16 MAG 2007
dibattiti

1953. Fu legge truffa? - Presentazione del libro di Giulio Andreotti (Edizioni Rizzoli)

DIBATTITO | - Roma - 17:42 Durata: 1 ora 40 sec
A cura di Enrica Izzo e Pantheon
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È il 1953, un anno da non dimenticare.

Poco più che trentenne, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giulio Andreotti annota sul suo diario gli eventi che scuotono il Paese e i palazzi del potere, per fermare almeno sulla carta il turbinio di avvenimenti nel quale è coinvolto.

L'Italia, alla disperata ricerca di stabilità dopo la dittatura e la guerra, vive un periodo di difficile conciliazione tra le diverse istanze politiche e sociali, in cui ogni giorno sembra poter vanificare equilibri interni ed esteri faticosamente costruiti.

L'ultimo governo De Gasperi cade a seguito della
riforma elettorale voluta con insistenza dal Partito Socialdemocratico, approvata solo con i voti della maggioranza e bollata dagli avversari politici come "Legge Truffa".

La nazione è scossa da due gravi emergenze: il disastro ferroviario di Benevento e l'alluvione in Calabria.

Sul fronte internazionale, la morte di Stalin e la firma dell'armistizio in Corea alimentano la speranza di una distensione tra i due blocchi contrapposti nella Guerra Fredda.

Ma allo stesso tempo l'elezione del generale Tito a Presidente della Repubblica federale jugoslava crea scompiglio oltreconfine, dando il via alla "questione triestina" che minerà la nostra nazione dal punto di vista geopolitico.

Attraverso i dialoghi, le telefonate, i colloqui privati, dalle pagine del diario di Giulio Andreotti riaffiorano tutte le tensioni e gli sconvolgimenti di un anno destinato a imprimere un corso ben preciso alla storia.

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