Intervista a Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil

Allora buona sera buonasera a tutti e grazie per essere qui con noi a questa ultima giornata della festa dell'Unità di Roma ringraziano e salutiamo Guglielmo Epifani segretario nazionale della CGIL
Paolo Franchi direttore del Riformista la lo ringraziamo per essere qui ancora con noi quest'anno ci accompagnato altre volte con col segretario Fassino e oggi qui con me Epifani tra l'altro rimandando la dalla scorsa settimana l'occasione noi ringraziamo doppiamente quindi il segretario nazionale CGIL che ha voluto ha voluto mantenere l'impegno qui alla festa nazionale dell'Unità
Io quindi vi ringrazio e iniziamo quindi dibattito non prima però di ringraziare non solo voi Guglielmo e Paolo Franchi ma tutte le compagne e compagni volontari l'ultimo giorno da festa mi sembra doveroso che hanno reso possibile
Il successo di questa festa di quattrocento volontari e volontarie che hanno sacrificato il loro tempo le loro ferie loro tempo libero
E quest'anno è stato particolarmente difficile perché gli abbiamo chiesto l'impegno dalle primarie poi alle elezioni politiche a quelle e amministrative e al referendum e oggi sono qui con noi come tutti quanti voi protagonisti di queste stupende vittorie anche quest'anno quindi la peste L'Unità si chiude un su un successo
Cioè eccezionale dovuta anche le difficoltà ai Mondiali del tempo non proprio benevolo lo spostamento dell'aria un successo comunque che abbiamo conseguito ugualmente con con la tenacia e la passione che costanti distingue il partito
Di Roma io quindi voglio ringraziarvi e prima di dare la parola fra a Paolo Franchi però permettetemi di ricordare vista la presenza di molti compagni della CGIL di Roma e del Lazio un compagno che probabilmente sta arrivando sarebbe stato qua con noi
Massimo Marzullo che scomparso tragicamente
Pochi giorni fa
E lo vogliamo ricordare quindi saranno alla festa dirigente la CGIL di Roma e del Lazio a Luís vogliamo dedicare anche questa serata ricordando l'appunto qui in occasione che celebra anche i cent'anni della CGIL in un anno importante quindi parleremo di questo parleremo dell'attualità
Politica parleremo del futuro della CGIL del nostro Paese io vi ringrazio buona serata a tutti e do la parola Paolo Franchi per l'intervista a Guglielmo Epifani grazie a tutti
Grazie
E buona sera prima di tutto per tra un momento parleremo di con Epifani di attualità Dini
Il governo di sindacato di di finanziaria
E parleremo logicamente di cent'anni di CGIL non per soltanto per celebrarli ma insomma per discutere assieme
Su qualche nodo su qualche questione che aperta ma oggi insomma
è una giornata
Molto particolare molto drammatica per qualcosa che col
Vicende
Italiane li guiderò minuto ci occuperemo a poco ha poco da spartire insomma
Sapete tutti quello che oggi
Successo in Libano insomma
Siamo
Di fronte non saprei più come dire a un
Passaggio ulteriore inaudito
Passaggio diciamo di questa
Terribile vicenda alla quale
Sulla quale alla quale anzitutto tutti fatichiamo a immaginare oltremodo non solo noi ma insomma
Fatichiamo oltremodo a a immaginare qualche possibile soluzione ma insomma fatichiamo anche a muoverci fatichiamo anche a
A discernere facevi anzi fatichiamo anche a a capire ecco e la prima domanda che vorrei fare a a Epifani proprio questa insomma quale
Quali riflessioni evoca
Un passaggio drammatico insomma spaventoso ma se non vengono gli aggettivi lascio
A ciascuno di di voi la scelta di quello che gli sembra più appropriato quali riflessioni evocare e dal punto di vista di un grande sindacato come la CGIL che sulla scena
Politica e anche sulla scena politica internazionale del grande sua tradizione
Ha detto spesso anche con grande spirito di autonomia e rispetto al al Complesso della sinistra italiana la sua ecco che che fare
Sì la situazione
Il Medioriente sta diventando minuto dopo minuto più grave ma
Prima di dire cosa dobbiamo fare niente i viene in mente che quello che sta accadendo in qualche modo
Era in parte scritto
Io ricordo sempre
Quando ci fu l'intervento armato in Iraq
E noi sostenemmo che non era quella la strada per portare un po'di pace
In quella zona martoriata del mondo
Perché pensavamo che andasse prima risolto anche attraverso l'interposizione
Di forze internazionali
Il delicato rapporto
Tra palestinesi e israeliani
E dicemmo che la guerra in Iraq avrebbe destabilizzato l'Iraq ha diviso l'Iraq
Fatto crescere il fondamentalismo e il terrorismo
E che avrebbe sostanzialmente reso più forte
Il ruolo del fondamentalismo di origine scita in quella regione
Voglio dire cioè in sostanza che forse anche a quel quadro si deve un Iran
Così aggressivo fino al limite di dire che Israele non ha diritto alla propria esistenza senza quel quadro forse gli Hezbollah non avrebbero
Lanciato i missili contro Israele
E senza quel quadro probabilmente Israele non avrebbe risposto con con una forza priva di politica e priva secondo me di prospettiva e di costruzione della pace
E come se
Un Iraq impantanato in questa situazione avvicinasse di molto
L'Iran e Israele con i pericoli di una confronto militare ravvicinato in quella regione
Siamo cioè sull'orlo di un baratto
Inutile illudersi
E quindi o le potenze internazionali in modo particolare l'ONU
Sono in condizione di Ramses stabilire un principio di razionalità per i contendenti in campo
Oppure se si va attraverso l'uso della forza sarà giocoforza arrivare a quella conclusione
Siccome penso che quella conclusione sarebbe davvero drammatica per tutti
In modo particolare per le popolazioni civili inermi
E per un Paese come il nostro che a una tradizionale e oggi riconquistata missione di mediazione nell'area martoriata del Medioriente io credo che dobbiamo con la forza più forte possibile
Chiedere all'ONU di intervenire chiedere a Israele la tregua di sospendere questi bombardamenti che finiscono per colpire la povera gente come nel caso di oggi
Decine di bambini assolutamente innocenti
Prima che il baratro si allarghi c'è un dovere della comunità internazionale da questo punto di vista Roma italiano riconquistato un ruolo che il governo Berlusconi aveva perso
Tutto questo presuppone anche che l'Unione europea abbia una politica abbia una strategia non ci sono soltanto gli errori degli Stati Uniti penso all'Iraq c'è anche l'assenza su quello scenario di una politica europea dei Paesi europei i quali invece per cultura storia sensibilità il vicinanza
Hanno la possibilità di giocare quel ruolo che nel passato hanno giocato ci vuole un'Europa in grado di sostenere processi di pacificazione e i processi che evitò no l'allargamento del conflitto armato
Tutto questo evitando Cai Israele di sentirsi isolata è sempre sotto assedio
Riconfermando il diritto di Israele alla propria esistenza
Anche il diritto alla difesa
Ma senza che questo comprometta un diritto più generale che c'è
Quello di evitare che il conflitto si allarghi Sipro paghi e che nel nome di questo conflitto possa trovare nuova alimento il fondamentalismo e il terrorismo ha caratteristica islamica
Perché a quel punto come sappiamo avendo puntato tutto sul conflitto di civiltà quello esattamente il baratro nel quale senza l'intervento della mediazione della politica dell'ONU e di chi ha la forza di poterlo fare
E il baratro verso il quale ci incamminiamo ed è il baratro che va ai binari che va evitato
D'altra parte ed era un sentimento di impotenza l'impotenza nasce dal fatto che per troppi anni si è lasciato correre la situazione per troppi anni loro è stato delegittimato frantumato reso fragile
E per troppi anni secondo me gli Stati Uniti hanno sbagliato politica in quell'area del mondo
In questo vedo ruolo dell'Italia e dell'Europa per aiutare anche quando sbagliano gli Stati Uniti
A far trovare alla politica al ruolo dei grandi organismi internazionali il ruolo della mediazione che è necessario
Non riusciamo in quell'area
A costruire una stabile sistema di pace
Senza un intervento di terzi
Senza un intervento dell'ONU senza un intervento dell'Europa senza un intervento di quelle forze che non hanno interesse a che la situazione precipiti e invece hanno interesse a che la situazione si fermi
Al governo italiano posso solo dire di continuare a dire come ha fatto ancora oggi ho visto Massimo D'Alema diviene con la forza necessaria
Che Israele si deve fermare e giocare il proprio ruolo in Europa e nell'organizzazione delle Nazioni Unite perché ripeto le Nazioni Unite riconquista i no un ruolo poi è evidente
Che se c'è la guerra non ci può essere una forza dell'ONU di interposizione e quindi per questo ci vuole una tregua è un intervento dell'ONU e dentro l'ONU un ruolo decisivo dell'Europa
E quando oggi Israele dice abbiamo bisogno di altre due settimane Israele sbaglia
Perché altre due settimane come la giornata di oggi non aiutano la sicurezza vi Israele
Soprattutto se guardiamo non all'ora dopo ora ma se guardiamo ai grandi processi alle grandi sensibilità a quello che una giornata come oggi segna per milioni di islamici
Di arabi
Non fondamentalisti questo credo che sia il passaggio per noi fondamentale
Sì incerto se uno riflette a una giornata
Terribile come
Come quella di oggi una delle prime riflessioni che gli vengono in mente che come dire
Se si volesse fare del scientemente dico del proselitismo nel mondo islamico nel mondo arabo
Nel mondo per per posizioni fondamentalisti che diciamo o diciamo così per aumentare a dismisura il numero di quelli già sono molti e già sono troppi che pensano che Israele
Vada buttata a mare lo dico dal punto di vista di un amico di Israele
Ecco questo
è un buon incentivo diciamo i vanno avanti di questo passo gli incentivi si moltiplica ma io qui adesso e poi usciamo e veniamo alle questioni italiane però volevo porre una domanda
A a Epifani su una questione che riguarda ancora questo
Questo tema
è tutto vero quello che abbiamo detto però però da più parti si dice
Nel mondo della sinistra nel mondo sin da e anche nel mondo del lavoro nel mondo
Sindacale italiano c'è è storicamente un atteggiamento
Vogliamo dire tiepido ecco
Per usare un aggettivo quasi eufemistica o un atteggiamento tiepido ecco nei confronti nei confronti delle ragioni e del diritto di Israele per quello che riguarda poi la storia del sindacato e della e della CGIL c'è anche dell'altro si ricorda per esempio il famoso episodio no eravamo agli inizi
Agli inizi degli anni ottanta la manifestazione
Che passò mi pare all'indomani di Sabra e Chatila ma posso
Ma posso sbagliare nel ricordo le le scritte antisemite che rimasero
Sulle mura del ghetto la la iniziale incomprensione
O perlomeno giustificazione in qualche modo di Luciano Lama anche di questi episodi poi la correzione immediata di rotta insomma c'è c'è una storia sulla quale a torto o a ragione si chiedono delle delle risposte così
Ma abbiamo una parte dell'episodio che citavo c'è naturalmente dentro la CGIL
Come in generale nella sinistra politica sociale italiana diversità di sfumature non c'è dubbio chi mette più l'accento sulle ragioni della sicurezza di Israele
Ricordando da dove viene quella storia e l'obbligo morale che abbiamo tutti i contratti o nella seconda guerra mondiale per lo sterminio di sei milioni di ebrei c'è chi mette più le ragioni sulla parte dei più deboli
E la parte dei più deboli e vista oggi secondo me con qualche ragione nella condizione dei palestinesi ma non trovo
Non trovo in CGIL ne è uno spirito antisemita né uno spirito antisraeliano anzi io voglio dire
Che nell'ultimo direttivo proprio quello che abbiamo tenuto qualche giorno fa ha fatto di valutazione ho usato verso verso Israele parole nettissime
Anche per quanto riguarda il diritto alla sua autodifesa ma un conto è riconoscere questo diritto un conto è giustificare
Giornate come quelle di oggi
Perché Israele se aggredita al diritto di difendersi ma non ha il diritto di buttare il bombe che fanno strage tra civili inermi donne e bambine perché in questo modo non fa
Non fa solo un atto ostile
In generale verso i diritti delle persone verso l'umanità secondo me senza che lo sa fa un atto ostile verso se stessa
E quindi da questo punto di vista bisogna aiutare Israele a ritrovare anche un sentimento più normale della conseguenza degli atti che compie e poi naturalmente
So bene anch'io che il ministro delle Difesa oggi in Israele che era il leader del partito laburista è stato anche il capo del sindacato israeliano
Ed è una persona che abbiamo conosciuto che conosciamo e che stimiamo per questo dico dobbiamo aiutare Israele a ritrovare una maggiore serenità di giudizio dei propri atti
Perché solo così si aiuta Israele non dicendo che ha sempre ragione e naturalmente la stessa cosa vale anche per quei Paesi arabi
Ho a carattere islamico quando ad esempio hanno rispetto ad alcuni libertà fondamentali per il suo ruolo e la libertà delle donne
Concezioni che sono esattamente all'antipolio non di quello che pensiamo noi ma di quello che la Carta delle Nazioni Unite riconosce per quanto riguarda i diritti di ogni persona al di là della razza
Di quello che la religione che viene professata e del sesso
Questo è io credo il compito difficile che abbiamo dato assolto
Bene
E adesso vorrei
Passare diciamo cose di attualità di attualità italiana attualissima c'è una tua
Intervista che compare questa mattina su Repubblica e che
Contiene almeno per me ma immagino
Per tutti voi parecchi spunti di riflessione per quello che mi riguarda qualche domanda
Per avere qualche ulteriore
Qualche ulteriore delucidazioni
La prima questione che ti pongo è una questione politica è una cosa che si dice dicono tutti è ma detta da te diciamo così in e senza mezzi termini in un'intervista
Un grande giornale insomma assume assume un peso particolare cioè insomma
La Finanziaria passaggio chiave per dieci mila e un motivo per questo governo verremo poi alla questione ovvio fra un attimo la questione
Della CGIL del sindacato ma insomma talmente passaggio chiave la finanziaria che Elba è vero banco di prova anche per questo governo ma anche nel senso proprio più stretto dalla parola nel senso tu dici
Che sulla finanziaria può darsi benissimo ciò non è escluso che questo governo casa cosa vuoi dire quando dici questo
No io voglio dire
Che se guardo quello che è successo in questi primi mesi di vita del Governo
E soprattutto il fatto che all'interno del governo e prevalso più uno spirito di
Rivalità in Terna di divisione di ricerca della propria identità rispetto a una solidarietà generale e lo abbiamo visto in tutti i passaggi parlamentari
Dall'Afghanistan alla questione dell'indulto lo abbiamo visto per quanto riguarda le liberalizzazioni
Allora se tutto questo è avvenuto in queste settimane è vero
Quando arriveremo a settembre alla legge finanziaria che tradizionalmente
La legge torna la quale gli interessi di parte gli equilibri la rappresentanza di interessi viene messa più in discussione
Un governo ritrova la sua unità oppure un governo che corre tanti rischi
E correndo tanti rischi può effettivamente smarrire in una occasione così delicata quella profilo di unità che invece dovrebbe mantenere quindi da parte mia c'è da un lato una constatazione di una cosa che non mi piace ma che in campo e dall'altro uno sprone al governo per dire di che anche per il governo oltre che per noi la strada è stretta
E che deve sapere
Che quando si arriverà a discutere
Di cosa fare su pensioni sulla sanità sul lavoro pubblico sul Mezzogiorno sugli Investimenti eccetera eccetera eccetera o ritrova le ragioni di una sua unità oppure sarà difficile
Passare questa prova
Mi immagino già con i numeri che ci sono al Senato se il governo non mantiene al proprio interno un profilo di unitarietà e di solidarietà quello che può succedere
Chi difende questa parte quest'argomento chi difende quest'altra parte quest'altro argomento e alla fine si corre davvero il rischio di scivolare su questa buccia di banana
Per questo ha voluto mettere
In maniera anche molto forte molto molto netta il Governo di fronte alle proprie responsabilità poi naturalmente questo riguarda anche noi
Io ho un po'il terrore di una discussione di merito con un governo che non ha una sola posizione
Se dobbiamo parlare di sanità
Quanti interlocutori abbiamo di fronte e che hanno la stessa idea
Con quante voci discutiamo
Con chi troviamo gli accordi e una volta fatto l'accordo chi ci dice che non si alza qualcuno che il giorno dopo lo mette in discussione e quando poi la legge Finanziaria arriverà in Parlamento
Chi ci può mettere al riparo da un Governo della dinamica parlamentare che sia tradizionalmente quella che
Si è vista anche nel passato per questo c'è una doppia preoccupazione per la tenuta della maggioranza e per il modo con il quale la maggioranza si prepara a dialogare non solo con noi
Perché noi siamo una parte del sistema di relazioni del Governo
Come dialogherà con gli enti locali Comuni Province Regioni come dialogherà con il complesso degli interessi di impresa non solo Confindustria come diavolo che ora con il movimento sindacale con le rappresentanze sociali questo è un tema di grandissima importanza
Il Governo si sta preparando questo ma la mia impressione è che non si stia preparando
Con la necessaria
Coscienza della delicatezza di questo passaggio probabilmente perché fino a ieri doveva affrontare altre questioni
Non sapeva come sarebbe andata a finire il voto sull'Afghanistan solo per dire il tema che ha tenuto il governo in sospeso fino all'ultimo l'ultimo minuto ma da oggi il tema deve esser questo
E il governo deve usare il queste settimane
Per prepararsi a settembre ad avere una posizione sulla legge finanziaria che abbia il profilo di una forte solidità interna al Governo e poi mi permetto di aggiungere
Siccome non è un governo tecnico quello che dirige il Paese perché è stato votato sulla base di un programma
Il governo deve anche tener conto
Di quei milioni di persone che l'hanno votato di quelle a milioni di persone che hanno avuto fiducia che hanno riposto fiducia nel governo
Perché se si scorda per un momento questo allora comincia un'altra serie di guai e quella parte che l'ha votato
Alla fine potrebbe non riconoscersi in quello che il governo fa
E questo naturalmente per chi crede a un bipolarismo maturo sarebbe davvero un bel problema voglio dire cioè in sostanza che il governo di centro sinistra è un governo di centrosinistra
Che ha il dovere di attuare il proprio programma perché sul programma che gli elettori lo hanno votato l'hanno mandato a governare e per quante sfumature interne il governo abbia
Ha anche il dovere verso le persone verso l'elettorato di trovare quella compattezza e quell'unità necessaria per fargli affrontare in autunno questo difficile percorso
Allora
Permettimi una divagazione diciamo così politica politica cui vi chiedo
Anche se so bene che senza che Dario CGIL ma quindi chiedo
Una risposta politica dodici il governo di centrosinistra è il governo di centrosinistra sono le dico quello che hai appena detto prendo solo questa affermazione che riassume un po'tutto il ragionamento
è il governo di centrosinistra con le votare con le divisioni che ha che tu hai ricordato e anche diciamo con la maggioranza risicatissima che ha in specie al Senato che c'è una scuola di pensiero che dice quando si è pochi forse meglio perché si sta tutti uniti è se è una scuola di pensiero valida a quanto pare non è poco per l'Italia ecco il richiamo
Mettiamo pure che sia vera in qualche altro angolo del mondo da noi funziona poco allora
Se è così rispetto alle cose che ha appena detto che logicamente non ripeto tu che giudizio dai su questo
Pur comprensibile tormentone insomma che un pochino si è aperto su allargamenti della maggioranza via via fino ai dibattiti sulle grandi coalizioni
Io devo dire adesso c'è un partendo dal dato che esso è un po'più larga come diceva qui passino al meglio ma questa è un po'lapalissiana come affermazione quindi no a me la cosa che non vinta la conseguenza colpito
E che il governo ha poche settimane di vita
E già ci sono i pronostici su quanto durerà
Ci sono i pronostici su chi sostituirà Prodi su come allargare questa o quella maggioranza io
Devo dire che lo trovo un po'strano questo questo ragionamento
Perché bisognerebbe esattamente da parte del centrosinistra interrogarsi del contrario come fare per andare avanti insieme non come fare per andare avanti una volta assunto che si è divisi perché se no non torna non torna non torna il conto
E quindi da questo punto di vista guardo diciamo non con sospetto con l'assenza di comprensione ogni ragionamento
Che prova già a prefigurare scenari che a realtà non debbono stare in campo sento parlare di governi tecnici governi istituzionale io
Trovo davvero questo troppo troppo singolare troppo sbagliato poi lo so anch'io che al Senato c'è una maggioranza di otto voti ma Schrader ha governato in Germania per quattro anni con un voto di maggioranza
Se mai questo problema richiama un altro problema
E il problema cioè di come in un bipolarismo maturo un'opposizione seria e responsabile lascia a chi ha vinto le elezioni
La responsabilità il diritto dovere di governare perché così funzionano
Le democrazie mature dove chi ha vinto anche se solo di un vuoto ha il diritto di governare e l'opposizione fa l'opposizione ma non fa continuamente trabocchetti a quella parte che ha avuto la maggioranza del Paese
Così mi piacerebbe quella discussione in questo capirei
Un ragionamento con l'opposizione che inviti l'opposizione ad essere leale nei confronti del principio di maggioranza che il principio aureo di ogni democrazia rappresentativa tutto il resto onestamente non riesco a capirlo poi se qualche deputato dell'opposizione arriva in maggioranza non sarà questo il problema ma non lo è mai stato
Ma anche la caccia
A questo o a quello mi pare in questa fase
Uno sporta poco utile perché in qualche misura
Da l'idea e l'impressione di una maggioranza che non si sente fiduciosa verso se stessa
E se la maggioranza non ha questa fiducia verso se stessa non ha neanche secondo me rispetto della fiducia che gli elettori le hanno conferito
Allora torniamo insomma alla al tema
So che va sotto la voce finanziaria proviamo avvicinarci un pochino di più
Nel merito allora dalla CGIL sono venuti verso Padoa Schioppa e grandi apprezzamenti
Riconoscimenti e così via però si è anche detto non sono un ricordo l'espressione testuale che tu hai usato alla festa
Della CGIL in cui c'era anche
Padoa Schioppa però insomma è detto il sentiero modesto cito a memoria probabilmente male è un Centi ero un sentiero molto stretto quello che viene delineato si può certo noi proviamo a a percorrere stretto ma proviamo a percorrerlo oppure proviamo a percorrerlo mai stretto insomma
Il il il concetto cambia un pochino secondo adesso del del primo del primo punto che si mette in evidenza ora quanto è stretto questo sentire
Il percorso è stretto per le cose di cui abbiamo parlato fino adesso cioè la viso unione
Il clima che non che se rimane quello di oggi è un clima difficile interno la maggioranza
E poiché stretto per ragioni di merito di col testo
Perché io vorrei che il Governo lo dicesse con più forza l'eredità che lascia al centrodestra è davvero un'eredità molto pesante
Ovunque noi ci giriamo troviamo polpette avvelenate in ogni settore in ogni campo
Prova di N tre
Ricorderete voi tutte quelle infrastrutture annunciate
E anche quelle infrastrutture che venivano due o tre volte inaugurate con tagli fittizi di nastri tricolori bene
Succede questo che oggi addirittura le opere già aggiudicata attraverso bandi d'asta
Non sono finanziate
Cioè già oggi il Governo ma qualsiasi governo si troverebbe in questa situazione non sa come fare
Perché ci sono aziende che hanno vinto le le gare d'asta hanno il diritto a contrattualizzare il loro dovere i loro diritti
E questi non sono finanziate
D'altra parte il Governo è dovuto intervenire con la manovrina per dare un po'di soldi all'Anas perché se no ad esempio tutti i lavori attorno a Roma venivano bloccati
Quindi abbiamo un problema gigantesco di impegni già presi che con una politica un po'creativa di Tremonti consegnano al nuovo governo l'assenza di finanziamento e questo è uno seconda polpetta avvelenata
I conti pubblici noi per la prima volta dopo quindici anni abbiamo un debito pubblico che li aumenta
Abbiamo disatteso gli impegni presi con Bruxelles e quindi c'è problema di un di un risanamento dei conti pubblici che bisogna riprendere
Un risanamento dei conti pubblici vuol dire sostanzialmente lavorare sulle entrate e lavorare sulle spesso
Un Paese come il nostro che viene da cinque anni di assenza di crescita
E in più un Paese in cui in questi anni si è redistribuito il reddito tra una parte del Paese che è rimasta indietro è una parte del Paese che è andato avanti e si è arricchita
L'operazione di fare il risanamento nell'equità e particolarmente difficile
Terza polpetta avvelenata
Il gradone delle pensioni
Vi ricordate cosa fece il Governo
Passato non aumento subito l'età pensionabile
Decise che dal primo gennaio del due mila e otto si poteva andare in pensione con un salto di tre anni
Creando un problema davvero complicato perché tu discriminati in ragione di un mese tra chi poteva andare tre anni con tre anni di meno e chi con tre anni di più
Cioè un insulto al buonsenso all'equità non un gradino che cresceva ma un gradone di queste dimensioni bene
Non c'è solo questo governo passato anche calcolato già nelle finanziarie il risparmio di questa manovra
Quattro miliardi di euro quattro miliardi di euro per il due mila otto e sette miliardi di euro per il due mila e nove quindi sei come noi riteniamo bisogna togliere il gradone
Bisogna anche trovare la bellezza di quattro miliardi di euro per un anno e di sette miliardi di euro per l'altro non solo ne ha combinata ancora un'altra
In questi giorni voi avete letto di questa cosa sui coefficienti di trasformazione
Che vuol dire sostanzialmente dare quella quel numero che moltiplicato per i contributi accumulati daranno poi vita al valore delle pensioni contributive per il futuro bene
Cosa ha fatto il governo passato non ha deciso
Di approvare questi coefficienti ma li ha già contabilizzati nella finanziaria del due mila e sette
Quindi noi siamo in una situazione demenziale per cui i coefficienti non sono mai stati trasformati ma già c'è il risparmio sulla spesa previdenziale per il prossimo anno
Con il che il Governo che c'è oggi quale che sia poi la scelta che farà si troverà comunque o a rispettare questi coefficienti o se li vuole cambiare a finanziare la mancato risparmio che era già previsto per questo la strada è stretta
Perché il governo passato ha messo queste trappole sul futuro e quindi il governo nuovo si trova in difficoltà per come farlo perché è evidente se la coperta è stretta dove li metti i soldi
Dimetti per gli anziani libretti per la non autosufficienza li metti per gli investimenti i veti per la scuola dimetti per le infrastrutture li metti per la sanità dove per questo è una strada stretta perché bisogna muoversi con grande accortezza e in più e strettissima per la ragione che dicevo prima perché essendo un governo politico
E il mandato e la fiducia dei propri elettori ha un segno
Ha il segno dell'equità
E ha il segno che non vuole tagli indiscriminati Allo stato specie sociale soprattutto nei campi dell'istruzione della formazione della sanità della condizione dei giovani della condizione degli anziani
Trovare la quadratura del cerchio
Con la legge finanziaria di quest'anno è particolarmente difficile può essere che noi
Stretti come siamo come un sindacato tra la spinta le attese i bisogni delle persone che rappresentiamo e il quadro che non avevamo mai
Indorato perché che arrivavamo a questo punto l'avevamo detto con chiarezza in tutti questi cinque anni noi abbiamo chiaro il quadro delle difficoltà
Vorrei
Che l'ha spesso quadro delle difficoltà negli stessi termini ce l'abbia tutto il governo e tutta la maggioranza perché quando ci sedere ma un tavolo bisognerà vedere una doppia responsabilità
Noi che proveremo a fare equità sul fisco e a fare politiche di risparmio della spesa attraverso le riforme
E non tagli indiscriminati che non accetteremmo e il Governo che dovrà avere la stessa responsabilità
Politiche fiscali di equità vuol dire fare le cose al contrario di come le ha fatte Berlusconi
Vuol dire ad esempio reintrodurre l'imposta di successione sulle grandi ricchezze e sui grandi patrimoni
Vuol dire finalmente uniformare il prelievo sui guadagni delle rendite finanziarie così come avviene in Europa senza allarmismi
Vuol dire far pagare ad esempio le tasse a tutte quelle operazioni di capital gain che quando ci sono scalate contro scalate consegnano ricchezze di miliardi di euro sulle quali non si paga un euro d'imposta
Equità vuol dire reintrodurre la progressività dell'imposta lottare contro l'evasione ed elusione restituire il drenaggio fiscale lavoratori e pensionati tra tante pensionati come lavoratore e per quanto riguarda le spese bisogna che il governo
Dica con chiarezza come noi pensiamo che bisogna intervenire dove ci sono gli sprechi e ce ne sono tanti
Sulle inefficienze ce ne sono tante si può fare ancora risparmi di spesa ma attenzione a quello che tutti e a come lo tocchi
Perché se tu vuoi portare via sette miliardi di euro al finanziamento della sanità
Tu costringi le regioni soprattutto quelle che si sono comportate meglio a non essere in condizione di assicurare le prestazioni corrispondenti ai livelli essenziali di assistenza e di sanità
Oppure se tu vuoi tagliare le risorse sull'istruzione sulla scuola sulla ricerca e l'università tu finisci per fare esattamente il contrario di quello che il programma dell'Ulivo
Contiene questa è la partita che in gioco a partire da da settembre per adesso
Abbiamo soltanto sistemato il metodo come si fa il confronto quali sono i tavoli la regia di Palazzo Chigi perché è evidente a settembre entreremo nel nel merito e sarà un settembre particolarmente delicato e difficile per tutti
Insomma mi sembra che tu abbia spiegato quello che il nostro così non è scontato
Che dicevi nel nell'Inter con che è in grado di unità bar vanno i sindacati italiani a questo
Ma noi abbiamo
Anche a ragione della difficoltà della passaggio che abbiamo di fronte a noi
Retail Sutor rapporto unitario che io ritengo fondamentale anche per evitare rincorse tra i sindacati dei quali non avverto nessun bisogno perché con un quadro politico già così sfilacciato credo che sia opportuno che il sindacato in questa fase si mantenga unito
Poi abbiamo qualche problema su cui ancora abbiamo qualche differenza
La differenza più grande l'abbiamo sulla questione della precarietà del lavoro
Perché come come si sanno riteniamo che le leggi fatte dal precedente governo non abbiano aiutato a combattere la precarietà del lavoro o che in ogni caso
La precarietà del rapporto di lavoro Mina la sicurezza e la fiducia delle giovani generazioni verso il futuro per la CGIL
La lotta alla precarietà del lavoro costituisce un punto fondamentale dell'azione del governo che va sviluppata in tutto l'arco della legislatura su questo abbiamo ancora qualche opinione diversa sul resto
Spero che riusciamo a trovare delle posizioni unitarie tra di noi
Credo di poter dire che il problema non sarà tanto nel rapporto mi auguro almeno
Nel rapporto tra CGIL CISL UIL il problema sarà come nel rapporto col Governo con gli enti locali con la Confindustria con le altre
Confederazioni del sistema delle imprese si riuscirà a trovare i punti di intesa necessari sulle materie che lo richiedo
Poi abbiamo delle condizioni specifiche
Ho già detto la condizione degli anziani che mi pare una condizione particolarmente delicata sulla quale bisogna intervenire abbiamo i problemi del Mezzogiorno
Che si è fermato dopo anni e anni in cui aveva dato qualche segno di di ripresa
Abbiamo bisogno di una politica industriale degna di di questo nome
Si possono affrontare
Anche operazioni importanti nel lavoro pubblico a una condizione
Di considerare il lavoro pubblico una condizione fondamentale per qualsiasi Paese moderno degno di questo nome quindi non ne mandiamo via trecento mila e così facciamo un po'di risparmio no un'operazione molto più seria
Noi sappiamo che da qui al due mila e quattordici andranno in pensione quattrocento mila insegnanti
Bene
Facciamo un tavolo in cui programmiamo i pensionamenti
E per gli insegnanti che vanno a riposo assumiamo gli insegnanti precari spesso insegnanti che da quindici vent'anni non hanno un rapporto stabile di lavoro e facciamo entrare ragazzi giovani laureati di venticinque trenta anni perché io mi rendo conto che quando arrivi precario fino a quarant'anni
Devo sistemare il precario ma devo anche trovare lo spazio per dare uno sbocco a quel ragazzo appena laureato di venticinque anni che non può aspettare quarant'anni per trovare un posto di lavoro
Già cambiato per quest'ultima cosa che dicevi poi torno al filosofica
Del nostro del nostro ragionamento alla perché Tupone ed è una questione importante questa
A me viene in mente una cosa che non c'entra niente che avete presente Calciopoli le cose che abbiamo letto
La Gea a me la gente resta qui parlarne il per un solo sotto un solo profilo i nomi o meglio i cognomi di chi ne faceva parte perché da questo punto di vista secondo me ha una fantastica rappresentazione
Fantastica nel senso di spaventosa
Rappresentazione del Paese l'Italia dei figli forse una volta anzi sicuramente siamo stati una società divisa in classi adesso insomma l'Italia da l'idea di essere diventato un Paese familistico Castagnole nella quale si sono come chiusi i
Come li possiamo chiamare gli ascensori sociali
I meccanismi che promuovevano la mobilità anche la mobilità verticale
Dal basso verso l'alto diventa ma non solo nella Gea uso la Gea ma vale degli ordini professionali ma ma vale il dieci mila posti
Un meccanismo lei quale è diventato il paese dei padri e dei figli io passerò a mia figlia quello che
Per spero di no perché lei non vuole ma insomma passerò dovrei secondo questa logica
Passare a mia figlia a quello che è il mio lavoro chi è a venticinque o trent'anni c'è il nodo del precariato
Dall'altra parte una volta si diceva i meriti e bisogni dall'altra parte c'è anche un uno era un merito straordinario essere un trentenne che è un'eccellenza
Potenziale nel proprio campo e quindi una società bloccata lo chiude allora siccome si dice il sindacato è tendenzialmente corporativo che ha dentro difende chi è dentro e chi se ne frega
Di chi è fuori eccetera eccetera
Tu non credi che questo sia un Paese bloccato in questi termini del cui appunto diventa addirittura
Familistico castane si ragiona tanto di declino italiano ma non è questo un aspetto spaventoso di declino tu vai in Inghilterra e hai qualche speranza un giovinotto bravo italiano
Di fare un colloquio non lo dico per mitizzare l'Inghilterra di Blair eccetera
Ma comunque di fare un colloquio e magari non abita magari in forme flessibili che alla fine del colloquio dicono bravo
Terre sante le cose che mi ha detto lei lei lunedì ha disposto a a trasferirsi in Inghilterra per venire a lavorare per un anno da noi ora una cosa di questo tipo in Italia è letteralmente
Impensabile allora alla CGIL al sindacato questo è un grande nodo anche per parlare ai giovani che ci sono di questo Paese o no
Sì ma questo è uno dei grandi problemi che il Paese non siamo il Paese a minore
Processo di verticale di Elita mobilità verticale
Cioè noi ci spostiamo abbastanza territorialmente anche perché dal Sud hanno ripreso in circa ottantacinque mila l'anno a cercare lavoro nel Nord o nel resto d'Europa
Ma noi restiamo un Paese bloccato per quanto riguarda la crescita dal basso verso in alto
Ma d'altra parte quando Berlusconi diceva in campagna elettorale che trovava un po'il morale che il figlio dell'operaio fosse chiamato a fare quello che faceva il figlio di un professionista era esattamente la cultura che porta poi a dire il figlio dell'operaio fa l'operaio il figlio disoccupato disoccupato il figlio del precario il precario il figlio del professionista eccetera
Quindi noi dobbiamo allargare allargare gli spazi non a caso noi abbiamo condiviso molto la
La scelta fatta da Bersani e del Governo in materia di liberalizzazioni perché noi ci accorgiamo che se non mettiamo un po'di competitività in questi settori protetti delle professioni o dove tu hai posizioni di monopolio tu non ricrei condizioni guardate
Che in fondo l'idea di trasmettere da padre a figlio una licenza di un taxi di una licenza di una farmacia eccetera eccetera
E l'atteggiamento più duro con il quale ci si è scontrati in queste settimane e in questi giorni ma non a caso io parlando dei precari della pubblica amministrazione ha fatto un ragionamento che ho fatto
Perché anche al nostro interno c'è chi dice no
Prima sistemiamo tutti precari
Poi allarghiamo i posti ai giovani e non è un caso che io ho detto
Che bisogna trovare una collocazione stabile per i precari senza che questo voglia dire impedire a chi ha venticinque anni di trovare da subito un posto di lavoro perché non mi piace l'idea che prima difendo tutti fissi
Poi difendo tutte le ragioni dei precari
E poi quando arrivo le ragioni di chi ha venticinque anni non ci arrivo vai se non quando quelli di venticinque anni arriveranno quaranta e a sua volta saranno precari e così andiamo verso un invecchiamento demenziale
Delle condizioni del nostro Paese tutti sanno tutti sanno
Che un giovane dai venticinque trentacinque anni ha forse la parte più dinamica della propria vita della propria attività professionale un Paese che guardava
è un Paese che la risorsa dei giovani la risorsa di utilizzare le persone che hanno attorno a trent'anni non può dispersi dalla ma detto tutto questo non c'era soltanto tutta questa cosa qui e che
La cosa più culturalmente più insidiosa del che ha portato il governo Berlusconi è stata esattamente queste
Quella di provare a difendere attraverso le proprie scelte sui patrimoni sulle rendite
Un'idea di ricchezza i di gerarchia di saperi consolidata nel passato
Perché se io defiscalizzati grandi patrimoni e non tocco le grandi rendite
Io non tocco le gerarchie di potere che nei decenni passati si sono consolidate e il messaggio che mandò al Paese et io difendo quello che si è conquistato prima
Non che garantiscono spazi a chi vuole conquistarsi per il futuro una via di successo di organizzazione nel proprio lavoro nella propria attività in questo c'è da fare il salto culturale
Non più un'idea di un Paese legato ai patrimoni accumulati
Ma un Paese in grado di aprirsi a chi ha competenza chi ha merito a chi se lo merita uscendo dai favoritismi dai da dalle logiche di di di parentela anche talvolta di parentela politica di clientelismo politico
Di avere una politica che guardi a chi sa fare
Perché davvero credo che se no il declino del Paese che anche Paolo un declino di classi dirigenti e quindi di culture di classi dirigenti noi non non riusciamo a non riusciamo a superarlo altro che padri contro figli
I padri richiesti figli rischi contro gli altri padri gli altri film
Tu ora citavi positivamente
Il decreto Bersani
Diciamo all'intervista a Repubblica faccio propaganda tanto con così piccolino al mio giornale quello così grande non c'è neanche motivo di concorrenza
In li vece
Dice bene anche della parte Visco del decreto per quello
Che conteneva di lotta all'elusione e all'evasione poi la parte Bersani per la parte
Sul versante diciamo così liberalizzazioni e va bene
Dopodiché io ero qui l'altra sera con me tu hai cortesemente
Ricordato a intervistare
Fassino
Allora siccome eravamo già a posto
Mi era capitato già di bordo di questo problema Fassino quando era venuto a fare un forum
Al mio giornale
Dicendogli va be però sia seguito un meccanismo che io perlomeno avevo capito poco cioè un meccanismo per il quale prima si è con le parti questo caso i farmacisti tassisti gli avvocati chi era
Prima si è deciso e dopo e dopo si è discusso meccanismo che per esempio nel caso dei tassisti ha dato pure l'idea di fronte alla forza dell'annuncio iniziale dopo si è andati a un ragionevole compromesso ha dato anche un'idea di arretramento giusta o sbagliata che fosse della cosa del Governo io dicevo ma no forse probabilmente
Ero abituato al metodo inverso diciamo che prima
Si discute e dopo si decide
E Fassino dice no ha risposto qui era seduto dove dove sei seduto tu invece Fassino ha difeso con grande forza invece questo metro metodo invece leggo
Che tu insomma nella nell'intervista che Fayyad e pubblica un po'fai
L'obiezione che era venuta in mente a me cioè tu dici c'è stato forse un errore di metodo ci voleva prima del confronto e poi la decisione ma soprattutto qui si entra nel tema ben noto e della concentrazione
Tu dicevi non vorrei che con il sindacato sì adottasse lo stesso criterio ecco mi vuoi spiegare un pochino questo passaggio in questo questo è un passaggio ovviamente anche molto molto delicato perché io non la teoria che è stata esplicitata non so cosa ha detto Fassino perché non l'ho sentito è la seguente nei confronti di queste corporazioni Meglio decidere poi eventualmente avere il confronto io sono l'opinione opposta
Cioè verso chiunque
Non mi piace di avere un privilegio come sindacato confederale io voglio che mi si tratti per quanto riguarda il metodo del confronto esattamente come chiunque altro e chiunque altro trattato come si tratta il sindacato confederale
Cosa dice la logica
Che un Governo
Chiama le parti interessati gli esponga il proprio punto di vista quello che intende fare sente le obiezioni e le posizioni degli altri se trovo una mediazione
Fa la mediazione se non trova un compromesso davanti perché è legittimato ad assumersi la responsabilità della decisione questo è secondo me il meccanismo non solo più trasparente
Ma anche quello più utile a me ha fatto molto pensare e la vicenda dei tassisti e la vicenda delle farmacie
Ho già detto che io penso che il governo ha fatto bene quindi non è un problema di merito io penso che il governo anzi è stato una grande rivoluzione perché centrodestra non l'ha mai fatto perché c'era bisogno le cose di cui abbiamo parlato prima
Ma siccome c'è stata una reazione molto corporativa che sfociate in episodi di ribellismo talvolta non accettabili
Io mi sono reso conto del perché il metodo che io suggerisco e quello migliore perché è un metodo che toglie un alibi
E consente all'opinione pubblica di aprire non dopo
Ma prima quali sono le posizioni con chiarezza in campo cosa pensa il Governo
Cosa pensano i tassisti cosa pensano i farmacisti quali punti di mediazione o se non c'è la mediazione quali sono le posizioni diverse che sono in campo
Nell'altro caso diventa tutto più confuso e anche il messaggio di merito che tutta la smetti al Paese un messaggio più simbolico che di sostanza di merito per questo penso che convenga fare nell'altro modo
E poi c'è la tu giusto obiezione se tu decidi
E poi il confronto di far fare un passo indietro due passi indietro tre passi indietro come viene interpretata come il fatto che quella lotta premiato e perché bisogna premiare
Chi blocca recita chi fa lo sciopero a oltranza delle farmacie contro i poveri anziani che avevano bisogno e che hanno bisogno di trovare o di turarsi la pressione perché bisogna dar l'idea cioè che quel tipo di lotta corporativa paga no
Molto meglio subito il confronto e poi ripeto perché qui sta il punto su questo abbiamo anche un'opinione diversa con la CISL qui sta il punto per me è chiaro che in democrazia se c'è un'opinione diversa
Tra governo e sindacato tra governo e Confindustria tra governo e farmacisti se non si trova un accordo il governo ha la legittimità direi il dovere di procedere sulla base del mandato
Fiduciario che il Paese gli ha dato perché così
Funzionano le democrazie
Bene mi vorrei a destra adesso fa un'ultima cosa vi volevo chiedere ancora
Sulla sulla finanziaria sulla fase
Verso la quale si va su questo difficilissima quadratura del cerchio come dici tu del del risanamento
Insomma tra tra le esigenze
Del risanamento quello dell'equità e diciamo pure con lo sviluppo insomma che che in c'è un problema io mi riconosco poco in queste polemiche tra la squadra dei rigoristi e quella degli sviluppi stint però insomma
E evidente che
Le esigenze ci sono
Ci sono tutte e due
Che tipo di confronto diciamo tu hai in mente cioè può essere avrai un governo che deve ha vinto le elezioni che deve rispondere in primo luogo ai propri elettori ai il sindacato ai Complesso
Delle delle delle forze sociali basta diciamo il tradizionale tavolo di trattativa e poi il meccanismo
Parlamentare o serve in un frangente come questo
Un confronto una discussione
Più inventarsi insomma anche un confronto perché non c'è una cosa che ha detto Bertinotti l'altro giorno in un'intervista che ho trovato molto intelligente che è vero che il Governo ha zoppica AATO come diciamo tutti come ha ricordato giustamente
Anche tu prima in questo periodo però complessivamente cosa è successo che zoppicando zoppicando ha preso nel modo peggiore possibile
Anche delle ha fatto delle cose giuste diciamo arrivandoci
Nel peggiore dei modi possibili forse diciamo lui impronta Ando
Il confronto in un altro modo forse magari anche questo
Modo zoppo che poi rischia di inficiare anche la soluzione giusta visiva può essere superata mi pare che una discussione come quella su questi due grandi temi che addirittura forse risanamento equità nella finanziaria potrebbe essere uno di questi terreni
Sì io alloggio detto che per fare un confronto ci vuole intanto il fatto che il Governo abbia un'opinione traccia non te le opinioni
E questo sembra facile aperta cioè quasi metà del problema risolto dal
Cioè quello che sembra facile a dirsi sei si facesse
Renderebbe quel percorso stretto un po'più largo quindi diciamo che è ovvio in realtà non lo è ma sì il governo lavorasse su questo avremmo già a metà dei problemi visto
Secondo ci vuole un confronto che aprì che apra l'interlocuzione io ho detto l'altro giorno a Prodi e Padoa-Schioppa ad esempio presuma Terje come la sanità non si può decidere contro le Regioni
Non si può decidere senza ascoltare il punto di vista delle regioni ci sono altre questioni che riguardano i Comuni e gli enti locali altro tutte le forze di interesse il terzo settore cioè il compresso
Della nostra della nostra società
Poi che cosa ci vuole
Ci vuole una regia
Perché siccome se fai dieci tavoli uno sulla sanità e sulla previdenza uno
Sullo sviluppo uno sui trasporti siamo pieni di problemi uno sulle infrastrutture uno sul fisco ai tanti tavoli c'è bisogno di una regia forte che solo Palazzo Chigi è in condizione di fare
Poi mi sono accorta in realtà che serve una terza cosa che ho suggerito al governo
E che non può finire il lavoro di questi tavoli
Il trenta settembre
Perché se tutto va secondo logica il ventinove settembre il Consiglio dei ministri varerà la legge finanziaria per il due mila e sette
Dopodiché c'è tempo fino a metà novembre di a vere emendamenti al testo presentato dal Consiglio dei ministri
Allora per prudenza per buonsenso e per convenienza ho suggerito di tenere i tavoli aperti almeno fino a metà novembre
Perché così
Ammettiamo che troviamo l'accordo sull'ottanta per cento delle questioni
Il venti per cento su cui non c'è l'accordo non diventa subito un motivo di rottura ma diventa un motivo sul quale abbiamo altri due mesi per provare a trovare le soluzioni e non l'ho fatto solo per questa ragione diciamo repubblicana tra virgolette l'ho fatta anche perché
Non vorrei che l'ultimo senatore marginale del Senato all'ultimo secondo faccia pesare il suo voto in modo tale che stravolga questo o quell'aspetto dell'accordo che si è realizzato
Perché questo non sarebbe assolutamente giusto tu parlavi di un confronto ampio
Un confronto io ho detto come un confronto così ampio non può deciderlo
L'ultimo senatore che ha il diritto di veto su tutti gli altri perché neanche questo appartiene alla cultura rispetto dalla democrazia
Epifani questo è nell'anno del centenario no della CGIL l'avete
Discusso avete organizzato
Molte cose eccetera eccetera
Cento anni sono tantissimi non figurati se adesso
Ti chiedo ti chiedo quindi farne di farne un bilancio però ecco cos'è che tutt'ecco prende prendiamo nota da qualche un punto di vista noi conosciamo la tradizionale storia così pica così importante del movimento operaio del dalla storia del lavoro proprio in in questo Paese poi c'è stato diciamo un terremoto un terremoto che ha modificato radicalmente anche rispetto a vent'anni fa diciamo la la morfologia sociale che credo abbia aperto anche grandi problemi di rappresentanza di chi è il il il sindacato
In una società così diversa da quella
Che poi ha avuto grandi cambiamenti via via ma insomma così diversa da quella in cui era nato in cui aveva preso corpo TUF si parlava prima
Riferendo la le differenze da che intercorrono tra voi la CISL e la UIL la questione del lavoro precario la la questione della flessibilità si diceva poi del del lavoro giocosa cosa cambia tutto questo
Una quantità di cose lo so una domanda smisurata ma
è scese allora tanto diciamo che centenario è per noi l'occasione per ricordare questa storia
E il peso che ha avuto la movimento dei lavoratori e soprattutto il sindacato confederale cioè cioè quello ispirato i valori di solidarietà nella storia del Paese
Perché riflettendo su questa storiaccia ci siamo ricombinanti perché in realtà lo sapevamo
Che questo rapporto è questa storia è stata soprattutto una storia di allargamento della democrazia e della libertà cioè la storia del Paese senza la storia di questo movimento sindacale non sarebbe stata la stessa che poi sta
Oggi il sindacato deve fare i conti con tante novità sta non abbiamo più quei luoghi di una volta dove lavoravano cinquanta mila sessanta mila operai
Gli operai ci sono ancora ci sono ancora molte fabbriche ma non hanno quella dimensione non c'è quella omogeneità neanche simbolica neanche raffiguranti le nei suoi termini epici
Al posto di questo però c'è tanta cosa nuova
Ad esempio tutti i migranti
Non è la storia centenaria siamo stati un Paese che ha dato immigrazione
Abbiamo immigrato ma ancora adesso ci sono giovani che che vanno a cercare lavoro fuori Italia fino a trent'anni fa le zone più ricche di oggi come il Veneto
Portavano un sacco di lavoratrici e lavoratori in giro per il mondo a cercare lavoro quindi noi siamo in quella fase in cui dobbiamo rappresentare parlare questi nuovi lavoratori questa è una novità assoluta
Lo facciamo molti dei nostri nuovi iscritti sono lavoratori migranti e questo vuol dire fare i conti con culture etniche
Modi di vita totalmente diversi una sfida bella importante perché come la risolviamo noi aiuta poi il Paese a vincere la sua sfida multiculturale multirazziale e multietnica
Abbiamo il problema di rappresentare sempre più il lavoro nel mondo dei servizi
Il primo sindacato nasceva nelle campagne
Nell'edilizia in alcune attività professionale poi grande processo di industrializzazione oggi il mondo dei servizi è destinato a crescere sempre di più quindi nel mondo dei servizi commessi rappresentano Colletti bianchi operai piccole aziende call center lavoro davvero anche qui assolutamente assolutamente nuovo
E poi abbiamo la terza la terza sfida
Come in un mondo in cui
I valori dell'individuo dell'individualismo diventano sempre più forti quelli del profitto del mercato
Anche nei termini simbolici che si usano come i valori tradizionali antichi ma secondo me sempre moderni della solidarietà del rispetto verso chi ha meno possibilità dell'ultimo cioè questi valori del sindacalismo confederale in cui ci si sente un po'fratello anche verso l'altro oggi noi possiamo portarle non solo nel mondo del lavoro
Ma dal mondo del lavoro farli a tornare a rivivere nella nostra cultura nella nostra Società come cioè facciamo diventare la CGIL gli altri sindacati comunità di tutti questi fatti nuovi
E contemporaneamente facciamo sì che questi valori li torneo ad essere un po'più centrali nella vita delle istituzioni delle forze politiche e anche nella vita della sinistra
Perché
Non vorrei che passasse un idea che siccome non abbiamo più quelle grandi fabbriche con sessanta mila operai non ci sono più operai in questo Paese
Non vorrei che passasse l'idea che siccome lavoratore anche consumatore cosa ovvia
A questo punto si perda essi smarrisco alla nozione di quello che rende un lavoratore nei suoi doveri e nella pienezza dei suoi diritti
Così come non vorrei che siccome molte persone che lavorano noi non le vediamo
Perché lavorano nel sommerso perché la televisione non parla di loro perché ce ne accorgiamo solo quando c'è qualche infortunio sul lavoro o qualche tragedia c'è una parte del Paese che non debba essere né conosciuta nera presentata queste sono le sfide che oggi noi siamo chiamati a vivere il centenario ci serve
Perché quell'omaggio alla nostra storia e poi vuol dire l'omaggio a quei valori e anche il modo di a vere più forza per ripartire ad affrontare
I problemi inediti che abbiamo di fronte a noi quando tu hai cose nuove che non hai mai vissuto devi decidere con quale bussola con quale carta di valori tu li affronti
Noi proviamo ad affrontarle aggiornando
Ma tenendoci care con la carta di valori su cui è nato e cresciuto il movimento sindacale italiano
E io credo che questo sia poi al dunque il significato più profondo del centenario
La nostra tradizione che ci consegna una carta di valori e di principi che ci deve guidare ad affrontare le sfide che abbiamo oggi quelle del futuro
Grazie allora io
Avvicinarmi insomma alla alla conclusione della nostra discussione con una domanda politica ma legata a a questa
Per la CGIL ora se ci pensa anche per restare
A vicende relativamente recenti no è stata anche un luogo
Un luogo di unità no anche
Quando la CGIL c'erano i comunisti e socialisti
Poi parte della sinistra cosiddette extraparlamentare più tutti quelli che allora si chiamavano i senza partito con
Orrendo termine di derivazione sovietica però insomma la CGIL anche quando Massimo era
Lo scontro no questa eterna e guerre civili che hanno
Diviso e anche quasi atterrato diciamola
La sinistra italiana be'insomma la CGIL
Per via anche di quelle radici cui tu ora facevi riferimento erano storie infangare riusciva miracolosamente a preservare la propria
Unità e ha comunque passata in qualche modo la fase della dello scontro più aspro della bufera a riproporre a rilanciare
In senso unitario faccio per tutti l'esempio
Va be'degli anni Ottanta dello scontro feroce che divide comunisti e socialisti Craxi e Berlinguer ma insomma tutto un tutto il mondo della sinistra italiana sul decreto della scala mobile sul referendum eccetera A B lì
Pur divisa anche la CGIL il gruppo dirigente della CGIL faticosissima mente mentre in discussione anche l'unità della CGIL perché non è che non lo è
Riesce a preservare l'unità a lei a rilanciare per l'epoca un discorso che allora poteva avere un un riferimento in qualche modo in quella cosa che possiamo sommariamente definire l'unità della sinistra ecco per
Per parlare per parlare un linguaggio
Dell'epoca beh allora il punto di riferimento politico era quello lì i riferimenti politici erano quei partiti quelle storie in cui il sindacato
Beh oggi insomma
Lo scenario
Politico è
Larghissima insomma quello scenario politico non c'è più ce n'è uno complicato ce n'è uno però il movimento perché non è che il luogo la CGIL c'è assente
Poi non è che il luogo
Di quei partiti ne sono nati né nato un altro o alcuni altri che dicono questi sono nati questi dureranno nel tempo sono nati dei partiti che si considerano essi stessi in qualche modo transitorie no giacché pensano
Ha qualcosa di più vasto di più grande per esempio
Il famoso ben noto Partito Democratico rimossi chiedere qual è la tua
Il tuo giudizio di di Epifani tu ci credi al Partito Democratico pensi che sia una cosa importante interessante per la CGIL pensi che si farà insomma come la vedi su questa perché non ricordo delle reti
Se no io ho sentito su questo no non lo ricordo io in oggi non ho preso parte a questa discussione allora uno tenuto un po'ai margini vi dico la verità dove proviamo che ho fatto perché avvertivo che il modo con il quale la discussione
Era partita ed è partita
Presentava secondo me
Troppi vizi di dire una cosa e di pensarne un'altra
E quindi in qualche misura
Volevo quasi preservare
Da una discussione impegnativa l'organizzazione
In una fase in cui eravamo impegnati in altre questioni in altri problemi
Io per cultura le per formazione ma lo è anche la CGIL
Ho sempre vissuto un rapporto molto stretto tra l'impegno sindacale e quello politico
Fermo restando la grande autonomia
E ormai oggi davvero molto molto forte netta radicale che la CGIL esprime
Mi sono formato negli anni in cui la CGIL era un laboratorio
Delle diverse identità presenti nella sinistra italiana di quelle storiche
E la CGIL è sempre stata un po'officina del tentativo di unità tra la sinistra italiana questo però voglio dire che tra CGIL e sinistra italiana c'è una storia molto stretto
Per uno che ha la mia formazione poi
Il sogno di aprire anche in Italia un grande partito socialista democratico di tipo europeo è sempre stata
Una cosa molto presente nella mia cultura e nella mia e nella mia idea
Questo cosa vuol dire
Questo vuol dire che essi si ritiene maturo
In Italia lo spazio per la costruzione di un partito più grande di cultura riformista in cui vivano tanti riformismi che sono presenti nella nostra società
Io credo che questa discussione debba vivere però alcuni presupposti molto molto chiaro
Quello che si intende fare
Quali valori assume quali programmi
Quale collocazione internazionale con quale partecipazione democratica con quale regole e con quale rispetto delle opinioni diverse che in questo cultura crogiolo di riformismi ci possono essere
Vorrei cioè una discussione più impegnativa
Sul come
E sul corso
Non penso che si possa decidere la cosa sola relazione al come o viceversa
Voglio avere chiari i mezzi e i fini
Noi non possiamo scoprire
A un certo punto che la questione della collocazione internazionale del nuovo soggetto politico e così dirimente
Perché o lo si tiri mentre messa oppure trascinarlo e non risolverlo ti crea poi per il futuro un problema più grande di quello che pensavi di dover aveva quello di cui io avverto il bisogno una grande operazione di verità
Dove ci si confronta esattamente dicendo quello che si pensa non dicendo una cosa e volendo re un'altra e verificare se le diverse posizioni in campo consentano la costruzione di questo soggetto
Io so che c'è una grande domanda di unità ed è vero
C'è l'unità del popolo dell'Ulivo quella delle primarie c'è e forte
E la frantumazione di questi periodi ti chiedono da parte di tutti qualcosa di più forte ma per fare qualcosa di più forte tu devi avere chiaro quello che vuoi fare
E quello che vuoi fare
Per me deve esser chiaro che non è qualcosa di alternativo alle identità e alle radici della sinistra
E qualcosa che incontra queste identità e questi era dice con altri ma non mette in discussione quelle identità e quelle radici perché se tu alla fine facessi un'operazione faresti un operazione che finisce per non farsi o per creare nuovi problemi io non penso anche se so quanto è difficile la storia della sinistra italiana
E di quanto sia stata debole e forte per tante ragioni io non mi rassegno
A non avere anche l'Italia una sinistra riformatrice riformista di stampo europeo che abbia una sua grande forza e dentro di sé grandi pluralismo i e i grandi riformismi storici
Sono pronto ai compromessi
Ma un conto è il compromesso per stare insieme con chi non la pensa come me
In fondo un altro conto non affrontare la soluzione di quei problemi che se non risolta ti fanno sempre partire e mai arrivare
L'unica cosa che non possiamo permetterci per rispetto delle persone tutte che credono in questi processi
E nella forza e nella storia della sinistra e di fare cose che poi alla fine non costruiscono qualcosa di più grande in cui ognuno si sente a casa proprio per quello che mi riguarda l'appartenenza al socialismo europeo e questione dirimente della costruzione di questo partito
Non vedrei forme sia possibile fare altrimenti
Perché se non fosse così in Italia non avrebbero nessun partito aderente al Partito socialista europeo poi
Poi capisco anch'io che anche il socialismo europeo oggi è qualcosa di diverso dal passato capisco anch'io che si debba aprire ad altre forme di presenza organizzata e altri valori e altre culture
Ma non c'è niente da fare questo è il nodo da cui si passa e d'altra parte lo vedremo presto l'anno prossimo si vota in Francia
Avremo tre candidati
Uno di sinistra uno di destra e uno di centro
Il centrosinistra italiano avrà ho sosterrà lo stesso candidato la stessa candidata o sosterrà due candidati diversi perché se è così si torna esattamente al problema di prima
Del e cioè del fatto che per costruire qualcosa
Devi in premessa aver chiarito che cosa puoi farlo e dove vuoi arrivare questa è la mia opinione nono come ho già detto verità prefissate solo pronta a fare il mio pezzo di strada
Pongo una sola condizione che quello che costruiamo nel modo più largo possibile faccia parte con grande originalità di quella famiglia perché è una famiglia che segna un'identità un'appartenenza e secondo me anche un futuro
Grazie benevolenza ora grazie a tutti grazie a Guglielmo unitaria e Paolo Franchi grazie a voi tutti per quanti voglio arrivare devono la pace o guerra tra pochi minuti fa le coppie un brindisi con tutti quanti volontari
Tra l'altro vedo pubblico molti che hanno anche lavorato con lei che la festa quindi chiunque vuole rimanere con la farci compagnia questo ben di Dio salutarci benvenuto grazie a tutti e io il prossimo anno
Sì abbiamo assistito