18 MAR 2007
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 22:00 Durata: 1 ora 54 min
A cura di Guido Mesiti e Pantheon
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 18 marzo 2007 , condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Marco Pannella (eurodeputato, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Economia, Esteri, Partito Radicale Nonviolento, Politica, Radicali Italiani.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 54 minuti.
  • Marco Pannella

    eurodeputato (ALDE)

    22:00 Durata: 1 min 16 sec
  • Le iniziative radicali con Oumar Khanbiev e a Cuba

    La delegazione di dirigenti e parlamentari del Partito Radicale che ha tenuto una manifestazione non autorizzata a l’Avana, a Cuba, in occasione del quarto anniversario dell’arresto di 75 politici, intellettuali e giornalisti cubani, avvenuto il 18 marzo 2003, composta da da Maria Fida Moro, figlia dello statista italiano Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse, Elisabetta Zamparutti, Tesoriere dell’Associazione Nessuno Tocchi Caino e di Radicali Italiani, Marco Cappato, Deputato Europeo e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Matteo Mecacci, Rappresentante all’ONU del Partito Radicale Nonviolento, Maurizio Turco, Deputato della Rosa nel Pugno, Vice-Presidente del Senato del Partito Radicale. L’azione nonviolenta si è svolta a sostegno della marcia annuale organizzata dalle Damas De Blanco (le Signore in Bianco), gruppo di mogli, compagne e figlie dei detenuti politici insignito del Premio Sacharov del Parlamento europeo, che ogni 18 marzo sfilano silenziosamente vestite di bianco dalla Chiesa di Santa Rita da Cascia a l’Havana, lungo la 5a strada per chiedere la liberazione dei propri cari. I manifestanti radicali hanno chiesto anche un'amnistia e la liberazione di tutti i prigionieri politici - tra i quali Francisco Chaviano detenuto dal '94, già Presidente del Consiglio Nazionale per i diritti civili a Cuba e iscritto al Partito Radicale transnazionale- e la non discriminazione delle persone omosessuali. I giovani che a Piazza Farnese portavano le magliette di Che Guevara, non sapendo del suo ruolo nella fucilazione degli omosessuali a Cuba. La “damnatio memoriae” nel mondo attuale della grande comunicazione tra sei miliardi di persone è ancora più fondamentale. Sembrerebbe essere più difficile, forse si ottiene giocando di sponda, mentendo dicendo cose false che poi producono assenza di memoria, assenza di conoscenza. La polizia cubana ha identificato i militanti radicali, cui non ha dato minimamente fastidio. Le foto della manifestazione. La discriminazione sessuale nel mondo e il nessun rilievo su questo. Se i compagni rientrano senza aver incontrato problemi, si potrà dare atto di questo comportamento al governo locale. Non è detto che qui in Italia non ci siano equivoci nei comportamenti nei confronti di manifestanti non autorizzati. Questo esito dell'iniziativa diventa un motivo in più per esigere che se consentono manifestazioni come quella radicale, il fatto di continuare a incarcerare per reati d'opinione per decenni i cittadini cubani deve essere ancora più conosciuto e discusso. Può darsi che anche lì si affermi un sospetto di tolleranza. O forse c'è la ovvia considerazione che se ci fossero stati degli incidenti fra la polizia e i Radicali, siccome vi era molta stampa e tv internazionale sul luogo della manifestazione, non sarebbe stato molto intelligente da parte loro. La decisione di Maria Fida Moro di partire per questa iniziativa proprio il 16 marzo, giorno dell'anniversario della strage di via Fani. La attesa conferenza stampa al ritorno. l'incontro con i dissidenti cubani. La settimana che si è chiusa con l'iniziativa a Cuba si era aperta con l'arrivo a Roma di Oumar Khanbiev, già ministro della sanità del governo ceceno e oggi membro del consiglio generale del Partito Radicale Nonviolento. La questione della richiesta di asilo politico. La domanda di asilo in Germania. Il suo arrivo mentre Prodi e Putin parlavano a Bari. Nello stesso momento alla Camera dei Deputati era in corso la conferenza stampa con Khanbiev e Pannella sulla realtà cecena. Le dichiarazioni dell'ufficio stampa di Putin e del governo filo-russo attualmente in carica in Cecenia su Khanbiev. Anche per loro Khanbiev è una personalità straordinaria, non da trattare con il polonio o con lo schiacciamento del torace come si è fatto per Antonio Russo, non meritevole di andarsene come Anna Politkovskaja. Gli articoli su Khanbiev nella stampa russa. A Cuba e a Mosca si può dopo queste iniziative registrare una risposta non violenta, e non “nonviolenta”, alla iniziativa di disobbedienza civile compiuta nei due casi, per il momento c'è stata una quasi ostentazione di rispetto. Si tratta di un fatto interessante e da seguire. Sono episodi della lotta radicale. Episodi di non meccanicità, non automaticità. È un po' saggiare quali sono le congiunture nei regimi autoritari e dittatoriali. Oggi c'è stata “carota”, ma si sa che può esserci “bastone”, è da augurarsi invece che sia possibile un varco di dialogo, di polemica, di confronto che sarebbe un fatto di grande importanza. Il paragone con il contesto della fine degli anni Ottanta in si ottenne di fare il congresso del Prt a Budapest prima della caduta del Muro e tutte le cancellerie del mondo si interrogarono su questo, mentre Milosevic lo aveva vietato a Zagabria. Il lavoro nel corso della settimana sul tema della Moratoria sulla pena di morte. La incapacità o cattiva volontà sul tema della Moratoria da parte del governo. Il grande risultato della Conferenza dei Presidenti del Pe che ha accettato l'iniziativa radicale e del gruppo liberale chiedendo che in questa sessione dell'assemblea generale dell'Onu si voti questa Moratoria. Sono dieci anni che “in questa sessione” vuol dire uno o due anni dopo. La lettera di Pannella e Emma Bonino a Prodi e D'Alema che esprime grave preoccupazione sull'esito dell'iniziativa. Il rischio di fallimento malgrado il Consiglio Ue , il Pe, con appoggio esplicito della Commissione e del Consiglio Ue. C'è stato dibattito sulla situazione cambogiana, dopo l'uccisione del sindacalista commentata la scorsa settimana da Pannella. Il viaggio dello scorso anno in Cambogia. L'impegno ottenuto affinché il Pe si occupi della Cambogia. La mole di lavoro che tutte queste iniziative richiedono.
    22:01 Durata: 20 min 41 sec
  • La campagna iscrizioni e le iniziative radicali

    La crisi finanziaria dell'area radicale e il proposito di portare i libri in tribunale. Il ritmo delle iscrizioni con l'ottimo lavoro di tutte le associazioni della galassia radicale che si esprime in modo intenso ed evidente. La realtà di regime nel nostro paese con il suo modo di manifestarsi in questo periodo non è colto da una buona parte degli iscritti, dei militanti, dei compagni radicali. La storia radicale è stata quella della contrapposizione alternativa ad un regime, mentre c'è un riflettere come se si fosse usciti dal regime e non si mette in causa l'analisi della struttura politica della mafiosità partitocratica, sia nei momenti istituzionali, sia nella parte partitica. Questa cosa non consente con serenità di fare quello che si è fatto nel 1993 e cioè un grande appello per accorrere a irrobustire le fila della resistenza radicale. Se si è cambiato giudizio sul regime si può magari avere ragione. Pannella vede solo un aggravamento e la putrefazione di quel tanto che si è riusciti ancora a difendere di stato di diritto e democrazia nel nostro paese. A non volere essere antipopolari occorre avere spesso il coraggio dell'impopolarità, e non il gusto della popolarità quotidiana. Nei confronti del governo un atteggiamento del tipo “piove governo ladro” è il modo che in Italia si è avuto per fare forza al regime. La singolarità radicale, la attualità radicale diversa dalle altre, il fatto che si è entrati in un governo, che si è in Parlamento con le responsabilità che si hanno, con la compattezza delle idee politiche che non trovano smentita all'interno. L'importanza che il soggetto politico non segua le mode, gli stili, le convenienze. I fermenti politici che vengono in superficie acquistano carattere sociale di crisi degli schieramenti sovrastrutturali e sono importantissimi. Si esprimono delle contraddizioni. C'è una sinistra in totale ristrutturazione. Il Pd è in crisi quanto per Turci e Boselli è in crisi la RnP, e dall'altra parte succede la stessa cosa. Occorre capire cosa accadrà come conseguenza dell'azione di governo in economia e sugli altri temi. Nello stesso tempo occorre far crescere nella coscienza popolare, ed è questo ciò che non si riesce a fare da tempo, le alternative a questo regime e al prepotere e alla prepotenza vaticana, come è successo per il caso Welby, o il lavoro torbido nei confronti di Nuvoli, o il fatto che a Sanremo riaffiora il tema del regime che massacra attraverso la cura manicomiale. L' indebolimento e la sottovalutazione dell'importanza del soggetto radicale è il problema principale per i nostri nemici e anche per avversari e competitori vari. Nell'immediato è conveniente fare un bollettino, la pagella di quanto sono stronzi gli alleati, è uno sport che può piacere, non se ne capisce troppo la creatività. La questione del mancato intervento di Capezzone alla Camera sulla proposta “7 giorni per un'impresa”.
    22:21 Durata: 27 min 38 sec
  • Il caso Sircana

    La condivisione in toto da parte di Pannella della posizione di Capezzone sul caso Sircana e sui provvedimenti del Garante. Il calvario della diffamazione nel nostro paese. Si pubblichi alla anglosassone in libertà tutto, e si risponde poi con immediatezza alle calunnie. Il negazionismo in termini giudiziari e giuridici in Italia. Non esistono responsabilità della magistratura e della classe giornalistica in Italia. Si depenalizza sempre di più i reati relativi alla diffamazione, facendo grossi favori agli editori. Non si fa il processo per diffamazione, ma la Costituzione aveva stabilito il processo per direttissima sulla diffamazione, mentre si sono trovati tutti d'accordo andando al massacro contro il diritto all'immagine e alla verità della persona. Il proposito di rendere pubbliche le intercettazioni telefoniche. Se si fossero pubblicate le foto si prendevano una condanna, invece sono stati linciati perché hanno fatto due nomi e non hanno pubblicato, la diversa reazione di Maroni alla minaccia di pubblicazione delle sue foto. I riflessi della classe giornalistica e politica di regime, di quella del mondo del diritto, Il silenzio di Stefano Rodotà degli ex presidenti della Corte Costituzionale dinanzi alla vicenda degli otto senatori. Il trattamento riservato dalla stampa a Capezzone sulla iniziativa nonviolenta sui senatori. La condotta di Marini su questo tema. La condotta delle diverse aree del giornalismo in questa circostanza. I casi Santoro e Vespa in televisione. L'Unione sui problemi di legalità è sulla stessa qualità degli altri. Lo scontro tra Pannella e Sircana sul vertice dell'Unione dopo la crisi del governo Prodi. La prospettiva delle dimissioni per Sircana. Il parallelo con le dimissioni di Rovati e lo sviluppo della questione Telecom.
    22:49 Durata: 18 min 18 sec
  • La situazione del Governo

    Se si tratta di sostituire Marini con Prodi è da preferire che resti Prodi. I Radicali saremo quelli che spegneranno la luce per ultimi, quelli che hanno supportato e sopportato di più assumendone la responsabilità. Di Pietro e le sue prospettive di liste comuni con l'Udc e l'Udeur. Il silenzio del centrosinistra sul conflitto d'interessi, sulla Fini-Giovardi. L'inibizione dell'elettorato passivo per i Radicali. I laici “ufficiali” e il silenzio sul finanziamento pubblico ai partiti. La legge Gentiloni e i media. La discussione sulla legge elettorale. Tenere aperto il confronto sulla possibilità di riproporre l'alternativa americana e anglosassone sulla riforma istituzionale e il sistema elettorale.
    23:07 Durata: 10 min 33 sec
  • La propaganda del Vaticano, il problema della giustizia in Italia

    La condotta di Papa Ratzinger. I colpi di coda dei fondamentalismi. Il propagarsi del virus della religiosità. Il vero problema italiano, la grande questione istituzionale e sociale è la giustizia. In questo il virus democratico liberale riformatore non si manifesta. Il problema della Rai che è incapace di deontologia e autonomia dalla propaganda del Vaticano.
    23:18 Durata: 10 min 3 sec
  • Le iniziative radicali della settimana

    23:28 Durata: 26 min 15 sec