Puntata di "Rassegna stampa estera" di mercoledì 21 marzo 2007 condotta da David Carretta .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
Dibattito
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì ventuno marzo questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale ha curato di David carrettino apertura quest'oggi
Ci occuperemo di Afghanistan della
Migrazione della giornalista Intini Repubblica Mastrogiacomo
Perché sulle Mondera abbiamo trovato un
Durissimo articolo di o su base scippo
Che definisce lo scambio tra Mastrogiacomo e cinque prigionieri talebani come una vittoria spettacolare degli stessi talebani
E un duro colpo per il col Berno afgano di Hamid Karzai e più in generale per la NATO leggeremo quasi integralmente questo articolo di le Monde al titolo in Afghanistan
Il giornalista italiano rapito
è stato liberato
Riproporremo anche un editoriale dal Financial Times di ieri in cui sostanzialmente quotidiane da siti chiede ai Paesi dell'Europa continentale Francia Germania Italia di fare di più
Per
Aiutare i loro alleati della NATO nell'offensiva contro i talebani al sud del paese poi ci occuperemo di Unione europea che l'Unione europea che festeggia il suo
Cinquantesimo anniversario parleremo delle sfide
Di fronte all'economia nell'Europa con un altro editoriale del Financial Times secondo cui c'è ancora una grande agenda di riforme da realizzare
Poi un commento critico quello del Times quotidiano conservatore britannico secondo cui gli europei non hanno una grande voglia di festeggiare questo cinquantesimo compleanno dell'unione
Europea Unione europea che è una vecchia signora
Vestita vestita male il vestito ebrei sulla costituzione ci occuperemo anche di Darfur con Libération di ieri che chiede in sostanza i francesi di agire di fronte al genocidio in corso e poi
Delle elezioni presidenziali francesi dodici sono i candidati
La sorpresa in qualche modo inaspettata la candidatura ufficiale dice cose Bove l'alter mondiali vista che complica le cose all'estrema sinistra ma anche e soprattutto a la candidata socialista Ségolène Royale
Partiamo però dall'Afghanistan è dalla liberazione di Mastrogiacomo su
Le monde di oggi trovate un durissimo articolo diffuso a Cipro
Che parla di vittoria spettacolare dei talebani in Afghanistan giornalista italiano rapito dei talebani è stato liberato il titolo scrive il giornale francese
Rapito due settimane fa il corrispondente italiano di Repubblica è stato liberato in cambio di cinque talebani la sorte del suo interprete rimane confusa
Ministro degli esteri Massimo D'Alema ha confermato la morte dell'autista del giornalista annunciata venerdì
Dai talebani è stato un assassinato in modo barbaro precisato D'Alema recitando si della liberazione di Mastrogiacomo il Primo Ministro
Romano Prodi si è rifiutato di precisare i dettagli dell'operazione
Ma secondo una cassetta registrata dal Mullah Dadullah uno dei principali capi militari dei talebani gli stessi talebani hanno ottenuto in cambio della liberazione del giornalista la rimessa in libertà di cinque dei loro responsabili
Detenuti dalle autorità afgane la liberazione di due di loro Latif Hakimi portavoce arrestato nel due mila e cinque Chetta nel Baluchistan pachistano
E sta dagli asili restata annunciata nominalmente da fonti della sicurezza afgane
Questo scambio scrive le Monde che
Non è stato ancora ufficialmente confermato da campo da Kabul questo scambio e comunque la vittoria spettacolare per i talebani
Tre vani che sono riuscite a imporre la loro volontà al Governo afgano nel momento in cui questo reclama aiuto per combatterli
Inoltre si è svolto nel momento in cui a Berlino in presenza della cancelliera tedesca Angela Merkel il presidente Hamid Karzai assicurava che non avrebbe ceduto arrecato al terrore
Se lo facciamo sarà senza fine ha dichiarato Karzai recitando Merkel che sta resistendo alle minacce di un gruppo iracheno di uccidere due ostaggi tedesca se Berlino non ritirerà le sue truppe dall'Afghanistan
Nel momento in cui il Governo afgano e le truppe della NATO vogliono assicurarsi sostegno dalla popolazione contro i talebani questo scambio Mastrogiacomo cinque esponenti dei talebani confonde il messaggio scrive ancora le Monde e la popolazione afgana ora qualche ragione in più
Per averlo paura di nell'opporsi a insorti talebani sufficientemente potenti per fra piegare il Governo e il segnale negativo anche per il fatto che lo scambio avviene nel momento in cui Kabul
Chiede più sforzi da parte del Pakistan per fermare i talebani insomma Bud non mancherà di Ron rizzare sulla liberazione di due portavoce talebani che erano stati arrestati dalle forze di sicurezza pachistane
Inoltre per le Monde lo scambio di Mastrogiacomo apre le porte ad altri sequestri e rischia di essere male interpretato dai mungitura mujaheddin dell'Alleanza del Nord che ritengono che il Governo sia
Troppo debole con il Sud cioè con i pastori insomma
Questa vittoria dei talebani avrà come conseguenza quella di aumentare
Le tensioni è finché che hanno già la tendenza a aggravarsi così
Consoci POIN questo durissimo articolo su le monde di oggi sempre più a proposito di Afghanistan vogliamo anche
Segnalare villa secondo editoriale di ieri del Financial Times non dimenticare l'altra guerra agli afgani non devono diventare vittime dell'attenzione del mondo sull'Iraq
Scrive il quotidiana da siti quattro anni dopo l'invasione americana dell'Iraq una delle principali vittime di quell'avventura cioè l'Afghanistan e sta ancora pagando le conseguenze
Prima ancora che le bombe cominciassero a cadere su Baghdad
L'Iraq ha consumato tutta l'attenzione del mondo un errore che i talebani hanno sfruttato per ricostituire le loro forze
Relatore impegnate nell'offensiva riterrà più importante della sua storia per cercare di riprendere l'iniziativa ma la sua strategia in generale quella della comunità mondiale rimane incoerente improvvisata
Questo processo sbagliato di corta veduta gli attacchi terroristici dell'undici settembre due mila e uno dovrebbero ricordarci che se l'Afghanistan tornerà ad essere uno Stato senza Stato
Le conseguenze potrebbero ricadere su tutto il mondo il punto per rifare il Santa in sé che la forza militare non basta in una situazione simile durante la guerra sovietica in Afghanistan
Cinque anni dopo l'invasione del settantanove l'Armata Rossa lancia un'intensa offensiva ma l'occupazione sovietica si concluse negli ignominia
Proprio perché non era riuscita a conquistare i cuori della popolazione afgana la NATO sta cercando di imparare la lezione sottolineando l'importanza della ricostruzione dello sviluppo
Tanto quanto quella della lotta militare contro i talebani gli Stati Uniti hanno finalmente iniziato a dare maggiori priorità la ricostruzione dell'infrastruttura afgane con un finanziamento di più di dieci miliardi di dollari quest'anno
In più troppo spesso invitare britannici americani canadesi hanno fatto ricorso ai bombardamenti ieri questa tattica non riuscirà a conquistare i cuori dagli afgani l'assessorato ha messo quel
Surico il suo ricorso i bombardamenti porta troppe vittime civili
Ma scrive ancora fasciato Times non è stato fatto ancora abbastanza per riuscire a superare questa situazione è un primo passo dovrebbe essere
Quello di fornire più soldati da combattimento una questione su cui i Paesi dell'Europa continentale
Rimangono inerti gli Stati Uniti Regno Unito hanno già inviato altri cinque mila soldati per rafforzare il fronte della NATO
Ma se la sulla direi da Rita dell'alleanza vuol dir qualcosa allora i Governi dell'Europa continentale devono togliere i caveat le regole di ingaggio
Che impediscono di muovere liberamente migliaia di soldati europei presenti in Afghanistan e che oggi non possono soccorrere gli alleati
Solo in questo modo conclude tra l'altro inflation Times le forze NATO che si trovano nelle zone relativamente calme del Nord e dell'Ovest dell'Afghanistan
Possono aiutare i loro alleati che combattono e muoiono nel sud e nell'Est del paese così
I fatti Santanché secondo cui
La forza militare non basta ma e comunque essenziale spostiamoci in Europa Europa chi festeggia il suo cinquantesimo
Anniversario venticinque marzo a Berlino per approvata una solenne dichiarazione i fasciata in fieri si occupava soprattutto dello stato dell'economia europea in un editoriale
Secondo cui finora non è andata male ma c'è ancora una grande agenda di riforma da a realizzare questo tra l'altro il titolo scrive il quotidiano della City difficile immaginare la vita in Europa senza l'Unione europea
Anche se non è possibile lanciare un esperimento controfattuale chiaro che lo sviluppo economico europeo sarebbe stato molto più lento senza l'Unione europea
Non ci sarebbe una politica unica della concorrenza non ci sarebbe un mercato unico e nemmeno una moneta unica
Ci sarebbero meno commercio tra i diversi Paesi più stabilità macroeconomica la Spagna dell'Olanda probabilmente non avrebbero realizzato la loro spettacolare trasformazione economica
E senza l'Unione Europea molti Paesi dell'Europa centrale e orientale avrebbero faticato di più a governare da loro transizione lo Paul collasso del comunismo per molti Stati membri
L'Unione europea ha agito come forza di armonizzazione di bravi zonazione
L'effetto combinato dell'allargamento del mercato interno e della politica comune sui trasporti ha prodotto un alto grado di integrazione commerciale che senza l'Unione europea sarebbe atto difficile da realizzare oggi una delle immagini più impressionanti dell'integrazione europea sono le autostrade piene di camion che vengono da Paesi come la Romania o la Lituania
E la liberalizzazione del mercato Elio contribuito forse più di ogni altra politica ad avvicinare i cittadini all'Europa e troppo presto per poi per misurare l'impatto dell'unione economica e monetaria ma ci sono già prove che dimostrano
Che lei euro apportato un momento del commercio tra i Paesi che lo hanno adottato
E anche prodotto un certo grado di stabilità macro economica di conseguenza
è difficile non guardare l'Unione europea come un successo economico nonostante i molti e ben documentati risultati non propriamente positività
Per essere un successo anche nei prossimi cinquant'anni secondo stralcio al Times Unione europea deve completare quello che ha cominciato nel mezzo secolo passato in particolare l'Unione europea ha bisogno di una chiara strategia per aumentare
La crescita della sua compì produttività
Ma la più importante politica per l'Europa il completamento del mercato unico oggi il mercato unico si estende da quasi tutti i beni per contro la liberalizzazione dei servizi estremamente lenta così come l'integrazione dei mercati finanziari
Eventuali economici potenziali di lungo periodo da un mercato unico liberale sono enormi e in gran parte ancora non sfruttati
La seconda sfida di completare l'Unione economica e monetaria e questo significa allargare la zona euro a quei Paesi che vogliono e riescono ad adottare la moneta unica
E significa anche migliorare le politiche economiche che rendono l'euro insuccesso per esempio liberalizzando il mercato
Del del lavoro la terza sfida e di preparare i cittadini europei tra un'epoca di rapidi cambiamenti globali e questo significa avere un'attitudine più positiva verso la globalizzazione e verso il ruolo dell'Europa nel mondo globalizzato
Contrariamente alla retorica usata da molti l'iter europei l'Unione europea oggi perché è una scelta in sé la più grande economia al mondo una posizione che e destinata a perdere nei prossimi cinquant'anni a causa ovviamente di Paesi come Cina e India
Ma la posizione non conta molto in economia quello che conta immensamente è che se
L'unione europea perderà ambizione economica si lascerà trascinare verso un lento declino
Quanto fatto nel mezzo secolo passato dimostra che l'Unione europea può fare molto meglio così il Financial Times
Molto più critico a livello politico rispetto all'Unione europea e il Times in un suo editoriale di ieri secondo cui
Gli europei in un anno ho voglia di festeggiare il compleanno dell'Europa perché
Perché è vero ci sono molte ragioni per festeggiare riconosce il Times alcune molto importanti la prima e che non c'è più l'Europa divisa da una cortina di ferro ma unione libera di tutti
Questo è sicuramente un'opportunità per ricordare alla gente l'ispirazione che l'Unione europea è stata per le nuove democrazie europea
A Bruxelles invece burocrati politici stanno agonizzante ho di fronte alla crescente ostilità con cui il pubblico guarda all'Europa
Ma si sono dimenticati proprio quei messaggi come l'identificazione dell'Europa con la libertà individuale
Che potrebbero generare qualche entusiasmo da parte dei cittadini il punto proprio questo per il Times che nonostante gli immensi progressi colletta gli europei
Hanno cominciato a identificare l'Unione europea alla burocrazia
Europa ed hanno per scontata la pace e non associano più l'Unione europea la prosperità
Molti vedono l'euro con un disastro del mercato unico non come un'opportunità ma come una minaccia al loro posto di lavoro queste sono le sfide che i leader europei devono affrontare con urgenza non la Costituzione
Perché l'Unione Europea cinquant'anni è una signora sovrappeso e vestita male
La Costituzione per il Times se
Nepi tomo dell'Europa dall'alto verso il basso
Quella delle decisioni imposte dalle élites
La Costituzione non è popolare non è necessaria e dovrebbe essere cestinata agli elettori poi dovrebbe essere promesso che saranno consultati sulle future riforme istituzionali
Perché l'Unione europea non ispirerà affetto fino a quando non ricomincerà a respirare anche fiducia così
Il Times in un suo editoriale di ieri
Votiamo ancora una volta pagina ci vogliamo rapidamente occupare di Darfur Ra ieri c'è stata una manifestazione
A Parigi si è chiesto ai diversi candidati alle elezioni presidenziali cosa faranno per il Darfur liberazione approfittato per pubblicare una lungo dossier
In prima pagina del titolo
Era era chiaro agire punto esclamativo all'interno poi c'erano diversi divertite diversi pezzi innanzitutto un reportage
Da un campo profughi le donne tra stupri e silenzi rifugiati sono in pre sono prede facili per i mercenari del potere di Khartoum la capitale del Sudan
Un altro pezzo riconosce che il Darfur è una causa una lotta soprattutto della popolano i che hanno gli Stati Uniti tutti parlano di genocidio in merito di Bresson intesta al movimento per fermare il conflitto che ha fatto più di duecento mila morti
E due virgola cinque milioni di rifugiati in quattro anni l'Europa invece c'è una certa indifferenza
Di questo liberassero palla nel suo editoriale dal titolo
Allerta firmato dal Direttore lo con sosta ci sono delle circostanze in cui l'indifferenza è un crimine questo crimine le grandi potenze del nord o commettono da lunghi anni
In Sudan un potere tirannico vuole sottomettere un immenso Paese agli interessi di una piccola casta religiosa etnica e militare
Senza che reazioni credibile siano manifestate dagli occidentali abbiamo visto però ci siamo noi che gli Stati Uniti vogliono fare più dei francesi
E non dobbiamo dimenticare che chi si oppone a sanzioni e interventi più duri
Da parte delle Nazioni unite non sono tanti Paesi occidentali quanto la Cina che ha forti interessi petroliferi nel Darfur ad ogni modo prosegue
In relazione per instaurare questo ordine oscurantista al Governo di Khartoum utilizza i sanguinari servizi
Di milizie che violentano torturano uccidono su larga scala si tratta di massacri di genocidio di crimini di guerra o di crimini contro umanità e le forze che lottano contro il regime di Khartoum sono composte
Da un manifesti oppure da Guarri da guerrieri che difendo non la loro autonomia con ogni mezzo
Queste domande sono quelle che si pongono alcuni esponenti dalla comunità internazionale a volte servono da alibi ma questo punto scrive LIBE queste giuste domande non sono utili c'è una sull'urgenza ed fermare le mani degli assassini
In altre parole fare pressione sul regime di Khartoum affinché accetti di passare dal massacro di massa al negoziato non si tratta di un intervento militare si tratta di esigere dall'ONU e dei grandi Paesi
Che appoggino la forza africana che tenta di limitare il conflitto ma che non dispone dei mezzi sufficienti per riuscirci la coscienza fino e la coscienza francese
Riconosce Libération finora non ha preso le misure della posta in gioco
Lungi dal rappresentare lo choc delle civilizzazioni imprudentemente teorizzato il conflitto del Darfur oppone mussulmani mussulmani gli uni determinati a far prevalere il potere centrale gli altri attaccati alla loro identità
è giunto il momento della presa di coscienza anche in Francia così
Liberazione di ieri per chiudere e brevissimamente ci vogliamo occupare anche delle presidenziali sempre in Francia dodici saranno i candidati ufficiali elenco lo abbiamo fatto ieri mattina la sorpresa José Bové entrato per il rotto della cuffia
Ieri le Figaro pubblicava tra l'altro questo titolo leader contadino complica le cose all'estrema sinistra perché perché SOSE Bove sesto candidato alla sinistra del peste del Partito Socialista
In un altro articolo però
La figlia o scriveva un'altra cosa i socialisti preoccupati del numero di candidati a sinistra come nel due mila e due quando richiama più nel suo spara
E allora Primo Ministro cioè lista non arrivo al secondo turno l'opposizione si presente in ordine molto sparso e scrive tra l'altro rilievo che Ségolène Royale a sei candidati alla sua sinistra e uno in meno di Jospin nel due mila e due
Ma è ancora molto per una candidata che contrariamente a sospendere far fronte alla concorrenza di un candidato centrista e cioè di con sua Baicu
Nonché Belluno fosse candidato
Ma allora non era centrista by RU era di destra e questo ci fa pensare una cosa cioè che la società francese sia
Un po'conservatrice se guardiamo i sondaggi vediamo che i candidati della destra ed estrema destra e dell'ex destra diventati centristi
Raccolgono complessivamente più del sessanta per cento dei voti al primo turno e non è poco avremo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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