Tra gli argomenti discussi: Diritti Civili, Elezioni, Tasse, Usa, Voto, Washington.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso l'ONU
Nelle scorse settimane il Congresso degli Stati Uniti è tornata ad occuparsi di una questione anche a relativa rispetto dei diritti costituzionali di alcuni cittadini americani
E in particolare si tratta del loro diritto di voto e di essere rappresentati all'interno del Congresso degli Stati Uniti
Si tratta della vicenda che coinvolge gli attuali circa seicento mila cittadini che risiedono nella capitale americana a Washington e che come tutti i cittadini che sono vissuti in questa città sin dalla nascita degli Stati Uniti
Non godono del diritto di voto al momento delle elezioni per i rappresentanti della Camera e per i senatori
La ragione di questa scelta che è stata compiuta dai padri fondatori degli Stati Uniti al momento dell'approvazione della Costituzione
è da collegarsi sicuramente alle vicende storiche alle difficoltà che furono incontrate nel momento della nascita stessa
Di quelle unioni più perfetta a cui mirano i padri fondatori scrivendo la Costituzione americana
Infatti non era affatto facile unite delle colonie che erano a sei gelose della loro autonomia ed indipendenza
E che temevano fortemente la nascita e il controllo di un nuovo Governo federale dopo che era appena finito il dominio coloniale della Gran Bretagna
E proprio per letteralmente proteggere le nuove istituzioni federali che si andavano istituendo e cioè la Casa Bianca al congresso una Corte suprema
James Madison Benjamin Franklin Alexandre fremito negli altri padri fondatori
Decisero che il controllo giurisdizionale e in particolare quello sulla sicurezza sulla nuova capitale dove sarebbe l'istituto il Governo federale dovesse spettare non ad uno degli Stati del quale in caso di conflitto con il Governo federale
Non si sarebbero potuti molto fidare va beh sì al presidente e al Congresso degli Stati Uniti
E siccome i membri del Congresso sono eletti su base statale i cittadini di Washington non essendo all'interno di uno Stato si trovarono non avere il diritto di voto
E fino all'emendamento costituzionale del mille novecentosessantuno i cittadini americani residente a Washington non votavano nemmeno per l'elezione del Presidente degli stracci miti
Qualche giorno fa dopo almeno tredici anni di campagna la Camera dei rappresentanti ha approvato una legge che consentirebbe finalmente anche cittadini di Washington esprime rappresentanti alla Camera dei rappresentanti con pieno diritto di voto
Nonostante questo successo però la strada per i cittadini di Washington appare ancora in salita perché essendo sui residenti in gran parte di orientamento a favore il Partito Democratico
Molti esponenti politici repubblicani si oppongono all'ingresso dei loro rappresentanti al Congresso e in particolare al Senato
E Bush ha già fatto sapere di essere naturalmente pronto a mettere il veto
L'impressione quindi è che per ancora un po'di tempo i cittadini di Washington dovranno continuare a tenere sub loro targhe delle auto lo slogan taxation without representation cioè tassazione senza rappresentanza
Che parafrasare in modo ironico il nobile slogan di stampo anglosassone no taxation without representation
Però c'è tutto e ci sentiamo martedì attorno a ventisette e venticinque Matteo Mecacci New York
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