Intervista a Simone Baldelli sul dibattito alla Camera in merito al Decreto legge del ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani sulle liberalizzazioni e sull'iter di questo provvedimento

Simone Baldelli la Camera non ancora licenziato il disegno di legge recante proroga al decreto legge sulle liberalizzazioni come usa dire
Di accusa la maggioranza di fare ostruzionismo contro questa famosa lenzuolata del ministro Bersani voi diserta non è così
Al di là degli aspetti tra virgolette non folcloristici una certa neanche troppo belli della giornata di ieri sorvoliamo
Su quello successo in serata ma insomma e perché voi non condividete questo provvedimento che il governo presente come di liberalizzazioni e che cos'è che contro proponete soprattutto cos'è che in aula sta accadendo
Anzitutto in aula sta accadendo che l'opposizione insieme al governo e alla maggioranza rappresentata dal relatore Lulli sta discutendo il provvedimento quindi non c'è un ostruzionismo c'è una discussione di un provvedimento che è come dire provata dall'atteggiamento del relatore che in alcuni casi si è trovato ad accogliere la proposta di emendamenti che venivano dall'opposizione e che se non fossero state illustrate spiegate e motivate dai colleghi
Di opposizione non sarebbero probabilmente mai state accolte
O se la maggioranza avesse messo se il governo avesse messo la fiducia non si sarebbero nemmeno discusse quindi si sta andando avanti con un dibattito
Importante su un tema che dovrebbe coinvolgere tutti non è in realtà abbiamo visto nel primo decreto Bersani sbandierare le liberalizzazioni esalta introdurre una mentre una normativa fiscale
Molto più aspra dei controlli quasi alla Grande Fratello tributario
In questa occasione siamo in presenza comunque di un decreto quindi intanto si tratta di una normativa che è già in vigore
E che noi dobbiamo soltanto convertire
E in secondo luogo c'è quasi un paradosso cioè che la maggioranza ha tutto l'interesse in questo ramo del Parlamento a rallentare i tempi per fare arrivare al Senato questo decreto più in ritardo possibile
Non concedendo dunque al Senato
I tempi per fare ulteriori modifiche e per fare eventualmente ritornare qui un'altra volta il decreto proprio dieci per poter dire adesso possiamo che mettere la fiducia visto che ci mancava in dieci giorni quando Marte di aderire al provvedimento Palazzo Madama
Sarà tra virgolette per loro una scelta obbligata
Sì sostanzialmente si tratta di questo tant'è vero che ad esempio alla ripresa dei lavori ieri pomeriggio noi abbiamo tenuto i nostri colleghi fuori dall'aula per verificare se la maggioranza avesse il numero legale
In realtà la maggioranza è andata avanti per oltre tre quarti d'ora intervenendo sulle sugli emendamenti e sugli articoli che stavamo esaminando
Proprio perché evidentemente ci sono esigenze non solo di numero legale che hanno difficoltà a mantenere alta ma proprio perché hanno interesse anche loro a discutere in maniera approfondita il provvedimento qui
E a decidere in questa sede quali sono le modifiche eventualmente anche proposte dall'opposizione o anche da colleghi di maggioranza sono stati accolti anche emendamenti riformulati di colleghi di maggioranza per non andare a fare ulteriori modifiche al Senato magari sotto ricatto
Di uno o due senatori che minacciano di non votare il provvedimento e quindi
Impongono uno stravolgimento