L'intervista è stata registrata domenica 28 giugno 1987 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Giustizia, Mafia, Sicilia.
La registrazione audio ha una durata di 40 minuti.
Rubrica
09:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
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magistrato
Allora siamo qui al nella sala stampa dell'hotel Torre di Palermo sono appena finiti i lavori del convegno patrocinato dalla Fondazione costa il magistrato di Palermo ci
Solo dalla mafia
Il convegno che si intitola ufficialmente sul scenari della Sicilia
Il due ne
Abbiamo con noi voi il membro del Consiglio superiore della magistratura
Che
E gli ascoltatori di radio radicale già conoscono
Consigliere Geraci e cerchiamo di trarre insieme a lui un bilancio dei lavori del convegno
Io comincerei con sentire comincerei con col chiedere al Consigliere Geraci due cose intanto sceglie possibile una breve sintesi del suo personale contributo del suo intervento al convegno e poi un suo giudizio una sua considerazione
Generale sui lavori
Prego
Ma io preferirei comincia questo un una domanda perché mi pare che le siano emersi davvero
Una serie di riflessioni molto interessanti
Perché taluna di queste anche nuove perché molte delle cose cioè che sono state dette le sapevamo ce lo siamo ripetuti fino alla noia
Cioè il fatto per esempio che why a identificare il momento giudiziario come l'unico momento in cui si può affrontare un problema così grave compra so come quello dalla mafia per risolverlo e però sono anche emerse soprattutto nell'intervento operativo in magistrati dei poliziotti che si occupano ex professo della repressione del fenomeno chiuso anche degli spunti concreti per esempio quello dalla creazione sorta di Intelligence investigativa che poi mi pare essere lo strumento concreto migliore per potere affrancare il ruolo del giudice da cui la che è stata definita da più parti una dilatazione che rischia di diventare Abel norme
E che può anche costituire un rischio se non correttamente intesa di un'alterazione nel corretto equilibrio tra i poteri dello Stato
Il giudiziario in particolare e l'esecutivo sul quale è stato ribadito con forza Caravà in maniera principale la responsabilità di affrontare la politica della sicurezza questo in particolare emerso nel l'intervento del l'altro mio collega il professore fisico
Quindi non soltanto una ricognizione di cose invece l'avvio di cose già sentite ma anche una proposizione il termine veramente prospettici e di hip hop tesi della società del due mila insieme ad una pretesa che potrebbe sembrare Audace qui invece a me pare fonda su tutta una serie di sintomi nuovi che vanno emergendo e che sinteticamente riassumo in quella speranza in quella previsione formulata all'inizio da padre Sorge
Il quale e dice come non è una maledizione invincibile la mafia ma intravede già nella presenza della realtà attuale tutta una serie di stimoli una serie di prese di coscienza una serie di Cam via menti di stile di registri di vita privata e anche pubblica che possono davvero superare se correttamente interpretati adeguatamente sviluppare ti moduli di sviluppo che taluno invece pretendeva sino a ieri ancorati inesorabilmente alla mafia e alla mentalità mafiosa
Per quanto riguarda il mio particolare intervento ovviamente centrato
Sull'aspetto giudiziario era questa soltanto la testimonianza che io ero in ogni caso abilitato a dare
Ecco mi pare importante che siano s'dati ripresi in un convegno a tutta una serie di passaggi
Che sono stati oggetto di attenzione in questi gli ultimi mesi o in questi ultimi tempi di dibattito politico e culturale e istituzionale sull'intervento dell'antimafia
In particolare mi pare che sia stato con con un messaggio secondo me molto importante molto centrale
E cioè che quello giudiziario è soltanto un momento per quanto importante ed essenziale alla lotta alla mafia e che tuttavia bisogna resistere alla tentazione di snaturare il momento giudiziario stesso ancorché questa tentazione dovesse nascere potesse nascere da uno tentativo che io ho definito velleitario se pur generoso di volere darsi carico il magistrato l'ordine giudiziario da solo di un problema così grave e complessa laddove proprio la complessità e la gravità del problema evoca e chiama in causa come bene ha detto non è Vaccarella a conclusione del convegno
Tutta una serie di altre realtà tutti i pezzi dello scacchiere della società e dello stato
Taluni pezzi della quale società del quale è stato sono già mobilitati come l'esperienza siciliana nel mondo della chiesa dei giovani della scuola di certe realtà politiche imprenditoriali ha dimostrato di volere fare e allora
Per scendere ancora di più nel concreto la riflessione non poteva perché andare a quelle che sono state le modalità di espressione dell'attività giudiziaria
è venuta quindi fuori la richiesta forte di un nuovo codice di procedura penale che Possa costituire sicuro antidoto contro certe tenta Toni totalizzanti dell'operato della magistratura
E cioè quel codici che spezza la fase della investigazione più squisitamente poliziesca rispetto alla fase giurisdizionale che deve assicurare di nuovo un recupero d'la centralità del giudice assicurando il giudice la supposizione di garante dei diritti perché queste e una richiesta forte così come forte la richiesta di con tra stare la criminalità organizzata di tipo mafioso è venuta una riflessione che non poteva essere eluso ovviamente sul tema dei maxi processi sì
E per quanto mi concerne
Io ho suggerito come si può semmai insistere sulla maxi inchiesta ma incerto sul maxi dibattimento sul maxi giudizio perché la natura i relitti mittenti i propri del maxi giudizio male si adattano
Ad un'esigenza che è fondamentale che prevista nella nostra carta costituzionale dell'articolo ventisette là dove prescrive che le responsabilità siano personali individuali che vengano accertate come tali e io credo che una folla di dive se centinaia di imputati male si presti a scandagliare in profondità la posizione di ciascuno con dei rischi che certamente alla coscienza e la maturità democratica del Paese non non potrebbero sopportarla è venuta anche dal
L'accenno al tema dei pentiti un tema dei pentiti che è stato affrontato io credo in maniera corretta cioè no
Invocando insistendo molto martellante o sull'esigenza di una gestione professionale per così dire di questi dichiaranti
I quali sono utili se correttamente utilizzati se non precipitosamente inseguiti o addirittura stimolanti in maniera improvvida nelle loro dichiarazioni
E i fatti processuali intanto dimostrano che se questa condizione verrà realizzata forse la ferrea un tempo legge dell'omertà sarà destinata rimanere scalfita riguardasse io sono d'accordo con il giudizio positivo del Consigliere Geraci su tutti i temi e gli interventi e le relazioni e si sono sviluppate in questo convegno
Soprattutto dal pool Todi vista anche lui delineato quello dei dei problemi della repressione i problemi giurisdizionale ci è stato tra gli altri un intervento
Detto molto bene
Del giudice Falcone su questi temi il giudice Falcone ha fatto praticamente un difesa convinta d'ufficio
Del di ciò che e è stato fatto potuto fare finora resta secondo me un dissenso notevole che quello poiché accompagnato la la polemica di questi anni mi e la questione dei maxi processi e l'utilizzazione dei pentiti nel Complesso direi che queste cose sono la coscienza e popolare intellettuale il via di superamento
Tant'è vero che non c'è stata e forse l'intervento del giudice Falcone ne avrebbe potuto dare l'occasione ma non c'è stata polemiche su questo punto ora ritengo più
Difficile formulare un giudizio dato che qui si trattava appunto divisi
Ignari di scenari sull'aspetto più propriamente politico di questi problemi
Cambierà strada affidato una specie di intervento dal titolo piuttosto
O problematico di mafia domani
Io mi sono tenuto strettamente sul terreno politico
Ci sono stati interventi di esponenti politici da quelli di Chamot più di
Più di facciata di più istituzionali del presidente della regione del sindaco di Palermo a quelli di vari esponenti politici come
L'ex ministro Vizzini come l'onorevole Mattarella come onorevole pur nel
E direi che su questo punto il convegno nonne arrivato a è rimasto un po'più indietro rispetta
Do alla definizione di tutti gli altri problemi ed è secondo me è l'interrogativo che maggiormente rimane aperto
Qui è stata fatta in verità da molte parti una distinzione su o gli aspetti giganteschi che ha assunto ormai il crimine organizzato in Sicilia in Italia
Nel mondo
Le nuove attività
In cui Filippine per su cui il crimine organizzato si sono indirizzati e quello che concede concettualmente e storicamente è stata il il problema mafioso in particolare in Sicilia
Su questo punto direi che mentre sono in corso i processi per comunque li si voglia giudicare
Sulla sulla criminalità organizzata un un processo un processo in senso lato nel senso bende
Del CIPE che intendeva Pasolini su quello che è stato il fenomeno mafioso inteso in senso stretto cioè
Non solo il crimine non solo speculazione non solo gli affari non solo il sangue ma il rapporto tra la mafia e la politica in generale sì più in particolare tre quella par con la riforma di mafia che c'è stata nel dopoguerra dal dal momento dello sbarco degli americani diciamo una decina d'anni fa in Sicilia questo problema è rimasto piuttosto sono spesso ed è secondo me finirà per essere il problema centrale dei prossimi anni senza l'esame il processo del quale è molto difficile prevedere gli scenari del due mila
In Sicilia perché poi alla fine tutte le scelte che dovranno essere operate anche sul piano giuridico
Normale sul piano economico sul piano repressivo sono sempre ricondotte a scelte politiche
Una cosa è se queste scelte politiche avverranno in un contesto in cui il vecchio rapporto tra mafia e politica non ci sarà più
Non si potrà più parlare di mafia politica o se si preferisce di mafiosità della politica è una cosa invece se questo rapporto è questo fenomeno che per ora e lacerato e lacerato
Che per ora le più che affievolito interrotto questo francamente nessuno nonostante le più recenti polemiche hanno proceduto questo convegno può seriamente dice che a Palermo e in Sicilia ci sia una congiunzioni un intreccio tra mafia e politica quale quello che ha attraversato un certo periodo storico
Non c'è però al posto di questo intreccio e di questo rapporto non c'è
Non si è realizza la crisi non ancora sfociato in un nuovo equilibrio politico in un nuovo equilibrio di poteri basta pensare che il principale partito
Che qui è stato addirittura molto più maggioritario in questi anni che nel Paese la democrazia e rischiare e da tre o quattro anni in regime commissariale basti pensare che le stesse alleanze ed equilibri di potere sono continuamente in discussione basta che pensare che mi pare che c'è contemporaneamente crisi mi corregga lega siciliano al Comune alla Provincia e alla Regione di Palermo per capire che su questo terreno
Non possiamo dirci tranquillo mentre io direi a parte tutti i problemi che il resto non la droga e la criminalità alle cosche come si voglia giudicare lo stadio della repressione direi che e certamente non si è riprodotto dopo la carneficina dopo la crisi politica della dirigenza della classe politica siciliana degli anni settanta e la carneficina che ne è seguito e non si è riprodotto io direi credo che il Consigliere Geraci sia commi
Sono stati certamente sostituiti a alla testa delle famiglie delle cosche i capi mafiosi ma non sono stati sostituiti nel ruolo di contiguità e di raccordo con la classe politica sono stati certamente c'è stato certamente un ricambio un rinnovamento o o anche noi un rinnovamento della classe Ida locale ma certamente non si può parlare oggi di esponenti politici chiacchierati come per il passato
Che cosa c'è al posto di questo è in questa fase ancora di transizione è su questo che io mi sono particolarmente soffermato c'è la cosiddetta antimafia che è un fenomeno rassicurante da un certo punto di vista e preoccupante da un altro
Rassicurante perché questo moltiplicarsi
Delle della coscienza della lotta alla mafia in un in una terra in cui ancora pochi anni fa
Si negava da parte di personalità importanti resistenza stesso della mafia e in un Paese e in cui per fare la Prima Commissione antimafia ci fu bisogno di una grande lotta direi che ce n'è anche stanotte Kore di antimafia
In parlamento al Consiglio della magistratura alla regione a parte diciamo le antimafie non ufficiali non come strutture con l'antimafia il cardinale l'Antimafia di gesuitico antimafia sì forse fanno anche un po'di confusione ma direi che si è delineata soprattutto negli ultimi tempi e credo che sia singoli significativo a questo riguardo la polemiche dice sta ad alcuni mesi fa
Sarà principale intellettuale civile italiano vivente Leonardo Sciascia e uno di questi tanti coordinamenti o comitati antimafia si è delineata una vocazione politica dell'antimafia che sub specie della lotta alla mafia pone quasi una candidatura in Sicilia trasversalmente ai partiti al ruolo politico che la mafia ha avuto negli anni più gravi
Questo effettivamente è una cosa estremamente singolare ed è una cosa abbastanza preoccupante che si sta verificando io ho detto nel mio intervento naturalmente
Lei sintesi di questo sintesi retorica di questo tipo sono necessariamente parziale ma ho detto
L'antimafia negli ultimi tempi sembra quasi la versione siciliana della partitocrazia o se si preferisce del compromesso storico
E certe dichiarazione per esempio autorevoli come quelle dei Gesuiti e di padre Sorgi tre e post elettorali quasi la benedicono in questo senso questo sarebbe molto grave secondo me
Perché se
Di
Perché
Necessarie venti in sintesi ma sì c'è
La minaccia in Italia e in Sicilia e naturalmente di una di qualcosa che possa raccogliere le eredità politica della mafia questa è nella partitocrazia della degenerazione del sistema democratico in fondo la mafia ecco se e cos'è stata politicamente
Si è inserita nelle classi dirigenti locali
Espandendosi poi e attraversando le trasversalmente
Da parte di Lucrezia sta bloccando il sistema politico sistema democratico italiane che poi in definitiva il problema è sempre quello tutte le leggi tutte le repressioni
Tutti gli interventi sono interessanti più o meno legittimi più o meno discutibili ma si spegne il fenomeno gli effetti deleteri e devastanti socialmente politicamente del fenomeno criminale soltanto quando circola la democrazia e la libertà nessuno si sogna e pensa di pensare che in grande diamo grazie come quella americana sparisca definitivo si è annullato si azzerato anche nel due mila e dopo il racket la droga eccetera ma la differenza quale appunto
Che anche organizzazioni criminali
Molto più agguerrite molto più agguerrite molto più estese di quelle
Per fortuna almeno quello di quelle che allignano in Sicily
Sono state sempre contenute in una specie di ghetto in un in termini di che si possono dire tra virgolette fisiologiche cioè sopportabili dalla società ed eri Jimi Luca
Non hanno mai inquinato strati sociali vastissime soprattutto non hanno mai inquinato seriamente le classi dirigenti locali
La partitocrazia sub specie di questi tentativi antimafia sui generis minacce in Sicilia di inquinare
In questo processo di rinnovamento delle classi dirigenti locali di far confusione di inquinare il blog come la mafia negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta ha inquinato la classe dirigente locale questo mi pare il problema che è rimasto più ho aperto dopo il dibattito di questi giorni e questo mi sembra il problema su cui si dovrà presto tornare e a Palermo e a Roma
No
No io volevo dire un paio di cose che traggo troppo Rodari gli interventi dall'intervento fatto adesso dal senatore anni
Intanto
Un compiacimento personale e professionale cioè il fatto che adesso si dia come
Un approdo sconta
La inesistenza del terzo livello perlomeno nel termine proprio letterale della parola cita l'esistenza di uno stadio che gerarchicamente sovraordinato rispetto allo strutturarsi militare e animato da politici e da gente insospettabile potesse dare in chiave immediatamente poi traducibile nella realtà operativa degli input degli ordini
Che portassero alle gravi devianza del fenomeno mafioso ecco mi pare che questo
Mi consenta di dire che lo abbiamo intravisto nella requisitoria dell'odierno maxiprocesso con un notevole anticipo rispetto all'approdo cui dopo due anni arrivata alla elaborazione politica e culturale sul tema
Mi ricordo ancora le polemiche che nacquero sul termine di continuità che introducemmo proprio nella requisitoria per dire come c'era tutta una serie di fatti che certamente non potevano assumere un rilievo sul piano squisitamente immediatamente giudiziario e che semmai andavano studiati dal politico dallo storico dal sociologo dall'attento osservatore delle cose il costume ma guai a mischiare le con la rileva Enza e con uno la realizzazione di categorie giuridiche penalmente rilevanti perché questo a un certo punto è stato il rischio cioè di poter confondere di criminalizzare comportamenti
Che se perverso rilievo avevano soltanto un punto di vista sociale da un punto di vista politico ma non certamente e mai da un punto di vista giudiziario vini il fatto intanto che il senatore non si dica appunto spezzato e inesistente oggi perlomeno nei termini in cui lo vera nel passato l'intreccio tra la macchina politica mi conforta e mi consente di poter coltivare questo mio piccolo moto di presunzione
Per l'anticipazione con cui vedemmo e focalizzando determinate cose
Mi pare poi che sia estremamente utile nella crudezza con cui pone questo tema ma io credo che proprio la funzione dell'uomo di cultura l'autenticità di questi dibattiti nasca proprio dalla provocatorietà anche di certe domande iper estraendo interessante il tema sull'antimafia
E anche lì posso dire che io mi accosto con una concezione laica per così dire niente affatto chierica da magistrato al problema perché già alla vigilia del maxiprocesso in una serie di interventi fatti
Dicemmo da più parti in particolare che bisognava potersi interrogare sulla mafia sull'antimafia su certe modalità di espressione anche questo impegno antimafia senza corre il rischio di essere fraintesi o di essere demonizzati nel momento in cui si fossero formulate delle ipotesi o comunque delle riflessioni che non andavano
Per così dire al passo con quella che era la opinione culturale prevalente e egemoniche addirittura a quel tempo
Per cui io credo che sia lo dico con estrema sincerità estremamente utile e produttiva la polemica che è nata innescata da Sciascia che essendo siciliano oltre che quelle formidabili uomo di culto perché credo che Pardi anche con cognizione di causa perché la vissuto vorrà dire la respirata la davvero percepita annusata metabolizzata livello fattivo non soltanto culturale la mafia mi pare che sia estremamente utile il dibattito che è nato proprio per e dire a che cosa può portare certo eccesso e certo tambureggiante sullo fronte dell'antimafia ma io sono quindi grato Sciascia per la polemica che è nata anche se con altrettanta sincerità ho ho sempre detto che secondo me poneva un problema reale seri un per ora che era utile che cominciasse a affiorare nella riflessione pone della gente del paese con degli esempi però che non mi pare con i più appropriati questo è l'unica critica è l'unica per così dire distonia che io ho colto rispetto a Sciascia nella proposizione del problema
Perché invece mi pare che ci possono essere tutta una serie di passaggi una serie di esempi i quali testimonino proprio della importanza e della serietà dell'argomento ecco bisogna evitare come ieri era difficile poter addirittura pronunciare la parola mafia come ieri era difficile potere avviare dei dibattiti politici o delle pratiche amministrative che fossero davvero avulse da contesti di mafia senza corre dei rischi davvero seri e davvero gravi Silvio neanche guardarsi in questo movimento a pendolo che caratterizza la nostra società anche sul versante antimafia da talaltra di eccessi
Che possono anche rischiare di diventare rituali e perciò non credibili io a un certo punto di questo tamburo Giare dell'antimafia di questo proliferare dell'inizio dire antimafia non soltanto a livello istituzionale con le varie commissioni di cui parlava Iannuzzi ma con i vari comitati con le varie tavole rotonde con le varie presenze con le varie fiaccolate
Colsi un rischio ricordo proprio espressi non quella di una delle tante venute dall'Antimafia parlamentare qui in Sicilia cioè il rischio che e
Serpeggia se si insinua asse in questo fenomeno in questo moto di acquisisce consapevolezza che era certamente apprezzabile quella terribile logica gattopardesca che sempre incombente che è sempre in agguato qui in Sicilia
E che rischiasse di svuotare dall'interno e di screditare la quindi anche una cosa così seria importante qual era l'antimafia cioè quando a un certo punto non a tavola rotonda organizzata nel paese di un certo
Di una certa platea si vedeva aprì a tavola rotonda al personaggio il quale sino ad ieri era proprio il centro di determinate tensioni determinate chiacchiere e poi lo si vedeva magari forte della sua autorità istituzionale inaugurare quella tavola rotonda o quel convegno così creava con certezza sorto convinzione dalla gente che quelle chiacchiere che poi chiacchiere non erano o quella consapevolezza aveva che non eravamo più di fronte ad una manifestazione serie consapevole ma che rischiava di scadere nel rituale perciò di perdere credibilità
E quindi il rischio ecco di potere coltivare da un lato questa acquisita consapevolezza senza però inflazionare me senza tuttavia farle perdere credibilità e autenticità e un rischio che è stato io credo esorcizzato proprio prese di coscienza della presa di posizione Sciascia perché in effetti qualche manifestazione qualche passaggio ha potuto anche a un certo punto fare pensare all'esistenza di una ritualità dell'antimafia e sotto questo
Così rettamente inteso anche di una sorta di nuovo professionismo dell'antimafia qui dicevo io non ho condiviso e non condivido tuttavia anche per la conoscenza che in uno di quegli esempi fatti proprio gli esempi Facco lasciarci
Se questi volevano essere soltanto l'occasione ecco diciamo così per alimentare un dibattito in pare invece che questo a una sua serietà un suo spessore e
Una sua credibilità che vale la pena di essere approfondita tutta quanta soprattutto in chiave prospettica per evitare ecco rituali ismi all'incontrario
D'accordo volevo
Completare per il Consigliere Geraci il il concetto che ho tentato di descrivere l'intervento dire fino alle ultime conseguenze che sono state come dice consigliere Gerace anche queste o un po'provocatoria e lì c'era stato via anche da parte di padre Sorgi c'è sempre un po'e nel credo nella massima buona fede da parte di tutti sempre sub specie a Lotta alla mafia l'appello all'unità
Che è sacrosanto se si intende come unità di intenti a unità di impegno civile diventa preoccupante se si intende addirittura a livello istituzionale di partito e di governo con me l'appello all'unità politica
Cioè al compromesso politico perché di questo si tratta perché ripeto anche la lotta alla criminalità è un problema di scelte
E le scelte sono serie quando sono fatte in maniera fino in fondo in maniera coerente e scelte di vita perché ciascuno di noi ciascuno dei competenti ciascuno degli addetti ai lavori alle sue proposte da fare nella lotta alla mafia alle sue leggi da proporre
E ciascuno ha diritto di confrontarsi con gli altri e poi al momento delle scelte c'è la maggioranza che sceglie una strada né porte fino in fondo la responsabilità e la minoranza ci sono culture diverse svolta anche sul piano delle scelte giurisdizionali delle scelte di diritto
E non c'è niente di peggio che il compromesso sulle leggi
Che le leggi firmate per esempio da esponenti di una cultura e di un partito insieme ad esponenti della cultura di un partito completamente diversi e che per giunta almeno formalmente come sta al governo e l'altra l'opposizione perché questa al di là della FlaK topi può spingere dicendo e l'emergenza e l'emergenza stiamo tutti uniti porta quasi sempre a misure contro di Torino e parziali e compromissorie che invece di lottare il fenomeno lo agevola
Ecco perché dicevo noi ci preoccupiamo che questo questa specie di mesi saggio dell'antimafia non si traduca meccanicamente in una specie di compromesso alla Brassoveanu che non comporta are a niente di buono
Quando si tratta di scegliere di combattere bisogna avere anche il coraggio di dividersi e di dire no caro Geraci
Tu secondo me sbaglia lottare così la mafia benissimo sei maggioranza i partiti di governo accettano la tua proposta bellissimo io continuerò a criticarle a contrastarla fai la Walsh perizia vediamo quali risultati porterà se sono positivi magari tenere darò atto e mi convertire o se sono negativi andiamo all'appello elettorale in senso lato in tutti e cose tu passi su questi banchi io mi metto sui tuoi e provola via strada se non si sceglie questa strada credo assumendosene tutte le responsabilità perché dicevo ecco la mafia era nemica
Di queste di queste scelte di questo tipo di divisioni e se fosse stata per lei avrebbe messo sempre tutti insieme e tutti d'accordo e l'Antimafia rischia di ripercorrere su queste del non certo sul terreno dei Creed quindi doc non credo che l'antimafia si metterà del commercio della droga dalla speculazione edilizia ma è pericoloso scegliere la mafiosità da la politica e della partitocrazia il pericolo che abbiamo dinanzi a noi che pur strozzare quindi tutti i tentativi di rinnovamento e appunto questo ecco perché io sono sempre lo spettro fa anche quando li sente dettati della migliore intenzione come appelli come quelli di Padre Sorge dice Abu mettiamo insieme la DC rinnovarle Bisoli dagli atti e questa franchezza della chiarezza
E per esempio gli indipendenti di sinistra eletti nelle liste del Presi pensiamo dei dei governi e quindi anche delle delle leggi fatte insieme anche per combattere la mafia no io dico
Ma una certa cultura non certo il piegamento di forze di sinistra se ce la fa a farcelo alternati sostituisca questi al governo le faccia la sua lotta le sue proposte o se non ce la fa si lasci
Ancora al partito maggioritario di fare la sua strada fino in fondo ecco perché io sono contraria queste confusioni di ruolo che quando passano un un cento limite diventano confusioni mafioso
A questo punto non credo che dovremmo trovare una terza voce che stimolasse una contraddittorietà credo che non si corriamo il rischio di sovrapporre di essere troppo d'accordo perché a tre per
Su questo tema ecco le maggioranze compromissorio che poi arrivano alle leggi confusione per esempio si è toccato un tema che noi magistrati abbiamo da tanto tempo e con forza sollevato come una delle cause linea che
Tra l'altro le più marginali della crisi che oggi Travaglia la società finale in particolare la giustizia italiana che cosa è successo sostanza successo che il tanto vituperato fenomeno della supplenza
Di cui si
Parla con fastidio con riferimento ai giudici i quali si dice intervengono sempre più spesso in campi che non sono di loro pertinenza a ben guardare ha trovato la sua principale radice proprio nella logica compromissoria leggi
Cioè un Parlamento i cui equilibri sono stati talmente risicati e talvolta avventurosi da dovere e a fare
Con l'ultima legge Mancino Violante la legge La Torre sono tipiche leggi di questo gene stia grandi incontri grandi fra ecco però al di fuori di questi casi hanno spesso determinato delle leggi e delle produzioni normative che per la di sita ideologica politica delle forze che poi erano sottostanti alle elaborazioni questo prodotto normativo
Si sentivano provi questa diversità ideologica o con la conseguenza che bisognava vittima legislatori questa logica della concertazione mettere nella legge tutto e il contrario di tutto e talvolta che nel reggere potere esattamente contrastante se non conterrà vittoria addirittura con altre leggi e con altri dati normativi ne è venuto fuori un inestricabile intreccio talvolta un autentico guazzabuglio in cui il giudice era consentito dare Henry andare a rintracciare sulla base delle sue preferenze per risolvere i suoi umori culturali di sui mutamenti ideologici la norma che più egli garbava la norma alla qual egli si sentiva più sintonizzare per cui ecco sono perfettamente convinto che onde non nascente da una omogeneità culturale una omogeneità politica ed ideologica questa logica di concertazione può portare probabile il rischio che poi sono causa immediata e grave di quella crisi di di The campa questione se potessi usare questo termine la magistratura quale è stata portata darsi carico proprio per la
Il Risoluzione
Fatta dal legislatore di chi terminati i nodi che dovevano essere invece sciolti e affrontati nelle opportune sedi istituzionali e politiche di quelle stesse scelte perché la legge in effetti apparentemente sceglieva ma in effetti non scegliere scaricava sul magistrato la responsabilità di quelle scelte che non sapeva compirà mi sono perfettamente d'accordo anche sotto questo profilo ed individui in questo una delle radici gravi di quella supplenza che Serre talmente intesa come copertura di quelle zone che sono interessate dalle devianze dell'ordinamento mi trovano consenzienti arrecherebbe legittimo l'intervento della magistratura non mi trovano sui consensi e e nel momento in cui chiamano la magistratura coprire degli spazi che non sono di spettanza dalla magistratura come soprattutto quelli di intervenire scelte amministrativi scelte politiche inserendosi il magistrato nel circuito decisionale della lotta politica o della decisione politica perché altrimenti noi anche all'insegna delle migliori intenzioni
Non ci accorgiamo che alteriamo proprio il meccanismo di funzionamento dell'equilibrio democratico del sistema democratico dove invece ci vuole poco un'assunzione di responsabilità politica con la possibilità di una sanzione e quindi di non rinnovamento togliti tu che mi ci metto io come diceva Iannuzzi per verificare appunto quale sia la bontà migliore per la scelta dei è che
O che per ora possiamo fermarci
Civile ci risentiremo a Roma o a Palermo allora se l'occasione
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