Vivere senza dolore, vivere con i malati

Si tratta chiaramente
Ahmad era mia particolarmente cambiare
Sono
Allora
Ma no vengono
Allora buongiorno buon giorno benvenuti
Benvenuti a questo incontro dal tema molto impegnativo vivere senza dolore vivere con i malati
Con iniziatore Polledri in questi giorni ci siamo parlate in Popper affrontare questo argomento
Che è un argomento
Non serio è un argomento severo per rubare una parola che si usa spesso parlando di dolore
Eravamo sul fatto del perché in Italia per molti anni questo argomento sembrava un tabù o quanto meno era ignorato sia dagli operatori dell'informazione
Io purtroppo la presento sia anche dalla politica
Che in qualche misura aveva delegato
All'esecutivo la gestione e la organizzazione del tempo
I pareri sono discordi però su una cosa eravamo d'accordo
Che più che una mancanza di volontà una mancanza di scelta era forse una questione che andava al di là
Delle delle scelte nazionale era forse una mano una paura un future cioè il dolore è una di quelle cose che non è che si apprendono passo con lo studio occupino Lauria il dolore è qualcosa che come la nascita insita nell'uomo tutti noi abbiamo esperienze a chi ha una certa età naturalmente avuto esperienze o dirette
O di carica hanno vissuto
Questo dramma e quindi tutti secondo me abbiamo un po'dura da affrontare questo argomento
Il risultato è questo pudore però sicuramente è stato un risultato negativo
O quanto meno asportato si che non se ne parlasse non parlandone probabilmente abbiamo rinviato di qualche decennio la soluzione
Perché la soluzione c'è e se non c'è la dobbiamo trovare sono dieci milioni le persone che ogni giorno in Italia devono fare i conti con il dolore
In Italia questo una statistica che spero qualcuno mi contesti solo sette ospedali su mille cento hanno un reparto dedicato al dolore
Il cancro rappresenta solo il cinque per cento dei soggetti che hanno dolori secondo una ricerca europea che ha riguardato quindici Paesi più stele
Il ventuno per cento di persone che hanno dolore sono cadute in depressione il sessantaquattro per cento non sono più in grado di lavorare i diciannove per cento hanno perso il lavoro
Solo il due per cento è seguito da medici specialisti
Secondo Zucca
Che il Presidente della Società Italiana per le cure palliative in Italia sono trecento mila le persone che tutti i giorni avrebbero bisogno di un altro Pia antalgiche antalgica di fine vita
Si richiede il dolore come malattia sociale
Le strutture per
Affrontare il dolore sono pienamente assenti nel centro-sud
L'Italia è l'ultimo Paese in Europa nella terapia del dolore
Potrei andare avanti però non lo faccio perché siccome il relatore di oggi sono persone esperte a differenza di me vorrei che parla solo questi sono dati che giornalisticamente parlando sono scoop di ritorno nel senso che io per primo sulla sorpreso della realtà
Ma non ho fatto una ricerca non fatto uno studio aperto applicato dolore terapia e internet è mia scaricato una serie di schiaffi a giornalismo soprattutto lo
Per questo credo che il convegno di oggi sia un convegno particolarmente importante lo dico senza retorica perché credo che la proposta anche che ne uscirà alla fine
Siano posta ha solamente degna
Di essere portare avanti però io direi subito adesso la parola ai nostri relatori primo fra tutti nostro ospite il presidente
Del il gruppo della lega nord del senato Roberto Castelli
Grazie saluto a tutti partecipanti intento da soli situazione per vedere un
Uno staff di relatori così qualificato tolto ovviamente
Il chi vi parla
Io credo che noi stiamo vivendo tanti paradosso in questo momento nostro paese di natura dire sopra tutto culturale prima che politica
Ma un paradosso che più mi sta colpendo quello del quale vorrei rendervi partecipi
Stiamo discutendo molto di pena di morte di questi tempi soltanto pochi anni fa voi sapete alla costruzione abolito
Nel quarantotto la pena di morte come appena e Ri.Rei su questo credo ci sia una
Unanimità comunque larghissima condivisione da parte di tutta l'opinione pubblica
Pochi anni fa è stata abolita la pena di morte da codice penale militare
Proprio in questi giorni questa settimana abbiamo affrontato il tema al Senato per togliere anche la previsione di pena di morte dal dettato costituzionale che come sapete appunto la prevede invece per e venti di guerra
C'è questa iniziativa sicuramente meritoria del Governo di lanciare questa grande campagna mondiale contro la pena di morte
E quindi si porta avanti e quella che è una battaglia sicuramente condivisibile perché anch'io
Come credo la larga maggioranza Dinoi ritiene che la pena di morte sia da cancellare quanto meno dai codici penali civili anch'io ritengo come una larga maggioranza di voi che nessuno possa togliere la vita
Bene per contesto invece siamo c'è tutta una serie d'iniziative sia legislative ma che derivano evidentemente dalla
Una forte spinta di natura culturale per cui invece si parla di pena di morte verso gli innocenti
Perché si parla contermini offre mistici alcune volte tu Coratti di eutanasia di dolce morte
Da io dico infliggere uso questo termine così pesante
A esseri umani che spesso non non si sa bene se poi sono perfettamente nel pieno delle loro capacità di intendere e di volere e quindi non non si sa assolutamente se in questo modo si da seguito loro atto di volontà oppure si fa un atto d'imperio e credo che questo sia un paradosso assoluto da denunciare cioè noi siamo mobilitati tutti per evitare la pena di morte a dei colpevoli che invece c'è una parte fortunatamente oggi solo una parte che io spero minoritaria del Paese le forze politiche che si mobilita per inficiate da di morte innocenti io credo che questo convegno quindi abbia una duplice un duplice scopo che io condivido pienamente e condivido pienamente entrambi da un lato a denunciare questo paradosso e dall'altro però fermarsi soltanto la denuncia ma indicare una via io sono molto grato al collega Massimo Polledri che ha voluto fortemente questo convegno sono grato molto agli assessori
Alessandro Cè Tosi che sono qui con noi Flavio Tosi per investe assolutamente autorevole per vedere se questa via cioè per indicarla e attualmente ringrazio moltissimo anche tutti tutti i relatori
Qual è la figlia avvia sta in quello che il dottor Masi ha comunque anticipato io credo che ciascun essere umano
Questo è su questo tema si sono esercitati tantissimi studiosi iscrittosi pensatori sul tema della morte però credo che un dato sia assolutamente in dubbio la morte fa parte
Inestricabile della vita questo è un dato che noi dobbiamo accettare allora credo che il tema sia quello non di sollevare dalle sofferenze un essere umano togliendolo dalla vita ma cercando di aiutarlo e abolire questo sì il dolore ebraico credo che a fronte potremmo lanciare questo slogan insieme l'abolizione della pena di morte come punizione aboliamo aboliamo il dolore che è una punizione terribile che va sugli innocenti dottor Masi ha detto una cosa che mi ha colpito moltissimo nessuno di noi se avanti con gli anni
è stato esente da un'esperienza dolorosa di questa natura o perché l'ha subita su se stesso sui propri cari
Naturalmente io mi fermo qui perché poi indicata la via essa deve essere sviluppata da da tecnici e oggi ne abbiamo al massimo al massimo livello
E quindi saranno loro che svilupperanno le indicazioni natura tecnica che devono essere perseguite
Sicuramente per quanto mi riguarda da presidente di un gruppo parlamentare
Indìco qual è la mia via che è quella di agire sia nei confronti opinione pubblica sia in Parlamento per esercitarsi su esercitarci su questo tema lasciando perdere invece varie le ha tutte le altre forme più o meno due colorate
Di pena di morte dedichiamo ci alla vita credo che questo sia il tema fondamentale e dedichiamo ci con mezzi sia personali ma anche finanziari perché effettivamente queste queste terapie postuma c'è necessità di tutto di medici strutture e tutto quanto per poter invece andare verso questa direzione e cercare di alleviare il più possibile le sofferenze di esseri umani perché su questo credo che non vi sia nessunissima e contro indicazione di natura politica e di natura filosofica né di natura ideologica quindi questo è il tema che vogliamo sviluppare tanti l'hanno sviluppato con iniziative singole credo che sia una delle prime volte che invece si cerca di formulare intorno a questo tema un largo consenso quindi io ringrazio veramente i relatori che ha avuto l'idea di questa di questa giornata
Di studio riflessione io vi chiedo scusa ma ho un in si dice sempre fa un altro impegno però è vero che aspetta l'aereo perché è un importante incontro a Milano d'altro canto il contributo io potevo dare finisce qui vi lascio
Rinvio posto magari a chi lo può
Occupare più utilmente su questo tema grazie
Toxic
Presidente Castelli la presenza invece di un presidente il gruppo parlamentare è una presenza importante l'impegno che lei ha preso lo abbiamo registrato con grande che eccetera
Cattiva informazione e disinformazione informazione ideologica e io credo che queste sono tre chiavi di lettura per affrontare anche l'altro tema che è stato evocato
Da Roberto Castelli
Pochi minuti fa
Quello della eutanasia senza fare giri di parole inutile non chiamarla con il suo nome
Nelle dei fogli introduttivi che il senatore Polledri ha messo una mia cartellina c'è una frase mia partitamente colpi esistono Maletti è inguaribili ma non esistono malati che non si possano curare io credo che questa sia una frase al di là della bontà
Semantica credo che sia veramente un
Il punto di vista centrale per affrontare questi problemi perché quando parliamo di malattie parliamo di umanesimo bioetico parliamo di medicina parliamo di sollievo dobbiamo come sempre mettere al centro delle nostre cercavo
Se per un attimo dimentichiamo questo rischiamo di fare più danni che ebbe oggi qui abbiamo una testimonianza che è una testimonianza non solamente di dolore
Ma una testimonianza soprattutto di competenza e di esperienza
Quindi con particolare attenzione ascolterò quello che ci dirà ora
Il dottor Mario Melazzini
Presidente del l'AISLA
Dottore
Aveva però
Io prima di tutto ringrazia ringraziamo Massimo fallimenti
Per questa bellissima iniziativa che ha avuto
E in particolare
Di queste norme sensibilità nei confronti di una problematica è così
Così chiacchierata ecco diciamo che se gli ultimi Nesi stanno a scatti
Può
Portatori di notizie è informazione poco chiare utilizzando bello che impropriamente continuano a chiamare casa dimenticandosi richiedenti di entrare a casa c'è un individuo a scena persone
Ecco fosse questi eventi ci hanno permesso un attimino di riflettere
Su quello che è veramente il problema fondamentale cioè la bando non abbandona assistenziale
Ecco io mi trovo in questo momento è in testa questo luogo in una duplice veste
Anzi tre riceviamo avviene
La prima di cui sono anzi è fiero di essere malato di essere amato di una patologia neo note dice rassegna
A una lega una patologia neurodegenerativa che l'ASL ha sclerosi laterale amiotrofica una malattia che comporta la morte dei motoneuroni che sono cellule deputate apportare gli impulsi alla muscolatura volontaria
Cioè tutto ciò che è volontario movimento viene inibito e si va incontro a paralisi non solo i movimenti che si permettono di muoversi
Cioè muovermi entità camminare ma soprattutto di parlare correttamente respirare elettrico alimentarsi correttamente
Ecco
Però sono qua anche e soprattutto come rappresentante di malati
Sclerosi laterale amiotrofica ma anche come medico o la fortuna di fare sono monco ematologo continua a lavorare ecco quindi la mia esperienza quotidiana la mia quotidianità con i miei problemi
E soprattutto son felicissima direttore Masi e ha detto che solo il cinque per cento
Dei malati oncologici ecco la necessità di ispezione necessità c'era il novantacinque per cento che ha necessità di supporto di assistenza contro il dolore
Dolore inteso anche come sofferenza eccetera sono soprattutto malati affetti da patologie croniche degenerative
Ecco quindi io mi trovo qui e fare alcune riflessioni
Soprattutto che partendo dal punto di
Iniziale che né i medici spesso siamo abituati a trattare la malattia
Ecco e qui mi riaggancio una vecchia frase di un medico un po'contestatori inizia mai apparsa ad Hamsik diceva che se tratti la malattia poi vinsero poi per se tratti
Il malato vinci sempre questo vince sempre sia il malato ma vinciamo soprattutto noi operatori sanitari alcune riflessioni mie dapprima antica positiva ecco
Ho cercato di definire quello che è il rapporto medico paziente quindi un patto di cura tra un individuo che ha un bisogno e la volontà di fidarsi ed un altro individuo che ha la conoscenza
Ed il desiderio di rispondere
Ecco però se noi la prossima diapositiva Grass se ne andiamo c'è ancora questa bellissima c'era ai tempi alla fine della mila e quattro mila e cinquecento praticamente questa bellissima definizione nei confronti del medico e c'è una persona che era abile nell'arto che curare e familiare con le risorse del corpo
Che sia sincero che non avviene negli occhi altro che la salute del paziente che sia scrupoloso
E ne prenda la responsabilità quindi praticamente già la fine negli anni del mille quadri dal mille cinquecento il rapporto medico-paziente all'altra diapositiva
Se si basava sulla competenza su questo definizione di beneficenza che non è molto non mi mai secondo me non è molto più attuale e soprattutto di dirigenza
Ma veniamo ai giorni nostri il proprio al che si parla tanto di diritti
Di diritti esigibili in qui si cita la morte
Come principio di autodeterminazione del malato di autonomia di malato di Scelta ma soprattutto come si si tratta di un diritto esigibile
Come ho già detto più volte almeno questo mio pensiero personale che la morte non è un diritto forse è un fatto e soprattutto fa parte degli eventi naturali della nostra dritta soprattutto ai medici col nostro nuovo Codice
The ontologico netta di dicembre dello scorso anno è stato ripubblicato l'articolo tre ci sono gli articoli che io mi sono inculcato bene interessa l'articolo tre fra i doveri del medico e cioè di tutelare la vita
Gli il soprattutto all'articolo sedici all'articolo diciassette contro l'accanimento e contro l'eutanasia parlano da sé
Il prossimo anno collettiva è l'ultimo che invece si interessa moltissimo nella giornata di oggi c'è l'accompagnamento
Accompagnamento ai malati l'assistenza al malato a prognosi infausta a me è piaciuto moltissimo perché prima sa sapete questo per non addetti ai lavori questo articolo era assistenza ai malati inguaribili ecco
A me piace moltissimo a prognosi infausta perché introduce veramente bene il concetto di paglia azione che purtroppo nel nostro Paese
Non esiste cultura
Soprattutto fra un ai medici anche
Non non me ne vogliano male i colleghi presenti ma soprattutto anche tra la popolazione generare si identifica la palliazione solo ed esclusivamente come cure di fine vita cioè il malato terminale ma chi è il malato terminale
Vi posso considerare io malato affetto da sclerosi laterale amiotrofica che
Nell'ottantacinque per cento dei casi muore in tre anni e mezzo cinque quattro anni se non supportato ma a questa grande fortuna che con la tecnologia anche se ritiene molto demonizzata riesco viva tengo alimentato artificialmente anche se alcuni considerano la nutrizione Feralpi non non sono di questo avviso
Non è un accanimento almeno quando mio modestissimo parere
Per essere qui a parlare
Lavorare anche in ospedale nel mio ospedale nella mia sensazione sono ho fatto la scelta di ventilare con supporto ventilatorio
Meccanico con una maschera che durante la notte qualche ora durante il giorno mi aiuta ecco queste paglia Simone ma fallì azione che vi migliorare drasticamente c'è il concetto apparirà strano Est verso la qualità della vita
Io non mi sento malato semplicemente alla sola però colla sulla che mi cammina a fianco
Riesco a fare molte cose ecco qui con il proprio l'articolo trentanove che noi medici dobbiamo tenere conto ben presente nella prossima diapositiva invece che né i medici io mi son chiesto quando sono passato dall'altra parte
Con questa bellissima fare di Kierkegaard
E cita proprio se davvero ci vuole aiutare qualcuno bisogna prima scoprire dove si trova e questo segreto dall'assistenza se non riusciamo a scoprire
è solo un'illusione credere di poter aiutare qualcuno ecco questo mi ha fatto molto molto meditare
Ecco la prossima diapositiva oltretutto nostro piano sanitario nazionale
Qui abbiamo tanti politici del Duemila proprio nel triennio due mila e sei mila otto abbiamo degli assessori alla Sanità parlano si parla molto sull'umanizzazione delle cure
Ecco
Io aprirei una parentesi e lascio solo aperta lo spunto della riflessione perché purtroppo l'umanizzazione delle cure rimane scritta solo esclusivamente sulla carta e non viene applicata se non diciamo non dico sporadicamente ma non molto frequentemente
Nei nostri reparti ospedalieri ecco allora a questo punto ricorriamo almeno mi sono questa è una mia considerazione personale che cos'è che è importante
Per noi per il nostro malato per riuscire a curarlo farlo scrivere senza dolore ecco la prossima diapositiva né riuscire a impostare sino al prossimo ancora ecco
Una corretta impostazione del rapporto medico-paziente venire a creare quell'empatia giusta fra sì creare quel rapporto quell'alleanza che c'è perché soprattutto la condivisione dell'informazione da fornire al paziente i propri familiari questo Nenni incipiente non ci poniamo molta attenzione ma l'informazione è uno dei principali bisogni
Prima unitari per il mandato della famiglia soprattutto questo spiana la porta alla consapevolezza sarà consapevolezza del malato
Su quello che la sua malattia al percorso di malattia ecco la prossima diapositiva rapidamente
Quelli che sono quello che manca sui bisogni principali del malato la comunicazione che spesso non si riesce a stabilire come quando effettuarla soprattutto il fatto di personalizzare questa comunicazione L'Espresso in MD ci siamo abituati a parlare in mediche
Più difficile
Il problema più affrontiamo con parole grosse non condividiamo con la famiglia e ci dimentichiamo sempre che la malattia non è solo dell'individuo ma la malattia la sofferenza il dolore anche dalla famiglia
E soprattutto questo verrebbe a spianare e costruire quell'alleanza terapeutica che spiana la strada alle decisioni al decisione che in quello che dicono no sì autore anglosassone
Quindi la condivisione delle scelte delle strategie si parlerebbe più di accanimento terapeutico superiore per i più curiosi Sanasi senza
Saltiamo la prossima diapositiva e andiamo a un altro bisogno fondamentale che proprio sull'informazione
Quello che vi dicevo prima quanto tempo noi medici dedichiamo
All'informazione sulla malattia sulle problematiche Caravati Ata sui le soluzioni che possiamo dare questa magia ma soprattutto sui diritti io parlo nel esperienza personale fa un lavoro pubblicato recentemente su una nostra lista di Oncologia il tempo medio dedicato alla comunicare la diagnosi ammalato oncologico è di circa tredici minuti
Voi mettetevi nei panni di un malato fra io curo soprattutto linfomi senza la lancia un linfoma a terapie queste questa traccia non faccio così non l'ho mai fatto e non lo farò mai però un attimino mi sono messo ancor di più dall'altra parte
Quanto tempo dedichiamo informare il il la persona persona fragile sui suoi diritti
Quanto tempo io mi son chiesto io i miei assistenti abbiamo detto
Al malato questo il certificato di esenzione di malattia col codice di esenzione zero quarantotto sulla malattia neoplastica hai diritto questo quest'altro quell'altro ora devi fare così
E questo è un tu cioè perché veramente nel non spendiamo cento
E non spendiamo a tempo la prossima da positiva sul fatto quello che sono i veri bisogni del paziente che a volte sia il dolore sia la sofferenza alla sofferenza psicologica sui bisogni psicologici soprattutto non ci rendiamo conto di quanto sia importante la gestione del disagio emozionale
Soprattutto i grossi problemi sulla quotidianità della gestione del problematiche che la malattia sita soprattutto uno dei bisogni fondamentali è la necessità di essere ascoltati quanto tempo noi dedichiamo all'ascolto ai nostri malati
Ecco questo è una un problema estremamente grande è un problema è una criticità enorme perché la sconto
Il sapere che qualcuno ci ascolta diciamo un valore aggiunto per quanto riguarda il controllo dalla sofferenza di questa persona
Poi vedremo anche con il la prossima diapositiva e io mi rifaccio sempre a questa frase di Madre Teresa di Calcutta e del rilancio leggere
Ma che mi ha fatto molto molto molto riflettere un altro dei grossi problemi dei grossi bisogni
Malato
La prossima diapositiva Pellegatta dal dolore e la sofferenza e la vergogna su questioni ci interroghiamo proprio poco
Un vecchissimo lavoro pubblicato in seminarono ematologi del mille novecentonovantasette poneva delle domande
Agli oncologi agli onco ematologici sul fatto se la più importante trattare il dolore fisico piuttosto che la fatiche il malessere l'assegni al senso di disagio eccetera
Ecco Noè oncologi avevamo risposto novantasette per cento per il dolore
Mentre la risposta dei pazienti era per il sessanta e passa per cento sul malessere sull'astenia sulla fatica
Ecco questo né questo un vecchissimo lavoro del novantasette mentre
Questi sono dei bisogni che a volte noi diamo per scontati o non consideriamo mentre per la persona per la persona malata per la persona fragile sono estremamente importanti dalla prossima diapositiva
In questi
Giorno in questi mesi in cui si parla tanto di aiutare a morire ecco io parto dalla mia esperienza estremamente personale sulla mafia sulla mia presunzione che ho avuto quattro anni fa quando mi sono ammalato di essere
Medico pur non essendo neurologo di
Saper leggere fra le righe sulle statistiche di questa malattia
E qui dico la verità ho desiderato anch'io a morire anzi
Ciò lavorato per un anno e mezzo su questi idea Maniero lontananza da tutti però
Ecco mi ha permesso di capire perché aiutare a morire ecco diverse domande perché può essere desiderio del malato cioè del paziente può essere l'atteggiamento stesso del medico
Può essere anche l'atteggiamento dei familiari
Fra il perché ecco io mi queste sono risposte che ho dato a me
Tempo fa ventotto Chan perdette il significato della vita
Una disperazione esistenziale soprattutto la perdita di dignità
Però né nel prossimo
Avanti andiamo avanti prossima diapositiva questo lavoro uscito nel due mila e quattro sono evita di fare consonanti
Che cita l'associazione tra fattori clinici e desiderio del paziente per anticipare la morte
Nelle malati di cancro terminali i loro dottori per quanto riguardava il paziente era la percezione soprattutto di essere di peso per gli altri
La depressione la bassa coesione familiare ma anche il medico vedette
Chi era soprattutto un passo training in Psicologia un'incapacità del medico a far fronte a livello emozionale del paziente
Ecco allora mi son detto io medico che mi trovo davanti mi son trovato in venticinque anni di carriera una volta sono malato ma ha chiesto dottore mi aiuti a morire ma
Questo era un malato con la moglie che non perché sentiva di peso una moglie soprattutto aveva un ragazzo psicotico
Lorena come medico l'atteggiamento del medico alla prossima deposizione proprio ritiene spesso ci troviamo abbiamo studiato non sono il sale guarire quindici una di fronte all'impotenza guerriere
Ci troviamo a volte aggressivi abbiamo paura sto soprattutto sul si sfocia volte nell'accanimento ma per fortuna possiamo anche aiutare a vivere ecco io sarei a vivere che sono motivazioni del paziente
Atteggiamento sempre del medico ma soprattutto nel senso la speranza inteso non come illusione Pietro la sala per la definizione caporione speranza
Saltiamo la prossima diapositiva andiamo soprattutto l'atteggiamento del medico
Anteriore in Sudamerica fondamentale che io sono un fautore lasciando è stata che la presa in carico
Presa in carico globale del malato vuol dire
Sappia quello che mi han detto poco fa assi ascoltarlo assisterlo
Non vuol dire farsi partecipe delle sue emozioni mentre nel faccina e soprattutto ecco io ho trovato questo lavoro di Cochin ok uno psichiatra neuropsichiatra americano che ha fatto a
Ha innescato quella che la Dynit insperati
Vera fugato lavoro con la dignità e l'occhio del curante quanto volte
L'occhio del curante il nostro sguardo lo sguardo degli operatori sanitari nel malato può fargli riacquistare dignità può aiutare una la sua sofferenza nel suo dolore
Saltiamo alla prossima diapositiva qui veniamo a un concerto proprio paesi sarà un attore molto più
Molto più bravo di me però ecco il concetto dell'hospice
Nato dalla Sounders tanto tanto tanto parco nell'hospice proprio come luogo di vita di assistenza di ricerca soprattutto con l'obiettivo di favorire la sacra natura vita della vita e della morte
Ecco questa importante noi in Italia non abbiamo questa cultura guardate la prossima fra nella prossima diapositiva queste bellissimo quello che le dicevo resa foto che è una gentilmente concesso mio carissimo amico
Che dirigi un hospice qua ne Channel Norditalia
Quella te lo sguardo di questo operatrice sanitaria con questa paziente parla da solo l'hospice è anche luogo rigidità di cura della persona come vedete
Si farà messi in piega
Una malata si è portato suo Gallo perché voleva suo Canaletto è anche bello dal punto di vista come come struttura ecco queste sono alcune frasi i prossima diapositiva quelle frasi dell'hospice che può l'ultima vi vi prego di leggere che si può dimenticare il degrado del proprio corpo se lo sguardo degli altri e carico di tenerezza
Ecco questa è una frase bellissima che mi ha fatto pensare tantissimo quanto noi possiamo essere d'aiuto nella
Nel percorso del dolore della sofferenza dei nostri malati la prossima diapositiva questi lo definisco un ragazzo pentito ci sono i pentiti di camorra ci sono i pentiti del suicidio assistito
Questo ragazzo che era stato contattato in Svizzera sapete che a fine settimana per Mario spera di svizzere passano delle associazioni e così tutti requisiti Roma di finita se eccetera
Vedere se c'è qualcuno indirizzato a fare questo percorso questa ragazza aveva scelto il suicidio assistito ma grazie all'aiuto di alcuni volontari aveva riscoperto la voglia di vivere
La prossima diapositiva ecco
La speranza però che le dicevo prima persa una frase tratta da un libro di un nostro di un collega ovunque Mazzola come africano ci Rocco Krugman che dice che la speranza il sentimento confortante che proviamo quando scorgiamo
Con l'occhio della mente is il cammino che può conduce una condizione migliore né questa né veramente importante
La prossima diapositiva
Sull'interesse primario qui non visto a citare la convinzione di Orvieto che ormai negli ultimi giorni si martella ma con questo però voglio partire con la prossima diapositiva ancora su quella che è la situazione volse attuale
Sulla scarsa cultura delle cure palliative che abbiamo in Italia la bilancia purtroppo peso a tutto a sfavore dall'ammalato dalla malattia del paziente quindi gol sarebbe la prossima diapositiva quella di riuscire a implementare il tutto ma soprattutto alla prossima diapositiva ancora costruire intorno al malato la figura della centralità del malato nel percorso dalla sofferenza
La famiglia soprattutto i centri di cure faglie attive soprattutto anche la figura dei volontari
E qui veniamo la prossima diapositiva una frase molto vecchia la in occasione di un congresso nel di Pio dodicesimo nono congresso sventagliate di anestesiologia del cinquantasette
Che attuale ma non è stata sull'utilizzo
Della
Terapia soprattutto analgesica e qui non va da storie zero però
Lo riportato solo dal punto di vista storico che purtroppo cose che sa anche la nostra chiesa diceva che anche se ultimamente viene veniamo vengono molto contestati ma era già stato nel cinquantasette e quindi anche è importante
Andiamo avanti ben presto andiamo avanti ancora ecco questa è una frase che io cito volentieri ma semplicemente per un motivo primo che annuncia secondo perché a Mingus
è morto di Isla
E lui diceva soprattutto che rendere semplice soppalco complicati della creatività io penso che ultimamente si sta rendendo un
Le cose semplici e molto complicate invece varrebbe la pena soprattutto per la terapia verso il dolore e l'accompagnamento dei malati
Chiudo rapidamente visto in questi momenti in cui si parla tanto
Di diritto diritto alla morte allora io con altri colleghi medici gli elettricisti abbiamo mi sono sentito di proporre agli ex promotore Tino documento del manifesto che dobbiamo ancora decidere bene cosa cosa farne però proprio per il coraggio di vivere di far vivere
Soprattutto questo coraggio di vivere di far vivere contro l'abbandono assistenziale
Contro quello che può essere l'accanimento terapeutico e contro quello che può essere istigazione al suicidio che soprattutto all'eutanasia ecco
Io mi fermo qua ma semplicemente
Perché tanti altri relatori molto più qualificati naturalmente saggio è questo
Ciò che
Si vuole far passare a volte come uno strumento
Legato al principi sanciti dalla nostra Costituzione
Sull'autodeterminazione sull'autonomia del paziente il mio dubbio personale che volte passa di mente che possa diventare uno strumento di ulteriore emarginazione sociale di macinazione per la persona
è una persona fragile ecco prima di legiferare secondo me non ce ne sarebbe neanche il bisogno in tema di testamento biologico forse bisognerebbe farsi realmente carico di quello che è il vero accompagnamento alla persona sofferente alla persona
Affetta da una patologia
Inguaribile come chiamata ma non per queste intrattabile stimoliamo Sensi poi siamo maggiormente le cure apriamo alle cure palliative la cultura della terapia del dolore
La kora pur da da cultura soprattutto dell'alleanza terapeutica
E soprattutto la cultura della vita
Grazie
Grazie Melazzini dopo questo intervento molto caldo una cifra molto fretta in Gran Bretagna sono undici le cattedre che si occupano di cura palliativa in Italia nessuna purtroppo dobbiamo fare passi ancora da giganti relatori abbiam detto sono tanti importanti io prego tutti di mantenerci intorno al quarto d'ora se siamo d'accordo in modo da non avere problemi con gli orari
Ne accanimento neo Telesia la prima pagina di un rivista che cura l'associazione Shand servito la professoressa Maria Luisa di pietre con voi la vuole declinare per noi grazie
Allora buongiorno a tutti ringrazio senatore Polledri di avermi dato la possibilità di presentare appunto a voi la linea di scienza e vita su questi temi
è sempre molto difficile parlare dopo il dottor Melazzini e dopo le sue bellissime testimonianze e della sua testimonianza vorrei raccogliere un aspetto importante che quello dell'occhio del curante
Perché il sui Problemi
I problemi che si stanno discutendo in questo periodo mettono in evidenza proprio come ci sia una visione completamente diversa
Nei confronti del paziente che ha bisogno di essere accompagnato e di essere curato
Ha fatto ha sottolineato il dottor Melazzini una differenza una differenza e cioè ha detto
Sì parliamo del fine vita ma dobbiamo anche parlare di tutti quei malati
Che vengono considerati inguaribile che sono inguaribili però possono essere curabili e non dobbiamo dimenticare un'altra situazione con la quale ci dobbiamo confrontare che è quello del paziente in stato vegetativo
Ah quindi si tratta di tre realtà che hanno a che fare con la dibattito di questi tempi ma che sono tre realtà diverse e che richiedono di essere supportate e accompagnate appunto con la modalità adeguate riprendendo il concetto dello sguardo
Vorrei sottolineare come lo sguardo cambia anche
In rapporto alla visione che noi abbiamo della persona che sta davanti a noi
E addirittura proprio della concetto che noi abbiamo di persona perché la questione centrale al di là delle soluzioni che vengono proposte al di là di compromessi che avvolta
Appaiono umilianti per i pazienti per tutti coloro che si trovano nel bisogno
Il problema principale è che cosa noi cioè come noi guardiamo chi sta davanti e chi ci chiede aiuto
Allora innanzitutto che cosa intendiamo per persona e persona in quanto essere umano e oggi voi sapete bene che molto del dibattito si sposta sul concetto di persona non in quanto essere umano ma personali in quanto posto sono diciamo quanto possiede determinate capacità determinate funzioni determinate qualità
E questo è un altro aspetto da tenere presente perché anche il concetto di qualità di vita in questo dibattito attuale è stato completamente stravolto
Per noi medici la qualità di vita è un fatto importante si lavora tantissimo per assicurare la qualità di vita al malato
Ma la qualità di vita una viene intesa come a veniva intesa
O comunque si continua ad intenda da come la somma dei beni che ogni singola vita può esprimere in questo dibattito attuale la qualità di vita non è più la somma di beni che la singola vita può esprimere
Ma semplicemente la presenza e la valutazione di caratteri di umanità cioè se tu hai queste caratteristiche allora la tua qualità di vite buona se tu non le hai la tua qualità di vita non è buona
E questo ha introdotto una distinzione che continuamente sentiamo ripetere e che soggiace appunto a questo dibattito che la differenza tra le vite degne e le vite non degne
Dove il concetto di non di non degno è appunto supportato da un concetto deviato di qualità di vita quindi qualità di vita come ricerca di parametri di umanità
E lo stesso concetto di non degno richiama un'altra un altro concetto e cioè quello della dignità la dignità non è qualcosa che si misura in metri centimetri in chili in grammi e così via la dignità e il valore intrinseco di ogni essere umano l'essere umano in quanto esistente porta con sé un valore un significato quella la sua dignità
Ed è quella di dita che va rispettata
Allora per questo dico che lo sguardo presuppone cioè con quello lo sguardo che io pongo sull'altro presuppone alla base una chiarezza sulla visione appunto che o dell'altro e che odia il mio simile
E anche la chiarezza che ho del concetto non solo di dignità di persona di qualità di vita divinità ma anche di limite
è stato ricordato un fatto importante il limite non è qualcosa con cui si confrontano solo gli altri il limite è qualcosa con cui tutti quanti ci dobbiamo confrontare in quanto la nostra esistenza perché esistenza terrena passa attraverso un corpo
E il corpo comunque diverse ha un limite non avremmo fame ho sete se non avessimo il corpo non avremmo il dolore se non avessimo il corpo quante volte la mattina
Siamo così stanchi che il primo desiderio sarebbe quello di lasciare il corpo sul letto e divenire e di andare in giro con senza il corpo facendo tutto il resto ma non avendo un portandoci dietro la stanchezza non portandoci dietro la fatica o anche il dolore
E invece la nostra esperienza passa appunto attraverso la nostra corporeità e la nostra corporeità porta con sé il limite quindi non dobbiamo pensare al limite come qualcosa che riguarda gli altri ma come qualcosa che riguarda tutti quanti nuit e quindi lo sguardo che poniamo l'uno sull'altro e anche lo sguardo che gli altri porranno proporranno sonori
Allora e il vero partendo da questo tipo di al riconoscimento di sguardo dal sull'altro ovviamente da questo e parte e nuove il prendersi cura e mettersi in cammino con lui
Accompagnare il malato che può essere curato ma che non può più avere risultati dai vari dalle varie terapie
Accompagnare la persona che sta morendo prendersi cura della persona in stato vegetativo significa farsi compagni di viaggio di questa persona farsi compagni di viaggio nella vita e nel processo del morire
E come ha scritto Nanni o collega che si occupa di pastorale sanitaria e farsi gira soli accanto ai salici piangenti cioè portare il sole laddove appunto c'è il dolore
Allora bisogna stare attenti che dietro questo dibattito attuale il pericolo non è come dicevo prima c'è un pericolo sicuramente nelle soluzioni c'è un pericolo in compromessi umilianti
C'è un pericolo né di una rivendicazione di un'autonomia affine a se stessa ma il vero pericolo è che si può far passare un'idea di uomo di umanità e di società
Che è quanto di più distante sia dalla l'uomo dalla società dall'umanità e a mio parere anche dalla civiltà
Allora in uno sguardo verso l'altro dell'accompagnamento del prendersi cura si collocano le cure palliative io vorrei richiamare un fatto che è noto storicamente noto perché ma ebbene richiamarlo
Il concetto di cure palliative deriva dal famoso dal termine Padova che era il mantello appunto che portavano i sudditi dell'Impero romano
Ma a un certo punto sì distinsero coloro che portavano il parroco che erano soprattutto i cristiani e coloro che portavano la toga che era la classe dominante di tradizione romana
E quando appunto Tertulliano nel dettaglio parla appunto di del Palma singola mette in evidenza come il Palio ma appunto simboleggiava la Caritas quindi il prendersi cura ad assistere l'altro ma anche la toga era rappresentava in un certo senso la pietas e quindi comunque anche qui il farsi vicino all'altro
E successivamente il termine Palio il termine Paddy attivo pone il passaggio nel corso dei secoli eccetera è venuto proprio ha continuato a portare con sé questo significato del prendersi cura del l'assistere dell'assistere ecco il prendersi cura nel dibattito italiano non si fa mai distinzione tra terapie pure non c'è una chiarezza appunto sul concetto di cura si chiama tutto trattamenti nel trattamento padre lo vediamo nei progetti di legge che sono stati presentati che sono in discussione sui testamenti biologici bada al trattamento estetico alla al trattamento nutrizionale
Ma bisogna stare attenti non è ovviamente la stessa cosa allora ecco anche chiarire la distingua aggio la differenza tra le terapie delle cure
Laddove le terapie non possono più risolvere però si può continuare a curare
E allora qual è la filosofia che sta dietro appunto le cure palliative lo sguardo che sta dietro le cure palliative proprio quello del prendersi cura
Ma prendersi cura di chi dell'uomo nella sua globalità nella sua dimensione fisica è stato ricordato nella sua dimensione psichica nella sua dimensione spirituale
E non bisogna pensare alle cure palliative però soltanto come il controllo dei sintomi il controllo dei sintomi ovviamente fa parte delle cure palliative
Cioè anche tutta la la cura nutrizionale l'alimentazione e di trattazione
C'è la difesa e il recupero della qualità di vita possibile
Ma c'è combattere il dolore ma non è soltanto il dolore fisico è stato già ricordato
La distinzione tra il dolore e la sofferenza alla sofferenza è una situazione più esistenziale indolore è più una dimensione fisica ma se vogliamo chiamare tutto quanto dolore
Possiamo dire che il dolore a quattro componenti
Cioè il dolore fisico che è quello che possiamo ovviamente combattere ridurre con le la radio con le varie terapie analgesiche sia farmacologiche con la radioterapia con Longo terapia e così via
Nel caso del malato oncologico pure con le terapie analgesiche nelle altre situazioni di patologia
Ma c'è il dolore psicologico e cioè quello di sentirsi profondamente mutati
Quando ci si ammala
E quando cioè senti che sto non si è più padrone del tuo corpo che stai cambiando anche a me è capitata l'esperienza di una diagnosi errata di tumore
Ma nel periodo prima che venisse confermato che la diagnosi errata io vivevo la sensazione di qualcosa che mi stava mangiando dentro
E ovviamente animo rapporto completamente diverso Conte steso e un dolore profondo che non è il dolore fisico
Esaltante
C'è poi una componente di dolore sociale perché inevitabilmente c'è la percezione di cambiamento dei rapporti affettivi più profondi e più importanti e cioè l'ultima componente che accanto al dolore fisico psicologico e sociale che è quello del dolore esistenziale
E cioè il bisogno di trovare un significato in un cambiamento così radicale della propria vita appunto come c'è anche l'ha detto il dottor Melazzini
Allora il dolore psicologico il dolore sociale il dolore esistenziale non risponde alle terapie antidolorifiche
Ma risponde a tutto quello che non sappiamo dare di accompagnamento di umanità e di disponibilità appunto nei confronti della persona che sta male e nei confronti della famiglia
Perché quando una persona si ammala si ammala tutta la famiglia
E cambiano profondamente quelle che sono anche le dinamiche familiari
Ed è una grande prova appunto per tutta la famiglia però cercare appunto Dida di ridare aiuto serenità eccetera riesce poi è ricade tutto quanto in maniera positiva anche sulla persona che sta male
Allora le cure palliative sicuramente non negano la morte e l'esperienza del morire ma consentono l'accompagnamento consentono la cura consentono l'assistenza consentono
Di di vivere quella dimensione umana che dovrebbe fa parte della nostra Società e che non dobbiamo assolutamente dimenticare e mettere da parte
Le cure palliative si collocano contro l'accanimento terapeutico sicuramente perché ovviamente l'accanimento terapeutico va v va effettuato bisogna stare solo attenti che non si definisca come accanimento terapeutico qualsiasi rifiuto di cura perché oggi nella dibattito attuale abbiamo un completo
Chico lamento del concetto di accanimento terapeutico da una valutazione oggettiva su parametri mi proporzionalità di sproporzione Anita di interventi terapeutici rapporto alla patologia da quel paziente affetto
Ha una dimensione completamente soggettiva e cioè di rifiuto della cura rifiuto della cura non è l'accanimento terapeutico
Ancora le cure palliative escludono l'eutanasia
Perché ovviamente sono contro l'eutanasia stesa
E si colloca una anche e qui concludo la il la filosofia diciamo delle cure palliative ciò che c'è dietro le cure palliative si collocano contro la burocratizzazione della morte
Perché è quello che si sta tentando di fare con una proposta di legge sui testamenti di vita burocratizzare la morte ridurre il momento del morire a la alla al rapporto del medico con una un pezzo radicata allora la risposta quale deve essere è soprattutto la risposta al paese reale al Paese che ha bisogno al Paese che chiede aiuto alle famiglie che chiedono aiuto
Quello che manca alle famiglie ed è quello che ha con cui noi abbiamo concluso il nostro manifesto né accanimento neutrale Asia e che è stato anche alla base della campagna che viene portata avanti
è quella quello di chiedere una maggiore organizzazione e di assistenza domiciliare lo si fa in alcune regioni non lo si fa in tutte le regioni la possibilità di a vere per i malati oncologici un'aria anche per altre si patologie una maggiore disponibilità di hospice e quelli che ci sono non rispondono alla fabbisogno anche perché l'hospice di per sé de a a pochi a pochi eletti a poche stanze quindi bisogna moltiplicare appunto altrimenti diventa un ghetto non diventa appunto un luogo di assistenza
Ancora si chiedono retta strutture di lungodegenza o terre Inter pazienti in stato vegetativo e per i pazienti con malattie degenerative che hanno e corsie preferenziali appunto per per i pazienti
Ancora si chiede la possibilità di avere sempre più personale adeguato anche perché crescere personale sanitario e formare personale sanitario che si deve confrontare
Con situazioni in cui bis si deve curare ma non si può guarire
è una bella impresa ogni medico ogni operatore sanitario quando studia dentro di sé coltiva un piccolo delirio di onnipotenza e cioè quello di poter risolvere appunto la situazione di poter guarire il malato
E nel momento in cui si trova non poterlo fare
E al a doversi prendere cura ma non potere risolvere la situazione
Non solo deve fare pace con il suo delirio di onnipotenza ma deve fare anche pace come la sua paura della morte e della sofferenza e allora non è soltanto una preparazione tecnica ma è veramente una formazione di personale adeguato
E si chiede ancora un maggiore accesso appunto alle cure palliative e la possibilità che non si debba aspettare tanto per poter ad esempio cederà alla radioterapia palliativa o altro
Ecco questo è il l'impegno che noi portiamo che portiamo avanti interni operando desiderio e lo dico ma non solo preda come copresidente della di licenze vita insieme al professor Dallapiccola ma lo dico come medico
E come come paziente come cittadino e che appunto ci sia una risposta in in questo senso e che soprattutto non si perda l'attenzione a questi problemi e questo è il mio grande timore che tante persone che hanno bisogno di essere assistite famiglie che hanno bisogno di essere supportate persone che hanno disabilità
Vengano messe da parte che venga non soltanto
Ridotte a numeri o a bilanci grazie
Credo che è il convegno di oggi sia in piccola parte una risposta all'inquietante interrogativo comunque ha concluso l'intervento la dottoressa comunque vittoria pratica mi sembra che dal punto di vista teorico gli interventi hanno messo tutti al centro
L'umanità l'ascolto
Però si insegna umanità la domanda
è una domanda forse molto sciocca però credo che l'umanità e qualcosa che essi sia dentro l'esperienza può aumentarle molto difficile
Come dire cercare di individuare una figura professionale che posso acquisire l'umanità
Allora credo che sia il sistema che deve aiutare
L'umanità ovvero una società in ascolto creda sicuramente persone capaci di ascoltare una società che non ascolta credo che difficilmente possa poi produrrà queste persone
Oggi vorrei quindi sentire anche un altro testimone importante il
Il dottor Franco Decò no perché primario tessuto dei tumori
E a Luís proprio io voglio fare questa domanda che si temo che sia una domanda non facile appunto
Che preparazione della vere
Non dal punto di vista scientifico che pacifico ad un certo punto di vista
Ma cosa deve avere un medico un paramedico
Una persona che tutti i giorni e a contatto
Con il dolore
Cosa quali sono le caratteristiche di avere un medico paramedico al di là della preparazione scientifica abbiamo detto l'ascolto abbiamo detto l'umanità ma si riesce io ripeto parlo perché questi problemi ringrazio Iddio non ce l'ho ma tremo sovente al pensiero dei problemi da affrontare come si fa ogni giorno per esempio a convivere con dieci persone che voi sapete che moriranno entro pochi mesi
Ma io
Io credo che un lavoro sia un lavoro quindi anche questo è un lavoro si impara a fare questo mestiere con la pratica con esperienza tutti
Giorni lavorando sul campo purtroppo non abbiamo ancora anche se non era preciso il fatto di dire che non ci sono calate del perché una cattedra è stata fatta anche in Italia c'era una prima casa della Milano
Una cattedra universitaria ovviamente
Abbiamo bisogno di formare la gente abbiamo bisogno di formare la gente
Per poterla formale al meglio avere posti dove mandare la gente ad imparare e avere dei corsi dei curriculum che peraltro esistono ci sono
Stiamo finendo di completare anche il come e il comune il curriculum il curriculum europeo con la Società europea di cure palliative
C'è un curriculum italiano a livello di ministero ci e sotto pro e è stata fatta una proposta per un master professionalizzante
In attesa di poter fare altro quindi gli strumenti esistono e non non penso che ci siano grossi problemi se mi fa partire le le diapositive
Io volevo dare qualche dato c'è qualcuno che può far ripartire del diavolo
Le trova sotto sotto il nome di Del Corno
Beh io volevo volevo appunto così sottolineare l'importanza di quello che sta succedendo oggi che che per me è chiaramente molto importante su trent'anni di piatti più di trent'anni di attività professionale mia tostati dedicati a questo problema
E credo di poter dire con assoluta tranquillità di essere uno dei due pionieri delle cure palliative in Italia col mio vecchio capo Vittorio Ventafridda che adesso ha bisogno di di cure palliative che gli vengono fornite perché è vittima di una malattia degenerativa
Ora il mio targhette cancro il mio target il mio target cancro non non so se esistono dei dati precisi credo che non ci siamo dati precisi epidemiologici di quanto siano i malati di cancro di quanto sono viceversa gli altri tipi di malati
è un dato che manca
Anche perché ognuno tende a occuparsi del suo settore e non si occupa magari dall'alto sicuramente io mi sono sempre occupato di cancro
E da questo punto di vista la prossima c'è qualcuno che può far andare diapositive io mi mi sarei anche arrangiato
Ora
Il dato esco il tal dato sconvolgente voglio dire nel l'abbiamo già sentito dire più volte
Questo è uno studio uno studio condotto in fase di pubblicazione l'ottantatré per cento dei pazienti al dolore l'ottantadue per cento e sessantuno per cento ha molto solo
No scusi io sono indietro troppo veloce
Tor foto mai viste
Di questi poi abbiamo centotrenta mila pazienti ogni anno con dolore sempre se parlo sempre di cancro e di questi cento mila con dolore severo la prossima un dato del ministero
Devo ricordare che quarantasei mila pazienti con patologia neoplastica sono morti in ospedale probabilmente senza il supporto delle cure palliative questo è un dato disco Mario Spizzichino un funzionario del ministero
Quindi questo giusto per dare la dimensione della del dell'enormità del problema la prossima
Poi se lo vogliamo trasferire a livello internazionale ogni anno nel mondo cinque milioni di persone muoiono di cancro e sette milioni di nuovi casi sono diagnosticati
Ogni anno quindi almeno quattro milioni di persone soffrono per dolore oncologici
E di questi
Dal trenta al cinquanta per cento dei pazienti in trattamento hanno dolore nel settantotto di Paesi con malati in stadio avanzato abbiamo questa situazione il cinquanta per cento di tali pagati riceve un trattamento antalgico insufficiente
Quando dico il cinquanta per cento c'è uno studio bellissimo sul New England
Di qualche anno fa un po'datato però credo ancora non così inattuale
Dove veniva evidenziato che nelle quarantasei migliori cliniche statunitensi
Più del cinquanta per cento dei malati venivano trattati in maniera insoddisfacente per il dolore cioè stiamo parlando dalla meglio clinici di Houston stiamo parlando della Cleveland Clinic di di Cleveland quindi possiamo immaginarci qual è la nostra realtà la prossima
Nel cinquanta per cento dei pazienti di dolore viene classificato da modesto di intenso nel trenta per cento dei pazienti viene classificato da molto intenso di insopportabile e abbiamo sindromi dolorose resistenti ai trattamenti farmacologici una prigione stimata tra il venti e il trenta per cento questo tra l'altro il risultato delle cure
Prima si parlava di accanimento terapeutico
Io però attenzione vorrei introdurre anche un altro concetto che non va dimenticato quando parliamo di accanimento terapeutico dobbiamo parlare anche di accanimento palliativo io son trent'anni che mi batto per una medicina palliativa
Giustissimo l'accompagnamento giustissima la comunicazione tutto questo è un grandissimo background della medicina palliativa la medicina palliativa hanno non non nascondiamocelo ha cambiato la realtà della sanità
La sanità è cambiata dai negli anni Sessanta quando Sicily sonda sgomitava mandare il suo messaggio
Si sa di sonde sbagliamo visto prima ce la fate Melazzini è colei che ha fondato la medicina palliativa moderna la medicina palliativa la medicina di sempre oggi parliamo di medicina palliativa moderna c'è la medicina palliativa la medicina
Che c'era prima del positivismo
Quindi della negazione della centralità del malato della negazione della morte e di tutto quello che ha portato negli anni Sessanta la la tecnologia con tutti i vantaggi per l'amor del cielo però anche da questo punto di vista dobbiamo così dalla c'è stato uno svantaggio
Allora la medicina palliativa moderna è medicina palliativa quindi non dobbiamo cadere poi nell'errore dell'accanimento palliativo cioè del fare solo l'accompagnamento mano nella mano
Deve esserci anche il mano nella mano ma ci deve essere anche il supporto di una competenza farmacologica di una competenza tecnologica perché se non siamo capaci di trattarlo il dolore è chiaro che non riusciremo anche con a disposizione gli strumenti con disposizione gli hospice come disposizione le storture sì quando siamo capaci di trattarli è chiaro che non li trattiamo
E quindi formazione come si diceva all'inizio
Però non dimentichiamo questo concetto lo dico Melazzini perché Nicola suo empatia trascina sicuramente molto ma non parliamo solo di accanimento perché è una battaglia che io porto avanti da mo'da molto tempo non è solo un Land of life
Adesso lo vedremo la medicina palliativa non è solo la cura di fine vita e questo tu l'hai detto prima non è solo quello
Avanti la prossima
Sul norme questo una riflessione abbia reso delle percentuali sconvolgenti
Però attenzione le le le percentuali e i prati e letteratura sottostimando il problema del dolore da cancro perché ne sono derivate solo da studi condotti nei Paesi industrializzati
Pensate qual è la realtà nel Terzo Mondo in Africa in Vietnam in Cambogia eccetera eccetera lei sicuramente la realtà è ancora peggio
Perché gli studi non le fa nessuno cioè che cioè c'ha i soldi per fare giungere da quelle che noi in Italia i soldi per fare gli studi ai bei soldi per la ricerca come sappiamo latitano sempre troppo e sono sempre un po'troppo pochi
Figuriamoci se possono fare gli studi questi poveri cristi del terzo mondo però col non vuol dire che la la realtà non sia peggiore della nostra la prossima
Ecco la nostra realtà poiché è stato già detto come viene trattato dolore varate la situazione dell'Italia dovesse schiaccia ancora vigna fanno striscetta rossa che vede evidenzia ancora meglio dove è posizionata all'Italia
Può cliccare
Apre vedete l'Italia rispetto a questo elenco di paesi e all'ultimo posto nel consumo pro-capite di oppioidi forti cioè noi siamo in una situazione vergognosa la prossima
Qui diceva sa vediamo il consumo di farmaci oppiacei miopi in rispetto al totale della spesa ecco sulla spesa non siamo proprio gli ultimi però siamo praticamente quasi gli ultimi nel senso che siamo molto di siamo praticamente uguale al Portogallo e molto vicini alla Grecia poco più della Grecia pochi rispetto al resto siamo sempre abbondantemente al di sotto la prossima
In compenso siamo i più forti consumatori di farmaci antinfiammatori non steroidei adesso qui il il dottor Dompé magari potrà dire quanto non so se c'è non so se lui non so se viene visto che è in programma però sicuramente sul da questo punto di vista qualche cosa che non funziona c'è nella formazione perché sappiamo tutti che l'antinfiammatorio non steroideo parquet Costa e va be'questo può già di per sé diventa un problema costa un po'di più
Ma poi dopo cinque dopo cinque giorni di trattamento ecco cominciamo ad avviare un processo che porterà danni renali
Sappiamo tutti che l'antinfiammatorio non steroideo da problemi di crasi ematica da problemi di sanguinamento da problemi di gastrite da problemi di ulcera
Quindi è tutta una cosa che invece non succede con gli oppiacei i farmaci oppiacei non danno niente danno solo la stipsi che si può controllare tranquillamente e quindi questo è un altro motivo di riflessione la prossima
La prossima
Ma se se schiaccia il bottoncino di va avanti facile
Va bene
Di cosa ha bisogno la persona che muore comunque è già stato ab direi abbondantemente detto lo ripetiamo benessere fisico e funzionale questi gli aspetti fisici ovviamente sto al controllo dei sintomi grado di autonomia
Che non è da sottovalutare insegnare l'uso delle le l'impiego del fisioterapista
Che la Fiera di San usare vandala massaggiare la gente pesce pilota vista vive massaggia
Si farà anche questo perché comunque dà una sensazione di piacevole di benessere
Magris pista spiega Comes sfruttare al meglio le risorse residue
Aiuta a trovare degli strumenti per poter facilitare la mobilità per poter facilitare l'autonomia l'acquisizione dell'autonomia
Signori l'autonomia è di un'importanza Melazzini ce lo può ce lo può spiegare benissimo e ce l'ha già anche spiegato col fatto stesso di essere qua
L'autonomia e è una è una necessità imprescindibile
E noi dobbiamo cercare di creare i presupposti per poterla dare i nostri malati benessere psicologico è chiaro che condizioni di un ammalato di cancro di un ammalato
Il cronico portano a disturbi alterazioni problematiche sindromi di vario genere benessere spirituale perché no è importante parlare importante dare un conforto dare un contributo e io per anni ho cercato qualcuno che facesse da la Pastorale clinica finalmente l'ho trovato da qualche anno bravissimo cappellano che tra l'altro non si limita sono gli aspetti diciamo dichiarati
Cattolici ma affronta qualunque tipo di tematica
Affronta parla con qualunque tipo dire confessione e questo credo che sia molto importante la percezione della cura da parte del malato la percezione della cura da parte dalla famiglia la prossima
La definizione questa definizione classica delle cure palliative perché così sappiamo bene di che cosa parliamo
Questa è pubblicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità dall'Associazione europea di cure palliative le cure palliative sono le cure attive e totali dei pazienti durante tutte le fasi della malattia cronica in particolare quando questa non è più guaribile e sono indirizzate al controllo dei sintomi che al miglioramento della qualità di vita la prossima
Non è finita è un po'più lunga il controllo di tutti i sintomi fisici come per esempio il dolore cronico deve essere combinato l'attenzione per i problemi sociali psicologici e spirituali
Ne deriva una necessaria multidisciplinarietà professionale sezione perché l'équipe gira intorno
Il il concetto nuovo che oggi è se sembra abbastanza banale e scontato la centralità del malato innata qui è nata nelle cure palliative la struttura che esisteva prima erano struttura piramidale
Dove al vertice c'era l'assessore regionale
Il ministro dalla sanità sotto c'erano i direttori generali poi arrivava a noi allora non c'erano i direttori generali c'erano dei direttori scientifici direttori sanitari eccetera sotto arrivavano i di primari poi arrivavano Raffaele capo infermiera e alla base della piramide l'ultimo puntino al malato no oggi si parla di centralità ma grazie
Ai concetti che ha portato la medicina palliativa la prossima
Le cure palliative affermano la vita questo è già stato detto ribadito e consigliano la morte come un processo naturale non anticipano nella posticiparlo offrono un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere il più attivamente possibile fino alla morte
Nell'ambiente a due più congeniale
E aiutare la famiglia a convivere al meglio con la malattia del paziente e con il lutto le cure palliative e si occupano del paziente
Della famiglia e della comunità
La prossima
Cosa dobbiamo organizzare assistenza ambulatoriale assistenza domiciliare integrata assistenza domiciliare specialistica ricovero ospedaliero in regime ordinario regime di day hospital assistenza residenziale nei centri di cure palliative e da non sottovalutare ce lo dimenticano sempre il servizio di consultazione intra ospedaliero
Perché anche questo è un aspetto di grande rilevanza ha detto Melazzini c'è ancora molta ignoranza anche nella classe medica
Ed è vai va aiutata va aiutato da parte degli specialisti quindi non dimentichiamo questo è un messaggio per l'assessore non dimentichiamo i servizi di consultazione anche nell'atto di indirizzo regionale all'epoca mancavano sono da inserire nella prossima
Non voglio rubare troppo tempo perché mi sa che oggetto ne ho già sforato un po'la saltiamo questa una bella frase diventa fredda di tanti anni fa la prossima
Questo è già stato più più o meno detto il il dolore è su dire dolore dove vuol dire cosa vogliamo dire niente sofferenza dolore fisico all'insieme di tantissime cose che vanno affrontate la prossima
Va be CCD Saunders abbiamo già parlato l'importanza dalla casa sì questo va comunque tenuto in considerazione se schiaccia ancora esce l'immagine di Cicely Saunders
Va tenuto in considerazione del fatto che la malato preferisce morire a casa vorrebbe vorrebbe morire a casa
E questo è il risultato anche di indagini c'era stata una bellissima indagine un po'di anni fa di Politeia che aveva dimostrato che l'ottantadue per cento della gente nelle nelle città preferisce morire a casa
Nei centri nei centri rurali addirittura il novantadue per cento preferisce morirà Cal
E chi è abbastanza facile comprensibile intuibile nel centro rurale c'è la famiglia che ancora un aspetto molto più rilevante la prossima
Adesso ci si risolleva sulla prossima
A casa però ai meglio se se le esigenze del paziente trovano una risposta adeguata
Dobbiamo organizzare una questa cosa a casa se le esigenze della famiglia trova una risposta adeguata altrimenti la casa diventa veramente il luogo della disperazione il luogo della disperazione della solitudine e dell'abbandono la prossima
Questo dato purtroppo è è del due mila e quattro per cui va rivisto o con i dati di oggi che sicuramente sono un po'meglio fra le due mila e quattro avevamo ancora soltanto il tre per cento dei malati terminali che ricevevano in Italia cure palliative integrativi interdisciplinari
I cittadini ricevano trattamenti sensibilmente differenti a secondo delle istituzioni quali facevano capo gli abitanti dei centri rurali e montani
Hanno ovviamente grossissimi problemi l'organizzazione noi abbiamo cercato di mettere in piedi un sistema di videoconferenza coi malati già dal novantasette
Per cercare di avere una possibilità ispettiva distanza di non doversi muovere e ovviamente di nomina pensava degli strumenti che possono facilitare questo tipo di problema
Anche perché non siamo ricchi come gli australiani che prendono l'aereo vanno a vedere anche i malati nelle zone periferiche dobbiamo fare i conti anche con quello che ci costa le regioni centro-meridionali soffro soffro offrono e soffrivano e soffrono
Maggiormente della mancanza di interventi per la mancanza della di una Rete
Il grande ci ha letto adesso è la rete e la rete di cure palliative su questo d'integrazione dei servizi che manca sul quale noi dobbiamo lavorare a prossima
Ecco prima di concludere una DIA poco o non è passata che voleva invece sottolineare il fatto che non è solo le cure di fine vita
Nell'ultimo numero di palle atti medici ed è stato pubblicato un articolo lo può e andare a vedere
Che è il risultato di una survey europea prodotta dal gruppo di ricerche l'Associazione europea che tanto io ho l'onore di dirigere da dieci anni assumi socio dimissionario però che dopo dieci anni mi vergogno lascia un posto un altro
Però è risultato di una serve in cento quarantaquattro centri europei
Dalla quale si evince che la strega la maggioranza dei pazienti che accedono alle cure palliative hanno preso di sopravvivenza che va oltre l'anno
Non sono malati terminali hanno più di un anno di sopravvivenza di vita e quindi voglio dire vanno aiutati molto tempo prima e quindi questo per richiamare il concetto di cure di medicina palliativa di cui parlavo prima
La realtà la realtà è sì certo c'è una realtà ma è una realtà ancora molto politelica perché noi di quale Italia stiamo parlando
Non è tutto uguale di quale regione stiamo parlando
Di quale azienda sanitaria stiamo parlando c'è chi fa l'outsourcing nelle cure palliative
A me la cosa spaventa molto l'outsourcing le cure palliative la prossima ce la prossima d'e di quale medico di famiglia stiamo parlando
E su questo ci sarebbe ovviamente da apre un dibattito su discutere e andare a fare delle verifiche perché è chiaro che sappiamo benissimo che c'è in certi casi una grandissima collaborazione in altri casi non c'è collaborazione ci sono delle aree delle realtà molto avanzate delle realtà ancora tutte da organizzare e da sistemare
Adesso un po'di pubblicità la prossima
A breve ci sarà il congresso di Budapest che è il Congresso europeo di cure palliative dove qualche amministratore potrebbe anche andare perché secondo me potrà se si vuole fare qualcosa nelle cure palliative potrebbe essere utile per i medici invece l'anno venturo facciamo quello dalla ricerca alla prossima
Lo facciamo a Trondheim che anche non è male perché in Norvegia un po'anche voler la pena di andare nella prossima avete tutti il il sito soci su tutte le informazioni che potete trovare oltretutto anche molti lavori c'è molto materiale del sito di direi di interesse per chi vuole occuparsi devo saperne di più sulle cure palliative grazie
Grazie dottor secondo l'intervento davvero pieno di notizia e anche di speranza devo dire
Abbiamo detto però che il dolore riguarda i malati di cancro sono infine piccola parte dolore qualcosa che purtroppo colpisce milioni di persone e abbiamo individuato nell'approccio meno umanità nell'ascolto
Elementi importantissimi però rimane centrale la cura
E nella cura chiaramente i farmaci sono decisivi
Io chiedo al dottor Claudio Cavazza di venire a parlarci per Farmindustria divenire a parlarci proprio di quello che è in questo campo la ricerca le problematiche legate appunto le cure palliative che sappiamo che ci sono tante e complesse
Ricordo solamente la legislazione del mille duecentonovanta perché aveva praticamente bloccato in Italia la possibilità e di usare alcuni farmaci ecco da lei mi aspetto anche devo essere sincero io parlo da consumatore
Sporadico del dolore ma ecco mi auguro che ci dia anche qualche buona notizia nel campo delle circa alle la parola
Io sono qui un po'per caso purtroppo devo sostituire no purtroppo o per fortuna
Estremamente fortunato sono stata oggi per sostituire il dottor Dompé perché o una funzione istituzionale quindi rappresentante dell'industria farmaceutica però sono
Se mi permettete vorrei essere qui anche come uomo ecco ricercatore Kobe
Possibile
Nel futuro utilizzatore spero di no
Speriamo di no però purtroppo ci sarà perché devo dire che questo convegno e non lo dico per piaggeria è la prima volta che sento di aderire totalmente nella seconda parte della mia doppia personalità in questo momento a una problematica che ho sentito mia per tanto tempo quella che
Da centralizza dell'uomo
Nella centralità non del recettore o o dell'enzima ma l'uomo nella sua complessità e devo dire che la cultura anglosassone
Probabilmente la quella sotto vendetti ferito la burocratizzazione ha un po'spento ora questa centralità noi potevamo trarre una lezione dal caso Di Bello ad esempio che secondo me una un'esplosione drammatica di una reazione a una terapia che poteva essere cieca
Intendo riportare l'uomo nella sua completezza la sua malattia nella sua disperazione e che invece non è stata accolta questa occasione perché è stata soffocata Irma derivò alla alla terapia Di Bella ma dico che non ne avevo
Elementi per dire se era buono c'era cattivo
Ma capivo che le motivazioni psicologiche non era il risultato della terapia Di Bella era risultato nel Mar malato oncologico è lasciato alla sua disperazione semplicemente si spendono miliardi in in ricerca per allungare la vita di cinque sei mesi sette mesi nei casi migliori perché certe volte vengono dichiarati in grandi successi terapeutici avverrà aver ha prolungato la vita di un paziente di un mese un mese e mezzo
Perché salvo faccio una pubblicità ma non è la mia casa Savoldi libertà il Carpi il cancro ancora si può prevenire ma non sicura non abbiamo casi in cui soldo Torre troppo
Confermare o Del Corno mi può confermare o contrastare non abbiamo il farmaco che guarisce il tumore lo fa ritardare e lo fa rallentare mentre invece pegni ignorato totalmente quello che l'aspetto del dolore non solo l'aspetto del loro ma cosa che mi ha molto care la cura palliativa metabolica della della del malato
Perché io credo che poi al al arriva ricerca fondata sul processo metabolico che sia immediatamente quando ci sono delle cellule tumorali che s'innescano un certo alterazione metabolica noi potremo capire anche come battere il cancro come cercare nuove strade perché fino ad oggi abbia fatto praticamente dei che mio tossici semplicemente che uccidono tutte le cellule
Con maggiore possibilità quelle cancerogene
Quindi mi mi sono trovato
Che mi anche commosso alla relazione che è stata fatta dal dottor Melazzini perché ore non c'è solo un esempio teorico maggio nelle più pratica di vita vissuta quindi ha trasferito tutto il pazzo se tutto il suo interiorità nel processo di metabolizzare una malattia così grave e che di cui spesso ci dimentichiamo
Per la ricerca di risoluzioni rapite di tutta la l'ambito psicologico quindi io voglio dire che ben venga questo movimento va be'meriterebbe una audience ben più ampia perché dobbiamo cambiare la nostra cultura scusate se porto delle esperienze personale quando si va dall'oncologo ci sono andato
Per portare delle ricerche sul sul dolore o sulle evitare degli effetti collaterali di di di prodotti chemioterapici
Sotto sotto non gli importa molto questa il fatto che devo denunciare un po'non si è creata la cultura cioè l'obiettivo finale è quello di fare vivere più a lungo possibile non di far vivere il meglio possibile sono voglio ricordare quella battuta di UDA al giudice se smetto di fumare campo
Quindici giorni di più ma qui quindici giorni sicuramente piove
Qui
La qualità della vita è un elemento determinante per questi pazienti un elemento fondamentale perché è meglio una giornata vissuta bene che che una settimana vissuta con dolore voi in una casa abbandonata no con con il
Parenti che si sono allontanati
Quindi ben venga questa iniziativa e vorrei che si ampliasse io penso che la la l'associazione la Farmindustria sia matura per capire che il malato va trattato nella sua clienti e tenerezza
Perché si consumano più rispondo a lei il dottor Del Corno ma perché io sono amico di Mario Pirani che ha fatto per la battaglia gigantesca un poveretto
Per per perché primo c'è una complessità di prescrizione per il medico spaventosa secondo io ho avuto offerte di prodotti Giarda mettere in commercio
A base di morfina e i miei dirigenti ma hanno detto per favore dottore lasci perde pere qui avremo la finanza in casa tutti i giorni
Ogni ogni processo produttivo diventa una una cosa drammatica saremmo accusati di spaccio di droga lei finisce in galera a un certo punto uno e sto bene facciamo stare perché non non è una questione economica quindi essendoci un mercato così difficile
E adesso spero spero che le cose vadano un po'meglio
Ma ancora non credo che siano così sciolte è chiaro che il vil medico è inibito nel prescrive tra l'industria non è stimolata nel nel nel nel produrlo e allora cosa resta restano i i fans o poiché noi Cox due inibitori
E quindi una non ci sono altre non alternativa il tramadolo perché poi non non c'è tanto altro io sono per una liberalizzazione maggiore di questo tipo di droga eccetto si corrono dei rischi ma mi pare quest'anno che un
Malato
Il tumore posso poi diventare Arditti alla morfina la troviamo le rovine la troviamo qui a piazza Navona e c'era il servizio su Repubblica sino a piazza Navona piazza dei Caprettari
C'erano tutti i vizi fra le stelle della qualità dell'eroina che che si trovava e quindi credo che sia un un pericolo che si possono anche correre ma se noi non usciamo usciamo da questo impasto difficilmente per quello che riguarda le cure palliative perché non non sono solo quelle del dolore bisogna che la mentalità della burocrazia
Si è un po'cambiata perché se lei balla estive io l'ho fatto e va a definire il concetto di fatica nel malato oncologico io son d'accordo con con la statistica che ed è stata data da lei mi pare che la e la fatica il problema per il malato più il dolore non c'è una definizione precisa di quali sono i clienti Point del del della fatica nel malato
Il tumore sono usciti
Speriamo fino all'altro giorno non c'era una definizione quindi non sapevi andare che cosa andare a cercare questo vale per la fatica cronica vada per la sclerosi farebbero non sai come definire la fatica non sai come definire guai vinte che a questa ricerca fatta su statistica che un paziente dica sto meglio non importa molto
Io credo che quando un paziente dice anche dopo do io me ne accorgo quando prendo qualcosa il farmaco mi fa bene o mi fa male
Riesco a rispondere sì come no no
In una maniera complessa mi sento meglio mi senta mi sento peggio riesco a capire ogni minuto della mia giornata se mi sento bene ossia i sento peggio
Questo viene nel giudizio dei dello statistico viene completamente annullata specialmente infatti pazienti che prendono dieci quindici come negli Stati Uniti che ormai fanno base
Dieci quindici pazienti di terapie assieme per cui una terapia palliativa di tipo correttivo diventa difficilissimo poter l'evidenziare perché c'è un un tale cocktail di sostanza che viene preso che non riesce più a capire nulla
Comunque se possiamo credo che Farmindustria sia ben lieta di appoggiare iniziative anche più ampie di queste per il richiamo
Che faccia parte della responsabilità d'impresa dell'industria farmaceutica di creare anche una cultura posso dire umanistica o insomma non lo so come definirla
Ma il cui l'uomo sia al centro non uno un obiettivo o un successo di ricerca
E credo che questo faccia bene perché alla lunga crea un'immagine all'industria che purtroppo in certi casi e noi abbiamo quindi voglio augurarmi che si possono arrivare questo cercheremo anche di prendere iniziative di questo tipo per diffondere una cultura che purtroppo in Italia non esiste ancora grazie
Grazie tocca Marsala ed è un impegno che anche questo registriamo con molto piacere bene ma si può parlare di cultura del doloranti lo voglio chiedere
A Rino Camilleri scrittore giornalista ma anche un po'conoscitore di questa materia cioè in parole
Negli ultimi decenni è cambiato l'approccio da società rispetto al dolore
Se permettete faccio prima
A leggere così mi calcolo meglio i tempi
Tutto comincia con la legge sull'aborto
Che in Olanda passo per un solo voto con essa passa anche il principio che la vita stessa dipende dalle maggioranze infatti di antiproibizionismo in antiproibizionismo ora gli olandesi sono arrivati all'eutanasia legale e a notare che la camera dell'Aia approvato la legge solo per combattere la piaga dell'Attanasio è clandestina
Sì i leit motiv è sempre il solito poiché le norme sulla morte assistita erano spesso disattesa per fare emergere il fenomeno tanto valeva legalizzato
Il governo ha infatti ammesso che nel mille centonovantacinque anno dell'ultima indagine in almeno novecento casi l'eutanasia era stata praticata in pazienti che non l'avevano chiesta
Ciò perché diffusa si è la mentalità le leggi permissive creano costume com'è noto si aggiungano gli strilli le interviste però è contro
Sapete che il giornale sanno presso il vizio di fare quanti quasi sale la verità non non si sa non esiste per cui c'è sempre un però c'è sempre un conto di qualsiasi argomento si dibatte ma
Alla fine chi legge questo praticamente non si forma rimane sostanzialmente scettico perché poi vale sempre il principio dell'ultimo che ha parlato
I sondaggi gli echi dei media che fanno da cassa di risonanza lentamente erodono anche le convinzioni più ferme
Quindi diffusesi la mentalità i progressi sulle terapie del dolore sono rimaste al palo questo allora in Olanda specialmente i medici di base finirono per largheggiare morfina e se sbagliavano a lambire il risultato era la morte del paziente
E temo ci può i casi quasi diciotto mila l'anno in Olanda in cui le cure
Vengono sospese per affrettare il trapasso dei terminali e la mentalità crea mentalità morale Pivetti risentono di peso le famiglie cominciano a pensare alla stessa cosa gli ospedali hanno sempre fame di letti liberi
In Olanda poi la società per l'alta né se volontaria n bibite vantava oltre i cento mila e scritto addirittura a suo tempo il ministro della Sanità signora Helsingborgs
La società in questione aveva convinto mezzo paese a tenere in tasca una dichiarazione da esibire in ospedale quando ci si ricoverava in essa si autorizza se del caso l'eutanasia
Il che lega moralmente le mani anche quei medici che vorrebbero far di tutto per non ricorrere già perché il sentire morale ormai fortemente mutato e non solo in Olanda
Non c'è più giuramento d'Ippocrate che tenga così come non c'è più una verità oggettiva a cui ancorarsi quest'ultima costituiva il fondamento del buonsenso quando i sentimenti non avevano ancora fatto aggio sulla ragionevolezza
Non è più vero quel che è vero ma quel che sento tale da quell'argomentare che sembra liberale democratico ma è solo crudele e ipocrita e disumana
Se uno vuole suicidarsi se uno vuole drogarsi se una vuole abortire se uno vuole smettere di curarsi sono fatti suoi il corpo e su Leavitt sua il cervello il suo lutto nel suo e il suo karma direbbero i buddisti forse per questo il buddismo a tanta Presa nell'Occidente postmoderno in realtà il desiderio di farla finita non è altro che un estremo grido d'aiuto come ben sanno gli psicologi lo stesso dicasi per quella forma tutta particolare di suicidio errate che la tossicodipendenza
E possiamo mettere nel conto anche Enrico Sala Bortot a un certo punto un essere umano diventa un peso un fastidio un costo diventa qualcosa e costringe qualcun altro a rinunciare a far far della propria vita quel che gli pare
Di fronte a questa scelta drammatica alcuni si fanno carico della croce che è piombato loro addosso altri i più scelgono soluzioni finali
Imboccata la via dell'egoismo perché di questo si tratta è inutile nascondersi dietro un dito la teorizzazione ideologiche poi facile libertà volontà popolare sensibilità mutate via sproloquiare
La verità è che anche la società globalizzata la new economy le sfide della modernità
Hanno deciso di schierarsi dei pesi morti e di quanto rallenta la corsa Rotondi a rotta di collo verso dove non si sa
I figli indesiderati tossici malati gravi e cronici sofferenti e bisognosi in genere non sono funzionali al mondo perfetto ed efficiente cui in cui ci tocca a vita chi si ferma è perduto
Ma un po'di osservazione ci sembra un'azzeccata una anche i nazisti volevano costruire un mondo perfetto ed efficiente
Infatti sono stati prima sperimentare su larga scala le eugenetica eutanasia l'ecologismo salutista
La seconda osservazione quando tempo ci metteremo a sparire nord-occidentale
Infatti prima o poi qualcuno dovrà sommare le nascite mancate i morti aiutati quelli naturali quelli dover Doors quelli del sabato sera è legato a un di stradale del fine settimana
Cui si può utilmente giungere l'escalation progressiva degli omicidi
Quelli vecchi
Passionale per rapina per futili motivi di parcheggio e ho vicinato e quelli nuovi seriali o per raptus
Tutti esseri umani che mancano alla conta e in tempo di pace
Tranquilli ci sostituiranno gli islamici
Questi figli erano che è un piacere non parlate loro per favore di abortì afgana sia droga libera nemmeno di omosessualità perché preferiscono i rapporti fecondi
Il caso Buttiglione se vi ricordate in sede di Commissione europea è stata la classica classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è in nome della tolleranza ci si chiede se si finirà per soffocare la voce
Dei cattolici col pretesto della loro intolleranza
Ma la questione è la tolleranza di dimostra in pratica un paravento dietro il quale lei ci sono internazionale nasconde al suo proposito di imporre e divulgare un pensiero razionalista fondamentalmente anticristiana i parla così e Michel Scuglia Hans professore emerito dell'Università Cattolica di Lovanio membro della Pontificia Accademia delle scienze sociali consultore del Pontificio consiglio per la famiglia nel suo libro il volto nascosto dell'ONU
Già abbiamo visto il rigetto di ogni riferimento e Cristianesimo nella costituzione europea preti e suore già viene vietato l'uso dell'abito in certe scuole francesi tedesche in nome della laicità se la chiesa ribadisce la sua dottrina di sempre le si rimprovera una inopportuna ingerenza negli affari politici anche se le aspirazioni teocratica sono da lungo tempo scomparsa della sua storia laddove restano ben presenti in altre religioni
Si dice che moderni regimi sono basati sulla separazione tra Stato e Chiesa cosa verissima ma il problema odierno non è più ingerenza della Chiesa nelle cose dello Stato bensì l'esatto contrario
Un cestello patetismo del tutto secolarizzato con la maschera della tolleranza il nuovo Genzano Papi Isma'consiste nell'imporre alla società e alle conoscenze il razionalismo integralista
Questa concezione di tolleranza e non tollera dissidenze e si fa religione civile c'è il sistema di pensiero unico va da sé che ciò comporta una spietata inquisizione secolare che a differenza dell'intuizione storica la quale garantiva un giusto processo con tanto di diritto alla difesa di appello emargina zittisce Lince e commina la morte civile
Di queste religione lei cistercense vale a dire il potere politico e anche pontefice ossia capo della religione civile e come tale impone che il suo nazionalismo radicale la sua religione secolare se l'unico principio di integrazione sociale ma non sarà contento nessuno di questa situazione questo è sicuro
Sotto la maschera della libertà e della tolleranza vediamo così profilarsi una società nella quale si è liberi soltanto di una cosa acconsentire sottomettersi
Ormai la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo il dieci dicembre mille centoquarantotto sta cedendo subdolamente il posto a un nuovo catalogo dei diritti umani tre cui vanno annoverati la Bortot la contraccezione l'educazione sessuale intesa come mera informazione
E l'orientamento sessuale con un abbandono di fatto dell'antropocentrismo umanistico a favore di un relativismo materialista spinto fino alle ecologismo radicale
Vedi la Carta della Terra approvata nel due mila e ispirato a un darwinismo evoluzionistico con no con connotazioni new age che poca di scientifica molto di ideologico in questa luce
I diritti umani finiscono per essere ridotte a un catalogo variabile di rivendicazioni specifiche di singoli individui
Acquisiti per consensi successivi e specchi di un puro calcolo di interessi e così che i valori vengono sostituiti dalle passioni umane la cui soddisfazione diventa diritto fondamentale che poi il diritto positivo è chiamata a sanzionare
E chi si azzarda a dirlo viene immediatamente escluso dal diritto democratico e liberale di esprimere la propria opinione
Stiamo scivolando lungo una china estremamente pericolosa e veri liberali s'era rimasto ancora qualcuno dovrebbero essere i primi ad avvertirlo
Concludo
Ricordando che quello che successe sui media all'epoca del caso quel il caso Welby che io al tempo stesso un articolo proprio ricordando che me l'aveva suggerito
Una lettura l'intervista del professor Melazzini che lamenta la lettera di quel rinviata Napolitano fosse quindi subito tutti giornale laddove analoghe lettere di di persone che era nelle stesse condizioni invece non ebbero neanche risposto ebbene a vedere quelle sì ma a volte il povero quel sulla prima pagina del Corriere della Sera sarebbe quasi venuto da dire cinicamente per favore basta stacca degli la spirale non se ne parli
Cioè su fosse stato un caso isolato pietoso ma da risolvere a sé stante
In quei giorni sarebbe parso così almeno a giudicare da un dibattito televisivo e ci fu dal TG due e dieci minuti tra Alfredo Mantovano
La neo presidente dei radicali il primo per tutto il tempo parlo in termini generali perché è una eventuale legge sarebbe stata valevole per sarebbe valevole per tutti la seconda insisti ma sempre assolti insisteva sempre solo sul caso quello a questo punto dovrebbe essere chiaro che per gli innamorati della morte
Il caso Welby fu puramente strumentale al fine di introdurre l'eutanasia nel nostro Paese
Forte l'espressione innamorati della morte può darsi ma è un fatto che le battaglie radicali portano i nomi di aborto lontana sia droga cioè morte a rate
Da sempre i radicali sono stati in quattro gatti ma sono sempre riuscito a imporre le loro idea totalitaria
Naturalmente ciò non sarebbe stato possibile se alle spalle dalla loro pattuglia avanzata di guastatori non ci fossero sempre state le truppe corazzate dei marxisti comunisti specialistiche post ed è liberale che anticlericale
Questa sembra garantita radicali una visibilità che altri raggruppamenti pur della stessa consistenza numerica non hanno mai avuto e il motivo per cui anche nella Casa delle Libertà e simpatizzante dei radicali abbondano e anche Berlusconi ha dovuto a suo tempo Blunt dirli per attirarli nel centro destra intendiamoci
Ma si sa benissimo che radicali fanno perdere molti più voti di quelli che apporta anticipa il favore da essi incontrato presso il ceto intellettuale li rende lo stesso appetibile
In fondo quel che scrisse a suo tempo quindi non editoriale Ernesto Galli Della Loggia sull'assenza dell'élite intellettuale la mega manifestazione della Casa delle Libertà del due dicembre
Due mila sei e tristemente vero
Si aggiunga che col ritorno di Mieli e la direzione del Corriere della Sera il cosiddetto Mieli Smoke è passato del cerchiobottismo della prima direzione al botti smog pura e semplice della seconda il che significa che la testa d'ariete radicale adesso a disposizione anche il maggior quotidiano nazionale
Beh questo trittico atteggiamento bipartisan o trasversale se si preferisce
Perciò lo scivolamento zapaterista dell'Italia è solo questione di tempo bisogna rassegnarsi tuttavia dai cattolici avremmo voluto dire a Welby penso decide non è detto che sia la fine delle sofferenze
Secondo la prospettiva cattolica ed è per questo che la Chiesa si batte con tutte le sue forze contro la dolce morte c'è un altro tipo di vita al di là della morte fisica con la differenza che in questa eterna e congela per sempre le scelte fatte
E il motivo per cui la Chiesa pre conciliare arrivava negare i funerali religiosi suicidi e perfino la sepoltura in terra consacrata
Era una forma di avvertimento disperato e i divi che si guardassero bene dal togliersi da farsi togliere la vita perché potevano finire molto peggio
Si dirà che questo vale per chi ci crede francamente non giungeremo sul fatto di certe cose smettano di esistere solo perché qualcuno non ci credo
E così lunghe fratello appelli fraterno appello voluto rivolgere a Welby
Ci pensasse bene perché i cattolici potrebbero anche avere ragione quanto agli innamorati della morte altrui s'intende
Ci pensino bene anche le teste d'uovo del Casa della Libertà
P Charly farebbe sì guadagnare le simpatie ottenne o attenuare le spie antipatie della maggioranza ai mesi degli intellettuali che contano implicherebbe senz'altro il disfavore della chiesa dei cattolici e al momento del voto
E ringrazio
Grazie grazie Rino bene siamo arrivati al cuore del convegno la parola adesso è alla politica abbiamo detto l'abbiamo citato all'inizio in Italia
C'è un'Italia divisa non in tre o in due c'è un'Italia al nord del nord dove le cure palliative hanno un valore un resto Italia under due purtroppo invece queste prove non ci sono
Quindi do subito la parola al dottor Flavio Tosi assessore della sanità della Regione Veneto
Sì allora buongiorno a tutti io ringrazio innanzi tutto il senatore Polledri per questa iniziativa anche per il progetto di legge che sottende questo convegno mi scuso se dopo l'intervento del collega adesso non serve proprio lasciare riunione per un motivo molto semplice quell'appunto sull'aereo
Io spero una devo qual è il il panorama Veneto sulle cure palliative sulle terapie antalgiche
Ma poi pali considerazioni sono di carattere personale ma comunque considerazione poi su quella che è condiviso dalla Giunta regionale del Veneto
Divenuto comma cominciato un percorso da vario da diverso tempo con alcune delibere di giunta la prima del due mila
Questa libera di Giunta Schiff andava di restare in particolare l'attenzione verso le i malati neoplastici gravi qui una particolare categoria sostanzialmente di malati che necessitano quindi di terapia antalgica
Pressa seguita nel due mila tre da un'altra delibera della Giunta regionale che appunto invece stendeva sostanzialmente questa soglia d'attenzione un po'tutti i servizi sanitari e quindi un po'tutte le patologie nel frattempo è partito un percorso di formazione degli operatori oggi Veneto abbiamo più di cinquecento operatori usati formati specificamente appunto per questo tipo di problematiche
Nel due mila quattro c'è stata una delibera di nicchia se vogliamo va bene legata alla parto indolore
Nel due mila cinque una delibera legata al dall'Osservatorio regionale per il dolore a cui ho sempre seguito la delibera di qualche settimana fa dove praticamente sono stati all'interno dello serbatoio palle Curia pala palliative sono stati istituiti una serie di gruppi di lavoro colpi lavoro tecnici che vanno ad affrontare appunto questa materia in maniera specifica suddividendo lavoro trarre patologia per tipologia di paziente ed anche terra approccio terapeutico
Lo scopo di questo lavoro è quello che un po'di andare a trovare dei Protocolli degli indirizzi dei percorsi di vera presa in carico di presa in carico
Completa dal medico di medicina generale in poi per un po'anche quello che l'aspetto stato locato prima dal dottor decollo nel suo intervento
Quindi siamo già ad un percorso normativo da parte appunto del regione per andare a definire ad affrontare sempre meglio questo tipo di patologie di problematica del secolare latte ovviamente di fondo cioè il lasciare servizio che io non mi epidemiologico regionale
Che ci dà tutta una serie di dati statistici
La volontà nel prossimo futuro è quello di arrivare un sistema informativo dedicato a questa materia in maniera che appunto mettendo insieme tutti questi dati ci c'è anche uno ma ho fatto una mappatura completa di quello che si sta facendo di quelli che possono anche risultati a livello regionale
Per quanto riguarda le strutture struttura che evidentemente sono dedicate anche sulla base di quelle che sono le caratteristiche dei malati che necessitano di pazienti che necessitano di terapia antalgica
Quindi sono situazioni temporanee che però è la minor parte dei casi cronica e spesso oppure appunto terminali quindi cuore di fine vita
Dicevo metà delle urla del Veneto si sono dotate di hospice l'altra va dal tre le altre struttura regionali si stanno adeguando in tempi piuttosto rapidi a questa necessità comunque già più di metà gli hanno a loro disposizione
C'è una buona rette per servizi domiciliari appunto seguite in particolare dal personale formato di cui si parlava prima anche perché se poniamo vedere il tipo di materia non sarà una una formazione particolarmente elaborata da un punto di vista tecnico visto punto quelle vela l'operatività necessaria
La domiciliarità si occupa del tipo nel dieci per cento dei casi appunto si tratta di pazienti che affrontano anche terapia antalgica la valutazione ha tramutato in Attraverso dei nuclei per le cure palliative dei comitati aziendali
Lo scopo di spingere sull'assistenza domiciliare ridente mente quello da un lato diciamo prioritario è quello di migliorare la qualità della vita
Del paziente e di fatto poi di riflesso anche quella del nucleo familiare perché sappiamo che in queste tipologie di situazioni
L'aspetto familiare importantissimo come è stato ricordato prima che ne soffre purtroppo molto spesso appunto il tutto il nucleo familiare quindi la terapia domiciliare aiuta in questo senso
Come anche aiutano gli hospice per chi ha la consapevolezza di fare questo tipo di scelta perché non tutti hanno la capacità di affrontare il percorso attraverso l'hospice
Però lo stesso evidentemente da una serenità appunto una dignità meeting maggiore in un percorso terminale
La terapia domiciliare anche il vantaggio evidentemente è un punto di vista anche economico perché essi seguono più pazienti a parità di risorse e omicidi Aretha offre anche appunto la possibilità di evitare ricoveri inappropriati perché evidentemente anche per questo tipo di situazioni ci sono dei ricoveri inappropriati che appunto possono essere e se invitati a traverso Lattero Pia Lele trattamento domiciliare
I problemi che dobbiamo ancora affrontare sia a livello regionale ma anche a livello nazionale relazionare in particolare ed era stato fatto prima ho visto con con le statistiche state presentate ero cioè c'è una di Sogno di una diffusione capillare e omogeneo soprattutto di strutture strutture in senso lato quindi sia gli hospice che strumenti parla servire Sibir domicili armenti pazienti eccetera quindi serve assolutamente un'omogeneità nazionale questo Pdl all'iniziativa legislativa
Presentata dal senatore Polledri fra poco una direzione di cercare una omogeneità nazionale su questo tipo di situazioni serve una sensibilità maggiore da parte di tutti dei cittadini anche degli operatori verso dolore inutile perché poi alla fine lo scopo tutta questa ramo della medicina è quello di evitare dolore inutile dar farcire la persona posso avere una migliore qualità della vita la maggior dignità non soffrendo inutilmente
E in effetti condividiamo per perfettamente quello che è stato detto dalla rappresentante di Farmindustria ovvero sia serve una maggior diffusione una faccia Rita d'accesso tagli oppioidi forti perché in questo caso evidentemente c'è questa necessità
E paradossalmente invece si rischia che si vada alleggerire a rendere più agevole il percorso per arrivare agli oppioidi tutt'altri usi diciamo quando invece per questo tipo di necessità è una cosa assolutamente stringente
Per quanto riguarda invece il quadro normativo si è parlato si è accennato anzi condivido assolutamente l'intervento dottor Camilleri
Si è parlato punto dell'eutanasia di fatto in a livello nazionale c'è già una norma che ha reso stiva per quanto riguarda l'accanimento terapeutico per evitare l'accanimento terapeutico
Nei casi estremi sappiamo già che c'è la pietà umana dei medici che interviene a pietà umana dei Medici senza bisogno che ci siamo delle leggi leggi che appunto nel momento in cui andava solo ad affrontare il percorso dell'eutanasia al problema dell'eutanasia sarebbero delle leggi che rischierebbero di passare un confine pericolosissimo
Per un motivo molto semplice perché poi dovrebbe decidere chi può decidere se un cittadino ha diritto di morire oppure no
Però non si sa se può deciderlo il paziente e paziente potrebbe essere anzi quasi sempre in questi casi anche in uno stato di depressione o comunque di frustrazione lacerazione
Deve deciderlo una équipe medica se un cittadino ha diritto di morire addirittura dolce morte si mi si crea veramente un campo dove la discrezionalità e l'arbitro diventano pericolosissimi da poter affrontare quindi lasciando il quadro normativo attuale che prevede che non ci siano alla mente l'accanimento terapeutico credo che sia una norma più che esaustiva proprio per il rispetto della vita che è dovuto dal tutta la la parti politiche anche dalla Kotori mediche
Quindi appunto non servono strumenti legislativi che abbiano solo una visione politica alle spalle che hanno ben poco di sanitario ma che appunto servono solo a finalità ideologiche serve invece appunto ribadisco e concludo questo intervento una diffusione va raramente capillare di strutture per la terapia antalgica serve un monitoraggio dell'operatività di queste strutture serve che questa modalità avvenga appunto
A tutti i livelli come è stato dichiarato ribadito anche precedenza a livello regionale perché appunto anche non all'interno della regione avendo metà delle USL che non hanno l'ospite evidentemente abbiamo una disomogeneità so a livello nazionale questa disomogeneità diventa assolutamente evidente e quindi questo è quello che serve serve appunto una quadro normativo il cui scopo sia quello di mettere sempre di più al centro il paziente e la vita del paziente
Ah se la medicina pungola sarà servizio di questa quindi il questo convegno e il progetto di legge
Presentato che verrà prelevato dal senatore Polledri è pienamente condiviso proprio come impostazione c'era un punto di vista tecnico pari a un punto di vista tecnico assolutamente ben impostato non sta a me dirlo però evidentemente c'è questa assoluta condivisione da parte do sottoscritto da parte della regione Veneto che oggi qui rappresentiamo grazie piazze assessore
Berio alla l'assessore c'è invece lo vorrei anche coinvolgere per il suo doppio ruolo ora amministratore
E lezione importanza sulla d'importante Julie Italia Ana ieri parlamentare allora abbiamo sentito quanti sono e quali sono i problemi sul tappeto
Alcuni chiaramente sono delegati all'intera società altri invece il politico credo che ha il dovere di aiutare a risolvere allora nella sua esperienza rivetti di doppio ruolo che lei ha avuto fino a oggi quali sono cosa metterebbe lei nella classifica nella top ten delle cose da fare
Sì
Poi faccio una piccola premessa poi rispondo a questa domanda che è fondamentale però una piccola premessa è doverosa perché se devo dire anch'io sono stato molto contento di partecipare a questo convegno perché nelle relazioni ancorché numerose e al suo evidente un taglio differenziato diciamo nell'approccio a questo problema
Perché sarebbe riduttivo effettivamente pensare che ci troviamo di fronte a un problema
Ho unicamente di carattere politico oppure a un problema diciamo oserei dire quasi di carattere culturale antropologico ci sono queste due componenti fondamentali una è prodromica all'altra
Se noi approcciamo il problema solo da un punto di vista pragmatico da un punto di vista delle soluzioni termini di risorse economiche organizzative che la politica ma non solo la politica la politica intesa come chi fa le leggi gli amministratori ma anche come tutto il tessuto sociale che poi va applicare la politica
Rischieremmo di avere un approccio limitativo e devo dire la verità anche improduttivo questa stessi impressione l'ho avuta quando da parlamentare non ancora capogruppo affrontammo il problema della procreazione medicalmente assistita anche in quel momento
Ci fu un incontro importante nel quale coloro che sostenevano un approccio simile al mio
Decisero una strategia di comportamento
Però anche allora come credo assolutamente oggi sia necessario fare fu l'approccio complessivo che si determinano che che determinò poi qualche modo una vittoria seppure parziale su questo tema
Dire da dove discende tutto questo è già stato trattato ma mi piace un po'sottolineare questo aspetto da dove discende questo approccio questo laghetto Castellan un po'ribadito tutti ma e qui il cuore del problema
Ma come può essere che al lattice diciamo all'arte dopo millenni di civiltà noi siamo qui a battersi in Parlamento con un'opinione pubblica fortemente schierata sui diritti soggettivi che chiaramente diventano una una clava uno strumento importantissimo per superare anche quelle resistenze che in particolarmente nel mondo politico ci sono e qui sono d'accordo con interventi Camilleri
Ma in questo mio dire non c'è ostilità però i radicali a questo punto di vista rappresenta un'avanguardia
Molto pericolosa dispetto una deriva di tipo di tipo uscenti istante
Che però non ha dietro e qui di non so se dissento devo integrare quanto ha detto Camilleri non ha dietro solo l'ideologia addietro a mio parere lui in parte però l'ha detto l'intero S ma come fa una società evoluta una società diciamo sempre più globalizzata a sopportare i costi dalle famiglie numerose delle famiglie come fa a sopportare i costi degli anziani che costano sempre di più che dicono sempre di più
Allora se approcciamo il tema così allora chi vuole
Trovare una soluzione positiva per l'uomo chi vuole fare una battaglia politica probabilmente trova si fa le spalle larghe a sufficienza per vincere questa battaglia
Se invece l'approccio è diverso è riduttivo secondo mio modo di vedere questa battaglia non si vince
Non può essere vinta
Perché tutta la storia dell'uomo negli ultimi cento anni almeno va nella direzione del del tecnicismo dello scientismo del positivismo
Cioè dette l'egoismo anche se spinto all'eccesso
Ma quanta di questa partita deriva dalla debolezza umana dalla sensibilità assolutamente comprensibile umana nei confronti dell'altro che soffre che puoi essere tu domani che soffre e quanti invece
è una logica ma non oscura ma in qualche modo eterodiretta
E che discende dall'ideologia ma anche un supporto forte rispetto alcuni interessi di grande rilevanza e di carattere economico
E io credo che devo dire che per tanto tempo e mi sono interrogato su questo anche quando vi devo farle battaglie per questa e un cinetica questa selezione dell'uomo per per tanti degli argomenti che sono stati trattati per quando quando
Sto dando un taglio molto politico ma poi andrò anche sul quando vedo fare battaglie per i diritti delle persone che sono sacrosanti ma in qualche modo non solo solo i di le battaglie per i diritti a favore di qualcuno ma immancabilmente sono le battaglie contro il cemento della Società che ad esempio la famiglia la famiglia tradizionale
E per cui contro qualcos'altro
Rocco sta cosa state dietro tutto questo sta solo l'ideologia io non sono assolutamente convinto all'ideologia è una cosa che in qualche modo si riesce anche a a superare
Sta sicuramente una deriva
La deriva del positivismo dell'uomo Dio però stanche un'altra logica che oggi nell'ultimo decennio ultimi vent'anni si è drammaticamente amplificata che la logica della globalizzazione
Come fa un mondo globalizzato dove le aziende devono competere a livello planetario a sopportare dei costi che sono sempre più importanti che sono costi legati a una concezione tradizionale della società che è quella non dell'assistenza intesa come struttura tecnologia organizzazione solo ma è anche quella dell'assistenza intesa come funzione
E come aspetto di carattere umanitario allora lo scontro effettivamente di civiltà
E e queste è uno scontro al di là della contrapposizione alcune volte che ci viene descritta ed era e anche reale in parte fra le religioni ma è uno scontro nostro interno all'interno la società occidentale dove sta andando la società occidentale
Standard ho perso tutte le risorse per la medicina sempre più tecnologica per aumentare sempre più le aspettative eccetera
E nessuna sottrazione sempre più pesante di risorse per quello che è l'aspetto il carattere umanitario e sociale della nostra vita
Questo è il problema
L'inquadramento della questione secondo me sta esattamente qui e da qui poi va be discende discende tutto il resto però la questo accanimento contro la vita e qualcosa contro è un impostazione contro la quale bisogna lottare con grande forza con grande intelligenza avendo questi tre un presupposto è di tipo ideale
E filosofico e avendo poi da grandi intelligenza anche politicanti lavorare nella direzione giusta devo dire che
Polledri
Non è proprio l'esempio ottimale di quanto ormai sei sette lo dico ironicamente essendo un amico però da questo punto di vista colto l'importanza in questo momento
Di dare un segnale in positivo che fa nella direttrice che fa nella direzione giusta che mette in
In campo sulla base appunto anche di queste argomentazioni carattere ideale però alcuni interventi che possono dare degli ottimi risultati
Devo dire che la maggior parte le cose che avrei voluto in qualche modo declinare sono state dette qualcosa voglio ricordare questo approccio multidisciplinare cosa sostanziale su questo bisogna puntare pesantemente
Lo stato attuale
Non è così catastrofico Chiara chiaramente come in molte altre diciamo comparti
è un po'a macchia di leopardo devo dire che in Lombardia non siamo all'anno zero abbiamo fatto molto stiamo facendo molto abbiamo buoni risultati abbiamo dei livelli di assistenza diversificata importanti
Abbiamo queste unità organizzative cure palliative che si articolano nel livello diciamo ospedaliero nel livello del day hospital nel livello ambulatoriale nel livello domiciliare ancora a livello domiciliare abbiamo con diciamo valutazioni che possono essere più o meno positive
Nel merito e anche soggettive però abbiamo
L'assistenza domiciliare integrata Dell'Acqua il medico svolge una funzione determinante con il supporto dello specialista ospedaliero abbiamo anche però la possibilità del passaggio in cura dove l'ospedale fa a casa del paziente così presto diciamo descrive un percorso che mette assieme la centralità del paziente la multidisciplinarietà però anche la scelta di una modalità di esistenza
Diciamo la più adeguata possibile
Abbiamo l'organismo di coordinamento regionale in termini numerici abbiamo trenta strutture in Regione Lombardia quasi trecentocinquanta posti letto di hospice sette comparto sanitario voi sapete che in Lombardia abbiamo sanità e socio sanitario io posso parlare in particolare sulla sanità
Però a queste a queste trenta strutture a questi trecentocinquanta posti letto si aggiungono altre strutture che fanno parte
Numero importante che fa parte del comparto
Socio sanitario
Cosa fare l'ha già detto in parte Tosi sicuramente puntare
A livello nazionale puntare sulla ricerca puntare su un importante rifinanziamento ma ne parlava sicuramente il senatore Polledri della legge del novantanove
E anche lei inserire nei LEA
Quelli che sono gli standard i livelli di assistenza i diritti soggettivi esigibili mi è piaciuto il termine usato da Melazzini prima su questo insisto da sempre da quando faccio politica
Cioè inutile sollevare grandi aspettative nella popolazione che verranno poi
Drammaticamente deluse se non siamo capaci di mettere in correlazione quello che possiamo dare realmente
E lì lo iato fra ideale e reale deve deve deve farci riflettere l'ideale e quello è la promessa quello che potremo fare la speranza implementare sempre di più i servizi
Ma quello che possiamo fare lo dobbiamo correre rare anche alle risorse a disposizione sapendo che le risorse non sono l'unico strumento poi ce la crescita culturale c'è la formazione c'è l'informazione Sistri sistema rette
C'è la capacità appunto di rimettere al centro il paziente la sua umanizzazione cioè un percorso anche qui non solo politico non bastano le norme non bastano le risorse un problema culturale dobbiamo riappropriarci di col di questo lo stiamo facendo sulle cure palliative almeno ci stiamo impegnando lo stiamo facendo sulla psichiatria vi ricordate la legge manifesto la Basaglia andava nella direzione giusta
A ventisette anni di distanza ci troviamo ancora in coordinamento degli assessori con alcune regioni che ci dicono
Ci dovete pagare i pazienti che abbiamo dei manicomi
Sono passati ventisette anni
Voi almeno li abbiamo chiusi voglio dire però non siamo che lì in una situazione ideale perché
Dall'ideologia e dalla bella idea dei passare poi dal malato separato dalla società con lo stigma al suo inserimento nella società con una struttura nella sua casettine a se ha ha ha seguito un percorso riabilitativo
Adeguato positivo se in parte autosufficiente con attorno i servizi sanitari e socio sanitari
Con un impiego dei livelli di sussidiarietà orizzontale il no profit
Le associazioni con la sussidiarietà verticale nella quale anche i comuni chiaramente che non hanno grandi risorse economiche ma possono integrarsi con gli altri servizi
E allora quel paziente ritrova una sua una sua identità per cui percorso è molto lungo a livello nazionale e lo ripeto
Una revisione dei LEA la stiamo facendo però l'ho detto proprio ieri al ministro Turco
E ho fatto pari pari un po'discorso proprio fare attenzione
Smettiamola di scrivere nelle leggi
Come abbiamo scritto ad esempio nella legge sul sociale che pure è una buona legge La tre due otto del due mila
Le posizioni soggettive non vogliono dire niente o ci scrivi che quello è un diritto e poi tiri proponi negli anni a venire di implementare quel diritto esigibile se no non ci devi scrivere quello che
Che da un punto di vista giuridico e normativo non non ha significato e poi si traduce immancabilmente in una interpretazione assolutamente discrezionale oltre che in una impossibilità di erogare i servizi
Che questo
Ne ha parlato proprio ieri con anche con l'assessore Tosi stiamo facendo questo lavoro però dobbiamo essere concreti pragmatici
E poi la questione della semplificazione degli oppiacei conto ottobre quando parlava proprio adesso anche qui assolutamente bisogna andare nella direzione della della Com
Però cosa sta ha ostacolato in parte anche nel dibattito politico questa strada più rapida in quella direzione il fatto che assieme a questo argomento ci ha sempre portato avanti qualcuno l'ha già detto prima di me queste etichette in qualche modo anche sulle tossicodipendenze si dovesse andare in qualche modo a una del Rigolo deregolamentazione ecco su questo ad esempio io personalmente non sono mai stato d'accordo perché credo che invece li la stessa visione che dobbiamo adottare per le cure palliative privi psichiatrici chi ci deve portare a di rifiuti salvo ti voglio porta fuori da quella strada
Con in alcuni casi corpo senza la tua volontà perché c'è modo di uscire ora con la strada perché quella strada dalla morte non era stato della vittima
E io siccome ti voglio bene io
Medico io io sistema sanitario io politico io governo nazionale chi voglia tira fuori da quella strada che quella strada e la tua morte non è la tua vita
Ecco allora
Anche questa difficoltà l'abbiamo scontata anche per questo motivo
Con cosa dire in conclusione molte delle cose che mi sono appuntato in maniera più ordinata polio dette in maniera sparsa
Io credo che sia importante comunque questa battaglia perché la scienza deve essere al servizio della vita che sia un errore pensare che la vita non debba avvenire non debba comprendere nella sua naturalità
La nascita la vita e la morte
è un tutt'uno
Ma credo indipendentemente anche da una visione cristiana o laica io sono cristiano però credo che anche per un laico
L'idea che la vita di una sua dignità una via su una una sua naturalità importante tanto più quando ci sono gli strumenti per mantenere questa linea dignità
Forse cento anni fa a cinquant'anni fa forse anche solo trent'anni fa non li avevamo abiti oggi applichiamo gli abbiamo bisogna entrare però in un'ottica nuova
E qui so di essere in minoranza
Però anche il mio approccio in Regione Lombardia va in questa direzione quando parliamo di appropriatezza quando parliamo di
Technology assessment di come utilizzare le tecnologie
Parliamo di queste ore
Sappiamo che la medicina costa tantissimo costa troppo a un un aumento
Ogni anno del cinque sei per cento il protette hanno lordo aumenta dalla metà come sostenibile questa cosa quando ci siamo dati dei traguardi ancora più ambiziosi più impegnativi palo DT volerci più bene tutti di Hitachi veramente il servizio che ci serve
Allora questa questa impostazione per cui la medicina non è solo tecnologia non c'è nessuno strumentazione è anche quello quando serve ma impiegata in maniera diciamo tenendo presente che l'uomo non è fatto solo di di una componente ma è fatto di tutte quelle componenti di cui di cui abbiamo parlato ecco se impostiamo così io credo che anche questa questa sfida si potrà vincere ci potrà vincere proprio perché troveremo anche in maniera intelligente le risorse da mettere a disposizione in questo settore ancora ieri si parlava del fondo della non autosufficienza sempre su questo nei un altro problema importante di portata ancora più ampia rispetto a quello delle cure palliative e allora lì anche lì abbiamo suggerito al ministro di iniziare da quei settori che sono diciamo che creano maggiore allarme sociale proprio per dare una risposta importante
Per per far sì che meno famiglie siano abbandonati allora anche l'Italia are quel fu partire realmente perché da troppo tempo si sta discutendo di questo fondo della non autosufficienza allora che i ministeri per la loro competenza del ministero della sanità ministero chiaramente del bilancio del ministero
Del sociale il ministero anche della previdenza sociale comincino a fare un ragionamento per vedere quali sono le risorse qual è il
In questo contenitore ampio che possono e devono essere destinate a questo settore io credo che senza fare miracoli
Un miliardo o due per dare una cifra case di di Europ a livello nazionale si possono trovare per per fare questi è chiaro che sono dovessimo dare una risposta piena al problema della non-autosufficienza non sarebbe sufficiente ma indicando delle priorità questi soldi si possono e si devono trovare
E questo è stato l'impulso forte che noi abbiamo dato al ministro
E chiaramente se ci sarà questa risposta positiva ci auguriamo ci sia questo spazio anche le regioni dovranno fare la loro parte di conseguenza a parte sarà sulle risorse una parte sarà sull'affinamento dalla loro capacità organizzativa funzionale di sistema
Basta
Grazie grazie assessore da lei non è ideale cerchio concludiamo tornando
Ai soggetti cioè i pazienti a chi questo dolore lo subisce la parola diamo loro tramite dottor Vito Ferri coordinatore della scientifico duecento scultura Fondazione Gigi Ghirotti
Patetico
Bortoni ringraziamenti alli organizzatori per l'invito
Un saluto anche a tutti voi siete qui presenti è che
Insomma so benissimo della dell'orario da psicologo comprendo anche necessità di mantenere l'attenzione e quindi non ci sono state delle pause quindi questo c'è da parte mia un'empatia nei vostri confronti qui cercherò di essere sintetico
Quello che importa
Sia durante la vita sia di fronte alla morte e non sentirsi abbandonati e soli
Queste sono le parole di Gigi Ghirotti che dal nome alla nostra Fondazione
è un giornalista che si ammalò di linfoma di Hodgkin negli anni settanta quando non è come oggi che qui abbiamo il
Dottor Melazzini può confermarlo allora non era una patologia
Guaribile come lo è oggi un'alta percentuale di di persone e Gigi Ghirotti lo sapeva
Era un giornalista prese una decisione
Ok
Io anche lui immagino abbia avuto un momento di riflessione su che fare come curarsi dove andare
Usufruiva di una assicurazione quindi poteva farsi curare nelle cliniche private
E lui disse
Voi la ce l'ha lasciato scritto che mettere una malattia al servizio di qualcosa renderla malgrado tutto utile al prossimo ecco questa è una sua conclusione è un suo manifesto personale
A cui seguiva la sua decisione
Se gli capita di correre un'avventura tra la vita e la morte in prima persona eppure non la racconta
Direi che quel giornalista e uno che non ha capito nulla
Né del proprio mestiere
Media propri doveri di cittadino
E lì avviò tutta una battaglia la testimonianza fino all'ultimo minuto della sua vita a favore della del malato Luís malato tre malati
Testimoniando cosa significa muoversi ed essere ricoverata negli ospedali italiani quali sono i tantissimi di sogni che vengono
Venivano vengono disattesi non trovano delle risposte cosa prova la persona una grave malattia ma non solo una grave malattia perché Gigi Ghirotti in fondo a testimoniato attraverso i suoi scritti su articoli e due inchieste televisive
Del settanta tre settantaquattro anche tutti gli altri malati la condizione di malattia dopo la sua morte nel settantaquattro nell'anno successivo settantacinque fu costituito un comitato oggi Fondazione nazionali Gigi Ghirotti
La la sede nazionale che qui a Roma però in altre parti d'Italia ci sono altre associazioni e fondazioni
Anche a vicenza c'è una Fondazione Gigi Ghirotti certo a bisogno sempre di di aiuto e di sostegno per poter andare avanti crescere ulteriormente
è a Genova esiste l'Associazione Gigi Ghirotti che si occupa prevalentemente di assistenza domiciliare cure palliative anche in hospice inverno apertura anche il secondo hospice a Genova
E tra le varie iniziative la Fondazione trovate nella cartella non sto qui ad elencarne una iniziativa importante di cui
Mi onora anche di di essere lì coordinatore è il centro di ascolto psicologico psico sociale
Per malati oncologici
Offriamo principalmente due grosse aree di servizi informazioni orientamento
Le persone ci chiamano chiamano formò un numero verde ottocento trenta quindici dieci da tutt'Italia al numero gratuito totalmente gratuito anche nel servizio
Cerchiamo di decodificare la domanda cosa ci chiedono
Il bisogno poi diciamo noi psicologi
E offriamo quando è possibile quando ce lo richiedono delle informazioni sulle e risorse esistenti nel territorio per la terapia del dolore per le cure palliative
E e altre risorse ecco la parola magica nostre risorsa che quella risposta ad un bisogno
E queste risorse possono essere anche risorse interiori
Le risorse attorno alla famiglia attorno al malato sia il primo cerchio che la famiglia che viene segnata pesantemente da una malattia grave
E quindi ai aiutiamo anche la persona anche qui quando ce lo richiede lungi da noi l'accanimento si Cologgi può anche cerchiamo di aiutarlo sostenerla psicologicamente emotivamente
No non sostituendo ci
Alle persone care magari sono vicine ma aiutando le persone a comunicare meglio a comunicare i propri bisogni
A d'essere presente anche in una condizione molto difficile nella condizione di ansia di stress di di depressione
E e questo lo facciamo prendendo anche in carico le persone che che ci chiamano che lo vogliono quindi le seguiamo li accompagniamo lungo tutto il corso la malattia che può sposare
Anche nella remissione dei sintomi accade questo
Può sfociare nel decesso della persona in quel caso offriamo a anche sostegno ai familiari anche per loro tutto lungo il corso a malattia ma anche nella fase del lutto della perdita che è pur sempre un dolore
Dolore intenso
E
Potrei dire anche su questo tante cose vi invito anche a leggere il materiale abbiamo in cartellina è perché no venirci a trovare anche classe della Fondazione
Per constatare in prima persona quello che noi facciamo volevo tornare a quella frase di Gigi Ghirotti perché importantissima
Quello che importa sia durante la vita sia di fronte alla morte e non sentirsi abbandonati e soli
Quel durante fondamentale che non dice Gigi Ghirotti solo in fase terminale no è sempre importante per la persona il durante quando si comprime
In una fase che possiamo chiamare fase terminale ma la fase quel la fase della malattia grave ebbene forse via persona è più fragile
Certamente lo è sul piano psicologico sul piano sociale relazionale sul Khanato spirituale si è accennato al discorso del dolore esistenziale
Ebbene
La cosa tremenda in questa in questo durante
è il sentirsi va bene ma percezione di abbandono
Sapete la definizione la etimologia di dolore
Deriva da dal sanscrito alla radice Dole
Che tagliare
Scenderà in lacerare
I latini poi l'hanno ripreso con Dolan Bra che l'accetta quindi il dolore taglia il dolore separa già nella sua natura in mostri a antenati hanno calato nei nostri termine nostre parole
Delle metafore delle esperienze
Ebbene il dolore non solo quello fisico così questa distinzione e poi solitamente si fa
Ma la sofferenza si parlava del dolore totale tagliasse parla di per sé la persona
Da se stessa dal proprio corpo che Sisini avverte come un traditore questo un primo impatto io parlo e Porto più che è quello che ho studiato sui libri l'esperienza diretta dei delle persone che ci chiamano
Il dolore quindi separa
Il dolore crea delle situazioni di segregazione
Solleva quello che Gigi Ghirotti chiamava il demone dell'indifferenza
Fa male vedere la persona che che soffia anche perché il dolore di per sé emana dei segnali potentissimi il lamento il pianto
Di potentissimi di richiamo di attenzione ma quando questo reiterato continuo si crea un allarme un'allerta continua
Non sono nel familiare una persona cara ma anche nella società ed è stato detto da qualcuno io parlo da da psicologo che ha anche osservato determinate
Reazioni alla vicenda Welby questa quasi rigetto basta non ne posso più
Cambio canale Coletto stacchiamo la spina ecco questo questa reazione
è una reazione dovuta anche a questo potere che ha il dolore ed ecco quindi una proposta è bello essere propositivi
è la Fondazione Gigi Ghirotti l'ha fatto continua a farlo da oltre trent'anni e l'ha fatto il chiaramente da insomma anzi dal dal due mila uno insieme al Ministero della Salute e alle regioni
Organizzando promuovendo la giornata nazionale del sollievo
è un messaggio propositivo prima si parlava del Manifesto manifesto che propositivo non contro tanto contro qualcosa ma a favore di ci sono i bicchieri c'è qualcuno in tempo macinati per me il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto
Concentriamoci sulla parte Mazzocchi ma senza negare quella mezza vuota che esistenti
Vediamo che c'è la possibilità concreta di provare sollievo questo vissuto profondo che porta dal basso verso l'alto dove sofferenze su ferrei che porta messa in moto contrario spinge giù appesantisce
E quindi quest'anno si celebrerà la sesta giornata nazionale del sollievo
Il ventisette maggio
Tutti ci siamo invitati come individui come associazioni come istituzioni pubbliche e private del non profit a fare qualcosa a prendere iniziative non è aggiornata né della fondazione del ministero né delle regioni
Non lo promuoviamo portiamo avanti ma fare qualcosa qualcosa per dare una risposta a tanta gente e non ne abbiamo
Diciamo quasi intervistati abbiamo raccolto trentacinque mila voci di persone ricoverate in in ospedali italiani nel due mila quattro con una sorta di indagini che facciamo sempre in collaborazione con le regioni e il ministero ogni due anni
Ecco di queste trentacinque mila persone che hanno risposto una breve scheda di sensibilizzazione qui non non ha la pretesa che son questionario
Tra le varie risposta abbiamo ricevuto quattro sono
I bisogni o meglio dire i desideri più imponenti da parte della gente ci aspetta ci aspettavamo è infatti è una è la prima la avere
Sollievo dal dolore ma primo anche al primo posto insieme a questo esatta percentuale
Anche a dire la vicinanza di persone care stretta cinque mila persone l'hanno detto lo stiamo ribadendo ne sento parlare ne sentiamo parlare continuamente la gente sola eppure
Non si fa mai abbastanza su questo
Seguono avere informazioni
Ex avere sostegno psicologico ricevere sostegno psicologico questa e la voce delle persone e con questa concludo vi ringrazio ancora una volta per la vostra attenzione
Grazie grazie Vito
Le conclusioni doverose al Senatur Polledri il quale ringrazio non è mio ma anche gli utilizzatori credo che sia importante se riusciamo a raccogliere magari
La documentazione di questa giornata perché sono state dette sono stati presi impegni importanti quindi secondo me sarebbe utile se oltre ai oggi dopo un altro incarico oltre a veder realizzato questa bella giornata ti prende e si impegna anche di organizzare magari i lavori di questo convegno
Io penso che sarà fatto
C'è una una memoria televisiva e altro
Beh e sarà seguito questo questo questo convegno e io devo dire che però quando si mettono assieme delle esperienze di vita
Quando si mettono assieme
Per le esperienze culturali confesso che nostra è stato molto moderato
Penso fa pattizia vedevo che tifava gli occhi vecchio leone che ci ma anche un problema di Sant'Egidio perenne adesso mi lo dicevano tutti sono sì tiene duro quindi esperienze cliniche di tutti i giorni e anche può un progetto politico è come volevamo
Piantare un punto anche e una proposta un punto anche come come partito vacche partito è sempre una parte quindi non è risolutiva però su questo come la pensiamo ecco io credo che anche i politici devono prendersi la responsabilità a un partito che dice ma io lascio libertà di coscienza è troppo comodo lasci libertà di coscienza e allora ti scioglie come perché su un determinato una volta non si legifera cioè alle sole non legiferata sul sulla vita o su quant'altro ma nel momento in cui un'associazione volontaria è come un partito perché è un'associazione volontari con un programma ben preciso che si presenta agli elettori si confronta su uno spazio legislativo deve dire come la penso
Altrimenti si scioglie in quel momento si scioglie e sino a casaccio così di nel caos oppure la statistica
Quindi noi oggi abbiamo piantato un paletto per la nostra parte politica ma abbiamo lanciato anche una proposta non andiamo a trovare quello che divide oggi il testamento biologico è un qualcosa che ci divide
Divisa dal punto di vista ideologico divi degli Illuminati in Conservatorio e treni divide i liberal da dagli altri più su dati più giù
Il Trio di qua dagli anarchici non lo so ecco
Possiamo partire da un qualcosa che ci unisce tutti
Non so come la pensiamo sul testamento biologico molti mi sento ma sul poter curare la vita ma poter curarla sempre anche nelle piccole cose perché pittrice convegni sono importanti poi abbiamo la vita di tutti i giorni
I momenti di tutti i giorni una parola spetta bene un sorriso e con la vita non è fatta di grandi momenti il matrimonio con l'abito da sposa è bellissimo
è un bel momento e dopo è fatta di tanti piccoli momenti ma anche di piccole gioie cioè dopo vent'anni trent'anni di matrimonio ci sono rari ma ci sono anche dei ma c'era anche dei momenti di inerte no ecco non lo farò vedere mia moglie seriamente
Ci sono dei momenti di intensità importante e e allora anche nella vita
Anche nella vita tutti dobbiamo morire fosse anch'io in futuro non lo so Emma ci sono dei momenti che sono sono validi sempre
Non voglio concludere con una citazione religiosa da laico ma però credo che sia abbastanza utile perché la storia dei tre dei due ladroni
Ecco non erano due parlamentari oggi Giorgio ce ne sono molti di più allora avevano due finivano un po'o peggio di come finiscono oggi perché
Però questi due erano messi Marino cioè in croce proprio ai etti della società e poi nella così come allegoria ci si può credo non ci si può credere
Per una un momento in cui si è pentito in cui ha detto una cosa ha provato un sentimento un'emozione questo sentimento questa emozione che può essere un socio erano talmente importanti
Davvero l'ho portato alla destra del bar questo anche da laici questo significa che tutti noi siamo la possiamo vedere un'opportunità di grandezza di di grandezza umana ma ma anche di di grandezza di sentimenti non sappiamo quando arriverà a questo momento di grandezza magari potrà arrivare momento in cui all'ultimo secondo vogliamo in qualche modo privare
Di quest'opportunità io non me la sento di staccare la spina nessuno
E vorrei anche che lo Stato la mia spina che me lo sto pagando la mia corrente elettrica meno parlo tutti i giorni Marassi attaccato decideremo poi insieme al medico un medico pietoso con cui averne quando sarà giunto il momento io vi ringrazio tutti e l'impegno ci sarà per portarlo avanti che prescrivono un impegno che mi piacerebbe con con Alessandro e con l'assessore ecco sono due cose concrete
Sarebbe quello magari di un opuscolo nera molto all'atto del Santo no
Si fanno pur con i sull'influenza si fanno Cusco lì su tutto cominciamo da un po'l'informazione per chi ha un dolore cronico Pecchia una situazione un familiare no dal medico di base si trova un bel numero verde
A chi telefonare bell'opuscolo non sei solo cosa importante regala un sorriso cosa fare ecco come istruzioni per l'uso
Grazie grazie Marcello Masi grazie