
Quindi quello che è importante cambiare l'approccio cambiare la la cultura cambiare in qualche modo l'immaginario rapporto a questo continente e farci capire i nostri i nostri doveri nei confronti di un altro mondo
Nico fonte di queste culture diverse maschere che stanno lì e non possiamo soltanto utilizzare per decorare i i nostri musei o le nostre Oria o perfino le nostre case
Sembra molto bello e così concludo quel riferimento
Gelato bovidi di veri dove a un certo punto Luís chi è in viaggio proprio scientifico alla fine diventa la cattiva coscienza lieta l'avvocato del diavolo e spuntano aver così dire la sua categoria non è una coscienza sindacale e e e dice la verità dice che poi in fondo in quel modo lì sarebbero allevati degli altri antropologi Palio e in qualche modo poi per i colori prorogare il problema del dell'Africa Lin conoscibilità dell'Africa quindi morire l'invenzione dell'Africa so che i suoi colleghi
Non lo hanno messo all'agone però ecco quello quello lo trovo una delle un atteggiamento molto giusto così come trovo molto giusto
Il il lavoro ridicolo e quello degli scrittori come Chaplin che riescono sempre a percorrere la via dei canti facendoci capire che soltanto camminando facendo camminare queste parole polverosa mente
Uscendo da questi per riferire resterà dure o fosse addentrandosi di nuovo nel nel nella foresta
Nel cuore della tenebra e così riesce in qualche modo a a a entrare
In questo mondo a a parlare
Con questi fantasmi con queste furie che sono diventate baobab che sono diventate immaginario e e forse camminando anche come dice tetti a cantare ad accompagnare il cammino fossero soltanto con con delle parole sterili
E un po'esotiche ed estetizzante lo stesso tempo ma al canto che il canto turisti di tutto quanto il continente quindi a entrare
Non soltanto nelle nelle nello spirito tribale ma nello stesso tempo al desiderio quelle sette domande che il capolista villaggio fanno a quei sette visoni
Che non so se sono come le nostre i nostri numerose categorie le categorie siamo tutto anche le virtù e i i vizi però ecco sono erano le le cose i bisogni essenziali che il capo villaggio consegnava alla come dire alla alla
Alla alla rispondenza alla al bisogno ecco dell'orientale delle delle dell'occidentale ecco io credo che ci sia il modo giusto di
Trasformare le parole in i in passi in gesti e credo che se questo libro vale se la tua pagine bella letterariamente e perché le parole hanno sempre bisogno di raccontare altro di non fermarsi
Assistesse di parlare invece dei silenzi dei gesti forse anche a volte delle delle lacrime ecco vorrei dire delle lacrime e delle di questo ritmo che sente nel sottofondo
è un libro che io sento sempre in sottofondo animato da dei suoni dalla dalla cultura non c'è mai un silenzio che sempre magari anche la voce dell'uragano ma è sempre pieno di voci pieno di anime
Nicola dove stasera mi sa che l'appellativo di centri Ferentino tra falli nessuno stile
Senti io per per chiudere il cerchio del come dire del del coro di lodi e mi sembrano avendo letto il libro assolutamente meritate aggiungerei che contrariamente a quello che può sembrare da questo corposo apparato di di di riferimenti di aneddoti di suggestioni che evidentemente il libro riportate c'è anche dal mio modesto punto di vista una scorrevolezza la facilità di lettura e una piacevolezza della lettura che io personalmente ho però ho assolutamente provato io spero ci sia qualche domanda dal dal pubblico anche perché secondo me evidentemente dal momento che la platea non ha penso letto il libro nessuno perché essendo uscito tra oggi e ieri o o poco più
A meno che insomma non ci sia stato degli infiltrati all'interno dalla casa editrice penso sia molto difficile e ritengono un libro così e anche la la la presentazione che che è stata fatta non foss'altro che che incuriosire la platea insomma come pure leggendo lo queste a mio parere personale viene una voglia incredibile referato deve andare in Africa
Ovunque ovunque esso ed esso sia ecco diciamo così
Anche Lapo boh corrispondere dico dico questo
Io quello che trovo dell'Africa per una buona parte della della nuova generazione
E che soffre di un di uno sradicamento dalla propria cultura tradizionale perché comunque sia soprattutto una futura classe dirigente una nuova classe dirigente viene educata Traverso dei modelli che sono sempre più occidentali e in questo perdono riferimenti tradizioni valori continuità al tempo stesso una volta che hanno avuto una solida o magari anche semplicemente un'infarinatura di educazione occidentale da questo mondo occidentale poi questa generazione africane rifiutata
E questi utensili che hanno acquisito attraverso università che si ispirano sempre più alle nostro cerca un altro in realtà poi rimangono utilizzati inespressi quindi come dire troppo tardi per la cultura tradizionale come che ricchissima assolutamente sentire eretti sta straordinario c'è tutto quello che il processo di iniziazione di un adolescente
In Africa è è una cosa di una sapienza che le le i nostri nostro modo di crescere i figli è a superficialità sbalorditivo sotto sotto questo profilo e al tempo stesso troppo presto per entrare poi nel vero mondo diciamo nel giro che conta la società bene del del del mondo occidentale quindi trovo che il il vero dramma dell'educazione africana soprattutto quando si parla
Di educazione di una classe dirigente è questo essere incentivati a perdere la propria radice e al tempo stesso a non essere accettati come interlocutori
Credibili una volta che si è tagliata il cordone ombelicale con il proprio mondo e se
Si è provato ad inseguire un modello occidentale
Quello che si trova a mio modo di sentire dico di sentire più che a mio modo di di di vedere in Africa in qualsiasi villaggio nel rapporto con con l'uomo con con la donna e una dignità che espressione anche in una grande educazione profondissima
Con una qualcosa che anche di di di nato educazione che sia da parte dei dei dei piccoli rispetta i propri genitori da parte degli adulti rispetto a agli anziani
Da parte dei più fortunati rispetto agli sfortunati c'è un mercato ad esempio dell'adozione internazionale Colombia Ucraina India Cina tutto
In Africa non esiste l'orfanotrofio come non esista la casa la casa di riposo perché l'educazione e la cultura l'educazione proprio di portare rispetto a sì che non si lasci qualcuno marcire
Piccolo piccola creatura o o anziano in un in un mondo separato dalla dalla dalla dalla comunità
Credo che questi utensili di educazione molto antica che l'Africa che l'Africa siano una grande risorsa nel mondo che nel mondo che che verrà
Quando avremo anche noi
Altre domande
Dakar così credo che le sentenze
No società dove insomma che possano
Va visto nel vedono ci sono altre domande io chiederei brevemente a Niccolò se ci potesse raccontare il la storia di seta questa sorta di Venezia africana è una cosa secondo me mai sentita
Astore ricchezza fu una una una dottor cioè che le e mister mister si faceva riferimento
Lampo e su questo dico una cosa volutamente questo non è un libro politico naturalmente mi sarebbe costata molto meno fatica scrivere di democrazia o di dittatura o alla lettera i interferenza ci sarebbero delle chicche da raccontare di Liliane degli episodi
Di storie vissute anche dall'interno molto però volutamente anche perché sono tutto sommato le cose che pur con una certa difficoltà più circolano su sulla ricca mi trovavo in una missione Parlamento europeo in Togo per un'Assemblea interparlamentare africana
E feci una una gita di un giorno attraversando il confine egli appunto c'è anche e bianche una volta di più senza dell'attraversamento via terra di una frontiera
Africana con con tutta la piccola avventura che questo poi comporta per raggiungere una una una città che era segnata sulla carta geografica con una una strada più o meno facile che invece di fatto da alcuni anni era completamente tagliata
Ad livello di vie di comunicazioni stradali perché
Un maremoto aveva distrutto completamente la il il il litorale ed è una sorta di di di soletta su una è tutto cita esempi vi è sempre le stesse condizioni
Di una di una striscia che ricorda un po'il Lido di il Lido di di di Venezia che separare lo cioè a nord a una grande da una grande laguna per arrivarci mi mi dovete imbarcare come tutti quegli altri dovevano arrivare in questa città su una su una piroga e su questa piroga comincia a chiacchierare con i compagni di bilancio il il il il percorso duro parecchio tempo e cominciare a contarli di di di una città che che conoscevo
Dove ci sono le case in mezzo all'acqua come come a Creta dove non ci sono le automobili dove si va in barca per spostarsi dove ci sono ponti insomma gli raccontava la storia di di di di di Venezia
Con grande inizialmente grande incredulità da parte dei miei compagni di di pirotecnica malesi Stancanelli o che cosa racconta in Occidente
Se fra le automobili ci sono dappertutto cos'è questa storia che che ci si sposta anche in Europa all'interno di una città o per arrivare a una città soltanto soltanto in barca devo dire che non da da questo Poirier nacque una corrispondenza
In un uomo più purtroppo anche durata per qualche tempo con uno un insegnante
Di un di un collegio tecnico in una scuola tecnica che era come appunto su questa piroga io dopo concludo il capitolo dicendo vorrei mandare una che vorrei che lo una Panda su una cartolina di Venezia gli abitanti di chiedere al taglio di mandare i vari libri illustrati su su Venezia finché potessero vedere che non erano così soli nella loro esperienza
E nella loro vicenda di di uomini che vivono in mezzo in mezzo all'acqua
Ringrazia assume