La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 18 minuti.
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Buongiorno gli scrutatori di radio radicale sabato ventiquattro febbraio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche dedizione di oggi sarà integralmente dedicata alla crisi politica che vive Italia in particolare
Il governo di Romano Prodi vi proporremo una serie di commenti che abbiamo trovato sulla stampa di ieri a partire dal Financial Times dal suo editoriale in cui chiedeva in sostanza di spingere il centro verso una coalizione contro mo'con Romano Prodi
Il Paese ha bisogno di essere governato questo il titolo del quotidiana dai siti che scrive non è la prima volta che Romano Prodi si dimette nell'ottobre mille novecentonovantotto due anni e mezzo dal suo primo arrivo a Palazzo Chigi
Prodi lascio dopo essere stato sconfitto per un voto alla Camera dei deputati allora pene raffazzonato un nuovo governo di centrosinistra uno scenario che è altrettanto probabile oggi poi a differenza di allora i politici italiani devono assicurarsi che una nuova coalizione ossa governare davvero il paese le analogie con il mille novecentonovantotto sono molte scrive il Financial Times il primo governo Prodi venne applaudito per la sua competenza economica
In particolare per il fatto di aver portato l'Italia nell'euro il suo secondo esecutivo agito per ridurre il deficit delle finanze pubbliche entrambi sono caduti Trio per le contraddizioni interne in particolare perché Prodi
Si è affidato all'estrema sinistra per assicurarsi una maggioranza parlamentare
Ci potrebbe essere la tentazione di vedere l'attuale crisi come un'opportunità nel novantotto i democristiani di centrodestra vennero convinti a creare una coalizione
Centristi da guidata dal diessino Massimo D'Alema questa volta però i comunisti hanno ministri al governo e non ci sembrano essere esponenti del centrodestra sufficienti per dare una mano al nuovo ad un eventuale nuovo governo e la loro ostilità verso Prodi e molti dei partiti della sinistra e forte ripartiti centristi
Per il Financial Times dovrebbero comunque cercare di formare una coalizione di governo è in corso una lenta ripresa economica il governo Prodi con la sua agenda di riforme ha fatto molto per incrementare la fiducia anche una debole coalizione di centro diciamo di larghe intese per intenderci in Italia potrebbe cercare di portare avanti questo lavoro perché l'ultima cosa di cui ha bisogno il Paese sono nuove elezioni Italia deve affrontare difficili sfide economiche al rientro del debito pubblico la perdita di competitività nella zona euro e la necessità di riformare il sistema di sicurezza sociale quello sanitario questo significa che ha bisogno di essere governate di essere governata bene
E anche su una coalizione
Centrista di larghe intese potrebbe sembrare insostenibile questa soluzione per il fregio al Times deve essere tentata tra deve essere un governo impegnato per le riforme economiche il rigore fiscale e la riforma del sistema elettorale questo
Il giudizio del quotidiano della sitting Nieri che attraverso un un altro commento questa volta firmato di Alexander Steel mette in discussione il sistema elettorale proporzionale questo il problema dell'Italia il titolo i governi frammentati che sopravvivono solo grazie a negoziati permanenti non riescono a fare quelle riforme strutturali di cui Italia bisogno
Scrive tra l'altro ex allestì il il centro destra avrebbe torto gira troppo presto la crisi attuale rifletta un problema molto più grave
In particolare il fatto che l'Italia è diventata uno dei paesi meno funzionanti in Europa durante gli anni di Berlusconi
Di tali cresciuta solo dello zero virgola otto per cento l'anno e ha perso terreno in settori chiave come la produttività la ricerca e lo sviluppo il numero di studenti universitari il governo Berlusconi
Non è riuscito a risolvere i problemi pressanti
Per le stesse ragioni di Prodi entrambi hanno guidato una coalizione e Toro Dosso di partiti con agende politiche profondamente conflittuali
Questa situazione è peggiorata con il ritorno al proporzionale introdotto dal governo Berlusconi
I governi frammentati che sopravvivano solo grazie a negoziati permanenti non riescono a fare quelle riforme strutturali che sono necessarie all'Italia questa la valutazione di Alexander Stille non solo lui
Anche molti altri quotidiani no vedremo chiedono in sostanza una modifica del sistema elettorali il ritorno alla un sistema più uninominale se non addirittura un vero e proprio sistema uninominale come nel Regno Unito
Il Financial Times ieri pubblicava anche un'analisi di Tony Barber le speranze per le riforme fanno un passo indietro mentre gli intrighi di palazzo mettono alla prova la pazienza italiana
Le dimissioni di Prodi aprono la prospettiva di una paralisi politica invece di imporre il decisionismo di cui Roma ha bisogno questo il titolo scrive il corrispondente da Roma del quotidiano della City un secondo governo Prodi rischia di essere una mera replica del primo e anche se non fosse così dovrebbe comunque a fronteggiare gli stessi problemi legati al fatto di non controllare
Pienamente il Senato democratici di sinistra negli scorsi giorni hanno suggerito la possibilità che Prodi si rafforzi invitando alcuni esponenti moderati dell'opposizione di centrodestra far parte dalla maggioranza
Ma è difficile immaginare che possano essere colmate differenze tra i moderati del centrodestra i partiti comunisti che fanno parte della sua coalizione
Altrettanto difficile prosegue poi fanno sciolta in sé capire come il nuovo governo possa produrre buone riforme economiche Daniele Capezzone esponente della Rosa nel Pugno dice che un nuovo governo dovrebbe avere come priorità la riforma delle pensioni della sanità dell'amministrazione locale delle finanze degli enti locali obiettivi ammirevoli scriverti
Ma sono proprio le questioni che Prodi non è riuscito ad affrontare per i conflitti interni alla sua coalizione una risposta sarebbe o elezioni anticipate
Secondo un sondaggio il quaranta per cento degli italiani vuole andare immediatamente alle urne ma perfino alcuni esponenti del centrodestra non sono sicuri di con di voler andare lezioni che potrebbero riportare al potere Berlusconi il sentimento anche nel centrodestra che Berlusconi abbia fatto i suoi giorni
E che l'Italia abbia bisogno di qualcuno il diverso
Insomma scrive nelle conclusioni
Il Financial Times la fine dell'era Prodi Berlusconi iniziata nel mille novecentonovantasei potrebbe finalmente essere in vista ma non è detto che questo porti a cambiamenti significativi per l'Italia e sempre da fra Sun-Times ieri va segnalata anche la lex
Column del titolo l'economia italiana ci risiamo in Italia ora però a rischiare anche l'economia il Paese sembra avviarsi a un ritorno alla sua media da dopoguerra di un governo l'anno
Quanto pesa l'instabilità politica sull'economia molto scritto risponde effetti perché sulla debolezza della coalizione di Prodi e di qualunque altra coalizione possano sostituirla
è una delle ragioni per cui le pesanti sfide del risanamento finanziario del Paese resta no irrisolte
Particolarmente duro e indurre le conclusioni della lex Column tra i politici italiani ci potrà anche essere un'ampia condivisione del fatto che serve fare qualcosa di radicale
Ma continua a mancare la loro capacità per non dire volontà di tradurre le intenzioni in fatti e c'è un altro commentino molto duro sempre della lex Column che va citato riguarda non la crisi politica ma la la resa dei conti interna a Capitalia
Scrive tra l'altro tutti la sincerità e la prima vittima della guerra civile del management italiano di Capitalia
La conclusione è secca si spera che Geronzi faccia una discreta uscita di scena prima che la riconciliazione venga messa alla prova chiudiamo qui
Questa parentesi di carattere economico finanziario torniamo alla crisi politica al giudizio dalla stampa internazionale
A volte molto duro come quello del Wall Street Journal Europe ieri nel suo editoriale dal titolo il pasticcio italiano
La politica italiana è tornata al alla normalità dopo i cinque anni di governo Prodi un'eternità per gli standard del Paese il suo successore è durato appena nove mesi al primo ministro uscente è stato chiesto di formare il sessantesimo governo in sessantun anni scrive il Wall Street perché comprensibilmente sì
Venti Kato almeno un governo ma un nuovo governo Prodi per il quotidiano economico americano probabilmente sarà meno stabile della coalizione di nove partitiche appena caduta
Duro il giudizio per il bilancio di questi nove mesi di legislatura
Prodi è caduto su un voto di politica estera ma ci sono stati anche gravi problemi economici anche se l'ex burocrate a liberalizzare una manciata di professioni che Berlusconi non aveva toccato come i farmacisti gli avvocati
Prodi non ha mantenuto la promessa di tenersi lontano dal condizionare in mercati in soli nove mesi il presidente del consiglio ha fatto in modo di bloccare una fusione internazionale che coinvolgeva autostrade le bloccava e la riorganizzazione di Telecom Italia inoltre aumentato le tasse senza top toccare sensibilmente le spese in questa confusione però per il Wall street journal esiste un'opportunità una delle buone idee che abbiamo ascoltato l'istituzione di una coalizione destra sinistra una grande coalizione con l'obiettivo esplicito di riformare
L'insostenibile legge elettorale per come stanno le cose il sistema proporzionale restaurato da Berlusconi alla fine del due mila e cinque nel suo tentativo quasi riuscito di tenere lontana la sinistra dal potere
Il sistema proporzionale impedisce a chi vince le elezioni di formare un governo che funziona le estreme anche se conquistano una manciata di seggi diventano King maker
Una coalizione destra sinistra una grande coalizione potrebbe abolire il sistema proporzionale un porre una soglia di sbarramento al cinque per cento
Una volta approvata la riforma elettorale l'Italia sarebbe pronta a nuove elezioni diciamo all'inizio dell'anno prossimo ma senza riforma elettorale conclude Urso il Giornale d'Italia
E condannata a governi che vanno e vengono e che non possono iniziare seriamente ad affrontare i profondi problemi strutturali del paese questo
L'editoriale molto partigiano del Wall Street Journal in Europe un giudizio simile lo abbiamo trovato anche sul Times quotidiano
Conservatore britannico brutti vecchi modi perché le elezioni possono essere la sola soluzione per il casino un politico italiano
Scrive nel suo editoriale del Times c'è qualcosa di comico negli eventi che hanno portato le dimissioni di Prodi la mozione del Senato non era un voto di fiducia ma Massimo D'Alema ha deciso di farla diventare tale il ministro degli Esteri ha poi detto siamo un Paese di matti
Forse il matto e Luigi
E questo commento ingiusto rispetto agli italiani scrive il Times ironia di questo caso che Prodi è stato più responsabile come primo ministro di quanto ci si aspettasse né su riforme interne sono state troppo modeste e determinate nella sostanza dall'estrema sinistra ma Prodi almeno ha cercato di fare far o di far fare qualche passo avanti al paese se ha preso una posizione diversa da Berlusconi sull'Iraq ha comunque evitato il volgare antiamericanismo che i socialisti spagnoli hanno adottato dopo essere andati al potere tre anni fa
Prodi poi inviato soldati italiani in Libano tra promesso di mantenere la presenza militare in Afghanistan ha sostenuto il controverso ampiamente dalla base americana a Vicenza il problema è che questa sua maturità politica
è stata bocciata scrive il Times secondo cui un Governo nuovo governo Prodi sarà inevitabilmente meno credibile e più vulnerabile alle rivolte c'è il pericolo reale che l'Italia torni ai tempi della politica delle frazioni Isma'debole
Che non è nell'interesse pubblico secondo il quotidiano conservatore
Dopo un periodo di inadeguata crescita economica l'Italia non si può permettere di mettere da parte le riforme economiche maggiori che solo un governo forte può assicurare Italia un importante protagonista in Europa
E può essere un attore significativo sulla scena globale ma a condizione di non essere politicamente paralizzata la migliore soluzione ora per il Times sarebbe riformare la legge elettorale poi chiedere agli italiani di votare un'altra volta
Meno negativo
Il giudizio delle Guardian quotidiano britannico diarie laburista molto molto più vicino diciamo a Prodi
Le sue rito reale dal titolo le dimissioni di Prodi fatto inciampare dal sistema il governo Prodi è vittima della guerra in Iraq scrive scrive in Guardian vittima indiretta perché anche se si votava sull'Afghanistan la base americana di vicenza nessuno di questi temi ha avuto lo stesso impatto della politica americana in Medioriente del proprio questa politica americane Medioriente che ha provocato il voto negativo
Al Senato in realtà poi però riconosce il Guardian la causa fondamentale della crisi è il sabotaggio del sistema politico italiano di cui è responsabile Silvio Berlusconi con il ritorno al proporzionale
Insomma Berlusconi che ha provocato il fallimento del Governo Prodi il che personalmente per quanto uninominale lista mi pare un po'una forzatura ad ogni modo scrive il Guardian rispetto al passato più remoto l'Italia si è mossa verso un sistema politico bipolare più normale
Nel quale agli elettori vengono offerte alternative relativamente chiare per questo
Il quotidiano di area laburista ieri auspicava una revisione della legge elettorale da parte di un governo che non debba subire la pressione dei piccoli partiti
Così alla fine le sfortune di Prodi potrebbero portare qualche buon notizie forse un certo grado di chiarezza nel sistema politico italiano
Sappiamo però che non sta andando proprio come auspicato nelle conclusioni del Guardian
Molto molto ironici ma anche molto duri i commenti della stampa tedesca per ragioni di tempo siamo ormai in chiusura vi citiamo solo alcuni passaggi dei commenti dei principali quotidiani per esempio
Tagesspiegel scrive un quotidiano progressista un'Italia le dimissioni non significano necessariamente dimissioni ma sono una strumento per mettere in riga gli alleati della coalizione
L'Italia non è però ancora perduta ma ciò non cambia il fatto che il Paese deve finalmente liberarsi da una cultura degli espedienti politici degli interessi egoistici questo l'invito di Tagesspiegel
Molto più duro un altro quotidiano progressista
La Sueddeutsche Zeitung che tra l'altro scrive le dimissioni del Governo Prodi costituiscono un numero da circo ben noto
Una donna viene rinchiusa in una cassa segata in due per poi uscire intatta come per miracolo dalla scatola magica
Va così nella politica italiana dove i protagonisti vengono politicamente fatti a pezzi per ricomparire subito dopo nello stesso ruolo davanti al pubblico esterrefatto
Un numero scrive la Süddeutsche che ora si ripete con Romano Prodi
Per il quotidiano di Monaco il panorama politico italiano è frantumato come in nessun altro Paese moderno perché mancano partiti popolari con un chiaro programma
E poi la legge elettorale garantisce l'esistenza di partitini e caotiche coalizioni con un collante troppo debole per resistere alle tensioni interne l'unica via d'uscita è una riforma del sistema
Elettorale ma ciò presupporrebbe che tutti i dirigenti dei piccoli partiti
Acconsentissero a lasciarsi decapitare e questo non sarebbe un numero da circo ma un miracolo conclude ironicamente la Sueddeutsche Zeitung
Anche la Francia frutta che mai ne sai tu mi è molto dura la coalizione di Prodi era costituita da un gruppo di partiti che su molti temi politici
Vanno ognuno per conto proprio le cui posizioni ideologiche non sono armonizzabili scriveva fax
In aggiunta a questo c'è un capo di governo che non ha un centro di potere capace di intimorire Prodi conclude tra l'altro quotidiano conservatore tedesco avrebbe dovuto sapere da chi
Ha fatto dipendere se stesso e la politica estera italiana a proposito della politica estera italiana vi segnaliamo in chiusura tra Berliner Zeitung secondo cui la caduta del Governo Prodi
Su un problema di politica estera non è una bazzecola perché perché l'Italia soldati in Afghanistan e in Libano dove addirittura comanda la missione internazionale di di pace e quindi e qualcosa di più di un semplice problema interno abbiamo concluso
Da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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