L'intervista è stata registrata sabato 27 giugno 1987 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Frequenze, Radio, Radio Radicale, Radio Vaticana, Vaticano.
La registrazione audio ha una durata di 14 minuti.
Rubrica
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RAD
Radio radicale vogliamo occuparci della vicenda dell'applicazione delle piano di Ginevra per quanto riguarda le e frequenze ne abbiamo già parlato da acquisti microfoni oggi vi è stato un fatto nuovo una presa di posizione attraverso una nota del direttore generale della radio vaticana Pasquale Borromee Borgomeo abbiamo in studio Paolo vigevano l'editore di Radio Radicale io direi Paolo magari di vedere questa nota quali sono i tratti salienti e di commentarla anche un po'per capire attraverso questa nota qual è la presa di posizione della Radio Vaticana sì in
Una situazione in cui si parla di trans problemi transnazionale di problemini di Europa ci si trova ad affrontare una vicenda di carattere internazionale
Berti su o sulla CIG che in realtà investe la città di Roma e diritti di cittadini italiani
Che vengono calpestata in questo caso con la pretesa di esigenze di carattere internazionale vediamo qual è il problema il problema gli ascoltatori di radio radicale in parte lo conoscono è quello della primo luglio ottantasette sulle la settimana prossima quando la
Radio Vaticana con adducendo io con preteso diritto di onorare o dovere si parla di lettura di onorare degli accordi internazionali riaccenderà su Roma a danno di emittenti romani quattro impianti radiofonici su frequenze attualmente in esercizio del paziente anche i romani tra le quali radio radicale Radio Onda Rossa radio ma e Rete centocinque
Questo è un
Fatto molto grave perché
Se questo fatto venisse riconosciuto come legittimo da parte della città del Vaticano costituire ebbe un gravissimo precedente per quello che concerne l'applicazione di un piano quello di Ginevra che era stato verbo per voce del ministro delle Poste grava dichiarato piano relativo a problemi di confine cioè relativo alle emittenti italiane che trasmettono sul territorio austriaco francese
Garantire agli Stati confinanti di poter di
Henze sul proprio territorio qui invece ci troviamo di fronte a un problema esattamente opposto alla didattica Anna
Adducendo le ragioni di carattere internazionale cioè facendo valere il diritto di uno Stato estero nel confronto San Vittore
Hanno pretende di trasmettere sul territorio italiano in danno di cittadini italiani di operatori italiani a questo proposito questa mattina come diceva
Bruno poco fa il direttore generale della Radio Vaticana Padre Pasquale Borgomeo a
Diramato questa nota attraverso la Radio Vaticana in cui si dice cambiare le frequenze di trasmissione non è stato mai un vantaggio per nessuna
Radio come sanno benissimo quelli che fanno questo mestiere se dunque a Radio Vaticana passa dal primo luglio sulle nuove frequenta segnato lì dal piano di Ginevra per e non ne può fare a meno non potendo pretendere lo Stato restare in Vaticano con buona pace di quanti gli attribuiscono i limitati poteri di vederseli conferma e dal piano di Ginevra le stesse frequenze precedentemente assegnati Radio Vaticana il dovere di onorare
Accordi interna
Ali sotto pena di trovarsi a partire dal primo luglio prossimo in posizione irregolare questa non è un'ipotesi astratta essendo già iniziati i disturbi da parte dell'emittente
Che si preparano a precipitarsi a partire dal primo luglio sulle frequenze lasciate libere trasmettitori radio vaticana tra l'altro questa da
Rete del comunicato in cui si dice che
Le emittenti che son pronti a precipitarsi sulle loro frequenze sulle frequenze radio vaticana sono in realtà le emittenti che vedrebbero occupate le proprie frequenze da quelle che andrebbe a occupare la Radio Vaticana quindi si tratta semmai di un'azione di autotutela da questa semplice esposizione dei fatti appare grottesco sentì parlare di guerre di aggressione
A Radio Vaticana appare razionale prima ancora che perseguibile l'istigazione di qualche emittente privata ad aggredire con insulti telefonici valutare con scritte di difficile radio dal della dico dello Stato della Città del Vaticano
Ospitiamo nelle sedi competenti primo trovate soluzioni atte a garantire la dura coesistano i diritti di tutti confidiamo che nonostante le oggettive difficoltà si è garantito anche la radio la Santa Sede diritto di servirsi della radio diffusione essendo questa una norma prerogativa della sovranità in questo nota ci sono veramente delle
Affermazioni quanto meno
E definirle dubbie unico femminismo quando
Il direttore di Radio Vaticana afferma che il diritto di servizio alla diffusione un un normale prerogativa della sovranità si riferisce al diritto degli stati di trance mentre sul proprio territorio in questo caso la prerogativa che loro Vaticano pretende quei trasmette sul territorio italiano
è vero che in questo senso ci sono dell'il regolamenti internazionali che in realtà cosa dovrebbero garantire al seguito il Vaticano di trasmette sul territorio della Città del Vaticano cioè sui territori extra territoriali e sono poi la tra territorio intorno a San Pietro più quello delle basiliche o se non sbaglio San Giovanni al mio vengono fuori altre zone di questo tipo ora che
Questa sistema sia quantomeno anacronistico rispetto alla situazione attuale è fuori di dubbio nel senso che per trasmettere luoghi fondere radio di fuoco radio diffondere all'interno di quelle aree sono sufficienti sistemi pose esistono sistemi di trasmissione che non è seriamente devono essere quelli della modulazione di frequenza quindi le soluzioni tecniche il Vaticano volendole Po Weah ma spola c'è un fatto poi che emerge che estremamente più dubbio e sostanzialmente arrivati cara non trasmette soltanto a parte le trasmissioni di cui
Che effettua su sede internazionale è anche nazionale in onde medie e non devo corte ultra Corte molte lingue potete smettere non solo sull'Italia ma in tutto il mondo cosa assolutamente legittima peraltro
Ma radio Vaticana in realtà diffonde sul territorio nazionale in interconnessione programmi dello studio a a con le dandosi con interconnessione con moltissime emittenti cattoliche italiana
Caso recente in Lombardia una ripetitori della Radio Vaticana che interferivano solo con impianti della radio radicale allora
La cosa di cui chiedersi e a questo punto Inc regime opera la Radio Vaticana Rutelli per l'Italia perché se deve costituire un Rete come Stato estero per diffondere sul territorio italiano e cosa ben diversa che è quella di
Poter per chiedere la tutela
Del proprie trasmissioni sui territori della Città del Vaticano in sostanza Opel quando fa comodo la la Radio Vaticana chiede la tutela dei propri impianti per trasmettere poi abusivamente sulla città di Roma o legittimamente come Stato estero dall'altra parte
Finge di non essere uno Stato estero perché se fosse uno Stato estero poi dovrebbe essere sottoposta quanto meno alle autorizzazioni di legge
Per trasmettere in interconnessione sul territorio italiano e diffondere sul territorio italiano e allora diventa emittente italiana non appena questo e in qualche modo arrecherebbe danno la sua posizione quindi qua senz'altro c'è un dato di gran un fatto grave di complicità
Il dell'amministrazione nei confronti di Radio Vaticana che non chiarisce il suo status se una radio estera o una radio italiana a operare in quanto opera sul territorio italiano dalla
Una grave carenza del governo soprattutto e non soltanto della tua ma anche del Governo precedente per la mancata realizzazione di un qualsiasi piano nazionale di assegnazione delle frequenze di una legislazione sul
Sul
Sulla materia delle grandi fusioni che consente questo stato di
Incompatibilità tra gli accordi internazionali e quello che il regime autorizzatorio oggi in vigore in Italia quello approvato dalla
Presidente emanato attraverso la legge di attuazione del decreto Berlusconi che autorizzato a tutte le emittenti operante in Italia al data dell'ottobre dell'ottantaquattro censite è autorizzato in via transitoria ma
Fino all'approvazione comunque di una legge sull'utenza privata che ancora oggi non è stata approvata quindi sostanzialmente autorizzare emittenti esistente oggi in contrasto con quelli che sono l'accordo internazionale non solo questo
Raccordo non è stato ratificato dallo Stato italiano dal Parlamento italiano questa concentrazione in base al quale il la città del bar
Hanno pretende di operare su o dello Stato Città del Vaticano pretende di operare su queste frequenze per cui
Tanto è vero che recentemente e le amministrazioni poste Svizzera ha denunciato l'amministrazione italiana al
Un'interazione delle telecomunicazioni a Ginevra per inadempienza quindi al centro del
Di questa situazione caotica in cui poi chi fa le spese sono le emittenti radiofoniche italiane né e al centro di queste situazione ci sono c'è il governo italiano c'è il ministero delle Poste italiano il ministro delle Poste italiano che
Un si è adoperato per
Tare di promuovere iniziative adeguate per impedire che un abuso di questo genere dal primo luglio si realizzi non resta che l'iniziativa di delle emittenti italiane in sede giudiziaria estremamente difficile perché non è assolutamente semplice intentare un'azione nei confronti uno Stato estero c'è un problema di legislativo estremamente di inadempienza legislativa ormai arrivata a livelli gravissimi da parte dell'Italia e su questi qui questi sono i i problemi rispetto ai quali lei intenti romane si devono trovare a combattere quindi è indispensabile un'azione
Di mediazioni immediata da parte del ministero degli esteri da parte del ministero dei delle Poste nei confronti del Vaticano perché non c'è dubbio che da una parte il Vaticano ha queste pretese e cioè di attuazione di accordi internazionali mentre dall'altra non c'è altrettanto dubbio che il marchio faticano
Come è stato estero i
Opera sul territorio italiano trova e sulla Rete radiofonica a questo punto estera straniera non italiana
Che opera sul territorio italiano senza alcuna autorizzazione quale dovrebbe esistere per in base alla legge centotré per le emittenti straniere proprio sul Italia quindi mista deve possedere
A far valere
Per quel poco di legge che esiste nei confronti del del della città per la Radio Vaticana e dall'altra parte operare delle mediazioni assolutamente gli interventi nei confronti proprio se il Vaticano perché altrimenti
Se passasse questo provvedimento verrebbe compromessa completamente la possibilità di realizzare interrompere nel senso delle frequenze perché allora su questa base
Qualsiasi Stato estero potrebbe
Indipendentemente dalla ratifica da parte lo sbarramento che non ricordi Ginevra da par
Il dello Stato italiano potrete pretendere che
Le emittenti italiani si riducessero si riducono il numero dei mittenti prevista per ordine perché poi sono un numero estremamente più basso di quelle che sono emittente attualmente in funzione quindi questa è la situazione asserzione che è estremamente grave e occorre assolutamente che a questo punto il ministero nel servizio delle Poste intervengano in maniera decisa perché se questa vicenda la didattica si dovesse concludere con il successo della Radio Vaticana e quindi con la sopraffazione nei confronti emittenti tra le e ne questo sarebbe un precedente di estrema gravità non soltanto per le emittenti romane ma per emittenti di tutta Italia ecco sì questo non succede Paolo
Lunedì primo norme di la voce si trova il primo luglio cosa può accadere Radio Vaticana accende quattro I riguardo a quello che Radio Vaticana dice
Radio Vaticana accenderà degli impianti su Roma sulle frequenze attualmente in esercizio da parte dell'emittente oggi in funzione a questo punto
Le emittenti in funzione non spegneranno assolutamente i loro impianti perché oppure ci vorranno delle
Voglio vedere come l'amministrazione italiana interviene nei confronti delle emittenti italiano ma dall'alto
Tre occorre anche e capire quali azioni si possono intentare nei confronti dei
Il radio del Vaticano le
La radio vaticana sequestro viene ho capito va be'allora io ti ringrazio abbiamo avuto questa informazione aggiuntiva su di una situazione che voi mi do saremo a verificare poi se ci sarà questo intervento chiarificatore da parte deve autorità competenti di governo da qui al primo di luglio
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