Incontro in ricordo di Beniamino Andreatta

Una sera
Ci siamo trovati Clipper ricordare Nino Andreatta nel trentesimo
Giorno della sua scomparsa purtroppo un giorno del calendario non felice non solo per il ponte ma soprattutto per la coincidenza con la chiusura
Dei lavori della Camera del Senato e tanti colleghi e amici che avrebbero
Potuto e voluto essere presenti
Non hanno ma noi abbiamo voluto
Rispettare
Il tredicesimo
Abbiamo ritenuto di farlo
Di fare questo ricordo di Nino Andreatta
A Roma dove
In passato molti anni della sua vita sotto negli anni della vita pubblica e della vita politica
Nonostante sia stato solennemente ricordato nell'Assemblea dall'Assemblea di Montecitorio ha ricordato anche
All'assemblea del
Del Senato anzi con l'occasione ringrazio il Presidente del Senato
Che ci ha onorato della sua presenza gli altri colleghi rappresentanti del Governo i rappresentanti
Nel Parlamento che sono presenti e vi saluto e gli accomuno tutti così come ringrazio
I figli Eleonora e Filippo che sono presenti con noi stasera
Abbiamo
Voluto ricordarlo diciamo
Noemi amici e di di una lunga stagione di
Come dire di riflessione comune di confronto di di lotta politica
Che non si è dipanata negli anni
Di militanza la nostra è anche di di Andreatta e nella Democrazia Cristiana e nel Partito popolare
L'iniziativa e dell'Associazione dei popolari che in un qualche modo
Raccoglie per quanto è possibile legittimamente questa storia insomma dissi
I segni di questa di questo lungo percorso politico e l'abbiamo fatto anche con un debito di riconoscenza come associazione dei popolari
Perché come è noto
Il professor Andreatta la ringraziamo anche il
Professori Ministro Parisi insomma che
Ci ha raggiunto professore Andreatta è stato protagonista in quegli anni soprattutto negli anni Novanta stato protagonista introiti trent'anni più di di di presenza sulla scena politica nazionale
C'è stato un grande statista oltre che un accademico un uomo di cultura un economista
Di grande livello ma è stato anche un uomo
Che ha
Pensato agito datore nella vita politica
Impegna anni difficili penso a quelli che ricordo che indirettamente più recenti a degli anni Novanta in cui
è stato protagonista della nascita dell'Ulivo e qualche tempo prima della nascita del Partito popolare quindi anche per questo l'abbiamo ricordato in tanti in questo
Mese ci siamo chiesti
Come mai
Pur dopo sette anni di civile di silenzio il ricordo e la nostra il Gia di Nino Andreatta e così forte
Io credo che si possa dare una risposta molto semplice perché Nino Andreatta era uomo geniale e uomo solido uomo che in
Inventava le soluzioni per uscire dalle difficoltà
Dei momenti più difficili
Le inventava a modo suo con il suo peso intellettuale
E con la sua autorevolezza morale con la sua solidità che dava sicurezza soprattutto quando si trattava di esplorare terreni nuovi era un uomo del cambiamento non era mai in ultima fila era sempre in prima fila però
Era l'uomo che trasmetteva questa sicurezza questo senso della solidità dell'ancoraggio a principi molto forti ecco principi molto forti credo che proprio
Per l'analogia per molti versi con il perito che stiamo attraversando di grandi cambiamenti la nostalgica di Andreatta si spiega così
Così come abbiamo sentito riferire da Flavia Prodi che suo marito qualche volta H ha sentito dire se ci fosse Nino e anche noi nella vita politica in tanti passaggi ci siamo chiesti se ci fosse Nino insomma ecco a confortarci con le sue idee appunto con la sua riflessione
Per questa ragione credo per la quale sentiamo tutti una grande nostalgica di questo personaggio abbiamo chiamato a ricordarlo stasera tre suoi amici riqualifichiamo così
Sono tre amici a titolo diverso e a titolo diverso che simili sono stati accanto esperienze diverse interi della vita diversa
E credo che siano le persone più adatte appunto per ricordarne la figura poi come loro sanno
Ci sposteremo per chi lo vorrà fare nella vicina chiesa di Sant'Ignazio dove monsignor Paglia l'arcivescovo di Terni celebrerà la liturgia eucaristica allora
Cominciamo con la prima di queste relazioni andiamo in ordine alfabetico come abbiamo concordato
Il professor Bazoli dopo ci sarà al professore Lidia e il professor Giarda al professor Giovanni Bazoli quindi comincia con il primo intervento prego
Grazie
Cari amici qualche settimana fa ho avuto l'occasione di ricordare la figura di Nilde Andreatta sotto un profilo privato e familiare
Vorrei che oggi sia pure con lo stesso taglio o di una testimonianza personale
Ripercorre insieme a voi un tratto dalla vita pubblica di Nino mi riferisco
Agli ultimi vent'anni dalla sua attività politica governativa
Cioè a quel periodo agli anni ottanta e novanta in cui le opportunità Illy ragioni di incontro e di collaborazione tra noi sono divenute sempre più frequenti e una giovanile amicizia si è ri hanno data
E si è rafforzata sino al punto di acquisire alcune caratteristiche di fratellanza di familiarità
Non intendo ne potrei tracciare un vero e proprio ritratto
Vorrei soltanto tentare di chiarire soprattutto prima di tutto a me stesso
Quale sia stata la vera combinazione
Di qualità intellettuali e morali
Che hanno reso Andreatto una figura fuori del Comune anche nelle sue eccentricità
Prima di intraprendere questa ricerca
Avrei voluto consentirvi USA preliminare riflessione sull'ultima stagione di Nino cioè su un capitolo che abbiamo sempre affrontato con estrema discrezione
Perché ha raccolto nello scrigno di valori e significati intimi e SAC ma per brevità di tempo non posso soffermarmi su questo tema
Anche se
Mi pare
Che non sia azzardato a osservare
Che sei dal punto di vista personale e religioso dobbiamo fermarci di fronte al mistero insondabile
Del disegno divino su ciascuno di noi
Anch'
Anche libero di Giobbe
Offre illuminazioni non univoche di fronte al Ministero
Non pare
Peraltro
Azzardato osservare che la lunga e penosa malattia di vino
Oltre ad essere stata l'occasione perché si potesse manifestare la forza meravigliosa dall'amore familiare
Ha fatto sì che in questi anni di sua assenza noi abbiamo potuto in tutti i campi misurare all'importanza e il peso per la sua opera
Sicché oggi forse possiamo meglio accogliere il significato profondo e la fecondità delle sue idee
Richiamare le qualità invero singolari di Mino non è soltanto un dovere di gratitudine da parte di coloro
Che conservano indelebili ti ricordi legati al rapporto con lui nei
Significa e vuole significare cederà rimpianto di qualcosa che è stato
E che abbiamo perso per sempre
è una ricerca che può riproporre alla nostra attenzione in questo tempo di confusione disincanto prospettive e traguardi di cui abbiamo
Più che mai un disperato bisogno
Mino ha certamente goduto di preziosi doni sia naturali sia ambientali e relazionali
Della sua intelligenza universalmente riconosciuta mi ha sempre colpito il fatto singolare della convivenza in essa di qualità che quasi sempre risultano tra loro alternative
Andreatta univa infatti una straordinaria capacità idi attiva
Ad una propensione alla verifica puntuale e documentati
Normalmente una persona si distingue per il possesso di uno o dell'altra di queste doti mentali e quanto più eccelle luna tanto più probabile che scarseggiano
Questa duplice attitudine naturale è il segreto che rendeva così fare pile e inimitabile l'intelligenza di Andrea
Ma insieme a un'intelligenza così ricca e poliedrica la natura l'aveva dotato di un animo delicato e sensibile spontaneamente portato ad aprirsi e a interessarsi agli altri
Oltre che dalla natura Nino aveva ricevuto Dondi preziosi dall'ambiente in cui ho vissuto e dalle relazioni personali coltivate
A cominciare dal mondo familiare trentino che hanno segnato la sua formazione giovanile
Pensiamo all'impronta indelebile che hanno lasciato in cui la sobrietà e coerenza di vita apprese tra le mura domestiche e la tradizione di un cattolicesimo riservato
Che austera
Ma pensiamo anche quasi in antitesi a quanto egli ha ricevuto dalla frequentazione del mondo anglosassone
Grazie alle esperienze fatte a che invece in India che gli hanno fatto conoscere e reso abituale anche un modo di pensare pragmatico e portato a un continuo rinnovamento
E pensiamo soprattutto all'ambiente bolognese così ricco di stimoli e così vocato a coltivare il confronto tra diverse opinioni
Quanto alle singole persone
è molto vasta alla schiera di coloro nei cui confronti Indino si sentiva debitore di idee di esempi
Tra questi non si può fare a meno di ricordare Dossetti e Moro
Figure alquanto diverse Daloui ma simili nel concepire la politica come servizio
L'incontro con queste due figure così importanti per la storia del nostro Paese anche se non ha rappresentato per Nino un punto di riferimento sotto il profilo programmatico
Gli ha fornito un d'esempio di abnegazione di sacrificio
A quale attinto sempre ma soprattutto nei momenti difficili della sua vita
Le doti di menti e di cuore
Gli arricchimenti ricevuti dall'ambiente ed a figure esemplari sono questi i doni offerti all'Hui dalla natura ed al corso delle vicende esistenziali
E possiamo dire che sono questi i talenti evangelici
Che il servo buono e fedele Nino ha saputo transfer ma trasformare senza mai risparmiarsi nelle qualità di cui intendo ora parlare
Qualità che non mi pare pertanto improprio definire anche come virtù
Perché mina ho sempre chiesto se spesso il massimo sia nel campo degli studi sino all'impegno politico riuscendo a coniugare in modo non comune idee e azioni
Quali sono dunque le qualità del vino che più lo distinguevano e di cui ora te non possiamo più coltivare la speranza di riunire la sua voce avvertiamo la gravità dalla perdita
Metterei al primo posto la grande apertura della mente e insieme dell'animo
Dal seme di una innata è vivacissima curiosità intellettuale Angier minato una cultura fuori del Comune in
Innumerevoli campi
Una sete indistinguibile di sapere l'ho portato a occuparsi di economia di storia di relazioni internazionali ma anche di piani urbanistici di università e persino di teologia mai con un approccio superficiale
In ogni questione Nino si sentiva impegnato ad approfondire
A cercare di comprendere anche i più minuziosi dettagli e tutti i possibili punti di vista
Ma come
Ma come ho detto questa disponibilità intellettuale si accompagnava e anzi insisto su questo concetto
In qualche modo si fonde rivela tutt'uno con la sua disponibilità coltivare i rapporti umani
Nino aveva una capacità di ascolto assolutamente rara nei confronti di chiunque
La sua intelligenza la sua cultura non l'hanno mai separato dal prossimo al contrario lo hanno spinto a tenere sempre conto delle opinioni altrui
Questa curiosità culturale era però disciplinata
Almeno lasciatemi dire nella fase della sua piena maturità da due criteri che Nino sapeva coniugare senza alcuna contraddizione
La razionalità e la moralità la sua visione del mondo e delle cose i suoi giudizi rispondevano sempre con intransigente coerenze a questi due criteri
Spesso l'utilità pratica
Dei pensieri espressi da Andreatta non risultava nell'immediato facile raccogliere
Poiché il valore e la sua opinione derivano proprio dal fatto di scaturire da uno sforzo costante rigoroso in un certo comune di rendere compatibili esigenze diverse
Nino era rigoroso nel ragionamento con una chiarezza radicale direi ma riteniamo e anche con la tutto domestico dimestichezza la modellistica imparata nello studio delle scienze sociali
Eppure la sua razionalità non lo portava per nulla nell'astrattezza essendo accompagnata da un incessante tensione morale volta ricercare la soluzione migliore nelle situazioni concrete
In questo
Io
Vedevo aspetti di affidi affinità con Ugo La Malfa
In Andreatta la soluzione più razionale dirà anche la più morale e viceversa
Il suo pensiero era sempre il compendio di una elaborazione condotta su entrambi questi registri
Con una felice espressione tratta da Pascale Mario Tesini in quella ottima biografia intellettuale che ha introdotto una raccolta di saggi del vino
Ha affermato che Andreatta coniugava esprimere geometri esprime Finesso
E questo lo portava ad aprire fondamenti granitiche per i propri principi fondamenti e costruiti costruite selezionate sulla base di un duplice controllo ugualmente esigente
Quello nazionale e quello morale
Così che ad esempio si era formata la sua determinazione a sostenere il mercato e il capitalismo
L'introduzione di elementi morali nel sistema economico di mercato per Andreatta e razionale perché aumenta l'efficienza così come è morale e la ricerca la massima efficienza che spinge ciascuno a dare il meglio di sé
Forse da questa inusuale capacità di coniugare le menti morali e razionali sicuramente esaltata dalle ridice dalle radici trentini a mitteleuropea derivare un'altra peculiare qualità di Nino
L'attitudine ad adottare nelle sue valutazioni e nelle sue decisioni una prospettiva suggerita primariamente dall'INPS dall'attenzione all'interesse generale
Questo si manifestava nei rapporti personali
Negli interminabili indimenticabili colloqui a due come nelle discussioni generali
Nino era capace di spiazzare tanto l'interlocutore amico quanto le controparti mettendo sistematicamente in campo una visione più ampia dalle cosce
Tra l'altro è importante sottolineare come nella visione di Andreatta l'interesse generale quello che la dottrina cattolica chiama il bene comune
Forse ancorato all'opera delle istituzioni allo Stato o a seconda delle circostanze alle organizzazione internazionali questa mi pare
Un importante e rara testimonianza resa da un cattolico in politica da capacità di identificare non in astratto ma nel concreto quello che è il bene comune
In una linea di continuità con quanto sin qui detto
E non meno importante tali qualità virtù di Nino Andreatta
Va poi ricordato il sei come il senso della dignità delle istituzioni e della responsabilità del politico generarsi in luglio un autentico spirito di servizio
Che si manifestava in una disponibilità senza pari a spendersi e a mettersi in gioco
E ciò non solo per i grandi destini internazionali o o nazionali ma anche per un Consiglio di Facoltà per un Comitato Provinciale di partito
Questo senso di fedeltà e di servizio generoso nei confronti delle istituzioni e prima ancora di riconoscimento della loro dignità e raro lo sappiamo bene
Tra
I politici cattolici avvicina Nino Andreatta a De Gasperi anche lui trentino
E avrà noni non trentino Amato a Lizzano quest'ultimo tra l'altro accomunato ad Andreatta anche dal luogo e dalle circostanze
Del malore fatale
Nino ha saputo affrontare le varie prove della vita con una dignità e un abnegazione che riportano agli esempi più nobili della nostra storia
Vorrei a questo proposito citare un episodio forse poco noto che coinvolge anche molti tra i presenti e che risale agli ultimi mesi delle attività politica di Nino
Quando nacque l'Asinello e Prodi decise di partire per l'Europa fu offerta Andreatta di entrare fu offerto Andreatta di entrare nella nuova formazione
è possibile e forse anche probabile che avrebbe guidato il Partito dei Democratici e vi sarebbe stata la concreta possibilità di un rientro al Governo eppure Niño rifiuto
E così spiegò la decisione dei familiari e gli amici
Dissi politicamente la scelta che mire risulterebbe naturale fare
Ma c'è un problema di dignità
Io già concorso promuovere una scissione del mio partito la spaccatura dei popolari contro Buttiglione
Non mi sento
Di partecipare di concorrere a una seconda lacerazione preferirei stare nel partito collocandosi in una posizione di minoranza
Dalla quale poi comincio a disegnare
In anticipo come al solito rincorrendo fatalmente nelle critiche del suo partito una forza che unisce popolari e democratici la futura Marguerite
Nino era così
Leale fino in fondo coraggioso e lungimirante e alla continua ricerca della verità
Mi pare che anche questo di fronte alla situazione che conosciamo sia una lezione che ci può essere utile per l'oggi la disponibilità a uscire dal giro di potere per non tradire i propri valori
Nino non era un ideologo non gli piacevano le ideologie perché ingabbiano nella ricerca intelligente di un bene comune concrete
Non gli piaceva neppure la parola ideali una volta mi interrompe
Chiedendomi che cosa intendi quando parli di liberare
Perché gli sembrava fumosa e perché poteva nascondere o un pensiero debole o un interesse forte
Termino solo i valori potevano contrapporsi agli interessi e anche questa è una lezione da non trascurare in un i rapporti geologica e sotto costante rischio di trasformismo
Ho detto principio
Che non sarebbe rientrata nel perimetro del mio intervento una ricognizione delle attese delle attività svolte da anni nel campo politico
E delle opere da lui lasciati mi sembra però naturale per quel tempo che ho ancora a disposizione
Che dopo verrà rievocato alcune dei tratti più nobile della sua personalità si porti ora l'attenzione su alcuni ambiti nei quali qualità di cui abbiamo parlato si sono manifestate in modo
Evidente
Ed esemplare soprattutto lasciano tracce lezioni meritevoli di non andare disperso
Comincerò dal suo pensiero e dalla sua azione del campo economico
Il fermo ancoraggio ai principi liberali anche quando questi principi erano fuori di moda nel nostro Paese ne ha fatto una voce non solo minoritarie ma spesso persino isolata anche nel suo partito
Ciò nonostante il suo impegno risultato decisivo in passaggi cruciali
Quali il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia la vicenda dall'Ambrosiano che poi mi ha coinvolto direttamente la difesa del risparmio
Dalle pretese socialiste di rinegoziare il debito pubblico la difesa della finanza pubblica e dell'articolo ottantuno dalla prostituzione durante la sua Presidenza la Commissione Bilancio
L'adozione di criteri di professionalità per le nomine bancarie ma si possono lamentare altre scelte di grande peso come la chiusura della Cassa per il Mezzogiorno
L'accordo che ha avviato la privatizzazione dell'IRVIT contributo dato alla legge sulle fondazioni
Ci ha insegnato l'importanza soprattutto delle regole e la necessità di garantire la concorrenza che è la vera essenza del mercato Andreatta scriveva sin dei tempi del primo centro sinistra
D'altronde in piena concordanza con il miglior liberalismo anglosassone che la concorrenza non è un fatto spontaneo
Mai costituita attraverso regole di procedura imposte dall'autorità statale che escludono come illegittimi determinati comportamenti o eliminano determinate concentrazione di potere economico
Ma nello stesso tempo per Nino era necessario non limitarsi alle regole perché li rifiutava recisamente una visione gavetta e Utility apistica del mercato
Nino ha creduto che il capitalismo poi essere progressista e può servire a garantire le possibilità dei più deboli
E si è adoperato assiduamente per sostenere dimostrare questo assunto con costante attenzione i documenti sociali Dalla Chiesa
Spesso anticipati dalle sue riflessioni ma da Louis sempre e generosamente valorizzati
Sul rapporto tra morale produzioni scriveva ci sono due modi di concepire questo rapporto uno
E qui abbiamo molto da imparare diceva dalla tradizione dei fratelli riformati sottolinea la necessità del rispetto delle regole del gioco da parte di ciascun partecipante
Ma vi è un senso più alto di intendere il problema del rapporto tra morale produzione
Esso sta nell'esigenza di un supplemento di politica di morale richiesta allo stesso funzionamento del sistema
Però il suo nonno mi pare di singolare attua attualità solo che pensiamo ai dibattiti alle polemiche ricorrenti anche in questi giorni
Sul rapporto tra
Interesse dell'impresa è interesse generale
Gli ammonimenti di Andreatta quando parla dei germi di autodistruzione che sono insiti nel sistema capitalistico
E che si mano Festi e che si manifestano allorché i valori etico-sociali dice scompaiono dall'orizzonte dell'uomo d'affari
Il quale si riduce da me eravamo economico su a seguire esclusivamente i dettami del suo utilitarismo individuale
Un altro tema cui Nino dedicato grande attenzione quello della riforma del sistema politico
Andreatta è stato uno dei primi sin dall'inizio degli anni Ottanta comprendere il limite del nostro sistema dei partiti
E in particolare dei suoi difetti che si attanagliati ci attanagliano ancora oggi la debolezza dei Governi di fronte alle coalizioni dei segretari di partito
E le degenerazioni del ceto politico verso il professionismo
Come al solito in queste analisi convivevano elementi razionali
Come la difficoltà ad attuare politiche riformiste di contenimento della spesa pubblica con elementi ma orali come il disgusto verso la corruzione all'assenza di Marie meritocrazia e di senso dell'onore
Si ritrovano qui le tre male bestie che Sturzio segnalava come serie minacce per la democrazia italiana
Andreatta in questo vero erede di Sturzo
Ha quindi cercato trovandoci anche in questa battaglia quasi sempre in minoranza di studiare e mettere in campo meccanismi che potessero scardinare il potere delle tessere dei funzionari delle segreterie di partito
Molte delle sue idee politiche vanno in questo senso
La grande occasione per un pieno riconoscimento dall'autorità politica di Andreatta è venuto a quindi dopo Tangentopoli
Quando mezza classe politica è stata spazzata via dalle inchieste e i partiti di centro sinistra si sono resi conto di non potere esprimere una leadership autosufficiente
Manifestando quindi bisogno di una legittimazione sterno Nino in quel momento influire come sappiamo in modo decisivo sulla scelta di Prodi e del e dell'Ulivo
Nella sua visione peraltro non c'erano solo ragioni di breve periodo come la necessità di contrapporsi a Berlusconi
C'era anche e soprattutto
La speranza di riformare una volta per tutte il sistema politico italiano
Riteneva infatti che il Paese richiedesse meritasse governi capaci di incidere sulla realtà e di produrre autentiche riforme
Sull'impianto di un sistema tendenzialmente bipartitico è di una democrazia governante
Poiché Nino sognava per l'Italia un futuro di grande Paese europeo osservava che nessun altro Paese europeo i governanti dritte risultavano
Così costantemente condizionati o addirittura ricattati da eterogenee con la coalizione di partiti
Per queste ragioni negli ultimi mesi della sua attività era molto preoccupato
Da alcune tendenze emerse nel nostro centro politico la caduta del Governo Prodi
Eppure
L'ottimismo di Andreatta rimaneva incrollabile e pertanto egli continuava a credere che alla fine l'aggancio con l'Europa e le risorse del nostro popolo avrebbero comunque prevalso
Non è possibile in questa sede esaminare evidentemente tutti i filoni time tematici a cui può essere ricondotto all'attività politica e di pensiero di Andreatta mi limiterò nei pochi minuti che mi rimangono a disposizione da alcuni cenni
Riguardanti le posizioni Daloui assunte i contributi Daloui dati a questioni che ancora oggi appaiono di fondamentale rilevanti
A proposito dei rapporti
Che tra i settori che abbiamo sin qui considerato la politica ed economia
E spesso citate in questi giorni per la sua persistente attualità nonostante che sia stata scritta all'inizio degli anni Sessanta l'affermazione di Andreatta dell'importanza della separazione tra potere politico e potere economico
Separazione che per lui era più importante della divisione dalla classica divisione tra il potere
Non era solo una questione di conflitti di interessi era una questione morale in quanto danneggiava il funzionamento complessivo della società
Se uniti potere economico e potere politico si spalleggia la vicenda cerco non rendite di posizione
Evitando i rischi solo quando sono separati ciascuno può dare in meglio disse nell'interesse generale del Paese
Su un'altra frontiera Nino ha dimostrato come nel rapporto tra Stato in chiesa e chiese
Che in Italia ripropone
Periodicamente gravi e delicati problemi sia possibile pienamente conciliare il servizio dello Stato con quello alla Chiesa
Come essere coerenti e propri valori anche e proprio a causa delle loro radici cristiane sia il giusto modo per un cristiano di vivere la politica
Anche su questo tema della laicità Nino ha ravvisato l'insegnamento dell'esempio di Sturzo
Ricordando a tutti nella sua opera quotidiane e soprattutto in alcune vicende che per un cristiano la coscienza la guida fondamentale
Termino sono parole sue
Ciascuno attinge alla Sapienza
Ma chi lo scolo e cerca di tradurla in azione senza la convinzione di coinvolgere Dio nelle sue scelte
Nonostante la sua ispirazione cristiana la sua moralità
Il suo attaccamento ai valori c'era in lui anche una sofferta consapevolezza della debolezza della natura umana e della necessità di saper scegliere il male minore
In situazioni gravi
La sua etica della persona della responsabilità per dirla con Weber lo ha portato ad esempio a non rifiutare a priori l'uso della forza per la risoluzione dei conflitti militari
Ed ad essere intransigente nella lotta tra Stato e terrorismo
Mi ricordo quando lo in Torre Gaia in preparazione di un convegno di Camaldoli sui costi umani della globalizzazione
E lui sostenne comunque la bontà dall'apertura economica per lo sviluppo nel lungo termine anche quando nel breve periodo ciò può comportare sacrifici considerevoli in alcuni Paesi più deboli
Nino sapeva
Che per ottenere un destino migliore per uscire dalla guerra dalla povertà ogni tanto bisogna rischiare dei costi nell'immediata
Ma il suo incontro in Contin crollati le
Ottimismo la coerenza con le scelte razionali e morali la sua fiducia del prossimo
Lo confortavano sul fatto che poi l'umanità sarebbe progredite
Perché al fondo della visione di Andreatta risultava sempre dominante le esigenze di guardare avanti di prendere in considerazione interessi delle generazioni futura
Vorrei in conclusione condividere con voi un'ultima riflessione
Che mi è suggerita dal constatare come tutte le qualità riconosciute ogni
Il prestigio Daloui acquisito
L'impegno profuso in molteplici campi non lo abbiamo portato ad assumere un ruolo di leadership almeno in senso monocratico
Credo che ci siano state due occasioni per un simile passo uno del mille novecentottantuno al tempo dell'esperienza dell'Assemblea degli esterni della DC
è un altro nel mille novecentonovantaquattro quando Martinazzoli lascio
Il Partito Popolare Italiano di Andreatta con Mancino e Jervolino
Fece parte del Comitato di reggenza
Ma una leadership monocratica anche e soprattutto in un mondo mediatico come quello odierno richiede attitudini che forse Nino mancavano ma che soprattutto sarebbero stati difficilmente conciliabili
Con i tratti caratteristici della sua personalità di cui ho sin qui parlato
Mi chiedo come la spasmodica ricerca del consenso richiesta in lire
Del monocratici di questi tempi avrebbe potuto coniugarsi con la sua limpida vocazione a rifiutare i compromessi e soprattutto le scorciatoie
Nino
Non aveva paura dell'impopolarità e si è esposto più volte in battaglie per le quali ha pagato un prezzo politico molto alto
è stato così ad esempio quando ha gestito la liquidazione del banco dal vecchio Banco Ambrosiano quando ha difeso i conti pubblici dalla modo dalla spesa facile
Quando ha deciso di appoggiare la finanziaria del Governo Berlusconi settembre mille novecentonovantaquattro
Quando si è opposto al referendum contro il nucleare
Anche in questo Andreatta è stato un politico anomalo ed è evidente che taluni luoghi comuni sulla sua figura descritta come eccentrica testimoniano invece la difficoltà di tanti a prenderli le misure
E a riconoscere in blu i tratti di un'autentica grandezza e nobiltà
Nina non ha mai avuto mandato da ridere mai stato e sarà ricordato comunque era grande uomo di Stato
Ho già detto
Di non avere avuto il tempo né sufficienti conoscenze per tracciare in questa sede un ritratto approfondito di Nino Andreatta
Io penso che solo un lavoro collettivo potrebbe riuscire a descrivere con completezza e obiettività la vita il pensiero il magistero accademico e l'operato politico Dini
Parlando con i suoi familiari abbiamo pensato di dare vita a una Fondazione a suo nome essendo convinti che uno studio condotto da esperti
Ne molteplici settori in cui si esplicitata la sua attività potrebbe rendere giustizia
Alla sua figura
Se dovessi condensare
In una parola sola il messaggio più prezioso
Che potremmo trarre dall'eredità culturale umana di Nino Andreatta ove questa fosse amorevolmente raccolta e studiata
Non esiterei a scegliere
La parola che esprime quella condizione mentale e spirituale degli uomini
Senza la quale essi non possono vivere e operare
Ma che noi oggi stentiamo a recuperare
Indicherei
La parola speranza
Speranza in ultima analisi
Che i comportamenti e le scelte degli uomini e soprattutto dei responsabili dei destini del mondo
Veda no alla fine prevalere come Andreatta ha continuato a credere una linea di razionalità e insieme di moralità grazie
Grazie e ora
Il professore Lia
è impossibile in venti minuti dar conto dell'attività politica di Beniamino Andreatta
Almeno in parte nei pasticci e nelle istituzioni
Perché si tratterebbe di abbracciare un ciclo di pensiero e di azione quasi cinquantennale a partire dal cinque agosto mille novecentocinquantuno
In cui il nostro esordisce con una relazione sulla crisi economica del capitalismo nel meeting del movimento giovanile della DC
Organizzato ameranno dal Dossetti hanno Gianni Baget Bozzo allora dossettiani
Per finire
Con il discorso dell'autunno mille novecentonovantanove al congresso del Partito Popolare di Rimini
è evidente che in questo lungo spazio di tempo la corrente dell'impegno politico è variata molto di intensità divenendo più forte dopo l'elezione al Senato nel mille novecentosettantasei
Nell'esordio il nostro amico criticava gli economisti della scuola classica ma non risparmiava nemmeno Keynes per il superamento tra virgolette borghese del sistema
Ho citato Baici e allora pur ricordando l'omaggio da luglio e reso alla grandezza politica di Andreatta testuale in un articolo sul giornale del ventotto marzo
Debbo dire che la sua motivazione di questa grandezza ravvisata nella realizzazione postuma del Dossetti smog mi sembra più immagino USA che fondata
L'unione tra una DC secolarizzata e un Partito comunista dei Comunisti Zanotto nel segno della Costituzione repubblicana
Mi appare sin promossa dalla fantasia e dal realismo del nostro amico
Ma assai diversa dal disegno Dossetti hanno o meglio dalla sua auto più utopia politica degli anni Cinquanta
Questo non significa negare i rapporti molteplice fecondi che a più riprese hanno intrattenuto Dossetti Andreatta soprattutto nell'Istituto di scienze religiose di Bologna
Ma soltanto attribuire il giusto peso alla differenze che divise Moro ed Andreatta senza dire di Fanfani e la Pira
Da don Giuseppe e cioè la sua sfiducia sempre più radicale nella possibilità di fare buona politica all'interno della democrazia cristiana
Con la relazione al convegno di San Pellegrino del mille novecentosessantadue
Andreatta entra in relazione con Moro che aveva accolto nel suo discorso al Congresso di Napoli
Dello stesso anno le idee in tema di programmazione oggetto della relazione sarà accenno alla San Pellegrino dell'anno precedente
Del resto la concordia discorso tra Saraceno ed Andreatta era di antica data e risaliva alle lunghe conversazioni nei cortili bramantesca di dell'Università Cattolica
Andreatta collabora con Moro per le parti dei suoi discorsi dedicate alla politica economica
E consente non solo nella commemorazione a San Pellegrino mille novecentottantaquattro con la manovra di aggiustamento finanziario Colombo Cardoli
Condotta dal Presidente del Consiglio con grande fermezza e serenità
Ciò non significa naturalmente che Andreatta Vallan se li immunità della rendita urbanistica dopo l'abbandono del Progetto sullo
Dai disordini e dai discorsi conviviali di allora
Ricordo la capacità di Nino di gustare l'aspetto ludico della politica quando descriveva Moro motore immobile
Che faceva muovere intorno a sé gli altri attori né il mio nei modi più funzionali al suo disegno
Nella settima e ottava legislatura Andreatta collabora con Zaccagnini e poi con De Mita nella elaborazione delle politiche per la solidarietà nazionale
E per le coalizioni governative succedutesi dopo le elezioni del settantanove
In particolare entra come ministro del Bilancio nel primo Governo Cossiga e assume la responsabilità di Ministro del Tesoro nei Governi Forlani e Spadolini primo e secondo
In questi altri uffici le sue iniziative lasciano il segno
Si batte a fondo per il contenimento della spesa pubblica realizzando tra l'altro il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia le esigenze di mantenere salda
La fiducia dei risparmiatori che hanno investito in titoli pubblici
Provo con lo scontro con il Ministro delle Finanze forniti
E risorse la crisi del Banco Ambrosiano con la collaborazione del Governatore Ciampi propugna o anche dopo la caduta del secondo Governo Spadolini una politica di austerità e di rigore
Tentando inoltre di accreditare la Segreteria De Mita presso i maggiori esponenti del mondo bancario e industriale
La sconfitta della DC nelle elezioni politiche del mille novecentottantatré con la perdita di quasi sei punti venne imputata
Anche alla sua linea ligure rigorista ma la responsabilità del risultato ricadeva su chi non aveva saputo impedire lo scioglimento anticipato delle Camere
Mentre Andreatta aveva ammonito che c'era bisogno della scadenza naturale della legislatura per dare efficacia e concretezza alla manovra correttiva della finanza pubblica
In questa vicenda si precisa sempre più il suo anti craxismo che non è certo dovuto all'ITI di balcone ma preoccupazioni profonde
Perché si apprezza la positiva reazione di orgoglio che ha risollevato allora il Partito Socialista
Andreatta teme che da una spaccatura a sinistra la dirigenza socialista possa essere tentata adatti di forza anche
Cito testualmente attraverso modifiche costituzionali pericolosamente taglienti
Ho citato dal contestatissimo discorso di Modena dell'aprile mille novecentottantadue che provocò l'aspra replica del Presidente Pertini
Perché l'ex ministro aveva usato parlando a braccio la formula nazionalsocialismo corretta nel corso dello stesso intervento il socialismo nazionale
Nello stesso discorso Andreatta aveva usato un linguaggio prudente nei confronti del Partito comunista
Precise precisando virgolette il PC è in questo momento senza linea politica
Chiuso è chiuso nei suoi quartieri di interno
Ma il pentapartito alla necessità di porsi in un rapporto con il PCI
In assenza del quale difficilmente possiamo mantenere l'equilibrio della difficile società post-industriale
Perché il cartello dei no può bloccare ogni proposta di razionalizzazione
Nino fa un eccellente lavoro come Presidente della Commissione Bilancio del Senato nella decima legislatura ma nel mille novecentonovantadue non eri eletto in un collegio del suo trentino
Evidentemente vale anche per lui il nemo profeta imparate
Le vicende successive alla cesura del mille novecentonovantatré sono più note recuperato alle cariche di Governo nei Ministeri Amato in quello Ciampi in questo come Ministro degli esteri
Con notevolissimi risultati
Viene rieletto alla Camera nella dodicesima legislatura e qui in qualità di presidente del gruppo popolare si oppone decisamente non solo al primo Governo Berlusconi
Ma anche al nuovo Segretario del partito succeduto a Martinazzoli
Quando l'onorevole Buttiglione
Tenta di schierare il Partito popolare sulla linea berlusconiana
In questa vicenda Andreatta innesta la chiamata di Prodi alla leadership dell'Ulivo un'alleanza fondata sull'accordo tra diessini e popolani propugnata da Andreatta e da D'Alema
Nel primo ministero Prodi Nino e Ministro della difesa e oltre alla riforma degli Stati maggiori pone le premesse per l'ingerenza umanitaria nel Kosovo realizzata poi dal Governo D'Alema
Dall'Ulivo della vittoria prodiana nel mille novecentonovantasei si passa dopo l'entrata nel sistema dell'euro alla inopinata sconfitta parlamentare dell'ottobre novantotto
Che produce tra l'altro il distacco dei prodiani dai popolari
Un distacco che Andreatta attenta prima di scongiurare e poi di riassorbire
In una nuova formazione che si delinea già al congresso popolare di Rimini
Nel mille novecentonovantanove in cui eletto il nuovo segretario Castagnetti La Margherita è vicina
Nel frattempo Andreatta affondato
La Carta quattordici giugno giorno successivo a quello delle elezioni europee del mille novecentonovantanove
Un'associazione che comprende non solo Occhetto ma anche esponenti di tendenze diverse da Scoppola
A Pasquino e a salvati
Da Manzella ai tributi e Barbera ai più giovani Ceccanti e Vassallo la nuova associazione apre un dibattito sulle prospettive del sistema politico
Da democratizzare possibilmente a Costituzione invariata siamo a poco più di un anno
Di distanza dal fallimento dell'ultima Bicamerale
Si parla di una federazione di partiti del centrosinistra con forti cessioni di sovranità delle componenti partitiche
E con il ricorso alle primarie per rianimare la partecipazione si diffida delle oligarchie partitocratiche e perciò si è contro un super partito
Ma il numero degli aderenti la loro diversa origine con una forte presenza diessina pone in realtà le premesse di un soggetto politico nuovo
Con un primo nucleo oggi aggregato dalla personalità di Nino che ci lascia poi con un suo ultimo appassionato discorso al congresso di Rimini
Tre flash conclusivi
Un primo sulla questione morale Andreatta non dimentica l'antica massima di Cantet secondo cui
Virgolette quando compare una questione morale è sempre una questione politica chiuse virgolette
In questo senso il modo di affrontarla diventa il termometro della salute di un partito
La DC disse Andreatta l'assemblea degli esterni dell'ottantadue
Dopo il rapimento di Moro decise di scegliere
Virgolette la via della regola contro la via di una eccezione umanamente più vicina alla nostra inclinazione cristiana di amore per la vita
Ma proprio perché in quei giorni scegliemmo la via della regola questa via ci assegnati e ci rende così intransigenti
Di fronte a debolezze a omertà che sono state spesso tollerante in passato
è uno spartiacque quello dei cinquantacinque giorni della primavera del settantotto che ci rende insofferenti e ci impone un diverso stile vi è una diversa moralità
Chiuse le virgolette ma come è noto questo scatto di etica pubblica
Questo atto di orgoglio e di coscienza manco totalmente e il cedimento alle eccezioni alle deroghe
Alle immunitaria i dinieghi delle autorizzazioni a procedere ripreso il suo corso
Dando un seguito indegno alla tragedia del leader della solidarietà nazionale
Un altro segnale sulla cattiva salute della DC stavolta al livello più modesto della politica politicante venne da una vicenda che riguardò proprio Andreatta senza offesa per nessuno
Questo segnale
Fu la preferenza accordata Cirino Pomicino contro la candidatura del nostro amico alla presidenza della Commissione Bilancio della Camera dopo le elezioni del mille novecentottantatré
è in questo periodo che la constatazione di don Dossetti su una progressiva scomparsa di abiti virtuosi nel personale dici prende consistenza di realtà
E la pregiudiziale immorale
Accomuna poi l'atteggiamento di Andreatta sia nei confronti del craxismo sia nei confronti del berlusconismo
Un'altra caratteristica della personalità del nostro amico riguarda il suo fermo costituzionalismo
E insieme la sua fantasia istituzionale sul primo punto basta ricordare che fin dal mille novecentonovantasei affermava
Vogliamo un cancelliere e non un dittatore per cinque anni
Contro ogni modo a presidenzialista giudicava l'elezione diretta del primo ministro
Uno dei virgolette uno degli errori di grammatica dei discorsi che si fanno in Italia sulla riforma elettorale giudizi ribaditi nel discorso finale al congresso di Rimini
Di qualche mese dopo
Penso che ci sono poi altre iniziative che Andreatta prese per esempio
Quando ispirò un discorso di Moro del tre giugno mille novecentosessantanove a Milano in cui suggeriva come metodo di consolidamento
Del vertice dell'esecutivo il doppio incarico il famoso doppio incarico riuscito solo a De Gasperi e negato sia Fanfani
Che negato anche a Moro che peraltro non oso mai diciamo tentare un'impresa di quel genere come non riuscì poi a De Mita
L'altra iniziativa riguarda invece l'area del calpesta
Questo centro di ricerca e di studio in cui Andreatta patrocino i lavori la pubblicazione dei lavori di Ruffilli
Di Capotosti di Pasquino in tema di riforma elettorale
Rivalutando o tentando di rivalutare la figura del cittadino arbitro nella competizione politica
Ma
Per valutare la fantasia istituzionale basta leggere il resoconto di un validissimo seminario di Carta quattordici giugno
Poco noto che comunque coinvolse politologi giuristi come girando l'ombrello
Augusto Barbera ed altri interventi di notevolissimo interesse anche oggi
Ma già negli anni Settanta Nino aveva dato prova della sua fantasia ordinamentale con lo Statuto della nuova Università della Calabria
Presiedevo la stazione universitaria del Consiglio superiore della pubblica istruzione e ricordo ancora lo stupore di autorevoli professori
Che esca l'amavano ma questo Andrea tutta vuole portare la Svezia in Calabria
Poi lo Statuto fu approvato a maggioranza e l'università calabrese potete collare
Da ultimo richiamo la coerenza delle posizioni di Andreatta sui rapporti tra religione e politica
Come mi testimonia Franco Grassi Nino reagì all'ostruzionismo della Curia milanese
Nel mille novecentocinquantotto che ha reso impossibile l'elezione alla Camera del candidato Luigi Granelli sostituito sostenitore della linea di centrosinistra
La stessa indipendenza dimostrò nella crisi del Banco Ambrosiano denunciando alla Camera le responsabilità dello IOR
Ma non senza aver prima tentato da buon cattolico di ottenere una presa di distanza della Santa Sede dai dirigenti dell'istituto
Purtroppo invano come documenta era Bellavite Pellegrini nel lavoro dedicato alla vicenda del banco
Infine chi vuole conoscere meglio
La biografia intellettuale di Nino come ha ricordato il Presidente Bazzoni può leggere con profitto il profilo
Giorno dovrà fine intellettuale appunto tracciato da Mario Tesini nel due mila e due che vedremo Lentini ripubblicato con due scritti
Il secondo di Carate il il secondo di carattere anche autobiografico
Usciti nel mulino del mille novecentosettantasei e del mille novecento ottantasei
Ma molto c'è da apprezzare nell'Aracne le raccolte di articoli e di interviste
Un suo personalissimo genere letterario pubblicati dall'Arel per cura di Maria Antonietta Colin Berti che qui ringrazio per la collaborazione prestata mi anche questa volta grazie
Grazie grazie anche professore lei adesso il professor Giarda che chiude la serie Zeri degli interventi
Grazie ricordo il professore Andreatta come un economista interessato a questioni di teoria
E di pratica della politica economica
Mi come pochi altri che abbiamo conosciuto io non appartengo direttamente
Al gruppo di persone
Agente del Dipartimento di Economia dell'Università di Bologna
Che più hanno lavorato con
Con lui lungo la sua vita di professore universitario
Non sono quindi probabilmente la persona più qualificata ripercorre alcune il lavoro di studioso dei contributi di economista
Mi limiterò a rievocare alcuni problemi crediamo
In contratto avendo avuto la ventura di star lì a fianco nel realizzare obiettivi di interesse pubblico
Un uomo ok Andreatta che ha incarnato come pochi altri lacerazioni di chi crede nel bisogno di razionalità della politica e della politica economica
L'abbiamo conosciuto sprezzante nei suoi giudizi geniale negli strumenti intuizioni capace di decisioni coraggiose
Non immune dall'errore
Teso ad estrarre l'ultima briciolo di intelligenza dai suoi interlocutori
Capace prima di farli infuriare poi di indurli a lavorare a notte fonda per le sfide
Che aveva loro proposte
Gli ho parlato per la prima volta
Nella mia vita nel luglio del mille novecentocinquantotto
Quando mi interrogava sulle teorie monetaria del ciclo economico per l'esame di economia politica progredito in Università Cattolica
Gli ho parlato per l'ultima volta in quella giornata del
Dicembre novantanove mentre entrava nell'Aula di Montecitorio
L'ho salutato incrociandolo dietro gli stenografi dell'Aula non mi ha risposto
Dieci minuti prima che perdesse i sensi in un'aula confuse tormentata dal voto sugli emendamenti della Finanziaria
Mi ero ripromesso di salire al suo posto per fargli notare la sua ennesima dice
Trazione disattenzione nei miei confronti ma non ho fatto in tempo
Quella della Finanziaria era una fase della politica nella vita politica che non amava
Commentava con un po'di di sdegno i rapporti tra Governo e Parlamento come si esprimevano nella sessione di bilancio
Aveva commenti spesso sauditi qualche volta cd su quei documenti della sessione di bilancio che aveva anche concorso ad approvare in Consiglio dei Ministri
Era un uomo in apparenza destrutturato che suppliva con intelligenza e la straordinaria capacità di lavoro personale alle difficoltà
Di rapporti con le strutture organizzate
Amava però l'ordine e amava chi li portava lavori proposte ben strutturati
Interveniva su di questi cercando di mettervi innovazione
Se dovessi azzardare una valutazione sul ruolo nel quale potrebbe essersi sentito a suo agio citerei forse la sua esperienza di Ministro della difesa
Un ambiente fortemente intrisa di regole formali una vera sfida per il suo modo di essere
Già prima di questa esperienza aveva cercato collaboratori tra gli uomini d'ordine che fossero allo stesso tempo concreti e rispettosi di regole formali nella propria attività
In almeno tre casi fece riferimento uomini della difesa nel settantacinque quando organizza un think doveva seguire l'attuazione dei decreti Moro la Malfa dell'estate
Eh ma nati nell'anno più brutto della nostra storia economica
Nel settantanove quando da ministro del Bilancio istituì una commissione condotte composto da militari per l'esame il monitoraggio della politica degli investimenti pubblici
Nel mille novecentottantadue quando nella Commissione Tecnica della spesa pubblica nomino un uomo della difesa tra i suoi collaboratori
Era tormentato dalle regole di funzionamento delle grandi organizzazioni pubbliche quali la difesa all'istruzione la sanità
Vedeva i rischi della burocratizzazione
La sclerosi della società in importanti settori
Si chiedeva spesso con risposte negative se fosse possibile gestire in modo efficiente come una singola grande azienda il nostro sistema educativo
Governato dal centro dalle regole legislative burocratiche sindacali che facevano perno attorno al Ministero della pubblica istruzione
In qualche momento pensò per credo scrisse persino che forse era meglio affidare la scuola alle Regioni
Tra gli economisti vicini al centrosinistra una più giovane di lui spesso si discuteva un po'di anni fa tanti anni fa
Se il professore Andreatta forse da considerare di destra o di sinistra se fosse un conservatore un progressista
Nel tre parole se era possibile qualificarsi come uomo politico del centrosinistra ed essere conservatore nella politica economica
Con la sua storia personale
E le sue
Contraddizione intellettuali stimolata dibattiti fondamentali come questi
Non aveva tra gli uomini della Democrazia Cristiana un illustre precedente un professore che è già stato citato Ezio Vanoni
A lui in qualche misura accomunato dagli eventi finali della vita
Entrambi in modo diverso espressione nelle contraddizioni proprie di un paio di generazione di economisti costretti a confrontarsi con il principio che i mesi hanno della domanda effettiva
E con il rimescolamento della teoria dell'interesse pubblico e della politica economica prodotti dalla teoria generale dell'occupazione della moneta di Kenzo
Vanoni da giurista aveva avuto
Facilmente modo di fare propri i principi e regole che erano estranei alla sua cultura di teorico dell'ordinamento tributario
La regola ferrea della stabilità monetaria e quelle altrettanto rigido del pareggio di bilancio
Espressione della contraddizione conservatrice
Si confrontavano in Vanoni con dal
Politica di piano e con la visione che oggi definiremmo assai poco liberale sul livello ammissibile del prelievo tributario e sul ruolo accettabile della PAC sua progressività
Ricordo che Vanoni ed i suoi interventi politici era arrivato a discettare di imposte progressive con aliquote marginali anche superiori al cento per cento
E noto che Andreatta molto da questo punto di vista un atteggiamento più eclettico struttura lista nei primi anni della sua vita di studioso macro economista monetario
Favorevole all'impostazione che suggeriva discrezionalità nella teoria della politica economica
Poi per una fase non breve della sua vita di professore di consulente accanito sostenitore di politiche attive nel governo pubblico della domanda aggregata
Sono da ricordare le sue intemperanze di ed aggressive pagine di critica che
Al convegno di Perugia credo del settantadue lanciava
Contro le tentazioni tradizionali del pareggio di bilancio che leggeva negli occhi orientamenti del Ministro del tesoro del Governatore della Banca d'Italia di allora
Professor Andreatta maturava però quell'ente un mutamento culturale
Che caratterizza molti economisti che raggiunsero la maturità di pensiero quali politici economici negli anni settanta
Progressivo abbandono dello schematismo keynesiano che pure era diventato il brand batter della nostra formazione
E per la quale l'assaggio doveroso cercare di governare la domanda la dinamica di breve periodo della domanda con tutti gli strumenti possibili moneta politica bilancio il cambio
Sviluppo la consapevolezza che il Governo congiunturale della domanda aggregata non potesse svolgersi in presenza di instabilità monetaria di inflazione da costi di forte apertura dell'economia sui mercati internazionali
Ci sono tracce nelle sue parole a volte di ipotesi favorevoli al controllo diretto dei prezzi
C'è anche il graduale sviluppo dell'idea che la politica di deficit spending a partire dopo il settantacinque non fosse compatibile con la stabilità monetaria
Alla fine degli anni Settanta del ministro del Bilancio ed è ancora convinto che fosse un dovere della politica economica perseguire obiettivi di sostegno della domanda
Aveva ripudiato oggi strumenti di intervento che pure erano stati ampiamente utilizzati negli anni passati
Ma come molti altri venne attratto dall'idea che il Paese necessitava di investimenti in infrastrutture e che è un deficit anche aggressivo potesse essere sostenuto se la spesa si dirigeva sugli investimenti pubblici
Una relazione previsionale programmatica di cui fu responsabile se ricordo bene aveva affidato a Turano il coordinamento nella l'iterazione degli economisti che aveva chiamato a dargli una mano
Incorporano ancora l'idea che fosse utile un sostegno all'economia via Investimenti Pubblici
Poi il Ministero del Tesoro insomma gli anni sono stati per molti versi orribili situazione economica era difficile
Ripresa galoppare l'inflazione
Con una pronuncia del divorzio tra tesoro e Banca d'Italia i tassi a breve schizzo non sopra il venti per cento
Si abbattono e sulla sua visione della politica economica anticongiunturale le difficoltà di governo della domanda aggregata
I fatti della nostra economia lo porto non modificare il proprio orientamento sulle priorità di politica economica
L'inizio degli anni ottanta e per luglio un periodo difficile prende decisioni difficile coraggiosi cede però la tentazione
Ricorre ad alcune espressioni fulminanti cariche di verità che risultano sgraditi a colleghi di Governo alle massime istituzioni della Repubblica ma gli uomini del potere temporale della Chiesa
Non li avesse pronunciate fosse la storia della sua vita sarebbe stata un po'diversa
Accantona i sogni che aveva accarezzato nel sessantadue a San Pellegrino in materia di piano economico nel settantadue a Perugia in materia di programmazione si appoggia sulle regole degli equilibri dei mercati finanziari
Sofri per questa conversione
Veniva dall'esperienza della sinistra democristiana
Che legittimava il ruolo e l'ingerenza dello Stato nella vita economica del Paese
Pensava sempre che l'uso intelligente della politica economica potesse messere ordine nel funzionamento della nostra società
Finita la sua esperienza di Governo all'inizio degli anni ottanta credo si sia dedicato e convincere i leader del suo partito che c'era qualche saggezza e qualche ragione per restituire all'Italia regole di stabilità finanziaria
Posso immaginare
Che si impegnasse a convincere la parte parte degli uomini della DC sulla necessità di recuperare una qualche visione tradizionale sul bilancio pubblico
Vicino al pareggio o alla riduzione del disavanzo
Non fu fortunato perché le elezioni del mille novecentottantatré non diedero ragione l'impostazione della campagna elettorale dall'allora segretario della DC
Uscito dal Governo si trova Presidente della Commissione Bilancio al Senato
Cerca di mettere ordine nella sessione di Bilancio che vedeva tormentata dallo scambio politico dall'eccesso gli emendamenti espressione degli interessi di collegio delle pressioni degli organismi di categoria
Inizia contarsi di struttura del bilancio dello Stato e di procedure
Per certi aspetti un ritorno su temi che aveva affrontato in qualcuno dei suoi interventi di anni prima
Nel settantadue settantatré si era occupato dell'argomento esprimendo l'opinione che il Parlamento dovesse avere un ruolo di rilievo nella sessione di Bilancio e che il documento di bilancio
Avrebbe dovuto essere ristrutturate Oria aggregando quei capitoli di spesa che riguardano particolari obiettivi programmatici che si trovano dispersi degli stanziamenti dei diversi ministeri cito le sue parole
Dovrebbe prevedere stanziamenti di cassa annuali che indicano le tappe della realizzazione dei piani pluriennali
è possibile che questi orientamenti non fossero per intero farina del suo sacco ma li faceva propri come elementi di quel riordino delle regole della politica economica che è stato un suo cruccio lungo tutta la vita
Da Presidente della Commissione Bilancio incoraggia studi analisi dirette
Ma la riforma del bilancio dello Stato
Avete in mente la presentazione del documento di bilancio nel quale trovassero espressione delle scelte di politica finanziaria
Che fosse leggibile dal parlamentare medio che mettesse in evidenza i principali programmi di intervento del settore pubblico che conservasse non memoria storica del passato
Da Presidente dalla Commissione Bilancio
Salto qualche pezzo
Concorre alla riforma della legge quattro sei otto istitutiva della nuova sessione di bilancio
Ricordo che fino al mille novecentosettantotto lo scollamento tra le cifre del Bilancio di previsione del bilancio consuntivo
Nella legge di bilancio non potevano essere previste nuove e maggiori spese che dovevano essere finanziate volta per volta
Il sistema politico era ancora molto disarticolate nel male reggeva le pressioni dell'instabilità monetaria iniziava in quegli anni il processo di concentrazione nella sessione di Bilancio
Nel momento di risoluzione dei conflitti politici soprattutto quelli all'interno delle maggioranze
Con la riforma dell'ottantotto veniva disposto lo smaltimento della legge finanziaria l'introduzione
Dei provvedimenti collegati da approvarsi primo durante la sessione di Bilancio veniva introdotto il principio che il saldo di bilancio dovesse essere approvata all'inizio della discussione parlamentare
La nuova procedura funzionò per un po'poi i provvedimenti collegati discussi nella sessione di bilancio anziché prima o dopo di vendere il cuore dell'attenzione del Parlamento che continua tuttora nel nostro Paese
Il ruolo anomalo della sessione di bilancio
Avvicinandosi alla data dello svolgimento del convegno di Perugia nel settantadue il professore Andreatta diventa rettore dell'Università di Calabria
Componente del Comitato tecnico ordinatore della Facoltà di scienze economiche sociali insieme a Paolo Sylos Adriano Vanzetti
Lì l'uomo Andreatta si espresse al suo meglio in Calabria il suo carattere non facile divenne un asset
La società ed istituzioni pubbliche e politiche di Cosenza proprio non sapevano come far fronte al ciclone che le aveva investite
Alcuni lo adoravano altri non lo sopportava
Fece costruire il primo pezzo dell'università e in anticipo rispetto all'avvio del concorso per il Progetto ricorsi direzione iniziarono nelle aule di un istituto tecnico professionale
Con professori che aveva è tratta dal cavalcata di Rende promettendo residenze universitarie stile New England
Ma che dovettero adattarsi a dell'oggi segniamo degli atti nella periferia di Cosenza va stanze d'albergo utilizzò la pressione degli studenti per imprimere un passo accelerato le procedure di concorso
Visitare discuteva con gli architetti le future strutture urbanistiche delle
Delle colline dove sarebbe sorto all'università
La politica Cosentino avrebbe presente preferite una diversa localizzazione dell'Università ma lui tenne duro
Un po'gliela fecero pagare farsi le ossa Vanzetti e Daloui
Io visti tutti e tre convocato come testimone seduti sulla Panchetti e degli imputati nel tributarie civile di Cosenza rispondere di presunti illeciti
Nella formazione di una graduatoria per un incarico di istituzioni di diritto tu privato dove un giovane milanese era stato preferito non Cosentino di lunga tradizione
Lascio il rettorato dopo che fu fatta la scelta del Progetto della Nuova università ed entrava in politica in Calabria era osteggiato dal Partito socialista appoggiato del PC
All'inizio si divertiva e quando l'università sia vicino al funzionamento a regime inizio ad annoiarsi attratto dalla partecipazione diretta alla vita politica
L'avventura diventava routine amministrativa e lui quell'esperienza da aveva già fatta prima Trento poi a Bologna
C'è un punto complicato nel suo approccio alla questione degli equilibri di bilancio su cui voglio ritornare era allineato a molte delle proposizioni
Che almeno due passati governatori di Banca d'Italia avevano espresso sulla impostazione della politica economica e sui rapporti tra finanza pubblica e politica
Non vi seguiva però quando ritenevano che il sistema politico italiano non sarebbe mai stato capace di darsi in via autonoma regole di governo
Della finanza pubblica capace di riportare il Paese verso un sentiero di prudenziali gestione del bilancio pubblico
Andreatta voleva pensare non sono mai riuscito a capire se lo pensasse veramente che il paese doveva riuscire a darsi delle regole ed ad implementarle con le proprie forze
E con la propria intelligenza senza essere a ciò costretto da espliciti vincoli provenienti dall'estero
Credeva nella politica e nelle capacità della politica di influire sul percorso della vita del nostro Paese
Non si è quasi mai scoraggiato quando fuori età dirette responsabilità di gestione della politica economica guardate valutava le scelte di politica economica
Non aveva grande simpatia per chi teneva i due piedi nelle diverse scarpe della politica e degli affari
Pensava però che la concretezza di un imprenditore di buoni princìpi fosse utile alla politica
Non ricordo che mi abbia mai chiesto di appunto appoggiare o raccomandare qualcuno
E ricordo di non avere mai osato chiedergli qualche cosa di simile
In Calabria mi segnano due nomi di Giovanni Prati eccidi reduci dagli USA per incarichi di insegnamento
Erano destinati ad importanti carriere nella vita pubblica italiana ma non avevano ancora pubblicazioni la tesi di dottorato e ovviamente non conta
Il Consiglio del Dipartimento di economia preferite altre soluzione tocca a me andar via da dire
Un giorno in cui
In una riunione di maggioranza mi vedeva attenere con particolare Asti nazione la linea contro le richieste di aumenti di spesa mia purtroppo
Con una per letti l'appellativo di un epiteto orche conservo
Con un suo grande regalo e disse che ero
Un ispettore di Maria Teresa in visita una corrotta provincia dell'intero
Avevo una grande fiducia nelle proprie capacità di valutare le persone
Lo ispirava nella scelta degli amici e dei collaboratori l'idea che l'uomo dovesse essere motivato oltre che dal senza un terrestre qualche cosa che non ti sdegnata
Da qualche forma di sentimento morale
Non so esattamente dove il nostro giudice e creatore abbia collocato il professor Andrea
Gli angeli credo che il male lo so porterei però
I diavoli cercherebbe di dimostrare la loro inutilità
So però con certezza che qualcosa di sue rimasto qui sulla terra tra di noi
Abbiamo pochi secondi del tempo prima dell'inizio della celebrazione nella chiesa quegli scenari Sant'Ignazio e quindi in questi pochi secondi
Mi preme di ringraziare moltissimo a nome di tutti
A il professor Bazoli il professor Elia il professor Giarda credo che non ci fosse migliore possibilità per ognuno di noi per
Ricordare oggi
Che non quella di ascoltare questi tre interventi e credo che l'iniziativa che Pierluigi Castagnetti ha preso è un'iniziativa di cui dobbiamo ringraziarlo
Questi tre interventi ci hanno
Fatto rintracciai che ritrovare fino in fondo quella sensazione credo profonde che accomuna ognuno di noi che siamo qui in vario grado
Di intensità di densità assolutamente unica che ognuno di noi ha sempre potuto
Sperimentare nel colloquio e nella interlocuzione nella interazione
Con Andreatta quella intensità e quella densità che faceva tanti di noi me per primo sostanzialmente entrare in apnea ogni volta che si trattava di
Interloquire su questioni
Complesse e difficili delle quali ci si rendeva conto totalmente l'inadeguatezza rispetto appunto a tanta intensità e a tanta densità mai ostentata sempre invece portata
Ha una capacità di comprensione
Oggi
Riflettiamo abbiamo riflettuto su le poche cose che sono in questi sette anni e mezzo uscite che ricordano qualche riparlarne di quello che e ha ritenuto di quella storia di quelle
Scelte
Sono state citate nella biografia scritta da Mario Tesini lavori pubblicati dall'arella con i testi le interviste cura di Colin Bertin Masini i lavori di Onofri e data
Collettanee credo che oggi abbiamo tutti un impegno e una grande responsabilità in fondo sono le ultime parole che ha pronunciato Piero Giarda
Nel poco pochi secondi fa e le responsabilità sono quelle di sapere di considerare che tanta intensità tanta densità tanti episodi tante idee
Devono trovare le forme giuste oggi per essere conosciuti e tramandati
Siamo un tempo nel quale c'è una ricerca spasmodica di miti
C'è una ricerca spasmodica di miti che finisce per
Trovare soluzioni spesso e volentieri effimere e poco utili
Qui il problema non è
Quello del mito qui il problema è quello di riuscire a sapere che ognuno di noi porta con sé qualcosa che non
è suo
Ognuno di noi che ha interagito in varie forme quanti allievi di Andreatta ognuno di noi che ha avuto qualcosa forse il modo migliore per ringraziare Andreatta di quello che ha dato ognuno di noi e lavorare in questo periodo da adesso in poi per trovare le forme migliori per tra mandarlo
Intanto attraverso la possibilità di individuare forme per cui dei giovani possono riavere le borse di studio la capacità di
Fare un'esperienza che lui ha fatto fare a tanti di noi in fondo quante borse di studio ci sono qui tra di noi fatte perché Andreatta avuto un certo punto l'idea la voglia di investire
Su qualcuno di fargli fare un'esperienza
E l'idea quindi a cui faceva riferimento Nanni Bazoli in questa direzione deve trovare il massimo sostegno possibile
L'arella perverso suo lo dico anche a nome de degli amici di Francesco Merloni di Roberto Pinza e gli altri cambierà nome si cambierà are l'associazione fondata da Beniamino
Andreatta e sicuramente il lavoro
Per far sì che il maggior numero di giovani di persone possano
Conoscere
Interagire e trovare forme con le quali per l'appunto questa incontro con la densità e l'intensità che noi abbiamo vissuto ma che abbiamo vissuto non per merito nostro abbiamo vissuto perché è stato un dono
Del cielo un dono della vita del quale dobbiamo oggi render conto e credo che render conto sia appunto assumerci fino in fondo questa responsabilità quindi non
La mitologia dei nostri tempi che svilisce ma il senso di responsabilità di sapere che è quello che abbiamo ricevuto da dobbiamo ridare anche sapere che oggi c'è un grande bisogno di ridare indietro quello che abbiamo ricevuto credo che questo possa essere il sentimento che al termine di questo momento così bella così profondo
Grazie anche alle parole che abbiamo sentito possiamo portarci dietro e portarcelo soprattutto con un impegno che tra di noi ci prendiamo persone che sono accomunate dal fatto di aver
Incontrato di aver vissuto insieme
Di essere stati dei piccoli discepoli di Emmaus di Emmaus che a un certo punto si rendono conto
Di quello che hanno vissuto ce ne rendiamo conto e questo che in fondo per tanti non è cambiato la ditta o comunque ne ha modificato in parte il corso è un impegno una responsabilità forte bella che ci portiamo dietro