Dibattito dal titolo "Esiste un diritto alla dolce morte?"

Bene buongiorno buongiorno a tutti
Direi in questi in questi momenti preparatorie se i relatori possono prendere posto direttamente anche il nostro il coordinatore della
Della della mattinata
Ecco così
Recuperiamo dei
Dei minuti Bartolomei Marchese Recco bene
è comunque un cordiale saluto e un cordiale benvenuto a tutti dei ringraziamenti a tutti i relatori e a tutti i coordinatori del della mattinata
Doveva essere presente questa mattina a fare il saluto il vicepresidente della Provincia
Maurizio e Taormina ma degli improvvisi motivi di natura istituzionale lo hanno fatto essere assente a Bologna questa mattina in ogni caso ieri si è
Preoccupato di telefonarmi e di esprimere a tutti voi i suoi saluti
E il suo dispiacere di non esserci perché ovviamente l'argomento è un argomento estremamente importante e avrebbe potuto e avrebbe voluto portare il suo contributo personale
Oltre anche al
Patrocinio del della Provincia
Doveva essere con noi stamattina
Il dottor Marcello Tonini il direttore generale ma le intemperie
Questo improvviso raffreddamento degli ultimi virus influenzali in giro lo hanno lo hanno colpito peccato invece e dispiaciuto di non esserci l'azienda comunque era presentata dal dottor Saverio Saverio Lo Vecchio
Ecco a questo punto
Direi di chiamare qui il dottor Saverio Lovecchio per i saluti della dell'azienda poi chiamiamo anche
La
Infermiera Patrizia Di Giacomo nel il rappresentante in rete in rappresentanza
Del corpo infermieristico di questa azienda sanitaria anche essi anche essi coinvolti nei processi decisionali del fine vita
Ci sono presenti anche i rappresentanti delle associazioni dei cittadini dei Comitati consultivi misti ed è presente anche Radio radicale che riprenderà
Il dibattito e Barani del dibattito verranno trasmesse sua radio radicale a livello nazionale Saverio viene
Buongiorno a tutti
Sono il direttore sanitario dell'azienda
Porto i saluti anche di Marcello Tonini e come diceva zero
Un po'influenzato ma qui l'azienda vedo che molto ben rappresentata perché moltissimi professionisti sono presenti
E comunque questo testimonia
Il l'interesse
Che hanno i professionisti tutti verso queste tematiche
Che poi hanno l'importanza enorme nel vissuto quotidiano
Dico poche cose nel senso che queste tematiche proprio perché coinvolgono
I sentimenti di ciascuno
Ogni volta ci pongono di fronte a come dire decisioni importanti spesso andiamo a cercare se ci sono delle norme se c'è qualcosa che ci solleva forse
Da scelte in qualche modo
Che si vorrebbe o non si vorrebbe fare
Si tratta anche di questioni legate alla formazione
Alla cultura di ciascuno dei professionisti
E pertanto ritengo che sia estremamente utile un incontro come quello di oggi dove i diversi punti di vista dove le diverse sensibilità si incontrano per cercare di
Dare un senso
A questi momenti così importanti
E quindi sono contento almeno di essere stato qui a portare i saluti della direzione generale
E sono contento ringrazio l'ordine dei medici per avermi dato questa possibilità e quindi di salutare di augurare a tutti voi un buon lavoro grazie
Ecco prima di intanto Patrizia poi venire
Poi venire qua
Prima di dare la parola Patrizia Di Giacomo volevo dire come ha già detto il dottor Saverio che questo convegno è stato concepito interamente dal commissione formazioni al giorno e aggiornamento dell'ordine dei medici
Circa sei mesi fa quindi in un'epoca antecedente il caso Welby tutto quanto quello che c'è stato di mediatico sulla carta stampata riguardo a questo a questo convegno
E cade il giorno dopo di un convegno che è stato voluto dal Presidente del Senato ieri proprio a Roma
Un convegno che fosse in preparazione impreparazione dell'esame dei testi degli otto progetti di legge che sono che sono in discussione alla Commissione sanità
Del Senato coordinatore e Ignazio Marino proprio sulle problematiche delle decisioni anticipate di fine vista sul testamento biologico
E
Dicevo è stato fatto concepito dalla Commissione formazione aggiornamento dell'ordine è stato fatto in grandissima parte utilizzando diciamo così
I colleghi dell'azienda sanitaria locale siano avessi ospedalieri siano essi del territorio
A significare proprio un processo di integrazione medico territorio e azienda
Che riteniamo sia di primaria importanza nella nei processi di formazione e nei processi di accrescimento culturale di tutta quanta
I da l'azienda dei dei protagonisti dell'azienda naturalmente sempre a tutela
Del cittadino e nel miglioramento della sanità in questa
In questa in questa Provincia
E il saluto della Patrizia Di Giacomo non è solamente formale perché ci siamo accorti che
In quelle che sono le decisioni mediche
Nei casi in cui
Abbiamo a che fare con pazienti terminali non capaci non capaci
Il cinquanta per cento delle decisioni viene assunto autonomamente dai medici
Avendo seguito ovviamente le linee guida ed avendo seguite la loro coscienza un quaranta per cento a Vienna in concorso con i familiari
Un otto per cento solo avviene seguendo quelli che sono state le direttive anticipate del paziente
E complessivamente solo in un quattordici per cento le decisioni dei medici di interrompere una vita sono prese
Portando a conoscenza e coinvolgendo anche il sistema infermieristico noi riteniamo lo stiamo già facendo in questa azienda ma riteniamo che sia una cosa estremamente importante e pregnante
Che ci sia su queste decisioni come su tutto il percorso assistenziale verso i medici ci si
Il coinvolgimento sempre maggiore anche del sistema infermieristico
Patrizia
Grazie paga i saluti del consiglio direttivo INEA in particolare
E ringrazio anche l'ordine soprattutto all'ordine dei medici
Per l'opportunità appunto di confrontarci a interrogarci insieme su questi temi così attuali che comunque coinvolgono
Sia pure in modo diverso ossia chi cura e che assiste
Per cui un augurio di buon lavoro e una cure anche per avere altre occasioni creare integrarsi sempre di più in questa nell'assistenza nel farsi carico della persona che assistiamo
Buon lavoro
Verrà anche il sindaco di Rimini affari Saluzzi ci tiene moltissimo arriverà un po'più tardi interromperemo fra un relatore l'altro il convegno per dargli la possibilità di di di fare di fare un saluto
Ecco dicevo sono in esame presso il Parlamento otto disegni di legge otto disegni di legge sul testamento biologico sulle direttive anticipate sul consenso informato
In questo periodo comunque di vacatio legis di mancanza di una legislatore di una legislazione il medico deve comunque affrontare sempre i problemi del fine vista
E allora
è successo che la classe medica nazionale il sedici dicembre di anno scorso a aggiornato il suo Codice di deontologia medica a
Promulgato il nuovo Codice di deontologia medica e in questo periodo di mancanza di legge quello che è legge per i medici sono cinque articoli del Codice di deontologia medica
Che io cui brevemente video portati ad esaminare
L'articolo trentacinque acquisizione del consenso è sufficiente che leggiate negli ultimi due capoversi quelli scritti in giallo
In ogni caso in presenza di documentato rifiuto di persona capace persona capace il medico deve desistere la i conseguenti atti
Diagnostici e oppure attivi non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona
Non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona ultimo capoverso il medico deve intervenire insieme in scienza e coscienza nei confronti questa volta del paziente incapace
Nel rispetto della dignità della persona e della qualità della vita evitando ogni accanimento terapeutico tenendo conto delle precedenti volontà del paziente
Quindi il caso del paziente capace il paziente incapace tenendo conto delle precedenti volontà del paziente
Articolo trentotto autonomia del cittadino e direttive anticipate
Il medico deve attenersi nell'ambito dell'autonomia e indipendenza che caratterizza la professione alla volontà liberamente espressa dalla persona di curarsi
E deve agire nel rispetto della dignità della libertà e autonomia della stessa
Ultimo capoverso il medico se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà deve tener conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato
Articolo trentanove assistenza al malato a prognosi infausta
In corso di in caso di malattia prognosi sicuramente infausta
Il medico deve improntare la sua opera da atti e comportamenti idonei a risparmiare inutili sofferenze psicofisiche e fornendo al malato i trattamenti appropriati a tutela per quanto possibile della qualità di vita e della dignità della persona
In caso di compromissione dello stato di coscienza il medico deve proseguire nella terapia di sostegno vitale finché ritenuta raggio debolmente utile evitando ogni forma di accanimento terapeutico
Qui bisogna che siamo chiari cioè siamo arrivati a una situazione in cui quelle che erano i concetti
Ippocrate ICI che regolavano i rapporti medico paziente negli ultimi dieci dodici anni sono finiti
Cioè il concetto di paternalismo che ha regolato per due mila cinquecento anni la relazione medico-paziente è finita
Persiste che permane il concetto di benefici alita cioè la tutela della salute e della vita delle persone
E prepotente il concetto di giustizia cioè non ci devono essere discriminazioni del medico verso nessuno bene verso
Diversità di colore diversità di religione diversità di nazione
E prevale
Adesso il concetto di adesione del medico all'autonomia del cittadino all'autodeterminazione del cittadino
Il cittadino si è scoperto non più bambino il cittadino si è scoperto uomo e come tale il cittadino vuole essere adeguatamente informato
E vuole essere responsabilmente coinvolto
In quelli che sono i procedimenti di diagnosi e di cura che riguardano la sua persona e quello che sarà il suo fine vita questo eh il discorso da questo dobbiamo partire e su questo non possiamo più tacere
Accanimento diagnostico terapeutico il medico
Anche tenendo conto delle volontà del paziente laddove Espresso
Quindi il medico anche tenendo conto delle volontà del paziente deve astenere sì però dall'ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa
Fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato
E ho un miglioramento della qualità della vita
Ultimo articolo sedici eutanasia il medico anche su richiesta del malato anche su richiesta del malato non deve effettuare né favorire trattamenti finalizzati a provocarne la morte
In pratica
Viviamo una situazione di questo genere
Da una parte c'è
Prepotente pregnante e determinante la volontà del cittadino di essere artefice delle proprie
Cure e del proprio fine vita dall'altro c'è l'autonomia e la libertà del medico di compiere atti che non contrastino con quelli che sono
Le linee guida e il suo sapere e con quello che la sua coscienza
In questo in questo fra questi due capisaldi e si inserisce il dibattito di questa mattina
E noi ci auguriamo che il dibattito di questa mattina sia un dibattito estremamente proficuo
Vi cito alcuni esempi e poi concludo
Il grandissimo progresso tecnologico e scientifico fa sì che noi riusciamo a mantenere in vita
Tutte quelle situazioni arresti cardiaci traumi cranici gravissimi incidenti cerebrovascolari acuti
Bambini che nascono e avremo poi il neonatologo in età prematura quattro cinque sei mesi riusciamo a mantenere in vita un sempre maggior numero di persone
Il mantenere oltre al fatto che se ne salgono tantissime ma un granduca un buon numero di queste persone o resta incapace di intendere di volere perché
Il cervello non è più funzionante oppure restano capaci di intendere e di volere ma resto hanno
Meno matti nelle loro capacità dir e di relazione
E nella loro vita oltre questo si aggiungono malattie come la sclerosi laterale amiotrofica la sclerosi a placche che conducono a una vita che per gli interessati spesso non è degna secondo loro
O non ha una qualità di vita e che sia accettata
E allora
Noi dobbiamo sapere che su uno studio europeo fatto nel due mila uno in sei nazioni Italia Svizzera Olanda Francia Olanda e Belgio Danimarca e Svezia
In questo studio sul cento morti su cento morti esaminate il ventitré per cento di queste morti
Interviene attraverso decisione medica quindi non è un fenomeno limitato la decisione medica di interrompere una vita
Di persona di persona non capace e non è un fenomeno limitato il fatto che da adesso in poi sempre più gente capace di un po'rendere di volere chiederà al medico di interrompere la sua vita perché non la considera più degna di essere vissuta o non la considera più di qualità
Elevata da essere vissuta
Ecco allora noi ci auguriamo che
Il Governo che esaminerà questi sei progetti di legge per fare un progetto di legge e di legge
Tenga conto di queste due cose dell'importanza della volontà del paziente liberamente espressa
Di interrompere la propria vita se è capace o la volontà espressa precedentemente se sia pregnante dobbiamo però tener conto anche dell'autonomia di giudizio del medico della sua coscienza
Quando secondo scienza e coscienza non voglia assoggettarsi a rispettare queste volontà del paziente
Ed è questo il
Il problema il problema grande ecco a questo punto io cedo la parola al moderatore per il prosieguo della mattinata grazie tante
Buongiorno a tutti
Dibattito sull'eutanasia direi che l'argomento non è non è dei più allegri al dall'uomo delle africano all'uomo tecnologico
Direi dai problemi di sopravvivenza alla nevrosi economica probabilmente l'aspirazione massima che accomunato
Questi uomini è stato il desiderio di una buona morte
Di conseguenza dovremmo augurarci paradossalmente un'eutanasia
Se la morte fa fa parte della vita l'augurio di una buona morte
Dopo una lunga
E serena vita penso sia
Apprezzabilità da chiunque
Indubbiamente però parlare di tematiche che
Che comportano un profondo coinvolgimento della nostra coscienza significa un attimo fermarsi a riflettere c'è una considerazione tutt'altro che scontata per due motivi
Il primo e che parlare genericamente di eutanasia è fuorviante
In quanto al gruppo a significati estremamente diversi vedo qua diverse persone mediche quindi con un termine che su Java indiani nello studio dalla medicina direi idiosincrasie
In quanto aggruppa il direttive come il Presidente anticipate di molti progetto testamento biologico il suicidio assistito l'accanimento terapeutico
Inoltre e l'argomento e
E estremamente complesso anche per la sua natura di tipo relazionale
Relazionale sta a significare che sono tematiche che nessuno sono risolvibili dal singolo
Neppure dagli addetti al lavoro che in primis possono essere identificati nella nei medici ma neppure appunto
Richiedono il coordinamento il concerto di giuristi di medici di
Persone che
Siano avversa principi di di bioetica
Quindi
Riflettere concludo significa
Cercare di raggiungere
Un certo grado di di maturità che metta
Tutte le persone a a discutere
Sperando che ciò avvenga consapevolmente e non sulla scia di suggestioni politico ideologiche
Sicuramente nella questa mattinata non
Non aprirà certezze ma lascerà numerose
Porranno numerose domande
Passo subito la parola al primo relatore raccomandando vede di essere estremamente rispettosi per permettere a quella discussione che penso sia la cosa a cui tutti qui tutti desideriamo
Il primo relatore e dimostrano
è il dottor Stefano De Carolis dirigente medico presso l'unità operativa di sede dell'ospedale civile di Rimini
Grande esperto della medicina
A Cormons attualmente ricopre la carica di consigliere della Società italiana di storia della medicina redattore della rivista di storia della medicina
Nonché direttore responsabile sia dei nostri si Ario e sia del bollettino devo dirvi mi dei medici di Rimini
Prego
Grazie Menichini sede buongiorno a tutti non è è stato facile assolutamente quando
Ho considerato il
L'argomento proposto riuscire a fare una
Scelte hai una disamina degli argomenti che rimanesse all'interno del quarto d'ora che mi è stato assegnato cercherò di rimanere nei tempi ma soprattutto cercherò
Di spiegarvi la filosofia di questa mi ha scelto assolutamente personale assolutamente particolaristica legata più a suggestioni personali o a vecchie reminiscenze che ovviamente non vuole essere un tratta
Un trattato storico completo sul percorso appunto storico delle UTAP Asia ma una sorta di carrellata che ci conduca per mano fino ai
Ben più importanti discorsi che verranno fatti in occasione di questo dibattito
E
Per introdurre un pochino la filosofia che sta alla base di questa mia scelta volevo ricordare le parole fondamentali di Massimo Reichlin autore di un fondamentale testo sull'etica e sulle interna sia del due mila e due
In cui partendo dalla definizione esatta di eutanasia si intende ovviamente ma lo diremo più volte in occasione di questo convegno lato di dare la morte a qualcuno per il bene di quest'ultimo
Egli spiega che la parola coniata in età ellenistica ed inizialmente designava non l'azione di causare la morte a qualcuno ma una dimensione interiore spirituale del morente
Indicava quindi la buona morti o meglio il ben morire la buona disposizione interiore del morente rispetto alla propria morte non implicava assolutamente l'intervento di cause esterne che determinassero questa morte né tanto meno la cooperazione
Di un medico
Nella letteratura storica per la verità non diciamo così abbondante anche in contrasto fra le varie fonti che esiste sull'argomento
Volevo citare questo intervento fondamentale un pochino datato di Guerrino pellicce in cui partendo sempre dalla stessa definizione di eutanasia egli specifica come ci sia una sorta di confusione
Fra quella che è l'eutanasia vera o reale
E altre forme che vengono considerate quasi approssimazione analogiche delle Attanasi ieri che incombe che includono il suicidio l'omicidio pietoso religiose il sacrificio umano fino addirittura anche l'eutanasia bellica
Ebbene la letteratura medica che esiste storico medica che esiste sull'argomento molto spesso fa confusione su questi argomenti
E quindi molto spesso si rischia di sconfinare da quella che è la storia del suicida le storie dell'eutanasia ha una storia di altre forme è una logica e ma non vere e proprie forme di eutanasia quali per esempio il suicidio
Ma anche queste forme di eutanasia propria ottava analogica che dir si voglia sono comunque condizionate dalle diverse concezioni relativa alle problematiche della vita della morte che cambiano nei tempi e nelle varie popolazioni in cui vengono affrontate
Cominciamo con il giuramento di Ippocrate che ha già citato Egeo Agostini
Anche qui non entro in merito sulla datazione del giuramento di Ippocrate sulla vera e propria parte mi pare giuramento perché bisognerebbe discutere tantissimo ancora gli studiosi non sono
Concordo in e la paternità e nella cronologia del giuramento stessa tant'è che la mia datazione volutamente diciamo così provocatoria proprio perché non esiste una certezza di date di questo giuramento ebbene
Un passo del giuramenti po'Crati Coffa e espressamente riferimento al fatto che il medico non deve somministrare da alcuno neppure se richiesto
Un farmaco mortale mi deve suggerire un tale Consiglio questo poi non ho visto che è stato traslato anche nell'attuale Codice deontologico
E questo sottende a quella che è un pochino la filosofia Ippocrate Ica messo a punto che il giuramento sia di questo grande medico dell'antichità che è un pochino il nostro padre spirituale
La cui filosofia la cui deontologia vera e propria pretendeva che il medico dovesse tendere nelle malattia due scopi giovare e non essere di danno il primo non Nocera che è arrivato anche alla mentalità odierna
Passiamo brevemente a Platone con ricordando che in questo famosa fresco di Raffaello
Molti passi di Platone ricordano il tema delle urtano Asia
Per esempio questo passo della Repubblica l'unico che ho voluto citare in cui si parla appunto di una sorta di eugenetica di eutanasia neonatale su base genetica che dovesse dovrebbe essere praticata su e i figli malformati
Va detto comunque che non è assolutamente detto che questo sia il vero pensiero di Platone nella vita di tutti i giorni tant'è che esistono dei passi di Platone in cui l'eutanasia viene decisamente condannata molto probabilmente gli autori hanno voluto vedere
In questo passo della Repubblica una sorta di teorizzazione di un mondo ideale
Che non esce necessariamente rispecchiava le reali idee nella vita di tutti i giorni di questo scusate di questo filosofo
Saltiamo rapidamente ovviamente l'età classica anche se qualche riferimento che era ancora fatte veniamo alle Medioevo è al primo Rinascimento
Un periodo fondamentale della storia anche per il cambiare della concezione della morte direi che fra la fine del Medioevo all'inizio del Rinascimento il concetto del morire subisce un profondo cambiamento
Non lo sto a citare le varie danze macabre i vari racconti dei tre vivere i tre morti sarebbe una cosa molto interessante da esaminare ma ovviamente il tempo non è sufficiente
Ho voluto indichi intitolare questa piccola sezione Arsuri Andie perché questo è un concetto fondamentale che si dirupo appunto fra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età umanistica allargassimo riempie considerata l'arte del ben morire
E rispecchia almeno nella sua dizione iniziale quello di un il titolo di un libretto di pietà che ebbe larghissima diffusione nel quindicesimo secolo e che partiva specificamente dalla modalità di affrontare le tentazioni che in si chiamano il moribondo
Negli ultimi momenti della sua vita e del modo di respingere queste tentazioni
Nei decenni successivi soprattutto all'inizio del Rinascimento l'arte di ben morire si trasformerà nella ricerca del ben vivere alla luce del ben morire
C'è un fondamentale volume di Alberto Tenenti che esamina con dovizia anche di riferimenti cono grafici questo importante tema della storia e dell'etica rinascimentale
Queste
Diciamo sensazioni queste filosofi erano comunque già state preconizzato gli autori precedenti tant'è che cito questa fase di per tra fra sale frase di Petrarca di un secolo precedente in cui il il famoso poeta
Toscano affermava che occorre che voi indesiderate ha dunque di morire bene questo disimpegno sarà in danno se voi non vivete bene
Lars morì Endi e questo volumetto che vi ho citato della fin fine del quattrocento si sviluppa soprattutto in età tedesca ma poi subisce una diffusione europea
è molto caratteristico perché contiene tutta una serie di sì lo grafia che vengono diciamo rispettosamente seguite dai vari stampatori dei vari vettori che si succedono quasi se fu quasi che fossero vere immaginette sacre da cui non se non è possibile assolutamente discostarsi
Ho voluto presentarvi questa bella sì lo grafia che fra le varie tentazioni del morente illustra appunto quella della disperazione del moribondo per le proprie sofferenze istigato dei diavoli che vedete sotto il letto del malato abbastanza
Illustrato in maniera abbastanza grottesca il moribondo singole ridice con gli amici e familiari questa illustrazione preconizza in un certo senso il disagio la sofferenza del moribondo
Negli ultimi istanti della sua vita che qui è vista in casa in chiave scatolo Gica ma che può in un certo senso già presunte figurare quelle che sono le sofferenze che interverranno quindi dibattiti più recenti dell'eutanasia
Una piccola parentesi che voglio fare e quella di una sorta di suicidio di Ottana sia una logica come diceva Guerrino pelliccia che quella dell'infanticidio sappiamo che già lo spartano ligure go
Stabilita per legge a Sparta che i bambini fossero i bambini debole malformati fossero diciamo eliminati fisicamente per una questione squisitamente eugenetica sappiamo benissimo che non tanto in età romana dove comunque il pater familias ad un'autorità di vita o di morte
Sul
Bambino tant'è che il termine di allevare deriva proprio dal fatto che il padre riconosceva la paternità sollevando da terra il bambino
Ma soprattutto diciamo nella tarda età romana ma nel Medioevo i bambini compresi quelli legittimi non ebbero ne è un diritto di cittadinanza anni una tutela giuridica
E allungo l'infanticidio fu effettivamente diciamo considerato come una sorta di pratica assolutamente lecita e non condannabile
Nasce però alla fine del dodicesimo secolo la famosa ruota degli esposti di cui anche recentemente sulla stampa abbiamo avuto degli
Diciamo delle risonanze di cronaca piuttosto attuale
Fu papa Innocenzo terzo introdurla per la prima volta presso l'Ospedale di Santo Spirito in sala sia a Roma
Questo è un passo dell'epoca ed è significativo per salvare tante vittime dalla morte però che accadeva che i pescatori gettando le loro reti nel Tevere maîtresse lo sovente invece di pesci core Piccioni di fanciulli annegati soffocati nel nascere quindi una dimensione drammatica
Di questa
Problematica
E qui presento quella che la ruota forse più famosa quella dell'ospedale di Rino centri di Firenze che fu costruito a partire dal mille quattrocentodiciannove Piera o volontà dell'arte della seta
Quindi un'importante corporazione fiorentina e più fu progettato almeno fino a quattrocento mila quattrocentotrentasei dal famoso architetto Filippo Brunelleschi
Ovviamente le dimensioni delle grate che chiudevano l'ingresso della ruota erano volutamente piccole perché occorreva che passassero soltanto i neonati quindi non era diciamo previsto che fosse l'abbandonati fanciulli più grandi
Saltiamo anche qui di qualche decenni e veniamo all'inizio del Cinquecento ad Ambra spara e che viene considerato il fondatore della Chirurgia moderna anche gli affermava che solo Dio è padrone della vita della morte della guarigione dell'agonia dell'angoscia e della serenità
E ribadisce diciamo la sua contrarietà una sorta di eutanasia quale veniva considerata appunto l'uccisione pietosa dei soldati che morivano in guerra riportando questo passo
Una sua testimonianza durante una battaglia egli seguiva le armate francesi come chirurgo militare
In cui un vecchio soldato gli domandò se tre compagni che erano stati gravemente feriti durante la battaglia
Avessero potuto guarire
Il chirurgo di solamente che la prognosi all'infausta e allora il soldato congesto risoluto ma dolce taglio la gola di questi tre sventurati
Appare che lo rimproverava il
Anziano soldato rispose prego Dio che qualcuno renda me lo stesso servizio se per caso mi trovassi un giorno in quelle condizioni
Non dimentichiamo che proprio nel Rinascimento si sviluppa l'utilizzo di una sorta di
Piccolo pugnale
Che si chiama proprio Misericordia che veniva utilizzato sui campi di battaglia per finire passando attraverso le armature i soldati gravemente feriti e sui quali non c'era più nulla da sperare da un punto di vista medico
Francesco Bacone è il primo autore moderno che discute espressamente dell'aiuto a morire utilizzando il termine eutanasia nell'accezione che intendiamo noi oggi
Lo fa nel quarto libro del delimitate ed aumenti licenziare un di cui vediamo una bell'esemplare che conservato nella nostra biblioteca che non valutiamo e di Rimini che ringrazio per la concessione
Nell'immagine nel trattato di aumenti se scienziato ma Baccone divide la scienza medica in tre parti la prima parte si propone di conservare la salute la seconda di curare le malattie la terza di prolungare la vita
Nella parte dedicata
Alla cura delle malattie Bacone sostiene la necessità di dare una particolare attenzione un particolare importanza quelle malattie che venivano chiamate impropriamente incurabili impropriamente perché
Questa diciamo così apparente incurabili tasse condono i celava l'ignoranza l'incuria ahimè dei medici nell'approfondire le cause
Ebbene i medici dovevano impegnarsi a studiare di più queste malattie cosiddette incurabili
Ma soprattutto dovevano dedicarsi di più ad alleviare le sofferenze che esse comportavano quando comunque non si riusciva a ottenere una guarigione e compito della Medicina II Baccone era proprio quello di predisporre una morte
Serena
Ecco perché conia questo suo
Desiderio eutanasia esteriore un accompagnamento a una dolce morte
E in questo senso coniando anche in termini di eutanasia interiore non sconfessa neanche quello che era il concetto precedente di eutanasia intendendo con questo termine il lavoro spirituale che mira a una buona preparazione all'uscita dell'anima d'accordo
Dei nostri tempi sono parole del De aumenti se scienziato ma sembra quasi che i medici si faccia in una legge di abbandonare i malati quando sono giunti agli estremi
Pensiamo all'esempio anche nostro il nostro Giovanni Bianchi del nostro protettore dell'ordine dei medici che effettivamente una volta che il caso sì dimostrare incurabile se ne andava a fare gite con i colleghi abbandonando letteralmente il malato
Mentre a mio giudizio continua Baccone se essi fossero coerenti all'ufficio alla umanità dovrebbero imparare l'arte di aiutare gli agonizzanti a uscire da questo mondo compiuto il centro e serenità e a praticarla con diligenza
Veniamo rapidamente all'età moderna anche qui con una carrellata rapidissima che non può assolutamente essere completa
Nel mille ottocentosettanta dire che questi studi di Emanuel sono fondamentali per capire il percorso storico tenuta ne sia nel mondo anglosassone Samuel Williams pronuncia un discorso al Birmingham speculativi club
Poi pubblicato in un volume nel mille ottocentosettantadue questa fu la cosa che diede risonanza questo discorso di un non medico praticato una sorta di assemblea di società privata
In cui suggeriva l'uso del Rettore decoro forme che non dimentichiamo erano stati diciamo utilizzati da pochissimi decenni nel grande sviluppo della
Anestesia che si sviluppò appunto in quei se in quegli anni scusate non solo per alleviare il dolore dei moribondi era l'uso che se ne era fatto fino ad allora ma anche per porre volontariamente termine alla vita dei moribondi
Dal mille ottocentosettanta l'eutanasia diviene uno dei principali argomenti dei convegni medici e della stampa mediche inglese americana dal mille ottocento ne vanta al dibattito sulla terra sia cominciano a partecipare anche avvocati e sociologi
E diciamo questo dibattito che si allarga dalla sfera medica la sfera politica sociologica comincia a coinvolgere anche i legislatori tant'è che per la prima volta nel mille ottocento nel mille novecentosei in America lo stato dell'Ohio
Fu presentato un progetto di legge poi ovviamente è respinto
Dal Consiglio superiore dello stesso Stato per rendere legale l'eutanasia
Nel mille novecentoventi esce un testo fondamentale è scritto da un giurista Karl Bindi indi e da uno psichiatra anche Luigi aderisco altre loc
Il libro si intitola tradotto il permesso di aumentare le dite che non sono degne di essere vissute che sarà ovviamente usato dai nazisti per giustificare il famigerato il famoso programma T quattro di eugenetica che tutti ben conosciamo
Nel mille novecentotrentuno successivamente l'uscita di questo libro anche nell'Inghilterra ricomincia il dibattito sono certo sopore durato qualche decennio sull'eutanasia in particolare un medico il dottor chili Millar ad
Propone di legalizzare l'eutanasia fonda nel mille novecentotrentacinque la volontarietà ne sia leggibile esce non society che presenta l'anno successivo nel mille centotrentasei una legge sull'età l'Asia anche questa respinta dalla Camera dei Lords
Nell'immediato secondo dopoguerra ovviamente essendo venuti a conoscenza di tutti di dominio pubblico grazie al processo di Norimberga le stragi naziste si è assistito a un periodo di relativa cautela nel portare avanti le istanze eutanasia
Ma il dibattito l'eutanasia volontarie ogni caso non si interrompe ma prosegue con tanto maggiore intensità quanto più come abbiamo detto i progressi della medicina consentono la sopravvivenza
Talora in condizioni fisiche piuttosto precari di persone che in altre epoche non sarebbero riusciti a sopravvivere ma queste storie moderne credo che i relatori che mi seguiranno abbiano abbondantemente esaminerà l'argomento vi ringrazio
Grazia De Carolis passiamo ora la parola al professor Luca guerra
Filosofo del diritto collabora con il professore Uselli presso la cattedra di diritto penale dell'Università Cattolica di Brescia e componente del Comitato etico dell'azienda USL di Lodi della Val Camonica
Il quale ci parlerà dello scenario legislativo in Italia all'estero presente e futuro prego
Buongiorno a tutti ringrazio per
L'occasione che mi viene offerta il professore Uselli purtroppo oggi non può essere presa presente cui a causa di impegni a Roma in quanto fa parte dalla Commissione per la riforma del Codice penale
Ecco che esiste un diritto dolce morte morale diritti in bioetica il modello della
Relazionalità
L'attuale dibattito sull'eutanasia e sulle questioni di fine vita ribadisce il carattere prioritariamente filosofico del discorso bioetico
Se è vero come sosteneva Hegel che rispetto
Ad ogni altra forma di sapere la filosofia a una specifica caratteristica ovvero di non poter pretendere di trovare davanti a sé già precostituito il proprio oggetto
La bioetica in altre parole chiedendoci di ripensare la vita e i significati ci impone la domanda essenziale sulla nostra identità
Ecco io abito a Brescia e mi permetto di fare questo parallelismo con la montagna in questo caso con i sette decimi di lava reso perché
è un parallelismo sofisticato fantasioso ma efficace
Perché così come nell'ambito alpinistico
Solo dopo la fatica della scalata posso godere della conoscenza e della bellezza del paesaggio così in ambito bioetico dopo la fatica del dialogo interdisciplinare che avviene anche tra scuole tra filone di pensiero che possono essere
Profondamente tre diverso tra di loro rispetto alla visione antropologica
Posso riuscire a cogliere la grandezza del pensiero e dell'azione dell'uomo e la sua fragilità e la sua finito Udine umana
è bene sottolineare quindi fin da subito come il percorso che cercherò di tracciare percorso filosofico esistenziale giuridico
Può essere accolto solo all'interno dove di un dialogo dove la bioetica e il mio diritto sono chiamate a costruire una relazione di tipo socratico già per investigare attraverso
Prospettive diverse la stessa realtà umana la stessa
Natura dell'essere umano
Ecco allora come nella mia relazione prima di prendere in considerazione il tema dell'Ute Masia è necessario e proficuo è indispensabile
Sviluppare un pensiero di fronte di fondo tra etica e diritto per comprendere il significato della medicina sulle sue finalità il suo senso
Sulla natura del diritto
E sul valore e sulle possibilità che vogliamo riconoscere alla persona negli ultimi istanti della sua suo della sua esistenza
Ecco allora come questi interrogativi di natura filosofica di unto logica giuridica entro in relazione con la dimensione estremamente esistenziale
Perché il dolore perché la sofferenza la malattia
Ecco allora come fosse possibile distinguere tra il dolore la sofferenza il dolore definito come esperienza di privazione vissute in modo passivo
E la sofferenza invece la coscienza della contraddizione che c'è tra la nostra richiesta tra il nostro desiderio
Di perfezione di felicità di amore e la privazione di tutto questo operata dalla malattia
Ecco allora come questi problemi entrano in gioco in modo particolare nell'ultimo periodo l'esistenza di una persona proprio
Attraverso gli sviluppi della biomedicina
Attraverso la possibile richiesta di volta in Asia ma è chiaro che
L'eutanasia non deve essere considerato
Considerata come una realtà in sè perché può essere pienamente compresa se si cerca di riflettere
Anche sull'accanimento terapeutico e sulle cure palliative per cercare davvero di riuscire a costruire l'orizzonte vasto che ci può permettere davvero di fare entrare in gioco tutte le variabili estremamente complesse che
Entro in gioco in questa ultima fase della vita umana ecco allora come ciascuno di noi è chiamato
Ad entrare nell'azione a confrontarsi con il proprio limite estremo nel senso che limite estremo rappresentato dalla morte è necessario sviluppare una riflessione di natura giuridica
Ma la riflessione di natura giuridica implica una riflessione che va al di là
E questa riflessione che va al di là e lo riflessiva cura antropologica filosofica Heidegger sottolineava filosofici senza vista
E sul sull'essere come
L'esistenza diventa utenti ca solo quando riesco ad anticipare la mia morte ma a livello di pensiero ecco allora come la mia esiste
Senza il mio senso mia progettualità acquista significato signori esco a rapportarmi con quello che può essere definito come il mio limite estremo
E se riesco a dare un senso un significato al limite
Che ci caratterizza sotto un punto di vista umano
Ecco allora come
Lo stesso Comitato nazionale di bioetica nel documento del novantacinque questioni bioetiche relativa alla fine della vita umana evidenza come la morte
è portatrice di un significato nel quale la va ravvisata la radice della dignità stessa dell'uomo
La morte infatti propone all'uomo un compito propriamente morale con le trova consenso che guidi sostenga la sua libertà che come libertà umana trova la sua radice nella consapevolezza da parte del soggetto della propria invincibile caducità
Ecco allora come
Rispetto a questo scenario rispetto a questi interrogativi
Rispetto a queste necessità di chiedersi chi sia l'uomo e quale società attraverso la relazione anche di natura giuridica vogliamo costruire deve entrare in gioco davvero il diritto
Ma vedete la sfida che oggi il diritto deve affrontare si gioca nella società contemporanea sulla possibilità di individuare attraverso un percorso democratico un insieme di valori
Che può essere definito come dire bene che possono fornire dei criteri oggettivi di riferimento ovvero l'interrogativo fondamentale al quale il diritto deve cercare di rispondere può essere così posto
è possibile individuare pur con fatica un'oggettività del bene da per seguirsi in ciascuna situazione
Rispetto all'interrogativo posto è possibile riscontrare a livello sociale una contraddizione che si esplicita da una parte con il desiderio di un confronto interno interdisciplinare all'interno dei Comitati etici l'esperimento questa
Bell'opportunità in due Comitati etici comitato etico di Lodi della Valcamonica dopo tra nessuno Proci interdisciplinare
Pur avendo visioni l'esistenza differenti si cerca di costruire un dialogo per cercare di capire quale può essere il bene per
Il paziente si cerca di costruire una serie di criteri una vera e propria criteriologia che può aiutare il medico ad agire nella sua concretezza
Ecco allora però come questo desiderio di un confronto interdisciplinare
Trova dall'altra parte il diffondersi di una logica soggettivi Istica finalizzata ad esaltare alga massimo grado possibile la libertà individuale
Ecco allora il principio di autonomia forse il mito del principio di autonomia per una libertà che si vuole essere assoluta
Ecco allora come ci dobbiamo forse porre l'interrogativo ma è possibile riuscire
A costruire un dialogo in una società di stranieri morali gli stranieri morali nel senso che non riusciamo più a riconoscere l'altro un valido interlocutore perché è portatore di una visione l'esistenza profondamente diverso dalla mia ma allora quale dialogo
La logica soggettivi Istica individualistica sembra il caso di bello teorico nella scuola contrattuali sta
La quale ritiene che la funzione dello Stato e del diritto se è quella di proteggere le libertà individuali all'interno di una concezione di pensiero che ritiene impossibile costruire insieme una visione condivisa di bene
In quest'ottica si comprende l'assoluta priorità del principio di autonomia e la conseguente possibilità di disporre disse
Anche attraverso modalità che molti possono giudicare moralmente inaccettabili
Ecco allora la visione di Engel l'arte in base al quale la bioetica in quanto etica laica
è una disciplina priva di contenuto sostanziale essa la forma di una lingua franca di un mondo che si interessa dell'assistenza sanitaria ma non possiede una concezione comune
L'applicazione
In ambito medico di tale logica porta al paziente il medico
A divenire interlocutori che non dialogano realmente perché arroccati sulle proprie posizioni difensive la medicina rischia allora di essere svuotata dei propri significati e della sua deontologia
Con il rischio davvero di ridursi appura tecnica ad offerta di possibilità che il paziente liberamente può scegliere
In questo caso il rischio rappresentato dal concretizzarsi di una medicina dei desideri pronta forse se private dei suoi significati ad accettare anche richieste
Che rischiano di ledere la salute della persona pensate ad esempio al doping pensate all'infibulazione perché se la medicina si riduce ad una pura tecnica
Perché non offrire al paziente ciò che la tecnica può offrire se la medicina non ha più nulla da dire sotto un punto di vista
Deontologico sotto un punto di vista dei significati allora il rischio davvero è proprio quello di poter offrire al paziente anche tecniche che rischiano di ledere la sua dignità e la sua salute
In quest'ottica il medico certamente non può sostituire la propria concezione della qualità di vita a quella del suo paziente
Però
Nel momento della sofferenza l'autodeterminazione priva di qualsiasi riferimento
Rischia di essere sotto un punto di vista umani quei giuridico ed esistenziale una logica perdente destinata isolare il soggetto più debole da ogni forma di relazione solidaristica e di alleanza terapeutica
Il consenso informato allora strumento straordinario
Che può davvero aiutare il paziente ad entrare in una logica di alleanza con il medico il consenso informato però all'interno di quest'ottica
Rischia di essere inteso come reciproca autotutela
Sotto un punto di vista prettamente giuridico ecco allora come in quest'ottica il paziente il medico diventano due monadi incapaci di dialogare tra di loro
Con la finalità di difendere unicamente le proprie posizioni
Mi sembra importante a questo punto riportare l'esempio di una mia
Conoscente di una mia amica che dopo diversi anni
Di malattia grave ha lasciato la sua famiglia ma all'interno di un percorso terapeutico estremamente particolare
Dopo ripetute chemioterapie ecco durante la loro realizzazione chiedeva al medico ma questa terapia quali
Quali effetti collaterali potrà avere sulla mia salute
Ecco allora il medico di fronte a questa modalità di relazione che voleva essere la vera una relazione giocata
Sul principio dell'alleanza sul principio di una ben ufficialità relazionale come è stata accolta dal medico ma guardi che se non vuole noi non le facciamo più assolutamente nulla
Ecco allora il rischio possibile di una libertà chi è fondamentale ma che si diventa assoluta rischia di essere svincolata da ogni qualsiasi da ogni qualsiasi valore da ogni
Possibile differimento
Ma in definitiva sotto un punto di vista giuridico questo percorso questa visione che ho cercato di tracciare che e la visione che noi tutti stiamo sperimentando
Sotto un punto di vista giuridico non cui incide per nulla con quello di società democratica sorso più di due secoli fa in epoche illuministica non a caso incentrato sulle dichiarazioni diritti dell'uomo
Nella visione dell'illuminismo la valorizzazione della democrazia e della laicità non implicava fatti indifferenza verso le dimensioni etiche socialmente condivise
Tali dimensioni dovevano infatti emergere attraverso l'apporto dei cittadini e non d'autorità precostituita il riferimento la concezione dello Stato assoluto ecco allora come il professor Lusignani sottolinea il significato del diritto il diritto rappresenta quella che potrebbe definirsi
Una riserva di impegno solidaristico per le situazioni più difficili
E in particolare per le situazioni di massima povertà esistenziale come lo stato di malattia grave
D'Agostino arricchisce tale pensiero sottolineando che l'obiettivo di tutelare la relazionalità dell'uomo
Sostiene un'etica della coesistenza della reciprocità che implicita nella struttura stessa del diritto come mediazione sociale suprema
Ecco allora come questo tipo di logica finalizzata
A
Valutare se è possibile attraverso un dialogo democratico riuscire ad individuare un bene che può essere condiviso socialmente
Ecco allora come le gravi dichiarazioni dei diritti dell'uomo pace non proprio su questa logica attraverso il confronto tra verso il dialogo un bene è possibile riuscirlo ad individuare
Voglio fare riferimento in modo particolare dichiarazioni sui diritti del fanciullo perché mostra proprio come nei confronti del fanciullo che non ha ancora conseguito la propria autonomia
Il diritto nei confronti del minore allora cerca di
Offrire a lui una tutela maggiore ma proprio a causa della sua mancanza di maturità fisica dente lo ed ed intellettuale perché necessita di una protezione di cure particolari ivi compresa una protezione legale appropriata si aprì
Sì a prima che dopo la nascita
Ecco allora come questa diapositiva ci può aiutare accogliere come attraverso
La fatica del dialogo è forse possibile riuscire a costruire una sapienza umana all'interno di un'alleanza che volesse era veramente terapeutica dove il paziente la famiglia l'équipe interdisciplinare
Pur
Con fatica
Facendo riferimento ad approcci che possono essere anche diversi cercano insieme di costruire un orientamento
Ecco allora come finalmente possiamo dopo questa parte introduttiva che per me era davvero importante fondamentale perché ha posto una serie
Di e riferimenti prendere in considerazione l'accanimento terapeutico prima dell'Uta ne sia
Ecco l'accanimento terapeutico
E
Ho curato
Ecco prima di affrontare i nodi critici legati dovuta in Asia è bene sottolineare davvero come a livello di pensiero possiamo tutti essere d'accordo sulla necessità di evitare l'accanimento terapeutico e la sofferenza inutile
Possiamo discutere tra di noi
Possiamo provenire da scuola di pensiero diverse però su questi due punti ritengo che sia possibile davvero riuscire ad incontrarsi
No all'accanimento terapeutico no alla sofferenza inutile è chiaro però
Che poi nella concretezza dei casi l'accanimento terapeutico
Deve essere valutato caso per caso all'interno del di ogni specifica situazione allora possiamo definire che cosa può essere l'accanimento terapeutico ma ci sono delle zone
Che che esulano da ogni tipo ridefinizione c'è una nebbia c'è una una zona intermedia che deve essere giocata proprio l'interno della relazione tra il medico il paziente
E quali sono oggi quali possono essere le motivazioni dell'accanimento terapeutico il desidero di scala di dare scacco la morte
Il nuovo modello di rapporto medico paziente sempre più orientato al contrattuali ISMU di provenienza anglosassone respinge il personale sanitario
A fare di tutto pur di non essere accusati di omissioni e negligenze la sperimentazioni nuove terapie forse a volte senza il consenso del paziente ma in modo particolare il limite non ben definito tra cure proporzionate e sproporzionate
Ecco allora come il Codice di deontologia medica del novantotto tendeva come quello attuale tendeva a sottolineare davvero come
Il medico è tenuto ad astenerci dall'ostinazione in trattamenti da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per l'assoluta del malato e un miglioramento della qualità della vita
Ma quali sono però i criteri per valutare l'accanimento terapeutico
Il tipo di terapia la proporzione tra mezzo infine perseguito il grado di difficoltà e rischio
Le condizioni generali del malato fisiche psichiche morali che fanno riferimento ad una particolare patologia ma è chiaro che queste condizioni devono essere poi rapportate al singolo paziente
Perché l'accanimento terapeutico tende oggi molto pericolosamente a essere inteso quale il superamento di Stendhal terapeutici fissati a priori
Per le diverse tipologie patologiche e rapporto categorie omogenee di pazienti con il pericolo che è stabilito un livello di intervento ciò che si pone al di là del medesimo si apra sia poi proposto nei termini di un accanimento
La persona che ricordavo precedente è riuscita attraverso diversi percorsi terapeutici a vivere alcuni anni prima di morire
E terapie che sono state utilizzate che alcuni ritenevano eccessive gli hanno permesso di ricavarsi alla famiglia e figli ancora piccoli
Ecco allora come il nostro no all'accanimento terapeutico deve però essere concretizzato facendo sì leva su alcuni principi che si possono considerare come oggettivi scientifici medici
Ma questi principi devono necessariamente e con fatica sicuramente essere calati all'interno della realtà particolare specifica i singola
è importante ricordare anche come facendo sempre riferimento ad esempio le opzioni terapeutiche erano legate spesso alle conoscenze e con poteri e competenze del marito non medico
Ecco allora come ulteriore rischio può dunque essere rappresentato più
Che rispetto l'accanimento terapeutico all'abbandono terapeutico e in effetti può facilmente consta tassi che i pazienti desidero di norma il massimo impegno
E temo lo di non poter usufruire di un promettente protocollo sperimentale come a volte di udire parole troppo gentili
Implicanti non una sospensione tempo una sospensione temporale delle terapie ma il venir meno del rapporto sul quale avevano fatto conto
Ecco allora come le argomentazioni portate hanno fatto emergere la complessità dell'argomento il no condiviso all'accanimento terapeutico deve necessariamente poi calarsi all'interno della specifica situazione
è possibile affrontare anche il tema delle cure palliative perché il no all'accanimento terapeutico
Il che richiede lo sviluppo nell'ambito della ricerca medica i finti unifica davvero di un approccio che deve necessariamente fare entrare in gioco questa nuova opzione questa nuova possibilità
E ciò comporta quindi la valorizzazione le cure palliative la quale le quali come evidenziano Ventafridda della Fondazione Floriani Milano i giovani zainetto da domo saluti sui Brescia attraverso un approccio tempestivo integrato
Possono ridurre il dolore e la sofferenza psichica quindi lo stato depressivo e cancellare spesso la richiesta di Ute non sia
Le cure palliative sono sono cure attive totali che vengono effettuate sulle persone affette da un male inguaribile il cui obiettivo e quali non prolungare la vita ma di migliorare la qualità sono pure multidisciplinare nell'approccio
Ecco allora come volevo far riferimento adesso all'eutanasia al professore solo un minuto
Concluda
Perché altrimenti diamo noi diamo spazio agli altri cioè
Hanno detto che
La discussione è l'elemento fondamentale schieramento e partendo da un glossario comune che è fondamentale per affrontare queste problematiche chiaramente
Il giurista non può offrire penso
Scelte geometriche chiare deve arrivare a una sintesi però l'affrontare la problematica delle cure palliative dallo segnalo solo a livello solamente aderiate altrimenti non l'ho già solitamente cento
Ecco allora come quello fare riferimento giustamente all'eutanasia
Il tuo fattore di Paestum per sottolineare proprio l'inconoscibile il salto la dimensione di senso la definizione interna sia data la situazione medica mondiale ottenersi a come atto conquista si pone deliberatamente fine la vita di un paziente
Anche nel caso di richiesta del paziente stesso o di un suo parente stesso
Ecco allora come l'ordinamento giuridico italiano che cosa prevede rispetto lottano Asia il nodo centrale che siccome l'ordinamento giuridico va considerato l'intero complesso
Appare non discutibile che esso non prevede nessuna disciplina specifica sull'orientamento del rapporto medico-paziente
E sulla condotta del medico Ai fini dell'attuazione pratica del principio di autodeterminazione per la fase finale della vita umana allorché la richiesta riguardi rifiuto l'interruzione di trattamenti medici
I trattamenti medici mantenimento in vita del paziente
Anzi il principio di fondo ispiratore quello dell'indisponibilità della vita l'articolo cinque del Codice civile che vieta agli atti disposizione del proprio corpo tali da determinare un danno permanente e soprattutto gli articoli cinquecentosettantanove cinquecentottanta
Del
Codice penale
I quali prevedono per i quali fanno rientrare o dall'Asia come illecito penale che rientra nel reato di omicidio volontario di Miccichè consenziente di istigazione e di aiuto al suicidio
Volevo fare riferimento anche alla legge olandese perché in definitiva come evidenzia Demetrio Neri la legge olandese può essere davvero considerato come un luogo teorico e pratico particolarmente denso in relazione al problema delle UTAP Masia
Siccome la legge olandese del primo giugno del novantaquattro il medico non viene perseguito si rispetta alcune particolari procedure che la stessa legge definisce l'articolo due prevede le condizioni per cui l'eutanasia si configura come pratica legale
Il medico deve avere la piena convinzione che la richiesta del paziente volontari ben ponderata aver la convinzione che le sofferenze del paziente su resistente terapie superabile aver informato il paziente sulla situazione clinica circa le sue prospettive
Il paziente deve avere la convinzione che non c'è altra ragionevole soluzione circa la propria situazione
Il medico curante deve aver consultato almeno un altro medico indipendente che ha visitato il paziente che ha verificato l'esistenza di quesiti precedenti l'articolo tre prevede la valutazione di eventuali abusi
Ma la letteratura sottolinea come ci sono tre nodi pro mondi no di problematiche fondamentali
Legati allo sviluppo della legge sullo Terna sia primo il venir meno la distinzione tra eutanasia volontari involontaria nel senso che
Non c'è un criterio parlavamo prima di una vera e propria criteriologia
Il termine eutanasia è un termine che è stato utilizzato per indicare o una varietà di possibili situazioni
L'atteggiamento sociale l'effetto psicologico e la popolazione mutato nel senso che venendo meno a visti insieme tra eutanasia volontari involontaria
C'è stata a livello sociale una vera e propria accettazione del principio in base alla quale la vita in determinate condizioni può essere tolta anche senza la volontà senza l'intenzionalità del paziente
Egli ha legge olandese che era nata per limitare o meglio per valorizzare l'autonomia del paziente in definitiva questo lo dicono delle ricerche
Oggi
Tende a Falcon tende a valorizzare il potere del medico
Facendo riferimento a un collusivi e per terminare vorrei sottolineare come il riconoscimento di un diritto a morire in direbbe una volta manifestata la volontà di rinunciare terapie qualsiasi atto inteso sul piano dialogico
La dichiarazione di voler morire
Rappresenta inoltre una richiesta mascherata di aiuto nel senso che
Il paziente che viene a trovarsi la situazione esistenziale faticosa da sopportare che sperimenta forse a volte l'abbandono terapeutico attraverso vari chiesta eutanasia vuole gridare la sua necessità di un aiuto maggiore da parte dell'équipe da parte della società
Nello stesso tempo si assiste facendo riferimento al caso Endesa ad una vera e propria colpevolizzazione dei malati che dovessero richiedere ulteriori possibili Investimenti in termini di risorse che cosa vuol dire questo forse
Assumendo prospettiva del malato lo Stato sia spetta da me
Non il desiderio G una vita anche se faticosa che può continuare ma forse lo Stato si aspetta da me la richiesta di puttana sia perché rappresento una appeso per lo Stato in queste condizioni sotto un punto di vista economico
Vi è inoltre la possibile soggettività azione dei problemi riguardanti la salute enorme carico psicologico nel senso che se abbracciamo la lotti una logica di totale autodeterminarsi oneri allora
Davvero possiamo pensare di fare scegliere al singolo malato la singola persona alla singola famiglia quando i giusto
Quando si ritiene giusto far morire il proprio caro cioè se lo Stato non cerca di portare avanti pur con fatica una logica basata su una relazionalità giocata davvero per il bene del paziente
Rifiutando sicuramente l'accanimento terapeutico allora il rischio è quello di lasciare sola la famiglia il malato rispetto ad una scelta così importante
Ecco allora come nasce l'interrogativo finale legato proprio le risorse quale orientamento delle risorse economiche
Per capire se davvero con l'eutanasia invece c'è il rischio di lasciare andare tutto il settore della ricerca finalizzato all'impegno verso le malattie le malattie
Quindi una certa tipologia
Ecco allora come volevo concludere facendo riferimento Romano Guardini e poi il professore uso IB
Quale giustizia la giustizia quando al forte affidato l'indifeso e nel fatto che l'uno usa la sua superiorità per proteggere l'altro sta la differenza tra la forse prepotenza
Questo prendersi cura laddove si tratta della vita in divenire assume una speciale carattere per tutta
La vita umana
E volevo concludere con le parole professor Luciano presenti alla luce di quanto emerso non sembrano opportune modifiche legislative che incidono sul quadro dei principi giuridici vigenti dato che tali modifiche sarebbero assai difficilmente dominava di quanto loro esiti indiretti piuttosto intorno all'equilibrio farà rinuncia all'accanimento terapeutico correttamente inteso
Indisponibilità del bene vita pare potersi costruire con l'aiuto elaborazione bioetica la migliore valorizzazione possibile di fronte la malattia in senso solidaristico della dignità di ciascun essere umano ringrazio
Graziano
Il professor guerra
Passiamo subito la parola al dottor Puglia Raffaele direttore dell'unità operativa di terapie antalgiche cure palliative do l'ospedalità armi di Rimini e attualmente presidente
Membro dalla commina no scusate membro della Commissione sanità terapie del dolore e cure di fine vita prego
E
Diciamo che adesso dopo questo
Grandissimo interessante prolusione sui luoghi della storia sulle condizioni
In diciamo sulle condizioni delle etiche della giuridica
Dobbiamo passare dalla cornice del quadro
Dalla realtà del concreto cioè dobbiamo affrontare questo concetto che
Mi è sembrato di rappresentare comunque ossimoro una dolce morte un ossimoro dei silenzi in un certo senso
Intanto dobbiamo essere chiari che il dolore è una vita tragica
E il diritto alla dolce morte deve essere declinato nel per chi quando e chi lo fa
Sapendo che
La condizione di tragicità non appartiene solo alla terminali tra dalla vita e se affidiamo al concetto di tredici tale elemento che ci guida alcune condizioni sono tragiche per tutta la vita
E quindi il condizionamento dell'assenza avviene sia sulla tempistica sigla sulla condizione di qual è lo stato di sofferenza dichiarato
Allora se discrimine il tempo di sopravvivenza
è un elemento che ci guida comunque poca Sapienza perché il tempo di sopravvivenza e declinato da molte variabili Cano conosciamo se lo stato di sofferenza questo può essere una condizione che persegue un tempo così lungo
E quindi il concetto deve essere spostato sul diritto di autodeterminazione dello stato di benessere
Se questo può essere deciso tutto curda uno stato di sofferenza o dall'insopportabilità della tendere alla morte
Quindi questi sono i primi entro cui ci muoviamo dobbiamo sapere quali sono le vite difficili e qual è l'atteso
Se rimaniamo solo uno specifico delle terapia e di fine vita nell'ambito delle malattie terminali di natura oncologico prevediamo che la quantità che investe questo scenario e tremenda
Perché se i cento mila persone sono in cura in Italia e uno virgola cinque milioni di persone hanno avuto negli anni di cancro in quest'ambito la sopravvivenza mediare di cinque anni
E questo passaggio ci porta a considerare che il settanta per cento di queste persone avranno una terminali Tarquini affronteranno un percorso che richiederà una decisione di fine vita
E se la sofferenza indurre intrattabile lo di riscrivere di queste persone sono tutti i possibili pro spiriti alla dolce morte
Quindi un quaranta per cento in ogni Stato della malattia soffre di dolore un settanta per cento alla fine della vita è un cinque venti per cento di dolore intrattabile
Se però ritorniamo dal senso delle parole al concreto della realtà delle persone queste un file vita dell'anno due mila c'è un paziente allettato per due metri con dolore non trattabile e non controllato
Che ha vissuto per
Quattordici mesi in vita autonoma
C'è il professor Puglisi declina nel quotidiano nelle attese nella realtà dove il giudizio rimane molto difficile perché in questo Seveso la sanità di sistema qual è la condizione che ci determina la responsabilità
In questo caso una paziente allettato e per due mesi
Domiciliata presso la nostra realtà cittadina Medina ASITA albanese avuto poi un passaggio che la portata da un allentamento l'ha vissuta a domicilio in Albania per tre mesi
Però è chiaro che non è tutto così facile ci sono dei livelli di disegno di cura con livelli di opportunità che definiscono un processo di limite
E questo limite non è sempre facile da capire perché quando i limiti si declina in un processo che rende possibile per la persona la vita autonoma
Pur nella capacità di gestire della sofferenza di fase quando la vita non diviene più autonoma e quando le allettamento quel concetto di vissute di vivere dentro una condizione che ci sembra il sopportabile il passaggio delle decisorio non è facile
Però prima di
Arrivare queste decisioni capiamo quante barriere ci sono allora stiamo a parlare da duemila anni di fine vita
Però noi vediamo che i sintomi la sofferenza
Hanno una sottostima quotidiana
Annullata inadeguata valutazione viene richiamato anche dei comitati di etica dell'Università di Cambridge questo concetto che non abbiamo abbastanza attenzione alle cure prima di arrivare anni non cura
Quindi c'è un grado di in atto appropriatezza nei processi
Lo stato dei loro gol a legalizzato nel mille novecento novantaquattro l'eutanasia ma mentre come prego condizione che bisogna informare i pazienti non solo sulla diagnosi e sulle Prodi ma anche sulle possibilità
Dia vere una figura del dolore e di essere ricoverati in hospice come se questo non esistesse un limite che viene dato no quando dovrebbe essere una natura implicita
I dati più recenti su dolore ci dicono che nonostante le cure attuali un quaranta cinquanta per cento di pazienti ha dolore moderato un venticinque trenta per cento da dolore grave
E bisogna ricordare secondo i dati del Ministero della salute che più di quarantasei mila pazienti con patologia mio pratica sono morti senza un supporto palliativo e di cure per la sofferenza adeguato
Perché quindi c'è questa sottostima del trattamento le ragioni dell'un trattamento sono una mancata prescrizione di farmaci spesso solo una paura in cosa sperare di dipendenza in pazienti che hanno poi nel dibattito la termina vita
E sono anche una non disponibilità economica dei pazienti del settantacinque per cento dei casi
Quindi noi parliamo di interrogarsi sulla dolce morte e non solo bisogno di cure ancora fermo in Parlamento il dibattito sull'uso di farmaci nuovi esista un farmaco che è stato approvato Fidia nel due mila e cinque
Lo dico ripide ancora siamo nel dibattito di ammettono le nostre prescrizioni di cura abbiamo una scheda sulla cannabis che viene discussa che potrebbe essere una soluzione
Quindi se un tema della discussione della terra sia un tema del ritardo dei processi di cura
Però è chiaro che c'è un processo di
Mediazione nell'accanimento qual è il discrimine fra il fallimento di una guarigione e l'implicito di patologia quando fermarsi
Secondo l'indagine della Foligno ambito anglosassone il diciannove venti per cento delle sofferenze sono date dalle nostre cure
Quindi le procedure che attuiamo quotidianamente in questi processi Gennaro loro stesso una sofferenza che poco rifar richiedere pochi ridere dismettere con le cure
Però non è sempre facile decidere quando fermarsi
Fra una neurochirurgia e di stabilizzazione fra un'idratazione fra un'alimentazione e una sospensione di discrimine non è dato sempre dalla facilità di capire fantoccio bene di sopravvivenza residuo
Ecco che nell'ambito dell'etica dobbiamo quindi distinguere fra la capacità di offrire cure per contenere un dolore che quindi devono vedere come capacità quello di curare un processo organico conosciuto
A un processo di sostegno della sofferenza che viene invece
Da un percorso completamente differenziato dello stato di organicità e che richiede un'alleanza
Questa è una frase di una persone in fase di termina Rita
E dice che
Tutto quello che ha bisogno di sapere
E
Che forse non viene capito
E che lei stia facendo una lotta particolare che quella di abituarsi alla morte che è una condizione nuova perché non gli era ancora mai capitato di dover morire
Quindi c'è un passaggio che ci obbligherà a capire quali sono le decisioni trattamenti
Ci troviamo di fronte quindi a pazienti che sono in una irreversibilità di condizioni e in prossimità della morte
Lo specifico delle cure palliative quindi quello di decidere l'opportunità terapeutica che scaturisce da una serie di
Valutazioni una valutazione clinica una valutazione prognostica
Una valutazione sulla capacità e l'impotenza terapeutica quando davvero abbiamo questa conoscenza della
Potenza terapeutico rapporto fra costi e benefici ma in primis una decisone della persona malata
Questi elementi sono definitori importanti ma
Sono capace valutabili darmene dicono sempre hanno capacità discriminante per la persona malata vicino alla morte
Se andiamo a vedere però nostro dibattito era presente anche in quella che era nascita dalla clinica la lesione degli ospedali che uno dei primi trattati di nascita dalla clinica ci dice che
Il medico coordino serale causa possibili cercherà una diagnosi dà indicazioni alla cure conservative curative o palliative
Perché già nel quarantotto l'organizzazione mondiale della sanità ci dice che nello stato di benessere e di salute non è solo organicità neanche fisicamente dare come senso personale Di Bella vita di buona salute
Vedete questo dibattito si ripercorre anche nell'Ottocento con il concetto dei moribondi
Con lo sviluppo l'accanimento questo processo fra morte della ricerca una ricerca del limite che
Ci porta a dire che per esempio le quarantotto i chemioterapici era un palliativi
Trattamenti iniziavano per la prima volta Carlos in quello che poi verrà declinato in una scala di valori determina Rita iniziava con questi presupposti se ci fossimo terminati in quel processo disavventura non avremmo avuto questo sviluppo
Che però ci porta a dire che il malato terminale serve a declinarlo il fatto di prevedere che dovrà morire entro sei mesi
Oppure c'è una potenzialità di cure che dobbiamo capire una mancanza di Prandi precisione in questa assenza che un'assenza di complessità
Dove ogni fluttuazione può generare grandi sommovimento i grandi cambiamenti
Noi dobbiamo tenere solo conto che nell'ambito di un principio di etica abbiamo degli obblighi di metodologia sanitarie medica e che è un controllo di sentimento il dolore la cura psicologico e spirituale della soddisfazione dei bisogni
Costruire una tipologia di comunicazioni in grado di proteggere il paziente in questi passaggi
E non sapere che in questa narrazione c'è sempre una speranza che però deve essere declinate nell'ambito di un diritto di informazione il punto critico lo ritroviamo in questo caso
Perché se andiamo poi a vedere
Quando dobbiamo decidere
La dolce morte e quindi con tutte le avventure che da quattro mila anni ci portiamo dietro vediamo che poi nel concreto la gente non sa la propria prodigiosi
Quindi con chi parliamo di questo Stato
Se è vero che il consenso informato nasce negli anni ottantasei sono state fatte moltissime leggi se si dice che i malati hanno diritto qui già parte una variazione settantasei se lo richiedono
Di essere informati sulla loro malattie il trattamento se lo richiedo se non lo richiederò qual è il processo che lui maturi amo quando vediamo i i dati sulla prognosi la ricerca che abbiamo portato avanti che nella nostra realtà
Pubblicata nel due mila sei e che
Le persone sanno
Della diagnosi della loro malattia hanno una consapevolezza di avere quella malattia ma la prognosi il settanta per cento delle persone non la conosce
E quindi siamo in grado di valutare se ci esprima una domanda di buona morte di attese di terapia oppure il CIPE siamo sulle nostre considerazioni che sono fatte di per eccezioni
Di pensieri che riteniamo attribuibili ad altri
E quindi fate questi esercizio e capite che cosa vi dicono questi visi secondo me non ce la fate perché c'è una variabile mo'serale permanente in questo lungo periodo
Ed è una variabile mostrare che colpisse sia gli attori medici si sia agli attori pazienti
E fanno fatica in questo contesto capire chi ne ha più diritto se la famiglia che ha vissuto sempre con quella per il solo voi che le vedete in tre giorni decidere se devono sapere
In questo lungo passaggio le decisioni condivise sono la
Rarità
Non sono così facili c'è un passaggio continuo di spostamenti
Dove è difficile capire quali sono i protocolli però se dobbiamo Asare su questo sul ritorno a un protocollo una condivisione di processo con tutti gli attori di questa rete
Perché dobbiamo cercare un gol di cura che non è sempre facile perché questo paziente gara allettato in questa posizione da un anno che è un uomo di trentatré anni ex tossicodipendente come la figli indigente
Avevo un problema primario di dolore non controllate in questa posizione da un anno perché appena si girava dolore
Però il suo
Angoscia primaria è che sapeva di aver paura di morire
Però in quella paura c'è anche un dolore difficile che può far nascere una vita dolce se superiamo i limiti ecco perché va tentato un superamento dei limiti perché secondo la tradizione classica del nostri process medici questo paziente con queste invasività midollare non deve stare in questa posizione perché rischia
Di avere dei danni allora questo processo se ci manteniamo nell'ambito della educazione hanno un rischio non lo potremo mai far vivere una vita dolce e quindi essere un vive in queste condizioni di incremento di livello di autorizzazione all'incarico assieme non lo porta aveva una buona vita
Il governo della complessità è chiaro che ci porta dei passaggi per ora
Bordonali
Di eutanasia passiva quando il paziente in una condizione di distonia terminale di delirio cioè di condizioni ingestibili l'uso del farmaco con può portare a una sedazione che è una tre
Antinucci azione denuncia forte difficile dire quello che sappiamo però che non lo Stato invece che tutti
Pensi Nocchetti nel gestire la complessità con i farmaci
Aumentiamo lì un rischio di ridurre il tempo di sopravvivenza queste confessato da tutta la letteratura internazionale l'uso degli oppioidi nel dolore anche a dosi dei più di mille duecento milligrammi
Di morfina o degli attuali dicendo milligrammi di o si codone danno una risposta di sedazione e quindi un controllo di dolore ma non danno urtano Asia vedete anzi sarei curati bene aumenta la sopravvivenza
E aumenta una correlazione fra alte dosi e qualità di vita che è riportata da guardi parte della letteratura
Se io devo ritornare però nelle storie dei viventi direi che dopo questo excursus nella mia storia dal mille centosettantasette e mi è stato chiesto l'unica volta dai familiari
E se li togliamo quel concetto di buona morte provocare con mezzi indolori
Chi è colpito lui da sofferenze fisiche Luigi da un possibile indica
Diciamo che veniva fatto come si diceva con Stefano da balcone che si ottiene merce la premurosa assistenza quindi era un fine per una premurosa assistenza
Non è un fine per allontanarsi dall'esistenza ma se proprio deve essere chiesto io ripropongo un tema diverso
Queste imperfezioni di Sapienza chi lo deve richiedere in quale momento per quante volte ce lo chiede basta che lo chiedo una volta per essere certi che sia una domanda
E nei fatti in questa contraddizione perché deve essere il medico perché non ha alcune split professionale non ha alcuna capacità professionale differente da quel si dice altre persone
Riteniamo che in questo passaggio dove la complessità ha bisogno di obiettivi di cure a continue variazioni non è così lineare non è così efficace avere una linearità bisogna condivide un processo che ci porta a dire che i vostri andare è solo un patto
Di una sapienza clinica per trasformare i limiti che abbiamo tutti i giorni di conoscenze
Con una cura che veniva concepita vicino a Pasqua con passione che era un passaggio di condividere i processi personalmente
Nel rispetto delle autonomie decisionali della persona sapendo come non detto nemmeno il centonovantasette che dà il senso della sofferenza c'è pur sempre una voce disperati grazie
Passiamo subito la parola
Alla dottor Amedeo Occorsio direttore dell'unità operativa di anestesia e rianimazione e del dipartimento di emergenza dell'AUSL di Rimini il quale si parlerà sull'accanimento terapeutico
Ma il passaggio non è facile da quanto detto finora quello che dirò io scuserete la schematicità delle mie de positive dopo le artistiche diapositive di William
Ma è chiaro che i nostri mondi anche se siamo cresciuti insieme
Sono mondi sostanzialmente diversi io sono intensivista e come tale ovviamente mi esprimerò
Parliamo subito sembra che ci siamo messi d'accordo io mi riferisco ai primi articoli
Della Codice di deontologia medica basta leggere alcuni concetti in rosso rispetto della libertà dignità della persona umana astenersi dall'ostinazione beneficio per la salute miglioramento della qualità della vita
Attuati trattamenti solo al fine di un concreto beneficio clinico di alleviare le sofferenze del malato
Quando
Nell'Ottocento tutto sommato il poeta medico-legale quando rom diceva sostanzialmente le stesse cose con una frase molto semplice una delle funzioni del medico è assistere alla nascita
Un'altra funzione è
Assistere alla dipartita
Ora quando mi hanno chiesto di parlare di accanimento terapeutico la prima cosa che mi è venuto in mente e un libro uno dei primi libri su cui ho studiato mille novecentottantaquattro si vede anche purtroppo quanti anni ho
Però estremamente attuale il trattamento intensivo e la sostituzione temporanea di funzioni organiche vitali disturbati e cessate allo scopo di guadagnare tempo per trattare la malattia di base
E l'obiettivo e ovviamente ripristinare le funzioni alterate di un sistema organico di vitale importanza e ricondurla nell'ambito fisiologico
è cambiato molto forse da allora ma il concetto deve rimanere ed è accanimento terapeutico all'applicazione di atti terapeutici al fine di sostenere artificialmente le funzioni vitali
Indi vedi affetti da patologie inguaribili e tali da determinare la loro morte in assenza di detti atti
Accanimento terapeutico
Vuol dire dunque distano Asia vuol dire dunque cattiva morte
E vi posso assicurare che oggi con la ventilazione artificiale con la contro pulsazione ortiche sistemi assistenza ventricolare l'ossigenazione extracorporea all'uso delle mine
E veramente terribilmente difficile morire
E allora che cos'è la sostituzione artificiale di una funzione vitale
Può essere il supporto in sé il segnale alla guarigione
Ma può essere un intervento palliativo può essere anche però terribilmente un prolungamento del processo di morte
Grande punto interrogativo
Cosa facciamo come si comporta come possiamo comportarci di fronte a queste situazioni
Ora l'intervento palliativo molto semplice a tre fondamenti fondamentali principi il prolungamento della vita il miglioramento della qualità di vita e la compatibilità sociale
E uno dei paradigmi del trattamento terapie tempo alle attivo può essere la trattamento l'insufficienza respiratoria mettemmo scolari ora alla cosa facciamo che intendiamo il paziente o aspettiamo l'evoluzione naturale
Per essere chiari Welby non c'entra nulla questa diapositiva rappresentate dieci anni fa circa ad un convegno sulle ventilazione del malattie muscolare
E evidente che in certe situazione in certe situazioni il processo decisionale è un processo che deve al di là del terzo pagante la società che si deve occupare di aspetti come dire
Organizzativi ed economici eventualmente il processo decisionale fa capo ovviamente al medico alla famiglia ma fa capo sostanzialmente al paziente ma chi veramente ha il compito del processo decisionale il medico il paziente o la famiglia
Se noi pensiamo al concetto che abbiamo detto inizialmente della qualità della vita
Noi andiamo in letteratura sono rimasto quella diapositiva nel novantaquattro c'erano settantacinque metodi di valutazione della qualità di vita in letteratura
Cosa dimostra questo dimostra molto semplicemente che la qualità di vita non può essere affidata e nessun altro
Se non al paziente e cioè a colui che percepisce reagisce rispetto al proprio stato di salute altri aspetti non medici della propria vita
E dunque sicuramente il processo decisionale al
Paziente assolutamente al paziente unico in grado di valutare aspetti psicologici di socializzazione che il trattamento può comportare
E se il processo decisionale di iniziare un intervento e del paziente ritengo che non possa che essere del paziente che il processo decisionale che porta alla interruzione di un trattamento
Ma veniamo a un aspetto molto più intensivo logico purtroppo il supporto essenziale alla guarigione talvolta e molto spesso la gravità del quadro clinico portano dicevamo al prolungamento del processo di morte
Che cosa ci si pone di fronte dunque ci si pone di fronte ad una interrogativo
Interrompere il trattamento
In un caso quando il supporto essenziale la guarigione diventa un prolungamento di morte o non applicare il trattamento quando la gravità del quadro clinico e tale per cui
Iniziare un trattamento significa prolungare il processo di morte quali sono gli strumenti che non intensi visti abbiamo
Ricordo i due concetti fondamentali su cui la letteratura
Sì sì
Si può cercare il Hui trovarlo il Witold cioè le due parole chiave che troviamo in letteratura per la ricerca delle attività di terapia intensiva in queste condizioni cioè il rimozione appunto di una terapia
Iniziata correttamente con l'intenzione è corretta ma che diventa assolutamente futile in un secondo momento quando ci rendiamo conto che solo il proprio mentre il processo di morte
Ma il trattenersi dal trattare trattenersi da trattare che invece a tre fondamentalmente il concetto della limitazione della escalation terapeutica che uno dei problemi
Con cui a mio avviso la medicina moderna Trolls si trova a trattare costantemente l'escalation della
Terapia
Di letteratura ce ne moltissima migliaia e migliaia di articoli io presento alcuni dati da alcuni fondamentale nella nostra area europea e italiana
Sono stato molto contento quando nel due mila e tre la nostra società sia decisa a come dire scrivere delle linee guida sull'accesso e terapia intensiva
Che ha dei principi etici che sono facilmente riassumibili in autonomia beneficiari danno malefici tale giustizia distributiva ma che si fonda anche su aspetti clinici e in particolare sull'età biologica con una particolare attenzione alle
Estremi agli estremi della vita
Parlo di particolare attenzione quindi non vorrei che fosse compreso male il concetto di geriatria come aspetto negativo del sistema ma con grande attenzione alla biografia personale I desideri eventualmente espresse del persone
Alle patologie concomitanti alla gravità e la prognosi dello stato critico e alla qualità di vita pregressa e prevedibile
Ovviamente la gravità e la prognosi dello stato critico attuale quello che
Ci deve prima di tutto guidare i nostri comportamenti e quindi evitiamo l'accesso a terapie intensive quando abbiamo una Regione vuole certezza che nessun apprezzabile beneficio per il sopravvivenza per la qualità di vita possa esserci
Evitiamo rischi sofferenze legate al trattamento che siano maggiori dei benefici
Evitiamo di trattare in maniera accanita lesioni devastanti non suscettibili di intervento ne ho presi in fase terminale o non rispondenti ai trattamenti specifici
Evitiamo di trattare in maniera accanita gli stati vegetativi permanenti
Evitiamo di trattare chi rifiuta il trattamento
C'è stata nel novantanove un
Un questionario di pensante a i membri della European society ove intensi che al
Che riguardavano i comportamenti come dire nella nelle fasi terminali e nell'accesso alle terapie intensive
Mi preme sottolineare quello che vedete che in Grecia Italia Portogallo abbiamo grossissimi problemi di ammissione in terapia intensiva perché mancano i letti ma la cosa assurda
E che
Mancano i letti ma in Italia in particolare in Grecia in Portogallo continuiamo ad ammettere in terapia intensiva pazienti che non hanno speranza
Di sopravvivere per più di qualche settimana
Questo io credo che sia un controsenso terribile legato proprio quello che dicevo prima l'escalation terapeutica
E guardiamo anche quanto sia importante la cultura religiosa guardiamo quanto ad esempio i cattolici tendano a non tendano a come dire
A non intervenire ma in realtà intervengono molto di più di quello che in cui credono nel senso che
Il novantatré per cento dei soggetti diceva che non si doveva trattare il paziente ma in realtà lotta nell'ottantanove per cento di questi trattavano il paziente
I le conclusioni di questo
Questionario porta a dire che ricorre rilevazione sono frequentemente limitati dalla non disponibilità di posto letto mai settantatré per cento degli intensi visti ricorderà pazienti con nessuna speranza di sopravvivenza
Di fronte a pazienti con nessuna speranza di sopravvivenza
Il quaranta per cento degli intensi visti somministrate dosi di farmaci fino a sopraggiungere della morte e vi sono interessanti differente tra ciò che i medici fanno e ciò che loro stessi credono che sarebbe giusto fare
Un altro articolo estremamente interessante
Più recente ci dice anche che nel Sud d'Europa
Qui e stiamo parlando di un'analisi trentadue mila pazienti ammesse le terapie intensive con quattro mila duecentoquarantotto decessi nel sud Europa
Il il Hui tra aumento cioè il la rimozione della terapia
E attuata solo nel diciassette e nove per cento dei casi contro vedete il quarantasette quattro nel nord d'Europa ma la cosa più strana che io ritengo emerga da questa indagine
E che
In Terapia intensiva dopo la morte è un processo che vedremo essere lente
Ancora abbiamo una rianimazione cardiopolmonare nel Sud Europa del trenta per cento dei pazienti
E nel sud Europa non c'è per la commistione tra aree di terapia intensiva cardiologica a rendere Appia intensiva polivalente
Quindi il trenta per cento nel Sud Europa rianima pazienti chiaramente in condizioni di morte
Imminente e assolutamente non superabile
Un altro aspetto che riguarda la questione religiosa
Trentuno e otto per cento dei cattolici
Preferisce non iniziare un trattamento come vedete i cattolici sono quelli che meno di altri non iniziano i trattamenti come dire preferiscono iniziarli comunque il trattamento
Ma purtroppo sono anche tra quelli che poi ovviamente lì rimuovo
Molto curiosa questa rimozione specie sette per cento del trattamento nel tra gli ebrei perché in realtà alla religione ebraica impedisce qualsiasi atto
Che permetta faciliti la morte addirittura è stato pubblicata alla ipotesi di mettere dei timer hai il respiratore in modo che qualora un paziente decidesse
Di non essere ulteriormente trattato il timer ovviamente una volta alla settimana si spegne respiratore nessuno accende respiratore il soggetto muore ma il medico Nona infranto la propria fede religiosa
Si brusio ci vuole
è importante sognare che all'America medica la successione a affermato che non vi è alcuna distinzione tra interruzione e non applicazione di un trattamento di sostegno delle funzioni vitali
Che è la General medical consiglio del leone Quentin da un
Non vi è alcuna obbligo etico legale di assicurare un trattamento che non sia nel migliore interesse del paziente quindi non c'è nessuna necessità di distinguere tra non iniziano trattamento a interrompere il trattamento
Però ovviamente emozione al mente può essere più difficile interrompere un trattamento che decidere di non attuare un trattamento ma c'è un dato
Che se noi non
Iniziamo un trattamento abbiamo delle probabilità di sopravvivenza dei pazienti
Ad esempio nella ventilazione non invasiva
Si è dimostrato esserci una Ocampo superiore in alcune condizioni alla ventilazione invasiva allora non iniziamo la ventilazione invasiva in certe condizioni perché ci permetterà di avere un'aspettativa di vita
Ma se noi iniziamo e la rimuoviamo la morte e certa
E allora andiamo a vedere cosa succede in Italia uno studio su venti rianimazioni lombarde milanesi duecentoventicinque medici
Quante volte avviene nella rimozione del non trattamento nel vostro reparto
Raramente cinquantatré per cento
Quale la vostra stima sulla proporzione del morti nelle terapia intensiva precedute o dalla rimozione o dal trattenersi dal trattamento vedete che nel settantasette per cento si parla di un uno dieci per cento dei casi
Non c'è differenza etica per il cinquanta per cento dei medici milanesi nel trattenersi o nell'interrompere
Dicono che nel trentaquattro per cento che non c'è differenza tra interrompere tra tra il interrompere il trattenersi ma invece è stato dimostrato che un po'di differenza c'è
E dicono ovviamente che c'è una grande differenza psicologica perché rimuovere un trattamento è molto più pesante che non applicarlo
E come si fa a non applicare che cosa non applicano i rianimatori italiani non applicano le amine non applicano non fanno la rianimazione cardiopolmonare nel cinquantasette per cento bene impazienti delle terapie intensive
Molti non iniziano il trattamento dialitico in fase accolta così come molti riducono o trattengo si trattengono da fare emoderivati
Nel due mila e sei fine due mila e sei è stato terminato uno studio del Gruppo italiano per la votazione del tenente degli interventi in terapia intensiva a cui hanno partecipato ottantaquattro terapie intensive
Ventuno mila cinquecento pazienti circa per valutare la partecipazione dei pazienti e le decisioni al consenso le cure decisioni terapeutiche dei pazienti che poi decidono in terapia intensiva il coinvolgimento dei familiari eccetera
E si è visto che l'ottanta per cento dei pazienti nostri non sono in grado di esprimere un consenso valido al piano di cure al momento del ingresso e solo nel per l'otto per cento e per disponibile una testimonianza
Alla missione la terapia piene è stata effettuata in oltre il novanta per cento dei casi
Non è stata effettuata ma è stata limitata solo all'otto per cento dei casi in quanto ci si aspettava un migliore risultato proprio nella non applicazione di un trattamento intensivo o per fare un piano di cure palliative non altrimenti applicabile
La valutazione che circa il sessanta per cento il trattamento è stato intensivo senza limiti nei casi di morti precoci
Ventiquattro settantadue ore in tutte gli altri casi la limitazione avvenuta nel circa il quaranta per cento dei trattamenti intensivi ma con frequenze estremamente variabili
E sul problema più grosso su chi prende le decisioni della fine vita solo il sette per cento dei casi eran disponibili precedenti disposizioni chiare
Al momento del ricovero abbiamo visto che la capacità del paziente era sostanzialmente inesistente
Comunque anche quelli che l'avevano alla fine non l'hanno più le decisioni sono tram drammaticamente prese dagli intensi visti
La collegialità e assolutamente Incostante anche con il coinvolgimento degli infermieri che è assolutamente auspicabile estremamente ridotta
I familiari sono molto variabili mente coinvolti ma fondamentalmente sulla valutazione delle prospettive non nella decisione vera
E vi è una minor tendenza la limitazione dei trattamenti quando la famiglia è molto presente o quando la famiglia assolutamente assente
Un concetto fondamentale il paziente le rianimazioni sono sempre più gravi anziani con patologie croniche acutizzata e con polipo atto logica e con Presidente ricoveri in terapie intensive
E la morte quasi sempre intorno a quanto detto prima un processo lento progressivo e prevedibile in cui la rianimazione cardiopolmonare non deve trovare posto
Perché
La modalità diamo l'intera più intensiva non deve essere diversa dalla modalità di morire in altre parti quando ci rendiamo conto che siamo di fronte a una patologia inguaribile asteniamoci e se possibile rimandiamo questi pazienti nei reparti
Perché
Come dire possano morire vicino ai loro cari
Quindi accanimento terapeutico inutilità capacità di indurre prolungare sofferenze mancanza di razionalità
Costo sproporzionato fondamentalmente ci si dimentica del paziente e si centra l'attenzione su una compulsiva correzione dei sintomi
Ed è dunque preferibile allora se vogliamo parlare di trattamento inappropriato per eccesso almeno togliamo l'aspetto come dire morale negativo del concetto di accanimento terapeutico e riappropriamo ci del problema della appropriatezza clinica
E il trattamento e comunque assolutamente riprovevole per unite Lizzano ha prenotato dei mezzi di cura per un'iniqua distribuzione delle risorse per il mancato rispetto eccetera eccetera eccetera
Probabilmente la irrazionale compunzione a trattare dipende da un rifiuto della morte in quanto fallimento professionale o fede assoluta nel potere della tecnologia
Si può fare qualcosa si può fare fondamentalmente cercare di ridurre la pressione ambientale che per noi è terribile da parte fondamentalmente dei parenti e dei colleghi
Vedo troppo pochi colleghi ospedalieri sinceramente su questo punto me ne aspettavo di più
C'è un problema di impostazione culturale la società perché la morte non esiste un chirurgo che non è più tra noi e diceva la morte non esiste forse pensano che l'abbiano inventata i medici la società attuale forse in queste condizioni
è il ruolo di mediatore tra uomo e morte che dato oggi alla medicina
Con questa assoluta visione la terapia uguale a guarigione il nostro ritardo culturale
Rispetto a questo tema credo che il problema vero sia perseguimento la bilanciato al perseguimento aggressivo la sopravvivenza e l'accettazione della morte
E quindi passiamo da tutto quello che è possibile fare andiamo a tutto quello che è corretto fare
Grazie per l'attenzione
Passiamo subito la farò la al dottor Marco Maltoni direttore dell'hospice dell'azienda Unità Sanitaria di Forlì
Il quale si parlerà della umanizzazione delle cure
Grazie mille per l'invito
Appena la prima di apparto
Velocemente
Devo fare io
Non so bisogna arrivarci
Allora grazie dell'invito io partirei da questa diapositiva che evidenzia come
Un approccio esclusivamente tecnico professionale al dolore considerando il dolore dell'uomo come il dolore di qualunque altra specie animale
Porta ad aumenti di dosaggi di morfina veramente intollerabili qui siamo a cinque mila milligrammi di morfina ovviamente siamo negli Stati Uniti per via orale fate finita cinquecento compresse di MS da dieci
E quindi questo approccio che
Tengo professionale che è necessario ma evidentemente non è sufficiente
Trova un suo punto di interruzione quando viene preso in carico il paziente da in questo caso un gruppo di cure palliative che con tutta una serie di
Vicinanza di relazione di attenzione
Consente una riduzione del dosaggio di morfina a valori
Inferiori a quelli di partenza e finanche una dimissione domicilio quindi questa di positiva vuole semplificare come la sofferenza della specie umana sia
Differente dal dolore di qualunque altra
Pur stimabilissima specie animale
Delle cure palliative ha parlato benissimo lui le ha Raffaelli
Solo per ricordare che sono nate nel Medioevo le cure palliative l'hospice quando appunto in queste case di accoglienza dei pellegrini dei poveri dei poveri malati c'era l'aspetto
Assistenziale l'aspetto nutrizionale l'aspetto relazionale e questa è la storia vecchia degli hospice e delle cure palliative la storia moderna invece
E questa infermiera densi se li Saunders che poi è diventata anche assistente sociale ha avuto la laurea in medicina d'onore
E definiva l'auspicio un luogo di vita di assistenza di ricerca che aveva l'obiettivo di favorire
La naturalità della vita della morte io mi son permesso di aggiungere anche di educazione e di educazione a che cosa
A far sì
Che
Chi è assistito riconosca negli occhi di chi lo cura la propria dignità della quale ha permesso momentaneamente cognizione
Queste diapositive è importante perché dice che
Il desiderio di anticipare la morte ci sono tantissimi studi su queste correlato significativamente con alcuni aspetti legati al paziente quindi la percezione di essere un peso per gli altri la depressione la bassa coesione familiare
Ma ad alcuni aspetti legati a chi sta curando la volontà del medico di assistere il paziente nell'accelerare la morte
Il basso trenini Psicologia l'incapacità del medico a far fronte a livello emozionale del paziente tant'è che alcuni hanno titolato un articolo
Sul giorno attengano ancor oggi la dignità del malato eh nell'occhio del curante o per meglio dire alla dignità
Intrinseche al fatto di essere persona umana viene in qualche modo fatta riemergere viene riconosciuta nell'occhio del curante
è ovvio che ci deve essere un trattamento ripeto è necessario ma non sufficiente dei sintomi Ficili dolore non può viaggiare sui dieci dei viaggiare sui tre sui quattro l'analogia provocata dagli a Piove di deve essere poi controllata
La depressione ecco cala quando uno vede
Si vede reso oggetto di un'attenzione i propri sintomi fisici e preso in carico complessivamente
è ovvio che anche come dire la bellezza e terapeutica uno se in un ambiente accogliente se in un ambiente in cui si possono usare la cucinetta di reparto dove la barella impermeabile
Porto il paziente allettato a fare il bagno centralizzato pieno
Di immagini anche belle ovviamente vi sono dei vengo per i prodotti non originali ma
Comunque tutto ciò fa parte del
Sentirsi presi in cura
Ma l'aspetto fondamentale del sentirsi presi in cura qui io il permesso di mostrare questa
Foto è lo sguardo
Ovviamente questo foto non aveva senso senso senza questo sguardo lo sguardo di chi si fa carico rispetto a chi viene preso in cura e riconosce in questo sguardo la propria dignità ora una modestissima
Critica l'introduzione di stamattina del Presidente
Che il paternalismo medico non può essere sostituito dalla tout cour dall'autonomia del paziente perché l'autonomia diciamo esasperata non contestualizzata porta ad un atteggiamento di contrattuali tra fra chi cure che vien curato di rivendicazione da parte di chi è curato di difensivi sono da parte di con cura
Il paternalismo deve essere sostituito da questo sguardo di relazione che è parte diciamo costitutiva del rapporto di cura la relazione è parte costitutiva del rapporto di cura
Può voler dire tante cose anche il dover fare come dire i bigodini col casco no poi questa relazione prende tante esplicitazioni anche banali questa mi scuso la faccio vedere sempre però
Negli hospice anglosassoni
è consentito di portare l'animaletto preferito il cagnolino il gattino purtroppo questa signora come animaletto preferito aveva il gallo diciotto all'Aja siccome io credevo che sulle sei mezza sette di sera Gallo tornasse a casa sua o nel suo pollaio
Non avevo fatto obiezioni anche se l'infermiere vedere agire Lare questo calo per la Camera non è che fossero proprio entusiaste invece di Gallo dopo essere stato messo in una gabbia rimasto di tutta la notte voi capite bene che alle tre e mezza quattro della mattina dopo
Il Gallo ha dato qualche segno disse
C'è stato un po'il pellegrinaggio di tutto l'ospedale di navi Forlimpopoli al terzo piano perché prima lo cercavano a pianterreno ma dove era logico trovare un gallo ma invece son venuti su alla fine quando la signora della stanza di fianco mi ha detto dottore se vuole domani le porto quattro conigli anch'io allora
A quel punto ho detto no a questa sperimentazione ma in qualche modo un pochino ridimensionata
Ma
Questo sguardo questo prendersi cura si esprime anche quando uno sente questo sguardo subisce
Ha una gratitudine e la riconosce quindi noi nell'hospice come in tutti gli hospice abbiamo degli album in cui chi vuole può lasciare scritto due righe
E queste sono state alcune righe lasciate che sono e sono significative di fronte al dolore qui nessuno è sfuggito siamo stati aiutati ad avere meno paura sono state medicate le ferite visibile quell'invisibili questo è stato difende la vita generale speranza
Giovanni ed Hernan mi hanno lavato i capelli e fatto la barba vedete anche una una cosa come dire apparentemente banale
Si può dimenticare il degrado del proprio corpo se lo sguardo degli altri carico di tenerezza
Ora se una persona è in grave crisi a mio parere non è indifferente se trova accanto a sé cinquecento che stanno facendo il digiuno della fame perché lui
Muoia o cinquecento persone che si prendono cura della sua situazione psicofisica l'autonomia eh influenzata grandemente come abbiamo visto dagli importi arrivano da fuori tant'è vero
Che anch'io come William in tanti anni di attività ho avuto una sola richiesta
Diciamo ripetute motivata in tenera Sica in questa dall'esperienza di cure palliative francese l'entità era del due uno per cento
Ma la persistenza era dello zero sette e ancora una volta questa persistenza della domanda era legata ad una serie di problematiche familiari
Psicologiche di grave diciamo
Insufficienza relazionali per quanto riguarda lo studio citato all'inizio dal Presidente ancora una volta questo ventitré per cento di decisioni di fine vita prese prima
Di
Come dire giungere all'esito finale quello studio lì è stato molto molto criticato i suoi autori olandesi hanno perso un filino di credibilità
Tant'è che è un po'un esempio di uno studio in cui la scienza è assoggettata l'ideologia
Perché la domanda del questionario era ai medici voi avete mai interrotto fatto qualcosa con la possibilità ho la certezza che questo abbreviamo se la vita del paziente
Ora voi capite che mettere insieme la possibilità e la certezza è come mettere insieme le pere e mele
Perché la possibilità c'è in qualunque trattamento chemioterapico c'è in qualunque intervento chirurgico c'è in qualunque cosa una possibilità non volute poco quantificabile
E in genere limitata
Di avere un effetto collaterale grave e mettere insieme questo è un disegno dello studio che ha un bias diciamo ideologico gravissimo
Per quanto riguarda l'importanza della dignità dello sguardo che dà dignità ci son c'è questo psichiatra canadese che ha come dire promosso questa Dini ti terapie c'è un intervento psicoterapeutico Preve mirato di sei otto settimane
Che
Mira a far riconquistare
I momenti più importanti della vita che una vissuto in come dire il ruolo che ha in termini di Babbo di marito di nonno le gli aspetti più significativi di di di di tutta quella vita
Quando purtroppo e faccio mea culpa gli oncologi o alcuni oncologi ancora oggi parlando pensando di un paziente dicono quel colon quel cancro del polmone quella mammella cioè identificano
Verbalmente ma c'è il rischio che poi identificherà anche come modalità di riferirsi
Con l'organo malato l'uomo anche quando malato non è appiattito sulla malattia di cui è portatore ma rimane portatore della sua
Dignità intrinseca
Per cui l'uomo e relazione relazione di cura
Io ho guardato con interessi dati prima sulla questione cattolico il tipo di Regione eccetera però questo io penso possa essere una riconoscimento trasversale tante
Che è vero che Benedetto sedicesimo dice lo sguardo che liberamente accetto di voce dall'alto decide della mia stessa dignità quindi nello sguardo viene fuori anche la dignità di chi cura non solo quella
Dice curato ma uno che penso non possa essere tacciato di cattolicesimo come George Bernard Shaw diceva l'assoluta indipendenza individuale la bestemmia della borghesia noi dipendiamo tutti l'uno dall'altro ogni spirito umano sulla terra
E anche dal punto di vista scientifico abbiamo visto che la relazione lo sguardo del curante ha un impatto che direi quasi
Consentitemi esasperano poi concetto di vita o di morte e questa è una prova
Voi sapete che in Svizzera non c'ero interna si chiama cioè sui cd assistito ci sono organizzazioni di volontariato che nel week-end passano negli ospedali per individuare il paziente date suicidarsi
Danno tempo una settimana dopo aver raccolto la firma e la settimana successiva distribuiscono le pillole per il suicidio
Questa persona è una delle dei primi pentiti era socio ne sono altri come ci sono i pentiti di mafia di camorra Ciani pentiti
Del CCD assistito perché in quella settimana l'UE ha incontrato qualcuno che si è fatto carico di lui in termini di controllo del dolore in termini di assistenza psicologica di assistenza diciamo alla persona
Si è riusciti a ricompattare la sorelle la compagna che avevano litigato cioè in quella settimana è cambiata la situazione di malattia quindi a volte
Basta un incontro di un giorno per cambiarla cosa da notare che il medico Swissair è stato portato in Consiglio disciplina per avere plagiato il paziente per avere fatto cambiali dei ad uno che aveva firmato di
Voleva suicidarsi anche lui da questi volontari di esito è stato sottoposto diciamo a pressioni non da poco ma questa come dire
Possibilità di vivere senza salute la mia tesi è che è possibile vivere senza salute
è
Difficile vivere senza un senso della Vito senza una ricerca di senso della vita e in solitudine senza compagnia ma in assenza di salute possibile vivere
Carlo Marongiu filo di ferro il lottatore
Un malato di sulla sardo che come vedete comunicano endorsement con questo cartello
E dice che la cosa è umiliante chiedere per cui è è logico che uno dei motivi di richiesto interna sì che sia la paura della perdita di autonomia ma Lugli appunto cinquecento persone
Fra familiare una moglie bravissime tutto un insieme di persone che lo stanno sostenendo per cui afferma questa positività della vita anche la malattia
E dice ricordate lo sport dell'uomo che non deve chiedere mai io sono l'uomo che deve chiedere sempre anche di poter chiedere perché non provate a mettermi quel famoso dopo barda chissà che non faccia affetto
Cioè mantenere anche una
Dose di
Come dire dirò la mia in situazioni di questo tipo
Ma lo sguardo del curante importante nel grande nell'adulto ma è importante anche nel bambino guardate questa Associazione per i bambini con spina bifida guardate una foto cassetti CAF senza affezione
E lo stesso bambino in una foto con uno sguardo affettivo non dicono svolte motivo che uno si debba coinvolge fino in fondo tutte le volte che muore un paziente come sedi Moya
C'è differenza fra ammessi o emozioni affezione
Affezione uno sguardo che dura nel tempo e che consente di farsi carico di tante situazioni non sempre come fosse diciamo emotivamente le proprie
Questa è una foto ascetica queste nasca foto affettiva di uno sguardo che ridà dignità
Questa è una foto asset che a questo è lo stesso bambino con uno sguardo che dà dignità o che far riconoscere la dignità che c'è in quel bambino vedete che differenza
Allora se noi consideriamo l'autonomia del malato come estremo valore decontestualizzata da tutto il resto
Arriviamo a giustificare questa opposizione ogni individuo dovrebbe avere il diritto di disporre di sedi drogarsi di uccidersi
Per ragioni che riguardano non soltanto perché sieropositivo perché quel mattino piove non è in alcun modo giustificato attende l'agonia per concede di questa libertà
è questo il concetto di vita che
Ci appare più corrispondente i nostri desideri ultimi al nostro desiderio di bene di felicità di bello e questa concezione qui a cosa porta
Porta al suicidio di una ragazzina di ventidue anni che dice della vittoria utile necessario ho avuto anche superfluo
Ma non ho avuto l'indispensabile
E cos'è l'indispensabile quello che dicevo prima la salute è importante ovviamente
Ma probabilmente non è indispensabile quello che veramente indispensabile
In un senso della vita o quanto meno una ricerca di senso della vita
è una compagnia l'assenza di senso e la solitudine sono i due fattori che portano l'uomo disperare e non aspettarsi più nulla di utile di bello perse io dico col mio personale ho finito ultime di positivo scusate
Io dico mio personale che ogni atto ogni sorriso ogni spugnatura ogni medicazione ogni silenzi ogni contatto
è
A un valore infinite né ma della vita della morte è questo il compito secondo me di noi che corriamo di sostenere le famiglie a capire questa cosa e di far sì che ci sia un'organizzazione sanitaria in Italia che promuove questo tipo di assistenza scusate la
Grazie
Grazie ancora al dottor Martone fare l'intervento passiamo ora
La parola all'ultimo relatore dalla prima sessione il dottor Nicola Romeo direttore dell'unità operativa di terapia intensiva neonatale dell'ospedale infermi di Rimini
Attualmente Presidente dalla sezione regionale della Società italiana di neonatologia che ci parlerà agli albori della vita
Buongiorno a tutti siccome arrivo dopo circa due ore in più che sia seduti un pochino di
Stanchezza ci provvedere vi prometto che la scelta che ho fatto di essere molto rapido nella presentazione e cercando di trasmettere a chi è presente che magari non abituato a conoscere le problematiche che sono insite nella disciplina ontologia di passare qualche informazione che possa essere utile da poter anche utilizzare
Poi nella discussione successive comunque in quello che portiamo a casa solo trenta secondi per ringraziare ovviamente alla Commissione formazione dell'ordine dei medici di Rimini che ha pensato di organizzare questa giornata e che mi ha dato anche la possibilità di essere qui presente di parlare di un tema
Che mi interessa da diversi anni come poi vedete magari anche in quello che dirò
Allora
Normalmente
Pensare alla nascita si pensa a qualcosa che che fare molto più con la vita che non in un tema che dedicato alla morto comunque alla dolce morte invece vedete che proprio in una recente lavoro di questo autore apparso su Pediatrics nel due mila e quattro
Oltre il cinquanta per cento dei decessi che avvengono in reparti di terapia intensiva neonatale sono preceduti da decisioni sospendo l'astenersi dal supporto intensivo
Cosa
In suscita
Nella peculiarità dell'assistenza alla terapia intensiva neonatale penso che lo trasmetta molto bene questa foto dove paragonando la mano dell'operatore che tiene in braccio il bimbo o dello stesso genitore questo non ve lo posso dire
E questo bambino che pure ha bisogno assistenza intensiva
CIDA
Subito si fa a trasmettere quale sia l'attenzione che tutti quanti noi dobbiamo prestare verso questi
Piccoli Bindi
Contrariamente a quello che abbiamo già sentito dire in precedenza dal colleghi che mi hanno preceduto
Nell'età neonatale non abbiamo né non disponiamo di una serie di elementi che possono essere presi in considerazione quando invece dobbiamo trattare le cure intensive di pazienti adulti
Molte cose sono facilmente comprensibili però mi piace sostenere questo il primo è che il più delle volte non abbiamo una difficoltà a poter for volare una prognosi precisa anche di fronte a situazioni particolarmente difficile presente la nascita di un neonato in età gestazionale molto bassa
Può essere un esempio abbastanza esplicativo
La seconda cosa è che non avendo neanche la disponibilità di esprimere un proprio parere
Questo non può essere affidato ai genitori perché è proprio l'evento nascite accompagnato da farsi emozionali particolari uniche per i genitori e in particolare la mamme e quindi anche loro non possono essere caricati di una responsabilità di esprimere
Un giudizio un parere anche se ovviamente vengono coinvolte tenuti in né essenziale considerazione
E la terza cosa e
Che contrariamente a quello che avviene per un adulto che ha comunque un riferimento il ter la qualità della vita è sicuramente una dimensione relative quindi ciascuno può dire queste qualità della vita che quasi sempre penalizzati quindi l'accezione negativa
Non l'accetto per il neonato non esiste questo termine perché quelle la vita che lui conosce che ha e non ha un definizione relativa
Comunque sia con tutte queste aspetti di riflessione che anche velocemente vi ho voluto trasmettere
Il margine di errore che appartiene a ciascun essere umano in particolare hanno i professionisti medici
O comunque operatori sanitari chi dice che se accettiamo l'errore come umano che sia preferisco che questo errore stia sempre dalla parte della vita che mi sembra un primo messaggio importante che mi piace trasmetterà
Di cosa vi parlerò adesso in particolare soprattutto neonati che nascono in perito della vita molto precoci pretermine di grado elevato o di età gestazionale estremamente bassa
E poi una breve riferimento a quelle che sono l'interazione terrà pene di gravidanza in epoca gestazionale compatibile con la vita non tratterò invece di altri temi come quello delle gravi malformazioni della patologia neurologica
Perché il tempo non ce lo permette
Per fare riferimento alle nascite pretermine
Abbiamo lavori necessità di conoscere che dimensioni questo problema a
E abbiamo anche la fortuna e lo dico con un pizzico di orgoglio essendo in questa fase il Presidente la Società italiana di neonatologia di disporre in questa Regione di un registro per la cito per termine che ci permette continuamente di monitorizzare come sono gli andamenti e come evolvono le situazioni quali sono anche i comportamenti all'interno dei
Reparti di terapia intensiva di questa Regione
Allora le dimensioni del problema sono che neonati di peso inferiore a mille cinquecento grammi nel mille novecentosettantaquattro in questa Regione sono trecentosettanta
E vedete che neonati di età gestazionale estremamente basso di per sé estremamente basse un numero non trascurabile nascono ottantacinque di un peso compreso le cinquecento e settecentocinquanta grammi
E ben trentuno età gestazionale tra il compreso dalle ventidue alle ventiquattro settimane che vuol dire che trattiamo solo di fasce d'età che arrivano
Hai cento sessanta giorni di vita e di età gestazionale quindi venti giorni in meno di quello che viene essere considerati limite centottanta giorni nella legge che permette l'interruzione terapeutica
Della gravidanza
Quanti sono i neonati di questa categoria che necessitano di essere
Sottoposti a una terapia intensiva come ad esempio l'intubazione per la ventilazione meccanica lo vedete riportate in questi numeri quasi la metà di questi neonati vengono intubata in buona parte di questi sono nate ovviamente degli appesi più basse quindi l'età gestazionale più basse
Farmaci quali l'adrenalina che non appartengono generalmente nella routine assistenziale che vengono utilizzate solo in momenti particolari
Per le per ottenere l'animazione vengono utilizzate poche volte ma quasi sempre proprie neonati di età gestazionale più bassa
E arriviamo poi alla mortalità la mortalità neonati ripeto di peso estremamente basso
Quindi sotto il mille chiunque in questa Regione quasi del sedici per cento
Ma vedete che buona parte della questa mortalità è attribuibile proprie neonati che nascono con un peso estremamente basso o con età gestazionale come ripeto estremamente bassa
Uno degli aspetti estremamente importanti che tutte le volte
Vengono riportati quando discutiamo sulla liceità del nostro operare soprattutto di fronte a questi neonati che hanno queste caratteristiche e
Va bene impegni ce la farà ma guarda che la possibilità che gli esiti
Futuri e anche gravi da un punto di vista prognostico possono coinvolgere il neonato la famiglia il contesto sociale sono molto elevati e quindi su queste attenzione bisogna prestare
Un un riguardo particolare
Nella nostra Regione gli esiti a prognosi grave correlabile patologia neurologica hanno questa incidenza e vedete anche qui quasi tutti
Sono attribuibili neonati d'età gestazionale più bassa prova a conferma del fatto che in quelle fasi del
Vita
Del del piccolo della famiglia nostra come operatori sanitari le nostre
Scelte le nostre decisioni nostri comportamenti sono circondati da un alone di insicurezza con la quale però noi non possiamo pensare di non fare i conti e non possiamo neanche pensare a mio avviso di ridurla come
Ci viene anche detto nella vedute le cose complesse che abbiamo davanti
Come si comportano i neonatologi nel nostro Paese in Italia penso che sia estremamente interessante anche perché disponiamo di interviste
Che vengono periodicamente fatte nella tordi che opera in diverse realtà del nostro Paese e mi è piaciuto nel riassumere alcuni dati che penso siano importanti
Il i neonatologi italiani rispetti rispetto ai colleghi europei risultano essere più intensi visti in sala parto quando ci sono neonati di peso estremamente basso o di età gestazionale estremamente bassa
Il mio lato li italiani tendono a essere rispetta i colleghi degli altri Paesi europei Quintet dentistiche soprattutto per quanto attiene l'atteggiamento in sala parto
Il reparto invece cresce la consapevolezza del possibile esito prognostico particolarmente grave o infausto e quindi incomincia e ne deve di più un atteggiamento più riflessivo più caldo di valutazione della
Appropriatezza della
Terapia
E cresciuta di gran lunga quella che la cultura dell'attenzione all'analgesia se vogliamo dire le cure compassionevoli palliativi o meno comunque il controllo del dolore
Per questi neonati ed è fortemente avvertito da parte degli operatori sanitari dei medici in particolare perché queste interviste rivolte neonatologi di un bisogno di collegialità si sente il bisogno di condividere con i colleghi nelle strategie
Da attuare nei singoli casi fattori condizionati sono già stati detti
Prima dal dottor corsi ovviamente letta e il sesso sono dei fattori che sono condizionanti in questa posizione dove
Gli operatori medici neonatologi più anziani oltre i quarant'anni sembrano essere quelli più prudenti nel nell'intervento terapeutico
La religiosità ovviamente ma anche chi
Ho lavorato nell'ambito di ambulatori di follow-up quindi segui bambini che hanno esiti legate alla prematurità estrema o chi all'interno la propria famiglia ha avuto un o a un neonato con problemi insorte in età neonatale generalmente tendono a essere sempre più prudenti nel nell'ambito perlomeno più riflessivi nell'ambito le strategie terapeutiche
Negli altri paesi cosa avviene questo è l'ultimo dato di cui io
Sono a conoscenza è così bello riporto e ovviamente Fazio riferimento a quei Paesi che differiscono per cultura rispetto alla nostra
Danimarca sotto le ventisei settimane non si inizia alcun intervento terapeutico si limita solo le cure appassionevoli
In Svezia lo stesso per i neonati di peso inferiore seicento grama in Australia per dire dall'altra parte del mondo
Non si intraprende alcuna
Procedimento terapeutico rianimatori intensivo
Per età gestazionale inferiore alle venticinque settimane con peso inferiore seicentocinquanta mente per età gestazionale inferiore a ventisette settimane ipertesi compresi presenti quante ottocento le decisioni vengono prese sulla base di quello che il parere espresso dai genitori
Prima del due mila e sei una degli inviti che tutte le volte nei nostri incontri tra neonatologi facevamo nelle proposto nelle conclusioni era la società scientifiche bisogna che esprimono con un documento delle linee di indirizzo che possono aiutarci nel nostro lavoro quotidiano
Nel due mila sei ci lo state due
Documenti che io reputo estremamente importante quale farò riferimento nel proseguo la prima è questa Carta di Firenze che in realtà non è una carta che è stata redatta dalle società scientifiche ma è una carta che è stata redatta
Coinvolgendo buona parte rappresentanti di diverse solida scientifiche
Che qui vedete rappresentate ecco dove mi piace
Sottolineare che ci sono insieme ostetrici neonatologi pediatri Società di medicina legale la rappresentanti del Comitato di bioetica del Federazione nazionale dell'ordine dei medici e tante altre associazioni quindi veramente ben rappresentata
E inoltre
E uscito un documento che è stato redatto dal gruppo di studio del gestire sedazione della società deve avere la teologia che si chiama le cure palliative neonato terminale
Cosa dice la Carta di Firenze le decisioni assunte nella cura dei neonati riprese estremamente basso interagiscono con la società nel suo complesso coinvolgendo i diversi aspetti che qui vedete riportati
Si scopre l'acqua calda è vero buona parte le nostre scelte hanno delle ricadute non solo sul neonato che assistiamo ma su tutto quello che caratterizza la vita familiare la vita sociale e quant'altro
Dicono anche che bisogna essere attenti tra quelle che sono le cure straordinarie quelle che possono risultare invece le cure sproporzionate
Che ci sono documento linee-guida redatte date solita scientifica ed altri Paesi che devono rappresentare uno stimolo al condividere questo documento
Però alla fin fine ribadiscono due aspetti che mi sembra già stamattina siano emersi in maniera abbastanza chiara uno che le decisioni vanno fatte sempre tenendo ben presente quel paziente il singolo caso quindi devono essere fatti individualmente
E la seconda cosa nel nostro caso e che non possono non essere coinvolti i genitori qualunque sia il tipo di stile assistenziale che decidiamo di seguire nel caso
Altra cosa
Perché ogni tanto anche questo è un aspetto che sfugge il personale
Tutto medico infermieristico quanti interagiscono all'interno dei partiti era più intensivo personale deve essere un personale esperto e attento
Le informazioni i genitori devono essere dati in modo comprensibile accurate protratto nel tempo che è facile a dirsi molto più difficile a darsi per chi
Come chi lavora dentro le parti terapia intensiva neonatale sa di avere a che fare con dei genitori che vi sono una farsa emozionale particolare che li rende estremamente fragili
E dove per Dino termine facilmente comprensibile molte volte diciamo quei genitori sono persi per dire che in quel momento fece dica a poter ottenere da loro molto di più
Comunque in ogni caso la loro opinione soprattutto sei espresse in maniera preventiva alla nascita deve essere tenuta in né considerazione e comunque in ogni caso è previsto che venti Richie che precipitano possono rendere difficile la raccolta della quindi la diffusione di questa informazione
In ogni caso per la nascita pretermine età gestazionale così basse come voi vedete
La scelta che sembra oggi emerge nell'ambito culturale
Dei neonatologi e che sotto le ventidue settimane intese come ventidue settimane sei giorni di età gestazionale che viene considerato un periodo
Incompatibile con la possibilità di sopravvivenza si cerca di astenersi da manovre rianimatorie intensive
Tra le ventitré elementi quattro settimane dove invece la possibilità di sopravvivenza se l'avete visto prima non sono trascurabili perché si può arrivare anche al trenta al quaranta per cento di sopravvivenza intorno alla venticinquesima settimana io opportuno modulare la terapia intensiva sulla base
Del singolo neonato e del contesto che lo circonda mentre invece sopra i venticinque settimane è opportuno intraprendere la terapia intensiva nel vero senso della parola
Cure palliative intesi come interventi non cura di rivolta a soddisfare i bisogni emozionali sociale culturale e spirituale del neonato e dei suoi genitori vedete che neonate sempre collegata genitore questo un aspetto estremamente importante
In cosa consistono nel fornire calore contatto fisico stretto tra genitori neonato ma anche tra operatori sanitari in assenza di genitori neonato garantire sopporto nutrizione adeguate come vedete
Opportuna sedazione controllo del dolore
Queste sono le immagini che secondo me vogliono dire molto di più di qualsiasi altra parola permettere anche in situazioni critiche difficili se vogliamo anche terminali
Che un genitore la mamma il papà chiunque esso sia possa condividere dei momenti loro
Da rispettare in pieno
Nel nell'atmosfera che tutto intorno ci sta e l'elemento fondamentale a me è piaciuto molto l'intervento prima
Il dottor Maltoni perché ha trasmesso secondo me è una parte vera della nostro impegno assistenziale che ogni tanto corre il rischio di restare un po'emargina invece assolutamente centrale
E vedete anche in questa cura nel saper lo proteggerà nel saper lo fa rispettare nei suoi tempi e nei suoi modi
è importante educare il personale a far fronte anche a questo evento in maniera professionale umanamente efficace con una che era sensibile attenta e qualificata perché dico queste la riporto non solo perché espressa nel documento perché nella vita quotidiana saper governare i diversi processi che accompagnano le fasi termine la vita di un neonato e quindi il dramma che la famiglia più o meno preparata all'evento vive
Sì manifesta nell'attenzione che noi dobbiamo avere da operatore sanitario in tutte le fasi del processo vi faccio solo un esempio velocissimo e comunque chiedo quando mi avvicino al tema di fare un segnale
Il
L'accompagnamento
Del corpicino del bambino che è morto dei genitori dal reparto
All'obitorio di un ospedale se non è attentamente governato può rappresentare un momento di caduta
Di un vissuto talmente difficile da accettare parlo del genitore ma ve lo dico anche l'operatore sanitario per cui l'attenzione che va messa anche in questi percorsi che sembrano quasi banale che si può interessare e fondamentale
Confrontarsi con gli operatori dell'obitorio perché ci siano degli ambienti adeguati a questo contesto che possono in qualche modo facilitare e l'elaborazione di un visto di questo tipo è fondamentale questi sono solo degli esempi ma mi piace riportarle
Qui c'è tutta la descrizione per dirvi che è cresciuto un mondo ma ve la risparmio perché dobbiamo lavorare un po'sui tempi e vedete anche tutto quello che la fase successiva
I genitori si accompagnano anche dopo noi passiamo da una fase io ricordo tanti anni fa in cui da operatori sanitari che avevamo a disagio di fronte genitore
Il cui il bambino moriva oggi invece riusciamo a star vicino ad accompagnarli a sostenerli non solo in quel momento e dopo e vi assicuro
Non era questo l'argomento
Ci sono dei del dei ritorni meravigliosi da parte di questi genitori e io penso che questo tipo alla forza poi per affrontare tutta la complessità
Velocemente interruzione terapia della gravidanza in epoca gestazionale compatibile con la vita perché ci tengo a parlarne anche se può apparire un terreno minato
Perché guardate e mi scuso per l'autocertificazione dieci anni fa in un incontro dedicato a Bologna sul neonato di per sé estremamente basso
Ho fatto questo intervento che era legata su un'esperienza personale per maturità estreme legge centonovantaquattro riflessione e proposte perché vi dico velocissimamente
Notte in cui sei riguarda il collega dello se dice ti chiami dice guarda dei venire assistere un'interruzione di gravidanza
Non era mai successo ero già
Dotato di una certa esperienza ero lì da Vanni
E chiedo ma cosa è successo ma sai perché il primario ha detto che la legge impone che adesso ci dobbiate essere anche voi e allora confermo una cosa che non so quanto sia diffusa ma
Penso che poi lo possa essere anche in percentuale trascurabile molte volte noi operiamo
Siamo tutti i giorni impegnati ma non conosciamo esattamente cosa la legislazione dice quali sono le situazioni che noi dovremmo invece conoscere per poterci regolare
Poco tempo fa poche settimane fa c'è stato il caso di Firenze ma guardate nel mille novecentonovantanove
Cosa succede che un neonato
La cui di cui genitore verrà deciso un'interruzione di gravidanza sopravvive all'aborto
Ma la mamma lo rifiuta
E già lì si dice il caso non isolate molto più diffuso di quanto chi non lavora in questo ambito possa immaginare
E cosa succede esattamente come a Firenze
La malformazione diagnosticata in gravidanza non ha trovato riscontro esami praticati in epoca post da tale non è questo il sugli elementi segnalazione ma voglio dire
Esclusivamente che il caso di Firenze che pure ha suscitato una così forte emozione poche settimane fa
Suscita continuamente già da un decennio abbondante una serie di
Reazioni
Che spingono a chi deve legiferare di rivedere alcuni aspetti di questa legge che non vanno bene e addirittura sempre novantanove sembrava che venisse istituita
Il Ministro della sanità una Commissione che doveva formulare linee guida di riferimento per la corretta applicazione della legge io non ho mai saputo menzione comunque non mi risulta che ci siano dei risultati cosa dice la legge velocemente
L'interruzione oltre novanta giorni quindi fino a centottanta giorni è possibile quando vi sia una condizione di grave pericolo per la vita della donna oppure quando processi patologici tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni nascituro determina un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna
Senza entrare nel merito questo dice la legge
Ma cosa dice la stessa legge successivamente
Quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto il medico che segue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto
Allora quella che io ho chiamato e chiedo scusa se il termine può apparire un po'forte un'ipocrisia legislativa
E di una violenza per me insopportabile dieci anni ma continua ad esserci
Noi offriamo ai genitori la possibilità di scelta gli diciamo guarda il tuo bambino una grave malformazione i genitori elabora una scelta così difficile dicono va bene
Interrompiamo ma questo avviene in un periodo ed è più frequente di quanto non si pensi ripete in cui è possibile che quel bambino
Che si decide interrompere possa sopravvivere e la legge dice che quindi quello che avveniva in presenza di un animatore neonatale
E devastante per tutti è un qualcosa che ripeto secondo me deve e queste sono le proposte che ho già fatto nel novantotto e quindi le ribadisco
Sollecitare in qualche modo una revisione della legge non è che il voler rivedere questa legge voglio dire che necessariamente la si voglia eliminare
Ci sono degli aspetti che in questi trent'anni sono resi si sono rendono in atto inattuabile o palesemente scorretta
Questa definizione di questa legge
E poi come vedete
Tante altre cose ma mi piace sottolineare l'ultimo impegnarsi per la diffusione tra gli operatori di una comune attenzione allo stile assistenziale guardate che in questi percorsi siamo coinvolti talmente tante figure professionali da non immaginarlo o lavoriamo insieme e cerchiamo di condividere un documento di indirizzo
Che possiamo produrre noi ciascuno le proprie realtà o se no corriamo il rischio di avere sempre questi quelli che io chiamo degli scivoloni che ci fanno un po'tutti precipitare
Sono vicini siamo alla conclusione voi pensate che pur sulla base di tutto quello che vi ho detto trasmesso la nostra vita professionale non sia quotidianamente ricche di dubbi o di paura o perplessità io qui viene osta
I due additato due dubbi
Spesse volte quando ci impegniamo nell'assistere un neonato soprattutto quelli più bassa età gestazionale
Ci poniamo il problema quando compaiono delle voragini interventricolare come la scia che qualità di vita avrà questo bambino che tipo di ricaduta potrà avere sulla famiglia
E ci sono anche delle paure e una di quelle che si stanno praticando in questi ultimi anni senza voler fare
Appartenenza o altro e che si corre il rischio di realmente avallare quello che io definisco io definisco viene definita la dettatura abortendo genetico
Allora qualità della vita mi sono rafforzato nel corso di questi anni la tengo sempre presente la riporto un'intervista fatta cento quarantuno adolescenti ex neonati nati quindi di peso molto basso
Tra i dodici sedici anni su quella che era la loro percezione la qualità della vita estremamente sovrapponibile a quella che veniva fatte come intervista a adolescenti che non erano nati molto tempo prima
Io fui io sono arrivato poco alla fine un minuto
Quella che la paura che vi ho già espresso e che secondo me non è questo il nostro obiettivo non non curiamo per avere una generazione perfetta curiamo per migliorare la qualità della vita che è una situazione diversa
La tutela della vite umane a passa al di sopra di ogni altra legge si può violare qualsiasi norma per salvare una vita ma esistono limiti impliciti in questo principio della tutela di un'altra vita penso che sia una considerazione che si possa condividere
E concludo con questa base perché ci appartiene nel quotidiano il fatto di dire assurdo quando viene a conoscenza di un qualcosa che ci
Turba con la coscienza
E di una frase che non riesco ad attribuire quindi non messa come noi diamo la cultura dell'assurdo e la cultura della morte la cultura della morte e la morte della cultura
Col sorriso di questo bambino io ringrazio per la vostra attenzione
Grafico collega
Farei
Ora spazio alla dibattito prima del meritato coffee break perché nel PIP
è arrivato il nostro Sindaco Alberto Ravaioli che
Abbiamo invitato e che Sicilia espresso il piacere di essere qui stamattina sia per esprimere il saluto della città di Rimini partecipanti sia in quanto
Medico oncologo
Responsabile di un reparto di Oncologia
Direttamente o coinvolto anche in questi metà di queste problematiche ovvero
Si
Libanesi
Non temete sarò brevissimo
Legge Agostini Presidente dell'ordine
Eravamo rimasti d'accordo dal piacere che fossi qui in questa giornata
Per la quale io voglio diciamo esprimere oltre che saluto dalla città la
Credo l'apprezzamento per quanto ha fatto l'ordine dei medici
Su una tematica così diciamo delicato ecco
Dovuto la netta sensazione sono sto qui a sentire le relazioni che
Quando si va dentro i problemi insomma molte riflessioni occorre farle
E e certo il dibattito la riflessione dovrà ancora essere lunga e
Dovremo entrare bene dentro gli argomenti
Io
Mi mi permetto di fare solo tre riflessioni
La prima
Attiene al discussione che state facendo oggi che stiamo facendo oggi la problematica della dolce morte chiaro la vorrei ricollegarmi a quello che in medicina a noi
Mi metto nelle vesti del medico noi facciamo il nostro compito e quello di curare possibilmente guarire il paziente e quello di anche saper l'accompagnava la morte
La riflessione che voglio fare fra questi due estremi
E che in questo percorso in questo cammino che può essere bianco e nero
La seconda dei poli che sentiamo se però c'è un percorso che fanno tanti malati che fanno tanti pazienti che cambia continuamente non lo scenario alla medicina e allora il primo problema è quello
Che molti alcuni relatori hanno già sottolineato noi dobbiamo imparare a parlare di più fra di noi
Perché io stamattina che sono stato qui e ho sentito le relazioni di chi
Mi ha preceduto indubbiamente io stamattina ho imparato tante cose non le conoscevo
Noi non abbiamo la capacità medici anche specialisti di abbracciare tutto lo scibile umano
Tutto lo scibile medico e quindi
Questo compito di confrontarsi fra di noi altrimenti corriamo il rischio ciascuno all'interno
Della propria disciplina di fare degli errori dal punto di vista anche dall'assistenza i nostri pazienti questo così la prima riflessione molto generale io come un colloquio vedo il nostro mondo sta cambiando rapidamente
Secondo riflessione la voglio fare sull'accanimento terapeutico è stato un tema che è stato posto è che io credo di poter dire che l'accanimento terapeutico un problema culturale
Se noi sanitari se noi i professionisti dalla sanità ci mettiamo dentro tutti non solo i medici
Cresciamo nella nostra cultura personale è che io credo che lo spazio dell'accanimento terapeutico diventerà sempre più piccolo queste il tema
Che la medicina deve affrontare diventerà sempre più piccole anche qui il confronto è fondamentale e ho sentito alcune riflessioni per quanto riguarda questo
Ad esempio all'atteggiamento religioso eccetera indubbiamente la religione
A
Degli influssi che vanno delle diciamo delle motivazioni che inducono il paziente ad a vere o il cittadino atteggiamenti di un tipo piuttosto che di un altro però
Ecco pur affermando
Essendo convinto che le dobbiamo rispettare questi principi che ci vengono religiosi dal cittadino è che io credo di poter dire che la nostra cultura
Quando c'è cultura professionale la religione difficilmente ecco non voglio prendere il posto delle autorità ciò che costituite influenzi nostri atteggiamenti
E infine ecco debbo dire che nella collaborazione sempre per l'accanimento terapeutico quei nostri intensivista e così si è definito corsi
Io
Devo dire che ho imparato a infrangere delle barriere lavorando con loro cioè pazienti che noi davamo per morti invece sono ca hanno campo chi sono e pochissimi però sono sopravvissute sono guariti quindi
E sempre con attenzione estrema dobbiamo discutere fra di noi su questi problemi è l'ultima cosa e chiudo
Il paziente diciamo nella fase finale della sua vita non lo voglio chiamare terminale ecco io credo che il problema del paziente la fase terminale dalla sua vita
Non ponga solo problemi di tipo farmacologico Marco malto nella sottolineato benissimo io condivido questo taglio è un problema di gestione di questo paziente
è un problema gestionale e noi abbiamo
Una sanità molto sviluppata qui nella nostra realtà quindi non vuole essere una critica
Ma credo che nella gestione dei pazienti cronici gravi noi abbiamo ancora un lungo cammino da percorrere l'organizzazione detto questo bravo Geo bravo l'ordine dei medici e buon lavoro
Vittorio partecipanti alla intervenire nel nel dibattito abbiamo visto che le
Le variabili sono tante che è importante contestualizzare il momento
Una è solamente una una riflessione mi chieda punto sei sia la stessa cosa parlare di morte e di morire
Molto spesso e ci troviamo ad agire in modo estremamente diverso rispetto a quello che abbiamo
Considerato nei riguardi determinate vento
Invito i i partecipanti quindi in questo momento va a fare domande
Allora
Posso rispondere prima di dare
La parola un attimo Marco Marco Marco Maltoni che mi ha chiamato in causa
Marco non ci siamo capiti io intendevo che finita l'epoca del paternalismo Ippocrate dico perché è finita e finito l'atteggiamento del medico verso il paziente
Non è più il medico il potente intermediario farà la divinità e il cittadino
Che deve fare quello che vuole lui e
In un momento dell'informazione al cittadino è il momento che il cittadino si assume le responsabilità
Con pari dignità rispetto al medico
Delle scelte diagnostiche terapeutiche quindi su questo qui è chiaro e poi sull'altro su quello studio che ho portato che hai citato
L'intendimento di questo studio era solamente per dire che il medico e lo ha sottolineato bene corsi specialmente nelle terapie intensive e anche negli hospice
Il più delle volte solo e nella sua solitudine di coscienza e di share of
A dover decidere certe cose
Spesso molto spesso
E
Il consenso informato le decisioni anticipate il testamento biologico sono un qualcosa ancora di molto poco
Usato e bisognerà cominciare
L'iter cominciare ad avere nel Paese un dibattito approfondito per portare questi discorsi a tutti quanti la dottoressa battaglia adesso mi stava dicendo che il livello di questa mattinate così alto che vorrebbe averne
Vorrebbe avere gli atti per poterli portare alla Commissione del del Senato durante l le audizioni e io dico questo è uno dei primi
Incontri nella Regione forse anche in Italia così completo in questo tema delle auto e musica e della dolce morte quindi un ringraziamento a tutti a chi lo ha concepito scusate se occupa rubato qualche minuto
Prego al microfono
E qua
Grazie
Se la magistratura viene a conoscenza di un tentato omicidio procede d'ufficio
C'è un uomo tenta il suicidio non riesce nell'intento la magistratura non imputabile tentato suicidio alcun reato
A me pare logico concludere che il suicidio non ha proibito dalla legge ma lei non regge l'assistenza al suicidio
Ma trovo equivoco pensando alla riunione di oggi
Che ha dei medici perché a medici debbano occuparsi dell'assistenza al suicidio in quanto non c'è bisogno di un diploma per spegnere una vita gli accorgimenti tecnici sono semplicissimi li può compiere chiunque
E credo che nessuno consideri valida una testimonianza asciutto apertura
Anche la natura e le malattie torturano
Io credo che nessuno sia lecito compiere quel gesto perché non sono che abbia spento una vita se avessi a pentirsi potrebbe rimediare potrebbe risarcire per quello che ha fatto
L'assistenza al suicidio laureato ma se il reattore è un reato per amore
Credo che dopo una prima e che abbia conosciuto malati terminali nell'angoscia nel dolore sia passato per la testa il pensiero Shoichi nave loro accogliesse
Poiché il peccato che già nel nostro cuore nelle nostre intenzioni tutti noi abbiamo già commesso il reato non mi perdoni il peccato
E perché magari non l'abbiamo fatto
Personalmente ritengo che non abbiamo amato abbastanza ma anche abbiamo temuto appena Calabrò che si possono uccidere soltanto per amore
Per malinteso immenso amore
Ma se poi andassimo a mettere a valore non appare occupi in precedenza di essere navi imputabile e non vai in cerca di un tecnico di un medico abbia un elettricista per staccare la spina
La domande sono implicite nelle considerazioni se c'è una costerà e costretto a farne esplicita una
è
L'amore che la ragione dopo l'inizio della vita essere giustificazione per chiuderla
O convinzioni religiose ritengo la morte un tavolo di Dio ringrazio il dottor corsi signori non vorrà dilazionare la funzione del porno destinati a suo tempo però
Io abbiamo dobbiamo
Ricondurci ai tempi del convegno facciamo un dibattito se la paga per venti minuti fino alle dodici in quanto puoi coffee break a ogni costo per fare sì che ci sia tempo per
Per il secondo per il secondo momento della mattinate prego gli interventi di una rapidità concisione estrema grazie Piscaglia poi risponderemo allora
Atmosfera se posso così
Bastano due considerazioni anziani dissi della ragazza
Ho due considerazioni
Una intanto penso che
Valga la pena di rimarcare quello che vari interventi hanno detto e che aveva già introdotto De Carolis parlando una
Con la citazione sul balcone l'uomo deve assicurare il malato il medico deve sicura ma nato ma deve soprattutto
Anche e molto importante come compagni ad una dolce morte
Io credo che questo richiede da un punto di vista medico oggi più che mai un impegno il forte impegno mentale perché
Credo che ognuno di noi chiedersi se lo chiede
Ad un certo punto dice qualche volta ho rinunciato perché noi medici siamo molto attenti a dare le terapie apparentemente di luglio anche logico quando il paziente un cronico quando il paziente ad un certo punto
Ha già una storia suo definita qualche volta allentiamo nostro impegno questo penso che sia una cosa che
Va benissimo nelle hospice degli interventi di molto gli interventi di Romeo
Hanno fatto vedere come questo aspetto debba essere permettere cosa fare recuperato detto questo volevo fare invece un'altra considerazione come neurologo primi riporta un po'al discorso di corsi
Dottor Guerra
Diceva
E dietro la morte del dietro la richiesta di morte di un paziente qualche volta c'è una richiesta di aiuto io ho in mente i pazienti che ne curiamo sclerosi laterale amiotrofica che sono malattie rare ma neanche tante neanche tanto orale
E so bene come spesso questi pazienti che ci hanno ripetutamente dichiarato di voler morire di non voler certi tipi di interventi ad un certo punto messi di fronte
A alla decisione vita morte attacco al tuo navata col tuo Amedeo oppure
Faccio la prego non la faccio il più delle volte decidono per la verità
Quasi eccetera
Siamo stati noi che non li abbiamo ben informati che è una brutta certa
Perché questo vuol dire anni di respiratore anni di allertamento non li abbiamo forse informati in modo adeguato di quello che li aspetta
Loro le cose le sanno perché vanno su internet e quindi restano probabilmente ancora prima che noi vi diciamo probabilmente il problema sul in questi pazienti nel cronico
Non è tanto la scelta iniziale certo che il paziente va sempre rispettato nella società
Probabilmente la scelta va fatta anche successivamente la storia del paziente continua quello che l'esempio che ci faceva corsi sul
Sul paziente rianimatore credo in rianimazione che un certo punto può decidere di staccare il respiratore
è chiaro che un paziente cronico che però hanno riattaccato respiratore un certo punto forse anche il diritto nel momento in cui comprende
Che la sua qualità di vita veramente arrivata a dei livelli disastrosi che non ce la fa più forse anche il diritto di
Di cambiare parere
Va benissimo l'esempio del del sardo che ha un'assistenza estrema e va rispettato in questo tipo di scelte come forse va rispettata e anche qui anzi io ricordo nonna
Senza forse va rispettato il precetto richiede un certo punto
Capisce che non c'era proprio
Vi raccomando essere sintetici nelle domande
Posso
Allora
Pesaresi
Microfono
Bisogna
Ne ha
Pronto
Sempre sì
No è chiaro che
Nella nostra attività quotidiane io lavoro in terapia intensiva cardiologica
Ci troviamo sempre spessissimo di fronte al problema stiamo facendo un accanimento terapeutico oppure cerchiamo di salvare una persona
Io credo che sia molto più facile decidere che è un accanimento terapeutico terapeutico non nel cronico
Nella nel malato terminale è chiaro che non stiamo a rianimare un malato di cancro che è in fase terminale io non lo so io credo che però sia molto difficile decidere che è un atteggiamento terapeutico di fronte a un paziente acuto
E questo qui lo dimostra
La l'esperienza di tante rianimazioni che sono state prolungate che hanno portato un successo
Quindi
Non so se è una domanda o meno ma insomma vuole essere una considerazione su questa difficoltà diritti decisione
Sono ammalata che cammina per la strada e che
Lipper leader rianimatore era stata giudicata troppo anziana
Per essere intubata è difficile decidere lì per lì su un malato acuto quindi attenzione e valutazione su che cosa è veramente
No veramente naturale vengono parole che va
Riteniamo anche perché sono nate dicevano che la
Nostra precarietà di sì e vediamo del Corso sono un medico anche lavorava in cardiologia Riccione nella terapia intensiva nel reparto eccetera
Da molti anni comunque ringrazio per questa opportunità
Al
Proprio al volo mi sono portato alcune
Considerare alcune domande ecco che volevo fare una considerazione domande alcuni collega del professore procedere a codesto un po'se si poteva approfondire
Il rapporto fra tecniche in medicina cioè a me sembra che la tecnica stia prevalendo un po'troppo stia prevalendo insomma sulla medicina
L'altra questione il peso economico le scelte economiche che influenza hanno su tutto quello che sta accadendo
L'altra altro argomento all'accanimento terapeutico premettendo che
E la dignità la considerazione somma della dignità e del valore assoluto che ha la persona che quello che così liquida per lo meno personalmente ma penso tutti
E che comunque la vita non la vita è data e non non apriamo noi né noi definiamo i decidiamo il termine
Sull'accanimento terapeutico faccio seguito anche a tale considerazione del dottor pesaresi l'accanimento terapeutico ancora non non si è capito che cosa siano esattamente non c'è una definizione universale un accordo universale su questa faccenda
E ogni scelta va calata nella singola persona venne singole vento che stiamo trattando quindi non esiste una norma generica e generale
Proprio mentre ascoltavo mi venivano in mente due esempi nella mia esperienza esperienze insomma del nostro reparto
Che presi così sembravano
Estremamente negativi mi ricordo rapidissimamente però una donna che albanese qualche tempo fa
Che per una patologia organica quindi non un fatto acuto a cui quindi non ripeto le considerazioni ed ecco per la decima c'è una patologia organica e quindi
Per cui questa donna aveva avuto delle figurazioni ventricolari data
Considerata appena sa bene si è continuato ad FBE Lanna
Mi sembra più di cento volte
Erano state applicate le piastre del defibrillatore l'infermiere comma partiva la fibrillazione ventricolare schiacciato il pulsante dava lo shock elettrico più di cento volte
Intubata rende estubata intubata estroso mandata avanti questa situazione qualche mese finché si è riusciti a portarla paziente l'intervento
E oggi vive ci ringrazia lei e e i suoi figli e il marito e così pure recentissimamente
Un altro caso di intubazione estubazione cronico
Anche lì grande punto interrogativo val la pena non val la pena
Questo che questa queste dente su questi questi fatti sono andate avanti per diversi giorni diversi mesi si è riusciti
A risolva insomma in qualche modo il paziente adesso in una struttura protetta che
Anche lui ringrazia per dire ecco in questa faccenda finito ok perfetto solamente delle considerazioni che mi ero venute
Dopo certe relazione grazie
Tagliavini si
Nei vari interventi tutti interessantissimi emerso continuamente il concetto di consenso di richiesta di di disposizioni date dalle pedala persona
Allora è chiaro anche che saggio il concetto della non possibilità di fare richieste di dare i consensi di dare disposizione la mia domanda è
Comunque vada detta come viene valutato con quali criteri è sotto i parametri la capacità di dare il consenso di fare inchieste quindi ricompresso
Chi vanno temi come la capacità di intendere e di volere come viene detto di salire contermine dogane molto bene Silvia
Riprendiamo
Credo
Richiamano
Vado io che al microfono
Sono aperto veniale psicologo della terapia antalgica e cure palliative in particolare dell'hospice di Rimini
Volevo solo riprendere un po'a quelli che erano stati gli interventi in particolare del dottor Raffaele dal dottor Mantovani
Per sottolineare due tematiche
Anche psicologiche che loro hanno sottolineato che sono il tema del consenso informato e quindi dalla consapevolezza e quello della sofferenza qui abbiamo parlato di eutanasia e penso che prima della votano Asia
Sia molto importante
Appunto parlare come prima ha ripreso anche la dottoressa alle vini del discorso del consenso informato il dottor Raffaele esposti i dati della ricerca che abbiamo presentato e abbiamo visto che il
Le persone dell'hospice non sono consapevoli della prognosi e in molti casi anche dalla diagnosi
Quindi
E su questo ne stiamo facendo ricerca voi è stato
Dato un questionario prevedere quando come viene data la con la domanda Monica Frediani sbronze son considerazione
L'altra considerazione diamo domande vogliamo fare l'altra considerazione va verso la sofferenza e sul fatto che
Penso che
Certe volte il
Problema
Un po'allora a questo punto chiedo se
Il fatto di
Parlare di eutanasia non sia certe volte non volersi prendere cura della sofferenza delle persone e
Se quel carico dalla sofferenza delle persone ossia un peso troppo
Difficile da sopportare per la società e per essere aprendo alcuna
Dico
Resurrezione informazione
Affascinato
Lo sguardo che
Tu dici dalle persone
Ecco allora
Questo sguardo nella tua esperienza
Quanto
E di tecnica ore declinato attraverso la tecnica
Quanto
è declinato attraverso la bellezza
E quanto dico intanto attraverso l'educazione
Si sanno Ridolfi dare nazione sono medico rianimatore
La mia domanda è cerca di riportare il tutto ad
Alla concretezza e
A dei dati clinici e mi riferisco a quello che dice dottor pesaresi
Cioè c'è differenza fra l'acuto e il cronico c'è differenza fra
La decisione di interrompere una gravidanza
Ho di non intubare un paziente di cui non si ritenga ci sia possibilità
Rianimatoria c'è differenza fra interrompere la terapia chemioterapica in un paziente
No plastico cronico e e sospendere invece la terapia infusionale di anni né in un paziente in questi temi non ci sia più stoffa da parte sindacale circolatoria
Cioè possiamo portare molti esempi di persone che potevano essere animati adesso cammino per la strada ma dobbiamo definire quali sono gli spazi clinici su cui stiamo discutendo
Devo
Presidente
No desiderio Della Pneumologia volevo anch'io portare un
Si sente
Un mio contributo di richiamo un po'quello che ha detto don Tonino pesaresi anche mia riallaccia questo tipo di discorso
E
Io ritengo che bisogna un po'riguardare un po'la situazione del nostro comportamento su questo su questo tema
Intanto premetto che quando si parla di eutanasia si parla Schirinzi pensa subito al paziente neoplastiche in verità il paziente
Adesso interne della sua vita spesso non è un plastico
E
Riferendo ma può al per non perdere le diciamo
Il tema del del giorno al Codice deontologico dicembre dopo due mila e sei
In cui si legge che il medico anche tenendo conto della volontà del paziente laddove espressa deve astenersi dall'ostinazione ditta di trattamenti diagnostici terapeutici tra cui non si possa fondamentalmente attenda
Un beneficio per la sorte del malato è un miglioramento la quarta carica penso che sia un problema
Spesso
Difficile perché
Oriente una certa logica molto soggettiva ecco
Io
Porto la mia esperienza e vado al dunque io da dieci anni circa mi interesso di ventilazione meccanica non invasiva molti dei presenti sanno che nei vari reparti dell'ospedale si adotta questo tipo di procedura e questo
Per quale motivo ho iniziato questo avviato questo tipo di il procedimento perché
Lo dico in modo molto chiaro in modo schietto
Negli anni precedenti e vede
Molti pazienti fede fungevo no
Perché non aveva un'assistenza adeguata
Al superare la fase acuta
Reparti internisti cinque
E non mi dilungo nel dire perché come
Non c'erano queste condizioni
Sta di fatto che
Si portavano
Ritengo che quindi l'intervento nel salvare la vita sia fondamentale
E
Ognuno
Per proprio conto debba intervenire molti mezzi
Necessari per poter arrivare una scomoda tutti salvaguardare i tifosi tornando al pari
Relatore della seconda sessione di là del fatto
Se un paziente cronico e anziano giovane eccetera
Sono d'accordo sul fatto che se un paziente è fondamentale
Cronica
Dopodiché vi è una somma da tanto tempo si può anche decidere di spegnere la luce
Ma altrimenti a mio parere molto difficile prendere una
Conclusioni questo di
Intervento grazie Parma vogliono tutti mi chiamo Roberta Parma faccio parte dei Comitati consultivi misti la mia domanda è molto velocemente in Italia la legge vieta l'eutanasia
Vuol dire che in Italia l'eutanasia non viene praticata e se viene praticata
In quale in quale cioè quali sono i valori i numeri
Ci sono delle conoscenze specifiche sì posto
Una domanda
Che mi pongo quali possono essere le conseguenze psicologiche e si correla gli interventi che sono stati sviluppati
Quali possono essere conseguenze psicologiche di una legge sull'eutanasia che la rende possibile ecco allora come vorrei rispondere con le parole di Reichlin
Il quale sottolinea come l'ha riconosciuta possibilità l'eutanasia determina livello sociale una sorta di passiva accettazione
Di nuove pratiche Uta Nasi che anche riferimento all'esperienza olandese quante più efficaci quanto più infatti ci si abitua l'idea che sia lecito porrà attivamente fino alla vita di una persona
Tanto più si erode il principio secondo cui la dignità personale è indipendente dalle condizioni eventualmente precarie in cui la persona si può trovare e proporzionalmente diminuisce la capacità di porre distinzioni tra le diverse fattispecie di uccisioni ancora il riferimento all'esperienza olandese il sì collegiale Indesit tendono a sottolineare che dopo la legge
I pazienti olandesi sperimentano a livello psicologico nuovi vissuti nel senso che forse
Possono essere portati a pensare
Che il medico o la società si aspettino da loro non il massimo impegno per recuperare per quanto è possibile quanto la richiesta di eutanasia
In riferimento all'intervento sulla legge sull'aborto all'aborto genetico volevo sottolineare e rilanciare poi una riflessione così alla professor D'Agostino come lo stesso Comitato nazionale di bioetica
Ha evidenziato traverso recente documento come l'articolo cinque quello che si dovrebbe sviluppare nei primi tre mesi relativo al colloquio dovrà beh davvero rappresentare una forma di aiuto nei confronti della donna poiché lo sappiamo nei primi tre mesi è possibile
L'aborto quando vi siano vi sia l'ipotesi di malformazioni e patologie nella cintura o che possono determinare una danno per la salute della madre ecco allora come lo Stato non è indifferente o neutrale rispetto ad una tematica così delicata
Ma l'articolo cinque che fino ad ora e Stato sempre purtroppo disatteso
Forse potrebbe trovare una valorizzazione nuova all'interno di un dialogo finalizzato a rimuovere a far prendere la consapevolezza
Che forse insieme attraverso un dialogo proficuo che si sostanzia anche di contenuti
Chi fosse economici è possibile per la donna riuscire Adda a portare avanti la gravidanza anche perché sempre le ricerche psicologiche
Tendono proprio sottolineare come
C'è la possibilità di una vera e propria sindrome posta abortiva che colpisce però le donne che hanno interrotto la gravidanza
L'ultimissima l'ultimissimo intervento relativo alla al quesito sulla tecnica sul significato della tecnica e vede in definitiva che cosa vogliamo potere se il titolo di un bel testo idea avete michette
Tutto ciò che tecnicamente possibile è eticamente lecito
Quali in via di umanità vogliamo sviluppare quale rispetto per l'uomo quale relazione con l'altro
Ecco allora come
Penso grazie anche i contributi straordinari di relatori questa mattina come una
Medicina che si umanizza verso un consenso informato visto che si parlava bene di consenso informato dal consenso informato al
Prendersi cura alla dimensione davvero della cura
Che dovrebbe valorizzare sì l'aspetto tecnico sia la sia l'aspetto specificatamente umano della relazione
Grazie
William trenta secondi si sono segnalare due piccoli distinguo secondo me questo dibattito meriterebbe relazioni di tre secondi un grande dibattito
Però usiamo dei temi sì con me alcune cose sono state travisate la dolce volte non è che chi passerà chiede
è un processo che avviene in alcuni elementi di caratterizzazione di chiarezza pazienti con patologie irreversibili senza alcuna garanzia
Di possibile sopravvivenza ecco perché si parla di alcune patologie che per loro natura epidemiologiche delle certezze scientifiche
Nella loro fase
Hanno un a termine a vita una previsione certa
Che passeranno per un lungo periodo verso una fase di malattia senza reversibilità a meno di miracoli i processi della speranza sono altri
I processi di arretratezza e che in quei casi impaziente deve potere decidere con lui dell'esistente è un dramma non possiamo evade allo facendo finta che parliamo di acuto
I processi della cute ci sono altre cose
Dietro questa cronicità è questo dramma
Ho visto un grande si rese tutti fanno finta di non capire che vi testimonio che siamo tutti in falsa presunzione di giudizio perché i sessanta e delicatezza dei pazienti non conoscono la prognosi e questo palpebra voi a noi
Allora chi è che deve sciogliere questo nodo perché sarò inutile che parliamo di tutte le sia che uno che non ha capito cosa fa
Quindi questi processi ne dovremmo chiarire i termini un po'più precisi di presa in carico vera non a parole perché è facile essere dodici epidemici ed essere severi e giusti
Molto rapidamente mi collego un po'a quanto detto dal dottor pesaresi esista un problema io credo che sia molto purtroppo più facile intervenire
O meglio ancora fare intervenire che assumersi la responsabilità decidere di non intervenire ed è questo il problema che sta attanagliando gli ospedali italiani oggi
Le terapie intensive italiane oggi
E se è vero che abbiamo riempito l'Italia dei pazienti in stato vegetativo permanente che non sappiamo dove mettere e su cui nessuno si interroga
Su che cosa deve essere fatto e che cosa dobbiamo mettere a disposizione di queste persone evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa stiamo sbagliando noi intensi visti stiamo sbagliando qualcosa
E se facciamo riferimento all'aneddotica mi scusi il
Collega cardiologo di Riccione siamo finiti non possiamo fare medicina con l'aneddotica la medicina si fa con l'epidemiologia e la valutazione dei risultati
Se noi dobbiamo trattare dieci mila persone per averne o una
In condizioni semmai e non idonee abbiamo sbagliato tutto questo è un concetto che dobbiamo assolutamente assicurare
Siamo arrivati al punto che in ospedale noi rianimatori non siamo più chiamati sui pazienti gravi
Siamo chiamati sui pazienti gravissimi e gravi vengono trattati in altri reparti e muoiono in altri reparti mentre forse dovrebbero venire da noi i gravi e gravissimi dovrebbero essere accompagnati
Alla morte noi chiamiamo cingolo labbra il dramma del paziente che dal pronto soccorso Buddy infettivi poi in medicina poi in cardiologia e poi viene da noi
Questo e il problema della medicina rianimatoria oggi se noi non ci rendiamo conto che se non cerchiamo
Di capire dove stiamo sbagliando dove stiamo sbagliando nel pensare che la tecnica ci risolve tutti i problemi
Finiremo veramente male presto e l'invito che faccio dopodiché
E vero e molto più facile intervenire ed è difficilissimo ve lo posso assicurare iscrivere che non è opportuno un trattamento invasivo e pesante ma noi abbiamo il dovere morale di farlo e dobbiamo avere il coraggio di farlo
Percentuale delle professionalità bellezza educazione in una scala numerica da zero a dieci ne dovremmo dire quanto dolore passasse da morfina poi dopo un po'quanto dove passa sempre nostri spogli dopo un po'quando le passo se parlo con i parenti ora questo
Non è fattibile quindi è ovvio che sono poco essenziali tutte e tre
Non si può dalla pacca sulla spalla se uno ha dolore dieci però è anche vero che questo atteggiamento avesse paradigmatico per tutto per fine il neurochirurgo il cardiochirurgo so hanno qualcosa di meno se non trattano quella persona umanamente ma come un insieme di un assemblaggio di pezzi di una macchina
L'altra risposta veloce è ovvio che in un Paese dove l'eutanasia illegale quel poco che emerge da indagini anonime quei pochi metri d'indagine anonime cioè quella di Pessina è quella dello studio che citava il presidente stamattina
Di una azione seppure in una confusione anche di di di definizioni e di una presenza diciamo irrilevante pressoché irrilevante da cui stiamo attenti molto all'effetto come dire incentivante pedagogico di una legge
Perfetto trenta secondi
Telegrafico
Nel
Mantenere ovviamente aperta la discussione che non poteva essere la pretesa di chiuderla Meter lo piace sottolineare una cosa che ho provato a dire velocemente che voglio ribadire
è chiaro che io mi emoziono quando sento dire accompagniamo
I pazienti ad una dolce morte sosteniamo la famiglia e tutto il problema è che però la cultura attuale di noi operato i sanitari rivolta a questo aspetto non è molto cresciuta ci la trattiamo ancora con disagio tutti quanti
E traspare chiaramente dal fatto che se voi vedete al di fuori di ambienti che ci ha presentato sette il dottor Maltoni che sembra abbastanza confortevole attenti normalmente gli ambienti in cui si consumano
Si consuma la porta alla morte sono quelli degli ospedali che non hanno sempre spazi posti adeguati e via dicendo e altra cosa importante questo mi piace proprio come conclusione perché e
La nostro ordine dei medici tra gli altre figure professionali che deve farsi carico bisognerà pensare di fare cultura vantando anche della formazione noi non dobbiamo avere il tabù della morte
è un qualcosa che affrontiamo quotidianamente facciamo in modo di essere tutti quanti noi medici per primi ma insieme agli altri adeguati nell'accompagnare le persone che fu che poi la dignità della persona viene rispettato in queste cose qui grazie
Però non dimentichiamoci
Non dimentichiamoci che al Senato stanno discutendo otto proposte di legge quindi questi discorsi noi dobbiamo cominciare a qualcuno comincia lo dobbiamo valutare il bene perché non vorremmo essere
Chi ha marchi per legge
A decidere cosa dobbiamo fare
Dobbiamo sapere se le volontà anticipate della gente liberamente espresse hanno un valore pregnante o se è possibile opporsi alle volontà anticipate di interrompere la vita
Dobbiamo sapere se esiste l'obiezione di coscienza per quanto non si vogliono attenere alle volontà liberamente espresse
E tutte queste cose qui si stanno discutendo adesso l'eutanasia che il tema centrale la dolce morte riguarda un numero non elevatissimo di persone ma
Comunque elevato alcune non capaci di intendere di volere
E questo è un discorso ma altre capaci di intendere di volere che ci chiedono di interrompere il valore dispersa chiudiamo qui è un motivo di repressione coffee break a rivederci qui fra un quarto d'ora al massimo grazie
Riprendiamo questo
Dibattito
Così vivace nella prima nella prima parte e sicuramente ancora più
Di
Alto contenuto nella nella sua seconda parte
Abbiamo purtroppo ricevuto un notevole ritardo dobbiamo essere assolutamente
Attenti I tempi quindi come
Dimostrazione di questo noi moderatore i diamo immediatamente la parola
Al hai ai relatori
Avvertendo per piacere soprattutto quando dovremmo fare la discussione di essere rapidi di fare solo di le domande e non delle lunghe dichiarazioni altrimenti si toglie la parola a chi invece può vivacizzare il dibattito
Quindi immediatamente cominciamo il dottor Masiani
Col quale moderiamo alla sessione invidia chi sono i nostri due illustrissimi ospiti e poi
Cominceremo la seconda parte di questa mattinata
Buongiorno a tutti quindi siamo in maniera sottende telegrafica visti i tempi
Io introduco quindi questo dibattito che chiude la la mattinata con due autorevolissimi relatori che sono qui con noi ringraziamo la loro presenza non è stato facile per loro essere con noi oggi
Parleranno faranno questo dibattito a questo confronto
Dal tema come testo nel programma
Il implicazioni bioetiche travolte Nesi e testamento biologico
Avranno un quarto d'ora venti minuti di tempo per una prima un primo intervento ciascuno lasceremo un ampio ci passi dibattito e poi tireranno le conclusioni alla fine
La prima a parlare la professor Luisella Battaglia
Il professor Battaglia è ordinario di filosofia morale presso la Facoltà di Scienze della formazione
Dell'Università di Genova e della Università suor Orsola di di Napoli oltreché direttrice dell'Istituto italiano di bioetica e dei membra del Comitato nazionale di bioetica
Membro membro
Sta meglio membro in effetti professor Francesco D'Agostino
è ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di giurisprudenza della lista di Roma Tor Vergata è il Presidente uscente del Comitato nazionale di etica di cui attualmente e anche solo membro quale Presidente onorario entrambi sono
Autore di numerosissime pubblicazioni su temi etici inerenti proprio quello che andremo a parare quest'oggi quindi passo direttamente la parola al professor Battaglia
Tanto io ringrazio molto per questo invito ripeto e quello che ho detto al vostro Presidente
è stato per me veramente importante stamattina ascoltarli ho appreso moltissime cose e sono fortemente convinta
Che occasioni come queste occasioni interdisciplinari buone
Sono veramente importanti per la crescita comune e soprattutto per avviare quel dibattito
Che nel nostro Paese dovrebbe effettivamente iniziare intendo dire dibattito sul testamento biologico perché oggi proprio di questo
Noi dovremmo parlare come è stato detto ci sono delle proposte di legge e vero li esamineremo le però io vorrei soprattutto che nascesse una cultura
Che facesse capire ciascuno di noi l'importanza
Di un opportunità
Come quella che il testamento biologico può fornire ciascuno di noi e quindi che scontrarsi in campo anche da molte procure
Da molti timori e quindi occasioni come queste sono veramente preziosa io però vorrei partire da il titolo stesso esiste un diritto di morire perché
Molti di voi hanno già sottolineato
In qualche modo il paradosso di questo diritto e mi è piaciuto molto quello che ha detto al vostro collega possono anche annotata
Oggi morire può essere estremamente difficile
Ecco e credo che sia proprio questo il punto che della medicina
è andata al di là di quello che erano i mezzi che la medicina è stato detto Ippocrate Ica si proponeva
Il prolungamento della vita e diventato una minaccia in qualche modo e allora un nuovo diritto dell'età tecnologica come diritto di morire che indubbiamente un diritto per addossarle
Nasce nasce perché cosa ecco questo fosse opportuno che noi cominciamo a chiederci
Nasce
Io vorrei suggerire
Per contrastare quella che può essere una deriva che noi sentiamo come minacciosa per la nostra dignità
Sentiamo minacciata la dignità della nostra vita quella appartenenza profonda che la vita il chi la morte per così per meglio dire
è per noi come vento e vinto importante evento finale ma evinto decisivo della nostra stessa esistenza ecco e come se volessimo riappropriarci
Di una morte che rischia di essere espropriata
Ed adatte che i nuovi diritti dell'età tecnologica io adesso qui discorso si farebbe molto lungo ma queste pente che un autorevolissimo filosofo politico come Bobbio
Ha definito la nostra e caco negli incarichi ritti e ci sono generazioni dei diritti no
Ecco noi siamo arrivati per così dire alla quarta generazione di diritti i primi diritti civili diritti della persona in diritti sociali successivamente negli anni Settanta una serie di diritti che riguardavano l'umanità intera
Pensiamo ad esempio il diritto all'ambiente
Adesso noi siamo entrati in una quarta fase o se preferite una quarta generazione di diritti
Che sono proprio legati alle nuove sfide delle più tecnologie
E ad esempio oltre al diritto di morire diritto tra virgolette e di cui bisogna sempre sottolineare l'apparato serietà c'è un altro nuovo diritto che ad esempio l'identità il diritto all'identità genetica non manipolata
Beh anche questo è un diritto assolutamente nuovo i nostri padri non potevano prevedere questo diritto
Semplicemente perché non c'era un elemento tecnico che li mettesse in grado di rispondere ad una sfida e in effetti se ci pensate bene ma qui mi limito proprio ad accennare questa mia ipotesi interpretativa
I nuovi diritti nascono secondo me come risposta ad un valore che noi sentiamo minacciato
E proprio perché noi sentiamo minacciato ad esempio grazie al al alla decifrazione del genoma il nostro diritto all'identità genetica che lo affermiamo ma finché il valore non veniva minacciato non sentivamo e non avevamo alcun bisogno
Di difendere qualcosa la stessa cosa si può dire per l'ambiente abbiamo cominciato a parlare di un diritto all'ambiente quando abbiamo sentito che questo valore diventata minacciato il precario e quindi abbiamo avvertito il carattere prezioso e irrinunciabile
Ci sta capitando qualcosa per di di analogo per la morte ma io ho l'impressione dissi cioè che noi cominciamo ad avvertire fortemente in un'epoca come la nostra che come è stato
Opportunamente detto nell'epoca della rimozione della morte addirittura
Nel bellissimo libro di aria e se voi avete citato molti testi ecco permettetemi di citare un testo piccolo ma veramente grande importante
Come la storia della morte vicini in occidente di APS
Ed è ADS e identifica tutta una serie di percorsi in cui nel nostro Occidente l'uomo si era portato alla morte in una maniera molto diversa perché è vero tutti moriamo morire un destino però il nostro rapporto con la morte
è un rapporto eminentemente culturale e quindi è molto chiaro che nella nostra società nel nostro momento presente
La morte pornografica come è stato detto bene cioè la vera autentica censura non è più sul sesso messo sulla morte la morte rimossa non la vogliamo vedere non vogliamo sapere niente della morte
E allora chiaramente tutto questo questa negazione del morire non può non avere riflessi su di noi
E adesso probabilmente ci stiamo accorgendo che invece faticosamente che la morte fa parte della nostra vita ecco e vogliamo come diritto alla morte riappropriarci
Di questo il vento che conclude la nostra umana avventura
E a iato seconda domanda il paradigma o dei diritti per quanto riguarda la morte le molte cose sono già state dette è stato anche parlato di un turno mia come invito
Vi confesso che io non sono affatto d'accordo per me l'autonomia non è un mito l'autonomia io sono laica per me un principio assolutamente irrinunciabile ritengo ma critico anche questo valga per una coscienza religiosa
L'autonomia sia una di quelle prerogative umane ha qui noi non dobbiamo in alcun modo rinunciare bisogna vedere come intende revisori e vedere come riferisce l'autonomia cento per come è stata presentata l'autonomia intesa come isolamento intesa come
Solitudine intesa come distacco
Dal mondo delle relazioni intesa addirittura comune a pretesa no dell'individuo di ergersi a unico artefice del suo destino
Ecco può essere può diventare un mito
Io continuo a ritenere che l'autonomia sia un valore straordinariamente importante e proprio perché è importante e prezioso deve essere sostenuto e salvaguardato in che modo ma attraverso processi di empowerment
E non bisogna illudersi che l'autonomia sia un dato di fatto le autonomia eh il frutto il risultato di un processo noi diventiamo sempre più autonomi
Se vogliamo essere autonomi se godiamo di condizioni vicino a noi ecco qui l'importanza delle relazioni umane delle relazioni interpersonali che ci consentono di realizzare
La nostra autonomia
Ma sarebbe veramente illusorio se noi ci The altissimo di un'autonomia come uno Stato se cui invece noi non siamo in qualche modo responsabili e chi dobbiamo contribuire a rafforzare
Allora forse vi stupirà ma io sono da questo punto di vista
Una laica liberale liberale nel senso che ritiene che ancora fosse nel nostro Paese una bioetica liberale debba
Debba avviarsi e debba consolidarsi non amo minimamente la contrapposizione invalsa per lo più tra bioetica laiche bioetica cattolica perché perché la ritengo molto rigida la ritengo molto molto Lozza
Allora qui voi tutti saprete la bioetica laica col suo richiamo alla disponibilità della vita con il suo richiamo alla qualità della vita la bioetica cattolica col suo richiamo alla sacralità della vita all'indisponibilità dell'esistenza
Ecco che senso ha oggi creare queste fratture badate io lo dico proprio sapendo
Di fare un discorso temuti aspetti impopolare perché oggi sentiamo molto il peso di certe ingerenze però io lo voglio fare ugualmente per me è la linea di divisione vera in campo più etico
E tra liberali e noi liberali
E mi spiego meglio
E il problema grande della bioetica e quello di garantire a ciascuno di noi la libertà di scegliere
E allora io vedo in campo cattolico che ci sono molte persone che questa libertà la difesa no
E in campo laico io non vedo vedo che ci sono persone che la difendono allora a me interessa vedere quali sono queste persone che si battono per la libertà di scegliere
Che deve essere garantito a ciascuno di noi quindi io preferirei riformulare
La questione esiste un diritto di morire con la questione esiste la libertà di scegliere perché questo è il punto noi dobbiamo essere liberi di scegliere liberi di scegliere se vogliamo vivere
Liberi di scegliere se vogliamo infelice l'interruzione delle cure
Credo che questo è un piccola ma grande forma di affermazione della propria autonomia
Che badate non significa che se ci si oppone al discorso fatto da voi da molti di voi molto bello che riguarda il tema della cultura
Da chi mi conosce chi ha letto qualcosa che io ho scritto sa come sono
Sensibile ai temi dell'etica delle donne e di come le donne abbiano avuto in un piccolo merito in ambito bioetico di essersi opposta ad un'impostazione rigidamente individualistica
E abbiano anche in qualche modo rettificato integrato il paradigma dei diritti paradigma liberale che io ricchi continua a dire condivido
Però
Di qui hanno avvertito nella povertà e fosse anche l'aspetto riduttivo mi spiego meglio io credo che oggi siamo arrivati ad un punto in cui i nostri diritti debbano essere integrati
Da una dimensione altrettanto importante e che non è incompatibile e che la dimensione della cura come molti di voi hanno detto
Allora addirittura più nell'autonomia non è
Un ossimoro assolutamente io proprio perché è bellissimo all'espressione che alcuni di voi hanno usato dello sguardo dello sguardo che cura dello sguardo che vede la dignità dell'alto e l'altro nel rispondere a quello sguardo sente la sua dignità
De qui il suo diritto all'autonomia viene confermato ma viene sostenuto perché c'è qualcun altro
Che in un momento di grande fragilità di grande vulnerabilità di grande delicatezza perché la malattia è così che ci rende
La malattia ci rende fragili inutile che noi ci illudiamo che durante la malattia noi siamo liberi noi siamo i libri di contrattare
No la malattia ci rende molto deboli abbiamo bisogno di essere sostenuti i diritti naturalmente devono starci e devono aiutarci
Istituzioni come il Tribunale dei diritti del malato hanno una funzione estremamente importante
Però ecco devono essere sostenuti dalla cura
E allora io vorrei dire che quello che è emerso anche dalle alcuni interventi vostri questa contrapposizione tra il vecchio modello paternalistico che assegnava al medico potere e iniziative in senso unilaterale
Con un nuovo modello mercantile o se volete contrattualistico
Che pone a mio avviso i due paziente e medico i protagonisti della relazione in un modo che non sento realistico perché li pone su un piano di perfetta simmetria e di parità laddove noi sappiamo che non può essere perché c'è disparità di sapere di potere accentuate in particolare dal fatto che quando ci si trovino spero tale o in un o in un momento di difficoltà questa disparità viene ulteriormente accentuata e allora qual è il modello la terza via
Beh il modello della cura nel modello della cura del chiedere in che noi recuperiamo pienamente
L'autonomia del soggetto quello che è la sua volontà e il medico e anche qua il consenso informato non è semplicemente il modulo che mi pare di aver sentito stamattina
Sette ter non ritenesse non facesse parte di una strategia di medicina difensiva
Oddio potrebbe diventare anche questo nella burocratizzazione estrema della nostra vita potrebbe capitare anche questo ma noi gradiremmo e perderemmo il senso profondo
Di quello che il consenso informato invece vuole essere cioè un processo di democratizzazione un processo che deve riguardare la cosiddetta svolta
Liberali rappresentata della bioetica e quindi aiutare la comunicazione io sto parlando dei medici e degli operatori sanitari e sanno benissimo che informare e comunicare non sono la stessa cosa
Ecco io posso informare senza comunicare posso comunicare senza informare ci siamo capiti
Allora il problema è essenziale e quello della comunicazione il medico non deve soltanto auscultato il medico deve ascoltare e nel modello della cura deve recuperare intera
La sua fragilità
è stato detto importanza della dimensione relazionare bene io
Penso ad una più etica liberale lei che integrando libertà cura
Pensi all'uomo e alla donna come soggetti non totalmente autonomi e non totalmente dipendenti
Io penso ad una società che quella reale in cui noi siamo interdipendenti il che vuol dire che noi siamo insieme soggetti e oggetti di cura
In tutti i momenti della nostra vita all'inizio bellissima relazione del neonatologo
Io mi sono profondamente commossa vedere quel piccole Serino
Che senza parlare ti comunica un bisogno estremo la mia vita la vita di quell'essere è legata la tua responsabilità
E allora soggetti di cura oggetti di cura inizio fine della vita ma durante la vita che cosa siamo noi diamo cura
E questo badate che euro un segno della nostra umanità non è soltanto la professione che voi fate che fra di voi dei soggetti erogatori di cura
Mai però più il nostro essere umani che fa sì che noi siamo chiamati alla cura
E c'è un mito molto bello mista una cosa che non ha parlato del testamento biologico e chiedo scusa ma penso che sia abbastanza abbastanza facile che queste premesse ci portino direttamente
Al a quello che io penso del testamento biologico per il testamento biologico secondo me
Può essere una straordinaria occasione di
Promuovere un processo di autonomia della persona ma di comunicazione tra
I vari soggetti io qui in giro a un documento di cui penso per Elena Francesco D'Agostino che secondo me è uno dei Deep dei documenti più belli che ha fatto il Comitato nazionale per la bioetica spero che
Il il legislatore ne terrà conto in questo documento che ha circa due anni mi pare i bravi noi abbiamo parlato non di direttive ma di dichiarazioni anticipate di trattamento
Abbiamo cercato opera di congiunzione delicatissima tra parte laica e parte cattolica per riprendere una divisione che non mi piace e comunque
Questo è stato fatto abbiamo cercato di rendere compatibili con possibili
Il tema forte importantissimo rinunciabile dell'autonomia del soggetto ma insieme anche della responsabilità del medico il che tale deve essere interlocutore quindi lei e dichiarazioni anticipate di mano nascere non come taluni pensano
Dalla solitudine dall'isolamento ma devono nascere dal dialogo
E soltanto in questo contesto relazionale possono avere senso cioè io se voglio e sottolineo se voglio perché un mio diritto non era Ruta mento un mio dovere è una facoltà di cui io posso disporre come posso fare un testamento che vale per cose molto meno importanti come il denaro
Ecco voglio fare un testamento che riguarda il bene probabilmente più prezioso che è la mia vita e come io devo concludere la mia vita
Allora se io voglio questo mi devo mettere nell'atteggiamento e predisporre una cultura ed è questo che voi oggi avete fatto
Che mi consenta di riflettere e serena mente a quell'evento acqua io non sono preparata cioè elemento del morire
Avendo la piena consapevolezza che sarà difficile per me pensare come sarò allora
Beh certo potrebbe anche finire molto prima di quanto io possa ragionevolmente presuppone in ogni caso devo avere la consapevolezza che l'anticipo delle decisioni
Comporta certamente una difficoltà
Io non credo un'impossibilità di tipologico perché noi molte decisioni anticipate già li assumiamo
Ad esempio quella relativa alla donazione degli organi quindi in qualche modo noi già anticipiamo una decisione che riguarderà un nostro Stato futuro però certo noi siamo diversi però siamo anche c'è una continuità
Della nostra personalità allora io posso immaginare posso presupporre
Quello che sarà la mia idea della dignità dignità di vita il mio Congedo dalla vita e allora su questa base posso indicare
Anzi
Indicare il medico ma indica e anche altra figura fondamentale fiduciario cioè una persona che anche questo
Noi abbiamo voluto come un elemento importante di una relazione che diventa sempre più ricca una persona di fiducia
Che può essere un medico che può essere un amico un parente qualcuno di cui noi ci fidiamo
Badate che in termini fiduciari in un termine importantissimo anche in campo morale e sempre più viene rivalutato delle riflessione etica
La fiducia può dire che io
Confido in te perché io mi posso fidare dite allora se io assegno attesi compito delicatissimo di intervenire di interpretare quello che in un caso controverso potrebbe essere l'interpretazione di una volontà
Non perfettamente chiare da io compio un gesto
Eticamente oltre che giuridicamente molto significativo
Ecco allora voi vedete che in inteso in questo modo il testamento biologico può essere veramente un momento straordinariamente importante del processo di umanizzazione della morte
E aggiungerei far parte di quella nuova avessimo rientri di cui all'inizio della relazione
All'inizio del convegno è stato opportunamente parlato ecco la nuova parsimonia indichi secondo me oggi dovrebbe passare attraverso le nostre dichiarazioni anticipate grazie
Ringraziano la professoressa è stata veramente efficace
A sottolineato il
Importantissimo al concetto di libertà di scelta come prerequisito fondamentale
Per evitare la solitudine del paziente anche alla solitudine di Dino i medici
Do la parola al professor D'Agostino che continuerà
Chiarire per noi questi problemi
Credo che proprio non posso
Utilizzare gli stessi stilemi
Conciliante affascinanti che ha usato riserva battaglia assolutamente non sarà in grado di neanche lontanamente invitarla
Probabilmente il mio intervento diventerebbe una semplice appendice
Praticamente inutile al suo intervento e allora uso stilemi completamente diversi
So che donde specie darvi Sella ma ma perdonato tante volte mi perdonerà anche questa volta voglio fare un discorso che introduce fratture
Che attiva polemiche
Che nasce ed è la via della Conciliazione ma sceglie la via dell'esasperazione di posizioni che in una logica nebulosa possono sembrare coincidenti
Ma se sottoposte ad un'analisi molto nitida e molto forte si rivela lo divergenti
Allora esiste un diritto a morire no non esiste
L'idea che esista un diritto a morire tutto sommato rideva recentissima in tutta la tradizione culturale e non solo occidentale
Dell'anno della nostra comune umanità dell'Oriente come dell'Occidente se è sempre pensato che ci sia purtroppo per noi un dovere di morire
Lo troviamo se amate i riferimenti letterari prendetevi il discorso di era crea un servitore Dorella cesti devo ripide quando lo chiama da parte di dice vieni qua che ti faccio più sappia più sapiente e spiego che dobbiamo morire
Poi recentemente prendetevi carico quarto di Shakespeare a Falstaff viene spiegato il dovere che prima o poi inviati abbandonare questo mondo
Prendete riesce operavo Air Schopenhauer riconosce la necessità di rinunciare alla forza vitale ma non
In forma di rivendicazione uffici Daria
Prendete tutta la spiritualità orientale induismo e buddismo in cui
Una cosa e abbandonarsi alla ineluttabilità del venir meno della vita altra cosa che è considerata illecita
è accelerare la morte correndo o comunque andando verso di essa
In realtà attenta alla tradizione occidentale e nel segno della bioedilizia qualunque cosa poi si voglia intendere per le bici osso
Ed è sempre stato ostile ad abitare Crocevia
Indipendentemente dal fatto poiché c'è ancora nicchia psicopatologica di nel crocevia che chiaramente lasciamo da parte
Parlare di diritto a morire è un modo a mio avviso pericoloso di legittimare quella tentazione né Croff fila che c'è in ognuno di noi
E che faceva dire da qualche parte Freud
Che è bene che nessuno si affacci ad un'ora sul parapetto di un ponte perché la tentazione di buttarsi giù viene a tutti
Non solo i malati di mente perché in ognuno di noi c'è un istinto di morte esattamente come c'è un istinto di vita
E queste due pulsioni combattono sempre dentro di noi e il sì alla vita deve sempre avere un primato sulla pulsione di morte
In una prospettiva
Poi chiaramente di equilibrio psicologico e mentale
Perché non esiste un diritto a morire o meglio perché io non riesco ad accettare l'idea che esista un diritto a morire
Perché nessuno fino ad ora
Detti lavori ci del diritto a morire
è meglio uscito a risolvere bellissimi quesiti se viene portata al pronto soccorso Tizio che si è imbottito di barbiturici
E che ha lasciato scritto una lettera dicendo voglio morire quale medico di pronto soccorso direbbe dobbiamo rispettare DOP Polonia di questa persona che ha scelto di suicidarsi quando basterebbe una banale lavanda Grass gastrica salvargli la vita
Questa è la realtà e l'esempio lo so che rozzo e banale
In genere si dice ma dobbiamo presupporre che l'aspirante suicida ha cercato di uccidersi in un momento di confusione mentale ma
Presso è in realtà un discorso che non regge
Il famoso suicidio razionale di cui ha cominciato a parlare devi dei piuma e dopo di lui tanti altri dovrebbe essere almeno in quei pochi casi estremi in cui avessimo la certezza
Che il suicidio è davvero nazionale non ci sono variabili emotive o psicopatologiche il suicidio razionale dovrebbe essere socialmente legittimato pubblicamente esibito
Ritenuto appunto
La realizzazione di un diritto ecco io non mi pare che il fine a questo punto nessun teorico del diritto a morire voglia arrivare
Si deve sempre intorno introdurre in questo discorso un elemento spurio
Del tipo sì il diritto a morire ma di una persona gravemente malata di un malato terminale
Di colui che è portatore di una qualità della vita oramai compromessa ma allora vuol dire che l'elemento decisivo non è l'autonomia in rituale della persona e la pretesa fondato infondata che la qualità della vita sia compromessa e chi giudica la qualità della vita
I timori ci del diritto a morire dicono la giudica la persona Sessa è colui che ritiene compromessa la sua qualità della vita che ha il diritto di esercitare questa opzione
Ha diritto di vedersi riconoscere
Da parte della società da parte del medico curante da parte dei familiari qui abbiamo tutto un ventaglio di tesi
Di poter abbandonare l'esistenza però le cose non funzionano neanche qui io mi sono portato dietro come un vademecum il bellissimo libro di Rodotà la vita e le regole
Rodotà nell'ultimo capitolo del libero che esplicitamente intitolato la fine cita
O non fa mosso almeno tre bioeticisti articolo di le Monde del due mila e due intitolato in maniera esplicita l'eutanasia è superata
Questo l'autore dell'articolo non voleva certo dire l'eutanasia è superata perché è crollata la richiesta di eutanasia
Perché i giovani non riescono più a pensare a a che le ottanta si abbia un senso o cose del genere
Il discorso di le Monde che Rodotà fa suo è questo lontana si è superata perché Nori uomini moderni uomini illuminati che ci siamo liberati dalle tenebre del passato siamo arrivati a capire che c'è
Una fondamentale disponibilità della vita che ognuno di noi è sovrana mentre padrone della propria vita
A questo punto l'eutanasia è superata perché la disponibilità della vita non deve riguardare soltanto coloro
Che sono colpiti da malattie gravi ed invalidanti
Può riguardare tutti deve riguardare tutti i malati e sardi giovani anziani ricchi e poveri ogni uomo avrebbe secondo questa prospettiva che Rodotà condivide
La piena disponibilità della sua vita
A condizione naturalmente che sia come
Dicono i medici competente capace di intendere di volere adeguatamente informato ma questo lo diamo per presupposto
Il guaio è che alla fine di questo saggio lo stesso Rodotà dopo avere fatto un peana per la teoria della disponibilità della vita
Con molto coraggio ma io direi anche con molta sfacciataggine parlo di sfacciataggine perché gliel'ho detto a voce quindi non sto parlando male di Rodotà dietro le spalle comporta sfacciataggine ricorda il famoso caso che avrete tutti in mente di Terri Schiavo
La quale
In coma persistente dopo lunghissime vicende
è stato oggetto di un decreto giudiziario che è proibito che venisse alimentate di trattata ed è morta dopo quattordici giorni dov'era l'autonomia di Terri Schiavo
Non aveva lasciato nel suo testamento biologico cedendo Panucci comunicate dal marito testimone sospetto
Si era separato dalla moglie si era sposato la seconda volta aveva avuto figli dalla seconda moglie non era non è certo un testimone ideale nessun magistrato avrebbe accettato
Come assolutamente limpida questa testimonianza se il marito diceva ma lei
Avrebbe voluto morire in questi casi i genitori della donna tutte e due dicevano che ora è vero affidate alla noi ma voi continueremo ad accudirla senza alcuno alcun onere né per lo stato del per l'ex marito
Ma il giudice ha deciso contrariamente è Terri Schiavo è morta dopo quattordici giorni dalla sospensione dell'alimentazione dopo l'autonomia
Qui c'è una vera e propria soggezione burocratica a una procedura letale
Questo è il cuore del problema
Oggi il dibattito sulle Utada sia si è trasformato se vogliamo uscire dall'ambiguità
Nel tentativo di attivare in diversi ordinamenti giuridici procedure legali
Affidati in genere medici per far uscire dalla vita pazienti terminali soggetti borderline dato che Terri Schiavo in quanto tale non era terminale chissà quanto avrebbe potuto vivere
In Olanda lo sapete bene tutti
C'è un dibattito attivissimo da qualche anno su protocollo debole in inglese per la soppressione dei neonati portatori alla nascita di gravi malformazioni non parliamo di neonati dati in età gestazionale estremamente basse
Nei dati che nascono con la spina bifida vengono soppressi addivenne interna da voi l'autonomia
Nel Comitato di bioetica ho sempre chiesto ad alcuni colleghi se
Teorici dell'autonomia che come Rodotà dicono viva l'autonomia
Se fossero disposti a condannare decisamente queste pratiche che in assenza di decisioni autonome dei pazienti vengano comunque portate avanti in genere ma hanno detto di no l'argomento quale
è vero manca la dichiarazione di volontà autonoma del paziente ma il medico o un familiare e il miglior interprete di quello che il paziente avrebbe voluto se avesse potuto comunicare la sua volontà
Non mi pare un ragionamento limpido
Non lo accetto
In realtà qui c'è un grosso problema filosofico e mi permetto di accennare a questo problema rapidamente per provocare Luisella Battaglia con la quale comunque discutiamo da anni quindi non è che finiremo di discutere adesso
Luisella fa l'apologia dell'autonomia
Attenzione lo cella stravolge il l'autentico concetto filosofico di autonomia
Campus
E citiamo il maestro dell'etica laica che tutti riconoscono come tale portarla di autonomia per dire che ogni uomo in quanto autonomo percepisce dire morale
Campa e non parla di autonomia come rivendicazione di diritti parla di autonomia come percezione del dovere cioè noi siamo soggetti morali
Cioè ci comportiamo bene
Quando liberamente percepiamo il dovere che grava su di noi a partire dalla legge morale
E e ci comportiamo conseguentemente
Se invece noi obbediamo I precetti che ci dà la Chiesa i precetti che cita il partito
Hai precetti che ci vengono veicolati dalla televisione non siamo soggetti morali non perché dubitiamo a dei precetti ottima cosa ubbidire al Codice penale
Che ci dice di non uccidere ma se io avevo cito per mero ubbidienza al potere dello Stato non solo un soggetto morale solo semplicemente uno che si comporta legalmente
Ma se io non uccido perché autonomamente percepiscono era abbia coscienza il valore della legge morale allora sì solo un soggetto morale
Il dramma è che oggi il concetto di autonomia da percezione di un dovere è stato trasformato il rivendicazione di diritti canta parlava di arbitrio in questi casi non d'autonomia
L'arbitrio e quando io dico o delle preferenze voglio andare al cinema e ci vado naturalmente diatriba nata andare al cinema ma sappiamo tutti che è una scelta tra virgolette arbitraria non è né buona né cattiva invita di farlo lo faccio
Ma canta ben lontano dal pensare che l'arbitrio meriti rispetto
Quanto all'arbitrio incidere sono spettanze altrui o incide sulla relazionalità e sulla interdipendenza a cui ottimamente ha fatto riferimento risale la battaglia
E tutto il discorso è purtroppo noi viviamo da decenni in un orizzonte culturale che inquina e alterai confonde i concetti
Perché l'aborto crea un immenso problema
Perché è stato trasformato da caso tragico il che è quasi sempre
In un diritto insindacabile della donna nel nome dell'una sua pretesa autonomia il dramma è che questo e venti preteso diritto i sindacati adorna per realizzarsi deve comportare l'uccisione del bambino
Ecco perché è impossibile tematizzare l'aborto come diritto
Potremmo tematizzare l'aborto ma qui non voglio aprire il discorso come stato di necessità come scelta tragica non punibile
Con la massima comprensione umana per la ferita psicologica che una donna che decide di abortire inevitabilmente manifesta ma non come diritto perché qui lo troviamo c'entra nulla
C'entra il desiderio che può avere mille motivazioni psicologiche sociali contingenti ma centri desiderio non c'entra l'etica
E allora
E allora il nostro problema qual è il tema del testamento biologico non è
Un grosso tema Bioy idrico è un piccolo tema bioetico se non vogliamo fare confusioni furbesca e ipocrite
Perché perché il Comitato razionale approvato all'unanimità il proprio documento sul testamento biologico perché in questo documento si diceva un qualcosa di dio eticamente fondamentale ma anche molto limpido
Siamo tutti d'accordo che l'epoca del paternalismo ex tramontata siamo tutti d'accordo
Che il vero autentico rapporto tra il medico e paziente quello che si fonda sull'alleanza terapeutica e che quindi si determina atto nessun colloquio serio impegnato
Con cui il medico informo il paziente delle variabili terapeutiche delle diverse prospettive il paziente insieme col medico decide sceglie
è chiaro che questo rapporto sarebbe ottima cosa che restasse anche quando
Il paziente non fosse più in grado di intendere di volere
Quindi se il paziente affidato un testamento biologico
Le sue dichiarazioni anticipate di trattamento il medico può mantenere un rapporto indiretto col paziente anche quando il paziente in coma e non gli può comunicare le sue volontà
Aggiungeva il documento del Comitato nazionale poiché naturalmente c'è un salto temporale tra il momento in cui il paziente ha scritto il testamento è il momento in cui il medico lo legge
E poiché non si può mai sapere se per esempio che il testamento biologico
Il paziente non introduca pretese indebite
O al limite criminali nei confronti del medico de facciamo un esempio scherzoso del tipo dopo che sono morto espiantati gli organi vende lì e dai il ricavato a mia moglie
Ecco perché questo non si può negare che possa avvenire il medico deve restare libero
Nei confronti del testamento biologico sia per salvo va a guardare la sua dignità epistemologia dica che per salvaguardare la sua deontologia
Il
L'ultima parola in merito al testamento biologico non può che spettare al medico che deve però
Esplicitare pubblicamente della cartella clinica
Le ragioni per le quali aderisce al testamento biologico e segue le dichiarazioni date dal paziente o viceversa le ragioni per le quali il medico dice di no al testamento biologico il medico deve spiegare
In cartella clinica quindi esponendosi pubblicamente le sue ragioni e questo è un modello che può essere gravoso per il medico
Ma sicuramente
Non è più gravoso di quanto non sia gravoso per un magistrato dopo che ha emanato la sentenza redigere la motivazione in modo che tutti i cittadini dopo che è stato condannato il signor Rizzo la signora y
Possono leggendo la motivazione capire perché il magistrato sia orientato in un modo o nell'altro
Se il Parlamento avesse adottato esattamente questa queste indicazioni dal Comitato la legge sarebbe passata dopo una settimana perché
Su queste indicazioni c'era un consenso unanime nel Comitato tutte le componenti del Comitato da quelle più libertarie a quelle più tradizionalista e per capirci sono hanno dato il loro assenso a questa linea
Perché invece si continua a discutere in nel nella Commissione Senato dell'ASI nella Commissione sanità del serrato
Degli otto disegni di legge tutti apparentemente aventi per oggetto il testamento biologico e lo si riesce
A
A a omologare lì
Per la semplice ragione che sotto l'etichettatura del testamento biologico si vogliono attivare pratiche di ti prepararsi co
Andate via prendere questi disegni di legge e troverete in alcuni di questi non in tutti
L'affermazione secondo la quale il medico dovrebbe essere comunque vincolato a qualunque richiesta del paziente
Che palesemente a parte l'umiliazione per la deontologia la professionalità del medico che diventerebbe uno esecutore passivo e in una certa misura
Di ottuso di direttivi altrui ma è una maniera per introdurre l'eutanasia senza dirlo in maniera oblique surrettizia
Quindi tutto questo dibattito che attualmente si fa del Parlamento italiano avrebbe bisogno di essere bonificato è riportato a massima coerenza
Io so bene che ci sono persone che ritengono che l'eutanasia sia un diritto e che in generale ci sia un'assoluta disponibilità
Sulla nostra vita invito soltanto chi è di questo Pd ore ad essere coerente
Sì abbiamo il diritto di morire ma perché non dovremmo avere il diritto di vendere un nostro organo
Di renderci un rene come purtroppo illegalmente avviene in molti Paesi del mondo ma perché non avendo il diritto sebbene il diritto di morire ma perché non mi posso vendere il voto alle prossime elezioni
E sarebbe una cosa comodissima guadagnerà in un sacco di soldi eserciterà i un mio diritto perché il voto è una mia facoltà insindacabile del suo ruolo può rientrare e allora perché non posso commercializzarlo
Da giurista rispondo attenzione ci sono diritti indisponibili
E il concetto di indisponibilità dei diritti non riguarda soltanto la bioetica non posso per esempio disporre dei miei diritti di potestà sui miei figli
Non posso affidare il mio figlio ha la potestà di un'altra persona con un contratto di diritto privato non posso disporre delle mie prerogative coniugali
Non posso disporre del mio corpo dice da sempre il codice civile ed è per questo che la prostituzione non è punibile ma non è lecita
Non posso disporre della mia vita se manteniamo il principio per cui la vita è indisponibile
Non è che dobbiamo attivare orizzonti catastrofali repressivi allucinanti come volto ad molte volte vengono descritti
Il fatto che la vita non sia disponibile non significa che non si debba vede infinita pietà
Pertanto i casi estremi e che il diritto non debba fermarsi doverosamente prima di giudicare se passioni estreme lacerante da angosciose ma significa affermare la non disponibilità della vita
Mettere un paletto molto nitido
Contro quelle tendenze né Croff file di proceduralizzazione della fine della vita umana
Che si sono affermati in Olanda che si sono affermati in Belgio che in maniera meno nitida si sono affermati in altri Paesi europei
E che costituiscono a mio parere uno dei punti nevralgici del dibattito antropologico del nostro tempo grazie
Grazie al professor D'Agostino stato provocatoriamente interessante
Sicuramente la professoressa battaglia avrà il diritto il dovere e credo di di direi riprendere parola ma penseremo di fare in questo modo
Se apriamo il dibattito per un quarto d'ora venti minuti per raccogliere contributi o domande su queste tematiche
Autonomia autonomia come libertà di scelto come diceva possono Agostino dovere morale no oppure ci sono dei diritti indisponibili la vita dove si colloca al diritto alla vita in questo senso
E qui tante altre cose apriamo il dibattito e poi a chiusura cinque minuti il professor D'Agostino cinque notevole sopra taglia per conto della giornata
Chi vuole aprire
Dibattito
Domande Preve i contributi ancor più previe
La domanda
Richiamo Massimo Pelosi
Vi faccio la guardia medica
Allora
Una domanda suo perché quando noi medici non siamo in grado di curare nel senso di alleviare il dolore grave anche costantemente presente qualcuno di voi
Prende in considerazione la possibilità di togliere la vita
Forse togliere la vita fa acquisire salute
E la vita della persona che vuole essere in salute e non è la salute che può pretendere di essere tale senza la vita
Si fa il continuo
Parlo ci fa il contrario di un atto medico quando appunto si toglie la vita contro Silvio si va contro l'etica medica
Il medico si trasforma in un boia
Lungi dal medico verso un boia
Cioè ciò anche come stile di vita professionale
Altre domande
Ad possa rispondere ora processo battaglia
Anche
Ma
Questa domanda abbastanza sorprendente perché mi pare che sia emerso
E
Dico e sorprendente per me questa domanda perché emerso mi sembra dalla anche della mia esposizione
Che quando non si è in grado di curare ieri di cui all'IRE resta sempre l'imprescindibile dovere di prendersi cura
E credo che anche questo emerso delle vostre relazioni in cui opportunamente distinguevate due termini che ormai grazie al cielo sono entrati anche nel nostro lessi conchiudo Eccher ed è a tutti noi sappiamo che un conto è curare nel senso terapeutico
E un conto è prendersi cura nel senso proprio del farsi carico dell'umana sofferenza
Ecco io credo che questo sia assolutamente irrinunciabile non
Non vedo per quale motivo lei debba pensare a un medico boia dato che nei io ne tanto meno Francesco ma hai esigua il mente mi sento di dire insieme non non pensiamo a un ruolo del genere del medico anzi
A me viene in mente un bellissimo una bellissima epigrafi dello Stelvio dal periti
Che dice
Se sei malato io di Guarino se non potrò guarire Titti cure ero se non protocollati chi Consoli ero
Ecco io trovo che sia una straordinaria splendida epigrafe
Perché
In qualche modo è emerso anche da mosti del molti interventi oggi che voi avete fatto
Non così chiaramente il tema della consolazione ma certo il tema della condivisione la compassione e con la compassione io credo che sia una di quelle straordinarie virtù io sono molto partigiana di un'etica delle virtù
Che il medico debba recuperare perché credo che faccia parte di una sua
Forse antica missione e che oggi la medicina tecnologica non rende certamente inutile
Io credo che la compassione proprio nel senso in cui egli sta oltre le la la intendeva che significa
Capire la sofferenza dell'alto e capire che questa sofferenza spesso non è causata in alcun modo da una responsabilità non c'è una colta ma soprattutto l'asso Ferella la compressione nasce
Dal sentimento della propria vulnerabilità io mi potrei trovare nei tuoi panni allora io posso capire te io credo che questo sia un dovere imprescindibile
Del medico come di ogni uomo
Aveva chiesto la parola il dottor Raffaelli
Proprio perché non vuole fare
Proporre solo una questione
Di tipo procedurale in questi termini non vorrei confondere i processi di etica della cura
Che stamane avete visto mi hanno trovato bene schierato per un processo di etica e della cura il massimo della validità di presa in carico con passione
Da un processo dell'estetica della morte c'è quello che io chiedo come mai il dibattito sul né ulteriore sia DNA nell'ambito sanitari non in un altro ambito di professioni
C'è il processo di specificità di estetica c'è perché la morte deve essere dodici in quel processo
C'è questo voler continuare come se fosse un modello di cura anche il processo della morte
Ritengo come specificità anche non appartengo alla categoria quindi gran parte della difficoltà e porre nello stesso ambito di categoria i due termini chiaro due veri tue due valenze di natura diverso esteticamente
Si è rapidissimo perché l'ANCI però questo
Volevo chiedervi
Al di là cioè non è quando accadono ed ente importante in questo caso si parla di Terracina si cerca
Da parte di qualcuno di limitare il ragionamento ad un particolare
Vale a dire il caso pietoso si Porto il caso estremo eccetera
Volevo chiedere ma dietro al caso particolare qual è il pensiero qual è il disegno
Oggettivo che c'è il disegno è più grande cioè cosa rimanda il esempio o il caso particolare
Io come la sensazione che ci sia trecento così con una specie di pressione di un pensiero unico che voglia
Che soffia sull'Occidente che prende vari
Esempi di storie dal far comprendere qual è lo scenario dove si vuole portare la società l'Europa il nostro vivere civile
Quindi qual è il fine di tutto questo perché non è solamente ecco l'esaltazione dell'autonomia in questo caso sul diritto di morte ma va preso D'Agostino prima insomma se non l'ha accennato però per capire anche un po'meglio
Andando avanti con questo modo di concepire l'uomo e di concepire i rapporti fra gli uomini io come la sensazione che
Si ritorni un po'
A una annullamento del diritto
E al prevalere di una logica del più forte una volta c'era
Il più forte fisicamente o i gruppi più forti fisicamente che ci imponevano il diritto ha creato una difesa anche del Devole e creato un organo un'armonia una possibilità di vita diversamente solo chi ha la forza di imporre qualcosa
E decide poi di tutti gli altri ecco quindi un po'questo nessuno senza dilungarmi grazie
Qualcun altro
Se non c'è nessuno possiamo far rispondere affarismo calorico io non vorrei che nella risposta
Esprimessero loro pareri era entrambe relatori rispetto ai disegni di legge attualmente alla discussione
Solo sulla su un particolare se per voi opportuno a proposito testamento biologico alcuni disegni di legge lo prevedono inserire anche la il sospensione dell'idratazione ed erano pressione
Qual è il vostro parere in merito a questa possibilità che alcuni disegni di legge prevedono
Posso si volevo solo aggiungere una cosa andando dietro a questa domanda cioè più in generale
Qual è il limite delle cure proporzionate così cerchiamo di entrare
Nel merito che è quello della della vita quotidiana di chi deve lavorare in questo in questo ambiente credo che questo già ci potrebbe aiutare vivi
Nell'ambito di questo confronto così importante
Allora rispondo subito a questa domanda difficilissima qual è il limite delle cure proporzionate rispondo se volete in modo deludente non è la bioetica che lo possa avvenire è
Nella competenza
Che è nello stesso tempo scientifiche deontologica dei medici
Io come bioeticista penso che la Società debba essere rispettosa dei confronti dei medici e dalla loro autonomia professionale e morale
In questo senso il concetto di proporzionalità è in prima battuta un concetto medico
E soltanto in maniera molto derivata può essere di rilievo etico emeriti cista non lo sa quando la cura e proporzionata
Lo sa quando il medico attraverso il dialogo con lui gli sottopone il contesto della situazione e a volte il paziente può intervenire e anche dare il suo contributo al discorso del medico
Ma sicuramente io che non sono medico sono assolutamente convinto che sarebbe un atteggiamento darci si stico da parte mia andare da un medico e bacche tarlo e indurlo a concordare
Con me su un'ipotesi di proporzionalità delle cure
Che io mi posso essere costruito soltanto artificialmente attraverso parametri culturali del TUB del tutto astratti e non attraverso la vita letto del malato che è quella su cui si forma l'esperienza del medico
Secondo punto la domanda di prima era molto importante c'è un pensiero unico dietro a tutto questo è penso proprio di sì ma
Il discorso è veramente grande
Mi la sua domanda vi consente però di almeno tornare a riflettere su un altro punto
Questo pensiero unico suo giacente alla cultura contemporanea si manifesta il più delle volte attraverso le indebitamente l'azione di concetti e di valori
Faccio un esempio che ci interessa molto da vicino il tema del rifiuto delle prove
Il tema del rifiuto delle cure viene spesso a torto identificato nella prospettiva di una scelta per il suicidio e non è affatto vero
è ben possibile che una persona rifiutato le cure possa decidere
Responsabilmente consapevolmente di voler accelerare la propria morte non è detto che sia così e non abbiamo il diritto di considerare in questa chiave il rifiuto delle cure
Ci sono possibili atteggiamenti di rifiuto di cure che non hanno alcuna valenza uffici Daria ma per esempio ad una valenza mistica
Chi ama la musica saprà che ma dovrebbe faglia grandissimo musicista spagnolo temperamento mistico qualcuno potrebbe anche dire stravagante
Si presero polmonite a Buenos Aires e
In una prospettiva di affidamento alla volontà di Dio non si fece ricoverare in ospedale e morì di polmonite ma quello che è sicuro è che lui non voleva suicidarsi
Era semplicemente un atteggiamento psicologico di affidamento altri potrebbero dire alla natura altri potrebbero dire alla sorte al caso altre potrebbero dire addio allora stiamo molto io sono convinto
Che la nostra Costituzione porre come principio fondamentale il diritto di rifiutare le cure e che quindi reciprocamente tranne quelle eccezioni
Marginalissimo è che la stessa Costituzione prevede non si possa mai praticare una terapia coercitiva carico di un paziente
Ma nello stesso tempo sostengo che il divieto di praticare una terapia coercitiva a carico del paziente non equivalga al riconoscimento di un diritto al suicidio
Perlomeno c'è un salto logico tra l'una e l'altra cosa
E credo che
Posso fermarmi
Due parole sull'autonomia evidentemente il concetto è talmente complesso che non non intendevo neanche sfiorare lo però mi preme ricordare che giusto così perché canta e anche un grande pensatore della tradizione liberale
Che Cantet definisce l'uscita nel bellissimo saggio che cos'è l'illuminismo ecco lo dice
Usciamo dallo stato di minorità
Quindi noi usciamo dello stato di minorità quando ci riappropriamo
Della nostra libertà di pensare che la nostra libertà di scegliere i chiaramente incanti e questo è evidente nello
Lo insegno e in qualche modo lo condivido
C'è sempre ovvio questa l'idea del dell'uomo come legislatore
Che obbedisce alla legge che lui stesso si dà anche la legge della Regione
Diciamo che io declino in un senso si Magliano nel senso della legge individuale questa visione kantiana ma questo è un problema che riguardano i filosofi però lo volevo dire proprio perché
L'accusa di stravolgimento mi sembra un po'eccessiva
Volevo però ecco dico una cosa il pensiero unico io confesso che non so questo pensiero unico
Ci sono alcuni che ne parlano molto volentieri il mio mondo ripreso di vivere in una società in cui c'è un forte il pluralismo in poi ci sono una serie di pensieri pensieri spesso contraddittori conflittuali
Che vanno in direzioni molto diverso e questo devo dire che mi fa molto piacere
Possiamo essere attratti da questa idea del pensiero unico il possiamo anche
E farcene sedurre io confesso che non riesco bene a a identificare lo questo pensiero unico e soprattutto nella fattispecie non lo vedo perché qui sembra quasi che ci sia una sorta di supero mise non o per cui il PIL la libertà di scegliere dovrebbe essere una
Un diritto degli uni sugli altri del più deboli del più forte sul più debole una forma di rinnovato darwinismo sociale ma nulla di tutto questo scusate ma il testamento biologico riportiamo nelle sue giuste proporzioni
Al di là di quelle che non sono le mie volontà conciliative ma semplicemente un dato di fatto obiettivo il testamento biologico è semplicemente un documento che noi possiamo liberamente sottoscrivere uno in cui esprimiamo le nostre volontà non è minimamente pro eutanasia dico assolutamente previo nel testamento biologico posso dire che voglio essere curata oltre ogni limite ma allora perché noi dobbiamo gli usi inviarci posseduto ciò preoccuparci oltremisura dal fa atto che con il testamento biologico introduciamo l'eutanasia questo che io trovo che sia profondamente scorretto questo e disinformare il testamento biologico autorizzarci ASCO uno di noi a esercitare la sua libertà di scegliere io ho conosciuto Maran ti gravissimi affetti da distrofia muscolare progressiva che amano la vita è nelle condizioni estreme e il testamento viola circo garantirà al loro delibere al di là di ogni limite e altri invece come Weah IB che desideravano che si mettesse fine
Alle loro sofferenze
Che senso c'è un pensiero unico qua scusate
Ma
C'è invece il richiamo alla libertà ai alle responsabilità di ciascuno riportiamo le cose nella giusta proporzione per favore perché altrimenti davvero facciamo a non capirci
Quanto poi alla sua domanda io non ho difficoltà a dichiarare il perché è stato fatto anche in un documento del Comitato nazionale per la bioetica
C'è stato un divaricazione una maggioranza che ha parlato della idratazione e della nutrizione come di un atto
Come di e questa era la posizione sostenuta da Francesco D'Agostino come di una terapia di sostegno vitale
Anzi come una cura e e chi invece come me ritiene che sia un atto terapeutico e allora a questo punto essendo un atto terapeutico ciascuno di noi ha il diritto di decidere se volerlo non volerlo
E quindi in questo senso riconfermo la mia idea della libertà di scelta che dovrebbe
Riguardare anche questo punto quanto al tema della cura e dell'estetica beh io credo che l'etica ed estetica abbiano molti punti in comune
E che ci sia un senso della buona vita che vale dal punto di vista etico ed estetico e credo che occuparsi della propria morte
Sia faccia parte di quella cura disse
E di quella illude immondizia di qui e restò te le parlava
Che è una forma molto scientifico molto importante in cui di cui ci possiamo occupare anche
Della bella della nostra vita di come essa può essere buona e di come può essere condotta a compimento
Anche lasciando di noi una testimonianza che non sia stravolta che non ci faccia e che ci faccio ricordare come a noi piacerebbe essere ricordati
Mi sembra una controverse filosofica
Io credo che
Non possiamo chiudere questa giornata che abbiamo come ordine dei medici e fortemente voluto è stata ricchissima di contributi
Faticosa si credo sia stata faticosa però quindi io un grazie tanto voi che siete rimasti fino alla fine un gran un grande grazie che salutiamo con l'applauso i nostri due ultimi relatori alla prossima occasione