Intervista a Pasquale Baldocci sul prossimo anniversario della firma dei Trattati di Roma del 25 marzo 1957 che costituirono la Comunità economica europea

Radio radicale come molti attenti ascoltatori di radio radicale sapranno e coloro che seguono le le vicende della della della storia politica e del dell'Unione Europea sapranno quest'anno ricorre un anniversario importantissimo che è quello della della firma dei dei Trattati di Roma che istituirono il mercato comune che europea no che che quindi diedero vita a un importante alleanza economica che poi si è trasformata nel corso dei decenni nell'Unione europea per parlare della dell'anniversario della firma dei temi trattati di Roma che ricorrerà nelle prossime settimane ne siamo in in collegamento con Pasquale Baldocci che è stato un un di diplomatico ha prestato servizio in varie ambasciata italiana Zagabria a Parigi alludo Preah presso la rappresentanza del dell'OCSE e in altre in altre capitali europee e negli negli anche negli Stati Uniti Baldocci al negoziato programmi bilaterali di cooperazione allo sviluppo con vari paesi dell'Africa ed e dell'Asia ed è stato poi anche succede successivamente dire direttore del generale dell'istituto Italo africano l'ambasciatore Baldocci poi è un profondo conoscitore del del linguaggio di diplomatico ed è attualmente presidente dell'Istituto di studi di previsione per e le ricerche internazionali solo per per citare alcuni dei diciamo dei titoli del per l'ambasciatore Baldocci ambasciatore ci spiega lei che tipo di testimonianza ci può portare della della firma dei dei trattati di Roma
E qual era il clima che che si viveva dopo dopo gli importanti dopo l'importante vertice di Messina anche aveva sancito lo sviluppo verso il i trattati di di Roma che precedentemente avevano anche vissuto il fallimento della della della scende
Piuttosto importante
Testimonianza diretta
In quelli Hierro da poco a Palazzo Chigi errore da quella la sede del ministero degli esteri che si trasferì qualche tempo dopo alla Farnesina e lo dunque è stato assunto è assegnato all'ufficio trattati
Che era quello che si sarebbe occupato veramente in prima persona dell'ultima fase del negoziato per i Trattati di Roma che e negoziati che erano avevano preso la partenza in Belgio dal nel castello rivolti usciere che non è lontano da Brescia
Per circa dieci Menichini così antichi rivolsero dunque vicino alla capitale del Belgio poi si trasferirono quando rimanevano da dare soltanto gli ultimi ritocchi
A Roma in uno dei palazzi del Campidoglio quello nel quale poi venticinque marzo furono firmati i trattati ed era un'esperienza veramente unica credo nella storia della discografia perché erano stati posti dei tavolini e delle scrivanie all'interno del museo capitali capitolino
E chi lavorava dunque fra statuette dell'antichità greca e romana Coppedè anche dall'investimento in un'atmosfera di collaborazione culturale veramente notevole
E che non poteva che essere eccellente auspicio per il successo
Di questo negoziato ripeto ripeto attacca quasi al termine il loro che mi era stato assegnato non fu veramente un ruolo negoziale ma quello di partecipate ai lavori di un commi di un gruppo di lavoro che doveva controllare che il testo italiano il testo francese dei trattati fossero il più possibile coincidenti
Naturalmente ed è difficile perché ogni lingua alle sue caratteristiche e qualche volta è pressoché impossibile trovare dei termini veramente identici
Per la lingua tedesca e di questo lavoro è stato affidato a colleghi che conoscevano bene il tedesco sorse invece un problema per l'olandese in quanto nessun diplomatico in servizio in quel momento al ministero degli Esteri
Conosceva questa lingua allora si fece chi ricorse
A degli interpreti professionali fecero questo lavoro al posto di nove diplomatici data la scienza appunto di persone che conoscessero questa lingua
Avevo potuto chiedere in fondo all'ambasciata di Olanda a Roma
Ma questo non sarebbe stato possibile per una ragione
Direi di cerimoniale ma anche politica in quanto il governo italiano sarebbe stato il depositario di questi due trattati
E dunque tutta questa parte che riguardava
Direi la redazione dei trattati
La loro il loro perfezionamento formale non poteva essere che affidata all'Italia e l'Italia ne assumeva tutta la sua responsabilità medico perché io continuo dei traduttori e interpreti cittadinanza italiana
Detto questo
Mi fu poi assegnato un ruolo particolare inatteso sul quale non avrei mai potuto esprimere delle congetture fui chiamato dal campo dell'ufficio trattati che del consigliere d'ambasciata di usi e perfetti
E mi fu detto che avrei dovuto vegliare al fatto che i giornalisti e gli operatori della televisione non si accorgessero subito dopo la firma
Che alcune pagine di due o tre protocolli addizionali al trattato mercato comune cioè al trattato Comunità economica europea
Erano in bianco non erano non c'era stato il tempo di completarle di redigerne e di stamparle da parte della tipografia del ministero questo naturalmente sollevo
La perplessità di alcuni dei primi potenziali che si domandavano se come fosse possibile compiere in qualche modo un atto irregolare
Firmando dei trattati che nei loro protocolli addizionali non erano stati ancora dei dati ci fu naturalmente una discussione fra questi plenipotenziario di cui in questi in quei giorni non si sente quasi nulla c'erano due tesi una che diceva e meglio procrastinare il due o tre giorni la firma in modo da poter firmare
Fogli completamente arredati senza lasciare della comune al invece dissero
Che così facciamo
Saremmo accusati di incompletezza e soprattutto si dirà che all'ultimo momento sono sorti dei dubbi delle perplessità e che dunque l'Europa non è da così
Così unanime e così decida di procedere su un piano di perfetta parità tra cioè i Paesi molto diversi tra loro pensate per esempio a differenza
Che può esserci tra la Francia e la Germania e il Lussemburgo ancorché Lussemburgo è stato sempre uno dei paesi di punta nell'europeismo e lo è anche ora in un momento in cui la situazione è molto diverso
La seconda
L'opzione fu scelta e chi decide dunque di e compiere
E questa sorta di
Irregolarità formale firmando prendere pagine inviato Cox naturalmente la stampa e la televisione non doveva saper nulla di tutto questo è il mio compito era di sotterrate questi due enormi volumi quello soprattutto del della comunità
Economica europea rappresentava una specie di enorme vocabolario assalto che dall'età più in quattro lingue e da solo comprendeva più di trecento articoli si senta una curiosità si
Mettiamo caso noi sappiamo che negli anni successivi sono stati molti problemi comunitari con con con la Francia ma se un Paese delle della Comunità economica europea
Del del Mac avesse tirato fuori queste eccezioni messi successivo in qualche anno successivo potrebbe ci poteva essere un di una possibilità di di recesso per questo vizio formale dal del Mac
Ma la disposto non potrebbe essere che politica cioè in quegli anni la volontà di costruire l'Europa da molto più forte e più intensa più dinamica
E direi più operativa di quanto non lo sia oggi cinquant'anni dopo per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare devo però precisare che malgrado
Il l'attenzione con cui gli appena firmati i trattati io consentirà agli operatori della televisione della radio anche e ai giornalisti di anche riprendere l'ultima pagina del trattato quella che comportava i sigilli dei sei Paesi inerti con i colori nazionali e le firme manoscritte di questi
Dodici treni potenziare in quanto ciascuno dei paesi ed ha presentato dal presidente del Consiglio per la Germania dal cancelliere e dal suo ministro degli Esteri io riuscii comunque chiudere questo
Questi due grossi volumi per il l'Euratom non c'era problema in quanto rinunceranno pagine bianche le pagine bianche concernevano ripeto
Il trattato Comunità economica europea e devo anche precisare che non erano dei protocolli fondamentali che riguardavano soprattutto delle liste doganali
E altre
Altra documentazione relativa alla soppressione progressiva nel tempo
Dei dazi doganali dunque ed hanno non avevano assolutamente nessun contenuto politico e e i negoziatori erano assolutamente già concordi su sul tenore di questi di questi elencazioni è vero i team di medici e di prodotti non era mancato soltanto il tempo materiale agli esperti tanto che quella parte da stata negoziata proprio negli ultimi giorni di di scrivere queste queste clausole e nello stesso tempo alla tipografia di stampa Atlas tutto e andò molto bene nel senso che nessuno si accorse di nulla io ero arrivato la al Palazzo dei Conservatori
Accompagnato da un'automobile di servizio del Ministero degli Esteri e portavo con me due due grossi contenitori uno era una specie di validità nella quale avrei dovuto ora chiudere i due testi e riportarli subito a Palazzo Chigi l'altro ed è invece una cartella che conteneva i pieni poteri per i dodici piani potenziali
E ci furono invece all'inizio delle difficoltà inattese in quanto mi presentai al all'ingresso all'indole comincia lo scalone che porta al primo piano e fui fermato
L'autorità di polizia che mi chiesero l'invito io mostrargli il cartellino del mille il tesserino del ministero degli esteri ma mi dissero che questo non è sufficiente che ci voleva un invito formale per la cerimonia
Sì senta però un una cosa lei a quell'epoca aveva ventisei anni era giovanissimo un incarico così delicato ecco di così grande responsabilità
Diciamo non le pesava allora che era diciamo agli inizi della
Diciamo di Assuan diplomazia vini preoccupava naturalmente per ma nello stesso tempo era orgogliosissimo che mi avessero affidato con incarico di tante fiducia me l'avevano fatto
Condurre in piena coscienza e credo anche con criterio in quanto pensavano che nessuno avrebbe badato a un giovane sconosciuto assolutamente sconosciuto come ero io allora
Allontanati
E di di ridiscendere lo Skunk lo scalone salire sull'automobile anodina del ministero degli Esteri
Con questo grosso involucro non nessuno avrebbe pensato
Che cosa ci fosse dietro superflui fermato dalle guardie mi dissero lei non può entrare sì allora lei io avevo per fortuna la cartella con i pieni poteri e difficili se non dentro non si firmano i trattati allora fui guardato
Come chi attenta
Appello all'orgoglio quel senso di di autorità che hanno le guardie in tutti i Paesi aprì quella cartella e quando videro stupiti questi bellissimi strumenti formali con le firme dei sei capi di Stato anche Linate ascrittigli rimasero impressionati e mi dissero allora lei parti ma non dica che l'abbiamo lasciar pensare naturalmente arrivato lì non c'era più posto quasi tutti erano seduti e salire sulla tribuna dei giornalisti e degli operatori della televisione che si trovava sul lato
Del lungo tavolo in una posizione di illuminazione perfetta
E da lassù io vidi molto meglio la cerimonia di dei miei colleghi di grado molto più elevato e di altre personalità politiche che invece se devono dall'altro lato del tavolo ma sullo stesso livello
Sì senta la che cosa ricorda lei del ministro Gaetano Martino che ha ragione è stato diciamo giudicato come i i i il vero artefice dei dei Trattati di Roma ebbe occasione di di parlarci subito dopo la firma dei dei trattati la ringrazio
No certamente non perché firmati dopo questa lunga cerimonia che durò tanto perché bisognava porre circa duecento firme perché non si firmava soltanto l'ultima pagina ci sono tutti questi protocolli da firmate compresi quelli
Non scritte non stampati Gaetano Martino e dal mio ministro dato che allora aveva il dicastero degli Esteri lo ricordo come un signore estremamente distinto elegante che parlava piuttosto bene l'inglese
E che aveva direi che avendo dava l'impressione
Di un un signore della politica più che di un docente universitario come infatti era e allora noi dobbiamo tantissimo perché fu sua idea dopo il fallimento della comunità
Di difesa bocciata dal Parlamento francese perché l'effetto e le ferite tra la Francia
Germania non erano ancora risanate l'idea di avere un esercito con
Dei soldati tedeschi mescolati a quelli francesi o a quelli belgi piaceva poco ai parlamentari francesi e fu poi bocciata proprio non per motivi direi europee ma per una sussistente rivalità con la Germania anche se non era più incerto la Germania di Hitler né quella del calice verrà un'altra Germania ma non la si conosceva
E dare un mandato così di fiducia ai tedeschi sembrava i parlamentari francesi qualcosa di eccessivo
Ritorno a Gaetano Martino Gaetano Martino supero un lungo periodo di stasi che ricorda molto quello che attraversiamo ora quasi due anni dalla bocciatura
Da parte di due dei parlamenti
I Paesi firmatari del Trattato convenzionale anche all'ora bocciato il Trattato della CEE come si chiamava accetta il Comunità europea di difesa non si fece più nulla c'era una specie dominava un una sorta di pessimismo dicendo forse questa Europa è nata troppo presto come si fa
Ebbene e Gaetano Martino invito i suoi colleghi nella città di Messina e la appunto era stato e che la tuttora credo un docente rettifiche prevedibilmente ricordo di Fisiologia
L'invito nella sua città e lì ci fu una ripresa di sentimenti europei
Ed era facile perché
I sei Paesi erano tutti fortemente europeisti anche la Francia a modo suo seppure con qualche riserva che cosa si decise a Messina
Chi decide di affidare al ministro belga porno ISPA che era un acceso europeista
Il compito di dirigere un comitato che avrebbe gettato le basi per un nuovo trattato che avrebbe per il momento accantonato il problema della difesa dell'organizzazione militare dell'Europa e ci sarebbe invece dedicato a completare
E quello che e nel mille novecento cinquantuno colta tanto di Parigi era stato fatto a proposito della messa in comune tra Francia e Germania delle risorse Inc in carbone e acciaio della valle della Ruhr
Bisognava dunque questo esperimento che stava riuscendo in un modo veramente esemplare bisognava estendere questa collaborazione a tutti gli altri rami dell'economia e dell'industria e nacque così l'idea di questo mercato comune
Spacchi diresse molto bene questa operazione e come dicevo prima dopo in poco più di un anno di lavoro intenso in Belgio fu pronto questi qui sono pronti questi due testi
Non solo il mercato comune ma anche l'Euratom e che cosa ci diceva a proposito dell'Euratom ci diceva i i problemi sono molto meno grandi che quelli posti dall'unificazione economica perché l'industria nucleare all'inizio dunque non ci sono ancora interessi precostituiti bisogna creare veramente ex novo partendo da zero dunque l'impresa sarebbe stata meno difficile
Diversamente per quello che riguardava l'unificazione economica vi erano molti interisti direi incrostati delle delle rendite di posizione e tante altre cose che creavano una certa opposizione
Questa messa in comune di tutta l'attività economica industriale dei sei Paesi al di sopra di tanti piccoli interessi nazionali o anche di un livello ancora minore che sembravano essere in conflitto dunque l'idea di Gaetano Martino
Attuata poi da Poe lavori Spac per fu l'inizio di un rilancio che porto a questo a questi due bellissimi trattati che credo siano tra quelli che nella storia diplomatica rimarranno
Tra i più brillanti in quanto hanno confermato che l'idea di un conflitto fra Paesi europei non sarebbe più stata attuale
Hanno anche confermato che i Paesi europei si rendevano conto che l'epoca del concerto delle nazioni
O del concerto europeo era finita per sempre no ora purtroppo sembra che voglia di affacciarsi nell'ipotesi di tutti quelli che in questa Europa non credono più oppure credo critiche non in un modo che non corrisponde certamente alle aspirazioni dietetiche di periferia europea il
Senta
Due due ultime questioni che volevo toccare con lei ha ambasciatore Baldocci lo una secondo lei all'epoca i il mondo politico italiano comprese un gruppo quella quella quella grande quella grande svolta noi sappiamo che la politica estera italiana in quegli anni era disturbata dal dal protagonismo di alcuni altri uomini politici insomma ricordiamo l'attivismo del presidente La Repubblica Gronchi all'epoca e e e oggi lei
Vedendo conoscendo anche tutto tutti i risvolti che vi erano stati allora io ricordo che tra gli anni sessanta e gli anni Settanta il dibattito per l'adesione al mecca della Gran Bretagna fund dibattito che che spacco di disse l'Unione europea oggi siamo abituati a vedere
Dieci Paesi in blocco che entrano nel nell'Unione Europea con così con con una faciloneria e commi improvvisazione che in qualche modo a sorprendono e creano il timore dell'annacquamento delle istituzioni europee come sono cambiati i tempi all'epoca come reagì la la classe politica e della loro
Per quello che riguarda la sua prima domanda devo dire che ad eccezione forse del partito comunista che non pensava in questi termini per tutti gli altri partiti italiani
L'adesione dell'Italia al movimento di unificazione europea fin dall'inizio perché l'Italia fu firmataria del Trattato di Parigi che istituiva la Comunità del carbone e dell'acciaio pur non avendo nessun interesse diretto in quella materia
Tutto questo rappresentava per l'Italia
Il la conferma che l'isolamento dell'Italia in seguito alla sconfitta del mille novecentoquarantatré erano completamente superato che l'Italia avrebbe ricominciato a svolgere un ruolo importante in Europa e che non tra i padri dell'Europa tra i quali hanno vediamo certamente De Gasperi Adenauer Schuman
Colori spaccio pluris l'olandese Louis c'erano stati anche i nonni dell'Europa e tra questi nonni c'era anche un italiano che da Carlo Sforza
Che era stato ministro degli esteri che è stato sin dall'inizio
Per la sua carriera era un accadere un repubblicano pur avendo un titolo nobiliare
Ed è un fervente europeista e accanto a lui c'erano due personaggi uno il francese Aristide Brignano socialista ma convinto europeista e dall'altra parte il tedesco Gustav città stesse mani
Il quale neanche un po'europeista convinca la cosa più sorprendente e questo si vide chiaramente
Nella Conferenza di Locarno del mille novecentoventicinque che questi due uomini politici il francese e il tedesco credeva no in una riconciliazione fra i loro Paesi e questo è sorprendente se si pensa che fu una specie di primavera che poi lo scorcio bocciò perché e ci fu l'avvento al potere del nazismo tutto questo fu travolto e molto importante pensare che il nostro Paese la Francia e la Germania sono stati tra i precursori dell'Europa
Hanno hanno sono stati rappresentati da questi tre personaggi la prima generazione degli europeisti dalla seconda generazione ripeto Adenauer Schumann De Gasperi Spanacche lunghissimo e poi successivamente anche da alcuni uomini politici italiani che sono stati degli ardenti europeisti penso per esempio per esempio ad Aldo Moro all'umor e a tanti altri e devo dire che anche a un dato momento i socialisti chi dissociare lungo ai comunisti diventarono lentamente
Anche i fatti filo europei
Io non credo per esempio che Pietro Nenni quando assunse per la seconda volta la carica di ministro degli Esteri bene io non credo che fosse un euro propone un euroscettico aveva capito che cosa l'Italia potesse acquistare svolgendo un ruolo veramente attivo e di primo piano in questo movimento di unificazione europea
La situazione ora è molto cambiata io vorrei comunque insorgere contro tutti quelli che pensano che la crisi europea attuale sia dovuta all'allargamento l'allargamento non c'entra in quanto questa crisi europea schietta ha rivelato i suoi primi finto video molto prima dell'allargamento Eliana rivelati all'indomani
Del trattato di ma sapete questo Trattato firmato nella città olandese nel mille novecento novantadue
Fu estremamente importante in quanto trasformo le Comunità europee come si chiamavano i Unione Europea gettò le basi di quella che è stata certamente nella realizzazione più grande storica dell'unione europea cioè la moneta comune e nello stesso tempo oggetto anche le basi di un'unità politica
In quanto il trattato di mastica verrà completamente cambiato l'architettura europea creando una specie di tempio greco che poggiava su tre pilastri il primo era quello delle antiche comunità
La CEE la l'Euratom e la cieca il secondo pilastro riguardava invece la Coppa lezione in politica estera in politica della difesa e il terzo pilastro riguardava invece la cooperazione nel settore del delle politiche interne e della polizia dei rispettivi Paesi
Tutto questo
Sarebbe stato completato sul piano della unificazione politica infatti poco tempo dopo ci fu uso un secondo vertice europeo e un nuovo trattato firmato ancora una volta in una città olandese Amsterdam
Il quale fece ancora qualche passo avanti diminuendo per esempio il numero di decisioni da assumere all'unanimità aumentando pertanto il affermando allargando il principio delle decisioni a maggioranza qualificata
E nello stesso tempo prevedendo l'allargamento se può forse in un modo più progressivo non brusco come poi avvenne
E finalmente poiché compiendo ancora qualche piccolo passo verso quell'unificazione politica cioè la creazione di una collaborazione politica che fosse qualcosa di più di una semplice consultazione fra i paesi membri sui temi di politica estera qualcosa che so che comincia affida lasciare intravedere una politica estera integrata e unica ci fu poi ancora un un terzo trattato che fu quello di Nizza del due mila uno e questo fu credo il peggiore di tutti trattati o meglio forse l'unico che non conteneva più elementi positivi ne conteneva dei negativi in quanto in quel in quel vertice di Nizza ci fu uno scontro tra pendente dittatura nazionalista
E ci furono anche degli iscritti tra Francia e Germania che erano state sempre allineati in un modo molto diretto in quanto i tedeschi facevano sempre valere che avevano una popolazione di consistenza numerica molto più ampia di quella della Francia e che dunque a loro
Nella ripartizione certi poteri nelle procedure di voto andavano accordati ovvero andavano a narra accordato un numero di voti superiore a quello della Francia
Io ricordo che
L'allora presidente del Consiglio Giuliano Amato svolse un'opera di mediazione
Veramente eccellente e apprezzata da tutti
Ti presento di fronte a queste diatribe di équipe nazionalista e certamente poco europeiste
Dicendo noi italiani non abbiamo nessuna rivendicazione di questo genere e chi chiediamo quindi di essere in misura di agire come mediatori di totale dei buoni uffici di superare queste difficoltà
Certo le difficoltà furono superate ma soltanto formalmente in quanto da quel momento il lungo cammino in salita verso l'unità politica europea si dimostrò sempre più difficile
Mi ricordo che
Uno dei commissari europei
Di allora il francese Michel Barnier scrisse un bellissimo articolo per il quotidiano francese Lo Monte
In cui diceva loro Dwarves Bondi cioè l'Europa due a far deve fare un salto in avanti deve risollevarsi le idee ce n'erano ma mancava
La volontà politica tutto questo comunque avveniva prima dell'allargamento
E la crisi dell'Europa è cominciata fra l'Europa a quindici cioè l'Europa che l'allargamento dell'Europa quindici fumo complementare fu una cosa normalissima in quanto facendo entrare in questo club europeo
Dei Paesi di antica tradizione democratica con delle economie fiorenti come la Svezia all'Austria la Finlandia chi fondavano in qualche modo delle porte aperte la cosa cambio o quando si fecero entrare
Nell'Unione europea dei paesi o piccoli paesi mediterranei come Cipro e Malta oppure dei paesi che erano stati membri del Patto di Varsavia che erano stati tra libri più accesi oppositori
Al movimento di integrazione europea fin dall'inizio perché oppositori perché naturalmente l'Unione Sovietica vedeva in questa Europa informazione un futuro possibile potenziale grande avversario e comunque qualche cosa che
I partiti comunisti europei soprattutto quello italiano e quello francese che come beneficiarono i due più forti e più agguerriti anche dotati di personalità di altissimo valore non sarebbero riuscite ad arginare
La crisi è diversa naturalmente e più difficile giungere a un'Europa politica avventizie devo a ventotto nel giorno sperabile che anche la Turchia possa finalmente essere ammessa perché mi ha pieno diritto su questo potrei parlare
Moltissimo in quanto ho prestato servizio come incaricato d'affari a Branca da per più di due anni ho seguito sin dall'inizio
Questa vocazione europea della Turchia
E vorrei dir questo sia tanto si avverta attualmente la Turchia non è certo per motivi religiosi né per motivi di incompleta democraticità o per motivi semplicemente di estraneità al nostro mondo di cultura che poi molto discutibile ma che avverta la Turchia perché si è capito che la Turchia vuole entrare in Europa con delle aspirazioni il creare un'Europa politica di grande
Una sorta di impegno europeo allora ci dice chi possiamo accettare questo ma non vogliamo né per l'Europeo che sia una una sorta di riedizione dell'Impero ottomano non vogliamo certamente questo sono credo queste
Fantasmagoria in realtà la Turchia ha bisogno dell'Europa forse più di quanto noi abbiamo bisogno dalla Turchia ma sarebbe un errore gravissimo respingere da Turchia paese che da quando il sultano eccome secondo ha occupato Costantinopoli rivolto tutta la sua attenzione verso l'Europa aggiungendo come città alle porte di Vienna molto di più che verso il Medio Oriente o verso l'anarchia
La vocazione europea della Turchia risale a quattro secoli prima del diritto il primo presidente della Repubblica turca che fu Kemal Mustafa Kemal denominato a tal più per sua scelta la vocazione europea della Turchia
è stata una vocazione da parte di questo generale
Tunnel per cambiare completamente dare alla Turchia rimodernato dando le facendo entrare in qualche modo nella civiltà europea ha tolto attualmente questa vocazione
E ancora più precisa in quanto la Turchia assistente europea e crede di poter svolgere un ruolo di tramite fra l'Europa e la lira fra l'Europa e il vicino del Medio Oriente
E soprattutto mettendo a disposizione la sua profondissima conoscenza
Di Paesi come quelli della del Mediterraneo musulmano che praticamente dall'Algeria fino a verso l'estremismo finora verso i confini dei provvediamo proprio dell'Impero ottomano attraverso una conoscenza di quei problemi che né i turchi per ragioni storiche e di costume di religione di lingue e molto più approfondita di quanto non
Non possiamo disporne noi
C'è anche un altro fatto i turchi pensano che
Le la rivoluzione kemalista non possa essere rafforzata soprattutto di fronte ai pericoli di integralismo islamico che gravano anche sulla Turchia
Questa vocazione non può essere rafforzata che con un definitivo ancoraggio all'Europa ma qualcosa di più di un ancoraggio un partenariato a pieno titolo con l'Europa so benissimo che ad appoggiare la candidatura turca ci sono soltanto due Paesi noi la Gran Bretagna ma per motivi molto diversi e la Gran Bretagna che non vuole l'Europa politica
Pensa che facendo entrare i turchi Chinetti possibile terra una sorta di pietra tombale sull'Europa politica in quanto i britannici sono convinti che i turchi non vogliono l'Europa politica vogliono soltanto i vantaggi economici
E i vantaggi anche di un rafforzamento della democrazia in Turchia
Noi non la pensiamo così siamo tradizionalmente degli amici della Turchia li stimiamo e pensiamo soprattutto che euro era ormai superata quella fase in cui si diceva ma questo era valido fino a vent'anni fa
Noi non possiamo appoggiare la candidatura turca perché facendo questo in qualche modo commettiamo un affronto verso i greci e noi vogliamo molto bene i greci né vogliamo anche i turchi ma versi greci
Abbiamo un debito di riconoscenza e di civiltà che non abbiamo verso i turchi ebbene anche questo è superata in quanto da qualche tempo
La Turchia intendo Ankara annunciatori turco Chili greco ciprioti
Hanno accettata anche ed è stata accettata la candidatura turca e anche se Conconi tanto con qualche riserva
Non si può più dire che la Grecia si opponga a questa candidatura turca invece hanno capito benissimo forse meglio di tanti altri europei
Che l'ingresso della Turchia
Sarebbe un un grosso vantaggio per l'Europa in termini politici in termini strategici in termini militari non dimentichiamo che la Turchia dispone di un esercito modernissimo di settecento mila uomini
E che i turchi hanno un delle tradizioni militari gloriosi stime di cui non abbiamo anche fatto la prova ai nostri danni noi tutti in Europa ma
Così come è finita la rivalità franco tedesca
Definita da ancor molto più tempo la rivalità tra cristiani
La di quelli che si chiamavano in Moriero i turchi e che ci faceva divide a molti italiani quella espressione
Quasi di terrore che tutti ricordano mamma li turchi ma in questo senso è cambiato non esiste più la Turchia è completamente diverso danno degli scrittori
Che vincono i premi Nobel hanno appartengono concretamente anche sotto un profilo culturale scientifico tecnico alla civiltà europea dunque perché respingerli verso verso l'Africa verso l'alto è un errore gravissimo facendo così
Villini spingiamo verso forme di integralismo islamico che sono pericolosissimi per i turchi e attraverso loro e attraverso la penetrazione
Attraverso il territorio turco finirebbero con essere pericolosi anche noi sarebbe una porta d'accesso dei Balcani a un tipo di civiltà che noi respingiamo e di cui i turchi sono un baluardo difensivo di primissimo ordine
Senta un'ultima per concludere questa questa intervista ambasciatore Baldacci se lei oggi dovesse consegnare politicamente la il dialogo e la ripresa del del delle del delli dell'idea tese europea dell'integrazione del del dell'unione europea ma per per fare un'azione diplomatica e politica Kyrie che dia ripresa questo processo a quale diciamo ministro degli esteri che lei ha avuto modo di conoscere sia
Sì si affiderebbe nasca nella nella diplomazia italiana dai trattati no non solo se i tempi sono totalmente cambiati che non saprei chi scegliere vorrei dire soltanto una cosa
Dobbiamo lottare contro l'euro che chimismo dobbiamo anche pensare non soltanto a quello che non riusciamo a fare per l'Europa l'Europa politica ma dobbiamo dare tutto il suo valore a quello che siamo riusciti a fare ci sono delle cose sorprendenti queste cose sorprendenti sono anzitutto non più il mercato comune ma il mercato unico cosa che ben diversa da un mercato comune un'altra cosa ancora più strabiliante c'è chi pensa a quello che è da l'Europa fino a vent'anni fa e la moneta comune
Io vorrei ricordare che presi dall'entusiasmo in quella giornata di firma noi giovani giovanissimi diplomatici italiani pensavamo
Rimane ora da concludere questa unificazione economica con l'unificazione monetaria accettata un giorno
Uno Moneta unica naturalmente non potevano immaginare quale sarebbe stato il suo nome ma dicevamo purtroppo ci vorrà molto tempo e noi non la vedremo ci siamo sbagliati perché l'abbiamo vinta e l'abbiamo vista
Funzionate da cinque anni e con un successo sul piano valutario veramente notevole una delle monete più forti del mondo
Facevamo anche un'alta previsione sbagliata de la Cuesta dicevamo
Il giorno in cui ci sarà la moneta unica all'Europa esista da anche politicamente
Ma devo dire al nostro al nostro scusa che questo errore lo ha fatto anche il grandissimo commi presidente della Commissione europea Jacques do loro il quale affermava che lei euro sarebbe stata la piattaforma di lancio
Dell'unione politica e così non è stato le cause sono lunghissime io vorrei dire comunque che la nostra generazione la mia prova purtroppo non vedrà l'unione politica ha già visto molto
E deve saper valutare questi risultati positivamente
Invece vedo dall'Europa l'Europa politica immancabilmente sono i giovani che frequentano ora alle nostre università per quindici anni ho insegnato
All'università di Trieste storia dell'integrazione politica e ho notato che tra questi studenti l'Europa politica esiste già vorrei dare un esempio nel due mila tre un gruppo di miei allievi
Hanno avevano organizzato un convegno europeo di studenti internazionale con il titolo verso una nuova Europa nel contesto globale
Il cenone invitare con l'appoggio finanziario della Commissione europea al quale non sono mai abbastanza grato per la cena generosità che mostrò in quell'occasione
Il siedono invitate degli studenti e dei laureati provenienti da molte università di Paesi che ancora non erano nell'Unione come la Slovenia come la Romania come l'Ungheria
Come la piccola ma europea Macedonia che non è ancora nell'Unione mentre la Romania per fortuna ora che
E per tre giorni furono dibattuti questi problemi dell'integrazione politica dell'Europa soprattutto
Chi riuscì a effettuare un'analisi molto severa del Trattato costituzionale giungendo a questa conclusione
Il Trattato costituzionale non ci convince in quanto non apre le porte a un'Europa federale però sarebbe un errore
Non approvarlo da parte dei nostri Parlamenti in quanto unità un diniego di ratifica di questo trattato convenzionale costituzionale
Provocherebbe un nuovo rallentamento dell'Europa di almeno due anni ed è quello che è accaduto
E furono riuscirono a dipingere in una nottata lavorando fino alle tre quattro di mattina quello che chiamarono su mia proposta per rendere omaggio anche a questa bellissima città che il goriziano in quanto i corsi che Livio
Dove insegnavo non si rivolgevano a Trieste ma si svolgevano nella città di Gorizia lo chiamarono un manifesto di Gorizia e questo manifesto di Gorizia da molto bello perché cominciava col dire quello che gli studenti italiani sloveni accendi Togni Pollastri eccetera non volevano non volevano tre cose prima di tutto non accettavano
La distinzione tra l'allora sottosegretario di Stato americano Rice scelta Nuova Europa e vecchia Europa dicevano questa definizione assolutamente inaccettabile
Secondo diniego non potevano accettare che si formassero in Europa dei direttori a due o a tre per esempio un direttorio francotedesco o peggio ancora un direttorio anglo italo spagnolo
Ci si riferiva al governo Naro
Al governo Berlusconi
E al Governo britannico i quali si erano subito affiancati ai progetti del presidente americano Bush riguardo alla crisi irachena
Terza cosa che non si voleva accettare era una discriminazione fra grandi e piccoli e chi scriveva in questi termini quanti Algeri talché libici Malta uguale Berlino
E alla fine naturalmente ci faceva procedeva a una critica abbastanza intensa del trattato costituzionale che naturalmente pertanto un frutto di un lunghissimo negoziato dovuto all'abilità negoziale del Presidente della Commissione europea e l'ex presidente francese Valéry Giscard e e chi diceva però tutto questo è molto bello non fa che codificare il passato ma non apre le porte all'Avvenire e la conclusione di questo manifesto di Gorizia e dall'Europa fa da Europa soltanto quando si sarà avviata
Verso una soluzione federale
Siccome gli sloveni che stavano a pochi passi da noi erano tra quelli che avevano svolto l'attività più intensa
Chiediamo una studentessa romena dell'unico scusi romena slovena dell'Università di Lubiana di legge ed è questo manifesto allora che alzarono erano settanta si alzarono in piedi nel bellissimo castello medievale di Gorizia quest'argomento Lorena lesse ad alta voce questo testo che era in inglese ormai lingua dei giovani lingua direi prevalente nell'Unione Europea
Le questo manifesto di quattro pagine e alla fine ci fu un'ovazione un'ovazione durata tre o quattro minuti
Alla quale io non ero assolutamente preparato
E mi ricordo che pensai ipoteche dei personaggi come Chirac Berlusconi fossero qui
Vedete che la loro Europa è un simulacro d'Europa la vera Europa e queste acque da dei giovani è stata quella che sicuramente si affermerà ma ci vorranno almeno dieci o quindici anni
Da quello che mi dicono questi nostri studenti che con i sistemi era un Socrate
Bastano le università europea all'altra questi giovani pensano tutti la stessa cosa anche quelli che appartengono a Paesi ritenuti tiepidi come per esempio la Danimarca
Però anche alcuni Paesi non vorrei nominati ma comunque il caso della Danimarca che era anche dal Papa contraria al Trattato di Maastricht fu necessario fare una creare per la Danimarca una citazione speciale di in qualche modo di marginalizzazione su alcuni temi del Trattato di Maastricht allora fino anche attualmente i talenti non sono considerati fra i più canti europeisti ebbene gli studenti invece in Danimarca lo sono come quelli di Trieste come quelli di Gorizia come quelli di Bucarest come quelli di Lubiana e così via dunque
La parola è passata dalla mia generazione che malgrado tutti gli errori rallentamenti delle pause è riuscita a avviare le euro questa straordinaria impresa che non ha equivalenti nella storia quando mai nella storia gli Stati sovrani hanno rinunciato a una è un privilegio così grande come quello di batterla moneta bene non ce l'abbiamo fatta
A loro invece ai giovani spetta questo cammino ripeto in un tradita molto aspra giungere a questa unità politica e ci riusciranno perché sono giovani perché non credono più nello Stato nazione e perché hanno una visione non solo dell'Europa ma dell'universo che è molto diverso
Questa visione da espresse a un mio collega romeno degli anni in cui prestavo servizio Bucarest anni lontanissimi un collega crumiro
Al quale sono legato perché come mi è passato dalla diplomazia alla carriera universitaria questo signore ha scritto un bellissimo libro che suo cercato invano di far tradurre in italiano ma non ho trovato nessun editore questo libro ha per titolo
Venti mila culture una finora una sola un'unica civiltà e poi ha un sottotitolo curioso con l'invenzione di una parola ed è questo verso un Chihiro modernità del ventunesimo secolo dice in romeno giro modernità che sapete che irrompe in una lingua molto vicino alla nostra con profonde radici latine
E questa giro modernità che cose ed insieme della cultura considerato non come elemento divisorio ma come elemento propulsore unificatore mettendo in comune se posso dire una sovranità nel una sovranità europea che supera i vari confini e le varie culture nazionali e delle un'ultima considerazione io sono sicuro che i giovani chi ha Chiambretti Marchesi o portoghesi o romeni o finlandesi o svedesi o italiani
Saranno gli artefici di questa Djomo Vernita
Ci rincresce forse sono stato troppo lungo ma queste cose credo che che dovevano dire per rincuorare tutti i veri europeisti che attraversa una fase di euro pessimismo o perlomeno di euroscetticismo questa parte dobbiamo assolutamente superarla e approfittiamo di questo bellissimo cinquantenario dei Trattati di Roma per pretendere l'avvio verso un Rifondazione per l'Europa lungo queste basi per manifesto di Gorizia
Io bene io la la ringrazio ringraziamo l'ambasciatore Pasquale Baldocci col quale abbiamo parlato degli dell'anniversario dei della firma dei Trattati di Roma del venticinque marzo del del mille novecentocinquantasette grazie