Il diritto penale nel pensiero di Aldo Moro

Nei giorni
Io provengo
Tutti
Gli ospiti i colleghi di prendere posto in questa zona sono ancora
Disponibili
Negli scranni
Prima di cominciare
Adempio ad un graditissimo
Compito quello di
Comunicare a tutti due
Importanti
Telegrammi uno è pervenuto da parte della
Capo dello Stato il Presidente della Repubblica
Che dice il convegno organizzato la Commissione giustizia della cava deputati sul pensiero giusto penalistico di Aldo Moro intende ripercorrere le esperienze di studioso e docente del grande statista barbaramente assassinato ventinove anni fa
Dalle Brigate Rosse
E fare tesoro del suo insediamento nel luogo dove
Come la stessa signor Presidente ha scritto la politica si tramuta in legge dello Stato Aldo Moro fuoco Tore mai superficiale mai conformista
I suoi scritti sono frutto di grande cultura di estremo rigore metodologico di originale capacità di approfondimento al centro del suo lavoro di penalista stanno di riferimento costante prioritario la persona umana
E la straordinaria sensibilità per i valori dell'uomo come momento indispensabile per la interpretazione di qualsiasi istituto giuridico
Fu questa sensibilità che lo indusse a dire nel fondamentale volume sull'antigiuridicità penale che la obiettivi Zazie o né del diritto
è inammissibile perché toglie adesso ogni significato umani ogni verità impedendoci di sentirlo significante per noi
Malgrado i gravosi compiti che fu chiamato ad assolvere nella politica nelle istituzioni egli non si distacco mai dallo studio dell'attività didattica
Che fino all'ultimo costituì uno dei suoi impegni più sacri come dimostrano le appassionate lezioni e di cui sono simbolo le tesi di laurea rimaste nella macchina insanguinata di via Fani
Sono certo ed alla vostra riflessione emergeranno importante sempre attuali indicazioni per l'ulteriore adeguamento dell'ordinamento penale alle esigenze di una società civile
Con questi sentimenti rivolgo a lei signor Presidente e agli illustri relatori e tutti gli intervenuti il mio saluto partecipe
Ne ricordo di un grande studioso che seppe portare nella politica il medesimo impegno di analisi seria e non preconcetta Giorgio Napolitano
E leggo anche il la confisca comunicazione mandata dal
Presidente Franco Marini del Senato
Caro onorevole la ringrazio per il cortese invito a intervenire al convegno
Che avrà luogo il nove maggio in prossima Montecitorio volentieri aderisco vostro invito di inviare partecipanti un pensiero sulla figura di Aldo Moro l'attività accademica il pensiero Giuseppina distico di Moro I quale fosse mancata la dovuta attenzione
è stata Rizzato alla l'impegno politico che in definitiva determino il suo sacrificio
Hanno
Uno straordinario spessore i suoi furono permeati suoi studi furono premiati da quella stessa passione profondità e chiarezza che contraddistinse Russo impegno la sua carriera
E ancora oggi conservano un affinché una freschezza è un'intensità straordinaria
Mi riferisco in particolare gli studi sulla capacità giuridica penale sull'antigiuridicità penale
Sulla unità pluralità di reati sulla subiti redazione della norma penale a quelli di estrema attualità della exception Veritatis solo per fare un esempio con riferimento al tema dei rapporti tra autore dal fatto
Di reato a norma e norma penale sostenne
Con convinzione che non si può parlare di colpa penale ed ingiustificata applicazione della pena se non vi è la consapevolezza da parte della gente
Non solo della sua condotta materiale ma anche della carica di disvalore insita nella norma penale
Ovvero il principio del nulla pena Hassini culpa che Moro sostenne con forza anche nei lavori preparatori dell'articolo ventisette della nostra Costituzione
Nell'esprimere il mio plauso all'iniziativa invio a lei e a tutti i partecipanti al convegno un sentito e affettuoso saluto oltre all'augurio di buon lavoro Franco Marini presidente del Senato
Onorevole vicepresidente della Camera campus leone
Onorevole vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura senatore Mancino
Onorevoli colleghi tutti i colleghi Presidenti di Commissione signore e signori
Autorità tutte
Con la riflessione di oggi sulla cultura giusto pubblicistica di Aldo Moro la Commissione
Giustizia della Camera dei deputati intende inaugurare un ciclo di occasioni capaci di recuperare il senso di una concezione della politica
Ed è l'attività legislativa che padri della patria come Costantino Mortati e lo stesso Aldo Moro coltivare hanno ed espresse non è la grande stagione dell'Assemblea costituente
E voglio ringraziare subito illustri relatori che formano parte di questo momento di riflessione
Abbiamo ricordato la presenza del Presidente senatore Mancino che conferisce
Alla sua attesa comunque comunicazione un di più non solo di carattere scientifico ma anche di partecipazione personale in considerazione del rapporto avuto con lo statista scomparso
Voglio ringraziare particolarmente mi illustri predecessore la Presidenza dalla Commissione giustizia
La senatrice Anna Finocchiaro il professor Giuliano Pisapia l'onorevole Gaetano Pecorella
Con cui abbiamo discusso riscontrando comunanza di vedute sensibilità della personalità di Aldo Moro
Più volte deriva richiamato dei padri costituenti il valore pedagogico della politica della buona politica diremmo noi oggi
Più esserci dati dei lunghi anni della Repubblica all'esperienza anche del discernimento di una politica meno virtuosa rispetto a quella generosamente immaginata dei costituenti
Per la loro poi la pratica della democrazia avrebbe avuto anche un'attitudine maieutico perché in ogni uomo c'è già un sentimento naturale che muove verso la democrazia
Ecco dunque una prima importante ragione
Per rendere non episodico un incontro come quello di oggi recuperare il valore formativo della riflessione politica nel luogo dove la politica si tramuta in diritto positivo in legge dello Stato
Perché la pedagogia democratica vale anche per i parlamentari oggi forse ancora di più
Una seconda ragione si lega alla data del nove maggio
Ventinovesimo anniversario della scomparsa di Aldo Moro
Non per ossequio rituale ad un galateo della memoria e che tuttavia è in sé è sufficiente ragione non a caso oggi abbiamo
Ricordato tutta l'Italia ha ricordato le vittime del terrorismo
Quel che è uno Stato democratico attraversa le sue stagioni con i suoi Marti i suoi eroi le sue ricorrenze che se non sono vissute con profondità di senso
Restano qualcosa di simile ad un catalogo toponomastica core squadernato talvolta quando occorre cercare una via
No non è per il galateo della memoria ma perché proprio spostando la superficie di una iconografia un po'liturgica attraversando quest'ultima erario nettissimo del grande statista pugliese
La sua esperienza di studioso e di maestro di diritto penale incontreremo una freschezza di pensiero un'attualità l'insegnamento un arco di intuizioni
Capaci di dispiegare pienamente tutta la loro attualità di raccontare a noi legislatori di oggi una traccia
La personalità di Aldo Moro a sfaccettature molteplici corrispondenti alle diverse vocazioni dell'uomo
Tutte ricompone inviti però in una identità riconoscibile in cui ogni momento si rispecchia nella
C'è il Moro dirigente della Fuci
E con i giovani universitari incontrerà la sensibilità cattolica ad un più prossimi
Monsignor Montini futuro Paolo sesto un giorno destinato a levare l'accorata preghiera alle Brigate Rosse invocando la liberazione dell'amico Aldo Moro
Con Montini condivise le letture di Moni è fermare il tempo del personalismo comunitario l'adesione al cristianesimo sociale che lascerà una traccia indelebile nel suo contributo alla Costituente c'è il Moro costituente
Per letto non ancora trentenne per svolge un ruolo poderoso nella storica Assemblea oltre trecento interventi che spaziano dalla scuola la famiglia dalla forma dello Stato alla giurisdizione dal ruolo della donna alla forma partito
Per il Moro della Commissione dei settantacinque incaricato svolti svolgere
La relazione sui diritti dell'uomo e del cittadino te anche protagonista un protagonista che comincia a svolgere una funzione politica rilevante esercitando l'attitudine che negli anni successivi diventerà il suo carattere distintivo
Quella del confronto e della mediazione intesa però non come sterile esercizio ma come assunzione delle ragioni vediamo
C'è il Moro delle istituzioni
Deputato
Dal
La Costituente a settantasei
Nella circoscrizione Bari Foggia
Capogruppo
Di un
Importante del partito della Democrazia Cristiana la Camera uomo di Governo Ministro la giustizia ma voi anche negli S.p.A. pubblica istruzione cinque volte il Primo Ministro
C'è il Moro politico segretario nazionale della Democrazia Cristiana
E questo Moro su cui maggiormente la pubblicistica prodotto analisi descrivendo il suo straordinari itinerario di una politica nobile capace di ascolto di interpretazione del sentimento del popolo
Capace di incidere sui grandi processi politici del Paese lasciandosi ispirare da Progetto democratico di inclusione delle masse nel cuore dello Stato
E c'è il muro professore
Che trarrà dalla sua scienza e dal rapporto con i suoi studenti nutrimento ideale per l'azione politica
Poiché la politica senza cultura senza consapevolezza del proprio agire in vista di un obiettivo e una politica debole di una piccola tattica che si consuma presto senza lasciare al
Traccia
Laureato a Bari nel mille novecentotrentotto a soli ventidue anni discutendo una tesi sulla capacità giuridica penale che rappresenterà riveduto ed ampliata la sua prima pubblicazione scientifica
Nel quarantuno ottiene l'incarico sempre a Bari di Filosofia del diritto e del quarantadue la pubblicazione della subì utilizzazione della norma penale che arrivasse la libera docenza in diritto penale
Seguono altre importanti pubblicazioni che si situano nell'ambito delle sue due vocazione accademiche la filosofia del diritto e il diritto penale
Le quarantacinque pubbliche il diritto nel quarantasette appunti sull'esperienza giuridica lo stato dell'anti giuridicità penale nel cinquantuno pubblica unitari pluralità di reati diventando
Professore ordinario di diritto penale a Bari nel cinquantaquattro dalle stampe osservazioni sulla natura giuridica della ex se Fazio Veritatis
L'attività politica sempre più assorbente non lo distoglie era dagli studi ed agli amati suoi studenti
Chiamato nel sessantatré a formare il suo primo il Ministero di centrosinistra si trasferisce l'Università di Roma la Facoltà di Scienze politiche come titolare della cattedra di istituzioni di diritto e procedura penale
Dove resterà fino alla fine della sua esperienza umana
Le elezioni
Di questa lunga stagione raccolte curate dal suo fedele assistente il compianto Francesco Tritto
Sono state pubblicate nel due mila e sei da Capucci con una presentazione di Giuliano Vassalli già nel settantotto la stessa editrice aveva assolto ma meritorio compito di raccogliere un volume
Dal titolo il diritto lo Stato le lezioni di filosofia del diritto tenuti a Bari dal quarantaquattro al quarantasette utilizzando documenti provenienti dal fondo della famiglia e dalla Fondazione
Con questa seconda può decorsa pubblicazione buona parte dell'esperienza dell'insegnamento del professor Moro viene salvata e trasmessa alle nuove
Generazioni
Queste elezioni sfata no una diffusa mitologie relativa linguaggio difficile e astratto di Aldo Moro le costruzioni sintattica e sono piani la semantica ispirato al criterio della semplicità
L'argomentare didascalico anche quando ha evocato profondità di pensiero
L'opera scientifica di Moro si misuro con temi aperti
Dalla teoria penalistica con originalità rigore
Sia nelle opere maggiori come la capacità giuridica penale che secondo Vassalli rappresento il primo ed organico tentativo compiuto in letteratura per dare in una posizione del tutto autonoma la teoria
Dei soggetti e diritto penale ma anche negli scritti minori come le osservazioni sulla natura giuridica delle cerchio Veritatis in cui prende in esame i temi della tutela dell'onore individuale in una società democratica
Moro sviluppo una linea di pensiero coerente che si salda con la migliore tradizione penalistica italiana introducendo però elementi innovativi che resteranno riferimento nella letteratura scelte
Ma
Un elemento distintivo e mi avvio a conclusione
Resta ed tutto il lavoro scientifico di Monte quell'approccio unitario e non separato dalle azioni umane la persona umana scriveva il principe il fine dell'esperienza giuridica
Non fu per Moro solo un'ermeneutica giuridica ma rappresento una sua cifra stilistica che contrassegno l'intera esperienza diretta non c'è ci su misura dunque tra Moro giusto è una lista
Moro uomo di fede è un uomo Moro uomo politico quando alla base della sua ricerca si scorge bisogno di verità spesso nascosta dalla
C'è un rapporto tra verità e storia che si carica infine di implicazioni politiche
Vi sono tali mutamenti scriveva Morone quarantatré
Nel corso della storia che talvolta la frattura tra la verità che viene proposta come criterio per l'azione è quella che in effetti vive nella coscienza dei consociati troppo rilevante perché un pacifico migliore assetto
Delle leggi
Pur nel mutamento in stretto collegamento con quelle che le hanno precedute possa salta
Un invito alla verità dunque stabilità del gesto politico e dell'attività legislativa mai divaricate dalla coscienza che il ventisettenne Aldo Moro lascia noi politici e legislatori di oggi
Vorrei da questo punto pregare il senatore Mancino vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura svolge per la sua comunicazione
Industria stata molto opportuna
Presidente Nottola
Per
Dedicare questa giornata commemorazione
Di Aldo Moro studioso di diritto penale e docente universitario
Opportuna
Perché ci offre l'occasione di illuminare un aspetto forse meno noto
Al mondo del lavoro indica naturalmente della personalità umana e intellettuale dello statista
Che ventinove anni fa veniva barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse
Un calvario durato cinquantacinque giorni di iniziato con il sanguinoso agguato di via Fani
In cui l'intera scorta era stato annientarlo aveva assassini senza scrupoli
Il Moro studioso di diritto il Moro docente universitario il Moro costituente
Parlo di tre aspetti della sua personalità strettamente interconnessi e lo vedremo integra e completa la figura del politico del dirigente di partito dello statista
Che molti di noi quorum ego hanno conosciuto personalmente tutti
Credo apprezzata
Una guida politica di cui ancora versiamo dolorosamente l'assenza
Ci aiutano e mi hanno
Aiutato nella preparazione di questo intervento
I due volumi opportunamente pubblicate dall'editore Cacucci Cacucci di Bari nell'imminenza di questa venire ossario due volumi che raccolgono
Le lezioni universitarie tenute da Aldo Moro in periodi diversi della sua attività accademica
Si tratta dello Stato il diritto
Che raccoglie il corso di Filosofia del Diritto svolto va Aldo Moro presso
La Reggina Università di Bari
Nell'anno accademico meno centoquarantadue quarantatré
E per la parte del relativo al diritto percorso svolto presso lo stesso ateneo nell'anno accademico quarantaquattro quarantacinque
E già pubblicate dalla editrice barese luce nel mille novecentoquarantacinque
E questo è il secondo volume
Delle lezioni di istituzioni di diritto e procedura penale tenute qui a Roma la Sapienza nell'anno accademico come dire c'è uno scontro uno spacco notevole
Settantacinque settantasei raccolte sistemate direi con sapienza e con affetto dal professore Francesco dritto e arricchite da una autorevole presentazione di Giuliano Vassalli
Giustamente nella presentazione dell'elezione di di istituzioni diritto e procedura penale Giuliano Vassalli che vivono fu amico estimatore collide in Parlamento e nelle università
Dopo essersi chiesto se la pubblicazione della raccolta di un impegno accademico
Abbiamo ancora interessa in una materia che nel trentennio dalla tragica scomparsa ha fatto registrare una proliferazione di manuali e di trattati di diritto penale
Risponde
Che il percorso scientifico di Aldo Moro costituito da importanti opere monografiche
Va valutato complessivamente anche perché interesse cito testualmente degli studiosi di diritto penale conoscere con maggiore completezza e nella totale autenticità
Il pensiero piena penalisti io di un grande culture della materia anche oggi in questo convegno ricordo
Si potrebbe svolgere questa considerazione di José sul quando la Vassalli
La premetto non senza ammettere che il tema che mi è stato assegnato rischia solo parzialmente affrontare il pensiero penalistico di Moro e che per quanto mi sforzi di rimanere distaccato
I pensieri al cuore mi fanno rifare mi ricordi di un grande statista attento ai mutamenti sociali soprattutto alle generazioni più giovani che avevano vissuto il sessantotto comunque la forte aspirazione alla trasformazione
Negli assetti sociali alle esigenze di dialogo fra mondi diversi ma non necessariamente impercorribili
Farò perciò cenno a questioni di natura penalistica
E ad argomenti delle lezione di filosofia del diritto con particolare riguardo allo Stato e alla sua organizzazione
Viste liscio come si conviene in un'occasione di ricordo in un'aula parlamentare
Ove morosi fece apprezzare per il suo impegno di in intellettuale di politico e credo che molto meglio di me anche perché professionalmente sempre apprezzati
I professori Pisapia Finocchiaro Pecorelli diranno di Moro le cose che io
Per non sono riuscito a trarre
Da una a lettura dell'ultimo tempo
Sulla
Sua
Vocazione di docente universitario
Vi risparmierò perciò di parlare diffusamente di pena
Di norma penale direi di reato ritenendo che a quelle elezioni possono fare riferimento quegli studiosi tra i presenti
Che desiderano approfondire aspetti del pensiero dello statista e spero
Risparmiando anche a me
Anche me che penalista non sono mai stato la vostra insoddisfazione
Il primo aspetto che vorrei sottolineare è quello dell'impegno accademico
Morena molto esigente con se stesse con l'istituzione universitaria
Cito da un articolo pubblicato in studio la rivista dei laureati cattolici di cui Moro fu anche direttore
Il problema
Rettore virgolettato il problema dell'Università mi pare più di uomini che di ordinamenti
L'università va umanizzata rendendone il rapporto di insegnamento ufficiale e non ufficiale un rapporto umano vorrei dire di amicizia nel senso più alto e nobile della parola
Chiuso il virgolettato a questo impegno Moro non del rogo mai
Anche nei periodi di maggiore intensità di vita politica
Nell'anno accademico mille novecentosettantacinque settantasei
Egli era Presidente del Consiglio ma riusciranno mancare mai agli appuntamenti con i suoi studenti
E del resto
L'intera carriera accademica dimoro procede di pari passo con il cursus honorum politico istituzionale direi senza soluzione di continuità e senza ricorso al fuori ruolo
Ciò fino all'ultimo giorno
Si ricorderà anche la mattina del sedici marzo del settantotto lo sciagurato il giorno dell'eccidio Della scorte del sequestro
Moro aveva con sé
In automobile una cartella con le tesi di laurea che dopo la presentazione alle Camere del Governo Andreotti avrebbe dovuto discutere in università con alcuni allievi
Insomma Aldo Moro fu universitario fino all'ultimo e anche meticoloso
In una lettera alla direzione generale dell'istruzione universitaria
Informa che in caso di impedimento dovuta ad impegni istituzionali
Avrebbe chiesto al professore Renato Dell'Angelo di sostituirlo per qualche lezione
Dell'andrò
Era anche gli uno studioso insegnò a Bari e fu più volte sottosegretario
Era amico e discepolo dello statista pugliese
Lo stile del Moro docente dialogica espositivo
Il professore non impartisce lezioni accademiche dialoga con gli studenti argomenta discute convince dialetticamente lo diceva poc'anzi il presidente Pisicchio
Contratto dice corsi ma è tutt'altro che in positivo
I due volumi dei quali sto parlando non costituiscono un'opera sistematica un trattato sono
In buona parte la trascrizione col minimo indispensabile
Così come Moro mi pronuncio nel lavoro universitaria dunque
La sistematicità risulta dall'argomentazione dell'autore
Che come nell'attività politica mirava a convincere con ragionamento piuttosto che ad imporre le sue tesi
Si riconosce il molo dell'oratoria congressuale e parlamentare potrei ricordare il congresso di Napoli è diviso in due tempi
Un primo tempo dalla mattina fino alle ore due e un secondo tempo tale quattro fino alle sette verrà la sua relazione congressuale
Un capitolo a parte meriti il rapporto con gli studenti
A loro si rivolge in un articolo pubblicato su azioni fucina del dicembre meno centoquarantaquattro dal titolo confidenze di un professore
L'università scrive un incontro di uomini che collaborano con possibilità e responsabilità diverse ad un grande lavoro
Il professore di università e al di là delle apparenze fugate un amico che ama la scuola i giovani e si ritrova in essi intero chiuso virgolette trent'anni più tardi
Nel congedarsi dagli studenti al termine dell'anno accademico settantacinque settantasei scriverà
Mi rammarico di non avere potuto dare a voi qualche altra cosa che con tutto il cuore avrei potuto dare il PIL
Mi auguro che ciò possa avvenire domani in condizione di assoluta libertà da impegni di carattere particolare quasi un presentimento certamente la nostalgica di un rapporto più pieno con gli studenti
Che riconosceva come parte viva della società con la quale era utile confrontarsi per a venire lui dirigente politico lui Presidente del Consiglio un raffronto in presa diretta con i problemi della futura classe dirigente del Paese
All'epoca delle elezioni Baresi
Moro era libero docente politicamente guardavo con interesse all'INPS costituendo movimento democristiano in particolare alla componente dossettiani
Nel mille novecentoquarantasei aveva trent'anni fu eletto alla Costituente e fu membro della Commissione dei settantacinque relatore sulla scuola
Nel quarantotto fu deputate dei Beal primo incarico di governo sottosegretario agli esteri nel cinquantatré otteniamo Bari la cattedra di diritto penale pochi anni dopo fu per un biennio Governo Zoli e Fanfani
Ministro per la pubblica istruzione nel partito era stato vice Presidente poiché il cinquantatré fu Capogruppo la Camera
è interessante notare
Anche il parallelismo con l'impegno ecclesiale di Moro
Presidente nazionale della Fuci
Nel trentanove quarantadue Presidente del movimento laureati nel quarantacinque non c'è discontinuità in Luigi all'impegno religioso da laico impegnato nell'associazionismo e quello civile
Per Moro e per l'intera prima generazione democristiana l'Azione Cattolica era insieme fucina di formazione di idee stimo
Per l'attività politica ma non in senso integralista ma nel riconoscimento di un legittimo pluralismo sociale e culturale lo dimostrò nei dibattiti alla Costituente dove
Le idee i programmi dei cattolici democratici con Moro La Pira profani Dossetti Mortati per citare solo alcuni si confrontavano
Con quelle dei comunisti dei socialisti e dei Liberali
Si rivengono anche
Negli interventi di Moro
I tratti di quella che Dossetti definire ideologia comune posta a base della Costituzione
Moro la definì in questi termini fin dalla prima riunione alla sottocommissione si è trovato d'accordo su un punto
Che la Costituzione devo avere un significato storica una particolare funzione storica su questa base di polemica antifascista sembra opportuno affermare la priorità
E l'autonomia della persona di fronte allo Stato e prima dello Stato
Questo anche dal punto di vista della funzione educativa che deve esercitare la Costituzione
Chiuso il virgolettato siamo al rovesciamento della
Vecchia dottrina della dipendenza del cittadino dallo Stato ma anche in USA all'affermazione forte e decisa del primato della persona nell'attività sociale politica
Per quando costantemente attento all'impianto costituzionale realizzato nel quarantasei quarantasette
Moro non si è però limitato a difendere un e non è escluso la sua modificabilità soprattutto nella parte che trattare tratta dell'organizzazione del potere
Non è che una volta fatta la Costituzione non ci fossero più problemi
Bisogna sapere se scrive Moro in sostitutivo me nel mille novecentoquarantasette che dopo questa battaglia la battaglia continua la difesa costituzionale può essere una grandissima cosa ma a patto che non cessi mai la sua rispondenza alla realtà
E che la Costituzione non sia una cristallizzazione deformante superata mai lucido riflesso di cose vive
Lo sforzo va perciò misurato il riso continua e alla Costituzione non va chiesto altro che non sia il presidio costante di un costume perennemente vivo tocca a noi assicurare questa continuità
E fare della Costituzione il segnale quello della civiltà cristiana della nostra patria da dirigente politiche successivamente la guida della Democrazia Cristiana Moro
Continua negli anni ad essi ispirarsi a questi principi adottando le all'evoluzione dei tempi e delle forze politiche
L'apertura al Partito Comunista nel mille novecentosettantasei in termini di confronto doveva servire a rendere più governabile un Paese che attraversava all'epoca la più grave crisi economica e finanziaria del dopoguerra
Si erano dilatati gli spazi del sociale ma fuori dal controllo dei conti pubblici in rosso allarmante nonostante l'intesa con Ugo La Malfa
Nell'ultimo Governo Daloui presieduto dovesse preludere
Al superamento delle difficoltà ma non fu così
Il tragitto governativo fu troppo breve per tirare le somme dell'attività di quelle di quell'esecutivo ma torniamo
Al Moro in cattedra a Bari e importante nella lezione dedicata al processo l'attenzione che Moro pone all'illecito e alla crisi che esso apre la vita sociale
Dopo avere sottolineato che la giustizia un dato imparziale che deve essere riaffermata con strumenti di obiettività Moro mette in evidenza che la Commissione dell'illecito diversamente da come sostiene la scienza
Perché venga fatta giustizia richiede un momento di sospensione nel quale e testuale si inserisce il processo
Egli parte dalla considerazione che la sanzione non debba collegarsi in modo immediato all'illecito salvo l'intervento processuale
L'equivoco aggrovigliato dell'illecito perdura traggo sempre da Moro e deve perdurare fin quando senza fretta e con assoluta garanzia di verità la situazione non sia chiarita
Il processo è una battuta di appesa un momento di sospensione durante il quale
Le passioni sono acquietate di intorno al grande dramma del male si fa silenzio per favorire l'accoglimento ed in esso il ritrovamento della verità
Queste che nel processo Moro
Chiamava battute d'attesa dovevano diventare poi stile e cultura anche nelle attivi nell'attività politica
Le scelte politiche infatti si meditano
Non si affrettano ragione di imparzialità e di sincerità cito ancora testualmente interpongono
Tra l'illecite la sanzione l'intervallo sereno del processo di cognizione
Questa non è una necessità imposto ma corrisponda alle esigenze elementari della giustizia la quale
Per quando perde di immediatezza pertanto acquista di obiettività e di sostanziale efficace il processo
A garanzia di queste ragioni imparziali della giustizia si risolve in un complesso multiforme di azioni
Tra le quali entro oppure quelle dei soggetti del rapporto compromesso
Ma le quali si aggiungono altre annui già note di soggetti estranei al rapporto e disinteressati e testuale che operano nei Masi dal solo desiderio di fare giustizia
Esso mutando più capace di riconoscerlo in quanto appunto solo al di fuori della contestazione
Il giudice al quale essenzialmente si riduce questo intervento di terzi è sempre uno
E appunto super parte se non inter partes estraneo cioè al rapporto e di più
Adesso sovraordinato per la pure esigenza di giustizia alla quale deve ubbidire senza considerazione di particolari interessi né passione ma certamente egli non fa da solo
Questo grande lavoro di ricerca della verità in ordine alla situazione particolare ma in collaborazione con gli stessi soggetti interessati
I quali possono ben elevarsi adoperare come collaboratori per la ricerca della vera giustizia la terzietà del giudice fu al centro di uno dei suoi più approfonditi interventi nel dibattito costituente
Accennerò solo che Moro
Sulla pena consegna riflessione a tutto tondo come si può ricavare che salì un de da un volumetto del Billé
Novecentottantadue dal titolo Aldo Moro e il problema della piscina scritto a più mani Tritto Betti onde Martinazzoli Vassalli
Non lo sostiene che la pena si eritree Buson un ricambio del male che si è verificato con il delitto un castigo insomma e Vassalli aggiunge testuale
Il legame tra realtà e pena è un legame morale oltre che giuridica all'ideale cancellazione del male che è stato compiuto
Sicché va bene ancorata all'idea della libertà e della responsabilità in ragione dalla scelta negativa che ha
Liberamente fatto la persona cui essa e inflitta
E Aldo Moro l'attenzione primaria verso ciò che è accaduto con il reato non vuole escludere che lo Stato nel ricorrere alla pena debba rivolgere lo sguardo anche all'avvenire cioè alla prevenzione
Ma aggiunge all'assenza della debolezza delle misure di provenga di prevenzione non siano un alibi
Moro che apparteneva a quella corrente di pensiero che dalla prima valore pluri dimensionale pluri funzionale
Personalmente giova ricordarlo aveva contribuito a far iscrivere nella Carta costituzionale il precetto della funzione rieducativa della pena Ai fini di un recupero sociale del soggetto
Trascrivo letteralmente anche perché il legislatore di oggi se ne ricordi sempre
Intervento
Repressivo e quello preventivo procedano insieme avendo di mira con diversità di mezzi lo stesso fine generale che la difesa
Della società
E aggiunge in una successione temporale da un lato
La pena che reprime dall'altro la misura che cura e previene
Vorrei ora riflettere sulla concezione europea dello Stato che è l'altro volume
Come si evince dal testo delle sue lezioni universitarie ricordo che morosi starci sta parlando negli anni quarantaquattro quarantacinque dunque nel clima politico della vigilia dalla Costituente
Credo che l'attualità del suo pensiero si evince ancora di più se ricostruiamo per un momento il quadro politico del secondo ciclo di lezioni che stiamo esaminando quello degli anni settantacinque settantasei
In mezzo c'è stata tutta l'azione politica di Moro ed evoluzione del quadro istituzionale fino alla vigilia di quella che egli stesso definì la terza fase e che la violenza circa delle Brigate Rosse gli impedì di pilotare
Nella primavera del mille novecentosettantasei il risultato elettorale fu tale che nessuno dei due maggiori partiti di allora poter dire di aver vinto e tuttavia
Era diffusa la tendenza di imputare alla Democrazia Cristiana la maggiore responsabilità delle difficoltà e dei problemi economici sociali del momento
La DC fu lasciata sola e naturalmente Moro non poteva condividere un giudizio così liquidatorio nel famoso discorso di Benevento del novembre del settantasei
Parlando i democristiani ma in realtà rivolgendosi anche agli interlocutori politici degli altri grandi partiti socialisti comunisti
Ripercorse trent'anni di storia politica italiana ricorrendo a due metafore quella della ripresa del rapporto politico con il Partito socialista e con i repubblicani e quella del confronto con il Partito Comunista e aggiunge
La democrazia cristiana non intende soffocare il rapporto dialettico con le forze politiche perché nella sua intuizione
Che il pluralismo in Italia si esprima con una certa varietà di articolazione
E sul rapporto colpi ci spiega che il confronto virgolettato
Ho avuto momenti di asprezza di tensione ma è stato sempre da maggioranza ed opposizione mantenuto fermo direi da una parte e dall'altra come per una consapevolezza di rilevanza e che non possono essere eliminati e chiudo
Il virgolettato quanto al presente parlo del presente in quell'autunno del settantasette
Loro descrisse come è noto una situazione di non opposizione sul piano istituzionale nella quale due fatti errori Lovato rilevanti
L'accordo programmatiche la permanente differenziazione tra la Democrazia Cristiana il Partito comunista
Che si confermerà anche in questo contesto come partiti idealmente al tema alternativi di qui la condizione che gli definiti in carenza
Tra i due partiti indifferenza che non significa il disconosce sia testuale e il De prestarsi significhi incapacità impossibilità perché non vogliamo fare processi a nessuno
I fare alleanze vere di accordarci in termini politici impegnativi fra i due forze politiche parlo del mille novecentosettantasette
Moro valorizzo il precedente costituito dalla collaborazione tra forze politiche diverse
Sperimentata negli enti locali dove settantacinque elezioni amministrative regionali per impegnare le maggiori forze popolari nella sfida alla crisi economica di quegli anni e nel contrasto i rischi di instabilità democratica che io avvertivo acutamente
In diverse occasioni parlo di di un disagio personale che non riteneva limitata alla sua persona
Ma largamente diffuso nel mondo politico di un sistema democratico in crisi perché vittima di pregiudizi ideologici e di avvertita incapacità di governo
Su tutto incombeva la minaccia terroristica in questi giorni di Rigoletto disse sempre a Benevento abbiamo assistito al ghiacciati ad alcuni fra i tanti episodi di violenza
Che si susseguivano una sequenza allarmante nel nostro Paese
E sono forse il segno più grave della crisi politica che il Paese attraversa ma dovrei dire forse della crisi che il mondo attraverso
La minaccia avverte Moro è grave dobbiamo dire scritto diceva lui
Che ordina democratiche ordine economico sociale non solo senza credito non solo senza problemi non solo senza incognite non solo sensi interrogativi
A livello mondiale e altamente deludente vedere riemergere la violenza come strumento di lotta politica in modo scuro con finalità complesse ma con questo significato della contestazione della legge del consenso
Della legge del voto dell'essenza della democrazia
Pochi mesi prima del nell'intervento alle Camere congiunte nove marzo settantasette
In difesa di cui è Tanassi accusati di responsabilità nello scandalo Lockheed
Difendendo la convinzione dell'innocenza di cui aveva respinto la tentazione di offrire per la nostra utilità per un alibi di partito una vittima la ragion di Stato ci mascherando chiunque voglia fare un processo morale e politico
Dico testualmente da celebrare come si è detto cinicamente nelle piazze
Siamo ormai giunti alla conclusione dell'elezione di Moro
E ahimè anche alla fine violenza della sua vita
Per Moro lo Stato lo stesso valore della vite umane nella ricchezza stupenda delle sue determinazioni e improbo e in proposito aggiunge virgolettato lo state storico svolgimento di un'esperienza sociale estremamente complessa
Nella quale si raccolga in unità sociale ordinata attività delle personalità umana rivolte ciascuna a realizzare in questo Urbino universale tutti i fini umana
Nello stato sorge unisce
Nelle concrete forme storiche di civiltà nel vari intrecciarsi dei mille problemi risoluti ogni istante dalla lontana umana e l'umanità che compie il suo destino e realizza la sua volontà liberatrice giustificatrice
Nell'ordine e il valore della vita nell'essere dello Stato come ordine che si realizza nello sforzo quotidiano di ogni cittadino e la suprema grandezza di quella che si compie
Ho voluto brevemente accennare alla concezione europea dello Stato e del valore che adesso attribuisce un'ispirazione etica di ampio recepire o religiosi
Ed è proprio leggendo e rileggendo le pagine direzione trascritte durante il suo conversare con gli studenti
Che possiamo invadere un terreno che è propria della politica dagli ideali forti
Alla quale è difficile
Scusatemi un riferimento personale che io mi dissocio è completamente al di là delle scelte di abbandono della militanza che io recentemente operato
Se dette se scritto dando delle lettere dal carcere da cui dopo cinquantacinque giorni Dio prigionia Aldo Morucci uscì ucciso dalla feroce
Per le Brigate Rosse quelle lettere c'erano ammetto rispettando le differenze nell'interpretarle da molti vennero ritenute coerenti con la
Sua complessiva riflessione
Che abbiamo visto elevate di ispirata fino a conferire né una personale carica di religiosità
Erano di certo lucide e traevano forza dal suo non facilmente imitabile profondo pensiero
La sacralità della vita anche della sua vita fu fortemente difesa dal nostro e non poteva essere diversamente anche gli eroi non sono andati al patibolo con l'anima già dissociata da un corpo vivente da una mente pensante
Aldo Moro aveva però consegnato alla storia del pensiero filosofico
Per ragioni dell'equazione valore dell'uomo valore dello Stato che lo Stato allora era ma potremmo dire tutte le volte che minacciato al proprio interno da forze dispiegate Ricci
E non poteva rendersi alla violenza facendo diventare vittima se stesso quale compendio
Di una umanità più lunga e diffuso
Erano le tante vittime del terrorismo penso ai tabaccai Tobagi lei rossa italiana a Brindisi hai tanti altri che non ci avrebbero perdonato
Erano le vittime della scorta di Moro i loro familiari carabinieri gli agenti della Polizia di Stato penso a carabinieri come il maresciallo lombarde dirigente della Polizia di Stato con il vicequestore padovana
Avvocati come Fulvio Croce giornalisti come Carlo Casalegno
E poi gli operai i tanti cittadini i servitori della legalità e dei dovessi doveri civici che avrebbero aperto una breccia nel cuore dello Stato fino a farlo disintegrata
Un ordinamento può anche crollare sotto la spinta di una
Rivoluzione combattuta ma so che nel Chianti mai caro deve cedere senza resistere
Senza tentare di respingere la stalla santo
Parlo della violenza di ventinove anni fa ma mutatis mutandis potrei anche parlare dei tempi da oggi sarà perché sono stato anche il Ministro dell'interno
Ma continua a pensare che al terrorismo interno e anche internazionali ci si oppone non si cede
Moro non arrivo alla politica del confronto sull'onda del movimento dell'ultimo scorcio degli anni Sessanta
Vorrei ricordare che gli parlo spesso dell'urgenza dell'avvento di una stagione dei doveri luci e ombre certo non scompaiono quando si parla del sessantotto
Ma non si appende all'attaccapanni sessantottino anche il declino della classe dirigente chi ha scelto un sistema più per demolire che per costruire
Non attribuisca la debolezza della rappresentanza
Ai venti lontani mentre e concludo
è stato affidato i partiti nei momenti di loro maggiore debolezza
Il potere di scelta dei rappresentanti dei loro rappresentanti nelle istituzioni sottraendolo al popolo sovrano questo forse Moro non l'avrebbe consentito grazie
Credo che
Nocive bravo nel ringraziamento speciale al
Presidente Mancino
Per una
Non solo per la profondità scientifica della
Della sua relazione ma anche
Per la la squisita trama sensibilità umana lo dicevo in apertura quel di più di
Di partecipazione anche personale che è l'allegato
Ma questa lo straordinario statista che fu Aldo Moro
Io pregherei adesso
La
Onorevole Anna anzi la senatrice onorevole Anna Finocchiaro ma in questa questo ramo del Parlamento la ricordano ancora come Presidente della Commissione giustizia
Nella tredicesima legislatura di prendere la parola prego
Grazie Presidente io ringrazio davvero il presidente Pisicchio la Camera dei deputati per quest'invito perché
Mi ha consentito di tornare sia pure
Per qualche tempo allo studio che
Non mi è ormai piuttosto frequente ragione purtroppo di adempimenti istituzionali e politici sempre più incalzanti e di tornare a allo studio e incontrando
L'elaborazione scientifica di Aldo Moro nelle valutazioni che di queste sono state fatte
Vorrei dire subito una cosa ovviamente acerbe la mia conoscenza
Professore Pecorella è stato allievo di Aldo Moro
La mia è sicuramente un eccesso appunto Acerbo alla elaborazione di Aldo Moro però vorrei dire subito che
Non convengo con quanti hanno parlato di una missione umanitaria del diritto penale dell'ordinamento
Perché molto più precisamente a mio avviso occorre parlare di una
Attitudine umanistica o forse addirittura di un vero umanesimo rintracciabile
Nella lavoro di Aldo Moro la sua elaborazione scientifica in qualche modo mi pare che sia la traduzione umana dell'ordinamento
E nell'azione dello studioso e non mi sono stupita di una notazione che Giuliano Vassalli nella prefazione al volume che è stato più volte citato
Fa un'osservazione stupita di fronte al fatto che Aldo Moro studioso del diritto penale e legislatore
Non si sia però affrettato lo in alcune occasioni e rispetto a criticità riscontrate dallo stesso professore Moro nell'ordinamento penale a proporre modifica
Quasi come se
Prevalesse ed è questa l'impressione che io ho avuto rileggendo le elezioni
Di Aldo Moro di diritto penale quasi come se uno Giesse assai di più appunto quella traduzione umana dell'ordinamento quella necessità di esplorare nell'ordinamento penale alla luce di una cifra
Che esattamente la persona umana come soggetto libero e morale
E l'ordinamento come ordinamento valoriale prima ancora che come ordinamento di mero diritto oggettivo positivo
Perché la persona umana diventa mi pare nella lettura di Aldo Moro il criterio esegetico dell'ordinamento penale
Criteri esegetico che si articola tutto è stato già detto io ci torno molto brevemente
Su quella celebrazione della libertà e della responsabilità dell'uomo che è centrale nella sua lettura del diritto penale in particolare nella sua lettura della pena nel profitto otto il profilo poi
Nell'esame del dell'anti giuridicità ed nella valutazione del regime della imputabilità
Giuliano Vassalli ancora in quella prefazione potranno uscendo dall'opera di Aldo Moro sottolinea come il legame tra reato il pene o legame morale oltre che giuridico
E che la pena è ancorata all'idea della libertà e responsabilità io trovo che questo sia uno dei nodi più interessanti dell'abrogazione di Aldo Moro
Che innanzitutto giustifica una prima affermazione che poteva essere considerate in qualche modo è stata anche un po'enfatizzata dei suoi
Commentatori che poteva essere valutato un po'come eretica e cioè il fatto che la finalità di prevenzione generale della pena non è il tutto della pena ma è come dire
Una tributo sicuramente della pena ma non certamente il principale e poi che
La ragione principale
Della pena e quella che sta nel sovvertimento dell'ordine sulla base di una scelta e li verrà e il responsabile dell'individuo soggetto morale dotato di piena libertà e responsabilità
E non è un caso che la pena venga
Spesso nella reiterazione dei concetti che il professore Aldo Moro sviluppa nelle sue lezioni prima
Qualificata come rimprovero
E poi successivamente come sanzione c'è questa idea cioè
Così
Così secondo me espressiva
Di una concezione del diritto penale fortemente legata ad una assunzione dell'umanesimo come chiave di lettura
E c'è fortemente e sempre quest'idea che la pena conseguenze giuridica del sovvertimento dell'ordine sociale e innanzitutto
La risposta il rimprovero ad una scelta libera e responsabile che sia una scelta libera e responsabile operata per egoismo dice Aldo Moro in contrasto
Con l'interesse e con il bene collettivo
L'idea della libertà e della responsabilità della persona diventa il punto di partenza è anche il centro motore del sistema
Dirà Aldo Moro il reato è un avvenimento umanoide esplicazione dell'Energia creativa dell'uomo verso un obiettivo che è inaccettabile anche questo
Collegamento così stretto tra le energie a Crema e attiva dell'essere umano e la definizione del reato
Stringe su sulla su quella che appunto la cifra con la quale Aldo Moro rilegge il diritto penale
E la norma penale in questo in questa logica dice ancora Moro Energia motrice che opera nell'ambito della vita sociale nella oriente io trovo molto interessante questo modo di guardare
A reato alla pena alla condotta e alla sanzione prima ancora di descrivere la pena come sanzione l'ho detto pocanzi vorrei tornarci perché voglio fermare
Un'altra cosa è essere rimprovero e castigo uomo libero ha scelto il mare ha meritato il castigo
è una visione squisitamente umanistica
Anche perché il concetto di libertà
Usato da Moro è un concetto di libertà ricco anzi Aldo Moro e insiste sul fatto che la libertà è ricca di motivi
E che il soggetto che commette un reato avrebbe a propria disposizione ha a propria disposizione una libertà che egli presenta una molteplicità di motivi dell'agire
E anche in ragione di questo la pena si giustifica la reazione si giustifica
Ora è ovvio che
Sei
Stretto sul concetto di libertà e di responsabilità e molto interessante il modo in cui Aldo Moro affronta inesigibilità di altro comportamento
E in questo senso di dire che c'è una grande modernità dell'elaborazione del professore Moro su questo punto
Ancora io credo che questo avere scelto la cifra dell'umano come chiave di lettura per legge l'intero ordinamento penale
Si è particolarmente visibile quando si ragiona
Di proporzionalità della pena quando il professor Moro ragiona della proporzionalità della pena della dovuta proporzionalità della pena che non è una reazione
Passionale anche se il termine passionale altre volte ricorra nelle sue lezioni a definire
La pena come risposta passionale
Tornerò poi sull'uso di questo aggettivo che secondo me molto interessante
Ed è sull'individuo che occorre definire la pena esattamente perché le sa
E questa l'ulteriore sviluppo ricordava pocanzi Nicola Mancino della vorrà nella sede costituente sulla sull'articolo ventisette della Costituzione
Proprio perché la pena deve essere proporzionata rispetto alla
Danno che è stato provocato dal reato e perché la penna e occasione di riforma morale
Sta qui l'intransigenza di Moro non soltanto rispetto alla pena di morte ma anche rispetto all'ergastolo perché l'ergastolo e la pena che troncata e la pena che non dà più occasione
Ed è in questo senso ovviamente la sua concezione non solo perfettamente compatibile con la finalità etico retributiva della pena ma anzi mi pare che si espressiva esatto del esattamente della necessità
Di questa finalità ancora nel descrivere reato
Nel descrivere quello che viene comunemente detto nella lezione scolastico elemento oggettivo l'elemento soggettivo
Moro parla di forza fisica e di forza morale
Introduce nel ragionamento l'impegno dello spirito del soggetto
è un linguaggio che potrebbe sembrare più chi si fosse abbandonata esclusivamente ad una lettura scolastica potrebbe sembrare assolutamente inconsueto a me pare straordinariamente interessante quindi mi permetterei di dire
Che non solo stupisce legge lezione di Moro per quanto piani siano nella capacità di essere intese dagli studenti e chissà quanto oppure a mettere in questo
Ma è anche vero che è un linguaggio nel quale le parole qualcuno le ha contate ma riferendosi soltanto alla persona umana o per sono umanità persona umana
Io vorrei dire invece che è molto interessante riscontrare appunto l'uso di altre parole che non sono proprie
Delle essi con del diritto penale la passionalità la passione la forza fisica la forza morale
Credo che sia
Da questo punto di vista sarebbe estremamente interessante per la lettura anche filologica di queste
Lezione
Certo è un punto che
Militare
Interessante sottolineare proprio questa costruzione che tutta si fonda sulla libertà del soggette sulla responsabilità giustifica la posizione modernissima di Aldo Moro sull'articolo cinque delle Codice Penale
Cioè sulla in conoscibilità linee scusabilità
Della mancata conoscenza della norma penale il suo allievo Roberto del Lambro estensore della sentenza della Corte
Probabilmente aveva tenuto dentro di sé portandola con sé dalle elezioni di Aldo Moro
Anche lì lezione modernissima ma
Nettamente coerentemente discendente da quell'idea della libertà e della responsabilità
Umana
Sulla penna
Mi pare molto interessante il modo in cui Aldo Moro
Sottolineo che concretamente l'appena si risolve in una condizione sociale
Bene dice testualmente è un modo di essere del soggetto di diminuita libertà
E quello che è interessante e che l'essere una condizione sociale è legata all'idea di essere una condizione sociale scelta dal soggetto il quando il quale potendo scegliere
Tra l'obbligo morale contenuto nella norma penale
E la coerenza invece con ordinamenti all'osservanza della legge abbia scelto una condizione diversa
Dice Aldo Moro la pena una posizione svantaggiosa tanto quanto era svantaggio solo obbligo che gravava sul soggetto che il soggetto non ha adempiuto
Io non so se ne abbia avuto il tempo e se da qualche parte nell'opera di Moro che sicuramente non ho letto tutto inutile denunciarlo
Ci sia un riferimento però io mi chiedo se in qualche sua riflessione non sia entrata anche l'idea che questa alludere alla pena come condizione sociale scelta
E visto l'interesse che Aldo Moro aveva nei confronti del carcere della condizione carceraria non solo minorile
In qualche modo egli non si sia interrogato anche sul fatto che comunque quella condizione sociale non poteva essere altro che
Un luogo di privazione della libertà è un luogo di privazione della libertà dove però oltre la libertà altro non poteva essere tolto alla dignità dell'uomo un'anticipazione
Di quello che poi è stato un filone di elaborazione anche tutti ricordiamo sul carcere come uno formazione sociale nel quale ai sensi dell'articolo due della Costituzione l'uomo svolge la propria personalità
Mi riferisco allo scritto di Neppi Modona carcere società civile
Della storia d'Italia pubblicato ben Audi nella storia
Di tale
Infine due altre osservazioni
Una è un'osservazione che è già stata fatta sia dal presidente Pisicchio che dal Presidente
Mancino
Questa idea della profonda umanità della scienza del senso umano dello studio e questa relazione particolarissima tra insegnanti e allievo
Ora non è consueto che è un uomo che ha avuto le responsabilità politiche istituzionali come Aldo Moro abbia penso a conservare fino al punto da fare cinquantanove lezioni nell'anno accademico che credo per molti professori di oggi che fanno solo due
Sarebbe già
Molto molto impegnativo che forse non è un caso
Anche questa relazione tra insegnante allievo possa essere considerata paradigmatica
Di quella funzione pedagogica della politica alla quale accennava pocanzi Nicola Mancino io credo che sia esattamente così
Credo cioè che ci fosse questa
Esigenze chiamiamola morale
Di formazione delle
Giovani generazioni oggi potremmo dire di formazione delle classi dirigenti del Paese che era ad un tempo un obbligo che veniva dalla
Passione per lo studio del diritto e dall'altra e per il proprio mestiere di docente universitario ma dall'altra parte era tutto iscritto nella cifra politica con cui Aldo Moro svolgeva
I propri compiti
Mi permetto di dire che
E ovviamente un'osservazione assolutamente a latere essendo avendo io osservato molto più attentamente Enrico Berlinguer di quanto non potesse osservare per ragioni oggettive Aldo Moro che io non so se ne il
Nell'intrecciarsi di
Quelle ragionamento comuni a cui accennava Nicola Mancino non ci fosse anche una medesima concezione
Dell'uomo come soggetto morale è bella politica come
E della funzione della politica come funzione pedagogica che in quel periodo era possibile ritrovare anche negli scritti di Enrico Berlinguer
Ora
Punto c'è un punto e dell'ultimo o sul quale mi voglio soffermare
Ed è la questione che riguarda
Avevo annotato anch'io l'università avevo notato anch'io quella citazione che a cui ha fatto riferimento Nicola Mancino al problema dell'Università mi pare più di uomini che di ordinamenti
Ora io non so se sia esattamente così nel senso che credo che
Il sapere sempre più complesso degli specialisti
La necessità di tener dietro ad una conoscenza scientifica tecnologica che continuamente progredisce non richieda invece
Anche ordinamenti che siano adeguati e poi l'accesso di massa all'università ovviamente
E la moltiplicazione degli insegnamenti e potrei continuare però Ascerto credo che
Una cosa potrebbe essere comunque tenuta presente anche oggi e che cioè esiste
Un dovere di formazione delle classi dirigenti
Che poggia
Io direi allo stesso modo con uguale responsabilità sui docenti universitari e sugli uomini e le donne della politica
Che se fosse forse più riconosciute più praticato potrebbe contribuire contribuire offrire a questo Paese la possibilità di guardare al futuro con una maggiore sicurezze con una maggiore affidabilità
Ringraziamo la senatrice
Anna Finocchiaro ha rilanciato alcuni temi è assolutamente suggestivi a partire dalla
Richiamo perché già il Presidente Mancino aveva fatto molti aveva ripreso alla funzione pedagogica bella della politica fino ai riferimenti anche
Alla
Appena intesa come retribuzione come il feto di una assoluta libertà e autonomia di scelte quindi
Il libero arbitrio il criterio poi si
Proietto essi di Franjo in questa dimensioni
Io
Chiedo adesso al
Al
L'onorevole professor Gaetano Pecorella
Presidente la Commissione giustizia nella passata legislatura poi scoperto anche allievo di
Via Aldo Moro di dovendo la parola per la sua comunicazione
Grazie io credo che dobbiamo essere
Particolarmente riconoscenti dal Presidente
Acquisizione
Perché ha pensato questa occasione non solo come occasione per parlare di una grande figura
Il politico il giurista come
Aldo Moro va pensata questa occasione
Come ripresa di un discorso culturale all'interno della politica
Che va deve finalmente andare al di là delle parti contrapposte dicevamo di quelle situazioni in cui lo scontro il fatto di parole ma non i concetti di principi e dicono
Sinora il discorso su Aldo Moro mi ha messo in luce
Gli aspetti essenziali io credo che
Ricordo del presidente Mancino in particolare anche
Una testimonianza storica che non può non restare nella nostra memoria così come l'analisi
Di Aldo Moro penalista
Di cui da senatrice Finocchiaro affatto ma dire che ancora prima di noi
Le parole del capo dello Stato hanno scolpito nella essenza
La figura e il pensiero di Aldo Moro
Forse basterebbero le parole del suo messaggio per comprendere chi sia stato e quale è stato qual è stata l'eredità di Aldo Moro
Ma da parte mia voglio partire invece
Da una constatazione abbastanza male
E la constatazione
Che gli iscritti di Aldo Moro sono
Assai poco citati oggi forse sono anche poco conosciuti
Dalla dottrina italiana
Nessuno può certo negare ciò che di Aldo Moro ha detto un altro grande maestro del diritto penale Giuliano Vassalli
E cioè che alto fu suo pensiero e complesso e originale
E allora
Dobbiamo domandarci il perché
C'è tanto silenzio
Attorno ad una delle figure di pena dista centrali del ventesimo secolo
In una recente pubblicazione in un importante manuale parlando dell'antigiuridicità gli autori citano diverse opere e alla fine
Aggiungono si veda anche l'antigiuridicità di Aldo Moro
Che invece ha rappresentato una svolta fondamentale nell'idea dell'anti giuridicità non nella
Tecnica nella definizione ma nell'idea stessa del antigiuridicità come in sé
Come momento di ribellione
Bene è vero che il pensiero di Aldo Moro non è facile da intendersi
E forse e troppo profondo per la quotidianità del penalista ma credo che le vere ragioni di questo
Ostracismo di questo abbandono
E che noi oggi per fortuna recuperiamo di Aldo Moro siano altri
Aldo Moro ha sofferto e soffre l'isolamento di chi pone al centro del diritto penale del diritto in genere non le questioni tecniche ma di valori
Non lo Stato ma l'uomo non la repressione ma la tolleranza e la comprensione per Moro è la morale che deve stare a fondamento della norma giuridica
Le categorie del diritto e dello Stato insegnava i suoi studenti nascono dalla vita ittica e quindi dal profondo della nostra umanità
Anche Aldo Moro come
Ieri inc parla di lotta per il diritto ma tra di loro c'è una
Grande distanza
La lotta per il diritto non è Conterie ring la lotta per la formazione storica dei diritti individuali lotta per il diritto è
La lotta per la stessa vita dello spirito
Per quanto costi di sforzi di sangue troppe volte senza risultati almeno apparenti essa non può essere abbandonato
Perché abbandonarla vorrebbe dire rinunziare alla ricerca della verità e della giustizia
Combattere per il diritto significa dare efficacia storicamente
Operante I valori etici che si sviluppano nella coscienza individuale
Lotta per il diritto
E poi sostanzialmente lotta per la giustizia lotta perché prevalgono i valori etici i valori che sono l'essenza appunto dell'uomo da una cultura giuridica come la nostra che rifugge dai contenuti morali per sviluppare solo o pressoché solo la ricostruzione tecnicoformale degli istituti
Non ci si poteva aspettare che comprendesse tutta la grandezza di un penalista e di un filosofo come Aldo Moro e questo silenzio sui valori
Che ha fatto dell'Università di giurisprudenza e questo silenzio sulla ricerca dell'essenza della giustizia
Che ha fatto delle
Università di giurisprudenza dei luoghi spesso senz'anima
Dove si impari mestiere ma non l'essenza stessa del diritto che molto semplicemente ma con grande difficoltà saper distinguere il giusto dall'ingiusto
Aldo Moro ha detto parole memorabili
Non sulla definizione degli istituti del diritto penale ma sui valori che debbono stare a fondamento di questi istituti
A partire dalla pena
Moro non rinnega l'idea che la pena debba essere sofferenza
E che la sua giustificazione morale sia l'ideale cancellazione del male compiuto davvero
Nasce questa sensibilità della sanzione come sofferenza
Ancora una volta non dal male ma dalla grandezza dell'essere umano
Valore attorno al quale ruota tutto il pensiero di muovere la pena infatti lo ricordava Anna Finocchiaro
E ancorata la convinzione che l'uomo sia libero e responsabile e che perciò debba subire gli effetti delle sue scelte
Ciò non esclude però che la pena debba anche guardare al futuro di colui che ha compiuto con le scelte
Nasce così l'impegno anche in sede costituzionale di dare alla pena un carattere e una funzione di rieducazione
Si colpisce l'uomo ricorda Aldo Moro
Per ritrovare la persona nella sua capacità di orientamento in senso morale e sociale si scava nella personalità attraverso la pena
Si inserisce questa espressione straordinaria rispetto alla pena ed è proprio quel linguaggio di cui
Parlava Anna Finocchiaro prima che è così nuovo nei testi troppo Ari dei penalisti
Si inserisce il pungolo della tristezza della mortificazione che la pena immediatamente esprime ma per una finalità restauratrice
Per ritrovare attraverso la pena la personalità modifica emendata
Moro si batte nell'Assemblea costituente contro la pena di morte che definisce una vergogna inimmaginabile in un regime di democrazia sociale e politica
Ma Moro era contro anche alla pena dell'ergastolo
La pena perpetua diceva priva come di qualsiasi speranza di qualsiasi prospettiva di qualsiasi sollecitazione al pentimento appare crudele e disumana
Non meno di quanto lo sia la pena di morte in fondo ho sempre pensato che l'ergastolo e una pena di morte data giorno per giorno anziché in una volta sola
La pena perpetua scrive non è umanamente accettati
Aldo Moro ci ha lasciato un monito sulla pena
Che troppo spesso il legislatore dimentica più attento agli umori della collettività
Alla ricerca del consenso
Piuttosto che i valori in sé che dovrebbero ispirare le sue scelte il monito e questo
Ricordatevi
Lo diceva I suoi studenti ma
Lo dice a noi ricordatevi che la penna nonne
La passionale smodata vendetta dei privati e la risposta calibrata dell'ordinamento giuridico e quindi
A tutta la misura propria degli interventi del potere sociale
Che non possono abbandonarsi a distinti di reazioni e dipendente
Ma devono essere Facca talmente commisurati alla necessità rigorosamente alla necessità ti dare al reato una risposta quale si esprime in una pena giusta
Anche la sua analisi del reato guarda più ai contenuti che non ha i tecnici
Tradotto in italiano ha dibattuto per anni a me sembra poco utilmente sulla scomposizione del reato
Parlando di tre due quattro elementi
Ebbene Aldo Moro rifiuta tutto questo
Perché in omaggio ad una pura questione sistematica e cioè definire di quante parti è fatto un reato
Si è andata perdendo la vera essenza dell'illecito penale che è un atto che coinvolge l'intera personalità le sotto
Il reato
Per Moro è un atto di ribellione è un atto di disordine
è il turbamento dei valori della vita sociale è in sostanza
E anche in questo ricordo ancora l'uomo al centro anche quando fa il male è in sostanza una manifestazione della personalità
Con ciò intendo precisa Moro una manifestazione di volontà lo sprigionarsi della energia spirituale della inerzia realizzatrice del soggetto nell'ambito della vita sociale
Qualunque cosa faccia l'uomo realizza comunque se stesso nel bene o nel male
Che si realizzi il bene o che prevalga il male al centro c'è sempre la grandezza dell'uomo
Il reato
Insegno in una delle sue lezioni altro non è
Che qualche cosa che parte dalla volontà e partendo dalla volontà si traduce in una energia
Che concretamente muove la realtà sociale la modifica in maniera che essa risulti trasformata in ragione di quell'energia spirituale e fisica che emana da soggetto
Se pensiamo che nel nostro ordinamento esista ancora la responsabilità oggettiva ci rendiamo conto qual è la distanza tra
Il pensiero di Aldo Moro via
Diciamo la limitatezza ancora del diritto che pratichiamo
Questa concezione del reato doveva condurre necessariamente Aldo Moro a porsi la domanda che era
E resta la domanda centrale di tutto il diritto penale
Devi soggetto conoscere e volere il fatto nel suo significato di opposizione al diritto
E la risposta non poteva che essere queste
Il fatto di cui soggetto deve avere consapevolezza e intenzione non è un dato brutto non è un momento della natura
è un fatto della vita sociale inserito nel mondo dei valori etico giuridici
è impensabile scrive che soggetto possa essere considerato autore di un fatto riprovevole e che egli stesso sia ritrovato
Qualora egli non abbia una consapevolezza almeno sommaria del significato negativo del fatto del complesso dei valutazioni che etico giuridiche
Che si esprimono tecnicamente attraverso le norme di diritto penale ma sono vive nella coscienza della società
Si è già ricordato che il pensiero di Aldo Moro ha lasciato una traccia indelebile nella sentenza volute scritta dal suo allievo Renato Dell'Angelo
Con cui la Corte costituzionale nel mille novecentottantotto ha riconosciuto la scusante della Rover su legge penale nel caso in cui l'ignoranza del precetto sia inevitabili
Ma a me pare che la strada sia ancora lunga
Seguendo il pensiero di Aldo Moro e cioè che non si può pensare una responsabilità penale se non vi è consapevolezza di violare
Una regola imposta dalla società attraverso una norma che se ne conoscono se ne conosca la norma ma non si può
Essere ritrovati se non vi è la consapevolezza prima di tutto nello stesso autore del fatto che il fatto è riprovevole
Dunque
Il reato nulle se non un fatto dell'uomo
E dare può considerarsi solo il fatto cui sia immanente la soggettività della persona
Per sintetizzare il suo pensiero vorrei dire come ha fatto Gaetano contento
Che l'intero disegno dell'opera di Aldo Moro la sua proposta altro non è che dare un volto umano al diritto penale
Ora da ben consapevole di quanto grande fosse la distanza tra il diritto come ideale
E la realtà con cui l'uomo è costretto a confrontarsi
Così si rivolgeva agli studenti del corso di filosofia del diritto probabilmente malgrado tutto l'evoluzione storica di cui noi saremmo stati determina tori non soddisferà le nostre filiali esigenza
La splendida promessa che sembra contenuta nell'intrinseca forza bellezza di questi ideali non sarà mantenuta
Ciò vuol dire e gli uomini dovranno pur sempre
Prestare di fronte al diritto le è stato in una posizione di più o meno acuto pessimista risate
Il valore fondamentale di questo messaggio
Gli ideali non potranno mai essere parte completa della realtà
L'uomo dunque nei suoi valori deve comunque mantenere un atteggiamento di critica o di pessimismo nei confronti del diritto dello Stato perché c'è sempre una distanza
Tra
La morale tra il valore morale e ciò che si trova nel dire
E così concludeva
Forse
Il destino dell'uomo non è di realizzare pienamente la giustizia ma dia vere perpetua mente della giustizia fammi e sette mai sempre un grande destino
Questo è Aldo Moro giuristi insigni
Ma prima di tutto uomo che ha posto i valori della morale al centro
Per il sistema normativo al centro della politica al centro della sua stessa vita grazie
Ringraziamo all'onorevole Pecorella per questo suo partecipato
Intervento questa sua bella comunicazione che ancora una volta sottolinea
Un aspetto va anteriorità della persona umana infondo descrive prescrive Aldo Moro e descrive anche un progetto politico su cui oggi credo farebbe bene la politica a
Convenire fuori dalle perché giudiziali ditta
Io gli ho logiche
La proroga al professor Giuliano Pisapia che peraltro anche attraverso
Un percorso come dire familiare che avuto in
L'intersecazione con l'esperienza
Vivibili Aldo Moro professore io credo possa possa dirci con la Sapienza e quindi riconosciamo
Cose importanti prego volevo grazie precedente
è un grazie veramente di cuore perché
è importante ricordare Aldo Moro come giurista
Aldo Moro come il giurista che troppo spesso è stata dimenticato anche fra gli operatori del diritto
Anche cara i colleghi che l'università e che purtroppo e troppo poco conosciuto invece
Da chi quotidianamente viventi in ambito politico o in ambito giudiziario i problemi e la nostra giustizia penale
E debbo dire devo confessare che
Nel momento in cui
Riprendo io ho ripreso i libri di Aldo Moro l'ho fatto con un'emozione fortissima
Perché potrei dire che mi sono laureato
Sui libri di Aldo Moro nel senso che ho avuto la fortuna di conoscere contemporaneamente Aldo Moro politico e Aldo Moro giurista nel momento in cui in maniera del tutto casuale ho scelto
Di fare la tesi sul reato continuato
E il presupposto di una chiesa ed è reato continuata non poteva essere
Che
Il libro splendido conservatore innovativo nello stesso tempo d'alto moro su unità pluralità di area
Sono andato
Non arrivi genuina mia tesi perché evidentemente non è né all'IVA la pena mari leggermi le intuizioni chi al domo Oro
Aveva avuto
In quel
Suo volume che risale se non ricordo male al mille novecentocinquantuno
Io ho visto l'attualità delle proposte condivisibile o non condivisibili che egli già accennava e di cui aveva la
Sicuramente
La capacità di espressione e giuridica collegata alla capacità
Di intuizione pratica rispetto alla soluzione di problemi così complessi quali quelle ad esempio di cosa significa identità del disegno criminoso di perché ad esempio
All'ora sì
Puliva in maniera diversificata
Un
Insiemi di reati uniti dal vincolo della continuazione e invece
Una condotta che contemporaneamente
Determinava una pluralità di Oslo analita di violazioni di norme giuridiche
Perché dico questo perché
Proprio recentemente nell'ambito della Commissione di riforma del nuovo Codice Penale
Un progetto che spero che il Parlamento porterà esaminare in tempi brevissimi si è posto il problema della
Necessità
Di dare dei parametri
Che eliminasse Rockwell eccessiva discrezionalità
Del giudice rispetta questa valutazione dell'identità del disegno criminoso che il presupposto del reato continuato che può comportare una diminuzione
Elevata
Dell'entità della pena commisurate in concreto
Da parte del giudice in una situazione in cui troppo spesso oggi avviene
Che
Questa applicazione DIA reato continuato è un'applicazione di cui non viene neppure dato una motivazione ma proprio perché e così evanescente il concetto di identità del medesimo
Genio criminoso ti diventa difficile
Portiera motivare se non alla fine
Sotto una mancanza di motivazione c'è la volontà
Dei giudici di adeguare la pena al caso concreto in una situazione in cui come da tutto il riconosciuto l'entità delle pene previste dal nostro ordinamento sono le più elevate di tutti gli ordinamenti moderno
Ebbene Aldo Moro
Già allora
Diceva e sosteneva e invitava oserei dire il legislatore a trovare anche dei parametri non solo soggettivi e oggettivi rispetto
Alla sussistenza del reato continuato
E seguendo quell'insegnamento ad esempio abbiamo ancorato nella proposta che io porteremo spero in Parlamento in tempi brevi
La possibilità di unificazione del medesimo disegno criminoso
Il
Limite temporale
Rispetto
Alla Commissione di reati diversi limite della Anna Lucia
Della tipologia di reato e Dell'Anna Lucia anche tra le modalità esecutive del reato
Ecco
Questo esempio così concreto
Dimostra l'attualità delle sugli utili l'intuizione
E
Ad esempio
Nella disputa dottrinaria che c'è stata per decenni sul piatto continuato
Nella diversificazione di
Valutazioni e di riflessione tra chi sosteneva il reato continuato come una
Unità reale e chi la sosteneva impiegato continuato come una finzione giuridica anche in questa al dormono innovatore
Nel senso che
Sostiene fino in fondo quella che era la teoria di rimpallo medi dell'Italia che poi
Praticamente è stato il suo riferimento eccitato credo qualcosa come cento volte in quel barlume
E però dice qua bisogna trovare un qualche cosa che sia originale rispetto a quanto gli studiosi e ci hanno o Pino oggi proposto
Non unità reale ma neanche finzione giuridica
E
Propone il termine unità legale e in effetti se ci pensiamo bene cos'è che unisce
In
Per gli atti diversi ficcanti nel tempo ma che hanno lo stesso modalità e identità di disegno criminoso proprio il problema che la legge
Prevede espressamente questo tipo di
Modalità di commisurazione della pena diverso proprio perché diversa è la pericolosità di chi continuamente
Diventa responsabile nuove reati sulla base di diverse risoluzione criminosa e chi invece ha una un'unica risoluzione criminosa ancora già è stato ricordato è stato detto tanto con parole mirabili quindi ho circondi andare
Su altri temi si per quanto possibile
Ma è già stato detto sulla sua monografia capacità giuridica penale
L'innovazione e d'una
Modernità
Che se pensiamo al momento in cui quella
Bellissime pagine frutta se scritte noi dovremmo quasi pensare a una miracolo di
Capacità di prevedere il futuro
Chi avrebbe pensato quanti pochi avrebbero pensato allora
Che può esistere non colpevolezza pure in presenza di dolore pur in presenza di colpa eppure in presenza
Di
Condotta conforme alla fattispecie criminosa
Eppure già Aldo Moro poneva il problema
Poneva il problema senza dare una soluzione mancando per la prima volta credo almeno per quanto sono le mie conoscenze a livello di
Dottrina moderna dando un segnale rispetto a quel principio di colpevolezza
Che oggi è stato riconosciuto anche dalle sentenze la Corte costituzionale pregiata citate e mi piace moltissimo proprio perché è stato ricordato
Il
Un richiamo condominio omonimo
Come
Aldo Moro
Chiude dopo aver fatto una premessa rispetto al suo volume sulla capacità giuridica penale dopo aver fatto questa premessa
Un delicato problema che la scienza penalistica più le cinte ha impostato
Pur senza compiutamente a risolvere e quella della capacità di diritto penale dopo un'analisi in cui prende in considerazione non solo la cultura giuridica e già duttili italiana ma anche quella
Comparate in particolare quella tedesca che tanto amato e tanto approfondito conclude questo libro
Ci basta
Eccola
Diciamo la modestia
Del giurista di fronte invece la capacità di altissimo livello di fare proposte innovative
E direi anche rivoluzionari
Il principio di colpevolezza di cui all'ora e per anni ancora per quarant'anni
Non vi era stato riconoscimento di carattere costituzionale e ancora oggi media riconoscimento a livello di giurisprudenza e tanto meno a livello di
Codici penale sostanziale
Ci basta di Aversa prospettato su di un piano più vasto un problema assai delicato la cui chiara soluzione non può essere si si vuol fare opera di scienza disconosciuta
O anche solo ristretta entro limito riservi incompatibili con i risultati di un esame attento e spassionato della realtà giuridica
Non pretendiamo quindi di aver attinto la verità assoluta
L'abbiamo posto un problema e abbiamo prospettato una soluzione
Bene lo dico anche qua con promozione sotto queste parole che sono le conclusione c'è
Un
Una scritta una parola
Che ho riconosciuto in una persona
Che mi è stata cara
E non solo cara un grado con un punto esclamativo
C'è chi ha letto allora questo libro nel momento in cui
Appunto Aldo Moro faceva i concorsi per la cattedra istituzioni di diritto e procedura penale
Aveva già allora delle approvazioni di modernità e di capacità giuridica e di riconoscenza giuridica che purtroppo poi trattata troppo spesso dimenticata
Ci sarebbe tanto da dire ma io vorrei
Passare ad altri due temi perché so bene che
I lavori dell'Aula incombono
E la dittatura dei lavori parlamentari
Troppo spesso rischiano di determinare una limitazione delle tante parole delle tante riflessioni che uno vorrebbe fare
Tre punti ancora
La capacità di Aldo Moro
Chi era un conservatore dal punto di vista del diritto penale ad esempio Aldo Moro non voleva e non intendeva e non riteneva che fosse necessario un nuovo codice penale però in tutti i suoi scritti in tutte le sue proposte c'è una tale innovazione per cui oggi
Addirittura dopo tanti anni
Abbiamo difficoltà a inserire nel vecchio nel nuovo ordinamento penale sostanziale
Quelle sue proposte bene Aldo Moro aveva la capacità di unire la teoria alla prassi
è bellissima questa fotografia che c'è
Quanto sullo fondamentale queste queste elezioni che sono state riportate e direi quanta
Gratitudine dobbiamo al professor capito perché
A patto queste raccolte oggi non c'è più ma non posso non ricordarlo c'è una fotografia in cui Aldo Moro accompagna gli studenti alla vigilia di un istituto penitenziario
E per quanto mi risulta
Sia i miei ricordi non sollevati aveva anche l'abitudine almeno una volta nell'ambito del soccorso di portare gli studenti in una visita in un'aula di giustizia
Io credo che collega relazioni alla realtà quotidiana e qualche cosa di estremamente grandezza di estremamente rivoluzionari io e soprattutto di
Massimamente utile
Una visita in un istituto penitenziario una visita in un'aula di tribunale mente si svolgono i processi
Credo che valgano decine e decine di elezioni e forse a quel punto ci si
Rende conto di quanto vera che era quella frase che negli ultimi anni spesso pronunciava il professor Cheli cala
Che ripeto ricordo tante citato da Aldo Moro
L'Italia e tanto culla del diritto che la giustizia si è addormentata lo dico con tristezza però lo dico anche in una prospettiva ricordando quello che hanno detto Anna Finocchiaro
E
Gaetano Pecorella e cioè che il momento
Ti
E il Presidente Mancino presente Pisicchio saranno garanti sicuramente di queste al momento di
Finire con le contrapposizioni e con le strumentalizzazioni dalla giustizia è ora che ci sia un'unità di intenti e un'unità soprattutto
Di elaborazione per trovare il punto di equilibrio tra la
Situazione posizioni diverso allora la capacità di unire la teoria alla prassi capacità anche
Di cambiare DDA
Il Presidente Mancino prima diceva Moro non escludeva la modificabilità che la Costituzione
Il Presidente
Pecorella ha già ricordato quelle bellissime parole aerei quella vera e propria requisitoria che in una delle spedizioni Aldo Moro ha fatto non solo contro la pena del
Di morte ma anche
Contro la pena Castano e anche Anna Finocchiaro
Ha ricordato la posizione nobile di Aldo Moro sulla pena in particolare sul fine pena mai e però forse
E io stesso non conoscevo quell'ultima posizione
Peraltro posizione sostenute davanti gli studenti in un periodo tremendo mi ha riportato telemedicina in un periodo in cui
Il terrorismo era che la garantendo in cui vi erano morti gli assassini e stragi non dico quotidiane ma quasi
Nelle strade del nostro Paese ebbene
La capacità di cambiare io mi ero riletto fin qui fatto per
Una lezione
All'università di Roma Tre non come professore come contrattista a
I lavori della Costituente sulla pena ebbene Aldo Moro
In uno dei suoi trecento interventi credo alla Costituente a fronte delle proposte del
Nostro padre costituente
Al
Terracini e di un altro Padri costituenti nobile poi riprese anche da Palmiro Togliatti tese a inserire in Costituzione un tetto massimo di pena detentiva siano opposto
Cioè riteneva che non si dovesse in quel momento
Prevedere espressamente tanto meno in Costituzione
Il
Il divieto della pena dell'ergastolo tant'è vero che pura in una situazione in cui e dobbiamo dirlo con tristezza
L'unanimità sulla pena o contro la pena di Linate ancora
Esistente estremamente presente nel nostro Paese non abbiamo una Costituzione che prevede fratelli morti e spero che questa legislatura finalmente porti alla cancellazione
Dal nostro ordinamento costituzionale della
Pena di morte bene allora Aldo Moro così rispondeva
Dopo aver sottolineato di non poter essere insensibile motivi altamente umani umani e umanitari
Che avevano ispirato tale proposta cioè quella di Terracini nobile di presa d'atto gli atti aveva osservato
Tutti si doveva tener conto della situazione del Paese ed era quindi troppo presto per pensare di risolvere in sede di legislazione pool penale un problema di quella portata
Non si tratta di definire una Pino incrociati di inviti ma di creare una tale struttura sociale un tale costume
Per cui il sistema degli illeciti delle pene venga ad essere configurato in una luce nuova nell'ambito di una società diversa da quella attuale
La legislazione dovrà registrare e come noi si ispira anche promuovere
Entro certi limiti una diversa situazione sociale nel Paese il prendere tutte le misure adeguate
E
Aveva voluto precisare pure essendo sostenitore della finalità emendativa nella prima credo e in questo momento non si possa prevedere
L'abolizione dell'ergastolo dal nostro ordinamento
Anni dopo in un minuto però quote di spesa
A
Modificato la propria posizione e questo deve essere un insegnamento
Credo
Per tutti noi io parlo di tinte mente per me stesso
E allora
E anche significativo e Aldo Moro nelle sue lezioni parte in un contesto sistematico che potrebbe oggi far rabbrividire molti non dalla struttura del reato manda la pena
Basta rileggere le sue dizioni
E il primo punto è la pena la pena interpretata appunto nella
Concezione già sviluppata da
Chi mi ha preceduto
Ed è significativo Pertini frequenta le aule universitarie che effettivamente il problema della pena è quella più attira
L'attenzione degli studi e solo se uno parte dalla pena perché c'è la concretezza di quello più uno vede quotidianamente i di cui si parla forti talmente a livello di mass media ma anche
Ne barra nell'università nei circoli diventa anche più facile seguire
Invece
La lezione sulla struttura del reato o su istituti così difficili così complessi così complicati ma così fondamentale come quello dell'imputabilità e come quello
Come è già stato ricordato della anche i giuridicità piuttosto dei della
Continuazione del reato ancora due spunti e poi vado veramente alle conclusioni uno è significativo ma è coerente e coerente
A quella pensieri a quella logica che
Gli a quegli insegnamenti che Aldo Moro si era opposto ad esempio alla riforma
Se non ricordo male del settantaquattro che rendeva facoltativa la recidiva
Altro tema d'attualità d'attualità incredibile
Eppure Luigi Aldo Moro il professor Aldo Moro si era opposto proprio perché riteneva che la recidiva chiaramente i limiti diverso da quelli che portato un po'il lo scontro ma che spero che sarà il confronto in futuro
Del dibattito parlamentare
Evidentemente punitiva come sintomo possibile sintomo di maggiore pericolosità ma evidentemente con limiti e distretti Kospi tipicità rispetto
Alla reiterazione della condotta criminosa ma nel contempo
Si poneva
La domanda
Del perché ad esempio
Non si potesse
Prevederei la recidiva anche nei reati colposi
E sosteneva proprio questa tesi
Nel momento in cui riavviato colposo non è
Determinato dalla fattispecie dolosa evidentemente
La colpevolezza e quindi la responsabilità penale non può essere aggravata perché manca uno degli elementi costitutivi della maggiore gravità e cioè l'elemento psicologico del dopo
E infine anche questo
E di grande attualità rimpiangere parlarne per ore ma credo che
Non sia utile necessario anche perché le spendi le parole che ho sentito che assumono
Li hanno già riassunto in maniera mirabile il pensiero
Di Aldo Moro uomo giuriste statista
Però un ultimo
Riferimento intendo fatto tanto si parla oggi di sicurezza
Il tema delicato che il tema difficile vittima
Qua confesso anche un a responsabilità
Personale il passato spesso sottolineato sottovalutato e che invece diventa fondamentale la capacità di coniugare sicurezza e garanzie
E piano
Aldo Moro già in tempi lontani ricordava quello che
Molti oggi dicono ma pochi oggi praticano cioè che la sicurezza nelle strade nelle città
La sicurezza personale rispetto alla propria incolumità e anche rispetto al proprio bene non può essere scollegata dalla sicurezza sociale
In quella
Contesto Aldo Moro
In tempi
E qui nessuno faceva un discorso di sicurezza sociale in maniera così complessa così scuro scriveva sicurezza sociale capitolo nuovo
Allora l'effettivamente nuovo o di turno attualità incredibile relativamente recente per quanto riguarda gli interessi avente al mondo del lavoro e alla garanzia di vita di tranquillità di assicurazione di fronte al bisogno della persona
E cioè la capacità di unire la concezione
Della sicurezza non solo sotto il profilo della doverosa lotta alla criminalità ma anche della doverosa necessità che lo Stato
Ponga le situazione preliminare quella situazione di squilibrio sociale di ingiustizia che oggi purtroppo anche del nostro Paese e così dilagante questo tema
Della
Sicurezza io credo che ci fa comprendere collegata a tutto quanto è già stato detto
La sensi milita
Morale personale etica giuridica e politica nel senso più nobile più ampio del termine di Aldo Moro anzi vorrei dire dell'onorevole professore Aldo Moro
Grazie professor Pisapia io credo che
A questo punto possiamo
Considerare
Temporaneamente temporaneamente chiusi i nostri lavori sia coerente perché non ci siamo partiva premessa che è quella
Che ha fatto tesoro di un
Di un aspetto che stato impresso dalla concessione del costituente Aldo Moro alla politica stessa
Il ruolo pedagogico dalla politica ben detto ruolo formativo della politica talvolta anche un po'smarrito in una stagione in cui
Siamo un po'degli Argonauti Cinzia all'interno di un di una realtà complessa complicata piena di di sollecitazione le più varie
Ma che talvolta rischiano da abbandonare il percorso fondamentale che è quello della cultura
Che dalle ragioni poi al nostro stanno suo divenire
E quindi abbiamo probabilmente insieme celebrato un momento che sarebbe piaciuto atomo quello del di un momento pedagogico anzi maieutico in questo caso perché CIPE ci faceva già tutti quanti in qualche modo prendi partecipi di una di un percorso ed una dimensione
Perché Giuliano Pisapia l'ha detto mirabilmente ma venuto fuori un po'da tutti gli interventi per porre una questione che credo debba essere da noi condivisa
E di questo dobbiamo farne tesoro la giustizia e la regola di tutti
Quindi la giustizia non va bandita come
Uno strumento di azione politica ma va concepita va considerata il punto di incontro i legislatori di buona volontà questo a questo criterio noi cerchiamo
Di conformarci con grande umiltà l'euro voglio ringraziare
Il vice Presidente
Mancino per
La sua partecipazione così come voglio ringraziare i miei lustri predecessori peraltro accomunati da una sensibilità giù penalistica che rispetto alla quale io sono l'unica estraneo
Anna Finocchiaro
Il Gaetano Pecorella e con il quale comunque continuiamo a sviluppare un lavoro in Commissione Giuliano prese Pisapia ringrazio tutti gli intervenuti in modo particolare il vicepresidente Leone
Tutti gli autorevoli colleghi e amici dando loro appuntamento
Ad un altro momento di riflessione con il segno ecco nel segno Aldo dite riferimenti
All'altezza della politica nobile grazie