Intervista a Giorgio Tonini sul rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan

Radio radicale le commissioni Esteri e Difesa qui a Palazzo Madama continuano all'esame del decreto che riguarda che prevede il rifinanziamento delle missioni militari italiane all'estero in particolare ovviamente la missione in Afghanistan è quella più diciamo così sotto tiro abbiamo qui con I uno dei relatori del provvedimento Giorgio Tonini vicepresidente della stessa commissione esteri
Allora senatore Tonini la prima domanda
Riguardo l'emendamento una proposta l'emendamento se non vado errato del senatore Storace che vuole che vorrebbe in qualche modo interdire qualsiasi in un proposta innovativa nel campo dell'oppio lei che ne pensa
Ma io penso che noi saremo costretti ogni anche a malincuore perché alcuni emendamenti presentati dall'opposizione avrebbero anche diritto di essere presi in seria considerazione però saremo costretti a a chiedere alla Commissione di respingere tutti gli emendamenti per una ragione molto banale ma stringente che quella dei tempi
Come come gli ascoltatori sanno stiamo
Approvando un decreto quindi convertendo in legge un decreto il decreto deve essere convertito in legge entro sessanta giorni sessanta giorni stanno scadendo quindi
Se fosse raccolto anche un solo emendamento dovrebbe tornare alla Camera non ci sarebbero i tempi decreto decadrebbe vorrebbe dire che tutte le missioni in Italia resterebbero senza copertura finanziaria che francamente sarebbe qualcosa di assolutamente disdicevole nel merito
Il Senato si è già pronunciato su questa materia della della questione dell'oppio con un ordine del giorno presentato dalla lega e accolto dal Governo con alcune modifiche sei mesi fa cioè quando c'è stata
Il decreto di proroga l'altra volta
L'ultima volta insomma quindi a
Nell'estate del due mila sei
Ora questo ordine del giorno impegnava e il Governo a
A dare disposizioni alla nostra missione in Afghanistan per un impegno forte nella lotta contro il narcotraffico
E prevedeva su proposta del governo accettata da i presentatori cioè appunto dalla lega nord prevedeva anche tra le misure di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti in pratica di di oppiacei anche la coltivazione controllata
Finalizzata alla l'acquisto da parte di case farmaceutiche
Quindi era un tema diciamo così che è stato risolto by partisan è che francamente non si vede il bisogno che venga adesso agitato
Come bandiera da una parte contro l'altra senatore Toni ragionamento il discorso suo è chiarissimo lei però ha svolto anche una relazione l'altro giorno in Commissione voi sono stati punti centrali di questa relazione di Poe sintetizzare per i nostri ascoltatori insomma che cosa bisogna fare per battere i talebani in Afghanistan
Ma la relazione ovviamente era a tutto campo perché si il decreto parla di tutte le missioni e non solo di quella finiana e in qualche modo disegnava disegna un uno scenario
Diciamo che a consuntivo di all'ormai cinque anni quasi sei di di di lotta al terrorismo
Diciamo uno scenario assolutamente in chiaroscuro dal quale emerge un dato fondamentale che il rafforzamento dell'Iran come potenza chiave della regione
E registra un modifica dell'atteggiamento americano che tende a essere più pragmatico nel rapporto con l'Iran come ha dimostrato la conferenza di pace in Iraq per quanto riguarda l'Afghanistan invece il punto di partenza è l'ormai evidente inadeguatezza della NATO a far fronte alla situazione
Perché la NATO in grado di mobilitare in questo momento trentasei mila uomini che sono praticamente un quarto poco più di un quarto di quanto presente in Iraq
Tutti compreso comprese le truppe in zona di combattimento vuole fuori dalle zone di combattimento con le diverse regole d'ingaggio sì trentasei mila uomini in tutto sono presenti in Afghanistan ricordiamo che in Kosovo basta guardare una cartina geografica prevedere le dimensioni dell'uno e dell'altro Paese oltre all'orografia
C'erano quaranta mila uomini per controllare il corso abbia e sappiamo che abbiamo avuto problemi a controllare il tra il Kosovo con quaranta mila uomini figurarsi se è possibile immaginare di controllare l'Afghanistan con trentasei mila
E non ha nessun senso francamente il dibattito sul fatto che l'Italia dovrebbe mandare dei rinforzi l'Italia è il quarto Paese
Come contributore in in un uomo in e mezzi in in Afghanistan dopo Stati Uniti Gran Bretagna
Ci siamo noi a sostanza alla pari con la Germania con due mila effettivi
Nelle le regole di ingaggio hanno molto senso dal punto di vista della dell'impegno perché la nostra zona non lo richiede
La zona nella quale sono impiegate le nostre forse il problema è molto più radicale cioè qui c'è bisogno di una internazionalizzazione
Della gestione della stabilizzazione delle cosa oggi scusi internazionalizzazione già dalle decisioni dei stanze multilaterali sono state coinvolte
Sì non è un problema di legittimità dal podestà la legittimità e tutto a posto e le cameristica sono regolari i timbri son tutti nel posto giusto c'è l'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza
Il problema è che è stato dato sostanza una delega da parte dell'ONU alla NATO a gestire la sicurezza della quel del paese e questo non è possibile perché le forze del della NATO sono insufficienti essendo il la le le forze del principale pilastro della NATO cioè degli Stati Uniti massicciamente impiegate in Iraq e non a caso all'inizio della della della della campagna in in Afghanistan c'erano cento trenta mila uomini in Afghanistan poi sono stati spostati tutti quanti in Iraq e quindi la NATO non è in grado allora bisogna procedere ad un su una strada diversa cioè bisogna riportare la questione nazioni unite
Muoversi verso una conferenza internazionale che punti alla responsabilizzazione alla corresponsabilizzazione diretta e ovviamente su una posizione paritaria
Delle delle altre grandi potenze che in qualche modo hanno ha qualcosa a che vedere con l'Afghanistan piste libro perché la Russia la escludiamo previdenti diciamo così ragioni di storia recente loro quali sono
Nella Russia bisognerà vedere ragionare insomma non è detto che debba essere esclusa in via di principio c'è la Cina c'è c'è l'India c'è il Pakistan che va in in qualche modo coinvolte responsabilizzato dentro un quadro internazionale multilaterale insomma è un percorso
Difficilissimo naturalmente tutto in salita nessuno a nessuno sfugge la difficoltà estrema di questa impresa
A cui il governo italiano si accinge sollevando la questione in sede ONU ma è una strada assolutamente obbligati assolutamente necessaria perché è difficile immaginare
Che un impiego così modesto in termini di di uomini e mezzi rispetto alla vastità dei problemi dell'Afghanistan possa essere sufficiente va bene la ringraziamo ringraziamo Giorgio Tonini vicepresidente dalla come semestre a Palazzo Madama il relatore
Del provvedimento riguardante il rifinanziamento delle missioni triennale strada l'essere difesa congiunta con l'ascolto come sempre da radio radicale