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Rubrica
Commissione
09:30
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8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
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Buongiorno da Radio Radicale congelata Roberto Spagnoli alla microfono anche questo martedì mattina per l'appuntamento con il notiziario dall'Europa sudorientale
Oggi il Kosovo arriva finalmente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il Consiglio di sicurezza infatti proprio oggi dovrebbe cominciare a discutere farlo per la prima volta
Il piano elaborato dall'inviato speciale del Segretario generale dell'ONU per il Kosovo il capo negoziatore Martti Ahtisaari
Il piano come ormai è noto prevede una indipendenza del Kosovo sotto però una tutela internazionale una prospettiva rifiutata decisamente dalle autorità di Belgrado
Che la ritengono inaccettabile che ritengono inaccettabile che la Serbia possa rinunciare
Al il quindici per cento del proprio territorio anche se sono disposti a concedere una larga autonomia
Alla maggioranza albanese una prospettiva che poco gradita anche alla Russia
Tra i sostenitori invece del piano Ahtisaari ci sono decisamente gli Stati Uniti e anche l'Unione europea anche se al proprio interno poi ci sono valutazioni diverse
Secondo quanto è stato riferito nei giorni scorsi da varie fonti la riunione di oggi dovrebbe essere l'occasione per un primo confronto tra i quindici membri
Del Consiglio di sicurezza di questi lo ricordiamo cinque sono anche Paesi membri dell'Unione europea ci sono la Francia e la Gran Bretagna che come la Russia sono membri permanenti hanno diritto divieti e poi ci sono anche Belgio Italia Slovacchia
Tra invece i membri non permanenti
La la questione dunque della discussione sul piano Ahtisaari non dovrebbe dunque portare ovviamente ha una decisione né per il momento anche alla stesura del documento
Dovrebbero essere invece prese prese in considerazione alcune proposte in particolare la proposta russa di inviare una delegazione del Consiglio di sicurezza a Belgrado e nel Kosovo per una valutazione della situazione
Direttamente sul campo prima appunto di prendere le deliberazioni che dovranno delineare il future definitivo status della provincia
Attualmente serba province a maggioranza etnica
Albanese
L'Unione europea come dicevamo ufficialmente a favore del piano Ahtisaari e secondo quanto ha detto nei giorni scorsi al vertice informale di Brema il Ministro degli esteri tedesco Franco Walter Steinmeier che il presidente di turno dall'Unione europea l'Unione Europea punto dovrebbe difendere
Con una sola voce il piano Ahtisaari davanti alla all'ONU
Fare la discussione
La discussione però appunto proprio come dicevamo se visto al a Brema la discussione tra i vari partner europei Anna non ma messo in evidenza le divisioni che vengono giudicati piccole ma che pure ci sono
Tra i vari Stati membri Larry serve più più marcate verso l'ipotesi di un'indipendenza seppure sotto controllo internazionale del Kosovo
Avvengono in particolare dalla Spagna dalla Grecia e dalla Slovacchia decisamente favorevole invece la Gran Bretagna
L'Italia è favorevole giudica l'ipotesi dell'indipendenza come inevitabile ma nello stesso tempo da mesi ormai in particolare poi
Da quando c'è il Governo Prodi la Farnesina si sforza di ripetere in ogni sede che la Serbia non va a non va
Isolata che bisogna offrire una valida contropartita alla Serbia vuol dire in pratica un sicuro cammino di integrazione europea e per offrire appunto una sorta di contropartita alla perdita del Kosovo
La settimana scorsa anche il Parlamento europeo si è allineato nell'appoggio al piano Ahtisaari
E quindi alla posizione anche della presidenza di turno tedesca la versione finale del rapporto presentato dall'europarlamentare verde gli osta delle grandi che è stato approvato
Dalla Parlamento europeo di Bruxelles con quattrocentonovanta voti a favore ottanta contrario ottantasette astenuti e questo rapporto afferma che la sovranità
Sotto la vigilanza della comunità internazionale è l'alternativa migliore per la Provincia e auspica una risoluzione rapida del Consiglio di sicurezza
Delle Nazioni Unite
I il piano Ahtisaari nella non non cita mai la parola indipendenza anche se nel rapporto nella relazione che lo accompagna il capo negoziatore dell'ONU
Si parla di indipendenza come
Ipotesi inevitabile visto anche il fallimento dei negoziati di Vienna
Naturalmente come dicevamo ieri serbi non ne vogliono sentire parlare più o meno tutte le forze politiche serve anche i partiti democratici rifiutano l'ipotesi
Della dell'indipendenza sono conti disponibile a concedere una larga autonomia
Alla alla maggioranza albanese ma comunque all'interno dello Stato serbo
A in a ci sarà a New York in questi giorni anche il
Primo Ministro serbo uscente Vojislav Kostunica che cercherà di spiegare le posizioni di Belgrado
Alla Consiglio di così e di sicurezza ma avvenga hanno all'ONU sono attesi anche i l'arrivo anche darla i dei rappresentanti
Kosovari albanesi intanto dare da segnalare una presa di posizione politica una discesa in campo della Chiesa ortodossa serba l'arcivescovo serbo ortodosso ai fatti rivolto una pressante appello
Al sia la Russia ma anche alla Cina perché utilizzino il loro diritto di veto al Consiglio di sicurezza per bloccare il Piano attizzare in
Apparentemente preoccupato da un'espressione esplosione che si è verificata la lo scorso fine settimana vicino alla allo storico Monastero di decani ricordiamo che il per che il Kosovo è considerato dai serbi
La culla della loro del loro sentimento nazionale ma anche della della loro del della loro religiosità
Ecco apparentemente preoccupato da questa esplosione che peraltro non ha creato nessun
Danno al monastero che dichiarata l'UNESCO parlando l'umanità l'arcivescovo serbo ortodosso ha dichiarato all'agenzia di stampa serba Tani un perché la Russia il più grande Paese cristiano ma anche la Cina
Debbono usare il loro diritto di veto per prevenire un crimine contro il popolo serbo i russi possono aiutare enormemente i serbi con i loro niet al Consiglio di sicurezza ha detto l'arcivescovo
Questa presa di posizione non è nuovo ovviamente la Chiesa serba che lo Stato sta serva sempre avuto un ruolo politico purtroppo anche nel periodo delle era Milosevic purtroppo avuto ruolo anche nelle determinare o quanto meno nel non
Cercare di fermare le lei guerra jugoslava degli anni Novanta l'imperialismo di Milosevic share fatto anche il nome ovviamente con un uso strumentale anche il nome
Della del PAS lavis MO ortodosso ora che la Chiesa ortodossa serba entri pesantemente in campo in mente si deve discutere del futuro del Kosovo certo nonna
Contribuisce a rassegna rasserenare gli animi proprio in Kosovo dove le tensioni sono sempre
Fortissime sono tenuti a bada come si sa solamente dalla massiccia presenza della missione internazionale che comprende anche una contingente militare la KFOR Ra
C'è da dire però che diverse alcuni analisti serbi non pensano che la Russia utilizzare al diritto di veto il corrispondente estero del giornale
Serbo politica Bosco Iazzi ci e lo storico cedo miranti c'è nei giorni scorsi hanno infatti si sono detti convinti che la Russia non utilizzerà sul diritto di veto al Consiglio di sicurezza per bloccare il piano Ahtisaari Iazzi ce ha anche sostenuto che l'offensiva diplomatica della Serbia è partita troppo tardi
E probabilmente si ridurrà ad un tentativo di Kostunica di cercare di obbligare Mosca ad usare il veto mentre la diplomazia russa ha detto che è troppo presto ancora per parlare di questo su questo anche l'altro nei giorni scorsi
Non ha dato dichiara indicazioni su quello che sarà l'atteggiamento l'atteggiamento Russo limitandosi a un appoggio di massima alla posizione serba
Secondo sempre gli ACSI dice
Ci si può aspettare che la Russia insista sul fatto che una decisione finale sul Kosovo da parte del Consiglio di sicurezza si è rinviata al prossimo autunno dopo il vertice dei G otto
Anticipo che se c'è la mediate da parte sua si è detto convinto che la Russia non porrà il veto al piano Ahtisaari perché esso non è una priorità in campo internazionale
Il super negoziatore dell'ONU per i per il Kosovo però non riuscirà assolutamente a risolvere il problema della Provincia con il Piano Daloui proposto questo almeno
Ha detto il ministro della detto proprio nei giorni scorsi il Ministro degli esteri Lavrov va citato dall'agenzia Interfax
La prova ha ripetuto una volta di più che il problema non può essere risolto senza tenere conto dell'opinione delle due parti in conflitto Belgrado e Pristina
Intanto però l'Unione europea si prepara ad assumere una di grande responsabilità nel futuro del Kosovo
Il rappresentante europeo per la politica estera Javier Solana e il Commissario all'allargamento all'Iran
Durante hanno illustrato ai ministri degli esteri che si sono riuniti a Brema venerdì e sabato un documento sul ruolo che appunto l'Unione Europea avrà in Kosovo
Dopo la definizione dello status finale della Provincia un non documento che riguarda gli aspetti dosi logistici e finanziari macchie fa anche appello all'unità europea
Il documento presentato da Solana ed Arena si basa infatti sulla premessa che il Kosovo
Sarà principalmente principalmente una responsabilità europea e per questo lancia anche un appello preciso hai gli Stati membri dell'Unione a raggiungere una posizione di unità sul futuro della Provincia perché solo un Unione Europea unità
Che insieme ai partner metta il suo peso collettivo a sostegno del del piano Ahtisaari può portare il processo a una conclusione tempestive positiva e il documento di Solana di realtà presente anche il rischio di instabilità che c'è nel Kosovo
A rischio del caos che potrebbe scaturire prima di tutto da una non decisione sul Kosovo ma ma nel documento si avverte anche dei pericoli legati al periodo di transizione
A quei centoventi giorni acquei quattro mesi previsti dal piano Ahtisaari tra la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU e la effettiva entrata in vigore
Nel dell'indipendenza sotto tutela del Kosovo
Ieri intanto il Segretario generale della NATO e il Consiglio atlantico si sono recati proprio in Kosovo per una serie di incontri con i dirigenti politici albanesi kosovari
Il Segretario generale devo Scheffer ai membri del Consiglio hanno avuto anche incontri con il premier a D'Incecco con il Presidente del Parlamento col Berisha e anche con i leader dell'opposizione delle mi albanese Hashim Thaci Everton su ROI
Poiché il ivi rappresentati della NATO hanno avuto un colloquio con l'amministratore dell'ONU della Provincia io a chi ma recare e con il comandante della forza multinazionale di pace la che i fora
Il generale Roland carattere e hanno incontrato anche rappresentanti della alla minoranza serba
E dal Kosovo passiamo un'altra area dei Balcani che presenta non pochi problemi vale a dire la Bosnia Erzegovina dove però in un momento in cui si registrano forti tensioni interetniche tra le comunità che formano il Paese
Si registra anche un fatto positivo
Il Parlamento della Repubblica se Rosca infatti la vale a dire l'entità serba della Bosnia adottato una dichiarazione di impegni per una organizzazione democratica per un futuro europeo della Bosnia Erzegovina
La decisione viene dopo che la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia qualche settimana fa come probabilmente ricorderete
A aveva sentenziato che la Serbia non era direttamente responsabile nel massacro di Srebrenica dove almeno ottomila musulmani
Furono trucidati dalle forze salvo bosniaca nel luglio del mille novecentonovantacinque anche se diceva la Corte di Giustizia dell'Aia la Serbia non aveva fatto nulla per impedire l'eccidio
Nei giorni scorsi esponenti della comunità bosniaca vale a dire la comunità
A voi e a Como suonano avevano ospitato lo scioglimento della Repubblica Srpska causa del fatto che a una una formazione una istituzione
Nata da un genocidio e nei giorni scorsi la popolazione di Srebrenica aveva chiesto di separarsi dalla Repubblica Sir ska dove si trova appunto un territorio per unirsi alla Federazione croato musulmana
Mentre nella Repubblica Srpska c'è chi chiede né più né meno che la secessione dalla Bosnia Erzegovina
Veniamo adesso anche a un altro questione delicata per quanto riguarda l'Unione entrata riguarda l'Europa sudorientale vale a dire i rapporti tra Turchia
E Armenia c'è di mezzo come sapete la questione del riconoscimento del genocidio degli armeni del mille novecentoquindici qualcosa sembra muoversi in Turchia su questa delicata questione a livello ufficiale
I segnali ci sono alcuni segnali positivi come per esempio Lili inaugurazione avvenuta giovedì scorso della Chiesa sull'isola sul lago di Vanna la Chiesa armena
Nell'est della Turchia che è stata inaugurata dopo uno restauro una chiesa che un luogo molto importante per
La gli armeni
Là c'era e c'è stata una cerimonia ufficiale con il Ministro della cultura turco Coccia che era accompagnato dal patriarca armeno di Istanbul e da una delegazione di alcune decine di membri delle istituzioni tornarmene proveniente punto d'allarme tra cui il ministro punto della cultura armena nel suo discorso il Ministro Turco ha sottolineato di tenere particolarmente alla riapertura della della Chiesa sull'isola
Sul lago di Vanna perché testimonia delle diverse culture tradizioni presente in Turchia parole carica punto di significato se si pensa che sono riferite alla cultura armena
Tra l'altro Vanna si trova nell'est del Paese ed è una delle località dove si consumò con maggiore violenza la lotta tra turche Armeni quelle che appunto gli armeni
E la comunità internazionale considera un genocidio mentre la Turchia dice che non si trattò di uno piano pre organizzato predeterminato di distruzione dei turchi ma delle conseguenze della dei duri scontri
Tra turchi e Armeni
La presenza di una delegazione ufficiale armena la cerimonia e l'importanza che il Governo turco dal prendo anche il premier dove hanno voluto dare all'inaugurazione
Della Chiesa fa sperare appunto che si tratti di un primo tentativo di riconciliazione fra le due nazioni che sono di intese e dalla visto che i cui rapporti sono tesi anche per la questione del Nagorno Karabakh ora arriva anche la notizia che uno dei
Che l'Armenia restaura era una moschea sul suo territorio anche se non è ancora chiaro se si tratterà di quella della capitale ieri vana o di un'altra la notizia è stata data ieri con grande enfasi dal quotidiano turco Miglietta
E la fonte sarebbe lo stesso Ministro della cultura armeno Coccia dopo l'inaugurazione appunto nella chiesa della Chiesa sul lago di Vanna
Stando a quanto scriveva ieri mille yet è un primo contratto da un primo contatto tra il Ministro della cultura turco il suo collega armeno si era già verificato nel settembre
Del due mila e cinque a chiede proprio in in quell'occasione i due titolari
I due ministri avevano posto le basi per questo gesto bilaterale che sembra punto preludere a un miglioramento delle relazioni diplomatiche fra Turchia e Armenia
E chiudiamo con una notizia di economia che riguarda sì l'Europa sudorientale ma anche il nostro Paese infatti i rappresentanti di Croazia Italia Romania Serbia Slovenia firmano oggi a Zagabria una dichiarazione ministeriale
Per la la costruzione dell'oleodotto paneuropeo
La la firma avverrà nel corso di una
La Conferenza internazionale sull'energia organizzato dalla Croazia che è presidente di turno
Del processo di cooperazione dell'Europa sudorientale
Voglio dotto regolerà la fornitura di greggio per il mercato europeo dalla Regione del Mar Caspio con una conduttura che partendo dal porto romeno di Costanza giungerà fino alla linea transalpina vicino a Trieste
La struttura servirà anche si spera a far diminuire il traffico di petroliere nell'Adriatico oleodotto sarà lungo in tutto o quasi mille novecento chilometri e il costo totale stimato tra i due miliardi e mezzo di dollari e quattro miliardi di dollari
Con questa notizia termina il notiziario dell'Europa sud orientale dall'Europa del sud-est l'appuntamento è per martedì prossimo come sempre in tono alle sette del mattino
Naturalmente vi ricordiamo anche l'appuntamento del del sabato sera intorno alle ventidue e quarantacinque con passaggio a sud-est dove
Approfondiamo con una maggiore respiro i temi legati alla realtà politica dell'Europa sudorientale
Grazie per l'ascolto una saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata un buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale
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