Impresa pubblica e intervento dello Stato nell’economia. Il contributo della giurisprudenza italiana

Ma direi che possiamo cominciare si sente sì
Bene buonasera buonasera a tutti
Ringrazio formiche per l'invito che
Ha voluto fare a me relatori chiaramente per questo interessante discussione su per la presentazione questo libro impresa pubblica intervento dello Stato nell'economia che in occasione dei cinquant'anni della corte prende in esame una carrellata sugli interventi che per l'appunto sono stati fatti nel corso del tempo su questo tema per dire come la corte ne ha delimitato il confine come intervenuta nel nel corso dell'evoluzione delle diverse normative ma per fare appunto la presentazione dei contenuti del volume do senz'altro la parola al professor Ricciuto che insieme fra le diamo uno due curatori prego professor grazie
Ammontato a un i ringraziamenti per aver raccolto
Gli illustri relatori l'invito alla presentazione di questo di questo volume
Ringrazio formiche Paolo Messa per aver organizzato questo incontro e naturalmente tutti gli altri autori del del volume non volume
Scritto a più mani con come dire competenze diverse discipline diverse all'interno del del del volume cioè l'apporto di studiosi delle diverse discipline e quindi proprio per offrire di questo tema una prospettiva diciamo la più ampia possibile e e che colga o cogliesse i vari aspetti che nel corso del tempo su un tema così centrale come questo nel nostro nel nostro ordinamento si sono si sono succeduti
Il volume
Ha un taglio particolare taglio particolare dettato da una circostanza e cioè che un volume fatto in occasione dei cinquant'anni della corte costituzionale
Quindi proprio questa prospettiva ha guidato la scelta dei temi e l'impostazione ovviamente che ne derivata cinquant'anni della corte costituzionale operazione fatta all'interno peraltro della Società Italiana degli studiosi del diritto civile quindi anche a nome del collega Raffaele diremo noi ringraziamo la Società italiana degli studiosi di diritto civile d'averci affidato questo tema nell'elaborazione di questo tema così complesso e così e così attuale non lo stesso tempo
Dunque la prospettiva del volume è una prospettiva particolare quella della Corte costituzionale dicevamo poco fa prima di dare inizio a questo incontro
Che un tanto un particolare il fatto che a fronte di un fenomeno così vasto e complesso e centrale nella storia della repubblica
Il tema dell'impresa pubblica e dell'intervento dello Stato in economia che ha accompagnato diciamo
Negli anni appunto del della Repubblica in realtà la corte costituzionale si pronuncia poche volte cioè le sentenze su questo tema le sentenze della Corte costituzionale sono direi tendenzialmente poche a fronte invece della vastità della complessità del fenomeno
Può essere anche questo motivo di riflessione certamente ci sono ragioni tecniche precise
Che il volume tratteggia e indica in maniera evidente non a caso soltanto peraltro negli ultimi anni negli ultimissimi anni
Questa produzione non del della corte aumentar in relazione soprattutto a taluni temi e in particolare con riferimento alla l'occasione offerta dai conflitti di attribuzione per esempio tra Stato e regioni nella materia delle infrastrutture nella realizzazione delle infrastrutture legge obiettivo e quant'altro diciamo che ha accompagnato questo settore centrale
Del nostro della nostra economia ma su tutti gli altri temi ad esempio anche sul tema delle autorità indipendenti
è bene anche sul tema delle autorità indipendenti che negli ultimi dieci anni
Forse quindici anni è stato anch'esso al centro del dibattito politico e lo è tuttora visto il la l'evoluzione che il tema avuto anche le proposte di riforme di modifica del dei soggetti regolatori del mercato ebbene anche lì in realtà abbiamo pochissime sentenze la Corte è stata poche volte come dire coinvolta
Su questo tema Bach questo ripeto è il motivo della del di riflessione di questo intorno a questo stesso volume
Io ritengo che come dire il tema sia stato visto in questa prospettiva storica
Scrivevo forse poco inviando il volume
Forse all'onorevole Tabacci che quando questo tema ogni volta che sembra destinato alla storia del diritto dell'economia fatti nuovi del nostro Paese lo riportano urgentemente al centro del dibattito
E quindi come dire al di là della ripresa di flessione degli economisti dei giuristi e soprattutto in sede in sede politica oggi che il tema come dire rivive secondo alcuni opportunamente altri dicono pericolosamente certo rivive
Come di una stagione importante anche con riferimento a talune scelte o già fatte o che si annunciano nell'ambito ecco politico diciamo ed economico i temi sono quello senza dovermi a lungo soffermare dal tema delle reti naturalmente al tema
Dei fondi al fondo per le infrastrutture al tema delle regioni secondo alcuni delle varie io di regionali come pure viene detto c'è il fatto che si è trasferito in sede locale qualcosa che invece si era prima avuto in sede e in in sede nazionale e e così ancora sulle autorità di regolazione insomma
Come dire il compito nostro mi permetto di dire di giuristi è quello di aver ricostruito questo quadro anche nella prospettiva del della corte costituzionale e di offrire questo come dire questo materiale che se riflessioni al dibattito politico che di oggi che si appunta su temi importanti di questo momento politico io passo veramente la parola al mio collega Raffaele Di Raimondo ringrazio ovviamente tutti i partecipanti
E dopodiché come dire sono siamo davvero contenti che tutti abbiano raccolto il nostro il nostro invito grazie
Grazie all'amico Enzo di ciò che ho detto già tutto io mi limito a mia volta ringraziare gli organizzatori e gli autori e cioè quelli che hanno consentito
A quest'opera di nasce di prendere corpo
Non soltanto ai colleghi civilisti ma ricordava prima Enzo Ricciuto che e
è un'opera che ha coinvolto anche economisti amministrativisti il necessario confronto con la sentenza Corte costituzionale ha costretto il civilista solitamente abituato è un vizio naturalmente a vivere di se stesso a confrontarsi con un altro modo di pensare anzi con altri modi di pensare
E il confronto con la storia delle decisioni la Corte costituzionale ha costretto il civilista a confrontarsi
Con la storia del proprio Paese con le proprie radici e con la storia economica
Cosa che probabilmente si arricchì di tutti
In particolare su una linea di pensiero che io sintetizzo semplicemente ricordando due contributive o le assenze dei contributi tra i più belli che a mio avviso si trovano in questo volume quello dei professori Imbriani qui presente che ci ha onorato del suo contributo e
Che a insegnato ha fatto capire hanno i civilisti come le scelte economiche possano incidere anche sull'assetto democratico ci sulla sulla democraticità delle scelte
Politiche istituzionali
E quello del professor Picozza Eugenio Picozza il quale
Ha concluso
Un iter di valutazione la parabola dalla nazionalizzazione alla privatizzazione interrogandosi
Su un aspetto sul quale probabilmente tutti quanti nei prossimi anni ci dobbiamo interrogare e cioè quello dell'identità nazionale dell'identità del nostro Paese a fronte dell'integrazione comunitaria
Grazie
Grazie
Chiaramente impresa pubblica intervento stato nell'economia come dire evidentemente un titola maglie larghissime
Michele scuso storico di questo libro a trattato per l'appunto attraverso le sentenze la Corte vorrei ripartire da questo interessante dato che ci ha fornito presso Ricciuto vale a dire che la corte sostanze anche se n'è occupato poco
Mi stavo chiedendo qual è la valutazione che i nostri da Torino faranno di questa di questa sorta di disattenzione o di non Prodi non attenzione di mancata ogni ogni non necessaria non necessita di attenzione diciamo così verrebbe quasi da pensare che nel corso del tempo come dire la dinamica tra pubblico e privato ha trovato un suo equilibrio che non è stato come dire non non non si è dovuto spostare nelle sedi più alte della delle delle vertenze come dire giudiziarie chiamiamole così non credo che però questa sia la effettivamente la risposta tra l'altro fibrillazioni nel rapporto tra pubblico e privato se ne ci l'attualità ce ne offre moltissime non vorrei come dire fare una derapata eccessiva passare dalla scuso storico a la contingenza più spinta della cronaca ma come dire la mia natura di giornalista mi impone mia mi obbliga a restare sulle cose di queste ore che peraltro non sono affatto banali motivo per cui proporre i un cambio di indicazione di interventi rispetto al cartoncino abbiamo tutti
Sicuramente vorrei sentire per primo il professor Grosso Pietro se me lo consente passando poi ai due esponenti della politica lasciando ad Antonio Catricalà diciamo il ruolo finale accentuando come dire questa terzietà
Di come dire di garante quindi anche un po'di uomo che può essere la persona giusta per fare un'eventuale simposi cogliere anche gli spunti che possono venire da altri soggetti
Quindi dicevo professor lo spiedo che come ben sapete come presidente di Autostrade al centro di una di una contesa istituzionale politica economica notevole che vede appunto precisi precipitato operativo diciamo il rapporto tra Stato e mercato e tra privato e pubblico e tra Stati per l'appunto
Cosa che si ripropone anche con la cronaca degli ultimi degli ultimi delle ultime ore di questa iniziativa di questo intrapreso dell'ENEL con Endesa in territorio per l'appunto spagnolo
Che un pochino ricalca rovescio se così vogliamo dire
Uno necessariamente rovescia a dire il vero ricalca un po'l'avventuroso stradale somma per cui partiamo con dalle riflessioni professor lo spirito che al quale chiedo per l'appunto di raccontarci quale la sintesi che lei fa di questa vicenda che l'ha vista protagonista con l'avventura spagnola di Autostrade Abertis
E grazie grazie di Diliberto onorevole onere di aprire il dibattito però se mi consente il moderatore
Per rispondere alla sua domanda cioè come in cui come valutiamo
O anche personalmente come valuto questa vicenda io vorrei un momento inquadrarla nel nel tema che è quello dell'impresa pubblica dell'intervento dello Stato nell'economia
Dal punto di vista dell'economista quindi ettaro un attimo come economista prima che come presidente di Autostrade
E ovviamente mi riferisco non tanto al tema vastissimo dell'intervento dello Stato nell'economia
Quanto alla alla fattispecie dell'intervento attraverso l'impresa pubblica
L'intervento dello Stato viene ritenuto necessario laddove il mercato non è sufficiente quindi laddove il mercato fallisce
Mi sono tante accezioni di fallimento del mercato
In genere dovute sia alla cattivo funzionamento del sistema informativo sia all'assenza di un numero sufficiente di protagonisti o di protagonisti con una dimensione adeguata
Sia alla esistenza di problemi di coordinamento che non possono essere risolti dei protagonisti privati in tutti questi casi si ritiene che lo Stato debba intervenire però
Gli economisti ma direi che c'è un vastissimo consenso degli economisti non solo di quelli di una determinata a scuola ritengo nella maggior parte dei casi lo Stato a intervenire modificando o restringendo la cornice delle leggi che definiscono il mercato o dando delle direttive o meglio ancora
Attraverso dei regolatori e qui abbiamo uno dei più illustri accorsi più illustre regolatore italiano perché è un regolatore
Su questo ritorno subito dopo perché il politico nel gestire la propria funzione e nell'intervenire nell'economia può essere indotto in tentazione
Indotto in tentazione di ruolo non mi riferisco a fattispecie penali
E quindi proprio per evitare che dalla commistione dei ruoli Possa derivare una minore efficienza e della funzione politica che il politico chiamato a svolgere
E della funzione economica che altro operatore potrebbero svolgere si ritiene meglio che la regolazione sia affidato a un regolatore indipendente che cioè non svolge nessuna di queste funzioni e quindi è al di sopra delle parti
Ma allora perché usare un'impresa pubblica qui il discorso sarebbe lunghissimo quindi di chiedo scusa se lo semplifica se lo semplifico in modo addirittura rozzo
La grande la simmetria del sistema economico italiano rispetto ai grandi Paesi industrializzati anche solo europei
E che noi siamo arrivati tardi scusate appunto la brutalità della semplificazione non abbiamo una sufficiente struttura industriale come dimensione delle imprese non abbiamo una sufficiente struttura proprietaria intesa come e imprese finanziarie che stanno alle spalle delle imprese industriali e quindi questo nell'intervallo tra le due guerre mondiali
E anche qui semplifico enormemente si è originata una struttura nella quale imprese pubbliche
Cioè la proprietà pubblica o in taluni casi imprese private fortemente legate al potere pubblico è assistito dal potere pubblico hanno dato luogo a una struttura produttiva artificiale
Definisco artificiale una struttura nella quale
L'Italia aveva
Una industria aeronautica per esempio di primario a livello mondiale un'industria meccanica e così via le potrei elencare delle altre senza avere un mercato interno
Che potesse sostenere questo tipo di industrie che desse le dimensioni minime efficienti e questo indulto e quindi queste industrie non potevano che essere artificiali
Queste Duster quindi apparivano per forza anacronistiche quando
Nel dopoguerra l'Italia ha avviato uno sviluppo che invece è stato basato sul mercato sulle esportazioni sui bassi salari e così via quando tutto questo è stato proiettato poi nel mercato europeo
Ed ecco che
Nella seconda nel nell'ultimo quarto del secolo scorso quando queste scelte si sono
Cristallizzate in trattati internazionali questa struttura industriale ha cominciato a collassare c'è un'industria artificiale
E scusatemi se usa questo termine di fronte agli indiscussi trionfi di quella industria artificiale che nel frattempo si era ben modificata rispetto le sue radici storiche lasciatemi citare solo due lire
Che ha creato alcuni dei maggiori sistemi industriali del Paese Bocconi un'ottica di costruiamo quello che serve al Paese l'acciaieria tipo il ciclo integrale la rete dell'autostrada e così via
Fini che ha partendo dall'Agip ha costruito una potenza mondiale nel campo energetico
Bene tutto questo però doveva necessariamente evolvere verso imprese orientate al mercato internazionale e questa industria di Stato
Dalle dimensioni aziendali sufficienti per farlo
Quindi mano a mano che
Diciamo
Le caratteristiche di artificiosità della della struttura
Industriale nazionale sono venute venir meno c'è stato sì un una perdita una una Mani manifesta sintomatologia di perdita di competitività
Al per esempio di alcune grandi industrie private che erano vissute sotto la protezione doganale di altri tipi dello Stato
Paradossalmente meno ha sofferto l'impresa pubblica soprattutto quando è stata liberata da una serie di vincoli impropri tipo per esempio non deve andare investire all'estero perché tu devi investire solo in Italia e così via
Poi è venuto il ciclo delle privatizzazioni
E qui si sono visti i limiti
Perché le imprese avevano delle dimensioni abbastanza compatibili con il mercato internazionale nonostante quello che disse una volta Prodi lire è un gigante fatto di Nanni
Però con il gioco dello scambio delle figurine
Prendiamo l'esempio di Finmeccanica da un'impresa che era presente in una pluralità di business in una
Costellazione di business tutto con posizioni di mercato irrilevanti scambiando le figurine si è arrivati a essere presenti in un numero molto più limitato di business ma composizione di mercato rilevante a livello internazionale
Però quello che manca sugli azionisti
Mancano gli azionisti perché la struttura finanziaria del Paese nonostante qui il l'evoluzione positiva che c'è stata nel campo delle banche non dispone di quelle centrali
Che fu che
Fanno il collegamento tra l'attività industriale e il capitale di rischio che essa richiede e l'attività di risparmio del mercato ci mancano quelle strutture finanziarie
Che esempio la Francia ha saputo creare
Quando ha proceduto alle privatizzazioni
In modo inverso rispetto all'Italia cioè in data privatizzato le strutture finanziarie e accasato gli operatori in grado di pilotare il sistema produttivo del Paese
E sono eccessivamente ha cominciato a privatizzare ciò che era pubblico nel campo industriale essendo ancora
Morto pubblico nell'industria francese
Ecco allora
E qui arrivò alla domanda papà penso che me la caverò rapidamente modellatore mi dica quando il mio tempo è finito
E dice ma allora come si valuta questa vicenda
Ecco perché ho voluto fare con la cornice prima perché l'industria pubblica
Poteva essere giudicata necessaria tra le due guerre se l'Italia voleva avere degli aeroplani in grado di essere al vertice d'industria aeronautica mondiale avendo un mercato interno che assolutamente incompatibile con un'industria del genere
Quindi quando la stima il sistema di mercato è inadeguato rispetto agli obiettivi che il Paese si può porre questa esigenza non esiste più
Oggi che l'Italia è parte di un mercato europeo che come dimensione almeno potenzialmente
E uno dei più grandi del mondo se non forse il primo del mondo potenzialmente astrattamente perché in realtà ancora fatto di tanti mercati nazionali con le relative inefficienza
Quindi
Quale può essere oggi l'obiettivo di un intervento dello Stato nell'economia che sia diverso da quello della regolazione da quello della legislazione che sono tutti interventi classici
E questo a mio modo di vedere oggi si pone in termini ben diversi rispetto a come si poteva porre
Nella prima metà del secolo scorso
Oggi la competizione mondiale è tra territori
Perché non ci interessa molto la competizione fra impresa e le imprese se la cavano sempre benissimo perché le imprese che vanno male vengono scalate
E conquistate da imprese che sono più capaci che sostituiscono il bene cimento eccetera quindi non c'è un problema di salvare le imprese italiane le quali sopravvivono o perché vanno produrre dove si riesce a produrre o perché vengono comprate da qualcun'altro che le gestisce meglio il problema e per il territorio cioè in un'ottica nella quale le imprese vanno dove i pare a produrre ciò che ritengono Issing i territori sono in concorrenza fra di loro per attirare a casa propria le funzioni pregiate che le imprese svolgono chi produce automobili per citare una industria emblematica del nostro paese che produce automobili non lo fa più in un unico posto esportando nel resto del mondo ma frantuma di disperde disse disloca le sue pro le sue funzioni produttive
Assemblando là dove il mercato di vendita
Producendo i componenti di maggior pregio in un numero molto più limitato di stabilimenti e di solito progettando facendo ricerca facendo la pianificazione tenendo la testa dell'impresa in un unico posto dei soliti un'unica città
Bene allora gli Stati sono in competizione per avere sul loro territorio
Chi
La testa la parte pregiata la parte nobile quello che distribuisce
I maggiori ritorni anche in termini non solo di salari pagati ai dirigenti ma per esempio di borse di studio all'università della città in cui studiano i figli dei dirigenti dell'impresa
E qui è un punto chiave quando si dice nel mondo globalizzato le imprese e i capitali non hanno passaporti loro no immergersi
E hanno dei figli che vanno a scuola e loro vogliono abitare dove abitano i figli e qui c'è tutto un una ricaduta
Della capacità dell'impresa di attrarre verso la propria testa la parte più pregiata del valore aggiunto che l'impresa cattura sul mercato e poi distribuirla su quel territorio non su altri allora i territori sono in competizione fra di loro
Allora la la l'ottica con la quale uno Stato come l'Italia o come la Spagna che fa parte del maggiore mercato mondiale
Che si è dato delle regole interne eh
All'interno di quelle regole e lasciatemi dire con un po'di malignità nonostante quelle regole lo Stato cerca di fare in modo di attirare sul suo territorio quelle funzioni pregiate
Allora la risposta che
Che io do senza peli sulla lingua perché se se io dovessi far finta di
Non valutare quello che ci può essere dietro gli atteggiamenti potrei dire non capisco
Le autostrade sono delle reti ma sono delle reti che non possono discriminare in nulla l'uso che ne fanno gli utenti a differenza di una rete ferroviaria di una rete telefonica di una rete elettrica le autostrade stanno lì
Non si possono portare via quindi in linea di principio a un governo dovrebbe assolutamente interessare chi è il proprietario delle autostrade
L'unica cosa che vi può interessare eh che è proprietario di Autostrade le gestisca bene e che faccia gli investimenti aggiuntivi che sono necessari ma per fare questo siccome l'unica autorità sul territorio e dispone di tutti gli enti
Amministrativi e regolatori li possono servire
Lo può fare anzi forse in teoria uno penso che lo potrebbe fare meglio cioè il capitale straniero perché no a meno relazioni no
Ma allora come si spiega un'ostilità verso un'operazione di fusione che fa nascere il primo operatore mondiale
Io quello che posso capire eh che l'ostilità è data dal fatto
Che per ragioni vantaggio fiscale molto chiare
La sede più opportuna
Stava a Barcellona anziché a Roma
Allora viene coraggiosamente che dicevo prima
E cioè Governo nazionale non vede con favore una soluzione di questo tipo
A mio modo di vedere
Qui in quel in un'analisi fatta in questo modo e se la motivazione fosse stata veramente questa probabilmente l'operazione meritava un'analisi un pochino più approfondita
Perché se si fosse trattato di un'azienda manifatturiera in cui lo spostamento della sede significa poi più o meno a lungo termine lo spostamento degli stabilimenti e così via come vediamo fare in tutte le fusioni e concentrazioni questo poteva aver ragione
No in un'azienda autostradale perché
Che la Società Autostrade circa dieci mila dipendenti che servono per gestire la rete italiana che non si possono assolutamente spostare perché devono stare lì dove dove lavorano e perché quindi questo spostamento di funzioni manageriali
Non ci sarebbe potuto essere arrivo alla conclusione
Un piccolo bilancio dei pro e dei contro
Il del dell'operazione
Stanno nel fatto che il business autostradale un business ad altissima intensità di capitale l'intensità è più alta che per una centrale atomica nucleare
Perché come intensità di capitale cioè il rapporto tra quantità di capitale che ci vuole per ogni unità di fatturato annuo perché nell'autostrada una volta che nel suo capitale un Cile mentre quasi più niente
Quindi ci vogliono tantissimi anni per recuperare il capitale quindi la fattibilità degli investimenti e il costo per gli utenti devono pagare dipende quasi esclusivamente da quanto si paga un capitale di qui il vantaggio che il Paese avrebbe avuto potrà venire dalla creazione del numero uno al mondo
Perché significa avere il capitale a un prezzo un pochettino più basso degli altri e questo è il vantaggio sostanziale e significa anche e queste e l'ultima cosa che vorrei dire significa anche in questo caso significava e sin potrebbe significare anche
Dare in un'ottica di sistema Paese come quello spagnolo che è stata caratterizzata negli anni recenti da uno sviluppo più rapido e più diversificato
Vi cito
Il fatto che dopo lo l'arresto temporaneo del processo di di fusione tra Autostrade e Abertis abortisca non è abituata a farsi crescere l'erba sotto i piedi
Si è comperata una quota di rilievo nel primo operatore satellitare europeo Eutelsat
Si potrebbe pensare che Fo sia una diversificazione con poco significato è invece una diversificazione che ha proprio il senso del business che vi dicevo prima questi sono business essenzialmente finanziari
Sì anticipa un enorme capitale e poi poco per volta lo si recupera questo punto di vista il satellite come l'autostrada una volta che l'ha lanciato anzi meglio non lo deve neanche spolverare
Sta lì bisogna solo mandati dei comandi con per piccoli schizzetti per mantenere la posizione geostazionari
E quindi mentre l'autostrada a un margine lordo sul fatturato intorno al sessantacinque per cento quello ce la intorno al settantacinque per cento cioè proprio solo Ricupero di capitale allora
Questo dà l'idea di come un operatore di quel tipo potrebbe avvantaggiare l'Italia anche aiutandola a entrare in altre tecnologie
Sette il governo francese non si è fatto assolutamente scappare l'occasione questa rete satellitare Sat aveva come azionista di controllo un azionista francese
Adesso a come azionista di controllo più o meno parità di condizioni
Enti che esprimono la mano pubblica francese
E gli spagnoli
La conclusione è che e se non vogliamo perdere questa gara per attrarre le funzioni pregiate dal resto del mondo
La mia opinione personale noi dobbiamo disporre di operatori che siano in grado di salire sul ring e del e di lottare ad armi pari
L'aiuto del Governo
Può
Entro certi limiti e finché ce lo consentono può ritardare l'invasione dall'esterno non ci potrà mai permettere di raggiungere la rete reciprocità e cioè di andare anche noi ad attaccare all'esterno
Ma per far crescere questi operatori dobbiamo porci il problema di creare gli azionisti come dicevo poc'anzi cara
Grazie professore
Solo un completamente lei parlava della necessità di avere capita anche ingenti capitali che nel corso del tempo caratterizzato presenti di presentazione
Primo prototipo del fornitori capitale F due i non si rischia la nuova ieri diciamo così come lo scambio del capitale diventa potere puro diciamo così o peggio controllo gestione nuove
Ma molto dipende da come le cose vengono fatte
La partecipazione diretta di Cassa depositi e prestiti in F due i
è non dico del rilevante ma di nettissima minoranza
Gli altri operatori sono in linea di principio operatori privati
Naturalmente sotto questa espressione in linea di principio non ci si nasconde il fatto che sono fondazioni e che quindi hanno dei rapporti con la politica e sono grandi banche internazionali
Che vendono servizi al Tesoro
E quindi
Uso un termine che di solito si usa nei confronti istituzioni ben più alte cioè il termine di cattura anche questi privati potrebbero essere oggetto di cattura
Io da questo punto di vista ripeto io credo fermamente nella divisione delle funzioni nella nel contro bilanciamento dei Poteri
E delle iniziative quindi
Credo nel mercato il quale è in grado di rimediare agli errori non perché impedisce che vengano commessi ma perché fa in modo che chi commette errori venga sopravanzato da chi ne commette di meno
Da questo punto di vista quindi mi auguro proprio che questa commistione tra politica e azione economica venga tenuto a livello più basso possibile
Grazie professore ora la parola alla all'onorevole Tabacci
Al quale naturalmente un richiedere comunque un'opinione anche su questa questione F due I naturalmente ma anche magari un approfondimento sulle questioni che riguardano la privatizzazione delle reti o famoso la famosa discussione sullo scorso gli scorpori
Oggetto della discussione in questo fase lo scorporo della rete del gas sul modello dell'eventuale spezzatino Terna fino a progetti più avveniristici delle reti delle reti che possono arrivare fino ancora quella delle Ferrovie e quant'altro
Quindi che ne pensa
Occlusione dello
Presentazione di questo libro
Professore di RAI Uno Ricciuto e di quelli che vi hanno collaborato certamente ghiotta importante
Per tentare di dare un contributo
Su queste problematiche
Cercando di trovare un punto di equilibrio perché quando si parla di questi temi
C'è un'accozzaglia di posizione
Tra liberisti
Presunti o veri statalisti presunti o veri e diventa sempre difficile trovare un punto di equilibrio
Fuori discussione che l'economia nel nostro Paese profondamente mutata nel corso dei decenni
E quello che appariva come un intervento doveroso dello Stato che ha origine già
Nel ventennio
Fascista che cadeva una certa mistica della funzione dello stato che poi continua nel periodo post
Seconda guerra mondiale
Dentro un equilibrio molto delicato tra i due maggiori partiti la Democrazia Cristiana
E il Partito Comunista la stessa carta costituzionale origina
Da quelle da quell'equilibrio e l'articolo quarantuno
Che viene preso in esame la questo testo
Al terzo comma recita che l'attività economiche pubbliche e private
E la legge determina i programmi e i controlli affinché l'attività economica pubblica e privata sia indirizzata e coordinata a fini sociali
Ora nel corso degli anni questa
Questa interpretazione questa impostazione profondamente mutata
Per ragioni interno è ma direi soprattutto per ragioni europee il muoversi della della
Dei meccanismi europea fortemente incisi su inciso sulla dinamica economica del nostro Paese fino all'avvento della moneta unica che ha cambiato sostanzialmente i termini del problema
Ora
Mi pare che non abbiamo compiuto delle scelte in parte necessitate in parte volute che mi sembrano irreversibili
Di questo sarebbe bene prendere atto
Per evitare di fare
Il grande confusione
Ogni tanto cerchi
è pentito e e magari scopriamo che tra i pentiti ci sono i critici più accaniti della stagione delle partecipazioni statali
Che dopo aver rovesciato fiumi di inchiostro denigratorio nei confronti di quella stagione che pure che è ricca di luci e di risultati positivi
Scopre o riscopre oggi la necessità di un intervento dello stato diretto questo dibattito si è riacutizzato a proposito delle vicende della Fia
Quando la Commissione allora da me preceduta
Aveva avviato un'indagine conoscitiva di fronte alla rischio
Di una
Di una forte
E preoccupante crisi del più importante gruppo industriale del Paese
Si aprì un dibattito che metteva insieme tentativo dell'allora ministro dell'economia Tremonti di riscoprire il pensiero col Verziano
Accanto
Alle tesi di Rifondazione Comunista che erano per un diretto intervento dello Stato nel capitale della FIAT
Ora registro che per fortuna che le cose non sono andate così
C'erano voci persone che ritenevano a questo comune un effetto disastroso che il problema di quella
Azienda era semmai che gli azionisti si concentrassero sul core business invece di occuparsi di altre cose e che quella fossero la strada di retta per recuperare quote di mercato e qualità della produzione
In questo modo
Avendo una discontinuità rispetto al modo alla alle modalità con le quali il principale gruppo industriale nei decenni passati aveva spesso interloquito
Con i poteri dello Stato parte ridendo una tutela del mercato domestico ricorderete
Tutte le
Le determinazioni legate ai contingentamenti delle auto
Dal Giappone o quant'altro si pretendeva che non italiani non prendessero confidenza con altri modelli perché questo è il modo per difendere il prodotto nazionali realtà attraverso quella strada
Siamo andati ad incoraggiare una crisi della FIAT che per un pelo non diventa micidiale irreversibile perché le auto che si facevano erano non più soddisfacenti per un mercato anche domestico Gala tempo aveva cominciato ad aprire gli occhi
Ecco se in quell'occasione invece di indurre gli ha la l'azione le gli azionisti della FIAT a fare un po'di pulizia in casa loro concentrandosi sul core business
Dico tra parentesi che la FIAT in quegli anni si era occupato di tutto fuorché dall'auto
Sì quando si occupava dall'auto era perché lo stato di dargli i soldi per il resto quello su cui si concentravano le banche i giornali Energia
Le assicurazioni
E tutto quello che non c'entrava proprio con con l'auto direttamente
E il fatto di aver avviato una una politica diversa oggi
Diciamo ci mette in condizione di guardare ad una prospettiva con una maggiore serenità anche a non vuol dire che il mondo dell'auto vada in direzione di una di una prospettiva per i produttori nazionali della dimensione come come come la FIAT però non c'è dubbio che un una partita una carta la può giocare e questo è il tipo di atteggiamento che incrocia
La politica e registra giudizi diversi e o oppure convergenti e pur provenienti da impostazioni politiche diverso
Così e tutta la stagione delle cosiddette privatizzazioni
In parte dovute a ragioni di del bilancio
Dello Stato in parte dovuto all'esigenza di dare dinamismo alla struttura economica del paese
Alcune di queste tra l'altro torno fino ai nostri giorni arrivano fin qui perché la vicenda di Alitalia è altrettanto emblematica per dimostrare come stanno le cose secondo me ebbene che abbiamo svoltato
Ed è bene che non torniamo indietro rispetto alla svolta fatta per cui io prendo io penso che si debba passare dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore che questo debba valere per lo Stato centrale e debba valere per l'amministrazioni periferiche
Per cui non è pensabile che se a Roma si privatizza e ci si apre in periferia si ripubblicizzazione e si costruiscono dei mercati protetti questo è il punto è chiaro che poi bisogna essere coerenti perché se l'idea è che a seconda di chi comanda Noirmoutier
Modifichiamo i giudizi ed è allora si capisce non si cammina molto lontano cioè allora siamo alle solite chi vogliamo
Privatizzare i mercati degli avversari e pubblicizzare i nostri
Pretendiamo che ci sia la concorrenza a casa degli altri e dove ci siamo noi invece vogliamo il monopolio sarebbe questi sono sono temi che ovviamente sono costellati di esempi concreti è molto preciso
Una volta riconosciuti sul piano storico i meriti delle partizioni statale
Basso econdo ma introdotto una serie di
Di attività legislative che aiutino le autorità indipendenti che nel corso degli anni novanta
Dopo la Banca d'Italia poi dopo la costituzione alla Consob lontano settantaquattro ovviamente la Banca d'Italia era legato alla moneta la Consob alla questione dei delle società quotate
Via via sia andato a persona
Una una crescita di queste autorità indipendenti con una serie di problemi
Legate ad incrocio di competenze e di organizzazione e rapporti con la magistratura tutta una serie di questioni che premente richiedono oggi una messa a punto però la strada imboccata è quella giusta
Secondo la mia opinione il parlamento e il governo dovrebbero assecondare
Questa direzione di marcia tra l'altro
E l'Europa spinge in questa direzione è vero i segnali dell'Europa non sempre sono univoci talvolta sono contraddittori però se c'è un contributo da dare in quella direzione è quella di pensare ad un mercato aperto che coincida quantomeno con la dimensione di una moneta unica
Che indossare che noi possiamo parcellizzare i mercati quando abbiamo in tasca la stessa moneta mi sembra una cosa che abbia uno scarso significato
è ovvio che se questo richiede di riesaminare tutta la questione anche delle privatizzazioni di come noi l'abbiamo compiute nel corso degli anni nella metà degli anni novanta mi paga novanta in poi
Soprattutto per gli effetti che esse hanno provocato certo non si può dire che i consumatori italiani siano stati beneficiati in generale da queste
Operazioni perché se guardiamo dove si è spostato il rapporto di forze e è largamente finito nelle nelle tasche dei dei nuovi monopolisti non certo nelle tasche dei consumatori finali e quindi dico il mente
Un punto di equilibrio non è stato trovato sia adesso si potrebbe anche dire ma allora quando si privatizza so nessuno le voleva
Non so se nessuno le voleva o se tutti facevano finta di non volerle è un fatto che comunque il pendolo fu spostato a favore dei nuovi monopolisti e man mano che poi l'innovazione tecnologica consentiva
Diciamo degli
Delle delle scoperte e delle innovazioni dei degli equilibri anche diversi ci si è resi conto che in realtà abbiamo creato una rete di extra profitti in questi settori che sono andati a pesare in maniera rilevante sulle tasche
Dei cittadini italiani questo richiede un ruolo delle autorità indipendenti molto più penetrante
Di quello che si è potuto esercitare in questi anni debbo dire che ad esempio
L'Antitrust
E passata da una fase di elaborazione
Culturale perché qui questo si tratta anche di creare le condizioni ambientali per poter ragionare di queste cose ad alcuni atti a fatti concreti che si sono potuti sviluppare esso
Unicamente dopo la conclusione della vicenda dalla Banca d'Italia che essi proponeva rispetto alla Sec l'autorità indipendenti come un tappo che impediva diciamo che si potessero esplicare ed evidenziare tutte le potenzialità di queste diverse autorità ora io penso che questo sia
Diciamo il cammino sul quale si debba ci si debba muovere con con un determinazione più forte che nel passato
Abbiamo ancora di fronte noi credo concluso
Dei casi emblematici quel processo di privatizzazioni va completato teniamo conto che noi abbiamo talune attività
Che potrebbero essere collocate in un mercato senza bisogno della cura di autorità indipendenti ad esempio il caso di Fincantieri emblematico non si capisca perché lo Stato debba occuparsi ormai la parte relativa al militare
In quell'azienda è assolutamente modesta non supera il venti per cento
E per fare delle barche delle gli occhi non c'è bisogno di avere è uno stato dietro che ti finanzi allora cominciare a prendere atto di queste cose elementari mi sembra incoraggiare un percorso giusto così come sul tema dell'Alitalia credo che
Mi pare che il governo ha fatto un annuncio in realtà ho l'impressione che con questo derby annuncio non andrà molto lontano certo i governi che si sono succeduti in questi anni hanno fatto hanno creato delle condizioni molto molto negative per quella è un'azienda che è stata controllata dal sindacato
Spesso avendo cura di tutelare i dipendenti di quella società senza preoccuparsi della qualità del servizio stesso mentre il mondo stava cambiando il trasporto aereo europeo e internazionale
Stava subendo delle verifiche molto impegnative e alcune società che sembravano molto solido importanti come Swiss Air sono poi passate attraverso le procedure fallimentari e noi siamo rimasti lì fermi immobili oggi si scopre che dobbiamo
Prima ancora di privatizzare si fa per dire dobbiamo ancora mettere
Chiarezza i conti di qui i bilanci perché è evidente che qualcosa fin qui il bilancio in un quadro soprattutto
Bisognerebbe capire esattamente come sono stati come vengono valutati degli aeromobili che sono in servizio attualmente si sa che anche l'usato ha un suo prezzo e quindi il valutare cento una cosa che vale cinquanta non è la stessa cosa
E questo ha delle conseguenze sulla struttura del capitale che rischierebbe magari di essere azzerate ora queste non sono cose fenomenale sapeva il fatto che ci siano cambiati dice amministratori delegati o nove nell'arco di sette otto anni la dice lunga sulle condizioni nelle quali questi signori si son trovati operare si potrebbe dire che magari non devono accettare di andare a fare quel mestiere questa potrebbe essere pure una considerazione collaterale però è un fatto che queste attività è meglio che siano svolte dai privati da privati da privati lo Stato fissi le regole del gioco
Non si occupi direttamente di gestire queste ed altre cose
Faccia solo sulla base del principio del sud di sussidiarietà le cose che non possono essere svolte da privati perché malgrado di incentivi non hanno interesse a stare sul mercato bene si occupi di questo per il resto faccia fare le cose da privati
E organizzi le regole di vigilanza e di controllo in maniera tale che i privati sappiano che devono fare i conti con la vigilanza che occhiuta perché opera nel profondo interesse dei consumatori finali no che le autorità di vigilanza siano lì per farsi catturare
Dagli regolati come se fosse una selvaggina da impallinare e questo non può essere e
Questo è una cultura quella della del Nord la non cattura che deve essere guadagnata attraverso una consapevolezza diffusa e condivisa ecco c'è materia recuperare tutte queste attività erano svolte dallo Stato oggi sono svolte da privati in particolare quelle bancarie
Sì chiediamo i concittadini nostri come vedono queste cose se sono soddisfatti
E vi dicono che sono del tutto insoddisfatti e che pagano queste attività troppo rispetto quello che ricevono e allora è chiaro che questa la materia sulla quale lavorare invece di ipotizzare che lo Stato
Entri nuovamente in campo a fare cose improprie il caso emblematico
E quello della Provincia di Milano ma cito la Provincia di Milano perché è un caso di scuola la Milano la Milano Serravalle era controllata
E David dalla Provincia di Milano al trenta per cento la provincia di Nano ha voluto salire al cinquantuno per cento
Chi ha ragione ci fosse per fare questo nessuno lo sa se no
E un'operazione di potere di controllo finalizzata al fatto che la Provincia di Milano invece di preoccuparsi dell'interesse degli inglesi si preoccupava di fare attività finanziario collaterali
Un mestiere diverso non c'è bisogna eleggere un presidente di Provincia per fare attività di questa natura
Peraltro la Milano Serravalle e nelle condizioni in cui si trova la Società Autostrade se c'è un giudizio critico da rivolgere in ordine al meccanismo con il quale si è costruita la formula il pescato bene questo si può fare giusto che si faccia e si riconosca anche gradualmente quella forma al Pai scapperà troppo vantaggio
Dei concessionari e ha determinato dalla condizione di extra profitto riguardano solo i privati che sono entrati riguardanti pubblici che hanno continuato a mantenere il controllo e poiché è una parte rilevante
Della retto costola italiana in mano tuttora ad enti locali periferici di grande importanza penso l'Autobrennero penso alla Brescia Pavone che stimo parlando di qualche ramo secco ma stiamo parlando al cuore
Dal strutturato sto dal paese beh allora Alice la materia per lavorare solo che questa operazione va fatta
Di Pietro a diciamo richiamato un problema reale ma l'ha affrontato secondo me in modo improprio te ecco giusto non ci si pone rispetto la dimensione europea i con un atteggiamento di chiusura rispettosa ad accordi internazionali che vanno nella direzione dell'apertura dei mercati semmai si tratta di guardare in casa nostra per valutare come abbiamo applicato il rapporto di concessione tra l'Anas
Che è tutt'altro che un'autorità di regolazione perché si occupa di tutto come è noto sale concessioni ma fa anche gli appalti gestisce tronchi autostradali ed è chiaro che c'è materia per fare chiarezza allora
Più che preoccuparci come
Pubbliche istituzioni di andare a fare un mestiere che non è quello più adatto preoccupiamoci di come completare
Quel percorso che sia avviato sulla linea dello Stato regolatore facendolo con un'autorevolezza e una precisione istituzionale
Una puntualità legislativa che consenta a coloro che vengono da operare
La la diciamo di di conoscere esattamente come sono la regola del gioco perché quando loro dicono
Ma qui
L'Italia non è attrattiva perché le regole cambiano in continuazione dicono una cosa che è giusto e quindi quella della stabilità legislativa del dei contenuti delle regole del gioco mi sembra assolutamente corretto da
Affidare ma questo sulla base di un principio in cui lo Stato ricava per sei questo ruolo di regolazione non ancora quello di essere direttamente impiccione e su questo la storia del
Di questa società di cui di gli ha chiesto io l'ho già avuto modo di
Di esprimere una
Un giudizio critico nel senso che questa iniziativa non è accompagnata da un dibattito approfondito
Come dovrebbe essere fatto
E soprattutto non è accompagnata da una visione critica del modo come si sono realizzate le privatizzazioni dopodiché è chiaro che fare una scelta di questo tipo che non ha nessun rischio che è un importo nessun rischio non è uno non è una cosa poi
Poi così difficile ci sono dei e dei mercati finanziari
A livello internazionale che sono ben disponibili a finanziare attività come quelle previste da questa eccoli sul tema delle reti credo che
Che si debba andare nella direzione di di di scorporare la la la proprietà delle reti dalla gestione della stessa
Se poi questa
Richiede dei tempi benissimo intanto si vada ad una separazione netta nella gestione non si capisce il perché vi debba essere una commistione tra l'operatore dominante
E e la e la gestione della rete almeno si tratti di strutture societarie totalmente distinte distinguibili perché diversamente non si capisce qual è ci ma qual è ma stiamo svolgendo un servizio
Farò un servizio utile fare i i rigassificatori questo rendere un servizio per aprire rendere flessibile l'offerta di di gas se
E questo vuol dire far allora concentriamoci su questa l'impressione è che sui rigassificatori Sissi si finge di spingere perché in realtà così il mercato resto obbligato dal tubo cioè e quindi quelli che portano il gas in Italia sono solo quelli quei paesi che lo che diciamo
Lo producendo lo possono trasferire solo attraverso i metanodotti
E e questo diceva questo riduce perché
I Paesi esportatori potrebbero organizzarci sarebbero già organizzati in una sorta di OPEC del gas e quindi questo presuppone
Che ci sia un importatore poi dominante in grado di decidere per tutti e io penso che questo sia un tema che debba essere visto con grande serietà anche perché diffido del delle di opinioni che muto no a seconda delle giacche ci si mette io credo che l'esperienza interna sia un'esperienza
Che abbia ha palesato un meccanismo positivo e probabilmente l'idea di andare ad una ad una fusione tra queste due entità senza pensare ad una somma di tutte le reti delle reti
Però non c'è dubbio che le reti di energia potevano vere tra di loro dei punti di convergenza assolutamente apprezzabile anche dal punto di vista industriale
Quando nel mio del due mila e tre glielo ha permesso di proporre questa soluzione avevo trovato che allora Mincato un po'freddo però riconosceva che c'erano delle ragioni di integrazione industriale che erano interessanti comunque si erano riservati di approfondire la questione non è che la giudicavano impraticabile dal punto di vista dei vantaggi industriali e allora sei se era così allora non vedo che cosa sarebbe cambiato Putin c'era anche allora non è che è arrivato adesso è comunque i russi il gas ce l'hanno ce l'hanno ancora e il problema nostro e quello di decidere se su questo meccanismo della della concorrenza vogliamo crederci o se ci crediamo a giorni alterni
Io non credo che il prezzo dalla bolla della bolletta elettrica dipenda solo dalla concorrenza però un po'di concorrenza
No guasta certo noi paghiamo tanto le tre città perché è evidente che abbiamo un mix dei dei delle fonti di approvvigionamento che che si possono permettere solo i ricchi nessuno o un mix di queste con queste caratteristiche e e non solo il mix poggia prevalentemente sugli idrocarburi mente investe gli altri Paesi poggiano sul carbone e sul nucleare
Ma voi siamo riusciti da può essere e stati impiccati al petrolio Arryn Piccard ci al gas quindi non è che abbiamo fatto un grande un grande spostamento sì è vero che abbiamo efficientato come si suol dire gli impianti però oggi quasi il sessanta per cento di energia elettrica dipende dalla dalla dalle importazioni di gas il che è un vincolo enorme è un vincolo la vera vera una possibilità di diversificare
Le fonti di approvvigionamento facendo su questo una battaglia il carbone pulito l'apertura al nucleare
Come termine del di di ricerca eravamo il terzo Paese
Negli anni sessanta che non solo aveva una grande tecnologia dei anche dei quadri capaci di gestire processi complessi come quello nucleare
Ma noi avevamo un'industria tabulato meccanica che era un vanto della della potenzialità industriali questo Paese ne siamo usciti perché che lavoro incorrere qualche qualche sensibilità particolare
E oggi dobbiamo riconoscere che il nostro e la la sostituzione del dell'utilizzo di nel giretto dica da impianti nucleari è avvenuta utilizzando l'energia elettrica da impianti nucleari francesi sloveni austriaci e svizzeri kettle tutti collocati sul crinale delle Alpi quindi esattamente sull'uscio di casa e il KGB a me va interiorizzato comune elemento di critica non possiamo pensare che si gira sempre pagina come se niente fosse mi mi ha mi sono permesso di dire questo
L'altro giorno consegna dell'Aspen il ministro Pecoraro Scanio ha detto ah ma qui parliamo del passato hanno capito allo dal passato ne possiamo parlare anche quando si riscontra che è un passato stupido non possiamo pensare che noi non giù noi giriamo pagina come se niente fosse accaduto io la pagina la giro volentieri ma deve essere riconosciuto
Che l'idea che noi siamo diversi dagli altri
Soprattutto in una realtà come quella europea non può passare non ha una sua logica noi dobbiamo stare al passo con gli altri giocare le partite con gli altri e sul tema del nucleo
Non possiamo pensare di chiamarci fuori Aldeno intermedi ricerca visto che abbiamo perso il PD il treno della della della di retta produzione di energia elettrica sul territorio nazionale e queste sono cose che secondo me richiedono un'assunzione di responsabilità delle pubbliche istituzioni fatte con
I modi dovuti
E quindi lo Stato fa un passo indietro
Nella produzione diretta ma ne fa un romantico nel fissare le regole con le quali i privati
Che vengono a a a competere sui mercati nazionali sono pronti a rischiare a giocare le loro carte questore io credo la impostazione che dovrebbe essere condivisa non è di destra o di sinistra testamento stazza di buon senso
E quando ci si divide su queste cose vuol dire che c'è purtroppo ancora molta strada da fare
Perché essere divisi su questo obietta vuol dire che questo è un Paese che preferisce mettere fuori un manifesto ideologico di affrontare le questioni per la completezza perché essere debbono
Grazie
A Daniele Capezzone
Beh riparto dell'ultima battuta sarebbe inutile dividersi in queste ovvietà che però per la verità livello vinta per ragioni di understatement ma insomma evidente che sono fra le super strategie per il paese e quindi il lo Stato fa un passo indietro
I aumenta all'attenzione la regolazione i privati fanno il mercato
Grazie intanto
Agli autori a formiche al moderatore agli illustri interventori per questa per questa occasione e
Nel mio intervento che sarà molto breve
Desidero partire da un paio di considerazioni
Parola grossa di cultura politica
Le decisioni della corte costituzionale
Ma prima c'è la Carta costituzionale
Presidente Tabacci diceva delle cose che mi sembra molto condivisibili io credo che rileggere quella parte che la nostra Costituzione dedica ai rapporti economici l'articolo quarantuno articolo quarantadue eccetera ci dà un quadro
Quadro in cui diciamo così la
La porzione liberale quella che
Io non so se in questo caso Giano fosse di fronte oltre il fronte nella costruzione costituzionale ma diciamo così che
La parte di facciamo la faccia libera alle
E qualcosa per la quale stare in pena rileggendo diciamo rileggendo leggendo quel testo il proprio io che non sono come dire un fan della idea
Di una assemblea costituente in questo momento perché non ne vedo
La praticabilità figurarsi un'assemblea di cento persone eletta col proporzionale per arrivare a cinquantuno su ogni cosa cosa verrebbe fuori insomma ci sarebbe da
Però ecco avrebbe un grande fascino l'idea di valorizzare nella Carta costituzionale quello che ha in Grande assente la parola mercato la parola concorrenza la parola competizione cioè fissare questi come elementi senza senza dei quali non non si va da nessuna parte da questo punto di vista è stata coraggiosa
La sortita di Franco De Benedetti quest'estate che ha detto beh Pratolini parliamo di come è fatta la Costituzione
Nulla è nulla è sacro e intangibile com'era la persona avere dello Statuto Albertino in questo stesso senso io vorrei ricordare un altro episodio che come dire valzer al protagonista
Per un verso Silenzio e per altri versi invece qualche attacco violentissimo
Siamo nella primavera del novantatré era l'ultimo intervento che pronunziato alla Camera allora da Presidente del Consiglio poi sarebbe tornato ad esserlo cito oggi senza riferimento alle date dagli ultimi interventi al Presidente del Consiglio nessuno sia malizioso
Giuliano Amato promozione la primavera del novantatré suo ultimo intervento allora da premier di quel governo
E fu un intervento straordinario
Del politico e del giurista
Chi fu tutto volto ad evidenziare e sull'atto
Dal partito
Ai partiti incerto dal singolare al plurale ma pur sempre la centralità del partito
E per altro verso sul piano economico
Tutto volto dicevo quest'intervento assegnare gli elementi di continuità tra regime corporativo
Fase diciamo costituzionale tutto volto a segnalare gli elementi di non cesura
Per usare un'espressione cara a quella grande stagione che fu quella del Partito d'azione alla mancanza di una soluzione di continuità la mancanza di un momento di cesura io credo che nella rilettura degli episodi
Anche negli anni più recenti questo retaggio non possano essere dimenticato
Come è nata e come è fatta la nostra Costituzione e per altro verso ripeto si riprenda proprio per tabulas l'intervento di Giuliano Amato del politico e del professor un intervento coraggioso davvero notevole e
Questo elemento di non cesura di continuità in qualche caso addirittura di continuismo siamo ancora lì
I cronici salta
Prima si citava con alcuni amici quella indimenticabile scena dell'Armata Brancaleone no in cui gli uni dicono agli altri onde lite
Sansa menta
E voi furono i Sanza meta ma d'altra via ecco l'impressione che i due poli diciamo dell'attuale realtà italiana siano in questa situazione uno da una via uno ad altra via ma la mancanza di metà liberale è una cosa comune
Perché centrosinistra parliamoci chiaro questi punti molto spesso gli è inutile e anche nei momenti migliori momenti dei provvedimenti di liberalizzazione parte che manca sempre un pezzo come presidente Tabacci dico
Ma anche quando nel pezzo su cui si interviene spesso l'approccio non è di apertura al mercato maneggi una nuova e magari migliore regolamentazione di un settore prima regolato in modo più odioso
Da un tentativo di ma il mercato è una entità che c'è tuttora in afferra
E anche a destra parliamoci chiaro quello che è stato presentato nel male
O si presenta nel bene come la parte liberale liberista no quindi qualcuno lo dice permettersi una medaglia al petto qualcuno lo dice permette un marchio di un falco comunque uno la vita
Poi quando uno va a vedere i pezzi di gara economia sociale di mercato
Nella migliore delle ipotesi è perché diciamo nonché fu riscoperta aperta della peggiore come è stato ricordato
Le evocazioni
Dei dazi e di tutto il resto allora dicevo ICCROM si fissa io credo che in una fase politica così confusa
Sia opportuno giocare meno al gioco dei contenitori
Giocare di più al gioco serio dei contenuti questi sono gli spartiacque piuttosto che diciamo attardarsi su chi è di destra che di sinistra
In base a a a un giochino gaberiano
E lo spartiacque questo è l'allargamento o la restrizione degli spazi di mercato o se volete a vederla
Nel senso opposto l'allargamento o la restrizione della sfera della decisione pubbliche collettiva rispetto alla sfera della decisione individuale o di mercato questo è il punto
Questa è la lente attraverso cui guardare ai problemi di questi
Di questi immensi e dei prossimi e se posso aggiungere una nota che spero non sia considerata polemica
Ma insomma in un passaggio politico critico per il centrosinistra
Io ho sentito da alcuni settori del centrosinistra
Evocare complotto dei poteri forti
Cioè show perdere diciamo tutta la poetica
Alla prossima diciamo così del complotto demo Pluto più o meno diciamo ma insomma
Occorre anche capire qual è il pulpito dal quale si lancia questa accusa
Se il pulpito è quello dei fax per cui da da un settore da un altro se tu insomma non starò qui a fare l'elenco che ciascuno dei presenti può fare dal settore bancario al settore telefonico i tentativi di intervento quelli usciti quelli non riusciti ma il fondo per le infrastrutture che è stato ricordato l'idea a mio avviso terrorizzante della rete delle reti una roba che tenga insieme
TLC
Gas elettricità altro tutto sotto controllo pubblico
L'amico Alberto Mingardi ha trovato anche l'acronimo giusto per questa cosa istituto reti italiane che fa sempre ieri diciamo sottolineandone dialogare
Io ho l'impressione che questa sia questa sia la sfida e su questo diciamo gli spiriti liberali ovunque siano collocati e comunque siano collocati come noto Jordan trasferta hanno però questo conto
Gli spiriti liberali centrosinistra di tagliare le unghie rispetta questi tentativi gli spiriti liberali di centrodestra di usare il Periodo Breve lungo che sia dell'opposizione come un periodo strategico in cui si ridisegna il profilo di quelli che si candidano
Per la volta successiva e però ripeto chiudo dedurre avevo iniziato cioè dalla citazione di Franco De Benedetti
Io credo che il tema e il petto lo dice qualcuno che non ama l'Italia assemblea costituente però l'idea di mettere mano alla Costituzione su quella parte lì su quella dei rapporti economici mi sembra qualcosa che non sia soltanto di valenza simbolica grazie
Grazie
Ora per chiudere la parola presidente Catricalà
Al quale appunto come un uomo come regolatore come garante ricevuti delle condizioni di mercato così come come è oggi nel nostro Paese chiedere
Appunto che idea si è fatto diciamo così del mercato in Italia ha fatto alcune battaglie che sono state molto valorizzate anche da ai media e non solo dei nidi è chiaramente quella sulle banche
Fatto interventi importanti anche sulla questione della riforma delle televisioni
Insomma dove sono ancora i settori in cui l'Antitrust prevedibilmente dovrà intervenire diciamo così visti i segnali che ci sono presidente
Ma decreto ancora una disposizione del CIPE nessuna sul successore definitivo nessuno insuccesso fallimento delle tale quindi la strada dell'Antitrust lastricata di i punti a favore punti in meno a favore diciamo non è che riusciamo a realizzare tutti i nostri desiderata
Io mi e ci tenevo perché sono state molte idee
Le nelle suggestioni che sono tutte sia dalla lettura del volume e sia dal dibattito ci tenevo a fare un po'una sintesi e
E alla fine dire cosa resta ancora da fare fermo restando che su ciò che si è fatto c'è molto molto da lavorare in termini di rifiniture di manutenzione
Le suggestioni sono state tante casaro per forza sintetico
Cominciando dall'intervento di Gross Pietro sulla sul capitale proprietario sulla rilevanza della nazionalità di questo capitale proprietario
Una volta in un dibattito
Con Carlo con De Benedetti che con Franco Debenedetti col senatore De Benedetti lui mi disse ma giochiamo ci ruoli cioè tu giochi a fare il tecnico io gioca a fare il politico perché ha avuto un'investitura
E devo dire che questo tema io l'ho ritrovato in questo libro
Che parte
Io ho letto prima agli articoli che riguardavano i saggi che riguardavano l'autorità poi essendo un giurista ho sofferto
Come tutti
I giuristi un po'del complesso di inferiorità verso gli economisti sono andato a leggermi subito Cesare Imbriani ho trovato due cose molto interessanti la prima e una sorta di reprimenda verso un uso di sentenza la Corte costituzionale che apriva questo Urso il apriva spazi chiese embrava hanno preclusi dall'articolo ottantuno della Costituzione alle leggi ordinarie cioè le sentenze dispensa della Corte costituzionale ma poi alla fine
Luigi tappo per
Sotto quella citazione c'è in fondo la stessa domanda che faceva Franco De Vecchi cioè chi rappresenta chi cioè noi chi rappresentiamo e quindi lo Stato nell'economia chi rappresenta
Vediamo quanti interventi di livello statale ci sono perché l'Antitrust naturalmente che è un aspetto di questo di questo intervento
L'Antitrust deve rispettare i principi della legge istitutiva del trattato quelli che si desumono dalla attività della Commissione europea
E
Per la Commissione europea per il trattato il il capitale proprietario è una variabile completamente neutro
Sia che si tratti di capitale pubblico sia che si tratti di capitale privato sia che si tratti di capitale nazionale sia che si tratti di capitale straniero europeo
Quindi
Chi è il proprietario di un'azienda
All'Antitrust in quanto tale non deve interessare non è detto che non debba interessare invece il politico perché e questo è un altro livello di intervento perché il politico ovviamente a una capacità è un dovere di sintesi di Monte esigenze tra queste esigenze probabilmente alcuni casi c'è anche quello di preservare in una determinata sede alcuni asset strategici
Non è il Messia dell'Antitrust il mestiere del politico l'Antitrust ha sedi capita deve contrastare questa esigenza per dovere istituzionale
Ma
C'è un altro
A livello che è un livello che spesso non compare
Ne ne dibattiti nel mese perché tra il livello tecnico neutrale
E il livello politico c'è il livello burocratico
Che è un livello di attività finalizzata cioè il burocrate non la non è indifferente rispetto ai fini della propria azione non può restare indifferente l'Antitrust deve restare indifferente anzi
Già con la inclinazione finalistica minima che ho dato io a tutela dei consumatori mi sono portato dietro una serie di critiche però
è una cosa un allievo inclinazione ma il burocrate noi burocrate deve rispettare gli indirizzi politici
Sia che questi vengano dal governo centrale sia che vengono dai governi locali ecco quaestor settore che è mancato
In Italia l'intervento all'economia per cui non c'è stato una mediazione tra il livello politico e il mercato
E questo ha costretto il mercato ai scelte che spesso contrastavano con regole tecniche di mercato spesso
In realtà poi non bisogna citare Baigent fra intimi per capire che non è mai Successo
Che una nazione sia stata rovinata da regole di mercato il mercato non ha mai fatto male ha solo portato bene
Pensiamo al bene che ha portato in America quando ormai lo sviluppo già c'era stato tutte le leve del potere economico delle della né della fiscalità tutte le regole del le leve creditizie volenteroso atomizzate l'immissione della concorrenza portato lo sviluppo
Dagli anni settanta agli anni Ottanta in un lungo periodo che nessuno avrebbe immaginato in termini di crescita di benessere e di reddito e di libertà
Perché dalla libertà di mercato poi deriva anche la libertà politica
Quello che io credo sia mancato il proprio questa funzione
Perché è chiaro che
Chiunque si avvicini al mercato in termini liberi da preconcetti ideologici vuole un mercato il più forte possibile il più esteso possibile è uno Stato il più leggero possibile lo stato del meno Stato possibile
Ma allora se è questo che deve accadere
Tutte le attività economiche devono essere gestite nel mercato e Allo stato spetta solamente il compito di appaltare alcune attività
Chiede con essere appaltata secondo tutte le regole di concorrenza eccetera eccetera ma chi è devono avere poi quella finalità pubblica al quale lo Stato
Pensa aggiustamenti Loverre né provvedere non lo so il servizio pubblico per la RAI per esempio il servizio universale per le Poste per esempio
Ma lì quello che ci deve essere è un contratto di servizio forte stringente con regole precise con funzionari dell'amministrazione che ne sappiano far rispettare
Senza bisogno poi di tante autorità che debbano intervenire per dire qui la qualità è buona cosa queste autorità locali che sono che stanno nascendo sono un fenomeno preoccupante
Perché sono un fenomeno di via di deresponsabilizzazione dell'attività del Comune
Il Comune appalta il servizio di
Trasporto pubblico tra l'altro magari in autobus
E abbia il Comune appaltato il comune regolatore il comune che anche consumatore
è il comune che da anche il servizio cioè tutto in casa a un certo punto per forza si dice chi controlla un attimo che il servizio sabot un'autorità indipendente
E ci siamo santificato i non è così
Indipendente da chi quell'otto bit
Indipendenti in che termini che cosa può realmente fare un intanto fare una relazioncina in cui l'Iraq bene gli stand non sono stati sempre rispettati magari il servizio pubblico è pessimo
Ne risponde direttamente il politico perché delle cose che non vanno bene poi è inutile dire l'autorità non ha funzionato
Il ne rispondono i gli eletti ne risponde il sindaco non risponde la Giunta perché i termini in termini di consenso è questo che si perde a livello locale
Ed è forse anche addirittura neutro
Il lo strumento che si è scelto per appaltare dice ma io ho scelto che ha vinto la gara va bene hai scelto male in termini politici paiono spesso ma io ho scelto in house perché dovevo tutelare di più l'occupazione di queste persone qua dentro va bene hai scelto male se il servizio non funziona
E regola poi vorrebbe democratica che chi ha sbagliato non venga rieletto in alcuni casi succede
In alcuni casi del genere ma che cosa manca inverta manca la certezza dei ruoli perché una volta che io appalto io devo avere poi la capacità tecnica giuridica ed economica di controllare il servizio a chi lo ha portato
Di controllare io la qualità del servizio non mi serve un'autorità locale che definisce lo standard sono io che lo definisco in base a quanto ti pare
Ecco allora che se rimettiamo le cose un po'in ordine ciascuno con le proprie responsabilità
E dotiamo la burocrazia locale e centrale di competenza di cui hanno bisogno
Di una forma di responsabilizzazione di cui hanno bisogno
Probabilmente la politica ridurrà
La propria all'intervento perché ci sarà il tecnico che definisce B qui c'è stato
Una contratto di servizio che è andato bene per le Poste hanno portato effettivamente la cartolina anche sulla pare nel paesino di montagna dove non arriva mai neanche la telefonata ma la cartolina venuto apposta
Quant'è stato il costo questo costo noi
Semmai lo forfait Tiziano
Ci mettiamo d'accordo però chi viene riconosciuto
Tutto quello che invece non ne
Nelle costo tutto quello che in più te lo devi guadagnare sul mercato
Allora noi non avremmo più
Uno Cannone RAI che viene aggiornato dal ministro in base a ragionamenti tecnici a ragionamenti scusate politici conviene al fare aumentarle Nomentana
Si crede quant'è in base a una regola tecnica hanno fatto il loro dovere non l'hanno fatto ci sono penalità da applicare e ci sono cose in più che devono fare in ragione delle delle missioni si dà il Budget in ragione degli obiettivi
Non ci utilizzerà il BancoPosta per pagare le perdite che si hanno dal servizio postale
Avremmo due soggetti probabilmente diversi di cui ciascuno farà il proprio mestiere ma questo significa ovviamente
Poi a livello locale tutto quello che deve accadere la fine sostanziale poi delle gestioni in house perché una volta che il contratto di servizio che regola effettivamente i rapporti in regola sul piano
Di vera reciprocità del dare a vere nella corrispettivi tale la sino alla grammatici tale la funzione contrattuale
Allora non serve dall'in house so anzi mi conviene darlo come diceva prima Tabacci a uno straniero perché lo controllo mette in luce alla fine paradossalmente
Mi conviene fare tutto fuori e niente in auto sul perché se le cose vanno male io quel signore che si comporta male lo posso sostituire
Ora ditemi voi se noi possiamo sostituire l'Agenzia delle entrate l'Italia con le quali c'è un contratto che regola i rapporti tra Agenzia delle entrate ministero delle finanze la sostituiamo con chi
Se tradisce la sua missione se fa Morara azzarda se non si comporta come qualsiasi agente corretto sedere
Il libro è pieno di queste suggestioni
Ovviamente anche nel libro più volte ritorna la domanda di Franco Debenedetti a domanda di Imbriani si rappresenta chi
Quello che manca oggi io penso sia proprio il momento vero di rappresentanza di una funzione che è tipica dell'amministrazione attiva che non è la funzione dell'esecutivo mai la funzione di tecnici pochi
Come dovrebbero essere meglio pagati come dovrebbero essere
Più attenti all'interesse pubblico che all'interesse personale di non perdere il posto come dovrebbero essere secondo Costituzione tutto questo i nostri dipendenti siamo invece la situazione in cui
Sistemiamo tutto
Pure i precari sistemiamo lo Stato s'ingrossa si duplicano le strutture anziché ridurle ed è chiaro che uno Stato così grande così
Forte nella sua misura nelle misure così elefantiaco per forza invade
Per forza sottrae settore il mercato io parlo di Stato
Per intendere lo stato allargato infangato possibili comuni
Che ormai hanno tante di quelle municipalizzate che io mi prendo come esistono ancora i privati nel settore dei servizi pubblici locali c'è alcune inizia in cui ancora possono stare probabilmente per delle perché poi queste
Queste realtà locali non è che sono tutte inefficienti alcune sono efficienti alcune vanno bene e la stessa Antitrust assentito alcune operazioni di aggregazione come tutte le utilities emiliani nera
Come quando c'è stato tra piemontesi
Milanesi e una forte aggregazione per l'energia elettrica sulle municipalizzate perché dire di no se sono economicamente vantaggiose e sono vantaggiose per il mercato e per la concorrenza
Ma nella gran parte dei casi
Quello che vediamo è una gestione annacquata delle risorse è un servizio sempre peggiore è un intervento sempre più forte della politica e meno dello Stato amministrazione meno del Comune meno della regione
Chi rappresenta chi quindi
Io penso che
Negli studi alla Corte costituzionale
Siano state espressi poi i principi e i principi non sono poi quelli che noi apriamo quotidianamente perché la politica entra troppo spesso nella gestione diretta
Perché le autorità
Molto spesso involontariamente sconfino hanno la stessa Corte cost e a un certo punto parlando all'Antitrust e dice
Della concorrenza le funzioni dello Stato non sono quelle di tutelare la concorrenza ma di promuovere la concorrenza
Va promossa e in questa fase obiettivamente con la promozione della concorrenza si affida all'Antitrust un compito che non è
Puramente
Tecnico magistratuale
Come qualcuno vorrebbe
Perché se non dovesse avere anche qua
A parlare c'è chi vorrebbe che non parla sì ma intendiamoci perché dice tu dovevi parlare
Quando c'è un'indagine in corso ed è giusto ci mancherebbe cioè l'indagine a me pare
Non devi parlare su batterie nelle quali non ha indagini in corso e anche il retaggio alla taccio sempre la propria competenza però nuova promuovo mi guadagno metà del mio stipendio e non lo guadagno tutto
Vorrei dire un'altra cosa molto bella su questo libro e ben coordinato
è stato ben coordinato e piacevole da leggere devo dire che quando ho visto il titolo detto ma un libro di trent'anni fa
Cioè dico negli anni Ottanta poi
Quindi bisognerebbe ecco concludo realmente qui leggere prima i saggi e poi rendersi conto bene del titolo e capire che il tutto il visto nella logica attraverso la lente
Nella nostra giurisprudenza costituzionale che è secondo me un fare un po'per tutti noi anche se come addetta Imbriani in passato qualche discrasia c'è stata grazie ma
Prima di
Magari chiedere se ci sono eventuali domande dalla situate poche domande di potevano andare via
Voglio andare via voglio andare via tutti i loro le chiedo di un'altra visto che siamo tra noi ci dica cosa pensa di questa sortita e nell'in Spagna è troppo presto la veramente qui non posso parlare attuato va bene gravare allora buona serata