V Convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi su "Il lavoro nell'era della globalizzazione"

Se si sa benissimo
Diamo inizio ai nostri lavori pomeridiani per la
La sessione di tavola rotonda e con le relazioni sul tema della globalizzazione politica dinanzi internazionalizzazione delle imprese
Siete tutti molto sparsi francamente sì forse se venisse tutti un po'più vicino ci sentiremo un po'più tutti
Trasmettiamo
Parliamo della revocatoria
Penso Alberto Orioli de il Sole ventiquattro Ore
Quindi do subito la parola alla professoressa Marina Moratti per l'intervento introduttivo
Come sapete l'aria di docente del l'Università di Modena e Reggio Emilia a lei la parola
Buongiorno
Allora io vi presento un quadro molto generale sull'internazionalizzazione dell'Italia e quindi delle imprese italiane questo convegno e interdisciplinare quindi dirò alcune cose che per alcuni saranno file
Andrò molto veloce sui primi punti che sono
Quelli piuttosto noti se qualcuno poi vuole si può tornare indietro e quindi vi presenterò dei dati velocemente dovete credermi
Sulla fiducia non staremo ad analizzare tanto poi andremo a sugli aspetti che interessano di più
E che riguarderanno anche i temi che verrà trattati nella tavola rotonda
Allora io parlerò velocemente appunto dell'Italia nei mercati globali delle strategie delle imprese italiane in patria
Delle strategie all'estero delle condizioni che ci sembrano importanti perché si presume che siano importanti per l'internazionalizzazione delle politiche non parlerò
Ne parleranno
I partecipanti alla tavola rotonda credo e alcune conclusioni son tutti i dati molto aggregati quindi io parlo delle intese ma non sto parlando di imprese vere specifiche sto parlando di ciò che viene fuori dal quadro generale
L'Italia nei mercati globali negli ultimi anni dalla metà degli anni novanta in particolare la quota dell'Italia come esportazioni è diminuita c'è una ripresa recente
Non si è mai capito però che cosa sia successo esattamente in che senso sono diminuite
Le esportazioni il volume
Molto di più delle esportazioni in valore
Questa finale questo non comprende il due mila sei
Ultimamente dicevo c'è una ripresa apre il dibattito è appunto ma
In questo non indicherà che le imprese italiane sta facendo ciò che dovrebbero fare e cioè stanno migliorando la qualità dei prodotti
Perché il valore per unità di prodotto i valori valori medi unitari in realtà stanno aumentando quindi SISTAN comportando in maniera virtuosa
Appunto questo potrebbe essere vero potrebbe denotare però anche semplicemente una ricomposizione settoriale cioè escono alle imprese dei settori a minor valore aggiunto e rimangono le altre oppure tutte e due
Che cosa è venuto fuori dal dibattito su questo fenomeno che vastissimo accesissimo tra gli economisti internazionali che lo studiano in tutti i modi dunque che la produttività
Che è un altro indicatore di ciò che sta succedendo la produttività in Italia realtà sta crescendo in maniera molto lenta molto meno che negli altri Paesi sviluppati noi già lo si vede l'Italia è il valore più basso
Quindi
Sta crescendo molto poco se ci fosse questo comportamento virtuoso in realtà la produttività dovrebbe crescere di più questo è l'andamento negli ultimi anni dal
In realtà dal settantacinque al due mila cinque l'abbiamo attinto che c'è un calo nella crescita
Altro indicatore l'occupazione per capire come SISTAN comportando l'impresa questa è una frase che ho preso dall'ultima rilevazione sulle sportswear sulle forze di lavoro dell'Istat
Che fa vedere che l'occupazione sta crescendo effettivamente sta crescendo molto
Ultimamente un terzo della crescita e occupazione dovuta
A un aumento dell'impiego di lavoratori stranieri immigrazione
Sappiamo che i lavoratori stranieri svolgono mansioni
Mi ha molto qualificate quindi anche questo indicatore qui non sembrerebbe indicare un comportamento così virtuoso appunto di miglioramento della qualità innovazioni aumento della produttività eccetera
Quindi
Molto velocemente l'Italia sembra essere sembra stare attraversando una fase di trasformazione del sistema produttivo come l'altra parte sta avvenendo in tutti i Paesi sviluppati
Però però sembrano ancora essere importanti le strategie di
Risparmio sui costi da parte delle imprese piuttosto che incrementi nella produttività nella qualità cioè le imprese hanno
Diversi modi di affrontare la sfida dell'estero chiudendo è quello di cercare di risparmiare per mantenere le quote di mercato
E
Un altro è quello di passare su segmenti di qualità sempre più alta ecco appunto i dati non sono chiarissimi il dibattito è aperto io su questo non mi fa non mi fermerei oltre
Interessante molto meno dibattuto è invece ciò che fanno le imprese italiane all'estero su questo si parla poco di questo parleremo di più oggi
In genere e che cosa succede e
Il patto al Comune e Paesi industrializzati
E quello di delocalizzare produrre all'estero
Le fasi della produzione a minore intensità di capitale fisico e umano e a minor valore aggiunto e tenere all'interno quelle maggior qualità questo risponde al fatto che i Paesi sviluppati hanno
Più in tutto di capitale fisico e capitale umano relativamente a quelli in via di sviluppo quindi c'è una divisione del lavoro
Naturale quanto l'Italia sta facendo questo
Dunque il bisturi sulla delocalizzazione un argomento molto difficile perché è complicatissimo avere dati sulla delocalizzazione fanno le imprese all'estero in termini di delocalizzazione
E difficile capirla misurarlo ci sono alcuni dati che sono relativi al commercio di pezze componenti ok questo ad esempio per il settore metalmeccanico in particolare ci cita un segnale di che cosa si sta facendo
All'estero le imprese italiane oppure il traffico di perfezionamento passivo su questo non mi fermerò dire che cos'è
In ogni caso questi studi dimostrano che l'Italia stava delocalizzando in particolare dei collocamenti da verso i Paesi vicini
Dell'area del Mediterraneo e dell'est europeo quindi una direbbe a ottimo quindi sta facendo ciò che fanno gli altri sì
Sì però il pattern e più lento rispetto agli altri Paesi europei e agli altri Paesi sviluppati
Poi
Altro
Indicatore di ciò che le imprese italiane fanno all'estero sono gli investimenti diretti all'estero su questo abbiamo più notizie più dati
Che cosa ci indicano questi dati che globalmente negli ultimi due decenni
Gli investimenti italiani all'estero son cresciuti
Scusate gli investimenti globali sono cresciuti ok negli investimenti del mondo all'estero sono cresciuti di più del commercio internazionale molto velocemente
Sono cresciuti soprattutto verso i Paesi emergenti dell'est del mondo
Cosa vuol dire che la maggior parte degli investimenti diretti esteri all'uopo tra paesi sviluppati ancora però una parte consistente si sta spostando
Verso le zone più promettenti che sono appunto i Paesi emergenti e in particolare l'Asia
Sud-est asiatico
Cosa vediamo degli investimenti diretti esteri dell'Italia questi sono quelli in uscita
Vi faccio vedere lo stesso pratico in termini di logaritmi perché si appiattisce si avvicinano gli andamenti delle variabili ma è la stessa informazione
Allora questi sono gli investimenti soprattutto i troviamo gli Stati Uniti poi troviamo d'Inghilterra la Germania
La Francia l'Italia la linea gialla e la Spagna
Vedete l'Italia stava sopra la Spagna però adesso è l'ultima la Spagna una crescita velocissima questa è la Spagna verso l'estero
A
Vediamo quelli in entrata di nuova appunto agli appiattisco perché si veda meglio l'Italia è sotto gli altri Paesi sempre nel senso che Armeni investimenti diretti esteri in entrata della Spagna
Ultimamente anche prima queste avrei potuto farle pro capite
E la situazione non sarebbe migliorata cioè la Spagna sarebbe andata molto più in alto ad esempio che ha meno abitanti
Allora
Questo è il quadro globale
Vediamo ora un po'più da vicino che cosa stanno facendo le imprese italiane all'estero come investono cioè quali sono i parte aggregati che sembra che stiamo seguendo
Un dibattito importante se gli investimenti diretti all'estero sostituiscono le esportazioni
Oppure sono complementari al commercio in che senso sostituiscono becca succedere che in certi Paesi si decide di non esportare più e si va a produrre Mick
Oppure può succedere che i due movimenti siano complementari
A quindi abbiamo fatto uno studio econometrico
E abbiamo preso una insieme di cinquanta un Paese e li abbiamo studiati dal novanta al due mila e cinque e tenendo conto di tutti i flussi bilaterale con l'Italia per tutti quegli anni lì
Abbiamo considerato molte variabili che influenzano il commercio ok
E amianto ha reso come variabile dipendente gli investimenti diretti esteri quindi variabili che influenzano gli investimenti diretti esteri tra cui il commercio e altre
Ma allora che cosa abbiamo visto che se noi consideriamo tra le variabili esplicative il commercio
Troviamo che influenza agli investimenti diretti esteri cioè il commercio di anni fa
Influenza e a un aspetto sugli investimenti che le imprese fanno oggi
Questa è un'analisi molti variata tenendo conto di molte cose
Cosa significa questo che mentre sede italiane stanno investendo più di prima all'estero
Tendono ad andare soprattutto nei mercati dove andavano già con le esportazioni ad esempio con cui commerciavano già non si stanno spostando molto su mercati nuovi
Paola allora vediamole più da vicino anche questo dividiamo il mondo in mercati nuovi mercati detti non vi sto a spiegare come si costruisce la divisione comunque aveva tenuto conto dei flussi storici di commercio e dell'Italia eccetera
Aggiungiamo questa divisione all'analisi econometrica
E vediamo appunto troviamo confermato che il commercio e gli investimenti diretti esteri dell'Italia vanno soprattutto nei mercati che erano già conosciuti dieci anni fa vent'anni fa e diversamente dagli altri Paesi sviluppati
Lo spostamento verso quelli nuovi elemento
Quindecies appunto rispetto ai concorrenti non c'è la stessa velocità di reazione
Perché appunto quindi sembrerebbe da ciò che ho detto finora che l'Italia si sta internazionalizzato ci sono trasformazioni in atto sembra non pertinente però rispetto a ciò che fanno i principali concorrenti
Ora un aspetto molto importante in queste analisi qui nonna far riferimento a se stessi nel passato lo standard quando si parla di globalizzazione deve essere che cosa fanno gli altri
Perché andare troppo piano significa perdere posizioni
Allora perché l'Italia agisce in maniera un po'timida diciamo rispetto ai principali concorrenti
Dunque la letteratura economica ha sviluppato un filone
Che fa vedere che il commercio tra le nazioni in realtà e meno di quello che dovrebbe essere
Se noi consideriamo tutte le barriere tariffari e le varie reti visibili che dividono le nazioni ok
Le Nazioni tendono a commerciale con se stesse più che con gli altri più del dovuto più di quanto dovrebbero spiegare le barriere visibili
Allora si è cominciato a cercare di misurare l'effetto delle cosiddette barriere invisibili cioè quelle che dividono i Paesi ma non sono tariffe non sono norme non sono blocchi
All'all'investimento ad esempio ma sono fatte lì
Questioni più impalpabili meno visibili e non formali come ad esempio mancanza di informazione per gli imprenditori sulle opportunità di affari all'estero sui possibili partner
Sulle condizioni dell'offerta per andare a produrre su le preferenze la domanda sulle reti distributive gli usi
Le norme la cultura che può essere un problema la lingua infine tenete conto che l'Italia l'italiano si parla in Italia non si parla in molti posti del mondo altre lingue no
E quindi altri Paesi hanno un grosso vantaggio da questo punto
Quindi che cosa succede che quando ci sono queste barriere
Queste varie barriere non visibili son particolarmente importanti per le imprese più piccole non certo per la Nestlé la FIAT la pelle Como le grandi imprese multinazionali ma per quelle piccole o medie
Queste quindi
Di fronte all'ignoto sono
Portate a seguire le reti di conoscenze
Tale questi soprattutto rilevante per le imprese medio-piccole dei settori tradizionali ok nonna per le piccole impresa dei settori Tech ok
Non per Napster ad esempio che è nato come la solita impresa al perché in un garage e adesso è una grande multinazionale
Allora che cosa succede la globalizzazione e offre nuove opportunità abbassando le frontiere tariffarie ma quello informatica rimangono e sono importanti abbiamo cercato di aggiungere questo anche al nostro studio econometrico e abbiamo visto che cosa
Che le imprese italiane non solo vanno nei mercati dove commerciavano già
Cioè dove erano già arrivate con le esportazioni ma soprattutto dove ci sono altri italiani ok
Quindi abbiamo preso i dati relativi allo stock di italiani in giro per il mondo e questo ce l'abbiamo perché la cittadinanza viene mantenuta
E vediamo appunto che questa variabile ha un impatto così più così forte che
Mette da parte o cancella l'impatto delle altre
Ok quindi gli investimenti diretti esteri non sono più tanto spiegati dal commercio precedente ma dalla presenza di italiani storica anche
Ha quindi è questo
Una buona notizia nel senso che scopriamo di avere un network
Di italiani
Potente molto forte all'estero un business network non solo etnico ok c'è
è un network che influenza e commerci influenza gli investimenti l'Italia ha più rapporti economici con i Paesi dove la presenza di italiani maggiore
E di questo penso che parlerà
Questa è la buona notizia il punto è che però gli italiani sono più presenti nei mercati
Dove non si stanno spostando la produzione mondiale
C'è ad esempio l'Italia rimane comunque scoperta pur avendo questa rete potentissima sui mercati dell'Est dell'est del sud-est asiatico ad esempio quindi muovere che si stanno creando
Però quella non è sufficiente per quanto molto importante fenomeno poco studiato
Allora uno si chiede però noi abbiamo anche immigrazione quindi forse dall'altra parte staranno funzionando le reti degli immigrati
Ricordatevi che il problema è il superamento delle barriere invisibili quindi sempre la letteratura economica dice bene
Le persone che migrano a non sapere particolare che gli altri non hanno un sapere specifico che riguarda i loro Paesi di provenienza e Paesi esteri quindi loro possono fare da link e lo fanno
Tra il Paese d'origine nel Paese dove si trovano a vivere e i fatti sono mette i dati della presenza di immigrati del commercio è controllato da una serie di variabili
Viene fuori che in molti Paesi il loro effetto rilevante lo mette per l'Italia non viene fuori nulla
Quindi uno dice ogni abbiamo troppo pochi ma non è vero perché nelle zone di produzione di esportazione ormai sono parecchi
Oppure non funzionano le loro reti
Allora
Abbiamo cercato di dividerli gli abbiamo diviso in due gruppi
E in base a un criterio quelli skill tra
Cioè quelli istruiti e quelle meno istruiti quindi il lavoro
Con competenza e capitale umano eccetera e il resto allora vien fuori che
Hanno effetto sul commercio gli investimenti diretti esteri ma questo aspetto è l'opposto per i due gruppi
E cioè immigrati comparse qualifiche
Sembra non sostituire al commercio gli investimenti cioè sembrerebbe quasi che le imprese assumano dall'estero per evitare di andare all'estero ok quindi quella è una strategia di contenimento dei costi
E abbiamo tutti in mente l'immagine degli immigrati che lavorano appunto nelle occupazioni e negli impieghi che gli italiani non vogliono più
A
Agli immigrati Schintu con altri con più alti livelli di istruzione e l'imprenditoria eccetera
Invece stanno facendo da ponte tenete conto che
Sono flussi sempre bilaterale e quelli che controllore
Quindi non stanno funzionando come rette indicare come business network
Stanno funzionando come dovevano funzionare in base alla teoria come stanno funzionando negli altri Paesi
Bene però il punto
Perché la loro presenza in Italia piuttosto scarsa cari
è stata fatta un'elaborazione
Sulla presenza di immigrati skill nei diversi Paesi europei questo è un indice cioè l'uno e la media europea
L'abbiamo anche disaggregato per Paesi di provenienza queste l'aggregato che cosa significa che i Paesi che stanno sotto l'uno hanno poco
A ingresso hanno un in
A
Comuni in Fuchs poco ingresso dei immediati skilift quelle che stanno sopra l'uno sono sopra la media
Come vedete l'Italia e tra i Paesi che ha una presenza più bassa di immigrati qualificati tenete conto che
Questo è indipendente dalle professioni che poi svolgeranno può succedere anche che siano qualificati e poi vengano impiegati in lavori al di sotto delle loro qualifiche in ogni caso l'imprenditoria appunto non sembra essere una situazione
Molto buona da questo punto di vista
Allora raccogliendo un però il figlio di quello che abbiamo detto finora quale potrebbero essere
Le condizioni per l'internazionalizzazione quello che appaiono importante a livello abilitato
In generale cosa sta succedendo che ci siano miglioramenti produttivi in tutti i settori del comma com'commerciabile non solo della manifattura sto parlando di che cosa succede
In genere nei Paesi sviluppati la globalizzazione riguarda la manifattura e i servizi
La maggior parte dei Paesi sta attuando processi di
Innovazione aumenti della produttività miglioramento anche lasciando perdere buona parte o lasciando andare buona parte del settore manifatturiero all'esterno
A sono importanti gli incrementi di capitale umano e di quel capitale umano specifico
Che non è facilissimo da definire ma riguarda gli individui con competenze specifiche sui mercati esteri che conoscono altri Paesi le istituzioni le culture le norme eccetera
è stato definito da Esposito
Capitale umano relazionale cioè individuo che sanno tessere legami e relazioni con mercati esteri
A da che cosa può dipendere
Il fatto che un Paese disponga di questa risorsa o no beh può essere formata all'interno ad esempio nell'università
Dipende però anche molto da quello che abbiam visto che all'Italia manca e cioè l'ingresso dei lavoratori qualificati dall'esterno
Due immigrati indistinta appunto
Anche l'ingresso di impresa e dall'estero che abbiamo visto essere più vasto che negli altri Paesi
A
è più basso che negli altri Paesi e anche in questo caso sembra che ci siano barriere invisibili
All'ingresso delle multinazionali in Italia l'Italia ha la stessa normativa per molte cose che riguarda gli investimenti esteri dal resto d'Europa
Eppure le imprese vengono meno in Italia quindi abbiamo anche bandiere all'ingresso non solo all'uscita
Quindi è una cosa che mi chiedevo perché porrei alla
Partecipanti della tavola rotonda e
Un punto che ha a che fare con la convenzione la coesione un elemento pieno che ha contraddistinto la produzione
Nei distretti italiani che sono fonda sono stati fondamentali per le esportazioni per il made in Italy per le produzioni
Ecco mi chiedo appunto se questa questione stia funzionando
In maniera positiva con la globalizzazione anche a ciò anche per ciò che riguarda l'ingresso di elementi nuovi e in particolare di imprese dall'estero
Ma per funziona come elemento dinamico o può anche rappresentare un elemento di chiusura
Le mie conclusioni
A
Da quello che ho messi insieme appunto per fare una panoramica molto rapita
Sembra esserci un mix
L'aggregato delle imprese italiane undici strategie di contenimento dei costi
Da una parte e miglioramento delle qualità dall'altra l'ultimo aspetto però quello dell'innovazione aumenti della produttività miglioramento della qualità
Eccetera così come l'ingresso nei mercati esteri sono processi in atto nata stanno andando a un tasso troppe dentro per mantenere la posizione relativa rispetto agli altri concorrenti o che gli altri corrono più veloci
A è importante la crescita del capitale dello specifico umano relazionale
E questo si crea con imprese in uscita e imprese in entrata anche okay
Ad esempio può essere importante mi chiedo alla Presidenza di studenti stranieri nelle nostre università come stiamo rispetto agli altri Paesi
Contano le velocità relative
Ad esempio la Spagna sta conquistando opposizione proprio per questo
E ultima domanda
Si studia moltissimo il manifatturiero quando si guarda all'internazionalizzazione dell'Italia
Ma è molto importante nel settore dei servizi quindi mi chiedo appunto le imprese che si stanno internazionali entrando nel settore dei servizi non grandi multinazionali no
Quello che stanno entrando nei mercati internazionali che comportamenti tendono ad a vere sono diversi da quelli tradizionali
Del settore manifatturiero
Da un
Teste dure superato il tempo per
Grazie professoressa
Grazie per essere stata nei tempi e per la chiarezza con cui ha
Introdotto questo tema della globalizzazione delle necessità strategiche nelle imprese italiane per aumentare la competitività anche sul versante
Nella estrapolarli nel completamento di questa nostra fase introdotte introduttiva alla tavola rotonda spetta al professor Tiziano Bursi
Qui cedo la parola
Santo dell'università Modena e Reggio Emilia
Okay torna torna
Però io proverò ma
Da un lato a completare il quadro che Marina mutata tracciato
Che è un quadro molto macro
Vorrei replicare o in formato ridotto su scala territoriale
Dando intanto in più più micro
Più attento
Soggette che sul territorio
Lo dicono l'internazionalizzazione né praticano
Diciamo così dell'operatività derivi percorsi
Sia contro il mercantile conforme diciamo così più strutturate sugli investimenti diretti dall'Est europeo su come
Come campo disperazione alla nostra Provincia ma non è una realtà che storicamente una forte vocazione internazionale
Una realtà ricca di piccole e medie imprese
Su tutto tipico del made in Italy prendesse ovviamente ogni tanto in piccolo
Mi sembrava interessante riproporre questo spaccato
Perché ci sono molti elementi riconfermo hanno alcune analisi che proposto marittima
Anche perché vengono fuori i problemi di complessità tipiche che IC Studium industriali
Si trovano a dover superare tema internazionalizzazione in questo provare a fornire qualche spunto
Allo studio alla tavola rotonda dibattito presento sono il frutto di un lavoro abbastanza recente che è stato presentato non molto tempo fa la Camera di commercio per cui mi scuso con quelli presenti se qualche dato non sembra
Cucina
Una per una previsione panoramica questi sono dieci anni di esportazioni di Modena ritardare l'Unione europea
Sono dieci anni molto importante successo di tutto in questi dieci anni nel tutto ci sta l'euro
Ci sta la bassa congiuntura dell'Unione europea che il nostro mercato di riferimento
C'è stalla Guarriera Attila SARS ci sta una domanda internazionale molto più attenta prodotti
Ambrogino Rocco contenuto tecnologico rispetto prodotti invece hanno minor contenuto tecnologico
Ci sta la globalizzazione tanti tanti tanti tanti processi scordiamo che una prima fase in cui export si sviluppa abbastanza bene se in una fase di distanze di stagnazione poi si parte non sono soltanto appunto
Va bene su comporta interni non vede l'Italia
Ecco madre si comporta in luce il meglio dell'Italia quando si tratta di approcciare mercati extra extra UE
Il turista Duretto c'è stato uno sforzo di perforare penetrare altri mercati
E anche un tentativo sicuramente di riposizionare le produzioni
E questo è un dottor importante del fatto che questo tessuto di imprese saputo rigide in questo contesto
Internazionale e certamente non favorevole
Va bene sporta
Oggi nove miliardi e mezzo due euro di merci allora ma nel due mila cinque erano circa nove miliardi il suo portafoglio prodotti il portafoglio classico se vogliamo dell'Italia
Con un prodotto molto forte che il mondo della meccanica meccanica ma non è molto forte per la meccanica su misura acquisto certamente il cavallo che tira maggiormente ed export
E sarà anche quello penso in futuro che dovrebbero rimanere
La locomotiva del nostro da un sistema produttivo
E anche quello bisognosa di attenzioni finora affinché questo motore non perda colpi
Se non altro perché finito novanta
Ma dello sport tanto lo fa con capissimo impresa una flotta consistente del Paese
Se però andiamo a guardare un punto e questi dati dovremmo che circa trecento impresa realizza l'ottanta per cento dell'esportazione per cui c'è una grande flotta
Contanti barchini però i Navigli un po'più robuste sono effettivamente
E una flotta di barchini non sono in Parlamento dal porto di partenza approvata vicino a casa non lo fa sul manca più vicini culturalmente geograficamente
D'altra parte quando profili forse tiranno non possiamo pretendere che si avventuri non oltre certe certe destinazioni
Mi sembra
Conferma di quanto
Ho detto prima preferenza vada per i mercati vicini noi che ci sia un uso negli Stati Uniti malinteso molto l'export dell'industria delle piastrelle
Per il resto notiamo una frequentazione molto molto europea non siamo di fatto assenti nei grandi mercati che stanno crescendo non compare l'India
Non compare la Cina la Russia compare appena appena
Cioè dove il mondo cresce non ci sia con dell'esportazione che vuol dire anche che su quei mercati
Occorre che per quei mercati occorrono formule di approccio che non possono essere solo l'esportazione
Diceva Marina Muracche nel corso degli ultimi tempi tardiva ha perso quote di mercato questo successo anche nuove tutti i macro settori hanno perso posizioni sono limature non sono tra colleghi
Però è un segnale che ecco nel in un mercato
Che si va allargando crescita fallendo dei competitori Barresi tutto in parola rapidamente a replicare queste produzioni noi
Perdiamo perdiamo delle posizioni
Questo per quanto riguarda l'aspetto l'approccio mercantile come se la cavò delle nostre imprese dal punto di vista della capacità di replicare sui mercati internazionali
Abbiamo preso un campione Rete imprese che poi è un campione che l'universo cioè abbiamo preso tutte le imprese manifatturiere con un fatturato superiore al milione di euro
E di queste imprese abbiamo guardato quante hanno partecipazioni in imprese estero hanno fatto acquisizioni estere
La conta dice che sono centocinquantadue
Stanno un po'ovunque nei principali settori ecco il dato da sottolineare che insomma sono
La pattuglia monitorato limitate prevede due
E questo dato ritorna in molte altre indagini abbiamo fatto uno due anni sorregge quindi è più o meno e questo dato torna se dovessimo lunga a Siena la giusta nazionale probabilmente non saremmo molto lontani da questi tre questi qua
Quindi
Diciamo così che il primo elemento che emerge che la pratica di essere presente sui mercati in quanto le forme strutturati ancora un processo abbastanza elitario abbastanza riservato a pochi a pochi intimi dice
Poche imprese che
Al Contemporary escono a replicare anche poche operazioni ce ne sono poche le imprese che riescono a fare operazioni a grappolo cioè avere più partecipazione nei loro portafogli se ne fa una se ne fa due
A farne tre sono molto poche le imprese che vuol dire che per tante ragioni stato ridimensionare risorse umane altre contingenze
Io uscirà replicare sostare internazionale forme strutturate conformi nel criterio inoltre presenza giustissimo
Guardano spaccato diciamo così di vari settori
Gli atti sia con le imprese che
Alla partecipazione sia come imprese come operazione realizzate
Vedete come alcuni settori la meccanica riesca replicare a molte operazioni
Lui tutti altri invece che non riparazioni Presidente realizzate molto molto molto ricca
Un'altra caratteristica significative che le nostre prese quelle poche che vanno all'estero quando ci vanno ci vanno con le idee chiare
Voglio del controllo
Dell'impresa partecipante
Sono scarsamente interessate a forme di collegamento
Se proprio devono fare lo fanno su quei mercati in cui non è consentito acquisire il controllo sull'impresa però dove è possibile giocare in modo dal così autonomi dipendente certamente lì
Si esprimano si esprime
Fatto cento settanta
Cinque per cento delle operazioni saluti in quanto
Al pari delle esportazioni neanche la scelta dei paesi su cui radicare forme strutturate sta molto vicino a casa
E chiesto stabilire che in qualche modo l'impresa segue un po'un processo stati se volete vanno sui mercati degli frequentato quando l'esportazione o di sviluppo delle vendite sviluppo dei mercati per consolido per consolidare
Mettere in campo operazioni di acquisizione di partecipazioni inutili
Utile il tutto viene abbastanza vicino casa su qualche segnale interessante sui mercati a maggior crescita ma più lontani penso alla Cina penso all'India penso l'Indonesia Perasso numeri ancora effettivamente molto
Perché vanno fare questi investimenti diretti all'estero con il dato che è una conferma di quanto si diceva prima ecco queste sono operazioni non di delocalizzazione
Non sono operazioni alla ricerca di base i costi
Sono operazioni tese ad avvicinare offerto alla domanda
Quindi sui mercati in cui noi realizziamo un buon flusso di esportazioni liberiamo consolidabile riconosciuta una cartolina Traverso queste forme di presenza stabili di acquisizioni di partecipazioni
Intervengono giocano negato il fatto che una superamento quell'elemento sulla scala uno sette quello che maggiormente si siccome
Un ulteriore aspetto è relativo agli ai problemi che il controllo a internazionalizzarsi ancora sempre con riferendo a quella scala uno sette questi valori ci dicono che tutto sommato in nessun Paese non hanno problemi
Effettuare questa operazione
Ecco però questo dato va letto con un po'di prudenza nel senso che
A valorizzare questi investimenti sono un numero ristretto di impresa strutturate dimensionate con esperienza che lui si sono fatte grosso sul mercato internazionale quindi che sanno gestire un po'alla complessità del processo di internazionalizzazione
Quindi cioè vicino a una conclusione
Possiamo dire che la nostra industria è un'industria che certamente
Brenda dal punto di vista della pace nel cantiere
Porta tutto frontiere quantità di produzione certamente significative
è un po'in ritardo per quanto riguarda la messa in campo di forme strutturate di presenza sui mercati
E gli indicatori gli elementi che ha fatto scorrere lo confermano
Si fa poco lontano da casa
Si fanno poche operazioni
Si finisce a fatica ad articolare forme di presenza con in un portafoglio di mercati molto articolata tra detto questo è anche vero che
La macchina in movimento quindi è un processo che potrebbe avanzare progredire molto più rapidamente ma
Ma comunque bloccata
Concludendo credo che per Madama come per tanti altri pezzi dei settori industriali il problema sia quello di provare a fare un po'un salto
Provare a affiancare
Un approccio mercantili un approccio più strutturati più stabile
E più in Vietnam accontentarci del fatto di aver
Dell'esportazione ribadire anche dell'impresa internazionale delle strategie aziendali internazionali quindi fare questo salto
Che consentirebbe
A questo sistema di poter difendere meglio le posizioni che ha intanto internazionale ed entrare in alcuni scenari scacchieri di mercato che sono quelli che oggi stanno crescendo più più più velocemente
Per far questo salto serve dalla ginnastica Losi masticava si farà in tanti modi questo processo che per essere utilizzato richieda dicono cose in generale quando si va
A leggere quello che le imprese hanno fatto con successivo provenuto incluso l'anno messo in campo ci si rende conto che alcune cose contano
Ora
In primo luogo conta la qualità dell'impresa
In un fondo sul mercato c'è l'impresa non c'è il sistema Italia non c'è sistema Paese centosei mila persone sembrano secca competenze risorse critiche
Skinheads
Dove un con penetrate nella struttura questo conta
Questo vuol dire che necessariamente sia un anno un anno attributo esclusivo per le grandi imprese
Noi abbiamo imprese piccole di buona qualità e anche imprese grandi di buona qualità però non c'è dubbio che la divisione conta
Specialmente in questi processi
Conte ancora la finanza
Sì un altro non inteso come quattrini incentivi agevolazioni ma quanto a vedere
Degli attori finanziarie delle istituzioni finanziarie capaci che fa da battistrada ad accompagnare che di affiancarne arte in questi processi che sono complesse
Conta ancora il capitale umano sui mercati esteri posizionando con dei loro uomini questi uomini servono ne saranno tanti bravi e preparati
Nei giorni ma pochi
E quindi dare diciamo così di un magazzino di queste risorse un magazzino piuttosto piuttosto piuttosto frottole qui c'è un problema di rimpinguare le scorte di questo
Questa caduta che vanno e qua ce n'è per tutti chiama in gioco l'impresa e che certamente fanno poco per arricchire questa risorsa questa dotazione
Non
Potrei parlare dell'università che dovrebbe essere il soggetto che su questo campo si spende si mette in gioco pesantemente quindi ahimè in ritardo e piuttosto piuttosto evidente
Infine un ultimo elemento contro la Rete
Apparente intesa come
Insicuro e mediatori soggetti
Che che stanno attorno all'impresa in casa intanto perché in casa e Penasa un progetto di internazionalizzarsi in casa che si mettono a punto il nido è un caso che si forma squadra per andare fuori
E comunque di pertanto è tuttora una eccessiva una banca una Camera un insieme dei soggetti capaci
Di
Far decollare questo progetto
L'osservante la rete fuori l'impresa una volta che sul mercato in genere sola
Nel senso di solitudine molto avvertito e molto forte e tutto l'impresa che ha rivestimento ed altri come il Brasile siamo sempre soli
Per qualche volta riformista ogni tanto per fare un giro certo se l'ufficio ICE
Che
Indaffarato in tante una cosa però di fatto queste imprese sono
Allora credo che
Se naturalmente vorrà fare questo salto
Rendere più internazionale
Questa Provincia ma potremmo estendere il discorso da sistema Italia
Se è vero che queste cose contano
Beh credo che si possa direttore del lavoro non ne manca credo che gli ospiti una tavola rotonda che in qualche modo ricoprono ruoli istituzionali con un termine di di policy maker gli attori Attili
Possono dare un qualche contributo ma quanto chiavi di lettura ulteriore grazie
Grazie professore
Beh sì indubbiamente gli stimoli per la nostra è una chiacchierata
Investitori sono venuti parecchi ed è chiaro che ne abbiamo di fronte quel come relatori una tavola rotonda voi avete di fronte ad una prima sfida che è quella di identificare come possibile
Superare le così dette barriere invisibili che ci sono state raccontate dalla professoressa Moratti sulla questione
Dell'espansione le strategie sull'essere nostra impresa
E con la relazione del professor Busse invece abbiamo capito quanto appunto sia fondamentale il ruolo delle reti
è il ruolo della modernizzazione della finanza alla ricerca dei cervelli giusti per poter competere sui mercati sconosciuti per uscire insomma quel pionieri Simo che proprio di una certa come dire Antropologia dell'imprenditore verso una cosa più strutturata e più
Al passo ovviamente con queste competizioni internazionali due uguali che sono spietati
Quindi non sono certo che a questo tavolo verrà fuori contributo
Strategico del ruolo che possono avere le reti più o meno formali formalizzate rispetto a questo nostro tema cominciamo senz'altro con il dottor Giovanni Donato che ha del Ministro degli esteri di quattro
Beh e direi che immagino che sentano il professor Busse livelli impresa che la qualità dell'impresa importante perché quella che conta poi sulla destra all'impresa perché non va al sistema Paese
A lei forse sempre alle venuto un brivido dica la verità perché ci può dimostrare che non è così
Sì più che un brivido e cioè accolto colto il
L'invito un po'
Questo mio intervento anche a a chiarire quello che ruota della rete diplomatico-consolare all'estero in tema di internazionalizzazione delle imprese che vorremmo molto spesso poco conosciuto un po'dietro le quinte un ruolo che storicamente
Sempre stato in subordine rispetto a quello che l'attività il core business della Farnesina che ovviamente l'attività politica di politica estera
Tout-court
Però il ruolo che sta assumendo una una certa rilevanza soprattutto negli ultimi anni perché diciamo ho avuto un busto se fosse così possiamo dire nella nella scorsa legislatura quando il Presidente del Consiglio reso l'interim alla Farnesina disse che diplomatici dovevo smettere
Di fare attività conviviale dovevano mettersi a sostenere l'export con la valigetta e quindi la sua relazione agenti di commercio
In questa uscita diciamo anche divertente se vogliamo da parte del Presidente del Consiglio di allora c'era nascosto da parte di verità e in parte diciamo
Una parte da un parte sola della verità perché reticolati consolare da da sempre impegnata nella nell'approvazione del dell'export l'approvazione dell'assistenza alle imprese
Sicuramente in questa missione rifocalizziamo per l'attività in un'ottica di sistema Paese proprio perché
L'abbiamo sentito sia per gli interventi questa attiva che nella presentazione
Fatta poco fa dalla professoressa curato dal professor Bursi il la globalizzazione quindi la competitività a livello internazionale
è diventato in questi anni crescente e quindi richiede uno sforzo ulteriore da parte delle istituzioni pubbliche nel campo dell'interazione esazione delle riprese
Campa io credo che si è ampliato di basta misura perché se è una lo diceva bene prima il professor Bossi se prima
Modena export era sufficiente a coprire cioè l'idea dell'imprenditore che
Puntava sull'attività commerciale quindi di vendita delle proprie
Dei propri delle proprie merci poteva essere sufficiente a competere nel campo di nell'arena globale oggi bisogna essere l'interazione esazione ci impone di avere un un quadro a tutto tondo
Ancora di più lo è per un per chi è impegnato con il Ministro degli esteri a sostenere il sistema Paese nel suo intervento nella sua interezza stamattina si diceva che l'impegno deve essere partendo proprio dalla riflessione sulla legge Biagi l'impegno deve essere quello di
Lavorare alla modernizzazione del sistema Paese
è indubbiamente un impegno
Che deve coinvolgere tutti gli stili gli attori istituzionali che coinvolge il Ministero degli esteri
Anche nel nel specifico OCCAR un periodo della specifica attività della dell'interazione sociale quindi della crescita dimensionale delle imprese che
Un aspetto rilevante della competizione globale lo diceva il governatore Draghi nella sua relazione
Una propria della otto carente la sua prima relazione dal governatore che
L'internazionalizzazione delle che la crescita dimensionale delle imprese dipende anche dall'internazionalizzazione quindi dalla capacità delle imprese non solo di vendere all'estero ma anche di stare sui mercati esteri
Appunto il sicuramente il ministro degli esteri nel suo ruolo di sostegno all'internazionalizzazione aiuta la crescita dimensionale delle imprese così come
Aiuto
Come così come il Ministero impegnato in un non attività più ampia che quella dell'attrazione come lei ricordava prima l'altro della professoressa murate c'è
Ci invitava a riflettere anche sulla capacità del sistema Paese di attrarre non solo investimenti ma anche cervelli studenti e turisti aggiungere io
Perché e l'industria turistica industria molto importante per un Paese come l'Italia che continua a perdere posizioni rispetto i propri competitors
Io ringrazio appunto anche la la Fondazione Darko viaggi per l'invito e per l'opportunità che mi dà ancora volta di andare sul territorio parlare poi a una auditorio
Di giovani
Perché
Ed approfondire la conoscenza anche di una materia quella del diritto del lavoro
Che rimane utile al mio lavoro rimane utile perché diplomatico lo dicevo prima non è più il solo rappresentante del proprio Governo ma il rappresentante del sistema Paese lo in quanto è chiamato ad un'attività di né un soltanto di diciamo concentrarsi sulla politica estera strettamente intesa ma è chiamato a colare affrontare
Basta
Un'ampia gamma di temi di tematiche la ed in particolare quelle economiche
Quindi l'opportunità di discutere di come la il Ministro degli esteri sostiene il sistema Paese e la sua modernizzazione
Per entrare nel nel concreto ritornare quindi alla legge dalla legge Biagi o legge trenta le riforme del mercato del lavoro nella nel sarebbe lavorare a una serie di attività di attrazione degli investimenti esteri
Molto spesso ci capita di mi capita di dover affrontare quelle che sono le maggiori riforme che vengono fatte nel Paese proprio perché nell'esporre agli investitori esteri
Quelle che sono le novità Lelly motivi per cui dovrebbero investire in Italia ecco che la conoscenza anche approfondita di una legge come quella del mercato del lavoro e le riforme che sono state fatte diventa utile
Dire Corbinelli il grosso del lavoro della Farnesina nella rete diplomatico-consolare a sostenere l'internazionalizzazione è proprio rivolto a superare a sostenere le imprese a superare quelle che lardo la professoressa nell'atto definiva prima le barriere invisibili
Sicuramente l'attività di scouting all'estero nella individuazione di opportunità nella
Umile trivella nel fondo nel fornire delle informazioni dettagliate e specifiche per le riprese che sono interessati alla ai mercati esteri mi viene da citare così due delle due prodotti che come Farnesina mettere a disposizione tutte le imprese
E il prodotto un sistema informativo extendi a sulle gare d'appalto che assistere operativo che realizzano insieme alle cara l'Associazione camere di commercio estero e qui rappresentati dal professor Esposito
Insieme agli cioè la Confindustria
Un sistema appunto che permette
Alle imprese di avere direttamente sulle posta elettronica informazioni dettagliate sulle gare l'opportunità d'affari mi viene anche facile ricordare provoca la presenza qui del del relatore
Gran bella redattore Orioli del sei ventiquattro dell'accordo che ci lega al Sole ventiquattro Ore per il notiziario Radiocor Farnesina che si focalizza non tanto sull'opportunità quanto sulle
Sulle potuti sulle singole gare quanto sulle opportunità più in generale che vengono formulate che vengono
Ad aprirsi sui mercati esteri informazione che si accompagna ovviamente ad un lavoro molto più
Diciamo di lobbying se potremmo definirlo così per superare quelle che sono le cosiddette barriere non tariffarie autorizzazioni
Limiti all'importazione di tutta l'attività di contatto con le autorità
Del Paese in cui sono accreditate le ambasciate per superare queste queste vincoli grossi che trovano le imprese della loro sulla
Nella loro attività all'estero migliorerà citare proprio perché
Nei giorni scorsi letto asserire porto dall'Ambasciata per occhio come un Paese come il Giappone e la Corea per esempio presentano delle forti limitazioni all'accesso dei nostri prodotti a del agroalimentari
E quindi un'attività che è costante e quotidiana di contatti con le autorità in questo senso molto spesso diciamo il
Il la labili stretta proprio con con come parere anglosassone che gli italiani tanto non piace
Aiuta imprese anche di una certa dimensione a superare delle resistenze entrare dei mercati
Anche in quello dei servizi che se veniva posta la domanda prima cosa fa c'è alcunché quest'dove l'Alitalia di servizio dove
Una Bros azzurre una grossa impresa italiana che eroga servizi di ristorazione
A proprio grazie alla all'appoggio dell'ambasciata è riuscita a superare alcune delle difficoltà che la vedono
Che incontrava del presentarsi in un Paese in un un Paese europeo ancora dei servizi
Entrando invece in quello che nel campo dell'attrazione verso l'Italia perché l'internazionalizzazione dicevo deve essere intesa a tutto tondo non possiamo posso tanto cara e di export non possiamo soltanto parlare di delocalizzazione all'estero
Bisogna guardare anche alla capacità dell'ente di attrarre risorse dall'estero
Quindi quello che dovremmo generalmente rifiutato contrazione sostenuto entrata
Su queste anche su questo diciamo impegno il massimo anche perché
Dobbiamo dircelo proprio in tutta franchezza molto non è facilissimo
Attrarre dall'estero risorse del sud Italia meridionale perché l'immagine che l'Italia all'estero è quella di un Paese molto competitivo
Dicevo prima l'esempio del mercato del lavoro ma se ne possono fare tanti altri in tutta sincerità no
Lo sterzo delle ambasciate
Sicuramente in cui impegnativo intenso proprio perché c'è da rompere asseriva che di pregiudizi e di luoghi comuni che comunque si radicano ed è sempre più difficile a rompere i propri giudizi piuttosto che
Svolge un'attività di sostegno e quando si tratta di di export internazionalizzazione in uscita
Abbiamo lavorato stavo lavorando con Borsa italiana per nel campo dell'attrazione degli investimenti investimenti finanziari investimenti di portafoglio
Che hanno una valenza strategica importante proprio perché
Vediamo che il mercato borsistico italiano è un per un il mercato borsistico giovedì di un polmone per le imprese per il finanziamento alle imprese
Finanziamento che le imprese per trovare un però a quel discorso che faceva più andare a quella slide gracile che era stata esposta prima del professor Bussi sulle
Scarsa capacità delle imprese italiane di avere di concludo joint-venture con di partecipare quindi le imprese estere
Finanziamento che deve anche
Agevolato dalla da da altre diciamo enti strumentali con cui la Farnesina e le rappresentanze diplomatiche e sono in stretto collegamento fanno erette riescono quindi a agevolare l'attività delle imprese italiane come la Simest che una società partecipata
Vige una società privata partecipata
Dal Ministro del commercio internazionale
Restando all'Ideal all'attrazione sicuramente uno degli aspetti più importanti sta diventando quello del capitale umano state evidenziate anche le relazioni di di questa mattina
Il capitale umano
Su qualche su questo campo su questo per come Farnesina abbiamo cercato di individuare quello che poteva essere un un progetto pilota un progetto quindi di attrazione di capitale umano da replicare in altre circostanze
Che comunque adesso ci vede impegnati sull'India insieme la Camera di Commercio di Mumbai insieme all'ICE insieme agli molte università dove c'è ed eccellenze italiane come l'Università di Trento il Politecnico di Milano di Torino la LUISS
Diremo alla Sant'Anna di Pisa l'idea è quella di ad agevolare non solo
Le universitari che hanno appunto una
Che ammonta a master corsi di formazione di alto livello ma anche quello di offrire pacchetti di scalini partnership università imprese cioè gli studenti che dove viene aperta non solo i master ma anche il la possibilità di effettuare stage in azienda quindi rafforzando questa vicinanza questo collegamento fra le Università e le imprese
La Rete quindi ovviamente il
Il come vedete ho citato questo Lodari esempio che ho portato
Ho citato alcuni soggetti istituzionali preposti all'interazione sazio delle imprese ecco torna perché utile appunto a quella che era stata
La domanda iniziale ho citato liceo citato l'Associazione cadere commercio italiane italiane all'estero possono citate la Confindustria l'Unioncamere le università ovviamente ci sono anche le regioni che sono
Molto attiva sul terreno e l'internazionalizzazione ho citato tutti questi soggetti proprio perché esiste un sistema Italia all'estero esiste un sistema per rese che si sta strutturando sull'estrema
Ovviamente tutto c'è pone dei tempi di
E tempi un po'più lunghi perché ciò che ci unisce e non è sicuramente un vincolo gerarchico
E neppure un vincolo dicevo più di mercato che può essere legata non alla domanda dell'osso e l'offerta di di servizi
è un vincolo fiduciario lo dice primavera
Professoressa Porat ricordato l'importanza del capitale razionale fiduciario e sicuramente verso Esposito dopo
Interverrà anche su queste approfondiremo meglio di me questo tema il vincolo fiduciario che
Per un gap
Rischi che interessa appunto più bella nell'architettura istituzionale ma anche
Nel
Nella capacità del d'Italia era di fare sistema in Italia all'estero
Per molti e il vincolo il vincolo fiduciario ed è una precondizione e quindi in questa visione se vogliamo così definire un po'per si visti casse non c'è il vincolo fiduciario fiduciario siccome in Italia siamo convinti che non ci sia non si può fare sistema e quindi è inutile provare a farlo
Per altri invece una visione più ottimistica il vincolo fiduciario si crea si costruisce fattore che deve essere
Ricercato e quindi è possibile fare sistema è possibile fare coordinamento fra le reti sopra tutte al IMI dall'estero in Italia e fra l'Italia l'estero
Avviamento c'è comporta uno sforzo da parte di tutti nell'individuare obiettivi priorità comuni e condivisi e soprattutto nel cercare poi di mettere in pratica queste e di attuare queste priorità grazie grazie alle spalle
Non posso non chiederle
Lei giustamente ha parlato all'attivismo delle leggi
Doni ma le chiedo ma secondo lei ha senso che si organizzi la grande missione intera internazionale dell'Italia che sa in India in Cina
E magari dopo una settimana che ci sia la delegazione di imprenditori della regione Campania ma sugli stessi luoghi come un interlocutore che ha un miliardo e trecento mila abitanti
E che probabilmente non capisce neanche chi ha di fronte non c'è l'esigenza del maggior coordinamento è un tema questo Caldoro proprio qualche settimane AFAM
Il ministro Bonino avviato insieme al Ministero degli esteri
Un mio tavolo strategico sull'internazionalizzazione insieme alle regioni mettendo appunto attorno attorno al Governo tutti i Presidenti delle Regioni c'era il Presidente Errani proprio dell'Emilia Romagna c'era anche il Presidente Napolitano Bassolino
Sicuramente
Può sembrare un po'un fuorviante dicendo subito rispetto all'interlocutore c'è il problema è un po'l'interlocutore con cui ci si pone
Il problema non è tanto se la missione la Regione Lombardia viene dopo una missione di sistema fatta alla Commissione Confindustria dice così come pertanto se
La Camera di Commercio di del più possa dei lavori come accennavo propone una missione due settimane dopo a quella del organizzata magari dal Ministro del commercio estero insieme all'ICE
Il problema è un per il target quindi ritorna questo discorso che per la conclusione del mio intervento cioè
Se il target solo di versi esso gli obiettivi della missione sono focalizzati in maniera diversa allora il la vicinanza temporale il fatto che ci sono due missioni
Ci può stare se invece il target unico quindi si va a bussare per dirlo con parole CEA per semplicissima a bussare alla stessa porta se prendiamo dal Sindaco di Shanghai o dell'Autorità che gestisce
I fondi per gli investimenti a Shanghai cento volte in cento giorni chiudendo cento volte la stessa cosa con cento devo cento carcere centro voci diverse sicuramente non possiamo che screditare ciascuna delle voci se invece
Il target diverso allora ben venga la l'attività che va a rafforzare a creare il cosiddetto fermo atto in un certo senso cioè
Il continuum della Presidenza il continuo il un'attività e col veramente in questo caso si dimostra di saper fare sistema
Bene
Ora la parola professor Esposito diverse camere estero
Abbiamo detto quanto sia importante il contributo delle reti l'elemento fiduciario
Mentre l'assistenza anche che l'imprenditore presente molto quando va fuori chiaramente per evitare questo sassi solitudine di pionieri ISMU quindi vorrei capire qual è il vostro sforzo che cosa si può anche migliorare rispetto a quanto già accade
Se posso
Fare una una rapida introduzione diciamo l'argomento perché ne qui siamo tranquilli tra il Ministero dei trasporti diciamo di policy cioè quelli che sono chiamati in qualche modo
A dare delle risposte io volevo recuperare rapidamente il filo rosso di questa riflessione che di questa impressione di
Di alcuni giorni che un filo rosso che parte evidentemente la capitale umano questo è il il focus è perché il capitano male perché internazionalizzazione
Perché nel nostro Paese in tutte le realtà la ma è in particolar modo nel nostro Paese la nostra esperienza è un'esperienza per cui l'apertura internazionale il made in Italy ecco
è sostanzialmente basato sulle abilità del capitale umano
E questo è un elemento il capitale umano cui a sua volta tradizionalmente nel caso del made in Italy si è sostanzialmente basato sulle caratteristiche le abilità dei territori da qui la distrettualizzazione insomma qui ci sono due nomi che vengono evocati già questa università al più è sicuramente uno di Marco Biagi e siamo nella sua della Fondazione Anna dedicata
E l'altro per quello di Sebastiano Brusco insomma che sulle tematiche
Diciamo che in esso capitale umano lavoro lavoro creativo distretti territorio diciamo a
Ha scritto delle ascritti a diffusa anche in termini di interventi di e di politica aspetti di di notevole interesse
Perché voglio partire da questo da questo elemento perché alla fine
Stiamo parlando di globalizzazione ma la globalizzazione che cos'è se non
La capacità di connettere territori locali con altri territori locali in un contesto globale sostanzialmente questo
E come si fa questa candidatura è stata fatta in Darfur fanno gli altri Paesi
Ma fanno attraverso addetto alla professoressa mirata verso delle reti di conoscenza
Tant'è vero che le barriere che si incontrano sono sempre più barriere di tipo informale
Sono sempre più delle delle barriere che riguardano la capacità o l'incapacità di collegarsi di far transitare questo flusso informativo di conoscenza di abilità
Tra impresa in un certo contesto intrisi di un altro in altro contesto non a caso
Non a caso professor Bursi quando ha individuato limiti che si incontrano
Del realizzare attività di investimenti diretta all'estero al primo posto c'era
La difficoltà di reperire risorse umane qualificate quindi diciamo questo aspetto è un aspetto che inclusa incrocia la riflessione
Che tipo di viabilità ecco noi qui ritorna la missionaria per strada prese Stamira
A me piace farla la napoletana avendo noi viviamo spero s'intesta abbiamo a abbiamo mirando murate che mi sembra un po'più
Un po'più italianizzato magari un altro allora
Io la la questione fondamentale che
Qui abbiamo siamo siamo in sede di un complesso di di reti di relazioni abbiamo una
Un capitale umano che ha fatto il successo dei nostri stretti e il capitale umano delle abilità
Lo conosciamo il capitale umano è andata avanti sull'innovazione incrementale che è stato il successo di questo Paese non mi soffermo qui lo concetto innovazione
In verità questo tipo di capitale umano molto bene coerente con la una Inter Lazio sulle mercantile come
Era un capitale che si diverte si rivela inadeguato a una modalità di relazione di interazione più ampia che passano più soltanto del rapporto locale reti corta ma
Che richiede invece l'interazione piante su conoscenze e competenze capacità di creare reti distributive fare attività di collaborazione internazionale sono nuova frontiera che indici il capitale umano che
Dalle stesse mura
Allora la benevolenza di richiamare alcune cose che alcune note che ho fatto nel passato ha chiamato capitale di relazione allora il vero messo punto critico e allora il nostro capitano di relazione il che è la dichiarazione che viene accumulata all'interno dell'impresa
Che un capitale più facilmente sedimentabili anche per dimensioni da parte di imprese più grandi più difficilmente sedimentabili da parte dell'impresa Picco allora
Nella misura in cui il capita dilazione manca
I distretti si chiudano e quindi non
Non danno più quel potenziale competitivo che era quello del del passato si riesce difficile collegarsi con quelle che sono le le reti lunghe diciamo sui mercati internazionali quindi sostanzialmente diciamo
Si inizia ad avere difficoltà e Degas per il processo di internazionalizzazione
Ecco ma questo capitale di relazione in un paese come l'Italia che un Paese diverso da tutti gli altri curioso alla fine per
Vorrei sottolineare questa nostra diversità mi spesso utilizziamo delle chiavi di lettura
Che ci vengono fuori dall'esperienza degli altri Paesi sotto diciamo un'Italia diversa se l'Italia un Paese diverso allora bisogna fare i conti con questa diversità e non negarla
Ma valorizzarla questo questo va detto sarà chiaro tra forse più chiaro tra un po'
Perché legale un Paese diverso
Ed è un peso diverso per numerosità di soggetti che si muovono sull'estero
Centonovanta cinque mila imprese che esporta
Ci si va beh ma esportano poi ci sono il sessanta per cento milioni settantacinque mila euro benissimo vero ma abbiamo una fetta enorme di impresa che si muovono sulle stringata l'abbiamo fatto un conteggio considerando quello che esporta
Considerando quelle che importano perché importare bene e altrettanto importante che esportare bene dell'importazione non solo con la strategia è un aspetto importante quelli che avrebbero potenzialità di esportare
Alla fine arriviamo a quattrocentosettantacinque mila impresa
C'è
Diciamo che una dimensione imprenditoriale complessiva di un Paese medio europeo sostanzialmente la dimensione integrale complessive delle imprese che si collocano sui mercati internazionali devo tante imprese
Tante imprese che ci stanno poco sui mercati internazionali perché il venticinque per cento di quello che esporta in un anno nell'anno successivo non lo fa e questo perché ha una caratterizzazione come dire tattica chiamiamola
Di approccio o non strutturato
Abbiamo tante imprese diffuso e quindi sul territorio anche se in maniera eterogenea Mezzogiorno scendono non mi soffermo
Molto concentrata invece in alcuni territori se è vero che il trentacinque per cento del made in Italy e lo fanno i distretti e quindi lo fanno centocinquanta realtà territoriali del Paese molto colto concentrato
Allora questo sono diversità strutturali
Sono diversità strutturali la politica di intervento i soggetti che lavorano sulle politiche di intervento devono tener conto in altri termini questi aspetti indicano che c'è una multidimensionale Rita chiamarla così
Delle politiche di sostegno per l'internazionalizzazione che una multinazionale molti di mentalità che deve essere che deve essere sicuramente sconsiderata
Penso che sicuramente considerata tenendo presente che se noi siamo un Paese diverso per struttura produttiva
Siamo anche un Paese diverso rispetto ad altri per soggetti che possono dare un contributo dico tra virgolette originale
A sviluppare o a supplire temporaneamente inattesa sviluppa quel capitale di relazione di cui ho detto in precedenza
Cosa voglio dire
Le operazioni diciamo di internazionalizzazione vale più semplice e più complesse diciamo si possono
Classificare per un diverso contenuto di rapporto fiduciario nel caso dell'acquisto e vendita per l'apporto di c'era molto basso
Nel caso invece di un'operazione di operazioni di collaborazione internazionale ha diritto di gente in giù la necessità di avere un contenuto fiduciario della controparte e molte
Ma mano che aumenta diciamo la complessità della prestazione aumenta il contenuto fiduciario della sostituzione aumenta la capacità di agire quello chiamato io capitale di relazione imprese
Ora
Lo abbiamo Italia molte reti fiduciari
Cioè meno molte reti che non hanno gli altri Paesi
Che possono essere utilizzate per colleghi supplire anche temporaneamente a questa carenza o alla capacità di sviluppare su capitale di relazione all'interno dell'impresa
Abbiamo ad esempio le medie imprese su cui non mi soffermo ma che stanno date possono dare a certe condizioni un contributo in questa direzione dopo il vomito
Abbiamo i Consorzi che sono tipicamente delle strutture ipotesi cioè
Abbiamo le Camere di commercio italiane delle istituzioni che hanno come compito quello di dare a questo tipo di
Disservizi verso
L'aumento del capitale di relazione
Abbiamo le reti etniche imprenditoriale
Vacca professoressa misura a evidenziato anche da un punto di vista econometrico quanto spiegano le reti etniche imprenditoriali
Abbiamo le Camere di commercio italiane all'estero che partono che nascono alla matrice etnica imprenditoriale poi si trasformi poi sostanzialmente in istituzioni di nazionali per fornire servizi che oggi sono
In quarantotto Paesi con centoquaranta presenze sul territorio allora questi sono soggetti che d'Italia sono gli atti differenziare rispetto a quelle a quelle di altri Paesi allora
Se è vero che noi abbiamo questo gatto diciamo di
Capitale umano che serve per relazionarsi con l'esterno che rappresenta il fulcro il processo interno affermazioni se è vero che siamo un Paese diverso se è vero allora che abbiamo una serie di reti sul territorio
Qui arriviamo alle politiche di promozione
Il dibattito che in genere si fa anche nel nelle parole del nostro moderatore ma
Ma quanti soggetti fanno internazionalizzazione questo era un po'la
E in genere noi sentiamo dire ce l'ha le imprese vogliono un solo interlocutore questo è anche la l'aspetto Ri.Rei tradizionali ora io io credo che le imprese Mogliano un solo interlocutore ma che il problema di organizzare la molteplicità degli interlocutori specializzati spetta invece alla alla politica di intervento cosa voglio dire
Voglio dire io l'ho mai visto esperienze di successo nel nostro Paese di soggetti che
Dice questo oggetto fa tutto lui
Integrati verticalmente ha il nostro un'altra delle diversità del nostro Paese e che l'integrazione verticale non ha mai funzionato non ha funzionato nelle imprese
E di verità non ha funzionato ed anche l'istituzione di tutte le volte che si è voluto fare integrazione verticale fondendo enti
Abbiamo degli casi da manuale di insuccesso
Se il nostro paese articolato ad un'unica dimensione per poter raggiungere le imprese
Secondo i loro potenziale sul territorio dalla lettura della rete utile
Una rete articolata di soggetti pubblici e anche di soggetti privati perché qui abbiamo
Decreti che ho citato prima di me di tipo fiduciario sono riti che si muovono sul duplice versante diciamo del mercato e del PUC
Allora ne abbiamo oggi un problema di specializzazione di queste
Perché è innegabile che ci siano delle sovrapposizioni però
Per rispondere alla domanda di quale politica di intervento e con quali soggetti io credo che sia molto più produttivo questo momento nel Paese seguendo quelle che il nostro modello di sviluppo
Di prendere atto del fatto che esistono molteplicità di soggetti
Ognuno dei quali può dare un proprio spaccato specifico all'azione diciamo di crescita sono internazione dazio non pago contributo specifico ad aumentare a supplire a quel capitale di relazione che manca all'interno dell'impresa
Per quanto riguarda le cave di commerci dall'esso evidentemente il nostro contributo specifico quale con lo spirito è quello di favorire presenze stabili sull'estero quindi in primo luogo di assistere in pristino accordi e collaborazioni che sono mostra immediatamente successivo
Rispetto all'attività di interfaccia ed azione mercantile
E poi fare aiutarle a fare quello scouting di opportunità che veniva fuori già dalle due relazioni
Iniziale per cercare di ridurre i rischi tenendo presente appunto ad una nostra caratura diciamo di soggetto fiduciaria base imprenditoriale per di tipo istituzionale perché pienamente inserito all'interno del del sistema istruzione
Allora e qui vorrei vorrei concludere
Io credo che un approccio effettivo per fare in modo che le imprese possono avere un interlocutore comunitario più per introdurre univoca l'approccio che l'approccio di squadre abbiamo più soggetti campi specialità
Valorizziamo queste specificità
I diversi soggetti
Facciamo in modo che le invasioni di campo siano i il minor numero possibile voglio dire riduce eliminiamo le sovrapposizioni dobbiamo guardare alla alla realtà quale che essa ecco
Quindi facciamo in modo che ci sia una maggior maggior collegamento da questi oggetti
Chiediamo ad alcuni soggetti pubblici cosa che sta venendo fuori però anche dal punto di vista delle Regioni di funzionare da soggetti di garanzia perché
In altri termini creiamo una squadra di promozione in cui ci sia ma qui il dottor Donato ha detto molto bene ci sia un disegno unitario internazione osserva tra soggetti pubblici la possibilità di inserirsi in questo disegno di tale
Da parte dei diversi soggetti
Pubblici o di mercato perché un altro dei problemi che ne abbiamo in questo momento in Italia che molto spesso
Ci solo che di soggettivo che potrebbero tranquillamente fare a meno dei soggetti pubblici
Che invece
Utilizzano i loro servizi e molto molti soggetti privati
Che invece avrebbero bisogno di soggetti pubblici e proprio a questo momento non sono considerati interessanti in realtà presteremo utopia
Gran parte dell'universo delle piccole imprese non voglio delle micro imprese non è considerato particolarmente interessante perché difficilmente raggiungibile
Perché non è pensabile nei confronti di questa impresa e di fare un bel servizio punto-punto ma vanno anche legate
E per non dico accorpate vanno
Hanno aggregato
E molto spesso quindi noi abbiamo questa questa relazione in cui molti soggetti che potrebbero accede al mercato non ci riescono perché sono consapevoli interessanti
E lì ci sono molti soggetti che già cielo al mercato che si trova lo destinatari invece di un'ulteriore attività di servizio di cui potrebbero probabilmente fare a meno
E allora e qui realmente concludo specializzare le reti italiane all'estero la significa fare in modo che le reti italiane soprattutto quelle pubbliche
Più che dedicarsi in prima battuta fare servizi si dedicò nera ad aggregare impresa perché sul territorio italiano che vanno aggregate interezza
Per poi farsi che sull'estero queste impresa e mi riferisco evidentemente alle piccole possono arrivare in condizioni molto migliore questo migliori per fare il fare cosa
Io credo che in questo momento andina evidentemente di grandi scenari Paesi ne abbiamo bisogno di
Molte meno omissioni
E molto più attività posto emissione
Cioè al di là dei grandi mercati la missione all'estero a crei una strada rappresenta un momento di affermazione forte
Di un Paese ignorata ma il problema che noi abbiamo che una volta che imprese capito che esiste un mercato e quello di fare in modo che a certe condizioni rimanda su questo mercato
E allora tutta la struttura di servizio sull'estero probabilmente il si deve dedicare a quelle attività che mi diciamo di radicamento allora spostando anche risorse perché voi
Ripeto anche i numeri ho detto prima Governi diversi dai non è andare all'estero
E a rimanerci
Ecco io credo che se noi ci orientiamo in questa direzione in un discorso che è molto complesso riusciamo attenere lei insieme le diversità le complessità del sistema italiano
E soprattutto riusciamo ad approvare avranno a seguire un approccio come dire vorrei dire posto fordista nel sistema di promozione che consente anche di valorizzare quegli a tutte quelle reti fiduciari di cui disponiamo
Gli altri impresa invece altri Paesi invece che pure competere con loro di cui altri Paesi che pure competono con voi non dispongo quindi di fatto rappresentano dal punto di vista promozionale queste reti una vantaggio competitivo da utilizzate
Per migliorano sta presenza su e nella nostra permanenza sui mercati internazionali grazie
Grazie professore
Lei non trova che ancora punto non abbiamo parlato io ti fiduciari ieri queste cose abbastanza anche materiale sofisticate ma spesso si dimentichi
Nel trattare il tema dell'internazionalizzazione delle imprese di quanto sia fondamentale per esempio punto strutturare
Una finanza dedicata o meglio ancora una struttura distributiva delicata per esempio delle strutture distributive del made in Italy parla mai nessuno ma io credo che finché non potremo prodotti ma non nessuno si procura poi di stabilire delle reti per distribuirli sarà sempre un handicap strutturale non crede si IRE Alterio problemi sono collegati perché una struttura distributiva chiede finanza
Nel senso che
Per incantare all'espansione produttiva dedica allora è evidente è che se ne vogliamo avere uno sforzo più forte diciamo volessero abbiamo lavorato né su questi buchi
Questa è una un antico problema
Il problema è che soltanto alcune grandi realtà possono a dire la propria struttura distributiva allora lo possiamo avere un doppio step Peppino steppe
Lavoriamo favorendo facilitato chi aggregazioni di imprese possono fare accordi con strutture distributive di altri Paesi e questo è il primo step per consentire come dire
Evidentemente lo sta perché probabilmente passa anche per un marchio ombrello da parte di questa impresa non c'è il secondo step per cui
Possono accedere evidentemente igiene stretti accedono appare molto più grandi che si realizzano una propria struttura distributiva nell'uno e nell'altro caso
La politica di internazionalizzazione richiede finanza perché anche per fare l'accordo evidentemente
Richiesto un minore impegno finanziario per fare la propria struttura distributori e sul maggiore impegno finanziario quindi la finanza rappresenta il supporto vie di entrambi miglioramenti
Perché l'opera non si profila per un motivo
Perché
La finanza dapprima dovrebbe seguire il Progetto lingue a collegarsi
Soprattutto quello di accordo e collaborazione per surplus debbo dire manca anche il progetto cioè
Ci si ferma la vendita e non si riesce a prospettare poi il progetto relativo della fase post medio di presenza stabile sul mercato
Grazie
Professor Pava
Da le gioca in casa qui chiaramente dire che il momento di di approcciare il tema del del del capitale umano in senso stretto e ruolo dell'Università per l'appunto rimanendo sempre nella chiave di lettura e l'internazionalizzazione delle imprese come sistema Paese è evidente che il ruolo
Principale di promotore capitale umano nazionale anche internazionale spetta per l'appunto le università quindi
Che parte intendete gioca
Il suo
Grazie Mario
Ci sono colgo l'occasione di questo suggerimento di alta
Apparentemente Rosa università sembro un ruolo secondario in questo tipo di discussione in realtà penso che sia uno invece un nuovo importante perché da molto inferiori stati fatti
Cioè la centralità del delle risorse umane qualificate quello che ho richiamato e che ora la somma le qualificate vengono fondamentalmente formate all'interno dell'università poi quando queste entrano nell'impresa
A fino alla loro capacità le loro competenze però certamente la base fondamentale di formazione di nell'università ora
Qui siccome si parla di internazionalizzazione la competenza difficile da datata formate e la competenza di chi
Conoscere le il nostro Paese conoscere degli aspetti fondamentali della nostra economia
Conoscevo all'idea diciamo gli aspetti culturali di comportamento del del nostro Paese però anche una conoscenza approfondita delle norme delle regole di comportamento gli aspetti relativi
Alle istituzioni e alla cultura degli altri Paesi quindi
La persona che serve l'intero nell'internazionalizzazione una persona che appunto conosce sia il Paese da cui provengono iniziative in questo caso l'Italia sia il Paese dove poi si approva con queste iniziative quello poi
Ora quindi la figura centrale la figura che conosce entrambi i mondi in altre parole
Credo che la presenza credo che da questo punto di vista le gli studenti stranieri
Cioè gli studenti che si formano nel in un Paese
Nelle varie discipline da quelle diciamo di tipo scientifico ed avrà quelli di tipo economico anche altre discipline
E che decidono di rimanere nel nostro Paese o tornare nel nostro Paese sono le figure che in qualche misura hanno connaturate loro formazione e la conoscenza di entrambi i mondi e quindi possono svolge un ruolo fondamentale
Nel rendere operative le reti che poi l'impresa è che perché poi le imprese mettono in atto
Credo che ci sia una risorsa strategica diciamo fondamentale per le imprese e quindi universitari mi chiamata direttamente a a giocare a diciamo a giocare il proprio ruolo
Ora se guardiamo in realtà i dati che riguarda il sistema universitario italiano la situazione veramente indietro e quindi possono parola anche troppo dolce
Ci sono circa adesso ci sono circa tre milioni di studenti cosiddetti internazionale cioè studenti che
Sono cittadini di un Paese decidono di andare a studiare in un altro Paese tre milioni
Nel nel settantacinque questa istruiti internazionali erano seicento mila quindi c'è stato un enorme aumento di studenti internazionali e in particolare questo normalmente è stato negli anni negli anni dal due mila in avanti ritmi crescenti
Tre milioni su una cifra enorme anche perché il grosso di questi studenti su studenti che vanno a fare corsi
Post grave ti privano fare corsi diciamo specializzazioni o di dottorato di ricerca in tutto il mondo di questi tre milioni di studenti quarantacinque per cento sono asiatici
Provengono dall'ASI in particolare il quindici per cento sono cinesi il sei per cento indiani
E queste molto importante perché mi ha indotto realmente in questi Paesi hanno un una forte dotazione di capitale umano hanno spesso una buona formazione di tipo tecnico nelle nelle scuole medie superiori sono molto motivati e in genere
Riescono ultimamente tutti i testi che ci sono di capacità scientifica ma se ematiche o di applicazione che si fanno a livello internazionale quindi sono un bacino diciamo di utenza dell'università molto pregiato perché notevoli sulla capacità che loro hanno
O dove vanno questi studi è giusto tre milioni di studenti il
Il ventidue per cento di questi va negli Stati Uniti
L'undici per cento va nella in Gran Bretagna e il quattordici per cento di questi va in una serie di Paesi che parlano
Perché parlo inglese quindi Australia Canada Nuova Zelanda e sono Paesi dove la componente straniera sta crescendo moltissimo negli ultimi anni
Ora voi potete rilevarli questi Paesi perché son Paesi che hanno degli ottimisti strutture universitarie come vero e poi perché parlano inglese intatta la cosa sorprendente che
Anche Paesi europei simile all'Italia in particolare la Germania la Francia
Hanno una quota di questi studenti molto elevata in particolare la Germania il dieci per cento di questi Paesi di questi studenti internazionali la Francia il nove il dieci per cento
L'Italia la Germania la faccia e molto interessante prima perché son Paesi simile all'Italia secondo perché su un Paese dove non si parla inglese quindi gli studenti vengono attratti
Perdere specifiche politiche questi paesi gli atenei di questi Paesi fanno e poi perché c'è un'attenzione generale diciamo alla
Al dell'istituzione di questi Paesi ad attrarre questi flussi
Ora se guardiamo l'Italie petto ventidue USA undici per cento Gran Bretagna dieci per cento Germania e Francia l'Italia appena il due per cento di questi cattura
Ah per il due per cento di questi tre milioni di studenti internazionali che una quota molto bassa e certamente molto più bassa del ruolo che l'Italia
Che il del ruolo che l'Italia a
Tra i Paesi più avanzati del mondo
Se lo poteva abbiamo ad esempio il numero di studenti stranieri sul totale degli iscritti
In Italia questo sono circa il due virgola sette per cento mentre in paesi anche piccoli come il Belgio dove sono il dieci per cento la Svezia il nove per cento la Danimarca l'otto per cento
Per parlare della Germania la Francia che sono tra l'undici il dodici per cento e la Gran Bretagna il sedici per cento penisola
L'Italia che come percentuale di questi studenti mi ha davvero pochi
Ora perché sono importanti questi questi
Questi studenti sono importanti perché esistono diversi studi dell'internazionale che mostrano come
Del più alte la componente di studenti stranieri maggiore la e la per la capacità che i Paesi hanno appunto di tesse le relazioni e commerciali di investimenti diretti esteri con i Paesi da cui provengono questi paesi la pepate comprensibile se in un un laureato uno che ha fatto un corso di specializzazione in in un Paese va a lavorare in un'impresa di quel Paese è possibile che quando li quell'impresa decide di globalizzare assi di andare in altri Paesi sono tipo la risorsa umana per creare rapporti commerciali o di investimento esattamente con il Paese
Di provenienza della risorsa umana che e dentro l'impresa e quindi per esempio se le nostre imprese parlo del nostro territorio avessero studenti indiani o cinesi che hanno studiato le mostruosità e possibile che questo faciliterebbe
I rapporti commerciali di scambio produttivo di investimento con queste in queste realtà economiche molto importanti
Questa Regione per quei Paesi europei in particolare
Stanno investendo risorse molto molto forti nella formazione e l'attrazione di studenti stranieri
E ed esistono delle delle agenzie nazionali di questi Paesi che hanno un ruolo formidabile
Per esempio alla Germania a un'agenzia che siamo alla data detto l'italiano ma insomma è un acronimo che un partito andrebbe detto così
Che all'Agenzia fondato invito duecentoventicinque hanno quattordici filiali in tutto il mondo
E quarantacinque uffici regionali in agenzia fatto di consorzi di università che promuova con il sistema universitario
La folla Francia alle due trans che ha dunque è presente in ventun Paesi in quattordici lingue locali procederanno la Svezia e Olanda Finlandia Danimarca Norvegia l'Austria tutte hanno cosa Cinzia e con l'Italia
E l'unico Paese avanzato d'Europa e paesi europei o diciamo che la vecchia Europa che non ha un'agenzia di questo tipo non esiste
Che io sappia dalla dal dal dal Ministero pubbliche delle dell'università neanche l'intensità la palese non esistono progetti di fare sintesi di questo tipo questo molto importante perché queste creano il canale di attrazione di questi studenti creano un canale informativo
Che gli studenti possono utilizzare per iscriversi ai nostri ai nostri programmi di studio e creare appunto quel Risorse umane qualificate che possono giocare un ruolo fondamentale nell'internazionalizzazione scatole che contano molto anche le strategie dei singoli atenei
Non a caso se noi guardiamo uno spaccato degli atenei italiani
Nella capacità di attrarre studenti stranieri in testa ci sono atenei grandi e piccoli che hanno strategie attive di attrazione presepio la percentuale maggiore risulti stranieri in Italia ce l'ha se non sbaglio Siena
Dal sei per cento quasi il sette per cento di studenti stranieri seguita da Trento che ha sempre ce ne sono teneri Landi circa quello di Modena sorgano strategie attive di attuazione
Quindi accordi che anche che fanno con Paesi pagare con Paesi asiatici ma non solo anche dell'Est naturalmente
E strategie di convenzione con con atenei che stanno altri Paesi appunto per favorire l'attuazione poi viene la Bocconi che ha il cinque per cento esempi stranieri cinque sei per cento ma la media italiana appunto del due virgola otto per cento quindi
C'è una difficoltà da parte degli atenei a fare queste politiche la difficoltà che ha radici antiche però ecco questa diciamo ha consapevolezza credo dell'importanza del degli studenti stranieri come risorsa anche per l'internazionalizzazione credo che debba spingere sia i singoli atenei che i decisori politici per o nazionali particolari Ministero del degli esteri e della
E dell'università a a creare le reti di supporto le agenzie che possono consentire
Che possono consentire flussi consistenti ristretti straniere soprattutto stucchevole non si ripete stranieri
Dalle aree economicamente interessanti perché se guardiamo
Questo ed esteri sono in Italia la stragrande maggioranza in realtà viene da Paesi molto vicini ci viene dalla
Dall'Albania dalla Croazia Dallas dalla Serbia dalla Grecia cioè viene da Paesi che hanno in realtà un interesse anche imparare per esempio l'italiano ma è pochissima la componente di studenti stranieri che viene da Paesi
Che hanno un nuovo strategico ed economico molto importante
Come in particolare quelli asiatici e questo spiega perché alcuni
Appartiene come lo riproponiamo quello di di Trento o la Bocconi stessa cerchino di attrarre studenti sotto selezionando anche i paesi più interessanti dal punto di vista dal punto di vista delle multe della dell'importanza economica delle relazioni commerciali
Sono io volevo
Inserire questo dibattito ponendo questo aspetto che secondo me e importante sollecitando appunto
La l'individuazione di politica a livello locale le atteneva a livello nazionale per
Rinvigorire l'attuazione l'attrattività del nostro universitario nei confronti degli dei Paesi interessante a questo punto di vista giusto per avere più studenti stranieri grazie
Grazie professore
Due mila uno spaccato ahimè drammatico purtroppo
A volte si ha la sensazione che il primo errore strategico e fa nostro Paese quello di non aver valorizzato la lingua come primo grande a tutto il made in Italy obiettivamente forse il miglior prodotto che abbiamo forse l'italiano palpabile sarebbe anche abbastanza vendibile nel mondo essere sinceri
Se non sbaglio tratto c'è una grande rivalutazione della lingua come lingua colta anche i Paesi anglosassoni ma non è sufficientemente
Rimaniamo ai temi dell'internazionalizzazione in senso stretto sarà la prova voluta dal fondo Spadaro che
Fa parte la Federazione internazionale delle imprese italiane
Lui non farò una domanda ma dirò semplicemente di raccontarci farà la sua esperienza perché
Prima naturalmente abbiamo fatto una chiacchierata preliminare ce l'ha raccontata io credo che sia molto indicativa di
Come a volte effettivamente la Rete dei che che che interagisce con i temi legati all'inflazione generazione delle imprese sia
Poco conosciuta obiettivamente poco razionalizzata sia poco scoperta anche io credo che l'esperienza ci racconterà adesso
Il dottor Spadaro sia molto importante per capire come funziona questo mondo del made in Italy tre
Grazie al dottor opinioni
Faccio
Parte di una delle due componenti della categoria che
Il sul micro e il centro di questo di dare dibattito sull'internazionalizzazione grossi all'impresa
Appositamente dico una delle due componenti all'interno delle imprese perché l'altra componente che è inscindibile intimo non dimenticano i LEA non accanto all'avvio del Sole lavoratori dunque gli imprenditori e lavoratori
Che sono il focus
Del problema di andare a operare globalmente
Ho apprezzato
Moltissimo l'Inter tutte gli interventi in particolare lo capirete fra qualche minuto l'intervento dalla professoressa murata
Vi racconterò come come mi ha suggerito il dottor Orioli un attimino chi siamo ENI da dove veniamo
Cinque anni fa negli Stati Uniti in acque è un struttura all'inizio un attimino come club d'impresa che iniziò a rimanere imprenditori italiani o imprenditori di matrice italiana o imprenditori che semplicemente erano legati all'Italia
Attraverso il loro retaggio allora background culturale imprenditoriale caratteriale linguistico
Questa struttura molto velocemente sia largo ad altri Paesi cavalcò quello che è oggi l'impianto degli imprenditori che tramite l'in materia di immigrazione
Che tramite un'immigrazione lontana quella nata cento anni fa ma anche un'immigrazione molto più recente magari nata dieci o quindici anni fa sulla spinta finanziario tecnologica si è allargata in più di cento Paesi creando un rette
Che non sa di esistere e che lo sa in tantissimi casi nemmeno quale potenziale valore può avere nell'aggregazione di una componente comune
Questi imprenditori
Iniziarono a parlare fra di loro iniziarono a conoscersi in
Cominciarono a fare rette molto semplicemente
E nell'arco di pochi anni nell'arco di due anni e aprirono una decina di punti di riferimento in altrettanti paesi
Aggregando svariate centinaia di strutture collante una netta e con un
Visione
La metterà quella di creare dei punti di contatto dei punti di
Interesse comune fra imprenditori faccio sempre l'esempio
Banale ma pur sempre indicativo dell'imprenditore che fa immobili in legno in Italia che va incontrare gli suoi colleghi e all'estero
E riconosce per la prima volta e va incontrare il produttore che produce legna all'estero fa incontrare il Polo il distributore di immobili all'estero
In una maniera molto banale se aggiungete una tavolata se aggiungete qualche buon bicchiere di vino e date tre o quattro ore di tempo a imprenditori che hanno all'interno del loro DNA ancora la cultura di fare impresa
Molto semplicemente la fine della serata avrete con ogni probabilità due o tre idee nuove di business due o tre rapporti di vista su nuovi due o tre rapporti di
Affari di Joan querce nuovi e magari un pochettino di affari creati
Una cosa molto semplice molto banale
Questo l'abbiamo allargato l'abbiamo
Strutturato a livello internazionale
Tre anni fa siamo abbiamo trasferito quest'idea nata negli Stati Uniti come vi dicevo
Tre anni fa l'abbiamo trasferita in Italia nel Veneto
Su invito di una delle componenti di Confindustria
E dopo pochissimo tempo di fatto settimane siamo entrati a far parte di Confindustria come una delle strutture collegate
Sostanzialmente siamo diventati all'interno
Di Confindustria la struttura che aggrega gli imprenditori di matrice italiana che operano all'estero la territori all'estero
Ci siamo dati come vi ho detto due mette creare contatto
In una bandiera molto banale e altrettanto anche molto difficile perché la vogliamo tenere banale non facciamo grandi missioni non lo facciamo
Simposio lo facciamo grandi tavole rotonde cerchiamo molto semplicemente di connettere necessità e opportunità in una maniera molto specifica
E lo facciamo all'interno di una visione che poi nata dalla necessità aggregata mi spiego
Con l'andare del del tempo del nostro operato abbiamo iniziato a scoprire delle cose di nuovo molto banali non è solo l'Italia che ha un problema di globalizzazione
Il problema della globalizzazione di tutti i Paesi del mondo
La stessa Cina
A un problema di globalizzazione e non è che l'ha risolta semplicemente perché esistono un milione o un miliardo e trecento milioni di cinesi sono semplicemente tanti ma non è stato né concettualizzare attorno e organizzato
Gli Stati Uniti che sono per definizione del Paese sempre all'avanguardia nell'ambito
Del commercio della finanza dell'industria non hanno
Trovato soluzioni allo alcune società molto grandi
Che sono società planetarie ma la piccola e media impresa americana
Senta nazionale vuol dire che sporta dal Texas alle Brasca o spavalda darla florida alla California e vi assicuro che si esporta da fuori dalla California e pesantemente internazionale
Esiste oggi una concettualità di globalizzazione esiste un problema di
Approccio al mercato
Quello che ci è stato richiesto ma mano anche perché svariati dei nostri colleghi imprenditori era allora solo vicini
All'istituzione e Governi dei Paesi nei quali noi operiamo e ora di iniziare a
Codificare dei linguaggi comuni non solo a fare un collegamento quanto quando il mitico imprenditore che fa il mobile
Nel Veneto collegarlo con il collega distributore dagli Stati Uniti e possibilmente con metterlo al fornitore di legname rumeno
Ma il segnale anche fare un'opera di traduzione
E di
Accompagnamento culturale
Fare sostanzialmente e anche qui cito un esempio banale ma che vi dà un'idea al meglio di quello che ci viene richiesto quando voi firmate un contratto
Con l'azienda cinese
Prima per un pezzo di carta abbastanza banale l'inizio di una trattativa una
Articolate dichiarazione di intenti ma non è onestamente molto di più
Quando poi firmato un contratto con l'azienda americana vi vincolate legalmente
Avete tutte le chance se delle cose vanno male di esempi colorati potentissime dispute legali in cui rischiate concretamente specialmente se siete presenti negli Stati Uniti perché il contratto impatto
In un sistema
Che
Molto deciso a fare applicare i patti
Si è firmato un contratto in Italia teoricamente avete esattamente la stessa impostazione americana
Perché l'Italia un Paese costruito sullo stesso schema peccato che se poi ci sono dei problemi dovete aspettare vent'anni per risolverli di conseguenza di fatto avete anche sulla per un patto ma non siete in grado di poterlo vedere onorato
Perché i tempi sono assolutamente
Non adatti omogenei per essere applicabili in un concetto di mercato
Tradurre queste necessità oltre che a
Tipicizza azioni e di linguaggio corporeo di di lingua stessa di carattere di carattere
è diventato un attimo dalla guideline che ci viene richiesta oggi non solo dai nostri soci colleghi imprenditori ma anche da enti governativi che lo stanno sentendo come reale problema
Mi spiego il muro dei problemi oggi rendono allo Stato Federazione oggi a stretto dei degli accordi con il Governo cinese col Governo messicano con il Governo venezuelano col Variati
Governo e tre i camici deve semplicemente richiesto di
Tradurre linguaggi commerciali tradurre in linguaggio imprenditoriali per renderli capirmi lì e per ottimizzare in termini di tempo e di efficace l'azione commerciale stessa
La piattaforma dunque che noi abbiamo
Impostato è fatta di queste due componenti quella componente di congiunzione gli imprenditori
Che in Italia e cavalcata tramite
Una
Omogeneità di lingua di cultura di storia
In Spagna tramite altre cose in Messico tramite una forte identità nazionale in Cina da tutta una serie di cose non ultima anche una chiara identificazione con una linea politica governativa
Ma tutti hanno delle caratteristiche comuni di ricerca non l'aggregazione e
Il collegamento diretto di piccola e media impresa per la quale oggi di fatto non esistono nuove produzioni quei servizi
Dall'altra parte ricerca hanno e ambiscono a offrire ai propri
Ciò ci alle proprio prese delle guidelines degli uruguagi che possono utilizzare la loro azione sul Comune terrena AV
Questo è l'impianto che noi abbiamo messo in piedi abbiano preso dalle nostre stesse mani da imprenditore e l'abbiamo applicato in una maniera molto semplice
La concettualità banalissima oggi andiamo a fare business in Paesi diversi con le culture diverse dobbiamo utilizzare i nostri tempi possibilmente dobbiamo farlo velocemente
E quanto più economicamente possibile
Metto l'accento nel fare business non delocalizzare una delle nostre mette assolute non è spingere l'imprenditore in Italia per quello che comporta la Federazione italiana
Non spingerlo fuori dagli ambiti nazionali benessere ha rafforzato il tessuto produttivo in Italia non si può perdere una connotazione produttive in Italia possiamo diventare un Paese i servizi
Per sei mesi metà degli italiani vendono telefonini e l'altra metà li comprano i sei mesi successivi si scambiano i ruoli sta diventando tutto molto banale
La seconda cosa che noi dobbiamo fare di intermediare
In Italia abbiamo
Ho incontrato su questo nostro cammino tre problemi
Dicevo prima al dottor Orioli i problemi generali che noi stiamo vivendo in Messico noi siamo la struttura di riferimento del Governo messicano per la internazionalizzazione delle piccole e medie imprese
Abbiamo la figura la l'opera Venezuela abbiamo una figura istituzionale in Congo in Liberia in Costa d'Avorio
Abbiamo
Una struttura è un agreement con il Governo cinese per il supporto alla piccola e media impresa cinese in tre Province verso la Comunità europea
In Italia per incontrato sostanzialmente tre ordini di problemi
Parlando e approcciando gli imprenditori il primo anno il problema era il
Rapporto con il l'istituzione con il sistema Italia
Un problema importante perché l'imprenditore italiano quando si identifica con il proprio Paese fa molta fatica
Molto difficile trovare
Una componente imprenditoriale che chiaramente si riferisce a esseri italiana nei fiera e ne costantemente fiera
Abbiamo avuto l'approccio abbastanza singolare in cui determinate componenti in una certa legislatura solo approvative
è assolutamente lanciate poi cambia la legislatura di conseguenza si ferma l'appello di nuovo sembra quasi come se uno va al ristorante mangio la pit sa che a seconda di chi è al Governo deve essere buona sera di sinistra di destra non può fare una buona pizza dovessero la pizza collocata in una qualche maniera
Il secondo problema l'abbiamo avuto nel mondo nel rapporto con le associazioni noi stessi siamo l'associazione questo grosso problema oggi in Italia c'è probabilmente l'associazione dei produttori di poltroncine per si impose di colore blu
Però c'è anche l'associazione di quelli che ne fa una cosa
C'è una miriade di associazioni talmente diversificata in cui ci sono delle eccellenze assolute ma
Quali ci sono anche tantissime associazioni che avevo con me meta principale è quella di usare l'associazione che lo sia di associare
L'imprenditore quando viene confrontato con una
Messe così abbondante
Onestamente nella nostra esperienza rimane
Molto AV
Sconfortato perché la prima cosa che normalmente gli si richiede quella di associarsi pagare una quota di associazione
è diventato un mestiere l'associazione questo noi lo viviamo come grande problema perché l'associazione dovrebbe essere un supporto all'organo di rappresentanza non una
Entità per business a se stante
Di conseguenza l'imprenditore quando vede un'altra organizzazione si chiede
La prima cosa e quanto costano alla che cosa serve questo Stato lato nella sui grossi problemi
Il terzo posto il problema dell'imprenditore italiano che va all'estero il problema finanziario
Per gli anziani per i quali in Italia si parla poco perché unitario non ci sono mezzi finanziari
Non ci sono neanche banche in definitiva c'è un sistema bancario che completamenti un brutto Valaperta all'estero adesso con dei timidi insigni tentativi di apertura verso l'estero
In cui invasione dello sforzo di concorrenza è data dalla Unione dittature impianti disponibili citare invece di fare delle aziende bancarie due spade versi lo stallo del suolo in comune
Mi potete immaginare che un imprenditore che va all'estero davanti a un Lamberta così scarsa di una crisi finanziaria ha facoltà ha difficoltà a muoversi
Capitali di ventura in Italia un concetto ancora del tutto sconosciuto
La possibilità di avere sia i servizi finanziari efficaci estremamente aggressivi in Italia e quasi del tutto assente
Le banche italiane che operano all'estero sono quasi sempre operanti tramite uffici di rappresentanza e chiaro non glielo fanno fare d'altronde
Le banche estere che vengono in Italia trovano degli ostacoli enormi
Nel momento in cui l'imprenditore italiano non ha dei mezzi finanziari investe e utilizzo improprio e questo qui è un fatto abbastanza raro non solo che tagliava tutte le parti del mondo
Eppure si trova potentemente limitato dal fatto di non avere un sistema bancario e finanziario che aiuta le idee uno schema in gioco suo senso di Brin
è quella e più gravi in Italia non l'avrebbero combinato branche
Sono pochissime le aziende italiane una la fase precoce non c'è ma sono pochissime zone italiane che da un'iniziativa di singoli hanno fatto delle cose importanti
Eppure sono tantissime le idee italiani che meriterebbero di essere aiutate sviluppate finanziati in maniera ben più consistente
Questi sono sostanzialmente i tre problemi che noi vediamo qua in Italia per riuscire a produrre un'azione efficace
L'unica cosa che posso dirvi è che all'estero
Il
Modo di fare italiano l'approccio italiano era assolutamente previsto e ricerca attivissimo
E le aziende italiane sono ricercati attivamente come dei partners non solo per i loro prodotti ma anche per la cultura degli imprenditori e quando c'è contatto con i lavoratori per la bontà del lavoro fatto
Abbiamo
Concerto senso delle ottime carte da giocare abbiamo colleghi imprenditori che sono all'estero in quasi tutti i Paesi del mondo se noi utilizzassimo
Per la loro presenza per la loro capito gravità per la loro forza avremmo in mano una forse un impatto assolutamente straordinaria siamo all'inizio e stiamo cercando di
Profilarlo di identificarlo e di proporlo al meglio
Grazie nemmeno
Appunto interessante sempre sentire la vita vissuta e gli imprenditori i quali sono quelle storie d'azienda
Devo dire lei appunto ci ha descritto alcune variabili di sistema e a è stato efficace nel tratteggiare quali sono le linee guida dei problemi generali delle cose da migliorare
Pregi e difetti eccetera ma ci sia anche uno spunto di vita vissuta come come si lavora voglio dire con con con nel Paese di Chávez o in Cina qual è la vostra esperienza concreta cosa avete fatto
Sono approcci diversi approcci difficili in alcuni casi sono degli approcci molto articolati andare oggi in Cina
è un passaggio molto difficile perché andare in Cina per portare la produzione c'è una semplicissimo penso che oramai tutti i Paesi questo mondo cercano di attrarre le produzioni nei propri
Distretti la vera chiave nell'andare in Cina non è produrre in Cina
Mi ricordo una battuta con il governatore di Tianjin in cui lui diceva sì voi porterete l'impresa e sarà magnifico sarà splendido sarai Sonia dei vostri sogni perché arriverete qui troverete tutte le cose belle di questo mondo e pagherete poco
Agli imprenditori venite in massa Scevola guardate mi misi a ripeto guardi che se io devo venire in un Paese che costa poco del Vietnam costa molto meno di voi e oltretutto magari sono anche un attimino più
Come dire disponibili ci ci rimase da un lato il male ma dall'altro lato poiché andammo avanti perché
Io dissi chiaramente la nostra chiave per vedere da voi non è produrre a basso costo
è di avere da parte vostra un'opportunità di vendere in Cina hanno e non veniamo in Cina per
Togliere posti di lavoro in Italia negli anni in Cina per
Creare un rapporto di lavoro e approcciare l'impianto
Una volta produttivo ma consumistico cinese che sta nascendo
Nelle acque la discussione e nella con la trattativa enorme che però dopo tre mesi avevamo imparato molto semplice io ti porto un'industria pulita incontrato pronto per fornire aziende cinesi locali
Mi dai la reale apertura sul mercato cinese ad essere parte di una contrattazione deve essere parte di un obiettivo molto chiaro torno a dire se la guerra del Vietnam più con l'amico finito gli e danno sarà che ne so io
Il tempo del Bangladesh o del prossimo Paese low cost mi ricordo che quando andai negli Stati Uniti era il tempo della Romania oggi la Romania mi pare che stia
Perdendo colpi come Paese low cost
Ed è stata vista allo come Paese di consumo
è un po'un giro perenne
Per quanto riguarda i problemi ad altri Paesi lei faceva prima ce l'hai Chavez ci son problemi politici
Venezuela al di là di tutto mi pare che abbia letters riserve mondiali di petrolio
Al mondo uno dei Paesi
Che consumano in maggior parte prodotti alimentari comprati centralmente dal Governo
è un Paese che ha delle difficoltà enormi
Geopolitiche però un imprenditore italiano se questo imprenditore italiano anche presenti in altri Paesi che hanno frizione con il Venezuela
Spesso e volentieri parlo del Messico alcune sì quello dei Paesi più sottostimati è sottovalutati secondo noi che si possono incontrare è un Paese di centodieci milioni di persone fa parte dell'alta
è un Paese stabile democratico una delle valute più stabili al mondo
Allo stesso tempo una grossa capacità di consumo ma anche una struttura di produzione ancora molto aggressiva eppure oggi del Messico si parla poco
Ci sono tantissime opportunità al di fuori del di quelle che oggi sono in prima pagina
E una volta conosciute è una volta
Una volta che lo ha in questi Paesi la la piccola mano amica che ti guidarla intanto ti dice quello che devi fare perché quell'otto lo scopre anche su internet ma ti dice quello che non devi fare ti guida proprio all'interno del Paese
Le possibilità di di di espansione sono veramente notevolissime è un bel momento questo che la globalizzazione sta creando delle ottime opportunità non è una tragedia erano l'apertura servono yes cavalcarla riesce a trovare degli spazi notevolissimi
Grazie
è il momento di
Interloquire con l'altra metà di cui parlava pocanzi dottor Spadaro cioè il mondo del lavoro
Agostino Megale il direttore del IRES CGIL che il centro studi della CGIL
Quindi rappresentante del mondo sindacale a questo tavolo e a lui non possiamo chiedere evidentemente
Diciamo così qual è il ruolo che il mondo del lavoro gioca all'interno di questa competizione globale
E se assoluta secondo la sua sensazione il mondo il sindacato il mondo era rappresentanze lavoratori è sensibile verso il tema dell'internazionalizzazione
Ma intanto
Credo
Che vada riconosciuto
Che il quadro che
Ci hanno
Proposto uno Simionato professoressa
Marina
Che Tiziano
è un quadro che
Dicendo in previsione dice al Governo italiano dice anche al sindacato
Cioè io ritardi
Strutturali
Del nostro Paese
Del sistema delle nostre impresa edile su questo versante sono ancora tante troppe
Arrivato adesso questa notizia agenzia in cui il ministro dell'economia Padoa Schioppa
Dice che non c'è più l'emergenza meno male
E adesso il primo obiettivo di trasformare la ripresa in atto in India crescita
Mi preme molte volte è accaduto un nel nostro Paese
Quando siamo in crisi
Continuamente poniamo il problema di affrontare i nodi strutturali che sono alla base di queste crisi
Quando sia in fase
Del superamento della crisi di peggiora ripresa si cavalca né un bene
Forse in parte è anche inevitabile per poi accorgersi dei ritardi strutturali Rando dall'impresa finisce
Ecco io penso che invece
Bisogna investire adesso a sostegno di questa crescita
E a sostegno ovviamente anche
Del lavoro
E nel sostenere questa crescita
Sostenere in una condizione che consenta al nostro sistema di impresa
Di trasformare
Con la sua capacità esportativa
In una dinamica
Strutturali più solida
Sia di un maggior valore aggiunto
Della sua
Del suo fatturato e sia di una trasformazione di questa capacità in una filiera produttiva più lunga
In una dimensione
Dei internazionalizzazione ed imparziale delocalizzazione
Ora
In genere quando abbiamo cominciato ad affrontare questi problemi nel novantuno penso proprio qui a Carpi
Allora ero segretario generale dei tre sì della CGIL
Periodo nel quale
Quell'elemento del costo del lavoro
Qui eravamo i quindici sedici dollari l'ora
In Romania allora eravamo a un decimo in Cina non ne parliamo vi fu tra il
I novantuno al novantaquattro una sorta di corsa dovendo per produrre laddove
In un lavoro costava di meno
Salvo rendersi conto
Nella fase immediatamente successiva perché
La vera questione che invece con nota
La forza di un Paese di un'impresa una star tanto nella dimensione transitorio di un costo lavoro più basso ma in quello
Che ricordava prima
Dottore che è intervenuto e cioè nella capacità di posizionare investimenti in quel Paese
Quando i Paesi in via di sviluppo in crescita per poter poi produrre e vendere in quei Paesi
Cioè allargarsi
è evidente che la prima fase di semplice delocalizzazione trovava il sindacato un po'spiazzato perché
Perché ci credevano i reparti prodotti della Corneliani di Mantova nell'abbigliamento per produrre gli abiti in Romania
Ci credevano le aziende di maglieria in questa realtà per produrre dicendo nel sud-est asiatico
E quando ti si presenta un problema così
Cioè
L'azienda produttiva tirai di cinquecento persone qui in Italia
Che ti dice devo chiudere
Non parlo operazione licenziata
E e apro
Invierete
In Cina in Romania
è normale che ti si presentano anche con le carte che riducono di trecento posti di lavoro qui però aprono al mille posti di lavoro da un'altra parte
Il sindacato
Si è trovato nella contraddizioni immediata di come dare una risposta a quelli che perdono il posto qui
E nel contempo però del presente che
Nella globalizzazione
Investimenti che erano all'occupazione B parliamoci chiaro e anche un traino di lanciano
Sia quando parliamo
Di elementi di solidarietà verso il popolo applicano asiatico non si capisce come facciano crescere un bando di oltre cinque miliardi se non con lo sviluppo
Non certo con il pietismo che va bene
Ma serve allo sviluppo
La difficoltà
Che abbia bevuto superare
è quella di
Giungere alla consapevolezza
Che alla fine un'impresa
Chi riesce ad allungare la propria filiera produttiva quindi a produrre di più
Producendo anche all'estero perché conquista nuovi mercati
Può anche essere che transitoriamente perdente un pezzetto della sua occupazione quindi ma nel complesso
L'occupazione di quell'impresa e il lavoro che riesce a determinare una ricchezza che riesce a redistribuire e di certo superiore a quel che era prima
Basta infatti immaginare
E neanche novecentonovantuno
Noi avevamo sempre in coda negli investimenti diretti all'estero i dati che ci hai fornito tu Marina
L'avevamo qualcosa come cento quattro mila preoccupati nel mondo derivanti da imprese compartecipazioni esistere
Oggi siamo sempre in coda in questi investimenti ma parliamo di un milione ottanta mila persone
Dico una vocazione che si è determinata nel mondo
E parliamo di una condizione nella quale il nostro problema è che continuiamo a essere
Troppo indietro rispetto agli Stati Uniti alla Gran Bretagna alla Germania alla Francia e alla Spagna che ci ha superato
Cioè la Spagna degli ultimi sette anni
Ha corso ad una velocità straordinaria
Non servono gli investimenti
Ma anche nella sua capacità produttiva anche il tasso di produttività pro capite tant'è che se vedete anche l'adeguamento dei salari
Sì tra Italia e Spagna non solo noi facciamo a qualche leggero passo indietro rispetto a Germania e Inghilterra ma la Spagna ci sopravanza
Quindi
Non è li abbiamo una sfida comune sindacati e imprese
E per vincere questa sfida comune c'è bisogno delle competenze delle università e dei centri di ricerca e c'è bisogno
Che
Venga portata avanti in programma industria due mila e quindici perché un Paese come il nostro senza industria ha già difficoltà e senza questo non andrebbe da nessuna parte
Però bisogna dire solo con
Suona con estrema chiarezza
Cioè
La fase in cui
Si vantava questa dimensione italiana del piccolo è bello dell'immagine del design
Tutte le capacità fondate sulla nostra storia rinascimentale anche nel made in Italy o ragazzi sono in parte superate
Cioè non è che l'Italia può giocare lì
L'Italia ha un tasso di produttività più basso
Della Germania della Francia della Spagna con perché magari la singola impresa
Perché se prendete l'impresa di cento dipendenti modenese con imprese di Francoforte la produttività omogenea a parità di settore se quell'imprenditoria innovato
Ha operato in determinati contesti se prendete la produttività di sistema
Ciò che un tempo era una risorsa il piccolo da adesso mettete in scala l'Italia col resto d'Europa e vedete che la dimensione è un handicap
è un handicap
è una dimensione ha un handicap anche nell'internazionalizzazione
Pur essendo vero che quando parliamo di dimensione attenti non è che parliamo delle imprese di cinquanta dipendenti che tra l'altro se non quelle che
Hanno prodotto metà di questo occupazione
Parliamo di quei quattro milioni di impresa venti secondo l'Istat declina media aperta a tre virgola cinque dipendenti per impresa che effettivamente tirano verso il basso
Ecco allora i il ragionamento che allunga la filiera
Vuol dire fare nei tempi vuol dire fare Consorzio vuol dire crescere
Eh vuol dire ovviamente saper distinguere
E le imprese in cui investire da quelle no
Vuol dire veramente che non ci sono settori maturi per smantellare ma ci sono prodotti che non vanno più quei prodotti che vanno innovati caricati di valore aggiunto vuol dire valorizzare quel mondo di impresa
Che ha saputo fare bene il suo mestiere che col contributo del lavoro in questi anni è andato avanti
In questo senso
Io penso che non siano
Come dire esaurite
Nelle questioni sociali con il solo sviluppo dell'impresa
Cioè che in Cina si guadagnano mediamente novanta dollari
Settanta avevamo novanta dollari al mese
Mediamente circa mille quattrocento
Dollari l'anno
Meno di uno stipendio medio che pur basso nel nostro Paese
In cui sessantacinque per cento a mille ottocentocinquanta euro in via Etnea ancora peggio no
E in Cambogia in Laos
Quello
Nell'Africa che tra l'altro non rientra in questa dimensione gli investimenti internazionali perché se guardate
Gli investimenti anche italiani si orientano
Meno all'estero
Ma un dieci per cento verso l'America latina un altro dieci verso il sud est asiatico con l'Africa e ai margini cioè continuano a essere considerato non punto possibile di sviluppo eppure un continente intero con tutti i problemi
Che questo era
E se non si affronta pesa sull'insieme del mondo ma
Le intese
Che anche dicemmo col nostro no assenso vanno in questi Paesi come risolviamo il problema
Che in quei Paesi penso alla Cina come baluardo dell'ultimo comunismo rimasto in cui
Non ai diritti sindacali non ai sindacati liberi
I contratti rispettati va lì a vedere
Il
Addirittura è vietato l'utilizzo di internet in alcune condizioni per allora la conoscenza e la diffusione delle notizie
Cioè possiamo immaginare
Una dinamica della globalizzazione e per lo sviluppo delle forze produttive capitale il lavoro senza che contemporaneamente si sviluppino le condizioni di libertà e di democrazia anche in quei Paesi
E fino a quando facciamo all'atteggiamento economico
Di convenienza
Per avere il sopravvento in un contesto nel quale
Gli elementi primari che forma libertà e la dignità dell'uomo sono proprio le libertà della persona e la capacità di realizzazione una persona stessa
Io debbo dire nella mia
Veste
Non riesco tanta separare ecco una dinamica dello sviluppo delle forze produttive da uno sviluppo
Della democrazia della libertà nel mondo
L'assegno
A dispetto dei tanti che della globalizzazione per non solo i limiti negativi assegno
Ad una funzione di crescita economica anche nei processi di globalizzazione di internazionalizzazione una grande funzione nei
Nella
Irrompere di mille contraddizioni capaci di scatenare forze nuove
E io di questo ne sono profondamente convinto
Perché il modo migliore per
Superare le barriere le chiusure ideologiche per le frontiere perché a lungo somma tutte le barriere che si vuole non potranno impedire
Che le libertà di comunicazione arrivino in un modo più o meno occulto ma arrivino e in questo senso
Io avverto che come sindacati e imprese abbiamo davanti un compito straordinario
Nel portare e questa esperienza italiana europea a non essere limitata alla sorella Europa dei quindici o dei ventisette
Ma a potersi affermare nel mondo anche in queste nuove economie dall'America latina a al sud est asiatico e Sacile assolutamente no anzi il rischio può essere opposto
E le dinamiche presenti in quelle aree dove non esistono relazioni industriali dove non esistono contratti di lavoro dove non esistono diritti
Le leggi sul lavoro che hanno questa dimensione europea come dire possano condizionare e in parte
Fargli organizzare a volte anche giustamente alcune nostre esperienze europei di sicuro però
C'è una sfida nel mondo in questa globalizzazione
Sul come le esperienze
Di questa Europa
Possono far bene diciamo nel mondo anche a questi Paesi che hanno voglia di crescere io ho visitato l'Argentina il Brasile il Venezuela
Sono vere tutte quelle cose di cui per un indicato ma per esempio una cosa incredibile
E che in quel Paese che il terzo detentore del petrolio
E dove con univoca fai quasi un pieno di benzina
Pur vendendo la benzina sottocosto il Governo populista di Chávez
Non opera rimodulazione dei prezzi della benzina stessa per non scatenare reazioni popolari
E lo fa
Un soggetto che ripeto è il terzo detentore al mondo immaginiamoci se prende il sopravvento
L'elemento del populismo e non della razionalità della politica dei programmi dello sviluppo dell'economia di quella che prima chiamavamo insomma
Al il libero sviluppo delle forze produttive la loro dignità in un contesto democratico ecco i processi questo voglio dire per concludere non sono già tutti iscritti in anticipo
In questa sfida globale che noi dobbiamo compiere produrre questa lunga mentre la filiera verso l'internazionalizzazione
Può anche essere un'opportunità effettivamente per confermare diritti e tutele da noi in Europa ma anche per portarle a quei popoli di cui credo mi hanno un gran bisogno
Grazie Megale
Allora chiedo al Consiglio anche la professoressa vogliamo aprire una discussione un po'di domande se ci sono no
Io non credo per trarre conclusioni non so se avete previsto di tra le voi ma insomma io credo che la discussione è stata proficua
E ricca quindi
Se qualcuno vuole fare delle domande siamo a vostra disposizione
C'è l'angoscia del primo
Non solo l'interrogazione
No va beh insomma comunque allora direi che nel nostro canovaccio lo scritto dalle quattordici alle diciotto ma francamente
Fare un altro due ore di interventi mi sembrerebbe davvero eccessivo anche perché una berbero ritengo che la cosa è stata piuttosto complessa
Quindi non mi resta che ringraziarvi per l'attenzione grazie a chi ci ha invitato buona continuazione di pomeriggio
Viale soprattutto comparato
Crediamo davvero che sia importante
Imparare gli uni dagli altri da esperienze
Importanti di altri Paesi ridere come altri Paesi si muovono
Però parallelamente a questo e anche per sostenere questo tipo di iniziative
La Fondazione nel corso di questi anni
Sta ha realizzato una serie di attività
Didattiche formative di ricerca progettuali che ora il direttore generale della nostra Fondazione
Vi presenterà li illustrerà
Grazie
Scusate
Autorità docenti stranieri italiani contenuti oggi
Per la partecipazione al quinto convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi andare a vedere la Presidente della Fondazione tutto di tutto il Consiglio di amministrazione
Prima di entrare nel merito della relazione di sintesi dell'attività della Fondazione come diceva prima il professor Tiraboschi mi corre l'obbligo di legge anche se molti di molitura bello già letto sulla stampa di questi giorni
Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che hanno inviato in occasione del quinto anniversario deve essere signor del professor Marco Biagi credo che si è giusto in questa Assemblea
Legge
Il messaggio del Presidente della Repubblica ma diciannove marzo due mila sette
Ricordiamo oggi con sentimenti di promosse all'intensa partecipazione la figura di Marco Biagi
Il cui barbaro assassinio resta crei più visibili crimini delle Brigate Rosse
Su quel pittore lui quell'obiettivo Tarantelli Massimo D'Antona persone ugualmente positivo indifese non studioso di alti impegno civile e di spirito appena detto
Ieri e sento si sente Lospinuso prende la causale due alla valorizzazione e della tutela del lavoro
Aveva attribuito a dedicarsi alla ricerca usare una definizione di nuovi approcci ai problemi del mercato del lavoro meno in quanto al resto di profonda trasformazione
Il migliore a maggio che possa rendersi alla sua memoria consistendo il più attento e corretto approfondimento del suo contributo di analisi e di proposta Giorgio Napolitano
Le parole del Presidente della Repubblica così tocca anche di importanti credo sia un il miglior complimento della riunione della risposta
Alle iniziative che con grande sforzo della fondazione nel nome di Marco ha portato avanti in questi anni per continuerà certamente in futuro
Un secondo messaggio che mi è stato chiesto di portare all'attenzione dei partecipanti al convegno quello trasmesso dall'Associazione Italiana di studi delle relazioni industriali
Chi già negli anni scorsi ha partecipato assieme a lui all'organizzazione dei condivisibili in memoria di Marco
Basta dice infatti nel momento in cui si commemora Marco Biagi barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse sulla porta di casa
Dove lo attendeva la famiglia il Presidente il Consiglio direttivo e tutti i soci delle analisi lo ricordano con condizioni
Illustre studioso ed un grande limite che mise a disposizione del Paese la propria competenza e la propria passione cercando nel dialogo con tutti di promuovere le riforme della volevo in Italia
Blasoni condivido lo spirito con il quale la Fondazione Marco Biagi ed il Centro studi Biagi dando continuità agli strumenti ed ha il suo impegno
Attraverso il libero uso iniziative comprese quelle che aveva già avviato Marco e che hanno trovato consigliere ma
Nella vostra opera meritoria
Un caro saluto a tutti voi che con il lavoro di ogni giorno a mantenete viva la memoria di Marco Lorenzo Borgogna Roberto pidiessini per tutta l'associazione
Questi attestati di solidarietà di stimolo a continuare nell'attività della Fondazione
Sono i messaggi più positivo che potrebbe arrivare e tutti gli aiuti di Marco e a quelli che sono venuti presso di noi in questi anni
Quello che viene atti e di eletti dal professor Michele Tiraboschi che con grande volontà ed entusiasmo portarlo avanti
Il loro lavoro il loro entusiasmo la loro volontà di studiare ed approfondire i temi del lavoro solo nel modo migliore per ricordare un grande studioso un riformista dietro
Ebbene innovatore che come servitore dello Stato ha studiato e portato avanti idee progetti indispensabile al nostro Paese per rientrare nella globalizzazione in ogni
Così come il dibattito di questi giorni come bene possiamo ridurre ha dimostrato
Ed è proprio con questo spirito che vogliamo presentare alle attività che abbiamo portato avanti in questi anni come fondazione ma ancor di più progetti che si stanno realizzando nel due mila sette
E chi ha la Fondazione si propone di consolidare per il triennio due mila sette due mila nove
Quando nel dicembre del due mila due per volere della famiglie dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia venne istituita la Fondazione universitaria che portava il nome di Marco Biagi
L'obiettivo che ci proponiamo all'ora
Su quello di realizzare un centro di eccellenza nazionale ed europeo per l'alta formazione della ricerca nel campo del lavoro e delle relazioni industriali
Per contribuire a realizzare il programma scientifiche e culturali che Marco Biagi si era proposto
Infatti egli vicini la
Il vostro programma in fondo molto semplice
Seguire lo sviluppo del diritto del lavoro con particolare attenzione alle relazioni industriali nella dimensione comparate interdisciplinare
Prestando attenzione soprattutto alle esperienze più innovative che non mancano anche in questo inizio di nuovo secolo
I nostri obiettivi sono stati e saranno anche per i prossimi anni quelli di promuovere e sviluppare l'internazionalizzazione della ricerca
Ed è la formazione con specifico riguardo alle materie del lavoro delle relazioni industriali ed il diritto comunitario
Favorire la mobilità dei giovani ricercatori su scala nazionale ed internazionale anche mediante l'istituzione di borse di studio a favore di laureandi laureati italiani stranieri
Dare impulso ad un modo e modo di fare l'università
Grazie alla stretta collaborazione con il mondo dell'impresa
Delle associazioni sindacali gli enti territoriali e nazionali manca istituzioni e centri di ricerche internazionali
Volto alla creazione di sinergie sui percorsi di studio e per formare figure professionali che rispecchino le reali esigenze del mercato
La Fondazione per raggiungere questi obiettivi opera voglio sempre ricordarlo nel regime di convenzione con adatto
Come sapete l'associazione per gli studi internazionali comparati sul diritto del lavoro e sulle due relazioni industriali
E con il Centro studi internazionali e comparati Marco Biagi del Dipartimento di economia aziendale dell'Università degli studi di Modena e origini via
Quindi è un contenitore più ampio rispetto allo stesso contenitori della fondazione sin dall'inizio altro elemento indispensabile per realizzare gli obiettivi della fondazione
Su quello di arrivare a disposizione di una sede idonea
Nel due mila e due e Stato dato dal demanio dello Stato in concessione gratuito e perpetuo all'Università degli studi di questa città questo edificio quale sede della Fondazione
Nello stesso anno è stato affidato l'incarico del progetto di restauro di un architetto modenesi Tiziano lunedì e una volta approvato il progetto esecutivo iniziato le opere di ristrutturazione
Come tutti possono vedere siamo in presenza di un edificio teso a coniugare le tracce del passato con le nuove funzioni bloccate della fondazione
Con i fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
è stato operato una modifica al progetto iniziale per rendere quest'Aula Magna idonea non solo per convegni ed iniziative didattiche della fondazione
Ma per trasformarli in Auditorium per attività musicali soprattutto di musica colta e per metterle a disposizione della città per iniziative culturali e sociali rivolte soprattutto ai giovani
Anche perché la fondazione buoni e deve essere inserita nel tessuto di questa città di questa Regione e di questo Paese
Già in questi primi mesi dall'apertura della sede le richieste di utilizzo sono aumentate e spesso si debbono operare delle scelte per rispondere a tutte le esigenze che vengono dalla facoltà alle Facoltà
Di questo Ateneo
Dalle associazioni culturali dalle istituzioni e dalle associazioni economiche e sociali
Il progetto della fondazione si propone di consolidare per il triennio due mila sette due mila e nove le linee di azione seguite sin dall'anno della sua distrutto istituzione
Strutturando voi aggregando conformemente al proprio statuto e in coerenza con le indicazioni dell'ente di riferimento latte di Milano
Le molteplici e positive esperienze in atto in una vera e propria scuole di alta formazione nelle relazioni industriali e di lavoro convocazioni interdisciplinare
E respiro internazionali
Dal due mila e tre ad oggi la fondazione in collaborazione come dicevo prima con adatta
Che ricordo vende fondate da Marco Biagi nel due mila e il Centro studi internazionali comparati che porta il suo nome del Dipartimento di economia aziendali han fatto avviato molteplici iniziative
Che possono ora essere opportunamente ricondotte
A un quadro unitario di valenza strategica per l'intero Artemio quale modello di eccellenza perla didattiche e la ricerca sui temi del lavoro
Sul piano della didattica e la fondazione ha promosso il biennio specialistico di relazioni di lavoro della Facoltà di Economia
Era un corso biennale di secondo livello aventi ad oggetto lo studio dei rapporti di lavoro e delle regole pratiche di gestione delle risorse umane
Il corso privilegia la prospettiva gestionale nell'affrontare lo studio l'insegnamento delle relazioni dei lavori di lavoro e dei metodi di gestione delle risorse umane
In particolare si propone di una prospettiva multidisciplinare
Che fa riferimento a quattro anni diritto comunitario diritto dei lavori diritto delle relazioni industriali italiane comparate economia del lavoro organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane
In questi anni
Diciamo
Con molta soddisfazione nonostante voi sappiate che le lauree specialistiche
Hanno avuto un momento di impasse proprio perché nel nostro Paese sono una realtà molto nuova dopo la riforma degli ordinamenti
In questi anni dicevo il numero degli studenti iscritti progressivamente o meno aumentato
Se l'obiettivo è quello di raggiungere nell'anno accademico due mila sette due mila e nove almeno il numero di quaranta iscritti
Nel corso dell'anno accademico due mila e quattro due mila cinque è stato istituito poi come secondo punto importante della fondazione il master in improbabili che penso
Con il sostegno economico anche qui della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che è stata sempre molto presente
Lavoro della fondazione
Il master è stato ripetuto nell'anno successivo e si sta esaminando in questi giorni la possibilità di rinnovarlo per il presente anno accademico o trasformarlo in corso di perfezionamento
Obiettivo del master è stato quello di fornire conoscenze approfondite del nuovo capo quadro normativo in cui operano i nuovi servizi per l'impiego
Del nuovo mercato del lavoro e delle modalità di intervento anche in ambito europeo nelle politiche attive del lavoro
Il master intende formare i partecipanti all'assunzione di ruoli specifici nell'ambito dell'occupabilità del PLIS mente e dell'incontro domanda offerta di lavoro
Della consulenza e assistenza e l'impresa e gli enti pubblici nell'utilizzazione degli incentivi all'occupazione e alla formazione professionale
Della gestione delle risorse umane delle aziende
Il terzo punto che voglio evidenziare
Riguarda i master di alta formazione in apprendistato
La riforma del contratto di apprendistato disciplinata a livello nazionale dal decreto duecentosettantasei del due mila tre attuativo della riforma Biagi
Rinviare la normativa regionale per la regolamentazione dei profili formativi
La Regione Emilia-Romagna è stata tra i primi in Italia ad approvare una legge la numero diciassette del due mila e cinque e ad avviare una sperimentazione di apprendistato di alto livello
Con il supporto del ministero del lavoro delle politiche sociali
La Regione attraverso la firma di un apposito accordo con le università e le parti sociali ha invitato a presentare progetti di alta formazione
La nostra Fondazione ad oggi ha presentato quattro progetti per complessivi sessanta apprendisti
Perché
I master previsti dalla Regione prevede proprio da un minimo di cinque previsti a un massimo di quindici con l'inserimento di giovani partecipanti al master in azienda
Questi avranno la possibilità di conseguire un diploma di master di primo livello
E di essere inquadrati come dipendenti nelle aziende per tutto il periodo del master
Con una formazione formale ossia in università che ogni azienda e con un controllo sugli obiettivi formativi
Attraverso un Comitato tecnico-scientifico che procederà con proprie di verifica all'accertamento dell'effettiva acquisizione dei crediti formativi previsti dal piano didattico
Per queste attività di master in alto apprendistato un nuovo strumento si spegne dell'occupabilità ed è la transizione dei giovani verso il mercato del lavoro introdotto dalla riforma Biagi
Ispirato da un lato dare l'idea della necessità di un rapporto organico tra sistemi formativi e mercato del lavoro per una maggiore efficacia della transizione
E dall'altra sul collocamento dei vari strumenti disponibili per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro
Questa attività di alto per invitato sarà un degli attività su cui la Fondazione continuerà a lavorare
Ci sono contatti con il paese per nuovi master già ad attivare dal prossimo mese di settembre
E ci auguriamo che altre Università e altre regioni lavorino su questa nuova figura lei questo nuovo strumento che la riforma ha dato nel nostro Paese al mondo imprenditoriale
Una quarta attività riguarda il dottorato di ricerca le operazioni di lavori internazionali e comparate
Il Progetto per l'istituzione di un dottorato di ricerche in relazione di lavori internazionali comparate presentato dalla Fondazione con il sostegno del Dipartimento di economia aziendale della Facoltà di Economia
Al Ministero dell'università e della ricerca nel corso del due mila e tre
Ha ricevuto parere positivo con l'assegnazione di un contributo ministeriale per la copertura di quattro borse di studio per l'anno accademico due mila tre due mila quattro
Visto il suo approccio interdisciplinare e la particolare attenzione alla prospettiva internazionali comparata
Quindi ora espresso parere positivo per il rinnovo del dottorato di ricerca anche per l'anno accademico due mila cinque due mila sei
Ma il percorso formativo del dottorato è stato privilegiato in primo luogo il lavoro di ricerche di approfondimento personali di ciascun partecipante moderazione nel proprio ambito specialistico di interesse
Attraverso la predisposizione di un curriculum di formazione scientifica a carattere sperimentale anche per il tramite di un collegamento telematico tra l'approfondimento di ogni singolo dottorando italiano e straniero
Nell'ambito del dottorato sono stati organizzati seminari di approfondimento sulla riforma del mercato del lavoro in Italia con particolare riferimento al raccordo tra università e mercato del lavoro
Alla certificazione dei contratti di lavoro alla riforma della disciplina del collocamento sul sistema Galileo delle relazioni industriali in alcuni dei principali paesi dell'Unione europea
Nell'anno accademico due mila sei due mila e sette si è andati oltre il dottorato
Prevedendo unica in Italia lo diciamo con soddisfazione una Scuola di dottorato di ricerca le loro azioni industriali di lavoro
In data sette aprile due mila e sei la Fondazione Biagi unitamente a data atti all'università
Ha firmato un protocollo di intesa ed un successivo accordo di programma sempre nella stessa data per l'istituzione di uno scoglio internazionali di dottorato in diritto delle relazioni di lavoro
Con quattro indirizzi diritto delle risorse umane diritto delle relazioni industriali delitto del mercato del lavoro economia del lavoro
La scuola istituirà complessi ma mi complessivamente fino ad un massimo di quaranta borse di studio annuali
Agli oneri per il finanziamento delle borse di studio provvederà per la metà del numero complessivo delle stesse e fino a un massimo di venti borse di studio ogni anno il Ministero
Al finanziamento degli oneri relativi alle restanti borse di studio si provvederà mediante il coinvolgimento di soggetti esterni pubblici e privati tra i quali i soci di sostenitori inviata
Come vedete questa è una forma nuova almeno nel nostro Paese di finanziamento dei dottorati ed è
Una esperienza al vero al minuto ci dicono monca anche nel nostro Paese
La scuola di alta formazione di relazioni industriali e di lavoro si candida quindi a diventare un centro di eccellenza
Quasi con il CUP unico nel panorama italiano come venne dimostrato dal carattere interdisciplinare e dalla qualità del network internazionali
E dei docenti che la sostengono in molti di questi sono presenti in quest'Aula
E si caratterizza per l'efficace coniugazioni della didattica con la ricerca di alto livello come testimonia il forti interesse delle istituzioni e del mondo dell'imperiese
Che sosterranno organizzativa mente e soprattutto finanziariamente l'iniziativa
Graziani borse di studio un moderno servizio di placement di certificazione dei contratti di lavoro
La scuola di alta formazione le relazioni industriali e di lavoro in grado di fornire elevati servizi all'impresa e agli studenti
Garantendo alti tassi di collocabilità nel mercato del lavoro presso strutture aziendali pubbliche o private per l'esercizio di funzioni direttive progettuali
Anche in un contesto sopranazionale
Le attività didattiche di ricerca condotte presso la scuola
Coprono quattro Marcolin diritti tematici caratterizzati da un lentamente in virtù interdisciplinare
E uso del metodo della comparazione giuridica i quattrini indirizzi sono diritto delle risorse umane diretto delle relazioni industriali delitto del mercato del lavoro economia del lavoro
Per quanto attiene ai metodi formativi
Nella scuola si ricorrerà atecniche improntate alla dimensioni empiriche sperimentali le fasi dello studio della ricerca teorica vengono supportate dentisti periodo di interessi Ping aziendali
Funzionali all'applicazione pratica nell'ambito di contesti lavorativi delle conoscenze e delle competenze acquisite
Ogni rilievo viene affiancato di armi da un tutor selezionato tra docenti giovani ricercatori o esperti di comprovata competenza scientifica e didattica avendo cura di rispettare
Un limite massimo di carico didattico pari a non più di tre a dottorandi però tutti tutto al fine di favorire l'effettività del lavoro di affiancamento
La didattica presso la scuola ed organizzati in un complesso organico di attività
Che conferiscono i crediti necessari ai fini del passaggio all'anno successivo e al termine del percorso didattico e di ricerca del completamento del percorso formativo
Le attività consistono in corsi come dicevo prima di didattica frontale esercitazioni applicazione pratica delle competenze
Mediante presenza in azienda ricerca di base e ricerca finalizzata a specifici progetti di tesi
Il bando di concorso perché
Non parliamo solo di un dato teorico ma la stiamo realizzando nel concreto è in Gazzetta Ufficiale
Le domande potranno essere presentati fino a domani al ventidue di questo mese
E oggi abbiamo già giacenti un numero di domande che supera abbondantemente il numero dei posti che abbiamo a disposizione
Il candidati scrissi verranno selezionati con modalità innovative diverso rispetto alle tradizionali selezioni dei bandi di dottorato di ricerca tradizionali
Il posti banditi già in questo primo anno sono quaranta
Dei quali inventato con borse di studio quattordici pagati dai privati e quattordici con dal MIUR
Per
Altri dodici solo uno senza borsa
Quindi
Proprio dai primi della prassi Molise inizieremo concretamente
Anche questa nuova avventura che è la trasformazione del dottorato che abbiamo svolto per due anni come numero di dottorandi notevolmente inferiore
E per la prima volta avremmo dei dottorandi che non avranno solo come riferimento all'Accademia
Ma avranno riferimento quel terzo livello
Che anche il Presidente a Confindustria tante volte sul suo giornale ha evidenziato come uno dei momenti importanti dell'università rispetto al mondo dell'impresa
Sul piano della ricerca i docenti e i collaboratori della fondazione Biagi si sono particolarmente distinti come dir mostri un rapporto di valutazione dei cimbra che il Comitato italiano per la valutazione della ricerca universitaria
Sulla qualità della ricerche in Italia
Classifica la ricerca sui temi del lavoro avviato presso la Scuola di Marco Biagi a livello di eccellenza
L'eccellenza della ricerca è testimoniata da una moglie di pubblicazioni dei componenti del Centro studi internazionali comparati molto Marco Biagi e io voglio ricordare mandato che sicuramente non è della Fondazione
Non è un dato che nasce dalla istituzione del centro studi dove nasce dalla scuola di Marco Biagi
Che oltre a luglio a Michele Tiraboschi oggi comprendono un professore ordinario un ricercatore se gli azionisti e dodici dottorandi
Proprio dall'anno di istituzione del Centro studi
Per impulso notevole dato prima dal professor Biagi nelle materie del diritto del lavoro e delle relazioni industriali
Poi dai suoi rilievi sono state pubblicate quarantasei monografie di cui sette in lingua inglese
Cinquecento cinquantasei pubblicazioni su riviste scientifiche italiane referati e centosessanta pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali o straniere Ferrante
Io credo che sia una moglie di ricerca scientifica che vada ad un valore certamente della squadra di Marco Biagi ed i suoi libri e che oggi viene continuata dalla Fondazione di Dada
Perché per quanto riguarda l'attività editoriale la collana che abbiamo istituito
Al momento a disponibili quattordici monografie
Ancora una rivista di livello nazionale di diritto delle relazioni di lavoro e una rivista di livello internazionale
Oltre a ciò la Fondazione viaggi in questi anni ha offerto i migliori studenti italiani stranieri nell'area delle ricerche sul lavoro valigie borse di studio proprio per avvicinare i i giovani
Alpini delle relazioni industriali e del lavoro
Nel corso del triennio due mila tre due mila sei la Fondazione adatto hanno erogato ottanta borse di studio per un importo di centosessantacinque mila euro
Attivati quindici contratti di ricerche di collaborazione per un importo di circa duecentotrenta mila euro e hanno anche garantito la residenzialità di studenti italiani e stranieri che vogliamo incentivare
Proprio perché vogliamo mettere a disposizione anche di coloro che vinceranno le borse di studio del dottorato di ricerca alla residenzialità che per gli studenti è un problema veramente molto grave in molte delle nostre città italiane
Voglio ricordare una delle ricerche sulle quali si è speso alla fondazione
Perché e nel dibattito nazionale oggi al centro dell'attenzione
E chi nel prossimo triennio spero di trovare risorse per continuare nell'attività di ricerca questa riguarda la scuola università e mercato del lavoro
Se il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro è un tema qui recentemente si cerca di riservare particolare attenzione diverso che sono le criticità ancora rilevabili
La Fondazione ha già pubblicato una sua monografie su cui e su questi aspetti come dicevo prima intende portare avanti uno dei propri filoni di ricerca
Oltre alle ricerche la fondazione si è impegnata a fatica fattivamente
Nella transazione dei percorsi educativi e formativi al mercato del lavoro
In particolare realizzando un'attività di placement in senso ampio cioè impegnandosi nell'accompagnamento dei neolaureati nel mercato del lavoro
Non solo attraverso l'attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro o la promozione di tirocini
Ma puntando sull'organizzazioni per i percorsi di alta formazione quali strumenti di formazione e collocamento
Ancora attraverso il Centro studi offre anche la possibilità DS e residui di certificazione dei contratti di lavoro
Allo scopo di verificare se il contratto che va a costituirsi presenti i requisiti di forma e contenuto richiesti dalla legge offrendo per questa via uno strumento di tutela dei lavoratori
Già nella fase dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro
Ma anche da queste brevi considerazioni come potete vedere
Si evince che esistono vecchi e nuovi strumenti a supporto della transizione dei giovani dai percorsi educativi al mercato del lavoro e di accompagnamento del loro inserimento
Occorre però essere consapevoli che manca ancora un'adeguata preparazione culturale
Per accompagnare il Co ampiamente li innovazioni
E in particolare la volontà e un forte impegno per utilizzarli e attuarli al meglio
A volte e più facile dire che va tutto male che mettersi a studiare per vedere quali sono le nuove opportunità che le sfide di un mercato globale danno anche al nostro Paese
è evidente che con questa relazione molto sintetiche non esaustive vi chiedo scusa abbiamo voluto presentare un consuntivo di attività della Fondazione unitamente a Batacchi al Centro studi
Ma soprattutto abbiamo voluto presentare un cammino percorso dal due mila tre ad oggi e la trasformazione anche molto difficile della fondazione stessa
Da un centro di attività qualificate ad una vera e propria scuola di alta formazione
è un progetto molto ambizioso che dovrà tener conto delle risorse
Non ancora sufficienti ed adeguate ma non solo di carattere finanziario quelli più facile trovarle ma soprattutto risorse umane e strumentali
Che potranno essere sufficienti solo con il concorso di più forse la fondazione del suo non ce la fa
Certamente ha un suo ruolo da svolgere ma un ruolo da svolgere e c'era anche l'Ateneo
Le forze economiche sociali nelle istituzioni che possono trovare nella Fondazione Universitaria Marco Biagi utile strumento distruttiva
Ricerca approfondimento sperimentazioni
In una materia così importante per il nostro Paese quali quella del diritto delle relazioni industriali e di lavoro in una visione comparatistico che comunità
Concludo con un ringraziamento a tutti i partecipanti ed ancora una volta da parte della Presidente e di tutto il consiglio d'amministrazione
Un grazie alla scuola di Marco ora scuola di Michele Tiraboschi e dei suoi allievi
Che con grande capacità si sono assunti un ruolo molto difficile ma anche molto stimolante ed importanti
In memoria del loro maestri
Sono certa che per tutti loro Marco è presente Marcues con loro Marco e con grazie
Allora esso ce la premiazione
Quest'anno riguarda un giornalista e le opere prime e quindi invito al tavolo professor Luigi Mantu Ski
Il professor Monti Fuschi e il direttore Ferruccio De Bortoli semi raggiungono
Iniziamo dal dalle opere prime
Che confluiranno poi nella collana della della Fondazione Marco Biagi che veniva ricordata prima dal
Dottoressa Paola Gelmini
Comincio dal terzo classificato
Più il dottor Mario Cerbone
Autore di un saggio il lavoro pubblico locale decentramento istituzionale rapporti flessibili che viene premiato per avere condotto uno studio attento e sorvegliato su un tema complesso e sfaccettato
Mostrando capacità di approfondimento informazione dottrinale e buona sicurezza nell'argomentazione giuridica quindi invito dottor Cerbone
Per il meritato plauso
Pagliara Button consegno anche formale di riconoscimento e spero quanto prima poi di potere pubblicare il suo saggio
Chiamo poi il
Oppure chiamo può il la il secondo classificato
Siamo abbastanza orgogliosi in questo caso perché è una leva di Marco Biagi si lavorata qui
A Modena discutendo una tesi sulla fornitura di lavoro temporaneo quando si stava introducendo il pacchetto Treu Marco Biagi aveva fatto svolgerò alcune ricerche comparate
Esiti Aspertini che poi ha svolto anche un periodo di studio all'estero in Germania in particolare aveva sviluppato una tesi sulla somministrazione questa tesi e poi è andata avanti nel corso del tempo
Andando a ricoprire le tematiche del mercato del lavoro e presentava un saggio un'opera monocratica dal titolo il governo del mercato e lavoro tra controllo pubblico invio contro attualismo
Che viene premiata per aver offerto un'analisi puntuale ed accurata delle dinamiche che hanno segnato il segno al mercato del lavoro
Con una particolare attenzione è rivolta al dato comparatistico nel contempo legando le riflessioni sul dato propriamente giuridico alla dimensione socio-economica dei problemi affrontati quindi chiamo dottoressa si Aspertini
E infine chiamo il primo classificato la dottoressa Stella La Forgia autrice di un saggio altrettanto caro a Marco Biagi Marco da disse molto occupato lettini del lavoro in cooperativa è questa la monografia cooperazione socio lavoratore
Motivazione per aver realizzato una trattazione completa ben informata di un tema non facile
Di inquadramento sistematico complesso da forti tratti interdisciplinari mettendo in luce il rigore di metodo capacità di inquadramento sistematico indubbia attitudine alla ricerca quindi chiamo la dottoressa Stella rafforza
Volevo anche ricordare per segnalare l'importanza di questi premi che questi premi
Sono stati
Disegnati da una commissione molto autorevole composto da professore Eduardo Di era che qui presente fra poco sarà relatore la tavola rotonda
E accanto pro-soluto Edoardo Ghera i professori Luigi Marini Marinucci il professor Giuseppe Ferraro il professor Francesco presenti e la professoressa Marina Brollo che non può essere presente ma comunque ha partecipato
All'iniziativa questo come nostra tradizione ogni anno per coinvolgere più colleghi possibili
Costituiamo una una Commissione
Ad hoc di ordinari della della materia appartenenti a diverse scuole
Che vengono quel modello li ringraziamo moltissimo partecipano a questa iniziativa selezionano i candidati poi offrono un contributo alla tavola rotonda quindi questo per quanto riguarda i premi opere prime della collana della Fondazione Marco Biagi e poi abbiamo infine ma passo la parola alla direttore proceduto lì anche un altro premio
In collaborazione fra la Fondazione Biagi l'Associazione adatta e Sole ventiquattro Ore
Per me molto importante Marco Biagi oltre essere stato uno studioso
Anche collaborato al Sole ventiquattro Ore
E premiare dei giornalisti nel suo nome nel suo ricordo è un motivo per noi di
Molta di insoddisfatti stazione Sutto anche importante
Perché ricorda che al di là
Della costruzione teorica della riflessione scientifica e più importante sapere parlare chiaro sapere comunicare e questo una dote che sicuramente Marco pietà quindi cedo la parola alla dottor
Ferruccio De Bortoli per chiamare il vincitore
Bene grazie buongiorno a tutti
Grazie professor triangolo spie
Allora il premio Marco Biagi come miglior giornalista di carta stampata per il due mila e sette
La Commissione giudicatrice composta da costruttiva boschi Napoli sormonto Schio dal sottoscritto avete indagato di premiare Antonio Signorini giornalista del giornale che prego
Per salire
Leggo anch'
Doverosamente la motivazione
Convinto a premiare collega Signorini
E con un tono asciutto contenuto contribuito nel corso dell'ultimo anno dal dibattito sui temi del lavoro delle relazioni industriali
Affrontando tematiche complesse e con un taglio più equilibrato e fornendo informazioni corrette e puntuale quindi ancora congratulazioni
Nel frattempo invito i relatori il professor dire dal professor Marinucci professor Ferraro raggiungerci e iniziamo la tavola rotonda nella discussione
Sì già mettere
Noi non vogliamo farle
Il sapore
Sì sì sì
Iniziamo questa questa tavola rotonda questo confronto che chiaramente il punto d di conclusione di quattro giorni intensi di lavoro abbiamo iniziato
Sabato con alcuni incontri preliminari con dei colleghi stranieri abbiamo avuto la fortuna come si può notare al programma di avere in questi nell'arco di questi quattro cinque giorni
Circa un'ottantina di studiosi ricercatori colleghi di ogni parte del mondo molti di questi sono già tornati nelle nei loro Paesi lo hanno approfittato
Di quest'occasione per conoscere meglio l'Italia però abbiamo sviluppato già un confronto di taglio internazionale comparato che era un po'il nostro spirito il titolo di questo convegno
E il mercato del lavoro globale luogo di lavoro globale l'impatto della globalizzazione con l'obiettivo di imparare gli uni dagli altri e oggi quindi
Stiamo arrivando al caso italiano quindi mi scuso con i relatori stranieri che sono rimasti se il dibattito sarà più focalizzato più incentrato
Sul mercato del lavoro italiano però cercheremo io sono convinto che di ospiti relatori terranno conto di questi soldi
Impostare il nostro ragionamento la nostra riflessione sugli scenari europei internazionali non a caso internazionali non a caso
Il nostro confronto oggi parte da un documento comunitario dello scorso novembre il Libro verde sulla modernizzazione del diritto del lavoro
Qui peraltro siccome sono presenti oggi
Rispetto agli altri giorni soprattutto studenti
Studenti nei nostri corsi del nostro corso reazione lavoro del nostro Master I tosse dottorandi aspiranti dottorandi io farò un'introduzione
Credo abbastanza semplice e lineare quindi non
Non andrò a attardarmi in ricostruzioni dogmatiche teoriche particolarmente comunque avrete soddisfazione ritardi nella nella tavola rotonda perché abbiamo dei dei relatori
Di primo piano nel panorama scientifico internazionale io però voglio parlare in maniera
Il più possibile semplice chiara appunto per
Cominciare a avviare un confronto dialogo con i nostri studenti innanzitutto
Che spesso ci seguono lezioni ci seguono nelle aule e fanno fatica a un po'a seguire le nostre ricostruzione io vedo spesso
Dei segni disappunto sui molti anche poi parlando con qualcuno di loro
C'è sempre un po'un'accusa di troppa astrattezza troppa distanza da quelli che sono i problemi concreti e reali del mercato lavoro io vorrei proprio partire da qui
Che certamente mi condizionano alcuni accadimenti alcuni fatti e di questi giorni però vuole partire proprio da qui
Perché quando io ho scelto la materia del diritto e lavoro commenta immagino quasi tutti quelli che sono attratti da questa disciplina così affascinante
Abbiamo finalmente scelta perché era un diritto diverso agli altri l'abbiamo capito subito da studenti noi
Che questa materia diverso dalle altre c'è la parte tecnica da parte scientifica la parte di costruzione ma c'è un'anima c'è un un valore sociale ci sono persone che che ruotano attorno
A queste problematiche giuridiche formalistica faremo scelte per mente
Perché questo è un diritto al servizio dei valori
Questo è l'elemento distintivo che ci fa riconoscere tutti al di là poi delle delle soluzioni delle impostazioni tecniche diverse paghiamo soluzioni diverse ma copia di una delle proposte delle idee innovative ma credo che al centro il suo ragionamento vi fosse questa
Consapevolezza questi importanza di ragionare su un diritto che tocca la vita quotidiana delle persone e allora parlando di un diritto al centro
Di questa riflessione che in Italia molto complessa e molto molto difficile più politica che invece è propositiva costruttiva di quello che è un diritto del lavoro ripeto seguito di valori quindi in particolare per la giustizia
Io volevo partire da da un da un episodio recente chi mi ha molto colpito ma penso sia importante per
Avvicinarci al tema
Lo scorso
Venerdì il il Comune di Milano intitolato un largo importante davanti a Palazzo di Giustizia
A questo Marco Biagi come sta accadendo
In varie città d'Italia lo annunciava rettore il Sindaco questo come dice anche moderna fa qualcosa lo si fa a Bologna con polemiche di cui non si capisce l'origine e la finalità o comunque si capisce ma appunto ancor più feriscono
E arrivando lungo questo slargo proprio vicino al palazzo di giustizia
Stavo arrivando tranquillamente in maniera un po'defilata ho visto passare una signora in bicicletta e una signora qualunque che si chiedeva attinti trovassero questa via questo slargo
E quando questa persona ha avuto la risposta da un passante che erano usare contratto Marco Biagi
Ce lo dicono e pur nella crudezza dalla dell'affermazione questa signora ha detto B ma all'intento della precarietà limite si poteva intestare un cimitero non certo una via così importante
E questo lo dico allora perché noi spesso quando ragioniamo di mercato il lavoro di riforma del lavoro di come la crudezza perché questa prodezza in questi anni demotivato moltissimo per l'Italia
Si respira un clima pesante difficile fino a questo punto cioè che anche nel momento del ricordo
Si possa
Appena ed affermazioni le sensazioni così pesanti non è certo sicuramente colpa di quella signora e colpa di quello che noi abbiam detto a questa signora nell'arco di questi anni a questa signora che credo rappresenti un po'il
Il cittadino comune che possa rappresentare voi studenti
Ma io credo che non avrei voluto impostare così ragionamento
Però a questo punto io credo che si debba partire da alcuni dati metro di Marco Biagi Rondi è un metodo interdisciplinare non solo giuridico il ragionamento giuridico alle norme giuridiche non possono nulla se non vengono calati in una realtà
Io vi porto alcuni indicatori in questi sono degli indicatori pubblicati recentemente dalla
Bureau levo statistiche del
Degli Stati Uniti molto indicativi per dire di un popolo che il nostro mercato lavoro quello che è stato nell'arco degli ultimi dieci anni mille novecentonovantacinque due mila cinque il nostro mercato e lavoro
La prima slide è chiarissima l'italiano assieme al Giappone
è il Paese con il più basso tasso di crescita cioè in dieci anni ne siamo rimasti un peso bloccato
Certo non sicuramente per colpa solo per colpa delle riforme mancate delle riforme fatte non fatte nel mercato lavoro però questo è un dato significativo
Noi non abbiamo la capacità di produrre di crescere questo molto importante perché sarà un po'il punto centrale che voglio offrire al dibattito ed è quello che credo che sia il messaggio vero del Libro verde e che pochi capiscono
Il diritto del lavoro può essere anche uno strumento che appunto perché al servizio dei valori innanzitutto è a servizio della produzione un detto che la produzione non solo un diritto distributivo di tutela ma è un diritto che si fa carico prima di produrre un po'di distribuire
Nel dibattito italiano questa considerazione sempre scartate sempre margini una data per scontata ma per non viene coltivato sviluppata
Questo per me è un dato importante quello che ne spieghiamo in queste aule né a nostra Facoltà di Economia è proprio questo ragioniamo su un diritto della produzione
Andiamo a seconda slide e quindi la prima ci starebbe a indicare
Quello che è un po'il punto di partenza del nostro mercato del lavoro quindi spero che parta la seconda slide
Con questo non parte della signora io riguarda la crescita della forza lavoro dal novantacinque
Al due mila cinque sempre un arco di dieci anni no
Dieci anni sono importanti per noi perché la legge Biagi del due mila e tre perché
L'impegno di Marco Biagi sul mercato del lavoro in maniera così pesante decisa parte nel due mila nel due mila uno quindi questa la fotografia del nostro Paese nell'arco degli ultimi dieci anni a confronto con altri Paesi
Metto in Italia anche qui
A qualche segnale positivo specialmente negli ultimi anni la crescita l'occupazione è significativa ma davvero troppo poco rispetto a quello che fanno gli altri paesi troppo poco perché è troppo poco
La terza slide ci dice perché è troppo poco spero che si vede ma comunque i dati sono molto chiari
Questa riguarda la partecipazione al mercato e lavoro per sesso
Ma non ne parliamo di precariato parliamo delle difficoltà delle persone in tale mercato lavoro sicuramente le persone più colpite sono le donne i giovani e un problema importantissimo nel nostro Paese anche gli over cinquanta qui voi vedete
Il tasso di partecipazione delle donne eh poco più del trentasette per cento
Quindi siamo in linea col Messico ma lontanissimi dagli altri paesi
Questo significa
Che c'è un tasso di partecipazione bassissimo delle donne nel mercato lavoro regolare perché chiaramente può le donne sono ampiamente coinvolte utilizzate
Nel mercato lavoro grigio sommerso e via dicendo questo un elemento molto importante quando ne parliamo quando questa signora in bicicletta passe dice chi ha inventato la precarietà
Dimentica non Sacco alcuno gli ha spiegato che da dieci anni non l'abbiamo tassi di occupazione e di partecipazione bassissimi
Costruendo la legge Biagi ci si è accorti per esempio nel portare avanti uno strumento che è stato poi subito messo all'angolo il contratto di inserimento delle donne mercato lavoro
Che le regioni come la Puglia la Sicilia la Calabria la Basilicata lavora circa il venticinque ventotto per cento delle donne in età di lavoro
Ma no perché quelle donne non lavorino ripeto lavorano ma attraverso altri percorsi altri meccanismi
Altro esempio quindi han detto le donne vediamo la prossima slide anche qui le performances del nostro mercato lavoro legate all'età giovani e anziani
Voi guardate il tasso di partecipazione dei giovani e qui siamo cioè
Magari non si vedono molto bene le slide ma come voi vedete
La performances peggiore trovate per definizione l'Italia in questo caso il tasso di partecipazione dei giovani e bassissimo
Questo per vari motivi forse per difficoltà a entrare nel mercato lavoro forse anche perché abbiamo di percorsi formativi educativi
Che non aiutano entrare nel mercato lavoro o che in trappola loro i nostri ragazzi che mediamente entro il mercato lavoro che non sono più giovani i nostri giovani quelli che poi sono i famosi precari
Entrano nel mercato lavoro regolare mediamente intorno ai ventotto ventinove anni quando non sono più giovani
Quando le politiche per l'occupazione pensati per i giovani non possono più andare bene quando cioè
Forme contrattuali come i contratti a termine contatti formativi tirocini vi dicendo non vanno più bene perché sono strumenti che sono ottimi adeguati
Per accompagnare l'ingresso di un ventenne nel mercato lavoro non sono certamente quando una persona entra per la prima volta magari impreparato una formazione adeguata mercato lavoro intorno a trent'anni è chiaro che qui si crea
Una difficoltà quella che noi italiani chiamiamo la precarizzazione quella cui europea chiama la segmentazione del mercato lavoro
Lo stesso guardate la partecipazione dei lavoratori anziani siamo il Paese ancora una volta con la
Performances peggiore trentadue virgola sei per cento ma voi sapete
Che
Un lavoratore anziano fra virgolette cioè fra i cinquantacinque sessantaquattro anni non è
E se ne sta a casa o al bar spesso lavora lavora attraverso delle prestazioni regolari magari in qualità di percettori di sussidi pubblici di cassa integrazione dicendo
Andiamo avanti
Guardiamo
Me spesso in Italia lavoriamo alla luce l'indicazione europea i cui tassi di occupazione però sono molto utili anche
Cioè i tassi di partecipazione ancora una volta l'Italia quarantaquattro di nove per cento il tasso di partecipazione della forza lavoro
I tagli lavoro al mercato lavoro cioè questo significa per dirmi la valenza economica del diritto al lavoro no di chi lavora
Che in età di lavoro sono una persona su due lavora produce regolarmente crea ricchezza crea ricchezza che viene distribuita
Quindi forse qua c'è un problema
Ci sono troppe poche donne troppi pochi giovani troppi pochi anziani che partecipano regolarmente al nostro mercato del lavoro
E questo significa che abbiamo qua e poche risorse pubbliche perché pochi concorrano con le tasse con i contributi a sostenere
Il sistema diamo un'altra slide
Legata
Palla periodo novantacinque due mila cinque la media annuale della
Del dei tassi di crescita anche qui qualche piccolo miglioramento probabilmente ma non lo so il Libro verde fa qualche connessione che spesso criticata fra riforma del mercato lavoro il miglioramento delle performance occupazionali
Qui anche qui qualche piccolo dato però lontanissimi da Paesi come la Spagna
Come l'Irlanda per non parlare poi del Nordamerica ed è pesi emergenti Koreja Nuova Zelanda Singapore ivi dicendo
Ecco io non voglio andare oltre chiedo a chi mi sta aiutando che non voglio perder tempo di andare alle ultime resta l'Aida che sono indicative proprio per tornare l'affermazione partenza cioè se effettivamente
Stiamo ragionando su una legge che ha creato così tanto precariato così tanti danni difficoltà nel mercato del lavoro perfetto
Parla di ha visto qual è la situazione abbiamo le peggiori performances comparate agli altri paesi la nostra forza lavoro ci dicono le stime ufficiali dell'Istat contemplare in circa ventitré milioni di persone
Di queste persone e i lavoratori dipendenti permanenti sono quattordici milioni ottocento mila
I lavoratori a termine sono poco più di due milioni quindi ne stiamo parlando stiamo sviluppando un dibattito fortissima anche violento che tocca le coscienze le persone cittadini comuni che sono confusi che pensano
Che il nostro sia il peggior mercato lavoro ed è forse così però oggi noi lo pensano imputando queste colpe all'improvviso una legge che interviene nel mercato lavoro nel due mila tre la legge Biagi
Ci dimentichiamo invece che questo è un fenomeno storico che ci trasciniamo da decenni e che comunque
La fotografia ufficiale del mercato è
Comunque lo ufficiale
E tranquillizzante la percentuale di forza lavoro temporanea con contratti quindi non a tempo indeterminato perché noi pensiamo che sia questa l'unica forma di tutela dei lavoratori
è bassissima sono
L'milioni duecentoquattordici mila di cui peraltro gran parte anche
A tempo parziale
Questo se possiamo andare avanti un elemento significativo che in percentuali
Si può vedere solo il tredici per cento della forza lavoro un contratto a termine però se andiamo a vedere bene le statistiche che spesso meno leggiamo in realtà ci accorgiamo che in Italia c'è pochissimo lavoro a termine
Perché lavora termini al cinque virgola sette per cento perché il resto quasi la metà sono contratti di inserimento a contenuto formativo e l'apprendistato i conti formazione e lavoro
Che peraltro vengono usati malissimo perché non vengono mai accompagnati
Da formazione vera formazione adeguata ci sono alcuni studenti che stanno frequentando un master di alta formazione
Un'intuizione di Marco Biagi per fare entrare i primi a meglio al mercato lavoro loro sanno sulla loro pelle
Quanto si è difficilissimo dialogare con le aziende per costruire veri percorsi formativi l'azienda oggi più convenienza a fare assunzioni temporanee a tempo determinato collaborazioni così continuative dove non c'è formazione bassi contributi
E quando invece si propone un percorso formativo c'è una grandissima difficoltà nato la grandissima volontà e determinazione ad andare avanti con questo per dire che ne stiamo sviluppando un grandissimo ragionamento sulla temporaneità la precarietà sedimentazione
Per quanto riguarda le stime ufficiali questo non è probabilmente un po'italiano perché la forza lavoro temporanee al di sotto la media europea e soprattutto almeno in astratto adesso una buona forza lavoro temporanea
Perché accompagnata da percorsi formativi che dovrebbero aiutare l'inserimento nel mercato lavoro
Ultima slide e poi non mi dilungo e che dimostra che in realtà non è proprio così questi sono i tassi
Di
Lavoro nero la misura dell'economia sommersa siamo nel
Duemila quando Marco Biagi iniziava a scrivere il libro bianco diciannove milioni novecentonovanta duemila lavoratori regolari contro i ventitré milioni di oggi io non dico che siano tutto perché la legge Biagi ci mancherebbe
Però qualcosa è successo di positivo pochissimo perché le comparazioni internazionali ci dicono che siamo ancora lontanissimi dalle stime dalle medie europee però quando Marco Biagi scriveva eravamo sotto i venti milioni e guardate
Né che ci preoccupiamo di questi due milioni di euro attori a termine con un contratto regolare con contributi in Italia
Le unità più significa il numero di persone lì è unita non regolari sono tre milioni cinquecento mila cinquecento Antonia nel due mila
Queste la precarietà che quella signora in bicicletta non conosce
Cioè il fatto che il nostro Paese tanto attento
Al formalismo giuridico
Alla centralità di rapporti a tempo indeterminato
C'è ancora discutesse un contratto a termine è buono o cattivo ignora che esistano tre milioni e mezzo di persone che quel contratto anche temporaneo anche intermittente anche a coppie non ce l'hanno
Ma lavorano in nero
Spesso sommando in maniera molto opportunistica
Un'occupazione irregolare con un bell'impiego pubblico o con un bel sussidio pubblico questa è la vera precarietà e la vera emergenza italiana
Quindi per me non è tanto soffermarci su quello che
Il
Lavoro a termine soffermiamoci sul al mercato di lavoro nel complesso il su perché c'è così poco lavoro regolare in Italia e quindi poi anche poco lavoro a tempo determinato io credo per venire al nostro tema
Che sia questa la forza
Di innovazione che troviamo nel Libro verde della Commissione europea io non entro nel dettaglio di questo documento che è stato molto criticato
Da parte dei miei colleghi italiani in particolare soprattutto incluso il fatto che un documento che ha scarsa capacità propositiva scarsa elaborazione scientifica e non è accompagnato da documentazioni adeguate
Però questo libro verde credo che abbia una marcia in più ci dice non concentriamo la nostra attenzione non perdiamo il nostro tempo sulle flessibilità margine che riguardano pochi
Concentriamoci su rapporti lavoro Standard da per vedere cosa va e cosa non va in questo contratto e perché rende poco attrattiva la possibilità per le imprese di assumere almeno l'Italia
In forma di lavoro regolare le persone ecco io credo che sia questo
Il messaggio
è il punto più importante di questo libro verde che non è peraltro complesso è un libro verde è scritto in maniera chiarissima questo un pregio cioè al di là che poi la semplicità venga da noi tradotta
Per scarsa profonde profondità scientifica abbia scrivere maniera complicate incomprensibile perché un documento abbia valore scientifico e progettuale no non è così questo libro scritto ma era molto chiara
Che la gente comune può capire non a caso un libro per un dibattito pubblico per un dibattito non solo riservato alla cerchia l'élite degli intellettuali ma aperto anche alle imprese e sindacati e cittadini comuni
Dibattito
Che in Italia fin qui è la prima provocazione che lancio ai relatori non c'è stato sulle droghe
Perché ne siamo autoreferenziali conosciamo poco o le lingue straniere tra cui sistemi comparati mediante parlato quando il Libro verde uscito nel novembre del due mila due
Il nostro Governo ha lanciato una riflessione
Non sull'apporti lavoro Standard e centrale comici che io li europea ma sulla riforma del contratto a termine promossa da Marco Biagi nel due mila uno cioè il nostro Governo il nostro Paese
Se un po'attorcigliato di nuovo sulle flessibilità margine quel cinque virgola sette per cento di forza lavoro regolare senza occuparsi del perché così tanti sono esclusi
Così tanti hanno
Interessa e sono incentivati a non essere a regolarizzare atti in quanto percettori di sussidi o di altre entrate quindi abbiamo perso un'occasione il Libro verde apriva un dibattito destinato chiudersi
Al fine di questo mese ci sto qualche piccolo convegno qualche piccola riflessione ma un dibattito profondo vero autentico nel Paese io nullo proprio visto ho visto invece altre coincidenze
Un lettore attento del Libro verde
Del novembre del due mila sei avrà forse trovato
Anche a livello terminologico non solo concettuale in questo documento quanto già Marco Biagi scriveva nel suo Libro Bianco del due mila uno anzi prima ancora del Libro bianco un documento presentato
Alla comitato scientifico di Confindustria e l'aprile del due mila uno le stesse parole diceva togliamo tenere in considerazione non solo
La realtà ufficiale ma la realtà vera i fatti i dati e confrontarci maniera paga ematica sperimentale con idee nuove su questo tema e questo è un tema credo
Sia il il significato messaggio del del presidente la Repubblica quando ci dice
Perché Marco Biagi stava lavorando alla valorizzazione della tutela del lavoro più ragionata su questo fatto solo che per lui tutele sono quelli che vanno concretamente le persone non quelle che stanno ricordi Cine formulari ne liberi
Che ne spendiamo gli studenti per gli studenti ci dicono ma che la realtà e completamente diverso
E io credo che appunto se è vero che migliora maggio che possa rendersi la sua memoria come dice il Presidente e un approfondimento il suo contributo si potrebbe proprio partire dalla sua elaborazione progettuale da suo libro bianco dalla sua legge
E qui se io sono partito sto sviluppando un ragionamento di questo tipo quindi non non proprio aderente al al all'articolazione di ragionamento Libro verde
E perché in Italia questo non sta avvenendo cioè al di là per il fatto che noi a novembre abbiamo una riflessione sull'ICEF sulle festività margine e tipologiche contrattuali e non come ci dice Libro verde sulle pensare delle fondamenti tuo lavoro
Però qui stiamo avviando anche un dibattito in cui dopo cinque anni
Ci interroghiamo ancora e di questi giorni non le polemiche e Tiziano Teo Pietro Ichino se questa legge sulla se la scritta lui se questa legge risponda suo pensiero se risponde
Noi come Centro Studi abbiamo pubblicato nel due mila e quattro ma la cosa puramente non è interessato nessuno purtroppo neanche gli studiosi
Una pubblicazione i quaderni Age.Na.S. sono socio vada fatta sono duecento pagine non devono spaventare ce l'avrei e per premessa di quattro o cinque pagine possono duecento pagine
Di
Norme articolati schemi di legge
Che sono tutta la legge Biagi scritta fra il mille novecentonovantasette e il due mila uno due mila due
Perché la legge Biagi la famosa legge trenta ce lo dimentichiamo come diciamo ma no biasimare avrebbe scritta è stata scritta nel due mila uno depositata in Parlamento sono gli atti parlamentari
Nel novembre del due mila uno forse qualcuno non ricorda le date Marco Biagi è stato ucciso nel marzo due mila due e quindi la legge trenta l'articolato sottoscritto di suo pugno ma questo libro questa raccolta documenta
Che in realtà se realizzato una legge delega cioè significa
Una delega al Governo il Parlamento da una delega al Parlamento al Governo per poi attuare concretamente questi principi questa queste direttive
Per convenienza politica c'era già tutta la legge il famoso decreto duecentosettantasei del due mila tre certamente poi modificato in alcuni punti per il dialogo con alcune parti sociali per
Alcune evoluzioni normative nel frattempo intervenute ma c'era già tutto qua dentro questo un documento importante
Che credo risponda all'invito del Presidente De pubblicati approfondire nel merito ma invece nel merito non approfondiamo eletti riferisce che ancora oggi sui giornali fra ieri e oggi si discuta
Se Marco era un intellettuale ingenuo al servizio del partito politico della destra da sinistra Marco Biagi nel
Non mi ricordo quale giorno ma sul Sole ventiquattro Ore proprio pochi giorni prima di morire
Ha lanciato un
Un appello
Da una parte solo dalla parte lavoro gli interessava destra sinistra centro ci interessava portare avanti delle idee
Avviate con Tiziano Treu già a partire
Dal mille novecentonovantacinque novantasei colpa che tutto il novantasette per sondato importante storico
E sono contento che la Fondazione Biagi esiste perché può testimoniare questo Paese la gente non vuole
Confrontarsi con i fatti con i dati ma è un problema di queste persone ma
Presto è il freno alla modernizzazione mercato lavoro lo diranno sicuramente i relatori c'è un documento di autorevoli colleghi che sta circolando
Chiedo era già un po'lo spirito che si percepiva suo libro bianco di Marco Biagi questa parola brutta la modernizzazione no c'è un manifesto Erna scontare processi di destrutturazione di flessibilizzazione e modernizzazione
E lo spirito
In modo con cui guardiamo le cose
Marco Biagi ripeto ma lo dice anche lo diceva anche Tiziano Treu un tempo non si attardava inutili formalismi interessava la cosa vera concreta i processi normativi reali le dinamiche reali in azienda i modelli organizzativi
Questo l'aspetto centrale e modernizzare era proprio il modo attraverso cui leggere le cose lo spirito il Libro bianco
Del due mila uno avuto un impatto eccezionalità delle critiche derelitti intellettuale fra gli operatori fra i consulenti dietro il personale gli stessi sindacalisti che l'hanno amato e odiato proprio perché
Buttava uno spirito nuovo nel modo di leggere il diritto al lavoro e quale era vengo al punto di partenza
E cioè
Che poi l'invito che sta nel libro verde a ripensare dalle fondamenta il dito lavoro e quella che è la sua funzione
Marco Biagi il suo insegnamento principale al di là delle norme di dettaglio che non interessano nessuno lavoro a chiamata strappi se non ci interessa
Il suo elemento centrale era proprio quello di
Mettere attenzione sulla vera funzione il diritto del lavoro
Chi mi diceva
Non è solo tecnica unilaterale di tutela di un contraente debole mediante norme inderogabili interattive che mettono i margini la volontà del singolo ma prima di tutto storicamente
Nasce così nasce anche come diritto della concorrenza come diritto che la produzione del domandatevi perché negli Stati Uniti non nasce il diritto del lavoro
E nasce invece un dito la concorrenza che l'Europa ma abbiamo avuto abbiamo fatto un uso strumentale per decenni
Del diritto al lavoro quindi non solo per dare tutela le persone
Ma anche per regolamentare la concorrenza fra impresa e per mandare fuori mercato l'impresa non ottimali non efficienti di piccole dimensioni che poi però ad alimentare il sommerso ed il grigio il cognome del cespuglio come diceva Gino Giugni
Qualche anno fa mi diceva punto centrale questi toni
E io sono contento che in questi giorni ha detto avuto l'opportunità di ascoltare alcuni colleghi stranieri ieri malafede Weiss a conclusione del ragionamento luce operante in apertura e Brusca Hoffman
C'è un detto innanzitutto riguardare bene questi fenomeni occorre avere il metodo
Non solo conoscere a memoria le norme quel codice
Le leggi ma per il metodo
Interdisciplinare comparato come si fa a parlare di processi organizzativi aziendali gestionali della tutte le persone in carne e ossa se tu non conosce dove queste norme si applicano se non va a vedere se sono effettive ma come possibile
Avere un detto lavoro già tre milioni e mezzo di lavoratori non di lavoro e di unità lavorative in nero che significa quattro cicloni persone
Coinvolti lo come sommersa sulla popolazione di ventiquattro venticinque o di lavoratori
Questo è andato via interdisciplinare e comparato guardare cosa fanno gli altri Paesi sono da vedere cosa fanno negli Stati Uniti nel Regno Unito
In Cina adesso in questi altri per vedo illogiche dinamiche diverse e fosse polvere delle idee e degli spunti per riflettere ripensare sul suo mercato il lavoro
E qui nel Libro verde ci sta un'altra intuizione chi lo leggiamo nel libro bianco che leggiamo nel progetto Tiziano Treu Marco Biagi nel novantasette sullo Statuto i lavori che penso sia un tema che deve tornare
Quello di dire Libro verde lo dice chiaramente anche se forse non viene colto perché è un passaggio abbastanza veloce
Ma non è forse il caso
Noi giuristi della Provincia Cafu no fa temere i giuristi e lavoro un po'più di economia organizzazione sociologia per capire come funziona non è il caso
Di abbandonare le qualificazioni formali lavoro dipendente e lavoro autonomo al mondo di oggi il mondo e lavoro corrisponde a queste classificazioni formalisti che per cui se sono autonomo ma nulla e se sono dipendente o delle tutele che però su un diverso a seconda che sia pubblico dipendente dipendente privato di grande impresa di piccola impresa strutturata congetture no non è non è questo
L'intuizione di Marco Biagi devo dire iniziano tra novantasette era
Lo scandalo per noi giuristi lasciamo perdere le fattispecie ragioniamo dalla parte delle tutele a me interessa cioè Marco Biagi che una persona qualunque
Che entro l'ambiente e lavoro sia autonomo subordinata ma anche uno stagista che non ha contratto abbia tutte le minime essenziali
Legate a sua integrità psico-fisica legati limiti discriminazioni legate compensi e quindi poi dopo modulare altre tutele in funzione di parametri diversi incerto autonomo subordinato
Ma anche le altre caratteristiche l'anzianità contributiva disservizi che a questa persona più da un'azienda più diritto che questa azienda mi tuteli meno ancora adatto o meno o aspettative affidamento avanti nella continuità rapporti lavoro
La dipendenza economica che è un altro motivo che ritorna il Libro verde tanto caro però anche alla nostra cultura giuridica italiana
Alla CGIL in particolari credo che ci sia un punto d'incontro e confronto su questo tema dare tutela chi è veramente debole non a chi invece a un PATI Quintino formalistico e certifica che autonomo o subordinato
Però questo è un criterio che va integrato con altri
Le caratteristiche soggettive od oggettive dei lavoratori dell'impresa sei con un contratto formativo se non contro l'inserimento perché un disabile
Se un'impresa di grandi dimensioni piccole se cooperativa un'impresa sociale insomma immaginare che il mondo del lavoro molto complesso e non si può fermare cristallizzare correggi di formalismi
Ma servono norme aperti dinamiche questo crea un problema è questo il problema
Della tensione di Marco con il formalismo giuridico che formalismo giuridico cos'è e potere ricchezza e patrono di pochini
Che più sanno che la situazione del quadro normativo e confusa incerta frammentaria e più sanno che gli operatori economici devono ricorrere loro e noi abbiamo oggi impresa e che fanno al gestore personali in Italia
Non così tutto il personale consulente lavoro collegiale come se fosse una guerra
E qui era ritorna l'altra idea importante che Kaufman ieri l'altro ieri segnalava bene il diritto al lavoro presso un buon diritto e lavoro e per essere al servizio della giustizia
Deve lavorare su equilibri sul bilanciamento di interessi questo lezione storica
H un fronte a un bilanciamento ma chi lo fa il bilanciamento
Un legislatore nazionale chi fa una legge che vale per tutti i settori per tutti i lavoratori più le imprese no sono quelle che Marco Biagi voleva coltivare in Italia le famose relazioni industriali che da noi non esistono in Italia
Non esiste questo metodo di confronto di bilanciamento di equilibrio giorno per giorno fatto di dialogo di collaborazioni di partecipazione da noi non c'è sistemi Lazio industriali certe antagonismo c'è conflitto
Il conflitto è importante io vengo da una scuola di diritto lavoro quella milanese della statale
Dove mi sono esaltate da giovane
Sull'importanza del conflitto come strumento di crescita di dialettica ma il conflitto ma incanalato non è la regola è l'eccezione vigono statistiche qui oggi però l'Osservatorio della Commissione scioperi in cui lavoro
In Italia si sciopera cento volte in più che negli altri Paesi c'è uno sciopero che non è tanto per questo mi rivendicativo e con la controparte uno sciopero politico prevalentemente
Quello di uno sciopero di antagonismo a far sì che sindacali
Per conquistarsi rappresentatività per conquistarsi iscritti quindi si sciopera si rifà conflitto attenzione non tanto per cercare quel sottile dinamico equilibrio di interessi
Ma per dire che io ci sono che o rappresentatività chiaro interesse esiste qui adesso non mi dilungo lungo però questo è un tema chiudo veramente importante ossessivo nel nel nella nell'elaborazione di Marco Biagi e
Ci fa molto piacere noi della della sua scuola vedere che il Libro verde per riprendere
Questo messaggio questo questo insegnamento critica vivissimo
Nei nelle nelle disposti dettaglio però Marco Biagi la sua legge è scritto nell'ultimo comma della duecentosettantasei due mila tre di questo decreto
E c'è una regista alimentari o aree che ci fosse a viale sperimentazione per due o tre anni dopo alla luce dei fatti decidiamo cosa buttare cosa tenere cosa migliorare non c'è stata questa sperimentazione sulla sua legge
A maggior ragione non c'è stato questo elemento molto critico è una legge approvata rapidamente
A regime presto compiono a me
Ministeriali approvate tranne il perno di una norma sperimentale il mettere in piedi un osservatorio sul mercato lavoro italiano con dati autorevoli condivisi che non fa litigare oggi vendiamo e convegni
Una trattative sindacali o vediamo i dibattiti politici
Sui telegiornali dove ognuno porte sui numeri non abbiamo un centro accreditato che magari usi parametri internazionali europei e ci dica qual è la vera realtà e la vera situazione nostro mercato lavoro temeva
Io
Nel lasciare la parola relatori
Vorrei
Dario
Una piccola risposta che credo che Marco avrebbe d'atto alle domande che ci pone la Commissione europea in questo libro verde nonché per porterà probabilmente da un documento più complessa
La prima domanda che poi la la vera domanda qual è la priorità
Del diritto del lavoro in Europa cioè cosa dobbiamo fare
E qui io vedono nelle tante risposte gli ammortizzatori no il lavoro a termine non tu dure nuove tipologie contrattuali potenziare no
Ci son tutti questi interventi ma prima cosa da fare recuperare effettività al diritto al lavoro chi crede che questo mito sia un diritto al servizio dei valori della giustizia beh la prima cosa che avere a cuore che le norme
Se no ricavabili siano esigibili certe e trasparenti chiare effettive e quindi Marco ci direbbe semplificare
Affidare le parti sociali
La costruzione delle regole attraverso un sistema di qualità di relazioni industriali cioè partecipativo collaborativo che certi questi equilibri
E questo potrebbe essere il percorso per rendere effettivo imbracatura volumi direbbe che non servono
Nuove ulteriori riforme
Che poi come la sua spesso rimangono sulla carta no questo dibattito sul precariato
E per nessuna regione pochissime Regioni hanno applicato le norme sull'apprendistato sui servizi per l'impiego lo sanno i colleghi stranieri che in Italia per trovare lavoro
O si vada al caporale o si va sull'intero agenzie illegali e il quattro per cento
Il il matching fra domanda e offerta formalizzata cioè servizi per l'impiego pubblici e privati
Intercetto non solo il quattro per cento degli incontri
Il novantasei per cento
Irregolare
Tre della legge e questo chiaramente il primo incentivo per l'occupazione vera se l'incontro è regolare e chiaro che anche il contratto è proposto non è come opportuno adeguato e regolare
Questo spiega perché per esempio questa fondazione alla parte centrale che si chiama placement universitario né vogliamo che i nostri studenti non è che si laureano con un bel titolo e poi
In bocca al lupo trovato in un'occupazione ad uno dei percorsi guidati transizione solo le transizioni importantissime qui ancora una volta e il Libro verde a dirci che le transizioni vanno guidate
Chi ieri ha seguito il dibattito ce lo sintetizza la mafia device riporta la per esempio il caso svedese nomi italiani ha sempre in ritardo
Dopo dieci anni hanno scoperto la famosa flex sicuri ti danese per ieri ci diceva il collega svedese che non ho sentito ma Manfreda ha fatto la sintesi
Che non c'è più la flexsecurity in quel Paese c'è la prassi puliti cioè creare sistemi di sicurezza due percorsi transizione guidati pilotati per non abbandonare le persone
Perché poi le persone abbandonate dicono quello idiozie di cui vi parlavo prima all'inizio ho chiuso
Grazie professore Tiraboschi il mio ruolo
è soltanto di presiede questa
Discussione sulla interessante e come sempre estremamente documentata oltreché appassionata relazione introduttiva del professor Tiraboschi
Io credo che del caso italiano si debba discutere
Anche diciamo al di là
Di quello che ristretto ambito
Del diritto
Per lavoro anche in termini più ampi culturali
Credo per esempio che
Noi viviamo ancora in una società
Nella quale per
L'effetto di molte delle tradizioni politiche
Che ci appartengono quindi non soltanto quella socia al comunista marxista ma anche in parte la stessa tradizione cattolica abbiamo visto spesse volte sbagliando nel diritto
Per lavoro
Una sorta diciamo di
Strumento per ripristinare
Quello che prima sottolineava il professore Tiraboschi cioè l'ingiustizia presunta di un rapporto
Di potere
Scoordinate qualche volto deregolamentato fuga il datore di lavoro perché l'avvocato
Poche volte si è riflettuto sul tema che comunque quando si parla di diritto del lavoro ci si occupa anche del lavoro che non c'è e che potrebbe esserci
E che qualche volta la difesa anacronistica di posti di lavoro con delle rigidità che vanno al di là di quello
Che una società
In un mercato globale può permettersi
Sono
Invisibili DURC istruzioni di occasioni di impiego il lavoro di crescita di un'intera comunità e di un intero Paese
Noi abbiamo assistito in questi anni
Ovviamente alle giuste e vendi che azioni di difesa del lavoro
Che hanno riguardato il tentativo attraverso i contratti per esempio di arrestare
Prende che il mercato vendeva dal punto di vista globale
Inevitabili
Siamo passati dall'idea che comunque
Una difesa contrattuale spesse volte a livello nazionale potesse essere un modo di rallentare per esempio il fenomeno delle delocalizzazioni
Potesse essere un modo di
Difendere il Paese e dalla concorrenza
Spesse volte sleale di nuove produzioni cioè abbiamo assegnato a questo strumento
Dei compiti non propri ideologizzare intorno
E facendo in modo che anche i cadesse sulla responsabilità di coloro che onestamente compassione si sono dedicati alla modernizzazione del diritto
Responsabilità assolutamente inaccettabili estranei entro
Perché comunque noi viviamo
Nel Paese in cui il diritto del lavoro e spesse volte scambiato come il tentativo tant'è vero che
Questo Tiraboschi città
Curia romana che ha studiato a Milano abbiamo che entrambi credo studiato anche sul tesi diritto sindacale che si rivolge gessi Moggi
Avremmo qualche
Difficoltà a pensare che ci fosse stata una materia di insegnamento comunque delle
Con quelle
Con quegli aspetti con quel substrato ideologico con quella centralità per esempio di tra sindacati e basta
No
Abbiamo passato
Intere
Giornate a discutere
Del valore
Di
Nella Federazione unitaria di Montesilvano per esempio che ovviamente ai nostri ospiti stranieri non dice niente ma diciamo nell'ambito
Che quello che lo sviluppo del diritto sindacati chi non vuol dire non riconoscere il ruolo
E il sindacato
Perché comunque io credo che l'attuale crisi delle rappresentanze sindacali
Sarebbe stata diversa si allega presenta anzi sindacali mi riferisco soprattutto le tre confederazioni fosse stato conferito un ruolo diverso non avessimo avuto una sorta di riserva di legge
Sarebbe la cambiate
Avrebbe difeso meglio a coloro che stanno al di fuori piuttosto quello che stanno interno e avrebbero anche difeso meglio quell'occupazione industriale che spesse volte con delle balere assolutamente anacronistiche
Hanno visto poi in un certo momento scomparire interi gruppi
Cambiare il volto in maniera a volte drammaticamente deve zone industriali del Paese
Allora io credo che tra i tanti insegnamenti chi Marco Biagi ci sia l'insegnamento di
Riportare il diritto del lavoro nel solco di una visione moderna appena letta
Tecnica giuridica scientifica fuori dagli schieramenti politici perché non è uno strumento uno strumento che serve a tutta la società perché ciò non serve soltanto ad una parte della società con un altro e non mi riferisco soltanto la parte debole perché qualche volta ci sono state degenerazioni anche dall'altra parte
Allora un diritto del lavoro ma dall'altro si preoccupa anche
Del diritto alla concorrenza del diritto la compensazione del diritto anche al fatto che tutti possano poter
Crescere ed avere tutta una serie di
Regolazioni del proprio lavoro che questo fosse
Ha ragione consono Tiraboschi
Il libro verde della della comunità a questo tipo di di ARSIAL se vogliamo una cioè nel raggiungere gli obiettivi di Lisbona quello di
Regolarizzare il più possibile perché
Solo così cambiando nella sulla via della modernità sì
Evita
Di fare quello che spesse volte nel nostro Paese si fa cioè si finisce per non accettare alcune forme
Di flessibilità ma si preferisce che queste forme siano assorbite dal grande buco nero del sommerso che nessuno guarda che è un po'come la criminalità che facciamo finta di non avere un po'come l'immigrazione clandestina che facciamo finta di non avere
Però questo ci mette
Paradossalmente in pace con la nostra coscienza preferiamo il meno allego l'atto instabile
Nella dimostrazione che comunque
E i dati sono qui per dimostrando e poi passo perché mi sono dilungato troppo
In questa impropria presentazione alla ai nostri relatori
I dati dimostrano che comunque noi abbiamo raggiunto in alcune zone del nostro Paese un tasso di piena occupazione che non abbiamo storicamente avuto nemmeno nei mitici anni Cinquanta e sessanta
Che comunque insomma le occasioni sono cresciute certo esiste il compito se vogliamo sociale e culturale di un Paese che deve farsi che
I giovani non entrino troppo tardi nel mondo il lavoro e non restino troppo lungo in forme irregolari o in determinate o determinate soltanto dal punto di vista del tempo anzi che vengano associate di più
A quelli che sono i valori dell'impresa che vengono date più occasione
Perché comunque non siamo ancora figli in una tipica regolazione del mercato del lavoro in cui ve lo dico e credo anche tanti giovani perfetto i giovani purtroppo ancora adesso sono vissuti non come una risorsa ma con un problema
E questo è il portato di una cultura del lavoro che e di tanti anni per cui lì per la regolazione l'attività della difesa di coloro che stanno dentro rispetto a coloro che stanno fuori
Ha prodotto tutta una serie di incrostazioni anche ideologiche che si sono poi dei percosse nel momento in come ha giustamente
Con il il contributo
Del
Professor Biagi ma non solo si è posto mano a una serie di una specie di in bocca del nostro Paese nel quale nessuno aveva il coraggio perché in qualche modo voleva dire
Parlare di tutta una serie
Di problemi che sarebbe stato più facile e non lo dico di corsa questo FIVA c'è per tutti ecco dico anche per le grandi imprese
Più facile rimuovere sotto il tappeto della della quotidianità
Una formative coraggio c'è stata una riforma vera comunque è stata
Imitata in altri Paesi che certamente ha prodotto i suoi risultati che certamente è perfettibile ovviamente che ha i suoi difetti li conosceva anche lo stesso professor Biagi ma che rappresenta una riforma dell'Iraq
Sulla quale noi dovremmo discutere questa l'amarezza finale lasciatemelo dire
Sulla base soltanto della sua validità
Tecnico
Cioè dobbiamo porci il problema questa è una riforma all'altezza della sfida competitiva di questo Paese sì o no non possiamo far sì che una riforma così importante sia il terreno di scontro ideologico opposti ideologico
Per ragioni che nulla hanno a che vedere con il lavoro dei giovani
E ne anche se permettete con il voto dei meno giovani che stanno all'interno del mondo produttivo
L'Italia io mi fermo e quindi chiederei al professor Ferraro terrorista Federico secondo inattuali
Intervenire sulle suggestioni sui suggerimenti e sulle e considerazioni che sono emerse nella relazione introduttiva del professor Tiraboschi grazie
Abbiamo detto il credito a nostro giudizio è visibile del
Consentitemi innanzitutto di ringraziare
La fondazione della familiari l'amico Tiraboschi dell'invito
Che molto
Gradito per
Che essi collega questo incontro di commemorazione di Marco
Che ci consente di ripensare periodicamente diciamo al messaggio che lui ci ha lasciato e qui l'impegno eccezionale
Che è riuscito a profondere nella al suo ruolo di giurista di lavoro
è un messaggio importante per noi come sono importanti su insegnamenti la capacità di svolgerà un ruolo attivo
A ridosso della realtà sociale al di là dei il
Contesti un po'protetti del mondo accademico
E la capacità di guardare
Le vicende italiane le vicende nei le problematiche italiane in una dimensione più ampia diciamo con l'occhio dell'Europa con l'occhio del mondo
Che sicuramente ha rappresentato un momento
Di grande importanza nello sviluppo del
Giuslavoristi come italiano
Io credo del per intervenire subito insomma
Farò osservazioni abbastanza schematiche un po'sommarie perché
L'entità dei problemi talmente impegnativa che mi pare impossibile il filo fare un discorso organico ma vorrei dire a in riferimento alle osservazioni che faceva l'amico Tiraboschi che
Ma mi sembra
Che diciamo la polemica sulla legge Bianchi sia
Una polemico oramai di retroguardia insomma che non appassiona nessuno
Volevo
La legge costituisce come tutta l'elaborazione giuridica di Marco costituisce un patrimonio ormai acquisito del
Realtà normativa del nostro Paese
Quando qualche ombra con molte luci con aspetti che vanno aggiornati con aspetti che vanno integrati
Ma sicuramente mi pare che soltanto i politici di professione possano
Ancora indugiare in una alternativa così elementare così secca abrogazione si abrogazione no
Il problema reale quello evidentemente di continuare questo processo permanente di aggiornamento della legislazione italiana secondo il tracciato che Marco
L'Europa
Molto validamente riusciva
Ad indicare e a completare un poco il progetto che è rimasto per alcuni aspetti incompiuto e che diciamo darsi
Motivo di polemiche che forse
Potrebbero essere definitivamente superato
Il Libro verde su cui sul
Tiraboschi cioè invitate a riflettere
Usciamo da questo punto di vista e costituisce un'occasione propizia per fare il punto della situazione per verificare diciamo lo stato del
Sistema normativo lo italiano
Anche se devo dire subito che in qualche modo quello diciamo una certa inadeguatezza impostazione anche concettuale anche di elaborazione traspare
Da questo documento che ci si va a mente elementare
A volte diciamo anche
Inutilmente ripetitivo molto perentorio in alcune in cessioni ma questo è un po'diciamo i limiti di documenti i documenti comunitari nessuno dei documenti a volte infatti se a volte prolissi diciamo pieni di contraddizioni pieni di né in un certo Simoni
Astratte che disegnano a volte dei mondi
Fantastici e di reali cercando di contemperare le esigenze più antagonistiche che sono riscontrabili nella realtà ma questo ovviamente non è un problema che riguarda
Specificamente questo documento che si è mai diciamo forse può essere apprezzato per un metodo più incisivo più sobrio imperniato su alcuni
Quesiti sul
A forte retorici a volte
Hanno anche un po'ingenui ma comunque su alcuni i quesiti che ci impongono a delle risposte
Un po'più precise comunque a prendere posizione
A me sembra che questo è un documento che in qualche modo riflette una certa fase politica e culturale che investe l'Europa cioè
E la fase diciamo che definirei della stagione villa posto flessibilità cioè il processo di flessibilizzazione
Delle modalità di impiego dei rapporti di lavoro si è
Sviluppato ampiamente dagli anni Novanta fino alla
Diciamo appunto ad oggi in maniera compiuta in poi in tutti i Paesi europei
Prefigurando una modellistica contrattuale molto ampia e articolata e che ha dato di i risultati importanti specie in alcune fasi congiunturali
Negativi consentendo di frenare dei processi
Diciamo di
Allargamento e di consolidamento della disoccupazione strutturale
Però questi processi di flessibilizzazione hanno determinato dei problemi reali cioè hanno accentuato un fenomeno che c'è sempre stato il tratto quello cioè del dualismo del mercato del lavoro e quindi di questi due nel mondo in qualche modo separati il mondo dei soggetti che
Manterrebbero una serie di protezioni molto radicati molto strutturate che in qualche modo sono diventati
Dei privilegiati invece il mondo di soggetti che hanno una situazione di stabilità e di precarietà
Ed è un problema su cui tutti gli ordinamenti giuridici moderni non hanno sufficientemente riflettuto insomma è chiaro che finché
E il dover lavori atipici occupa uno spazio per così dire
Complementare di flessibilità marginale sono tollerabili e solo tollerabile anche i costi sociali che questa
Flessibilità può comportare quando poi certi processi vanno diffondendosi generalizzando simili raggiungono percentuali così elevate ti inducono ad un ripensamento globale cioè che inducono a chiedersi se il sistema così come si è costruito il sistema produttivo il sistema di protezione sociale sistema pensionistico così come si è andato costruendo
Sulla base diciamo di un certo prototipo
Di lavoratore e uno schema ancora valido o se non va per caso completamente ripensato è chiaro che
Il mondo della flessibilità richiede in qualche modo una tutela sociale
Dei lavori flessibili egli chiede una tutela che non sia una richiesta di una tutela semplicemente derivata diciamo per audizioni o per
Adattamenti progressivi rispetto all'impianto normativo di base ma richiede una tutela che sia concepita proprio sulla realtà sociale organizzativa operativa
Di lavoratori i precari
E questo proprio per evitare quel fenomeno che poi in qualche modo sia e determinato e che probabilmente quello che
Mi interessa maggiormente la comunità per evitare che poi
Il mondo del lavoro precario possa espandersi misura intollerabile fino
A compromettere ed
Mettere in discussione l'aria del sistema di prostituzione
Mi pare che al di là appunto della retorica di maniera delle varie formule che vengono adoperate e-mail
Libro Verde e poi il problema centrale è sostanzialmente questo cioè quello di
Favorire un processo di tutela di lavoro flessibile che sia
Un ma operazioni di tutela specifica e costruita sul lavoro flessibile anche diciamo a costo di rivedere globalmente il sistema con degli interventi sul lavoro standards sul lavoro protetto questo mi pare che sia diciamo un
Un punto centrale
Questo forse quello più significativo probabilmente quello che è destinato ad occupare maggiormente l'attenzione degli istruttori studiosi belli operatori politici e che praticamente
E e
Un problema che e non è nemmeno del tutto nuovo perché nel nostro o sistema giuridico più volte è stato affrontato ed è stato riproposto
La medicina che viene in qualche modo
Ipotizzato in maniera ovviamente abbastanza embrionale per questo rimedio e quello di ridurre le garanzie interni al rapporto di lavoro e valorizzare invece le forme di tutela esterna
Anche questa non è una formula innovativa insomma prefigura un sistema misto di liberismo e vista attualismo accentuato massima libertà o maggiore libertà
Nel all'interno dei rapporti di lavoro in modo tale da fast favorire
Una maggiore mobilità una maggiore flessibilità del passaggio dal lavoro ad un altro operazioni di passaggio da un Paese ad un altro di trasferimento di aziende da un Paese
Ad un altro però
Al di là di questa varietà di formule e di situazioni
Garantire comunque un sistema di protezione di carattere universalistico che imperniato su alcuni principi fondamentali e che prescinde totalmente dalla
Tipologia i dallo schema contrattuale
è una formula organica che ha una sua attendibilità una sua credibilità che secondo me embargo discusso io affrontata prevalentemente con gli economisti più contenti con gli studiosi
Il diritto del lavoro anche perché io ho l'impressione che ci sia un poco
Una sopravvalutazione del ruolo che il diritto del lavoro posso da svolgere in questi processi globali lieto e lavoro a un ambito di incidenza
Molto più delimitato di quello che solitamente si ritiene io su un suo ma vengo da una vecchia elaborazione
Penso ancora che le istituzioni giuridiche nessuno il riflesso prevalente dei processi economici il diritto del lavoro in qualche misura in qualche aspetto
è un epifenomeno di processi economici molto più marcate quando appunto
Interventi normativi sono troppo incisivi o troppo drastici nelle leggi naturali dell'economia trovano il modo di manifestarsi in altre forme come appunto penso al lavoro nero al lavoro sommerso dalle forme
Ora diciamo questo il dibattito sul quale in qualche modo dobbiamo confrontarci e dobbiamo concentrarci è chiaro che qua diciamo la risposta
Se volesse essere una risposta di stampo tradizionale dei lavori sta classico
Abituato a proteggere a concepire il diritto del lavoro con un sistema di protezione del
Lavoratore delle sue esigenze di vita e di lavoro la risposta è abbastanza inventare andiamoci piano andiamoci piano perché diciamo UNIFIL
Di una eccessiva liberalizzazioni all'interno del rapporto di lavoro può determinare grossi scompensi sul piano dell'equilibrio dei valori fondamentali dei sistemi giuridici
Ho avanzati
E mettere in discussione delle conquiste oramai consolidate gli acquisite andiamoci piano perché questo comporta una deresponsabilizzazione sostanziale dell'impresa cioè
L'impresa deve avvilire
Farsi carico dei problemi e dei processi negativi e disfunzionali che genera oppure può pensare di traslare questi costi sul sistema generale sulla fiscalità generale
Sullo stato sulle istituzioni e questo è un poco
L'interrogativo che può suscitare un'impostazione di questo genere è chiaro che quali risposte non possono essere mai ma anche in un termine diciamo direzione
O in un'altra è chiaro che qua si tratta di trovare il punto di equilibrio tra quella che l'esigenza e che l'impresa sia
Responsabile socialmente secondo una formula che oramai
La grande fascino e al contempo costruire ville forme di tutto è in una Rete un reticolato di protezioni i sociali che sia compatibile anche sotto un profilo della tollerabilità finanziaria
Ed economiche questo è un poco
Mi pare la problematica principale capisco bene che poi parlare in termini formule generiche è molto facile andare poi a definire il punto di equilibrio tra questi due
Esigenze contrapposte un'operazione estremamente complicata estremamente difficile quando poi si deve tradurre scelti soluzioni normative
Lascio da parte una serie di considerazioni che verrebbero
Diciamo naturali in presenza di un testo come quello indicato per soffermarmi soltanto su un profilo che mi pare importante
è fondamentale per il nostro sistema
Libro Verde nella sua struttura un po'andai su un po'elementare diciamo del però ci richiama un problema reale un problema che invece discutiamo
Lo discutiamo tra noi da anni ed è quello cioè della identificazione di una mozione più semplificata più elementare
Più vicino alla realtà di subordinazione come diceva molto bene Tiraboschi insomma non è in c'è il dubbio che
La nostra tradizione
Storico normativa c'è allegato alla definizione e codificata nel Codice civile che rifletteva tutto un altro mondo un'altra realtà altre esigenze che anacronistiche sul generale
Io che vengo diciamo da una scuola che ha sempre
Espresso delle atteggiamenti critici nei confronti di coloro che
Hanno sopravvalutato la formula codicistica contenuto nell'articolo due mila e novantaquattro il profilo dell'eterno
Direzione sono abituato a ritenere che il lavoratore chi l'ha avuta diciamo nell'interesse di un terzo
Ed è una formula molto
Semplificata quello che è appunto il mio maestro diceva definiva la messa a disposizione delle energie lavorative chi mette a disposizione energie lavorative a favore di un terzo
Non rientra nell'ambito di questa categoria poi né chiaro all'interno di questa ampia categoria si possono immaginare in molte diversificazioni molte articolazioni
Però diciamo la vita di tutti i giorni ci indica facilmente c'è il lavoratore chi non è il lavoratore
Brevi mi pare che diciamo le indicazioni del Libro bianco scusate l'esemplificazione che un po'inevitabile in queste discussioni
Mi pare che il libro bianco da questo punto di vista mette il dito nella piaga né ci siamo costruiti delle fattispecie di saluto lavoratori che sono diciamo sostanzialmente subordinati ma formalmente autonomi e
Mi pare che il punto il Libro bianco da questo punto di vista abbia dato un contributo
Importante essenziale del superamento del lavoro coordinato e continuativo e nella definizione di lavoro a progetto anzi e questo bisogna dirlo perché anche nei confronti di quelli che ancora si attardano
A polemizzare sul Libro bianco anzi
Diciamo ha introdotto un elemento di rigidità
Eccessivo probabilmente nel momento in cui
Ha disegnato la fattispecie del lavoro a progetto in maniera abbastanza rigida
Però
Ciò non toglie che il mondo del lavoro si compone di due categorie sostanziali
La zona grigia è frutto dell'inventiva di giuristi e della diciamo condizionamenti del l'economia
Quella zona lì grigia non esiste il c'è il lavoro dipendente c'è il lavoro autonomo
Il lavoro autonomo tipico è quello di carattere professionale in quella di coloro che ci hanno uno status di lavoro autonomo anche perché protette garantiti da
Procedure informative da collegi da ordini professionali quello il vero l'unico lavoro autonomo
Nell'altra dall'altra parte c'è tutta l'aria
Ampia
Variegata ma con forti elementi di comunanza
Di tutti che comprende tutti coloro che svolgono un lavoro a favore e alla dipendenze di terzi poi i requisiti le formule effettivamente sono anacronistiche
Per se dovessimo diciamo mi avvio alla concludere perché mi rendo conto che poi è facile attardarsi in certe riflessioni che comunque andrebbero sviluppate con un po'di maggiore
Calma il
Mi sembra che questo il punto principale dell'apporto che il libro o ovvero dei puntare alla
Dibattito italiano cioè quello di ridefinire
Diciamo la definizione globale di lavoratore e però da questo punto di vista l'attività non perché amo davvero ci stanno gli ultimi anni sono stati contraddistinti
Da un dibattito brillantissimo su questa materia penso consentitemi di ricordarlo all'elaborazione di Massimo D'Antona che restano ancora insuperate da questo punto di vista sulla necessità di dedicare un sistema universalistico di tutele come dire per cerchi concentrici controffensive
Forme di diversificazione ma mano che ci sia rinvia riavvicina
A situazioni di specializzazione come il lavoro industriale il lavoro i settori specialistici nel dove c'hanno delle connotazioni di specialità quindi da questo punto di vista
Il problema mi pare che sia ben impostato e ben ampliato il va diciamo approfondito sulla scorta di quanto già si è fatto come progetti in materia di statuto dei lavori
Dove invece il punto nodale che riemerge affiora periodicamente su cui diciamo drammaticamente viene nuovamente ad insistere il Libro verde il problema della i forme di protezione in uscita dei lavoratori licenziamenti cioè quello poi
Se diciamo al di là del degli altri aspetti
E di flessibilità e che si possono ipotizzare il nodo è sempre quello cioè la nostra legislazione una legislazione
Troppo protettiva sul versante della mobilità in uscita oppure una legislazione che ho detto le Rabi lei con i processi di integrazione economica europea questo il punto nodale sul quale ci troviamo a disco troverete
E qui nel Libro verde diciamo indica delle esperienze emblematiche ma per nulla utili
Per il nostro sistema cioè investe l'intero stia cade confesso di conoscere
Quasi
Di non conoscere affatto e il sistema diciamo alcune soluzioni adottate recentemente nel sistema danese
Mi pare che quell'osteria così ha concentrato tutto un problema che non è attuale che non è significativo per voi cioè quello di di tutelare
I lavoratori sotto il profilo economico nel momento in cui si sposta dal lavoro nero ad un altro e quindi garantirli di una tranquillità economica a fronte di una grande
Mobilità professionale non è questo il problema che noi abbiamo almeno non è questo il problema
Centrale
C'è l'altra soluzione che viene accennata nel Libro verde quella danese cioè
Maggiore libertà sul fronte del
La mobilità in uscita e quindi maggiore elasticità nella possibilità di ampliare o ridurre i livelli occupazionali però a fronte di una serie di garanzie esterne sul versante degli ammortizzatori sociali della tutela contro la disoccupazione di forme convenzionali
Di maturazione dell'anzianità contributiva e altri garanzie di questo genere
Questa è la vera alternativa che appunto si pone
Personalmente io credo che diciamo un dibattito che si dovesse orientare su questa strada
Sarebbe Reality emergere le contrapposizioni maniche diciamo stanno sempre
Sottostanti nel dibattito politico e sindacale
Italiano e quindi ritengo difficile che una problematica di questa entità possa essere affrontata in maniera
Aperta in maniera diciamo tra consapevole del
Anche se devo riconoscere che il
Non tanto sul versante dei licenziamenti individuali dove le tue tutele mi sembrano diciamo intoccabili mi sembrano intangibili
Perché tutelano valori di caratteri preminente ma sul versante dei licenziamenti collettivi ma abbiamo una legislazione artificiosa mal costruita che favorisce forme collusi idee con procedure
Articolate il Ministero insomma è veramente un guazzabuglio terribile che costituisce un grosso
Il problema per le intende che si vogliono espandere che vogliono poi contrarsi oppure per le imprese che hanno delle effettive esigenze di mobilità io non so nemmeno come è uscita fuori questa normativa che peraltro favorisce anche
Pratiche conclusive
Non riferibili ma il sta di fatto che noi abbiamo effettivamente un sistema
Qua è chiaro la risposta migliore sarebbe quella di affidare la decisione e la valutazione del merito di queste operazioni a soggetti esterni cioè non lasciarla mi nella discrezionalità
Dell'azienda di affidarla la resistenza ad oltranza delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori ma trovare degli organi terzi che sa abbiano trovare dei momenti di sintesi si acquisite
Varie esigenze però non c'è dubbio che il problema diciamo esiste e che prima o poi un revisioni radicale di questa disciplina indispensabile
Il terzo profilo davvero chiudo perché mi rendo conto che ho abusato della vostra pazienza il terzo profilo è quello che riguarda un po'questo discorso che quello che ci viene proposto con maggiore
Attualità nel Libro verde cioè quello di rivedere il sistema
Di tutele di ammortizzatori sociali di tutele sociali in modo appunto da
Trasferire più tutele sul mercato del lavoro
Specie nelle fasi diciamo di stabilità delle fasi di precarietà di lavoro e meno tuteli all'interno del rapporto di lavoro
Che è una formula che tutto sommato accettabile se effettivamente riesce a realizzare un operazione
I maggiori livellamento tre lavora tra il lavoro atipico il lavoro Standard esteri riesce effettivamente a dare
Un reale impulso produttivo al sistema è una fase congiunturale che sembra favorire vuole e che sarebbe
Peccato non
Sfruttare nella sua compiutezza
Però anche qua insomma non facciamoci grandi illusioni Nanni discorso sugli ammortizzatori sociali che costituiscono poi diciamo il clima preminente che viene affiorare in questo dibattito è sempre il problema solito che si ripropone cioè quello di livello di responsabilizzazione dell'impresa
Do il livello di costi sociali che l'impresa deve il tutelare di evidente che il trasferimento all'esterno
Sulla fiscalità generale o su forme di previdenza obbligatoria allargata
Il in qualche modo nonno semplificano una serie di operazioni però hanno dei riflessi negativi e dei costi che sono intollerabili tutti siamo favorevoli saremmo
In astratto favorevole a garantire un reddito minimo garantito a tutti
Specie nelle fasi di stabilità lavorativa di disoccupazione temporanea definitiva protratta che sia
Ma non è è chiaro che il discorso non si esaurisce nel enunciare un'aspettativa ogni ideale positivo ma nel trovare le formule le procedure
Che i finanziamenti necessari perché questo operazione
Qui devo ribadire il sistema indubbiamente squilibrato perché il col sistema ed è dissociato cioè è evidente che al
Anche il gli ammortizzatori sociali la tutela della signora occupazione il sistema pensionistico
Sono costruiti su un certo modello storico superato l'aggiornamento che è stato fatto dalla riforma Bianchi sulla Biagi sulle tipologie contrattuali
Che io penso che ribadisco costituisce un patrimonio acquisito e che contiene anche degli elementi diciamo di e tutela che vanno
Apprezzati in qualche caso rafforzati
Però non c'è dubbio che rimane scoperto su questo versante della
Protezione ebbene non c'è dubbio che quelli tutele previdenziali del lavoro precari flessibili non possono essere le stesse di quelle concepite
Per il lavoro continuativo e stabile allora un ripensamento globale e indispensabile se non si vuole appunto favorire
Io accentuare
E questo è un
Operazioni
Ma qui anche il sistema pensionistico in qualche modo si è chiuso in se stesse o perché evidente che poi la scelta di il sistema contributivo
Finisce per rifletterei pedissequamente nella fase di
Cessazione del rapporto di lavoro le caratteristiche anche le disuguaglianze di rapporti di lavoro costruiti nella fase attuativa
Cioè il sistema pensionistico così com'è concepito anche se con qualche e lieve correttivo
è un sistema pensionistico che poi
Diciamo o emarginare il lavoro precario il lavoro flessibile il lavoro instabile perché non c'è dubbio che il lavoro flessibile debba essere riconosciuto
E debba essere diciamo assecondato attraverso formule negoziali
E prospettive però non c'è il minimo dubbio che il lavoro flessibile debba costare di più abbia un costo sociali maggiore e richieda quindi delle protezioni che sono maggiori di quelle che sono riconosciute al lavoro
Al lavoro ordinario al lavoro stabile grazie
Forse l'unico
Perché
Da qui forse riesco
Meglio a interloquire con le cose che con grande passione
Ha detto e Michele Tiraboschi perché
Riconosco che per noi
Per noi che veniamo dalla cosiddetta scuola di Bologna
Molto difficile in occasione come queste
Riusciamo a riuscire a limitarsi ad interventi come dire assetti cinque punta di forchetta
Di tipo squisitamente tecnico
Ed io comincio
Appunto dal modo sento qui
La Fondazione Marco Biagi a pochi giorni dalle anniversario dell'assassinio di Marco
Comincio col dire
Come io non soltanto in occasione delle ricorrenze ma
Siamo nell'occuparmi di diritto del lavoro
Ripenso a Marco
Io ho bisogno di separare
Diciamo la sacralità di due cose di una memoria
Diciamo da lei più dia dal
Quotidiana
Quotidianità laica del confronto fra le diverse posizioni
Per questo so che su questo punto c'è un dissenso e ne abbiamo con Michele
Parlato più volte
Io ho deciso di separare il nome di Marco dalla legislazione a cui qualcuno invece affianca il suo nome
Perché ho bisogno di separare quello ricordo dall'analisi dalla valutazione di un prodotto normativo che per il suo natura diventa un elemento oggettivo
Perché solo in questo modo a mio possibile a mio modo è possibile garantire
Diciamo che il pluralismo delle idee quella libertà del confronto che io so essere stato nel pensiero nella cultura di Marco un architrave
Anche per sottrarre quel nome
Purtroppo mi chiedo e le cose sono così duetti citato una frase visibile di una signora per Milano
Penso sale per nome diciamo dalla
Dalla brutalità di una strumentalizzazione politica
Tipica di un sistema politico che non è uscito ancora da una lunga interminabile transizione
Caratterizzato da un cosiddetto bipolarismo che assume forme pentire
E qui dico io può anche
Scritto l'ho detto più volte assuma questo atteggiamento dopodiché non ragionare sul diritto del lavoro mille volte mi viene da ripensare a Marcora quindi come ripenso a Massimo
A questa diciamo lunga catena di delitti che che ha attraversato la nostra la nostra materia
Vedi Michele in un libro verde
Io sono rimasto deluso quando ho letto questo libro verde
Cioè intanto penso che sia fortemente apprezzabile il fatto che dopo un certo silenzio
Dopo un certo silenzio
Beh insomma la Commissione europea rilanciare il tema di un dibattito pubblico sul diritto del lavoro a questo
è positivo non positivo che ci sia questa sorta di Corfù per i pensionati di ampia apertura di un dibattito ma perché sono rimasto deluso Michele non pensando alle questioni italiane ma pensando all'Europa
Perché siccome io
Un federalista europeo da ragazzino al tempo in cui si premiava no interezza liceo classico di migliori tempi per l'Europa e i primi atti venivano coimputati a Strasburgo e
Somma io
E sono rimasto stupito dal fatto che in quel testo non ci sia alcun riferimento a quello che dal punto di vista
Utopistico costituisce oggi una straordinaria dramma politico e istituzionale
Cioè l'imbocco del processo di costituzionalizzazione
Quel processo di costituzionalizzazione
Che avrebbe dato
Un valore giuridico supremo alla Carta dei diritti fondamentali Carta di Nizza di cui stranamente questo libro verde non fa non fa menzione
Non introduciamo alle procedure decisionali
Questo a che fare con la nostra materia a che fare secondo me molto con la nostra materia con il diritto del lavoro
Cioè con il tema diciamo
Di come
Si modernizza si riforma si adegua il modello sociale europeo di cui diciamo all'intelaiatura giuslavoristica costituisce la struttura portante
Il no ai referendum in Olanda in Francia
Cioè in due Paesi stanno nel core business dell'Unione europea
Dobbiamo interrogarci su questo all'accaduto di svolge due soggiorni Francia
Subito prima e subito dopo il referendum del due mila cinque
Quindi parlo di una cosa che in qualche misura conosco
Io sono rimasto molto colpito dal fatto che in quel referendum
Ciò che ha determinato la vittoria del no
Cioè non è il no ideologico dell'estrema sinistra il no xenofobo del del dell'estrema destra cose note male lo spostamento di un corpo centrale dell'opinione pubblica che ha detto di no a una certa cosa
Quella cosa durante la campagna del referendum francese e primeggiavano sui titoli dei giornali ed alla direttiva Bolkestein
Soprannominata direttiva fa anche stanco
No ed e dove chiediamo ciò che aleggiava era il fantasma del famoso promovibili colonne che naturalmente non esiste nella realtà è una figura diciamo puramente retorica
Est evocata dal dottor Bolkestein
Quando pensando di rendere popolare e la sua direttiva ha detto ma come io o una case di vacanza in Francia
Destato e non trovo mai un idraulico e quando lo trovo mi costa carissimo come sarebbe bello se potessi trovare un idraulico polacco
Cioè che cosa è scattato diciamo nel
Il no al dumping sociale cioè il no ha una idea ha una idea diciamo del dell'Europa della prospettiva europea
No
Che napoletano dovessi danneggi rosata sul suo vecchio modello ma che si costruisce
Sulle ceneri di un modello particolare che distingue le opera dagli Stati Uniti d'America e anche dal Gran Bretagna modello anglosassone
Badate che questo punto voi ha avuto siamo sistematiche e diciamo evidenze empiriche
Non parlo dei tagli appaltabile parlo sempre per esempio dalla Francia
Insomma prima c'è stata quella cosa che si è chiamata la rivolta delle valli
Badate che questo è un fenomeno che la dice lunga e dice qualcosa anche a noi perché i protagonisti di quella rivolta sono infiniti di seconda e terza generazione degli immigrati
Quegli immigrati invece venuti dalle colonie francesi che su atti a suo tempo hanno accettato condizioni di vita misere
E di lavoro mise condizioni che oggi sono rifiutati definita nipoti quelli che saranno i figli e nipoti dei nostri attuali immigrato extracomunitario
Prima quella cosa lì e poi la rivolta invece diciamo delle fasce alte della
Gioventù borghese la Sorbona contro il cosiddetto contratto di primo impiego
C'è altro non è quella che è una forma di incentivazione dell'assunzione dei giovani scambiata con una liberalizzazione del licenziamento nei primi due anni
B che cosa dice quel fenomeno
Che ha bocciato badate bene perché appunto le cose vanno viste nel loro contesto come diceva giustamente Michele perché se noi guardiamo i profili di effettività di realtà di una certa esperienza facciamo un ragionamento puramente scolastico
Quella cosa lì ha bruciato niente di meno che un candidato alle elezioni presidenziali
Mi sia più utile per
Che su quella vicenda avendo dovuto ritirare quel testo appunto ora logorato la sua candidatura
E poi
La Spagna vedo che viene citato nel libro verde secondo me impropriamente
Una decreto adottato recentemente in quel Paese de in Spagna quindi Governo Zapatero che pure come è noto diciamo è stato molto attivo sul piano
Dei cosiddetti diritti civili è stato straordinariamente prudente sul piano della diciamo così politica sociale
Però indietro questa prudenza e c'è stato il fatto che per un anno e mezzo le grandi organizzazioni sociali assieme al Governo
La Confindustria spagnola Commissione sorpreso concrete il Governo hanno fatto un duro e serrato negoziato non sotto il
Il Flash come accade in Italia
Dove ogni giorno si annuncia la cultura del grande tavolo il tavolo non parte mai
E hanno stipulato controversi diamo un accordo economico su sia al
Fatto di molte cose ma dove il punto di fondo mettere assieme strumenti dirvi stabilizzazione del lavoro
Cioè il punto
A me sembra in Europa e quindi anche in Italia e Michele ha ragione nel dire che è del tutto arbitrario attribuire la crescita della precarietà che quantitativamente non è neppure dimostrata alla legge trenta del due mila e tre
Ma il punto vecchie effettivamente i tassi di precarietà ed incertezza sull'aumentati e soprattutto è aumentata la percezione della precarietà
Ma quando il candidato del centro sinistra Romano Prodi è andato in televisione da Bruno Vespa
A confrontarsi con un gruppo di giovani divisi giovani simpatizzanti del centrodestra giovani simpatizzanti del centrosinistra neutrali
Alla domanda fatta a quei giovani voi lo fareste oggi un lavoro manuale
Sapete qual è stata la risposta corale di tutti a prescindere dalla collocazione politica io non ricordo risposta corale è stata ma è un posto fisso
Allora questo il punto è successo qualcosa in questo Paese comminate i Paesi europei
Su cui de dobbiamo riflettere
Al di fuori di ogni parola più ideologico in una situazione del genere noi in Italia alla luce del Libro Verde riapriamo il tormento sulla riforma dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
O ci vogliamo occupare ideato
Ora brevemente perché non è che
Si possono sviluppare tutti i temi che sono stati bloccati prima da Michele Tiraboschi ora
Da Giuseppe Ferraro ma
Intanto
Guardiamo il settore privato perché il settore pubblico è tutt'altra cosa
Settore privato quello esposto diciamo alle dinamiche concorrenziali
Ma se noi guardiamo ai meccanismi di flessibilizzazione dei rapporti di lavoro che sono stati introdotti
Negli ultimi venti anni
Badate che fa fa una certa impressione diciamo
Una volta c'era un sistema di indicizzazione delle retribuzioni automatico non retribuzioni ogni tre mesi vedevano adeguate al costo della vita
Addirittura c'è un elemento della retribuzione che si chiamava indennità di anzianità chiediamo minano si valutava auto con differente a seconda della RAI
Queste cose non ci sono più
Tecniche in verità la sanità diventato TFR oggi chiaramente destinato a integrare sistemi di
Pensionistici pubblici sempre più inadeguati
E l'unico elemento di adeguamento delle retribuzioni quando lo si rinnovano tempestivamente il che accade molto spesso i contratti nazionali di categoria è una modestissima indennità di vacanza contrattuale
Dal punto di vista della flessibilizzazione delle strutture distributive c'è un intervento di enorme rilevanza
Il mercato del lavoro ancora nel mille novecentonovantasei novantasette in Italia avevamo il collocamento pubblico statale il monopolio statale del collocamento non funzionava
Non funzionava perché in Italia e chissà perché la pubblica amministrazione sembra che non possa funzionare mai
Ora abbiamo
Giustamente no a un'ampia liberalizzazione
Centri per l'impiego decentrati alle Province agenzie per l'impiego ma guarda caso Michele osservava che qui siamo alla copertura solo del quattro per cento è una delle mediazioni complessi ma anche qui c'è un mondo praticamente diverso
Per non parlare della tipologia dei contratti flessibili di lavoro
La mia domanda e che cosa c'è da flessibilizzare in più
La mia domanda è diciamo se guardiamo al tema principale al cuore di una politica del lavoro oggi
La questione vera non è quella di
Pensare agli strumenti attraverso i quali
Valorizzare il lavoro produttivo a partire dal lavoro manuale che in questi anni ha perso venti Toso battuta per il suo ruolo
Questo secondo me è il primo punto di una politica di sviluppo sostenibile
Perché qui dentro e dopo ci nascondono
L'enorme quantità di problemi che non abbiamo di fronte il lavoro sommerso
Ho una gestione diciamo poco razionale dell'immigrazione extracomunitaria e i bassi tassi di attività delle donne degli anziani eccetera eccetera
Se uno guarda questo problema
Quando nell'ordine delle priorità
Ma può essere un elenco infinito io cerco di farlo bene ma
Prima cosa la semplificazione
Io quando immesso i corsi con i miei studenti a Venezia
Faccio sempre una comparazione di com'era il diritto del lavoro quando lo studiavo io all'università e di come oggi
Allora Giuseppe non c'erano nemmeno i cosiddetti codici del lavoro nero
E allora c'era
Il Codice civile
Qualche legge no di tutela delle fasce marginali e stava entrando in vigore dello Statuto dei lavoratori quaranta articoli
Oggi qualsiasi codici del lavoro ha queste dimensioni
Ci sono decreti legislativi che diciamo penso a quello sul tema cruciale della sicurezza del lavoro comporti un centinaio di articoli
Una crisi che è che io mi sono permessa di fare di più che lo sa al decreto legislativo due sette sei
Io non so se Marco l'avesse scritto tutto può più lui ma ottantasei articoli alcuni dei quali composti da decine di commi modificati da ulteriori decreti circolari
Quando nel nord est abbiamo fatto in vista di un convegno a cui mi creda partecipate di cui poi gli atti sostanzialmente i dati sono stati pubblicati una ricerca intervistando l'impresa
E primo dato che è venuta fuori una straordinaria incertezza nel nell'applicare queste normative ma
Quella cosa c'era nel Libro bianco il testo unico la semplificazione non dico il Codice diciamo nel senso ottocentesco ma una radicale
Semplificazione di questo apparato normativo larga parte del quale in effettivo usando appunto infinito dell'effettività
Secondo punto la pubblica amministrazione
Le Regioni si diceva questa è stato un altro punto sul quale
Ricordo che il comma a cui si discuteva perché nel Libro bianco c'era un'opzione verso la cosiddetta regionalizzazione del diritto del lavoro che forse
è stata loro una concessione semantica ministro di turno perché ricordo bene che malto scrisse poi un articolo se non sbaglio è proprio su ventiquattro dovervi meritando il tema
Ma iniziamo la crisi istituzionale di questo Paese a che fare con il problema di un'efficace politica del lavoro
Si parlava prima dei ritardi delle Regioni io sono stato recentemente invitato degli amici di Napoli a un convegno sul lavoro sommerso a Napoli
E
è stata presentato un pregevole disegno di legge regionale approvato dalla Giunta della Regione Campania
Peccato che quel disegno di legge dovrebbe attuale una legge del due mila e tre siamo nel due mila e sei e non si sa quando ormai il Consiglio regionale della Regione Campania potatura cioè cosa c'è qui dietro
Quindi ha detto c'è un assetto istituzionale del Paese che non sta in piedi
I due rami del Parlamento un sistema politico svendere l'atto che rende di leggibilità i provvedimenti di legge cominciando dalla legge più importante la legge finanziaria le Regioni e Comuni che comincia e poi ci stupiamo
E che la macchina pubblica così efficiente ci stupiamo che ci sia un problema di prodotti invitare il pubblico impiego ma la prima riforma del pubblico impiego a fare questo poi naturalmente
Vanno individuati repressi cosiddetti
Fannulloni
Il lavoro sommerso ma voglio chiudere perché siamo evidentemente riesco a parlare solo per flash
Il lavoro sommerso vogliamo cominciare a fare intanto una classificazione attendibile di che cosa c'è dentro queste cifre enormi del lavoro delle commesso nel sud Italia
Quanto per esempio di questo lavoro sommerso dipende
Da una inadeguata cultura della legalità
Nel note nel sud in forme diverse perché noi non siamo un Paese calvinista dove il non pagare le tasse considerato un marchio di infamia
Prevale esattamente
E quanto dipende da determinati meccanismi
Mia madre è stata per due anni e mezzo assistita da una collaboratrice
Dieci ucraine abbiamo lottato due anni e mezzo per mettere in regola
Finalmente entrata nelle quote ed è dovuto rientrare in Ucraina per poi ritornare in Italia col col visto c'è qualcosa che non funziona nel modo in cui vi stiamo regolando il tema della immigrazione extracomunitaria o no
Ultimo punto
La legislazione sul mercato del lavoro
Io penso che
L'outlet ci sia un punto sulla legge trenta sul decreto legislativo due sette sei a cui
Si attribuisce il nome di ma qui il punto è quello di una
Valutazione sul piano della
Efficacia attuativa
C'è qualcosa in quella legge che ha
Determinato la crescita di un senso diffuso della precarietà come tratto caratterizzante degli anni di lavoro per cui i datori di lavoro appena possono utilizzano uno strumento di assoluzione
A tempo determinato reiterato eccetera eccetera
Sì e allora verso il mondo in positivo
Favoriamo meccanismi che
Incentivi nella stabilizzazioni non coattivi
In questo senso diciamo in pare che alcune misure della legge finanziaria a cui sta lavorando il governo siano utili ma il punto diventa poi quello di
Riuscire ad applicare quell'altra parte del Libro bianco scritto da Marco Biagi
Che
Guarda caso è rimasta del tutto inattuata
E cioè il tema di come senza necessariamente flettere indebolire delle tutele nel rapporto di lavoro in un Paese come nostro si espone introdurre tutte le nel mercato e quindi tutto il tema su cui
Anche nello stesso libro vede ci sono indicazioni a mio giudizio positivo e delle politiche che favoriscano la transizione i cosiddetti ammortizzatori sociali ma anche lì poi tutte le cose di tornano
Perché poniamo a immaginare che noi riusciamo
Davvero in questo Paese date le
Siamo le compatibilità finanziarie introdurre un sistema
Per esempio di indennità di disoccupazione due Busto dico come quello che c'è in alcuni paesi scandinavi ma significativo
E che questo sistema però sia collegato al nonna a una logica assistenzialistica ma una logica appunto di politica attiva di formazione mirata reimpiego
Siamo in grado di garantire con meccanismo di questo genere in campagna in Puglia in Calabria in Sicilia funzione
Cioè abbiamo gli strumenti per renderlo effettivo
Però da qui diciamo non ritorniamo al punto di partenza eccetera non è possibile realisticamente se non facendoci Luigi Roni
Pensare in questo Paese di modernizzare il diritto del lavoro sia in primo luogo non si modernizza il sistema Paese grazie
Intervento
Sì
Grazie Presidente il mio compito
Diventa difficilissimo dopo
Interventi così ricchi Tiraboschi prima Ferraro Marinucci
E
D'altra parte anche il tempo si riporta un po'in proporzioni inversa a quello di loro IMI interventi e quindi io mi avvarrò
Così della
Dell'essere per motivi di anzianità non solo
Accademica il terzo in
Interventore
Dell'autoporto unità di essere estremamente
Rapido cercando di non ripetere le cose che sono state dette che sono state molte in gran parte
Pregevoli che in buona parte a mio
Avviso condivisibili o meno per la mia sensibilità permettermi un tipo di
Orientamento
Però prima naturalmente
Sarebbe inutile dirlo
Siamo nella fra la Fondazione
Marco Biagi
Un edificio bellissimo
Che Barcheri anche insomma
Il una tappa
Fondamentale di un percorso che quest'ora scuolabus
Modenese e bolognese ora prima storica
Distinguere
Che si era già formate intorno a Marco Biagi
Prosegue con
Con grande
Capacità
Di lavoro con straordinario impegno
Ringrazio
La Fondazione Marco Biagi per avermi chiamato
A partecipare sia come
Componente delle Commissioni giudicatrici l'anno scorso e anche quest'anno dei premi intitolati a Marco sia anche in questa
In altre occasioni per l'appuntamento a Modena e
Quindi o no
Un ritorno hanno
Annuale per me molto gradito ringrazio la fondazione e
La sua Presidente rara
Maria piaccio
Ma veniamo ora
Brevemente con
Il Libro verde
Ma io credo che anzitutto il Libro verde si debba dire che
Ha il merito come è stato qui detto
Di riportare il diritto del lavoro
Nell'agenda comunitaria
Emendamento robot lo dopo la lunga stasi delle politiche sociali e questo spiega secondo me anche il contenuto
Minimalisti del documento
Documento elementare se si vuole però io direi anche chiaro
Nella quale vengono indicati degli obiettivi
Ma che poi sostanzialmente il mutuo sulle tecniche per attuarli
Emendamento quindi è che intanto è volutamente circoscritto tra gli aspetti del mercato e quindi indirettamente nel rapporto perché e una separazione
Impossibile quello tra disciplina di tutela del mercato e nel rapporto c'è una distinzione evidentemente ma
C'è un ente interrelazione fortissimo
Quindi lei è un catalogo di temi che però lasciano fuori
E i temi fondamentali forse
Del
Il diritto del lavoro del ventunesimo secolo che sono i temi
Della rappresentanza sindacale dell'autonomia collettiva intimi dello stato sociale
Sono temi perché Marinucci in qualche modo ci arriverà ARPA ha ripreso nell'intervento in cui naturalmente giustamente agli atti importanti
Alla crisi del nostro sistema
Politico corretti il Libro verde invece ha un taglio
Ben diverso
Ci si potrebbe chiedere maliziosamente se non è una via di uscita
Perché
Forse è andata
Prima
Compilata un'agenda delle politiche sociali da rinnovare a livello europeo e noi siamo in una fase
Di
Recessione delle politiche sociali europee eppure
C'è bisogno di armonizzazione c'è bisogno genuina ripresa della funzione regolativa che
Il diritto comunitario e ordinamento voglia l'Unione europea ha
Avuto nelle politiche e sociali e quindi nel il diritto del lavoro dell'Europa tappe fondamentali pensiamo per esempio la parità di trattamento nuovo una Bordin
Oppure lei
Licenziamenti collettivi trasferimenti d'azienda cioè ci sono veramente dei blocchi
Degli istituti
Che sono stati profondamente
Trasformati dall'intervento delle norme europei fino agli anni Novanta
Soprattutto tra gli anni Settanta e l'ottanta
Le politiche sociali hanno avuto poi una
Una produzione normativa
Direttive e regolamenti la libera circolazione c'è stata una grande stagione del diritto del lavoro euro che europeo che quest'ultimi dieci anni quindici forse d'asta
Così
Non è più
Insomma
Attiva
E allora
La Commissione è uscito un questo prolungamento
Che in sostanza
Riflette
La stasi che c'è stata dopo
La
Il manifesto di Lisbona
Indicando delle
Delle priorità
Priorità che solo in via di massima condivisibili e che poi vengono in sostanza sintetizzate in un obiettivo che quello della flexsecurity sembrerebbe un ossimoro
Cioè si vuole dire che la flessibilità non deve essere in contrasto
Quindi una con la sicurezza
Quindi un rifiuto del liberismo selvaggio
O comunque del estremo
Cioè quindi bullismo che
Fa del diritto del lavoro un capitolo ad un paragrafo del diritto della concorrenza
E invece la ricerca di una via di equilibrio
Tra
Non
è
La flessibilità dell'impiego quindi non tutela del posto ma tutela dell'opportunità di lavoro tutela del reddito
Anche attraverso
Strumenti
Di sostegno che noi chiamiamo convenzionalmente ammortizzatori sociale quest'Aula
L'obiettivo che indica il libro per
Farebbe un faro un commento però mi sembra che
Dalla lettura
Bonica blog dovrebbe vero da una specie di memento per il giurista il politico
Del diritto del lavoro
Comune
Un memorandum
E in cui
Su quindi
Che il Libro verde
Dice che
Hanno bisogno più che di riflessione teorica
Anche perché è stato scritto e detto montano hanno bisogno di una volontà politica anzitutto di atto qua determinati produttivi allora il compito deve giurista è quello
Di
Segnalare quali possono essere le possibili tecniche per attuare io
Luglio un di più io mi sono segnato
Cinque punti
Alcuni dei quali non sono compresi nel Libro verde
Perché il libro verde ripeto è un documento parziale circoscritto
Credo però che il Libro verde dell'occasione per
Per tornare anche su istituti su
Blocchi di materia che non sono toccati
E poi
Il verde
Segnala
Appunto la l'esigenza di
Combinare le politiche attive e le politiche passive del Barca Colella quindi
Formazione continuo
Strumenti di sostegno del reddito ma anche della qualificazione dell'occupabilità
Le transizioni occupazionale mi sembra anzi che questo sia l'aspetto saliente del Libro verde un tema
Che al centro
Della riflessione di giuristi del lavoro
Lo dico per inciso sarà toccato nelle giornate di studio della nostra associazione a Venezia
Disciplina dei licenziamenti e mercato
Del lavoro
Ercole transizione occupazionali il tema cioè della
Della mobilità virtuosa
Che passare
Dai lavori precari dell'epoca dai lavori temporanei
Al
Guardare hai I lavori stabili
E questo è un tema
Il grande rilievo
Chiedete la necessità di
Superare quella che una separazione discorso qui non è forse tanto di percentuali quanti sono il i contratti a termine in contratti con finalità formativa cioè le diverse forme di quello che ho di di lavoro di occupazione temporanea
Vero su sulle occupazioni le occupazioni
Attende attenti poppa un po'stabile e ed a vedere se non si forma
Non una
Una barriera invisibile ma
Non superabile
Facchin restano i lavori precari e chi invece quindi esce
A
Passare
O addirittura rimane
E fin dall'origine
Nell'occupazione stabile quelli
Tema delle transizioni io giorni occupazionali degli strumenti di sicurezza sociale dinamica
Secondo punto il
E
Un lavoro
Il regolare
E per il lavoro irregolare o non dichiarato viene affrontato nel Libro verde inutile memento
Su questo punto ci sono state delle norme recenti anche nell'ultima legge finanziaria
Io credo che il problema non era evidentemente di repressione ma anche qui un problema di inversione
Di agevolazione non solo quindi gli sgravi ma è anche proprio di
Di emersione prima ancora che del rapporti di lavoro del
Quindi
Dell'impresa e delle attività annuisce valutare anche Marinucci lo è più un problema di
Politiche economiche fiscali io credo che sia difficile affrontare queste tematiche sono dall'angolazione del diritto del lavoro bisogna
Affrontarle a tutto tondo lo dal punto di vista dei trattamenti fiscali dal punto di vista degli oneri contributivi ecco perché importantissima una riforma del sistema di previdenza sociale che serva a
Attenuare e in prospettiva a ridurre sostanzialmente gli oneri contributivi che sono la causa principale al mio
Avviso delle forme occulte la maschera posti di lavoro colto dipendente
E poiché evidentemente c'è anche il grande tema che il Libro verde a accenna
è è della
Nuova Biffi della possibile definizione comunitaria
Dei lavoratori
Per il sono il lavoratore subordinato eterodiretto però deve essere anche il lavoratore
Definito da una situazione di dipendenza
E economica questo bene
Il terzo punto che
Il Libro verde e assegna
Alla
Attenzione dei politici ma e anche degli interpreti dei tecnici del diritto del lavoro
Europei ma vastissimo
Perché
Si deve fare un riflettore
Su quello che è stato ben definito ci lavoro come attività
Il lavoro con me
Ciclo di vita
Nel quale periodi il lavoro di lavoro e di non lavoro così
Si chiama sia al
Sia alla al alternano e quindi oggetto della tutela o della
Disciplina
E e
Non tanto necessariamente il rapporto o la forma di contratto
Quanto proprio la
L'attività di ricorsi lo status
Della persona del lavoratore
Ed ancora e questo nel libro verde non c'è ma io credo che sia un tema fondamentale
Le
Noi relazioni industriali cooperative
Diritto del lavoro si è sempre formato
Attraverso la interazione tra contrattazione collettiva
E legislazione statale oggi molto legislazione comunitaria e
Evidentemente quindi pensare di rinnovare
Effettivamente il diritto del lavoro senza prendere posizione sulle relazioni industria
Che secondo me
Improprio
Non sufficiente Codice
Grazie di essere cooperative entro e non conflittuale questo non vuol dire evidentemente negare il valore di libertà del conflitto
Ma vuol dire
Contestare
Ve la conflittualità hanno puramente antagonistica cioè quella che mira se non alla distruzione alla legge all'avvio illegittima azione
Della controparte dell'impresa
Del datore di lavoro con me soggetto che s'al
A
Assumendo su di sé il rischio dell'attività produttiva inevitabilmente all'Autorità
Il potere di organizzare
Buon lavoro in funzione della
Del della produzione quinto il tema della
Democrazia economica della partecipazione sottende e credo
Tutti
C'è la direttiva europea sui comitati aziendali europei le direttive sull'informazione e la e la euro e la consultazione il Libro verde non le riprende
Quindi sembrerebbe io credo che invece si debba andare oltre non soltanto nella
Definizioni di regole comunitarie
Come dire di principio ma
Comunale
A azione comunitaria tendente alla
Attuazione di questi
Regole negli Stati membri e quindi con una sollecitazione
Della comunità
Volevo comprendendo specie
Parlato
Abbastanza
Ma io
Non sopravvenute lei
La questione se il diritto del lavoro moderno
Mi in questo suo sforzo di
Armonizzare flessibilità e sicurezza
Debba
Come dire accantonare le classificazioni
Le tipologie contrattuali il discorso polveri della
Nelle tipologie contrattuali a cominciare da quella fondamentale
Ex strada tra subordinazione ed autonomia scorsa quello debbo alle tutele
Cioè l'eccesso di
Dei il sovraccarico anche giudiziario
Sulla qualificazione del rapporto come subordinato ho dovuto ma evidentemente non dipende dalla tanto dalla difficoltà qui ha ragione
Ferraro allargarle la zona grigia non dipende dalla difficoltà di distinguere
Se un determinato contratto unico e subordinato o da un tono molto
Non se stesso dal punto di vista come diciamo noi noi giuristi della prestazione della causa venete
Dal sovraccarico di contributi sociali cioè dal dalle tutte dalla differenziazione e non solo dalla differenziazione delle tutele pensiamo che lavoro subordinato significato
Disciplina vincolistica del licenziamento e quindi era totalmente
Ecco noi quindi dobbiamo agire quindi non il problema non è tanto di classi di negare le classificazioni aveva ragione Biaggi quando diceva che bisognava guardare alle tutele
Ma non nel senso evidentemente il mio è un giurista troppo file per pensarlo
Che
Non ha più rilevanza la distinzione delle fattispecie perché come è stato replicato
Una disciplina di tutte e due hanno un che non può non avere come riferimento delle fattispecie si tratta di avvicinare le tutele
Salvo subordinato il lavoro autonomi economicamente dipendente questo è il senso io credo migliore della disciplina peraltro poi
Di difficile e applicazione dal lavoro autonomo coordinato del lavoro accorgerci
E concludo quali sono le prospettive del diritto del lavoro perché qui nessuno le utile evidentemente perché il diritto del lavoro non va dimenticato in una variabile dipendente dell'economia più
Anche qui condivido qui non si diceva
Ferrarotti
Quindi
Però ossi il problema se il diritto del lavoro debba essere un diritto del lavoro della distribuzione o della produzione
Non è
Le indurre e secondo me
Esatto
Dal punto di vista storico il diritto del lavoro è stato sempre nello stesso tempo un diritto progetti in corso quindi distributivo
Però in funzione il
E e nell'ambito di determinati contesti produttivi
Allora
Però qui
Con il passaggio
Dall'impresa
Accentratrice
Fordista gerarchicamente organizzata all'impresa flessibile decentrata al lavoro quindi che
In qualche misura sì
Altro determina dal punto di vista
Della convocazione nel mercato dell'ALDE dove del del dove lavoro è chiaro che le forme contrattuali sono definite lontano e un po'dal come si lavora ma dalla collocazione
Nell'universo delle all'occupazione quindi
Non si tratta di distinguere tra forme di lavoro subordinato ed autonomo ma distinguere tra occupazioni più o meno stabili più o meno o correlate
Allora
Il diritto del lavoro
Come anche
è stato notato
Già negli anni Ottanta nella
Direttore De Bortoli parlava della relazione di bond segnalato sarà anche un importante a Bari nel mille novecentottantasei non mi pare tenuta da Gino Giugni
In cui appunto si segnava ad acquistare esigenza che il diritto del lavoro diventasse
Sempre più
Diritto della produzione ma non perché nel passato fosse stato
Separato dal mondo della produzione a perché doveva prendere coscienza
Delle
Nuove sfide
Che la trasformazione della produzione del mondo della produzione
Premeva al tradizionale apparato garantistico del diritto del lavoro l'allora concludendo vorrei dire
Che
Nel vostro Paese
Non c'è il tentativo che si muove
Il tentativo del di passare dal garantismo un rigido al garantismo
Cosiddetto flessibile degli anni ottanta
è una banca che sostanzialmente fallito
In realtà il così il garantismo delegato a forme di contrattazione collettiva attuativa produrre attori Abel della legge
Che poi fa riferimento a quel blocco storico della rappresentatività sindacale solo di tre
Organizzazioni e diciamo quindi che non ce la fa più bisogna passare a forme sempre di garantismo però
Uno ad abbattere
Alla
Trasformazione del mondo produttivo quindi io credo il diritto di lavoro debba guardare
All'universo dell'occupazione anche al lavoro autonoma che non ne so caro Ferraro quello professionale
E c'è anche un lavoro autonomo quando
Che deriva dalla indipendenza dell'occupazione
La loro indipendente
Questo è e molto
Importante
Quindi per verrebbe eccidi corda molte queste cose inutile sul testo
Promemoria grazie
Quindi non siamo alla conclusione della nostra tavola rotonda nella
E della nostra mattinata
Gli spunti sono stati come avete ascoltato numerosi piccante livello indicante profondità dedicando e passione nel ricordo della testimonianza professionale e umana di Marco Biagi
Credo
A conclusione prima di
Fare l'interruzione poiché riprendere i nostri lavori pomeriggio con il convegno su globalizzazione politiche di internazionalizzazione delle imprese
Che si debba dire che qui abbiamo questa mattina diciamo nel
Nell'insieme
Dei risultati finora ottenuti da queste giornate di lavoro
Chiarito molto quali sono i compiti
Per il diritto del lavoro nella prospettiva soprattutto di Lisbona e del Libro verde che abbiamo discusso finora
Che è una prospettiva di creazione di una società della conoscenza con la massima apertura al lavoro in tutte le sue componenti con maggiore equità ma anche con un investimento molto forte nella formazione e nella qualificazione
Del della del lavoro
Faccio una piccolissima considerazione finale
Ovviamente non possiamo ed è emerso in tutti e tre i passaggi degli interventi che abbiamo appena ascoltato chiedere ai giuristi del lavoro di svolge
Compiti che non sono pronti né chiedere a questa materia di surrogare
Inadeguatezza di altri in particolare della polizia
E la politica proprio sul terreno della regolazione del mercato del lavoro
Sperimenta la sua genetica debolezza ancora più accentuata negli ultimi tempi in questo
Di Polaris concetto con questa legge elettorale che permette di ricatto anche a singole persone e quindi anche a infiniti piccolissimi
Punti di interesse
In una dimensione regionale dove spesse volte abbiamo visto che la paura di sperimentare ha preso il posto anche all'esigenza a volte drammatiche quotidiana di avere
Venti per promuovere il lavoro
E poi ovviamente
Bisogna anche dire che
Non si può neanche chiedere a coloro che studiano questa materia
Di farsi carico di un conflitto generazionale che nella nostra società conflitto
Molto forte
Ma che non riguarda se non in minima parte la regolazione dei rapporti di lavoro
Ma riguarda in generale l'assetto della società il grado di apertura internazionale di questa società una forma di egoismo evidentemente estremamente diffusa anche
Nelle classi dirigenti più avanzati insieme una certa miopia nel prospettare nell'elaborare il futuro
Io credo che
Con la riforma
Biagi
E con anche il voi che noi abbiamo
Svolto non soltanto in questa cosa ma in tante delle occasioni che la Fondazione ha promosso in questi anni
Noi comunque abbiamo
Certamente dato
Dimostrazione nel seguire ricordo della
Testimonianze di Marco Biagi che quando si vuole quando si ha un po'di coraggio quando si pensa soprattutto agli altri c'è questa capacità
Di innovazione non soltanto nel diritto del lavoro
Che una delle risorse di questa
Nostro paese di questa nostra società
Risorse spesse volte mal valutate spesse volte
Assolutamente accantonate o non considerate
Dalla politica sia essa di centrodestra e si è sedicenni sinistra questo è un elemento bipartisan negativo che abbiamo potuto constatare in questa materia più volte
Bene grazie allora ci vediamo un po'e nel pomeriggio con
Tavola rotonda sulla globalizzazione grazie