Da Pannunzio al Centro "Pannunzio". Una rilfessione sul passato, un progetto per il futuro

Con l'esecuzione
E non la semplice riproduzione
Come avete sentito
Dell'inno nazionale
Si apre
Questo convegno
Celebrazione
E speriamo che sia anche
Una
Profonda riflessione perché altrimenti le celebrazioni
Sono un seppellire un'altra volta la persona celebrata una profonda riflessione sulla figura
Voi sapete di Mario Pannunzio
Sul
Quarantesimo
Dalla Fondazione del Centro Pannunzio attori
Che avvenne
Poi credo lo racconteranno meglio molto meglio di me
I protagonisti nella nostra città credo
Nella cornice storica scenografica del ristorante del cambio
Con
Adriano Olivetti che ne fu il promotore Giulio De Benedetti
Grande direttore di giornali della stampa Mario Soldati Pier Franco quali ditte del centro è stato prima direttore e ora Presidente
Siamo qui per ricordare
Almeno queste sono solo i due punti che io
Ho cercato di mettere a fuoco riflettendo un poco su come gestire questa
Complessa aggiornata questa solenne occasione e cioè
Riflettere
Sulla cultura liberale in Italia
Un nodo come dire mai completamente risolto sul ruolo delle élite che di questa cultura sono dovrebbero essere spesi espressione e se mi permettete ma credo che sia del tutto legittimo anche
Sul
Giornalismo su un sulla su come fare giornalismo su un certo tipo di giornalismo
Che certamente Mario Pannunzio
Interpreto
Da grande maestro
Cosa resta di quella lezione
Come dobbiamo rileggerla in un momento in cui sicuramente
Il mondo complessivo dell'informazione del giornalismo non faccio un discorso comparativo chi conosce Pannunzio non lo può confermare
Dicevo il mondo dell'informazione del giornalismo in Italia stabilendo una profondissima
Forse inaudita crisi spero che ci sia modo di parlare anche di questo accanto a me c'è un maestro riconosciuto l'ultima volta che ci siamo incontrati abbiamo parlato
Haider agli ergastolani
Del nel carcere di Saluzzo è stata un'esperienza
Importante oggi insomma il pubblico per fortuna
è un po'diverso c'è o c'è un maestro di giornalismo come Igor Man
Ci sono intellettuali studiosi insomma
La giornata
è importante e interessante io di fermo subito per dare la parola al padrone di casa il Magnifico Rettore il professor Ezio Teglio pezzetti che l'invito aprendo
Buon pomeriggio e benvenuti nell'Aula Magna del nostro Ateneo
Ci tenevo a essere presente oggi e sono appena rientrato ma un breve saluto volevo portare un
Perché quando si parla si tratta di argomenti che riguardano il libero pensiero credo che l'università sia in prima linea proprio nella difesa di questo di questo principio
Il nostro Ateneo apposto al
Primo punto del suo programma strategico del dei prossimi anni
La formazione nel rispetto dei valori civili etici quindi riteniamo
Che sia compito di un'istituzione come l'università proprio valorizzare e
In culti inculcare rissa con i nostri giovani future classi dirigenti questi principi
Altro motivo è quello che molti docenti nostri hanno fatto parte fanno parte del Centro Pannunzio molti laureati sono stati anche hanno avuto un ruolo anche importante come Mario Soldati che è stato anche Presidente
Quindi un motivo chiaramente di grande soddisfazione vedere anche quest'Aula così così ricca di persone presenti interessati appunto questi a difesa di questi principi e discutere oggi di argomenti così pertinenti posso proprio dirlo di nuovo al sistema universitario quindi saluto a tutti e buon lavoro grazie
Procediamo rapidamente nella scaletta dei lavori in modo da poter concludere sarò abbastanza come dire
Tisi cento e nel rispetto dei tempi così mi è stato chiesto ma
Procediamo rapidamente nella scaletta dei saluti vorrei invitare il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte dottor Davide Carriglio portarci il suo
Autorità signore e signori
Buonasera a tutti io
Desidera portare il saluto
Del Consiglio regionale del Piemonte centro Pannunzio tutti voi e soprattutto esprimere lamiera azioni mia personale di tutta l'Assemblea regionale
Per tutto quello che è stato realizzato in quarant'anni di attività
Non ci sarebbe stato provente al Centro Pannunzio
Se non ci fosse stata prima
Rivista il mondo fondata lo stesso Pannunzio e allora
Cito tengo a ricordarlo perché è stato un settimanale di coscienza critica della politica della cultura della società
E se mi è stato una scuola di etica del giornalismo questa vivacità culturale e se poi trasfuse pari pari
Nel centro e in centro in questi quarant'anni
Ha avuto un'attività straordinariamente positive basta leggere scorrere
Negli annali che vengono pubblicati e vedere quanto è stato fatto in questi anni
Una rivincita una vivacità che si è avvalsa
Dei migliori intellettivi questo Paese penso
Giovanni Spadolini è stato riprovato a spedire scoperto dello stesso Pannunzio
Penso rigori vecchie Mario Soldati Mario Soldati che abbiamo
Qui commemorata nel centenario della nascita pochi mesi io sono
E allora
Questo centro non poteva
Visti i fondatori che esprimere genialità e Straw e passione per il sapere
è un centro che ha creato uno spazio ed eretico dove le idee sono al centro senza nessun dogmatismo da preservare infatti nella nelle slide che passavano
Si faceva riferimento al libero pensiero ecco mi piace ricordare che il Centro Pannunzio nel proprio Statuto si propone di preservare adeguando nei tempi
Un patrimonio di idee quali lo spirito democratico la tutela del pluralismo la tolleranza politico religiosa la versione al dogmatismo politico ecco sono tutte parole o meglio valori
Che
Ebbene ed è utile richiamare perché
Sono valori utili al vivere civile di questa collettività
In questo periodo da questo punto di vista io spero che
Questi valori che informano la vostra attività possano uscire da queste stressare e diventare davvero il patrimonio sempre più condiviso della nostra collettività penso che sia che stivaloni verranno in qualche modo intrecciati e fatti propri da tutti noi
Potranno giovare al vivere civile dannosa comunitarie grazie per questo lavoro mi auguro tanti anni di buona salute riqualificazione in questo lavoro mi sia consentito
Davvero ringraziare il professor Franco quel Dieni è stato fedele portatore
In questi anni questo testimone di cultura ecco grazie professore per quello che ha fatto per quello che continuerà a fare
Il Sindaco Chiamparino ci vado sapere che sarà presente ma
Arriverà un pochino più tardi comprensibile con mille impegni che sicuramente dovrà affrontare anche oggi
Allora toccherebbe dobbiamo
Invece segnalare un altro senza che quella
Dell'Assessore alla cultura della Regione Gianni Oliva il quale ha mandato una lettera
Al professor quegli enti caro Presidente mi dispiace non poter essere oggi presente quarantesima diversi serve il centro ma i tempi dell'Amministrazione sono in continuo sovrapporsi di emergenze ti giunga comunque la mia ammirazione per quanto il Centro Pannunzio fatto in tutti questi anni
La cultura è tale quando sa promuovere confronto libero di idee quando sa uscire dagli schemi pregiudiziali delle gabbie ideologiche per promuovere ricerca riflessione dibattito
E quanto voi avete saputo fare promuovendo vi come una delle istituzioni culturali più stimolanti di questa città un caro Curio di buon lavoro e l'assicurazione che la Regione continuerà ad essere al vostro fianco nelle manifestazioni future
Cordiali saluti Gianni Oliva ripeto assessore Cutolo della Regione trattano vive anche uno storico
Nella vita come si dice e quindi
è davvero un peccato che non possa partecipare personalmente
Andare quindi la parola a Walter Giuliano assessore alla cultura ma della Provincia di Torino che parla anche a nome del Presidente Antonio Saitta
Grazie e buona giornata a tutti mi porto volentieri il saluto del Presidente Saitta e mio personale
Salutiamo intanto il professore giacché è arrivato
Beppe né quarant'anni portati molto bene
E mi quarant'anni portati con grande onore con guanti grande dignità avendo assunto la responsabilità di essere
Tipo se cultore di un pensiero quello del fondatore
Cui cento è intitolato Mario Pannunzio
Che sicuramente ha rappresentato da personalità forte della nostra Repubblica liberale libertario grande maestro di giornalismo dal mondo e prima ancora da oggi Risorgimento liberale
Fino appunto al mondo che è stata una scuola per tutti coloro che in qualche modo hanno guardato giornalismo anche come impegno civile
Io che per storia politica vengo dall'ambientalismo non posso dimenticare l'indignato speciale inviato Antonio Cederna che si batte per primo in anni
Di avanguardia per la difesa del centro storico di Roma per la difesa dell'Appia Antica dei monumenti conto lista interamente le nostre città vorrei dire una parola per il bello per il paesaggio che rappresenta l'armonia
Elemento fondante di questa nostra bella Italia che ci auguriamo possa tornare ad essere in cima le classifiche per l'attenzione che da
A un paesaggio
Culturale ambientale fisico di straordinaria importanza
Io credo che
Il vostro impegno l'impegno del centro in questi quarant'anni come eredità vivente di un grande uomo di cultura come sottolinea il manifesto per questa iniziativa
Sì è stata davvero l'altezza e anche il parterre di oggi dei relatori che sono qui presenti in quest'Aula credo che dimostri questa attenzione perdono
Un uomo è un centro che hanno saputo difendere la laicità la libertà di pensiero a tutto tondo senza mai transigere senza mai avere dei cedimenti per questo io credo che
Come Provincia di Torino che ha avuto modo di collaborare negli scorsi anni
Con il centro con due piccole iniziative però di grande significato io credo
La prima la ripubblicazione dell'intolleranza razziale scritto di Primo levi
Sottotitolo una possa etica conferenza del settantanove volle dare cento Pannunzio che credo sia stata importante sia ancora oggi di straordinaria attualità per il mondo in cui viviamo di multiculturalità di multe razionalità
E poi i novanta anni di Mario Soldati un personaggio che si rischiava di dimenticare
E che invece un altro grande figlio straordinario di questo territorio io mi auguro e credo che la Provincia di Torino potrà ancora continuano in questa collaborazione intanto alcuni davvero per questi quarant'anni grazie
Grazie a Valter Giuliano che ha
Di remoto culturalmente introdotto quello che poi il centro del del nostro del nostro convegno di oggi cioè il giornale il mondo come sapete
Generato dal
Dal Risorgimento liberale nel mille novecentoquarantanove colposi proseguì pubblicazioni per diciassette anni fino al mille novecentosessantasei due anni dopo Mario Pannunzio Maureen ma insomma in questi diciassette anni
Il Mondo di Pannunzio come forse L'Espresso di Arrigo Benedetti poi di un genio Scalfari
Assegnato un momento straordinario appunto della storia del giornalismo
Di un certo giornalismo che poi magari avremo occasione di parlarne contiene una forza di valenza quali una forte valenza etica nell'analisi dei fatti degli accadimenti
Prima di dare
La parola IAS Gawronski vorrei salutare qui quanto mi scuserete se dimentico altre autorità magari abbiamo il tempo di rimediare il senatore
Enzo Ghigo e l'Assessore alla cultura
Della città di Torino Fiorenzo al figlio
E ora la parola Ayyash Gawronski che il vicepresidente del comitato per il quarantennale del Centro Pannunzio
Grazie io a nome di pianta Croce presidente del Comitato
Alle ore ad accuse che purtroppo oggi questa sera non ha potuto essere condoni volevo pare saluto il benvenuto a tutti gli intervenuti
Ecco io non so cosa avrebbe detto al da Croce in questo coesione ma sono sicuro che avrebbe espresso tutta la sua gioia la sua soddisfazione per il
Per questo anniversario per questi quarant'anni per questa celebrazione che poi tra l'altro come
Ricordato direttore si svolge
In un posto così adatto così idoneo per la Vice speciale un avvenimento del genere
Ecco io credo che in un Paese dove dove tutto passa dove è difficile mantenere delle tradizioni il fatto che siamo qui tutti riuniti per celebrare i quaranta anni di questo centro significa che
I valori quando sono reali sopravvivono tutto sopravvivono tutte le difficoltà a tutti gli ostacoli
I valori sopravvivono perché sono tali ma non basta ci vuole anche una
Certa organizzazione uno sforzo comune ed è qui che vorrei
Per salutare e ringraziare tutti coloro che in questi quarant'anni hanno reso possibile la continuazione del persistere il dello sviluppo della vita del Centro Pannunzio naturalmente il primo fra questi
Il professor Quaglia
Sono molti gli oratori oggi mi fermo qui facendo anch'io tanti auguri al Centro Pannunzio per tanti altri anniversario di questo genere
Grazie Ayachi Karol
Molti lo ricorderanno stato anche Luigi un giornalista un fior di giornalista collega alla RAI corrispondente da New York e quindi dire che qui Appia pienissimo Tito
Ora da lei
Da RAI inizio alle relazioni
Ufficiali nonché le altre no lo siano insomma alle relazioni
Così come prevede
Il programma cominciando proprio da Igor Man che ha scritto
Spero che l'abbiate visto una bellissima pagina sulla stampa di oggi altre cose sono apparse dei giorni scorsi sulla Repubblica sul Corriere della Sera sul giornale
Su questa ricorrenza e
I Corman appunto
Tracciato un panorama da par suo vorrei
Cita Shakespeare a un certo punto
Quasi veramente una citazione di una citazione ma insomma abbiamo abbiamo per le spicce
Ed è quella celebre
Passo demerito quinto dove il recapito quinto arringando i suoi privata la battaglia di Agincourt dice
Lui più cui
Più Bibendum copro attraverso noi pochi noi felici pochi noi manipolo i fratelli noi oggi siamo un po'più di un manipolo non so se siamo fratelli
Il verbale prego
Forse occorre disporre Bresciani
Buonasera
Ogni sera al pubblico ore diciotto Mario Pannunzio scendeva
Da un filobus
L'altro il sequestro
E a piedi giustizia
E a piedi
Mario Pannunzio dicevo ogni sera scendeva dall'autobus a piazza San Silvestro e a piedi
Raggiungeva la redazione del mondo
Niente scorte niente macchina con autista a piedi
La redazione dapprima in Campo Marzio
Poi passò in via di Colonna Antonina quando arrivava
Consegnava dall'obbligo la Lobia
Comprata il volto o mostri all'usciere
E l'ombrello naturalmente inglese erano piccoli pezzi
Di questi grandi padri della patria la patria democratica
Erano fissate con l'Inghilterra e con la citazione
Noi perverso pochi
Noi generici
In realtà
Quelli del mondo erano molto pochi
Ma lavoravano perché credevano in quello che facevano
Oggi è difficile che nei giornali ci sia
Molta gente che crede in quello che fa allora era così
Era un'opera spesso la
Redazione ma c'è un angolino dovessero
Ricavato una specie di box il il direttore fondatore Mario Pannunzio
Aveva
Alle sue spalle una fotografia di Benedetto Croce con dedica
è una una oleografia di Cavour
Lì in quel piccolo antro
Cominciavano
Lugli
Vittorio correzione
Grande giornalista piemontese tutti voi ricorderete
Come dicevano a passare in rassegna i fatti del giorno per vedere un po'come impostare il settimanale
Correzione aver inventato una rubrica delicata agli utili idioti gli utili idioti erano i seguaci ciechi l'intellettuale in particolare
Del partito comunista
Se ci fu
Un impegno che Mario Pannunzio non disattese mai fu quello di
Condurre una battaglia accanita
Tenace insistita contro il partito comunista italiano
Servo
Sciocco come giungeva
Mario
Del percorso non era badate un
Odio viscerale
O di partito era la reazione di un galantuomo di un liberale
A un regime liberticida e alla stupidità di chi
Si voleva alleviare nel nostro disgraziato paese colto il CUS
E gli utili idioti
Erano Rubrichi reputo che faceva correzione spulciare la
Tutte le gaffe
I passi falsi chi è io gli errori e gli orrori del Partito comunista sovietico ed alla sua appendice italiana e faceva più male quel piccolo corsivo di tante concione
Poi dopo il colloquio con
Con correzione
Cominciamo a ragionare
Con altri colleghi
L'anima del giornale era Ennio Flaiano
Un folletto che intercalare pari agitazione abbattute
Un personaggio veramente unico fra il surreale
E il pragmatico
Anche lì anticomunista e una sera mi disse tornando a casa lo sai Gore perché io sono
Diventato anticomunista quando son partito da Pescara per venire a Roma
Io
Guardavo con molta speranza al Partito Comunista non avevamo soldi siamo andati ad abitare la Garbatella la Garbatella è un
è una
Periferia
Molto povera di Roma dove allora
Si viveva con quattro soldi che molto male ma è lì
Mi raccontò era contento di aver trovato una casetta alla Garbatella perché pensava che
Essendo un anche l'altro comunista
La sua bambina che era una bambina da un
Il cruccio della sua vita
Sarebbe stata trattata accettata invece no questa bambina fu subito di leggiate
Sottoterra
Per all'esatta dei figli dei proprietari e degli stessi genitori dei bambini proletario ecco mi disse perché io sono diventato comuniste perché è crollato tutto ho capito come vanno le cose
Fra i personaggi direi chiave del mondo
Troviamo
Nicola Chiaromonte
E vettori o De Caprariis
Incontrando
Chiaromonte era un signore lucano schivo è davvero intellettuale si faceva
Fatica di conoscere l'un personaggio immortalato
Da Mauro
Da giovane Chiaramonte aveva collaborato al mondo di Giovanni Amendola
Coltivando i suoi successi filosofici sotto le liti peggio l'egida di Adriano Tilgher era stretto un forte legame di amicizia con Alberto Moravia
Uomo di spicco ingiustizia libertà Chiaromonte si recava spesso apparecchio attenzione
Per incontrare fra gli altri Carlo Rosselli che Andrea Khafi
Un intellettuale cui guardava con ammirazione
Dopo la guerra di Spagna fu girata la Francia invasa per riparare a New York
Chi frequenta Salvemini Sforza con loro lavora alla Mazzini signor society
Adottato dall'intellettuale americani dopo
Collabora alla parte Sant'Egidio
E a New Republic
Rientrato in Italia nel cinquantuno prende a collaborare agli al mondo
Pannunzio che l'aveva conosciuto proprio a Parigi ne apprezzava il pessimismo della ragione
L'alta cultura il coraggio anche intellettuale entrambi Pannunzio Chiaromonte guardarono al sessantotto con forte preoccupazione
E in ultimo persino con angoscia
Semplicemente perché ne avevano intuito la tragica del genere degenerazione
Terroristica
Ciò considerato riesce facile capire perché lo schivo Nicola Chiaromonte forse uno dei pilastri del pensiero e azione di mare di Mario Pannunzio il quale badate bene
Non aveva
Fatto il giornale a sua immagine e somiglianza tutt'altro
Un grande direttore de il Giornale a mio avviso è colui che sa scegliere sul FIR venti sue redattori con la meticolosità d'un direttore d'orchestra e tra i prescelti uno al massimo due elegge consiglieri ispiratori
Il Consigliere segreto che erano che erano
Un po'più di due ma in particolare
Nicola Chiaromonte di cui abbiamo parlato
E Vittorio De Caprariis sporto giovanissimo a trentanove anni un genio li univa
Luglio
è
Mario
L'amore per Tocqueville
Chi prese il posto ad un certo senso Vittorio De Caprariis bocche inchino compagna grande meridionalista nel senso più
A unico storico della parola
Vero liberale
Uomo simpatico dura Filosofia dal nel fondo malinconica
C'erano i tempi da discutere una volta impostato il giornale col colloquio
Con
In correzione
Poi certi i temi da discutere
Abbracciavano un po'tutti i redattori
Flaiano
Alfredo Mezio la la preziosa Nina Ruffini Giulia Massari
L'elenco dei frequentatori anzi
Era
Infinito perché era una specifica puntamento chiunque passasse da Roma o avesse un momento di sconforto oppure si indigna se per qualche accadimento politico
Andava a trovare
Pannunzio al mondo
E lì noi
Giovanissimi uditori
Abbiamo cercato di imparare
Come si fa
Del giornalismo pulito
Perché questi grandi maestri si trasferirono la sera alle ore diciannove grosso modo al Caffè Rosati di via Veneto varie socio né con sulle stragi
E lì
Spezzavano
Pare della Sapienza e del pazienza
Ci spiegavano come scavare dentro la notizia capire
Cosa c'è dietro sotto il perché della notizia
Eravamo giovanissimi e
Così scherzando scherzando ogni giorno di Roma uno dei tavoli disse queste è la vera università
Biodiversità e di cui è libero
Rettore Mario Pannunzio in realtà questi grandi maestri ma poco grandi non soltanto anagraficamente
Seguivano tre quattro cinque di noi che secondo loro avremmo fatto strada
E così punti capitava quella mattina teatri passo la telefonata Indro Montanelli ti dice Igor stasera vieni perché abbiamo
Fare le bucce al tuo eseguire col batticuore tutti presentare la serata sette abbiamo cinque minuti
E
Se rampa di OPA Nunzio
Attilio Riccio
Libonati
Tanti nomi gravi dicono nulla insomma c'era
Ecco oggi si direbbe
Erme io
Dell'intellighenzia
E allora del cominciavano
A selezionare l'opuscoletto che sia che fosse un elzeviro sia che fosse un pezzo di cronaca o di costume
Qua qui hai messo troppa bassa questa perito troppo lungo quadro restringere insomma ci insegnavano veramente
A come fare
Quella meravigliosa ed e magica faccenda chiamata giornalismo
Sì durante il fascismo
Mario frequentava la terza saletta della ragno alla Raniero caffè di Roma la terza saletta se devo dicono se non degli antifascisti degli appalti fascisti
E liquidi conobbe Longanesi con Longanesi fecero diritti dei settimanali che il fascismo poli
L'ho che amavamo anzi lo chiamavano lo sfaccettato perché aveva ricco
Capace per l'aria molto il lusso di non curarsi di nulla di non far niente realtà lavorava con un assatanato
Sulle
Sulle spalle c'era un peso gravoso che confido a pochi intimi e che
Eviti questo qui parlo per la prima volta il padre era un bolscevico si era innamorato de L'Unione Sovietica eran da coraggio a Mosca naturalmente le aveva regalato una pessima impressione deluso amareggiato era ritornato e lo che sia non aveva una casa ho picchiato delle squadracce
Comuniste
Ecco tu pubblicato anche dalle squadracce fasciste perché era
Dato a bosco e gli chiesi al figlio
Di fare l'avvocato
è stancamente Mario Pannunzio si è presa la laurea e si trasferì a Roma
Con uno studio ma se come non gli andava ad entrare l'avvocato
Incaricava dei dei piccoli bozza orecchi di sbrigare le faccende che di perdere una causa dietro l'altra
Si rivela operante pittore espose alla Quadriennale del trentaquattro
Quattro opere
Veramente eccezionali
Ma il suo sogno era il giornalismo
Giornalismo che continuerà a fare durante
La Resistenza
Fa un giornale clandestino che Risorgimento liberale dopo la liberazione esecuzione dovrebbe allora diventa un quotidiano
Come tanti altri come il tempo
Come il popolo
Si distingue
Per due motivi
Per lo stile tutto Bodoni ha un carattere molto onesto pratico capitolo vorrei chiedere all'IPA giocatore aveva imposto al giornale
E
Per gli iscritti e l'unico giornale liberale
Che nel tripudio antifascista
Che in quel momento invadeva tutto tutta romana sapeva
Conservare freddezza già
Di analisi gran farsi incantare da nessuno
La cosa straordinaria secondo me ce l'ha avuto come mai è stato ribadito Annunzio è già fatto
Che
Su quel suo giornale
Chiunque
Era libero di esprimere
Le sue idee
Voi direte
Che essi che il pericolo in questi casi e di cadere della cacofonia nella confusione
Giornale senza spina dorsale no invece no il mondo e lì le collezioni sono lì
Tutti possiamo consultarle e tanti giovani che fanno delle delle delle
Tesi di laurea vengono a chiedermi gli spiego come stanno le cose vanno a vedere
Ma
Il giornale polifonico
Come lo chiamo io e consentite al vecchio cronista che vi parla
Di
Direi
Che sono convinto
Che oggi dalla dalla stretta in cui i giornali si trovano nella crisi di dalla crisi dei quotidiani Inter insediati da internet ed altre diavolerie
Si esce da questa crisi col giornale polifonico visto che siamo a Torino vi dirò che Ronchetti detto alla stampa è in particolare Giorgio fattore avevano avviato questo processo che io mi auguro venga ripreso naturalmente
Tenendo conto delle circostanze
Geopolitiche risentirebbe Cocoon tutti in cui l'Italia si sta muovendo
In queste ore
Non voglio rubare altro tempo
Ho veramente
Da avrei veramente da parlarvi per una giornata intera
Ma vorrei ricorso cercato una cosa che voglio vedervi viepiù per concludere
A
Vi vi ho detto della
Della
Nelle sue intuizioni
Due mi sembrano fondamentali
Il sessantotto
Tutto quello che
Che preparava il sessantotto meglio
Terrò Rizzo
Letteralmente Pannunzio
E Chiaromonte
Essi
Prefigurare uno
Le Brigate Rosse il terrorismo con una lucidità da veggenti
Incredibile
Avevano capito
Non solo furono gli anticipatori
Con la denuncia
Di Tangentopoli
Certo Ernesto Rossi
Che combatte questa battaglia contro i padroni del vapore tra scendeva era un po'eccessivo avrebbe ucciso Keynes tutto il resto era un refuso secondo lui però
Due grandi intuizioni
Il terrorismo
E l'intrallazzo questi si debbono al
Piccolo mondo grande giornale
Di
Mario Pannunzio e io penso sempre pensato che il fatto che negarono aiuti sussidi che pure
Furono dispensato ed altri giornali fatto che qualcuno le autorità cosiddette
Negarono questi aiuti finanziari al mondo
Ci dice che la classe dirigente di allora
C'era si voleva elevare delle scatole
Pur rompi
Un moralista
è quindi il mondo Mori
Sono stati fatti infiniti tentativi per rifare qualcosa del genere con tutto il rispetto per la fatica di dei colleghi dell'Espresso
è tutta un'altra cosa
Gentiluomo
Uomo bon Vivant andavamo a parlare la sera
Alla prova Tarpea un locale notturno all'ingresso dei mi aveva detto
Con sua moglie che era ancora delizioso l'attrice Paggiaro
Perché non è luogo perché l'uomo rigoroso freddo
Altero in realtà poi
Erano homo come si dice di compagnia gli piaceva vivere
è morto dolorosamente
Ma in compenso desse prima di andarsene ho vissuto così intensamente che è un po'di ricorso mi farebbe bene
Dite voi per concludere
Vi ringrazio della pazienza
Voglio citare questo cosa ci disse alter vede una delle sue
Sue lezioni superate
Quando scrivete ragazzi
Ricordatevi
La gente assente di autenticità
Crede più ai testimoni crei
Che I maestri
E se crede dei maestri
è
Perché sono
Testimoni grazie
Grazie a Igor Man
Maestro il testimone sicuramente
La parola al professor Luigi Compagna che parlerà
Da
Immondo al centro Pannunzio anche lui
Venti minuti quindi fino alle diciannove e dieci
Grazie
Ma le ragioni per le quali
Pierfranco quegli
Aveva eletto ha proprio concreto riferimento ideale Mario Pannunzio
Lei ha già anticipato i normali
Immaginate
L'Italia degli anni Sessanta
Un direttore di giornale che ha sulla propria scrivania
Se ritira
Cavour
Che oggi
Toccati
Perché Franco quegli enti
La continuità
Il riconoscersi
Era
Facilissimo
E c'è
Una lettera di ma io Pannunzio a quegli ENI
Che ha pesato che pesa
Che peserà
E la vita del suo destinatario
Nella vita del centro di cui oggi noi festeggiamo
Un compleanno
Mi ricorderò di lei scrive Pannunzio accoglienti della sua simpatia della sua fedeltà
è una lettera del diciotto marzo mille novecentosessantasei su carta intestata di via della colonna Antonina cinquantadue
Telefono sei otto quattro sei otto sette
Pannunzio
Attacca già deciso
Per ragioni fortissime dentro di sé
Di concludere la stagione del settimanale da lui fondato duecentoquarantanove
è una decisione
Definitiva
Non discutibile
Non negoziabile
Con nessun amico
Giovane come Pier Franco
Meno giovane
Come l'amico di una vita intera
E Donati
Ho capito bene
E forse
Neppure con se stesso
Per cui Pannunzio
Risponde a fatica
Alla lettera del giovane deluso Pierfranco con gli enti
E dice
Annunzio
Non ho creduto di dovere avvertire preventivamente i nostri lettori
Di questo congedo Congedo si chiamerà
L'ultimo pezzettino del sessantasei
Ma non so però è toccato
Dalla spontanea generosa offerta di Pier Franco e dei suoi amici
Anche se non intende al momento discutere la decisione per la quale ha deciso il passo indietro
Certo
Pannunzio sente incombere
Costa ordinarie sensibilità il sessantotto
Nel senso che Pannunzio sempre
Che la battaglia politica per la quale ha speso i suoi ultimi dieci anni
L'equilibrio di centrosinistra
Forse la vita
Egli è costato vincerla
E che un Governo con i socialisti
Tenterò e i liberali all'opposizione
Politicamente dal viaggio nel Pannunzio
Ma non la sente
Come un equilibrio
I cui però non rinnega di averlo fatto
Ente invece è assente con le antenne della sua sensibilità
Le premesse culturali
O meglio anticulturale
Di quello che sta arrivando
O se non addirittura il terrorismo ha certamente il sessantotto istmo nel senso del più bieco qualunquismo
Chi ha avuto vent'anni nel sessantotto e non ha fatto il sessantotto ricorda i tazze dato viva la lunga lotta vedi e tramite dei palestinesi e degli assistenti universitari
Firmato
Quelli che andranno in cattedra
Passando
è un anticomunismo di sinistra
Assai più bieco
E meno
Idealmente motivato di quello di produzione
E allora
La sua ragione di vita
La cultura italiana per la quale aveva pensato al mondo
Vi sembra
Finita
E gli sembra di dovere a se stesso l'abilità
Di prenderne atto
Quindi
Scrive a Pierfranco quegli enti
Le cose sono andate come sono andate
Niente poteva ormai impedire che il giornale chiudesse
Mi auguro però che il discorso uno intervenuto
Posso essere ripreso
Non potrà essere ripreso da Mario Pannunzio che muore
Al principio
Del sessantotto
Ma il centro
Sarebbe sorto
Proprio con questo diritto dovere della memoria
Poiché tanto verso il futuro
Certo il mondo nel salotto di Campo Marzio
Di via della colonna Antonina
Che si trasferiva avviamento
Ma non aveva una concezione ne discende l'Italia salotto Centrica
Allora l'ho guardata no
Intellettuali della provincia italiana
Provincia rispetto a Roma
E provinciali a Roma erano
Lucchese Pannunzio il pescarese
Flaiano
Quindi c'era
Per la gente che veniva da fuori Roma
Ringrazio il Machiavelli dotato Vittorio decadali se mio padre che venivano da Napoli
Ma ce n'erano
Giovani intellettuali liberali che consideravano il mondo la propria bandita
A Torino
Pier Franco
è uno di questi
E non era minimamente appesantito
Dalla scadono Sita fra virgolette
Della biografia
Politica di Mario Pannunzio
Ma io ma non c'è uno che il due giugno
Al referendum sulla Repubblica
Avete adottato
E la Turchia
Come forse
Il mio amico sottosegretario Fassino eccome
Benedetto Croce
è come piaceva moltissimo
A
Un piemontese moderno dal cuore antico qual era Pierfranco quelli
Allora il centro
Che cosa è stato
è stato un modo
Per tenere viva
Un'esperienza di liberalismo
Non facilmente collocabile
Nei cassetti dei professionisti hanno taciuto già data discutono batterci progressismo e banalità di questo genere
Direi che l'amicizia intellettuale
Fra due generazioni diverso
Quella che lega il mondo i Colonna Antonina al cento per non giudico gli animi sia un episodio davvero straordinario
Forse irripetibile nella storia del liberalismo italiano
C'era in Comune una comune radice di aristocrazia del vivere del pensare
Un'apertura
Alla democrazia ed alcuni suoi valori ma nessun applicazione
Alla critica liberale della democrazia
Tu codice
E quindi nessun democratici Gemmo nessun populismo
Nessuna esibizionismo di martedì in maniera
E di Como
è stato citato L'Espresso
Boh
Proprio
L'Espresso
Cuper Pannunzio la ragione dell'ultimo
Grande dolore
Al Turati drammatica
In cui tolse quasi il saluto all'amico di sempre
Benedetti
La copertina che fece
Qualcuno disse una volta di Scalfaro cose eccetera eccetera
Durante la guerra dei Sei giorni nel sessantasette
Fu per Pannunzio una pugnalata persino peggiore
Di quella che era stata la crisi del Partito Radicale degli amici del mondo
La crisi dei rapporti con Ernesto Rossi
Che con una straordinaria eleganza fa non si hanno nel senso più nobile del termine
Pier Franco quel vieni
Mesi addietro ha voluto che fosse proprio il Centro Pannunzio qui agricoltura
Ernesto
Tutto quella drammatica
è chiaro che nei confronti del sessantotto istmo
L'Espresso
E all'inseguimento
Arriva a faticare con le teocrazia
Ma sei anni e quant'altro
Applicando proprio al vecchio Piemonte
Al vecchio Piemonte dove fosse il più grande giurista
Della storia d'Italia parlo di Francesco Ruffini non di Norberto Bobbio
Aveva capito del mille novecentodiciannove
Quando lo Stato di Israele fisicamente non c'è ancora
Che il sionismo nasceva
Come principio di nazionalità
E quindi lo Stato di Israele
Nasce
Alle Nazioni Unite nel quarantanove
Ma nella coscienza liberale
è nato a Parigi nel mille ottocentonovantacinque al processo tra i flussi
Dove
Come insegnano tanti articoli di domani
Il giovane corrispondenti ossia cosa Chiodo grazie segue le cronache di quel
Processo
Allora così come Pannunzio nel quarantanove
Aveva voluto certo
Continuare Risorgimento liberale
Ma in una prospettiva riversa
Risorgimento liberale
Per quanto elegante per quanto di affinato era un quotidiano nell'ambito
Del partito liberale
Croce presidente do nuvoletta di partito della Democrazia tutto quello che volete
Annunzio
E i suoi amici sentono che la stagione dell'Italia
E diverso
C'è stato il diciotto aprile del quarantotto
La DC appeso
La maggioranza
Assoluta
Il fronte Garibaldi
I comunisti e i loro alleati hanno perso
E meno male
Pannunzio Gioia metri si lei si Sini non si sentiranno mai meno Degasperi anni
Dei democristiani
E non si sentiranno ma
Meno antifascisti meno anticomunisti meno anti totalità
Non regaleranno mai l'antitotalitarismo
Al totalitarismo di segno opposto
E allora da questo punto di vista
Il valore della laicità dello Stato
Quello che riconduce
La destra storica di Cavour
Del resto nata dal centrosinistra
E qual è
E la laicità dello Stato la difende
L'alleanza tra i laici e cattolici
Senza narcisismo io ostentazione di Delay cinismi
Di familismo
E viene rispettato
Il dramma di De Gasperi
Nell'operazione Sturzo e getta
Ma si dà conto alla dignità
Con la quale De Gasperi resta
Presidente del Consiglio
Ecco perché
Cui ha ricordato dinanzi di qual è il maestro
Il maestro sullo sfondo Francesco Ruffini
Il cattolico liberale che qui a Torino aveva studiato la sensibilità religiosa di Manzoni l'aveva comparata con un repubblicanesimo di Mazzini
Senza nessuna suggestione teocratica
Perché il sionismo così come lo ricostruisce infine il diciannove non è
Il disegno di una teocrazia
E lì l'ultimo adempimento al quale la rivoluzione francese in nome della nazionalità e della fratellanza era venuta meno riconoscendo diritti agli ebrei come individui ma non
Come nazione
Ecco Pannunzio
è un riferimento straordinariamente moderno
Pensate
Al suo rapporto con gli Stati Uniti d'America
E mi dispiace dell'intelligenza di Barbara Spinelli
Ma si può essere liberali senza essere antiamericani
Non necessariamente
E che sarà così ha portato cucine dal Governo
La scorsa settimana
Il domanda ricorda gli iscritti
Di De Caprariis
Il Patto atlantico si potrebbe ricordare quelli di un altro grande scrittore di politica estera del mondo Aldo Garosci
Della generazione precedente
Poi c'è il grande tema della scuola
Quali ENI è un uomo di scuola
Come
L'amico
Fassino e se noi guardiamo la storia del Centro Pannunzio
Soprattutto nella prima stagione si è fatto tantissimo
Per la scuola nella scuola perché quella di insegnante
Fosse una professione
Non collocazione burocratica
è proprio per questo
Il liberalismo di Pannunzio era utile
E il sindacalismo confederale autonomo
Non sempre e aggiuntivo di buoni risultati
E poi è stato il terreno
Del ripensamento storiografico toccati
Nicola Adamo una volta con l'amico Francesco Forte come
La prima gravata del Centro Pannunzio
Aveva il berretto fregio
In nome di una certa interpretazione del mille settecentottantanove
Poi
Annuncio ovviamente non è un giacobino è un Girondini
Però poi ci sono stati spunti
François Furet e via dicendo
E da questo punto di vista
Penso agli anniversari di Tocqueville come sono stati ricordati e studiati qui al Centro Pannunzio
Penso a un grande amico che non c'è più
Che abbiamo ricordato out a dicembre centottanta
Nicola Matteucci
Uno che sul mondo forse
Personalmente non aveva mai scritto
Anche quando muore Pannunzio nel sessantotto vale ritrovare uno dei pochi lunghi iscritti di Pannunzio dedicato a toccarli
Sono
Trenta pagine di Pannunzio in cui c'è un ritratto di Tocqueville della signora preferisco bellissimi letterariamente bellissima
E lungo questa strada che cosa capita capita che le generazioni si incrociano
E allora
Quali ENI
Nella continuità Pannunzio
Matteo Ucci Spadolini tutto però soprattutto un grande personaggio
Forse per la cultura letteraria più che della cultura politica come del resto era Panucci
Ma io soldati
E Mario Soldati accompagnato
Quali ENI e il centro
E credo che si sia anche meritato
Ho ieri o l'altro ieri l'eleganza con la quale Pierfranco può gli enti
In un articolo su Libero che sarebbe piaciuto Pannunzio
Ricordava la debolezza umana
Con la quale soldati
Infine pigrizia umanistica
Per non trovarsi in difficoltà con vecchi amici come Morandi bravi anche grande amico di produzione
Le Norberto Bobbio maturo si sia trovato a firmare
Un manifesto il cui lessico sulla pulizia ovviamente non poteva che essere
Quello
Vi sono tanti
Pesca ovviamente
Faceva il suo dovere nella spalla con il pieno rispetto dei sentimenti di quegli ENI attribuita alla leggerezza
Questa
Eleganza per la quale invece credo che giustamente
Quaglia ENI avesse pensato per un certo Pannunzio a Torino alla Presidenza di sondaggi
Dispone utili sono stati tantissimi ma il codice
è stato veramente par non siamo nell'equilibrio
Tra la metropoli
In questo caso Touring la città sabauda
I cento Pannunzio è stato appena detto
A noi del sud a bolognesi come Matteucci ad altri giovani e meno giovani liberali della Provincia
Come apertissima
Quella redazione
Ecco se posso concludere
Quella relazione si è detto
Che fosse un cenacolo di snobismo liberale è un bell'articolo dire delle cose snobismo liberale
Si può cioè dare si può citare
Cederna si può citare Elena Croce sull'ambientalismo
Si può citare Benedetto Croce
Che fu collaboratore
Con bellissimi articoli
L'anticristo che noi è un bellissimo articolo sul paesaggio sull'ambiente sull'articolo nove della Costituzione nella prima stagione del mondo
Però
Il mondo non è
Snobbistica c'era
Lo ha detto molto bene Igor mamma
Quel senso Corciano dell'Università libera
Di
Formare
Giovani intellettuali giovani giornalisti dagli il senso
Della partecipazione
Alla storia dei fratelli maggiori dei più grandi e da questo punto di vista
Il povero Flaiano
Facevo il portiere o lo stop
Perché Flaiano
L'uomo che aveva la tristezza anche in una malinconia dell'Italia di Provincia fosse non solo
Per la condizione della figlia ma per una subconcessione alla vita che però portano essere spiritosi stimo
Flaiano diceva
Dice ma io come faccio
Qua tanta gente scrive dei punti più lontane Italia manda dieci articoli
Ma non ce li boccia tutti e dieci
Poi l'undicesima dice sì va bene
Dopo che ha detto a questi
Voi se scrivete di società politica dovete scrivere come Tocqueville secchi vedere come Proust e io voi col filo di spago devo fare
I tagli come faccio a tagliare tocchi dici come faccio lanciare
Pustetto
Ecco nel mondo c'era anche una grande lezione dice la verità e questa
Il Centro Pannunzio lassa punta
Interpretare e noi non possiamo che augurarvi di saperla
Continuare per tanti altri compleanni e ringrazio l'amico quali
Grazie a leggi compagnia anche per la puntualità
Ora professore vivibile che io vorrei di comitato cultural Centro Pannunzio
Vorrei chiedere
Penso che lo farà già di Susan però
Di si amo arrivati al forse uno dei punti importanti che interessano noi qui oggi del perché
Il Centro Pannunzio
Nasce
Proprio a Torino ci saranno delle circostanze contingenti ma ci sono anche dei motivi più profondi non soltanto la matrice di
Tale cavouriana credo
Prego
Sì grazie
In effetti
Il compito che mi è stato affidato dal
Dall'amico come viene è stato quello di parlarvi della storia del Centro Pannunzio
Ora naturalmente quarant'anni di storia di un centro culturale assolutamente ancora vitale pieno di iniziative insomma del quale la storia in qualche modo del tutto in fieri
Da me proprio facile allora ho approfittato del così del della della proposta che mi è stata fatta per
Fare due cose uno rileggere tutto quello che ho potuto rileggere de il Mondo di Pannunzio due leggere tutto quello o rileggere tutto quello che ho trovato scritto dal Centro Pannunzio per conto del Centro Pannunzio sul Centro Pannunzio
Me ne sono fatto un profilo insomma un ritratto che adesso cercherò in qualche modo Dini riproporvi che comprenderà anche qualche cenno le cose che diceva adesso Pereira ma che naturalmente cercherà
Di essere come dire un cenno non solo e non tanto la storia dei fatti ma proprio alla storia delle idee insomma al modo in cui il Centro Pannunzio si è sentito e Rete della esperienza del Mondo di Pannunzio
Per controllare proprio per verificare quali sono stati i fili della continuità io credo che questi finita la continuità siano molto solidi molto tenaci molto resistenti
E cerchiamo di mettere in evidenza perché come anche se il Centro Pannunzio nasce in una città che di per sé originariamente non era tra virgolette panni anziana questo era il termine di riferimento cui faceva riferimento pere
Vale la pena di ricordare tuttavia che non mi invento la storia del Centro Pannunzio saperle se non del ceto Pannunzio è stata scritta
è stata molto opportunamente scritta mentre questa storia si svolgeva favorisse rimetto dico subito perché altrimenti sembra di come dire
Semplicemente avere delle idee proprie quando invece si tratta di idee altrui io ho trovato particolarmente interessanti tre pubblicazioni tre pubblicazioni che sono tutte nate all'interno del Centro Pannunzio la prima
E del mille novecentottantatré di Gabriella romano breve con i Speroni storia del Centro Pannunzio quando il Centro Pannunzio compiva quindici anni
Quindi questa prima sistemazione diciamo così storica delle idee e delle attività del Centro Pannunzio credo
Mantengono la sua validità di impianto poi Rossella Lajolo e Giancarlo Borri che ricordo credo faccia piacere insomma anche acqua glieli ricordare perché come sapete
E un amico che è mancato insomma che ha dato un contributo al Centro Pannunzio assolutamente determinante
Pubblica nel mille novecentottantotto i primi venti anni del Centro Pannunzio
E questi due iscritti hanno impostato diciamo così una storia di tipo hanno artistico cioè
Che in certi momenti ha fatto la sintesi ma che ha consentito in qualche modo di aggiornare la storia del Centro Pannunzio tendenzialmente ogni anno perché l'impianto è stato davvero quello
C'è poi una
Ulteriore diciamo un ulteriore momento di sintesi del mille novecentonovantotto e proprio sempre Giancarlo Bonichi pubblica liberi dal sessantotto da Pannunzio al Centro Pannunzio in occasione del trentennale
E vale la pena di ricordare che questo testo è stato riproposto negli annali del due mila
E negli annali stessi del Centro Pannunzio dal due mila in avanti hanno aggiornato diciamo così l'andamento delle attività
Registrando tutto quanto è stato realizzato dal Centro quindi ripeto è una storia che non si inventa è una storia anziché già in qualche modo stata ricostruita già stata storicizzata scusate il bisticcio di parole ma insomma credo che a questi testi non l'ha fatto riferimento
Poi naturalmente siccome una quindicina d'anni che frequento il panno territorio il piacere e l'onore di aver fatto diverse cosa Paluzzo anche visto direttamente sono stato in qualche modo testimone di questa storia l'ora
Come dire proverò a ricostruire anche ciò che di questa storia in qualche modo non ho potuto vedere il cento per Nunzio nasce intanto io credo con un filo diretto di connessione con il mondo che è Arrigoni venti
Imprenditore facente parte di quel gruppo che è stato definito dei liberali del Canavese antifascista carcerato liberale di sinistra nel mille novecentocinquantacinque nei Segretario della nuova sformato Si Partito Radicale
Ed è l'editore del mondo che dice c'è un diretto diciamo così
Filo che con Carandini unisce l'esperienza del Centro Pannunzio a quella del mondo dopo che l'editore nella prima fase era stato Giulio Mazzocchi
Era stato proprio Arrigo rivetti ad affidare la direzione del Centro Pannunzio a Pier Franco Quaglini che viene definito ad esempio del testo per il quindicennale una sorta di demiurgo coordina e promuove le iniziative del centro vero
Infatti cabine assolutamente propositivo
I primi soci e collaboratori nascono proprio in quel tempo vorrei sottolineare un aspetto che come dire non deve essere sottaciuto
Il Centro Pannunzio ha potuto vivere io credo che l'atto del fatto che al Franco Quaglini ne è stato per quarant'anni il termine di riferimento assolutamente ineludibile
Tuttavia io credo che uno dei meriti Pio fra come viene sia stato quello di sapersi circondare continuamente di collaboratori una certa valorizzazione dei soci
Io credo che per un'associazione che voglia essere liberale
Il fatto di avere ad esempio un numero significativo di soci sia la prima garanzia della sua autonomia intellettuale della sua autonomia politica diciamo così ideale in questo senso soci e collaboratori sono credo
Uno delle cose più importanti del centro abbia
Sono l'elemento fondamentale dell'autofinanziamento la premessa materiale dell'autonomia registrano un consenso diciamo così come loro partecipazione alle iniziative sono uno stimolo ideale e danno
In moltissimi casi una collaborazione fattiva
Credo tra l'altro che
Proprio la nascita del Centro Pannunzio abbia colmato in quel tempo evidentemente il vuoto un voto duplice vuoto che era stato lasciato prima dalla chiusura del mondo e poi proprio dalla morte di centro del PIL diritti di Mario Pannunzio
La concentrazione sulla dimensione torinese in verità
è un fenomeno iniziale importante ma ripeto che ha una radice nella tradizione liberale di questo pensiero e nella figura di Arrigoni venti tuttavia vale la pena di ricordare che progressivamente il Pannunzio fu atto uno sforzo per estendere anche la sua presenza non soltanto in Torino ma fuori Torino in Piemonte in Liguria d'altronde avete visto che il calendario delle iniziative che viene proposto dal Centro Pannunzio per celebrare il quarantesimo anniversario e qualcosa che va ben al di là della dimensione esclusivamente torinese
Poi credo che il grande salto a giudicare da quello che ho potuto leggere
Del della sua storia il grande salto il Centro Pannunzio l'abbia fatto soprattutto con la Presidenza di Mario Soldati non è retorico ricordare questo personaggio
Mario Soldati deve avere significato per il Pannunzio la fuoriuscita in questo senso da una possibile limitazione diciamo così locale o tra virgolette provinciale perché
Mario Soldati era un intellettuale di dimensione nazionale e di conoscenze e naturalmente anche più estese era un intellettuale a
A tutto campo è stato il Presidente effettivo dal mille novecentottanta al novantasette
E il presidente onorario fino alla morte nel novantanove
Questo io credo abbia stimolato il Centro Pannunzio
A
A prendere forza prendere coraggio ad estendere le sue relazioni il Centro Pannunzio si è rivelato diciamo capace ad esempio di
Non soltanto dialogare con la realtà istituzionale e culturale torinese
Ora il giornale ma ad esempio di interloquire su tanti temi anche in una dimensione più ampia
Personalità parlamentari alte cariche dello Stato la stessa Presidenza della Repubblica sono come dire stati soggette i quali Pannuti è stato in grado di rivolgersi con i quali
Con i quali è stato in grado di interloquire
Ricorderò ad esempio che già nel mille novecentosettantotto il Centro Pannunzio riceve la medaglia d'oro di prima classe di benemerito della cultura della scuola e dell'arte
Una medaglia che poi è anche in
Attribuita personalmente ma nel novantaquattro abbia fango quali vieni ricordo li abbiamo presentati tra l'altro in questa sala gli annali precedenti che erano dedicati
Carlo Azeglio Ciampi Presidente allora della Repubblica e lo stesso convegno in atto diciamo a un patronato altissimo
Il vero cambiamento io credo sia la vera scommessa anche credo sia stata il passaggio
Dalle pagine di una rivista all'attività di un'organizzazione culturale questo è stato lo scatto
Se volete inizialmente di dimensione territoriale limitata ma certamente altra cosa rispetto ad esempio la pubblicazione di un giornale o se preferite di un periodico come è stato il Pannunzio
Vale la pena di ricordare tra l'altro che anche il mondo aveva avuto proiezioni che andavano al di là
Della pubblicazione di un
Periodico di un quotidiano
I convegni del mondo ad esempio sono state delle grandi iniziative culturali con le quali il mondo già allora interloquita fra l'altro con soggetti diversissimi
Interessantissimo ad esempio nel rileggere le pagine del mondo è questo incalzare continuo al mondo comunista con il quale è vero che c'è uno spartiacque nettissimo dato da i termini della libertà dato dei termini
Diciamo così dell'appartenenza di campo ma è un dialogo continuo al mondo si potrà rimproverare tutto ma non di essere stato ottusa mente settaria mente anticomunista ad esempio
Lombardo non so io naturalmente per ragioni anche professionali sono molto attento sono stato lode alla lettera di Ranuccio Bianchi Bandinelli
Era
Intellettuale comunista famoso e interloquiva con le pagine del mondo in modo estremamente
Diretto il proprio
Alla ricerca evidentemente di una costante ribadimento dei principi discriminanti
Sui quali trovare se non come dire non semplicemente il punto il contrasto ma anche le possibili convergenze
L'eredità del mondo beh io credo che il mondo sia scatto
Un esempio non l'unico tra l'altro devo dire che
Anche qui per ragioni di studio mi occupai molti anni fa di una rivista che si chiamava se le altre
Serata era stata diretta da Carlo Ludovico radianti illustrissima figura
Dell'antifascismo liberale di Oriente il Partito d'azione di giustizia libertà in particolare i termini del riferimento sono molto simili
Durante gli anni ad esempio iniziali dell'immediato dopoguerra
Il tentativo di ricavare di rivendicare ma anche di ricavare un ruolo politico uno spazio politico un'identità ideale all'interno del mondo bipolare diviso do senza possibilità di mediazione fra il mondo orientale il mondo occidentale fra l'appartenenza al Patto Atlantico l'appartenenza al Patto di Varsavia
L'ipotesi di cui spesso si parla nelle pagine del mondo di terza forza tra il blocco sociale comunista e quello cattolico
Espressione che è stata spesso utilizzata in senso polemico contro ad esempio chi teorizzava l'esistenza di un terzo poi lo ma che nelle pagine del mondo ad esempio è indicata come una delle prospettive politiche da da come la prospettiva politica da individuare
Su cosa si è
Basata sostanzialmente l'attività a suo tempo del mondo e in che cosa il Centro Pannunzio abbia continuato questa attività
Io credo in alcuni termini di riferimenti ideali che sono fondamentalissimo primo
La contestazione chiamavamo la così
Dell'appannaggio ad esempio dell'antifascismo alla
Identità alla parte comunista rivendica fare ad esempio che non è esistito soltanto un antico antifascismo comunista ma che sia esistito ad esempio un antifascismo più ampio un antifascismo
Che ha avuto radici ideali completamente diverse
Sia nell'antifascismo e poi nella Resistenza la rivendicazione di questo era già del mondo mi pare che il Centro Pannunzio ne abbia fatto uno dei termini di riferimento per la sua battaglia ideale secondo
Allora nelle pagine del mondo il grande bersaglio polemico e critico era il sistema politico centrista quello basato sulla centralità del partito della Democrazia Cristiana
Sul tentativo di identificare una terza forza fra virgolette laica
Nei partiti il pelo ma allora il Partito Liberale Partito repubblicano e quello socialdemocratico
Il tentativo della fondazione del Partito Radicale che poi ha preso strade completamente diverse da quelle volute dalla cosiddetta sinistra liberale ma soprattutto il confronto sul piano ideale
Se si vuole misurare la continuità nello credo anche la distanza che esiste fra le posizioni de il mondo e le posizioni del Centro Pannunzio
Basterebbe prendere il termine di riferimento allora del laicismo
C'è troppa il mondo parlava di laicismo
E aveva posizioni a volte anche esplicitamente anticlericali e invece quella che è stata l'evoluzione di questa concezione della concezione della laicità sulla quale molto è stato scritto ed è altra cosa
Perché se è vero che bisogna di verificare i punti di continuità
Non si può non c'è quasi una continuità assoluta o privati evoluzione e ad esempio su quel terreno e interessantissimo poter fare un confronto sui testi del mondo e sui testi ad esempio pubblicati dal Pannunzio
Il mondo aveva quelle posizioni Centro Pannunzio ripubblica perché non possiamo non dirci cristiani di Benedetto Croce sono già
Già soltanto questo dato credo sia stimolo per una riflessione
Il mondo si conclude negli ultimi anni con l'apertura verso il centro sinistra ma anche con la
Delusione per la mancata riforma dello Stato della Società italiana che il centrosinistra ha prodotto
Voglio rileggervi perché sono io credo non solo bellissime parole ma sono
Tutte da riflettere sono per certi aspetti di un'attualità impressionante
Alcune parti dell'editoriale conclusivo che Pannunzio scrive per il mondo il nostro Paese scrive Pannunzio legge meno degli altri Paesi
E i mezzi di informazione sono più che altrove dominati dal conformismo e dall'ossequio
Domina dappertutto scusa domina soprattutto in Italia la presenza di un potere radicato ebbene fra
Di un Governo segreto morbido e sacerdotale aggettivi che sono un poema
E che conquista annunci ed avversari e tende a somme a rubare ogni iniziativa e ogni resi senza una specie di melassa politico culturale non saprei come altro definirla io trovo queste parole splendide naturalmente
Riferite soprattutto a quel tempo
Il Centro Pannunzio ha polemicamente credo ma naturalmente in piena coscienza intitolato ad esempio il testo che prima citavo survey Giancarlo Borri liberi dal sessantotto
Ora naturalmente vale la pena di interpretare bene e nel duplice senso in cui queste parole questi questa questo titolo
è stato scelto io credo un po'eccepì Quaglini può smentirmi naturalmente ma credo che il primo si identifichi un punto di partenza cronologico il sessantotto nel momento in cui comincia già nel sessantasette naturalmente l'esperienza del Pannunzio ma
L'altro è una dichiarazione di dissenso
Di contestazione della contestazione un giudizio negativo sulla stagione della cosiddetta contestazione generale
Io credo che il giudizio sul sessantotto sia
Debba essere molto complesso
Che non possa essere diciamo esaurito ad esempio alcune formule e credo sia da approfondire credo tra l'altro che le circostanze gli anniversari consentiranno di approfondire quel fenomeno che è stato di una portata che non può essere
Ridotta
Ma credo di aver capito quali sono stati i punti di vista attraverso i quali dai quali
Coloro che hanno fondato il Centro Pannunzio hanno contestato un sessantotto primo
Il rifiuto di un intero sistema
Nei suoi limiti nei suoi difetti delle sue contraddizioni ma come dire c'è una
Brutta espressione ma efficace
Si butta via il bambino con l'acqua sporca cioè il rifiuto di tutto cioè non soltanto gli elementi contraddittori o dei limiti ma il rifiuto in uno dei principi e dei valori che è altra cosa
In questo senso la proposta secondo elemento la proposta di modelli alternativi modelli alternativi che in una parola possiamo definire illiberale la contrapposizione fra un Occidente liberale è un Oriente dispotico il prevalere dell'ideologia sul pensiero laico sulle delle grandi masse sugli individui
Certo Pannunzio rivendico fin dall'inizio l'indipendenza la sua indipendenza rispetto a ogni quadro politico
Laico e da partiti col Centro Pannunzio rivendica l'autonomia critica degli studiosi rispetto al potere politico ed economico stimolando nel contempo un nuovo rapporto tra intellettuali classe politica mondo del lavoro e dell'economia
Del comune impegno di far fronte alle responsabilità della gestione e dello sviluppo della convivenza civile così recita il primo il primo articolo del suo Statuto
Termino con nuovamente richiamandomi a quella che è stato editoriale conclusivo dell'otto marzo mille novecentosessantasei
Con il quale il mondo si congedava dei suoi lettori gli intellettuali per voi non si trovano soltanto fra i poeti dei nove di ieri
Né tanto meno fanno parte di una corporazione privilegiata separata dalle altre l'intellettuale per noi è una figura impedirà
L'uomo politico se non vuole essere un puro faccendiere e anch'esso un intellettuale che vive pubblicamente e che fa con naturalezza la sua parte nella società
Mai come ora abbiamo sentito urgente il bisogno della partecipazione attiva alla vita pubblica la civiltà morale del Paese
Di uomini appassionati indipendenti intransigenti risoluti con la fiducia che il cerchio di amici legati a questo giornale non si disperde era e manterrà viva la sua presenza
In una società che ha pure bisogno della dissidenza con queste parole si concludeva l'ultimo numero del mondo credo che il Centro Pannunzio aver legittimamente la possibilità di dire che ha recepito questa lezione grazie grazie
Mi sembra che il professor dal cambia
Toccato coi insomma i tempi sono ristretti quindi non ha potuto continuano ad un altro elemento importante
Dell'analisi che Pannunzio aveva condotto anche in qualche modo precorrendo i tempi
Con una sorta di visione profetica anche se sinistramente profetica e cioè il problema della corruzione quello con nel gergo giornalistico
Viene definito ormai in modo un polo con insomma Tangentopoli quanti ne abbiamo conosciute ma il problema della corruzione della classe politica e l'occupazione in generale
Sicuramente era
Uno dei punti cardine
Del della sua analisi giornalistica del suo pensiero di intellettuale
è il momento delle testimonianze io passerei subito il microfono per dieci minuti
Al professor Francesco Forte
Prego
Io
Non ho conosciuto tutto non ho conosciuto di persona
Pannunzio
Ho conosciuto in seguito
Morti suoi collaboratori che sono diventati i miei amici
Tra cui Francesco Compagna Vittorio Corrèze io e per un breve periodo Vittorio De Caprariis ma la mia testimonianza riguarda
Di anno in cui ho letto questo giornale che ha cominciato
Uscire nel mille novecentoquarantanove quando io ero studente all'università di Pavia e
Appartenevo a una schiera orribile quella dei socialdemocratici che venivano presi in giro da tutti per le loro
Idee
Che erano
Quelle della cosiddetta terza forza che naturalmente era abbastanza ridicola data la nostra modesta consistenza
Quindi la lettura del questo giornale Cornel sulle grandi pagine noi eravamo dei provinciali ovviamente a Pavia io in particolare che arrivi arrivava addirittura dalle montagne e comunque
è stato qualcosa di illuminante
Sia per i contenuti che erano diciamo quelli
Perché noi
Questo piccolo gruppo
Avevamo nella nostra mente devono alcuni di noi come studiosi di economia
Imberbe
Cominciavano e lavorare
Ho leggendo testi
Come quelli tra l'altro di Ernesto Rossi
Ma sia soprattutto per lo stile polemico
Quello
Potremmo dire quell'atteggiamento di rompiscatole
E quel modo chiaro
è semplice di esporre problemi complicati
Ecco io devo dire che
Per me è stata una un insegnamento fondamentale perché
Quando pochi anni dopo nel mille novecentocinquantasette mi sono trovato a dovere
Inventare nelle pagine economiche del giorno o praticamente copiato quello stile portandolo in un quotidiano
Sia dal punto di vista dell'esposizione che dal punto di vista della rottura di scatole in modo che ogni giorno ce ne fosse almeno una
E e questo diciamo poco fa è stato detto che
Il mondo era
Anche a un'università ecco per me lo è stato nel senso che
Io
Quando ho iniziato a fare delle elezioni all'università auto in un centro di Milano che si occupava
Di addestrare gli studenti e persone di mezza età all'evento
Nuovo novità che ne derivano dall'Europa un centro che riguardava
La futura Unione europea il mercato comune
Stava lei sotto i portici vicino al Duomo del suo non c'è più bene o cominciato a fare delle lezioni sull'economia di mercato
Diciamo utilizzando concetti che lo stile del mondo
E da questo la queste mie lezioni poiché è venuto fuori un libro di grande successo che prima ci ha chiamato introduzione alla politica economica e poi manuale di politica economica e può proprio devo dire
Che l'esposizione dell'economia di mercato con la sua critica
Ampiamente avevo si capisce sfruttato anche le lezioni di politica sociale di Einaudi la già avevo messo
Quella marcia in più che era uno stile se vogliamo anche più moderno
E in qualche modo polemico che era proprio del mondo quindi io
Posso dire che il mondo che forse
Appunto non ha avuto un enorme successo anche perché come è stato giustamente detto il suo cuore Ronto successore L'Espresso
Non è stato poi granché io c'ho scritto per qualche tempo poi mi sono stancato perché era un lenzuolo come il mondo mano maniera quasi un sudario che non era un lenzuolo simpatico
Ecco devo anche aggiungere che questa formula della terza forza
Che emergeva dal mondo è stata utilizzata da me e ad altri per costruire la dottrina di quello che allora si chiamava il centrosinistra che abbiamo costruito sono banali pagine di storia
In qualche saranno il Ministero del Bilancio insieme a la Malfa facendo un famoso documento
Insieme alla manfrina Pasquale Saraceno ecco
E quindi queste idee del centrosinistra mettere insieme i cattolici la Sinistra liberale portare i socialisti che mi avevano dato ampio mandato di creare questa novità
Diciamo l'abbiamo morto costruita tenendo presente questa esperienza culturale ce n'erano pochissime
E quindi devo dire che
Considerando le cose quella luce il mondo dal mio punto di vista avuto grandi conseguenze anche sul terreno politico convenendo
Al centro Pannunzio che
Da quarant'anni in una delle grandi Fucine intellettuale di Torino
Ecco io vorrei soprattutto fare l'elogio della sua
Parsimonia una virtù piemontese che in Italia si sta perdendo un forse si è già persa
Qui siamo in una grande sala con quadri maestosi personaggi che ascendono al cielo invece i locali del centro sono piccoli la sala in cui si svolge di solito lo sa anche compagna
La cosa le conferenze e convegni a un salotto di carattere decisamente gozzo Anniano con un palco per i conferenzieri a ridosso del pubblico così stretto che per fare entrare
Una persona gli altri si debbono alzare e quando si è in cinque uno dei cinque sporge pericolosamente al supporto esterno
Ma il risultato non ne risente
C'è uno stile ottocentesco che rende comunque eleganti di eventi
Il giornale giornale
Del pari non si o no era qua poco fa
è di formato minuscolo con articoli brevi notiziari su cose in carattere piccole
Lo si legge di un fiato quando arriva quando arriva sia un battito al cuore come quando entra in casa un amico gentile intelligente che con garbo appeal stringere la mano
Ecco confrontate vi prego questo stile
Con le grandi casse culturale che sono fiorite negli ultimi quarant'anni a cui i media danno grande risalto
Per il loro convegni in alberghi di lusso con sala in cui le immagini dei conferenzieri compaiono ingigantite sui megaschermi
E ricordiamoci che nell'antica Grecia i vasi che contenevano i liquidi più preziosi erano piccoli con un becco molto sottile e che nel Convivio di Socrate il cibo erano alcuni finti
Il Centro Pannunzio però non è a causa di questa parsimonia né noioso né triste non c'è nulla che ricordi Diogene nei suoi costumi
Non c'è aria di Marghera come nei teatri viaggianti di un tempo
C'è allegria ci sono eventi gastronomico culturali che ricordo a me in modo egregio nel loro spirito e nel loro contenuto i viaggi di Mario Soldati nelle Province
Alla ricerca della genuinità
Del buon cibo del buon vino laicità del Centro Pannunzio è nella nostra epoca però come Una lanterna di Diogene nel buio
Ed ecco quella sua lanterna dietro le spalle secondo l'immagine conica del centro
Perché
Non è convenzionale e guarda al futuro tenendo conto della luce del passato
E così che alla nostra serata ha avuto inizio con l'inno di Mameli grazie
è stato accennato
A un altro aspetto interessante della cultura vanno anziana e cioè quello del rapporto con quello
L'importante filone del cattolicesimo liberale che
In Italia ha avuto interpreti di grande prestigio corre non so se mi allevati questa ma mi viene da pormi la domanda Giampiero Leo
Consigliere regionale del Piemonte
Per più di dieci anni
Assessore alla cultura della Regione Piemonte
Grazie molte
Innanzitutto
Devo proprio dire sono molto lieto e onorato per questa occasione Ietto proprio tanto lieto
Perché posso rendere omaggio al Centro Pannunzio
Un centro che un unicum straordinario una cosa speciale in tutto il territorio nazionale
E secondo onorato
Onorato perché considero un vero onore essere assimilato ad una simile compagnia
Parlo del Comitato scientifico del Pannunzio parlo dei grandi amici
Ma
Ve lo dico sinceramente parlo di ogni
Simpatizzante del Pannunzio per me un onore parlare con queste persone ed essere in qualche modo assimilato a loro
Mi si chiede una testimonianza non una relazione
Vero come ha fatto così bene il professor forte relazione abbiamo sentite visto utente e allora
La testimonianza che non può essere una relazione lunga e complessa ma una testimonianza invece spero però pregnante parte proprio dall'Università
Siamo in università oggi si riparla avete letto di intolleranza in università
Io ho fatto l'università negli anni settanta
Quanto
E non esagero e da qui arriverò al Pannunzio e non esagero
Chi pensa che sagge richieda testimonianze a persone che non erano certo dalla mia parte come Piero Fassino o Giuliano Ferrara di quale clima di violenza ci fosse allora il clima per i cattolici
Per i democratici per i liberali pre chiunque non fosse di estrema sinistra
Ovviamente per quelle che hanno il coraggio di manifestarsi ci sono sempre stati tanti pecoroni che quando il professore addizione chiedeva chi non è comunista alzi la mano la mettevano scrupolosamente sotto della ci hanno creduto tre poveri non dico copiosa
Ad esporsi
Il clima
Il clima vedo qui l'onorevole sul terriccio era prima il senatore Ghigo altri amici e l'Assessore Alfieri
Il clima non esagero guardati libri leggete le cose stupende che hanno scritto appunto giornali come il mondo era tipo
Ovviamente con le dovute diversità politiche ed epocali quello che vedevano gli ebrei o gli antifascisti nella Germania nazista
Violenze quotidiane espulsioni violente dalle aule negazione del diritto di fare Assemblea perfino di pregare in università un'espulsione
Violenta avvenne proprio da quest'Aula due presentavamo la lista cattolica che oggi alberga tranquillamente prende i suoi voti eccetera e fu guidata questa espulsione
Da alcuni oggi famosi ricchi giornalistiche predicano di democrazia e contro il sistema
Ma che allora guidare uno l'aggressione in Aula
Liste di proscrizione ricordo perché mi fa adesso sorridere una grandissima tre c'era l'ingresso di Palazzo nuovo che mi riguardava diceva Giampiero Leo già noto picchiatore fascista delle Calabrie
Ora uno la Calabria una sole piccolina
Dunque ero io in Calabria ero malauguratamente fortunatamente il Presidente del Comitato antifascista
Terza cosa era andata in botti di Reggio Calabria il boia chi molla eccetera fare una manifestazione antifascista Evo presso la mia scorta di botte
Per cui i giornali calabresi hanno scritto noto picchiato dei fascisti quindi diamo io lavo corretto la pratica ma qui ovviamente il fatto che non fosse di estrema sinistra c'erano poi intrepidi professori
Che a Lecce che hanno avuto tanti premi dall'Università che a lezione faccio vedere come erano coraggiosi e su cinquecento studenti di cui cento militanti marxisti
Quattrocento pecoroni prende una quei due o tre cattolici e liberali ragion d'essere e ci insultava ciò valga addosso al potere dico potere sede cinquecentotto se il docente qui io sono un po'premi gratta quale potere
Comunque il primo era quello
In quegli anni facciamo testimonianze l'università
Lavoravamo cerchiamo anche di esprimerci nella società
Io ero consigliere comunale a Torino tutta la storia qualcuno la ricorderà delle aggressioni perché manifestando contro Pino OSCE
Dicendo una cosa gravissima per l'estrema sinistra lo svuoterebbe ci deliberò ci caricarle ci riempiono di botte perché o i procuratori fascisti prendiamo scritto ci grosso tipo potranno percepire al coro come la vogliamo il CIPE
E soprattutto cercando il dialogo cercavamo il dialogo ho sentito dagli illustri relatori cose interessantissime bellissime
Ma c'era intorno a noi il vuoto lo stigma la scomunica si scriveva sui muri rispetto i cattolici cattolici come noi non sono figlie di Maria ma son servi della CIA
E per questa Regione attentati delle Brigate Rosse a tante persone ma anche noi io stesso ne subì uno da Patrizio Pecci minando molto meglio che al mio amico Arienti a Milano comunque ramo presi di mira lo presi di mira
Non soltanto dalla violenza terroristica modo la violenza terroristica di altro tipo degli organi di stampa
E della cultura che andrà per la maggiore che diceva che con noi non si doveva dialogare perché amo integralisti del Corno così poche integralisti che non ci parlavano insieme
In quel clima fondando su spinta di Giovanni Paolo secondo un centro culturale oggi ancora abbastanza famoso anzi oggi direi decisamente fra moroso il centro culturale Piergiorgio Frassati fra l'altro diversi estimatori anche qui l'assessore Alfieri andato via ma un grande amico eccetera
E così dovranno fare dei dibattiti confrontarci
Ma nessuno potrà dibattere con noi perché appunto c'ero stigma quei cattolici integralisti non si parla
Questi integralista cosa volesse dire però vota cattolici che andava dietro al Papa ora i cattolici che vanno dietro al gran visir o altro vi vedo un po'strani erano cattolici a nome di troppa acqua anche adesso c'è chi trova strano che i cattolici ascolto il Papa ma comunque
Nessuno voleva fare dibattiti con noi certo qualche cattolico nei dibattiti serviva perché se no se andava male ma c'erano pronti i cristiani per il socialismo i cattocomunisti gli indipendenti di sinistra pronti e Proni alla cultura dominante
Ebbene in quell'occasione fatte però guardare
Qualcuno ci forse la mano ci aprì la porta un centro laico autenticamente autorevolmente laico
Progressista un famoso rispettato il Centro Pannunzio il Centro Pannunzio ci disse che noi accettiamo di dibattere con voi di dibattere in pubblico con voi con quello che poteva voler dire allora
Ed io ebbi l'occasione di fare un
Del listino dibattito lasciatemelo dire con quella straordinaria persona quella meravigliosa persone del professor quali vieni
Che ci chiede elezioni di rispetto di dialogo di libertà videro liberalismo io già concluso per tranquillità del relatore
La testimonianza in questo modo
Ebbene
Io devo dire che la mia attività di assessore nelle giunte Ghigo che può essere stata giudicata diversamente la politica è opinabile
Ma certo nessuno va giudicata mai illiberale
Anzi
E con l'appoggio il consenso del Presidente Ghigo abbiamo svolto la politica così aperta così democratica così innovativa
Poiché poco pochi giorni poche settimane fa il Consiglio regionale tra l'altro saluto un collega con cui è un piacere dialogare il collega Ricca un vero laico il Consiglio regionale oggi la maggioranza di centrosinistra
Approvato un documento sulla cultura che ricche io siamo stati i primi firmatari
In cui diceva fra l'altro che la politica con l'aggiunta di Grosseto eccellente e l'ha votato il centrosinistra alcuni nostri colleghi ritenevano scagliati allora che fosse troppo democratiche questa politica
E bene così
Io praticato una politica assolutamente democratica e poi punti di vista sono ovviamente molteplici e chiudo
Ed è così se non avessi fatto assolutamente democratica e liberale aperta tutti aperte ICI contestata aperte Chicco Canzona ricatto a tutti
Io non me ne pento al seno avrei difficoltà ad essere qui
Invece ci sono ci sto bene vi ringrazio sono onorato che abbiate invitato lasciatemi dire che in qualche modo io sono come sono nel bene o nel male
Anche grazie al Centro Pannunzio grazie
Oltre a mettere a fuoco le ragioni del male
Del bene del verdetto deve male del male Di Leo addebitabili al Centro Pannunzio emersione
Posso testimoniare come cronista torinese quello che ha detto Giampiero è vero
Se mai un'accusa gli è stata rivolta a chi voleva impegnarsi nel metterlo sul banco degli accusati era quella di ecumenismo che poi
Tradotto in termini laici vuol dire appunto anche cultura
Della libertà
Ora
In base alla scaletta dovrei dare la parola al professor Tullio regge accademica dei Lincei premio Einstein
Figura ma ha bisogno di presentazioni purtroppo avete visto è salito sul palco ma non è in buone condizioni di salute ha dovuto lasciarci provvisoriamente
E leggo comunque la lettera
Che ci ha mandato il professor Giovanni Conso
Che
Presidente dell'Accademia dei Lincei
Dice commosso riflettere
Indirizzata professor Franco quali viene presentato Palmizio Torino
Riflettere sul passato e quindi sulle origini del Centro Pannunzio intimamente legata all'indimenticabile figura di Mario Pannunzio progettano in futuro anche alla luce del presente in occasione di un quarantennale che ben merita di essere celebrato da tante illustri personalità cui nell'impossibilità di presenziare materialmente il rischio di cuore un tema alla scelta del quale
Plaudo vivamente unendo come
Ogni migliore augurio di sicuro successo
Tutti salutando caramente Giovanni Conso Presidente l'Accademia
Dei Lincei
C'è
Ancora
Purtroppo un'assenza che
Il Procuratore Generale della Repubblica il merito di Torino dottor Silvio Pieri che purtroppo due giorni fa è stato ricoverato in ospedale non può quindi essere tra noi
Tocca invece ha una presenza vendita invece
Facilità che Cristina Vernizzi
Storica presidente dell'associazione mazziniani italiane componente che del Comitato culturale del centro Pannunzio
Grazie molte opere
Ecco quando mi è stato chiesto di portare una testimonianza mi sono resa conto che la mia frequentazione con il Pannunzio i conguagli risale a circa trentacinque anni fa
E con un certo sgomento pensata degli incontri ormai diventati storici corde al cambio con soldati con Spadolini
Ma parliamo delle attività veramente notevole di cui già seguito parecchio detto e a me non resta che sottolineare alcuni punti
Anzitutto in uno dei giornali in uno degli articoli che come è già stato citato in questo periodo sono usciti per ricordare la né
Quarantenni tesi moderi Pannunzio
Ho trovato due definizioni che vorrei riproporre
Del
Sono dei Presidenti storici Mario Soldati che è stato definito vulcanico scrittore e regista
E poi all'attuale Quaglini ostinato direttore ecco io applicare però quella tributo vulcanico anche a Quaglini perché direi che con vulcanica ostina pezza che da anni regge il Centro Pannunzio con la tenacia veramente dell'ottimismo anche tra le difficoltà che è di Pannunzio ha dovuto attraversare
E come qualcuno prima citava lo Statuto dove sì
Propone di preservare il bando nei tempi un patrimonio di idee quali lo spirito
Democratico la tutela del pluralismo la tolleranza politico la religiosa l'avversione al dogmatismo politico
Ecco io direi che proprio tutta l'attività del Centrosim formati quei principi ed emerge propria mia apparire in modo chiaro ed è sotto gli occhi di tutti se si scorrono velocemente gli indici degli annali del due mila sei del due mila sette la curatrice da ricca Martino
Enuncia in ben tredici pagine
Cento e venti attività
Attività che
Vanno dalle attività culturali suddivisa in settore umanistico e il settore scientifico attualità e costume incontri dibattiti sulla vita civile amministrativa e politica
Non dimentichiamo certi articoli veramente importanti sul nichilismo e suo relativismo sulla religione sulla politica e poi tutti i corsi seminari di letteratura Dear te di storia tutta la storia da quella del Ducato di Milano del Cinquecento alla storia controcorrente d'Italia di Pantelleria di tenuta dallo stesso quali tieni
E poi Webank ne sa qualcosa alla guida gli itinerari artistici e storici
Oltretutto per valorizzare delle realtà spesse volte dimenticate
Ebbene quello che mi preme sottolineare che non è necessario andare nella sede del centro così bene delineata
Da professore
Locali peraltro Donati generosamente da quali tieni per le attività per capire che si tratta di una straordinaria vivacità
Che trova riscontro nella pubblicazione del notiziario che esce puntualmente sul sito degli spazi che i giornali li dedicano si cala si coglie sicuramente una grande varietà di temi come è già stato detto
Trattati contemporaneamente con uno spirito che vorrei sottolineare e molto bene ne ha parlato Leo ti forte laicità e libertà di opinione perché si può essere religiosi anche essendo laici
è un una e sono infatti ai dibattiti ospiti ed esponenti di varie correnti non posso dimenticare subito dopo l'undici settembre quando c'era stata quella grande polemica su Oriana Fallaci
E il centro si fece parte attiva invitando Massimo Salvadori chiaramente se dando delle risposte trascinante nei confronti di lei parole che aveva espresso l'Oriana Fallaci
E credo che sia forse uno questo dei motivi per cui alle conferenze destinate ad un pubblico vasto partecipano anche i giovani
Cosa devo dire molto rara nell'associazionismo in genere perché si sa che già organi tendono a disertare le aule delle associazioni dei dibattiti
Ma anche perché c'è al come ci ore all'occhiello del Pannunzio un'attenzione costante a mio parere alle problematiche di attualità e anche i fenomeni di costume
Non posso dimenticare che quando con la riforma della scuola era uscito il problema della terza prova
Ebbene il Pannunzio si fece parte attiva immediatamente fece una serie di seminari sulla terza prova oppure per non andare troppo lontano qualche giorno fa un scusi stimo articolo accolto su Specchio dei tempi sulle Duccio lei era meglio le lucciole in Corso Massimo D'Azeglio o è meglio il tipo di deroghe di ma la vita che si incontra
Ma non passano sotto silenzio argomenti trattati anche molto forte anche provocatorio quando si tratta ad esempio di intitolare una strada o dare dei riconoscimenti a personaggi scomodi
La reazione da parte dell'opinione pubblica si fa sentire e lecco entra spesso anche tra i banchi della politica cittadina
Qui il pal Nunzio fa da contrappunto alle notizie e ai fatti della quotidianità commentando lì e riproponendo lì in chiave critica
Un tema poi che a me pare parte quindi a me particolarmente caro e che mi sembra abbastanza unico per un'associazione culturale
E risponde appunto uno dei temi del centro il preservare il patrimonio ditemi nel rispetto di un ospite democratico e quello della memoria
Quanti di noi avrebbero ricordato l'ottantesimo della morte di Eleonora Duse
O artisti e poeti Mitidieri o personaggi come Soleri Rossi se non avessimo avuto come rievoca attori suggeritori di memoria il centro
Senza la nostra memoria e personaggi muoiono definitivamente il Pannunzio batte in velocità tutte le associazioni
Sembra che stia Alberta e assume immediatamente per primo le iniziative sia che si tratti del cinquecentesimo per la di Giordano Bruno oltre centesimo di Garibaldi o il cinquecentesimo di Rossi un centesimo di Carducci o Giolitti e così via
è veramente sempre in primo piano è quello che dà il danno ad una serie di manifestazioni che poi
Gli altri adottano ampliano
Magari con maggiori mezzi ma che comunque spengono sensibilizzate da questo grido che il Pannunzio lancia
Quindi la gente conosce il Pannunzio il centro con gli anni a mio parere si è veramente scavato un proprio spazio nel sistema culturale di Torino una propria identità grazie proprio lasciatemelo dire a quali tieni
E vorrei proprio concludere questo mio breve intervento così
Pereira sarà lieto che non sia andata troppo poveri con le parole di Spadolini né niente nel novecentonovantadue
Nella sua veste di Presidente del Senato
Da Roma indirizzata agli amici del Pannunzio vi sarebbe stato il suo ultimo discorso che sarà poi pubblicato sugli annali questo messaggio
Un saluto affettuoso a Pierfranco Quaglini che con dedizione e commovente quasi con fedeltà all'esercizio di una missione
Contribuisce in misura determinante a difendere la lezione di Pannunzio tra mandandola alle generazioni future Forza e Coraggio dunque al Pannunzio e a quali pieni
Nell'alzare l'ha già introdotto la professoressa Invernizzi rinforzo il coraggio professor quelli
Anticipo
Autorità
Anche se quasi non ne vedo più
Amici
Ne vedo tantissimi invece
Che hanno sopportato in
Caldo
Pur di rimanere qui
Questa sera
Professor quelle mi scusi non ci sono le autorità ma ci sono gli autorevoli comunque a sicurissimamente
Vorrei iniziare dicendo veri
Che il Centro Pannunzio non sa cantare
Malgrado le nostre amiche abbiano fatto di tutto
L'inno di Mameli
Non è riuscito
In
Coloro
Noi non sappiamo cantare nell'inno di Mameli nel conformismo
Da quarant'anni a questa parte
In coro noi specchiano ci spiace
è una nostra caratteristica genetica quella e questa
Per nuovi
è uno dei titoli di merito
Dopo tutto ciò che ho sentito dagli amici illustri
Su Pannunzio sul Centro Pannunzio
Io dovrei soltanto
Parlare dei limiti e degli errori del Centro Pannunzio e in quarant'anni vi assicuro sono stati tantissimi
No lo Fazzo sia per guasti per non guastare questa festa
Sia perché noi siamo abituati a mettersi costantemente in discussione
E quindi
Mettendosi costantemente in discussione
Siamo consapevoli dei nostri errori dei limiti e delle
Manchevolezze e se qualche volta
Noi non siamo riusciti a mettersi in modo adeguato in discussione
Ci hanno pensato a
Cerri
A bacchettare Azzi
Attacca il re dire sì
A condannarci alla sofferenza del silenzio
Perché voi dovete sapere
Che fare delle cose promuovere delle iniziative
E
Ogni
Vedere il silenzio attorno a queste iniziative
è una grande soffre
è una grande esso
Dicevo poiché noi siamo abituati a mettersi in discussione o comunque altri
Ci bacchettano e quindi giustamente si fanno vedere i nostri errori
Dio credo che alla fin fine noi siamo esentati dal piegarsi
Al rituale stantio delle autocritiche specie dopo quarant'anni quelle autocritica e non appartengono alla nostra cultura non appartengo alla nostra
Ho scritto sulla stampa qualche giorno fa un articolo
Su quali
Sono stati gli amici più importanti gli amici torinesi più importanti del centro parli
Quindi non mi ripeterò
Ma non posso
Non non rivolgere qui
Un pensiero
Pieno di affetto al Presidente altro visione
Che è stato un amico indimenticabile
Ed io ero
In Kenya quando mi è giunta la notizia
Della Morte ti Aldo
Vi assicuro che io ho pianto sulla spiaggia
Dove mi arriva per quella notizia e ho anticipato la partenza dalla vacanza
Perché alto e Stato il Piemonte altro è stato il presidente per antonomasia
è stato un grande indimenticabile amico certo
Cercherò di essere sintetico
Innanzitutto permettetemi
Un saluto pieno
Di gratitudine
Alle autorità che sono qui con me convenute prima scherzavo ovviamente
E che per motivi di vario genere siano dovuti fasce
La presenza del Magnifico Rettore degli assessori
Se il Presidente del Consiglio regionale che in termini istituzionali che rappresenta la Regione Piemonte la presenza dei gonfaloni qui alle mie spalle sta a testimoniare
Un qualcosa che ci onora
Perché è un atto di stima e di simpatia
Che
Cinque razze e ci rende orgogliosi
Detto questo permettetemi un tuffo
Brevissimo
In un qualcosa di affettivo
Che potrebbe sembrarvi solo privato ma non lo è
Un pensiero pieno di affetto a mia moglie che ha condiviso con me
Tantissimi
Cosa fatta Centro Pannunzio
Io l'ho conosciuta al centro fanno
Che anche se RAI da quando ci siamo sposati vuole stare giustamente nell'ombra
Io ho potuto fare tante cose al centro non possa altro perché lei ha avuto una pazienza assoluta una tolleranza volta Rihanna al di là di tutti i confini
Ti ringrazio tantissimo
Perché tu al mio fianco
Anche nei momenti più difficili
Quando altri hanno voltato le spalle
Tu sei stata vicino a me sempre io di questo ti ringrazio
Saluto
è un
L'augurio a Silvio che ieri
Che è stato ricoverato in ospedale due giorni fa
Procuratore
Generale emerito della Repubblica di questa città
Anche l'unico ma ho scritto sulla stampa magistrato gentiluomo che saggisti in guerra e la giustizia la politica
La persecuzione
Dalla ragione iter la giustizia
Halloween vada il nostro saluto affettuoso e l'augurio di averlo qui con noi
Al più presto
Un saluto affettuoso a Camillo Olivetti
Figlio di Arrigo Olivetti
Mio amico Luigi Compagna stato troppo generoso con me
E troppo avaro con l'arrivo Lulli
Che
Attraverso suo padre sapeva
Cosa ha fatto ha ritenuto io ringrazio
Luigi Compagna ma voglio dire a chiare lettere
Che senza Ridoli letti il Centro Pannunzio
Sarebbe stato poco più di un gioco per ventenni
Destinato a guastarsi alla prima occasione
è stata a lui
è stato colui la forza morale e intellettuale nel senso
E l'amicizia che io continuo ad avere
Con Camillo Olivetti è un motivo di grande orgoglio per me
E per tutto il Centro Pannunzio
Un saluto affettuoso alla contesta Maria
Colonna prestiti Val Secca che qua in prima fila
Ma che era in prima fila anche quando fondando il Centro Pannunzio tanti anni fa
E qui la contessa
Rappresenta la famiglia
Di Mario Pannunzio
E io ho voluto in quel dépliant
Che raccoglie
Diciamo con un'espressione orribile lei come del Centro Pannunzio
Il volto dell'avvocato Alessandro colonna pareti di Val Secca che ha saputo accompagnarci
Anche attraverso a volte la sua severità
Indicando sulla strada quando avevamo poco più di vent'anni
Un saluto a tutti
I nostri soci e dirigenti
Perché si sono come è stato detto giustamente dal Guitni Beppe sono la forza del Centro Pannunzio sono i soci dirigenti che con il loro entusiasmo di
Disinteressato
Hanno consentito e consentono al centro di vivere di operare
Grazie amici vecchi e nuovi del Pannunzio il Pannunzio vi ringrazia perché senza di voi non ci sarebbe
Il Pannunzio
E tra i soci di oggi io voglio salutare
L'amico
Punto
Campeggiato dai terroristi
Che si batte perché quanto è accaduto negli anni di piombo
Non sia cancellato dall'oblio che dal buonismo per
Perdo mista colui voglio ricordare
Carlo Casalegno a cui a novembre dedicheremo
Un convegno
Perché Carlo Casalegno come ho scritto è stato un un amico ma soprattutto un maestro
Che per la nostra generazione
Sia indicato il modo in quindi inequivocabile lui
Condannato a morte perché servo per lo Stato sia indicato qualche parte si doveva stare cioè dalla parte della democrazia da parte dello Stato contro i terroristi
Contro i terroristi
Ringrazio ringrazio anche se mi permettete
Centro Pannunzio e più diffuso che
In Liguria e diffuso in tutta Italia
Ha dei nuclei che operano in tutta Italia
Ma di recente si è costituito informalmente era già presente nella realtà del centro la sezione di Mazara indisciplina
Gli amici Zavattini
A cui io debbo la sensibilizzazione nei confronti
Della tragedia delle foibe
Delle sotto dei Giuliano tal matti
Bene hanno voluto fare una cartolina
In qualche modo di
Immeritato romanzo
Nei miei confronti io vi ringrazio
Perché la neonata sezione di Zara in esilio
Stanno il mio cuore più di ogni altro
Non ricordo commosso scusatemi forse qualcuno riterrà che io sia ormai un vecchio trombone dopo quarant'anni ma credo che certe cose vadano tette sempre
Un ricordo commosso a coloro che non ci sono più
Dai Presidenti Mario Soldati e Mario Bonfantini
A zonzo Cavallo che è stato Presidente aggiunto del centro e Magnifico Rettore della nostra università
Ed è stato un maestro anche lui di tipicità
Per tanti di noi
E poi tanti altri ma
Io non posso dimenticare l'avvocato Giacomo Volpini che ha realizzato la grande mostra dei disegni di Leonardo nel mille novecentosettantacinque
Non posso dimenticare l'amico Carlo Guerrieri mancato recentemente
Ricordiamolo di grande piccolo Carlo guerrieri ricordiamolo
Non posso dimenticare
L'amica Maria Adelaide dal piazza non posso dimenticare Gaetano Orsini Lamberti il vecchio liberale
Che tende subito ad iscriversi al Centro Pannunzio
Appena il centro si è costituito
Ma vedo qui anche
Tanti amici
Che sono stati tra i primi soci del centro né voglio salutare uno Salvatore guerra R. che è stato
Proprio tra i più fedeli fin dal mille
Novecentosessantasette lo ringrazio
Dovrà esitare tantissimi amici
Tantissimi
Ma al tempo me lo impedisce
Tantissimi vivi e tantissime che non ci sono più
Ma soprattutto io voglio dedicare il mio pensiero
A quelli che non ci sono più perché
Di ricordiamo sempre
Al di là di questa occasione perché il loro impegno costituisce non solo la storia del Centro Pannunzio non solo qualcosa che va
Anche al di là della storia stessa
Ma essi sono il cuore pulsante del Centro Pannunzio stanno tutti nel nostro cuore
Tanti tanti in tante migliaia di soci che non ci sono più
è un ricordo particolare permettetemi di rivolgerlo a meri Pannunzio che Igor Man ha ricordato no come grande cronista ma come grande maestro di giornalismo
Mi ha detto annuncio mancata qualche anno fa
Cioè per un più volte
Che ha la Roberto
E Paolo di freddo se la ricorda l'anno una sera al cambio con un alto visione quando Indro Montanelli
Venne a ricordare Mario Pannunzio vent'anni dalla sua scomparsa
Ebbene
Merito Annunzio aveva lasciato l'archivio di Mario Pannunzio
Al Centro Pannunzio
Un nipote che non merita neppure di essere citato se lo è venduto
Malgrado le disposizioni testamentarie
Della zia
E quindi quell'archivio e finisco in altro in altro
Nel mille novecentodieci concludo subito tranquillizzo nel mille novecento
Nel due mila e dieci scusate ci sarà il centenario della nascita di Pannunzio
Noi stiamo per costituire un comitato
Nazionale
Che sarà presieduto come è giusto
E logico dal senatore Antonio Maccanico
Più di Pannunzio prestato amico
Scopo del comitato sarà quello di preservare il ricordo di Pannunzio come ho scritto recentemente
Oggi in alcune Ciclope dire in alcune storie letterarie
Si è giunti ad ignorare Pannunzio a sminuire l'importanza contro questo oltraggio dell'oblio si inizierà
Il Centro Pannunzio
E anche
Il progetto più ambizioso per il centenario che non è quello di
Fare delle celebrazioni Pannunzio il progetto più ambizioso credo
Abbia
Un significato molto importante
C'è
Vorremmo riuscire a riversare ai Clinton le annate del capolavoro di Pannunzio il mondo per consentire a tutti di consultarlo e ai giovani di studiarlo
Ha scritto il mio amico di Sempre
Altro Alessandro Mola che vedo qui con grande piacere
Con lui abbiamo condiviso le battaglie giornalistiche tante altre battaglie voglio qui ricordare il direttore Michele
Torre
Direttore di quella Gazzetta del Popolo che è stata un'ora il fiore all'occhiello del giornalismo non soltanto piemontese su cui Aldo il sottoscritto
Abbiamo
Abbiamo avuto la possibilità di scrivere per tanti anni che ci onoriamo
Di aver scritto sulla Gazzetta
Alto
Ha scritto
Che il Centro Pannunzio non ha bisogno di cosmetici ideologici
Perché la nostra storia e lineare
è un giudizio caro Aldo che io ho molto apprezzato e di tutto quanto è stato scritto in questi giorni nei vari giornali questo giudizio credo che da storico di qualità quale tu sei
Sia
Il più centrato
Come sa
Non voglio concludere
Io questo convegno poli ovviamente ci sarà ancora spazio per l'accademico dei Lincei Tullio Tullio regge ma lasciatemi consentitemi
Perché altrimenti sarebbe un grave errore da parte mia non farlo consentite
Me lo consenta il moderatore di dare la parola
Brevissimamente
Ad un socio giovane del centro
Perché i giovani sono raccolti in Italia
Senza giovanilismo retorici
Con un'apertura e generosità Mario Pannunzio apriva i giovani le pagine del mondo
Arrigo rivetti apriva i giovani
Il Centro Pannunzio
Ebbene noi dobbiamo
Avere fiducia
Nelle nuove generazioni
Perché è un'associazione che si spoglia fondare sulla libertà della cultura ha bisogno di gente capace di ragionare col proprio cervello
Soprattutto nelle nuove segnalazioni così condizionate da in media da internet da tante altre cose che sono cose importanti
Ma se mal usate sono fonte di servitù ti schiavismo di mancanza di libertà
Quindi io prego un giovane socio del centro di venire qua a chiudere con un breve intervento come atto
Di fiducia verso il futuro
Attiva il Centro Pannunzio
Autorità cari amici
Quando mi è stato chiesto di preparare un breve intervento in occasione delle celebrazioni per il quarantesimo anniversario del Centro Pannunzio
In qualità di giovani socio due sono stati i sentimenti che subito mi hanno investito nel profondo
Il primo
è stato un senso di orgoglio l'orgoglio di poter raccontare attraverso queste mie parole l'esperienza dei giovani del centro le loro aspirazioni e i loro progetti per i tempi che verranno
Il secondo lo debbo confessare è stato il timore
Il timore di non riuscire ad esprimere
Con le giuste frasi ciò che per me
E per chi come me sta compiendo il medesimo percorso rappresenta ed ha rappresentato l'essere parte integrante di una realtà culturale e morale così straordinaria quale quella del Centro Pannunzio
Poco alla volta ho compreso però che non sarebbe stato necessario nulla di particolare per esprimere i sentimenti dei giovani del Centro Pannunzio perché i nostri sentimenti sono sinceri e profondi
Parlo dell'amore incondizionato per la libertà
E il sapere che lega tutti i panni anziani di ieri
E di oggi
E che stringe come un filo rosso sottile ma tenace tutte le attività tutte le iniziative tutte le proposte che ha il centro nascono ed al centro prendono vita
Queste
Devono essere le basi del nostro cammino futuro su questi principi e su questi ideali che ci hanno guidato fino ad oggi delle continuare a fondarsi il nostro domani
Barbara Spinelli ha parlato in passato riferendosi al Centro Pannunzio di uno ragionare solitario
Debbo
Dal mio piccolissimo pulpito smentirla perché il modo di ragionare degli amici del centro non è affatto solitario non foss'altro perché i miti del sessantotto sono finiti per sempre
La lezione francese è solo l'inizio della fine di una società i cui diritti non comportano doveri
Coloro i quali sono chiamati ad essere protagonisti artefici del nostro domani siamo noi i giovani
è un compito quanto mai arduo e complicato e dall'esito solo apparentemente incerto
Incerto perché il mondo che ci circonda ci sta privando a poco a poco di tutti quei modelli di tutti quei valori e quei principi
Che per chi ci ha preceduto sono invece sempre stati esempi di vita da seguire e maestri in grado di indicare la strada da percorrere
Ma ci sono segni evidenti di cambiamento e i quarant'anni di impegno intellettuale del Centro Pannunzio hanno indicato una strada da seguire
Viviamo in un'epoca
Che sembra prediligere
La mediocrità e il grigiore ed incoraggia le nuove generazioni
A crogiolarsi in questo immenso è sconfinato nulla
Viviamo in un mondo che premia l'accidia della mente ettaro Falcon ogni ARPA anche la più subdola l'intraprendenza intellettuale
Viviamo in un mondo che è sorta l'appiattimento morale e culturale e troppo spesso propone come modelli da seguire coloro i quali mostrano appunto di saper primeggiare in questo vuoto grigiore
Viviamo in un mondo che come quest'ultima come unica alternativa questo grigiore che tanto aborriamo e temiamo suggerisce i modelli desueti di ideologiche tiranna e oppressiva
Già sconfitti dalla storia eppure ancora ostinatamente presenti talmente in ufficio da otto rare di marzo che purtuttavia continuano ad imporre una via sbagliata da seguire
In questo senso la linea tracciata dal Centro Pannunzio ci dà forza e conforto la cultura a cui ci riferiamo non ha scheletri nell'armadio
E il Centro Pannunzio in quarant'anni non ha dovuto cambiare ragione sociale ed è rimasto se stesso
Questo è un motivo di orgoglio e di speranza
In un dramma in una celeberrima pellicola moderna il personaggio principale si attarda nel fare questa riflessione
Siamo i figli di mezzo della storia dice questi senza posto né scopo non abbiamo nella Grande Guerra nella grande depressione
La nostra grande guerra e spirituale la nostra grande depressione e la nostra vita
Parole raggelante ma drammaticamente vere
Abbiamo perso molti grandi maestri e non siamo stati capaci di trovarne di nuovi perché non abbiamo voluto forse o perché semplicemente la storia è stata troppo avara nel darci né altri
Ma va detto che ci sono state anche i ci sono stati anche i cattivi maestri che hanno armato la mano di chi dal sessantotto ha fatto nascere il terrorismo che trent'anni fa uccideva Carlo Casalegno e tanti altri
E va anche detto che una figura come Oriana Fallaci estratta zittita e perseguitata anche in occasione della Fiera del Libro
Nel corso della quale il solo Centro Pannunzio la ricordata di fronte ad una folle incredibile di persone malgrado il silenzio agghiacciante dei giornali
Il nostro unico appiglio in tutto questo
Lulli l'unica e ultima ancora di salvezza che possa restare il lento ma altrimenti in inarrestabile scivolamento verso il nulla deve essere proprio l'amore che noi nutriamo per il sapere e la libertà
Libertà di pensare e di agire libertà di vedere e valutare il mondo senza le lenti azzurre di un'ingannevole ingiustificato ti misto qui ottimismo troppo lontano dalla realtà
Senza gli specchi parate dispersi parrocchie imposti da questa o da quelle ideologia dominante e senza nemmeno i fardelli di un altrettanto ingiustificato disfattismo
Il senso di questo nostro incontro e scandito dall'inno di Mameli che abbiamo cantato l'inizio di questa manifestazione
E l'inno che ci fa sentire l'orgoglio di essere italiani di sentire il Risorgimento tanto amato da Pannunzio come motivo ispiratore per l'oggi e il domani
Dobbiamo continuare ad essere Alfieri di questi ideali dobbiamo continuare a preservarlo i dall'oblio e farli nostri per poter un giorno trasmetterli intatti e rafforzati a chi verrà dopo di noi
Dobbiamo continuare a sentirsi a sentirci panno anziani
Come
E più fecero quaranta anni fa quei giovani che seguirono Arrigo Olivetti nel nome di Pannunzio
Come amava dire Mario Soldati sempre in alto il Pannunzio
Grazie
Però non abbiamo sentito il nome di questo giovane
Non si vedono
Come
Luca valuta sostituto rimessa di così
Del
Come ha detto
Franco quegli elementi
Ora la volta del cui sorregge accademico dei Lincei membro del Comitato culturale
Del Pannunzio uomo di scienza ecco questa un altro sfaccettatura
In verità il professore gentiluomo di cultura a tutto tondo come sappiamo ma insomma la sua fama guidata alla domanda sopita di scienziati
Prego
Ma
Atti direi subito chiara quando ero al liceo
La mia numero considerato come un ragazzotto di cultura proprio ero
Messo un pochino
Verso il l'appena sufficiente
Diciamo certe curiosità mi son venute dopo con tranquillità quando non ero più preoccupato dall'esame di maturità incombenze del genere che rendevano la vita dura ecco comunque
Terrei l'occasione per parlare un pochino osservare i problemi che incontra la scienza
Il mondo scientifico nella società attuale perché
Questo tocca anche
Tocca tutti diciamo le conseguenze di
Mandare avanti la ricerca o non mandarlo avanti lungo certe direzioni pensati in medicina e dall'altra parte
Può avere conseguenze
Grave o cose conseguenze benefiche dipende data come quanto bene la facciamo e come
Come si va avanti
E
Purtroppo i rilievo in vasti settori dell'opinione pubblica un sentimento antiscientifico che difficile da superare col quale è difficile trattare
E che bisognerebbe vedere con maggiore attenzione il perché
Questa ostilità a volte latente a volte invece
Del tutto sfacciata e così via aggressiva
Perché si arriva a questo cos'è che spinge molte persone a aggredire per esempio
Sviluppi sentiti sì e tecnologici
Scusate
Che possono essere hanno un impatto diciamo sul nostro sulla nostra vita
Ne parliamo il sit-in medicina sia anche
Se volete in agricoltura con me insegnano assaggiarli dei
Degli OGM
Quindi io vorrei che prima esprimerlo con l'avvento cioè chi sono questi settori coi quali è impossibile discutere
Noi stanno diventando incardinato il sì e un direzione che
Così la creazione di una nuova religione
E quindi in cui ci son degli assiomi dei dei dopodiché non si possono più contestare e che
Coi quali non con persone che non è con le quali non si può più discutere
Ricorderò come per esempio
Certi divieti ormai vecchi di tre mila anni cioè quello di
I divieti mosaici diciamo
Di non mangiare carne di maiale oppure molluschi io frutti di mare
In realtà
Ebbero l'origine
Perfettamente giustificate perché la Cardinale trasmetteva Ricchino vi sembri ricordo che un morbo spaventoso e anche limiti molluschi infetti trasmettevano malattie molto apprezzabile per cui fu una decisione saggia e diciamo che ha avuto un forte impatto che però alla fine è diventata una religione anche quando non c'era più non lo sussistono come adesso più in gran parte queste
Queste paure però all'epoca fu più che mai giustificata io ho paura che oggi
Sì
Vada avanti in senso negativo
E bisognerebbe
Lasciare un pochino di spazio per
Spiegarsi io non ritengo la scienza infallibile è un'attività umana può commettere errori bisogna stare attenti a quello che fa ma bisogna come dire
Non accettare una un divieto a priori contro lo sviluppo scientifico ma neppure l'ottimismo primi onori
Tutto quello che viene fuori spesse in campo tecnologico quello che tocca la vita della gente
Deve essere controllato e deve essere eventuali errori o pericoli devono essere segnalati ma senza fanatismi a priori
Cioè si deve andare a guardare come per esempio esce un'ora faremo con il farmaco deve essere approvato prima su topi e da altre parti e poi su volontari secondo un processo che minimizza i rischi
Dobbiamo solo fare così in nella nell'applicare tutte le le scoperte scientifiche
Ma mai dire di no aprirono il solo su basi ideologiche questo
Qualcosa su cui io non
Non vado assolutamente morto
Pensate
Ad esempio alla sacra di intenti sempre la storia degli OGM che è quella che che mi mi preoccupa
Cosa sono sono dei vegetali di uso normale frumento e altre cose
Che sono stati
Alterati in maniera che per esempio le foglie di queste piante
Se attaccati dai parassiti
Diciamo non
Noi mi fanno venire il mal di pancia che siamo i parassiti e quindi la pianta non tiene danneggiata
In
Quando si Coldiretti tutte le volte abbastanza
Sì per esempio
Il
L'effetto detiene alterato si esprime solo su parti della pianta che non servono alimentazione umana
Servono solo a tenere lontani insetti parassiti di tutti i tipi
Quindi o Murge una valutazione serena e distaccata Murge anche un controllo a chi effettivamente questi questi much queste mutazioni indotte non hanno effetti
Nocivi alla salute io non dico accettiamo tutto a priori senza
Per
Diciamo controllare no
Tutto va controllato
Ma non bisogna porre assiomi ostacoli può offrire completamente aperte senza aver controllato prima e aver visto cos'è che fa e cos'è che non va essendo guardiamolo oppure di
Ora questa storia
Mi dice anche un'altra mi richiama anche una voce chi del del libro che ho trovato
Impurezze un un ricordo materno
Il secolo di Gretel di Gabriele Lolli che aveva scritto il prezzo è proprio Pannunzio
La storia di graduale e molto interessante
Io l'ho ancora incontrato più ed altro ancora cenato insieme quando ero a Princeton perché era professore io dello stesso istituto dove sono stato visiva di armi
Era uomo col quale era quasi impossibile parlare
Cioè era parlava brevi frasi mutismo quasi assoluto
Non gara in
Non aveva vita sociale praticamente
Cosa ha fatto che per
Sicurezza fatto uno ha provocato un a poppa ed è pubblicato
Pochi lavori
Però non so di quelli che hanno
Sconvolto il mondo per della matematica e del rigore scientifico
Che per me ma anche oltre questo diciamo l'applicazione non con riguarda solo la matematica si prevedeva anche fuori ma comunque
Infedele
La matematica è sempre stata dopo Euclide garante come
Un'arte in cui si danno degli assiomi che poi degli assiomi si derivano dei teoremi
Presenza e quindi si può approvare se una certa sezione giusta oppure non lo è
Detta in parole povere poi dal punto di vista tecnico cose molto più complessa Gagliardi dimostrò che dati degli assiomi un linguaggio matematico basato su questi assiomi
Esistono sempre delle proposizioni indicibili delle quali non si può dire che siano vere possiamo false
C'è un
Lista di postulati di assiomi
E si sondare regola il parco passare dagli assi o per vedere se certe formule sono giuste oppure no se questo uguale a quell'altro
Oppure no e eccetera
E dimostra che ci sono sempre delle proposizioni bensì vivibili la parte curiosa che mi ha molto affascinato a quell'epoca e che presto me ha riflessi anche in altre discipline
è che
Uno può prendere una proposizione indecisi pile
Questo qual è quello e dire che è falsa o dire che è vera e est e diventa un assioma nuovo
Che si aggiunge agli altri
E allarga la la conoscenza del sesso che
E più vasto ci son più queste cose che si possa dimostrare
L'unico problema un problema il punto che è divertente che lager leverà giunto a un assioma provoca l'apparizione di altre proposizioni indecisi ben un processo che non va a finire
E infinito
Quindi qualunque sistema matematico e quindi
Che
Sono autorizzato è scritto qui e sulla ricerca
Coloro che professore personaggio dovremmo
Mi spiace interrompere ma dovremmo
Chiudere
Dovremmo concludere incontro
Va beh signori
Elargire
Tutta la scienza e piena di proposizioni invisibili non solo la matematica
E questo a significare senza asse ha davanti a sé un cammino infinito
Non blocchiamo
Dirò solo per mandare avanti e la conoscenza umana sapere cosa c'è al di là
L'altra cosa non blocchiamo applicazioni di valore alto valore umanitario
Che che ci sono tipo odierna oppure nuove cure di gravi malattie e così via perché
Non bisogna lenire le sofferenze dei deve
Debiti dei nostri confratelli e delle altre persone quindi guardiamola senza fare quello che valutiamo la mettiamo all'IVA in persone che siano responsabili
Ma non diciamo mai di no come che in realtà diciamo mai dissi a priori disappunto
Grazie
Grazie al professor regge
è stata una lezione di scienza in puro stile
Ma non si hanno vorrei dire
Quello stile intellettuale che si ispira
Alla religione del dubbio
Noi oggi abbiamo rievocato questa
Cultura
Della laicismo contro i totalitarismi contro il fanatismo contro
La violenza
Parafrasando Benedetto Croce potremmo dire a questo punto che
Non possiamo non dirci
Parlo anziani però
Consentitemi di concludere
Quelli taglio di minoranza di cui parlava
Spadolini perlomeno
Conseguibili concluderà
Con una battuta diede più fulminanti del più volte citato Flaiano
In Italia
La situazione grave
Ma non è seria
Affrontiamolo con più serietà grazie
Ma c'è un rinfresco qui fuori
Qui fuori c'è un rinfresco
Insuccesso
Eravamo un gruppo di giovani
Invece