Vivere & Morire, di Pietro Yates Moretti

Buongiorno e benvenuti al notiziario vivere morire dedicato ai temi dell'eutanasia del testamento biologico della libertà terapeutica studio Pietro lirismo ritti collaborazione redazionale di Rosa marca in questa puntata partiremo dalla Spagna dove faremo il punto sulla vicenda di maculata Echeverría che ha ottenuto a tutti i livelli l'autorizzazione allo stacco del respiratore
Ci sposteremo poi in Francia dove continua il dibattito a mo'di appelli e manifesti sull'eutanasia e concluderemo con la Svizzera dove arriva o no dell'ospedale di giuridico al suicidio assistito
Ma partiamo dalla Spagna morirà come vuole con l'autorizzazione dell'autorità locali morirà in un istituto religioso Immacolata Echeverría mobilizzato in un letto da molti anni l'Ospedale San Raffaele di Granada nell'Andalusia
Un centro privato dell'ordine religioso di San Giovanni di Dio lo stesso ordine dell'Ospedale Fatebenefratelli di di Roma
Aveva infatti accettato di staccare la spina dei macchinari che mantengono invita Echeverría
Lo ha reso noto lo scorso tre marzo la direzione dell'ospedale che ha così accettato la decisione del Consiglio consultivo dell'Andalusia del Comitato autonomo di etica
Della comunità andalusa e il rispetto della volontà del paziente dichiarato appunto al governo regionale
Diceva dei a cinquantun anni lo ricordiamo è nell'ospedale andaluso da oltre nove anni e si trova costretta a vivere dipendente da una respiratore artificiale soffre di una delle tante curve di forme di distrofia muscolare
Lo scorso ottobre
La paziente aveva deciso di rendere pubblica la sua volontà di morire con una conferenza stampa
A novembre c'è Pavia aveva effettuato la richiesta ufficiale all'assessorato alla salute del governo andaluso la fine di febbraio era poi arrivata la sentenza del Consiglio consultivo
Che appunto si basa sulla legge di autonomia del paziente che prevede la possibilità della sospensione delle cure
La legislazione spagnola non riconosce il diritto all'eutanasia proibisce esplicitamente la formativa della così detta morte dolce ovvero l'aiuto effettivo a a attivo ecco alla la a provocare la morte
Ma la forma passiva indiretta come è stato considerato il caso di maculate Echeverría è permessa a norma consente al paziente di decidere se continuare o interrompere le cure anche se lo mantengono in vita
Secondo gli analisti della stampa spagnola il caso della donna cinquantunenne potrebbero rivelarsi un precedente a favore di una depenalizzazione dell'eutanasia anche nella sua forma attiva Romito il paziente può esprimersi personalmente in caso di dubbio e l'esistenza di un testamento biologico a certificare il rifiuto del paziente terapie che allunghino in la vita artificialmente
Ma anche in questi casi la decisione di pere dalle legislazione delle varie comunità autonome spagnole che possono considerare le indicazioni espresse ospite come vincolanti o alla stregua di una nera indicazione per ore maculare a a già espresso la sua personale soddisfazione e il desiderio che tutto questo finisca quanto prima e sembra che sia solo questione di settimane anche perché è stato riconosciuto Echeverría il diritto di scegliere la data del suo decesso
Ma in questi giorni vi è un silenzio assoluto da parte dei medici del dell'ospedale del San Raffaele
Nessuno dei responsabili dell'ospedale ha voluto rilasciare dichiarazioni silenzio coinvolge anche familiare l'avvocato della paziente desiderosi che si concluda un processo che ha portato nell'opinione pubblica la polemica sull'eutanasia tanto più perché la struttura
Dove dovrebbe avvenire il distacco del respiratore appartiene a un ordine religioso
Malgrado la totale segretezza alcuni giornali hanno ipotizzato che l'apparecchio potrebbe essere staccato tra pochi giorni subito dopo la celebrazione della festività di San Giovanni di Dio patrono della congregazione religiosa
E che nonostante tutte le speculazioni fatte non sarà il personale dal San Raffaele ad eseguire l'operazione bensì sanitari del San Cecilia i quali hanno la competenza esclusiva sull'uso e il funzionamento dell'apparecchio che fornisce ossigeno a specie varia
La possibilità che siano i religiosi del dell'ospedale
Di San Giovanni di Dio a provocare la paziente una sorta di eutanasia passiva è stata respinta
Fin dall'inizio secondo quanto affermato da fonte ufficiale la Curia generale dell'ordine di San Giovanni di Dio con sede a Roma avrebbe proibito tassativamente distacco del respiratore da parte religiosi o del personale sanitario dipendente dal San Raffaele cioè che sarebbe un tradimento dello spirito dell'ordine istanza regola pure generale lo scorso ottobre appunto quando e c'era aria
Trovo fece la domanda e poi successivamente quando fu garantito il rispetto della sua volontà
Nel Codice etico l'ospedale lo l'ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio si impegna a difendere e promuovere la vita umana rifiutare l'accanimento terapeutico e a difendere il diritto di morire con dignità a questo proposito i responsabili ecclesiastici consultati
Da un quotidiano idea hanno assicurato che nella caso della signora Echeverría l'uso dell'ispiratore non è una procedura d'accanimento terapeutico viceversa il suo distacco comporterebbe senz'altro la sua morte
Ciò che si potrebbe configurare come eutanasia passiva
Intanto la consigliera andalusa della sanità ma Maria e sous Montero e giudica il distacco del respiratore che mantiene in vita ci pari a un fatto meritevole della massima discrezione perciò il suo dipartimento non rilascerà più alcuna alcuna dichiarazione sull'argomento
Inaugurando a Siviglia un incontro delle unità dev'essere dei gesti on clinica
Del sistema sanitario pubblico andaluso ha dichiarato che la morte della signora ci va via un fatto del tutto circoscritto nel rapporto medico-paziente
Ricordato che questo caso ha una componente importante di intimità e ha chiesto a tutti i settori coinvolti rispetto per la decisione della paziente
Ma passiamo dalla Spagna alla Francia
Dove due mila centotrentaquattro tra sanitari infermieri e medici hanno firmato un manifesto pubblicato da le Nouvel Observateur a a sostegno dei due colleghi finite sotto processo dal dodici al sedici marzo prossimo si terrà infatti appendice il processo in Corte d'Assise a carico di Lorenzo tra Mohamed e Chantelle Chanel
Il rispettivamente medico infermiera chiamati a rispondere dell'accusa di aver prescritto e somministrato del potassio in dose mortale da una loro paziente malata terminale il fatto avvenne nell'agosto del due mila tre all'ospedale di di Santa stile e dove Paulette due malata di cancro al pancreas era sottoposta a cure palliative le due professioniste denunciate da una sorvegliante dell'ospedale rischiano trent'anni di reclusione per reato di avvelenamento
Ciò che non sottoscritto i colleghi il loro appoggio e questa frase noi in coscienza abbiamo aiutato medicalmente dei pazienti a morire con decenza
Una vera autodenuncia firmatari reclamano lo stoppa i procedimenti giudiziari la depenalizzazione a certe condizioni dell'eutanasia e mezzi adeguati per accompagnare le persone le persone nel loro fine vita
E intanto si alzano altre voci e punti di vista contrari alla all'eutanasia in Francia
Entra infatti nel dibattito presidenziale la questione dell'eutanasia e all'ordine del giorno con manifesti e petizioni uno la neri di uno ne abbiamo già parlato vedremo fra poco un altro è contrario infatti di ieri un testo che si schiera contro i l'eutanasia e lo hanno messo in linea su internet i membri della sfata la società francese d'accompagnamento e di cure palliative
Il sito per chi è interessato e S S atti sfatta appunto orga
Gli autori denunciano in sostanza l'assimilazione sistematica dei due questioni diverse vale a dire il rifiuto dall'accanimento terapeutico e il suicidio assistito
Se l'assistenza legale al suicidio fosse legalizzata per i membri della Stato non esistono argomenti perché questo compito venga affidato ai professionisti della salute
Dare la morte non richiede alcuna competenza medica i professionisti della salute non assumeranno questo ruolo si legge appunto nel Manifesto chiaramente una reazione a quello firmato dagli oltre due mila medici e infermieri
Per la spappolato sia in piena l'Hobbit pro eutanasia in Francia anche dopo che sempreché lo scorso mercoledì l'associazione per il diritto
Di morire con dignità la di MD aveva invitato tutti i candidati alle elezioni presidenziali a prendere posizione sulla questione
Di fatto tutti i presidenti i pretendenti all'Eliseo si sono già espressi se fa sua Bayrou ha resta sul vago desideriamo un'evoluzione del testo pur riaffermando il diritto alla vita
Nicholas sa così dichiara che non si può restare con le mani in mano di fronte alle sofferenze di una persona solo Ségolène Royale si è spinta più in là e ha proposto una nuova legge sulla scia di quanto fatto da altri Paesi europei
Come in peggio e i Paesi Bassi l'Olanda
Questa legge prenderebbe il nome di pensa Umberto il ragazzo paralizzato e incapace di vedere e di parlare il cui caso aveva per te in Francia il dibattito nel due mila tre quando aveva scritto un biglietto alla madre Marie supplicando la di evitarlo a morire cosa che poi affatto
E e per cui poi è stata anche assolta in realtà il diritto a morire già esiste in Francia e la legge Leonetti dell'aprile del due mila cinque
Appunto messa a punto sulla scia del caso a Humbert
Il provvedimento Ottaviano legalizza l'eutanasia ma prevede che le cure mediche non devono essere continuate con ostinazione irragionevole una persona in fase terminale può decidere di limitare di interrompere ogni terapia e poto rizzare la somministrazione di farmaci contro il dolore
Anche se questi possono accelerare la morte
Il dibattito quindi è destinato a restare aperto non è di domani lunedì si apre infatti atterrisce nel Sud-Ovest del Paese il processo contro quel medico e quell'infermiera accusati di eutanasia
E e concludiamo buona notizia dalla Svizzera dove sappiamo che operano alcune organizzazioni tra cui exit sui se e
Dignità secchi assistono al suicidio
L'ospedale universitario di Zurigo
A infatti detto no all'assistenza al suicidio all'interno delle proprie mura
Altre strutture svizzere come centro ospedaliero o universitario di Losanna e l'ospedale universitario di Ginevra invece avevano deciso già da tempo
Di permettere il suicidio assistito pure a determinate condizioni i responsabili del nosocomio zurighese hanno presentato due giorni fa la stampa la direttiva interna sull'aiuto al suicidio entrata in vigore
Alla fine di febbraio il regolamento vieta tutte le pratiche per il suicidio assistito da parte dei dipendenti dell'ospedale o di volontari di organizzazione esterne specializzate come appunto exit Hawks di Guitars la stessa direttiva mette tuttavia che non è possibile vietare ai collaboratori di organizzazioni per l'aiuto al suicidio di visitare persone degenti nell'ospedale all'interno dei normali orari di visita
In pratica pazienti che decidessero di mettere fine alla propria esistenza ricorrendo ai servizi di queste organizzazioni sarebbero obbligati a uscire dall'ospedale permette in pratica l'atto finale
La nuova direttiva dell'ospedale concede comunque il paziente se ne fanno espressa richiesta di tenere al braccio la cannula che potrà essere utilizzate per l'indizione di barbiturici
L'annuncio dell'ospedale zurighese fa seguito a una raccomandazione della Commissione centrale di etica dell'Accademia svizzera delle scienze mediche
Che nel suo ultimo bollettino aveva invitato tutti gli ospedali e il vertice decidere se autorizzare o meno l'aiuto al suicidio all'interno delle proprie strutture
Bene termina qui il notiziario vivere morire a risentirci e domenica prossima per radio radicale Pietro Yes Moretti