Intervista a Fabio Evangelisti sulle dure polemiche alle dichiarazioni di Andrea Rivera, al concerto del 1° Maggio, relative alla chiesa cattolica

Radio radicale con l'onorevole Evangelisti dell'Italia dei Valori per parlare delle polemiche dopo dopo il concerto del primo maggio
Onorevole come a ha valutato le parole del del conduttore Andrea Rivera
Dal palco del concerto del primo maggio e la reazione del quotidiano L'Osservatore Romano ma ogni cosa valore se detta nel luogo e nel momento giusto
Adesso il sincero mi sembra che
Andrea Rivera non abbia
Colto nel momento né il luogo
Adatto per il suo intervento
Che però voglio dire no non riesce a scandalizzare mi
Più di tanto perché infetti a ripetuto o amplificato quello che probabilmente quella piazza era un sentire
Un sentire Comune ecco vorrei che non si esagera se
Nell'immaginare chissà quale potenza mediatica o quale ruolo di opinion leader da parte di
Andrea Rivera al tempo stesso capisco un qualche imbarazzo che si è potuto determinare in questo caso più che nelle gerarchie ecclesiastiche nelle gerarchie sindacali che tutto volevano
Meno che sottolineare questo tipo di intervento quella di ieri era una festa dedicata al lavoro dedicata alle troppe morti sul lavoro alla sicurezza sul lavoro era una giornata di festa
Settecento mila ragazzi
Forse bisogna copre prestare più attenzione a questo momento dedicato
Alla storia
Delle donne impegnate nel lavoro dedicata appunto alla sicurezza sui temi
Del lavoro poi naturalmente ciascuno è libero di dire ciò che pensa
Lei diciamo intervenuto spesso in aula ricordo un intervento al question-time dove mise in difficoltà il vice Presidente del Consiglio Rutelli sulla legge sui sui sui DICO chiedendo dei chiarimenti all'Esecutivo
Lei pensa che oggi la Chiesa parli un po'come una
Una forza politica che ci sia un condizionamento forte sulle sulle sulle forze sulle forze politica al punto da
Da attaccare comunque accusando di terrorismo chi non è d'accordo con le sue posizioni
Ma io credo che noi di tutto abbiamo bisogno meno che di uno Stato confessionale
Il che non significa
Un uno stato di mangiapreti io che
I dalla laicità si debba scadere nella i cinismo
Penso semplicemente che ci siano due piani distinti un piano è quello della fede la sfera della relazione personale fra chi crede e qualcosa di superiore l'altro al livello più basso e il piano della politica dell'amministrazione del governo della cosa pubblica
Che deve essere rispettoso delle opinioni di ciascuno e non può quindi essere piegato ad una logica
Di parte quand'anche questa fosse la logica maggioritaria
In il dodici maggio lei aveva con la quale manifestazione aderirebbe se dovesse essere invitato a quella del fa militari o quella delle aree netti Pride per ricordare la vittoria sul sussulti volse le battaglie e le battaglie laiche
Personalmente non avrei nessuna difficoltà né a partecipare alla manifestazione a difesa
Della famiglia che non fosse appunto strumentale o strumentalizzare bile così come non avrei nessuna difficoltà a celebrare
Il la vittoria su del referendum sul divorzio
Si tratta però ecco anche qui vinti non cadere
Da una strumentalizzazione ad un'altra da una polemica ad un'altra abbiamo bisogno in questo Paese anche dire trovare la serenità di un confronto la Chiesa cattolica tutto il diritto
Di dire
Di parlare di intervenire di manifestare al pari di chi ovviamente la pensa in tutt'altro modo al solito è un problema di equilibrio infatti nel mio intervento in Aula che lei prima
Ricordava io non avevo nessuna intenzione di mettere in difficoltà il vice Presidente del Consiglio volevo soltanto richiamare il valore della laicità e dei corretti rapporti tra allo Stato Città del Vaticano e lo Stato italiano
Un'ultima questione lei è stato un esponente dei Democratici di di sinistra come vede il dibattito
Concluso sul sul Partito Democratico e la disputa che si apre oggi sulla leadership l'Italia dei Valori ha una forza politica attenta a quello che sta accadendo nel Partito Democratico
Ne deve restare fuori io deve esserne parte secondo le
Ma io credo che il progetto del Partito Democratico fosse un grande progetto
Dico fosse perché quello che si va realizzando costruendo fra i DS la Margherita
è un sottoprodotto una sotto marca
Della grande intuizione del novantasei quando
Si immaginava una contaminazione fra le diverse culture e quindi quella certamente veniva del movimento operaio comunista
Il cattolicesimo democratico ma aperta anche alla sensibilità ambientale e valori laici di diverrà Ali repubblicani alla componente socialista
Alla componente libertaria oggi
Quello che si sta consumando
E spero di sbagliare lo dico nell'interesse del Paese non nell'interesse
Mio personale o della forza politica che rappresento
Spero di sbagliare ma è un piccolo compromesso storico qualcuno lo ha definito un compromesso storico bonsai
Non c'è andato molto lontano
Tuttavia
Potrebbe essere questa l'occasione per ridisegnare
Il quadro politico istituzionale nazionale perché
A un Partito Democratico ancorché con tutti questi limiti che ho descritto potrebbe corrispondere dall'altra parte un partito conservatore moderato
E questo potrebbe favorire lo scomporsi ricomporsi delle famiglie
Politiche così come sono
Così come
Si sono registrate negli ultimi tempi con una Frantz frammentazione francamente eccessiva