Puntata di "Stampa e regime" di lunedì 26 febbraio 2007 , condotta da Paolo Martini .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 3 minuti.
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Per ora è così di nuovo indiretta stampa il regime in un'edizione in più ampia dopo quella che abbiamo fatto
Di circa mezz'ora poco fa intanto vi ricordiamo che i titoli di apertura sono ovviamente tutti dedicati all'attesa sulla sorte del governo Prodi del voto di fiducia che ci sarà al Senato probabilmente giovedì alla Camera probabilmente venerdì
Oggi si riuniranno le conferenze dei presidenti dei gruppi parlamentari dei due rami del Parlamento proprio per decidere il calendario che però come nota qualche giornale dell'opposizione dipende anche dalla numero dei senatori disponibili per esempio libero che titola pregano Santa Rita Prodi e i suoi devono aspettare che il Nobel levi Montalcini novantotto anni rientri da Dubai per affrontare il giorno del giudizio oggi sono protagonisti in qualche modo i senatori a vita e i parlamentari insomma che dovranno esprimersi su questo voto di fiducia e come sapete lo ha detto ai nostri microfoni ieri
Daniele Capezzone alla Camera dei deputati in questo caso ha già preannunciato un sua astensione al governo Prodi per soprattutto la mancanza di indicazioni precise su alcuni punti quelli del DPEF innanzitutto dice
Capezzone nell'intervista e sul tempo e sul Quotidiano nazionale su due quotidiani il presidente della commissione Attività produttive l'esponente parlamentare della Rosa nel Pugno dice la sua su questo voto di fiducia sentirete poi di nuovo più tardi nell'appuntamento consueto
Delle undici Marco Pannella che parla di questo ricostruisce anche alcuni momenti del del vertice dell'Unione che si è attenuto qualche giorno fa con i leader dei partiti
Anche a proposito di questi dodici punti della richiesta che Prodi aveva fatto di sottoscriverli
I del dibattito anche sui Dico sulle cose che a Boselli e Pannella Prodi ha risposto a proposito anche dei dico
Il
I titoli di apertura allora dicevamo
Dicono quello che Prodi potrebbe dire in Aula proprio potrebbe parlare di riforme e di famiglia di riforme in particolare della riforma elettorale
Tema che torna d'attualità con il dialogo del ministro Chiti che per la vita va avanti da qualche mese su questi argomenti e di famiglia per le offerte che il il Presidente del Consiglio farebbe
Serve un nuovo slancio articolo di Francesco Alberti sul Corriere della Sera
In cui si scrive che Prodi ha già praticamente il mano
Il discorso con il quale tra mercoledì e giovedì
Ma solo oggi si conosceranno i dati ufficiali tenterà di strappare la fiducia al Senato e alla Camera pochi cartelli molti contenuti la speranza di trasmettere la sensazione di un nuovo inizio passaggio complicato sconsigliata a chi soffre di vertigini
Nulla è scontato tutto può ancora succedere vanno ripetendo incrociando le dita gli uomini del Professore
Il gioco dei numeri anche se per ora sembra offrire discreti appigli alle speranze prodiane
Può da un momento all'altro trasformarsi in una micidiale trappola decisamente eccessivo quindi parlare come qualcuno ha fatto ieri di partenza lanciata dell'esecutivo
Basterebbe riuscire a ripartire per una su nove basi
Possibilmente Prodi ha in animo di lanciare un vero e proprio appello alla sua collezione sottolineando come non ci siano alternative a questa maggioranza
Cosa rimarcata con forza anche dal Quirinale e sia quindi fondamentale avere compattezza e coesione per consentire al Paese di proseguire sulla strada delle riforme agganciare la ripresa economica il premier dice ancora al Corriere giocherà anche la carta della riforma elettorale
Dopo l'apertura di D'Alema al sistema tedesco il professore pure evitando qualsiasi riferimento di tipo moduli cistico aggiornerà le Camere sull'esplorazione del ministro Chiti tra le forze politiche offrendo all'opposizione la massima disponibilità a lavorare insieme
Per una riforma che tuteli il bipolarismo e consente a chi governa di governare infine il federalismo fiscale altro tema
Sollecitato ieri in particolare da Roberto Maroni della lega sul federalismo fiscale contemplato nel programma dell'Unione consigliato da Prodi passaggio indispensabile per garantire autonomia d'azione alle regioni offriva al premier la possibilità di lanciare un ponte verso la parte
Più dialogante della lega queste quello che ci
Racconta il il
Il Corriere la sera e e che la legge elettorale sia l'incubo del Cavaliere lo scrive il Messaggero che scrive quello sprint che preoccupa il cavaliere
Scrive Marco Conti sul Messaggero una risoluzione da votare entro marzo nella quale il parlamento si impegna a lavorare sulla legge elettorale
Che prenda spunto dal modello tedesco l'accelerazione verrà confermata al Senato dopodomani dallo stesso Prodi il quale pur non indicando modelli spiegherà che tra gli impegni della rinnovata maggioranza cioè la presentazione a Limassol vaste ministro Chiti della proposta frutto della ricognizione effettuata presso i partiti
Non il modello tedesco tout-court perché i piccoli partiti protesti libero e perché come sostiene Enrico Morando senatore leader della componente liberale di esse
Non vedo perché noi dovremmo lavorare per ricomporre il centro ma una proposta di riforma che fatto salvo il bipolarismo
Allenta il rapporto con le ali piccole le estreme
Dopo la sortita del Brancaccio sembra lontanissima nel tempo la tavola rotonda e l'intesa fra Veltroni e Fini sul sistema elettorale così come il fuoco di sbarramento che i DS hanno sempre fatto sul doppio turno alla francese
Anche se ne di esserci c'è chi preferisce interpretare la sortita di D'Alema e Veltroni dalle persone hanno parlato al Brancaccio
Sabato li avete sentiti ieri da Radio radicale
C'è chi preferisce interpretare questa sortita scrive Il Messaggero non come l'indicazione precisa di un modello ma come presa d'atto da parte del botteghino della impossibilità di insistere sulla propria linea e sulla necessità di certificare che c'è una maggioranza per Prodi e una più ampia che non si fida di Berlusconi che insieme è disposta a costruire le regole in realtà D'Alema e Veltroni con la citazione del modello tedesco l'ha dato forza non solo alla sollecitazione del Capo dello Stato
Ma anche l'iniziativa del ministro Chiti oltre non mi spingerei e sui modelli dobbiamo ancora discutere
Afferma cauto il capogruppo dell'Unione Franceschini che in buona sostanza anticipa la linea che dopodomani Prodi terrà in aula sarà comunque il Parlamento la sede nella quale si svolgerà il confronto e la legge elettorale
Insieme al DDL sulle ogni fatto contribuirà ad alimentare il fuoco del confronto con l'opposizione o con parte di essa
L'UDC
Non si tira indietro la Lega si dice disponibile mentre Forza Italia AN trovano in questa proposta motivi in più per augurarsi votateci vada al più presto
Il timore che attraverso la riforma della legge elettorale si vogliono ridisegnare gli schieramenti e rimettere in discussione la leadership ha fatto comunque rizzare e antenne al Cavaliere trattativa tra e dentro i buoni non sarà delle più facili
Ma il ministro Chiti sta mettendo a punto una via tutta italiana al sistema elettorale tedesco che metta d'accordo anche le formazioni minori
Non comprendo come DS possono sposare il cancellierato e tenere assieme il progetto del Partito Democratico diceva ieri Peppino Calderisi ex parlamentare azzurro e consulente di Berlusconi sui sistemi elettorali la sfida dei DS però tutta qui
Scrivere una legge elettorale che salda il Partito Democratico dalla deriva di una certa sinistra che non serve al Paese parole virgolettate sono quelle usate
Da D'Alema nel suo famoso appunto discorso al Brancaccio questo secondo il Messaggero quindi il timore la preoccupazione i DS escono allo scoperto sulla legge elettorale scrive ad Alberto signorine
Sulla giornale
Proprio in vista di un dialogo con i centristi di Casini che il ministro degli Esteri raccordo con i vertici
Del partito e con il titolare delle riforme Chiti ha aperto sul modello tedesco un tavolo stabile sulla riforma elettorale
Infatti costituirebbe nei fatti una sorta di paracadute in tutte quelle occasioni in cui la maggioranza rischia di non essere sufficiente al Senato legittimerebbe Luigi DC nome del bene supremo di una nuova legge elettorale accorrere a in soccorso di Prodi
Un primo via libera anche nel merito arriva da Rifondazione comunista siamo da sempre per il modello tedesco lo proponiamo da tempo dice Gennaro Migliore più cauto il segretario dei Comunisti italiani Diliberto che il manifesto chiede di tornare al Tatarellum
Anche secondo i Verdi non c'è alcun bisogno di correre modelli elettorali stranieri
Che rischiano di portare più danni che benefici al Paese in Italia dice Angelo Bonelli
Dei Verdi ci sono già sistemi elettorali che funzionano
Cioè quelli di Regioni Province e Comuni guardiamo con attenzione soprattutto a questi ultimi
Dice di sì ad una riforma elettorale anche Italia dei Valori perché dice Donadi la crisi è larga parte la conseguenza di quell'assurdo fardello ed ereditato dalla precedenza legislatura secondo il capogruppo alla Camera la riforma dovrà essere frutto di un'ampia maggioranza
Oltre i confini di quella attuale altolà invece dall'Udeur che fa sapere monterà la guardia affinché ci sia una legge naturale di grande equilibrio
Chi volesse fare una legge attuale di squilibrio di convenienza per sempre troverà la nostra accentuata ostilità
La Russa dice mi pare che chi chi avesse scartato il modello tedesco comunque l'ipotesi che ci piace meno e quella che dai partiti lo strapotere di infischiarsene delle indicazioni di cittadini
E decidere dopo le elezioni contrario anche il senatore di Forza Italia ma l'anno perché la proporzionale alla tedesca porrebbe fine al bipolarismo
Sommando i difetti di tutti i sistemi elettorali questo sta conta il
Giornale in a pagina due parlando di questo dibattito sulla
Sulla riforma di riforme
Elettorali parla anche
Il Corriere della Sera il
La pagina e la sei e Casini dice pronte pronti al dialogo ci siamo sul ci stiamo sul modello
Tedesco e Berlusconi attacca non ci lasciano tornare al voto anche qui ci sono un po'le dichiarazioni che avete ascoltato negli altri pezzi
Si racconta che Casini nei giorni scorsi ha parlato a lungo con molti leader del centrosinistra sentito Massimo D'Alema se confrontato con Piero Fassino ha conversato con Francesco Rutelli
Del resto il primo a lanciare un segnale all'indirizzo dell'ex presidente della Camera sul modello vigente in Germania
Era stato proprio il ministro degli Esteri mercoledì scorso il giorno della débâcle
Del governo al Senato lo abbiamo sempre detto ricorda allora il leader centrista noi siamo sempre pronti a dialogare sulle riforme su quella previdenziale sulle liberalizzazioni e a maggior ragione sul sistema elettorale l'idea avanzata in questi giorni in particolare dai DS d'introdurre una sorta di doppio binario uno per il governo e uno per le riforme non dispiace affatto al capo dell'Udc va benissimo
Ma ad una condizione che non ci sia alcuna confusione con l'esecutivo noi non faremo alcuno sconto a Romano Prodi questo governo i giorni contati si basa solo su un mero aspetto contabile
La possibilità di avere la fiducia a Palazzo Madama ma non si guida un Paese con la contabilità quindi noi su quel versante non ci faremo coinvolgere anche perché a Palazzo Chigi hanno gestito questa crisi inseguendo ancora l'autosufficienza una cosa
Davvero deludente questo sulla
Sul sulla Repubblica dice Marco Follini scusate Pier Ferdinando Casini
Ancora la riforma elettorale aria di modello tedesco
Contributi di barbaro ma romano Gianluca Rosselli su Libero UDC d'accordo con i DS ma solo dopo Prodi e i piccoli dell'Ulivo dicono no a D'Alema e poi c'è l'articolo di Davide Giacalone ancora su Libero
Per come la Messa Napolitano prossimo incidente parlamentare si va dritti a votare ha escluso che vi sia possibile al governo di larghe intese perché ha verificato l'indisponibilità dei più
Al tempo stesso però ha sottolineato che prima del voto sarà necessario riformare la legge elettorale e qui lascia la maggioranza parlamentare con una missione impossibile ragioniamo di sistemi elettorali sarà chiaro perché non ci sarà una seria riforma facciamolo guardando la sostanza
Prima però non dimentichiamo il messaggio quirinalizio cioè alla prossima si vota e poi Giacalone
Spiega
Spesso esercizio diciamolo fast Paolo Franchi sul Riformista il direttore del quotidiano arancione
Dice nell'attacco il suo pezzo in prima pagina
Dunque della riforma della legge elettorale che non figura nei dodici i fatidici punti messi a fuoco del versino Nista
Ci sarà traccia quanto ampia e significativa lo vedremo
Nel discorso dire investitura che Romano Prodi farà mercoledì in Senato basta leggere la dichiarazione con cui il capo dello Stato ha motivato il rinvio di Prodi in Parlamento per comprendere che non avrebbe potuto essere altrimenti ma qualsiasi cosa dica in proposito il professore
Redivivo sono in pochi a considerare realistica l'idea che possa essere il suo governo sempre che effettivamente raccolga Palazzo Madama i voti necessari a restare in qualche modo in sella a mettere in agenda con qualche possibilità di successo una simile questione
Tutti o quasi concordano sul fatto che non si possa tornare alle urne sulla scorta della legge porcata di Calderoli alla memoria tutti o quasi riconoscono lasciano abbondantemente capire
Che della nuova legge elettorale ci si dovrà per forza occupare in questa legislatura ma con ogni probabilità più avanti con un altro governo l'altra più larga maggioranza mettendosi da subito al lavoro però per istruire la pratica l'impresa sembra difficilissima
Quasi proibitiva la lezione più evidente di questa crisi se non vogliamo parlare all'infinito solo di Rossi o di Turigliatto di Andreotti e Pininfarina è infatti che ha fatto definitivamente il suo tempo il bipolarismo rusticano inaugurato nell'ormai lontano novantatré proseguito grazie al fallimento dei tentativi di Maccanico prima
Della Bicamerale poi infine resa ancora più pasticciato e selvaggio dalla riforma varata in extremis dal centrodestra lascerà il Paese allontanando pericolosamente dalle istituzioni
E dalla partecipazione politica il non garantisce la governabilità su questo giudizio la convergenza è larghissima pressoché universale meno chiara molto meno chiara e l'indicazione di marcia per far fronte a un così vistoso fallimento meno chiaro molto meno chiaro
Est cioè sì all'ordine del giorno sia la messa a regime del nostro bipolarismo con riforme non solo elettorali che lo trasformino infine in un bipolarismo maturo o l'inizio almeno della sua definitiva archiviazione nessuno può o vuole dare una risposta netta non prova Condi stia propagandistica a questo chiarissimo interrogativo questo dice tra l'altro
Franchi che poi alla fine si sofferma sui sistemi e dice un sistema come suol dirsi alla riesca preso per la prima volta attenta considerazione dal D'Alema nel forum del Riformista vuol dire che per il dopo Prodi dovremo aspettarci raccordo di tutto quasi il centrosinistra con l'UDC
E probabilmente predisporci pure a veder finire in frigorifero il Partito Democratico
Un sistema maggioritario a due turni alla francese quello che da sempre DS prediligono in questo caso dovremmo aspettarci un Governo di intese davvero larghe perché l'interlocutore sarebbe Berlusconi non Casini e lo stesso discorso varrebbe per un sistema la spagnola
Che premia i grandi partiti
E riduce assai il potere d'interdizione dei più piccini lo sappiamo poche cose sono meno appassionanti dei confronti sulle leggi elettorali abbiamo avuto modo di farci venire a noia già una dozzina d'anni fa ma questo della noia non può essere un alibi per non dirci verso dove si vuole andare andare e per predisporsi semplicemente a tirare a campare
Così sul Riformista Corsa a ostacoli Lucia Annunziata sulla legge elettorale perso in prima pagina e poi prosegue a pagina cinque
E anche lei si chiede a cosa pensa il presidente del Consiglio avrà una proposta
Specifica indicherà un modello preciso tra quelli in discussione lo spagnolo il tedesco il francese su questo scoglio Prodi non intende misurarsi le risposte che vengono da Palazzo Chigi e questa curiosità
Sono piuttosto abbottonate comprensibilmente non tocca al premier
Dare questa indicazione la materia riguarda tutto il Parlamento e al massimo il Governo potrà fare da stimolo nel suo discorso dunque il premier dovrebbe limitarsi scrive l'Annunziata sulla stampa
A focalizzare il problema dando conto del risultato del giro di consultazioni di Chiti per po'impegnare tutti al lavoro
Le ragioni della contea di Palazzo Chigi su questo punto sono comprensibili sulla riforma elettorale si gioca soprattutto il futuro delle forze politiche minori per regolamentare le quali dopotutto si fa la riforma lega Rifondazione Verdi ma anche UDC e altri partiti
Potrebbero essere messi fuori gioco dall'innalzamento della soglia di entrare in Parlamento materia dunque scottante a destra come a sinistra materia su cui dunque nessuno dei politici al momento ha davvero voglia di esprimersi
Nel piccolo gruppo di coloro che decidono in politica è favorire la scelta tedesca che con il suo sbarramento al cinque per cento raccoglie il consenso di Rifondazione ma nessuno degli altri veicoli d'accordo
Forse per me la scelta migliore quella turca dieci per cento dice uno degli amici di Prodi in un momento di rara sincerità davanti a un caffè domenicale
Se uno fa Bruno
Se uno più uno fa due scusate costituzionalisti saranno le star
Del prossimo futuro si chiamano Bassanini
Ceccanti o star delle star Sartori la legge elettorale la trappola in cui tutti noi osservatori appassionati fate voi della politica cadremo nei prossimi mesi se non si cambia si muore questo è più o meno il motto della politica in queste ore
Dopo che l'autorevole Sole ventiquattro Ore ha pubblicato uno studio in base al quale è chiaro che se si va al voto con questa legge non importa chi vince come vince avrà pochi seggi di vantaggio tutti si sono convinti che la legge è scoccata la legge elettorale
Va cambiata abituatevi dunque questi nomi ecco appunto ci sono quelli di Sartorio
Ceccato che c'era infatti proprio Sartori oggi come uscì per uscire dal bunker scrive sulla Corriere della Sera
Parla di crisi di governo
Il diktat prodiano è quasi tutto fumo e poco arrosto la faccia feroce in realtà nasconde un problema ti stimo veleggiare dalle mine e il punto resta se la mossa di Prodi serva davvero a fornirgli una sub sia pur piccolissima maggioranza
Certa e affidabile
Incalzata dal Presidente Napolitano l'Unione ha disperatamente cercato di comprare qualche senatore in più ne ha catturato uno forse tre un magrissimo bottino
Che tutto al più assicura il prossimo voto di fiducia ma dopo come andrà dopo la navigazione quotidiana la verità e che il centrosinistra sopravvive da sempre al Senato sulla maggioranze incerte friabile incerta
Perché i senatori a vita sono indipendenti hanno il diritto di votare ogni volta come credono
E friabile perché all'estrema sinistra esistono teste quadrate che non ragionano come le teste rotonde o che forse proprio nulla giurano ma se cancelliamo dal preventivo sette senatori a vita e teste quadrate
è sicuro che Prodi va sotto domani come ieri
E allora di cosa consiste il nuovo slancio del governo secondo Panebianco
Prodi dovrà cambiare passo finora la sua scelta strategica è stata per assicurarsi la coesione dei suoi di mantenere un'alta tensione contro il centrodestra
E di privilegiare il suo rapporto con l'estrema sinistra ma ora conclude Panebianco l'epoca delle sberle quotidiana l'opposizione è finita magari d'accordo ma dubito che questo nuovo corso sia congeniale
Alla natura di Prodi la sua strategia del muro contro muro del Polo puro e duro non è di questa legislatura è una costante
Sin dal primo governo Prodi che si autoaffondò per novantotto pur di non macchiare la sua purezza aprendosi
A Cossiga la valutazione realistica la situazione dunque che a Prodi mancano sin dal primo giorno i numeri per fare bunker se attivato avanti per nove mesi in forza dell'altro cecità della volontà che la sua vera forza ma la volontà paura sbattuto il naso nella realtà
Perché senza il sostegno dei numeri non si può trasformare un passino o un colabrodo in un muro resta da vedere se Prodi saprà essere l'uomo
Per una diversa stagione questo
Il
Giudizio di
Giovanni Sartori vi ricordiamo che il Corriere della Sera offre molte interviste tutte da leggere Andreotti che spiega che dietro il suono l'ultima volta c'erano i Dico
Il senatore Pallaro dall'Uruguay per telefono con Fabrizio Roncone che dice che ancora non ha deciso come votare che lo chiamano tutti da destra e da sinistra Diliberto che dice guai a noi se non rispettiamo gli impegni
E presi con Romano
E Scalfaro che dice c'è un problema politico se l'esecutivo è costretto a reggersi sui nostri voti a proposito di riforma elettorale poi lo stesso quotidiano diretto da Paolo Mieli offre
Il l'un'intervista con Roberto Maroni esponente della lega aperto al dialogo con il centrosinistra
Dice che quello tedesco è un buon sistema che invitiamo chi chi a Vicenza
Casini ipocrita su Follini
Vediamo invece
Il
Retroscena di Goffredo De Marchis sulla
Sulla Repubblica perché parla dei timori che la svolta centrista con il contributo di Marco Follini appunto
Per alcuni di sinistra non lo era mai stato ma adesso è peggio si sposta al centro e Marco Follini il neo acquisto è solo la maschera del vero problema la cessione di sovranità ai poteri forti dietro fornisce la Confindustria c'è Montezemolo dice il leader della FIOM Cremaschi
Moderatismo neo centrismo politica eterodiretta sono nuove malattie del governo Prodi
Che da domani va a cercarsi la fiducia al Senato così come la vedono gli altri dissidenti di sinistra quelli fuori
Dal Parlamento ma volendo si può sottolineare lo sconfinamento a destra e oltre il Duce dicessimo punto delle regole di Prodi lì dove si dice che il tre mila sempre l'ultima parola sa di un atto para dittatoriale dice Piero Bernocchi
Il cambiamento di rotta moderato diventa il meno perché qui siamo alla monarchia nemmeno Berlusconi nemmeno Bush hanno osato tanto il grido di dolore del capo dei Cobas
La misura è colma pure per il girotondino Pardi
Che non appartiene al mondo della sinistra radicale ma denuncia il gravissimo pericolo
Di un premierato in forme che coincide con l'appannamento delle battaglie chiave della società civile conflitto d'interessi cancellazione delle leggi ad personam morte del duopolio televisivo si potranno combattere adesso in un clima di dialogo con l'UDC
E con tutta l'opposizione non c'è da stupirsi dell'attacco a testa bassa dei movimenti questo governo o non l'hanno mai amato li ha delusi profondamente ma la risposta
Può anche essere una presa d'atto una fredda analisi
E accanto alle critiche si può affacciare finalmente l'autocritica andare verso il centro la tendenza globale succede in Francia anche altrove in Italia non si poteva fare una Grosse coalizione ma la voglia di tagliare le ali resta grande dice Rossana Rossanda
Figura storica del comunismo italiano i dodici punti di Prodi
Spostano l'esecutivo verso il settore moderato della politica e Follini come ha detto lui stesso solo il precursore di un processo più vasto questo
Le varie famiglie della sinistra comunista che i giornalisti anche in questo caso lo non lo fa De Marchis almeno in questa prima parte ci è sembrato ma lo fa il grafico che chiama
Questa la sinistra radicale
Dei Cobas appunto dei disobbedienti dei giornali
Dare a L'Unità invece fiducia al Senato sfida all'ultimo voto offre un'intervista Livia Turco che dice in gioco il futuro del paese e poi offre anche una
Un ulteriore
Contributo sull'assillo del Colle di Vincenzo Vasile oltre la crisi dietro l'irrituale eloquenza di Napolitano con il suo con la sua spiegazione sabato
Qui ci sono due cose sulla su questa pagina del dell'Unità c'è nella parte alta i richiami a le dichiarazioni di Maroni e di Capezzone dove Maroni apre sia il sistema elettorale alla tedesca se opportunamente corretto
E poi c'è il giudizio di Daniele Capezzone che deluso e il titolo è Capezzone alla Camera si asterrà non vede una svolta liberista
Per lui la maggioranza e la pattugliata e insiste rivolto al presidente Marini sulla legalità al Senato i seggi radicali questo è un altro dei temi
Di questi giorni anzi di questi mesi Ustica persone in sciopero della fame da più di un mese su questo
Dicevamo di Vasile invece dell'irritualità del della eloquenza del Presidente Napolitano
L'unica cosa che si può intuire che Giorgio Napolitano preferirebbe rimanere deposto di vedetta del Quirinale durante oltre la settimana decisiva
Per la soluzione della crisi inattesa del passaggio parlamentare del governo Prodi
Alla ricerca della fiducia unica via possibile passaggio obbligato come ha argomentato con il rituale eloquenza lo stesso capo dello Stato per rinviare il Presidente del Consiglio davanti alle Camere è questa la strada
Per effettuare in concreto quella verifica della rispondenza della maggioranza politica la maggioranza numerica che da tempo Napolitano ha chiesto alla coalizione di governo
Per ristabilire un assetto di normalità si tratta secondo il capo dello Stato di una condizione basilare in vista di numerosi impegni in primo luogo quelli internazionali come il voto in asta sull'Afghanistan
E non solo ma il presidente l'altra mattina ha detto di più ha espresso preoccupazione per i nodi irrisolti
Che pesano sulla soluzione parlamentare sulla vita del governo auspicato che al di là della fisiologica diretti a Tripoli si ristabilisca un clima di confronto costruttivo in fondo sta qui il manifesto programmatico se possibile se così possiamo chiamarlo
Del suo settennato presente già quasi il Messia die dieci mesi addietro
Nel discorso di insediamento davanti alle Camere riunite quando disse
Considero mio dovere impegnarmi per favorire più pacati confronti tra le forze politiche e più ampie costruttive convergenze
Nel Paese
Proprio il ventuno febbraio scorso a Bologna il presidente era tornato a bomba a costo di rimanere spiazzato dalle turbolenze generate frattanto a Roma dalle divisioni e la maggioranza in quell'occasione aveva osservato capisco che il mio appello un confronto più pacato e costruttivo almeno su questioni di natura istituzionale su alcune altre
Tra gli opposti schieramenti politici possa apparire senza speranza nel rumore degli scontri quotidiani che dominano la scena in Parlamento ma se non ha fatto notizia ed è anche questo un dato su cui riflettere
Non è forse vero che nei giorni scorsi si è realizzata la più larga intesa con l'approvazione unanime da parte della Camera del disegno di legge di riforma dei servizi di informazione e sicurezza
Nessuno può dire naturalmente
Sì analoghe intese potranno essere raggiunte sul temi ancor più delicati
Come la revisione della legge elettorale la visione di una mia spetti della seconda parte della Costituzione il protagonismo presidenziale torni a torna qui a parlare Vasile
Venuto sotto i riflettori della diretta tv di sabato mattina in verità si che chiude fondamentalmente in questa acuta insoddisfazione trova alimento nelle risultanze del consulto aperto con le forze politiche dopo le dimissioni di romano Prodi
Se da una parte dell'opposizione è stato indicato questo terreno per un'ipotesi di più o meno larghe intese respinta dalla maggioranza è vero pure che nella visione di Napolitano quell'indicazione pur legittima insomma non è affatto da scartare
Si tratta anche tecnicamente di un dossier molto in teak intricato riguardo alla legge elettorale prima che esplodesse la crisi per due volte inizio anno apre ancora a febbraio Napolitano aveva ricevuto al Quirinale il ministro Chiti che secondo la tabella di marcia illustrate in quelle occasioni
Dovrebbe presentare il mese prossimo documento da sottoporre tutti i gruppi
Secondo il governo la riforma dovrebbe provvedere anche ricco ritocchi considerevoli
Della costituzione del riduzione del numero dei parlamentari il rafforzamento del ruolo del premier la sfiducia costruttiva e l'uscita dal cosiddetto bicameralismo perfetto ma per una modifica costituzionale
C'è bisogno di una larga maggioranza quanto al sistema elettorale si vedrà se in qual modo si potrà superare la diatriba tra modello francese tedesco
Che vede posizioni trasversali ai due schieramenti ce ne vorrà per aprire una corsia costruttiva nell'autostrada affollate pericolosa degli attuali rapporti politici e parlamentari una ragione di più
Per esercitare stavolta in forma di pressing quel ruolo di moderazione e persuasione morale che Napolitano si attribuì fin dal suo esordio questo dice
L'unità sottolineando dunque la
Legittimità sottolineata da Napolitano a sua volta di un governo anche di un governo di larghe intese
L'intervista liberazione di Fausto Bertinotti ve l'abbiamo detto contro l'antipolitica viene riassunta così ancora dal quotidiano dei DS
è importante governare ma la sinistra radicale non perda la sua bussola nel senso che non c'è solo il governo vuol dire
Bertinotti io non sottovaluto affatto l'esperienza di governo quella che è in corso in Italia e altri paesi occidentali però
Credo che non possiamo appendere la politica questo appendere l'utopia concreta
Alla esperienza di governo da partecipazione al governo l'esperienza molto importante ma se diventa la bussola se diventa il prisma di rifrazioni attraverso il quale si guarda la realtà
La si definisce si fissano le proprie analisi allora non si capisce più niente si perde
L'orientamento questo dice tra l'altro
Bertinotti all'intervista integrale a trovate sulla sul quotidiano Liberazione perché si apre con questa
Intervista il giornale qui intervista più citazione di Franco Fortini
L'editoriale di Ritanna Armeni poi
Parte dai sondaggi
E dice non non ci soffermiamo ora sull'esattezza di questi selvaggi però la domanda dice la domanda è da porre ed è questa
Perché il centrodestra che gode di sondaggi così favorevoli di fronte ad un'età così grande difficoltà del governo Prodi non ha chiesto le elezioni anticipate
Perché a parte la lega Forza Italia Alleanza Nazionale l'UDC non hanno colto quell'attimo favorevole che le dimissioni di Prodi offrivano perché avere un pronunciamento popolare che avrebbe dovuto premiarli avrebbe dato loro ragionevoli possibilità di tornare al governo
Questa prospettiva non è stata presa in considerazione neppure nei colloqui del presidente Napolitano
Quando ha dichiarato di non aver ritenuto opportuno lo scioglimento delle Camere
In considerazione di un giudizio largamente convergente benché non unanimi sulla necessità prioritaria di una modificazione del sistema elettorale vigente il centrodestra scrive l'Armeni su Liberazione fornisce ovviamente delle motivazioni alla mancata richiesta di elezioni anticipate la prima è una motivazione di realismo il ricorso anticipato alle urne non sarebbe passato perché gran parte del Parlamento cioè l'attuale maggioranza
Più l'UDC era contrario la seconda e tattica politica questo governo sta dando una così scarsa prove di sé
I commi a lasciarlo cuocere nel suo brodo e aspettare che accada per le sue stesse contraddizioni interne il tempo insomma lavora a favore delle opposizioni l'attesa non tarderà a dare i suoi frutti di fronte alle difficoltà in cui si dibatte
Dall'inizio il governo di Romano Prodi le motivazioni che il centro destra data e la mancata richiesta
Direzione anticipare possono sembrare anche convincenti ma non sono vere i motivi per cui centrodestra non vuole ricorso anticipato alle urne e perché malgrado i sondaggi non può permetterselo non può permetterselo
Perché questi mesi così difficili per il centrosinistra hanno portato anche ad una modifica dei rapporti interni alla Casa delle Libertà hanno messo in crisi quel nucleo profondo di interessi
Che determinava l'alleanza tra partiti diversi dietro la discussione sulla leadership di Berlusconi che ha occupato le pagine di cronaca politica sulla fine del berlusconismo
Cioè quella forma di populismo liberista o di liberismo populista che aveva portato alla creazione della Casa delle Libertà e che già negli ultimi anni di governo aveva mostrato segni di cedimento
E di disgregazione
E allora lo denuncia lo stesso Berlusconi la sconfitta elettorale per quanto sul filo di lana portata a compimento questa disgregazione
Le diverse posizioni espresse sulla crisi evidenzia le differenze che già si erano manifestate
Sull'idea di opposizione da quella della spallata della delegittimazione al logoramento al confronto costruttivo oggi quattro partiti del centrodestra hanno strategie diverse
Che vogliono percorrere strade differenti questo dice in sostanza
Il
L'editoriale di Ritanna Armeni su Liberazione il foglio con Giuliano Ferrara che sempre fin dall'inizio chiesto invece ritornare alle urne si occupa oggi di Marco Follini lascia i dei linciaggi nei suoi confronti lasciamo i linciaggi all'etica di Mani pulite lo spirito forcaiolo al salotto buono e un po'ubriaco dei Colombo di Tabucchi alla cultura che ha preparato l'omicidio di Marco Biagi
Con la character assassination precedente lo sparo alle dispute ontologico on to ideologiche di chi coltiva il nome dell'idealismo la filosofia del branco
Nessuno personalmente un nemico in Parlamento e nel Paese nessuno è un traditore
Nella mia cultura alla mia esperienza personale
La prima cosa che fai se rompi con i tuoi e di rimettere qualunque mandato elettivo e se ti respingono le dimissioni li ridai definitive
Punto e basta ma un'impostazione vecchie forse non ha nemmeno il timbro liberale di quelli che non esiste vincolo di mandato da Churchill a Bobo Craxi dico Bobo e a molti altri infiniti altri
Il passaggio individuale dall'altra parte nelle assemblee prossimo Dellai in come si dice è un'eventualità con altra comunque sia è comunque deciderà anche se per il peggio
Follini è un politico della prima Repubblica della DC che stava nel centrosinistra da buon doroteo è un intellettuale della politica che ha tentato di dare una dimensione moderata alla destra
E ora dice di voler fare la stessa operazione con un nuovo centrosinistra queste cose le ha motivate c'è scritto su dei libri agito in modo rispettabile con un suo stile il suo stile può essere oggetto di revisione di critica rigorosa di contro al come Tazio neanche di sberleffo ma non di cattiveria politiche personale disconoscimento plateale
Del diritto della persona a dire fare quel che fa
Scegliete dunque il tono e la musica giusta per cantar delle se Follini confermerà che varca la linea perché se sbagliare spartito agli amici della destra allora lo scriveremo che desse meglio scriveremo e diremo che destra è uguale
Anzi peggio così sulla sul foglio
Il
Il direttore Giuliano Ferrara Roberto Arditti spettacolo poco edificante si sofferma invece sulla settimana che si apre una crisi politica che arrivi dopo una serie di sta più da parte di soggetti più a sinistra della coalizione culminata nella surreale giornata di sabato diciassette febbraio
Quando componenti politiche essenziali dell'Unione partecipato Romeo ad una manifestazione contro la decisione del governo quella di accettare l'ampliamento della base militare americana
Di vicenza con ministri e sottosegretari che non ci vanno solo perché pubblicamente richiamati
Dal presidente del Consiglio
Più avanti scrive Arditti il Governo ha il dovere di governare che è ben altra cosa del tirare a campare quindi vadano presto in Parlamento
Le questioni più scottanti dai Dico alle pensioni la seconda e che dalla maggioranza debbono arrivare segnali di grande rigore nella condotta politica le trattative su senatori eletti con l'opposizione pronti a passare con la maggioranza non sono uno bello spetterebbe lo spettacolo
E neppure lo è la decisione di votare la fiducia giovedì per aspettare il ritorno in Italia della senatrice levi Montalcini e la guarigione dall'influenza
Del senatore Scalfaro anche perché come il presidente Napolitano non ha detto ma ha lasciato intendere questo è l'ultimo tentativo questo
E l'ultimo tentativo il il quadro insomma è questo il patto tra saltimbanchi è il titolo del dell'editoriale di Mario Cervi sulla giornale la stampa si occupa soprattutto
Diciamo delle presunte pressioni del Vaticano con di parere dei vescovi che vi abbiamo già segnalato governo più equilibrato hanno fatto penitenza via libera dei vescovi dopo la frenata sui Dico e il maggior
Peso periti centristi pagina tre questo pezzo e poi ancora sui Dico Giulio Andreotti che dice voto sì perché hanno tolto appunto i dico questo sul sulla stampa abbiamo
Ora il tempo di passare ad altri temi intanto volevo segnalarvi una
Intervista che trovate
Sulla
Sul Sole ventiquattro Ore con Emma Bonino l'intervista dedicata in particolare alle
Donne
La loro emancipazione un
La sotto occupazione una ferita da sanare aumentare la percentuale di donne
Di occupazione femminile di donne che lavorano un po'punto di riferimento da almeno per almeno due generazioni di donne famosa nel mondo per le sue battaglie in difesa dei diritti civili dei più deboli tra cui ovviamente le donne oggi insieme a Livia Turco l'unico ministro donna con un portafogli del governo Prodi oltre a difendere a promuovere le aziende italiane all'estero continua a combattere per le pari opportunità tra donne e uomini
Così come la Passio con la passione e la grinta di sempre
Perché è così importante che la percentuale di occupazione femminile cresca se non lavorate fuori casa
Se non lavorare fuori casa fosse la libera scelta il problema non esisterebbe ma non è così la bassa occupazione femminile viene subita non viene scelta per questo si tratta di un vulnus di una profonda ferita sociale culturale ed economica che occorre rimarginare
Cosa intende per ferite economica Muhammad Yunus fra l'inventore del microcredito premio Nobel per l'economia nel due mila e sei spiega nel suo libro che è pubblicato in Italia da Feltrinelli sia il banchiere dei poveri che la maggior parte delle persone cui la sua Grameen Bank presta denaro sono donne
Perché danno la garanzia di investirlo meglio per mettere in piedi una micro attività imprenditoriale non c'è pericolo che lo spendono per sei magari in alcol illustri sottolinea il coinvolge le donne attività economica di un Paese poverissimo come il Bangladesh
Non serve solo a riparare un'ingiustizia usale togliendole da una condizione di inferiorità la Gran Met Grameen Bank ha dimostrato che nelle donne c'è una grande potenziale imprenditrice giura l'età e quindi di crescita economica per il Paese non cogliere questo contributo significa perdere un'opportunità di sviluppo economico nazionale così tra l'altro la Bonino e poi più avanti
Anche lasciai il Papa usano spesso la parola difesa in particolare relazione diritti della famiglia delle donne
La Bonino dice ai vescovi dico protegge timidi meno e rispettati mi di più e poi mi chiedo spesso visto che la Chiesa cattolica vuole essere ed è un'istituzione globale
Perché questa ossessione per le abitudini dei cattolici italiani cos'hanno di tanto speciale perché non il va diritta dicano il Papa non tentano azioni di pressioni sui politici di altri paesi
Dove i cattolici sono e numerosi e sono state introdotte leggi simili a quella che in Italia vengono tante esposte già a te in tema di famiglia far parte dell'europea a favorito la madre mediazione culturale dell'Italia a mio modo di vedere senz'altro sì basta vedere il caso dei PACS
è importante per sbloccare la situazione italiana poter citare i molti esempi europei non è stato altrettanto vero in passato ricordo ad esempio quanto pesasse la presenza di spicco di personaggi del femminismo europeo come Simone Weil alle nostre manifestazioni per arrivare alla legalizzazione dell'aborto
Credo che lo ricordo a scanso di Quilici è una battaglia per dare a tutte le donne la possibilità di fare una libera scelta sulla maternità
Questa intervista è anche per presentare un forum sulla imprenditoria di donne imprenditrici del Mediterraneo del Medioriente di alcuni Paesi del Golfo che si terrà a Milano dal quattro al sei marzo e che viene appunto annunciata
In questa in questa intervista dal sole vi segnalo l'apertura del quotidiano di Confindustria di oggi lunedì e sempre dedicato a temi non di strettissima attualità ma in questo caso il tema è davvero di attualità perché riguarda le pensioni due miliardi di risparmi l'anno
Da utilizzare per aumentare di duecento Euro uno virgola cinque milioni di pensioni contributive che attualmente stanno al di sotto dei quattrocento euro è uno degli effetti del SuperInps l'accorpamento nel nuovo mega istituto di INPS Inpdap INAIL in caserma Ipost e Pals Progetto che da diverse settimane sulla scrivania
Del premier Prodi il programma ha ripreso vigore visto che il premier ha deciso di inserirlo tra i dodici punti con cui ha chiesto agli alleati di blindare l'attività di governo
La realizzazione del Progetto dovrebbe condurre a diverse economie come la razionalizzazione dei dipendenti
Dei costi di gestione la riforma poi del modello a capitalizzazione dell'INAIL libererebbe altri due miliardi all'anno da utilizzare per un intervento di almeno un punto percentuale
Sul cuneo contributivo e poi nelle pagine interne c'è anche un'analisi di Giuliano Cazzola si parla della corsa verso la pensione di anzianità nel due mila e sei aumentate del quarantasette e sette per cento le inchieste
All'Inpdap di nuovi trattamenti
E di allarme
Sull'Italia per quanto riguarda i lavoratori l'età in cui si va in pensione appunto di questo scrive Cazzola nel pezzo sul
Sul Sole ventiquattro ore ancora i temi
Che l'atteggiamento dei delle parti sociali sul governo c'è Pisani che
Siamo espresso qualche dubbio sulla tenuta del governo e ne parla al Corriere la sera a pagina sei Epifani premier esposto a ogni colpo di vento non si doveva escludere la precarietà del programma
Errore sulla gestione del caso della base
Di vicenza
Le nostre persone tutto si aspettavano meno la caduta di un esecutivo a cui hanno dato fiducia dice tra l'altro Epifani e poi
ASP Epifani apparso a più riprese quasi indispettito delle di ritrovarsi controparti instabili ora che con cui il CISL ha trovato un terreno comune per trattare su temi per lui delicati come pensioni
Del Pubblico impiego e produttività questo
Il quadro
Dimensioni parla il la Repubblica con un'anticipazione di Roberto
Mania che ci dice che il governo intanto sta pensando a una riforma delle pensioni per abolire lo scalone per andare però l'introduzione dei così detti scalini
Marzo sarà decisivo anche se la deadline Dellas fine mese prevista nel Memorandum firmato a settembre tra governo sindacati e destinata a essere superata il premier Prodi
Ha voluto inserire nel suo dodecalogo un punto sufficientemente chiaro sulla previdenza che avrà riordinata con grande attenzione alle compatibilità finanziarie
E privilegiando le pensioni basse i giovani la dinamica della spesa previdenziale dunque andrà mantenuta sotto controllo perché questo impongono anche gli accordi sottoscritti a Bruxelles con l'Unione europea due le leve sulle quali agire l'età pensionabile i coefficienti di trasformazione sulla base dei quali tenendo conto che le aspettative di vita si calcola l'ammontare dell'assegno pensionistico l'età vuole dire soprattutto lo scalone introdotto con la riforma Tremonti Maroni
Che dal primo gennaio del due mila otto porta l'età minima per l'accesso alla pensione da cinquantasette a sessanta anni e che garantirà centocinquanta miliardi di risparmi dal due mila otto al due mila venticinque
Al posto dello scalone se quando l'impianto del governo arriveranno gli scalini
Dal due mila otto l'età potrebbe essere fissata cinquantotto anni con trentacinque anni di contributi versati
E poi salire gradualmente accompagnata da un meccanismo di incentivi la soglia cinquantasette più trentacinque di contributi dovrebbe stare perché occupato in un lavoro usurante faticoso
Dopo la crisi e le modalità con cui se ne dovrebbe uscire si sono ridotti i poteri di veto di chi da Rifondazione e sindacati chiedeva l'abolizione tout cour
Dello scalone di certo saranno aggiornati questi centri di tra formazione perché senza questa operazione
Che doveva essere già fatta nel due mila cinque la ragioneria generale lo Stato stimo l'impennata del rapporto tra spesa previdenziale il PIL fino al picco del quindici otto per cento nel due mila cinquanta con un balzo del due per cento rispetto al rapporto attuale nel governo sembra prevalere la linea del ministro Maroni Damiano scusate che propone di escludere dal ritocco dei coefficienti i lavoratori più giovani che hanno una carriera discontinue dunque un ammontare di versamenti troppo basso
Tale da non garantire una pensione dignitosa rischierebbero di ricevere una segno tra i quattrocento e i cinquecento euro mensili proprio per questa tipologia di lavoratori si sta ragionando di introdurre i così detti contributi figurativi a carico dello Stato come già accade accade per le lavoratrici in maternità questo i punti riassunti in questo articolo della repubblica che inizia in prima pagina ed
Dedicato appunto alla ipotesi di riforma
Delle pensioni i temi della politica estera alcune segnalazioni
Su questo intanto la ricerca scientifica e quello che succede in Gran Bretagna ovviamente già sui giornali italiani si parla di
Brione
Su misura di figlio su misura
Blair aperto alla manipolazione degli embrioni scrive Il Mattino oggi scrivono anche altri quotidiani
Il governo Blair si appresta ad autorizzare la manipolazione genetica degli embrioni umani il nulla osta sarà dato a titolo puramente sperimentale
Rimarrà vietata l'utilizzazione di ingegneria genetica scopi riproduttivi come vale sempre la pena di ripete a proposito di chi pensa ai bambini fatti
Su su misura su su ordinazione
Gli embrioni
Geneticamente modificati dovranno essere tassativamente distrutti al più tardi dopo quattordici giorni di vita
Io mangio nettezza Oderzo e altri gruppi di pressione molto attenti ai complessi risvolti etici connesse tumultuosi progressi della genetica temono che ogni dica sarà alla fine travolta se il Regno Unito diventerà il primo Paese al mondo
Dove sotto qualche forma saranno autorizzate le attività di ricerca sull'alterazione della struttura genetica dell'embrione la controversa svolta diventata di pubblico ma dominio grazie arriva l'azione di due quotidiani dell'i telegrafi il dell'e-mail
Proprio nel giorno in cui venivano ricordati i dieci anni dell'annuncio della prima della nascita della pecora Dolly
è contenuta in un disegno di legge del governo sta mettendo a punto in sostituzione dell'ormai datato Human fertili session embriologia Act del novanta il governo di sua Maestà riconferme dal divieto di procedere ad alterazione genetica degli embrioni a scopo riproduttivo
Ma soltanto per il prevedibile futuro fino a quando non saranno messi a punto procedure
Sicure ed efficaci poi si vedrà l'approccio è palesemente ospite o ispirato dalla volontà di garantire alla Gran Bretagna un ruolo di leadership nel promettente il lucroso campo della genetica bersaglio di dure critiche negli ultimi giorni per la disponibilità due rizzare la compravendita di ovuli
Da utilizzare nel business della Fondazione artificiale il governo Blair punta pragmaticamente a creare un contesto giuridico
Che permetta di generare molti brevetti made in Britain nel campo dell'ingegneria embrionale una strategia così disinvolta fa però alzare più di un sopracciglio e qua ci sono i critici
Ignazio Marino viene intervistato dalla Stampa pagina quattordici Londra punta manipolazioni senza regole spiega il presidente della Commissione sanità del Senato che la Gran Bretagna su questo a una posizione isolata ovviamente il titolo è l'attacco del pranzo e così in Gran Bretagna studiano il figlio perfetto non si stupisce Ignazio Marino presidente della Commissione Salute del Senato medico cattolico
E dice il governo britannico la posizione su questi temi del tutto isolata rispetto al resto d'Europa a Londra si sta cercando di rendere possibile anche la vendita di ovuli per la ricerca il governo di Berna ha firmato la Convenzione di Oviedo sui diritti dell'uomo le biomedicina e rimane ostile
Anche ad altri provvedimenti internazionali che vanno nella stessa posizione direzione è chiaro che si vuole ostacolare in ogni modo la ricerca di regole internazionali condivisi io credo che su questo tema sia necessaria una riflessione
Approfondita e spiega Marino in questo momento secondo indiscrezioni dei media la Gran Bretagna propone un protocollo secondo cui l'embrione modificato verrà distrutto dopo quattordici giorni a dispetto di questa formulazione che vorrebbe essere tranquillizzante non può passare inosservato che c'è comunque una manipolazione sull'embrione e io non me la sento di approvare simili sperimentazioni molti scienziati ritengono che gli embrioni siano lo strumento migliore per arrivare a risultati efficaci nella cura di molte malattie lei cosa risponde no risponde Marino non è necessario che la ricerca passi attraverso gli embrioni
E lo stesso discorso che fu si fa sulle cellule staminali embrionali sono risorse straordinarie ma si possono creare cellule della stessa efficacia anche senza cancellare gli embrioni e si è visto che si possono prelevare cellule staminali
E milionari da liquido amniotico questa è la linea di ricercare finanziarie potenziare il modello britannico va va rispettato ma bisogna sapere che del tutto isolato il Europa
E poi i
Nel dibattito sulla fecondazione assistita emesso il desiderio di impiantare nell'utero Brioni che non siano portatori di una malattia e questo di sicuro è un processo di selezione embrionale ma non è manipolazione in Italia comunque spiega Marino perché gli entrambe le cose sono vietate
E difficilmente cambierà qualcosa dice la giornalista persino sulla futura legge sul testamento biologico di cui lei si sta occupando in Senato il cammino sembra difficile la leader dei teodem Paola Binetti ha chiesto una pausa di riflessione qual è la sua opinione
Proprio questa mattina ieri mattina abbiamo avuto uno scambio di sms con la senatrice Binetti
Abbiamo una differenza di vedute sulla questione dell'idratazione della nutrizione
E integrale ma esistono punti di incontro sul fatto che fermo restando che lo Stato deve fare quanto è possibile per rafforzare le cure palliative e mettere a disposizione dei malati terminali tutto il conforto possibile
Il paziente consapevole deve poter scegliere le proprie terapie
Essendo informato sulle reali possibilità P. Successo insuccesso e deve poter decidere di sospenderle
Il paziente non consapevole situazione come ad esempio lo stato vegetativo permanente deve poter vedere accolte le proprie volontà espresse le dichiarazioni anticipate cioè il testamento biologico volontà che possono essere in un senso oppure nell'altro
Questo dice Marino sulla questione testamento biologico
Il
Il l'argomento della ricerca in Gran Bretagna viene affrontato anche dall'editoriale della stampa che ha firmato da Andrea Romano
Mentre in Italia si aspetta il voto di fiducia la Gran Bretagna pensa a dotarsi di una legislazione sulla sperimentazione embrionale che farà alzare più di un sopracciglio ma che una volta approvata sarebbe destinata a far cambiare passo l'intero settore delle circa biomedica in Europa come spesso è accaduto in passato e seguendo una leadership economica da conquistarsi sul campo dell'innovazione
Anche questa volta a Londra farebbe da sola senza attendere di concordare con i partner europei in modi e forme di questa citazione
E dunque più che giusto biasimare la tradizionale insofferenza britannica all'adozione di regole condivise in un settore così delicato come fa oggi Ignazio Marino e l'intervista che avete sentito
è anche vero d'altra parte in questo modo la Gran Bretagna riporterebbe l'Europa dentro un campo da quale stanno uscendo persino gli Stati Uniti a causa della durissima legge imposta da Bush alla ricerca embrionale un campo dove va affermandosi l'egemonia di laboratori asiatici
Svincolati da ogni controllo democratico i giganteschi investimenti del governo di Pechino stava consumando un congrega nuova capitale mondiale della biotecnologia
In grado di attrarre i migliori cervelli e di impegnarli su progetti privi di trasparenza e verificabilità con il rischio che di qui a qualche anno i brevetti cinesi si impongano senza alcuna concorrenza nel mercato dei farmaci dice
Andrea Romano e soprattutto a questo punto di vista del Progetto britannico deve essere valutato piuttosto che per gli interrogativi bioetici che inevitabilmente ci pone in ogni caso non è di selezione artificiale della specie che si discute quanto di ricerca scientifica su Dominioni soprannumerario
Destinati a scomparire nel nulla ma capaci di aiutarci ad individuare cure potenzialmente rivoluzionarie cosa c'entra questo con la crisi di governo che l'Italia sta vivendo c'entra eccome perché penso che il nostro Paese sta pagando ancora
Una volta la sua paralisi politica si può museo misurare anche su questo terreno la Spagna e la Gran Bretagna ognuna nei modi più congeniali alla propria storia nazionale
Stanno percorrendo con decisione la strada dell'innovazione scientifica e tecnologica
Per consolidare una stagione di brillante crescita economica possono farlo anche perché dispongono di una leadership politica che non teme di immaginare il futuro e di assumersi qualche rischio contando di farmi poi incassare i risultati
A tutto il paese così s'sulla stampa
Andrea Romano
Il
I temi di politica estera di ancora l'Iran Ahmadinejād siamo in treno senza freni
Ma larice replica schiacciate il bottone dello stop si parla naturalmente della sfida nucleare iraniana e ne parlano Maurizio Molinari dagli Stati Uniti e Mimmo Càndito in un pezzo debbo dedicato
Alle difficoltà che il presidente ha con il parlamento che vuole accorciati di un anno il mandato e con Khamenei che lo ma mollando di brutto Ahmadinejād ora passa per il dito verso la sua guerra che l'Iran sia già in guerra è ormai una realtà del quadro politico internazionale
Certo non è ancora la guerra guerreggiata divo un plauso vinse di Napoleone con le armi schierati sul campo degli eserciti che si affrontano a cannonate
Ma le guerre d'oggi sono anche altro da questa memoria antica che vale sì sempre pensiamo ai marines in Iraq e però deve ora coniugarsi con altre forme di conflitto pesanti tra Chigi diplomatici
Fortissima pressione finanziaria
Dosi massicce di manipolazione mediatica la guerra moderna che usa le armi soltanto come risorsa senza alternative
Per aver tentato in ogni modo di applicare il principio del vecchio su un su che la vera vittoria in una guerra e la guerra che non si è stati costretti a combattere Ahmadinejād
Dice Candido non pare conoscere su un su va avanti il suo progetto di infiammare l'Iran offrendogli il furore di un impianto bellicista che sappia rinsaldare
Incertezze e perplessità l'Iran non si ferma insomma Washington
Discute Bush scommette sul golpe a Tirana scrive Maurizio Molinari
George Bush si occuperà dell'Iran prima di lasciare la Casa Bianca dietro le parole di Sam Moore esce cioè rivisto l'investitura giornalista investigativo del New Yorker
Noto negli Stati Uniti vi sono due constatazioni dietro questa affermazione la prima e di intelligenze c'è una convergenza di massima tra i servizi occidentali sul fatto che Teheran entro tre anni nel due mila nove due mila dieci potrebbe avere l'arma nucleare
E dunque se Bush che lascerà la Casa Bianca a fine due mila otto non agirà
Ciò obbligherà il successore a farlo in tempi molto rapidi quasi incompatibili con quelli necessari per assumere la guida dell'amministrazione la seconda considerazione politica
Un presidente che ha definito la propria missione nella difesa dell'America
Da nuovi undici settembre non può lasciare il al successore la minaccia di un'arma atomica che Teheran potrebbe dare i terroristi
Per colpire gli Stati Uniti da qui il consenso a Washington negli ambienti diplomatici coi militari sul fatto che l'inquilino della Casa Bianca ha deciso di disinnescare il pericolo iraniano entro la fine del due mila e ad otto
Una data che alcuni anticipano a fine due mila sette a causa della campagna presidenziale che inizia con le prima le primaria dello Iowa del quattordici gennaio
Mettendo assieme indiscrezioni filtrate dall'amministrazioni articoli su soffiate virate il gossip che rimbalzano sulle rive del Potomac le opzioni che Bush a a disposizione sono quattro la prima è quella del mio corno dell'American Enterprise Institute favorevoli
A fornire più aiuti agli oppositori interni per scommettere sulla rivoluzione pacifica di piazza simile a quelle di Ucraina Georgia libero e Kirghizistan è capace di mettere in fuga Ahmadinejād facendo leva sul desiderio di libertà degli iraniani
E la forza di impatto di studenti e associazioni sindacali sarebbero scenario migliore per la Casa Bianca ma come ha scritto che ampolla che nel suo Persian puzzle l'interrogativo è se la rivoluzione arriverà prima
Della bomba atomica o viceversa la seconda opzione quella di Condoleezza Rice
Già riuscita ad ottenere dal Consiglio di sicurezza all'unanimità sulla risoluzione uno sette tre sette i nuovi negoziati sulla se seconda risoluzione
Potrebbero irrigidire le sanzioni ma il positivo risultato di rafforzare la voce della comunità internazionale si annuncia già vanificato dalla determinazione con cui Teheran
Si fa beffa delle Nazioni Unite perché non rispetta i trattati internazionali
In vigore terza opzione ripetizione della Pro o dell'operazione Ajax del cinquantatré quella che porto al rovesciamento di Mossadeq
Sostituito da Rezza Pallavicini lo Scià poi diventato alleato di pezza che di ferro di Washington fu rovesciato Mossadeq grazie ad un'operazione congiunta di servizi americani e britannici da manuale della guerra fredda
E quanto sta avvenendo in questi giorni dentro e attorno all'Iran suggerisce che la nuova operazione clandestina in grande stile sia iniziata
Per gli arresti di Pasdaran a Irving il alle tensioni tra corvette americane e iraniane nel Golfo fino agli attentati nel Belucistan
Si moltiplicano occasione di pressioni militare che ricordano le guerre sporche non dichiarate che USA e URSS combattevano per procura in America latina Africa o Asia
D'altra parte attorno Bush sono molti oggi gli uomini che vengono dalla scia il capo del Pentagono Ghezzi il capo della CIA ai deve il direttore azione dell'Intelligence McConnell ma anche John Negroponte che da poco numero due della Rice
E James Baker che nel rapporto sull'Iraq consiglio proprio di rifarsi ai precedenti sovietici per affrontare il noi crisi Medioriente
Ciò che tutti questi uomini hanno in comune non solo il DNA di guerre Realpolitik banche legame con l'ex capo della CIA George Walker Bush padre del presidente questa terza operazione
Punta stiam care Ahmadinejād facendo apparire pur facendolo apparire vulnerabile
E pericoloso al punto di spingere un possibile rivale come razza Gianni
A rompere gli indugi
E spodestarlo solo su questa strada solo se questa strada dovesse riff rivelarsi infruttuosa ci sarebbe infine la quarta opzione cioè l'attacco aereo navale con gli impianti per rimandare indietro il programma nucleare
Iraniano di cinque dieci anni consentendo così al successore di Bush di occuparsene con la calma necessaria questo
Il quadro
Che ci fa Maurizio Molinari sulla sulla stampa a proposito della situazione
In Iran la doppia partita di Washington è il titolo del commento sull'Iran e l'attenzione con gli Stati Uniti firmato da Renzo guolo prima pagina di Repubblica articolo poi segue a pagina venti e si occupa della
La questione del diritto rivendicato dagli reale disporre di energia nucleare
Un diritto che secondo il viceministro degli Esteri Mohammadi va difeso anche con le armi nel caso l'opzione militare americano rilanciata dalle recenti parole di Cenni
Diventasse realtà opzione condivisa non solo da quanti in riva al Po Tomarchio spingono perché la partita era ignara si chiuda prima che la campagna presidenziale entri nel vivo e che il pantano iracheno in ghiotta definitivamente l'ultima possibilità per Bush
Di conseguire un successo strategico nella regione ma anche da Israele scrive un ruolo che considera l'Iran come la sola seria minaccia nell'aria
Per la propria esistenza agli italiani ritengono che il treno iraniano si fermerà più o meno nel due mila e nove sulle rampe delle centrali che avevano trasformato la tecnologia dual use in ordigni nucleari preoccupazione rilanciata anche da i costanti progressi
Di Teheran nel programma
Missilistico le Paci si sofferma sulle fazioni
Interne all'Iran a Khatami tra fagiani lo stesso Ahmadinejad che diciamo le diverse tensioni tra queste fazioni leggete il pezzo a sulla
Sulla repubblica vi segnalo poi dalla libera
Zone ora pagina interessante in cui si parla di
Kazakistan e di Venezuela di casa che sarebbe il petrolio kazako
Estrazione piena di problemi piena di enormi problemi per i tecnici dell'Agip e alti rischi sanitari per gli abitanti e di Venezuela perché si parla di tensioni tra economisti il presidente Chávez
Venezuela l'ultima polemica ma quanto costano le nazionalizzazioni l'ultima polemica che agita i placidi pupe rigide da Caracas governativa è tutta qui quanto costano le nazionalizzazioni avviati da Hugo Chavez e quanto conviene
Che la rendita petrolifera si è investita nel comprare con denaro pubblico
Aziende private che non sempre valgono quanto costano la questione liquidata dei colonnelli di Chávez come pretestuosa e anti rivoluzionaria perché a sollevare le prime perplessità sono stati economisti ostili al presidente
Gli economisti scettici un poco liberal ma capaci di far di conto insistono va bene che siamo ricchi
Il prezzo del petrolio alle stelle e finché il Medioriente resta una polveriera l'impresa pubblica
Del petrolio venezuelano la PD messa avrà i soldi per finanziare tutti i progetti Paratico lucernari che le pare
Ma conviene davvero spendere venti mila milioni di euro per controllare i pacchetti azionari delle imprese che estraggono petrolio nell'Orinoco quando potrebbero continuare a farlo pagando semplicemente più soldi Allo stato questo scrive
Liberazione quindi le critiche diciamo di del degli economisti sanno far di conto a
A Hugo Chavez sia la sua
Gestione dell'economia su tutti i giornali trovate la notizia che la lo stato dell'americano che la regina chiede scusa per la schiavitù dopo quattrocento anni il primo Stato a esprimere rammarico ne parla Anna Guaita tra le altre sul quotidiano il il Messaggero infine sulla Gran Bretagna ancora e la dose di Stato cioè le rovina garantita tossicomani che non abbiano proprio nessun altro strumento per vivere decentemente di questo parla il giornale con due
Commenti affiancati Salvatore Scarpino arrendersi alla droga non è possibile Filippo Patti Facci lei rovina oggi un buco nella legge sono due commenti su questa
Via diciamo
Britannica di cui ieri parlavano le agenzie di stampa eroina gratis per combattere la criminalità il titolo che il giornale sceglie per la cronaca
Di questa vicenda la mutua dovrebbe fornire la droga in modo da evitare che i consumatori incalliti commettano reati per procurarsi da questa come dicono i politici storcono il naso e la pragmatica Gran Bretagna ci fermiamo qui con questa edizione di stampa e regime vi ricordiamo che tra poco c'è la conversazione l'intervista settimanale con Emma Bonino
E poi alle undici la conversazione Pannella Bordin quindi la mattinata
Ricca radio radicale
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