Intervista a Famiano Crucianelli sulla posizione italiana sull'indipendenza del Kosovo

L'ultimo tassello del puzzle balcanico così diversi osservatori considerano la questione dello status finale del Kosovo ma all'indipendenza prefigurata anche se non ha nominata nelle piano messo a punto dall'inviato speciale dell'ONU Martti Ahtisaari potrebbe non chiuderà affatto l'era delle contrapposizioni l'era dei conflitti l'indipendenza del Kosovo potrebbe essere invece una bomba a scoppio ritardato abbiamo al telefono no il sottosegretario agli Esteri Famiano Crucianelli che lunedì dodici marzo si è recato a Belgrado in visita ufficiale la terza visita in meno di un anno e il giorno dopo ha poi parlato alla Commissione esteri ma in un'audizione alla Commissione esteri della Camera della situazione in Kosovo e del piano dell'inviato speciale dell'ONU
Sottosegretario cominciamo dalla sua visita a Belgrado lei ha avuto contatti con i massimi responsabili della politica serba a partire dal presidente età dice che cosa chiede la Serbia al nostro Paese cosa chiede al nostro governo Alitalia
Ma è la sette a chiede che l'Italia si faccia parte importante del negoziato che per la Serbia non è mai partito
E che invece secondo le autorità serbe dovrebbe partire al Consiglio di Sicurezza quindi chiedono che l'Italia si faccia interprete di un compromesso reale a New York
Ieri D'Alema e largo dove i due ministri degli esteri hanno convenuto sul fatto che la la posizione la soluzione per il Kosovo deve essere deve essere accettata deve essere concordata tra le parti in questo cambia un po'la posizione italiana perché la Russia contrario indipendenza l'Italia lo era invece favorevole quindi qual è la nostra posizione ma noi abbiamo sempre sostenuto che
L'obiettivo fondamentale e trovare un compromesso
E quindi una scelta che possa essere condivisa
Storiche le premesse per arrivare a questo compromesso oggi sono premesse quasi inesistenti perché le posizioni dirle
Di Berger laddove le posizioni delle autorità kosovare sono assolutamente antitetiche
Quindi ci troviamo di fronte ad una difficoltà reale noi non non abbiamo parlato
Ma sei di indipendenza in termini assoluti proprio per la logica del compromesso avendo presente sia le esigenze di Belgrado sia anche quelle
Del diciamo del popolo kosovaro della grandissima parte del popolo kosovaro ne abbiamo parlato
Di una indipendenza condizionata
Di una forma di autonomia che posso arrivare all'indipendenza ma che comunque deve essere affrontata pragmaticamente non attraverso un referendum indipendente Alfio dipendenti sano e pragmaticamente ordine affrontarla sul versante di quelli che sono i diritti delle minoranze serbe
Vuol dire affrontarla sul terreno di quelle che sono anche le possibilità di partecipazione del futuro Stato kosovaro alle sedi internazionali è aperto tutto il quesito Segni si debba o no o accettare la richiesta
Di partecipare alle Nazioni Unite e poi soprattutto è aperto il capitolo peperone aperto per non è molto chiaro di una presenza di una forza multinazionale che debba gestire una lunga fase di transizione garantire
Che tutti quelli che sono cosiddetti andatura cioè gli standard democratici mi al Kosovo e del rapporto con le minoranze possano e debbano essere rispettati ecco però la posizione
La posizione di Belgrado resta contraria a qualunque ipotesi di indipendenza anche a questa progressiva controllata che le stava disegnando si sa poi che molti politici molti l'ambiente politico a Belgrado magari vorrebbero anche risolvere la questione del Kosovo ma pubblicamente non lo possono dire per questioni anche interni e lei che è un moria ha colto poi nella nella realtà insomma già che cosa che quale giro diciamo
Ok è ovvio che le dichiarazioni che io ho avuto io ho incontrato il presidente Kostunica poi ho incontrato il primo ministro costruirci sopra il presidente tattici poi conta del ministro delle Finanze link ICE che anche il presidente del terzo partito che farà parte dell'alleanza che
Sarà al governo presumibilmente quasi certamente
E mentre il primo è stato nettissimo al primo ministro tradisce nello stesso stato molto chiaro parlando della costituzione dei vincoli costituzionali Dinky c'è aperto un discorso invece molto pragmatico sulle Zoni e straordinarie sull'aperto un discorso di merito voglio dire la posizione ufficiale serba sta scritta nella Costituzione e queste assolutamente chiaro
Ma è altrettanto chiaro credo alle autorità serbe che l'ipotesi di potere riaffermare ripristinare l'autorità e la sovranità della ferita sul Kosovo è una cosa che non sta nella realtà
E quindi con questo debbono e non possono fare i conti però bisogna trovare un compromesso
All'infuori di un compromesso è semplicemente attraverso la contrapposizione di principio io credo che si vada al disastro in quella situazione né in questa ricerca di compromesso c'è anche la possibilità di riaprire
Le trattative per l'accordo di stabilizzazione e associazione che sono momentaneamente sospese una posizione che l'Italia ha da mesi che però fino ad oggi non ha avuto una grande un grande seguito Bruce o ove complementari tra loro
L'iniziativa diplomatica e politica
Perché noi siamo convinti che la soluzione
Conclusiva
Di questo turbolento capitolo e drammaturgo capitolo che riguarda la serie del Kosovo appiglio legale in generale riguarda tutti i Balcani occidentali chi possa risolvere solo attraverso la partecipazione
Di quest'area all'interno dell'Unione Europea
E noi su questo abbiamo insistito moltissimo a Bruxelles e perché e non solo come contropartita ma perché è giusto che la Serbia possa riaprire il negoziato e posso avere un mio calendario certo
Nel suo approdo europeo ora è vero quello che lei diceva che alcuni mesi fa questa nostra posizione era una posizione isolata
O comunque non sufficientemente forte da imporsi però voglio dirle che le cose sono cambiate sono cambiate soprattutto in queste ultime settimane
E nell'ultimo incontro che vi è stato fra il presidente Talice il Commissario all'allargamento Olli venne il commissario ha proposto una ipotesi di ripresa del negoziato che riflette sostanzialmente le nostre posizioni e ponendo delle condizioni che sono sostenibili si vedrebbe il grato la proposta è molto semplice quella di dire negoziato
O ente e questo non vuol dire cancellare i doveri verso l'aia ma la chiusura del negoziato si avrà solo quando Mladić verrà consegnato al Tribunale dell'Aja
Questa cosa e condivisa oggi dall'autorità di Belgrado e debbo dire che il secondo punto oggi sono cinque punti per il futuro governo il primo e il Kosovo com'era intuibile il secondo è l'Europa il terzo è onorare gli impegni presi con il Tribunale dell'Aja
Quindi in questo senso mi pare che sia Bruxelles sia maturata la convinzione che essenziale riprendere il negoziato con Belgrado e far sentire la Serbia
Dell'Europa non un Paese isolato ma un Paese che parte del oggi e della prospettiva europea
E allo stesso tempo o mi pare che le stesse autorità serbe abbiano assunto
Seriamente l'obiettivo di consegnare dice appunto per onorare quelli che sono gli impegni presi con il Tribunale dell'Aja quindi oggi la situazione è molto più interessante di qualche mese esso
Gradiscono questa posizione la procuratrice del ponte l'altro giorno ha criticato proprio la la poi la politica europea nei confronti della serve la scarsa collaborazione ha detto dell'Europa con il tribunale
Ma io so bene che la Del Ponte ha fatto è apposto delle obiezioni noi non lo stiamo dicendo qui c'è una diversità di opinione con con la Del Ponte la diversità di opinione che noi riteniamo chi si debba spingere Belgrado a onorare i suoi impegni con l'aia e si debbano creare le condizioni migliori perché questi impegni possano essere onorati che è una pura
Contrapposizione comprato Genova aiuti per la risoluzione dei problemi l'ultima cosa che volevo chiedere tornando ai rapporti tra Italia e Russia questa possiamo dire sintonia che c'è che comunque state anche le dichiarazioni di ieri dei due ministri degli esteri tra il nostro governo è quello di Mosca rispetto alla questa nel Kosovo quanto deve alla necessità anche per il nostro Paese di avere buoni rapporti con l'uso insomma quanto deve la Realpolitik
No io
Capovolgere il discorso noi siamo vi talmente interessati
Come paese che il Kosovo che tutta la vicenda la questione Kosovo si risolva senza traumi e senza creare nuove pericolose turbolenze nei Balcani Russia hanno i loro motivi
E non sta a me dirli ma è quello che posso dire che noi forse più dei russi siamo interessati perché a pochi chilometri da casa nostra
Non si crei una situazione nuovamente ingovernabile soprattutto non si crei quella drammatica situazione che abbiamo vissuto alla fine degli anni Ottanta all'inizio degli anni Novanta
E che ha visto quelle forme di di veramente Hiruma né
Di vero e proprio genocidio che si è realizzato in quelle zone quindi in questo senso la convergenza con la Russia che andrebbe poi ben vista perché poi sarà nel Consiglio di Sicurezza il vero terreno di verifica
Di questa convergenza siamo ad una convergenza che ancora molto metodologica molto d'importazione ma poi c'è la questione seria sarà vedere il contenuto di questo ipotetico compromesso ma voglio dire
La posizione russa molto importante molto significativa
Ma non
Diciamo è una posizione e la convergenza che prescinde dalla realismo politico fra noi e la Russia l'aveva della questione il problema che ci riguarda direttamente noi non è che accondiscendiamo
A un compromesso perché la Russia ce lo chiede siamo noi i primi a chiedere che si trovi un compromesso
Grazie ringraziamo il Sottosegretario agli Esteri Famiano Crucianelli