Karol Wojtyla. Il ruolo storico e il pensiero di Giovanni Paolo II

Va bene buongiorno a tutti e benvenuti cominciamo i lavori di questa di questa giornata che avrà questa mattina i saluti gli indirizzi di saluto e le relazioni sul tema il ruolo storico il pensiero di Giovanni Paolo secondo e nel pomeriggio la consegna del premio liberarla Siena allora presidente della Conferenza episcopale italiana il cardinal Camillo Ruini
Il primo saluto essendo il primo indirizzo di saluto lo ringraziamo di essere qui del sindaco di Siena Maurizio channel prego signor Sindaco
Nato da tutti
E anche i miei complimenti per aver organizzato queste giornate internazionali
Il ventidue ottobre del settantotto
Karol Wojtyla fece risuonare queste parole in piazza San Pietro non abbiate paura
Non abbiate paura di essere testimoni della dignità di ogni persona umana dalla sua nascita sino alla sua morte
Le prime parole di un Papa che poi avrebbe cambiato la storia del mondo
Appena divenuto Giovanni Paolo secondo farà del suo pontificato l'immagine di dente
Dell'universalità della Chiesa accetterà costumi e usanze tra le più diverse si riunirà a baciare le terre di ogni continente per affermare il principio di uguaglianza degli uomini
Il cuore del suo impegno sarà la difesa sempre e comunque dovunque della vita dell'estrema dignità dell'uomo anche soprattutto del più difeso Devole dell'emarginato
Filo conduttore del suo pensiero e lo sarà anche nell'insegnamento di Giovanni Paolo secondo la centralità dell'uomo
Nella Fides et ratio scrive una volta che si è tolta la verità l'uomo è pura illusione pretendere di renderlo libero dei tagli per tanti fatti si coniugano insieme
O insieme miseramente periscono oggi se noi guardiamo ai suoi anni di pontificato
Ci accorgiamo che non esista un argomento sul quale non sia intervenuto fino agli ultimi interventi
Come quello del sulla guerra in Iraq
Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo secondo
Ci sono dei numeri nel suo pontificato che sono impressionanti
Seicentocinquanta udienze e incontri con capi dello Stato duecento dodici udienze incontri con previsti papa coraggioso che ha sempre indicato la via della pace dei diritti umani e della solidarietà della dignità del lavoro
Le incide sociali di Giovanni Paolo secondo rappresenta un itinerario dottrinale che partendo dalla dalla Bore mese al centro del mille novecentottantuno e passando per la sollecitudine sociali dell'ottantasette nella quale fra l'altro si dichiara esplicitamente il diritto inalienabile all'iniziativa politica economico culturali giunge alla centesimo anno nel novantuno sottolineando in modo inedito di Lumen anche la capacità dell'imprenditorialità il valore della democrazia e la positività morale della libera economia di mercato se rettamente intesa
Nella la porremo esercente
Scrive che l'uomo e il soggetto del lavoro come persona lavora compie variazione appartenenti al processo del lavoro essendo dipendentemente da loro contenuto oggettivo devono servire tutte alla realizzazione della sua umanità
Compimento della vocazione ad essere persona che gli è propria motivo della stessa umanità
Ma se del Papa che ha cambiato il mondo esistono immagine che ormai è nota a tutti è anche importante seppur meno familiare quella del poi chi la filosofia prima docente poi direttore della cattedra di etica all'Università Cattolica di Lublino
E la sua produzione filosofica copre l'arco di un tempo
Che poi costituiscono un unico un continuo
Lo fa capire in vari saggi questo tipo di messaggio come quello dal titolo il problema del distacco dell'esperienza dall'atto nell'etica nel contesto del pensiero di Cantet scende
Dove rilevare l'etica insieme scienza empirica scienza normativa l'uomo che comprende terminato atto sente la responsabilità per i valori morali di ciò che conta tutto ciò fra l'altro si riassume anche il pensiero etico di Aristotele San Tommaso nella coppia di concetti potenza il creato ha in sé la vocazione alla perfezione questa può essere raggiunta solo attraverso l'azione consapevole del luogo e proprio attraverso questa l'uomo può realizzare vari gradi imperfezioni
Troviamo dunque un uomo protagonista capace di modellare la realtà di migliorarla attraverso il proprio giro
E in fondo se ci pensiamo bene queste ciò che ha fatto dell'arco del suo pontificato cambiando la storia del mondo
Con una serie di impressionante di atti interventi prese di posizioni le azioni dirette
Scrive Wojtyla l'individualismo cerca di proteggere il bene dell'individuo del dalla comunità intorno al Isma'come conferma diverse esperienze tra storia di proteggersi dall'individuo in nome del bene comune inteso in modo specifico
Tuttavia la base di questi orientamenti di questi due sistemi di pensiero e comportamento ritroviamo una identica concezione dell'uomo
Il primo costituisce l'eroina morale che l'uomo commette quando concepisce il proprio bene come nettamente separate dal bene degli atti vale a dire del bene comune e addirittura in antitesi rispetto ad esso il secondo è l'errore opposto
Perché considera l'individuo di per sé non disposto ad agire in modo costruttivo insieme Cogliati di conseguenza per realizzare il bene comune non resterebbe altra via se non quella di costringere con la forza l'uomo ad agire in un determinato modo
Credo che questi concetti sono poi enfatizzati nel grande rilievo che Wojtyla nei suoi scritti ha dato alla partecipazione
Intesa con un'azione che ciascuno compie in unione con altri uomini raggiungendo obiettivi che sono possibili solo attraverso la civile in comunanza
Ma da partecipazione per Karol Wojtyla è connessa al concetto di solidarietà ovvero la disponibilità dell'uomo svolge la parte che gli compete all'interno della comunità per il raggiungimento Del Bene con
Mi piace pensare che sia questa eredità che ci lascia attraverso i suoi scritti e soprattutto suoi atti
E la svolta culturale auspicata da Giovanni Paolo secondo esige da tutti il coraggio di assumere un nuovo stile di vita che si esprima nel porre a fondamento delle scelte concrete a tutti i livelli
Una giusta scala dei valori primato dell'essere sulla vere della persona sull'Ecopass
Un passaggio dall'indifferenza l'interessamento per l'altro
E nella mobilitazione però nuova cultura della ditta nessuno si deve sentire escluso scrive sempre Wojtyla perché ognuno ha un ruolo importante da svolge questa è la capacità di generare il cambiamento verso il miglioramento della vita verso la dignità dell'uomo è un messaggio universale in cui
Gli uomini del mondo di ogni credo si possono riconoscere ci vorrà ancora molto tempo per comprendere fino in fondo la figura di un uomo che ha dato così tanto al suo tempo mi ha dato tanto anche a Siena non solo nel corso delle due visite pastorali del mille novecentottanta e del novantasei ma anche quando ci ha regalato nel ventesimo anno del suo pontificato la proclamazione di Santa Caterina patrona d'Europa
Aerei e ricordava che non potevano governare come se il regno fosse loro proprietà scriveva il Santo Padre in quella lettera apostolica il primo ottobre del novantanove
E si dovevano piuttosto assumere il compito di mantenere rilassante Piera giustizia facendo si parli dei propri con la stessa forza Caterina si rivolgeva agli ecclesiastici di ogni rango per chiedere la più severa coerenza nella loro vita e nel loro ministero pastorale
E fa impressione il tono libero rigorose tagliente con cui ammonisce preti e vescovi cardinali
Voglio concludere questo saluto con altre parole il pontefice del Pontefice rivolte nel corso delle sue visite la nostra città
Nel suo discorso di giovani rivolge questo rivolge questo invito che dopo tanti anni mantiene ancora inalterato il proprio valore
Disse il Papa sappiate unire vostri sforzi per assicurare questa gioia voi stessi a quanti incontrerete sul sentiero della vostra giornata nella famiglia nella scuola nel lavoro nel gioco
Vi sono giovani come voi che non l'hanno ancora trovata vi sono uomini e donne indaffarati che non trovano il tempo l'animo per cercarla sono malati negli ospedali anziani né ricoprire che soffrono abbandono e solitudine
Tutti questi fratelli e sorelle attendono un posto sorriso una vostra parola un vostro aiuto la vostra amicizia la vostra stretta di mano
Beh devo dire che verrebbe da ribadire rivolgendosi anche oggi ai nostri giovani non abbiate paura pensando a quella divide esortazione da dove tutto è iniziato circa ventisette anni fa
Sarete voi studiosi rispetti il pensiero di Bikila di indicarci la via il cammino verso la comprensione di un personaggio Complesso che è già storia e che molti vorrebbero subito santo
A voi avete scelto Siena per questo grande omaggio a Papa Giovanni Paolo secondo
Gli studiosi ai ministri della Chiesa tutti i partecipanti door benvenuto della città buon lavoro a tutti con l'auspicio che molte delle parole che Karol Wojtyla Papa Giovanni Paolo secondo ha scritto
Specialmente su il fallimento del liberismo e del comunismo divengano una pratica comune e concreta di sviluppo per tutte le generazioni future grazie
Grazie signor Sindaco grazie la ringraziamo della scambiandoli cambiandole l'augurio di benvenuto la ringraziamo per l'ospitalità della Città di Siena per il contributo che ha dato entrato nel merito della figura di Karol Wojtyla
Giorgio Fraschini assessore alla Provincia è stato delegato dal presidente della provincia di Siena Fabio Ceccherini che non è potuto essere presente a parlare al nostro convegno
Sì buongiorno
Vi ringrazio per l'invito che è stato fatto e sono qui io a sostituire il presidente Fabio Ceccherini portare il il saluto suo dell'amministrazione provinciale di tutta la Giunta non è potuto non è presente sopraggiunti impegni istituzionali
Che però non come amministrazione siamo voluti mancare a questa iniziativa che intende riflettere sul ruolo
Storico
E ma anche pensiero come veniva ricordato
Poco fa di di Giovanni Paolo secondo Giovanni Paolo secondo e è stato indubbiamente una figura non solo per i cattolici e per la cristianità
Ma per chiunque viva la propria esistenza di uomo con la consapevolezza di essere dentro una storia
Oggi più che mai universale
In chiaro col Wojtyla si è avuto infatti un grande testimone vitale coscienza dell'umanità
E dell'universalità mai disgiunta dal senso della giustizia della condivisione della carità nei siti nel significato sicuramente più alto
Che risulta essere attribuito a questo termine della teologia cattolica
Soprattutto nei confronti degli ultimi e di quanti abitano le periferie del mondo
Non di meno è stato instancabile uomo di pace
Che nasce annunciatore di una capace che non può comunque disgiungere sì dalla giustizia uomo di dialogo fra le le religioni delle culture diverse
Certo è che la storia avrà modo di elaborare nel medio e lungo termine un compiuto profilo di questa notevole personalità
Ma fin da adesso possiamo dire che il ruolo anche politico
Condivisibile o meno ho svolto da papà Wojtyla nei nuovi assetti del mondo a segnato nel secolo scorso svolte epocali
Ridisegnata equilibri e sicuramente accelerato cambiamenti
Anche necessario
Giovanni Paolo secondo dalla forte personalità si è spesso instancabilmente su un tema da me personalmente molto sentito molto vicino quale l'autentico sviluppo umano della persona e della Società basato sul dovere morale sociale e la solidarietà le sue esortazione all'umanità ad esercitare
La misericordia gli uni verso gli altri in un mondo sempre più minacciato dalla dalla violenza
A posto la centralità dell'uomo veniva ricordato anche prima dalle saluto portato dal Sindaco di Siena
Maurizio scende sia posto questa la centralità dell'uomo nel lavoro e nell'impresa sollecitando l'instaurazione di un nuovo ordine sociale
Fondato non sui principi capitalistici o marxisti ma sui diritti dei lavoratori e sulla dignità che il lavoro porta con se stessi con con sé
Così come non può essere
Riconosciuta la forte personalità di un Pontefice tanto carismatico e per certi aspetti profetico
Karol Wojtyla è stato un testimone del nostro tempo piena spesso la propria vita
Fino ai suoi ultimi eh purtroppo dolorosi giorni a servizio dell'umanità
Da qui il profondo rispetto di credenti e non credenti da qui la giusta esigenza di promuovere iniziative come questa organizzata assieme alla Fondazione liberal
Nell'ambito delle sue giornate internazionali del pensiero del pensiero storico tese a studiare ad approfondire la complessa personalità di un uomo e di un Pontefice quale appunto è stato Giovanni Paolo secondo che riteniamo sia di una un grande è stato un grande arricchimento per re per tutta l'umanità
Quindi complimenti
A chi questo evento ha voluto organizzare che l'ha voluto organizzare a Siena
E un buon lavoro
Grazie grazie all'assessore Giorgio fiaschi IMI
Ora
Do la parola per il suo indirizzo di saluto a Stefano Bellaveglia che vicepresidente della banca Monte dei Paschi di Siena così impegnata anche nel per la realizzazione delle nostre delle nostre giornate
Sì anch'io propriamente porto il saluto
E tutto il gruppo Montepaschi e del suo presidente Pier Luigi Fabrizi sempre ma potrà essere presenti per impegni di lavoro improvvisi ma che avrebbe avuto sicuramente piacere di essere qui
La sua assenza ha mandato l'opportunità di essere invece presente qui a me in mezzo a tanti amici e questo ovviamente per me un ulteriore piacere
Quindi come dicevo il piacere di porgere il saluto più cordiale non solo mio personale ma di tutto il gruppo Monte dei Paschi
A quelli che sono tutti gli intervenuti a questo incontro di studio
Sul ruolo storico del pensiero di Giovanni Paolo secondo come già molti altri autorevoli relatori hanno detto prima di me
Con queste brevissime considerazioni iniziali
Vorrei anzitutto ricordare che Papa Wojtyla nel suo lungo pontificato ha avuto il grande merito d'aver affrontato problemi in ogni ambito della vita dell'uomo
Dalla teologia alla politica
Dalla pastorale alla letteratura dalla scienza all'arte
Dall'economia all'educazione
Non esiste a tutti noi noto ovviamente un settore importante della vita umana ove egli non abbia detto qualcosa di significativo e lasciato un segno del suo insegnamento
Per quanto riguarda in particolare i problemi dell'economia e poi ovviamente più ci hanno interessato anche dal punto di vista prioritariamente tiro
Il Papa li ha affrontati in molte occasioni e sotto molti punti di vista sempre appunto privilegiando la dimensione etica della difesa dell'uomo ma rispettando l'autonomia le regole proprie della realtà temporale
Comprendendo insomma le ragioni di chi giornalmente e impegnato in difficili estenuanti attività economiche
I temi dell'economia sono stati analizzati nel loro riferimento alla giustizia a dispetto della persona lo diceva il sindaco già prima di me
Ma il Papa non ha mai rinunciato all'impegno di rendere concreto il suo intervento
Accettando la sfida di misurarsi sui veri problemi non limitandosi all'affermazione dei puri e semplici principi
Sotto questo punto di vista il testo fondamentale dell'impegno di Giovanni Paolo secondo resta l'enciclica Centesimus annus del mille novecentonovantuno che segue già importanti encicliche già citate dell'ottantuno e dell'ottantasette e in qualche modo le riassume le supera e le qualifica ulteriormente
Con la Centesimus Annus il Pontefice ha toccato infatti problemi fondamentali che fino ad allora erano stati per lo più oggetto da parte delle encicliche di limitata attenzione i valori dell'economia di mercato e la legittimità del profitto
L'importanza del ruolo del lavoro disciplinato e creativo e quale parte essenziale di tale lavoro delle capacità di iniziativa e di imprenditorialità
La necessità dello sviluppo come condizione indispensabile per realizzare un mondo più giusto e favorire di conseguenza il raggiungimento dell'obiettivo della pace
Papa Wojtyla aggiunge naturalmente tutte le necessarie raccomandazione perché la dimensione economica non diventi predominante non diventi estenuante
Perché la dignità dell'uomo non venga mai violata
Perché le ragioni dei deboli e dei poveri non vengano trascurate
Ma con una modernità di vedute sintetizzate da questo strettissimo legame la sviluppo e pace tra sviluppo e valori
Che rendono il suo insegnamento sociale un contributo culturale insostituibile e di notevole attualità sui temi come il nuovo welfare la convivenza fra i popoli per il governo della globalizzazione
Proprio su questo voglio andare a concludere sul complesso problema della globalizzazione
Con tutte le sue conseguenze si è aperto uno spazio per nuove riflessioni della dottrina sociale della chiesa
Che certamente il pontefice avrebbe affrontato con crescente attenzione e su cui su e su cui si era già espresso con parole che sintetizzano pienamente il suo pensiero
Nel discorso a partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia delle scienze sociali a metà del due mila uno il Pontefice dichiarava che la globalizzazione a priori non è né buona né cattiva
Sarà ciò che le persone ne faranno nessun sistema e fine a se stesso ed è necessario insistere sul fatto che la globalizzazione con mia come ogni altro sistema deve essere al servizio della persona umana della solidarietà e del bene comune
Parole con un chiaro significato che confermano che il messaggio sociale autentico di Giovanni Paolo secondo risiede nell'insistenza sul nesso tra libertà e la responsabilità
Un legame fondamentale per promuovere la persona su un progetto di complessa ma fruttuosa convivenza fra etica ed economia
Molti sono gli aspetti per cui Giovanni Paolo secondo sarà ricordato come un grande pontefice ma non vi è dubbio che la sua intenzione e la sua simpatia per l'opera dell'uomo e perciò anche per i problemi del lavoro e dell'economia
E per il tema della responsabilità sociale d'impresa costituiscono di fatto per il mondo imprenditoriale finanziario un aspetto molto rilevante e da seguire
Presidente Bellaveglia ora la parola il presidente della Fondazione Mosca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari anche la Fondazione Monte dei Paschi di Siena impegnata nella realizzazione di questo nostro giornale
Buongiorno buongiorno a tutti buon lavoro a Liberal credo che il compito di quest'anno la riflessione che quest'anno avete scelto sia una riflessione ardua difficile quindi vanno fatti i complimenti e gli auguri è sempre complicato ragionare
Di persone vivibile
Di grandi autorità poco tempo dopo la loro scomparsa la cronaca la storia rischiano di di di di mischiarsi a volte giudizi sono troppo influenzati da episodi troppo recenti
La persona su cui discutere
Papa Wojtyla sicuramente da questo punto di vista può consentire a Boy di svolgere un ragionamento storico
Perché la qualità e la quantità degli iscritti citati delle opere consente come dire anche a poco tempo di distanza di avere un quadro svincolato
Dalle questioni come dire quotidiane che ogni tanto sviliscono riflessioni che invece meritano una maggiore profondità
E allora nel come dire
Nel porgere il saluto della Fondazione Monte dei Paschi sia consentita una sola riflessione
è un uomo Papa Wojtyla Giovanni Paolo secondo che sicuramente a contribuito fortemente a determinare la fine di un mondo questo credo possa essere oggettivamente assunto e lo ha fatto forse per la prima volta nella storia dell'uomo non con la forza delle armi ma con la forza della parola
E questa realizzazione questa cosa resta come elemento come dire
Indiscutibile eccome probabilmente metodo
Non mediabili le con altri che oggi come dire
Qualcuno tenta purtroppo di mettere in campo non si esporta la democrazia con sui fucili
Credo che questo sia il primo insegnamento che un laico
Non dotato del dono della fede può in qualche modo indicare a chi molto meglio di lui rifletterà in questi giorni
L'altra questione che conclusa quella fase che è una fase difficile complicata in cui un mondo finalmente si sgretola ava con tutti i suoi ismi con con tutte le sue cattiverie con tutte le sue negazioni di libertà l'uomo che ne era stato protagonista dal giorno dopo iniziò a guardare al nuovo mondo con occhi fortemente critici
Cioè non penso di aver terminato la sua opera anzi immagino che la sua opera da quel giorno iniziava e allora il mercato e allora la dignità dell'uomo e allora la pace e allora i poveri e allora i troppi uomini che in questo mondo non mangiano e non bevono e per questo motivo hanno
Ed è come dire ed è stata per lungo tempo una voce importante ma possiamo credo dirlo una voce quasi solitaria rispetto a questa critica
Oggi molti si aggiungono a volte qualcuno con pensieri che tradiscono la Nostalgia previsioni definitivamente consunti e consumati non era certo quello il messaggio di Giovanni Paolo secondo ma c'ha lasciato come dire un grande tema da continuare a svolgere come può la dignità dell'uomo la libertà dell'uomo la salvezza dell'uomo
Essere coniugata con un regime di libero mercato
Senza cedere alle voglie residue di chi vede nel libero mercato il male ma nello stesso tempo rimettendo in ogni momento l'uomo al centro di ogni riflessione ecco io credo che
Su questi temi credo spesso
Vi interroga erette
Su questi temi leggeremo le vostre relazioni
E se come dire da Siena anche grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi che residuale rispetto all'impegno che voi mettete oggi perché poi come dire il denaro è un bene assolutamente fungibile l'intelligenza e la riflessione che singolare di individuale spesso come dire difficilmente rintracciabile ecco se il vostro lavoro potrà fornire un contributo a una migliore un migliore approfondimento di questi temi credo che ve ne saremo grati noi che vi abbiamo aiutato a fare queste cose laddove ne possa essere grata la città e l'intero Paese grazie
Grazie grazie al prezzo di cioè Mussari
Ha ora la parola monsignor Antonio Buoncristiani arcivescovo di Siena prego eccellenza
Sento subito il bisogno di chiedere scusa perché quando c'è tutta una serie di interventi si corre il rischio evidentemente di ripetersi però qualche cosa di inevitabile
Un gradito dovere dell'arcivescovo di Siena dare il benvenuto della nostra comunità ecclesiale
Ad un importante convegno promosso dalla Fondazione Liberal
Sul ruolo storico e il pensiero di Giovanni Paolo secondo
L'autorevolezza dei relatori
Garantiscono un confronto serio dinamico e costruttivo
Nei confronti delle tematiche che verranno esposte e discussione
La consegna del premio libera alle Siena
Al dottore gli ho anche me Navarro valse e a sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini quest'oggi pomeriggio
Esprimono un comune e grato riconoscimento a chi ne è stato il portavoce fedele attraverso i mezzi di comunicazione sociale e per colui che ha svolto il ruolo delicato
Di esecutore intelligente e fidato nella conduzione pastorale della Diocesi di Roma e soprattutto alla guida sapiente della conferenza episcopale italiana
Non stanno né
Entrare in merito alla complessità dei theremin dei temi che tratta erede
Alla luce di un magistero tanto vasto ed incisivo per la vita della Chiesa e per il progresso della società
Mi limito a sottolineare come al Papa Giovanni Paolo secondo con il suo pontificato di ventisette anni un quarto abbondante di secolo è stata applicata la missione storica di accompagnare la chiesa e l'umanità nella difficile transizione dal secondo al terzo millennio
Un compito che ha svolto come successore di Pietro con la sua fede incrollabile di annunciatore del Vangelo sul quale era basata alla sua passione per l'uomo e perché visto
Ciò spiega il vigore con cui con insistenza e coerenza egli ha sempre difeso l'uomo in tutte le fasi della sua vita la famiglia i giovani i diritti umani e la pace
Incoraggiando il dialogo tra le culture e tra le religioni in ogni angolo del mondo
Molto si deve al suo pontificato e al suo magistero
Se negli ultimi anni il Vangelo è stato annunziato nel mondo intero
Se in gran parte del mondo il comunismo è stato sconfitto e la rete la libertà religiosa ristabilita in tanti Paesi
Le recenti indagini sociologiche indicano un significativo ritorno del bisogno di Dio anche nei paesi del consumismo e del materialismo pratico la chiesa nonostante tante difficoltà persistenti
Appare come un punto di riferimento importante capace con i suoi valori di contribuire concretamente alla costruzione anche se lenta e faticosa di una società e di un mondo più giusto e solidale è una prova e anche questo importante convegno
Al di là dei traguardi raggiunti
Gran parte del suo insegnamento ci resta in eredità
Perché possiamo farvi riferimento per i numerosi e gravi problemi che continuano ad essere aperti
Non occorre citarli dato che sono ben conosciuti da tutti
Resta il fatto che una nota dominante
Del suo pontificato
è stata quella di una fiduciosa apertura del cuore alla speranza
Che proviene dalla certezza che la storia anche se per un cammino tortuoso e sofferto è guidata dall'amore di Dio per l'uomo
Nel grado ricordo
Non posso farne a meno anche io come pastore di questa chiesa delle sue memorabili visite a Siena il quattordici settembre mille novecentottanta e poi il trenta marzo mille novecentonovantasei
Mi limito a sottolineare due messaggi che fra i tanti ha voluto lasciare a questa comunità il Papa non so se ha fatto dieci e più discorsi in queste occasioni
Evidentemente ho colto due aspetti che mi sembra importante sottolineare e sottolinearlo con le sue stesse parole
Il primo riguarda il primato della persona umana
Nella convinzione che la causa di Dio e la causa dell'uomo vanno di pari passo o cadono insieme nella visita alla cristalleria Galp di Colle Val d'Elsa rifacendosi alla sua enciclica la Bore Menzel senza ci ha ripetuto
Bisogna sottolineare mettere in risalto il primato dell'uomo nel processo di produzione
Il primato dell'uomo di fronte alle cose
L'uomo come soggetto del lavoro ed indipendentemente dal lavoro che compie l'uomo gli solo una persona
La concezione del lavoro
Incentrata sul primato della persona e ancorata all'etica della solidarietà esige il superamento dell'antagonismo
Tra le ragioni del capitale e quelle del lavoro che tanti complimenti ha prodotto nel corso del ventesimo secolo e continua purtroppo ancora oggi non manca chi crede
Nonché la più ampia libertà di mercato
Favorendo l'iniziativa e la crescita economica si traduca automaticamente in ricchezza per tutti
Ma la storia e la realtà sotto i nostri occhi mostrarono a sufficienza che non è così
Bisogna dunque trovare un conveniente punto di equilibrio tra le esigenze della libertà economica e non può essere ingiustamente penalizzata
E quella cultura delle regole
Che da una parte e garantisce i benefici della leale competizione e dall'altra si pone a tutela dei diritti del lavoro e primo fra essi del diritto al lavoro per tutti
La ricerca di tale equilibrio non è facile
Ma è una sfida a cui ciascuna componente non si può sottrarre
E dunque l'ora
Di una nuova politica di solidarietà sociale
Che non ha nulla a che vedere con l'assistenzialismo di comodo dannoso alla lunga per gli stessi assistiti ma che si basa piuttosto su interventi miranti a stimolare nella prospettiva del principio di sussidiarietà il senso di responsabilità
E operosità delle categorie più deboli assicurando loro al tempo stesso la possibilità concreta di esprimere le proprie capacità ciò esige la valorizzazione delle potenzialità locali
Non che la convergenza delle iniziative dei diversi soggetti istituzionali
Dagli enti pubblici a quelli economici sociali e culturali
Creando le condizioni di un'intesa per lo sviluppo che consenta di utilizzare al meglio le risorse disponibili nel territorio
Il secondo messaggio
è quello di un appello risoluto è pressante
A difendere in ogni modo il valore umano e cristiano della famiglia e la cultura della ditta
Come non rinnovare
Ci ha detto il Papa un pressante appello
A chi ha
O intende assumersi responsabilità legislativa e di governo
Per ricordare loro che la famiglia
E la cellula fondamentale della società
E come tale va sempre difesa e sostenuta
E poi si aggiungeva
Il problema dell'affermazione della vita umana dal primo istante del suo concepimento
E in caso di necessità anche il problema della difesa di questa vita unito in modo strettissimo con l'ordine più profondo dell'esistenza dell'uomo come essere individuale in come essere sociale
Molti diserta lo oggi sulla dignità dell'uomo
Ma non esitano poi a calpestare l'essere umano quando questi si affaccia debole e l'indifeso sulla soglia della ditta
Non v'è una contraddizione patente in tutto ciò
Non dobbiamo stancarci di riaffermarlo il diritto alla vita il diritto fondamentale dell'essere umano un diritto della persona che obbliga fin dall'inizio
A questo magistero
Radicato nel Vangelo
E sviluppato nella sua tradizione secolare evidentemente il pensiero di Papa Wojtyla ma inserito nel pensiero della chiesa soprattutto di questioni ultimo secolo specie il suo pensiero sociale che parte dalla Rerum Novarum evidentemente
La chiesa ispira naturalmente alla sua azione
Con la necessaria libertà e chiarezza
Convinta di perseguire il bene comune della società in cui è chiamata a svolgere la sua opera evangelizzatrice
Si può essere più o meno d'accordo
Su questioni che per noi oltre alla fede riguardano il diritto naturale
Ma non è accettabile
Che con la motivazione di una giusta laicità dello Stato
Si pretenda il Silenzio e la disattenzione di una comunità ecclesiale
Che ha il diritto e il dovere di esprimersi secondo coscienza almeno alla stregua di qualsiasi altra componente della nostra società
Concludo con la lettura del messaggio augurale inviato per questa occasione dal cardinale segretario di Stato a nome del Santo Padre Benedetto se dicessi
Son mo'pontefice rivolge beneaugurante saluto atto vostra Eccellenza
Organizzatori relatori ed presenti importante convegno promosso per riflettere su pensiero e pontificato Servo di Dio Giovanni Paolo secondo
Esprimendo compiacimento per opportuna iniziativa
E te mentre auspica che ricordo suo amato predecessore promotore instancabile dignità persona umana e The dialogo tra diverse culture e Perelli Gioni
Sono usciti copiosi doni e The lumi se lesti su lavori congressuali
Ed in via implorava benedizione apostolica cardinale Angelo Sodano segretario di Stato grazie
Grazie monsignor mon Buoncristiani ecco siamo ovviamente ringraziamo anche il il messaggio ringrazio il cardinal Sodano per il messaggio per il messaggio che inviata per interesse anche del Santo Padre questi nostri alcune riflessioni
Volevo salutare la presenza in sala in ai lavori nostro convegno di Giancarlo Innocenzi commissario dell'Authority per le comunicazioni
Ora la parola Marco Baglioni che non ha bisogno che a Siena di essere presentato credo che soltanto volesse essere ricordato come padrone di casa in questo in questo meraviglioso palazzo subito presidente dell'Accademia l'avvocato Mussari
E come tutti i segni si sa
Anche il presidente dell'Accademia Chigiana per tradizione nonché Statuto
Quindi l'unico titolo che nel cursus honorum senese come voi
Una manifestazione di gioia culturale e essere consiglieri d'amministrazione di queste accademie
Quindi faccio il luogo del presidente e anche perché Carnesecchi ancora non è arrivato il dice
Che a giorni fa stava
Il luogo del virgolette padrone di casa perché nella mia brevissima
Relazione introduttiva uno dei miei compiti era di spiegare perché Giovanni Paolo secondo perché a Siena e perché a Palazzo Chigi Saracini
Quindi comincerei
Dalla fine del tricolore me perché siamo qui
Perché Ferdinando Adornato quando ci ha chiamato a Roma per riflettere su questa occasione si è sentito proporre questo luogo
Quando Guido Chigi Saracini
Fece questa bellissima sala dove il ventitré
De
Non per caso
La voglia di metterci nell'ingresso il suo grande amore il suo grande avo uno dei suoi grandi dati e Alessandro settimo noi entriamo in questa sala e ci accoglie Alessandro settimo il papa Chigi
Che nell'occasione di questo riflessione sul ruolo e il pensiero di Papa Wojtyla mi sembrò significativo è stato scritto l'avvenire presento l'ha scritto il grande evento mediatico della partecipazioni dei popoli della terra
Alla scomparsa di Giovanni Paolo secondo è stato lì nella piazza di San Pietro circondata dal colonnato del Bernini
La avo del conte Chigi di cui andava fierissimo gli ho avuto il privilegio di conoscere lo scontro
Alessandro settimo e il Papa che ha voluto dal Bernini
Il colonnato di piazza San Pietro e anche l'edicola di San Pietro
E quindi c'è una liaison già si cominciava riflettere su una liaison storico-culturale
Di chi assieme a chi c'è Roman unito poi a quello che qui siamo dentro una delle Accademie famose nel mondo dedicate alla musica
E cose che ci unisce più alti Dino diceva in tutti i suoi studi giovanili von Balthasar più della musica
Spirito lo spirito arriva al divino quindi è la motivazione culturale
Specificatamente senese ma anche universale Cell omaggio
Arruola il pensiero di Papa Wojtyla
Si svolge qui dentro
Stasera non per caso chiuderemo la giornata con trenta minuti di musica dedicati a Wojtyla
Come tutti
Gli interventori io ho scritto quello che devo dire ve ne farò grazie cercherò di sintetizzare anche perché diceva il professor real che ho avuto il piacere di conoscere nei suoi scritti perché mio padre me lo faceva leggere
E gli ho detto anche il perché
La cosa che mi ha impressionato proprio nei giorni che organizzavamo questo convegno due notizie straordinarie
La prima un altro evento luttuoso la morte di Simone Wiesenthal
La coscienza storica dell'Olocausto
Simona Wiesenthal
Comincia di qui
Era nato e cresciuto in quella parte della Galizia asburgica
Che le vicende della storia hanno diviso
Fra la Polonia l'Ucraina
Era nato e si era laureato a Leopoli ne parlerò poi perché devo parlare del in molto in positivo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena noi la chiamiamo Leopoli la Chiesa alla chiama le oppositore la fine
In realtà altri tre nomi il professore sorride e uno polacco uno lituano e uno tedesco
Ucraina
E le o politica ci riporta alle due cose che vi devo dire
Sul perché a Siena
Il perché Giovanni Paolo secondo per la Fondazione liberare un perché che è nato qualche anno addietro la fondazione Liberal ha fatto due
Numeri monografici bellissimo quelle del due mila uno dedicato a Papa Paolo così a Giovanni secondo
E la rivista
Che è nata un compito difficilissimo lo ricordo per tutti noi perché la il ruolo di questa fondazione culturale
Ormai decennale presenza culturale è laica
Vocata all'incontro liberale fra laici e cattolici
Già questa frase si si spiega solo in italiano
I laici e cattolici non esiste nessun'altra lingua dell'Europa moderna
Ma è importante
Perché noi siccome io appartengo dentro la fondazione in questo tricolori ai laici liberali per educazione formazione familiare e studi
è importante importante per tutte le cose che già sono state viste stamane ultimo da sua Eccellenza l'arcivescovo riflettere
Lo diceva bene Mussari lette Maniace di Saint esprit diceva un grande cristiano soffia
E la sede Dinoi battezzati in Cristo
è una cosa personalissima di intensa qui invece noi dobbiamo parlare dell'incontro liberale fra laici e cattolici e quindi dare una ragione
Di riflessione a noi italiani che abbiamo un Risorgimento
Chi ha
Creato voi non lo ricordava il Presidente della Repubblica
Il venti di settembre che ha ricordato questa sta cosa che il nipotino in grandi nomi e non si ricordano nemmeno più che c'è stata Bric Porta Pia e che
Porta Fia il simbolo
Il venti settembre della divisione no culturale che allungo coi nel nostro Paese
Ha imperato fra laici e cattolici allora riflettiamo
Ho finito su questa breve digressione perché il perché a Siena e anche dentro questa storia culturale del nostro Paese
Cioè noi che siamo cresciuti
Nella schiena della nostra università io ringrazio lì tutti i professori che sono presenti nella nostra università
La diversità del dopoguerra non era l'università di massa
Che c'è oggi le nostre facoltà storiche erano giurisprudenza e medicina
Esistevano da più di settecento anni
Era l'università
Dei grandi maestri laici
Del grande repubblicano Mario Bracci che pure aveva di Aglieri laici e cattolici
Ricordo il professor Balocchi
Ricordo professori Giovanni trattenerli De Santi
E siamo arrivati alla terza generazione perché vedo la il professor Giovanni Minnucci che in questo membro del senato accademico che in questo filone di storici del diritto ebbe insomma in questo filone
Cattolico ha un ruolo importante ma ha dei dubbi anche Andrea P. senese Ski
Terza generazione filone laico questa grande scuola che ci preparava al tempo noi uscivamo da famiglie che intensamente collaboravano con la ricostruzione morale e anche materiale dell'Europa che noi conoscevamo direttamente
Perché a Siena perché i nostri maestri ci hanno permesso di avere gli strumenti della conoscenza
Non si sono accontentati di farci delle lezioni
Sto parlando per
C'entrare nell'argomento degli anni dal sessanta al settanta mille novecentosessanta al mille novecentocinquantanove l'Europa drammatica del secondo documento che vi voglio dire
Le ho letto integralmente ieri sull'Avvenire il documento dei vescovi tedeschi e dei vescovi polacchi ieri era il quarantennale del documento che i più io me lo ricordo la quando arrivò la notizia c'era il Concilio
Che i vescovi polacchi avevano preso un'iniziativa di riconciliazione loro scrissero del documento
Mi corregga professore perché io con Memorial detto solo giornale
Dove invitavano a reciproco perdono i vescovi tedeschi detto oggi
Per i nostri nipoti almeno per i miei e quasi incompleto che vorrà dire
Era una cosa di un'importanza fondamentale l'Europa che abbiamo conosciuto in questa città noi allievi dei nostri maestri era un'OPA era un Europa che prima era stata oppressa dalle armate naziste
E allora era divisa
Profondamente divisa dalle armate sovietiche
Non era l'Europa dove potevamo liberamente dove possiamo liberamente aggirarsi
Questo documento mi permette di dire senza leggere quello che c'è scritto qui dentro cosa facevano i nostri maestri il maestro il laico maestro di liberalsocialismo Mario Delle Piane
Che aveva Giove inni storici e giovani filosofi agli eredi
Roberto Vivarelli
A mio modo di vedere uno dei più grandi storici viventi e chi ha scritto quel bellissimo libro
Che si basa sulla sua esperienza quindicennale senese
Claudio scesa filosofo Feuerbach
Giovanni Buccianti storico delle relazioni cosa ci diceva il nostro metro civili metteva in condizioni di studiare e ci mandava quand'era possibile
E chi se la sentiva per l'Europa
Gli strumenti sono sempre stati gli stessi non c'era l'Erasmus
Bisognava avere un pochino di coraggio ed arrangiarsi
Il mio di maestri nel sessantadue
Robot con ragazzi mi ha mandato a Berlino
Dresda
Lipsia
Che inizia e che si chiamava Karl Marx Stadt
E poi mi ha mandato Rades tra allora e a Praga e poi mi ha mandato a Varsavia
E a Cracovia
Questo era il socialismo reale io studiavo evidentemente alla scuola senese
Era quaestor reale fra entre Guilherme doveva essere confrontato secondo il mio maestro
Con il socialismo democratico ed ebbi una borsa all'Università di Lund ENI Svezia in contemporanea
Quella e loro ma che non ci ricordiamo
E cosa c'entra con gli assunti di stamani centra enormemente
Perché la Polonia
Anche vista con gli occhi di uno studente ravvisi vilmente
E il profondamente la testimonianza del martirio
La fondazione Liberal lo scorso anno ha organizzato la prima edizione delle giornate del pensiero storico
E ha premiato Robert con questi
E quindi direi che il secolo delle idee assassine uno dei suoi testi che meglio dice del nostro Novecento
Però
Con queste nuove lo leggevamo diceva
Conoscendo la Polonia degli anni sessanta
Ci viene in mente un bellissimo articolo de di Riccardi del Duemila che era il secolo del martirio
Cosa voglio dire
Nel mille novecentosessantadue inviato dal maestro
Entravo non da turista non c'erano musei non si possono definire musei campi di concentramento nemmeno oggi certo nel sessantadue
Il campo di concentramento di Sachsenhausen
Della Sassonia patisce il
Era
Un agghiacciante
Esposizione
Dei resti mortali
Chiederei ai cristiani
Uniti nella morte
Ebrei e cristiani perché il giovane allievo sapeva che a Sachsenhausen era morto Bonhoeffer
Uno dei più grandi teologi
Cristiani ed era morto fondo ogni anni
Che era il capo il nobile capo della resistenza tedesca
A Siena si poteva già cominciare a ragionare se volevi avvenire
Questa tua chance sulle cose come stavano succedendo e le chiese della Polonia che ho visto a lungo in questi anni
Erano sempre piene mattina si era qualsiasi giorno indipendentemente dalla se c'era San Stanislao qualsiasi cosa e fuori che c'era mi permetto di ricordarvi una sola cosa quando inviato dal mio maestro sono stato a portare una serie di messaggi e pacchetti come si dice anche qualche giudice senese
In quello che era stato il ghetto nella Varsavia che veniva ricostruita
E che aveva già ricostruito solo quell'orribile copia del ministero degli esteri di Mosca
Che era il palazzo della cultura credo si chiami tuttora
E quindi entrando nel detto dai colleghi del mio professore
Mi ricordo che una professoressa piangendo mi disse era questa volta era il sessantasette
Noi siamo ebrei
Siamo intellettuali
E non siamo comunisti
Non abbiamo nemmeno da mangiare quei professori furono i primi che il nazionalista comunica che sembrava un comunista moderato furono i primi dei venti mila e Bray espulsi dalla Polonia nel mille novecentosessantotto
Venti mila quindi quando io leggo le pagine bellissime ivi poi Tilla che ricordare no come lui abbia vissuto con gli amici amici storici no Drei eccetera
Be mi vengono queste memorie che spero che non vi ad Uncino
E non vi annoio nera Siena era dentro quell'Oropa e abbiamo conosciuto ho quasi finito
Noi non abbiamo conosciute il ruolo del Papa sapevo che c'era un vescovo che si chiamava da arcivescovo che si chiama Wojtyla a Cracovia noi abbiamo conosciuto il vescovo fra i suoi preti
E siccome io ero lì per studiare il numero di Vescovi reti suore
Regolari tratti eccetera dei sono migliaia sono tutti i miei libri di con questa e anche ora di romani nel due dei né quello del due mila due nel due mila ma è già ce lo dicevano gli che erano morti o Air
No stati imprigionati dalle armate naziste
Nel cinquantatré quando il cardinale Vichy Ski fu imprigionato
Nel cinquanta reti nuovo di nuovo il numero di
Vescovi preti ordini religiosi due mila scuole chiuse era di nuovo
Lo stesso
Il secolo detto caviglie totalitarismi è stato vissuto da noi allievi nella concretezza
Della realtà non erano pagine di libri che vedevi una società dove le idee test totalitarie che camminavano sui carrarmati
Erano paradossalmente come vice con queste le stesse
Cosa ne abbiamo tratto da questa esperienza morale prima che esperienza di studenti e poi della nostra vita e civile ne abbiamo tratto
Che
Quello straordinario libero che il mio padre e il mio maestro mi dette come unico
Viatico per capire l'Europa che era un vecchio libro io sono sempre commosso quando in biblioteca vedo i i libri color ruggine di Laterza non era altro che la storia d'Europa
Con la religione della libertà di Benedetto Croce
Volendo capire del meraviglioso libro scritto sotto l'oppressione totalitaria faceva capire la religione della libertà
Era una grande religione e gli spiriti eletti no con lui scriveva Thomas Mann unificavano l'Europa
Divisa profondamente dalla politica
Vorrei dire una cosa per grande rispetto che ho avuto in famiglia per la cultura cattolica
A Siena avevamo l'editrice Cantagalli
Mentre andavo a fare le mie missioni
Avevamo anche allora era una battuta l'ho detta Cantagalli ieri sera dico non è nato a Orano il concilio Vaticano secondo sempre merito di mio padre che compra che lo compro i tre volumi che nel sessantacinque sessantasei
Furono edifico indi contemporanea da Cantagalli
Con la prêt introduzione dei tre volumi dell'arcivescovo di allora inviamo un omaggio
Ora oltre novantenne Mario Ismaele Castellano
E a me colpi ora leggo le parole prima di colui che mi ha fatto capire qualcosa di cui io non ero per niente profondo e poi le parole di Wojtyla e quindi vi lascerò
In una delle introduzioni nel terzo volume
Siamo nel sessantasei
L'arcivescovo Castellano scriveva per farci capire a me e poi io ero laico ne avevo proprio bisogno l'importanza del concilio Vaticano secondo
Di
E la prima volta che la Chiesa esprime in una maniera così autorevole ma anche così umile i suoi rapporti con il mondo
E lo fa con linguaggio biblico e umano insieme
In una prospettiva storica ed escatologica molto aderente alla realtà con una visione Cristo Centrica dell'uomo dell'universo del divenire sociale
Ancora una volta la Chiesa afferma che i problemi del mondo si risolvono se si risolve il problema dell'uomo della sua dignità della sua libertà
E per questo troviamo un completo al trattato di antropologia cristiana nella luce di Cristo nuovo uomo
I problemi che vengono affrontati parla della costituzione ad hoc sono tra i più grandi e spesso angosciosi del nostro tempo e quelli del matrimonio e della famiglia
Della cultura e del suo progresso della vita economico sociale del suo sviluppo della comunità politica della pace della solidarietà internazionale trent'anni fa
Lo dico da laico credente io non appartengo a quelle strane categorie ogni tanto si vedono lotta laicità trattate
Quindi dal laico
Volendo comprendere cos'era il Concilio che ha rivoluzionato alla Chiesa c'erano gli strumenti e due avevamo gli strumenti e sì la famiglia le università ci aiutava noi potevamo capire
Questo era un testo che mi servì
Per capire le cose della Chiesa che cambiavano sempre a livello universitario
In realtà io avevo un'altra guida il consiglio che era parte il grande nel suo bellissimo anche Frattini
Sulle consiglio quando andò ad eliminarne il grande teologo protestante disse una frase che mi ricordo sempre che si sia meglio io anche considerevolmente
Sette bianco sì gli atti
Quindi il giudizio dei grandi teologi ho citato non per caso il più grande teologo protestante del Novecento era era già chiaro
Era avveniva una grande
Fra virgolette rivoluzione nella chiesa
E finisco sulla citazione
Che debbo al professor più degli altri
Che è molto meglio di me parlerà dopo però una citazione bella
Perché per capire se avevo capito appena il vescovo polacco fu eletto Papa
Andò in Polonia per il millenario
Della di Sandra Stanislao la Polonia che celebrava il cattolicesimo
E scrisse io la sentì anche la radio
Delle pagine bellissime vene leggerò
Perché è la chiave di interpretazione storica del personaggio rispetto a questa nazione martire
Lo debbo al professor griglie il perché il professor Pira tra l'altro riportava
Apriva la l'edizione italiana della redento o ministri e dentro c'era anche questi testi sia uscito
L'omelia per il Bill millennio del battesimo della Polonia
Comincia così a una parte storica
è il papà appena insediato da pochi mesi che torna nel suo paese da papà non sanno come fare sci nasce CD ricorderai Jaruzelski
Dire che lo fa entrare o si sono pentiti dicevi in una famosa intervista José rischi che due anni dopo farà il colpo di Stato
Settantanove
Non è quindi possibile capire
Senza Cristo la storia della nazione polacca
Di questa grande millenaria comunista che così profondamente decide di meno e di ognuno di noi
Se rifiutiamo questa chiave alla comprensione della nostra nazione ci esponiamo ad un equivoco sostanziale
Non comprendiamo più noi stessi è impossibile capire senza Cristo questa nazione dal passato così splendido ed insieme così terribilmente difficile
Non è possibile comprendere questa città Varsavia capitale della Polonia
Che nel mille novecentoquarantaquattro si è decisa ad una battaglia impari con l'aggressione con l'aggressore sta parlando della rivolta di Varsavia contro le truppe naziste
Ad una battaglia nella quale è stata abbandonata dalle potenze alleate
Frase diplomatica perché di là dalla Vistola c'era l'intera armata sovietica che poteva intervenire
E il Papa siamo nel settantanove per ricorda questa grande tragedia storica
Della nazione polacca
Se non si ricorda che sotto le stesse macerie c'era anche il Cristo Salvatore con la sua croce
Che si trova davanti alla chiesa a Calco Trajkovski chiedo scusa
Solo un polacco o comunque lo slavo può pronunciare queste quattro consonanti tutte in fila
è impossibile comprendere la storia della Polonia ausili SIM
Che il
O si scinde
Che la parola polacca per Auschwitz
Noi do pronunciamo sempre in tedesco in realtà si chiama come ha detto il professore ostici
Se non si applica loro ancora quell'unico e fondamentale criterio che porta il nome di Gesù Cristo
Il millennio del battesimo della Polonia in cui Santa Stanislao il primo maturo frutto il millennio di Cristo nel nostro ieri e oggi è il principale motivo del mio pellegrinaggio della mia preghiera di ringraziamento insieme a voi tutti
Carissimi connazionali
Ai quali Gesù Cristo non cessa di insegnare la grande causa dell'uomo
Un libro sempre aperta sull'uomo sulla sua dignità sui suoi diritti di insieme un libro di scienza sulla dignità e sui diritti della nazione
Per lo storico
E non per lo storico cattolico dello storico
Si apriva definitivamente la comprensione di quello che era stato il ruolo della chiesa
Cattolica
Nella Polonia siamo ancora nel settantanove Dialuce Ski fra il colpo di Stato militare ma non potrà restare Solidarność
E il muro cadrà
E come ha ripetutamente detto Corbascio of più il prima intervista cito il più importante
Il muro caduto non in senso materiale
Perché dalla grande nazione polacca da nazione slava che si divideva nell'impero asburgico l'impero era nata questa figura io mi ricordo l'ultima testimonianza che è stata di una assoluta pregnanza laica rispetto a questo documento dei vescovi vi ricordate nel novantasei alla Porta di Brandeburgo il presidente col gigantesco tedesco
E
Mano nella mano con il Papa polacco passarono sotto la porta che è il simbolo della divisione dell'Europa
Ha scritto una bellissima frase professor Pio su questa Polonia di confine sulle divisioni io l'ho citato poi qui e col dopo la morte di Papa Wojtyla fatto secondo me la testimonianza dal punto di vista storico più importante lascito
Sono le parole di conto Karol Wojtyla ed è parte decisiva nel superamento delle ideologie totalitarie che divisero il nostro continente e la mia Germania
Indimenticabile per me l'incontro con papa Giovanni Paolo secondo
Durante il viaggio in Germania del novantasei mi ricordavo bene la sera del ventisei giugno il patto e Dio attraversa ma insieme la Porta di Brandeburgo
In quell'occasione egli mi prese per mano
Dice con signor cancelliere questo è un grande momento della mia vita
Il muro è caduto
Berlino è la Germania non sono più divisi
E la Polonia la mia patria e libera
Quella sera sotto la Porta di Brandeburgo dice il grande statista cattolico tedesco
Diventammo coscienti di questo dono di tiglio
Quindi si può essere liberali educati alla religione della libertà di Benedetto Croce e seguire attenta mente
Il ruolo storico del cristianesimo se mi permettete
E quindi la proprietà
Di questa battaglia per le radici dell'Europa come facciamo a parlare di Oropa
Non dell'Europa solo di mille anni fa dell'Europa di oggi se non riconosciamo il ruolo nel secolo del martire
Ho finito il mio quarto d'ora ho approfittato anche del fatto così i relatori avranno il più ascoltatori attenti e la riflessione finale che vi voglio sottoporre in questa scelta di Siena
E qui il che deriva da questa visione storica che ci ha visto noi noi tutti gli europei protagonisti
E la cosa più bella lo fo per omaggio alla memoria del Papa del professor Michele e dei polacchi che sono qui è stato quello splendido libro dir Dahrendorf cito Dahrendorf perché ha avuto la laurea honoris causa assieme riuscito sempre cose senesi
Lord Dahrendorf
Nato tedesco il socialdemocratico poi lord britannico e liberale
Allievo lo ricorda sempre il successore alla London School Oppo Economics qui abbiamo altro lettore che mi guarda economia detto be
Io fatti do la stavo guardando professor Dimitri quindi agli Evo dice e successore del carpo per anche esso austriaco tutte le vicende della vita poi andato in Inghilterra
Nella sua bellissima lettera immaginaria ad un amico di Polonia che Luis scrive è un testo fondamentale per queste incomprensioni scrive nel novanta è caduto il muro e allora Lord Dahrendorf il grande economista sociologo scrive sul modello di burqa al all'amico di Parigi scrive questo bellissimo libro sull'ottantanove
E lo scrive non per caso ad un amico di Polonia
Finisco con questo spero che le parole di Dahrendorf
Che è passato e che è stato suo maestro ci servano
Dice
Non occorre cioè io le ricordi e dare al nostro che parla con l'amico polacco
L'amico declino in questo caso l'amico polacco non colleghi le ricordi la sequenza degli avvenimenti del mille novecentottantanove annus mirabilis
Che periodo straordinario sì ci sono state lacrime tante lacrime
Lacrime amare per il massacro di piazza Tienanmen
è un anno lungo il mille novecentottantanove ma le lacrime del mille novecentottantanove sono state soprattutto lacrime di gioia
Chi dimenticherà il momento in cui tanta deus ma su vie Ski
Il primo presidente del Consiglio polacco non comunista
Prese il posto sui banchi del governo al sedime il ventiquattro agosto un po'sperso con quella sua aria triste pensosa ma manifestamente non un dittatore
Ne è un burocrate della nomenclatura cosa può cancellare dalla memoria il giubilo per la pelliccia del muro di Berlino il nove novembre con la recente separata da ventotto anni che si abbracciava e le sentinelle di ieri che si riunivano i festeggiamenti
Chi non si commosso e quando passò ad avere
Con cravatta e vestito a due pezzi
Probabilmente l'unico vestito che aveva
Apparve il ventinove dicembre come nuovo presidente della Cecoslovacchia
E con questo ricordo
Più grande liberale di oggi
E con l'augurio che dai lavori degli storici
Nasca un'altra bellissima edizione che ha degli esiti scientifici dell'edizione dell'anno scorso dedicata all'ONU e di cui la testimonianza del bellissimo libro di Fabio Grassi Orsini appena pubblicato con questa speranza e nella speranza di non avervi troppo Drudge alto che io rivolgo il saluto al convegno ringraziando al nome
Credo di potermelo permettere stamani
Della fondazione Liberal e di tutti noi senesi la sensibilità della deputazione amministratrice della Fondazione Monte dei Paschi di Siena ultima testimonianza di Siena che nel due mila quattro
Ha finanziato
Su richiesta del Padova del suo segretario particolare
Dico bene che a livello ha finanziato la costruzione ex novo
Alle popoli
Dico bene alle Opole i di un seminario
Con una motivazione molto bella che negli atti ufficiali che ho ripreso è un finanziamento importante il cantiere già aperto con un milione di euro di euro e lo stanno rapidamente costruendo e la Fondazione ne ha fatto un progetto proprio lo dico con orgoglio di senese
Perché leggendo le polemiche di giornali questa foto Fondazione li fanno a fare di tutto e si dimenticano le cose importanti
La motivazione dell'erogazione della Fondazione
Non per caso richiamato Wiesenthal e di grande interessa da Sinisi e chiudo con quella visto che il vicepresidente il deputato felici ve lo permettono
Allora
Ecco
Finanziamento della costruzione come progetto proprio oggi un seminario in Ucraina in collaborazione con l'arcidiocesi di Leopoli Leopoli della finisce la dizione
Ecclesiastica
E con il segretariato del Santo Padre nell'intento di offrire un utile strumento di integrazione tra le diverse culture religiose
Stemperando gli elementi di divisioni tra le sedi le religioni locali dopo gli era una grande città dov'è tuttora
Dove cattolici e ortodossi si incontravano a con quella che fu una delle più grandi comunità ebraiche
Fu perché poi l'Olocausto la cancellata
A nome della Fondazione Liberal voglio ringraziare e anche da senese queste testimonianze della mia città voglio ringraziare
Ufficialmente
La Fondazione Monte dei Paschi il gruppo Banca Monte dei Paschi di Siena e tutte le banche e le assicurazioni controllate che così ci hanno aiutato l'anno scorso come quest'anno
Voglio ringraziare banche sia del voglio ringraziare anche i santi cari amici che vedo qui presente grazie soprattutto io Fano partigiano agli amici di Sant'Antimo al presidente al priore per la loro partecipazione spirituale
Grazie per aver dato dimostrazione del perché assieme perché a Siena le istituzioni
Sono di tutti noi cittadini e lì dentro si realizza
La perpetuazione della tradizione che i nostri maestri dell'università ce l'hanno insegnata grazie ancora
Grazie al padrone di casa iniziamo ora le le relazioni le prime relazioni
Dicendo che il che André Glucksmann purtroppo è stato appiedato da una febbre maligna e cattiva che la messo a letto e gli ha impedito di raggiungere Sienna
L'esperienza morale di voi TWA il tema della prima relazione la svolge il professor Stanislaw
Brighella il professor statica sbriga insegna insegnate insegna moltissimo università da Cracovia all'Università lateranense in Australia
Ma soprattutto è stato allievo del professor voi TWA
E per tanti anni diciamo un vicino di voi TV a un uno degli uomini dire con il quale con il quale e voi TWA Asti ha mantenuto il dialogo prego professor critica
Grazie
Allora
Il titolo della mia conferenza e questo e lì cercava la sorgente
Sono sempre più convinto che proprio nel cercare la sorgente che si compie l'esperienza primordiale sorgiva e quindi anche morale
Quindi
Dall'uomo
Della sorgente non è possibile parlare così come parliamo delle acque del fiume nelle quali stiamo vivendo la sorgente cioè il principio del fiume
L'uomo loro può essere appena come dice del ring sfiorare con il canto
Perciò scrivendo il mio testo mi spiegavo soprattutto ai testi poetici di Karol voi The One
A chi gli aveva domandato quali parole della Sacra Scrittura avrebbe cercato di salvare qualora essa dovesse essere distrutta
Giovanni Paolo secondo indico queste parole
La verità vi farà liberi
Non è facile cogliere il senso della risposta del Papa per tutti quelli che rinchiudendolo la verità fuori della propria dimora
Riducono il loro desiderio della verità alle la domanda di Pilato che cosa è la ferita
Nella domanda Di Pilato manca la risposta all'alterità
Davanti
Alla quale Luís sta e che lo chiama in questo senso il ventilato e il responsabile
Un mondo risponde
Gli uomini e i responsabili uniscono la libertà normale la verità
Ma ad uno spasmodico aggrapparsi al potere di cui sono in qualche modo in possesso ma che in fondo non dipende dall'oro
Appartenendo ai mandanti dai quali sono legittimati alle proprie funzioni
Riducono la vita agli accidenti e alle circostanze che per loro funzionano come se fossero verità escatologica
Ring serrati nelle loro nelle loro stanze non si accorgono che il loro comportamento che di solito è molto gentile e accomodante nel nei confronti altrui
Impedisce lo svolgersi delle avvento della libertà e della sovranità senza le quali la comodità usurpa il posto che appartiene altri di diritto alla divinità
Ria responsabilità risulta dalla paura della verità
Giovanni Paolo secondo ha dato prova di grande coraggio e quindi di grande fede di grande amore di grande speranza spalancando le porte rinchiuse in faccia alla verità dell'uomo
Le spalancava nei con la propria forza ma con quella di colui che parlava con autorità
Non abbiate paura
Perché la verità dell'uomo e più grande dell'uomo stesso e non dipende da lui
Perciò le spalancava nel silenzio
Per noi la la libertà era un tono il dono avviene è un continuo evento non è oggetto da acquistare e da possedere
Bisogna insieme conquistarlo e attenderlo attenderlo
E nel tono per lui comare bis taglio del quale bisogna ogni giorno lottare
Che avviene la libertà non solo nella persona che lo sta facendo ma anche in quella che lo sta ricevendo perciò all'inizio del dolo della libertà deve essere l'amore che non è che amore
Ed è questo amore che misura della lotta per la libertà
Lottano per il dono soltanto con loro che diventano Donno
Sì dopo il più alto la libertà una continua conquista non può essere soltanto possesso
La sua tenuta e un torneo ma serbare la occorre la lotta tono e lotta sono scritti entrambi nelle carte segrete eppure palesi la libertà la paghi con tutto se stesso per ciò chiamerai libertà quella che mentre latte alla pagina
Chi aiuta a possedere è spesso sempre di nuove
A questo prezzo entriamo nella storia tocchiamo le sue poche dove lo spartiacque tra chi non ha pagato abbastanza e chi ha pagato troppo
Noi da che parte sia si vede la citazione
E chiaro che Giovanni Paolo secondo non contano I Wanna e se stesso come gli altri alla alle verità scientifiche e li ha cercato non delle ipotesi da possedere ma la ferita da diventare si rendeva perfettamente conto che nel cosiddetto mondo occidentale la povertà io ero appresso che è scomparsa grazie alle scienze
Ma a maggior ragione ora addolorato dalla miseria morale che dire in eccesso
Perciò pur riconoscendo i valori insiti nel mondo occidentale e i gli respingeva il mondo nuovo coscienti Istat che destruttura sia l'uomo che il mondo in cui egli di respingeva la ribellione promette indica che ricaccia l'uomo d'dentro la solitudine in cui gli individui vagabonda no assolutamente abbonda ma abbonda nati al caso
Convinti che la loro volontà poter decidere di tutto calcolano perfino la loro nascita e la loro morte
Non vogliono pagare con tutto se stesso per niente
Trattano la prevedibilità e l'efficacia delle azioni come se fossero la verità stessa sono lontani dalla domanda sul senso delle loro azioni
Gli uomini che non cercano la verità e quindi non convincono con essa crea nuovi la cultura ma proprio la miseria
Non coltivano la terra per il seme di grano che gettato in lei come la fede con la speranza e con l'amore darebbe un cento pro soluto apprendo lì al futuro
Non appartenendo a nessuno alla moto del seme gettato nella terra non si possono confrontano ecco nessuno
Il loro amore si ripiega su se stesso amante amare amano amare diceva Sant'Agostino
Non amano nessuno non si affidano a nessuno nomi ripongono la speranza nel fare il bene per gli altri
Sono una massa di individui opportunistici che cercano la libertà nella scelta delle cose comode piacevoli
Convinti di non andare da nessuna parte cadono nella miseria dalla solitudine chiamata anche nichilismo
Con lui che mette in questione la parità dall'uomo provoca la crisi spirituale in cui il progresso viene identificato con lo sviluppo dell'efficacia dei mezzi separati dai rifiuti
L'uomo che è rimasto impanicato nell'assurdo proprio della solitudine sottomette agli esperimenti l'amore la fede e la speranza sottomette all'orario esperimenti la libertà che gli è stata affidata e che esige che ieri la compia nel proprio essere
Nella miseria della solitudine la vita stessa e atti experimentum mai atto complemento
Credo che il relativismo sia venga negli uomini sulla mancanza del cognome che proviene dalla loro appartenenza a qualcun altro
Il cognome ricorda gli uomini che hanno da chi tornare cioè che non sono senza tetto
E adesso cognome svela la casa e la loro dignità
Più uomini privi del cognome che rivela la loro appartenenza reciproca l'uno all'altro vivono chiusi agli interessi privati in greco sarebbe nell'idiota Elia
Giovani Paolo sacche secondo faceva arrossire tanti come la domanda di quale fosse il loro cognome
Con questa domanda ieri ci ricordava che l'uomo avviene come è venuto dell'interruzione oltre a Vilnius
Che e diviene in questo mondo come missus cioè come uno che ha mandato agli altri
Che via un'ammissione missione da compiere missione la cui esperienza Karol Wojtyla mi sembra di poter dirlo
Chiamo esperienza Morreale della persona umana
L'esperienza morale si costituisce e si forma nella domanda con la quale l'uomo risponde alle voci
Rilke che li raggiungono nel fiume della vita che scorre a partire da dove si trova la sua sorgenti
Dell'esperienza sorgiva e morale inizia nel senso più profondo del termine il pensare che consiste nel fare domande sul principio e sulla fine e nel cercarli
La sorgente rappresenta l'unico ha più riterremo che Giovanni Paolo secondo non abbia rigettato
E quindi la cercava fino all'ultimo soffio della sua città
Essendo contento che la domanda sulla sorgente rappresenti addirittura la condizione perché il pensiero possa rendere giustizia al torrente della vittima
La domanda sulla sorgente libera l'uomo dallo scorrere dello torna il torrente e dall'infinito di atto experimentum
Il questa domanda tra luce la verità incondizionata dell'essere l'uomo persona riferita che lo trascende
Seguendo l'ispirazione della lingua greca in cui la parola trovano ossa esprime ciò che secondo se ne Seneca in latino è indicato da intenzione chiamerei la persona accanto sugli altri
E su quell'altro la cui presenza in loro riprende proprio sorgente della verità dell'uomo
Tale dovrebbe essere l'antropologia se si vuole che essa sia antropologi adeguata così la denominata Karol Wojtyla
Colui che non toglie questo tonno
Dell'altro colpi intenzioni Alter Linus colui che essi intonato parlerà dell'uomo come possono parlare del violino quelli che se ne in tondo no intendono soltanto del legno o al più delle porte
Nelle lento quale è questa intensivo nel domandare che la costituisce si rivela il senso della ditta Karol Wojtyla e poi Giovanni Paolo secondo raccontava questa intenzione Mana a Cluj nel quale l'atto della creazione e l'atto della salvezza costituiscono una unità riportava tutto ciò che gli diceva e scriveva acquisto un Redentore
Così voleva all'inizio anche chiamare la prima enciclica Anticristo marea di un pittore
Ciclica
D'Antona Comini sic che il cominciò a scrivere nella sua Cracovia e l'ha portata a compimento a Roma nelle ore vespertina del due di aprile del del due mila cinque
Parla proprio del cognome solo il giro dell'uomo e della sua dignità
La ferita della persona umana comincia a svelarsi nella bellezza del corpo umano
Questa bellezza attirava il pensiero antropologico dico di sia di Karol Wojtyla che quello di di Giovanni Paolo secondo
Essa comincia a parlare nello spazio costituito dalla differenza sessuale che compenetrare forma non solo il colpo ma l'uomo interno
Proprio per questo l'uomo non può essere compreso che alla luce della donna e la donna alla luce dell'uomo
Cito politico allora ho deciso di cercare una donna che fosse capace di essere il mio alter ego affinché il ponte gettato tra noi due
Non diventasse una passerella vacillante tra canne ed infine
La bellezza fine della citazione
La bellezza intimidisce per questo essa difende quelli che ne ardono
A coloro che le si avvicinano ordina infatti di togliersi le scarpe perché stanno avvicinandosi o un luogo sacro roveto ardente
Non permette la bellezza di trattare nemmeno il corpo dell'uomo come se fosse oggetto di tutto ciò Giovanni Paolo secondo parlava nelle prime catechesi e nel discorso tenuto nella Cappella Sistina in occasione del restauro
Se nell'esperienza sorgiva nell'esperienza della bellezza propri FIAT dello spazio della differenza sessuale e solo in essa avvengono il matrimonio la famiglia e di conseguenza alla società
Non bisogna meravigliarsi
Che la cura del matrimonio e della famiglia abbia costituito un momento essenziale del lavoro pastorale
Che il sacerdote del vescovo e infine del Papa Giovanni Paolo secondo
Il bello chiamando l'uomo al lavoro gli fa vedere i suoi obblighi e i suoi diritti non gli permette di dormire
Con lui che dorme non incontra gli altri
Di conseguenza non incontra quell'altro occhi a Didier addiviene in loro lire in vanno se ne va da questo mondo senza essere pieno di alcuno
è proprio nell'esperienza della bellezza
Propria della differenza sessuale che si può comprendere questa mia adorabile unità
Dell'amore e del lavoro della quale parla il libro della Genesi quando narra l'atto della creazione dell'uomo
Il fatto la moglie privo della loro e il lavoro privo dell'amore sono lo stesso vuoto
Il lavoro che unisce la persona con la persona non ha nulla a che fare con la produzione la persona non è oggetto d'affari come si fanno dei secchi
L'uomo come persona è un evento che si compie in virtù della trascendenza ha detto niente a Luís e in in quelli che lì incontrerà la trascendenza lo chiama sequele me
Seguimi
Ecco qui che comincia il lavoro in cui l'uomo diventasse spesso cioè più grande disse
Questo lavoro si compie nell'essere l'uomo intenzioni petto Alter Linus nella fede e cioè la cura samaritana degli altri
Per questo quando egli passa all'uomo accanto agli altri
Come nella parabola evangelica il sacerdote il dedita passano accanto ad un malcapitato ferito e bisognoso d'aiuto
Quando io non si arrende prossimo agli altri lire nella regresso spirituale
Solo il samaritano misericordioso
Sa chi egli stesso sia perché soltanto lunedì sa che deve essere più grande disse che deve diventare quell'altro che lui stesso ha incontrato
L'allusione alla parabola s'evangelica ci aiuta a capire che stiamo parlando non del bello che come diceva nordiche il grande poeta polacco
Schiaccio oggi oppure domani
Ma
Stiamo parlando di quello il bello che deve piacere sempre dovunque ed è per ciò misura del nostro lavoro
L'uomo che alla chiamata secco preme risponde stia dimisi pedagogo
Per dar loro probabilmente il greco avrebbe detto che nell'essere pedagogo si manifesta la dignità dell'uomo
Hai dado Goss e con lui che ha gay da ago conduce agli altri come bambini Pai Spy dose alla scuola vale a dire al luogo in cui si trovano le sorti alle sorgenti della verità
Nella sorgente all'inizio il torrente
In essa si trova anche il suo futuro futuro del torrente che li greco i che il greco chiamerebbe Upson
Participio futuro Milano questo futuro rappresenta il centro del torrente il suo asse Axis mundi
Questo futuro chiamando l'uomo che di cammina asse l'orrende Axis Yuxi a Cassius ossia riconciliato con la son con il futuro
Il latino rende a Cassius con la parola Genius da giugno
Dignità
Riconciliazione con il futuro scritto maiuscola futuro
L'uomo e degno quando ha davanti asse il futuro alla cui luce può giudicare il loro modo buoni poté etico la propria situazione nel mondo che passa essendo riconciliato con questo futuro Elia a dove andare persino Amneris tante
Da il discendente nella tomba non è un senzatetto perfino discendendo nella tomba
La persona in quanto intensi al Trilussa nel Medioevo chiamata addirittura di dignità ASS il che a sua volta il greco rende con una pari ora con la parola Haxhi Omar ansioso assioma
Sussiste come inizio e principio di un mondo nuovo in virtù dell'altro verso di cui tendono i suoi pensieri e desideri
Perciò e dalla persona come dalla Xi Oma che la ragione dovrebbe cominciare il proprio lavoro ogni deviazione Daccico far sì che essa si in inserisca la ragione perché e per gli altri assente nel proprio operare Ennis era la ragione assente per gli altri
Le manca cito San Paolo dalla lettera prima lettera il Timoteo
Le manca la carità che sgorga da un cuore puro da una buona coscienza e da una fede sincera proprio deviando da questa linea alcuni si sono svolti affatto e verbosità
Pretendendo di essere dottori della legge mentre non capisco non è quello che dicono né alcune di quelle cose che danno per sicure
San Paolo
I nostri i termini laddove manca l'esperienza Sorgi rifà
Morale primordiale e gli uomini si svolgono a fatture verbosità
L'Antropologia adeguata di Carlo Bo il più ampio
Dal momento che pone l'uomo rientrato all'asse urgente nel centro della sua attenzione filosofica
Consentire a Giovanni Paolo secondo di affermare che il centro della storia dell'universo si trova in colui al quale sono orientati tutti i desideri e tutti i pensieri della persona umana
Giovani Paolo secondo conduceva gli altri al futuro che è Cristo perché ed era Erice spesso da Luigi condotto gli rafforzava nella fede nell'uomo nel senso della vittima
Il suo filosofare in qualche misura anche il suo insegnamento petrino
Venivano concepiti nell'esperienza dell'uomo esperienza che continuamente Lolli mandava al di là dell'uomo proprio alla sorgente
La sua antropologia adeguata parlando dell'uomo in modo simbolico e quindi nel senso più profondo del termine poco etico e religioso sorgeva dall'incontro degli altri e peraltro il greco Sinbad il significato incontrare
Ma mi sia permesso di pensare qui anche all'intuizione di Platone per il quale l'uomo è il simbolo dell'uomo del qui a definire parlare esperienza sorgiva e morale del bello
Sono convinto che Karol Wojtyla si sia sensibilizzato al bello dell'amore dello che irremovibile dirimente difendeva l'uomo
Dalla malvagità degli oppressori nazisti e sovietici e ancora più da quella dei comunisti polacchi meditando sulla stupefacente grandezza degli uomini
Che umiliati picchiati torturati colpiti a morte riuscivano a gridare a questa malvagità no
Non posso no
Sì valeva anche dell'aiuto di Ciprian cammina in ordine quel poeta grande polacco
Sia che racconti atti a Roma e ripeteva che il cavallo vittima ripeteva spesso le pallone con le quali questo poeta aveva secondo me colto l'essenza stessa dall'esperienza solo in giro e morale
Il bello forma dall'amore
La luce non ne per essere messa sotto il moggio
Ne è il sale della terra per i condimenti culinari
Perché la bellezza e per entusiasmare al lavoro il lavoro e per risorgerà
Un altro momento essenziale dall'esperienza sorgiva e il dolore della coscienza mollare morale sia il bello del cielo stellato sopra di noi che la coscienza dentro di noi
Sia l'Afrodite che nasce male da riflettersi dal cielo stellato sulla placida superficie dal mare
Sia lei a Rimini che mordono la nostra coscienza provengono dal sangue di Urano osso cielo ferito da noi in un modo che non riusciamo a capire
Ed è a Luigi
Che ci apparentano
Lo sguardo con cui gli occhi mortali abbracciano e comprendono l'uomo attraverso il bello e la coscienza morale i Greci lo chiamarono Eos
Il cognome dell'uomo che ne proviene e e o locale
Il bello chiama l'uomo a salire ogni giorno alle altezze proprie dallo sguardo della trascendenza
Mentre il dolore della coscienza morale li fa sapere che su questa via e ci si è fermato laddove bisogna salire colui che si ferma cade
E proprio la trascendenza che misura le azioni dell'uomo e come scriveva Karol Wojtyla in persona e atto intenderà la sua persona
La coscienza invece risveglia in lui il desiderio della purificazione
E lo prepara ricevere la trascendenza stessa che addiviene come promesso sposo atteso dalle vergini pronte
Della parabola evangelica e delle quali poi ti con racconta nella bottega bottega dell'orefice
Con lo sguardo che terrà luce nel bello la coscienza morale non si ride comodamente
Da questo sguardo l'uovo nasce un'attenzione la cui grandezza da una parte rivela la grandezza dell'amore con cui l'uomo si deve unire con la trascendenza
E dall'altra parte la grandezza dell'amore di cui gli parlano il bello che lo chiama
E la coscienza morale che Vittuone
Cito poi ti va ho imparato mano mano ad apprezzare la bellezza percepibile con della ragione cioè la Litta
La verità dell'uomo ha un carattere Tino
La luce invisibile che emana dalla trascendenza rende cosciente dell'uomo della qualità morale delle sue azioni e nello stesso tempo gli svela il segreto del suo desiderio che venga cioè l'altro che sia capace di liberarlo dalla solitudine
Definito dall'amore e desidera diventarlo
Desiderando l'amore e l'uomo si rivela come già chiamato all'esistenza
Fax come fax Tours e nello stesso tempo come richiedente ancora di più con tutto se stesso cioè facendo URSS il realismo esige che questo compimento dell'uomo non si sia abbandonato alle circostanze perché e l'uomo oggi actus che deve essere compiuto realismo esige che qui sto compimento non sia abbandonato all'uomo stesso perché egli è orientato al di là disse
Non è lecito confondere il Facci Andom con il fattibile
Il fattibile identificato con il Fazzi enduro diventa divinizzato
Ne risulta poi l'idolatria del saper fare e del successo
La ferita dell'uomo non può che a definire e sei già presente ma in quanto ancora deve niente
Ad essa l'uomo cammina ed aspetta
Esser legata e legata adesso anche all'antropologia adeguata della quale parla Carlo volitiva
Richiedono una libertà che si identifica nuovi con lo scegliere di fare questo o quello
Ma con lo scegliere se stesso in quanto rientrato verso gli altri verso l'altro che in tra che tra luce in loro
La libertà significa la saggezza di ricevere il De Donno
La medaglia indifferenti Lismore nichilista che non conosce il valore del Donno
Nel mondo ridotto all'uniformità dalla mancanza di coesistenza dell'uomo con i doni e con il tonno la persona umana non riesce a rinascere
Essa non può rinascere che accanto alle sorgenti dalle quali zampillano evita che nel dialogo con la samaritana Cristo chiama Acquaviva con Luigi che vuole belle vere dalle sorgenti delle inchinarsi
E perfino inginocchiarsi davanti ad essa
Ogni altro atteggiamento turba l'esperienza sorgiva e morale dell'uomo
Davanti alle sorgenti l'uomo vere pregare
Il dono della libertà costituisce la sua missione il suo munus
Dividendo comunque un munere entra l'uomo nella Communio con quell'altro che viene a Luís proprio attraverso il dono
E così che la persona assieme rinascendo e rinasce avvenendo avviene rinasce in quegli altri ai quali si converte e dei quali si rende prossimo
Lì a Lissone J. messi
La risurrezione è un miracolo miracolo e allora il senso della vita della persona umana
Nell'avvenire e rinascere della persona nell'altra persona avviene rinasce la società nell'evento che era persona ceramiche quell'evento che la società la pigrizia e la paura che chiudono gli uomini nei recinti privati vuol dire gli ottici
Secondo greci i greci distruggono ambedue la persona e la società pervasi dalla pigrizia dalla paura gli uomini non si arrendono prossimo l'uno dell'altro
Buon diventando dono non fa non ritorno dai paesi lontani
Figlio prodigo della solitudine dove dissipando il loro amore il loro destino assoggettando sì ai calcoli economici e politici
Per oggi bisognerebbe forse così leggere di più l'apparato la del figliol prodigo
E di conseguenza e gli sì
Sotto mettono ai fari totalitarismo
Cito politico in ogni modo l'uomo a a disposizione una esistenza è un amore come farne un insieme cambia senso
Domanda Adamo nel dramma la bottega dell'orefice
I funzionari amministrativi non riusciranno a salgo salva guardarsi dal totalitarismo perché non conoscendo il dono della libertà di cui vide la persona
Quando per pensano degli obblighi e dei diritti dei cittadini non si attengono al tema
Pensano immonde la libertà ma degli oggetti calcolati da loro e che come essa non hanno alcuna cosa in comune
La società rinasce allora nei testimoni dell'altro scritto maiuscola nel libro della Genesi li chiama giusti gli aveva invano cercato Abramo per salvare Sodoma e Gomorra
Ad essere testimone l'uomo maturerà nelle esperienze sorgive primordiali quando si rende conto del fatto di aver bisogno di quell'aiuto che renderebbe giustizia al suo essere nessun genio etico è però in grado di aiutare così l'essere dell'uomo l'uomo ha bisogno come diceva Nietzsche di un salvatore
Se non ci fosse la morte l'uomo non sarebbe testimone che di se stesso
Non vi sarebbe possibile porre la domanda sul senso della vita
Nessun senso ha imposto all'Adidas avrebbe il senso
Il relativismo sarebbe la prima è ultima evidenza per l'uso
Solo di fronte alla morte dell'uomo essendo diventato domanda sull'insieme che abbia senso può dare seria testimonianza all'altro e in questo modo liberarsi dal relativismo
Diventato la Magna questa di Sant'Agostino da dove vengo e dove vado
Più uomo ascolta cito Rilke voci che li giungono dall'ICI come i santi solo Sando ascoltare
Grazie alla morte la speranza di potere incontrare il Salvatore e giustificata
E legittimità
Camminando un fino a tarda ora nel dicembre del mille novecentosettanta quarto quattro nel parco di Cracovia coperto di neve
Il cardinale poi ti va e io meritavamo sul suo nuovo ancora inedito poema meditazione sulla morte
Ci intra tenemmo allungo sul annichilimento dell'uomo e sul suo passaggio Pasquale verso l'altro attraverso l'istante del Michelle Obama
Ci accompagnavano le parole che muore descrisse dopo avere visitato sopra qualche giorno prima della sua morte
Fuori da tre in quei penultimi giorni di impenetrabile tre ramo con mi come il mirto pallidi
Come la no
Quando la fine della vita sussurra all'inizio no Kill accelerò noto gli occhi da Roma Rivière
Quell'evento che metà sulla metafisica e l'antropologia adeguata Inessa compresa
Inizia nell'esperienza della fine della vita fine che rimanda all'inizio dandogli rilievo i racconti per esempio dell'Annunciazione a Maria ed alla nascita di Gesù secondo me sarebbero da classificare tra le fiabe se non fossero illuminati dalla croce e dalla tomba vuota
Karol Wojtyla affidato a Cristo per mezzo di Maria Totus USA Ego sum
Creava un'antropologia di così grande libertà di così grande affidamento dell'uomo alla verità che ieri aveva che ieri a Brera dove andare per fino Moreno
E del luogo dove io fado voi conoscete la figlia io sono la via la verità e la vittima nessuno viene al padre se non per mezzo di me
Dal ministero del passaggio passa cito fa il più il cammino si inverte dalla vita passare al nella morte è questa l'esperienza l'evidenza
Attraverso la morte passare nella vita
Questo il viste no
Giovanni Paolo secondo allora dicendo che se la Sacra Scrittura fosse stata sul
Punto di sparire chi avrebbe cercato di salvare solo questa frase la verità di farà leadership confessò che avrebbe sacrificato tutto
Per salvare la presenza di Cristo per l'uomo
Commosso munere è vissuto e pagando con tutto se stesso entrato nella storia
Con tutto se stesso ha cercato la sorgente e con tutto se stesso ha pagato per avere su di essa posto domani
Oggi nella situazione nella società ci vuole una gran grande coraggio il porre la la domanda su le cose ultime sul senso della vita
Con loro Chelli toccava con questo domandare
E domandava così fino all'ultima ora della propria vita hanno intravisto la possibilità di diventare il dono e di conseguenza la possibilità di uscire dalla solitudine
Non è facile essere libero la libertà e difficile perché è difficile è la verità data all'uomo per il lavoro
Difficile il bello difficile il dolore della coscienza
Gli uomini piantati nella miseria della solitudine amano talvolta la verità ma alla mano per caso reclamano fuori dal ballo fuori dalla coscienza morale
Lava la mano quando essa cito Santagostino luccicano lo odiano quando li accusa
Non c'è dunque da meravigliarsi sale funzionari delle scienze
Cito Santagostino seducono gli uomini mediante la filosofia colorando e inventando con queste grande con questo grande mite onesto nome i propri errori
Chiedeva citato nordiste verità proclamate dalle grillismo sono durevoli le verità proclamate dall'interesse sono intere
Nel paese lontano della solitudine razionalistica mente sentimentalmente prodiga nessuno alla forza propria dell'autorità
Perché la caducità e la relatività tolgono all'essere dell'uomo il carattere sacrale
Lo rende sacro soltanto ciò che non passa qui il Tribeca il sonetto di Rilke che parlo perché ne parla
Finendo dico Karol Wojtyla ha preso anche da Nolli tra gli altri che di tutte le cose di questo mondo
Rimarranno soltanto la bontà e la poesia
Cioè il tono e il canto che lo celebrava dove il di più
Dio la cui garanzia vale più della vita lo stava spogliando di tutte le cose che non erano bontà e poi esiliato
Per renderlo renderlo nel senso più profondo della parola filo Sofo cioè amico del tonno della saggezza
A questo dono la prima l'esperienza profetica della bellezza dell'uomo l'esperienza altrettanto prospettica del dolore della coscienza morale
Loro profetiche voci ravvivano nell'uomo L'Unità metà fisicamente poetica
Per il lavoro dell'amore senza la quale l'uomo non uscirà mai dalla miseria della solitudine
Nella quale sarà in balia delle circostanze e del proprio abuso della libertà
Tutto grazie
Grazie grazie al professor Cary Grant ha ora la parola monsignor Rino Fisichella una relazione sulla fede la ragione
Vorrei fare una piccola premessa
Innanzitutto chiedere scusa della mia voce ma sono fortemente raffreddato
Vorrei ringraziare la Fondazione per l'invito che mi è stato rivolto salutare i confratelli che sono presenti la premessa è questa
Siccome
E la fondazione Liberal che mi ha invitato
E siccome
Il titolo che mi è stato affidato è fede e ragione
Non vorrei che si pensasse che liberale possiede la ragione e hanno invitato me come teologo
Presumendo che io abbia la fede
Allora la premessa è questa io partiamo dal presupposto che evidentemente anche la fede alla sua ragione anche la fede sa pensare e soprattutto la fede
Non delega nessun altro nessun'altra ragione perché senza ragione non c'è una fede un concetto cattolico di fede
Non posso non incoraggiare i filosofi cristiani o meno
Ad avere fiducia nelle capacità della ragione umana
E a non prefiggersi mete troppo modeste nel loro filosofare
La lezione della storia di questo millennio che stiamo per concludere testimonia che questa è la strada da seguire
Bisogna non perdere la passione per la verità
Per la verità ultima e non bisogna perdere l'ansia e alla ricerca
Unite all'audacia di scoprire nuovi percorsi
è la fede che provoca la ragione a uscire da ogni isolamento e a rischiare volentieri per tutto ciò che è bello buono è vero
La fede si fa così avvocato convinto e convincente della ragione
Solo cinquant'anni fa
Era pressoché impossibile udire parole come queste sulla bocca di un romano pontefice c'era bisogno del coraggio di Giovanni Paolo secondo per riportare in primo piano nella chiesa e nella società il rapporto fede e ragione
Quanto abbiamo letto come introduzione viene dal numero cinquantasei della Fides et ratio
A prima vista potrebbe sembrare che trattare questa tematica
Posso a circoscrivere la questione ha uno spazio meramente teorico relegando l'interesse dei pochi addetti ai lavori non è così
Affrontare una questione come questa comporta la consapevolezza di una implicanze da di questioni esistenziali che toccano ognuno di noi nel profondo della propria esistenza personale
Di fatto trattare del rapporto fede e ragione è una questione di libertà
E come tale comporta il necessario riferimento con la verità e come ha detto il mio confratello in precedenza nel suo saluto e io lo devo ripete per forza perché parando per l'ultimo nella mattinata alcuni concetti inevitabilmente saranno anche ripetuti
Come si può osservare da queste poche battute siamo già nel cuore della nostra prospettiva Fede e ragione non sono altro che la cassa di risonanza di un tema ben più fu profondo e vitale quanto il rapporto dell'uomo con la verità
E la sua perenne esigenza di libertà
Prescindere da questa prospettiva non aiuta a misurarci con le grandi questioni che sono sul tappeto nell'attuale frangente storico
E che per alcuni versi vedono una inedita collaborazione tra il pensiero cattolico e quello laico
Tra il pensiero cattolico non tra i cattolici e i laici tra il pensiero cattolico il pensiero laico
Perché anche i cattolici hanno un pensiero lo hanno avuto hanno una storia del pensiero cattolico da due mila anni a questa parte ed è sempre bene ribadirlo perché spesso sembra che noi nasciamo soltanto dieci anni fa ho qualche anno fa non è così
Abbiamo un pensiero una storia del pensiero cattolico che è di due mila anni
Il clima di individualismo che pervade le diverse sfere del vivere personale e sociale economico politico e paradossalmente anche quello ecclesiale
Permette di evidenziare un sotteso relativismo culturale che tutto plasma in maniera talmente ovattata da non far percepire neppure la sua tragica esistenza
Non è il caso di valutare ulteriormente le cause originaria di questo fenomeno
Basti il riferimento a una cultura generalizzata che avendo posto il primato nella tecnica ha dimenticato ogni necessaria riflessione in grado di discernere la stessa conquista tecnologica
L'imposizione che tutto ciò che frutto della sperimentazione debba diventare anche esigenza di vita
Ha condotto progressivamente a eliminare la sfera del giudizio etico oggettivo relegando al desiderio individuale ogni scelta in proposito
Posto al centro di tutto il fatto come unico oggetto del sapere e come criterio della vera scienza che si consolida nella ragione tecnica
Tutto il resto della conoscenza personale viene confinato nell'individuale nel soggettivo e per ciò stesso relegato nell'opinabile
Basti pensare ai signori che noi nel nostro linguaggio esprimiamo inevitabilmente nostro concetti ma i nostri concetti diventano poi anche il frutto del nostro comportamento
Da indagini che sono state fatte a livello internazionale risulta che l'espressione nelle varie lingue più utilizzata e quella di secondo me
Il nostro intercalare continuo nella nostra lingua e secondo me
Questo può sembrare una cosa accidentale ovvia e invece non lo è
Perché l'uso del linguaggio comporta inevitabilmente tutto ciò che noi essenzialmente pensiamo riproponiamo e che diventa poi un comportamento il secondo me è l'opinabile che toglie la possibilità di avere sempre più di più riferimento con una dimensione più oggettiva
Se ne ricava un po'cesso che parte dall'assioma dello storicismo Veron qui ha fatto un per sfociare in quello dello tecnicismo Veron qui a facendo insomma la verità che si vuole non è più quella che appena contenuto l'essere e neppure quella che opera il discernimento sulle proprie azioni ma il semplice fare
Ne deriva il grande equivoco etico secondo cui diventa lecito tutto ciò che si può fare
Il fatto religioso come pure a maggior ragione il giudizio morale vengono considerati nella sfera della soggettività
Non hanno più alcuna cittadinanza nella sfera dell'oggettività in una parola siamo in pieno relativismo
In un mondo sottomesso alla logica del sapere come un fare continuo
La questione di Dio risulta di fatto estranea
Dio non è negato
Ma rimane come uno sconosciuto di cui non si sente il bisogno per la trasformazione del mondo e per il giudizio sulle proprie azioni anche se c'è egli non modifica sostanzialmente la mia vita e quella di questo mondo
è stato citato in precedenza Bonhoeffer Bonhoeffer appunto nel suo Resistenza e resa porta poi questo paradigma
Capovolgendo il senso originario dico ozius vivere nel mondo e Izzy Deus non dal retro
E qui vocale Ando di fatto dall'assioma originario ma l'uomo che diventava maturo per cui il fatto religioso doveva essere emarginato era l'emblema della secolarizzazione
E ed essenzialmente abbiamo di nuovo un po'gli ultimi colpi di coda con il secolarismo in cui siamo inseriti
E all'interno di questo scenario a mio avviso che si deve a riproporre il rapporto tra la fede e la ragione
Difficile sintetizzare in poche battute i due mila anni di storia che hanno segnato una relazione non sempre lineare e non sempre priva di conflitti
Un'immagine che mi piace ricavare dalla storia dell'arte
Ci aiuterà probabilmente più facilmente a comprendere che cosa si è verificato nel corso di questi due mila anni
Se i monumenti antichi possono essere assunti come lo strumento della ratio
E le nostre chiese come il segno della Fides
Allora il riferimento più immediato che mi viene scusate se non parlo di Siena la città di Roma
Perché Roma più di altre città può esprimere al meglio quello che si è concretizzato
Vado per esempi
Un primo esempio vede la separazione dei due mondi
Fede da una parte ragione dall'altra
I resti nel Foro Traiano neo
Si sviluppano nella loro eleganza in maniera indipendente dalle due chiese barocche di Santa Maria di Loreto e del Santissimo Nome di Maria che si trovano subito all'inizio del Foro
Anche se vivono la loro autonomia
C'è solo un piccolo marciapiede che li separa
Eppure le due realtà non si possono ignorare
Una sta sullo sfondo dell'altro e da qualsiasi parte lo sguardo si posi i due pur separati sono obbligati a restare insieme
Espressione paradossale di questo stato di cose è la colonna di Traiano collocata proprio sul confine tra i due mondi
E sulla colonna di Traiano la statua di San Paolo
Che evidenzia ancora di più la diversità dei due mondi
La statua sulla Colonna Traiana idea è giusta apposta
Crea disagio è forzata la sua presenza
è stato il momento in cui fede e ragione si sono ignorati
Eppure e nella loro stessa natura doversi incontrare
Ma se questo avviene in maniera forzata si giunge solo alla giusta posizione
Tra i due e non c'è più l'incidenza dell'una sull'altra
C'è un secondo esempio
Che è fornito dall'utilizzo che le Chiese cristiane hanno fatto del materiale dei monumenti romani
Il portale della Curia ancora attualmente è il portale della basilica di San Giovanni in laterano
I bronzi dorati del Pantheon sono stati diffusi per permettere al Bernini di realizzare il baldacchino di San Pietro
I marmi del Colosseo sono stati staccati per costruire il Palazzo della Cancelleria
E quanti altri esempi potrei apportare per mostrare come l'utilizzo di questi monumenti sia solo servito per depauperare la bellezza originaria
Senza arricchire di molto il nuovo che si costruiva
è il momento della strumentalizzazione della ragione ad opera della fede
E viceversa si è verificato lo stesso quando la ratio per rivendicare la sua supremazia a cui aveva atteso per molto tempo assunto la pretesa di essere regina
Relegando la fede qualora lo avesse voluto anche però se non era obbligata a farlo a regge alle lo strascico che ormai la ragione si portava è tutto un riferimento accanto subito all'inizio
Di quello che era la ragione
Il tempo della Ancilla Rita della razzia e della Fides non potrebbe essere più sostenuto senza privare i due mondi della loro peculiare specificità autonomia e peculiarità
Il terzo esempio è solito dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli
Che il genio di Michelangelo ha trasformato in chiesa cristiana
Ma quella sera e rimarrà un tempio pagano
Le sue pietre la stessa struttura manterranno sempre la loro origine pagana e l'occhio non riuscirà mai ad abituarsi alla trasformazione subita se si vuole in modo ancora più eclatante
La stessa cosa è avvenuta per il Pantheon
Chi entra nel Tempio di Agrippa Visco Gerace otto l'altare segno della trasformazione ad opera del cristianesimo
Ma non non riuscirà ad innalzare il suo pensiero al Dio dei cristiani
La trasformazione operata nei secoli non ha potuto modificare l'intento originario di quella costruzione
Questo è il momento in cui la fede si è impossessata di una filosofia di un pensiero con l'intento di dare voce mediante quello alla sua idea del trascendente
E l'assunzione tuttavia non ha partorito il desiderato
Perché i contenuti sono rimasti imprigionati nelle maglie di una visione prospettica
Senza permettere che la ricchezza della fede trovasse spazio nella multiforme saggezza e espressività della ragione
La strada che mi sembra più coerente percorrere invece potrebbe prendere le mosse dalla Basilica di Santa Maria Maggiore
Questa chiesa fin dalle sue fondamenta è pienamente e originariamente cristiana
Chi vi entra è subito immerso nella bellezza dei suoi mosaici undicesimo dodicesimo secolo ed è sommerso dalla ricchezza di storia che rappresentano eppure è sufficiente
Uno sguardo più attento per comprendere come la basilica nella sua navata centrale con le colonne sormontate dai capitelli Corinzi riporti subito alla mente il Partenone
Nulla lo lascia trasparire all'inizio
Ma i segni della grezza sono presenti in essa in modo indelebile
Le fondamenta le mura i mosaici l'intera costruzione sono cristiane
Ma tiene non è affatto estranea
Al contrario
Gioca un ruolo principale è il sostegno centrale di tutta quanta la struttura a noi sembra che questa immagine più di altre aiuti ad entrare nel merito del nostro discorso e prospettare una via di soluzione
A un teologo non potrà mai chiedersi di accogliere in maniera indolore un'alleanza paritetica tra la fede e la ragione
La sua consapevolezza che la fede abbia in sé un'azione trascendente della grazia che permette di accogliere contenuti propri della rivelazione di Dio
Gli impongono di non poterla mai mettere sullo stesso piano con la ragione che opera esclusiva dell'uomo il quale inevitabilmente porta con sé il limite della propria contraddizione e poi chi parla
Ha avuto per maestro Asus von Balthasar e siccome è stato citato Asus von Balthasar e Carl Barat sono stati amicissimi abitando tutti e due nella stessa cittadina svizzera
Ma la cosa importante è che per tutti e due c'era il primato dell'agire della grazia su qualsiasi azione che poteva essere data dalla ragione
E quindi buon calvinista
Baratta che nonostante tutto si era ugualmente iniziato agli studi paradossalmente studiando Sant'Anselmo
Perché uno dei libri più importanti per entrare all'interno del merito di parte è proprio quello di leggere la Fides Juergens intelletto un che per un calvinista vi posso assicurare e proprio il più lontano che potrebbe esserci in tutto questo
E nonostante questo il pensiero protestante ha sentito l'esigenza di confrontarsi con la razzia
Cosa di per sé estranea perché c'è solo una figlia sfiduciare dis c'è il porsi davanti alla croce ma non voglio entrare troppo a fare il teologo eppure
Il concetto cristiano di fede impone il rapporto con la ragione proprio per la natura stessa che qualifica il cristianesimo
Il cristianesimo eh la religione del logos come ha ribadito recentemente anche Benedetto sedicesimo e quindi è una religione che porta con sé in maniera ineliminabile il rapporto con la ragione
Il mistero dell'incarnazione di Dio
Che segna il culmine di ogni fenomeno religione religioso
E pone pertanto il cristianesimo con la pretesa della vera religione non ha confronti e impone di assumere la ragione come partner ineliminabile del proprio orizzonte
Questo fatto storicamente verificabile fin dalla prima predicazione di Paolo che per alcuni versi riprende il pensiero dei Salmi
Giunge ininterrotto fino ai nostri giorni passando per i padri apologeti basti pensare a Giustino per Agostino Anselmo Tommaso i grandi maestri delle diverse epoche storiche
Per condensa sì nell'enciclica di Giovanni Paolo secondo Fides et ratio
Di cui un giorno se ci sarà la possibilità sarebbe molto interessante vedere il perché è nata questa enciclica come si è sviluppata come sorta l'apporto che è stato dato perché credo che in un periodo come questo niente fosse di più importante potrebbe essere quello di mantenere viva la memoria storica anche di questi documenti
è stato proprio il rapporto con la ragione a rendere il cristianesimo efficace e a distinguerlo dalle altre religioni
Il cristianesimo si fa forte della conoscenza e la ragione è diventata il suo supporto naturale non il suo avversario
Questo è stato possibile in forza del messaggio universale che il Vangelo possiede
Lo ricordava sempre Giovanni Paolo secondo quando scriveva
L'apporto del cristianesimo consiste nell'affermazione dell'universale diritto di accesso alla verità
Abbattute le barriere razziali sociali e sessuali il cristianesimo aveva annunciato fin dai suoi inizi l'uguaglianza di tutti gli uomini davanti a Dio
La prima conseguenza di questa concezione si applicava al tema della verità
Veniva decisamente superato il carattere elitario che la sua ricerca aveva presso gli antichi poiché l'accesso alla verità è un bene che permette di giungere a Dio tutti devono nella loro condizione poteva percorrere questa strada
Le vie per raggiungere la verità rimangono molteplici tuttavia poiché la verità cristiana un valore salvifico
Ciascuna di queste vie può essere percorsa purché conduca la meta finale ossia alla rivelazione di Gesù Cristo così numero trentotto di Fides et ratio
La vittoria del cristianesimo sul politeismo antico
E sulle altre religioni va annoverato in ultima analisi alla sua rivendicazione di ragionevolezza come espressione necessaria per un coerente esercizio di libertà
Verità su di sé e sul mondo offerti dalla rivelazione di Dio e in Gesù Cristo
Ma esplicitati tramite una ragione che indaga autonomamente permettono di vedere la sintesi suprema di universalità che è propria della ratio e della Fides
La ragione insomma individua nella fede cristiana ciò che l'uomo possiede dentro disse come esigenza ultima a cui deve corrispondere vale a dire la definitiva risposta circa il senso della propria vita
Qui non esiste più l'ipotesi che possa affascinare ma non soddisfa
Questo è il momento in cui la vita chiede diffondersi su un'istanza che sia vera definitiva carica di senso
Inutile dire
Che una separazione tra fede e ragione ha portato a un indebolimento reciproco
Che ha minato le basi del vivere sociale e culturale in arridente o le comuni radici e impedendo di cogliere la propria identità il relativismo che mostra con evidenza i suoi tratti nella frammentazione del sapere
Nella progressiva perdita di identità personale e sociale
Ma soprattutto nell'appiattimento comune che tutto riduce opinione senza più un riferimento alla verità
Impedisce di fatto lo sviluppo di una libertà che sia prodromo di progresso e di civiltà autentica
Una rinnovata alleanza pertanto è possibile
Sulla base di una risposta che culturalmente deve essere data in questo frangente storico e che vede in primo piano il Progetto di una nuova realtà quale l'Europa
Se l'Europa non è capace di fare una memoria storica
Che le permette di entrare di mantenere viva la sua tradizione culturale e religiosa non potrà pretendere di spiccare il volo
L'icona dicano io non entro nel merito politico perché non mi compete non entro nel merito di quelle che possono essere questioni giuridiche e costituzionali perché mi competono solo in parte
Ma la valuto dal punto di vista culturale e su questo penso che ognuno di noi possa dire una parola significativa
Nicola Di Caro dovrà essere presente per non illudersi che leali con cui si sta volando sono di cera
Dimenticare gli insegnamenti di padre Dedalo può fare innalzare per un po'oltre il labirinto
Ma avvicinandosi al Sole leali si sciolgono
E la caduta è inevitabilmente mortale
A poco possono valere le lacrime di quanti piangono per la morte se prima non ci si è preoccupati di dare solidità di insegnamento e di far prendere coscienza degli strumenti da doveva utilizzare questa memoria deve riprendere posto ai nostri giorni non per vanagloria
Non per trionfalismo alcuno ma solo ed esclusivamente per permettere un salto qualitativo nell'attuale momento di passaggio culturale
Su questo aspetto
Che è un reale che è determinante per un reale progresso dello spirito è necessaria un'unità di intenti tra fede ragione è auspicabile un lavoro continuo di uomini e donne che non si stanchi no per le difficoltà né si sentano demotivati per le incomprensioni
A nostro avviso è urgente che al centro dell'andare ricerca venga rimesso il concetto stesso di persone questo sembra emarginato dall'attuale momento storico che sembra non comprendere che in esso sa o cade l'intera storia dell'Occidente
Vorrei solamente accennare a ruolo determinante che l'Occidente ha avuto nel manto nel momento in cui ha compreso Rizzoli Gina Rita del concetto cristiano di persona
Se si vuole è intorno a questo termine che si può rileggere la storia del progresso e della maturazione civile culturale sociale e politica
Fino al quarto secolo il termine è soggetto a una lunga discussione sul suo significato più coerente
Nell'accezione latina il termine persona va ricondotto come sappiamo allo spazio del teatro
è la maschera che copriva il volto dell'attore
Nella semantica greca il termine poso PON indica ugualmente la maschera teatrale
Ma è ciò che cade sotto gli occhi ciò che si vede
La diatriba sul termine nasce nel momento in cui si vuole esplicitare la fede nella Trinità e la presenza di tre persone con un'unica natura
Alla stessa stregua il problema si poneva per i primi cristiani quando in quando dovevano rendere ragione di Gesù Cristo nella cui unica persona divina era presente la natura umana e quella divina
Si deve all'intelligenza profonda di Agostino la soluzione più adeguata che rimarrà fino ai nostri giorni
E lui che ha saputo armonizzare il termine con il concetto
Mostrando che la persona è se stessa solo nella relazione con l'altro
Saranno poi con cd a stabilire dogmaticamente l'esattezza della formula
Ciò che a noi importa verificare comunque
è che sulla base della chiarificazione trinitaria e cristologica del concetto
Si è prodotta una delle conquiste più rivoluzionarie della cultura occidentale
Che è diventato patrimonio della cultura universale
Persona è un'identità propria che si qualifica nella sua relazione con l'altro
Per cogliere in profondità il valore semantico è necessario comprendere la sua derivazione cristiana
La persona si qualifica per la relazione di amore che le permette di essere ciò che alla luce di questa prospettiva si comprende il valore della persona nel mondo contemporaneo e lo sviluppo che ha avuto nelle diverse istanze scientifica
Dal concetto di persona come conseguenza scaturisce quello della sua dignità e del suo valore universale e quindi l'attenzione che è dovuta a ogni persona ha tutta la persona e il bene per tutte le persone
Non è azzardato affermare
Che solo nella misura in cui si vuole salvaguardare il concetto di persona e la sua dignità
E determinante che essa rimanga legata addio
Che ne garantisce l'esatta comprensione ed esplicitazione nella misura in cui si dimentica di io infatti si dimentica anche che la persona reca impressa in sé la sua immagine e somiglianza
Nella misura in cui si dimentica la persona si dimentica di conseguenza anche Dio che ne la sua garanzia ultima
La conseguenza inevitabile
Che sembra proiettarsi all'orizzonte è quella di una ulteriore vende come dell'umanesimo ci fu l'antropologa esce vende la la la la svolta antropologica bene questa svolta come ho accennato all'inizio
Non pone più al centro l'uomo ridotto ormai a un ruolo marginale nei confronti della natura
Al centro oggi c'è la tecnica
Se D'altra parte la tecnica è in grado di determinare l'esistenza personale fin dai suoi primordi
E neppure la scienza sente il bisogno di porre limiti alla sperimentazione sulla Ceriolo umana
Scavalcando le stesse regole che si era data in precedenza
Allora non si potrà che verificare le logiche conseguenze
L'uomo sulla scena del Teatro di questo mondo non potrà più giocare il ruolo di protagonista a cui si era abituato per secoli
Ma deve necessariamente lasciare il posto a chi adesso pretende di determinare la sua stessa esistenza
Si riaffaccia sulla scena del mondo la tetra figura di Medea che uccide i suoi figli come ha ricordato in un eccellente articolo Oriana Fallaci
E proprio così
La tecnica creata dall'uomo per rendere più umana la sua esistenza sembra respingere in un angolo l'uomo stesso quasi si trattasse di un nuovo e mai mutato complesso di Edipo
è ormai condivisa l'analisi secondo la quale il nostro contemporaneo ha talmente delegato la tecnica a produrli ogni cosa da non comprendere più il grave pericolo in cui è caduto
La tecnica ha assunto il ruolo di domina
Di Siniora non solo sulla natura ma anche sull'uomo riducendolo a un oggetto della sua sperimentazione senza curarsi più delle sue reazioni
è sufficiente andare a vedere che cosa si sta svolgendo in queste settimane in Gran Bretagna
Se cresce la tecnica
Ma non aumenta di conseguenza anche l'orizzonte spirituale ed etico dell'uomo
E la persona non permane in una dinamica di maturazione verso la trascendenza allora si viene spogliati di ciò che possediamo come di più prezioso
La coscienza di noi stessi del proprio limite e dell'apertura infinita verso ciò verso cui si è indirizzati
Condizione mortale signori miei
Perché in questo modo non solo cessa il vero progresso
Ma l'uomo muore per asfissia
Infatti non ha più uno spazio spirituale che gli consente di andare oltre se stesso
Verso quell'orizzonte di senso ultimo che dà risposta alle sue domande fondamentali
Per paradossale che possa sembrare
La tecnica allontana anche ogni domanda sul limite
Illudendo di una eternità che non può essere data dalla produzione dell'uomo
Si dovrà guardare con occhio vigile a come il pensiero maturato in Europa si poca nel prossimo futuro nei confronti della sofferenza e della morte
Le tesi di Heidegger solo per fare un esempio diventeranno presto archeologia filosofica
La morte non sarà più l'ultimo Baluardo da affrontare nella libertà propria della decisione di vita
Ma un evento da scongiurare per l'illusione dell'immortalità
La morte non sarà più interpretata come un accadimento naturale e come un accadimento inevitabile della vita
Sarà piuttosto una sciagura da evitare come qualsiasi altra malattia
Come si porrà l'uomo davanti alla morte dopo l'illusione della tecnica di allontanarla sempre di più da Luís
Con la dignità propria della libertà cosciente
O come una stupida conclusione che non si è potuta evitare
E se la vita sarà più o meno indefinita
Ci sarà ancora qualcuno disposto a offrire la propria vita per gli altri
Le vie tecnologico biotecnologie favoriranno un attaccamento alla vita oppure la renderanno insopportabile
Interrogativi non affatto ovvi
E tanto meno inattuali
Saranno sul tappeto nello sviluppo del pensiero a partire già da domani
Fede e ragione avranno ancora qualcosa da dire insieme che abbia senso
E che sia determinante per il mantenimento dell'identità culturale e del nostro futuro
La crisi di identità che l'Europa vive è sotto gli occhi di tutti noi
Tolto il concetto di persona
Si allontana quello della sacralità della vita
E tutto cade nell'arroganza del più forte
Ne deriva la pretesa di imporre il diritto individuale su quello sociale e la conseguente distruzione di modelli sui quali l'Occidente è fondato
Imporre l'esistenza del diritto individuale porta a imprimere nella società la volontà degli individui spezzando in questo modo il concetto stesso di persona come relazione contraddizione insanabile
Frutto dell'individualismo che regna sovrano avendo distrutto ogni possibile tensione verso il bene comune
La prima conseguenza di questo stato di crisi è la solitudine in cui è caduto l'uomo contemporaneo
Io sarei molto contento
Se si facesse uno studio scientifico serio sociologico su quello che è l'arco di età che vada i venti ai trentacinque anni per stabilire il grado di solitudine di questo tipo di generazione in questo frangente
Io lo so come pastore come vescovo come colui che vive in mezzo al mondo
Ma il grado di solitudine che dai vent'anni ai trentacinque anni ha colto questo tipo questo gruppo di persone signori miei amici miei una cosa che ci si deve realmente preoccupare
Privo di privo di una relazione salda che gli consente di comprendersi il nostro contemporaneo è diventato ormai estraneo a se stesso incapace di doversi collocare e comprendere
Tende a rinchiudersi in se con la conseguente mancanza di amore e di donazione gratuita
I rapporti diventano soggetti all'interesse individuale e la violenza dell'uno sull'altro alla meglio
In questo contesto è necessario porre anche la crisi del matrimonio e della famiglia
Incapaci adesso è se stesso
Colto dalla paura di una incapacità stabile alla relazionalità e all'amore
Si apre la strada a modelli che contraddicono e distruggono ogni relazione sociale
Il tentativo di minare alla base anche lo stesso concetto di matrimonio omologa amico e tra persone di sesso diverso non è che uno degli ultimi bastioni di una cultura in crisi
Che intende abbattere per l'imposizione di un po'oggetto estraneo al mondo alla natura e alla stessa cultura
Che ha il solo intento probabilmente di eliminare l'uomo
La chiesa a una profonda responsabilità in questo momento
Senza alcuna forma di presunzione
A me sembra che sia rimasta solo lei a far sentire la sua voce per fermare questo insano desiderio di autodistruzione
è importante quindi che la Chiesa provochi a una riflessione che prendendo la retta ratio come compagna di strada
Illumini anche in molti non credenti e sparsi per le diverse strade del mondo hanno compreso i gravi rischi a cui l'Occidente esposto
Si tratta in ultima analisi di riprendere a cercare insieme con maggior vigore insistenza il bene dell'uomo
A quanto egli produce con sapienza a farlo diventare responsabile per il suo futuro
Tolta la parentesi in cui tutto viene concesso in forza di un diritto soggettivo che ha viziato il nostro contemporaneo facendolo sentire come figlio unico
E determinanti a recuperare il senso della relazionalità in quanto parte di un'unica famiglia
L'assunzione del principio di responsabilità è una delle priorità che vediamo all'orizzonte
Esso impegna una fatica essa rimettere alla base i veri diritti iscritti nel cuore di ogni uomo
E per ciò stesso garanti dell'uguaglianza e della libertà a cui il legislatore deve ispirare la sua opera
Come credenti nella vittoria del bene sul male sempre e dovunque noi lavoreremo perché la crisi che stiamo vivendo possa trasformarsi in un reale momento di confronto e di progresso per tutti
L'Europa ha bisogno di credere ancora in se stessa
Lo potrà fare con autentico e profondo significato nella misura in cui poca Dini vorrà dinnanzi a se stessa ciò che è stata e ciò che dovrà essere la chiesa in questo frangente
Forte della sua storia di maestri e di santi che hanno reso queste terre fermento continuo di cultura e di civiltà
Si sente interpellata direttamente ad assumersi le sue responsabilità
Essa dovrà instancabilmente ripropone la fede in Gesù Cristo morto e risorto
Come premessa per il riconoscimento pieno della persona della sua dignità e dell'inviolabilità dei suoi diritti fondamentali che sono patrimonio di tutti
Senza illusioni
Se mi è dato di guardare con serenità al futuro
Io intravedo l'opera di noi credenti come un'azione convinta che saprà produrre nuova cultura sulla forza della fede di sempre
Non perderemo la nostra identità perché noi non potremmo più comprendere le nostre città senza un campanile che richiami a rientrare in noi stessi
Non potremo mai assuefarsi a un mondo dove non esiste l'amore che porta la nostra impronta il rispetto che abbiamo verso tutti
E verso chi non condivide la nostra scelta di fede ci impone di qualificare meglio la nostra identità
Per evitare di diventare e arroganti senza più una meta e cittadini senza più una patria
L'Europa quindi potrà essere davvero patria comune dis di popoli con lingue diverse tradizioni differenti
Solo nella misura in cui saprà ritrovare il cristianesimo come fondamento su cui rinsaldare gli slanci per una nuova stagione di pace e di trasformazione umana
Vede e ragione come si vede
Possono essere di nuovo unite e fermamente stabilito nella costruzione di un progetto
E per la sua forche per la forza del suo fondamento si pone con lungimiranza e carica dissenso grazie
Grazie
Grazie monsignore Fisichella dopo queste due nelle relazioni si concludono qui i lavori di questa mattina ricordo che oggi pomeriggio i lavori riprenderanno alle ore sedici ci sarà una prolusione di Ferdinando Adornato poi ci sarà la consegna del premio Libera Siena
Allora cardinal Camillo Ruini e poi ci sarà la conferenza di Camillo Ruini sul tema il Progetto culturale della Chiesa italiana e il pontificato di Giovanni Paolo secondo dunque arrivederci a più tardi grazie
Ma se se prendete tutti quanti posto possiamo cominciare
Bene allora diamo inizio a questa terza sessione del del nostro convegno
Il momento culminante un po'di questo nostro convegno e stamattina abbiamo ascoltato le relazioni di Marco Baglioni del professor Grilli del di monsignor Rino Fisichella
Ora io darò la parola al presidente Fondazione Liberal Ferdinando Adornato che terra la sua prolusione sul nuovo pensiero liberale cristiano poi ci sarà la cerimonia di premiazione di sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini che terrà poi la sua conferenza con il che si chiuderà la diciamo la parte parlata di questa di questa sessione e che sarà seguita da un concerto che allora prego tornato
Nel cuore del ventesimo secolo
Nei gulag e nei campi di concentramento
L'Europa ha ucciso Dio
Al tramonto del Novecento
L'Europa lo ha poi condannato all'oblio attraverso la diffusione di filosofie relativista segnate dal disincanto e dall'indifferenza per l'ordine spirituale della vita era perciò inevitabile che all'inizio del ventunesimo secolo l'immagine di Dio tornasse a pretendere il suo posto nella storia nella vita pubblica del nostro continente
è questo il Ruentes quanto imprevisto ritorno di Dio che oggi attraversa e rende inquieta la riflessione dell'intera comunità europea sulla propria identità
Perciò proprio gli orizzonti aperti da questo ritorno abbiamo voluto dedicare questo nostro convegno sapendo che tutto ciò è avvenuto anche grazie al potente e affascinante magistero di Giovanni Paolo secondo
Lasciatemi innanzitutto ricordare commettendo un piccolo peccato d'orgoglio che l'argomento di queste nostre giornate di riflessione
Il ruolo storico di un grande Papa come Karol Wojtyla
Al cui pensiero la fondazione Liberal si è sentita assai vicina
L'onore di premiare il presidente dell'accesso e mi sua Eminenza il cardinale Ruini il privilegio di ascoltare oggi le sue parole appaiono i miei occhi come una sorta di premio alla carriera anche per noi
Il felice compimento di un lavoro lungo ormai oltre dieci anni
Lungo i quali abbiamo ostinatamente ricercato non solo le ragioni di un nuovo incontro tra pensiero liberale dottrina cristiana
Ma anche l'ispirazione di un nuovo movimento politico e culturale nel quale credenti e non credenti potessero condurre insieme la più grande operazione di recupero culturale necessarie ai nostri tempi
Il recupero delle fondamenta morali della democrazia e delle identità storico politica dell'Europa e dell'Occidente
Più o meno nello stesso tempo nel quale la Cei lanciava il suo progetto culturale liberal cominciava il suo cammino
Progetto culturale segnalava la comunità dei cattolici italiani la necessità di aprire le porte le finestre della propria casa
Ad un libero e fruttuoso lavoro comune con quelle idee pensieri e valori che al pari della dottrina cristiana riconoscessero la necessità di una nuova pax europea fra il cielo e la terra
Radio e la vita pubblica del continente
Per la fondazione Liberal Progetto culturale della Cei è stata una sponda preziosa
E nutriamo la speranza di aver suscitato con il nostro lavoro almeno parzialmente sentimenti analoghi ai nostri interlocutori
Senza dubbio per noi la relazione intellettuale sempre amichevole affettuosa con il cardinal Ruini è stata permanente fonte di conforto ideale spirituale
Dopo i risultati del referendum sulla fecondazione assistita sulla figura del presidente della Cei è stata disegnata dei media come quella di un abilissimo politico
Non credo si tratti di una raffigurazione capace di raccontare la pienezza del suo magistero
In ogni caso posso personalmente testimoniare
Che è anche risultato politico tra virgolette di quel referendum è stato reso possibile
Da un decennio di azioni teologiche culturale umana
Ed è proprio a questa sua azione che noi oggi intendiamo attribuire un pubblico riconoscimenti
Se al tempo del referendum sul divorzio si divise il mondo cattolico
E invece oggi sul tema della fecondazione assistita si è diviso il cosiddetto mondo laico
Cioè dovuto ovviamente la profonda diversità dei due temi
Ma anche ma anche al paziente lavoro comune che credenti e non credenti hanno avviato insieme negli ultimi anni
Che ha reso possibile per esempio la nascita del comitato Scienza e Vita
Solo chi non ha visto ciò che si è mosso nella società italiana in questo decennio si è potuto stupire del risultato referendario
E solo chi ancora si ostina a non volerlo vedere può continuare a non capire e a parlare della nascita nel mondo laico di una nuova corrente neo clericale
Si è mosso molto nella società e nella cultura italiana negli ultimi dieci anni
Tanto che oggi possiamo dire ecco il piccolo peccato d'orgoglio che quell'incontro liberale tra laici e cattolici che fin dal novantacinque campeggia sulla testata di Liberal ha fatto davvero molta strada
Uomini come Giuliano Ferrara e Marcello Pera oggi indicano lo stesso sentiero ciò vuol dire che il tempo della semina sta cedendo il passo al tempo del raccolto
Vuol dire che oggi cominciano a realizzarsi le condizioni
Per costruire una massa critica d'opinione culturale e anche l'orizzonte lo voglio sottolineare di una nuova grande forza politica
Capace di imprimere una significativa svolta alla storia e alla nostra democrazia
Prova nella circostanza che oggi sui media gli aggettivi e le definizioni fantasiose si sprecano teocon neocon atei devoti per cercare di afferrare di definire ciò di cui in questi dieci anni solo in pochi si erano accorti la nascita di un nuovo pensiero che avvicina credenti e non credenti nella definizione di un comune denominatore etico e politico nell'affrontare le sfide del nostro tempo
Ebbene scopo principale di questa mia relazione se ne sarò capace e quello di aiutare gli amici analisti e giornalisti a definire in modo più preciso l'identità di questo nuovo pensiero e del movimento d'opinione che da esso deriva rifuggendo dal formulario dei teocon non ne ho cornate d'emozione o clericali proporrò la più ovvia ma forse proprio per questo la più sorprendente delle definizioni liberale
In Italia sta infatti avvenendo una cosa elementare insieme rivoluzionaria si stanno finalmente facendo strada le categorie fondative del più classico pensiero liberale
Si stanno creando le condizioni culturali per l'affermarsi di un movimento liberale di massa
Ciò che da noi non era mai davvero successo nei nei primi decenni dello Stato unitario nel tempo politico successivo alla seconda guerra mondiale
Cavour e Giolitti da una parte De Gasperi Sturzo Einaudi dall'altra si sono trovati nelle condizioni di poter aprire nel nostro Paese questa grande porta culturale prima ancora che politica ma per ragioni diverse che sarebbe troppo lungo qui indagare non ci sono pienamente riuscito
Sta di fatto che oltre cent'anni di storia italiana hanno finito per far intendere il liberalismo di volta in volta o come una dottrina antireligiosa
O come il pensiero arcigno di una borghesia egoiste e anti solidale o come l'utopia perennemente minoritaria di intellettuali generosi ma astratti
E in ogni modo si sono consegnati pensieri e azioni alle coppe categorie del liberalismo post rivoluzionario francese piuttosto che a quelle più solari oggi più attuali del liberalismo anglosassone e americano
Ebbene credo che sia proprio questa nostra storia di figli di un liberalismo minore
A impedirci oggi di dare il nome giusto a ciò che si muove dietro tante riflessioni contemporanea
A fare immaginare fantomatici percorsi riconversione neo clericale mentre si frequenta le si propongono nient'altro che le più classiche categorie del liberalismo di scuola anglosassone
Un liberalismo che propone tra le sue riesce universalmente riconosciute l'idea che le fondamenta morali della democrazia risiedono nell'arca dell'alleanza tra l'uomo e Dio
Nella legge naturale insieme divina che precede ogni altra legge presiede ogni pactum Società Attis
Nella convinzione che l'uomo non la ragione resti l'essere supremo di ogni attività ispirata al bene comune
Certamente per l'Italia si tratta di una novità
Ma la novità non sta in una presunta transumanza di settori del mondo laico Oltretevere
Sta piuttosto che la proposta di un cammino da noi mai realmente intrapreso quello dell'unione tra liberali e cristiani lungo le coordinate di una filosofia pubblica orientata su tre grandi direttrici
La prima
Il primato della persona ve la sua libertà e della sua dignità nella storia
La seconda
La centralità della legge naturale nel definire le fondamenta morali della democrazia
La terza la dialettica tra diritti e doveri nella ricerca della felicità personale
Ciò che in altri termini comunemente chiamiamo etica della responsabilità non c'è
Non ci può essere distinzione su questi temi fra credenti e non credenti che aderiscono a una concezione liberale della democrazia
Affrontiamo allora nel merito queste tre grandi strade maestro
La prima
Il primato della persona in quanto Imago Dei essere unico e irripetibile perché fatto a immagine e somiglianza di Dio
Questa è stata una delle idee forza sulle quale il pontificato di Wojtyla ha ripetutamente richiamato l'attenzione degli uomini del nostro tempo
Tale pensiero poggia le sue radici sulla terra di valori che ha fatto da culla all'identità stessa dell'Occidente
Modellando la sui due più grandi messaggi di libertà che agli albori dell'umanità hanno indirizzato la nostra storia quello di Socrate e quello di Gesù
è un parallelo sul quale io ho insistito molto negli ultimi anni perché rappresenta a mio modo di vedere la sintesi più ammirevole di come sia partendo da un punto di vista strettamente filosofico
Sia riconoscendo Dio come padre sì posso aggiungere all'individuazione di medesimi comportamenti etici
Qui taglio perché vorrei stare nei quaranta quarantacinque minuti previsti ma si troverà nella relazione
Che alla fine verrà consegnata
Consacrate per la prima volta una filosofia laica attribuisce alla coscienza della singola persona non alla divinità o alla gola la responsabilità del bene pubblico
Con Gesù per la prima volta una dottrina religiosa non racconta esclusivamente dei poteri dell'eterno e delle collane che si abbattono su quanti non rispettano i precetti io vi erano la festa del sabato
Ma interviene a discutere sanzionare il comportamento del singolo nei confronti del prossimo
Cristo è cosciente di questa rivoluzione
E sa che oltre a condurre lui stesso alla morte semina i germi di un'autentica guerra di libertà
Cristo sa cioè che la pace tra gli uomini può essere solo l'esito di una lunga aspra battaglia lo dice chiaramente
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra non sono venuto a portare pace ma una spada sono venuti infatti a separare il figlio al padre la figlia dalla madre la nuora dalla suocera chiama il padre o la madre più di me non è degno di me
Chiamala figlio il figlio più di me non è degno di me che non prende la sua croce non mi segue non è degna di me che avrà trovato la sua vita la perderà e che avrà perduto la sua vita per causa mia la troverà
Chi parla così e la libertà
Chi parla così è l'amore
Libertà e amore infatti non sono beni Baratta bis
Sono valori assoluti valori irriducibile
Solo il loro nome in nome della libertà dell'amore e della sovranità della coscienza personale Cristo chiede di dimenticare tutto e tutti
Perché con esse libertà amore sovranità dalla coscienza tutto è possibile senza di esse tutto perduto
L'uomo viene così responsabilizzato intorno al grande potere della propria coscienza e all'autodeterminazione della propria libertà
Si tratta della più grande eresia di tutti i tempi e non stupisce che dall'antichità la sua forza d'urto si sia gradualmente espansa arrivando fino a noi cambiando il cuore e la mente di milioni di uomini
Ecco allora il primo grande sito filosofico del ritorno a Dio e caratterizza il nostro tempo riproporre alla smarrita filosofia pubblica europea l'antica Eresia che l'essere e il nulla non sono la stessa cosa l'essere umano può dare senso bellezza e utilità alla propria esistenza scegliendo in autonomia di rivolgersi al bene
Contro ogni convenzione e convinzione costituite
La filosofia da una parte e la religione dall'altra possono solo indicare la direzione di marcia aiutare l'uomo Rizzo orizzontarsi nel labirinto dei valori ma poi spetta all'essere saper sfuggire dal nulla
Si tratta di un insegnamento oggi dimenticato
Ebbene si fonda su questi antichi insieme nuovissimi presupposti filosofici la comune battaglia di credenti e non credenti contro il relativismo etico in un tempo dominato dalla potenza tecnologica come il nostro nel quale fede e ragione sembrano tornare a dividersi
Appare quasi indispensabile riscoprire la severa linearità di una strada morale che assegna l'uomo sia il dovere di assecondare la propria libertà di ricerca di scoperte sia la responsabilità di farlo nella conservò nella consapevolezza del proprio limite
E nel rispetto alla propria coscienza nessuna scienza e scienza se non è scienza del bene ammoniva Socrate
Ebbene le nostre democrazie hanno oggi proprio questo grande problema davanti a loro
Davanti al loro destino non confondere il necessario pluralismo politico e culturale sul quale si fonda e non poche fondazioni Società aperta con un malinteso pluralismo etico che mischia al contrario di affondarlo
Più precisamente non permettere che il pluralismo etico diventi relativismo etico non consentire cioè che la libera circolazione di diverse ispirazioni morali certamente inevitabile nelle democrazie moderne oltrepassi mai il confine del rovesciamento dell'ordine naturale del bene e del male
Come purtroppo e già tragicamente accaduto in Europa nel Novecento
Nel secolo delle idee assassine il pensiero politico europeo ha barbaramente travolto oltre alla prima il primato dalla persona anche la seconda grande direttrice della filosofia pubblica liberale
Che dicevo prima della quale ora vorrei parlare la centralità della legge naturale
Oggi il diritto naturale grande disciplina fondatrice della cultura europea viene più ritenuto una sorta di sottosistema della dottrina cristiana
E se un pensatore o un politico un giornalista si permette soltanto di parlare di legge naturale viene immediatamente arruolato tra i clericali di complemento
Attenzione si tratta di un'ignoranza assai grave
Vuol dire infatti che la stragrande maggioranza delle nostre fonti di formazione e di informazione letteralmente ignorano cosa sia stato il judo turismo cosa sia il diritto naturale e come il più genuino pensiero liberale si basi sul primato della legge naturale
Vista come fondamento di ogni contratto istituzionale e sociale
Chi me l'ha detto
Non ci può essere migliore prova di ciò che affermiamo che quella di dare direttamente la parola al caposcuola del liberalismo anglosassone giallo
Egli nel suo trattato sul governo scriveva cito un uomo come se ha dimostrato non posso prometterti al potere arbitrario di un altro
E non avendo nello stato di natura
Quello che precede lo Stato legislativo
Alcuni al potere arbitrario sulla vita sulla libertà o sui beni altrui se non quello che la legge di natura gli ha dato in vista della conservazione disse e del resto del genere umano questo è tutto ciò che gli rimette o può rimettere allo Stato
E attraverso questo potere legislativo onde il legislativo non può possederne più che tanto
Il suo potere nella massima estensione e comunque limitato dal criterio del pubblico bene della società
Continua lo le obbligazioni della legge di natura non vengono meno nella società ma anzi in molti casi diventano semplicemente più strette
E le leggi umane di associano sanzioni a tutti note per imporre il rispetto
Così conclude l'otto la legge di natura costituisce la norma eterna per tutti gli uomini per i legislatori come per gli altri
Le norme che si danno alle azioni degli altri uomini devono essere conformi alla legge di natura cioè alla volontà divina di cui essa è una manifestazione e in quanto la legge naturale fondamentale è la conservazione del genere umano nessuna umana sanzione può essere buone valida in contrasto con essa
Non sono parole di Wojtyla né di Ratzinger ma di giorno
Non si tratta né di un teocon né di un neo donne di un attimo devo si tratta del teorico della rivoluzione liberale inglese
Ebbene si può consentire collo
Oppure si può dissentire dallo
Quello che non si può fare e contestare il liberalismo
Si può non essere liberali ma non camuffare i due teorie del liberalismo essere liberali non è un obbligo
Quel che non si può fare e negare che quella di l'OCSE alla dottrina originaria del pensiero liberale liberale e giudicare chi oggi se ne fa portatore comunanza illiberale o addirittura un illiberale o come sostenitore di un'ipotesi neo confessionale
Questo è avvenuto durante la campagna era sul sul referendum la fecondazione senta ma viene ogni qual volta si discute del rapporto tra legge naturale e legge dello Stato
Allora rivendicare lo stretto rapporto tra la presenza di Dio nella vita pubblica e le fondamenta morali tra democrazia non è a fare esclusivo di chi crede
O peggio il teorema di uno Stato integralista
è viceversa la dottrina di una filosofia pubblica di un contratto sociale di tipo liberale
Orientati cioè alla centralità della persona e non a quella della classe della razza o dello Stato
Non si può infatti raggiungere alcuna definizione obiettiva del concetto di libertà se non ancorandola d'una verità universale sulla presenza umana nel mondo ebbene questa verità è stata fornita all'Occidente alle nostre democrazie all'umanità intera solo dalle tavole della legge che Mosè espose sul Sinai
Sta in quel decalogo la verità che fonda la nostra libertà
Domandiamoci per conto proprio per controprova
Se così non fosse
In base a quali criteri noi potremmo definire riconoscere tutti insieme il significato universale obiettivo del concetto di libertà
In base a quale criterio ad esempio noi potremo permetterci di definire false
E aberranti nella relazione ideologiche del nazismo e del comunismo
Perché qualsiasi tiranni qualsiasi pensiero totalitario si è sempre presentato e si presenterà agli uomini sempre come rappresentazione del bene
Mai come rappresentazione del male
Sempre come epifania di un nuovo stadio della libertà umana il nazismo
Si proponeva come il compimento dell'uomo occidentale espressione dell'autentica libertà libertà della nostra terra del nostro sangue della nostra razza da ogni contaminazione ideologiche antropologica
Il comunismo sosteneva la libertà la libertà dell'uomo nuovo che sarebbe stata sancita dal regno dell'uguaglianza assoluta
Attenzione non si trattava di utopie incredibili perché milioni di europei ci hanno creduto milioni di noi ci hanno creduto
Hanno creduto che su di esse potesse davvero a fondarsi la realizzazione della loro libertà
Ma allora come può la nostra ragione sostenere che nazismo e comunismo avessero torto che non fossero il bene dell'umanità come pure pretendevano
O quello lo sarà qualsiasi futura crudele tirannia se l'intera umanità non concorda su una definizione obiettiva di ciò che è bene e di ciò che è male
E dove rintracciare tale universale definizioni se non in quel decalogo di comandamenti morali e do Cent da sempre rientra la vita della nostra civiltà
E che non è anch'esso un affare esclusivo di chi crede perché quel decalogo orienta l'ordine naturale della vita di chi crede di chi non crede
Ecco perché non ci può essere un'autentica definizione della libertà fuori dal primato di quella legge naturale che precede pre determina il nostro contratto sociale
Non c'è dunque non ci può essere quanto meno del pensiero liberale
Alcuna soluzione di continuità tra l'etica universale del decalogo e il diritto positivo
Tra i principi naturali che fondono la nostra concezione del bene e del male e le leggi che governano la nostra vita pubblica
Ciò spiega perché il principio liberale della laicità dello Stato non può aver nulla a che vedere con quelle ci sono ideologico che pretenderebbe che la dimensione religiosa venisse completamente spunta dalla vita pubblica
Per essere legata a una Nicodemi che a scelta privata
Nessuno Stato liberale può mai assumere alcuna dottrina religiosa come fondamento della propria giurisdizione
Ma nessuno Stato liberale può escludere i valori religiosi dalla costruzione della propria etica pubblica
Perciò quando la Chiesa prende posizione sui principali temi della vita pubblica non esercita un'ingerenza
Ma giuste o sbagliate che siano nel merito le sue riflessioni partecipa con piena legittimità e pieno titolo al plurale confronto delle idee che deve animare ogni società aperte ogni democrazia
Spetta poi agli organi dalla democrazia rappresentativa dopo aver ascoltato ogni voce assumere la propria autonomia deliberazioni
Che considera ingerenza negli affari dello Stato la trasparente espressione delle proprie idee da parte di una grande agenzia morale come la Chiesa vuol dire che non crede fino in fondo né alla Società aperta né alla democrazia
Ma c'è una considerazione ancora più importante da questo punto di vista che discende da quanto ho cercato di esporre finora
Qualora le democrazie
Rinunciassero a fondare il loro contratto
Sulla centralità della persona e sul primato tra legge naturale S. finirebbero per annullare le basi stesse della loro libertà
Essere laici infatti non voi non non vuole in alcun modo dire essere nichilisti o ritenere che tutte le verità siano sullo stesso piano di valori che tutte le verità siano soltanto opinioni
Giuliano Amato sulla Repubblica del trentuno agosto lo ha giustamente riconosciuto ha riconosciuto che sarebbe ridicolo negare come anche il mondo laico debba credere in valori assoluti in quei valori assoluti che si chiama lo diceva anche Amato libertà democrazia dignità della persona
Peccato poiché anche Giuliano Amato non abbiano lo stesso articolo saputo rinunciare alla moda di criticare il pensiero di fantomatici teocon che invece esattamente lo stesso e Luigi ha risposto
Ovvero l'esistenza dei valori assoluti comuni tra credenti e non crede
Tornare a frequentare i valori di questa filosofia pubblica significa aprire un nuovo spazio etico comune per chi crede perché non crede una corresponsabilità etica solidale
è un indispensabile precondizione queste per formare nella comunità nazionale una vera religiosità civile
Questo spazio comune
Pretende di stabilire insieme due insuperabili colonne d'Ercole
Tutte orientate intorno al concetto di limite
Da una parte il limite della religione rispetto allo Stato
Dall'altra il limite della ragione della tecnica nell'alterazione del naturale percorso della vita
Ci sia qualcosa sopra di noi Dio o qualcosa dentro di noi la coscienza richiamarsi l'importante comunque per credenti e non credenti percepire che l'entità uomo non può immaginarsi come protagonista di una tirannia sul mondo
Ma come una transeunte occasionale presenza di un ciclo il cui senso è per tutti razionalmente inaccessibile
Sia che lo governi il caso sia quello dei termini Dio la vita non è nostra non si può dunque alterarla si deve rispettarla venerando il limite appunto come fosse Dio come se Dio ci fosse
E vorrei da questo punto di vista fare un esempio riferito all'attualità
Nessun autentico liberale potrà mai tollerare discriminazioni di alcun tipo sociali professionali umane nei confronti delle inclinazioni sessuali dei singoli individui
Così come su un piano diverso nessuno poi chiude gli occhi di fronte al fenomeno delle coppie di fatto eterosessuali che a volte costituiscono una reale scelta d'amore
Una società aperta non può non tutelare i diritti di tutti i suoi cittadini quali che siano le loro strade di felicità
Ma è altrettanto evidente che in nessun caso è possibile equiparare i diritti costituzionali o legislativi di questo tipo di unioni per il discorso che finora ho fatto a quelli costituzionali appunto riconosciuti alla famiglia
E provoca meraviglia constatare come alcuni di coloro che sono pronti a battersi per In the a cadavere indifesa di ogni riga della nostra Costituzione dimenticano poi con tanta allegria il suo articolo ventinove
Le unioni di fatto eterosessuali sono differenti dal matrimonio per esplicita decisione di chi le sceglie ma attenzione si fa desse un torto anche equiparando le come nella filosofia dei cosiddetti PACS succede ad altri tipi di convivenza di tipo omosessuale o parentale o amicale
Si può discutere attraverso quali forme riconoscere questi diritti diritto privato con altre forme quel che in ogni caso appare anzi si deve discutere non si può discutere per i suoi diritti che vanno come ho detto tutelati
Quel che in ogni caso appare inaccettabile e voler equiparare la realtà di coppie che hanno deciso di rinunciare persino al matrimonio civile
Contiene matrimoni invece ha visto e vede un progetto di famiglie un progetto di responsabilità di fronte ai figli un progetto sancito raccontato come tale di fronte all'intera comunità
Si tratta di nodi di grande rilievo
Come quello che la fecondazione assistita del resto
Ma perché domandiamo ce la domanda più importante secondo me piuttosto che dividersi su questa o quell'altra soluzione perché essi vengono oggi al pettine suscitando così tante divisioni e lacerazioni anche nel tessuto della società
Ciò succede perché le culture dominanti in Europa negli ultimi decenni del Novecento culture eredi del grande inganno degli anni sessanta hanno determinato un enorme pericoloso equivoco intorno al concetto di diritto
In questi decenni infatti si è fatta strada un convincimento generale che è quasi assunto le forme del senso comune e cioè che il benessere di una democrazia fosse direttamente proporzionale all'estensione dei diritti individuali
Più diritti per il singolo individuo uguale più democrazia
Sulla base di queste equazioni ogni ragionamento ogni provvedimento
Teso a difendere diritti naturali e diritti di comunità o diritti della specie è stato letto appunto come un attentato alla democrazia
Poco importa se i sostenitori di questa estremo liberismo etico fossero poi in campo economico sociale gli alfieri dello statalismo
Quel che qui interessa e rilevare come queste teorie hanno finito per colpire al cuore i principi stesse che come abbiamo visto reggono le fondamenta morali da la nostra democrazia
Tanto che lo ripeto chi oggi si prova a ricordarli viene aggredito il nome di una falsa libertà che considera il diritto come la soddisfazione di ogni desiderio e il dovere come una forma di autoritarismo
Ci troviamo così ad affrontare la terza grande direttrice etica del nuovo pensiero liberal cristiano di cui sto cercando di definire l'identità la dialettica tra diritti e doveri la ricerca della felicità personale
Qui vorrei chiamare a testimone un pensatore dell'Ottocento italiano
Non Gioberti o Rosmini che sarebbe scontato bensì Giuseppe Mazzini
Ebbene Mazzini ha avuto il merito forse mai fino in fondo compreso dai suoi interpreti di capire come le diverse forme di socialismo di dal Sensi monismo al comunismo
Anche là dove si ammanta asso di nobili e puri ideali umanistici fossero realtà uniti da un solo grande idolo l'utilitarismo
Nei suoi Pensieri sulla democrazia in Europa pubblicate a puntate nel mille ottocentoquarantasei sul People John Mazzini denunciò come realtà fosse Bentham il padre tre Origo di furie e di Marx
E usa parole di grande passione per convincere i democratici europei a non cede alle lusinghe di teorie che separando la teoria dei diritti da quella dei doveri finivano per tradire alla radice lo stesso concetto di libertà
Scriveva Mazzini abbiamo bisogno della libertà tanto per assolvere un dovere quanto per esercitare un diritto questo è chiaro
Se voi date all'educazione politica un alto valore spirituale libertà diventerà come realmente dovrebbe essere la capacità di scegliere tra i mezzi per fare il bene
Se invece innalzate la libertà sia come mezzo che come fine accadrà ciò che alcuni giuristi copiando il paganesimo hanno definito il diritto di usare e di abusare ciò porterà la Società prima l'Anarchia poi al dispotismo
E clamorosa per orecchie disabituati ai pensieri fondativi dell'identità europea e occidentale diciamo la verità anche per le nostre orecchie
La consonanza di parole tra Gesù Socrate no Mazzini
E tale elenco come chiave solo parziale non avendo volutamente chiamato in causa i pensieri più noti a cominciare da quelli sottili e di Croce
Nessuno di questi pensieri
Ai quali siamo disabituati lo voglio ripetere anche per responsabilità dell'educazione pubblica
Nessuno di questi pensieri primo fra tutti quelli del Cristo fa confusione tra Chiesa e Stato
Cristo decedesse accese perché di Cesare a Dio quel che è di Dio eppure tutti sottolineano come la presenza di Dio nella società
E cioè il rispetto di una legge morale assoluta sia il vero fondamento della libertà
Ascoltiamo ancora Mazzini
Come egli conclude l'ultimo dei suoi saggi sulla democrazia in Europa cito a fondamento di qualunque questione politica il popolo avverte almeno un appello al suo spirito una garanzia della sua missione sulla Terra
Il popolo avvertirà questo sempre di più
E finirà per comprendere che ogni grande trasformazione sociale non è stata e non sarà mai se non l'applicazione di un principio religioso
Di uno sviluppo morale di una forte attiva fede comune il giorno in cui la democrazia avrà la forza di un partito religioso avrà la vittoria non prima
Non c'è bisogno
Certo di spiegare come grande sostenitore dell'idea repubblicana non stessa fatto parlando di un partito confessionale
Viceversa Mazzini insisteva ancora una volta una volta di più sulla forza religiosa della democrazia sul fondamento morale della libertà che in quanto tale ripetiamolo non può che essere condiviso sia da chi crede che da chi non crede
Ciò che ancora una volta dà conto della grande differenza che intercorre tra i principi della laicità dello Stato e quelli dell'ideologia laicista
I pregiudizi e le incomprensioni che oggi animano il dibattito europeo la lacerante dicotomia tra laicità e laicismo che oggi non è per stiamo con così grande intensità
E dovuta all'inevitabile maggiore incidenza su di noi sull'Europa continentale dell'eredità rivoluzionaria francese e quindi dell'Illuminismo alla Russo
I padri fondatori degli Stati Uniti avevano infatti dotato di ben altra filosofia pubblica la rivoluzione e la Costituzione americani
Le profonde differenze tra le due rivoluzioni sono stata ben colte da un'altra grande pensa Trichet liberale Hannah Arendt
Sentiamo cosa dice
Come suo giudizio sulla Rivoluzione francese riguardo alla questione che stiamo affrontando nuovi cito era forse inevitabile che il problema del bene e del male
Del loro impatto sul corso dei destini umani assilla se gli anni gli animi degli uomini nel momento in cui stavano affermando riaffermando la dignità umana senza alcun ricorso alla religione istituzionalizzata
La sconcertante questione del bene e del male però
Non poteva neppure porsi almeno non nel quadro delle tradizioni occidentali senza tenere conto dell'unica esperienza completamente convincente che l'umanità occidentale avesse mai avuto della Mole attivo
Della bontà come principio ispiratore di tutte le azioni ossia senza tener conto della persona di Gesù di Nazareth chiudo la citazione anche amare ante è una teocon
In altri termini una rivoluzione pensate agita contro la rivelazione non poteva che lasciare in eredità ai posteri un concetto di libertà opaco inquinato fondato forse su presupposti razionali ma orfano di radici spirituali
Viceversa la rivoluzione americana ispirata da un pensiero illuminista tutt'affatto diverso da quello francese ha fondato i principi di una democrazia liberale in tutto e per tutto non confessionale eppure ben piantata su un concetto di libertà ricco di fondamenta morali
Il rilancio e la piena acquisizione da parte della cultura della politica europea di questa filosofia della libertà
E oggi una vera e propria necessità storica oserei dire vitale sia di fronte alla guerra dichiarata dal terrorismo all'intera umanità sia di fronte all'incertezza e la tecnologia giunto allo stadio assai Manzato del suo potere di trasformazione getta sul futuro dell'uomo
Rispetto alla prima mezz'Enza quella del terrorismo già molto si è detto è molto abbiamo detto che noi della Fondazione libero
Qui allora posso superare alcune brani per tagliare e ricordare solo su una questione di attualità che non è il meticciato antropologico razziale quello che ci preoccupa
Anzi noi guardiamo con grande favore all'orizzonte di una civiltà capace di realizzare ciò che in America viene chiamata la sala Bol
L'insalata alla piena integrazione di donne e di uomini di diversa origine etnica e razziale
Ciò che ci deve preoccupare ciò che hanno e però come avvolto e invece il rischio di un meticciato costituzionale
Una piena integrazione infatti può riuscire solo con se come appunto avviene in America si accettano si condividono e si rispettano io da parte di tutti i valori di fondo della cittadinanza della nazione in cui si decide di Rieti di vivere
Stato dunque richiamato a sproposito il concetto di razzismo di un razzismo rispetto ad alcune posizioni recentemente pronunciate ripeto non è il meticciato antropologico dal quale proveniamo
E neanche tanto il meticciato culturale che può esserci come ho detto prima ma il meticciato costituzionale perché lì davvero si sbaglierebbe l'identità dalla nostra legge della nostra comunità
Ma su questo dicevo si discute molto e molto animatamente ciò di cui si discute con minore continuità nonostante sia diventato il tema dominante del referendum sulla fecondazione
E sulla dialettica oggi aperta tra uomo e tecnologia
La velocità dei movimenti dei mutamenti tecnologici irride la lentezza dei nostri pensieri
Il matrimonio tra scienza e corpo ci sta facendo entrare a passi da gigante in una nuova era il consumismo biotecnologico nel quale la potenza delle macchine rischia di trasformare la natura stessa dell'essere umano
Ah che è ancora fermo a Porta Pia con la testa
E ossessivamente teme l'invadenza Vaticano sullo Stato italiano vorrei timidamente fare osservare che ora che gli apra gli occhi sul due mila abbandonando l'Ottocento della mente in cui ancorati
Nessuna minaccia l'uomo viene oggi dal potere tra religione cristiana
La vera teleologica dominante sul pianeta e viceversa quella della ragione umana della tecnologia della scienza
E questo il rapporto verità natura che incombe sulla nostra vita e con la forza di un nuovo vangelo è la tecnica il vero Dio dei nostri tempi
Ed è purtroppo molto difficile fare come se la tecnica non ci fosse si può porre un limite alla tecnica e dove porno
Ascoltiamo anche su questo punto l'opinione di amaranto
Nel mille novecentoventinove
Virgolette poco prima dell'evoluzione atomica segnata dalla fissione dell'atomo Plenty chiese che i risultati ottenuti attraverso dei procedimenti matematici fossero parole di Planck ritradotti nel linguaggio del mondo dei nostri sensi per esserci di qualche utilità
Ritorna la Arendt ne tre decenni trascorsi da quando sono state scritte quelle parole una talent riduzione traduzione diventata ancora meno possibile mentre la perdita di contatto tra la visione del mondo fisico il mondo dei sensi è diventata ancora più evidente
Questo scriveva la Arendt nel mille novecentosessantatré e possiamo aggiungere noi che oggi tale processo è ancora più allarmante perché arriva a mettere in discussione il futuro dell'uomo
Lara Ent concludeva così la sua analisi
Il semplice fatto che i fisici abbiano scisso l'atomo senza alcuna esitazione non appena l'hanno saputo fare
Benché si rendessero perfettamente conto delle enormi potenzialità distruttive della loro operazione dimostra che lo scienziato in quanto tale non si preoccupa neanche della sopravvivenza della razza umana sulla terra o della sopravvivenza del pianeta stesso
Chiuse virgolette
Si dirà che lo scienziato in quanto tale non può che ragionare in questo modo
E forse è così ma se è così risulta ancora più evidente la necessità di non lasciare il suo potere incontrollato
La ricerca la tecnologia sono veicoli di libertà
E sarebbe assurdo negare che il loro sviluppo arricchito la nostra libertà e il nostro sapere
Come sempre nella storia del mondo il rischio per l'uomo non viene affatto dello sviluppo piuttosto dall'uso che l'uomo stesso decide di farlo
Ebbene sotto questo aspetto per i drappelli pensiero liberale ci sono due principi insuperabili da una parte la libertà della ricerca scientifica dall'altra la Permanente disponibilità del suo potere nelle mani della sovranità democratica ma entrambi questi principi entrambi questi principi resterebbero privi di anima se non prevalesse comunque nell'opinione pubblica la condizione universale che non tutto quello che l'uomo può realizzare deve essere realizzato
Che non tutto ciò che si desidera debba automaticamente essere considerato un diritto
Se prevalesse questa ideologia l'uomo tornerebbe a farsi dio com'è accaduto nel Novecento e le fondamenta morali tra democrazia e della libertà verrebbero nuovamente minata
In conclusione una società perse il risultato del maturo dispiegarsi di due libertà
La libertà di coscienza dei singoli
E la libertà comune delle coscienze la libertà del diritto individuale e quella che nasce dal comune fondamento morale una democrazia resta davvero tale solo se è capace di governare con l'equilibrio queste due libertà se non li dimentica una delle due
E noi abbiamo dimenticato la seconda negli ultimi decenni
L'Occidente pur libero ormai dall'incubo totalitario non riesce per questo ancora ritrovare la strada di questo equilibrio
Questo è viceversa il compito del nuovo movimento di credenti e non credenti che sta emergendo in Italia e Nuoro
Credo siano ormai chiare le coordinate di questo nuovo pensiero
Tanto che mi è ora facile sintetizzarle in sei grandi punte riassuntivi
Uno accettazione dei concetti di bene e di male come tramandati dalle tavole della legge perché corrispondente all'ordine naturale della vita
Due primato della persona umana della sua libertà e della sua dignità sullo stato sulla classe sulla razza sulla natura sulla scienza sulla tecnica tre rivendicazione dell'identità europea come espressione dell'umanesimo laico e giudaico cristiano
Quattro consapevolezza che il progresso della democrazia dipende dall'equilibrio che esse capaci determinare tra diritti individuali diritti di comunità e diritti della specie
Cinque L'etica della libertà e l'etica della responsabilità la logica del diritto è quella del dovere sono due facce della stessa medaglia
Sei riconoscimento del primato della famiglia dei corpi intermedi sul potere dello Stato primato tra logica della sussidiarietà rispetto a ogni altra filosofia di organizzazione della vita pubblica
Queste sono a mio avviso le linee guida di quello spazio etico che può unire credenti e non credenti in un progetto comune di difesa e di sviluppo della nostra civiltà
E queste possono anche essere a mio avviso lo voglio ripetere anche le coordinate identitarie di un nuovo grande Partito liberal popolare di cui sono in molti oggi a rivendicare la presenza al centro dello schieramento politico
Nella sua crisi tra scienza europea ed un Husserl ricordava come lo spirito del nostro continente avesse rinunciato alla sua vera vocazione porsi le supreme domande della ragione le domande umanistiche le domande ammesse metafisiche
Ossia quegli interrogativi che non hanno che fare solo con le convenienze dell'agire umano ma con la sua intima costituzione spirituale e con le sue finalità
Scriveva Hussein maggior pericolo dell'Europa e la stanchezza combattiamo contro questo pericolo estremo in quanto buoni europei
In quella rigorosa disposizione d'animo che non teme nemmeno la lotta destinata a durare in eterno allora dall'incendio distruttore dell'incredulità dal fuoco soffocato della disperazione per la missione dell'Occidente
Dalla cenere dalla grande stanchezza rinascerà la Fenice però nuove interiorità di vita e di una nuova spiritualità il primo annuncio di un grande remoto futuro dell'umanità perché soltanto lo spirito è immortale
Era il mille novecentotrentacinque sappiamo anche che osserva ramo è stato molto studiato da papa Wojtyla
Ma nonostante la caduta dei totalitarismi la rinascita di quella nuova spiritualità di cui parlava russo non è ancora avvenuto al contrario quasi ci vergogniamo di far riferimento nella nuova Costituzione alle nostre radici Cristian
Perciò nel caos del moderno torna a farsi sentire prepotente la domanda di senso di cui usato lamentava l'estinzione
Essa assume oggi le forme di una rinascita religiosa e insieme quelle di un recupero dei veri principi del liberalismo si può certo accettare di vivere nel labirinto della modernità ma bisogna fare attenzione a tenere sempre in mano il filo che consenta di trovare l'uscita ebbene quel filo non c'è bisogno di andarlo a scovare nel frullatore di nuove filosofia prêt à porter esso si dipana fino a noi dagli albori dell'umanità da tener come da Gerusalemme
Passa dal Rinascimento e si afferma nello spirito delle autentiche democrazie liberali basta soltanto riprendono le nostre mani e non facciano più sfuggire evitando di replicare l'errore commesso nel Novecento
Seneca sintetizzava così la medesima predisposizione Pilo filosofiche fino in fondo laica virgolette non obbedisco addio ma concordo Condino
Anche per Seneca dunque lo spirito umano è affine a Dio anzi non è altro che virgolette un Dio che dimora come ospite nel corpo umano una forza divina che non perde la sua essenza anche se come un raggio di sole si abbassa sulla terra
La parola chiave scegliere
Dio non è con noi sulla Terra dio non era Dash il sulla collina Dio non era a New York l'undici settembre la madre di l'undici marzo a Londra il sette di luglio
Noi non possiamo e non dobbiamo sostituirci addio ma neanche di si sostituisce a lui
E dice ha però dato alla grande autonoma libertà di scegliere tra il bene e il male l'unico grande errore mortale che non possiamo commettere e quello di cercare di superare queste colonne d'Ercole non abbiate paura aprite le porte alla speranza Karol votivo non si è mai stancato di ricordarcelo
Perché ogni volta che l'uomo ha avuto paura e ha cercato di andare al di là del bene e del male egli ha sempre ucciso insieme a Dio se stesso e la sua libertà
Ebbene se tutto ciò che ho detto ha qualche fondamento il premio che consegnano oggi al cardinal Camillo Ruini e certamente riconoscimento all'attività di un uomo di chiesa al presidente della nostra cara chiese italiana
Ma è anche e soprattutto
Il tributo a un pensiero è un'etica che hanno contribuito a fondare la nostra comune libertà
E rappresenta dunque l'auspicio che questo cammino comune trovi ancora e per sempre nuovi orizzonti di fecondità
Allora
Ma per il resto non si allora adesso è
Il momento il presentato armato consegnerà il premio a sua Eminenza il cardinale Ruini e poi ci sarà appunto il discorso del cardinal Ruini invita
Avendo io ho parlato molto bene la filosofia americana vorrei ricordare che in America i fischi sono come gli applausi
Lasciamo
Prego per favore
No
Avviene
Sorrento sotto
Deep o
Vi prego di c'era
Per il suo
Sono
Enzo
Vorrei anzitutto industriale
Profanata meglio conferito
Va
Bene
Vi prego sorbetto di ecco di tolleranza di ascolto quasi in silenzio di uscire per favore
Dopo aver ringraziato il professor tornato per il peggio conferitomi
Inizia a leggere la mia relazione
La mia prima attenzione non può non essere dedicata al Pepe chiederà di queste giornate internazionali il ruolo lo storico per il valore silenzio un attimo diciott'anni Paolo secondo
L'ippica storica di questo Papa si espresse
Sa nella maniera più vistosa e immediatamente percepibile
Con gli eventi dell'anno mille duecentottantanove la caduta dei regimi comunisti e quindi Del Piero del muro e quindi dicono i naturalmente l OLAF
Quindi cioè
Esistenza del comunismo e idealmente il suo superamento sul piano
Resta a un tema consorzio bensì salvo
Un gruppo
Avvocato
Sentito qualcuno diceva che l'Islam grazie
Una sua dichiarazione lunghi
L'assoluta
No norme inserite
Distrugge
Prego
La
No
No
No
Vero
Allora se riprendete posto possiamo
Sperare di ricominciare
Perché sta
Allora vi prego di riprendere posta così possiamo
Prendo io vorrei
Intanto chiedere scusa a sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini di questo incidente anche se
E anche se ovviamente
Danno i subito come lui ma
Penso sia doveroso comunque chiedere chiedere scusa e vorrei dire due cose
Che quello che è avvenuto è la una presentazione quasi teatrale di quello che io ho cercato di dire con tante parole forse lo state tante nella mia relazione
Ovvero e lo dico in modo più semplice allora
Che io ringrazierei quei ragazzi che ricorderà i loro che possono pensarla diversamente visibile manifesti il nome di quella libertà di cui ho cercato di parlare nella mia relazione
E che quando invece si fa abuso della libertà come è accaduto l'esito non è una nuova libertà l'esito è il silenzio nessuno poteva più parlare
La parola non aveva più cittadinanza questo è l'esito dell'abuso della libertà il silenzio
E allora
Come si fa negli strumenti televisivi che ormai tutti abbiamo davanti agli occhi le nostre case faccia riapriamo la bobina diamo la parola sua Eminenza cardinal Camillo Ruini
Grazie grazie prego
Dopo questo per me inatteso ma piacevole alla fine intermezzo io vorrei prima di tutto a ringraziare adesso si sente il Professore Adornato e la fondazione Liberal per il premio conferito mi anzi a grappoli un momentino al premio anche nel corso della relazione e adesso brevemente a leggere la mia piccola relazione
Che ha agito come sapete il progetto culturale della Chiesa italiana nel quadro del pontificato di Giovanni Paolo secondo
La mia prima attenzione non può non essere dedicata al tema generale di queste giornate internazionali e cioè il ruolo storico il pensiero di Giovanni Paolo secondo
L'efficacia storica di questo Papa si è espressa nella maniera più vistosa e immediatamente percepibile coglie con gli eventi dell'anno mille novecentottantanove la caduta dei regimi comunisti e la fine del muro che divideva in naturalmente l'Europa
In effetti la resistenza del comunismo e finalmente il suo superamento sul più
No umano morale e culturale prima che politico
Sono stati parte essenziale dell'esperienza e dell'impegno personale ecclesiale e intellettuale di Karol Wojtyla fin dalla sua giovinezza
L'orizzonte in cui egli si è formato e per il quale ha vissuto e operato è stato però sempre molto più ampio
Esso può riassumersi nella riconciliazione e nella ricerca dell'unione di profonda tra Dio e l'uomo dentro alla vita delle persone ma anche nelle dinamiche della storia
La via attraverso la quale gli ha perseguito questo obiettivo è stata senza dubbio in primo luogo quella della preghiera
Molto significative al riguardo le parole da lui dette quando era giovane sacerdote studente a Roma ad altri sacerdoti amici è necessario organizzare la vita in modo tale che questa tutta possa glorificare Dio
Ma anche le tre grandi dimensioni lungo le case le quali Karol Wojtyla ha sviluppato la propria azione
Quella precipua più conosciuta di pastore della Chiesa ma anche quella di filosofo e quella di poeta sono state assegnate dal medesimo intento intenzione di fondo
Mi sia consentito qui ricordare almeno alcuni versi dell'indo Magnificat Daloui composto all'età di soli diciannove anni in cui il giovane Wojtyla si rivolgeva Dio così grato perché è misteriosamente rendeste Angelica la mia giovinezza perché da un tronco di tiglio scolpì visti una forma robusta
Tu sei il più stupendo onnipotente intagliatore di santi
La direzione di fondo del suo progetto filosofico
Che intende legare l'oggettività e il realismo del pensiero classico con la sottolineatura moderna della soggettività e dell'esperienza
E che ha trovato la sua espressione più compiuta nel libro Persona e atto pubblicato nel mille novecentosessantanove
Conduce a sua volta riscoprire quella congiunzione organica e profonda
Di Theo centrismo et antropocentrismo che Giovanni secondo Giovanni Paolo secondo affermerà in un testo di grande spessore bellezza
Posto all'inizio della sua seconda enciclica diverse in misericordia
Così egli pone una premessa fondamentale per superare da una parte un'interpretazione immane in testa e sostanzialmente atea dell'affermazione del suo oggetto nell'età moderna
Dall'altra una valutazione ha radicalmente negativa degli sviluppi della modernità
Diffuse in ambienti cattolici a motivo della pre della della medesima presunta incompatibilità trattenevo centrismo e antropocentrismo trappole al centro di io e porre al centro l'uomo
E questa la linfa vitale spirituale e intellettuale che ha alimentato la straordinaria incidenza storica del pontificato di Giovanni Paolo secondo
Di essa di questi incidenza vorrei sottolineare due caratteristiche
La prima e la singolare capacità di coniugare un robusto e penetrante realismo storico con lo sguardo della fede che sa discernere da presenza di Dio nella trama degli eventi
E la forzare innovatrice delle istanze spirituali e Moratti
A questa prima capacità è strettamente connessa all'altra
Quella cioè di saper cogliere il segno dei tempi e il loro continuo mutare con grande libertà e anticipo rispetto alle opinioni più diffuse
E quindi di influire da protagonista sul corso degli eventi non limitandosi a registrarli e interpretarli dopo che sono accaduti
Questa libertà radicate nella fede e anche all'origine di quelle grandi scelte e orientamenti che sono stati spesso percepiti come divergenti e scarsamente compatibili
Ma che invece proprio nella loro unità profonda hanno marcato la presenza storica di Giovanni Paolo secondo
Ricordiamo da una parte la forte difesa e l'instancabile proposta missionaria della fede e della morale cristiana e cattolica
Quasi a far risuonare lungo tutto l'arco del pontificato il grido iniziale non abbiate paura aprite anzi spalancate le porte a Cristo
Una proposta e una difesa che sono state al contempo rivendicazione tutela della dignità e dei diritti dell'umanità comunque minacciata ricordo la rete To Rome is la prima enciclica
Fin dal grembo materno
Dall'altra parte la tenace promozione dell'unità tra le Chiese e confessioni cristiane
La ricerca del dialogo a tutto campo tra le diverse religioni l'umile richiesta di perdono per le colpe dei figli della Chiesa
Così Giovanni Paolo secondo ha saputo essere grande promotore della pace nel mondo
E ha messo in piena luce quello su quello slancio di amore e di riconciliazione che appartiene all'identità stessa del cristianesimo
Per chiarire ore il rapporto profondo tra questo pontificato e il Progetto culturale della Chiesa italiana ebbene partire dal grande rilievo che ha avuto in Giovanni Paolo secondo il tema della cultura
Oggetto di una fondamentale riflessione già nel suo discorso del due giugno mille novecentottanta all'UNESCO
Dove si sottolinea il legame costitutivo che intercorre sia tra il genere umano e la cultura cultura che fa vivere l'uomo lo caratterizza e lo distingue da ogni altro essere del mondo visibile
Sia legame tra la cultura stessa e la religione in generale e il cristianesimo in particolare
In seguito Giovanni Paolo secondo ha ulteriormente esplicitato è sottolineato entrambi i lati di questo rapporto così nel discorso al convegno della Chiesa italiana a Palermo
Il ventitré novembre del mille novecentonovantacinque affermava che il nucleo generatore di ogni autentica cultura è costituito dal suo approccio al mistero di Dio
Mentre incontrando il make a Roma il sedici gennaio mille centottantadue aveva detto
Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta non interamente pensata non fedelmente vissuta
La maniera concreta in cui il legame tra cristianesimo e cultura deve esprimersi nella vita della nostra nazione e orientare l'azione della Chiesa in Italia
è stata indicata da Giovanni Paolo secondo soprattutto nel discorso al Convento di Loreto dell'undici aprile mille novecentottantacinque di cui conviene rileggere due passi fondamentali
Nel primo riprendendo le parole di Paolo sesto nell'esortazione apostolica Evangelii Nunziante del mille centosettantacinque egli afferma
Occorre por mano a un opera di incultura azione della fede che raggiunga trasformi
Mediante la forza del Vangelo il criterio di giudizio i valori determinanti le linee di pensiero e i modelli di vita
In modo che il cristianesimo continui a offrire anche all'uomo della società industriale avanzata il senso e l'orientamento dell'esistenza
Ne è un altro passo si sottolinea ancora più concretamente che la Chiesa è chiamata a operare con umile coraggio e piena fiducia nel Signore
Affinché la fede cristiana abbia o Recuperi
Un ruolo guida e un'efficacia trainante nel cammino verso il futuro
E in questo modo Giovanni Paolo secondo dava la Chiesa italiana ma anche Alitalia come nazione
Una maggiore consapevolezza e una più forte fiducia delle loro risorse dei loro compiti del ruolo e della missione che esse possono giocare nella storia il Progetto culturale della Chiesa italiana è stato proposto per la prima volta da me al Consiglio permanente della Cei riunito a Monte Cassino il diciannove settembre mille novecentonovantaquattro
Proprio per dar corpo questo orientamento i del pontificato di Giovanni Paolo secondo
Che del resto non parlo che riprendere e attualizzare le il contesto nel contesto odierno un'opera che la Chiesa ha sempre cercato di compiere sebbene in condizioni storiche tra loro profondamente diverso e cangianti
Fin da quando la fede cristiana uscì dal suo originario a me ambiente ebraico per diffondersi nel mondo ellenistico romano in particolare sotto l'impulso dell'apostolo Paolo
Il momento nel quale la proposta di un progetto culturale orientato in senso cristiano veniva avanzata ha dato ardito in un primo tempo al sospetto che esso intendesse essere un surrogato
O anche una riproposizione mascherata dell'unità politica dei cattolici che aveva avuto fine proprio in quegli anni
In realtà il progetto culturale rappresentava semmai un passo indietro
O meglio un modo di rapportarsi meno diretto più libere l'articolato della Chiesa italiana nei confronti del mondo politico
Ma soprattutto la sua intenzione delle sue finalità erano molto più ampie
Al primo posto si ponevano infatti l'evangelizzazione della cultura e l'incultura azione della fede nell'Italia di oggi
Alla base sta evidentemente un'accezione ampia e antropologica della cultura stessa
Intesa così la cultura si estende dalle convinzioni più profonde riguardo al significato e al destino della nostra vita e dell'intera realtà
Fino ai comportamenti più minute concreti
Avendo come proprio snodo essenziale quel complesso di valori e di modelli di comportamento che sono per lo più condivisi accettati da una popolazione o da un gruppo sociale
La cultura costituisce allora il terreno fondamentale di crescita o invece di alienazione e deviazione
Delle persone e delle comunità
E pertanto anche lo spazio privilegiato per l'incarnazione del Vangelo nella vita e nella storia e per il suo confronto con altre e diverse concezioni scelte e comportamenti
E in concreto al centro del progetto culturale si è collocato fin dall'inizio proprio il rapporto tra concezione dell'uomo e fede in Cristo ossia tra cristologia e antropologica
L'assunto fondamentale di indole teologica che qui devo limitarmi a formulare senza pretendere di argomentarlo
Che in Gesù Cristo nella sua vita e nella sua morte risurrezione
Nelle sue parole nelle sue opere c'è dato una precisa immagine e interpretazione dell'uomo che è alla base di un'antropologia ben determinata e al contempo plastica e dinamica
Capace cioè di incarnarsi nelle più diversi situazioni e contesti storici conservando però la sua specifica fisionomia i suoi lineamenti essenziali e i suoi contenuti di fondo
è questa la ragione per la quale il cristianesimo e generatore di cultura e di civiltà
Che possono essere e sono di fatto assai differenziate del loro effettivo articolarsi e che mantengono ciò nonostante una parentela e una somiglianza inconfondibili
Attuare nella storia nella storia per noi nella situazione dell'Italia di oggi
Questa interpretazione cristiana dell'uomo e della realtà
è chiaramente un processo mai compiuto che deve rimanere così a Pertol ramificato e dinamico da poter intercettare una cultura e una società fortemente pluralistica
I loro rapidi cambiamenti le molteplici articolazioni delle conoscenze dei sentimenti e dei comportamenti
Come anche delle strutture sociali economiche e politiche delle acquisizioni scientifiche e delle realizzazioni artistiche
E questo l'orizzonte certo assai ambizioso entro il quale il Progetto culturale della Chiesa italiana fin dall'inizio ha inteso muoversi
Esso non ha dunque niente a che vedere con un tentativo di arroccarsi sul passato
Non rappresenta un ostacolo a quella libertà e pluralità di posizioni a quell'apertura e capacità di dialogo che sono essenziali per lo sviluppo di qualsiasi autentico discorso culturale
Al tempo stesso la libertà e la pluralità l'apertura e la capacità di dialogo non possono intendersi come assenza di riferimenti come una diaspora culturale dei cattolici per usare le parole di Giovanni Paolo secondo hai già ricordato con voi nel convegno di Palermo
Che ritengo diaspora che ritenga ogni idea o visione del mondo ioni scelte comportamento pratico compatibili con la fede cristiana
Rimane necessaria infatti la coerenza comunque l'interpretazione dell'uomo e dei rapporti tra gli uomini che ci è data nella persona concreta di Gesù Cristo
Si tratta certamente di una sfida difficile
Perché la diaspora culturale dei cattolici è una realtà che esiste ormai da molto tempo perfino sotto profili che hanno a che fare abbastanza direttamente con la fede e colletti e cristiana
Ambizioni è compito del progetto culturale non è certo quello di sostituirsi al magistero della Chiesa nel proporre un insediamento utenti Ferrin collante ma piuttosto di fare emergere le motivazioni che possono aiutare a superare una tale diaspora
E a ritrovare così una maggiore capacità di proposta di una più concreta incidenza della fede cristiana nell'Italia di oggi
In realtà negli ultimi decenni e soprattutto negli anni più recenti si è verificato ed è diventato sempre più evidente un cammino di riscoperta dell'unità profonda tali tra i credenti a livello sia di persone sia di associazioni movimenti che non sopprime le diverse sensibilità e simpatie culturali e politiche
Ma tende integrarle all'interno di una comune decisiva volontà di testimoniare il cristianesimo
All'inizio la proposti un progetto culturale così inteso ha trovato non pochi ostacoli all'interno dello stesso mondo cattolico
Si temeva infatti una deriva culturali Istica rispetto alla missione pastorale della Chiesa
Già nel novembre mille centonovantacinque il convegno di Palermo consentiva però un chiarimento sostanziale tra le varie componenti ecclesiali
Con la convinzione largamente condivisa che la chiesa a Egeria vere rilievo influenza culturale ed educativa in primo luogo proprio attraverso la sua azione pastorale
L'annuncio del Vangelo la celebrazione dei sacramenti la testimonianza operosa dell'amore cristiano hanno infatti una intrinseca valenza formativa incidono sulle mentalità e sui comportamenti e così Geno non ho cultura
Le parrocchie le comunità religiose le associazioni movimenti gli oratori le scuole cattoliche ed iniziative di volontariato
Sono in concreto di ambienti in cui possono maturare personalità non appiattite sul presente non superficiali e disimpegnati
Capaci invece di porsi in modo serio i grandi interrogativi della vita e di assumersi responsabilità per il bene comune
Affinché simili risultati si ottengano veramente
Occorre però nelle medesime comunità cristiane e in primo luogo né ai sacerdoti la consapevolezza di un tale compito e la fiducia di poterlo assolvere pur tra le tante difficoltà e ostacoli che il contesto sociale e culturale di oggi chiaramente presenta il progetto culturale intende essere un richiamo e uno stimolo in proposito
Con il passar degli anni esso è ormai entrato stabilmente nel panorama ecclesiali italiano
Come dimensione essenziale di quell'impegno evangelizzatore missionario che al centro delle preoccupazioni degli sforzi della chiesa in Italia non si può dire però cioè il progetto culturale sia adeguatamente penetrato in quella che si sole chiamare la base ecclesiale cioè in primo luogo nella vita concreta e quotidiana della maggior parte delle nostre parrocchia si è poi all'origine allarghiamo lo sguardo alla realtà complessiva del Paese la prima impressione è che il progetto culturale sia tuttora un oggetto sconosciuto e quindi privo di ogni effettiva rilevanza
La motivazione del premio apre oggi conferito progetto culturale sembra dunque andare decisamente controcorrente e vorrei ringraziare di nuovo chi ha conferito il premio
E tuttavia al di là dell'espressione Progetto culturale orientato in senso cristiano
Il rapporto tra fede e cultura in Italia stabilendo in Italia una nuova stagione che si presenta davvero ricca di potenzialità non devono trarre in inganno a questo riguardo le enunciazioni talvolta radicali e anche sprezzanti
Che danno però ormai improponibili i contenuti essenziali della fede cristiana e l'antropologia la visione del mondo che in tale fede si radicano
E nemmeno devono trarre in inganno quella deriva deve trarre in inganno quella deriva etica che impronta disse il mondo delle rette rappresentazioni mediatiche
E che trova indubbiamente largo spazio anche del vissuto concreto della gente oltre che nei cambiamenti legislativi in atto in molti Paesi e insistentemente proposti anche per l'Italia
Tutto ciò coesiste infatti con una nuova il crescente consapevolezza del ruolo decisivo che la fede cristiana può svolgere proprio nelle attuali circostanze storiche per dare un senso alla vita delle persone
E anche per offrire un decisivo punto di riferimento alla convivenza sociale in Italia
E più in generale nei paesi per i quali il cristianesimo rappresenta la principale Radice della propria civiltà
Particolarmente interessante il fatto che una tale consapevolezza tende a dilatarsi
In maniera sempre più esplicite ed evidente al di là dell'ambito dei credenti in Cristo e tanto più dell'ambito di coloro che partecipano regolarmente alla vita Della Chiesa
Quell'istanza di dialogo con il mondo detto laico che è stata presente fin dall'inizio nel progetto culturale
Sta dunque trovando un'attuazione concreta in termini che fino a pochi anni fa non sembravano possibili
Ciò non soltanto sotto un profilo per così dire quantitativo ma anche e soprattutto dal punto di vista sostanziale
Non si tratta infatti semplicemente di un confronto di opinioni diverse
Pur rispettoso e costruttivo
Ma di una vera concordanza intesa su non pochi punti essenziali
Che riguardano il presente e futuro la nostra civiltà e penso che relazione che pagano sono tornato prima è la testimonianza concreta di questa concordanza e intesa
All'origine di questi sviluppi stanno certamente alcune grandi sfide che sono diventate più evidenti praticamente con l'inizio del nuovo secolo e che consistono da una parte dell'affiorare o meglio nel riaffiorare di grandi soggetti storici che tendono a ridimensionare il predominio dell'Occidente
L'aspetto oggi più avvertito e temuto di questo processo comprensibilmente la minaccia del terrorismo di matrice islamica ma il processo stesso gli assai più vasto mi appare non arrestarli
All'interno dell'Occidente si è fatta strada poi una problematica ancora più impegnativa perché riguarda i fondamenti stessi della nostra civiltà
E stata ruota intorno alla questione dell'uomo dell'esistenza o meno di una sua differenza qualitativa rispetto a tutto il resto della natura
E alla questione della validità del principio secondo il quale il soggetto umano e da considerare sempre e comunque fine e mai come un mezzo secondo la nota formula del campus questa problematica Investor mai non soltanto le idee e i comportamenti morali ma le stesse legislazioni e sente più le biotecnologie
Data la crescente possibilità di interventi diretti e fisici sulle strutture fondamentali del nostro essere
Non è strano allora che si avverte il bisogno di una convergenza per dare un nuovo vigore di efficacia storica alle matrici culturali e spirituale dell'Occidente e in particolare per mantenere vivo il suo radicamento nel cristianesimo
Nella relazione che ha svolto a Subiaco il primo aprile di quest'anno il giorno prima della morte di Giovanni Paolo secondo l'allora cardinale Josef Ratzinger ha proposto una fondazione
Intellettualmente e storicamente convincente di una tale convergenza che possiamo riassumere così
Nell'epoca dell'Illuminismo si è tentato di definire le norme morali essenziali le regole del vivere insieme ex dehors non dare Tour cioè anche nel caso che Dio non esistesse
Era questa in qualche modo una necessità storica a seguito delle guerre di religione che avevano insanguinato l'Europa ma ciò ha funzionato finché le convenzioni fondamentale del cristianesimo sono rimaste chiare e condivise tra i nostri popoli oggi però non è più così
E il tentativo di plasmare il mondo facendo a meno di Dio ci conduce ad accantonare l'uomo
Logicamente d'arresto perché se Dio non c'è diventa difficile sostenere che l'uomo sia più di un pezzo della natura
Josef Ratzinger propone pertanto di capovolgere l'assioma
Anche chi non riesce a trovare la via razionale per accettare Dio cerchi comunque di vivere ossia indirizzi la sua vita velluti Sibelius dà lettura come se Dio ci fosse
Vedi la celebre scommessa di Pascal
Così conclude il cardinale Ratzinger nessuno dire limitato nella sua libertà ma tutte le nostre cose trovano un sostegno e un criterio di cui hanno urgente bisogno
Vorrei aggiungere qualche considerazione riguarda i criteri che possono dare forma e sostanza alla predetta convergenza tra cattolici e laici
Se è già molto dibattuto sul tema della verità
E sulla insostenibilità di un totale relativismo anche da un punto di vista laico
è stato inoltre più parte sottolineato come la libertà
Sia un valore non rinunciabile per i credenti in Cristo e non solo per i laici è forse giunto il momento di affrontare in un'ottica analoga la grande tematica dell'amore
Che certamente non è meno fondante delle altre due sia per l'esistenza delle persone sia per la vita dei popoli aveva ricapitolato tutto all'etica nel comandamento dell'amore del prossimo più radicalmente aver riconosciuto nell'amore il volto e il mistero di Dio
è il messaggio proprio del cristianesimo
Un messaggio che capaci anche oggi che toccano nel profondo il cuore degli uomini e che almeno nella sua dimensione etica e pratica fa parte a pieno titolo del retaggio della nostra civiltà
E rimane la fonte ispiratrice espressa o sottintesa per le scelte di etica pubblica che vogliano essere costruttrici e non dei costruttive di una civiltà umanistica
Mi sia consentito pertanto di invitare a un impegno convergente anche in questo ambito
Ambito cioè sulle grandi tematiche dell'amore dell'implicazioni non solo personale ma sociali del comandamento Della Morte del prossimo
Proprio tenendo insieme le tre grandi coordinate della verità dell'amore e della libertà l'Occidente e in esso l'Italia
Potrà avvenire il vigore e la lungimiranza per affrontare i nuovi scenari mondiali che si vanno configurando
Mantenendo e valorizzando la propria identità
E proprio così facendosi promotore di rapporti solidali e pacifici
E anzitutto potrà essere in grado di di superare quella sulla crisi in Terna
Etica antropologica e riguardante alla fine la fede e il fondamento dell'essere che tende ad alienare l'Occidente da se stesso
Il progetto culturale della Chiesa italiana ha trovato in queste problematiche un terreno di attuazione assai congeniale e fecondo
Che non era certo delineato con l'attuale chiarezza quando il progetto fu formulato nel mille novecentonovantaquattro
è indispensabile però conservare una consapevolezza che stia che stiamo ancora muovendo solo i primi passi in un cammino che rimane difficile e per molti versi contro corrente
Perché questo cammino possa proseguire
E certamente la più grande importanza incrementare il dialogo e le convergenze tra cattolici e laici e soprattutto mantenere il contatto con il sentire profondo al nostro popolo
Cercando di interpretare le sue genuine preoccupazioni ed esigenze
Ma è anche decisivo e consentimi dire prioritario
Che alla base dell'impegno della Chiesa sul versante della cultura come su ogni altro versante vi sia sempre e con intensità crescente quel rapporto vivo con Cristo e condivisione
Fatto di fede di adorazione di fiducia di dedizione in mancanza del quale la grande eredità storica e culturale del cristianesimo
Sarebbe destinata ignari dirsi progressivamente e ad allontanarsi da noi come avviene per tutte le grandi costruzioni di un passato che non ritorna grazie
Morire ringraziamo davvero molto il cardinal Ruini per per questo suo discorso è io d'ora la parola a Massimo Lippi che autore del dell'opera che no io offriamo al cardinal Ruini e che appunto ci tiene a illustrarla grazie
Eminenza Reverend Lee signora voi concederete che nel salutare del primo voi
Dopo il baccanale
Io ricordi il mio amato Vesco
Sua Eccellenza monsignor Buoncristiani
E le scrivo in merito Siena
Il nostro monsignor Castellano
Che mi ha visto ragazzo
E giovane il giovane folle dimissionario professore delle belle arti e mi chiamo attirando migliore chiedo allora mi sono coperto le orecchie
E mi ha detto figlio mio tu ti metti alla scuola difficile della Divina Provvidenza rimani nella scuola e io stesso le mani davanti a luglio ha detto
Eccellenza mi rimetto alla divina provvidenza e a voi ma ormai ho deciso devo vivere questa mia sta vicenda umana a favore della Chiesa della cultura e della libertà il più gran benché Dio fece creando come dice Dante
E qui anche stasera fa l'onore
Di essere presente sua eccellenza monsignor c'è teloni descrivo di Montepulciano chiusi la donatisti lavata Pienza di Pio secondo
Cosa può dire un povero artista sommerso dalla pubblicità
Forse dal desiderio di sopraffazione di tanta gente chiede la libertà fa polpette
E certe parole che magari stasera hanno risuonato
In una maniera concitata e dilaga mi hanno ricordato una parola enorme che ha detto il Santo Padre regnante vergogna ecco questa vergogna è un boomerang bisogna saperla usare bene
Il Papa la di il cardinal Ratzinger lo diceva a proposito dei sistemi che hanno strozzato la libertà di fare anche un po'di cagnara allora voglio dire senza polemiche ulteriore che la Croce Lina che deriva dall'Averna Dal Monte che sta tra l'anno e il Tevere
è baricentrico ancora una volta fra due grandi realtà fluviali ma non solo fra due grandi civiltà e passa per Siena per il tonfo e la cenere di Caterina da Siena
Quella che sei piccata quella che diceva io voglio questi non vogliono niente vogliono un po'di confusione nel cervello allora ed è giusto che si faccia la contestazione però lei contestava
Morendo a trentatré anni dando la vita per una cosa che sapeva di non vedere questa è la vocazione dell'artista un nuovo MOSE
Eravamo con sua Eccellenza cervelloni al sul monte nerbo Moser vedeva intravedeva la terra promessa ma non l'ha toccata forse per quell'uccisione della egiziano bene di questa velocità significa la Trinità la grande meraviglia della Trinità che tocca nell'albero più alto contro il Foglio e il ceto e quasi lo brucia toccandolo
E poi dal dalla sua contemplazione in alto si scende giù alla missione perché non si deve stare sul tavolo si deve scendere fra gli omini
E dalla parte qua dei rami sulla sinistra prevede che si stampa la creazione nelle sue varie articolazioni e poi diciamo con un dito puntato la profezia
Se l'artista non è profeta se la Chiesa non tornarvi essere profeta allora c'è qualche cosa che può guastarsi l'arte dimostra questo come diceva un grande pensatore del Settecento non citato ma posso citarle Giambattista vico
Diceva che l'artista e il poeta e noi abbiamo avuto un Papa poeta si trastullarsi apparentemente con il nulla gioca
Ma questo gioco cerca una cosa che oggi non si cerca più il senso dare senso a quello che pare non avere più senso questo è il mio compito cristiano
Ma anche intellettuale chi vuol capire può capire gli strumenti li abbiamo tutti la ragione la coscienza non solo che anche il cielo stellato la coscienza morale
Ma Cristo che non dà più un segno di morte ma di speranza questa croce nera vuol far ritornare il cristianesimo alla sua gioia nativa viva la verità che prima della libertà perché questa forza che genera la la croce redenti evadere
Cercare di trovarsi accanto anche alla natura accanto alla storia e soprattutto accanto a chi in questo momento
Soffre questa mancanza di libertà ed perché l'artista con la creazione con la sua povera creazione vuole andare oltre i sistemi e dire
Noi siamo qui e abbiamo un senso grazie
Ringrazio allora Massimo Lippi con questo e diciamo poniamo termina la parte diciamo discorsiva che si appunto già incamminata verso verso l'arte di questo di questo pomeriggio adesso dopo una breve pausa servirà l'allestimento passeremo appunto ad ascoltare il il concerto sentiremo in particolare le musiche di Wolfgang Amadeus Mozart il Quartetto in do maggiore numero c'ha cinquantasette e poi di Franz Schubert il quartetto Sax in do minore settecentotré grazie