Cercando una città. Inseguendo un sogno - Presentazione del libro di poesie di Pietro Spataro (Edizioni Manni 2006)

Si sente sì
Osservatore imperfetto
La mia stanza e alquanto disadorna
Non sembra la stanza di un osservatore mancano le mappe il cannocchiale la postazione perseguire mandamento dell'umana insoddisfazione
Né mi conforta il sapere che dietro la mia finestra c'è un'altra finestra di giorno vedo mattoni di notte immagino
Grandiose sistemazione però sono un osservatore il senso un planetario anzi senza nemmeno uno straccio di stradario
Terre da avvistare
I poveri hanno confini labili
Li proteggo ma ho con cura sapientemente aspettando che arrivi una lettera da lontano apportare notizie del ritrovamento
Benvenuti allora alla presentazione di questo bel libro
Cercando una città di Pietro Spataro
Detto un bel libro è un libro bello e anche originale originale per quanto
Per quello che il panorama attuale della polizia
Perché qui ci troviamo di fronte a poesia civile lo dice punto molto bene sia il verbo che il sostantivo di questo titolo
E lo ha detto anche molto bene l'introduzione bellissima Di Pietro Ingrao
Che è stata riportata sull'invito che voi avrete io vorrei rileggerlo momento con voi
Questo libro in questa lite forte la domanda la speranza di un consorzio umano plurimo e articolato
Dove gli abitanti si riconoscano reciprocamente questo una frase di prego Pietro Ingrao ripresa dalla bellissima introduzione
Ecco io anche ero stata commossa proprio l'apertura di questo libro
Della serie di ritratti
Di artigiani soprattutto anche operai tracciati dal poeta anche sapendo diciamo l'amore che l'autore ha portato e porta a questo mondo
Ascoltando il poi come Pietro Spataro si introduce in questa Assemblea cioè la lettura le prese e che ha scelto
Per aprire questo questo confronto col pubblico
Un po'mi sono meravigliata un po'mi sono detta vedi a non avevo fatto abbastanza caso
Perché il libro appunto le prime sezioni del libro si intitola mestieri e elementi Pietro spetterà un letto l'ultima poesia ed è credo punto quello sotto ellittica quello che è un po'il suo mestiere di poeta
Devo dire che hanno tagliato in questa poesia
Che il sostantivo
è corretto da un aggettivo prima attivo cioè osservatore i perfetto
E poi scorrendo la poesia mi sono accorta che l'immigrazione le particelle privati che appunto era qui
E il Modena ho pensato che la poesia di Pietro Spataro
Nasce da un bisogno da un
Da un vuoto che la speranza deve colmare
E e difatti questo cannocchiale che non c'era nella stanza dell'osservatore
Non ancora avvistato la terra le terre la seconda poesia che Pietro aspettare letto sono tetri
Da Davids stamane
Non sono ancora stati avvistati
E e e però siamo su questo mare siamo in in in imbarcati verso questa questa ricerca questa scoperta
E in questa poesia devo dire io sapevo ho sottolineato la prima e l'ultima parola
La prima parole di questa poesia i poveri e non è per nulla che si usa poco oggi è stata sostituita da per ogni precise forse per tecniche tipo extracomunitari tipo allora senza tetto tipo anche precari
No ma qui c'è l'appello e la semplice cruda nella sua pregnante il tuo pregnante dolore ipotesi
E e poi questa poesia terrebbe ristagna e termina con un'altra però l'alchimia con il perito cioè la parola ritrova mento però senza nessuna specificazione
E con l'articolo il il ritrovamento non si tratta di ritrovamento di una cosa in particolare si tratta del ritrovamento e quindi corrisponde a una mancanza di lei
Sostanziale e corrisponde questa poesia anche a una speranza che direi sostanziale
Io credo che gli ho detto abbastanza qui accanto delle persone noto prestigiose nell'ambito della polizia
Lascia loro la parola lascio la parola a Valerio Magrelli
Grazie
Ho conosciuto Pietro Spataro nel due mila e uno come poeta al suo esordio con un libro intitolato al posto della cometa che era una sorta di lungo diario di un viaggio nella sofferenza lo ritrovo oggi
Con un volume che da un lato mi ricorda quell'opera prima per l'attenzione con cui lavorato il testo per l'intensità per per l'attesa che ha portato alla sua pubblicazione dall'altra però apre un prospettiva completamente diversa come ha detto bene e Piera Mattei un libro di poesia civile al cui interno
Convivono come due polarità come una grande macchina
Elettrica il pubblico e il privato io direi che soprattutto in un libro che si aggira intorno alla linea di frattura tra questi due ambiti tra queste due sfere
Si capisce sin dal titolo è un titolo importante lo fa notare Ingrao in questa introduzione l'idea di consorzio di città è un titolo che appare in tre poesie
La prima intitolata proprio cercando una città che descrive una sorta di utopia cercando una città dove vivono i poeti
E dove si realizza il sogno di una libera corona di parole
Veramente c'è questa idea del dell'intreccio della collettività che si fa struttura si fa spazio cioè la seconda poi sia che evoca la città il titolo Ottagono e rinvia a quella forma perfetta che hanno per esempio di Battistelli al numero sacro lotto
Definendolo l'Ottagono e una città multipolare
E la terza almeno la terza all'ultima che mi ha colpito sempre sviluppando questi della della città come Police come spazio della politica si intitola in maniera significativa confessione
Leggo quattro versi centrali non ho delitti da chiedere perdono nemmeno pentimenti da recitare ho cercato una città che circo ancora oggi
Il libro descrive quindi questo spazio ideale e questo spazio reale popolato appunto dei poveri che abbiamo appena sentito
Evocare dei clandestini sono poesia toccante secondo me tra le più
Estrema del libro intitolata fondali marini
Ma
Vorrei aggiungere arriviamo addirittura nella descrizione di questo popolo della città a un un femminismo e abbia un neologismo nella raccolta mestieri di fatti ci troviamo di fronte alla famiglia degli esuberanti
I suoi gli esuberanti sono semplicemente le persone in più con questa spaventosa immagine di esclusione quelli di troppo
Coloro che hanno superato la linea di galleggiamento della precarietà da oggi sei un esubero quindi non sarei più esuberante e c'è questa descrizione questa definizione che mi sembra veramente
Terribile tragicomica al tempo stesso coloro che sono in esubero il titolo e uno in più sono i nuovi pastori erranti
Nella modernità ecco questo nel quanto avviene nell'ambito appunto della della polis ma questo pubblico si contrappone un privato
Un privato purtroppo tristissimo per certi versi prevedibili
E il privato dei malinconici dopo sera un'altra composizione molto bella sguardi del dopo sei era il dopo sera malinconico
Il privato affidato naturalmente
Alla a all'ipnosi catodica ma sono chiuse le finestre della sera si intravede l'intermittenza della TV
Un silenzio di parole mai parlate ecco le le parole mai parlato e che si oppongono proprio a quella corona da cui avevamo preso le mosse alla corona di parole parlata nella città ideale
Vorrei soltanto aggiungere che questa riflessione mi faceva venire in mente una una pagina
Magistrale di Hannah Arendt sul
Sul privato come privazione
Sulla privacy come deprivazione e davvero credo che questa parte del libro di Di Pietro Spataro sia tra le più doloroso tra le più urgenti proprio come testimonianza
Civile ci sono delle delle dei risvolti molto amari come l'ultima poesia intitolata alla sconfitta ma io vorrei chiudere in un'altra maniera questo brevissima nota
Spostandomi
Sulla prima sezione quella dei mestieri di cui si è appena parlato perché in questa raccolta
Allegra attraversata dal piacere dalla riscoperta del lavoro manuale c'è in particolare una professione oltre a quella del falegname che che ricorda il padre
Dell'autore facciano professione che ispira a a Spataro un testo tra i più felici
Un elettricista
Dare la luce è un bel lavoro
Somiglia alla potenza creativa sapere quali nervi toccare come intrecciare lì e legarle stretti per fare una scintilla vera che resta fissa
Grazie
Cioè Paola Pitagora
Al binario
Non importa stasera se il treno sarà puntuale importa noi disgiunti se l'arrivo sarà cogente
Se gente al binario aspetterà l'ingresso del convoglio in sede
Soprattutto se ci sarà una mano a prenderci per riportarci dove ci eravamo lasciati
Il contenuto della casa
Mi sono chiesto se in ogni casa c'è un amore come si vorrebbe Dolce di giorno curioso di notte oppure lentamente passionale
Ma sono chiuse le finestre della sera si intravede l'intermittenza della tv
Un silenzio di parole mai parlate forse è una noia che abita le stanze
Ritrovamento
Altro se no non ci avevo pensato
Né ai brividi di vederlo vivo pensavo alle labbra al cuore aperto al percorso del tuo fianco alla pelle
Ora sto nel tuo corpo
Come una sciarpa nuove
La fine
La fine del giorno non ha bilanci sereni le ore sono state stanca iter tese
Ma perdutamente ferme nemmeno il conforto di un cioccolato caldo solo un tè al distributore e wafer stagionati e molli
E se fosse così noiosa dopo la fine del tuo giorno
Anche la fine del mondo
Senza palpitazioni
Pienza
Qui c'è una via dell'amore che conduce parallele è lenta alla via del bacio proprio all'inizio della via della fortuna
Tutte scacciano via buia precipitando sulla terrazza che pare appesa al mare invece e Valle sconfinata
Cipressi terra d'ocra tetti giù fino al torrente caldo che costeggia la Francigena
E terra ad Aspen contrappunti resta serena di ampi respiri terra di vita di ritrovamenti compiuti quando viene sera
E le curve rotolano le genere rinascendo al percorso della luna alta
Sul dorso
La parola a Pietro Ingrao
Ma io ho avuto qualche
Citazione
Quando avvenuto l'invito di venire a questa
Presentazione
Libero Di Pietro nel senso che io avevo fatto l'introduzione
Al libro
Più o meno avevo cercato ridefinire in quelle righe
L'attenzione
Anche etica eccetera nelle pagine
E la forma
Diciamoci stilistica alcuni l'autore ricorso per segnare per questo grande tema che a luglio
Perché forse questo è da sottolineare anche se può essere o proprio
Somma Panorama che abbiamo intorno oggi rinnovi questo è un libro
Chiama pensieri fortemente ambiziosi titolo stesso cercando una città
Mica poco davanti
Non domandi mica poco
E il libro
è drammatico
Con un'apparenza semmai non proprio all'altezza della tensione interiore che c'è
Anzi
Si ha l'impressione che
Tumori
Ogni tanto
Metti come un freno
Al
Alla fine viene stai prendendo alle cose che
In
Un po'ciò stride
Un po'aggiunge in qualche osservazione qualche collaterale e persino sottilmente alcune punte di ironia
Questo
E l'impressione che ho avuto io leggendo
E che però non cancellano
Il fatto
Che questo libro drammatico
è drammatico perché parte da molto lontano sullo
E cioè dalla da un atto fondante
No sono quanto lo fa risalire
Insomma la atto del rapporto tra l'essere umano
Il motore della sua mano e della sua mente
E e la costruzione
Di una inesistente prima
Di di un mondo
Cercando una città
Una città con tutta la complessità che è questo questo termine città
Secondo vezzose anche volendo
Prudente perché
Nei testi ebrei che
Segnano questo libro
Quando stai per toccare
Un livello
Troppo concluso contro dico io allora non lo so morsi
Lo sport su
Non Cioce eccome per riprendere fiato
O come per una cioè oltre la umana nel raccontare
Questa storia degli umani e del fare
Prima questo è l'oggetto delli
A me la la diciamo così i puntini che m'hanno preso di più in questo cammino
E vengo subito alla fine per non farla lunga
Non sono tanto stanno nella seconda parte dei o meglio la prima parte
E ancora
Dolce
Come dire oscillante
Accenni voi
Ti fermi un po'
Copie anche figure contemporanee però quella non è la parte più felice
Secondo me
Poi arrivi che diciamo così all'esplodere del dramma
E mi pare che se non sbaglio dimmelo tu
Ragioni Soru
Su su eventi
Biglietti terribili
Sua esiti in divinità straordinari
Qualche volta lo fai citando anche alcune persone comunicanti
Ho scritto già in una prefazione che non è la parte che mi in piace di più quel in cui quando in linea con i preti via altri eccetera
E cresce
Il libro servono meno uno sport forza piramide anche perché
Certo
Nettamente densamente
Questa accelerazione
Sino al momento in cui comma dire la confessione
Posso chiamare la sconfitta
Terra sconfitte
E dichiara
E dichiarata
Poi
Lui corsi dovrei scrivere anche un altro libro corso
Qualcuno di
Ma
Li si vede chiaramente che tu guardi verso l'approdo
O
Qui viene nominato serve un'azione io chiedo scusa qui gli amici che stanno alla mia sinistra
Materiale
Non politica ma
Me la parte che è mia
Impegnato mia trascinato di più
E quando
Si va verso la conclusione tragica del tempo che viene che viene esamina
Secondo me le cose più forti
Che questa ricerca della città
Sono proprio quanto tu
Al massimo
Il racconto
Il il quadro del
Vivente che trovi dinanzi attesi
è un quarto amaro cercando come
A mio parere
La poesia che con cui vorrei chiudere questo mio ragionamento e quella
Qui mi dirai tu scelse il raccordo non c'è d'accordo
Quella più più grave
E più greca
E quella che si intitola
Il pensiero della comma
E dice così
è brevissima secondo in modo le detto ad operi di strofe Brad Pitt
Non sa la bomba
L'Indirizzo giù
Non sa dove abita la viltà
Inerte
Porre può
Squarci
La storia
Si innalza potere sul mondo
Verbo da accoppiare
Coniugando i tempi del morire
Bene
In questo mi sembra un sembra un testo
E parla molto dell'accaduto
L'accaduto che ancora adesso circolo
Qui
Scavalca un po'anche la dimensione
Della
Dell'invenzione poetica o meglio l'invenzione poetica
Insomma devi esserne consapevole
Viene chiamata
Insomma un impegno molto molto
Parli di Corciano un piccoletto
E i questa poesia che ho citato
E che mi sembra forse la più bella
Di tutto il testo è anche una delle più significativi per
Diciamo così da la tragedia da cui escono queste pagine in senso
Anche più assunto
E in parte in spiega
Da cercare
C'è la bomba
E cioè c'è l'evento
Che ha assegnato il Gianicolo interloquivo posso portare tendo a portare la la mia esperienza
In parte anche l'altro uomo poco a voi siete venuti dopo
Noi siamo stati dietro la catarsi
Ed è Turato non c'è
Un cieco
Cominciata all'alba
Del novecento e si è procurata
Ancora quasi ai nostri figli
E in un nostri jour
A sua
Ha squassato
Non solo la sistemazione politica
Ma anche
Diciamo così
Le catene di principii
Le scelte
Di fondo
Che in fondo avevano
Marcato ed erano maturate tra tante lacrime
Nell'Ottocento
E nel Novecento
Il passaggio
Al
Tempo nell'uccidere che dell'Occidente i mass
Dice la poesia
Non sarà la bomba l'indirizzo giusto
E ci
Non sa dove abita la vita non distingue
Mentre inerte porta Moro
E questo è molto bella come immagino
In qualche modo la vita e nella morte e chi porta la morte inerte
E piatto
Squarci cioè la storia
Due parole
Molto rischiose
Al Blue dormo
Orizzonti
Si innalza la bomba
Pensate un po'cui cui ci si misura
L'attenzione e anche alla sale che c'è in questo
Squarcia la storia
Non è facile distinguere queste tre parole
E rischia tomo
Sindaco Enzo a potere su un mondo
E qui allora viene evocato una connessione
Tra la distruzione e il potere
Tra la discussione del mondo
E il potere dello smog
Verbo da accoppiare e qui c'era una qualità
Tua
Molto sottile
Di introdurre appunto nella rappresentazione
Pesante che tu fai di
La parola quotidiana
Verbo da accoppiare
Però immediatamente tu puoi
Ti fermi
Coniugando i tempi del Morigi
La cosa non è finita
Non so se
Dovrei scrivere
Presto un altro libro
Ma materia cena
Materia cena
Perché quella bomba
E continuata
A cadere
Non conoscendo l'indirizzo
Ancora oggi eccoci
E continua a portare morte
Essendo in
Essendo Buglio
Senza farlo
Si innalza potere sul mondo
Cristina tu dici una cosa
è abbastanza
Ha rischiato basta un sondaggio non sono circa pensato bene
Perché la bomba
E c'è l'immagine molto bella tenersi innanzi
Che contraddice alla bomba che capo cadendo si innalza
Potete sul mondo
La bomba contorno questo piccolo pronto
E poi a Bellassai il passaggio alla alla vita quotidiana
Fatto pensare alla scuola elementare verbo
Da accoppiare
E poi quella chiusa
Molto molto forte è un po'troppo terribile
Coniugando i tempi del morire
Io dico terribile perché
Tiene la domanda
Continua il tempo Telmo ritiene
Ancora oggi
Finirà
Quando finirà
Questo libro non lo dice
Ma alle ultime pagine
Confermano questa lettura
E allora
Sarebbe bello se questo libro girarsi
Forse azzardata ma pensa un po'se girasse nelle scuole
E se facesse venire il desiderio
Tu uomo molte a doveri dei nomi e cognomi comunque arginale Porrini Citti Pintor e così via però
Ragioni molto sui senza nome sugli eventi così e quindi venisse la voglia dentro la scuola
Di mettere anche più specificamente i nomi e i cognomi
A
Le suggestioni che evocano questi versi
Beh insomma
Questo lo sai
L'ambizione è molto grande
L'ambizione è molto grande
E la chiusa
Io ritengo
è abbastanza terribile
Non lascia
Molte speranze
Quelle che abbiamo dinanzi e le strade
Da percorrere
Forse lo dirà
In un altro libro
Forse Channel RAI un cenno anche su adesso ospiteranno ti faccio io
Stanotte ho sentito l'urlo della polvere veniva come treno dal deserto
Era rombo tuono ferraglia Edo chi soffocante fuliggine di saggina inferno era Natura morta
Apice dell'inferno
Dopo quelli che cercano fragili tracce di lettere mai spedite tra le rovine della collina
Dove ha abitato la battaglia
Chiara civile
Abbiate pietà Dinoi
Dispersi senza scienza nella furia dell'epoca perdonateci gli errori alleviati a noi i dolori
Sopportate Ilia vari commerci di uomini fiocchi sentimenti noi qui siamo stranieri persino nei nostri quotidiani pensieri
Perduti in una terra che più non trova la fonte della Senna
Nella guerra nuova
La presi e preferita di Pietro Ingrao che contro letto ha pensato che fosse dedicata a quelli che ci raccontano la storia delle bombe intelligenti
Non si sa
La bomba
L'indirizzo giusto non sa dove abita la vita inerte porta morte Fenucci e infilza spalanca corpi squarcia la storia si innalza potere sul mondo verbo da accoppiare
Coniugando i tempi del morire
L'alter Veltroni
Mentre
Mentre attraversava la strada che porta dalla dalla mia stanza del Campidoglio a questa sala Pietro da Cortona a un certo punto è squillato il telefono al telefonino
Ed era una notizia di agenzia
Intanto in questo cioè qualcosa di inedito i per media solitamente sorprendente siamo vissuti per centinaia di anni andando noi in caccia della notizia
Andavamo a comprare il giornale all'edicola o accendevamo la televisione o accendiamo la radio
Uscivamo di casa per saperle quando ancora non c'era nulla di tutto questo
Adesso sono le notizie che vengono a cercarci
E ci trovano quale che sia la nostra condizione umana nel momento spesso in cui arrivano e ci prendono con il loro carico di significati che naturalmente assumono più o meno grandezza a seconda del contesto nel quale queste notizie
Io venivo quindi avendo letto il libro di Pietro e la notizia che arrivata sul telefono e questo Iraq autobomba uccide diciotto ragazzini che giocavano a pallone a Ramadi
E pensavo a quella frase che ha colpito tanto pietra che ha e Paola che ha colpito anche me e che è una frase che evidentemente rimane del libro Di Pietro
Quel non sa la bomba l'indirizzo giusto
E quel inerme porta a morte mi è venuto in mente quei diciotto ragazzini che stavano giocando a pallone
Mi è venuto in mente che cos'era la loro vita quali sogni aspettative chi avrebbe probabilmente sperato di diventare un grande calciatore occhi un fisico nucleare occhi uno scrittore evochi semplicemente un operaio
è una bomba arrivata in questo caso una bomba ma il libro di Pietro giustamente parla di tutte le bombe
Una bomba arrivata ha fatto giustizia di tutto questo Pietro Ingrao ha detto una cosa molto giusta che la sensazione che anch'io ho avuto leggendo il Libano e cioè di un libro drammatico
Ma di un dramma che non è
Spesso i libri soprattutto libri di poesie sono la proiezione di drammi individuali drammi esistenziali di un male di vivere in Pietro e non poteva che essere così per come Pietro lo conosco
In Pietro invece si sente tutto intero in questo libro il senso di una
Condizione
Collettiva che non gli piace
C'è uno dei suoi versi
Che dice
Volare leggerezza ma non è leggero questo tempo ancora non è leggero
La sensazione cioè di un tempo pesante
Ed è una situazione dalla quale tutti noi facciamo una certa fatica a liberarci
Di un tempo pesante in cui
Si avverte in pietra sono evidenti anche le influenze persino letterarie di una forte coscienza critica e iridi uno sguardo smarrito di fronte a una certa contemporaneità un certo a una certa idea della modernità dello sviluppo senza qualità di una modernità senz'anima
Una sensazione un po'di spaesamento che presenta in Pasolini era molto forte l'idea di non capire le cose che gli stessero succedendo intorno
Ha dominato Pasolini per lungo tempo dalla sua vita soprattutto la parte finale
E lo ha portato in qualche misura a non dico ad odiarlo lemma non amarle
C'è lo stesso grado di malessere nelle nelle poesie di Pietro
Rafforzato dal fatto che in Pietro è molto forte e quindi per me abbastanza inevitabile parlare dell'autore oltre che delle sue poesie
Quando si ha la fortuna di conoscere l'autore delle poesie se ne capisce meglio il senso
Essendo l'autore di queste poesie una persona con una immensa passione
Passione personale passione significa motivazione significa determinazione significa ricerca significa qualche volta anche angoscia
Angoscia di cercare la risposta ai problemi angosciate detto risposte non siano quelle sufficienti
Angoscia che le cose che accada non corrispondono a quello che tu vorresti che accadesse
Per come conosco Pietro la sua storia la sua vita e la sua famiglia
So che c'è dentro qualcosa di molto grande nei non è l'affetto per lui che mi porta a dire quello che sto per dire
Ma c'è qualcosa di molto grande nel senso profondo del del termine
L'amore che dalle pagine di Pietro emerge per coloro i quali lavorano semplicemente lavorano Pietro Ingrao ne parla in maniera molto bella nella nell'introduzione
L'amore per la semplicità la complessità e la durezza della vita dell'operaio del falegname
Quella che Pietro chiama Pietro Ingrao
Chiama ad un certo punto
Sono pagine come dire calme in cui il poeta accanto alla ordinata creatività operaia è raro trovare libri che ho avuto nelle mani una rappresentazione così amorosa si potrebbe dire così calda
Dell'invenzione con cui l'operaio agisce incide nella materia dando via libera la sua fantasia creativa
Tutta la prima parte del libro dedicato a queste figure e ci sono il muratore l'idraulico il manovale elettricista meccanico il falegname la borsa dei ferri gli operai c'è la vita delle persone che faticano
E la traccia di questa fatica c'è nella vita personale di Pietro
Non credo di svelare nulla se dico che probabilmente quando Pietro è cresciuto la sua biblioteca
Non era la biblioteca di tanti poeti di oggi
è una biblioteca che si è fatta nel corso di una vita
E Sandro Penna Elia e degli e tutti gli altri sono stati trovati da una voglia di viaggiare dalla voglia di cercare che ciò che fa la vita grande e meritevole di essere vissuta
E in Pietro tutto questo è stato molto forte persino quando ha conosciuto
Diciamo sono stato testimone di quegli di quel periodo complesso e travagliato e duro per lui quando ha conosciuto indolore anche il dolore profondo lo ha sempre attraversato con la intanto con la misura personale che non è poca cosa ma anche con l'intelligenza di chi sa che la vita e qui alla sua bellezza anche quando ti butta nel più nero di Gorki
Ti lascia sempre una luce da intravedere alla fine
E che alla fine in fondo o come si sarebbe detto una volta in ultima analisi anche il dolore più profondo ha dentro di sé qualcosa di risarcimento
Ti consente di capire meglio di vedere meglio di essere migliore che se il più intelligente
O di essere più generoso che probabilmente la stessa cosa
E Pietro in questo libro nell'altro era evidente molto più evidente il segno tutto questo ma in questo libro
Racconta
Una sensazione come posso dire vorrei usare questa parola si che peraltro usato Pietro Ingrao un po'di sconfitta
Io ci ci torno chiedendo facendo appello ai colleghi giornalisti che son qui perché cioè a quello che sta per dire quasi interpretato in diciotto maniere diverse ma i tempi che viviamo per cui interpretata però anzi meglio se non interpretate non lo scrivete ma
Lo voglio dire come mi viene dal cuore
Noi abbiamo fatto gli striscioni
E abbiamo stampato i volantini e abbiamo portato le nostre bandiere abbiamo gridato i nostri slogan ne abbiamo passato poche ore a dormire perché volevamo cambiare il mondo
E se ci fermiamo razionalmente e freddamente dobbiamo dirci che per una parte ci siamo riusciti perché il mondo è cambiato anche grazie a tutto quello che per tanti anni durante tutto un secolo forse persino prima anzi certamente persino prima è stato fatto
Ma questo è razionale
Perfettamente e terribilmente razionale
Se invece guardiamo nel profondo del nostro cuore
Se invece cerchiamo dentro di noi
E ci guardiamo intorno vediamo tante cose che non avremmo voluto
E questo ci fa del male
Non dico che ci dia la sensazione di una sconfitta
Perché poi verrò a quella che considero in fondo
La fibra intensa della della poesia di Di Pietro e anche su del suo modo di essere
Ma certo la sensazione che che alcune cose sono cambiate come volevamo che tante ingiustizie non ci sono più che tanti diritti sono stati acquisiti che tante dittature non ci sono più e tante altre cose le abbiamo messe da una parte però si accompagna anche ad una sensazione un po'di smarrimento nel guardare
Certe cose del mondo che ci appaiono
Impensabile
Io quando vedo che non so che negli Stati Uniti hanno
Al grande successo sito che vende dei reggiseni reggiseni luminosi che si accendono e si spengono
Oppure quando vedo che si è che ha grande successo uno psicologo per cani
Che si occupa di con tutto il rispetto che ho per
Diciamo quel quegli umani non umani che sono i gli animali
Ho quando vedo diciamo questo questa questo delirio di frivolezza che ci attraversa e metto a fronte tutto questo con le condizioni umane che non solo gli occhi veramente ma nel mio caso come nel caso di tanti altri gli occhi degli occhi hanno visto
E quando penso che in questo mondo in cui ci si preoccupa di trovare degli aggeggi che possano con io son tornato da un viaggio Stati Uniti ho sfogliato il sapete quei quei quelle cose in cui c'è quello che si vende sull'aereo no
Quando si torna in questi viaggi tre compagnie americane ci sono queste cose che si contano in corrispondenza che sono delirio di follia sono tutte le cose più inutili tutto il concentrato di tutte le cose più inutili tutto in una volta
E tu metti a confronto questo
Con il diciotto ragazzini che muoiono
A Baghdad oggi o quelli che oggi stanno morendo perché nessuno gli dà una ciotola di riso
E quello è un mondo che non ci può piacere almeno noi che facciamo gli striscioni stampano i volantini ridevamo agli slogan e volevamo cambiare il mondo e forse un po'l'abbiamo cambiata che però non ci basta
E che però non ci basta e ci fa arrabbiare cita dolore quello che non siamo riusciti a cambiare o forse quello che ci ha persino cambiato contro perché delle cose ci sono cambiate contro
Allora il libro di Pietro e secondo me tutto questo e alla fine pure essendo come giustamente è stato detto
Un libro drammatico un libro cupo
Però è un libro che è un segno di speranza
Perché il libero dal titolo
Di uno che non smette di cercare di uno che cade e si rialza
Di uno che non ha voglia di interrompere il viaggio
E che pensa che ci sia ancora da fare
E finché si pensa che c'è ancora da fare per ciascuno di noi individualmente e collettivamente
Allora forse il futuro può essere almeno dal nostro punto di vista meno cupo oscuro di quanto razionalmente in questo caso ci possa apparire
E poi ha un bel libro siccome i libri sono belli o brutti nel senso che danno o no delle emozioni nel senso che parlano o non parlano arrivano o non arrivano il libro Di Pietro è un bel libro e io sono contento che è una bella persona abbia scritto un bel libro
E dopo questo brano addiveniamo
Sono felice di concludere mi è interventi su una poesia di Pietro Spataro con i versi dedicati ai mestieri che sono i più leggeri quelli che emanano una certa felicità il lavoro manuale che fa sentire l'uomo padrone
La borsa dei ferri
La tua borsa nera era un fantastico ritrovo
Aperta cercavo pinze tenaglie chiodi da sei non sapevo mai quali fossero davvero
Il martello la litigata armonia della pialla il Sega eccetto la sciabola il punteruolo Laraspata il trapano a mano le liti il dado il cacciavite
Tutto saliva lentamente sulle mie mani incerte verso le tue sicure per dare forma all'informe all'indefinito legno appena nato
Un falegname
Mio padre abita in legno conosce le sue stanze i suoi lineamenti forse anche la vita che lo attraversa e conduce la trasformazione sa come prenderlo come farlo piegare come spezzare le sue incresciose rigidità a volte lo combatte lo domina lo picchia poi lo accarezza lo protegge con le sue creme e aspetta che prenda forma
Allora lo custodisce come fosse un figlio suo
Con la sua segreta fitta
Un elettricista
Dare la luce
è un bel lavoro
Somiglia alla potenza creativa sapere quali nere ritoccare come intrecciare lì e legarli stretti per fare una scintilla vera che resta fissa sul soffitto Sempre senza tre Molitor sbandamenti
Cercare nel corpo della casa l'interruzione scoprire l'afasia pungere con il cacciavite il filo misurare la pressione dell'Energia oppure ascoltare
Il rumore della corrente alternata che si muove prima di trasformarsi in fuoco vivo
è come curare un corpo una vita come ridare visione nella disperazione è una festa pagana il trionfo immenso delle luci la casa che si avvia nave illuminata in mezzo al mare
Intenso
Un idraulico
Nelle vene scorre lenta l'acqua come sangue
Tangibile vitalità Luisa che il viaggio deve essere perfettamente integro conosce la perdita e la esamina con l'attenzione di un miniaturista
La tocca con mano la custodisce finché finisce la goccia e ritorna il flusso dentro la vena scorre di nuovo l'acqua il sangue
è bastata la sapienza di un tatto una vista sotterranea ripiegata una chiave la stoppa e guarnizioni come una magia l'errore decade torna la perfetta sincronia del rubinetto
Uno in più
Da oggi sei un esubero quindi non sarei più esuberante perché non trovi alcun motivo eccitazione nel vederti Tagliere Via come escrescenza
Non è nemmeno un nome certo operaio licenziato un uomo in mobilità disoccupato
Avessi fantasia nel disperato faresti dite un Odeon canto nuovo pastore errante nella modernità che lascia residui rifiuti o annullamenti della vita resti
Significanti
Prende la parola desse all'editore di questo bel libro l'editore Nanni e l'editrice e Anna Grazia D'Oria
Soltanto per per un saluto brevissimo
E per un grazie ai ai relatori come e a tutto e a tutti voi
Che siete tanti
è veramente è una cosa che che ci fa molto onore che mi che mi commuove ebbero siete tutti amici Di Pietro
Però vuol dire che siete tutti amici del della poi sia e per noi editori che crediamo nella nel nel nella poesia questo è un momento molto importante
Una curiosità
Il titolo
A me non piaceva perché questo gerundio io non lo vedevo proprio in copertina
E allora Pietro in un primo momento si era convinto c'è stato uno scambio di telefonate e di e-mail avevamo cercato avevamo trovato anche un'altra soluzione poi alla fine a lui ha detto no non ce la faccio
E per me è molto importante aveva ragione sono molto contenta che di averlo accontentato
Perché quel gerundio significa proprio che che c'è la voglia di i vivere in adesione di cercare veramente una verità un un qualcosa che che ci faccia migliorare grazie
Ora io non vedo non vorrei mandarli a casa con una dose eccessiva di angoscia
Visto che è stato detto che è un libro drammatico è un libro che nel quale si racconta una sconfitta durissima questo tutte cose tutte cose vere
Però siccome poi in fondo il senso del libro per me anche un senso come ha detto giustamente Walter ricerca punto di ricerca di una città e quindi di ricerca di un mondo diverso
Per concludere di leggere una poesia che forse da un pizzico di speranza che in questa situazione credo che ci serve
Fotografia
Il migliore dei mondi l'ho rivisto nei miei sogni
Aveva l'odore del pesco il vento del primo solstizio e lo sguardo dei tuoi occhi
Un treno che tagliava veloce la valle in cerca di un Paese le tue poesie e un mangia nastri che suonava le pagine di rinviarla una piazza macchiata di bandiere
La voglia immensa di fuggire via per costruire una città senza cancelli e senza insegna
Per concludere vorrei ringraziare sulle note di quest'anno emozionante brano di Ennio Morricone
Giovanni Galvani per la calda esecuzione di musiche così ricche di suggestioni
Paola Pitagora perché mi ha emozionato per in modo in cui è interpretato con grande passione
Le mie poesie
Piera Mattei per aver coordinato con sapienza la presentazione
Valerio Magrelli amico poeta ormai da molti anni e grazie al quale ho per col capo Rocco per colpa del quale questo lo direte voi esiste la mia attività poetica
Anna Grazia D'Oria che nel ruolo di editore ha creduto al progetto del libro
E poi poi Pietro Ingrao che ha seguito con grande affetto la nascita di cercando una città dandomi preziosi consigli e che da lungo tempo ormai presenza importante nella mia vita
E il sindaco Walter Veltroni che ha trovato il modo anche questa volta di esserci
Allora mi legano un'antica ebbe l'amicizia
è un'idea della politica che sia ancora in grado di forme nuove Relais passione delle donne e degli uomini e infine grazie a voi perché soprattutto grazie a voi è stata ben possibile questa bellissima serata