L'Italia, l'Europa e il mondo. Diamo all'Italia un governo di pace. Incontro con Romano Prodi

Buon pomeriggio
Diamo la parola al sindaco di Perugia Renato Locchi
Porto innanzitutto il saluto della città di Perugia
Alle autorità presenti
Ai rappresentanti delle associazioni che qui sono venuti ieri da tante parti del mondo
Un saluto a tutti voi
La sesta Assemblea dell'ONU dei popoli che si apre ora
Un fatto di grande importanza
E la città di Perugia e lirica onorata
Di poterlo ospitare
Di ospitarla nel Palazzo dei Priori
Che rappresenta il governo della da oltre sette secoli
E anche in questa sala
La Sala dei Notari che da sempre
Sede delle iniziative più importanti e più solenni
Che interessano la vita della città di Perugia
Per tanto tempo in questa sala
Sì solo dibattuto i problemi della città medievale
E successivamente di quando Perugia aveva qualche problema profuma confidenze corruzione Assisi
Oggi questa sera
Il dibattito interessa questioni
Realmente epocali
Che hanno un'incidenza planetaria
Se si vuole anche da questo
Emerge l'importanza dell'iniziativa che noi stiamo vivendo
Un primo punto lo voglio subito sottolineare
Voglio ringraziare la Tavola della pace il cibo coordinatore Flavio Lotti
Per il lavoro che ha saputo svolgere perché iniziative di questo tipo non si improvvisano
Eventualmente si può improvvisare un discorso con il mio ma non certo il lavoro le relazioni che sono alla base di iniziative di questa portata
Noi crediamo molto all'Assemblea dell'ONU dei Popoli
In generale ma presto ancor più perché precede di pochi giorni l'altra Assemblea del giorno
E anche i nostri lavori hanno Ford ordine che il giorno
Ha dimostrato Giannuzzo all'attività governi
Ma che
Negli anni a venire
Credo che all'attività di governi appunto non si debba mancare la voce delle associazioni di questa diplomazia dal basso
Che non è meno importante
I valori che voi qui rappresentate
Peraltro io nemmeno li vedo in modo contrapposto
Rispetto all'attività dei governi nazionali tutt'altro li vedo come elemento che rafforza o dovrebbe rafforzare l'attività dei governi nazionali
Perché il tema
In questi lavori quindi la riforma dell'ONU è un tema di grande e lancinante attualità
Lo vediamo anche Dario e
La riforma dell'ONU non può essere ridotta a questione a chi competa il seggio in più o i due seggi in più in seno alla Assemblea permanente ben altre sono le questioni rispetto al grande tema della guerra
Della fame
Dell'impegno dei Paesi ricchi e l'Italia è tra questi e devo dire io non mi fa vedo alcuna valutazione politica
Come sindaco della città di Perugia avrei preferito quali che Time Dio ai trasferimenti che dallo Stato arrivano ai comuni
I tagli non sono mai popolari se però questi tagli fossero andate ad incrementare il contributo del nostro Paese a sostegno dei Paesi poveri che l'Italia
Devo dirlo
E lo dico realmente a malincuore è un dato che mi rattrista certamente anche in questa direzione come purtroppo in altre ha fatto qualche passo indietro rispetto
Ad obiettivi che già non erano di per se stesso così esaltanti allora il tema vero dell'ONU l'oggetto di questa nostra riunioni di questo nostro confronto deve significare che noi abbiamo un disperato bisogno dell'ONU di un suo ruolo rafforzato
Se però loro non ripeto esce dal chiacchiericcio che sembra interessare tre quattro cinque sei grandi potenze ma entra a far parte e considerato patrimonio
Di decine e decine e decine di stati di miliardi di uomini che sono alle prese con questioni epocali
E allora noi dobbiamo avere concludo l'ambizione di portare un contributo a questa grande discussione a questa vera è autentica riforma di cui l'ONU a bisogna lo so bene anche i giorni scorsi leggendo non solo la grande stampa nazionale ma anche qualche emulo locale
So bene che c'è sempre chi dice ma che cosa pensate di poter fare da Perugia dall'Umbria con l'assemblea dell'ONU di popoli con la marcia della pace Perugia-Assisi laddove non ci riesco le grandi potenze i grandi personaggi
Queste osservazioni sciocche in sé non ci deprimono anzi debbono costituire per tutti noi uno stimolo ad impegnarci di più da qui
Cari amici
Il benvenuto di nuovo che vi rinnovo e l'augurio di buon lavoro Perugia mi auguro
Sia per la città ospitale
E anche bella da visitare quando non siete qui impegnati in questa sala grazie ancora di essere qui
Prova allora la parola Giulio contrari presidente della provincia di Perugia e del coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e diritti umani
Quando nel mille novecentocinquantacinque
Giorgio la Pira sindaco di Firenze
Invito i sindaci delle capitali di tutto il mondo a Palazzo Vecchio
Per siglare un patto simbolico di amicizia e di pace
Non poteva certo immaginare dove sarebbe giunto il suo movimento
Oggi a cinquant'anni di distanza
Noi sappiamo che il nuovo soggetto entrato nella storia delle relazioni internazionali
La rete mondiale delle città che hanno aperto le loro porte i loro orizzonti all'umanità
I capi di Stato e di governo che tra pochi giorni si incontreranno alle Nazioni Unite stanno ricevendo appelli ordini del giorno le mozioni
Da migliaia di enti locali di tutto il mondo
Con un po'di realismo
Posso immaginare il trattamento che riceveranno questi documenti
Ma con altrettanto senso della realtà
Posso dire che quei documenti sono un piccolo segno di un cammino che sta lasciando un segno profondo nella storia
Per quanto ci riguarda anche più da vicino nel nostro Paese
Voglio ricordare solo alcuni numeri
Perché mi pare che essi hanno ancora poco noto
L'Italia
Ci sono seicento dieci comuni province e regioni
Che si sono dichiarati gli enti locali per la pace
E hanno aderito al coordinamento nazionale che mi onoro di rappresentare
Diverse centinaia
Hanno iscritto questo impegno
Addirittura nel proprio statuto
La stragrande maggioranza di questi ha istituito un assessorato alla pace alla cooperazione internazionale per almeno un capitolo di bilancio per finanziare le attività in questi campi
I soldi sono sempre di meno ma le attività sono sempre di più
Perché cresce anche la cooperazione con la società civile in modo particolare nell'educazione alla pace e nella cooperazione internazionale
Non è una esagerazione sostenere che noi noi gli enti locali
Spendiamo di più di quanto spenda il nostro Governo nazionale
Questa Assemblea è stata resa possibile dall'impegno di centosessanta enti locali
Che non solo hanno finanziato una progettato e realizzato l'intera iniziativa
Insieme ad altri trecento sessantotto comuni province regioni parteciperanno domenica prossima alla marcia Perugia-Assisi
Tornati a casa sono loro che insieme ai partecipanti internazionale di questa assemblea daranno vita a centinaia di nuove manifestazioni in tutto il Paese
Molti amministratori locali sono qui presenti per parteciperanno a tutti i lavori
Perché tutto questo
A che serve tutto questo
Io credo che al fondo di tutto si stia facendo strada la convenzione che la pace che tutti desideriamo che ospitiamo
Anche la nostra pace e non solo quella del mondo non può essere delegata ad un pool di esperti
Non è può essere considerata materia esclusiva di questa o quella istituzione di questo o quel governo ma ha bisogno di essere ricercate costruita da tutti e da tutte le istituzioni
A noi può sembrare un fatto ovvio scontato
Ma non è così
Ancora oggi l'attuale governo non può riconoscere questo ruolo per tanti amministratori locali restano insensibili di fronte a questa chiamata di responsabilità
Cioè insomma
Ha ancora molta strada da fare anche perché come abbiamo ribadito tre mesi fa a Milano nel corso della nostra assemblea nazionale
La pace non è solo una cosa in cui
Ci si può occupare relativamente ma un obiettivo che interroga profondamente tutto il nostro modo di amministrare e di fare politica
E in questi giorni a Perugia affronteremo come da dieci anni a questa parte come lo scorso novembre a Padova alcuni dei programmi più difficili
Il presente e il futuro dell'ONU del dramma della miseria e delle ingiustizie che lo alimentano quello delle guerre del terrorismo
Per questo ringrazio tutti voi che avete accettato di partecipare vedendo da ogni parte del mondo e dell'Italia
Perché è vero che non sempre è chiara la strada da seguire
Ma è anche altrettanto vero che è il cammino che farà strada
Per il nostro impegno la nostra voglia di cercare di continuare a cercare anche quando le soluzioni più semplici appaiono più lontane
Questo cammino noi lo vogliamo e lo dobbiamo fare insieme
Codici dei nostri limiti
E per i nostri ruoli ma anche delle nostre responsabilità personali sedi istituzionali
Grazie e buon lavoro
A ha ora la parola Rita Lorenzetti presidente della regione dell'Umbria
PA vi accoglie ancora una volta
Grazie d'essere qui
Per molti di voi vorrei dire non solo Benvenuti va ben tornati è la sesta volta che ci troviamo insieme
Uniti da tante cose valori ideali e obiettivi ambiziosi cento obiettivi ambiziosi ma qui l'Assemblea dell'ONU dei Popoli
Grande insegnamento di Francesco e di Aldo Capitini e un grande moto da sempre a ognuno di fare qualche cosa
Chi cammina chi fa volontariato che ha un incarico pubblico chi amministra chi governa gli stati a ognuno di fare qualche cosa assumersi responsabilità impegnarci dare conto questo è il senso di essere qui uniti dal desiderio di un mondo migliore uniti dal rifiuto di un futuro privo del diritto a un'esistenza dignitosa per gran parte delle donne e dei bambini e delle bambine in tutto il mondo
Uniti dalla volontà di combattere il peggiore dei nostri nemici indifferenza
Che diventa al fine rassegnazione che ci fa diventare spettatori inermi non ritenendo più praticabile la via dell'impegno ritenendo lontana la possibilità di contribuire certo
Le parole non bastano neanche le assemblee neanche le marce forse Flavio pochi giorni fa a noi diceva chiedeva pensiamo di essere già arrivati alla sera della marcia della pace all'undici sera
Abbiamo fatto tutto ci siamo ricaricati tanta energia ci siamo ritrovati P sogni valori ideali abbiamo camminato insieme che cosa dobbiamo fare
Questo è la cosa che noi qui oggi in questi giorni dobbiamo essere in grado di dimostrare unire gli sforzi nella ricerca ed elaborazione culturale
Mettere a confronto i differenti punti di vista scambiare l'esperienza per essere il Philip che non siano steccati intrecciare questi fili per costruire proposte e progetti iniziative
Che siano in grado di misurarsi con le questioni che questo inizio di millennio ci consegna questi sono i tratti qualificanti dell'ONU dei Popoli dell'ONU dei giovani che stamane è iniziato della Perugia-Assisi
Coltivare motivazioni ideali molto forti metterle dentro un lavoro concreto quotidiano di elaborazione di proposta di iniziativa e di impegno
Sono i in fondo i caratteri che hanno garantito la continuità le nostre iniziative la continuità della Perugia-Assisi dell'Assemblea dell'ONU dei Popoli hanno fatto sì che nascessero di nuove hanno fatto sì che potessimo cambiare costanti mente allargare i nostri rapporti tra questi obiettivi c'è ne uno grande
Quello di vigilare scrupolosamente sull'operato di coloro cominciamo da noi che siamo enti locali Regioni Province Comuni e governi i capi di Stato che il quattordici si incontrano vigilare scrupolosamente sull'operato di coloro che hanno responsabilità pubbliche e ancor di più di governare gli Stati chiedendo loro conto ecco questi giorni
Sono dedicati anche a costruire questo messaggio in modo serio certi obiettivi ambiziosi quelli del millennio
Ma quello che i capi di Stato hanno detto cinque anni fa e quel che hanno fatto fare quello che hanno detto e quel che hanno fatto ce la dirà una distanza abissale insopportabile i capi di Stato ci sono impegnati certo cose difficili
Obiettiva ambiziosi ma concreti
Se si ragiona insieme se insieme ai capi di Stato e governi si ascolta la società civile mondiale e si dà conto anche a quella diplomazia dal basso che abbiamo costruito in tanti anni sono obiettivi alla nostra portata
Obiettivi che il senso di equità e di giustizia impongono alla nostra coscienza e agli incarichi che non li abbiamo assunto pubblicamente agli impegni che abbiamo assunto del resto questi primi anni del Duemila ci hanno messo di fronte problemi vecchi e nuovi
Ne ricordo tre rapidamente
Il tema della pace e della sicurezza
Noi abbiamo assistito a una fortissima radicale riduzione della sicurezza sia quella reale che di quella percepita in tutto il mondo occidentale l'undici settembre è stata scelta grazie alla Tavola della pace
è stata scelta come data simbolica
Dall'attacco a New York o Washington il terrorismo feci irruzioni nella nostra vita quotidiana in modi diversi rispetto a quelle che l'amo conosciuto mietendo vittime innocenti spingendosi verso la riduzione di spazi di libertà
E mettendo pesantemente in discussione la grande idea di società aperta multietnica multiculturale sono state colpite capitale del mondo dell'Europa che hanno dimostrato di essere sempre così
E che proprio lungo la strada che porta da Perugia Assisi abbiamo contribuito a costruire la società che parla che si confronta
Una minaccia terroristica costante un terrorismo crudele ma che impone a tutti di prendere atto con altrettanta nettezza del fallimento drammatico della teoria e della pratica della guerra preventiva
Come risposta al terrorismo non è quella la strada da lì si è frammentato l'Occidente si è frammentato in venti e imminente e si è e si è davvero ha preso fuoco il mondo arabo invece di fare quello che ad esempio il nostro Paese deve fare come missione proprio il Mediterraneo di pace saper parlare alle tante punture di quest'area così importante e decisiva
Ha provocato migliaia di vittime innocenti affossato l'idea di un mondo multipolare insieme ai principi del diritto internazionale e al ruolo dell'ONU questa Assemblea a questo compito
Ambizioso no
Noi siamo gente ambiziosa società civile mondiale insieme alle istituzioni noi siamo orgogliosi istituzione dell'Umbria e di tanta parte d'Italia che sono qui in questi giorni a dire che noi spendiamo siamo le risorse dei nostri bilanci
Per essere presente in tante parti martoriate di questo mondo perché pensiamo che stiamo investendo sul nostro futuro e sul futuro di tutti quanti noi
Ed è giusto che ci prendiamo carico di questo questo è il senso anche di essere istituzioni locali sì piccole anche se vogliamo ma con grandi obiettivi ambiziosi un altro tema accantonato e quella lotta alla fame basta dire Africa sappiamo che cosa vuol dire
Sappiamo che cosa vuol dire un continente dimenticato fortunatamente anche in questo caso l'alleanza fra istituzioni e società civile sta riportando alla ribalta tutto questo il tutto mentre l'uomo l'ONU
Diventa sempre più debole
Viene percepito lo ricordava il Sindaco quasi guardate il governo nazionale
Quasi comunque lampo di battaglia per ipotesi di riforma che guardano al tornaconto nazionale
Un seggio al logo più per il prestigio e tornaconto personale che non per capire per non perché consapevoli della grande importanza dell'ONU
Per necessità di assicurare tramite l'ONU al pianeta un luogo di governo reale democratico dei processi che non riconoscono ormai più da tempo confini e poteri nazionali ecco in generale da qui da questa Assemblea
Deve venire fuori della grandezza di questa alleanza istituzioni
E società civile mondiale l'Assemblea dell'ONU dei Popoli protagonismo dell'opinione pubblica dell'impegno dei popoli un ritorno alla politica per riannodare i fili di una ricerca comune in questo senso la difesa dell'ONU
Come premessa per informarne la struttura e la scesa in campo dei popoli come protagonismi e vitale operazione un fatto concreto
Le regioni gli enti locali
Le istituzioni possono fare molto noi stiamo cercando di fare molto la diplomazia dal basso ha fatto enormi passi in avanti e l'alleanza fra le istituzioni locali e movimenti è diventata più robusta lunghe regione piccola
Ma è consapevole Zhang
Sacche porta un di più sulle proprie spalle ne è orgogliosa e vuole fare ancora di più la Terra di Francesco e di Aldo Capitini passati e deve fare ancora di più sente questa responsabilità di essere diventata
Come dire il simbolo mondiale di questa alleanza fra le istituzioni e movimenti per questo mi sento di dire che faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità
Sull'educazione alla pace sulla cooperazione decentrata sulla solidarietà concreta saremo sempre qui al nostro posto come è giusto che sia buon lavoro
Auto ha ora la parola monsignor Giuseppe Chiaretti Vescovo di Perugia
Fratelli amici carissimi
Cordiale saluto tutti voi che siete presenti
Danni che si svolge in Umbria questa manifestazione per la pace nel mondo
La nostra manifestazione pacifica forse non ha avuto una significativa incidenza nel corso degli eventi bellici della mutazione del parere dei potenti
Ma certamente operato ai fini di una presa di coscienza della necessità sempre più urgente di un contesto di pace per lo sviluppo della società
E la pace non ha colore di parte perché a tutti i colori dell'arcobaleno di tutti ed è per tutti
Noi crediamo fortemente al Quadrilatero fondativo della pace
Che fu già indicato da papa Giovanni ventitresimo libertà verità
Giustizia solidarietà
Dove c'è schiavitù dove c'è menzogna dove c'è ingiustizia dove c'è miseria non può esserci pace
Se manca anche uno solo di questi pilastri la pace zoppa anzi inattuabile
E bisogna lavorare seriamente allora per costruire questi Palace pilastri mancanti
Non un pacifismo imbelle perciò ma la costruzione della pace e giorno per giorno a cominciare dai rapporti sociali coinvolgendo il più possibile i potenti
Quando si lamenta un clima di violenza e di guerra occorre sempre analizzare le cause vere per lo più non dette per porvi rimedio
Anche oggi si scontrano di nuovo ideologia follia volontà di potenza inerzia del compromessi e su questo terreno inquinato non può spuntare il fiore della pace
I fattori che rendono difficile la nostra convivenza sono moltissimi
Perdurano ad esempio le situazioni di miseria già più volte evocata dell'ingiustizia tra i popoli e solo fattore di grande squilibrio sociale e politico
L'Africa
Ne parlo perché tanti sono i fratelli africani qui presenti
Diventa ai nostri occhi un esempio clamoroso con dammi i quali la fame le guerre volute dalle multinazionali le malattie il mancato sviluppo
Nonostante i solenni pronunciamenti degli otto Grandi delle conferenze internazionali la remissione dei debiti più o meno simboliche
In un elenco recente di monete confrontate con l'euro
Tutte le monete degli Stati africani sono indicate con lo zero virgola anzi molte di esse hanno tre o quattro zeri dopo il primo a indicare che non valgono niente o valgono poco
Altre situazioni di guerra sono legate affonda alimenta l'ISMEA Di Giosia o di altra natura sempre utili però al potere che non solo meno devastanti della miseria economica
Da allora dove e come trovare autorità autorevolezza per orientare verso nuovi orizzonti di umanità tanto malessere
Molto potrebbe fare l'Organismo unitario dell'ONU ma lo vediamo spesso delegittimato snobbato condizionato dal potere degli Stati più forti
Dalla dal fitto reticolo di influenze reciproche per invidia o per paura
Occorre però fare leva assolutamente su questo organismo anche se io ancora umiliato dalla invadenza dei più forti occorre rafforzarlo renderlo veramente democratico
Non abbiamo del resto altro strumento per governare la società mondiale e creare un po'alla volta condizione di vita giuste oneste pacifiche per tutti
Siamo ancora lontani da queste prospettive ma non possiamo abbandonarci all'inerzia e alla lagnanza
Da credente nel Dio creatore sogno che proprio questa fede comune a tutti i popoli o almeno molto diffusa tra tutti i popoli potrebbe o dovrebbe raccogliere tutti
Di un'unità di intenti purtroppo però non è così
Il fanatismo il fondamentalismo la presunzione la volontà di potenza di chi mescola arbitrariamente religione politica oltre alla persistenza dell'ingiustizia sociale dalla mancanza di libertà
E impediscano il raggiungimento di quella unità di intenti che si desidera
Ma questa non è una ragione per abbandonare la guardia per ritirarci in volontario esilio dal campo di battaglia che è la storia
Siamo qui per ciò nell'anniversario del fatto sconvolgente delle due torri
Ma anche a venti anni di distanza da quell'incontro di preghiera di più fedi religiose ad Assisi voluto dal grande Giovanni Paolo secondo per ribadire questo desiderio di pace contro ogni terrorismo
Per chiedere il rafforzamento effettivo dell'ONU come grande camera di compensazione e autorevole promotore di pace
Per invocare l'eliminazione graduale ma tenace di tutte le cause che avvelenano i rapporti tra le nazioni
Quanto ai rapporti sociali da instaurare tra i tanti soggetti delle nostre convivenze che sono portatori di culture diverse spesso polemiche contraddittorie noi italiani
Forgiati dalla grande esperienza delle migrazioni cosiddette barbariche conseguenti alle crisi dell'impero romano e dalla pazienza educatrice della Chiesa durata secoli andiamo a fare riferimento a quella lunga oscura gestazione di una nuova civiltà mediata anche dai nostri santi umbri Benedetto e Francesco
Che generò a poco a poco una nuova società è una nuova civiltà che è poi la nostra società e civiltà moderna
E perché non dovrebbe o non potrebbe oggi succedere altrettanto Papa Benedetto decimo sesto non ha mancato con il milione di giovani di tutto il mondo convenuti a Polonia di fare una precisa scelta di campo nel suo discorso ai musulmani
Non quella della violenza ispirata da crociate o dalla paura
Né quella del meticciato visto con orrore inconsulto da chi non ha identità o la rinnega
Ma
Ma quella della corresponsabilità dell'insieme della vicinanza dinamica pensando profeticamente al futuro anziché al passato più o meno deprecabile
Insieme le parole sono sue per espiare musulmani ma la proposta vale per tutte le religioni per tutte le culture dobbiamo far fronte alle numerose sfide che il nostro tempo ci propone oggi
Non c'è spazio per l'apatia il disimpegno e ancor meno per la parzialità e il settarismo
Non possiamo cedere alla paura né al pessimismo dobbiamo coltivare piuttosto l'ottimismo e la speranza
Il dialogo interreligioso e intoppo e interculturale tra cristiani e portatori di altre fedi di altre culture non può ridursi a una scelta stagionale
Esso infatti è una necessità vitale da cui dipende in gran parte il nostro futuro
I giovani provenienti da tante parti del mondo solo qui a Colonia come testimoni viventi di solidarietà di fratellanza di amore
Chi era presente può testimoniarlo
Un cordiale allora sincero augurio per il vostro lavoro di pace che valga a darci perché no una ONU un po'meno pavida è un po'più giusta coraggiosa incisiva
Allora ha ora la parola mo'mamma da Abdel Kader responsabile culturale del centro Islam del centro culturale islamico di Perugia
Si vedano la fumava quindi il nome di Dio clemente e misericordioso
Come va be'esentati della comunità musulmana
Di pioggia e dell'Umbria
Riporto un caloroso saluto e il saluto
Pratico dell'Islam
Assad annuale i conti qua ma pollaio ha varcato Paci
E benedizioni solo di voci
Signor presidente Prodi
Onorevole ipotizzo non residenti della Regione e della Provincia
Carissimo
Sindaco di Perugia
Fratello
Il vescovo di biologia e di città deve Castel de della Pietri
Vi ringrazio sembra a questo incubo quota questi incontri che veramente ci portano la pace pace interna
E pace esterno
Io non voglio fare un discorso o predica a voi
Solo voi garantire a voi con le comunità musulmana
Tre cose
Nascono dalla mia fede
Che l'Islam
L'ultima rivelazione che ho voluto all'umanità
E non e alla l'unica perché l'Islam non altro che per cui sinuoso Luta mente delle altre religioni
Falcao e cristiano
Vi garantisco che la comunità musulmana lavora come ha lavorato per lavori va per la pace
Per la tolleranza
Per la giustizia
Questi tre punti molto importanti nella nostra società
Perché
Senza
Giustizia nuocere Paci
Non c'è dialogo
Io ho avuto il piacere per l'onore di incontrare
Sua Santità Giovanni Paolo anche sua Santità Ratzinger più sentito da loro
Sullo stesso ritmo di questi Paroli parla Pacini e per il dialogo la comunità musulmana non solo di l'Umbria e internazionale sta cercando
Assolutamente Debray esentare la nostra vede fedi come devi essere
Dalla bocca dei musulmani e sincere e non solo da chi
Vuole assolutamente mettere l'Islam
In una posizione critica come stiamo passando oggigiorno
E viene criticata la fede islamica
Per colpa di qualcuno che noi non condividiamo condividiamo assolutamente
E fanno strage qua la
Una condanna assolutamente dura a questo pensiero perché l'Islam per una serie di di pace non pesa mai un musulmano
A commettere uno sbaglio contro suo fratello nell'umanità
Io avevo già sono venute trentaquattro anni quando sono andato all'ambasciata italiana
Grave più con l'ingresso alla facoltà di medicina mi hanno indicato chirurgica
Che non conosco biologia qui ho visto che la mente
La buona e la brava gente che ci ha accolto abbiamo studiato nella università
E non ho voluto mai spostarmi da questa città
Quella volta della sua gente della sua autorità
E noi confermiamo sono signor sindaco
E lo so atteggiamento islamico per lavorare insieme a favore di tutto ciò
Che Stati facendo con grandi nuovamente ringraziamento a voi saremo in prima linea per la marcia della pace non solo materiale anche internamente dentro di noi dobbiamo tutti quanti a vedere questa questo si intercettano sintomatologia di pace ringrazio buon congresso
Alla scuola dell'Africa abbiamo imparato che
Sì dicevo che alla scuola dell'Africa
Abbiamo imparato che non è possibile dare inizio a a nessun lavoro
A nessun arte a nessun cammino senza prima
Fare memoria di coloro che ci hanno preceduto che ci hanno aperto il cammino che hanno testimoniato questi valori per gli africani sono gli antenati noi vogliamo fare ricordavo in questo momento fare memoria intanto degli amici assenti quelli che più recentemente ci hanno lasciato
I testimoni che hanno accompagnato il cammino del popolo della pace e che non sono più tra noi
Alcuni di questi come il vescovo Juan che era Hardy
Hanno partecipato a questa Assemblea nel mille novecentonovantotto vescovo ausiliare di Città del Guatemala e coordinatore della ricostruzione della memoria storica martire a fianco di un popolo martire
Alex Langer
Eurodeputato verde attivista per la pace
In Alto Adige e nei Balcani
Ostinato per la pace tra le persone e con l'ambiente
Dino Frisullo pacifista
Pacifista impegnato a fianco del popolo curdo forte nella coerenza
L'anno scorso due a due anni fa nella edizione precedente era con noi Luis Eduardo verrà verrà
Leader leader della Comunità di pace Visan cosa egli appartato
è stato massacrato nell'eccidio del ventuno febbraio due mila cinque insieme ad altre sette persone tra cui tre bambini tra cui suo figlio
Luis
Luis Eduardo testimone per i diritti umani in un contesto di villa di violenza
Tombe né Toldo
Presidente dell'Arci e animatore di mille iniziative per la pace cuore appassionato per la dignità delle persone e dei popoli
Ernesto Balducci
Filosofo e teologo della pace teorizzatore dell'uomo planetario e organizzatore della speranza
Tonino Bello
Vescovo del sud Italia presidente di Pax Christi profeta della convivialità delle differenze
Gabriele Moreno Locatelli
Pacifista italiano ucciso sul ponte di Verbania in Sarajevo martire della non violenza
E poi Sergio lana Guido Poule Thiessen Fabio Moreni assassinati
Assassinati nel maggio del novantatré mentre portavano aiuti umanitari in Bosnia come avamposto di Società civile consapevole solidale
Paola Biocca
Del Programma alimentare delle Nazioni Unite tenace nel dare la voce ai deboli amica indimenticata nella campagna contro le mine
Hillary alpini
Giornalista RAI uccisa in Somalia insieme all'operatore all'operatore Miran trovati in coraggiosa amante della verità
Giorgio Bonelli addetto stampa delle ACLI
Servitore dell'informazione corretta onesta leale
Annalena Tonelli
Missionaria missionaria laica presenza Gand Diana accanto ai poveri della Somalia
Maria Grazia Cutuli
Giornalista uccisa in Afghanistan operatrice scrupolosa dell'informazione nascosta
Carlo Urbani
Medico e ricercatore di Medici senza frontiere esempio di scienza al servizio della vita di tutte le persone
Nadia Youness
Rappresentante dell'Ufficio delle Nazioni Unite in Italia ponte prezioso tra società civile e istituzioni sovranazionali
Monique Capone
Presidente dell'associazione Pagg la gli ivi in Burkina Faso su organizzato organizzatrice delle donne africane
Raffaele Ciriello
Fotoreporter ucciso in Palestina fotografo dell'ingiustizia della violenza e della speranza
Enzo Baldoni
Giornalista e operatore umanitario ucciso in Iraq amico discreto dei poveri
Ratchet EUR corri
Non violenta britannica uccisa dai bulldozer israeliani fragile ed efficace nella denuncia della prepotenza
Margaret Hassan
Barbaramente uccisa nel terreno nel dal terrorismo in Iraq irachena e vittima per amore
Nicola Calipari
Dirigente superiore del SISMI coerente esempio di fedeltà ai valori dalla Costituzione italiana
Giungo in giro geografica
Aggiungo anch'io
Il mio grazie
A tutti coloro che hanno reso possibile questa impresa questo incontro questa riunione naturalmente tutte le iniziative che lo compongono che continuano a essere ignorate
Oltre quattrocento iniziative la marcia è solo una tra queste
Ed era bello per me aggiungere questo ringraziamento a quelli già fatti e ricambiati
Perché questo è un evento che è stato reso possibile proprio grazie
Alla contributo anche minuscolo di tantissimi di tantissimi che sono qui
Noi non abbiamo una banca alle spalle niente che men che meno una grande organizzazione
Abbiamo solo noi stessi
Grazie a tutti quelli che hanno lavorato
A tutti quelli che in qualche modo mi hanno anche sopportato in questo periodo
Non facile
Grazie a tutti coloro che hanno aperto le porte di questi palazzi
E ci hanno reso possibile questo incontro
Tra una settimana si aprirà a New York
Il più grande incontro mondiale di capi di Stato e di governo che ci sia mai stato nella storia
Un insieme di uomini che detengono il potere di decidere della vita e della morte dell'umanità intera
Alcuni di loro
Hanno anche le mani sporche di sangue non non lo dimentichiamo
Non è proprio un'assemblea di uguali
Alcuni contano molto di più di tutti gli altri messi insieme eppure quando parliamo delle Nazioni Unite ne parliamo di loro
Perché sono loro i padroni delle Nazioni Unite
E ogni volta che noi citiamo questa organizzazione dobbiamo ricordarci che stiamo citando loro ci dovremmo dunque attendere per la settimana prossima decisioni importanti
Capaci di risollevare questa istituzione così fondamentali di riaffermare la sua centralità nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale deve lanciare i suoi valori
Le sue finalità di far funzionare insomma questa organizzazione di tutelare la sua autonomia e indipendenza coerenza con i suoi fini
E invece
Kofi Annan
Vittima di un attentato dinamitardo anche in questi giorni non gli hanno presentato il rapporto sullo scandalo oil for food proprio ad una settimana dall'apertura del vertice per ricordagli chi ha nelle mani le redini di questa organizzazione
E invece Kofi Annan dice che le probabilità di fallimento sono alte anzi ha precisato molto altre
Gli Stati Uniti hanno presentato solo la settimana scorsa ben sette centocinquanta emendamenti alla bozza di risoluzione finale che è stata preparata in quasi un anno di negoziati multilaterali
C'è insomma
Tra quei responsabili che si incontreranno lì qualcuno che questa o nulla vuole davvero indebolita marginalizzata delegittimata per Sempre
Sono gli stessi che mi hanno già stracciato la carta
Entrando invadendo ci ha ricordato l'altro ieri alla BBC Kofi Annan invadendo l'Iraq contro non solo l'opinione pubblica mondiale ma la stessa carta delle Nazioni Unite
Questo attacco all'ONU
è un attacco al mondo e all'umanità che lo abita
Le sue conseguenze saranno incalcolabili
Io dico solo ricordo solo ciò che già tutti sappiamo
E cioè che un'ONU
Ho un mondo senza ONU è preda della legge della giungla dell'arbitrio del caos
E allora consapevoli di questa gravissima situazione che non è nuova per la verità noi da più di un anno abbiamo cercato di promuovere una mobilitazione internazionale costruendo alleanze e sinergie percorsi comuni
Come membri del consiglio internazionale del Forum sociale mondiale abbiamo cercato di rompere il cerchio degli e Sperti
Abbiamo cercato di promuovere una coalizione internazionale
Abbiamo cercato di far nascere una coalizione mondiale contro la povertà e un'altra per riprenderci l'ONU infine abbiamo dato
Il via oggi a questa Assemblea
Che si svolge in contemporanea con un'altra a Terni in cui i protagonisti sono i giovani e poi la marcia Perugia-Assisi e tante altre iniziative e manifestazioni
In questo anno abbiamo incontrato tanto scetticismo molta molta gente che ci ha detto ma perché perdere tempo con l'ONU
Ma perché vi occupate di questa cosa che tanto non vale niente vedete non gli presta attenzione nessuno nemmeno gli stessi politici governi perché
Perché noi crediamo che
Sia impossibile difendere i diritti umani senza istituzioni democratiche organizzate per farlo
Ecco perché questo nostro incontro è importante e dobbiamo farne buon uso
Perché alla vigilia di questo vertice dell'ONU ci troviamo di fronte ad una serie drammatica di ingiustizie guerre tensioni scontri
Che la realtà è che non solo ci troviamo di fronte
La realtà nuova almeno per noi europee e che ci troviamo in mezzo a questa situazione
Ci troviamo tutti coinvolti e partecipi spettatori e corresponsabili con una responsabilità che è quella di scegliere da che parte stare e cosa fare
Più volte in questi mesi ci siamo detti
Una cosa che io voglio oggi ripetere
Il mondo sta girando dal verso sbagliato e noi
Non riusciamo a fermarlo
Ci sono forze del potere i governi che stanno infiammando il mondo alimentando lo scontro di civiltà distruggendo le basi della convivenza distruggendo l'ambiente bruciando enormi quantità di risorse
E noi noi che ci riuniamo qui anche questa volta a dieci anni dalla prima non possiamo e non dobbiamo e non vogliamo sfuggire alla domanda più difficile
A che cosa servono in i nostri incontri le nostre proposte le nostre manifestazioni anche le più oceaniche come quella del quindici febbraio
Quando i governi e i politici restano sorti
E intanto i problemi si aggravano e si aggravano e le soluzioni che ieri potevano essere utilizzate oggi diventano ancora più difficile più lontane
Noi vi abbiamo invitato qui oggi per discuterne insieme in questi giorni
E l'invito che facciamo che ci facciamo e di non soffermarsi troppo a fare le analisi su come va male il mondo la denuncia è certamente una parte essenziale del nostro compito delle nostre responsabilità ma non ci basta non c'è mai bastata
Dobbiamo cercare di capire che cosa vogliamo fare quindi dobbiamo parlare di impegni di alleanze e di proposte di progetti di piani di lavoro come quelli che abbiamo fatto ieri quando ci siamo riuniti per parlare
Forse del cinquanta per cento dei nostri problemi di oggi dell'informazione e della comunicazione
E per la prima volta abbiamo trovato tanti esponenti di questo mondo pronti a discutere a riflettere anche ad agire insieme con gli operatori di pace
E allora
Ci sono molte proposte
Noi io adesso voglio rilanciarla è una forse tra le più ambiziose
Quella di costruire una grande alleanza mondiale per salvare l'ONU
Per democratizzare urlo per rafforzarlo
Lo so che ti chiedi crediamo in pochi anche tra quelli che siamo qui dentro
Il problema è domandarci che cosa possiamo fare in alternativa se non vogliamo salvare loro
Il problema è che il prossimo anno per esempio qualcuno nominerà un nuovo segretario generale dell'ONU
E noi dobbiamo decidere Sicilia manderemo come abbiamo fatto quando qualcuno ha nominato a capo della Banca mondiale
Colui che aveva teorizzato con grande anticipo negli eventi la l'invasione dell'Iraq
Perché non lanciamo da subito noi una campagna perché i cittadini del tutto il mondo e i Parlamenti e i partiti e le e le istituzioni di tutto il mondo concorrano a decidere chi deve guidare quell'organizzazione
Se e se fallisse come temiamo il vertice la settimana prossima
Perché di fronte ad anni e anni a decenni di fallimenti perché non prendiamo noi tra le nostre mani l'idea di della riforma della democrazia di trazione di questa organizzazione prendendo spunto dal percorso dell'Unione Europea
Che inventò la convenzione per cercare di sbloccare
Una difficoltà vogliono costruire una tomba una Costituzione
Presidente e si è nell'idea di
Promuove una convenzione
In cui si chiamano non soltanto i governi ma anche altri soggetti
E allora ci abbiamo provato l'Unione europea ha avuto poi altri problemi altre difficoltà ma il metodo perché non lo utilizziamo anche a livello mondiale perché non promuoviamo
Noi da qui un Progetto di convenzione universale sul futuro delle Nazioni Unite che coinvolga tutti i parlamenti di tutto il mondo innanzitutto
Che li responsabilizzi
Che coinvolga le organizzazioni della società civile organizzazioni sindacali i poteri locali
Perché non cominciamo in ogni parte del mondo a dire che il futuro di questa organizzazione chi riguarda
E poi se questo attacco davvero dovesse continuare
Se questo attacco davvero non si dovesse fermare contro l'ONU ma insomma
Perché non lanciamo una campagna per trasferire il quartier generale delle Nazioni Unite Daniel Jorge a Roma o a Gerusalemme
Via dal New Yorker se deve essere la morte delle Nazioni Unite portiamola a Gerusalemme e che deve essere invece la Capitale della Pace impegniamoci perché quella capitale ossia davvero della pace che tutte le religioni del tutto il popolo
Io so che ci dicono è anche noi un po'lo pensiamo di essere utopisti lo so ma noi abbiamo dalla nostra parte una cosa la realtà
La stessa realtà che a quattro anni di distanza oggi porta moltissime persone
A affermare che gli Stati Uniti il dodici di settembre hanno compiuto un grande tre grandissimo a errore
Noi non siamo qui per invocare le ragioni degli idealisti
Noi non siamo qui per invocare i grandi valori noi siamo qui per invocare una visione realistica delle cose
E siamo qui per invocare
Una nostra azione in conformi ai confronti di questa realtà
Abbiamo dalla nostra parte la forza del ragione ed è proprio aggrappandoci a questa forza della ragione che noi oggi in questi giorni dobbiamo assumere un altro grande impegno comune
Quello di escludere escludere da ogni nostra azione da nostra da ogni nostra parola da ogni nostra proposta
L'idea che la violenza il terrorismo o la guerra possano essere in qualche modo utili a raggiungere i nostri obiettivi
L'introduzione di questi nostri lavori prosegue ora con una nostra carissima amica Aminata Traoré dal Mali
E non c'è anche l'orfana
Con o no vicino dunque e non me negli uomini e delle donne d'Africa qui referenti imponendo ringraziare gli organizzatori mi mancava la Menapace di Perugia Biondi emersi comunicanti
In questi giorni nello meraviglioso incontro questa ricerca meravigliosa che è quella della pace
Non in Africa diciamo la pace uno stretto da Mimmo
L'acqua se
è una concezione del mondo
Bene proprio il rapporto con se stessi ecco in linea così
Con conseguenze immediate lontane
In fisica nell'Africa così come la mamma di un blitz hanno
Ogni mattina quando eccezione hanno
Ci chiediamo innanzitutto se gli uni e gli altri hanno appassionato nel nostro incapace
Proponiamo la nasce ciascuno tutte le giornate carducciano la pace sia con voi credo che Cerami aveva fatto abbia fatto bene a insistere sul ruolo
Del più grande potenza mondiale che ha una grande responsabilità nello stato di degrado del più o meno oggi il la natura che ci sta liberando delle obiezioni cito della NATO
Una lezione di Katrina
Ci ha fatto vedere le falle del sistema e noi popoli africani si ammalò colpiti ma cibi lasciamo che col ruolo di noi che sono partiti tanto tempo fa strappati alla loro morte avrà che hanno partecipate alla costruzione di questa prosperità confiscata dalle nazioni ricche i nostri i nostri fratelli costituiscono la maggioranza dei poveri neri e poveri arabi e poveri questo d'ordine cinico del mondo
Che la grande potenza una grande potenza come gli Stati Uniti d'America
Che naturalmente questo non lo hanno voluto la natura che ha fatto bene le cose ha mostrato anche partenariato globale
E soltanto un miraggio per la grande maggioranza degli abitanti di questo pianeta anche lo tsunami ci aveva insegnato che la solidarietà esiste ma è un della città già uguali perché ci sono quelli che sono più uguale degli altri
E poi la fame nel Niger ha mostrato che migliaia di bambini africani e possono morire di fame mentre concerti megaconcerto esso non organizzati con milioni di specie in nome dell'Africa e per tutte queste ragioni noi siamo qui tra voi e noi per chiedere più aiuti perché ciò di cui abbiamo orrore Poggi che l'accondiscendenza del mondo epico si dice sempre che l'Africa non è povera impoverite dall'arroganza dei ricchi
Coloro che tra minori hanno prodotto esportare le loro norme il loro valore e quelli che hanno potuto farci la loro immagine
Noi siamo qui per Pieve uscire
Forse non siamo ricchi ma non vogliamo morire poveri e idioti perché abbiamo compreso guardando l'Europa in costruzione del dibattito sulla costituzione europea
Il diritto dei popoli europei di dire sì o no
Sistema neoliberista ma chi chiede alla per le casse vuole essere in barca precedente sternale favorire della mobilitazione della globalizzazione questa nave impazzita
Ne nasce ha detto che la ricca è una macchia nera sulla coscienza dell'Occidente di fatto in Africa come priorità del mondo eccedentaria qualcosa in cui non crediamo ci affidiamo poco
Siamo soprattutto le regioni del mondo che rende conto del fallimento del sistema dei padroni del mondo non crediamo
Nel credo che ad eccezione del del debito
No che le diamo agli inganni atteniamo ai nostri confini arresto del nord per l'Africa entra nella globalizzazione dal basso siamo noi che consumiamo i vostri ed estivo la storia dei più esatti
Io vengo da un Paese che è il primo produttore Riccardo Cottone in Africa e questo il paese maligni e piena di paradossi eccitato come un esempio di democrazia un Paese che avrebbe potuto aumentare nutrire verso la popolazione
Sotto il sei mercati al quale abbiamo dedicato alle nostre migliori Terme nella qua per la produzione del cotone siamo diventati i primi produttori di cotone superando negli stessi ma ecco che gli Stati Uniti d'America ed Unione Europea sovvenziona nel loro Cottone
Ed ecco che lo stato del male non è più in grado di far fronte sospese per distruzione perversa tutte le donne in tutto questo pensavo ad ogni le donne della zona del cotone ben l'Occidente ci ha insegnato che le fanno le donne africane dotando il lusso di un giornale hanno tre nemici dato loro cultura libero uomini nella loro progenitore ci si insegna innanzitutto che se noi stiamo male sì paghiamo un tributo così gravoso lo sviluppo
E perché cose causa della poligamia della decisione della nostra cultura siano danneggiate ma nessuno ci ha insegnato a mettere in discussione il sistema mondo che sta schiacciando da tempo dall'Africa
Noi siamo qui riuniti insieme
Per potere infine il via libera perché nostra sorte quando il Paese accesso all'indipendenza
I
C'era dovrà dà speranza poi queste abbiamo creduto potevamo camminare a testa che attraggono e senza tener conto del colore dei nostri Gargano Astra Apelle delle nostre origini della nostra delle nostre differenze ma ecco che la globalizzazione che è una guerra di tutti contro tutti e ci viene imposta la competitività è una guerra contro i poveri
Chi cede impone sa benissimo che non ne abbiamo granché da vendere questo è un sistema donne e l'acquirente che decide del prezzo del prodotto top nell'ambito dell'Unione europea si tratta di sapere nell'ambito di questo partenariato globale
Si sia possibile per l'Africa
Camminare mano nella mano col dovuto ma a Treia un generico tra nu noi siamo andati da Scilla a Cariddi oggi d'Europa in costruzione si preoccupa dell'Europa dei venticinque si rinchiude tanto il più ambito
Si pone domande al proprio interno e si dimentica che se gli altri si uccidono a vicenda precisamente perché sono state nuove imposte politiche riforme strutturali che non possono funzionare da noi
Noi donne africane nostre quindi ci si chiede di andare a votare ci si chiede di creare democrazie formali che sono salutate oppure penalizzate in funzione del ed era
Concludo signor dello stile
Dice basta
Penso che questa Assemblea sia un'Assemblea dove consentito sperare perché siamo siamo in tanti oggi qui abbiamo la possibilità di prendere la parola a cui e che dire quello che purtroppo i nostri dirigenti non vogliono sentire perché hanno semplicemente paura noi abbiamo dalla disgrazia al sud di essere dirette da un eletto Poletti politica che di ha letteralmente paura dei propri omologhi del nord alleanze con i nostri eletti impossibile mer causa delle elezioni che batteriche giudicate in base alle elezioni allora
Noi diciamo che
Intorno ai nostri figli che sono privi di istruzione che sono costretti essere reclutati nelle rivolte a tutti quelli che annega nacque nel tentativo di emigrare verso il i vostri Paesi tutti quelli che muoiono in tuguri
In piena Parigi e sono sempre Mele che muoiono nella ricca America noi siamo qui perché diciamo che la pace è possibile e faccio
La parola è orafi Lisbeth messe che viene da Washington ed è una delle tante dei tanti a me amici americani che sono qui con noi e che prenderanno parte a queste nostre iniziative Felix
Benché Flavio grazie proprio
Mi scuso per il fatto che devo parlare inglese sono la figlia dell'intero non ho mai parlato nessun'altra lingua
Abbiamo richiesto nel mondo visto in Iraq i risultati
Del dall'intervento del governo più potente nel Paese più ricco di tutta la storia umana vede lascia abbiamo visto i risultati del fatto che questo governo ha fatto una guerra illegale e distruttiva abbiamo visto le distruzioni di questa guerra nelle ultime settimane abbiamo visto il mondo assistito alle conseguenze dell'azione
Né in quello stesso governo potente il fatto che questo governo non ha preso sul serio l'esigenza del suo stesso popolo della comune e in particolare soprattutto dei poveri della comunità nera di questo Paese e meno governo è stato umiliato dalla sua stessa paura dalle sue scelte deliberate politiche deliberate mirata a proteggere i ricchi e sacrificare i poveri che sia in Iraq ogni nuova violenza
E sappiamo
Che il mondo
Ci guarda
E quando questo stesso governo tanta non solo di indebolire ma di distruggere
L'ONU le Nazioni Unite
Bene vi chiedo amici di ricordare quelle che sono le proposte del nostro governo proposta di John Bolton
Non sono solo a mente fatte di centinaia di tentativi specifici per cambiare questo quella frase specifica in un accordo in in un test che era stato contrattato con grande fatica questo è qualcosa di più le proposte dei Bot è una dichiarazione di guerra una reiterazione di guerra alle Nazioni Unite e i popoli del mondo ricorderete tutti
Il la forza della mobilitazione globale del quindici febbraio due mila e tre penso che chiunque sia presente in questa sala
Era in piazza il quindici febbraio bene ricorderete che ne allora i governi di tutto il mondo si sono uniti tanti governi tutto il mondo si sono uniti a quelli di noi che hanno in piazza nel dire no alla guerra
Ma purtroppo il governo italiano non era fra questi sono stati però un numero sufficiente di governi che hanno detto di no alla guerra di George Bush proprio per il no di questi governi la stessa ONU
Ha potuto partecipare a una mobilitazione globale per la pace perché in quella giornata straordinaria quando milioni e milioni e milioni di persone dall'Antartico aspecifico meridionale in tutta l'Asia in tutta Europa in tutta l'Africa e finora America Latina e negli stessi Stati Uniti bene milioni di persone sono scesi in piazza
Per dire di no alla guerra e allora quella mattina è successo qualcosa di straordinario un piccolo gruppo di persone guidate dall'arcivescovo Desmond Tutu hanno incontrato il segretario generale Kofi Annan tutto ha detto al suo grande amico anche lui premio Nobel l'altro Luís statista africano gli ha detto Desmond Tutu e noi siamo qui ha il nome
Di tutti quelli che marciano oggi in seicentosessantacinque Città di tutto il mondo siamo qui per i brividi che quelle persone che sono scese in piazza che marciano in tutto il mondo
Beh si vogliono riprendere l'ONU e dicono no nota il nostro il nome della nostra mobilitazione globale per la pace aveva ragione Desmond Tutu quando il New York Times ha detto che il quindici febbraio la seconda è nata la seconda superpotenza
E che dir
Siamo tornati alla situazione in cui sono due superpotenza del mondo gli Stati Uniti da una parte e dall'altra opinione pubblica mondiale bene pare non parlava solo di quelli che erano in piazza ma anche dei governi e dell'ONU quando questi tre soggetti i popoli i governi e le Nazioni Unite
Si uniscono questo è l'unico caso quando avverrà questo sarà l'unico momento in cui riusciremo a far fronte a questa spinta crescente alla guerra all'Impero la guerra in Iraq e l'aumento della povertà del razzismo
Che abbiamo visto che c'è stata sbattuta in faccia con chiarezza nei nostri schemi televisivi nelle ultime settimane ma è questa la base più nuovo internazionalismo quando parliamo di riprenderci Donno abbiamo moltissimo lavoro da fare
Perché non basta semplicemente dire vogliamo che l'ONU dica no alla guerra vogliamo che le Nazioni Unite ritornerò a quel momento straordinario
Quando l'ONU effettivamente rispetto nel suo statuto dicendo e noi non siamo disposti a un lì c'è una guerra illegale
Bene noi vogliamo partecipare a questo movimento per riprendersi l'ONU rivendichiamo che ne dire venga ridefinita che cosa significa riforma dell'orfana del no non significa aggiungere duetta nei paesi ricchi e potenti tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza forse questo succederà forse no ma alla fine dei conti non cambia nulla non è questo che cambia le cose pro che cambia le cose
è garantire che l'assemblea generale che la componente la parte più democratica delle Nazioni Unite abbia più potere del Consiglio insicurezza quello che può cambiare le cose garantire che la Società civile globale abbia un ruolo
In quello che fanno alle Nazioni Unite è questo che intendiamo noi per riforma dell'ONU non parliamo di
Qualche cambiamento di facciata stiamo parlando emotivamente irreali di potere significa da dobbiamo tornare in piazza che dobbiamo ricostruire la coalizione di pacifisti globali di Pat ambientalisti globali
Di attiviste da attivista del movimento delle donne del movimento per i diritti umani tutti i soggetti che sono impegnati contro la globalizzazione che ha avuto nel petto
Così devastante sui poveri su coloro che sono privi di potere in tutto il mondo e noi diciamo questa volta l'ONU deve stare dalla nostra parte
L'ONU non può rimanere dalla parte dei potenti noi abbiamo bisogno dell'ONU ne abbiamo bisogno per l'ONU sia dalla nostra parte dite di no ai potenti no alla guerra di George Bush in Iraq no
A la diffusione mondiale della povertà no alla distruzione dell'amianto in tutto il mondo
Rutelli no non doveva essere stare dalla parte nostra ma non sarà da parte nostra se noi non scenderemo in piazza per chiederlo e se non diremo con chiarezza a tutti i nostri governi che non sarà
Disposti a sostenere nessun governo a meno che anche i governi non si schierò con noi nel dire no alla guerra no la porta sì a tutti gli obiettivi non solo gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Tutti gli obiettivi dello statuto dell'ONU gli obiettivi di pace gli obiettivi di giustizia e gli obiettivi di porre fine alla guerra grazie
Allora la parola Evelyn Herfkens che la coordinatrice mondiale della Campania delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio no ex chiusa tutta la sentenza tenne rappresentante del segretario generale dell'ONU
Benché
Di atterrare o
Sono fiera di dire anche Kofi Annan e mio capo vive e lavora negli Orca ma sono disposta in qualsiasi momento a trasferirmi a Roma però proprio
Io qui due anni fa
Stessa Assemblea stesso edificio stessa sala
Stessa presidenza signor Sindaco in quell'occasione ho parlato degli Obiettivi del Millennio della Dichiarazione del Millennio egli tutti gli altri obiettori degli obiettivi firmati da tutti i leader del mondo di queste però messe bellissime
Fatte da i leader del mondo che hanno detto non risparmieremo anche uno sforzo una polentina povertà ci impegneremo al massimo per guardare tutti i bambini a scuola
E tutte quante queste promesse aveva una scadenza al due mila e quindici ma alcuni di voi hanno detto Aminata detta obiettivi sono obiettivi minimi Hanley perché aspettare fino al due mila e quindici perché l'obiettivo è solo di mandare i bambini a scuola primaria certamente è vero
Ma un obiettivo un mondo e in cui fossero attuati questi obiettivi diversi avvicina un pochino di più o quell'altro mondo che possibile che tutti noi sogniamo
Mentre più lontano se questi obiettivi non vengano applicati insomma eravamo tutti d'accordo sul fatto che effettivamente era importante
Applicare questi obiettivi la dichiarazione di millenni è stata il frutto di un negoziato fra Governo ed è cosa ci aspettavamo allora in realtà la Dichiarazione del Millennio secondo me un documento abbastanza visionario contiene una visione prevede anche che la visione senza una realizzazione solo un'allucinazione e problema reale alle Nazioni Unite che i funzionari
Possiamo star lì vediamo che i governi firmare i documenti ce ne siamo in un'altra enorme sala e sentiamo questi discorsi bellissimi che fanno i leader del governo e problema che che parole parole parole
Questi dirigenti tutto il mondo per i prendono l'aereo se ne tornano a casa tutto torna com'era noi restiamo all'ONU
E non possiamo mandare la polizia in Finlandia se la Finlandia Norris era l'obiettivo non ne rispetta l'obiettivo dello zero virgola sette di aiuti
Al Sud del mondo
Ma capire se si tratta e non è la polizia negli Stati Uniti non possiamo farlo noi si tessono voi cittadini la popolazione di popoli in ogni singolo Paese che si possono mobilitare per imporre propri governi di rispettare le promesse che hanno preso ed è realizzare si tratta di mobilitazione dei cittadine in nessuna parte del mondo si sono mobilitati così tanti come qui in Italia
E non è solo perché c'è una società civile di dolcissima
Voglio davvero
Esprimere la mia ammirazione per tutti questi altri soggetti del Chianti e le le chiese gli enti locali la società civile che ha non sono state
Il la spina dorsale di tutte le iniziative degli Michele Milene davvero dobbiamo applaudirli
Eh oggi la marcia per la pace non è solo una marcia per la pace dice basta con a mettiamo al bando la povertà e la guerra
L'Italia è la politica di Repubblica più forte a favore di una politica giusta di di e per la cooperazione e sviluppo dopo alla Svezia è il paese dove c'è il livello più alto di conoscenza degli obiettivi di sviluppo dei biglietti omaggio questo paradosso italiano noi straniero vediamo così ciò questa enorme mobilitazione popolare
Però questo non si è tradotta in un'azione reale a livello politico in Italia
Eh io trovo molto giusto che quell'appello bellissimo a cui che avete a cui ha lavorato Flavio a questo titolo che dirige ricominciamo dall'Italia perché e a questo livello che si possono cambiare le cose
Vorrei
Dare un po'di fatti devo fare attenzione ma perché sono una funzionaria dallo o no quindi posso fermarmi ai dati cooperazione allo sviluppo pro capite come ha detto il sindaco
Bene e a questo su questo tema l'Italia il livello più basso non solo in Europa ma un livello più basso degli stessi Stati Uniti cioè zero virgola quindici per cento del PIL degli aiuti allo sviluppo dell'Italia
Ad artiste di Barcellona dove c'era anche
è il signor Prodi Mr Prodi bene ne era stato promesso che l'Italia sarebbe revocato lo zero virgola trentatré e l'anno dopo non è successo nulla le promesse non si sono tradotte in impegni di bilancio tutti questi anni secondo fatto
L'Italia decenni fa ha promesso di arrivare allo zero virgola sette
Ed bene F fra la minoranza dei quindici dell'unico europeo che non solo non ha raggiunto questo obiettivo ma no se ha fissato un obiettivo per raggiungere anno dopo anno passo dopo passo questo obiettivo altro fatto la spesa militare in Italia è dieci volte più alta delle spese per lo sviluppo
C'è solo un paese al mondo nel quale il rapporto fra queste due voci di bilancio è peggio indovinate un po'quale
Altro appunto l'Italia male almeno un ministro per lo Sviluppo quindi in Italia sedi mobilitate la cittadinanza per chiamare le sue responsabilità il governo non sapendo a chi rivolgervi in realtà in Italia l'unico paese ricco che non risponde perché non ha nessuno che abbia la responsabilità delle politiche per lo sviluppo persino ante negli Stati Uniti hanno un'agenzia con qualcuno che responsabile politiche per lo sviluppo ricordi sorprendete separata la qualità degli aiuti allo sviluppo un problema serio
è stato va promessa una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo molti molti anni fa e ancora non c'è e non mi dovete sorprende il fatto che le pratiche
Rendono praticamente Imp le normative sulle gli aiuto leggero prendono praticamente impossibile utilizzarle per ottenere l'aumento dell'istruzione della sanità perché queste fondi possono essere utilizzati solo per comperare beni e servizi
Che come saltellante Prodi bene
è una cosa che già la precedente Commissione europea ha detto questa l'ha fatta lei indossano anziché misto pace complimentandomi colleghi
Il signor Prodi perché la commissione precedente ha detto questo non è coerente nemmeno con la nostra politica per la concorrenza del Unione Europea ultimo fatto e il commercio
L'Italia fra uno dei paesi più riluttanti a mutare le attuali norme sul commercio che fanno soffrire così tanto i paesi poveri
Ma e che negano l'accesso e produttive poveri ai mercati e dei consumi quelle norme che hanno distrutto i mercati da cui dipendono i gli agricoltori poveri contadini poveri è uno scandalo che continua giorno dopo giorno il mondo ricco da solo un miliardo di dollari l'anno per aiutare gli agricoltori dei Paesi poveri ma spende un miliardo di dollari a il Giorno per sovvenzioni ai propri agricoltori dei Paesi Camp
Due terzi del mondo rimanendone rurali e povere dipendono dall'agricoltura non saranno ma non ricercano mai ad uscire dalla povertà se noi continuiamo a distruggere i loro mercati sono solo pochi dato solo alcuni dei fatti so che avremo uno scambio di idee che tardi con Mr Prodi con sotto la sua guida all'Unione Europea
In realtà ha cominciato a chi invertire la Soleti tendenza sulla fatto che vengono sottofinanziata i gli aiuti per la cooperazione allo sviluppo
Per l'ha ottenuto
Però molti Paesi stanno cominciando a provare a delle norme per l'applicazione degli Obiettivi del Millennio ma l'Italia valicare un po'di domande
Un nuovo governo italiano si unirebbe al resto dell'unione europea negli impegni per arrivare alla zero virgola sette percento del PIL degli aiuti allo sviluppo
Con aumenti anno dopo anno per negli stanziamenti per la cooperazione seconda domanda il suo governo celata un ministro per la
Per lo sviluppo dando le maggiori poteri per garantire ai cittadini ai contribuenti che gli investimenti per lo sviluppo vengano utilizzati veramente per l'obolo lottare contro la povertà sì
Beh comunque poi potrà parlare spiegarsi
Lo facciamo parlare comunque riprenderà il tema va bene no non le rendeva la vita troppo difficile un'ultimissima domanda lei garantirà che la voce dell'Italia nell'Unione Europea
In realtà si impegnerà per quel tipo di politica sul commercio che avevamo promesso quando abbiamo iniziato lei negoziati di Doha dicendo che serve è stato la prima volta da negoziato in cui veramente eran i poveri avevano qualcosa da guadagnare
Doverlo futuro dell'Italia rispetterà le promesse che sono state fatte non tradirà
Queste no me sensibilità che esiste fra i cittadini italiani che sentono di un'appartenenza globale comune all'umanità queste sono le mie domande
Perché vengano realizzati gli Obiettivi del Millennio
Abbiamo solo dieci anni pochissimo tempo tagli non è troppo tardi e adesso allo IOR per tutti questi governi farà facendo i loro negoziati per scrivere ancora un altro pezzo di carta
Mai gli impegni non valgono la carta su cui sono scritti se non si traducono in azioni in realizzazioni
Noi non abbiamo bisogno di nuove parole da luglio che abbiamo bisogno di azioni da parte di ogni singolo Paese che dal due mila in poi
C'è stato qualche piccolo passo avanti qua e là lento e molto limitato ma chiederò parto ma l'Italia come membro dell'unione europea delle Nazioni Unite del G otto potrebbe davvero cambiare qualcosa
Ed è molto importante
Perché il costo di un fallimento sarebbe davvero enorme quotidiane citare solo una cifra per un obiettivo che riguarda la mortalità infantile
Se continuiamo con l'intendenza attuali a all'arrivati al due mila e quindici altri quaranta milioni di neonati saranno morti
Perché mi per cause di morte assolutamente prevenibili evitabile
Quindi dobbiamo fare qualcosa abbiamo bisogna realizzazione promette sei della dichiarazione mila nei confronti dei poveri del mondo e devono essere realizzate non devono finire nella spazzatura della storia quel grande mucchio di spazzatura con tutte le altre promesse
Infrante sul boulevard delle promesse infrante
La tocca alla nostra generazione la nostra generazione che delle può porre fine alla povertà perché siamo la prima generazione dell'umanità che ha le risorse le caparre le le competenze che consente di farle notiamo consentire ai nostri leader di
Non cogliere questa opportunità però
Bene siamo arrivati alla seconda parte della nostro incontro e e Dora cambiamo un per un momento la scena e ci colleghiamo anche con Terni con l'Assemblea dell'ONU dei giovani un applauso ai giovani che si sono riuniti a Terni
Perché hanno iniziato questa mattina i loro lavori
Grazie di essere qui con noi grazie a c'è il microfono
Ancora no non vi sentiamo
Mentre
Va be'è una piccola prova tecnica è
Appena appena riusciamo a a collegarsi almeno sentiamo la vostra voce ci farà molto piacere spero che intanto vi si è aggiunto l'applauso che questa sala via
Consegnato
Nel frattempo
Lento ci risentiamo
L'errore giovanilistico e
In
A Roma
Cominciamo
Cominciamo questo incontro
Io devo dare solo una spiegazione del perché innanzitutto abbiamo deciso di aprire questa assemblea internazionale con un incontro con Romano Prodi
Abbiamo riflettuto a lungo nella preparazione di questa Assemblea
E siamo arrivati accompagna
Molto semplice
Non particolarmente originale forse che non possiamo pensare di cambiare il mondo se non pensiamo di cominciare a cambiare il nostro Paese italianità
è vero
Che
Lo spazio di manovra dei governi nazionali si è ridotto
Ma resta ancora molto grande come grandi restano le loro responsabilità
E allora ecco ci qui con Romano Prodi leader della coalizione che si candida a cambiare il nostro Paese noi noi per preparare questo incontro contro signor presidente
Abbiamo cercato di fare una riassunto dei fatti
Solo fatti che hanno caratterizzato dato i quattro anni del Governo attualmente in carica
Abbiamo iniziato a preparare un rapporto sulla politica estera e della difesa dell'italianità
Del governo Berlusconi espone glielo consegniamo signor presidente
Abbiamo toccato un asse sedici glielo consegniamo come un promemoria
Glielo consegniamo come un pro memoria delle cose che vorremmo che il suo governo non facesse mai
L'Italia è diventata un problema per il mondo questo
Questa è l'affermazione che con grande difficoltà con grande sofferenza abbiamo fatto
Ed è proprio a partire da questa consapevolezza che noi oggi abbiamo voluto aprire questo incontro
Perché sappiamo una cosa
Sappiamo che le decisioni che
Il nostro governo assume ogni giorno nulla un impatto soltanto sulla nostra vita di italiani
Ma un impatto molto spesso negativo anche sulla vostra vita sulla vita della gente di tutto il mondo
Ed ecco perché
Noi ringraziamo la ringraziamo presidente per aver accettato questo nostro invito e per essere venuto venire fin dall'inizio per aver seguito anche questa prima parte dei lavori che molti altri forse si sarebbero risparmiati perché non era secondario esserci o meno e grazie per aver accettato questo incontro con il movimento per la pace
Che un'altra cosa dalla quale molti politici cercano di tenersi alla larga
Noi rappresentiamo molte organizzazioni qui è davvero impossibile adesso nominarle ma
Nella programma che ha sottomano c'è un elenco molto lungo
Di rappresentanti di istituzioni locali di associazioni
Che qui sono presenti con i loro massimi esponenti
Che rappresentano milioni di persone del nostro Paese
Non solo soltanto milioni di per persone che hanno delle idee sono e questo è il punto che le vorremmo così sottolineare sono persone che operano che fanno la ragione per cui noi l'abbiamo invitato qui non è perché abbiamo delle idee
La ragione per cui noi l'abbiamo invitata qui la legittimità di questo incontro nasce dal nostro impegno quotidiano dal nostro fare quotidiano noi non siamo una lobby
Noi non siamo qui per cercare di ottenere qualche cosa per noi
Sappiamo peraltro che la stragrande maggioranza degli italiani sostiene chiede politiche di pace
Lo confermano tutti is sondaggi e non solo sulla vicenda della guerra in Iraq e come ha ricordato Eveline Herfkens
Però abbiamo un governo che molto spesso si è dimostrato sordo oltre che avaro
Anche tra coloro che oggi stanno all'opposizione c'è qualcuno che ribadisce la necessità di mantenere le distanze signor Presidente da quelli che lavorano per la pace qualche giorno fa ho sentito un leader della coalizione dire che se serve occorre avere il coraggio di fare la guerra
Ho sentito questo politico a dire che un politico serio deve essere anche sordo agli umori dei cittadini
Il problema è capire se le faccende di cui oggi ci occupiamo sono umori o se non debbano essere invece trattate in modo diverso
Se i tre milioni di italiani che sono scesi per le strade il quindici di febbraio sono un umore
O se invece non sono persone che si sono rimboccate le maniche e messo sulle spalle un bel carico di responsabilità
Sappiamo che lei non è tra quelli che divide i pacifisti The Path tra pacifisti e pacificatori
Sappiamo che lei queste differenze non le ha fatte qualche volta anche si è preso la stessa accusa che ci prendiamo lo e spesso quella di essere un Ponzio Pilato
Sappiamo che abbiamo
Grandi responsabilità
E che abbiamo un un compito grande davanti
Che è quello di ricostruire una politica estera dell'Italia
Ricostruirla perché questo è accaduto noi per undici mesi quasi un anno non abbiamo nemmeno avuto il ministro degli Esteri questo era il trattamento che è stato dato a questa
A questo questa politica e allora noi crediamo e glielo chiediamo
Crediamo che sia necessario lavorare insieme crediamo che l'impresa che sta davanti a noi siano impresa davvero troppo grande per pensare che possa essere delegata soltanto agli e Sperti agli addetti ai lavori
Crediamo che sia necessario un dialogo e una cooperazione con la società civile con gli enti locali con le istituzioni locali che ancora non c'è mai stata e allora signor presidente la nostra prima domanda ma
Dopo aver la ringraziata naturalmente
Ma questo incontro sarà uno sport un'occasione oppure sarà l'inizio di un cammino insieme
Grazie ancora signor Presidente
Grazie
Ma rispondo brevissimamente all'ultimo alla domanda no
Uno spot noto incerto perché
Si son dette cose troppo grosse per fare uno sport ci sarà un cammino insieme lo decideranno gli elettori e quindi anche su questo non so darmi una risposta
Bisogna dire però una cosa è certa
Tutti i discorsi che ho sentito ho cercato di tradurli e numeri impegni concreti indecisioni cioè proprio perché
Sento che da queste assemblee
Deve venire il coraggio per tradurre poi in decisioni concrete questo è il sentimento con cui ho seguito i discorsi precedenti
Abbiamo bisogno di ritornare a sperare in tanti nella politica e nella possibilità che la politica rimetta al centro questi problemi
Ed ora per condurre questo incontro abbiamo con noi un giornalista che ha cercato di riproporre molte volte
I problemi del nostro Paese i problemi del mondo cercando di anche trovare delle soluzioni
Positive di dare delle risposte Giovanni Floris grazie d'aver accettato di essere qui con noi
Allora buonasera grazie a voi di avermi indicato perché è un'occasione non solo dal punto di vista sociale politico civile molto importante ma anche da quello prettamente professionale perché abbiamo ha avuto una prima parte dei lavori di alto livello anche di contenuti e soprattutto perché adesso abbiamo l'occasione di sentire il presidente Prodi risponderà a domande concreta e non non solo in vista del lavoro per cui viene candidato è quello di essere il futuro premino Primo Ministro italiano ma anche per quello che ha fatto perché il primo ministro già è stato oltre a essere presidente della Commissione europea
Al presidente Prodi non si può che partire con le domande di Eveline Herfkens che sono state così
Dirette nette che probabilmente hanno mangiato tutto il dibattito che dovremmo fare successivamente se il presidente Prodi dà risposte a quello che ha chiesto lei possiamo anche andare via
Allora la prima domanda era l'impegno dell'Italia in termini quantitativi nella lotta alla povertà
E alla
E a favore dello sviluppo
Non non mi costa rispondere perché debbo semplicemente riprende le dichiarazioni che ho già fatto quindi non le faccio per Totti
Qual è l'impegno che riprendo
L'impegno che non prendo è di mantenere quello che è stato promesso parte
Noi ci siamo impegnati solennemente allo zero il sette per cento e siamo allo zero diciassette quindi un inutile star lì a fare per anzi posso dirvi non prendono i sull'impegno abbia mantenere semplicemente gli impegni presi pasta neanche neanche o da mettere in programma questo un Paese serio
Se scrivete le sette squilibrio Pandev sette io vidi con esperienza
Che però è stata un'esperienza
Dura anche perché poi avevo un ruolo importante nel senso che
In questi anni abbiamo trasformato l'Unione europea nel massimo donatore del mondo abbiamo fatto le cose sul serio onestamente quando mi sono trovato in questi dieci anni
Non so se sono stato quello che ha fatto più ghiotto di tutti perché ne ha fatti tre come precedente questo italiano cinque come Presidente Commissione europea su dieci
E mi riferisco una cosa che per le persone estranee incontri PIL perché per me è stato a sorpresa cioè l'impegno ogni anno prima dell'un per cento a quegli allo zero sette per cento
Rinnovo dell'impegno l'anno dopo come se niente fosse per dieci anni
Con una complicazione qui doveva fare molto attenti ogni anno per
Salvare l'anima l'opinione pubblica una grande campagna specifica
Che prendeva e prende tutti i mass media
Tutte cose belle intendiamoci un anno Lights
Un altro anno la malaria un altro anno l'acqua ma se uno va a fare la somma degli impegni in questi settori
Non non ci avviciniamo nemmeno lontanamente allora il sette per cento quindi il discorso è zero sette per cento
In quale direzione
Questi c'è un secondo
Aspetto da mettere in rilievo che risponde alle domande di Aminata
L'Europa a un impegno specifico che in Africa
Dice ma il mondo deve curarsi dall'Africa dell'Africa non se le può curare il mondo sogna ancora l'Europa
Perché a una missione particolare una storia specifica una vicinanza geografica e questo è la direzione e in cui bisogna procedere
In questi anni ma aiutando l'Africa io ho preso la decisione al bisogno perché può essere anche quando l'ho presa ero io stesso preoccupato o quando abbiamo deciso dei dare all'Unione africana le risorse perché posso anche intervenire come truppe di pace a risolvere i conflitti pergolato una cosa è certa
Che l'Africa deve essere messo in grado di gestirsi come Africa
E quindi grosso problema politico
L'Unione africana
Le associazioni regionali questo dare all'Africa un respiro politico non solo un aiuto economico perché altrimenti non si riesce dal problemi
Presidente i tempi del passaggio dallo zero uno allo zero sette per cento negli aiuti poi chiedeva la Herfkens se ci sarà un apposito ministero dello sviluppo o un fondo contro la povertà
Sui tempi certamente nell'ambito dalla legislatura spero prima
Se si riesce in un triennio dia a vedere i conti perché queste col fa presi con precisione ma questo è la regola che abbiamo sul ministero allora qui io sabato scorso
Ho proposto ma perché c'è un altro problema
Che dobbiamo porci qua
Che quando si parla di 'ste cose la stampa non le riporta non interessa nulla perché sabato ho fatto un discorso su questi temi e ho detto
Cos'è successo in questi anni in Italia che dando il fondo lo sviluppo al ministro degli Esteri ogni volta che c'è una specie di quasi si tipo venivano tolti allo sviluppo
Emersi e l'altra specie
Allora ho proposto non un ministero ma può perché mi sembra più efficace ma su questo possiamo anche discutere una anti entropia per lo sviluppo separata perché l'importante e avere una struttura che risponda come ha detto la verità risponda direttamente
Appiah un bilancio autonomo che non si può toccare e abbiamo capacità decisionale
Se si Agenzia se sia ministero questo dipende dalla struttura
Io in questo momento propenderei per l'agenzia ma veramente che siamo al fatto organizzativo il problema e darle una forza autonoma perché ripeto ogni anno si è messo in bilancio per lo sviluppo la somma più elevata poi a ogni bisogno si è attinto a questo bilancio e la si è messa per a volte diciamo obiettivi completamente opposti completamente opposto
Allora adesso grazie presidente mi sembra che
Research sì dimostri soddisfatta alle risposte adesso noi dobbiamo iniziare un dialogo tra alcuni rappresentanti che rappresentanti che si sono iscritti a a parlare con il presidente Prodi coinvolgeremo naturalmente anche Terni
E ascoltiamo intanto Massimo rotti me Massimo Rossi presidente la provincia di Ascoli Piceno
Una sera onorevole Prodi anch'io la ringrazio per aver accettato questo confronto la mia provincia quella di Ascoli Piceno come le Province i Comuni e le Regioni che sono qui sono consapevoli di essere province planetarie comuni planetarie quindi portatori di responsabilità in questo senso e distanze da rivolgere a chi governa si candida a governare
Responsabilità a partire da noi a partire dalle scelte che facciamo sullo sviluppo sull'uso delle risorse sulla difesa
Della gestione democratica e pubblica dei beni comuni
Istanze appunto sulle scelte che poi incidono sulla vita e sul futuro dei nostri cittadini allora
A quattro anni dall'undici settembre anche alla luce delle scie di sangue che non accennano a diminuire emerge indiscutibilmente a mio parere il fallimento della strategia della guerra contro il terrorismo
E allora di fronte a uno scenario come quello della crisi iraniana
E le chiedo anche a nome dei fratelli amici iraniani che vivono nelle nostre comunità ecco noi sono impegnate per la pace e anche alla luce di quello che è scritto nel suo programma per le primarie in cui rivendica con orgoglio alcune missioni militari si sente di impegnarsi a che una crisi come quella iraniana possa essere risolta
Con la strada e imboccando la strada della diplomazia
La strada
Anziché quella delle armi la strada della pace come mezzo
Innanzitutto io non invoco nessuna con orgoglio il suo impegno militare dottore rivendica richiamo la missione in Albania che è stato l'unica vera grande missione di pace fatta in questi anni in cui se è stata fatta sulla missione in un Paese che stava andando di sfascio
Siamo andati abbiamo tenuto insieme il Paese siamo venuti via immediatamente con la gratitudine di tutte le parti politiche del Paese
Questo è quello che io rivendico ed è ripeto l'unico caso che si è verificato dei una missione
In cui si sia fatto uso della forza per scopi assolutamente di pace ed esclusivamente di pace questo io rivendico sull'Iran
Tocco un problema che mi sta molto a cuore
Proprio perché io ho sempre pensato che il problema iraniano dovesse essere affrontato lungo tutto il tempo con
Equilibrio e saggezza che invece non si è avuto e non è a caso
Che io sia stato il primo i leader occidentale ad andare in visita ufficiale i tiranti e non ci sono andato
Contro gli Stati Uniti ma discutendo col presidente degli Stati Uniti tre volte prima di andare perché era opportuno che questo Paese fosse richiamato
Alla osservanza dello internazionali ma non fosse lasciato isolato
Perché questa è una regola fondamentale seria della democrazia
Ebbene io credo che la politica deve gran abbiamo avuto grandi errori da un lato e dall'altro credo che bisogna fare tutto il possibile forzare perché non avvenga una politica nucleare dannosa per tutti ma con un rapporto stretto forte diretto con il governo iraniano l'Unione europea ha tenuto una strada giusta in materia
Io credo che si debba proseguire nella direzione che è stata appresa
Che ha dato anche se non definitivi gli unici frutti di speranza degli ultimi degli ultimi tempi nei rapporti con lira questo è la politica che si deve seguire riguardo al Iran
Perché altrimenti qualora ci fosse una nuovo focolaio di tensione veramente il mondo sarebbe fuori controllo definitivamente
Presidente nella in vista di un governo da lei presieduto come potrebbe trovare un amalgama tra chi vuole escludere la guerra dagli strumenti della politica come diceva
Il presidente la Provincia e chi come diceva l'esponente del centrosinistra citato a Flavio Lotti considera la guerra uno strumento della politica anche se in determinate circostanze non ho nulla da fare c'è l'articolo undici della costituzione
Parte
Niente da aggiungere scusate la Costituzione il problema è la Costituzione e a rispettarla
Questo è quello che dobbiamo abituarci a fare Non abbiam bisogno di parole da a a regolarla così l Italia ripudia la guerra punto c'è scritto ripudia e c'è scritto ripudia
Rosa Rinaldi vicepresidente la Provincia di Roma
Grazie prego
Ma io intanto voglio dire che trovo importante questa Assemblea
E anche lo dico per quale ragione perché son convinta che la coerenza sta nel fatto che quello che pensiamo di fare attraverso l'ONU dei popoli quello che pensiamo di fare nel mondo dipende molto da quello che facciamo non facciamo dei nostri territori
E già che oggi siamo qui con molti ospiti che noi come amministrazioni locali abbiamo ospitato
Infatti questo anche un'altra iniziativa Adotta un popolo e molti di noi in ogni amministrazione ha adottato un popolo che qui insieme a tanti altri
Allora il problema è questo quello che vorrei porre alla candidato Presidente Prodi
è quali sono le politiche che ci si propone relativamente a quando questi popoli vengono qui da noi e vengono declinati con il nome appunto di clandestini di immigrati e fanno fatica ad assumere un diritto di cittadinanza
Se pensiamo che la Bossi-Fini vada cancellata
Se pensiamo che
La politica della immigrazione non debba più essere coniugata con la politica della sicurezza
Perché spesso queste cittadine questi cittadini del mondo sono alla ricerca di una sicurezza che è una sicurezza appunto che li faccia uscire dalla povertà
Che l'insicurezza data dalla guerra dai conflitti che hanno nei loro Paesi che ricercando nuovi la sicurezza è una questione davvero talmente seria
Che io credo non possa essere legata soltanto alla politica dell'immigrazione lo dico perché è una questione che abbiamo anche alle spalle e rispetto a questo devo guardare più avanti rispetto a come li accogliamo ai centri temporanei
In cui c'è una doppia cittadinanza accogliamo questi cittadini del mondo che fungono da alcuni Paesi facendoli prigionieri
Allora io credo che rispetto a queste cose c'è bisogno di impegni concreti l'ultima cosa
Lo diciamo da tanto tempo lo dicono tanti soggetti ed è
Possiamo scrivere nel programma si può scrivere nel programma del prossimo governo
Che la politica dell'immigrazione il rinnovo del permesso di soggiorno le questioni legate all'imitazione possano essere trasferite dalle questure dalle prefetture agli enti locali e quindi assumendo per questa linea
Anche per loro
Una capacità di sentirsi
Cittadini di quelle comunità compreso cosa che si sta facendo il diritto al voto diritto che è stato negato per esempio al Comune di Genova quindi su queste questioni io credo che noi chiediamo di misurare le coerenze evidentemente di tutti e su questo siamo impegnati grazie
Al problema dell'immigrazione dal problema di sicurezza problema politico dall'integrazione alla dalla paura l'integrazione
Ma ha fatto non so non soltanto domande generale ma domande specifiche io non voglio mai sfuggire domande specifiche cominciamo dall'ultima
Io credo che sia un gran sollievo anche per le autorità di polizia non avere più a che fare dovrà si è sparita è sparita
Entrando e clandestini e clandestine clandestino credo che sia un gran sollievo anche per l'autorità di polizia era una delle più a che fare col delle funzioni che non sono proprie della polizia
C'è una parte che indubbiamente concerne l'ordine pubblico che concerne anche la criminalità nel prendere migrazioni come in tutte le attività umane
Ma questa sarà fatta con informazioni che vengono date quella normale attività io credo che il compito di gestire il problema dell'immigrazione non possa s perché trasferito a coloro che hanno una capacità di impegno progressiva
Paul territorio Enti locali è un peso a cui bisognerà dare anche investito semplice il
Ma
Siamo io sono profondamente convinto che questa sia una strada da percorrere
Insieme ad alcuni altre assurdità insomma ormai il permesso di soggiorno è diventato qualcosa che alla fine un'urna mai
Perché arriva sempre dopo il periodo in cui ci deve essere diventato ormai e una buona parte dei nostri immigrati sono persone che perennemente sono a caccia del permesso di soggiorno e che questo è un messaggio in più di un discorso di passaggio agli enti locali
Poi se sia nei comuni più grandi quelle questo è un discorso che noi dobbiamo in qualche modo organizzare ma questo passaggio è un passaggio anche perché poi è il Comune credere deve provvedere
Al problema
Della convivenza sociale dell'abitazione di tutti gli aspetti che sono legati al problema dell'immigrazione poi la riforma della legge
Chiamiamo l'abolizione chiamavano la riforma
Qui si sostiene abolizione mia devo anch'io via cambiarla radicalmente in poche parole poi
è proprio un concetto è un concetto è un meccanismo dei M il è un concetto immigrazione è un meccanismo che ne consegue che completamente diverso da quello che noi vogliamo
Cioè qui cioè uno sostanzialmente entra come clandestino non può entrare e come tale e poi comincia la via Crucis
Il problema è che la neve l'emigrazione sia gestita con i Paesi di provenienza sia seguita sia un risorsa per il nostro Paese perché lo è e inutile negarlo l'onere è una risorsa
Indispensabile per il Paese ma una risorsa che si basa su persone e come tale devono essere trattate terzo principio qualsiasi sia la forma e l'immigrazione dei
Con
Il brutto tempo e la dovuto procedura sbocciare sbocciare in una possibilità di cittadinanza non esiste un'immigrazione seria che non debba da che non posso dare loro al emigrante che lo vuole la possibilità di essere cittadino italiano il numero di coloro che diventa cittadini italiani
In questo momento è sostanzialmente trascurabile anche dopo matrimoni nascita nel Paese questo è una roba che nonna alcun senso va contro tutti riterrei che fondano l'immigrazione
Naturalmente è chiaro io penso con molta sincerità al fatto che si deve anche il segnale tagliano
Regole
Di costituzione
Comportamento e non accetta e che si faccia anche una bella cerimonia in cui i nuovi venuti siano proclamati i cittadini italiani come viene fatto in alcuni paesi che hanno queste grandi tradizioni perché la cittadinanza è un fatto grosso è un fatto importante per quello che io dico i migranti che vogliono esserci per l'Italia
Ma questo è la regola che noi dobbiamo avere poi c'è una postilla
Che il problema il diritto di asilo lo deve avere e più piccola come problema quantitativo Coco riceva e trascurabile no è un grande problema di principio noi non abbiamo una regola
Per il diritto d'asilo la dobbiamo mettere perché se no non è da Paese civile questi solo le strutture
Presidente in tema di sicurezza che idea si è fatto dell'espulsione dell'Imam di Torino della chiusura della scuola l'abile quaranta me onestamente non mi son fatto mi sull'idea perché mi mancano gli elementi di giudizio proprio io uso dare risposte oneste chiare insomma
Non non lo so
Non lo so
La scuola di via Quaranta uguale quindi bisogna avere delle cognizioni delle nozioni che io quello che so io in questi casi e che venga reso chiaro tutta la motivazione di procedure e tutto quello che viene fatto ecco questo è quello che io esigo allora posso dare poi un giudizio serio mi metto di sospetto i tempi in cui vengono attuate queste cose i morti la pubblicità tutti questi aspetti no però dico il giudizio basato sui fatti al di là del sospetto
Sentiamo se da Terni Renzo Lucia già delle domande da porsi è un paio magari
Tra non risponde non più esistente
Si vede che applaudite Valnontey estesa
Siete una sorta di commissione d'esame però sarebbe gli studenti alle spalle
No all'attentato continua a provare appena voi continuate a provare noi andiamo avanti appena vi sentiamo vi diamo la linea
Paolo Beni presidente nazionale dell'Arci si porta a parlare di Iraq direttamente
Ecco
Sì vorrei porre un tema che riguarda appunto l'Iraq e credo che il fallimento della e la strategia di Bush in Iraq sia sotto gli occhi di tutti
La situazione peggiora di giorno in giorno
In paese è totalmente fuori controllo in balia della violenza del terrore al rischio di guerra civile
Allora dobbiamo forse innanzitutto dirci chi aveva ragione quella moltitudine che due anni fa riempì le piazze di questo Paese interpretando il sentire comune
Del popolo italiano
Questa diffusa volontà popolare fu tradita dalla scelta del nostro governo di partecipare alla occupazione militare
Noi abbiamo una grande aspettativa per quello che ci auguriamo sarà il futuro governo di centrosinistra cioè in una svolta decisa del nostro Paese dell'Unione Europea rispetto a questo tema voi siamo convinti che l'unica via d'uscita
Sì a favorire il dialogo e la pacificazione fra le varie componenti della popolazione irachena cioè in qualche modo consentire al popolo iracheno di prendere in mano il proprio destino
E il proprio futuro ma siamo convinti che la condizioni preliminari necessaria perché questo possa avvenire è la figlia e l'occupazione militare quindi per quanto riguarda il nostro Paese il ritiro del contingente io credo che il popolo della pace non comprenderebbe su questo punto esitazioni o ripensamenti da parte del governo di centrosinistra quindi tre richieste e concludo brevissime
Una la fine della missione italiana un nuovo impegno del nostro Paese nell'ambito dell'Unione Europea per mettere in campo una credibile iniziativa politica e diplomatica delle Nazioni Unite
Chiediamo di tener fede acquisti impegni e l'ha già detto Romano Prodi lo voglio ribadire però il rispetto di quell'articolo undici che per noi ha un significato preciso perché ripudiare la guerra vuol dire decidere
Di non utilizzare i nel giustificare l'uso della forza neppure quando questo viene coperto da giustificazioni umanitaria perché la guerra non è utile mai
E la politica invece e quella che deve costruire le condizioni di convivenza e e l'affermazione dei diritti di tutti i popoli noi siamo convinti chissà in Paradiso di precisare nemmeno sotto l'egida dell'ONU la guerra
Noi siamo convinti che la guerra sia uno strumento sbagliato comunque
Un'osservazione
Poi alcune conclusioni operative
Anche perché su questo argomento onestamente mi sono sempre pronunciato ripetendo le stesse parole mai un passo in avanti ma è un passo indietro
Se vuole ricominciano con le parole
Io ho detto che qualora vincesse le elezioni sarà fatto immediatamente un calendario per il ritiro delle nostre truppe dall'Iraq e secondo sostituendo
Con un intervento di pace per la ricostruzione
Sociale politica e materiale dell'Iraq ripeto la stessa frase
A costo di essere monotono perché sia chiaro che questo è un impegno
Sia chiaro che su questo non mi sono mosso né un passo in avanti né un passo indietro da ormai molti mesi in modo che l'opinione pubblica sappia con chiarezza che cosa si fa però io
Devo dire che negli ultimi
Negli ultimi mesi c'è un grande ripensamento
E cominciato un ripensamento molto forte nell'opinione pubblica americana prima livello intellettuale poi sempre più diffuso e ho anche una sensazione che quello che è successo la scorsa settimana a New Orleans avrà un'importanza enorme anche dal punto di vista della politica estera
Perché questo legame strano casuale se volete della smantellamento dello Stato sociale dall'altro e l'impegno bellico dall'altro
Questo fatto che è venuto che la storia ha improvvisamente legato assieme non può non avere conseguenze politiche quando voi leggete circa il quaranta per cento della guardia nazionale non solo il quaranta per cento ma la parte diremo così il cervello dalla Guardia nazionale a parte strutturata la parte più capace di intervenire perché la Guardia nazionale
Abbiamo tante cose abbiamo i signori Grassi abbiamo i soldati porti abbia ecco tutta la parte strutturata era della Guardia nazionale
Della Louisiana era in Iraq nello stesso tempo voi vedete
Che
Si notano improvvisamente le conseguenze dello smantellamento dello Stato sociale
Attualmente non un lavoro di pochi anni un lavoro che probabilmente dura più di una generazione nelle forse il da dopo la presidenza Johnson in poi lo sta in negli Stati Uniti lo stato sociale sempre stato messo in disparte
Clinton tentò se vi ricordate un discorso di assicurazioni sulla salute è stato bocciato e qui dice uno all'idea di convergenza dello smantellamento dello stato sociale e avete le conseguenze di un disastro naturale di proporzioni molto grandi ma in cui trovate che lo Stato federale vi dice ma avevamo demandato questo potere allo stato lo Stato mi diceva Devon provvedere i comuni e poi ci si accorge che non c'erano nemmeno gli autobus per portar via la gente e allora presto perito del sindaco che avete visto alla televisione
Andate scappa attenti e qualche angoscioso per un concetto di Stato moderno perché non ha detto scappate
E richiami mezzi ma scappate se potete scappare e allora chi non ha potuto scappare
Dentro questo terribile don tutto presto guardate
Non può non portare delle conseguenze sul tipo di Concetto dello Stato in futuro se è un è un fatto che cambierà le lezioni di meglio il terme dell'anno prossimo
Ma cambierà probabilmente il concetto della storia americana ricordatevi pensiamoci su perché improvvisamente casualmente non ne faccio
Un discorso come se ci fossimo ma casualmente allegato insieme questo telegramma
Dello spostamento delle spese verso l'area militare con una tragedia corposo in cui la povera gente è rimasta vittima di queste credo che gli americani che l'America è un grande Paese Marika un grande Paese e su questi temi metterà affondo e io mi auguro che le energie coloro che pensano su questo
Nelle prossime settimane i prossimi mesi faranno sentire una voce che prevarrà secondo me degli Stati Uniti
Presidente il ritiro delle truppe dall'Iraq
A suo modo di vedere quali tempi tecnici impone quanto ci vuole a riportarle indietro
Ma son mica il generale in capo no per si danno sì
Uno per hanno diciamo la verità ha già cominciato il governo
Perché detto detto per per non mettere questi mostra ma trecento persone in meno ci sono insomma quindi voglio dire il non ci vuole tantissimo tempo
La procura e non c'è no no no no perché c'era una volta no no no allora ripeto allora forse c'è questo
Se c'è questo
Sospetto questo discorso allora vi prego di credere che quando dico il calendario vuol dire un calendario serio concreto e veloci questo vuol dire il calendario no nei tempi dovuti
Cioè
Non è mio uso prendere in giro come la favola di Bertoldo ecco
Se è stato aperto il proprio il dibattito tra la cosiddetta ala radicale del centrosinistra la cosiddetta ala riformista
L'ala radicale prevedeva tempi tecnici l'ala riformista insomma con calma la fine voleva andare via più tardi Bertinotti di quanto non non volesse andare via falsa era un giornale che aveva provocato appunto affogare siamo già al qui c'è un impegno
Serio ribadito in termini politici
è che più a mettere in atto qual è la cosa più importante non è mica il tempio i giorni di questi
L'impegno all'aiuto alla ricostruzione in Iraq perché sto Paese
è in una situazione diciamo quello che è successo Cocco con con il caso della moschea vi dice ricerca la tragedia di questo Paese lei e l'impegno più forte e più serio quello è il problema vero
Termine riproviamo penso lucente pianta ancora no me lo dici tu quando alla Luigi Bobba presidente nazionale delle ACLI prego
Abbiamo visto nelle ultime settimane qualche segnale positivo dal Medioriente con ritiro
Dalla Striscia di Gaza
Siccome sappiamo che quell'area in qualche modo un po'come il termometro
Latte che decida la temperatura del mondo dei conflitti
Cogliamo questi segnali positivi come in qualche modo una strada possibile per la pace in quella road mappa in cui era coinvolti i grandi attori internazionali Unione europea compresa
Essendo stato Gerusalemme qualche mese fa il Nunzio monsignor Sambin riassumeva in cinque punti la questione della pace o della pacificazione ovvero dall'obiettivo di giungere a due Stati e due popoli a riconoscere quindi una possibilità di pacificazione di quell'area no il primo problema
Il muro secondo problema la violenza all'intifada del terrorismo il terzo problema insediamenti appunto
Il quarto lo status della città di Gerusalemme
Il quinto forse meno evocato ma forse altrettanto importante ancor più importante la questione dell'acqua visto che il Giordano
Da da bere disseta non solo ebrei israeliani o palestinesi ma anche gli stessi Giordani
E diceva appunto il dolce se si riuscisse a dare una risposta a questi cinque questioni probabilmente avremmo le condizioni effettive per una pacificazione siccome l'Unione europea
è un soggetto importante sia perché dinanzi all'autorità palestinese sia perché Israele e legata negli accordi del par partenariato euromediterraneo
Credo che avere una politica da parte dell'Italia in questi anni non abbiamo visto un granché su questa questione che così vicina a casa
Sì è un elemento qualificante anche di un'azione di governo
E una seconda ed ultima brevissima questione mi rivolgo non solo al politico Romano Prodi ma anche al cristiano Romano Prodi
Cosa pensi della denuncia che proprio qualche giorno fa il francescano custode di Terra Santa padre Pizzaballa
Ha fatto delle grandi difficoltà o meglio delle crescenti difficoltà in cui vivono le comunità cristiane in quella terra
Difficoltà che si possono anche riassumere in un numero erano il quattordici per cento i cristiani oggi sono il due per cento cristiani quindi non solo i cattolici sono il due per cento quindi rischiano di essere un vaso di coccio fra due vasi di ferro il mondo arabo-musulmano il mondo ebraico
E credo una questione che ci deve starà a cuore sia per l'equilibrio di una comunità di una terra che ha dato vita le tre grandi religioni e sia per il ruolo appunto che i cristiani svolgono in quella terra
Ma sulla
Sul
L'ordine
Il Nunzio poneva dei problemi io sono perfettamente d'accordo
Perché
Si è affrontato in questi giorni ed è un fatto di straordinaria importanza un problema come quello di carta
Era sembrava un anno fa il risolubile
Dobbiamo dare atto che c'è stato un grande coraggio di due di due vecchi di Israele
Sì ma con Peres
Anche Sharon col quale aveva avuto scontri durissimi ero stato anche accusato di terrorismo perché noi distribuiamo i libri
Ai bambini delle scuole palestinesi
Devo dare atto che ha avuto coraggio perché quando un politico provoca la scissione del proprio partito
E quindi si scava la possibilità di potere futuro vuol dire che ha coraggio
Questo però è un primo passo
Il muro resta gli insediamenti
Nell'altra parte resta non c'è chi dice che ha avuto l'uscita da Gaza e perché non era credibile lasciamo stare questi aspetti è un fatto positivo chieda almeno spazio al dialogo
Ora però qui c'è un impegno
Che verrà affrontato domani spero in modo un po'serio dalla riunione dei ministri delle Finanze qui bisogna impegnarsi subito per la ripresa di Gaza se Gaza non si riprende economicamente si ferma tutto e quindi qui discorso molto serio quindi il problema della quel problema dell'Energia
E qui ci sono dei dei progetti che hanno vent'anni venticinque anni io vent'anni fa
Avevo in mano un Progetto di Garcia naturale che dal delta del miele Anna andava a Gaza non è ancora stato fatto niente quindi o noi ci muoviamo incoerente con questo oppure noi allontaniamo la pace e non la decidiamo per il resto Mauro intifada insediamenti Gerusalemme
Acque Energia sono i veri problemi io invece di acqua Peuterey a quella regia e lavoro
Perché la disoccupazione la tragedia di Gaza è che ormai da generazioni non c'è più speranza di una vita economica autonoma se calza
Nella nuova condizione politica non è accompagnata da una nuova condizione economica fra poco ricominciano le tensioni ricomincia l'intifada ricomincerà tragiche
Il secondo problema è un problema che non è di oggi ti fa ballare ha ragione c'è una caduta totale della presenza dei cristiani in Medio Oriente ma non solo in questa zona se voi vedete tutti i libri
Tutte le analisi fatte da tutto il Medioriente questo è una tragedia degli ultimi cinquantacinque anni quando è cominciato dal lei probability Fratelli musulmani e così via è cominciato una tensione crescente fra le diverse regioni religioni del Medioriente
Perché nessuno di noi pensa che per secoli c'è stata una buona convivenza tra cristiani musulmani ed ebrei non per decenni perse ecco lì e che codesto
è possibile per ricostruirlo ma proviamo anche vere
Che queste guerre hanno reso il problema
O quasi indissolubile perché la fuga dei cristiani sia ormai completata
E tragico dirlo ma l'ultimo Paese in cui c'è stata fuga dei cristiani Iraq l'Iraq era quello che aveva
Una minoranza cristiana più consistente
Talmente consistente da vera anche il ministro degli esteri alla comunità anche forte dal punto di vista economico ormai prevista si sta sciogliendo è scappato in tutte le parti del mondo quindi ho paura Luigi
Che questo patrimonio di convivenza
Sia ormai impossibile da ricostruire com'era prima lo dobbiamo ricostruire con questa paziente lavoro del rispetto della della il fine di queste idiozie sul famose lotto di civiltà su tutta quella cattiva stampa che abbiamo letto e visto in questi giorni
Dobbiamo ricostruire quindi una convivenza che ormai è diventata minima dobbiamo salvare dove ancora c'è
E
Avere una prospettiva storica per ricostruirla però con dolore con un enorme dolore dico degli ultimi cinquant'anni
Questa convivenza pratiche che sarebbe stato uno strumento mai è un ottico qualcosa da utilizzare per la convivenza dei popoli ormai si è quasi interamente perduto
Presente quanto può pesare sulla capacità di convivere di tollerare di confrontarsi con prigioni
E culture differenti la frase del presidente del Senato sulla timore di una cultura meticcia che possa impossessarsi dell'Europa non si concilia affatto è un altro mondo quello è un altro mondo pasta
Quanto pesa però formalmente nelle vite per nella trasformazione anche culturale di un Paese nell'evoluzione una volta che un'istituzione teme il mischiarsi delle culture il confrontarsi
Ma io so danno può portare evitando enorme io spero solo che sia limitato
Perché ho una grande fiducia nel popolo italiano insomma ma quello che ha detto e contro la nostra storia nostra Kultur allora
Contro la nostra vicino
Poi l'idea di parlar di meticciato in Italia
In Italia paese in cui le ondate di invasioni barbariche da tutto il mondo no io parlo io vengo dalla Pianura Padana che il mondo più un meticcio che esista nella storia della civiltà insomma sono arrivati tutti proprio nella pianura padana
Quindi è un po'andar contro la nostra storia però il discorso è molto più serio
Una deferenza di interpretazione del mondo questore
Alla riproviamo confermi penso ecco non so se ora ci sentite secco risolvere
L'applauso dei giovani dei trecento giovani arrivati oggi qui a Terni per darvi dalla seconda assemblea dei giovani dell'uomo solo trecento giovane che siamo stiamo trasmettendo dalla biblioteca comunale l'idea di una struttura bellissima e oltre appunto a contenere libri e anche una sede di manifestazioni e incontri ci sono tanti giovani che vengono dall'estero tanti ospiti voglio ricordarlo acquista l'affissione dell'ONU dei giovani che solo convenuti qui a Terni dalla postina dal Guatemala dal Libano dalla Sierra leone dalla Palestina dal Ghana dal Kenya dall'Ucraina dalla Colombia merita Israele abbiamo o con noi una giovane consigliata che annoveri degli ospiti stranieri presenti qui a Terni hanno elaborato una comandato per Romano Prodi è una domanda questo voglio sottolineare che è stata avanzata da una ragazza israeliana ed è stata fatta propria dal tutta questa delegazione straniera ecco sentiamo appunto Mary musa bosniaca
Ma Darsena
Buon pomeriggio accolti in quelle che sono contenuti perdono in genere bon ton medley gelo da Romano Prodi
Si comprende molto male
Si sente molto male c'è un forte rumore di fondo
Poi la lentezza Prato caliamo Rossella riproporre per nella versione italiana
O il Siber perché il problema è più
Abbiamo anche abbiamo anche un una traduttrice appuntino perché noto consistente quindi conviene fare proprio parlare in maniera tentoni per caso ti rispondevano in inglese riprendiamo Ruju Islam proprio ora in quel minuscolo avverte
Non è un problema di lingue è un problema di comprensione rapida di Yahoo Dio perché abbiamo un audio molta disturbato
Allora buon pomeriggio signor loda mi chiama Mele in modo assai se non della Bosnia Erzegovina
Accertante del gruppo internazionale qui a Terni e quindi le vorrei chiedete nelle prossime elezioni per quarantadue guarda la adesso l'opposizione sia con situazione economica nel mondo se la situazione militare
La sintetizzo chiede la nostra made in USA bosniaca ventisei anni a nome di tutta l'Africa delegazioni straniere ha fatto questa domanda a Romano Prodi nel caso in cui vincerete le prossime elezioni quale sarebbe la vostra posizione sulle politiche di occupazioni militari ed economiche portate avanti da questo governo degli Stati Uniti
Pagotto io qui
Mi aveva lungo lei si riferisce all'Iran dovrebbe specificare meglio
Interessata uno distorsione a liti con Seul terzo dei Balcani sul caso della Bosnia specifica no io se ci pone domande in senso generale
Passano in media
La politica americana in generale
Ecco questo volevo chiedere
Gli Stati Uniti
In questo momento
Come ho detto prima una mezza risposta l'ho già data siano in una fase
Di ripensamento
La dottrina base e ancora una dottrina
Dettata dal neo
Velio com'ma quando noi lo sentiamo tutte le analisi interne che gli Stati Uniti non si sentono in grado di aprire un altro fronte del mondo
Questo è indubbiamente un messaggio non si può non tradurre in un tipo di politica questo è la prima osservazione a breve
Io credo anche che
Ci sia una maggiore consapevolezza di un altro fatto
Qui parliamo sempre del Iraq guardate che anche la guerra precedente cioè l'Afghanistan non è ancora Sparta risolto la situazione afgana dal punto di vista della sicurezza
E in una difficoltà colossale
Partecipavo recentemente a una riunione di analisi sull'Afghanistan
Il discorso era molto semplice a Kabul c'è più o meno un po'di sicurezza almeno di giorno nella frontiera nella parte verso Ovest cioè verso l'Iran
Si può girare di notte
Possibilmente in convoglio nella parte verso il Pakistan non si gira né di giorno né di notte né in convoglio quindi è ancora una situazione durissima poi della situazione in Iraq io credo che la saggezza comporti che diventi quasi impossibile aprire un altro fronte nel mondo ma questo è un discorso militare che mi interessa fino a un certo punto quello che noi vediamo adesso
Chiesta ha cambiato il mondo
Cioè state attenti che la e la grande rinascita fortissima dell'Asia
Un'articolazione nuova di questi Paesi con questi tassi enormi di sviluppo stanno cambiando radicalmente i rapporti nel mondo e quindi se nel dovuto passaggio di tempo che non sarà di un anno di cinque anni di dieci anni il mondo dal mondo polare
Diventerà un mondo Poli polare non dico bipolare ma tripolare quasi polare quindi con tutta una serie di equilibri molto diversi da quelli di oggi
E a questo proposito non posso mai dimenticare
La opinione stress presidente cinese quando in più riprese gli parlavo dell'euro dell'Europa come presidente la commissione europea il suo discorso vero dirà che la destra estrema
E io come Cina comprerò e metterò le mie riserve una quantità di euro uguale a quello dei dollari perché non amo un mondo mono polare ma amo un mondo multipolare e questo è un grande interesse il discorso se voi europei avrete una parola allora sono sicuro che lavoro anch'io
Questo è un concetto straordinario sul tipo di sul tipo di evoluzione del mondo ma è anche un impegno per l'Europa
Perché io questo discorso continuamente porto avanti il proprio il discorso europeo perché nel mondo com'è oggi nessun singolo Paese europeo
Promuovere alcuna dolci nel mondo nessuno può essere ascoltato neanche la Germania e neanche la Francia neanche la Gran Bretagna allora il discorso di un'Europa che si costruisce e che si costruisce nella pace come dici l'Europa è nata nella pace questa non è retorica
Perché per cinquanta anni fuori dai confini d'Europa ne abbiamo avuti tutti i colori dentro i confini non abbia avuto neanche un conflitto quindi abbiamo un record di pace non è retorica e allora io credo che il fatto che l'Europa possa e debba aumentare una sua voce nel mondo è una garanzia di equilibrio di cui noi abbiamo bisogno
Penso un'altra domanda
Il collega di RAI news ventiquattro raccolto appunto un'altra domanda da un altro bel giovani presenti qui a Terni
Sì una domanda un saluto a tutti è una domanda più facile da capire non so nella risposta sarà facile notare comunque
Rimaniamo in tema d'Europa la domanda che le do molto più vicino raccogliere un po'un insieme di domande la fa Giulio Martini che arriva da Firenze da una studentessa parliamo un po'd'Europa di una parola quasi dimentica la cosa più importante l'utopia
Giulia Martini
Agli enti rimane qui gli attacchi poiché Conte familiari se ritiene delle conferenze internazionali
Kakà quindi fare l'Italia è la che se in questa concretezza Spalletti ha i capelli Bindi e di questi interventi incontra anche John queste chiedersi che avrebbe
Bene inutile e a quelli venticinque hai mai date per mucca pazza davanti a avvenga chierico anche ma ampiamente però quegli impieghi pazzi
Ma
Quello che può fare l'Italia e comportarci da Paese europeo
è di una semplicità estrema cioè l'abbiamo sempre avuto una grande tradizione di paese che ha spinto avanti l'integrazione europea è mancata solo adesso
Ora l'Italia esistenze riprende il suo ruolo dei aiuto all'integrazione
E quello giusto che tutto proprio fare se avrò la responsabilità di governo che farò c'aveva la responsabilità di governo ritornare a fare proposte e a spingere per un ruolo sempre più integrato dei diversi Paesi europei abbiamo la sosta adesso data dalla Costituzione che è stata bloccata bisogna aver pazienza non pensiate che l'Europa
Perché il cammino europeo si sia fermato si è interrotto per un attimo già nella nostra storia si era interrotto pensata la seggiola vuota di del gol pensata la signora Thatcher
Il disegno europeo e così grande perché è un cambiamento del concetto di sovranità non pensate che questo possa avvenire pacificamente e democraticamente e in breve periodo di tempo
Se lo vogliamo in pace e in democrazia ci vuole tempo deve entrare nelle coscienze deve entrare nell'esperienza quindi o non sono affatto
Demoralizzato pessimista sul futuro dell'Europa so che abbiamo avuto una sosta so che questa bocciatura costituzione un fatto grave ma riprenderemo con proposte
E l'Italia dovrà essere tra i Paesi che fanno queste proposte
E tra queste proposte ci deve essere anche quello di una Costituzione come già si è cominciato di una struttura militare a scopo pacifico come abbiamo già cominciata a creare per interventi con le Nazioni Unite a scopo di pace e abbiamo interventi nei Balcani che stanno aiutando una situazione che altrimenti precipiterebbe
In una difficoltà crescente ecco l'Europa io la vedo come uno dei grandi protagonisti del futuro del mondo
Ci vuole tempo
Ma la sua forza economica la sua tradizione la sua il modo con cui è nata cioè è l'unica struttura al mondo
Che anche qui permettetemi di essere un attimo solo poi chiudo banale perché mi mi ripeto ma quando io sono andato in giro per i parlamenti per l'allargamento dell'unione europea
E veramente mi sentivo uno che aiutava l'esportazione di democrazia un'esportazione ed era condivisa in cui i parlamenti locali
Signor e in Romania e lo ripeto e lo ripeterò sempre perché i giovani debbono ricordare queste cose mi son trovato in un dibattito in Parlamento sull'Europa tutti i partiti hanno parlato alla fine si è alzato un parlamentare che sia definito membro dalla minoranza non ungherese del Parlamento rumeno pensato i problemi le difficoltà che ci sono ha fatto un bellissimo discorso in favore dell'Europa
Non l'ho fermato di Cuba perché lei così caldo per quest'idea d'Europa che voi siete stati così periferici nella storia recente
Questo mi ha dato una lezione di politiche di morale ma detto vede
Mio nonno è stato ucciso perché minoranza mio padre è stato perseguitato perché minoranza io voglio entrare nell'Unione Europea perché l'Unione europea è un'unione di minoranze questo è un concetto nuovo può no in questo senso l'Europa
In questo senso l'Europa
Fuori insegnare al mondo qualcosa ecco allora perché nei rapporti con l'Africa
E prendendo ad esempio rapporti con la Libia io ho voluto intervenire
Un discorso di Unione europea perché non ci fossero l'eredità del colonialismo perché non ci fossero i fraintendimenti del passato per potere cominciare un capitolo nuovo della storia
Ecco in questo senso c'è così bisogno d'Europa nel mondo perché abbiamo dato un esempio che supera il concetto di Stato nazionale
è un esempio ancora immaturo ancora povero vedete facendo passi avanti e uno indietro però queste è una via concreta dei pagliacci
Alla grazie presidente grazie per le che
Il ascoltare tutti magari ci salutiamo anche verso la fine d'anno il torna la parola Albino Bizzotto Beati costruttori di pace
Una sera mi hanno chiesto di parlare dell'ONU non s'è sentito niente questa sera ma ci provo
Allora logore nata dopo la guerra e contro la guerra
E oggi è sfiduciata principalmente dalla guerra magari anche teoricamente potrebbe passare un principio per guerra preventiva con sotto forma di minacce
Ma quello che mi preoccupa di più oggi dopo aver ascoltato gli altri interventi
E che stiamo correndo il rischio che l'ONU non venga sfiduciata soltanto da Bolton o da altri governi ma che venga sfiduciata dalla popolazione
Perché se anche obiettivi minimi come quelle del millennio diventano allucinazioni è chiaro che la gente chiede che si chiuda una istituzione che costa è che non serve a niente voglio dire che la sfiducia rischia di diventare la sfiducia di tutti
Allora io vorrei richiamare soltanto alcune cose velocissime la prima
Chiederei a tutti politici
Di fare un discorso realistico sull'esperienza delle guerre di questi anni esserlo stufo sentirli pacifisti sono utopisti e che i politici sono realisti mitica no come per esempio ha fatto la commissione internazionale
A dieci anni dalla pace cosiddetta pace di Dayton
In che situazione si trovano i Balcani con la prese e la commissione presieduta da Giuliano Amato
Lo dico perché la guerra nel Kosovo è una guerra che rimane una ferita come tutte le guerre la seconda cosa la seconda cosa
No io
La seconda cosa quando si Faglia richiamo all'ONU anche se si è all'opposizione
A me non basta la petizione di principio vorrei sapere anche quali sono i passi e i percorsi concreti che l'opposizione fa nel fare riferimento all'ONU e non soltanto richiamarsi al non in quanto tale perché ci sono stati voti anche per la guerra in Afghanistan
L'altra cosa ancora io a me non non riesco a capire come fanno a dire sotto l'egida dell'ONU
E se il nonno ma anche ai sei principi costitutivi costitutivi cioè l'ONU mai può fare legittimamente la guerra se l'ONU fa la guerra e non rispondesse principi costitutivi mi basta lei gita dell'ONU
Io vorrei che si debba fossimo chiari su questo
Un altro punto che lei ha toccato il virus molto
L'ultimo perché scambiabile penultimo prevede nuova permetto penultimo l'Arno le ausiliarie di Flavio ma dovrà vespaio
Tengo sempre risposte più corte deve domani bellunesi avvocato penultimo mondiale ha seminato accennato alla difesa europea in funzione ONU
E ha accennato il nostro rapporto con l'Africa come la mettiamo con le bombe atomiche francesi inglesi è nato in Europa nei rapporti con gli altri Paesi e con un esercito formato o no poi infine che l'ONU e la sua riforma venga fatta che dove dentro ci sono non soltanto il Consiglio di sicurezza ma chi sia rappresentativo Verni parlamenti gli enti locali e la società civile
E anche l'ONU non soltanto in negativo per Coco con l'intervento armato valgono anche come Consiglio ecco Soccer cioè per la sicurezza sociale perché se questi obiettivi non vengono raggiunti
La politica sarà sempre risolvere emergenze e disgrazie ma mai proposta e pace positiva c'è poi Gerusalemme come capitale che non era sottovalutare e la convenzione del della Costituente grazie allora grazie per la domanda
Purtroppo sono cinque domande quindi anche se il presidente finora dato risposte analitica e qua compiamo un po'su un senso comune delle cinque domande perché se non rubiamo tempo agli interventi successivi no io vorrei partire dall'ultima domanda
Voglio dire chiaro che tutti emozionalmente gradiremmo che la capitale che loro andasse a Gerusalemme
Però voglio dire non mi sembra la sede operativa più efficace per ottenere quello a cui lei pensa
Pensiamo a Ginevra se vuole se non lo vuole proprio ma in questo momento veramente il problema
Dell'ONU non è il discorso della sede
Sono rimasto un po'un po'sconvolta dal suo intervento perché c'è poi un tale scetticismo dell'ONU no come se fosse una roba da buttare via che loro se partiamo da questo punto di vista chiaramente io non a questo punto se dovessi rispondere correntemente la sua domanda dico la chiudiamo e amen coma dico va ruolo
E passata da momenti di grande difficoltà
In una situazione in cui alcuni dei grandi protagonisti come gli Stati Uniti non hanno neanche pagato la loro quota per anni e anni e anni voglio dire
Sappiamo benissimo che ci sono dei momenti difficili dei momenti di ripresa delle istituzioni internazionali se noi l'abbiamo rappa sapienza e la capacità di capire la storia chiudiamo la poi vediamo i risultati poi vediamo i risultati
Io conosco i limiti dell'ONU ma so benissimo che il mondo sarebbe peggio se loro non ci fosse
E poi c'è un e poi c'è un seme
Di forte democrazia dell'ONU certamente quando sento dire che bisogna che l'Assemblea del lavoro abbia più poteri rispetto così e di sicurezza io sono perfettamente d'accordo queste un campo interessante e su cui lavorare
Mi sembra un po'un po'un po'così quando lei mi dice ci vogliono i governi parlamenti le ONG ma cosa facciamo su ma confusione dell'oltre che a facciamo cioè discorso veramente
Questi problemi sono i Paesi che li debbano al loro interno risolvere portare avanti ma noi dobbiamo avere un'assemblea che abbia una capacità decisionale che abita è chiaro è che abbia che abbia le procedure di voto insomma non termiche essere un organismo di sfogo l'ONU io ho paura che con questo schema
Che lei mi dice non lo diventa una grande assemblea in cui ci sforziamo in cui ci sono in cui disponiamo in molti voi seguite che io voglio invece che sia una struttura operatività
Che ampia il potere che quando apre la bocca la si obbedisca a questo è il concetto dell'ONU che io quindi non è un problema di allargarne queste strutture ma di darle forza e nerbo e qui passiamo
Proprio e questo è il vero problema di fronte a comportamenti di alcune delle grandi potenze che negli ultimi periodi hanno ritenuto l'ONU assolutamente fuori gioco che hanno influito in modo del tutto anomalo sulle nomine e sui comportamenti sul sul finanziamento
Quindi l'umiliazione dell'ONU non è un fatto casuale
L'umiliazione dell'ONU è la debolezza dell'ONU nostro compito rafforzare le Nazioni Unite dando però alle Nazioni Unite stesse
Una struttura in modo che possano a vere una reale capacità decisionale altrimenti veramente mi preoccupa molto avere un'assemblea dell'ONU che diventi il luogo delle buone intenzioni o luogo delle lamentele perché non è questa l'uomo che io voglio Lola che io voglio fare la Società delle Nazioni che sia forte e che quando dice una cosa possa essere rispettata anche dalle grandi grandissime potenze
Roberto Della Seta presidente nazionale di Legambiente
Buonasera a tutti buonasera presidente io vorrei parlare di energia perché credo che questo sia un uno dei grandi problemi dell'Italia è uno dei grandi problemi anche di politica internazionale
Lei quando guidava la Commissione europea ha avuto il grande merito io credo un merito storico
Quello di accelerare sulla ratifica da parte dell'Unione Europea del protocollo di Kyoto allora non era una scelta scontata perché si era all'indomani della sponda e della decisione di Stati Uniti e di chiamarsi fuori dal protocollo di Kyoto
Questa scelta si è rivelata a lungimirante intanto perché per esempio a nel giro di pochi anni convinto insieme ad altri argomenti ma insomma convinto la Russia a seguire la stessa strada della ratifica il che ha reso possibile il protocollo di Kyoto diventasse una legge internazionale e poi perché ha evitato che alcuni Paesi europei particolarmente timidi sul tema di Kyoto a cominciare dal nostro
Potessero sfilarsi la ricorderà che all'inizio del governo Berlusconi lo stesso presidente del Consiglio aveva lasciato intendere che l'Italia avrebbe potuto seguire gli Stati Uniti nel no a Kyoto quindi quella credo che sia stata una scelta di di straordinaria importanza oggi però abbiamo di fronte molti problemi lei prima ricordava la tragedia di New Orleans
La tragedia di New Orleans tra le altre cose ha richiamato la grande responsabilità degli Stati Uniti che malgrado l'evidenza dei mutamenti climatici e del nesso che c'è tra emissioni
Dell'uomo e mutamenti climatici continuano a far crescere i loro consumi di petrolio i loro consumi
Di carbone
Gli Stati Uniti sono sicuramente sul banco degli imputati ecco ma troppo spesso si dimentica che l'Italia che a parole ha avuto e ha un altro comportamento nei fatti
Non si sta muovendo in modo molto diverso l'Italia in questo o retroguardia nell'Unione europea negli ultimi anni malgrado gli impegni che ha assunto la diffidando il protocollo di Kyoto ha visto crescere
Le sue emissioni di anidride carbonica visto crescere i consumi di petrolio i consumi di
Carbone
Noi oggi in pochi anni da qui al due mila dodici dovremo ridurre di oltre cento milioni di tonnellate le nostre emissioni di CO due di anidride carbonica che è un obiettivo davvero arduo ora io credo che l'energia sia un grande tema di politica ambientale evidentemente perché il petrolio il Taborre il nucleare
Sono tra le grandi causa di degrado ambientale del nostro pianeta ed è nostro paese si arrivi alla prova profilassi anche un grande tema di politica internazionale e di equità internazionale per un mondo dove l'energia è una risorsa scarsa che i ricchi un miliardo di persone controllino la stragrande maggioranza delle risorse energetiche rende impossibile la pace rende impossibile la lotta alla povertà quindi io quello che le che le chiedo è che peso avrà l'obiettivo di cambiare alla radice il nostro sistema di produrre di consumare energia nell'agenda di una eventuale Governo Prodi e in chi in che direzione si muoverà questo impegno grazie
Osservazione brevissima sul quadro generale parlavamo prima dell'uragano Carter in
Alcuni Stati della costa hanno già chiesto degli Stati Uniti hanno già chiesto di riesaminare che otto
La California e non è poco la California perché poi la saggezza
Esperienze le tragedie i segni o no
Io non ritengo che Kyoto sia perfetta ho combattuto i favori di Kyoto
Ridotto perché un enorme passo avanti apre per una logica che la stessa logica che noi dobbiamo avere per l'ONU cioè i problemi che riguarda tutto il mondo debbono essere decisi da tutto il mondo
E anche se i primi passi sono imperfetti Kyoto che ancora dei problemi tecnici su cui io dopo un po'faticando ma è un grandissimo Progress qualcosa che ti dice è noi tutti siamo interessati al mondo e noi tutti decidiamo è quindi è una grande cosa e io penso che l'America seguirà sull'Italia
C'è già abbiamo preparato alcuni passi che sono importantissimi la prima fonte di energia enorme e risparmio energetico
Quindi tutto una serie di grosse incentivazioni e tra l'altro io sono assolutamente legittimato a fare nel senso che con l'altro Governo fece una legge sulla restauro dell'edilizia per avere più uso della RAI che tiene insieme in uso del suolo per la nuova che ha avuto un enorme successo che ha dato più introiti di quelli fiscali di quelli che non c'erano in precedenza
Allora la prima cosa è una grande legge sul risparmio energetico
Rifare gli edifici dell'umiliazione di elettrodomestici lunga tutta una struttura educazione sul sull'uso dell'energia in condizionatori tutto questo prima cosa Secondo perché non è trascurabile anche questo anche se non è decisivo per la soluzione del problema intendiamoci vi sto parlando di lavorare al margine perché poi la soluzione definitiva ne parliamo dopo
Con Prodi
Tre quattro per cento subito che può esser fatto in un periodo Angelo prodiane passata prevedeva gli alternative
Semplicemente usando il solare come in Germania non mi pongo perché il possente impossibili l'Italia più solo dalla Germania mi accontento di arrivare alle quote tedesche
E quindi e avere almeno cento mila occupati in più per i settori che vengono messi in moto
Accanto a questo parto un nuovo progetto
Che invece di cui io metto un punto interrogativo perché veniva sperimentarlo
Quello cioè della
Ad accusare l'agricoltura per scopi
Gli energetici primo che è uno dei gli strumenti perché poi si possa lasciar spazio all'agricoltore di altri paesi
In secondo luogo perché con gli attuali prezzi stanno ritornando convenienti tutta una serie di impieghi energetici sia di biomasse sia di prodotti agricoli che prima non lo ero infine ma questo è un traguardo e come voi sapete non è una produzioni d'opera regia ma è un modello di distribuzione decentrata lavorare sull'idrogeno
Perché possa essere quindi energia più pulita
Ripeto questo ci vuole tempo
Per ora abbiamo a parecchia ricerca da fare quadro precedere Commissione abbiamo destinato una quantità enorme di risorse alla ricerca per la ricerca della del idrogeno come un
Convoglio di energia come distributori di energia pulita in modo da riequilibrare con le energie decentrata la possibilità tutti andare avanti consumo energetico senza turbare gli equilibri che noi abbiamo queste sono le politiche da seguire con energie con immediatezza so benissimo come ho detto che queste non ci liberano dal petrolio e dal gas naturale
Allevia non semplicemente il peso
Poi questo è il contributo che ogni Paese deve dare perché termino lo squilibrio fra domanda e offerta di petrolio secondo tutte le analisi che abbiamo in mano è uno squilibrio
Probabilmente permanente perché si sono affacciati
Dei grandi consumatori mentre la produzione non si muove con lo stesso ritmo quindi a squilibrio permanente dobbiamo rispondere con una differente politica permanente
Dunque il rapporto sullo sviluppo umano due mila e cinque che ieri è stato diffuso dall'agenzia ONU per lo sviluppo comincia più o meno così scrive ogni ora muoiono mille duecento bambini l'equivalente di tre Tsunami al mese tutti i mezzi
E poi dice siamo incamminati verso una prevedibile catastrofe io credo che ora Raffaele Salinari del coordinamento italiano network internazionali ci porti a riparlare di sviluppo impegno economico sui buonasera Presidente
Lei ha già detto ne abbiamo registrato come organizzazioni non governative internazionali l'impegno a rispettare la quota zero sette per cento
E quindi questo lo registriamo
Ora
Tre questioni molto brevi una
Rispetto al passato ma purtroppo non vorrei che gettarsi un'ombra sul futuro molti anni fa prima che lei diventasse presidente del Consiglio c'eravamo incontrati avevamo fatto
La stessa chiacchierata erano stati presi gli stessi impegni non sono stati rispettati dovevamo in Europa io rispettate dovevo comandato ovvio rispettabili e quindi in in Italia non li abbiamo rispettati avevamo promesso una riforma della cooperazione abbiano avuto una legislatura il centrosinistra non l'abbiamo portata a casa allora la domanda è primo
Dove intendiamo dove intende trovare le risorse per arrivare allo zero sette secondo lei crede politicamente che la coalizione che lei oggi presiede le darà la possibilità di portare a casa una riforma che anni fa non abbiamo portato terzo forse la cosa più importante
Quale il suo perché a tutto questo grazie
Qual è il suo
Perché non è successo non è successo perché si sono avute altre priorità
E perché il perché io ho detto prima voglio una Agenzia semplicemente perché non succeda quello che succede in ogni governo in ogni Parlamento che di fronte al fatto che tu hai dieci persone che protestano
Per un sussidio a un settore o un problema specifico nel togliere la cooperazione perché nessuno protesta e tutto qua io voglio un'agenzia o un Bilancio fissione separato perché è l'unica difesa
Per per delle risorse perché tu puoi fare per persone che non solo dei tuoi lettori perché la politica delle sue logiche e allora se c'è un impegno
Badate che il giorno voglio dire il giorno in cui forse
Sarò chiamato a governare il giorno in cui io dovessi dire no nemico i soldi per questa autostrada
Perché rivoglio Tevere faccio l'esempio qualsiasi perché rivoglio Tevere per raggiungere lo zero sette io dal punto di vista politico e ci rimetto perché non c'è mica nessuno che ricadono dello sette c'è che in pochi sapete tanto per essere chiaro dal punto di vista politico facciamo le analisi serie come Dio comanda
E allora se no i Paesi se non ci fosse questo problema avrebbero tutti rispettato lo zero sette
Non l'hanno fatto perché hanno dato delle priorità di politica interna allora il mio discorso dell'agenzia
Che potrebbe essere anche un ministero ripeto per ora o più l'idea dell'agenzia e questa si mette in banchetti and Budget rimane tutto qua
La democrazia è fatta di rispetti ore del rispetto al resto degli impegni e metterlo al sicuro perché se però ogni eventualità
Toglie ogni nuove evento toglie risorse a questi impegni presi dove prendere i soldi questo
Evidentemente dipenderà dalle condizioni
In cui sarà il bilancio dello Stato nel momento del passaggio oggi ho detto che c'è questo impegno
Io mi tengo sotto questo aspetto
E poi c'era un problema di politica generale collocarlo nella compatibilità di bilancio
Ma il passaggio
Nell'ambito del periodo che vi ho detto prima da zero virgola diciassette che è oggi a zero virgola sette zero quasi un rovesciamento in termini deve avvenire nel rispetto dell'impegno preso
Presidente a riguardo del il confronto con poi la situazione pratica realistica con cui ci si verrà a trovare alla nel due mila e uno il
Il ministro del Tesoro nuovo dopo la campagna elettorale dichiarò di aver incontrato un buco nei conti di bilancio di cui non si era reso conto prima oppure poi non l'ha più ripetuto questo qua insomma se tra l'altro
Ecco
Diceva il presidente l'apparenza del PIL quello che troveremo nove sarà drammatico ci sarà un'operazione da questo punto di vista del del candidato premier del centrosinistra a dire prima quali sono le condizioni in cui ci si troverà a governare dopo
Sempre
Con quello che è possibile sapere con i mezzi con cui ci si può confrontare ora però dire prima di arrivare al governo io penso che ci sarà un
Un vincolo legato alla mancanza di top e mi troverò quindi a far pronto con questo è possibile immaginarlo
Doveroso cioè
Anche un'eredità uno la verifica col beneficio no deve fare l'inventario te io credo che in questo caso noi analizzeremo com'è la situazione
E faremo realisticamente una previsione precisa di quel che si può spendere di quello che non si prospetta ecco quello chiaro voglio dire però non ci sarà
Quella che veniva
Ma questo è un dibattito troppo italiano qui ci sono fortunatamente anche dei non italiani non voglio annoiarvi non ci sarà quella che lei ha chiamato un tempo la politica dei due tempi cioè prima e risanamento del bilancio per rilanciare l'economia perché non c'è spazio per queste cioè la situazione
Del bilancio si è così deteriorata che o noi rilanciamo l'economia o non riusciamo neanche a risanare il bilancio
Sergio Marelli Raffaella Chiodo pongono all'argomento del per la cancellazione del debito da due punti di vista la prima Sergio Marelli poi Raffaella Chiodo
Dal punto di vista presidente delle coerenze
La sua esperienza da presidente l'Unione europea penso che lei abbia definitivamente dimostrato per esempio la potenza di un altro strumento dalla politica estera che la politica commerciale
Io penso ci siano e pensiamo ci sia un problema stretto di coerenza per esempio dal punto di vista proprio istituzionale strutturale
Nel nostro Paese il ministero del Commercio
Il vice ministro del Commercio con l'estero sta sotto le attività produttive
Mentre appunto ha un'incidenza fortissima sulla politica estera nazionale del nostro Paese
A livello internazionale la stessa cosa l'organizzazione mondiale del commercio sta per gli affari suoi non risponde minimamente alle Nazioni Unite addirittura è l'unica istituzione internazionale che non si è nemmeno posta agli Obiettivi del Millennio come proprie finalità
Commercio che è un'arma potentissima di politica estera
Chi sembra di continuare a sentire che comunque anche seconde le sfumature diverse ma la ricetta continui a essere quella della liberalizzazione del commercio e della liberalizzazione della concorrenza
Hanno i cinquant'anni di storia anche un poco un vissuta come ONG nei paesi del sud del mondo ci dicono che questa non è una politica vincente
Pontino aumentare i problemi dalla povertà la liberalizzazione non sta producendo quei risultati che invece continuano a essere avvocati come le motivazioni per cui si vuole liberalizzare
Forse perché appunto due mila e cinquecento miliardi di debito gravano sui Paesi del sud del mondo
Forse perché la nostra politica commerciale europea e quindi italiana e dopata presidente
E dopata con il sussidio interni e dopata dei sussidi alle esportazioni il vertice Dion come di dicembre lei lo sa rischia di fallire perché c'è una promessa un impegno preso
Di calendarizzare la fine dei sussidi all'export lei ha detto prima che l'impegno sarà quello di mantenere gli impegni presi a livello internazionale quando finiranno questi sussidi ma c'è un ulteriore promessa impegno da prendere
Che è quella di ridurre i sussidi alla il doping la droga alle nostra agricoltura interni all'Unione Europea
Perché altrimenti coerenza nemmeno dentro la liberalizzazione del commercio la teoria della liberalizzazione non si è coerenti perché si impone la liberalizzazione al Sud e noi continuiamo agire da grandi professionisti
Dovendo se anche confrontare il palco le manifestazioni degli agricoltori ma io
Io ti stringo la la risposta in due parti
Non sono d'accordo con lei sul problema delle liberalizzazione assolutamente ritengo che
Riorganizzare in modo autarchico l'economia mondiale sarebbe una tragedia
Io anche mi chiedo ma insomma abbiamo in questo momento
Quasi tre miliardi di persone
Che si sono svegliati
Che non muoiono di fame
Abbiamo una parte del mondo tragicamente indietro come abbiamo visto però
Quasi metà del mondo che è l'Asia
Si è svegliata per effetto di questa regola del commercio
Questo non può che esser considerato un fatto positivo noi tutti pian passato alla nostra vita sperando che questi fenomeni avvenissero
Il problema quindi
Io non rifiuto la globalizzazione anzi il problema è che Schirra allo sulla seconda parte io accedo invece a molte delle sue obiezioni
E devo dire che onestamente passi in avanti nella Commissione opera abbiamo fatto quando abbiamo preso una vostra decisione
Deridere per i trapianti il rito le esportazioni le le intuitivo le esportazioni io mi sono impuntato sul cotone qui abbiamo il Mali perché trovo
E su questo la posizione l'abbiamo presa forte alla Commissione trovo ridicolo assurdo che l'Europa produca cotone e noi stiamo dando sussidi al cotone per quattro produttori rovinando tutta l'Africa subsahariana per questo problema non perché noi pro diciamo Kotori ma perché un questi di Ostia avevo dato giustificazioni gli Stati Uniti di aiutare le proprie esportazioni mentre loro lo producono davvero
Però proprio e anche
E anche essere fessi insomma no
Ma
Quindi su sui per esportazione sono d'accordo
Altro il discorso si dell'agricoltura cosa abbiamo fatto noi perché ci sono due problemi reali contrastanti
Primo ci sono gli agricoltori che se lasciati senza un aiuto vedono il loro reddito andare a zero e le campagne totalmente abbandonate
E io vorrei vedere i paesi europei con le campagne abbandonate dove abbiamo preso la decisione che è stata coraggiosa mi sembra intelligente il cosiddetto deca playing cioè
Abbiamo lo stesso il sussidio agli agricoltori ma non per la quantità di roba che producono ma in quanto essi sono agricoltori e svolgono una funzione di utilità sociale
A me sembra che questo sia già un grande compromesso un grande fatti in avanti dobbiamo procedere in questa direzione togliere del tutto del tutto gli incentivi
Alla esportazione e abbassare
Successivamente i prezzi adattare i presenti ad eco internazionale in modo da lasciare la possibilità di commercio agli altri Paesi
Credo che abbandonare l'agricoltura in modo immediato e completo sia politicamente irrealistico
Inutile che invece raccontiamo delle storie e anche sbagliato perché mi piacerebbe di vedere i colleghi colli Romboni
Senza agricoltura questo io li vorrei vedere che cosa succede all'Umbria senza agricoltura allora dico io non ti do più il sussidio perché tu produca di più
Ti dà il sussidio perché sei lì a proteggermi suolo questo mi sembra un passaggio politico già molto importante procediamo in questa direzione affrettiamo porci e andiamo avanti naturalmente è chiaro che so benissimo
Che sto dicendo una cosa che non è interamente vera
Perché abbiamo ancora delle protezioni e perché
Abbiamo anche degli aiuti a produzioni assolutamente standard
Che potrebbero essere fatte in qualsiasi parte del mondo compie efficienza e quindi abbiamo ancora un livello di protezione nostra però quello che voglio dire perché passi davanti noi ne abbiamo fatti stiamo partendo da una situazione di protezione eccessiva
Siamo ancora indietro dobbiamo andare avanti in questa direzione ma io non me la sento di dire
Non lo farò mai che il caso di al governo io abbandono qualsiasi aiuta l'agricoltura perché vorrebbe dire lo sfascio del territorio nazionale ecco
Raffaella Chiodo poi si prepara Titti Di Salvo e siamo in chiusura prego allora cerca di riagganciare neanche le domande precedenti perché c'è un filo rosso che lega in realtà tanti discorsi che abbiamo fatto stasera
Anch'io registro ovviamente positivamente la questione la promessa l'impegno sullo zero virgola sette per cento però
Vorrei una risposta un impegno anche su su questo zero sette per cento perché molti sanno che in Italia abbiamo una legge che è una legge duecentonove che disciplina la cancellazione del debito è l'unica al mondo nel suo genere quindi è un fiore all'occhiello del nostro Paese
E però
Il governo Berlusconi non solo ne ha cancellato terzo poco più di un terzo di di quanto invece non era è stato assunto come impegno con la legge ma non si è applicata punta girandola e facendo insomma anche diversi danni
Per farmi capire nel famoso dato che lei ha citato che io c'è anche
Li ha messi nell'aiuto ha messo la remissione del debito
Nell'aiuto nell'aiuto a al presi proprio l'esattamente anzi io direi che è il suo dato era già troppo ottimista lo zero diciassette in realtà noi registriamo ormai non zero tredici proprio per essere ottimisti già in questo zero tredici la realtà e che calcolando le cancellazioni del debito del debito che son stata applicata arriviamo allo zero due e tre quindi allo zero virgola zero due tre per cento che è un veramente una miseria una vergogna
Oltre a sapere tutti quanti voi che la cancellazione del debito
Non è appunto risorsa fresca che viene messa a disposizione dei Paesi in cosiddetta via di sviluppo ma anziché una cancellazione note diciamo così un po'di dedicata però è molto importante perché c'è appunto un problema di giustizia alla base della scelta anche di arrivare poi a una promozione dalla legge come quella duecentonove fatta i tempi peraltro del governo di centrosinistra
Quindi creduto chiedo a lei l'impegno su questo cioè che sia un pieno zero sette per cento secondo la previsti in una domanda
è questa che è legata a quella prima
Sappiamo bene ormai che c'è di fatto sulla base dei dati di Banca mondiale Fondo monetario quindi non cito dati del dei movimenti più disperati poi c'è un di fatto un Piano Marshall in corso da parte dei Paesi del Sud del mondo verso il nord perché i dati ci dicono
Che il volume di aiuti che vengono dati dal Nord ricco sviluppato nei paesi appunto di cosiddetta via di sviluppo e decisamente inferiore rispetto al volume dei debiti che vengono pagati da questi Paesi verso il nord sono proprio cifre molto molto concrete ecco su questo dato che Berlusconi ha proposto agli italiani la cancellazione via DC Vito gli italiani anzi di tasse
Per sei euro al mese come vi ricordate no la famosa storia delle dei sei euro per famiglia che poi insomma notoriamente sono stati anche presi da altre parti
Sappiamo che sei euro per una famiglia Monzon decana sarebbero una svolta nella vita significherebbe comprare farmaci significherebbe andare a scuola significherebbe tante altre cose al riguardo ma questo chiedo qual è la risposta a quella proposta sua su come trovare fondi e finanziare perché ci sono c'è un dibattito in corso nel pianeta sulle tasse globali sulla Tobin tax e tante altre cose sono adesso mi piacerebbe sentivate il mio
Ve lo fa il pm ha dato per ma
Sulla Tobin tax
Uno io ho trovato poi un sulla Tobin tax
Anche tra i governanti non è che ci sia un dell'opposizione cioè alla fine c'è un un'idea non deve insomma allora si potrebbe anche accettare qual è il problema la Tobin tax che Hall applicate dappertutto oppure non serve a niente
Questo è il dramma della Tobin tax se non abbiamo una applicazione generale e allora si trovano sempre difficoltà estremamente
Grosse io credo che
La via di una tassa a livello mondiale
Sia politicamente complessa posso assicurare la reazione
Di quando Chirac ha proposto la tassa sui carburanti aerei
Una reazione negativa e la sua improponibilità oggi no quel pesce il carburante rimane solo il discorso di Tobin tax
Che potrebbe essere politicamente anche accettata dopo un certo discorso ma che tecnicamente questa volta è molto difficile io sono credo molto di più di un impegno dei aiuto diretto che non queste aspetti di tassazione che poi hai sempre un isole Calimani coi sempre un una zona franca che impedisce il controllo vero
Però dal punto di vista intellettuale e politico io non solo non ho nulla in contrario ma
Ritengo la cosa che sarebbe anche utile per frenare un certo tipo di contrattazioni torti corse
No non con l'ha trovato un strumento tecnico per poterla applicare le posso assicurare che qualora ci fosse un minimo di garanzia in questa direzione io mi dedicherei a questo ma o pro poco dedicato troppo tempo
E nella Commissione europea per cercare dei mettere in ordine i paradisi fiscali e onestamente abbiamo avuto i risultati è estremamente miserevoli
Diluiti nel tempo per poter avere accordi con la Svizzera o con Lussemburgo
Siamo diventati matti e gli accordi sono risultati poi accordi di scarsa portata pratica queste la onesta risposta credo
La domanda conclusiva e per Titti Di Salvo segretario confederale della CGIL globalizzazione e diritti sembra
Molte impresa e molti governi in Italia in Europa e nel mondo hanno scelto il lavoro e lo stato sociale come terreno su cui agire per sostenere la competizione internazionale questo diciamo e oggettivamente acclarato
La conseguenza è la riduzione dei diritti sociali e del lavoro nel Nord ricco il non riconoscimento di quei diritti nel sud povero complessivamente sta aumentando la distanza tra nord e sud del mondo e sta aumentando la distanza sociale nelle società ricche basti pensare all'Italia
Basti pensare all'andamento dei consumi in Italia aumento di consumi di lusso diminuiscono i consumi elementari eccetera eccetera
Allora la domanda che questa fotografia propone ovviamente può essere di diverso genere possono essere domande di Tom di politica interna io le voglio fare
Due domande invece che hanno più attinenza con la politica estera e commerciale determinate da quel quadro che fa affidamento descritto
La prima è possibile pensare a un ruolo del governo italiano presso l'Unione europea
Tale per cui chi si presenti in sede di Organizzazione mondiale del commercio
Chiedendo che le relazioni commerciali siano vincolate al rispetto delle norme fondamentali del lavoro quindi libertà di sindacato divieto di lavoro minorile
Mi rendo conto che questa richiesta al sei isolata può essere vissuta dai paesi poveri come protezionismo dei ricchi su se stessi
E che bisogna associare per esempio al divieto del lavoro minorile il lavoro per i padri e madri di quei bambini che non si può andare a lavorare
Però il tema esiste io penso che su questo ci vuole un ruolo importante del governo italiano seconda domanda e ultima domanda molti prodotti che arrivano sui mercati internazionali non sono le magliette le scarpe ma anche le magliette e le scarpe le produzioni del tessere arrivano sui mercati con dei prezzi bassissimi
Dei prezzi bassissimi fortemente competitivi si dice cioè non si dice effettivamente competitivi e hanno alle spalle molto spesso lavoro senza diritti molto spesso addirittura come si sa schiavitù
Lavoro forzato che peraltro è vietato da venti o trenta l'azione del lavoro
Bene
è possibile pensare se è vero come è vero
Il governo italiano attuale di cui non mi fido assolutamente come noto dice che addirittura le cifre sono di ottanta per cento ma se è vero come è vero che gli investimenti che presiedono alla produzione di quelle merci
Arrivano sulla base di investimenti di imprese che sono europee oltreché statunitensi giapponesi ed europee italiane
E possibile pensare a un ruolo del futuro governo
Che sostenga stile impresa e che vogliono insediarsi fuori dal Paese ma chiedendo a quelle imprese come condizioni rispetto dei diritti fondamentali una cultura del lavoro degna di questo nome cioè il modello sociale europeo
Cioè la riconferma anche fuori dall'Europa del modello tutto europeo e finisco con la battuta non mia ma devono dall'Organizzazione internazionale del lavoro che nella sua recente rapporto sulla dimensione sociale della globalizzazione dice
Ma quale il senso di una globalizzazione che ha basta il prezzo delle scarpe di un bambino
Se il suo padre o sua madre aggiungo io pesando le tessili italiane perdono il posto di lavoro è una domanda complicata
Le risposte sono possono essere tante ma certo io penso che un governo di centro sinistra ha il problema di trovare risposte
Per impedire che le fragilità le incertezza della globalizzazione si possono tradurre nel rifiuto della globalizzazione perché penso davvero finito che il referendum
In Francia e in Olanda nascondano tante incertezze e tanta paura la paura che non ci sia più il modello sociale europeo poiché la mia organizzazione sindacato italiano è fortemente europeista
E fortemente europeista e vuole l'Europa di pace e di progresso che l'onorevole Prodi presidente Prodi citava prima io penso che questo sia un problema importante a cui dare risposte
Presidente come confrontarsi con la concorrenza dei Paesi che non rispettano i marchi come li rispettavano io credo che il modo problematiche serie con cui ha posto la domanda
Determini la mia risposta cioè
Molti strumenti pochi strumenti grandi non ne abbiamo
Per far questo
Abbiamo la possibilità di una strumentazione progressiva che vada avanti
In modo progressivo
E soprattutto siamo fortemente limitati
Canta
Due fatti
Che hanno un'importanza politica enorme il primo
Le condizioni di lavoro
Tutto questo viene determinato dai governi
Dei Paesi in cui le produzioni avvengono quindi abbiamo un'arma possibile che dobbiamo esercitare di pressioni su questi governi sul rispetto di regole fondamentali
E su questo solo l'azione coordinata a livello europeo anzi ci vorrebbe un'azione coordinata a livello Europa e Stati Uniti ma una da un'azione coordinata europeo ha una sua efficacia però poi c'è una fase in cui siamo affilati ai governi dei Paesi da cui questi prodotti provenga ma poi abbiamo una situazioni sentire fissità che molta parte questa produzione solo delle multinazionali che alla base d'Europa protocollare iscritti giocoso
In modo del tutto contrario a questo e fanno pressioni sui governi perché questo non avvenga
Quello che è avvenuto recentemente nel caso del tessile cinese è di un interesse da organi si è concordato una certa un limite alle importazioni tutti d'accordo deciso a livello europeo quanto reperti sono stati fermati alla dogana ci si è accorti che erano tutte lerci di riprese europee che riproduce quello là e ritornammo in Europa questi il problema norme quello soltanto dei governi via ma è un problema del comportamento delle nostre multinazionali ancora una volta questo è un discorso da fare a livello continentale
Io credo che se almeno su aspetti parziale di questo su un progressivo
Cammino in questa direzione noi possiamo a vere risultati dico progressivo perché o in testa anche la storia italiana in cui avevamo accuse quarant'anni fa i trent'anni fa
Di utilizzare bassi salari condizioni di lavoro eccessive eccetera eccetera per fare tantriche nei mercati tedeschi o nei mercati francesi si è instaurato Cabilia progressivo per cui il mercato del lavoro si è rapidamente adeguato allora un'azione come quella che dice lei può essere fatto con i limiti della progressività con cui questa signori sì esercita però non diventi chi siano sempre quello che dobbiamo avere in testa che il mondo a tutte alle caratteristiche problemi tranne che abbiamo visto oggi e noi dobbiamo lavorare per risolverli però ricordiamoci che quello che sta a cambia cadendo in Asia
è il più grande mutamento della Società mondiale che si sia mai verificato nell'umanità
E questo cambierà davvero anche molti dei discorsi che stiamo facendo oggi perché ripeto c'è un blocco di oltre due miliardi di persone che siano estendiamo arriva quasi a tre che sta scomposizioni dentro
La vita mondiale
Fra quindici anni non di più vent'anni
Se i rapporti monetari andranno come io prevedo la città avrà un prodotto nazionale lordo più alto degli Stati Uniti ICI tesi singolarmente sarà ancora più poveri ma avrà la Cina un prodotto nazionale lordo
Numero uno al mondo dello spazio meno di una generazione queste uno sconvolgimento enorme di tutti la nostra testa e di tutto la nostra concezione del mondo grazie
Allora grazie davvero grazie al presidente Prodi grazie a Flavio Lotti e grazie a tutti voi siamo riusciti a parlare in un'ora e mezza di politica estera di politica economica di politica internazionale e di politica interna grazie anche al termine del treno seguito fino a ore buon lavoro anche a voi io dovevo dare la parola non glielo
Grazie Enzo Checco specifici
I ragazzi sono andati via perché sono arrivati poco possono stanchissimi e sono andata a prendere possesso del dei loro letti per riposarsi
C'è stata molta attenzione intorno a questo dibattito che c'è stato un un clima molto caute per decidere quelle due domande se abbiamo un siamo ricorsi al metodo dell'applausometro le domande proposte che avevano il maggior numero di applausi sono state quelle che poi abbiamo proposto appunto a Romano Prodi grazie Enzo è io chiederei ancora anche qui siamo abbastanza stanchi per le intensità dei lavori sono tre ore e mezza che lavoriamo in questa sala e che chiedere scusa a Phillies io vorrei chiedere a Romano Prodi al presidente Romano Prodi a conclusione di questo incontro
Tre cose presidente
La prima è l'impegno collettivo a iscrivere tutti questi temi nel programma della coalizione che si candida cambiare questi pro questi questo Paese questo come il governo di questo Paese il secondo
è di aprire che si apra il cantiere del programma alla società civile e alle istituzioni locali
Vi siete dati una metà dicembre ecco che non sia un percorso chiuso che ci siano altre occasione altre tappe un percorso e infine la concretezza che questo programma non sia affatto di genericità ma che sia fatto di cose concrete disfatti di quei fatti
Che potremmo utilizzare per riprendere un cammino di riconciliazione dell'Italia con il mondo proprio di riconciliazione dell'Italia con il mondo
Allora una parola sola mi si chiede di scrivere gli impegni nei programmi di attività società civile di spiegarmi e non mi si chieda la cosa più importante di metterli in pratica e io prometto che li metterò in pratica grazie
Grazie anche noi abbiamo imparato la filosofia dei piccoli passi adesso pensiamo da qui a dicembre poi andremo avanti
Grazie ancora e grazie anche a tutti gli amici che da tutto il mondo sono venuti per concludere davvero chiedo scusa ai nostri amici che oramai a
Chiedo scusa ai nostri amici che ho mai si precipitano attorno a al presidente abbiamo vogliamo concludere chiedo scusa questo incontro con un piccolo gesto
Abbiamo con noi una bambina come ti chiami conosce Raffaella e che cosa vuoi fare tu da ogni questi testi del testo dagli anni ecco
Ecco questi regali hanno tutti un significato io credo che valga la pena di citarle uno per uno il braccialetto bianco
Ecco è una fascia bianca che invitiamo il presidente di portare durante tutti i prossimi mesi provasse impegni perché è il simbolo della lotta alla povertà che deve avere in sé a essere messa al primo posto
Che deve essere messa al primo posto dell'impegno politico l'identità del giornalista la grinta dei giornalisti
Già salvata e poi lo zainetto lo zainetto della pace che poi ci porteremo in spalla
Nel cammino da Perugia ad Assisi contiene alcune cose essenziali per esempio la Costituzione italiana che lei ha tanto spesso citato
E la Dichiarazione universale dei diritti umani alcuni prodotti del commercio equo e solidale alcuni segni un pensiero di Aldo Capitini è un pensiero che è una preghiera di San Francesco
E vorremmo concludere
Con anche un altro omaggio
Questa volta proprio dell'uomo che abitò in questo palazzo Aldo Capitini
Questi sono gli scritti sulla non violenza di Aldo Capitini che possano essere d'aiuto nel cammino che dovrà fare contanti auguri da tutta parte da parte nostra grazie