Le associazioni ambientaliste discutono del Disegno di Legge n. 345: "Promozione dell’economia forestale e pastorale della Giunta Regionale"

Convogliati su
Come
Avete visto che c'è
Ma ci sono
Perché l'abbiamo qui una televisioni Terna che confeziona servito posizione Zanzi lo scorso anno scorso strutturali sorpreso vanno a pieno ritmo ai nel senso rovesciato facciamo cose prima
Però noi siamo meravigliosamente coperti da radio radicale non abbiamo il problema questa registrate questa non diventerà uno sport come quelli ma è vero norme non erano c'era stata una cosa bellissima di Andrea ottenuti del sedici che diceva Grasso malato riceva ai congressisti fate attenzione che cerca di italiche che ci sta tutto anche i commenti D'Amico fotografa arenata l'analisi d'anima era diversa la squadra da battaglia
No appunto
L'unica cosa che non può registrare radio radicale il nostro prorompente magnetismo animale ma questo non è oggetto del tema non è della della conferenza di oggi non lo so che Negri opere pubbliche dare laicismo risultati ed è giusto che i turni allora sentite
Milano sentite la
Questa
Breve ma intensa conferenza stampa intorno al tema della legge sui boschi sulle foreste
è una conferenza stampa che essendo ormai l'iter della legge giunto a buon punto perché le consultazioni sono già state nel mese di dicembre prima di Natale si riprenderà credo lunedì in discussione
In commissione la discussione
Pone alcuni problemi solleva alcune perplessità non solo per la verità tra le associazioni ambientaliste
Quindi relativamente alle tematiche più di carattere ambientalista ma in generale sull'impianto della legge su alcune sue simpatiche conseguenze che in qualche modo ci fanno
Come dire
Sì hanno generato anche in ogni alcune preoccupazioni ci sollevano una cautela e ci sollecitano a stare molto attenti
A a quello che
A quello che che andiamo a deliberare soprattutto per quanto riguarda le conseguenze
Sulla natura sulle popolazioni soprattutto quelle montane sul sui cittadini che vivono in montagna e in generale sul sugli ecosistemi di più di montagna più che di pianura della nostra regione e allora abbiamo ritenuto di fare cosa utile e gradita
Riprende riprendere il riprendere soprattutto le leve osservazioni principale presentato e nel modo più più comprensibile possibile per fare in modo che anche chi può istituzionalmente deve seguire questa questa questione Possa o con emendamenti o con altre forme di di intervento cercare di apportare di proporre di apportare tutte quelle migliorie che servono a ridurre i problemi sollevati
Perciò io già finito qua abbiamo le persone che sono qui seduti al tavolo con me che io ringrazio vivamente per per la partecipazione si presenteranno quando parlano perché forse più saggio e più saggio così e InterRail decisamente nel merito della questione naturalmente l'ospite d'onore oggi è Bruno Mellano Grant motivi
Quello che verrebbe definito nel prevedere un gradito ritorno
E a cui passerei la parola subito
Non conoscevo questo aspetto modesto per cui non ti sei neanche presentato chiedo scusa Mariano Turigliatto non quindi quell'altro questi Mariano Turigliatto consigliere regionale
Del gruppo Sinistra per l'Unione qui in Piemonte
L'ha visto che appunto sei oggetto di una indiretta fa non nazionale allora ma io tanto ringrazio come deputato piemontese della Rosa nel pugno è come rappresentante in questa sede anche dell'associazione radicale dell'Italietta
Perché appunto con il gruppo della sinistra per l'Unione di Mariano Turigliatto a voluto dare questo appuntamento pubblico in qualche modo con una sfida che sapevamo difficile ardua ma di fare uscire dai cassetti della commissione le notte le osservazioni che tante associazioni ambientaliste hanno presentato nella sede appunto istituzionale tipica che quella delle osservazioni
Fatte in Commissione una serie di elementi critici di ragionamento di critica anche dura ma comunque di proposta che di cambiamento d'un disegno di legge della Giunta regionale che si pone degli obiettivi molto alti
E anche condivisibili nel nella sua impostazione ma che traduce comma dei dispositivi che sono stati ritenuti dalle principale assoluzione ambientaliste piemontesi come inadeguati o non non corrispondenti alle finalità come
La società è lieta abbiamo seguito da fuori delle istituzioni
La
Il testo e avevamo in qualche elemento critico abbiamo visto che gli elementi critici erano corrispondevano alle osservazioni presentate e abbiamo suggerito proposte assieme organizzato con pagato gli ATO questo momento che appunto vuole essere di contributo sincero e genuino a aprire una discussione
Per due ordini di motivi uno perché il patrimonio ambientale paesaggistico piemontese è un patrimonio sotto tutti gli affetti quindi non soltanto dal punto di vista economico e quindi l'utilizzo della risorsa boschiva
Piemontese
Nella chiave economica di produzioni di energia è sicuramente un aspetto da sottolineare da valorizzare ma accanto a tutta un'altra serie di aspetti soprattutto di protezione dell'ambiente che a me sembra questa disegno di legge abbia in qualche modo citato ma poi limitandosi ad un'evocazione
Dando invece una traduzione appunto discutibili legge che rischiano di essere controproducenti rispetto all'obiettivo il patrimonio boschivo piemontese molto significativo
Alcuni dati che sono stati forniti leggendo peraltro poco una pubblicazione della Regione Piemonte
I boschi del Piemonte conoscenze indirizzi gestionali edito recentissimamente dalla Regione Piemonte all'inizio dell'anno dove ci dice che il settantadue per cento dei boschi piemontese sono sui versanti montani
Questo già dovrebbe lanciare un segnale d'allarme rispetto ad una volontà di rendere economica e quindi produttiva ma in senso di gestione
Imprenditoriale il patrimonio boschivo montano laddove l'valore la valenza principale di questo patrimonio è in quella fascia montana di protezione del suolo
Meno della metà dei boschi montani e attualmente servita da strutture atte al esposto della delle igname quindi vuol dire da strutture come strade come sotto infrastrutture posse possenti sul territorio quindi avere l'obiettivo di rendere economica quella gestione della del del bosco vuol dire anche prevedere la costruzione di strade costo costruire infrastrutture più o meno pesanti sul sul territorio
Il quarantasei per cento dei boschi piemontesi ha una funzione protettiva oltre che produttiva lo dice il rapporto regionale e
Questo segnala come
è interessante certo pensare al legno anche con una fonte
Energetica in un momento in cui il panorama mondiale non sono nazionale ci spinge alla ricerca e alla
A al sostegno rispetto a nuove fonti di produzione di energia però certo occorrerà pur prendere atto che in Piemonte solo il diciotto per cento del dei boschi sono sul versante collinare solo il dieci per cento sul sono in pianura
Io mi sono occupato faccio parte l'accusa di cottura della Camera disoccupato più volte del dissesto su cui che registrano in questo momento in in in Italia ma soprattutto in pianura padana rispetto la mancanza d'acqua rispetto a produzioni agricole che non corrispondono più al alla sostenibilità del territorio pensiamo a tutto il mais della pianura padana che drammaticamente senz'acqua quasi prima ancora di di essere piantato qui iniziamo ad una situazione in cui dobbiamo fare dei ragionamenti di lungo periodo per convertire le nostre culture
Ragionare sul legno e sulla sull'incentivazione di impianto di posti è una delle richieste dell'Unione europea è una delle richieste di lungo periodo che giustamente occorre fare temo che questo testo di legge non ci aiuti aiuti andare in quel senso proprio perché si limita ad alcune diciamo evocazioni iniziali e poi invece interviene pesantemente con il il Consorzio obbligatorio che è l'altro elemento critico assieme all'una visione diciamo esclusivamente economica del patrimonio boschivo e costoso Bigatto io recuperato da normative del regime fascista CD obbliga a dire chiaramente che è un un provvedimento che sarà difficilmente accettato dalle nostre popolazioni dalle nostre genti soprattutto quelli di montagna o di collina laddove già un intervento di raccolta fondi pur autorizzato quel tesserino e visto come una ingresso non gradito nel proprio terreno pensiamo a un ingresso del ente pubblico regionale o provinciale con tanto di autorizzazione a a battere l'intero patrimonio boschivo magari appunto proprio sul terreno privato e ricordiamolo il novantasette per cento dei Boschi sono dove sono presenti i topini mi segnalano i tecnici sono che son le formazioni più a attualmente utilizzate sono di proprietà privata il novantuno per cento dei castagneti che sono i più diffusi più facile per utilizzarlo nei rilievi montani sono di proprietà privata quindi questa è una legge che nella sua traduzione inciderà molto con il Consorzio obbligatorio sulla gestione privata del patrimonio boschivo e questo è un elemento di allarme che in qualche modo da liberale Stozzo
Intendo sottolineare anche con una certa enfasi dopodiché c'è un sicuramente un discorso di pubblica utilità e di utilizzo razionale delle risorse occorre però secondo me secondo la stessa maglietta insomma sommando
L'analisi che ha ho visto fare tante associazioni tentare una chiave di lettura diversa che partendo da quelle premesse però giunga ad una valutazione complessiva del territorio per e con la legge mi pare abbia una citazione almeno nel titolo anche rispetto al economia pastorale ma questa parte relativa ai pascoli montani o collinari e totalmente trascurata invece anche quella è una chiave di lettura su cui la Regione opportunamente potrebbe pensare di intervenire su gli alpeggi estivi su le strutture le strade taglia peggio che sempre di più sono abbandonate sono in fase di dismissione poco perché non più economiche o perché in qualche modo son cambiati anche gli stili di vita di certe appunto usanze e tradizioni vengono voto abbandonate queste una un contributo se pur critico però un contributo ad aprire una discussione a fare emergere dalla dibattito della commissione su una un tema che di lungo periodo e che investe appunto una parte significativa del territorio piemontese ma in linea di massima investe un modo è uno stile di approccio al territorio al paesaggio che appunto non può essere soltanto in chiave
Di economicità o di resa economica e patrimoniale ed un patrimonio che è importante e significativo ma che sicuramente un primo in grande evoluzione dico solo più questo e lascio poi la parola agli esperti dell'associazione e anche da notare che negli ultimi anni è aumentato il patrimonio boschivo piemontese ma è aumentato quanto è diventato poco economico sfruttare alcuni terreni e questi terreni sono stati a sia abbandonati ma in qualche modo imboscati e quindi questo è è un dato da da segnalare abbiamo un aumento e vogliamo schivo perché in qualche modo quel quei terreni non più utilizzati
Le coltivazioni diventano di nuovo bosco voluto o in qualche modo non voluto ma certo diventa un un patrimonio anche maggiore di
Di polmone verde che ci aiuta per alto rispetto a protocollo di Kyoto rispetto a Fist fissare il carbonio che è una delle dei veri problemi che che abbiamo che avremo in futuro e sappiamo il bar quanto quanto incide
La presenza di alberi su questo su sulla qualità dell'aria e quindi sulla sul carbonio io fermo qui e poi al limite ritorno su altre considerazioni passiamo la parola Belletti ha delle
Grazie io mi chiamo Piero Belletti faccio parte dell'associazione Pro Natura
Anche se in questa sede diciamo che rappresenta un po'tutte quante le associazioni ambientaliste le quali condividono fondamentalmente le critiche a questo disegno di legge che mi appresto ad ad illustrare dunque è già stato detto molto quindi rimaneva giungere solo qualche dettaglio
In primo luogo una premessa tanto per chiarire le cose le associazioni ambientaliste non sono contrari allo sfruttamento delle risorse naturali quali quelle boschive quelle Pascoli lire
Si tratta di risorse rinnovabili per cui da da un punto di vista di bilancio energetico globale e chiaramente meglio utilizzare fonti energetiche di questo tipo piuttosto che le tradizionali
Idrocarburi gas carbone nucleare eccetera eccetera quindi ci sta anche bene che il il l'economia forestale e anche quella pastorale siano indirizzate anche verso la produzione di risorse energetiche
Quindi il titolo di questo decreto di questo disegno di legge potrebbe anche essere accettato sono i contenuti che ci lasciano molto perplessi
Proprio perché questi contenuti come già stato detto si limitano soltanto ad analizzare uno dei molteplici aspetti che concorrono a formare quel l'ecosistema così complesso che il bosco
Il bosco sì certo produce risorse energetiche ma non solo
Il Boston a tantissime altre funzionalità
Da quelle più classiche di protezione del suolo da smottamenti frane e dissesti di vario tipo a quelle solo di recente valorizzate la salvaguardia della biodiversità la fissazione del carbonio la regolarizzazione dei cicli
Delle sostanze e anche del clima
Ebbene di tutte queste funzioni il ddl pare che si dimentichi
Posto diciamo ponendo le in un ruolo assolutamente secondario rispetto a quella unica principale della remuneratività economica
Quindi secondo noi una legge di questo tipo che pure può andar bene che pure può anche essere fatta dovrebbe quanto meno essere il corollario di una più ampia legislazione una legge quadro potremmo definirla che stabiliscono volta per tutte che cos'è un bosco che cosa una foresta che cosa si può fare che cosa non si può fare come si può intervenire come si deve
Pianificare tutta quanta l'attività questo invece è un aspetto che mancano e ci troviamo di fronte a un disegno di legge settoriale che non ha delle fondamenta solide perché manca la definizione dei concetti sui quali si va ad ad intervenire
Ad esempio il il ddl non non prende in considerazione quali devono essere le modalità di sfruttamento delle risorse e quindi nulla ci dice su come fare effettuare questi tagli su come fare a a favorire la rinnovazione del bosco su quale devono essere le modalità pratiche di intervento se il taglio raso o altre modalità di questo tipo tutte cose che invece risultano essenziali nel momento in cui si va a normare una materia e soprattutto un un settore così fragile e delicato come quello degli ecosistemi boschivi
I boschi e i pascoli sono delle strutture che hanno dei cicli vitali molto lunghi un bosco per essere ricostituito ha necessità di parecchie decine di anni se non addirittura di secoli quindi è chiaro che al avendo a che fare con questo tipo di materiale il discorso sulla pianificazione degli interventi assume una rilevanza fondamentale e di nuovo il PdL Thatcher completamente su questo aspetto manca alcun tipo di riferimento alla pianificazione forestale che invece è un presupposto indispensabili dispensa bile per poter per poter poi provvedere ad un loro sfruttamento
Di nuovo si sente quindi la mancanza di uno strumento a monte che definisca tutte queste cose
Si parlava poco fa anche di strutture viarie per favorire l'utilizzazione dei prodotti boschi e pascoli ivi anche in questo caso il DDL prevede delle agevolazioni affinché questa infrastruttura vengono realizzate ma non si pone l'obiettivo di andare a valutare l'effettiva esigenza di costruire queste queste strutture le strade certo le strade sono utili in certe situazioni però a volte le strade rappresentano anche una profonda ferita all'ambiente a sua volta
Che a sua volta poi determina la possibilità di arrivare all'interno di zone naturalisticamente molto pregevoli con e altre situazioni che potrebbero poi minacciare l'integrità ambientale
E anche in questo caso manca completamente un discorso critico quindi queste infrastrutture se devono essere fatte devono essere fatte quanto meno dopo un'attenta valutazione dopo un attento studio del rapporto costi-benefici dopo una valutazione delle possibili alternative
Per portare via legname Dal Bosco non cessava la strada esistono tante altre possibili soluzioni
Che ripeto andrebbero presi in considerazione
Sul discorso dei consorzi forestali obbligatoria già parlato Mellano anche nel anche a noi sembra un po'forzato voler imporre a tutti i costi e dei troppi Ettore dei proprietari di terreni Boscaccio una utilizzazione una gestione di questi territori che potrebbe andare contro la loro volontà poniamoci nell'ottica di un proprietario ambientalista che vorrebbe conservare il suo bosco a fini esclusivamente conservazionisti ci ebbene questo questa sua volontà potrebbe essere vanificata dall'inserimento forzato in un consorzio che invece opta per la utilizzazione economica delle igname prodotto da quel bosco ecco quindi diciamo che per tutti questi motivi le nostre perplessità sul su questo disegno di legge sono abbastanza forti ripeto noi non chiediamo che venga bloccato venga sospesa l'utilizzazione economica dei boschi e dei pascoli tutt'altro però vorremmo che questo discorso fosse inserito in un quadro normativo più ampio più razionale
Più più discusso più approfondito cosa che invece a tutt'oggi quanto meno nella nostra regione e del tutto assente
Propositi una gestione un po'particolari Boschi no
Abbiamo più luminoso esempio S.r.l. Emanuele ribasso dunque io mi chiamo Emanuele giù bassa faccio parte dell'associazione che ha carattere direi locale operano astigiano che si chiama Terra gente boschi memoria e questa associazione fatta da volontari da associati che si sono impegnati nell'acquisto di boschi e infine di tutelarli
Quindi attengo precisare acquisto di boschi mettendo i soldi noi quindi noi singoli cittadini ci siamo impegnati a mettendo i soldi per salvare i boschi alcuni boschi diciamo i più quelli natura di di di di di valenza naturale
Di un certo tipo quindi importante nel nel Territorio del Nord artigiano il discorso del consorzio punto questo punto a questo punto di vista diciamo l'assenza di di un di di collegamenti anche di tipo protezionistico che possono prevedere che come diceva il il collega possono pervenire possono prevedere per per coloro i quali hanno anche Fini di tipo conservazionisti con con come come siamo noi come la nostra associazione le evitare appunto che di entrare obbligatoriamente o coercitivamente in un consorzio vedersi tagliati i nostri boschi ci darebbe alquanto fastidio
Quindi questa parte andrebbe sviluppata molto meglio anticipa anticipata con un con con diciamo anticipata rispetto alla legge con delle modifiche sostanziali che possono prevedere
La nostra realtà che io
Non è non ero io so certamente grossa comunque come no ci sono anche altre realtà anche singoli cittadini che ci tengono loro Bosco sotto casa quindi
Farli obblighi obbligatoriamente entrare in un consorzio ci sembra abbastanza direi coercitivo ma dal punto di vista io personalmente posso solo dire questo che se guardiamo diciamo cosa deve fare il legislatore legislatore tutto sommato deve deve ristrutturare una un diciamo un una del una situazione se rispetto i boschi piemontesi
Che probabilmente è cambiata rispetto un tempo c'è stata una certa evoluzione se guardiamo altri dalle pensiamo all'ecologia come casa del regno vivente mi sono segnato alcuni punti allora diciamo che il legislatore regionale delle mettere mano alla ristrutturazione di questa casa
Parla partendo da da questo concetto sul quale noi possiamo anche essere d'accordo credo c'è non c'è niente di preconcetto contro controllo utilizzo del del legno come risorsa come come riso utilizzo del legno come diciamo il come energeticamente parlando non c'è nessun problema perché legno
è un qualcosa di che di rinnovabile anche se i cicli sono molto più veloci e l'economia ACT molto più più rapidi e più e più direi più brevi rispetto a un a una crescita di un bosco quindi bisogna anche guardare un attimino alla ai tempi di intervento se si vuole ristrutturare diciamo questo questo
Questo impianto normativo bisogna partire appunto da da considerare che si parla di un qualcosa di una card di ecologia quindi si bisogna tenere conto
Dell'aspetto ecologico quindi questa Casalegno diventi va ristrutturata va ristrutturata tenendo ben presente delle cose cioè azionari partiamo ristrutturare una casa solitamente partiamo dalle fondamenta dal tetto quindi da delle da dei da dei dai diciamo da da due da due aspetti totalmente opposti se possiamo io direi che bisognerebbe parlare Conti continuare a parlare inserire nelle norme discorsi che che prendano
Che prendono corpo sulla sulla biodiversità quindi sul fatto che un bosco non è solo su un solo solo delle piante e all'interno del bosco ci sono c'è Bosco Bosco bisogna anche distinguere tra Bosco e legno
Il piemontese in piemontese infatti di dire Bosco o dire piante cent'Inter in addirittura la lingua piemontese son due sono due cose diverse quindi bisognerebbe anche con vedere un attimino differenza tra coltivazione del bosco e il bosco naturali forme se ne parliamo di boschi naturali formi all'interno ci sono altre problematiche
Qui che che sono le nicchie ecologiche che ci sono all'interno l'entomofauna le specie vegetali quindi la biodiversità quindi bisogna cioè non ci si può solo limitare ha un aspetto che è prettamente col economico che è anche importante segue anche energetico ma bisogna tener conto della bisogna dirlo e biodiversità
Il suolo quell'importanza i boschi hanno quindi un un bosco diciamo maturo all'interno delle delle dinamiche che un taglio effettuato in maniera diciamo industrializzato e non come facevano i nostri nonni come facevano le nostre campagne Cecco criteri ben definiti
Rischia di rischia di intervenire pesantemente sulla fertilità dei suoli sul drenaggio delle acque
A può può anche può anche far variare di molto le caratteristiche per logica del del quindi del suolo quindi serve anche da un certo punto di vista contro il rischio idrogeologico sono tutte cose che chi è più o meno addetto ai lavori conosce benissimo però questa legge mi pare no non abbiamo questo proposta di legge non abbia ancora considerato c'è un discorso anche paesaggistico legato alla alla al paesaggio la carta del paesaggio a quanto la Regione Piemonte vorrà anche in vorrà anche impegnarsi sulla tutela del paesaggio e c'è un discorso poi anche energetico sicuramente il bosco e un diciamo una fattispecie energetica molto importante
Prioritariamente neanche vedere
Che ci sono anche altri ci sono anche altri modi di sfruttamento dell'Energia quindi non solo il bosco e direi soprattutto guardiamo il tipo di bosco quindi il bosco non è tutto il bosco cioè Bosco il bosco quindi la qualità noi per esempio i nostri soldi li spendiamo su boschi di un certo tipo
Non abbiamo certo comprare un rubinetto o non ci andiamo comparare
Un una una coltivazione di pioppi del certo punto di vista non dal fuggisse normativa non è neanche definibile agosto ne compriamo boschi di qualità
E questo il il concetto di bosco di qualità dove ci son tutte queste caratteristiche perché vi ho spiegato prima andrebbe anticipatamente
Messo i due sarebbe dovuto entrare in una proposta di legge normando ben precisamente determinata la tutela la tutela e e la gestione tutto qua io direi che
Direi niente direi che tutto quello che devo dire ho detto ma comunica con l'ultima cosa che dico che per quanto riguarda il consorzio
Per quanto riguarda i proprietari che sono tenuti diciamo pseudo ambientalisti o che a cui piace vedere in boschi in piedi probabilmente darà fastidio il fatto di fare dei consorzi periodici proprietarie che attualmente tanti piccoli proprietari che si taglino i boschi e che vedranno che sentono che di annusano tra virgolette nell'aria
Che ci sarà si potrebbero potrebbero esserci dei consorzi obbligatori sappiate che secondo le mie le quello che vedo io sul territorio quello che vediamo nelle associazioni sul territorio sicuramente prima che arriveranno i consorzi i boschi sono già sono già tagliati quindi c'è anche questo aspetto da da da verificare perché poi quando si grida al lupo al lupo si incomincia si incomincia a sparare a qualsiasi cosa che che si muove quindi secondo me bisognerebbe fare un passo indietro su tutto è incominciare a ragionare su questi aspetti perché se no si rischia di fare una legge sui Consorzi quando poi ci troviamo in alcune aree io parlo più particolare quelle collinari
Ci potremmo trovare con un un terzo un quarto di Bosco in meno rispetto a quelli di cui si parlava prima
Quindi bisognerebbe anche coro fare una corretta informazione e non
Su su cui su questo aspetto grazie
Sì da ultimo boy ci sono domande perché la questione compra complicate anche difficile da esporre in poche da ultimo va detto che ha cominciato comincerà nei prossimi giorni il suo iter
Un una proposta di legge che non so chi abbia per certi altamente presentata dai Verdi ma non solo a chi altro si sia giunto qua in Regione che riprende sostanzialmente con ammoderni ammodernamenti del caso
La una proposta di legge ben più antica e di di Pasquale Cavaliere che presentò allora Pasquale Cavaliere che questa ritirata non nel corso del legislatore senza che mai arrivasse credo alla conclusione o comunque vicina alla conclusione che ha
Sostanzialmente lo stesso tema è che nel suo articolato si sforza di porre quelle basi di cui diceva prima me l'hanno cioè quelle che mancano un po'in questa legge che tratta soltanto un aspetto senza che sia chiara completamente chiare definita la la la Corning da lunedì che credo arriverà in commissione qui sopra comincerà a decidere che cosa che cosa fanno ecco si affiancherà credo parallelamente a a questa cala questa proposta dalla Giunta anche anche anche anche quest'altro quest'altro percorso difficile adesso dire che cosa possa accadere mi sembra che però le questioni che oggi qui noi abbiamo abbiamo posto che poi sono sostanzialmente tre
In buona sostanza la prima appunto ci va una cornice dobbiamo costruire bisogna costruire una cornice o quanto meno definire gli elementi fondamentali delle
Delle politiche di preservazione conservazione l'utilizzo delle dei boschi e delle delle foreste per poi inquadra né oggetto
Principe diciamo di questa legge della la lo sfruttamento economico no che è uno degli elementi interessanti e importanti da non demonizzare purché avvengano indeterminati contesti secondo normative CEE e la seconda la preoccupazione che l'imposizione tout-court senza magari forme come ieri che ammorbidisca né che accompagnino questa questa questa questione dicevamo l'imposizione di consorzi obbligatori rischi qualche volta oltre che solleva di sollevare
Probabilmente opposizioni oggi non non di solito in Italia ci si sveglia quando la legge approvata da tutti si accorgono che c'era qualcosa che non funziona Brizio sollevazione da parte appunto dei dei soprattutto dei piccoli proprietari ma anche poi che la formazione di questi consorzi obbligatori non produca all'inizio magari effetti devastanti del tutto imprevedibili e certamente non voluti dal da chi la legge la proposta da chi la legge la sostiene la porterà porterà avanti
Di qui il terzo all'ultimo aspetto
La quindi il diciamo il grido d'allarme che e anche la sollecitazione ai consiglieri regionali a introdurre quegli emendamenti nel corso della legge quelle osservazioni che servono in qualche modo a Conte a contemperare una legittima necessità è un'aspirazione politica del tutto condivisibile con provvedimenti che nel nel Meridiano
No la significhino nel modo migliore possibile
Domande interventi
Secondo me se potesse perché Radio Radicale registra manda effetto indiretto noi gradiremmo quindi ferito
Mi chiamò Daniela Garavini io lavoro con l'assessore Bruna Sibille che si scusa di non essere potuta venire ma
Volevo dire semplicemente questo allora è evidente che questo disegno di legge che noi abbiamo presentato inizialmente affronta unicamente l'aspetto economico
E abbiamo ben presente che esiste invece il problema sollevato in questi interventi di una normativa quadro
Noi abbiamo terminato di scrivere questo
Disegno di legge sulla normativa quadro che è stato distribuito in giunta lunedì che passerà alla alla conferenza Regione-Enti locali nei prossimi giorni e sarà poi presentato in Consiglio dipende da quanto dura discussione conferenze enti locali Regione e in questo un quadro normativa sfrontata appunto l'aspetto della pianificazione della gestione delle autorizzazioni eccetera eccetera
Cioè tutte cose che volutamente non sono state messe nel primo disegno di legge che voleva essere limitato molto limitato cioè non affrontare tutti gli aspetti che il bosco a ma semplicemente quelli economici cioè dare un segnale di dire proviamo a anche in questo settore a fare una politica di sviluppo
Ben coscienti che ovviamente al bosco a tutte queste altre valenze che sono affrontate in questo secondo disegno di legge d'che spero arrivi molto presto in maniera che poi la commissione abbia a disposizione
I tre testi da da valutare cento
L'altra cosa che volevo dire riguarda la questione dei consorzi obbligatori
Allora noi siamo arrivati a alla formulazione di questa proposta
Partendo da un un problema il problema è che i boschi in Piemonte sono per lo più di proprietà privata di proprietà private sono molto piccole sotto il mezzo ettaro
Soprattutto molti proprietari non ci sono più uno si sa più che siano allora l'idea dei consorzi obbligatori nasceva per risolvere questo problema dei proprietari irreperibile non di quelli reperibili che dicono che cosa vogliono fare ma di quelli che non non si sa più chi siano
E senza però intervenire sulla proprietà
Cioè noi vogliamo che i profittare dei boschi rimangano chi sono i proprietari dei boschi
Proviamo invece immaginarci uno strumento di gestione
Che non deve essere per forza semplicemente solo di utilizzazione può anche essere una gestione cui dice c'è un grande consorzio se l'utilizzo riguarda queste zone lacci e conservazione dall'altra parte invece si farà
Turismo oppure la tutela delle bibite biodiversità eccetera eccetera
Infine voglio dire ancora una cosa che non è vero che uno siccome ha paura di entrare consorzio taglia suo bosco perché vietato non lo può fare con le regole attuali non con le regole che ancora non ci sono ma a regole attuali uno non può prendere andata nel suo bosco cioè e se lo fa è un reato voglio dire
Purtroppo mancano i controlli questo sì comunque sono cioè arricchire la legge non consente di tagliare il bosco se uno non ha l'autorizzazione a norme attuali che non cioè quelle che non vogliamo fare vogliono essere e più nuove e più semplificative tutto quanto ma la norma attuale non è che si può fare
Grazie
Si sa se voi precisare eh no io io questo di visto che la la questa signora appunto accennava questo questo discorso che normali che normalissima è vero ci sono le norme
Ogni ogni tanto mancano un po'i controlli
Io parlo dal per quanto per quanto vedo sul nostro territorio i controlli
Ci sono relativamente quindi che è anche vero che è difficile trovare i proprietari ma mi creda che gli anziani nelle case di riposo per quanto ricco mi per quanto vedo ricevono ricevono normalmente delle persone che sono piccoli coltivatori persone che vogliono fare il loro Bosco il loro pezzo di bosco
C'è c'è un discorso economico comparano i lotti di bosco
Comprando io non so in quale maniera comunque c'è uno scambio di diciamo c'è uno sconto di diciamo di tipo economico
E contro questo scambio di Petko nomi dei boschi anche se il proprietario non può più a novant'anni vengono tagliati giustamente con le prove probabilmente con le giuste
Con le giuste con le giuste autorizzazioni da parte la Forestale dico che la Forestale non funzioni da noi funzione però voglio dire c'è c'è il rischio il pericolo
Ci può essere
Veramente di di magari una recrudescenza prima prima del del del di ripartirli questi consorzi forestali poi questo è una paura un timore basterebbe passerebbe solo prevedere uno in qualche modo di ammortizzare questo questo lasciare una via d'uscita anche a chi non vuole entrare nel consorzio
Tutto qua cioè qui discorso solo preventivo che diciamo chiedere andrebbe affrontato
Io volevo intanto ringraziare indirettamente l'assessore Sibille per l'attenzione obiettivamente
Grazie per questa sensibilità
Io volevo segnalare due cose il riferimento però previsto nella nella legge al al regio decreto duecentoventitré quindici del trentatré è un riferimento molto pesante perché comunque i Consorzi obbligatorio di bonifica
A certe
Certi requisiti e certe anche durezze di intervento che fosse non tengono conto della panorama vario e complesso come quello che lei giustamente descriveva di proprietà anche molto parcellizzate di situazioni molto diverse dall'amante
Del territorio al
Alla proprietà ormai dispersa in tanti eredi che manco ricordano però ecco siccome vale il discorso e manterrà che fa prima sono molto diverse e molto complicate la realtà territoriale c'è un discorso che mi sembra essere più valido rispetto a
Pianura collina diversamente invece rispetto a al territorio montano dove e prevalente un discorso siccome deve sapeva intende scosso di protezione di tutela e difficile contemperare il la discorso economico e redditivo rispetto alla potestà deterrente poi una cosa che non ho detto prima ma insomma da radicale voglio dire è una legge anche molto ricca di soldi la legge molto dotata di soldi ovviamente anche dell'immancabile comitato tecnico di gestione
Però ecco l'allarme o diciamo l'attenzione il faro che abbiamo avuto accendere un faro dicendo è una legge che si propone di obiettivi condivisibili anche condivisibile non assolutamente abbiam detto sin dall'inizio ha una dotazione anche interessante
Sganciarono fosse per una procedura più veloce da un discorso più complessivo rischia di essere una debolezza non una forza perché perché quello che abbiamo detto che in altri teatri di illustrare era forse una allarme che non trova giustificazione nel obiettivi che questa Giunta però certo leggendo soltanto il testo l'allarme poteva essere anzi ex ante giustificato io chiusa
Quindi salutiamo chiediamo Nemo otteniamo risultati ed è una bella notizia no
Non lo sapevo veramente che fosse in preparazione
Due buone notizie anche quella che è stato presentato il Poggetto di cavaliera ebreo queste cose parallelo che sarà sicuramente base troveremo credo credo che comunque secondo me c'è una cosa comunque importante che
Indipendentemente cioè lei leggeva vanno avanti poi a un certo punto trovano una loro approvazione perché vive dio almeno questo siamo ancora in grado di farlo
Sui adesso in grado di garantire la accorparla mentre tornava in atti rispetto alla Regione prossima ricchi più o meno sì se mai la variabile tempo la tempistica no perché alcune veramente l'angolo per molto tempo altre meno
Credo che questa sia una un questa insieme con il quadro generale sia una legge di cui tutti sentono la necessità e quindi che magari con discussioni conflitti eccetera andava avanti andrà avanti anche bene come relativa celerità
Credo che credo che però
Le questioni che oggi abbiamo ho provato un pochino sollevare quelle che un pochino più nel merito invece proprio del dell'articolato della legge
Le associazioni ambientaliste hanno posto cito soprattutto Legambiente che ha fatto un lavoro proprio molto no e certosino di dettaglio debbano essere assunte nella giusta considerazione non tanto perché è pronta perché provengono cioè anche perché provengono da lì no quanto piuttosto perché
C'è da parte di chi magari ma anche per i suoi trascorsi o anche per il suo modo di pensare a magari nutre una una particolare sensibilità nei confronti dell'ambiente c'è probabilmente da fare una un'attenzione un po'più forte a a va alla valutazione delle conseguenze degli atti che noi assumiamo anche quando sono per per la definizione per loro natura buoni ecco questo era il perché perché non sai mai siamo in tempi veramente un po'un po'tristi su questo piano da questo punto di vista e quindi
Perciò
Chiudiamo se siete d'accordo chiederei qua ci rivediamo per festeggiare l'approvazione di questa e della legge della legge-quadro diciamo così sui vostri grazie soprattutto per perché siete venuti siete intervenuti
Giorgio