Sono stati discussi i seguenti argomenti: Comunicazione, Cultura, Mass Media, Mediaset, Paolini, Rai, Teatro, Televisione.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 31 minuti.
Rubrica
Dibattito
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11:30 - Parlamento
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attore
esperto multimediale
Questa sera media dossier parliamo di comunicazione legata al teatro ma una forma particolare cioè quella del teatro in televisione lo facciamo prendendo spunto dalla fortunata serie televisiva teatrale degli album di Marco Paolini andata in onda dal febbraio al maggio dello scorso anno intorno alle ventitré e quaranta su RAI tre
Ma lo facciamo approfittando anche dell'iniziativa editoriale del Corriere della Sera che ha portato in edicola sei di fondi di Marco Paolini l'ultima uscita proprio in questi giorni con la quarta parte degli album
Insomma sei DVD che hanno un po'ripercorso alcuni nei momenti dei lavori di Paolini del Vajont a Ustica appunto al diario degli al gomma una ci sembra insomma una iniziativa coraggiosa è utile partire a dicembre che ha riproposto alcuni dei lavori migliori dell'attore di Belluno
Stasera l'ora noi vogliamo tornare a parlare del rapporto fra teatro televisione del modo di proporre il teatro in tv da parte di RAI Mediaset e delle altre emittenti tv
E del modo di fruire teatro in televisione da parte delle pubbliche ovviamente dello stile di comunicazione di produzione scelto da Marco Paolini particolare per rendere più televisivo un lavoro come gli album nato per lo specifico teatrale
Lo facciamo come sempre avvalendoci di Eduardo Frei cerca di Carlo si è a lungo occupato nella sua vita nonché come noto esperto dei nuovi scenari della comunicazione
Ma sentiamo allora provo Marco Paolini che ci racconta innanzitutto il perché di questi album una sorta di diario non necessariamente personale di anni non troppo lontani anzi spesso molto presenti un lavoro insomma che lo scrittore erri De Luca ha paragonato alla Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana concedendo però Polini un giudizio più gratificante sulla qualità e lo stile del racconto sentiamo Marco Paolini
Gli album non sono mica un diario vero
Non mi è successo niente di quello che raccontano agli albori
Sono storie fiction
In chiave di memoria
L'ammoniaca e parte da una serie di spunti di parole di ricordi d'infanzia per poi diventare appunto storia
Quindi quando beh di quando i gabinetti delle stazioni si chiamavano ancora ritirate
E quando e quando c'erano ancora
Tante linee
Quella dove siamo adesso che adesso si chiamano rami secchi
è un pochino le chiamano più così ma per un po'hanno detto rami secchi
Binari morti
Calì merci
Vuoti tutta roba da tagliare tagliare buttare via buttare via io non ho niente contro il cambiamento è inevitabile però a volte in questo buttar via veloce perdi una serie di cose
Che da qualche parte invece ti servono
Ecco gli album sono un modo di mettere via tutto quello che non serve più
Perché non si sa mai
Io comincerei da qui sono mi pare che tu hai dato ad una definizione sintetiche felice gli album costituiscono un po'la palestra la nave scuola il mezzo per imparare a raccontare insomma mi sembra da tre punti come dire piuttosto pesanti no
Sono cioè la una specie di di autobiografia
E quindi
Parlare di e
In realtà parlare di di di quelli che ho conosciuto delle loro storie gran parte delle storie che racconto assolvere altre altre sono verosimili perché ci sono dei montanti Prodi far diventare una trama questo questo lavoro che è una fiction differenza delle storie che fondate basate solo su documenti
Questo punto euro ma letto ispirato a un'autobiografia di un ragazzo di provincia cresciuto ma Trenitalia metà degli anni cinquanta cresciuto poi con questo punto di vista
Di una città del Nord
Nel Veneto nel cuore del Veneto via via con riflessioni con la sua voglia di diritti andrà ad esplorare però partendo da a questa specie di luogo nel quale tutto quello che succedeva arrivava dopo arrivava ovattato
Dove ci si può rassegnare vivere di modelli il Picconatore ridere non era così importante quando quando era un bambino perché aveva un canale sono poche ora di terreni di trasmissione gran parte dei moderni e delle cose vengono date le suggestioni gratuite nasconda incontri da personaggi situazioni canoniche nell'infanzia la prima volta perché me ne vado di caldaie quando vado in colonia poi via via crescendo in un campetto di periferia chi va a incontrare
Persone cioè persone presso negli otto anni persone dieci anni che
Più o meno simili a e però qualcuno ha qualcosa di diverso qualcuno ha una marcia in più diventa un capo e questa la formazione di di questo ragazzo negli album che avete visto in televisione
Si parte quando Nicola undici anni ce ne sono altre altri che in televisione non sono andati e che raccontano proprio appunto linfa invece la teme che è andata in tv parte da quando Nicola undici anni Nicola perfidi alter ego
Da quando aveva undici anni
E e il Prete Giovanni il cappellano ci dicevano noto poi mani parto in Italia c'è questa ci sono delle denominazione in particolare al cappellano oltre che più giovane il parroco era lasciata Santoro deus ex machina dall'astrazione il cappellano se ne va il cappellano è quello che in qualche maniera rappresenta il Concilio o il Vaticano secondo più aperto eccetera e decide di andarsene in Africa
E alle vecchio inizia la repressione
E nel momento in cui tecnica la repressione Nicola e gli altri che fanno i chierichetti saltano stanno vengono emarginati definiscono a fare una specie di fronda
All'interno dalla parrocchia che via via diventerà una loro strada autonoma di gruppo con
Le loro idee le loro frustrazioni
Le donne segnalate donne inavvicinabili bellissime tra gli undici e i tredici anni ci andrebbe più grandi
Donne poi con cui si inizia a parlare ma comunque non si Quaglia verso il quattordici egli un compagno di classe con cui ci può dare qualcosa di più verso i sedici
E poi i racconti di quelli che fanno come si fa a eccetera eccetera e poi e poi e poi e poi che cresce
Viene in mente va in Africa Celestino ma quella un'altra cosa a proposito del cappellano sa che anche scritto a stare in chiave di memoria un modo di mettere via quello che non serve più perché non si sa mai anche questa mi sembra una sintesi felice come sono cambiati gli album inevitabilmente un territorio quello del del racconto della memoria
Che non muta attraverso i passaggi come sono maturati cambiali non ci sono sono un po'cresciuti Nicola mani nato purtroppo questi anni francamente non so rispondere cioè anche ho cambiato il perché eran degli spettacoli teatrali
E ognuno stava in piedi per conto suo perché non si può mica chiederà uno spettatore di teatro di vedere tutte le puntate però sono sono cinque storie e cinque album più o meno a teatro
Ognuno dei Co con lo stesso gruppo di protagonisti più o meno
Ed età diverso perché crescono sono coprono un arco di vent'anni e ho pensato che il luogo delle ferie è la televisione che quindi
Era un bel modo di di
Di immaginarli
Clark Nitti collirio attivisti con la proprio aspettato anche l'unità dei racconti teatrali confesso di lasciare anche per delle storie a metà e poi riprende alle con dei riassunti nelle puntate successive
E abbiamo immaginato un percorso visivo che ovviamente dico che c'è sempre un attore non si potevano sceneggiare non si potevano sceneggiare
Mestruazioni con i personaggi no è il teatro sempre teatro che è uno schizzo con al carboncino
Però si potevano cercare ambientazioni visive che rosso ha raccontato ancora tracce di periferia tre di
Di di di dite in due occhi immaginativo attraversati fisicamente dei personaggi vinicola quindi c'è tanta ferrovia perché la ferrovia e la porta di dietro di questo premio
Non sempre il retro delle fabbriche il rettore nel carcere la porta di servizio delle città mentre interiore autostradale si costruiscono i monumenti la ferrovia qualche io ancora un modo di entrare dalla porta posteriore
Anche qui forse se non sono retorico mi tocca citare di Andrea e con quello che non ho entrano arrugginito che mi riportino dove siamo andati nessun partito sì ci sta dentro
Il passaggio tra la televisione è un passaggio immagino complicato tu hai già lavorato corre porta con grande attenzione co-regista Davide Ferrario anche se mi pare che l'ITEA in più fosse un pochino stretti
Con garbo ma anche mi sembra che voi abbiate curato saputo revisioni grande attenzione con la regia di Giuseppe Baresi con montature Francesco Piccinini e abbiamo cercato un po'l'equilibrio migliore per valorizzare un lavoro che però partivano se ho ben capito come teatro assoluto no sullo scrittore partenza insieme che
Le persone che citata sono importanti ma altrettanto importante lavoro musicale fatto vari mercati di cuore non solo come colonna sonora anche proprio in il lavoro fatto in studio sulle voci perché piccoli sogni nel Codice proprio di di di di di rumori
Non avendo come riferimento cioè non abbiam preso niente ritarda i cartoni animati per l'abbiam cercato di costruire un Codice che in qualche maniera ricordato fumetto a me piaceva l'idea che gli album non fossero una cosa
C'è un romanzo scritto noi anche ma fossero fumetto uno di quei tascabili stretti che ritenevano fatti proprio
Con un formato piccolissimo circa sette centimetri per quattordici no forse sette per quindici forse sei per quindici nei quali in realtà c'era molto poco non ha pagavano la voglia di Radio Rock come trattavano nella tasca posteriore dei pantaloni
E e quando ero ragazzo questo formato da ancora molto diffuso poi è sparito io pensavo una cosa del genere una specie di strip che e che quindi anche come come linguaggio e anche un po'meno vincolato di altri lavori che ho fatto al rispetto della storia di tutti i riferimenti alla spiegazione scientifica delle cose alla ricerca dei nessi causali somma volevo prendermi un po'di libertà e in questo anche il lavoro della musica dire crea è stato liberatorio in mano a mano che veniva avanti questa cosa
Nella mia testa conterà molto la televisione di adesso ma forse c'era più Giamburrasca
Quindi l'equilibrio proprio la televisione è possibile a patto di sparigliare un po'le carte insomma
Ma
Sempre una sfida che bisogna provare a giocare ogni volta non è mai non si può mai dare per scontato che semplicemente fotografando il teatro dentro la televisione tutta l'altra parte abbia voglia di ascoltare perché comunque sia
Accadrà siamo tutti più pigri
E le poltrone sono maledettamente anche i patti che per per ragionare ascoltare eccetera eccetera allora
Per
Credo che bisogna guardare negli occhi chi chi sta seduto in poltrona davanti al televisore come lo si guarderebbe a teatro ma non troppo non insistendo puntano il dito addosso ma cercando in qualche maniera di vivibile
Lasciarti
Scegliere
E poi e poi non funzionano ci si deve arrendere ci sono in vari modi
Io per esempio credo che quando ci raccontano a fare in maniera semplice dire tra senza con un teatro poverissimo questa comunicazione ha più possibilità di arrivare dentro una casa
Che non lo spettacolo con reduci cambi scena con l'immagine con le cose più più ci si stacca dal linguaggio dalla televisione
Più probabilmente facile e arrivare in maniera diretta a chi ascolta perché troppi fronzoli in giro ormai identifica loro linguaggio la previsione che
Parla per conto suo troppo diverso dal nostro non serve neanche più a dire delle cose sul serio serve
Riempire del tempo
Ammesse ero andato fino allo scorso chierichetto regolare finché c'era stato don Tarcisio poi basta
Con don Tarcisio tra una messa e l'altra tiravamo col pallone col ciclostile
Hanno col ciclostile tiravamo volantini per la coda ferrovecchio carta Strasse che per il Campionato del Grest
Il resto l'Olimpiade delle parrocchie
Avevamo appena vinto la finale del campionato di calcio del Grey sessantasette trecentonovanta trecentonovantuno trecentonovantadue trecentonovantatré trecentonovantaquattro pretendono don Tarcisio quando siete comprende un ciclostile elettrico trecentonovantasette trecentonovantotto quattrocento Smart un'altra risma o cambia la matrice
Comunque mi sembra che rispetta un sogno
Qualche anno fa quando c'eravamo sentiti dopo Vajont e dopo un turno dove portare in scena Ustica il Petrolchimico quel bisogni leggerezza e come dire di disinvoltura da alcuni canoniche Montieri messo ma che ti arrivano inevitabilmente in parte appiccicato Comi comode etichetta insomma passi in quella direzione erano stati fatti parecchi o sbaglio
Io non lo so pressoché io credo che li facevo anche allora che magari erano meno visibili perché non erano in televisione cioè quello che io faccio in televisione è una parte del lavoro ma per esempio costano antagonismi tournée con il sergente lavoro tratto da Rigoni Stern che di nuovo è fisicamente e mentalmente un lavoro pesante termini per fare vale anche per lo spettatore
Affida i due ore sul tema della quindi un uomo che attraverso l'esperienza della guerra ma soprattutto della terribile ritirata rompe la Russia fino a passare in discesa attraverso vari stati fino ad essere meno che un vegetale essere un minerale così come un sasso nella questo perché non c'è salvezza
La guerra c'è speranza
Io speriamo che me la cavo no che
Invece poiché proprio l'appello non so cosa sia rimasto attaccato questo è una storia dell'uomo la la testimonianza dei reduci ed è una cosa che riguarda
Mentre quando quando faccio un lavoro così e poi magari vado sul palcoscenico a cantare o a fare delle stalle più leggeri
è chiaro che poi nel mondo ci sono dentro tutti e due anche una una carica me tira l'altra è un appello ad aver più due nel team qual è l'altra perché non è che io voglio dire scaricarmi del tutto ripete la responsabilità oltre agli atti
So che devo far ginnastica con la Pepe con in corpo altrimenti mi scarico e poi non sono più no no l'energia per essere credibile
Però è chiaro che poi invece quello che vanno alla televisione
Di la cosa che diventa più visibile che Marchetti Marchina eccetera hanno piumone del percorso la televisione diciamo fino adesso a sollevare il piede io son già dall'altra parte il lavoro fatto lo ha registrato due anni fa
L'ho finito di registrare e di Montale
Un anno e mezzo fa quindi già un altro pregiudizio affatto
Senta al Santo sull'altra sponda fin da senti sola memoria un ogni anno più o meno cerchiamo di fare il punto il tema insomma come dire complicato
C'è un passaggio ma credo che sia un po'convincimento insomma in cui tu affermi amaramente qualche tempo fa che se siamo ancora vivi in questo Paese un tutto quel che è successo però il dazi o il prezzo da pagare alto cioè quello della perdita della memoria
Insomma adesso fare un'analisi del nostro Paese nel suo linguaggio delle crociere memoria diventa complicato però insomma una valutazione come dire di pancia non possono anche l'altra su questo tema è su questo passaggio di Colette storico antistorico questo non lo so
Del del nostro Paese
Rapinano funerale
Il prete parlava di speranza ovviamente
Riferiva tra un'altra esistenza dopo la morte ma io mi sono chiesto se il coro stiamo sperando noi
Franchetto
Davvero ne abbiamo di di condividere
Corso
E credo che
L'appello alla memoria in qualche maniera abbia come diretta conseguenza una gran confusione sulla speranza
Io credo che dovremmo avere un certo diritto all'estero però possano non è che sono cinico scettico sono curioso perché mi chiedo sinceramente
Ne abbiamo se ne coltiviamo di comuni
O se ogni volta che succede qualche cosa
Non
Manta su due un rancore profondo verso i nostri connazionali che non sono all'altezza non sono adulti pensano solo all'esito dell'ultimo referendum e e tutto questo produzione una sorta di Dini
Perdita di di come medie o comunque sia dell'anarchia che lavorano solo contro
Io credo che
La
La la mancanza di memorie condivise determini poi un po'di estraneità concordi separati in casa
E questo nel tempo si stratifica ratifica diventò sentimento e la retorica di strappo gli appelli alla Fratellanza
Che vengono a
Altri più o meno nobili
Suonano inadeguati quanto meno non dico stonati ma dico almeno inadeguati
Perché appartengono e parate e vengono fatti con un linguaggio che fuori dal mondo non
Io lo spero attraverso quel modo di ragionare lui
Speranze sono
Un fondate su
Ai primi lo scorso anno coltivato
Ce l'abbiamo qui padri
Così dunque Marco Paolini ai nostri microfoni per raccontarci un po'la sua valutazione ovviamente anche il come ha vissuto dal punto di vista professionale questo passaggio un po'complicata dal lavoro nato dallo specifico teatrale per poi portarlo sugli schermi televisivi noi di questo rapporto insomma davvero complicato ma anche per alcuni passaggi affascinante vogliamo parlare con Edoardo Flik perché abbiamo annunciato in apertura e che era già collegata con me che ha ascoltato appunto questa
Parte l'intervista con Marco Follini allora Edoardo innanzitutto buona sera buonasera credo che Paolini ci suggerisca come insomma spesso fa né lo fa bene
Che suggerisca un un paio di di spunti davvero interessanti no la questione della poltrona nella sua semplicità esemplificativa ma anche la questione del come ha vissuto questo passaggio dal teatro la televisione con un prodotto come gli album un po'difficile no da far diventare televisivo non è vietato tutto televisivo ma dove i passaggi ci interessa un po'provare conterà analizzare
Ma innanzitutto quello che viene dire
Le questioni di tutti i grandi artisti del teatro fra l'altro nessuno escluso anche quelli che solo a teatro
Opere non è solo attua opereranno e hanno operato comunque in in in pectore sono come mi sembra invece lo sia nella realtà tavolini
I veri e propri artisti multimediali cross mediale attraversa hanno i vari nidiata verso percorsi assolutamente non facili con la consapevolezza che i vari media sono Codiverno che hanno sintassi grammatica e linguaggi
Attenzione per l'ordine confezioni apparati diverso
Però mi sembra che Paolino fascia con grande capacità critica e autocritica e quindi anche grande capacità di costruzione del nuovo e fra l'altro si cimenta nel passaggio più difficile in assoluto del uno dei medium più vecchi della storia dell'umanità il teatro
Con il più moderno invasivo medium una di massa che abbiamo come eredità del Novecento e cioè la televisione
E trenta secondo me con successo secondo molti con successo
Tenta appunto il passaggio più difficile quello che lui chiama molto bene però il terrazzo non fotografato
Non fai TV non fai teatro in tv fotografando integrato dice letteralmente fotografando il teatro non si fa televisione
Cioè iniziare a capire che cosa non si deve fare quando si deve fare una cosa nuova chi fa cose nuove lo Stato è un passaggio fondamentale riuscirà togliere innanzi tutto quello che non devi fare
E dire che non si deve fotografare iniziato per fare il teatro tv mi sembra un passaggio assolutamente chiave e poi c'è il concerto il concetto comunicativo non a quello della della poltrona che mi sembra fondamentale
Non c'è il passaggio poi parliamo un attimo della poltrona ma cioè il passaggio fondamentale della serialità predice il luogo della serie e la tv anche questo
Sembra l'uovo di Colombo tenda la coperta dall'acqua calda invece è uno dei dati fondamentali dell'attività non Monti critici analisti studiosi della televisione arrivano a questa frase è molto semplice
Perché il luogo della serie
La televisione
Il luogo dove si può fare serialità ed è probabilmente uno dei suoi geniali di assoluto successo
Allora lui incomincia a unire non posso fotografare il teatro perché fotografando il teatro non si fa previsione però la televisione il luogo dell'Africa
Si può ricordare cosa vuol dire la fede la serie quella che oggi i nuovi analisti
Dei media chiamano i il personal media
Perché analizza la fede dal punto di vista del medio un personale del personal media perché ricorda un vecchio personal media
Cioè l'Africa
Di fumetti quell'appunto di sei centimetri per quindici poche paginette poco esaustiva tipicamente televisiva come la serie ti lascia sempre l'appetito quando si chiude l'episodio in realtà iniziano evento no tipico della soap opera per esempio no
Della telenovele succede il fattaccio non sai come va a finire per impugnare che scala sul corpo li si blocca l'immagine ci vediamo il giorno dopo la settimana dopo ecco alla potenza della serialità
E questo è il fumetto di sei centimetri per quindici che una volta esisteva comprano in edicola
Ti mettevi intatte durava una settimana il però arrivava sempre al punto culminante non ti diceva come andava a finire questa era ovvio era perché dove ricompare la prossima puntata la settimana dopo
Dopo questa analisi diciamo di questi tre punti fondamentali informato
Che ti porta la puntata dopo la serialità e la non possibilità di fotografare tutti in tv aggiunge come dire conclude la somma di questa analisi in modo perfetto dice a caldo siamo tutti i ticket la poltrona non è il luogo che chi naturalmente ci porta a pensare sottinteso il teatro
A come sua peculiarità novantanove volte su cento quello di farti pensare e allora qui c'è il paradosso la televisione il luogo del non pensiero per non pensare
Che incontra il medium che per privilegia il pensare il far pensare
Il fruitore di seduto in poltrona in platea prima la platea il tuo salotto alla tua cugina
Rita tua camera da letto è un luogo dove tendenzialmente la televisione che dice di non pensare
A questo punto però si ferma con le parole e dobbiamo assolutamente trasferirci sullo schermo e lì fa vedere dopo queste belle premesse speculative
Di buona speculazione
Fa vedere ecco tira fuori gli artigli tira fuori la sua creatività e a vedere che cosa significa fare teatro in televisione poi spiega
Il dato in televisione costerà la chiave migliore se è poverissimo
A questo punto devo dire mi è venuto in mente
Celentano
Mi è venuto in mente suo Rockpolitik in fondo lì
E cosa succede
Celentano ha portato la televisione
La portata a portata agli estremi del monologo Stella canzone riffa tarantella palcoscenico infinito quello quasi cinematografica
Ha estremizzato tutta una serie di elementi non televisivi
E ne ha fatto una televisione
Sicuramente innovativa
Paolini fare secondo me è esattamente il contrario
Accolta ogni forzatura alla televisione ogni sforzo al mezzo televisivo
Mettendo in onda un teatro appunto poverissimo e con questa fatto centro
Quindi veri come buona televisione Po saltar fuori da due percorsi completamente diverso con meccanismi di con dinamica diciamo di formato con retorica del discorso completamente diverso ottenere il risultato di un far pensare non male no
Chi è tra l'altro come dicevo in apertura c'è stato anche qualcuno che ha paragonato questo lavoro è una sorta di meglio gioventù
Ratificando però questo loro di Paolini anche di qualche connotato storico e stilistico ancor maggiore spesso il teatro diventa una forza evocativa persino più alta ed elevata di quella del del cinema come come tu ben sai chi anche questa faccenda del fumetto no mi sembrava interessante però perché anche lì si cerca un tipo di espressività che in qualche modo arricchendo quella che non può essere soltanto il fotografare proprio il palcoscenico però insomma fa correre anche dei rischi al lavoro il rischio di non trovare poi una cifra stilistica chiara e che arrivi al centro appunto come tu raccontare invece questa ricerca del fumetto fremente ha valorizzato
La centralità della comunicazione teatrale in televisione senza però penalizzare Lanzi appunto esaltandone i dettagli più più nascosti più funzionali alla storia racconto o no
Nel centro cioè il Paese ricordiamoci non c'è firma
Non c'è serie televisiva
Non c'è
Anche spettacolo televisivo leggero cabaret o quant'altro
Che non abbia e quindi non c'è ovviamente premette appare che non ampia come fondamento portante assoluto il certo poi alla fine tutti in India fanno riferimento anche i più vicini fanno riferimento a un no e lui ha detto io ho fatto un passaggio da Gianburrasca alla tv no da un tetto tutto testo dove ogni fantasia si liberava in Giamburrasca ho avuto la fortuna di leggerlo quand'era piccolo bene pazzo in un mezzo che apparentemente solo immagine anche un po'superficiale alla tv
Che in realtà secondo me questa frase vuol dire ho dovuto dominare un tetto fino in fondo per portarlo in un contesto come quello televisivo così antiteche o no
Beh a ripeto non so quanti creativi quanti attori quanti artisti sulla piazza non solo italiana riescono a fare un'operazione così complessa in termini creativi
Noi però oggi ci fermiamo qui con media dossier abbiamo cercato di analizzare appunto questo tentativo ce ne sono fra i tanti ma insomma quello che ci è sembrato uno dei più felici francamente di teatro in televisione nella televisione e con la televisione con un linguaggio appunto
Che aveva cercato banalizzare con Edoardo cluster
Però insomma quali teatro toccherà continuare a parlare anche dal punto di vista della questione che gli anziani anche tutte le altre
Problematiche che vende sappiano però oggi però ci fermiamo qui grazie trenta scusarsi chiarito interrompo proprio sul sulla dirittura finale sì potrei aggiungere che questa
Enorme quantità di sperimentazione perché anche di questo si tratta
Come stavolta speriamo e in questo Paese trovi qualcuno in grado di intercettare una e di capire che questa è una strada su cui investire tanto non le solite briciole
E questo lo vedremo in tanto per i test della ci fermiamo qui grazie da Emilio Targia kitsch e ascoltato grazie a Marco Paolini ovviamente per essere stato con noi e grazie Edoardo Fleischer appuntamento con media e dintorni è a domenica mattina alle otto e trenta replica le quindici invece con media dossier il giovedì alle ore venti e tre
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