Manifestazione nazionale per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e da tutti i fronti di guerra

E allora niente abbiamo saltato perizie
Fa anche Vicenza oggi è qua faccio parte di una delegazione del comitato manette comitato No Dal Molin
E siamo qua tutti insieme capire no alla guerra in una giornata che vede tante parti del mondo scendere nelle strade e nelle piazze per dire no alla politica delle armi della violenza
Oggi lo ricordo a tutte le guerre significano vittime civili il novanta per cento
Delle vittime delle guerre sono civili bambini
Donne anziani queste risultata delle guerre
Stiamo fra pochi anni per raggiungere un secolo di guerra e nonostante tutte le mistificazioni che ci danno in realtà anche le nostre generazioni come tante generazione dei CUB Paesi coinvolti tra i conflitti non hanno mai saltato un giorno senza leggere sui nostri quotidiani delle guerre anche tante fandonie che sulle guerre non ci vengono più dati
Date informazioni su quello che sta succedendo è per questo che anche noi a Vicenza ci siamo organizzati e vogliamo dire no
Aveva ASI no alle guerre no a tutte
Le spese e finanziamenti per uccidere questo significa essere contro le guerre essere per la pace oggi vuol dire essere contro le guerre un mezzo
Obsoleto antico che non può essere più concepito nocività se vogliamo esportare democrazia dobbiamo esportare la senza guerre altrimenti
I risultati sono sotto i nostri occhi anni e anni di guerre in Afghanistan trent'anni in Iraq in Libano di recente oltre cinquanta sono i Paesi in conflitto ancora oggi non ci dicono nulla non sappiamo nulla di quello che sta dicendo in queste ore da poche settimane in Afghanistan per noi di vicenza cittadini di vicenza
è un impegno civile dire no a una seconda base militare la provincia di Vicenza e già da tanto tempo militarizzata non vogliamo più contribuire alle vittime delle guerre in tutto il mondo dalle basi militari non partiranno mai missioni di pace anche se non dovessero partire come stanno dicendo ci i nostri politici a Vicenza
Aerei con le bombe
Se anche solo si decidesse la strategia per uccidere questo vuol dire partecipare alla guerra vuol dire che l'Italia è in guerra non accettiamo più bugie
No alle basi militari quindi no
A tutte le spese no a questo governo che continua a parlare come i precedenti governi dei finanziamenti non se ne parla se no continuamente per aumentarle i non per abolirli e noi non ci stiamo oggi qua siamo in tanti
Una parte perché tante altre città vedono analoghe manifestazioni siamo in tanti e soprattutto siamo da tutte le parti grazie a tutti quelli che a vicenza sono venuti e che probabilmente solo in parte qui da Roma ed a tutto il resto dell'Italia grazie per aver contribuito a sostenere il nostro movimento noi vogliamo
Noi vogliamo dicendo no alla base Dal Molin venire no alle guerre dire no
A tutti i finanziamenti alle armi direi sì al ritiro immediato da tutti i nostri militari dalle zone in guerra
Direi se alla riconversione delle basi militari Cuesta e civiltà oggi
Grazie
Patrizia si è persa mi presento da solo Piero Bernocchi Cobas e vi ringrazio innanzitutto vi ringrazio Patrizia minore
Travaglio presentare ieri un grande onore Yara Pernat Chicco Havas
Veramente li ringraziamo tutti avete fatto un grande sforzo sia devo dire a tutti Italia dalla Sicilia dalla Sardegna avete riempito questa piazza siamo almeno trenta mila e stiamo smontando quell'osceno bluff
Del governo secondo il quale oggi non ci sarebbe stata mobilitazione sufficiente
Perché tutti gli italiani sono contenti di questo governo sono contenti che la guerra non è più quella di prima
Perché multilaterale
Noi diciamo quello che è l'Hummer da con Berlusconi non è diventata cioccolata non è diventata Rotella con Prodi la guerra è guerra fa schifo prima Paschi può adesso e non è solo la guerra abbiate detto che non volevate più missioni di guerra
E volete invece ancora più basi militari insistete su vicenza aumentate le spese militari
E ce n'è una particolarmente oscena
Diciotto miliardi di Euro per chi come me è ancora conta in lire trenta sei mila miliardi di lire per centotrenta aerei da guerra è uno schifo è il sessanta per cento del bilancio della scuola
Ci si pagano centinaia di ospedali vergognatevi vergognatevi allevare i saldi alla scuola alla sanità ai lavoratori a darli alla guerra
Non ci si incantate perché dovremmo preoccuparci se cadete perché dovremo dire oddio il governo cade ma un governo che fa la guerra che spende trenta sei mila miliardi per una per una macchina da guerra schifosa perché dovrebbe meritare il nostro appoggio il nostro sostegno perché dovremmo preoccuparci della vostra sorte siete voi che dovete preoccuparvi della vostra sorte
E a proposito di sorte in questo corteo ci hanno chiesto in molti ma voi siete preoccupati della sorte di Mastrogiacomo siede al suo fianco
Certo noi siamo preoccupati ci auguriamo che oggi stesso domani Mastrogiacomo sia libera e torni in Italia ce lo auguriamo perché è un giornalista non ha responsabilità nella lurida politica di guerra che i governi italiani fanno però ai giornalisti
Ai mass media che in questi giorni hanno dedicato giustamente Tata attenzione alla vita di Mastrogiacomo noi diciamo dal giorno dopo da domani preoccupate di delle vite dei migliaia e migliaia di afgani
Dirà che è ENI palestinesi che tutti i giorni muoiono perché non è possibile che la vita di un occidentale di un italiano si pone un macigno e la vita di un afgano non pesi neanche come una piuma
E allora innanzitutto impediamo impediamo che il ventisette si compia questo crimine perché è un crimine votare per quella missione di guerra è un crimine mandare dei militari a sparare sugli afgani
Moriranno altri afgani per mano italiana ma moriranno anche degli italiani non pensate Prodi e D'Alema che domani ci venite a raccontare che sono morti dei martiri e degli eroi moriranno dei professionisti che stanno facendo una guerra ingiusta
Moriranno dei militari che voi avete mandato a combattere e sapete benissimo che le avete mandati a combattere
è una vergogna quel sangue cadrà su di voi questo deve essere chiaro fin da adesso
Per questa ragione noi diciamo non vi permetteremo
Né di fare la base Dal Molin ci impegniamo tutti la base Dal Molin non si farà né con le buone nelle con le cattive non passeranno con le ruspe andremo tutti sua vicenza sosterremo il popolo vicentino fino all'ultimo giorno
E alla fine la spunta eremo come l'hanno spuntata in Val di Susa
E la spunta elevati in Val di Susa anche se voi volete passare pure lì
E in questo senso che lo diciamo il ventisette saremo sotto al Senato saremo sotto al Senato per impedire che si compie ancora una vergogna e lo diciamo esplicitamente a tanti che erano nostri compagni che si sono fatti il nome il cognome dentro questo movimento che è quattro cinque anni fa erano degli aspetti sconosciuti
Che sono entrati in Senato alla Camera dicendo che andavano a sostenere le le ragioni del movimento
Per la pace l'hanno tradito ripetutamente in questi ultimi mesi
Tranne due persone tre persone quattro persone che hanno avuto la dignità di votare non secondo le indicazioni delle segreterie di partito ma per come erano stati mandati lì perché queste l'unico mandato
Per cosa vi abbiamo votato noi ringraziamo Rossi ringraziamo Turigliatto ringraziamo Cannavò e quelli che hanno avuto il coraggio di dire no di diciamo può adesso che gli siamo grati ma diciamo anche agli altri non fate quest'altra carognata non macchiate di quest'altra vergogna per una volta abbiate dignità alzate la testa votate no il ventisette
E votate come gli abbiamo chiesto di votare
Un'ultima cosa la diciamo al movimento per la pace che c'era quello che c'è a quello che ci può essere abbiate raccontato
E cioè di un movimento di antimperialisti di estremisti
E se non siete venuti molti di voi qua dicendo che c'erano degli estremisti in piazza oggi qui c'è di tutto ci sono i pacifisti più integrali gli antimperialisti ma soprattutto c'è una marea di giovani
Non fate finta di non aver visto come il direttore di Liberazione che in questa settimana non ha dedicato una riga a questa manifestazione come quello di Repubblica come quello del Corriere della Sera
Non fate finta di non aver capito questo movimento non vuole niente di estremista vuole cose normali che fino a ieri volevamo tutti dice no alla guerra chiunque la faccia che sia unilaterale o che sia multilaterale che la facciano gli Stati Uniti o che la faccia Alitalia
Dice basta con le basi militari
Cacciamo via queste cavolo di basi militari
E dice no alle spese militari è una piattaforma normale realista se per voi sembra estremista vuol dire semplicemente che siete diventati dei guerrafondai i perderete per strada noi andremo avanti voi sbattere della testa
E il movimento comunque avanzerà crescerà e tornerà grande come Stato nei mesi passati negli anni passati
Però
Adesso Sergio Carraro Rete dei Comunisti cinque minuti
Allora innanzitutto grazie l'immenso
A tutto le compagne e compagni gli omicidi non sono che hanno creduto in questa manifestazione
Guardate che non era facile
Questo vale per la sua azione è andato al di sopra delle nostre previsioni delle nostre aspettative oggi è successo qualcosa di politicamente rilevante sul giro verso che il movimento contro la guerra del movimento per la pace
Ha dichiarato pubblicamente la propria autonomia la propria diventa zero anche la propria diluita di pronto al patto cataloghi al per anni siamo scesi in piazza sulla strada se le parole d'ordine di oggi
Cadamuro battute o certo avuto solo poker quegli obiettivi non andavano più bene che era l'obiettivo
Come dire
Difficili da da loro calibrati era cambiato qualcosa
Ma è cambiata la situazione era più variazioni è cambiata la situazione in Iraq è cambiata la situazione dal punto di vista delle spese militari
è cambiata la situazione dal punto vi sono delle basi militari s'era cambiata
Va cambiata in pareggio
Per questo non riuscivamo a capire la COPAFF patologo litiga ad ignorare che la sinistra il sequestro esigenza di penalità
Di Trinità e di mobilitazione dallo stesso popolo voto lo guarda e per la pace conosce le sue piazze questi dati
Oggi quel suo boy Battle ore tutto il movimento sicuramente oboi peraltro devo dire che diventato maggiore dove ha dimostrato di voler più l'abitare
Sulla propria ambedue di poter decidere verranno risottoporre viso per porre le mediazioni necessarie Borisov terrà duro sugli obiettivi di ripartire discriminanti
Donò guerra senza sesso insomma volano solo una parola d'ordine era un luogo lunga dedicati al cuore il figlio riconosciuti tutti dai comunisti ai pacifisti dai cattolici agli umoristi
Perché si dialoga e contro la guerra non avremmo accettato mediazioni bianca più in Parlamento
Chiudo
Ringrazio hanno tutte da averci creduto a questa manifestazione di essersi pagati Burbank violasse evoluti la roba dovrà riaprirlo questo piazzale fra di loro accettando l'ostilità
E allora sospendiamo Boroli tutti a ignorare dogmatica e questo conversazioni la strada per questa ragione perché orde ossa
è stato il più anziano sugli obiettivi che ci siamo dati questi danni idrossido punto venti i prossimi appuntamenti raccolgono le ruspe o vicenza
Però per volare le basi militari dove vogliono provare
Ad Aviano al processo contro gli Stati Uniti Novaro per impedire la base militare all'aeroporto di Cameri Bono appunto Bertoglio anche al volo politica qui ormai il militarismo bipartisan sa forse avendo fuori tutto le nostre ragioni anche quelli di alcuni che riguardano gioiello creduto dolci vuoi non accetteremo questa cosa dorata che abbiamo avuto un passo grazie a tutti
Bravo
Io adesso proporrei un cambio di genere
Se Marco Ferrando è d'accordo voi siete d'accordo
Benissimo allora Lella Gina tempo
Io credo che questo sia un inizio
Saluto alle persone nella piazza e quelle che non ci sono arrivate a venire fino a Roma ma che ci sei no no attraverso la Rete attraverso gli sms attraversa i territori
Penso alle persone che a vicenza seguano questa manifestazione da lontano ma sono qui col cuore perché noi sosteniamo la loro notte no no sostengono la lotta contro la guerra
Allora vorrei dire grazie non solo ai presenti ma tutti coloro che condividono i nostri valori le nostre idee le ragioni di questa lotta
Grazie di esistere ancora Papa della pace di essere ancora in movimento contro la guerra senza se e senza ma
Un movimento che non si fa
In primis dire reprimere calpestare umiliare emarginare dal quadro della politica abbiamo assistito a un oscena in Parlamento l'intero Parlamento di destra e di sinistra vota la guerra i parlamentari che erano amici nostri che hanno condiviso da mai le piazze di questi anni hanno votato i crediti di guerra
Hanno stabilito che l'Italia continua la guerra in Afghanistan continua a essere complice della guerra campale per un altro anno
Hanno votato l'aumento delle spese militari amava tanto tredici miliardi di euro per comprare i caccia bombardieri atomici e metterli assieme in una nuova base a Novara
Stiamo andando a peggiorare la nostra complicità con la guerra
A questo abbiamo detto no per questi anni e continueremo a farlo
Ma in un certo senso è un'era nuova
Perché noi da ora in poi camminiamo sulle nostre gambe non abbiamo più i papà che in Parlamento ci difendono tranne pochi onorevoli dissidenti che ringraziamo per il loro coraggio per la loro coerenza
Dobbiamo imparare a camminare da soli età sale a tanto organizzarci e già l'esperimento è riuscito a l'abbiamo fatta oggi l'esperimento di questa piazza è riuscito siamo stati ostacolati
Dal quadro politico dai partiti filogovernativi dalle associazioni filo governative che si sono defilate che hanno stabilito che il governo Prodi deve andare avanti comunque indipendentemente dalle schifezze che ci propina
Dalle scelte di guerra che ci fa ingoiare
Ci sono delle associazioni come la Tavola della pace la CGIL elargiti che sono andate dall'altra parte che parlano di fare un tavolo di concentrazione col di concertazione con il ministro Parisi cioè dal ministro nella guerra
Non si è mai visto che i pacifisti vadano a un tavolo di concertazione con un ministro di guerra o che approvino le missioni militari dell'ONU o che superino dietro una striscia che dica forzavano
La Cina tagliava le missioni militari anche se hanno lei citate no non sono truppa in armi non vanno a fare la pace
Vanno a fare la guerra o a coprire gli interessi di guerra tutti i fronti di guerra sono implicati siamo complici della guerra globale adesso siamo in questa piazza per dire che l'Italia si teme dissociare dalla guerra
Dissociati dalla guerra significa uscire da tutti i teatri di guerra ritirare le missioni militari in primo luogo dall'Afghanistan donne con la nuova controffensiva operazione Achille saremo tutti costretti a uccidere a morire
Vogliamo essere contro la guerra significa no alle spese militari no ai caccia bombardieri atomici significa no alle fregate di guerra
Ai sommergibili nucleari significa sì al disarmo no alle bombe atomiche che sono stoccati a Ghedi ad Aviano significa no alle missioni militari alle spese militari all'invio di truppe significa disarmo
Appoggiamo la lotta di vicenza e continuiamo insieme a fare nuove iniziative ad aggregarci dal basso a coordinarci tra comitati di lotta dai territori oggi è un inizio saremmo ancora Novara
Per impedire a Cameri i caccia bombardieri atomici saremo di nuovo a Vicenza
Per lottare contro l'apertura dei cantieri di quella nefasta base militare
Saremmo ancora una volta con nuove iniziative di nuovo l'Italia che ripudia la guerra Graziano no in a sinistra la sinistra per la pace contro la guerra ma avanzava la sinistra siamo il popolo che vuole
Finalmente costruire la pace dei fatti siamo d'Italia della Costituzione d'Italia che ripudia la guerra abbiamo assunto una grande responsabilità
Quella di dare voce all'intero popolo che in Italia ce lo dicono i sondaggi ce lo dicono le lotte che in Italia in questi anni ancora oggi vuole il ritiro delle truppe dall'Afghanistan alla ce lo dicono gli umanisti che oggi hanno fatto il simbolo della pace in questa piazza dietro le mura del Senato un simbolo e continuerà a essere la nostra bandiera grazie
Tale papà bene la parola ora Marco Ferrando Partito Comunista dei lavoratori
Una grande grandissima manifestazione una manifestazione innanzitutto per la libertà del popolo afgano e di tutti i popoli oppressi e i paesi invasi occupati dalle forze democratiche dell'Occidente
Ma anche e proprio per questo una manifestazione contro il governo italiano di centro sinistra
Che dal nove dieci mesi sia ripresentato al Paese colpi si è tuttavia esita delle missioni militari dall'allargamento a delle basi dall'aumento delle spese militari
Un Governo recentemente ha risolto una specie di Prodi bis come è stato definito
Se è possibile investe peggiorata rispetto a quella del primo governo il primo governo aveva come dire lo scrupolo di una finzione retorica vorrei far confezionare la merce
Questo governo si libera di ogni confezione preparai senta la Mercia così come Topic i punti programmatici che significano un punto solo la confessione di una vera carta d'identità
Noi siamo al governo del capitale per il Vaticano della guerra no un governo che sbaglia
No non governo che sbaglia nell'interpretare le domande di chi l'ha votata dei movimenti
Ma un governo che non sbaglia affatto nell'interpretare che interessa i dai poteri forti che vogliono colpire ai lavoratori pacifisti è che sono dietro alle missioni di guerra
E le sinistre
Le sinistre italiane che votano questo governo fino a umiliarsi
Per volta con le missioni di guerra in contrasto con il senso oculata allora popolo badate non sono neanche loro sinistra che sbagliano
Magari da correggere con qualche suggerimento acritico o qualche scappellotto di ravvedimento sordo a sinistra che scelgono di passare dall'altra parte della barricata
In cambio di alcuni vantaggi politici e istituzionali
Quando sollevano i loro argomenti cosiddetti umanitari sulla conferenza di pace lo avvicina all'occhio alla pace e altri demenziali vita di questo genere
Non è che poveracci cercano la via per uscire dall'Afghanistan con qualche soluzione un po'demenziale
è un po'irrisoria hanno cercato la via per restare al governo cercano la fogliari Sieco dietro l'attuale giustificare la continuità del voto alle missioni di guerra
Divieto varrà quale giustificare
La dispensa dai propri ministeri dai propri sottosegretari gli atti della propria presidenza della camera curare stai matematica parità e allora
E allora se il Consigliere questa manifestazione ad assegnare un punto di svolta per una nuova stagione
La stagione delle illusioni Italia sciocchezze sui governi amici o sui governi che potrebbero diventare amici al seguito di una professione correttiva dei pavimenti
Resta stagioni è seppellita per sempre dai fatti
C'è un solo spazio di credibilità sinistra ed è lo spartito di un'opposizione netta chi Arana dei penale Control dotarlo della Confindustria del Vaticano e della guerra
Una opposizione che deve avere la determinazione di denunciare il capitalismo all'imperialismo italiano
I veri fattori materiali che stanno alla base delle missioni di guerra da partecipazioni italiane in Afghanistan e in altri teatri
E al tempo stesso un'opposizione
Che sappia costruire un fronte largo che sappia porsi in sintonia con quel senso comune della stragrande maggioranza del popolo della sinistra vorrei dire persino della popolazione italiana
Che oggi alla guerra non vuole le spese militari non vuole allargamento delle basi militari perché andò all'eterna risorse ventun miliardi di Euro asprezze l'industria militare siano investite in sanità scuola previdenza diritti
Per questo e concludo ci vuole in questo Paese una sinistra nuova vorrei dirla in un termine con un linguaggio che forse non appartiene propriamente alla politica ma ci intendiamo
Dobbiamo elaborare il lutto una a sinistra è morta bisogna ricostruire una e un'altra a sinistra
Bisogna ricostruire una sinistra che ha riguardato non ricorda i principi per rifiuti ogni mercimonio non sono la sinistra antagonista
Ma una sinistra che sappia legare la battaglia contro la guerra alla battaglia per un altro ordine dalla società per rovesciare il capitalismo per rovesciare l'imperialismo per ridisegnare la società umana secondo il primato dei bisogni dalla maggioranza non dal profitto di pochi
Abbiamo bisogno concluso
Di una sinistra cioè non tradisca eppure non si renda dei guai sta a sinistra hanno bisogno di lavoratori il popolo afgano i popoli oppressi di tutto il mondo
Dell'altra sinistra ha bisogno solamente il capitalismo all'imperialismo di quell'altra sinistra c'era fin troppo
Va bene grazie
La parola adesso a Giorgio Schultze del Movimento Umanista
Siamo all'articolo sei
Chiedo che si innalza fino i cartelli che stanno formando in questo momento il sessantesimo simbolo della pace
Altre sessanta città
In Europa capitali nel mondo stanno formando con centinaia di migliaia di persone
Questo è un segnale un segnale universale un segnale di pace e di disarmo che richiama le truppe di invasione a ritornare da dove erano partite
Oggi diciassette marzo due mila e sette a distanza di quattro anni dall'invasione dell'Iraq da parte dell'esercito degli Stati Uniti
Si contano tre mila quattrocentosessantotto amarti dell'esercito anglo americano sei mila duecentottantatré morti dell'esercito iracheno sei sessantaquattro mila settecentoventinove ma Piccirilli la maggior parte donne e bambini era Cuesta
La guerra umanitaria di liberazione dell'Iraq sostenuta da Blair sostenuta da Curci e da Berlusconi
Io credo che di fronte alla storia
Di fronte
Alle scelte strategiche
La storia
Non vi assolveva
Le ferite inflitte ai corpi i maltrattamenti inflitti agli spiriti non dia assolveranno
Ma impietosa la storia
Non assolverà i però di Ida Alema
E tutti coloro che informa più subdola
E nascondendosi dietro ridicole Bugie proseguono un'opera nefasta
Senza via d'uscita
A costoro non basterà più il richiamo della paura
Per riavere la fiducia che hanno perso e non solo da due parlamentari ma ben oltre la metà di quel popolo di pace che li aveva sostenuti
Noi pensiamo che sia giunto il momento di denunciare
I seminatori d'odio che inneggiano alla guerra di civiltà e lo scontro di culture
è giunto il momento come in Paesi remoti come la Bolivia che dichiara la guerra anticostituzionale ma soprattutto è giunto il momento di applicare tali dichiarazioni
Nella pratica politica nell'azione diplomatica a cominciare proprio dall'Italia che ha rinnegato cancellato l'articolo undici dalla Costituzione
Rinnegando quello per cui un popolo intero adottato per decenni
è giunto il momento di costruire ponti di comunicazione diretta tra i popoli
Imparando dal dialogo reale tra le persone Hickory ITC e linguaggi della diversità
Credo che in questo momento
Sia molto importante
Lasciarsi con un messaggio estremamente positivo
Chi semina vento
Raccoglie tempesta chi seminava bombe raccoglie morte e distruzione noi stiamo seminando pace e non violenza raccoglieremo uomini migliori
è l'inizio è soltanto all'inizio ma siamo già milioni e c'è molta speranza dentro i nostri cuori
La parola dai la parola da essa Salvatore Cannavaro Sinistra critica
Mutatis deputata teso a Betlemme insufficiente nordico c'è
Pochissime cose anche per non farvi perdere ulteriormente tempo
Credo che le le le cose riportate sono state dette a partire dall'importanza di questa manifestazione
Sì ci sia stata e credo che molti di quelli che non sono venuti se fossero stati qui oggi sarebbero stati contenti di esserci e probabilmente c'è qualcuno che si sta mangiando le mani per non esserci stato
Permettetemi però di ricordare
La questione di Mastrogiacomo perché quando c'è stata rapimento di Giuliana Sgrena giustamente il movimento scese in piazza facendo una grande manifestazione per la liberazione della Sgrena io penso che noi oggi spero che avremmo che avremmo potuto dare un un contributo a questa a questa vicenda e penso che sia giusto rivendicarla e sottolinearla con due precisazioni e postille
Uno che in questi giorni ho rivisto molto attivo il nostro amico Gino Strada e forse ne libera più la pace dell'occupazione militare le vere bombe
Due e che noi non ci dimentichiamo mai che quando chiediamo la liberazione dei giornalisti che siano italiani o stranieri perché non civile
Non ci porta solo della sorte la sorte degli italiani ma anche di quelli stranieri non ci dimentichiamo mai che sotto le bombe Cerci al popolo afgano e che quindi la liberazione vale per i giornalisti ma vale anche per il popolo afgano che è costretto a subire le bombe e le bombe sia che siano mandate la la NATO dall'ONU o da qualcun'altro fanno comunque male ammazzano
Quando ha inventato lo slogan senza se e senza ma lo inventavo nel due mila e uno proprio l'occasione della guerra in Afghanistan perché ci ricordavamo allora
In una vicenda unitaria del movimento che era una questione e cullata Aragona senza se e senza ma e questo mare Sempre sempre e comunque a seconda cosa che mi interessa dire anche
Il Parlamento in
Il Parlamento c'è stato va bene ma che adesso vale l'opposizione Achille contestare a me fate ridere e Parlamento c'è stata
Il novantanove per cento del voto a favore della guerra
Io ho solo se solo due deputati abbiamo dato contro la guerra
Non è possibile che si vada avanti con un Parlamento che pensa che la rappresentanza politica sia quella la la metà di questo Paese almeno la metà di questo Paese è contro la guerra la manifestazione di oggi è un pezzo di questo le contrarietà alla guerra questo Parlamento non rappresenta questo Paese non rappresenta il movimento questa sinistra non è più rappresentativa di quello che si vuole realmente di questo Paese
La terza cosa importante che va detta da questa manifestazione
E che noi dobbiamo uscire in avanti da questa manifestazione rilanciando l'opposizione sociale al governo Prodi ai suoi dodici punti l'opposizione sociale alla guerra e dobbiamo trovare forme di unità
Dal basso del movimento delle lotte sociali per costruire un percorso che sia forte unitario
è e propositivo in avanti credo che gli atti politici di questi ultimi giorni abbiamo detto chiaramente che questa strada e temeva può essere percorsa questa manifestazione si iscrive in questa dinamica
Credo che dovremo darci appuntamento immediatamente il più rapidamente possibile a Vicenza
Ai Val di Susa pronto la riforma delle pensioni contro la legge sulla precarietà e sull'immigrazione
L'agenda sociale contro il governo Prodi è già tracciata noi saremo in piazza sarebbe questa percorso unitario in piazza e ancora una volta in Parlamento contro la guerra senza se e senza ma
Grazie
Grazie a Salvatore che andava la parola adesso a Walter Lorenzin renitente reti di Sarmi amori
Allora innanzitutto vi dico che io ho ceduto la parola dovevo parlare prima di Cannavò
Dietro la promessa gli ho chiesto che mantengono una volta tanto la coerenza rispetto agli assunti che avevano va bevono
Tenuto all'inizio i famosi senatori dissidenti
Perché il movimento contro la guerra a questo movimento non gli concederà più niente
Non ci sono dodici punti che tengano cari senatori e cari deputati è l'ora di farla finita dei balletti osceni in Parlamento
E allora di mantenere una coerenza con questa piazza
Perché oggi il movimento contro la pace si è tramutato in un movimento coerentemente contro la guerra perché compagna abbiamo provate tutte
Perché eravamo in duecento mila vicenza e dopo tre giorni ci hanno tradito dopo tre Gerardo Tata e dodici punti Eliana votati tutti e questo è grave
è grave e allora dobbiamo continuare a sviluppare un movimento contro la guerra coerente ma per passare da un movimento per la pace che appunto per anni ha gridato un no generico alla guerra dobbiamo organizzarci dobbiamo quarto coordinarci a livello nazionale
Ecco perché nasce la rete di fermiamo lì il nostro obiettivo è quello di creare una grande vertenza
Una vertenza che coordini le lotte da vicenza abbiano passando per camper beh io fra l'altro faccio parte del comitato contro la più grande base logistica in Europa e nel mondo al di fuori degli Stati Uniti
Contro la base di Sigonella contro le basi in Sardegna a Taranto a Brindisi in Sicilia
Siamo tempestati da basi di guerra
E allora qual è il nostro obiettivo più immediato e concreto tutti i giorni perché è giusto fare le manifestazioni nazionali è giusto avere rotto gli indugi e avere rischiato
Ci essere scesi in piazza oggi e abbiamo vinto la sfida
Siamo qui siamo in tanti abbiamo dimostrato che c'è nella testa dei compagni e delle compagne autonomia e indipendenza dal Governo servo degli americani da un governo che accetta tutta la linea della NATO e la linea statunitense
E coordinarci significa costruire una grande vertenza a far vivere quel mutuo soccorso di cui si parla in questi mesi e che ci ha insegnato alla lotta dei No-Tav
E quindi nei prossimi mesi dobbiamo costruire una rete e coerente e dobbiamo portare lei vertenze specifiche in una grande battaglia
Nazionale unitaria perché è giusta la lotta di vicenza ma non si vince solo a Vicenza è giusta la lotta di Sigonella ma non si vince sola Sigonella sono chiuse tutte queste note
E vi riusciranno a vincere soltanto attraverso L'Unità io vivo la legge da questo punto di vista a parte le prossime scadenze il ventiquattro ma il ventiquattro marzo a Lentini una grande manifestazione contro la costruzione di mille trecento villette per i militari statunitensi della base di Sigonella
Il quattordici aprile a Lecce il coordinamento salentino faranno iniziativa di piazza importante perché coordinerà le note
In Puglia
Una iniziativa in Romagna sempre in aprile per il boicottaggio contro la Cmc quelle cooperative rosse essi ma di vergogna perché costruiscono le basi della guerra tutti i giorni e fanno parte di un sistema di guerra
Che noi dobbiamo boicottare e denunciare con l'obiettivo di costruire una grande carovana antimilitarista che leghi da Sigonella abbiano tutte le note di resistenza contro le basi e contro il militarismo e concludo leggende di un appello che viene da Novara
Nell'aeroporto militare di Cameri a pochi chilometri da Novara vogliono assemblare gli F trentacinque
Gli F trentacinque sono cacciabombardieri per attacco al suolo
Perfetti strumenti di morte di sterminio sono Harris tenerti cioè invisibili che possono pure trasportare armi nucleari
Sono il frutto della più grande impresa di costruzioni militari a neonati che di tutti i tempi di F centotrentacinque sono costosi
E questi costi li paghiamo noi per merito di questo cosiddetto governo di centrosinistra
Sono lo sviluppo del progetto
Costerà ai contribuenti italiani quasi due miliardi di Euro
Poi quando ci sarà ad acquistare almeno cento pezzi prodotti a partire dal due mila tredici si dovranno spendere almeno altri quindici miliardi di euro
Una spesa enorme che sottrae risorse ai servizi sociali e dalla retribuzione del reddito ma soprattutto la costituzione all'assemblaggio degli F trentacinque
Significa subordinazione totale del nostro Paese né per nei confronti della politica imperiale statunitense
Per tutto ciò e per una valanga di altre motivazioni e nato a Novara domenica undici marzo un coordinamento tra le varie realtà piemontesi e lombarde
Che si propone di avviare una serie di notte per contrastare il progetto degli F trentacinque
Innanzitutto una manifestazione quelle strade le cento di Novara che si terrà idea già nove maggio
Aspettiamo tutti pacifisti egli anti militarista i a Novara ci vediamo sabato diciannove maggio compagni abbiamo appena cominciato da oggi è nato il movimento contro la guerra dati Calò
Faglia parla adesso Danillo Ruggeri del partito dei Carc
Allora cari compagni
Volevo iniziare questo intervento salutando
La resistenza che in tutto il mondo si sta opponendo contro l'imperialismo in Iraq in Afghanistan in Libano in Palestina in America Latina e anche nel nostro Paese
Questa manifestazione è un punto a nostro favore l'inizio di un conto che presenteremo al Governo Prodi il governo della guerra e dell'imbroglio
Lo spread lo preciso questo aspetto è il governo degli imbroglioni se è quel governo che abbiamo mandato prima casa la banda Berlusconi era il Governo dei fascisti dei mafiosi dei razzisti
Ebbene questo è il governo degli imbroglioni delle sceneggiate dei dodici punti delle il partito che è suddito del Vaticano
Delle del palo imperialista europeo e degli americani questo deve essere chiaro e si è chiaro questo è chiaro anche il nostro obiettivo politico generale
è chiaro che si apre una battaglia di lungo periodo oggi noi nel mondo ci troviamo in una fase storica
Nuova originale
Ma per certi aspetti drammatica
La guerra imperialista che sul piano globale mondiale il nostro movimento movimento contro la guerra Piagge è sceso in piazza colto tutte le sue anime l'anima comunista l'anima democratica antimperialista pacifista questo movimento
Si sta giocando la partita di una battaglia contro questo governo contro l'imperialismo nel nostro Paese il Governo Prodi sta attrezzandosi per avere una posizione di primo piano dentro questo gioco imperialista l'aumento delle spese militari
E questo è un fatto gravissimo un un elemento di controtendenza rispetto al passato che neanche la banda Berlusconi aveva portato fino a questo punto le convenzioni e gli accordi militari con lo Stato di Israele uno Stato sionista
Per le prime distrugge il popolo palestinese
Ma che noi sosteniamo la resistenza del popolo palestinese anche oggi
Ebbene di fronte a questo governo dobbiamo essere chiari il nostro terreno è un terreno generale un fronte un fronte popolare un fronte comunista un fronte democratico che si opponga senza se e senza ma e radicalmente chiaramente contro questo governo è contro questa sinistra questa sinistra e faccio nomi e cognomi i gruppi dirigenti più che la base perché la base probabilmente ancora
è confusa
Ma i gruppi dirigenti di questi partiti il PRC il Pdci
I Verdi e così via hanno tradito il voto di milioni di elettori piano lordi avevano dato il voto per un po'per un po'un partito un governo contro la guerra contro gli imbrogli
Sul piano interno questo governo lo sta facendo nord nulla sta allevando il Tfr a milioni di lavoratori deciderà di innalzare l'età pensionabile
è questo il governo a livello interno e internazionale internazionale che si sta mobilitando contro i lavoratori questo governo della guerra e dell'imbroglio se noi abbiamo chiaro questo abbiamo già assegnato un punto questa manifestazione
è stato una grande manifestazione combattiva numerose a non ce l'aspettavamo dobbiamo andare avanti su questa strada
E dico una cosa il ventisette marzo il ventotto marzo a duecento metri in quel palazzo a corso Rinascimento il Senato vuota del decreto di rifinanziamento della fuga Nissa con la moglie Uto anche di quei deputati dissidenti e coerenti
Noi diciamo che lei il ventisette e il ventotto ci deve stare il movimento contro la guerra
Opponendosi dichiaratamente è precisa mobilitiamo ci tutti è un appuntamento politico importante non facciamo finire tutto con questa manifestazione
Diamo seguito alla battaglia di lungo periodo e contro il governo della guerra dell'imbroglio
Grazie termina
La serie di interventi Riccardo borghese da vicenza a nome del Partito di alternativa comunista
Grazie grazie a tutti io volevo portare il saluto da vicenza del mio partito il partito che è nato dalla dalla scissione dal PRC nel quale nel momento in cui il PRC ha deciso di appoggiare questo governo di borghesi che risponda al capitale
E in effetti si stanno vedendo tutti gli affetti io vi porto il saluto da vicenza vi dico che oggi è una giornata di festa è una giornata di festa e di lotta
è una giornata di lotta contro un governo che omette le spese militari del quattordici per cento Pizzi impone la guerra il governo più bassi e più guerre perché ho un perché raddoppia la la base perle e ci porta in guerra in Afghanistan il Libano in Iraq allora dobbiamo chiedere con forza e noi a vicenza lo stiamo facendo collegarsi con delle lotte con tutti i comitati
Se se un un grosso ma grosso movimento dappertutto a dalla Baudo sono sono tutti con noi con un patto di solidarietà ventidue pullman a Vicenza
Ed è così a vicenza ha imparato cosa vuol dire la lotta cosa vuol dire la solidarietà
E in giallo e adesso ci siamo mossi perché quello che stanno facendo in Val di Susa
Lo fanno anche a Bolzano in maniera raddoppiata rispetto alla Val di Susa
E così sabato scorso siamo andati là con tre pullman ma il movimento si allarga si allarga sempre di più e l'importante di questa lotta che una lotta fronte unico
Forte unico contro questo governo che aumenta il numero delle basi
Basi americane è importante è importante che venga dato un segnale a tutti questi americani di diserzione della guerra sempre più solo le diserzioni
Sempre più sono i morti i morti civili
E i morti militari di questa guerra ed è importante che tornerà a casa questi militari che vadano via vadano via e quello che dobbiamo dire qui oggi forte che non è stato detto e chiudo il discorso dello sciopero lo sciopero contro la guerra e lo sciopero il giorno il giorno che inizieranno i lavori perché il vicenza guardate
L'ha detto il prefetto ha rotto ha indicato lui la strada ma più la strada che avevano già indicato i movimenti ci si metterà davanti alle ruspe
E che il prefetto ha rotto fondi ha detto come c'è un problema politico come faremo noi come faremo a spiegare
Quando andremo a picchiare i genitori le famiglie i capi famiglia perché perché è questo l'importante che il movimento diventi Sempre più grande perché oltre a quelle che il si mettono davanti ci siano anche quelle che spalleggiavano
Oggi oggi una giornata di festa perché diventa a livello nazionale questo tipo di protesta
Noi sentiamo la solidarietà di tutti voi ne avremo bisogno in futuro abbiamo capito che da tutte le parti anche noi restituiremo la solidarietà perché è una guerra comune grazie
Allora compagni una compagna di Napoli e ha dovuto prendere il treno mi ha lasciato un appunto sulla loro solidarietà che sapete trenta secondi di pazienza mi sento il dovere di leggere il loro nome
Solidarietà da Serre Piana del Sele dove a ridosso del fiume Sele
Da cui dipendono venti mila industrie agricole i cui prodotti hanno diffusione nazionale
Il commissario di governo Guido parto lazo ha deciso di realizzare una mega discarica
Il Papa lo di serre come quello della Val di Susa si sta ponendo a questo ulteriore scempio causato da dinamiche economiche e non dalla mancanza di alternative ecocompatibili
Il ventiquattro marzo la Rete Nazionale rifiuti si riunirà serre per discutere insieme
Delle politiche di gestione dei rifiuti uniamo le ribellioni resistiamo contro le politiche che abbinano i diritti civili
E con queste ci salutiamo di nuovo no alla guerra senza se e senza ma