L'intervista è stata registrata mercoledì 24 giugno 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Frequenze, Radio, Radio Vaticana, Vaticano.
Rubrica
Dibattito
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Ci vediamo in piazza San Giovanni al centro o di piazza San Giovanni in laterano poi davanti alla Scala Santa è stata allestita questa postazione mobile per questa giornata di mobilitazione straordinaria affronta di quello che ho mai conoscete è stato definito lo scippo delle frequenze da parte di Radio Vaticana di quattro emittenti che trasmettono danni a Roma è e ne parliamo con Paolo Paolo che OP del coordinamento nazionale delle in tempi ecco perché questa giornata mobilitazione ma più in generale la battaglia che stiamo conducendo
Travalica un po'quello che può e
La possibilità di perpetuare di queste quattro emittenti ma investe più in generale tutta l'emittenza privata se infatti al di là del fatto specifico che comunque è grave c'è un problema più generale alla qual è il collegamento tra al fatto specifico fatto più generale
Il fatto che per il ministero a quanto pare
Le stazioni non esistono sono degli
Della natura insomma sono dei non essere che possono da un momento all'altro essere
Annullati ora
Noi crediamo come coordinamento nazionale ma non è un problema di fede insomma un prova di conoscenza
Di come stanno le cose che questa
Operazione che viene portato avanti il primo luglio è un primo passo e un'operazione più generale nota come piano di cinema che porta alla eliminazione
Fu detto nell'ottantaquattro quando questo piano venne portato a conoscenza tra l'altro proprio della da radio radicale del novanta per cento delle stazioni esistenti
Noi crediamo che la situazione sia adesso esattamente al punto in cui era tre anni fa
Abbiamo continuato per tre anni a denunciare questa situazione
E diciamo che adesso i fatti ci stanno dando ragione anche se il ministero si muove contro quattro stazioni non contro la generalità delle stazioni però crediamo che questo sia un problema dita
Dica da parte del ministero e cioè l'operazione venga portata avanti goccia a goccia un po'alla volta per non determinare reazioni massicce
Da parte del mondo delle emittenti libere però nel suo complesso vista nel suo complesso l'operazione è questa ed è un'operazione che fiancheggia sostanzialmente un processo che è di concentrazione delle testate c'è stata una concentrazione massiccia nel settore televisivo c'è una concentrazione anche per quanto guarda al settore radiofonico c'è stata la legittimazione delle reti nazionali c'è una corsa all'acquisto di frequente da parte di forze che hanno a disposizione capitali consistenti questo determina una una situazione insieme con la pressione da parte del ministero che toglie frequenze disponibili determina una situazione di monopolizzazione dell'etere radiofonico così come avviene per la carta stampata per altri settori quindi crediamo che il fatto sia gravissimo investa il problema delle
Libertà sostanzialmente
Ecco come fronteggiare questi questi abusi
Noi riteniamo che intanto debba essere respinto questo fatto specifico del primo luglio abbiamo per questo convocato una manifestazione che si svolgerà sabato alle ore dieci sotto il ministero delle Poste convocata dal coordinamento nazionale emittenti immediatamente bisognerà trovare il modo per non applicare questa decisione a rinviarla non so quale potrà essere il modo tecnico comunque
Non dovrà andare in esecuzione questa attribuzione al Vaticano di queste quattro frequenze non è in discussione il problema del il Vaticano di far conoscere le proprie posizioni che del resto sono appare abbondantemente presenti anche altre no alla RAI ma insomma a Roma al Vaticano a tre frequenze a disposizione può continuare a trasmettere su quelle navi in fino a che non ci sarà un assetto definitivo questa è la prima cosa che va assolutamente bloccata la seconda cosa che noi chiediamo è l'apertura di una trattativa con il nostro coordinamento dal ministero nostro coordinamento a una trattativa sulla le misure che il ministero dovrebbe prendere anche di carattere tecnico
Non per
Sgomberare le tele da una presenza ritenuta fastidiosa ma per aiutare le stazioni ad esistere nelle migliori condizioni possibili anche per eliminare situazioni di caos che sostanzialmente sono state determinate dalla in attività ministeriale che poi è una inattività che è andato
A vantaggio del processo di monopolizzazione che denunciavo prima ecco quali appresero devoto con altri radio privato esistenti a Roma in Italia qual è stata la lo
Risposta ma il nostro coordinamento assolto nelle primi mesi dell'ottantacinque proprio in rapporto a questa questione del piano di Ginevra quando altre associazioni nazionali di emittenti alcune delle quali sono sorte proprio in quel periodo hanno cessato di fare opera di denuncia di questo piano si sono accontentate delle dei discorsi che venivano dal ministero discorsi tranquillizzanti non sarebbe successo nulla non non era una cosa seria ecco quindi non abbiamo rotto con queste associazioni ritenendo che difendesse Roll interessi di pochi mittente
Ha danno della maggior parte abbiamo portato avanti questo un'opera di denuncia durata per tre anni attraverso un giornale nuove antenne che è stato inviato a tutte le radio
Invitando a quasi tutte le radio di cui abbiamo avuto gli indirizzi abbiamo potuto avere gli indirizzi quindi diciamo questo giornale costituisce intanto un fatto organizzativo un un primo collegamento poi ci sono le iscrizioni alcune centinaia di radio si sono iscritte al coordinamento nonostante la difficoltà di questo periodo perché siamo stati quasi soli nell'operare questa denuncia quindi tutti gli altri dicevano non vi preoccupate non c'è un grosso problema puntavano dunque ad altre altri discorsi
Quindi noi disponiamo di questi strumenti che sono se vogliamo poca cosa però nel momento in cui l'azione ministeriale mostra il suo volto il momento della verità questi strumenti possono essere preziosi
Non so se potremo vincere questa battaglia ma sicuramente quello che sappiamo di poter fare e impedire che la cosa venga fatta passando sotto silenzio Cornello vediamo l'appuntamento di sabato e conclude ecco sabato alle ore dieci a viale America sotto al ministero che è posta che si trova all'Eur ci si arriva con la metropolitana l'inabilità parecchi punti di Roma grazie grazie
Mario Albanesi del coordinamento nazionale
Giornata dal punto di vista tecnico organizzativo proprio cosa già la scelta della piazza non mi sembra casuale
Dopo piazza San Pietro produzione luogo più valide hanno desistito la terza esperienza di Radio tende alla prima fu fatta ai Fori Imperiali consisteva nel una vera e propria tenda attrezzata studio mobile poi però elevare una tenda si mostra impresa un pochino piuttosto difficile allora rimase il nome e radio tenda lasciò il posto ad un furgone attrezzato Galli ombrellone progressi senza di essi la seconda esperienza avere qui al San Giovanni per una posizione diversa dove ci troviamo adesso ecco in principio era quello di poter
Svincolarci da uno studio di una stazione ben precisa per poter trasmettere appunto da una piazza romana
Significava
Un po'impersonale di di emissione
Com'è stato detto poco fa in trasmissione non pensavamo che questa terza esperienza di Radio tenda adesso un un così grosso successo intanto la stampa ne ha parlato poi i aspettiamo giornalisti Reggiane sono ne sono arrivati hanno fatto interviste hanno capito perfettamente che oltre a tutto la questione dalla cessione delle quattro frequenza Radio Vaticana Roma degli aspetti paradossali perché Radio Onda Rossa dovrebbe cedere addirittura la propria preferenza a Radio Vaticana non sono tre in piazza San Giovanni che è una delle piazze romane ci vede operare i piedi praticamente dalla Scala Santa quindi ci sono degli elementi d'interesse oltretutto anche se vogliamo interesse così
Quell'interesse che fa notizia Nordio
Vale la pena la somma di e di sottolineare molto hanno già pensato ripeto la stampa i mezzi di informazione che corsi sull'onda punto del del fatto che fa notizia sono in grado di informare i cittadini italiani che sta avendo qualche cosa di veramente grosso ai danni dell'emittenza libere privata e quella che è la possibile affermazione del piano di Ginevra quante sono le radio collegato a questo ma guarda c'era una nota che riempie un foglio intero saranno una quarantina
Oltre a radio radicale che si è collegata e si collegherà probabilmente nel tardo pomeriggio questa sera su Rete nazionale
Qui nel Lazio il problema è stato particolarmente sentito perché la prima uscita allo scoperto dicono che al famoso piano di Ginevra cioè colpisce in particolare i quattro emittenti romane che ad una data precisa il primo luglio prossimo dovrebbero cedere la loro frequenza a Radio Vaticana ma il problema investe un po'tutta la tutto il settore dell'emittenza libera privata
Le radio che operano nei Paesi anche più sperduti o nelle città distanti da da da dalla capitale saranno comunque investite singolarmente da quella che è l'instaurazione di un principio che noi con non condividiamo cioè noi riteniamo che la modulazione di frequenza e qui entriamo un po'nel settore tecnico cui tu particolarmente teneri non riteniamo che la modulazione di frequenza e i canali televisivi siano un fatto onda radio elettrico prettamente locale poi è sotto gli occhi di tutti che dente che poco prima si sentiva bene girato l'angolo di un palazzo non la si sente più come possibile giungere a ad amministrare
La modulazione di frequenza
Unisca su scala internazionale sarebbe come amministrare il traffico di Roma o di Parigi o di Berlino di Amsterdam a Ginevra da unicità deve badare ogni Regione non erano sempre sostenuto che le Regioni devono farsi carico dell'amministrazione del territorio anche da un punto di sparati elettrico solo le regioni che devono determinare di volta in volta quelli che sono gli indirizzi da seguire per dar modo all'entità più diverse di potersi esprimere
Intenzione di pagata iniziative di Corradi attende nei prossimi giorni beh radio tenda questa mattina
Ha preso il via in preparazione della manifestazione che ci sarà sabato mattina davanti al ministero delle delle poste alle europee in viale Europa chiaramente la cosa non si ferma lì oltre tutto non siamo assolutamente decisi e in quanto coordinamento nazionale a sostenere le emittenti romane che il primo luglio non spegneranno le proprie apparecchiature quindi si andrà di fronte a casi di riso Pienza cibi e non sappiamo ancora cosa c'spetta esattamente resta il fatto che il primo luglio le emittenti non spegneranno le proprie frequente sulle quali operano da oltre dieci a da dodici anni in certi casi come quello di Radio Roma che la prima radio Chiaberto le trasmissioni sul territorio di Roma del Lazio piazze ma
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