Vivere & Morire, di Pietro Yates Moretti

Buongiorno e benvenuti al notiziario vivere morire dedicato ai temi dell'eutanasia del testamento biologico e della libertà terapeutica studio per Riez Moretti collaborazione redazionale di Rosa Mark questa puntata sarà dedicata in gran parte quasi totalmente al caso di maculate Che varie che pochi giorni fa ha ottenuto ciò che dà misi chiedeva ovvero la sospensione della respirazione meccanico
Cioè l'aria e deceduto giovedì scorso dopo aver passato dieci anni paralizzata in un letto d'ospedale
Chiuderemo brevemente con la sentenza con cui il tribunale francese ha deciso di condannare ma non troppo alcuni sostengono un medico o un infermiere accusate di aver aiutato un paziente a morire
Ma partiamo appunto dalla Spagna in maculate ci barriera Donadi cinquantun anni che soffriva di distrofia muscolare progressiva è morta lo scorso quattordici marzo sera intorno alle ventuno dopo che lei è stato staccato su sua richiesta il respiratore artificiale che la teneva in vita
La donna si è spenta all'ospedale di San o Anna andalusa a Granada
Prima di staccare dal respiratore che la teneva artificialmente in vita lo staff medico che le ha prestato assistenza adottato tutte le misure di sedazione necessarie perché non soffrisse ha riferito la delegazione provinciale della salute
E maculate cioè vari era stata trasferita alcune ore prima dall'ospedale San Raphael dei granata centro dove aveva trascorso gli ultimi dieci anni che gestito dall'ordine religioso San Giovanni di Dio
Lo stesso della fate bene fratelli di Roma
All'ospedale e di San o Anna andalusa appunto un ospedale pubblico che dipende che dipende dal servizio andaluso della salute
Le autorità sanitarie hanno giustificato il trasferimento con la necessità di evitare molestie non necessarie alla paziente
Vedremo fra poco che in realtà c'erano altre motivazioni la direzione dell'ospedale San Raffaele a sua volta ha dichiarato che accetta l'interruzione di un trattamento medico nel rispetto del principio dell'autonomia del malato
La donna aveva espressamente chiesto di morire e aveva ottenuto l'autorizzazione del Comitato etico della Giunta dell'Andalusia e poi dallo stesso Consiglio consultivo andaluso in quanto si trattava di un caso di limitazione dello sforzo terapeutico o di eutanasia passiva indiretta
Ma vediamo forse il motivo principale per il quale diceva via è stata trasferita all'ultimo a un momento
Da un ospedale dell'ordine e di San Giovanni di Dio ad un ospedale pubblico
E la motivazione ce la rivela il presidente della comunità autonoma spagnola dell'Andalusia Manuel ci Aversa
Che ha precisato appunto che il trasferimento è stato deciso all'ultimo momento non dall'ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio proprietario del noto come ma da Roma dal Vaticano
Il presidente della regione a comunque ringraziato l'ordine di San Giovanni di Dio per il lavoro svolto sottolineando come fin dal principio fin dal primo momento avessero dato la loro autorizzazione perché il distacco del respiratore venisse effettuato nel loro ospedale
E così ci avevano detto detto appunto Cevese credo semplicemente che vi sia stato un cambiamento di decisione non dipendente dall'ordine ma da Roma dal Vaticano insomma dopo i recenti appelli all'obiezione di coscienza addirittura per i giudici italiani quando appunto non si è d'accordo con una legge di uno stato del proprio stato e sembra che questa
Questa libertà di di coscienza non sia concessa
In maniera paritaria ai sedili del della Chiesa cattolica romana
Comunque per come dire capire quali sono le implicazioni della vicenda di se vado via sul dibattito sull'eutanasia
Ci facciamo aiutare da un articolo pubblicato su El Pais lo scorso quindici sedici marzo
La decisione di maculata invece varia di rinunciare alla ventilazione polmonare che la teneva in vita ha creato un precedente è possibile in alcune circostanze programmare legalmente la propria morte
La chiave secondo la maggioranza degli esperti consultati sta nell'applicazione estrema forse della legge sull'autonomia del paziente del due mila due la norma dice che ogni attuazione in ambito della salute di un paziente richiede il consenso libero e volontario dell'interessato
E che questi potrà revocare qualsiasi consenso precedente
In un articolo peraltro molto simile anzi forse più timido rispetto all'articolo trentadue della Costituzione italiana
Con questi argomenti in maculate Echeverría ha dovuto superare solo barriere burocratiche affinché le togliessero il respiratore sebbene il suo caso si eccezionale era cosciente soffriva di una malattia reversibile senza cure cui sopravviveva solo con l'aiuto di una macchina e sa dimostra che la legge ben applicata poi votare una persona decidere quando e come morire
Ma per la ministra della Sanità spagnola Elena Salgado
I portavoce della società spagnola di cure palliative e dell'istituto di bioetica
E di altri esperti indipendenti ciò che è avvenuto è stato semplicemente chiedere che la legge venisse applicata non è stato in nessun caso un'eutanasia un caso di eutanasia
Una volta che in maculata ha cambiato la sua richiesta iniziale che limitassero qualcosa per farla morire in quella di ritiro del respiratore il caso è stato vinto ha detto un membro dell'Associazione it dell'associazione Atm di diritto a morire con dignità
La presidente della fondazione di bioetica Dolores che spero e in disaccordo
In questo caso non si tratta di un trattamento medico bensì di un mezzo di supporto vita evidente che l'eliminazione di una vita è un modo sproporzionato di trattare il dolore qualunque altra sofferenza o una disabilità
E men che mai la sofferenza di una persona può giustificare la sua eliminazione questo appunto l'opinione della presidente della fondazione di bioetica ed è questo lo stesso argomento di altri gruppi conservatori come il Foro spagnolo della famiglia molto vicino al chiaramente alla Chiesa cattolica romana
Privare volontariamente una persona della limitazione della respirazione che la mantenne che la mantiene in vita e aprire la porta all'eutanasia affermava in un comunicato questa associazione tuttavia queste voci dissonanti sono una minoranza la maggioranza ribadisce che la legge prevede già che un paziente possa decidere
E disporre della propria vita non è eutanasia liberare la persona dall'apparecchio che la mantiene in vita artificialmente
Se lei lo desidera perché la natura segue il suo corso reagisce Dassi quando il processo di morte reversibile scollegati maculata non apre nessuna porta lontano Asia giacché tutto dipende dall'uso che se ne fa e della porta che le che le si attribuisce dice la titolare della cattedra di dire di bioetica dell'UNESCO Maria Dolores di là coro
Un'indagine del Cis Centro di studi sociologici elaborata nel due mila due rivelava che il cinquantasette virgola sei per cento dei Medici aveva ricevuto richiesta di sospensione dei trattamenti
E il diciannove virgola cinque e per cento
Che i medici aveva pubblici ho avuto una richiesta affinché fosse accelerata la morte e il sette virgola otto per cento addirittura di una dose letale che gli permettesse di abbreviare la vita
Infine il cinquantanove virgola nove per cento dei medici e si è dichiarato favorevole al le in Regolamento azione dell'eutanasia e questo per quanto riguarda il dibattito in Spagna vedremo gli sviluppi successivi in ogni caso
Immacolata Echeverría come Piergiorgio Welby in Italia
A come dire a è riuscita ad ottenere ciò che chiedeva da tempo contrariamente o quelli di lo ha potuto fare dopo che la sua richiesta era stata autorizzata dalle istituzioni
Questo quelli guardi aveva provato a farlo ma le istituzioni avevano risposto neanche con un no o con un sì ma con un nido da ovvero con una non risposta con l'incapacità di decidere e prima di chiudere brevemente un aggiornamento sul caso Prue
La donna che malata di tumore in fase terminale che è morta nell'agosto del due mila tre secondo l'accusa secondo la Procura francese grazie all'aiuto determinante di un medico e di un'infermiera e la ne avevamo parlato peraltro la scorsa settimana la corte d'assise della Dordogna ha condannato lo scorso quindici maggio quindici marzo scusate il medico Lorans tra buona
Ad un anno di reclusione con la condizionale ma assolto l'infermiera Chantal Chanel due donne lo ricordiamo erano accusate di aver prescritto
La dottoressa e somministrato l'infermiera una iniezione letale ad una paziente di sessantacinque anni Poletto lui malata di tumore
In fase terminale il pubblico ministero aveva chiesto due anni di prigione con la condizionale per il medico è un anno con la condizionale per l'infermiera
Quindi probabilmente nessuno andrà in carcere per questo il verdetto infatti è stato accolto con molti applausi da coloro che si erano schierati a difesa devi sanitari il quotidiano le Parisien ha parlato di verdetto Clemente infermiera dopo la sentenza ha espresso grande sollievo mentre la dottoressa non si è detta delusa il verdetto
Giusto l'accusa appunto era di aver prescritto e somministrato un farmaco letale
L'accusa era di avvelenamento vedremo la prossima settimana quali saranno i commenti
E le reazioni a questa sentenza bene termina qui il notiziario vivere morire a risentirci a domenica prossima per radio radicale Pietro Riez Moretti