Distretto per la famiglia: per una articolazione territoriale delle politiche per la famiglia

Sua normalità e nel suo essere soggetto protagonista
Nello sviluppo del territorio
Queste convinzioni ci han portato a
Lavorare su questo tema puntando da subito solo sul coinvolgimento di tutta la Giunta provinciale
Quindi abbiamo adottato uno strumento non legislativo ma amministrativo accidenti e cioè un piano di interventi in materia di politiche familiari
Nella redazione del quale sono stati coinvolti tutti gli assessorati tramite funzionari delegati a questo scopo che hanno costituito un gruppo di lavoro interno
Con questo gruppo di lavoro è stata fatta un'indagine di tutti gli interventi e le vie gli elementi di questa politica già in atto e non riconosciuti come elementi di politica familiare perché dispersi nell'ambito dei vari settori di intervento quindi
Le politiche settoriali già avevano degli interventi dell'attenzione per la famiglia ma che non erano riconosciuti come tali perché
Non erano stati raccolti sotto un cappello comune che poteva essere utile per dare leggibilità e visibilità a questi interventi
E poi questo con questo gruppo di lavoro se cercate di individuare delle piste concrete di intervento il primo piano di interventi approvato
Nel marzo del due mila quattro nel settantatré del due mila quattro conteneva ventidue azioni concrete di proprio attribuite ai vari assessorati quindi arrivasse competente
Vi perdenti a favore della famiglia non interventi socio assistenziali che in questo piano non sono stati contatti anche se esistono e e sono stati potenziati ma gli interventi di natura promozionale della famiglia
Il piano si è rivelato uno strumento migliore utile uno strumento efficace proprio perché ci ha consentito di lavorare di lavorare anche in squadra cosa peraltro gioco scontata all'interno delle strutture provinciali
E quindi l'abbiamo ripreso come strumento operativo anche quest'anno con
La l'aggiornamento del piano che ha visto un incremento consistente anche delle azioni concrete
Nei confronti della famiglia
Ecco uno dei dei filoni un ambito particolare e è quello che stiamo cercando che abbiamo già cominciato e stiamo cercando di esplorare
Con l'esperienza del marchio family Impregilo sulla quale in particolare oggi ci soffermeremo
La novità stampa svela volontà di trovare strumenti perché attorno alla famiglia si orienti si orientino attenzioni
Anche da parte di realtà che difficilmente nell'immaginario collettivo si associano all'idea di politica familiare
In particolare mi riferisco
Alle realtà che caratterizzano il tessuto economico e produttivo della provincia
Che sono state coinvolte in un percorso partecipato di elaborazione di gestione del marchio ecco questo coinvolgimento accantona tratto trasversalità delle competenze coinvolte di cui parlavo prima
Ci porta al concetto di distretto per la famiglia
Inteso come contesto in cui le attenzioni e gli interventi su questo tema
Fanno parte di un sistema che consente di potenziare gli aspetti di tutti gli interventi noi ci stiamo rendendo conto che molte cose possono essere fatte ma nel momento in cui diventa noi interventi spot o segmentate settoriali che
Mantengono una separatezza ancorché non voluta
Questi interventi sono depotenziati nella loro efficace nel momento in cui tutto questo diventa sistema
Quello che noi chiamiamo l'obiettivo del distretto
Allora enfatizza la per le proprie potenzialità e diventa molto un messaggio molto più chiaro e quindi culturalmente forte nei confronti del nostro territorio
Ecco l'esperienza del piano di interventi e del marchio
Ha prodotto anche una un destino un'ulteriore esperienza significativa che a quella della collaborazione con la Provincia di Verona
La quale ha chiesto di poter lavorare insieme a noi per trasferire
Naturalmente fatte le debite distinzioni e con adeguando il tutto al territorio della provincia di Verona di poter quindi fare un percorso di piano di interventi di politica familiare anche lì
Questo per noi è stato particolarmente significativo primo perché riteniamo che comunque
Il confronto il passaggio di esperienze arricchisce tutti
Secondo perché riteniamo che lavorare in questo modo
Per quanto riguarda le politiche familiari possa essere
Una un'esperienza anche
Esportata ecco per cui ci pare molto interessante che qui oggi possiamo confrontarci con
I relatori che interverranno che sono numerosi e che sono anche
Veramente molto rappresentativi
Poterci confrontare appunto su questo tema di estrema rilevanza e noi riteniamo di grandissima prospettiva
Io a questo punto dopo questa breve introduzione entrerei in un ruolo per me è inusuale che c'cercherò di interpretare nella maniera migliore possibile di moderatore rispetto a tutta una serie di interventi
Di relatori che ringrazio anticipatamente per la disponibilità e per il
Contributo senz'altro qualificato che vorranno portare a questo confronto
E abbiamo una prima parte della mattinata che sarà dedicata anch'quattro interventi poi ci sarà la fase della tavola rotonda io indicativamente
Direi di attribuire a queste due parti una tempo simile un'oretta per ciascuna
Con le conclusioni che ci saranno
Verso mezzogiorno
E da parte di Daniele Cabras Capo di Gabinetto del Ministro delle politiche per la famiglia
Ecco a questo punto
Io darei subito la parola a Francesca bagni Cipriani consigliera provinciale di parità effettiva della Provincia di Roma
E indicativamente siamo sui dieci minuti un quarto d'ora di intervento e la ringrazio molto per quanto vorrà comunicarci
Il dieci e dieci minuti per
Parlare della di questo Progetto
Chiesta arrivando alla sua alla sua conclusione un
Piccola un piccolo inciso per cominciare io sono la consigliera di parità di Roma e provincia non sempre questa figura è conosciuta nel senso che non tutti sanno in che cosa consiste questo incarico
Siamo nominate dalla Ministero del lavoro
E ci occupiamo di tutti i fenomeni di discriminazione per le donne sul posto di lavoro nell'entrata del posto di lavoro in uscita al posto del lavoro qui diciamo siamo dedicate in particolare modo a ad affrontare questo tipo di problematica
Quindi a parte tutta la attività che abbiamo di consulenza legale quindi non siamo dei pubblici ufficiali possiamo ad arrivare in tribunale da sole diciamo non su una denuncia di una lavoratrice quindi inadempienza legislativa
Abbiamo anche la possibilità di mettere in campo una progettualità che essi
Muove a trecentosessanta gradi su tutte le problematiche che attengono
Alle
Questioni femminili
Quindi diciamo la nostra attività assi svolge un po'in tutte le direzioni è chiaro che una delle direzioni o comunque una
Priorità assoluta che ci emerge continuamente giornalmente dalle denunce che riceviamo dalle lavoratrici che si affacciano al nostro ufficio
è proprio quella del problema della conciliazione fra i tempi di vita e i tempi di lavoro
C'è una difficoltà oggettiva che permanendo malgrado tutti i ragionamenti malgrado tutte le iniziative malgrado tutte le
Indicazioni che arrivava fino addirittura a al licenziamento o comunque all'abbandono del posto di lavoro
Noi riteniamo che questo sia un grave danno per tutta la società e indaga naturalmente in priorità perché per le donne
E quindi io credo che il problema di risolvere il problema della della conciliazione così come ci viene dall'Europa così come ci viene da anche dalle politiche nazionali
Abbiamo sicuramente una sua una sua priorità allora noi abbiamo pensato che poteva essere utile
Invece di
Limitarci alla denuncia fra virgolette quindi limitarci a capire ma questo anche abbiamo fatto il perché
Di fatto non viene applicato l'articolo nove della legge cinquantatré un che è l'articolo che
Si riferisce alla possibilità che le aziende hanno di mettere in campo delle azioni di flessibilità
Delle azioni di sostituzione e delle azioni di corsi di formazione per il rientro del dei lavoratori questo articolo è poco applicato
Questa è una cosa i miei risaputa sono state fatte le analisi sono state fatte anche delle importanti iniziative ricerche dell'ISFOL noi ne abbiamo fatta una sul territorio
Del Roma e provincia ed effettivamente il dato è abbastanza disarmante
Sono stati presentati soltanto trentasei progetti solo quindici hanno avuto il finanziamento e prevalentemente sono soggetti che in qualche modo già sono dentro l'ottica e dentro la sensibilità
Di pensare a dei piani di conciliazione
C'è stato molto poco nulla
Se non qualche sporadico tentativo da parte delle altre aziende allora abbiamo pensato di
Fare un bando
Da inviare a tutte le aziende che sono iscritte alla UIL RAI questo nostro progetto non lo facciamo con femminile plurale che l'organizzazione femminile della guerra quindi Unioni industriali romani
L'idea fu di Raffaella Alibrandi io ci tengo a dirlo perché ahimè la signora è scomparsa e ed è una cosa diciamo proprio con la quale
Stavamo già lavorando insieme quindi mi piace ricordarlo
A tutte le aziende iscritte alla Camera di Commercio
Alle aziende pubbliche perché noi facciamo anche punto di riferimento siamo anche un punto di riferimento per tutt'i Comitati Pari opportunità delle aziende pubbliche quindi tutti i Ministeri lascia alata che Cotral eccetera
E quindi abbiamo detto fateci sapere se avete fatto
Un'azione positiva qualche cosa che possa chiamarsi buona prassi che abbia alcune caratteristiche se volete poi vi posso dare il bando diciamo così come lo abbiamo organizzato stanno rispondendo alle aziende
Esamineremo le risposte e daremo un premio simbolico naturalmente
All'azienda che secondo noi ha messo in campo un'altra una buona prassi che abbia alcune caratteristiche su un tema di conciliazione qual è l'obiettivo
L'obiettivo è quello di
Come dire
Esplicitare
Un fatto sul quale secondo me le istituzioni debbono riflettere io spero che il ministero in qualche maniera
In questo ragionamento possa essere coinvolto
Ci sono delle buone prassi che sono state messe in campo dalle aziende
Delle cose che si sono inventate del tutto originali
Che poi essere dalla che ne so la stesa fatta in ufficio la palestra
Il servizio per i bambini
Un corso di biologa insomma
Per rilassarsi insomma si sono inventate parecchie cose però
L'ora hanno applicato l'articolo nove
Allora io credo che non abbiamo uno strumento straordinario che è quello della legge
L'articolo nove è un uso è un articolo di straordinaria modernità e attualità perché pensa a un programma di vita dell'individuo perché pensa che sia possibile programmare la propria vita e fare delle scelte
E che io credo che sia importante
Riuscire ad applicarlo appieno
Ci sono anche periti finanziamenti su questo articolo quindi diciamo è proprio un danno complessivo
Che cede dando un'applicazione di questo di questo articolo da una parte dall'altra io credo che ci sia anche un obiettivo
Più ampio che è quello di pensare
Che una modo più
Più omogeneo più organico più
Armonioso di portare avanti il proprio lavoro in un'azienda sia qualche cosa che porta una vantaggio non solo lavoratrice ma l'azienda stessa e a tutta la società quindi c'è proprio una una gamma di obiettivi che si possono raggiungere con con l'applicazione di questo con l'applicazione di questo di questo articolo
Quindi ecco io credo che dove abbiamo fatto questa ricerca che poi naturalmente stiamo pubblicando quindi gliela faremo avere a
Al ministero e naturalmente lo faremo faremo avere anche a agli altri
Agli atti dei relatori e interlocutori
E noi abbiamo individuato delle criticità e abbiamo individuato delle
Delle durezze diciamo nella nel meccanismo di rapporto fra
La progettazione quindi già in fase di progettazione
E nella fase anche di rapporto fra l'analisi che viene fatta dal Ministero che prima era fatta al Ministero del lavoro adesso è stata messa dalla famiglia
E il la proposta la proposta alzi Alitalia cioè sembra proprio diciamo che non si trovi
Il modo di Starr incardinare questa ruota dentata
C'è una volontà da parte delle aziende perché qualcosa fanno c'è una richiesta forte da parte delle lavoratrici che arriva fino alla drammaticità ripeto della denuncia
Del licenziamento della difficoltà di trovare un part-time io diciamo purtroppo quelle che vengono da me sono naturalmente dei casi che sono dei casi dolorosi tra diciamo c'è questa realtà abbiamo una legge straordinaria
Finanziata e io credo che diciamo porre il problema di trovare il modo diciamo di applicarla sia una
Esigenza che deve anche un po'venire a diciamo da il da esperienze da iniziative e da proposte
Come la nostra nel senso che noi non non entriamo nel merito di cosa si può fare cosa non si può fare
Diciamo che questo problema esiste diciamo che prendiamo le aziende chiediamo un bollino di qualità come mi pare che state facendo voi attento credo che sì anche fra l'altro l'indicazione che viene dall'Europa quella proprio di creare una USA un circolo virtuoso diciamo no a una specie di gara al positivo su
Chi è riesce a realizzare la migliore la migliore buone prassi e quindi ecco io credo che vuole sollecitazioni di questo tipo al di là delle
Analisi delle messe in campo della ragionamenti sulle sulle criticità che naturalmente attengono
Ad altri livelli e ad altri ad altri meccanismi io credo che la nostra la nostra esperienza possa essere utile proprio per avviare
O entrare dentro un ragionamento perché mi pare di capire che il Ministero già questa cosa stia facendo
Sulla possibilità di applicare al meglio questa questa legge grazie
Grazie a Francesca bagni Cipriani come
Si conviene
Alla consigliera di parità
E abbiamo toccato il tema cruciale io credo che possiamo condividere ha subìto tutti il fatto che quello della conciliazione se non è il tema comunque un tema particolarmente importante quando si parla di
E politiche familiari e proprio perché siamo consapevoli della portata che può avvenire la
Possibilità di conciliazione o della
Fatica che esiste nel contesto familiare laddove questa possibilità non c'era quindi la ringraziamo anche per aver presentato la
L'attività che viene svolto e questo sforzo questo tentativo
Di risvegliare un sposa no la
Lei prese e magari anche solo per fare emergere quanto c'è come diciamo impulso anche a fare di più a fare meglio e ai esportare per le buone prassi
E a questo punto passo la parola
A Giuseppe Gambale Assessore alla Pubblica Istruzione edilizia scolastica e diritto allo studio comune di Napoli
Ecco già nella esplicitazione delle competenti a cui siamo a sottolineare la trasversalità del tema quindi vogliamo toccare
Degli ambiti che è bene non prendere settorialmente ma leggere in un contesto come questo proprio per vederne in un'altra luce l'efficacia no e la impossibilitati intervenendo prego
Sì grazie
Io cercherò brevemente di portare l'esperienza nostra del Comune ma anche alcune diversità e problematicità che ci troviamo ad affrontare
Sì ho letto anch'io e conoscevo in parte ho approfondito di più l'esperienza del Trentino
Mi sembra sicuramente un'esperienza particolarmente interessante soprattutto l'idea di lavorare a normativa vigente con quello che possiamo fare mettendoci insieme intorno al tema del distretto famiglia
Certamente con grande sincerità se penso alla realtà della famiglia in Trentino e penso alla realtà della famiglia Napoli
Venire credo che parliamo di due cose di due piani diversi diciamo noti due realtà completamente diverse è questa e anche la bellezza e anche la difficoltà della nostra Italia che tiene insieme situazioni estremamente variegate
Noi ci troviamo ad affrontare almeno per quelle che sono le mie competenze ma non solo il tema famiglia una realtà come quella di Napoli
Dove sempre di più sì c'è un divario fortissimo tra quelle che sono le difficoltà di alcune famiglie in alcuni quartieri della città
Dove spesso l'esclusione sociale paradossalmente siti diverso sulla famiglia creando ulteriore esclusione sociale di molti quartieri dove c'è un basta una bassa soglia distruzione una bassa soglia di scolarizzazione abbiamo sei e di più fenomeni di famiglie che si formano giovanissime e che
Nello i ragazzi a volte anche minorenni che si sposano e
Fanno figli e che poi progressivamente con grandissima facilità questi patrimoni si sfasciano
Dopo pochissimo creando ulteriore esclusione sociale sia per quelle donne che si trovano mamme e separate tutti sia per i ragazzi giovani che si ritrovano magari senza un lavoro a dover affrontare una situazione del genere e dall'altra invece ci troviamo magari in altri quartieri della città dove il livello di istruzione di vite più elevato dove abbiamo giovani ormai adulti che
Faticano a formarsi una famiglia faticano ad andare a poter vivere diciamo in maniera
Serena la loro esperienza familiare quindi è un'altra realtà estremamente variegata una realtà dove grazie la Regione che ha Pani arredi di cittadinanza abbiamo tentato di dare alcune risposte proprio ha chiesto con la soglia minima di povertà
Ma sempre di più diciamo ci troviamo davanti o fenomeni esclusione sociale fortissima
Allora io tocco due o tre temi innanzitutto quello che
Nella stretta competenza mia cura degli asili-nido il Sindaco nel suo programma perché è stato presentato alla città hai preso impegno di raddoppiare gli asili nido in città ne avevamo venticinque pochissimi
Alla alla la precedente consiliatura
Quest'anno qui con questa consiliatura il Sindaco e solide di raddoppiarli portarli a cinquanta
Ne abbiamo aperti tre o quattro già durante quest'anno altri sono in cantiere ci troviamo però delle difficoltà concreta anche
Di poter assume adesso la Finanziaria ci ha aperto una finestra staremo a vedere anche della concertazione a livello nazionale con il si indagati quanti realmente operatori possiamo assumere educatrice educatori espropriamo adesso ad aver completato dal punto di vista dell'edilizia
Due asili nido a non poter riaprire perché non abbiamo personale
Quindi
Facciamo i conti poi con il patto di stabilità con la mancanza
Diciamo della possibilità di assumere me stiamo ragionando in questa direzione sempre di più anche sul modello di altre Regioni quella dell'Emilia-Romagna quello di altre regioni dove andiamo a
A poter pensare
A garantire la soglia minima diciamo noi abbiamo una contribuzione che per gli asili nido che un servizio a domanda individuale all'esterno costa allo per alla diciamo alla famiglia all'utenza non più del sei per cento del costo di quello che costa al Comune
Per garantire diciamo a chi è davvero in difficoltà di potere usufruire di un servizio comunale però questo certamente non basta
E dobbiamo fare un salto secondo me anche di di di
Culturale rispetto a quelle che sono le politiche sociali rispetto a questo perché noi ci troviamo
Che magari il figlio di una famiglia impiegato statale l'insegnante rimaniamo nel mondo della scuola l'insegnante superato un certo livello di reddito che non mi consentirà di accedere all'asilo nido comunale dovrà andare all'asilo privato pagando magari due o tre volte un po'di più non avendo un servizio magari dal punto di vista educativo di qualità o comunque controllato in una certa maniera
Allora stiamo pensando di costruire un modello che consenta anche affidando al privato sociale un certo tipo di iniziativa che ci consente di garantire le fasce più deboli ma anche di poter garantire un servizio
Di qualità e nei termini e nei limiti diciamo di una tariffa adeguata anche a chi vuole scrivere magari il proprio figlio all'asilo che non sia totalmente privato
Ma che ci consente appunto di garantito un servizio di qualità però ne dobbiamo andare in questa direzione perché davvero il problema poi oggi che pesa sulla famiglia rispetto a quando magari c'è anche
La donna che lavora come spesso accade ed avere un bel drammatico lo vivo anch'io ho due bambini discuta la difficoltà di dover riscrivere comunque mio figlio all'asilo privato perché l'offerta e bassissima purtroppo e non su questo stiamo cerca do di lavorare di dare un contributo un'altra esperienza positiva che stiamo facendo e sul tema della dispersione scolastica
Sul tema della dispersione che poi coincide e l'altra faccia diciamolo del problema tra virgolette fa Miglio che insiste sulle famiglie soprattutto in alcuni quartieri
Noi stiamo sperimentando grazie anche ai finanziamenti che il ministro Fioroni ci ha messo a disposizione
Un un modello diciamo di scuole aperte al pomeriggio la sera e anche soprattutto adesso nei mesi estivi luglio interno copriamo tutto agosto in parte
Un progetto sperimentale che riguarda circa sessanta istituti scolastici del Comune di Napoli
Abbiamo fatto un protocollo insieme comune Direzione scolastica regionale quindi Ministero con la Curia di Napoli coinvolgendo le parrocchie gli oratori i sindacati tutti le forze produttive dalla Confapi la Confartigianato di un industriale alla Camera di Commercio
Per rimettere insieme intorno alla scuola un sistema che preveda appunto tutto qui tutti i soggetti che operano sul territorio
Quindi dalla forze dal mondo del lavoro al mondo produttivo alle parrocchie al volontariato che agiscono sul territorio
Per cercare di mettere in rete appunto e avere non solo la possibilità di
Avere attività extra curriculari pomeriggio la sera
E possibilmente dei mesi estivi ma la cosa interessante di questo protocollo e che
Nella progettazione che le scuole autonomi hanno fatto
Hanno sempre di più coinvolto le famiglie
Le famiglie come destinatari dell'intervento ma come soggetti anche attivi dell'intervento
E adesso stiamo a vedere staremo a vedere che il progetto è partito da poco anche cosa riusciremo a realizzare in questo senso perché il coinvolgimento attivo della famiglia in questo di Corso per noi è una cosa importante anche perché concretamente se la scuola non si apre diciamo ha un rapporto nuovo e anche proficua attivo con le con le famiglie e con la famiglia sul territorio soprattutto in alcuni quartieri che sono i quartieri più a rischio difficilmente riusciamo a temi a ottenere poi anche rispetto al tema della dispersione scolastica interventi significativi lo vedremo perché progetto ripeto il partito da poco siamo in corso e questa è stata in particolare il mese di luglio vedremo cosa accade sul territorio rispetto anche a tante famiglie che rimangono in città che non possono usufruire anche di vacanze di potersi spostare fuori non la scuola si pone in questo senso come
Una possibilità concreta di attività sul territorio di accoglienza anche dei bambini perché non tutti hanno la possibilità consentitemi l'utilizzo di questo termine che per meglio di uso di vivo che sia il Pd parking e ad altre iniziative del genere anche perché quando la scuola chiude e purtroppo
Per fortuna che alcuni genitori lavorano sì c'è il problema concreto anche di chi mantiene tra virgolette i bambini durante
La giornata
Credo che però molto possiamo fare anche in altre direzioni mi piaceva per esempio il discorso della promozione anche di tutte quelle che sono le attività culturali intorno alla famiglia noi su questo non abbiamo messo in cantiere ancora niente di particolare però penso che le esperienze che sono fatti in altri luoghi possono essere interessanti penso per esempio all'opportunità di offrire alle famiglie anche tutto quello che l'offerta culturale del cinema e teatri
No tutto quello che si può fare con semplicità garantendo anche al soggetto famiglia la sua pluralità la possibilità di potere sconti di avere magari un giorno particolare della settimana dove il cinema di teatri mostri si possano aprire a quelle che l'offerta sul territorio
Dopo un altro tema anche caldo nel dibattito politico che quello dei giudici io credo che sull'ICI noi dovremmo
Che il problema casa almeno da noi uno dei temi che investe di più di distretto famiglie in maniera problematica
Penso che sull'ICI che dovremmo avere con grande
Coraggio la possibilità di affrontare alcuni temi che non è solo
La riduzione dell'ICI
Tout-court sulla prima casa per le famiglie io penso per esempio che noi dovremo affrontare con grande coraggio il tema di e le varie disciplinato piana di criticarla per quei proprietari che sottraggono casa al mercato ottenendo le sfitte aderendo nei tanti anni
Perché questo è un grande tema ne abbiamo soprattutto in alcune città universitarie tantissime case affittate a nero agli studenti che vengono sottratte al mercato legale che causano un innalzamento pauroso dei prezzi
E che trovo però di fatto il mercato immobiliare
Allora credo che da questo punto insieme dobbiamo sull'ICI ragionare da una parte sulla riduzione giusta io sono perché si faccia subito condivido anche la posizione di Rutelli questo però dall'altra parte drogare il coraggio di dire a chi sottrai ah sì al mercato immobiliare che fa un doppio danno uno perché sopra caso perché fa lievitare i prezzi dobbiamo far pagare una competenti si volete nella casa scritta deve necessariamente pagare alla collettività il prezzo di questa vicenda
Credo che su questo Carella capacità ripeto di
Andare a
A incidere su quelle che sono le difficoltà reali che la famiglia si trova a vivere rispetto ai servizi che riusciamo ad offrire altro grande tema e quello della
Del servizio sanitario
Ci sono Regioni che sono all'avanguardia che ho visto anche l'esperienza tutti sono in un altro diciamo in un'altra dimensione diciamo dell'offerta del servizio che viene fatta rispetto ai bambini rispetto agli anziani l'assistenza
Domiciliare ne abbiamo problemi nel Mezzogiorno un po'diversi purtroppo
Però diciamo il tema quindi andare incontro e questo c'è oggi sulla famiglia pensano tante difficoltà
E credo anche che dobbiamo tener presente che
Anche rispetto acqua al tema anziani e mi fermo sulla famiglia oggi pesano la la
Con lei comunque soldi anche per esperienza professionale sono medico diciamo sulla famiglia oggi pesa
Un gran parte di quello che è l'assistenza agli anziani l'età media si è levata per fortuna però chiaramente questo comporta che
Spesso ormai sempre di più in ogni casa c'è un anziano malato cronico spesso un allettato e questo pesa
Pesa sui costi concreti della famiglia nella gestione del lavoro e alla gestione di quelle che sono le attività concrete e la famiglia credo che però che questo
E chiudo qui riuscire ad affrontare in maniera trasversale questo tema è sicuramente un approccio estremamente interessante e positivo più di questo tipo nel ringraziare la Provincia di Trento per questa
Questo modello diciamo no per questa iniziativa che ci consente di mutuare come una buona prassi
Da affrontare nella diversità sociale economica del nostro Paese perché siamo molto diversi da nord a sud però il modello assicureremo dell'interessante quello dire quello possiamo farlo oggi a normativa di ente provando a metterci insieme e non con una delega specifica perché questa è una questione di delega specifica natura metterci insieme con le competenze diverse ad affrontare quelle che sono le emergenze e le necessità della famiglia oggi grazie
Grazie anche a Giuseppe Gambale io credo che anche qui siamo andati a toccare alcune questioni
Veramente rilevanti volevo
Al di là poi dei punti trattati i nidi e questa
Anche il tema della dispersione scolastica al discorso della Casa della
Politica
Per la salute vi piaceva sottolineare l'incipit no quando si diceva qui è importante però partire dalla lettura reale della famiglia no della situazione della famiglia la fisionomia della famiglia
In questo senso
Nell'esperienza anche che abbiamo che stiamo facendo in Trentino è stato buon da mentale
Coinvolgere i nel percorso sia del della costruzione del piano ossia poi del marchio prendili della
Del lavoro per il distretto il coinvolgimento delle associazioni familiari attraverso diciamo la sezione di
Di
Di Trento e del Forum delle Associazioni familiari
Pensando che non si può non si possono fare politiche per la famiglia a prescindere dalla famiglia o semplicemente rivolgendo si alla mass bisogna lavorare Conte la famiglia proprio perché questo ci aiuta a leggere
Qual è la realtà vera no della famiglia alla quale ci rivolgiamo con la quale lavoriamo
A questo punto passo
La parola
Al piano Giovanelli
Presidente nazionale e lega autonomia la legautonomie lega nazionale delle autonomie locali quindi un taglio ulteriore per il nostro tema prego
Ha illustrato
Al titolo di questa iniziativa di questo incontro e anche
Il Progetto a cui stavano lavorando
La Provincia autonoma di Trento
De senz'altro suggestivo un distretto per la famiglia
Diciamo che
Le analogie con i distretti produttivi
Però non possono essere
Tantissime diciamo
Distretti
Hanno una dimensione territoriale e non amministrativa
E in questo senso c'è un'analogia nel senso che
Ci vuole sottolineare credo come le politiche familiari
Debbano recuperare una dimensione territoriale
Senza andare ovviamente a snaturare
La
Diversità fra le singole realtà
Familiari
I distretti produttivi nascono per intimidazione gemmazione di aziende specializzazione io su questo
Sono
Meno convinto che ci sia una
Analogia
Faccio molti auguri insomma al marchio family trentino
Credo però che
Insomma
Prima di arrivare ad una ad una sorta di prototipo di modello di politiche
Ce ne vorrà perché poi la
La la differenziazione che
All'interno del
Realtà familiari è talmente tale tale che
E difficile davvero identificare un modello
Anche se appunto ancorato ad un territorio la sua specificità la sua storia la sua peculiarità come quello del Trentino come quello i napoletani
L'altro elemento secondo me estremamente istituiti interessanti diretti analogia tra il distretto produttivo una possibile politica distrettuale per la famiglia è la filiera
Il distretto produttivo si alimenta per filiera cioè prima di arrivare ad ad un prodotto si realizzano nel territorio a tutta una serie di segmenti di azioni che contribuiscono alla
Specializzazione di quel prodotto e che porta a dire che quel prodotto il patto lì con cui con la specializzazione che rinasce
La filiera ognuno indispensabile dentro la filiera al fine che riprodotto sia quello
E in questo senso la l'analogia con con le colpe con la filiera delle politiche della famiglia zavorra sul suo fascicolo diciamo sulla possibilità di successo
Il punto dove
Può cascare l'asilo davvero
Che
Mentre
Quando parliamo di distretti spesso parliamo di
Di dinamismo
Di voglia di crescere
Di San Marco di capacità di mangiare il fuoco come si dice da lui
La famiglia invece si trova ad essere destinati destinataria di un carico di responsabilità spesso superiori rispetto a quelle che oggettivamente riesce a reggere
E
Evidenzia no norme le metto di crisi ma sicuramente un elemento di fragilità
Anche noi quando chiamiamo tanto su tante volte le famiglie a partecipare anche adesso è stato detto
Le politiche vincenti per la famiglia sono quelle che non si fanno per la famiglia ma si fanno con la famiglia nel senso che la si coinvolge della definizione degli obiettivi e gli strumenti delle azioni
Ma la realtà vera delle nostre famiglie e che in gran parte di queste
Dove c'è magari un bambino due bambini uno dei due genitori non ha neanche il tempo di andare a parlare con i genitori a scuola per sapere come va il bambino è questa è la
La verità hai voglia a noi dire che devono partecipare che devono essere coinvolti che deve essere protagonisti
Proviamo a darci qualche numero per capire che cos'è la famiglia in Italia
I trent'anni siamo passati
Dal tredici per cento di famiglie può formate da una sola persona al venticinque per cento
Il venticinque per cento una su quattro
Di famiglia in Italia formata da una persona
Le famiglie composte da cinque persone che erano il ventidue per cento nel settantuno nel due mila uno sono il sette per cento
Il dieci per cento delle famiglie dove ci sono figli a un solo genitore
Il ventidue per cento non ne ha affatto distinti
Il ventisei per cento delle famiglie e
Diciamo così la persona di riferimento della famiglia a più di sessantacinque anni
Ventisei per cento delle famiglie
E qui ci sta c'è tutta la fragilità della famiglia
Nel senso che nel momento stesso in cui noi qualche volta anche con un po'di civismo secondo me la carichiamo di tutte queste responsabilità di tutta questa
Ma pensiamo
Parallelo li facciamo sentire tutto il peso che la società si aspetta nella sua funzione centrale
Qua invece registriamo una sua strutturale farci fragilità allora io credo che le politiche distrettuali per la famiglia
Dovrebbero diciamo così organizzare la filiera per rendere un po'più agevole alla famiglia di svolgere il suo ruolo centrale non si tratta di dire
Che bisogna sostituirsi la famiglia o dire che la famiglia e meno centrale di quanto
Si affermi ma in qualche modo fare in modo che le politiche di filiera consentano di alleggerire
Il peso di queste
Di queste
Responsabilità diciamo così reca riconfermando né pienamente da titolarità
In questo senso
Io sono del parere che
Proprio per questo punto
Sono del parere che vanno
Elimina vanno evitati vanno evitati due errori per meriti lo dico con tutta la
Brutalità la schiettezza del caso
Che sono esiziali
Il primo
Il leader illudersi che si risolve o si affronta il problema della famiglia con i trasferimenti monetari
Io su questo l'ho detto ripetutamente continua esserne convinto
Se questa è la famiglia se questa è la condizione che la famiglia deve
Affrontare per reggere il peso della sua centralità non è dandogli qualche soldo in più per lui lo aiutiamo
Mai dandogli una rete di servizi effettiva
Effettiva
Per questo quando anche si discute di un concetto a me molto caro
Come quello della sussidiarietà
Cioè dell'iniziativa della società civile per svolgere funzioni di pubblica utilità
Io la leggo sempre non nella aumentare la solitudine
Per i cittadini e le famiglie nel darsi i servizi di cui hanno necessità
Ma nel senso di chiamarmi appunto a
Svolgevo ruolo da protagonisti dentro la definizione delle politiche ma dando un'ossatura di servizi vera
A queste famiglie abbiamo sentito un dato agghiacciante
Che però corrisponde
Alla alla realtà media italiana purtroppo
Quello del Comune di Napoli del numero dei suoi asili nido quell'un dato agghiacciante finché noi lo chiamiamo per
Per quello che
Comune di Napoli
A meno asili-nido il cui dipesa consone pensano a novanta mila abitanti
Mi spiego
Quello è un dato agghiacciante condanna
L'infanzia a partire con un handicap spaventoso rispetto ai I bambini che nascono appeso
Un handicap che disegnerà per tutta la vita
Nel momento in cui decideranno se proseguire il percorso scolastico se non proseguirlo nel momento in cui affronteranno l'impatto con la società civile con la la la criminalità piuttosto che con la devianza della droga
Questa è la verità
E allora no io voglio fare discorsi sulla trasferimenti monetari
Alle famiglie i buoni non buoni gli sconti la detrazioni se lì non portiamo ha un rapporto del trenta per cento dei almeno del trenta per cento dei bambini in età d'asilo nido
Che possano
Usare usufruire del servizio di asilo nido almeno al trenta per cento come nella media europea
Noi condanniamo quella citata vero un handicap spaventoso sulla risorsa principale cartoni bambino
Allora credo che
Fuori dai dibattiti ideologici sulla centralità della famiglia e sulle politiche finanziari a sostegno alla famiglia io l'accetto la faccio fa chiaramente quella
Di una rete di servizi che accorpa fortemente sostenute
La seconda e che quindi
Secondo errore da evitare nel modo più assoluto e Laffranco frammentarietà degli interpelli degli interventi
Io sono molto contento
Che sia stato istituito un Ministero per la famiglia nel nostro Paese
Sono molto contento nello stesso tempo
Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata la Bindi davvero stamattina per
Capire
Come va esso capiremo a Firenze qualcosa di più la conferenza che si si apre che si apre
Venerdì perché io ho fatto un po'di conti sulle politiche che in
Che in qualche modo intersecano il sociale non voglio neanche
Parlare della famiglia perché a quel punto sarebbero tutti i Ministeri ovviamente
Io ne ho contati sei senza nessuno sforzo
E sei ministeri che si occupano di sociale secondo me significa che in esse che nessuno se ne occupa con l'ottica della filiera
Che nessuno se ne occupa con l'ottica della integrazione delle politiche nessuno se ne occupa come in verità con la legge trecentoventotto del due mila non hanno cominciato a dire che era necessario occuparsi
Questa è una denuncia politica che voglio fare nei confronti di questo Governo
Ed è anche una sollecitazione a superare questa questa questa situazione che secondo me si supera facendo una scelta
Strategia
Perché la frammentarietà delle politiche sociali e anche delle politiche per la famiglia non si supera soltanto con un più forte il ruolo di regia del ministero della famiglia Massi supera secondo me
Riportando al centro
Le politiche territoriali
Le politiche territoriali e quindi dicendo che il Governo
Il Parlamento si limita
A definire
Le l'ammontare delle risorse necessarie per approntare i livelli essenziali delle prestazioni sociali che nel nostro Paese vanno garantiti da Palermo
Alla Val d'Aosta
E poi ci pensano i Comuni
Assieme alle Regioni a fare le politiche sociali le politiche familiari quel dell'altra scelta netta che bisogna fare
Altrimenti noi vivremo
Continuamente in una situazione di
Frammentarietà di precarietà perché se ogni Ministro soltanto per dire io esisto ha bisogno di un fondo
Piccolo grande per dire per legittimare la sua esistenza sulle politiche sociali sulle politiche familiari e verranno fuori disposto che voi richiamate prima
E che servono a poco faremo tanti osservatori finanzieremo tante ricerche sapremo tutto di tutti ma lo faremo branche ecco allora credo che bisogna riportare
Le politiche nella loro dimensione
Effettiva
Ci sono alcuni nodi al cui sono stati detti e poi concludo che secondo me dentro la filiera meritano una sottolineatura particolare
Innanzitutto
Esiste una questione enorme
Della sua dimensione
Fra malati che nella sua progressività
Che è l'aumento della povertà delle famiglie
Volevo dire
L'undici virgola uno per cento delle famiglie e sotto la soglia di povertà
In un Paese che è il cui egli è la quinta potenza sesta potenza economica del mondo l'undici
L'undici virgola uno per cento delle famiglie è sotto la soglia di povertà lo vogliamo chiamare con
Con il suo nome questo problema la povertà è corretta vuol dire non saper mettere insieme il pranzo con la Cina va bene
Ecco allora credo che questo
Questo tema va affrontato MOT dietro questa povertà ci sono scalzi cui fattori ad esempio
Non c'è nessuna politica che privilegi le donne sole con figli dopo aver avuto a separazioni divorzi
Ed è una
Una
Una situazione il dramma spesso allora si parla tanto del
Della politica per la casa ecco
Ce li diamo noi no cioè non facciamo provvedimenti generici scegliamo questo è un settore di intervento ad esempio vita perché lì si annida una delle povertà più
Disumani perché dopo il trauma del divorzio della separazione ci sta pure il carico familiare e l'impossibilità di arrivare alla fine molto spesso
Poi c'è
Quell'altra realtà in crescita esponenziale che il fenomeno della non autosufficienza
Nella finanziaria c'è un fondo per la non autosufficienza dobbiamo dirci chiaramente se questo Paese vuole affrontare questo problema
Deve
Investire in un modo che
Rispetto alle risorse messe in finanziaria eh assolutamente incomparabili
Tante che noi che ci che lavoriamo con le autonomie locali ci diciamo spesso che non sarebbe per niente è sbagliato
E se a livello regionale d'accordo con gli enti locali l'Emilia Romagna ed approvato Palumbo giacché qui presente si arrivasse ad una tassa di scopo a una tassa di scopo finalizzata ad affrontare proprio problema della non autosufficienza
Era già e voi siete sempre quelli delle tasse basti problemi qua
Li vogliamo affrontare Oro se li vogliamo affrontare in un'ottica di servizi insomma lì dirà vi si casca insomma che
L'altro elemento è quello della casa
Contrariamente al mio collega
Di
Di Napoli distinzione non contrariamente io non è che so sottovaluto l'importanza di agire sull'ICI
Allora io
Ho letto qualche parametro che uscite sui giornali i giorni scorsi e parlo per me
Io faccio il deputato
No sono un privilegiato non sono uno di quelli che sta male sono un privilegiato
Vivo in una casa di ottanta metri quadrati in una
Nella zona mare di peso non rendita catastale al
Vecchissima io pago poco
Dice poco il provvedimento di cui si parla io non la pagano affatto
Poi qua quelli visse vi sembra logico che io non contribuisca polizia all'alle spese sociali del mio comune
Soltanto perché rientro in quelle rendite catastali Fassino perché
C'è una casa di ottanta metri quadrati perché emerge che la casa grande non me ne frega niente
Allora forse c'è qualche altra strada per affrontare i problemi della casa
Che non quella di agire sull'ICI vogliamo parlare degli affitti per favore e concentrare in modo
Direi quasi unilaterale del risorse del Piano Casa sugli affitti
Chi fa il Sindaco lo sa che infila cioè di persone di media condizione economica Amman di bassa condizione economica che bussa alle porte del Comune per chiedere un aiuto per pagare l'affitto
Perché una volta che ha pagato le bollette ha mantenuto i figli a scuola e sedi media condizione economica ovviamente non è che di Paul mandare via con le pezze sul settore
Si trova nella difficoltà di pagare un affitto perché l'affitto gli porta via un terzo quando va bene dello stile
Vogliamo affrontare il voto unilaterale questa cosa una volta per sempre
Nel senso che
Ci siano le risorse
Per gli affitti per aiutare l'azienda paga l'affitto e ci si che siano destinate le risorse per l'edilizia economica popolare
Non per rafforzare quella percentuale di persone che ha la casa in proprietà perché tanto più dell'ottanta ottantuno per cento di gente che ha la categoria il cento per cento non ci arriveremo mai
Ma per affrontare il problema di quel venti per cento che la casa di proprietà non ce l'avrà mai e quindi aiutarli a pagare un affitto un affitto dignitoso quindi per me del piano casa infelici ci sta
In modo netto la politica degli affitti
E poi ci sono
Le politiche del lavoro gli ammortizzatori sociali perché l'altro fattore di povertà e la precarietà del lavoro
La precarietà del lavoro
Abbiamo noi siamo in una
Una società che fa della flessibilità un suo elemento distintivo
E non possiamo farne a meno
Però un conto è
Che la flessibilità sia vissuta come
Diciamo di
Perdersi dentro un
Labirinto precario per il quale non si vede mai la luce non senza uscire
E dall'altro invece
A vere politiche di accompagnamento sociale di ammortizzatori sociali
Soprattutto a sostegno della famiglia congedi parentali anche perché i
E lavoratore a tempo determinato collaboratore
Coordinato e continuativo
La possibilità
Di
Accedere al credito anche per quelle famiglie che oggi non posso neanche prendere la
Mi si dice
Quello che ti serve per
Per spetta per farla Spesal sostare per cui gli anticipi dice soldi che non è un mutuo un anticipo di di liquidità che ti serve per poter fare la spesa neanche quello possono prendere
Nella finanziaria qualcosa c'è anche in questo senso ma credo che
La precarietà del lavoro assieme la casa assieme agli non auto sufficienti e
Al tema della povertà siano nelle nella filiera
Delle politiche distrettuali per la famiglia assolutamente centrale grazie
Grazie per questo d'intervento e molto articolato tra l'altro che abbraccia atto tutta una serie di tematiche
Che
Naturalmente meriterebbero ciascuna aveva un'ulteriore approfondimento però che possono essere a buon conto tutta ricondotte al tema
Di oggi per quanto riguarda le politiche familiari e ringrazio anche in particolare della
Lettura che si è data del del l'idea di distretto raccomanda i rischi dentro e a che coordini le potenzialità che possano esserci dentro l'idea di distretto
E anche l'altro aspetto che è stato sottolineato mi preme precisare il coinvolgimento della famiglia nel momento in cui la famiglia
Sovraccarica nata si chiede partecipazione ad una realtà che è in sofferenza per tutta una serie di ragioni
Io credo veramente che
Le cose stiano così cioè una famiglia sovraccaricata altra parte una famiglia che vorrebbe esserci quando si decide e probabilmente acquista la sfida trovare il modo
Di
Di
Di
Coinvolgere questa realtà ma cento c'è anche carico di tutto penso che sulla famiglia grava e per la quale per il quale deve essere sostenuta e aiutata
Tra l'altro pensando che quando si parla politiche familiari non si può fare poesia bisogna confrontarsi con la realtà così com'è anche quegli elementi di grande criticità così come per noi la politica familiare non è il marchio family d'accordo cioè sarebbe veramente sitting una
Un banalizzare tutto pensare che accusi che si affronta politica familiare è un tassello rispetto
A uno sguardo d'insieme che però va tenuto assolutamente presente a questo punto no chiude questa prima parte della mattinata
Il dottor Luciano Malberti è il dirigente del servizio politiche sociali della Provincia autonoma di Trento il servizio politiche sociali ha coordinato questo lavoro
Attorno al piano e a degli interventi proprio per la Regione che vi dicevo prima noi non vogliamo che siano politiche socio assistenziali ma una politica del più ampia però qualcuno che coordina ci vuole
Il coordinamento è stato fatto da servite sono qui presenti anche altri funzionari che hanno attivamente lavorato proprio con grande passione su questo tema
E qui andiamo un po'più nel dettaglio di quanto sia e cercato di portare avanti fin qui delle prospettive che vediamo un po'su questo tema in provincia di Trento prego
I tempi
Sì
Buongiorno
Cercherò di presentare sinteticamente i contenuti del Progetto
E evidenziando anche la coerenza amministrativa che c'è stata in questa legislatura in questa conciso consigliatura che ha portato alla formulazione di questo progetto
Il tutto nasce
Da questo documento del marzo due mila e quattro nel quale
La Giunta provinciale a lanciato l'idea le piste di lavoro per rinnovare le politiche sociali
E qui dentro è stato richiamato la volontà di
Diciamo smart card famiglie dall'assistenza
Attivare politiche fortemente promozionali a sostegno quindi del benessere della famiglia sul territorio
A seguire
è stato adottato da parte della Giunta un documento
E il piano di interventi in materie Potì che familiari in settembre due mila e quattro
Un documento che presenta una serie di innovazioni nel suo impianto le parole chiave in questo documento sono e legislazione vigente ecco non sempre serve un volume nuove ce le maglie delle norme che esistono consente di fare molte
E attività qui siamo alla fine della Pubblica vessazione serve innovare il modo di lavorare spesso dell'abitazione per attuare politiche familiari
E lavorare sul concetto di promozione non di assistenza lavorare sulle nuove famiglie sulla formazione nuove famiglie in modo particolare sui figli
E
Trasversalità e
Della Giunta provinciale e quindi l'organico di governo ed è quindi coinvolgere tutte e le competenze della Giunta
Lavorare in regime di sussidiarietà quindi coinvolgere gli organismi che e sul territorio operano in modo particolare le famiglie
Analisi qualificate cosa e altre e a me se se ne hanno fatto su questo tempo breve su questo tema ce lo bellissime esperienze già implementate e e da ultimo ma non ultima il tema dell'attrattività ecco la famiglia e se diciamo attivato la politica si argomenti questa privazione se e prova possa e valorizzata sul territorio può essere elemento che caratterizza fortemente un territorio
E poi prendere quel territorio maggiormente attrattivo dispetto territori che non altro politico di questo tipo
E questo piano di e interventi ha lavorato su questi ambiti quindi velocemente la ricognizione di politiche che esistono le politiche tariffarie
E
Sullo sviluppo di nuovi servizi e lavorato sulle politiche del lavoro in termini conciliazione famiglia e lavoro coinvolgimento dei Comuni territoriali coinvolgimento di organizzazioni for profit quindi che solitamente non lavoro sul benessere famiglie
Forte coinvolgimento del volontariato delle a situazioni di famiglie e quindi su questi
Ambiti state individuate specifiche azioni intervento con tempi e responsabilità
Ed il Parlamento è esatto è un altro progetto che però c'è coerenza questo progetto e nell'assetto valoriale del nuovo welfare in Trentino e ispirato e ispirato logiche di accountability per cui di rendicontazione
Con un documento del maggio due mila cinque è stato definito l'assetto dei valori che tutte le politiche DVD diciamo sociali e della Provincia e tendono è stato dato particolare evidenza al ruolo delle famiglie e delle reti delle famiglie
E recentemente marzo due mila sette la Giunta provinciale a aggiornato il piano interventi questi documenti son tutti scaricabili dal sito della Provincia
Per interventi e definendo una politica una cabina di regia su tutte le politiche tariffarie della Provincia in chiave familiare
E
Affrontato il tema della casa in modo particolare alloggi per giovani coppie forte azione sulla conciliazione tempi lavoro i tempi per la famiglia
Rivalorizzazione della sussidiarietà il rilancio del tema del concetto di distretto che già di questo convegno anche in quest'ambito trentasette azioni e con responsabilità e tempi definiti
Dice in quest'ambito nasce ciò il progetto amici della famiglia con sei obiettivi debiti vi
Sono fondamentalmente integrare le politiche provinciali secondo la logica distrettuale quindi
E tutte le politiche dei vari assessorati lavorano in una logica coerente di famiglia per promuovere la famiglia
E valorizzando anche punti di forza del sistema
Ideare sviluppare ed attuare una forte politica promozionale ecco presa come dire che questo sia un passaggio importante e non assistenziale non deve essere l'assistente sociale che fa la pudica promozionale devono essere stazioni di famiglie
E diciamo e altre organizzazioni che sul territorio specializzano i servizi su questo target
Coinvolgere ed includere secondo logiche contabili ti tutti gli attori la famiglia secondo logiche di sussidiarietà nell'erogazione stessa dei servizi oltre che nella valutazione
Catalizzare sul target familiare l'attenzione degli operatori pubblici e privati for profit e no profit
E accrescere tramite una forte politica familiare l'attrattività territoriale e sostenere lo sviluppo
Locale ecco questo un paradigma anche nuove una quindi erede
Politiche familiari che crescono anche l'attrattività di un territorio noi in Trentino e guardiamo al nord e questo è solamente modello che alcune regioni del nord Europa e attuano danni
è il Progetto del marchio fermo in Trentino quindi nasce nel individuazione di un marchio anche qui non approfondisco e tutto il percorso che ha portato la formulazione del marchio il marchio comunque marchio Gas positivo esprimere positività
Fatto da un uomo una donna da due bambini
E e che evidenzia anche un territorio quindi definisce un e qualifica un territorio
Questo marchio è stato audito quel marchio di attenzione ovvero che caratterizza l'attenzione di tutti gli operatori su e questo diciamo sul target famiglia e voglio esprimere le potenzialità positive di quella di questa famiglia
E le caratteristiche del marchio e caratteristiche sono un'adesione volontaria quindi secondo le logiche così della qualità chi vuole e e
Pensa di requisiti
Pertanto il marchio chiede con tre mente di e acquisire questo questa macchina
Sensibili manifestazione della sensibilità dell'organizzazione sul target famiglia
Auto-valutazione della propria organizzazione rispetto dei requisiti che sono definiti sono predefiniti
Disponibilità alla valutazione dei propri servizi
Poi vedremo chi farà la valutazione e propensione al miglioramento continuo per lo scambio diffusione delle buone pratiche nella logica che del miglioramento che deve ispirare le organizzazioni che richiedono questo marchio
E gli attori del progetto ecco chi sono quindi logica distrettuali quali sono gli attori che intervengono in questo progetto e la Provincia in quanto anche il sostenitore e il
Chi ha progettato questo intervento e la quale
Sviluppa il marchio
Sensibilizzare marchio tutta la propria organizzazione quindi sono e strutture della Provincia che orienta l'attività sul marchio
Gestisce un sito dedicato con tutte le informazioni e attuali informazione continua sul progetto e sui soggetti certificati qui c'è un'azione di in Spini grande informazione che le fatta con più strumenti
Sui soggetti che hanno tenuto marchio ecco qui anche si intravede le potenzialità per organizzazioni for profit che orienta l'attività su questo su questo e Italia
E un'altra ambito è importante sono le associazioni delle famiglie
Le quali
E gestiscono uno sportello ecco la sussidiarietà nell'ambito della dell'ente pubblico gestiscono uno sportello dedicato a a questo tema questo progetto
E fanno il monitoraggio sullo stato di attuazione del Piano famiglia documento previsto prima e del marchio stesso
E informano le famiglie le reti di famiglie e le associazioni delle famiglie
E segnalano azioni di miglioramento proposte di nuovi interventi sull'organizzazione sulle organizzazioni che hanno tenuto il marchio ecco rispetto a servizi che fanno anche ipotesi miglioramento dei servizi
Un altro ambito è importante solo operatori privati questo non è
Definito nella sua vita perché
E sul territorio essendo processo volontario sono le organizzazioni che si avvicinano a macchina
E operatori privati che ovunque specializzano la propria offerta orientando Ra al target famiglia
Si coordinano con l'erogazione dei venti secondo logica sistemica sta pensando anche di realizzare dei percorsi che valorizzano i punti famiglia che esistono sul territorio
E essendo che dei percorsi qualificati e particolarmente attenti al alla famiglia
Manifesto attenzione alle richieste di famiglie migliorando i propri servizi secondo la logica del miglioramento continuo
Gli operatori privati che ad oggi hanno siamo come categorie e
Acquisito il cioè esistano i requisiti sono e l'attenzione dei musei letti con i la categoria dei pubblici esercizi
Stiamo lavorando sugli eventi temporanei sta leggendo i requisiti per qualificare elemento temporaneo attento la famiglia e sul sistemi di trasporto
Ecco
Altro e attore importante sono le abitazioni comunali quindi tutte le politiche attuate su scala comunale
E qui abbiamo coinvolto il tutto il Consorzio dei comuni dei duecentoventitré comuni che esistono in Trentino oriente i quali hanno consentito elaborazione di un disciplinare che orienta le proprie comunali sul target famiglia
è state fatte delle sperimentazioni su un set di comune in modo particolare questi comuni hanno sperimentato i requisiti e e hanno consentito di lavorare il disciplinare per l'assegnazione marchio la categoria musei
Scusate comuni i requisiti al sui requisiti e qualche esempio i requisiti sono contenuti in disciplinari predisposti dalla Commissione mista nei quali sono rappresentanti del Formez propri della Provincia della comunicazione e delle famiglie
E ad oggi santi e approvati tre disciplinari musei pubblici esercizi e comuni però sono in corso il elaborazione elementi temporanee e servizi per minori
E e se
L'esempio esercizio amico dei bambini le categorie presenti dei disciplinari riguardano i prodotti
Riguardano il servizio riguardano l'ambiente riguardano i prezzi la qualità del servizio qualche esempio sulla categoria prodotti l'esercizio deve disporre di prodotti adatti e bambini di età inferiore di quattro mesi
Deve disporsi prodotti senza glutine deve disporre i prodotti biologici certificati di prodotti trentini questi requisiti
Sono obbligatori scusate
Il se il primo e secondo sono obbligatori il terzo il quarto sono facoltativi nella categoria prezzi l'esercizio di vedere
E disporre almeno un menù lista fisso perse dichiarato per Minini
Fornire acqua tavolo gratuita eliminare per bambini Praz coperto offrire pacchetti famiglia
Prevedere sconti per compleanni come Wanda gratuita
Anche qua i requisiti obbligatori sono i primi quattro il quarto può essere facoltativo Oprandi requisito c'è un punteggio per la difficoltà di un altro punteggio deve essere totalizzato un certo punteggio totale per sintetizzare
Nella categoria
Comuni
E esempi di requisiti e riguardano sono la programmazione la verifica in ambito comunale i servizi comunali le tariffe i tempi la gestione i tempi Ambiente e qualità della vita qualche specificità
Riguarda sulle tariffe agevolazione per servizi culturali sportivi ricreativi agevolazioni tributarie dove consentite dal diametro generale perché qua e la la gabbiani Sativa e rigida
Agevolazioni tariffarie dove consente consentito all'ordinamento generale promozione di azioni di sostegno dell'economia familiare anche quando i primi tre requisiti sono obbligatori
Ecco e quindi e un altro ambito a titolo esemplificativo là ci sono i tempi programmazione tempi comune dei tempi del Comune quei tempi delle famiglie adozione del Piano territoriale dei tempi coordinamento dei servizi territoriali per famiglie né proiettili arricchiti sulla scuola
Promozione di politiche di conciliazione dei tempi
I tempi diciamo il il primo requisito è obbligatorio ecco questi requisiti esatti lavorati assieme alle famiglie le quali quest'anno le valutazioni del dell'esistenza o meno di questi stessi
Sulla valutazione esistono tre livelli di e valutazione un'operazione ascolto fatta direttamente sul posto dove siamo dell'Ente di locazione che ha conseguito il marchio presso lo sportello famiglia gestito dalle assenza nelle famiglie
E con una e verifica di parte terza
E secondo le logiche che la qualità
L'operazione ascolto molto efficace la comunicazione avrà cartolina preaffrancata il la la famiglia compila cartolina le abbia esprimendo che accontenta
Onore contenta di e evidenziando nel retro le motivazioni l'organizzazione e la motivazione su questo precettiva il controllo dello sportello famiglia gestito sempre di famiglia
Ecco sul distretto famiglia quindi è questo organizzazione dove queste una forte convergenza di politiche pubbliche
Di e iniziative private che si stanno così sensibilizzato sul tema stanno crescendo anche come come numeri al crescere del ambiti che sono regolamentati dei disciplinari
è un laboratorio strategico anche che consente di lanciare percorsi di innovazione perché da questo progetto sono scaturite a tre piste di lavoro qui questa è la la la dimensione interessante laboratoriale porta a questo evoluzione della politica stessa
E laboratorio il distretto si arricchisce
Diciamo di anno in anno anche di strumenti nuovi
Quindi dal temi in Trentino quindi questo marchio detenzione e si è passati ad un marchio di prodotto necessità vicoli
Siamo di bambini che ha un marchio che riguarda
Un categoria specifica sui pubblici esercizi che è coerente e comunque con il distretto della famiglia vedete anche graficamente
E l'esempio che citava prima l'Assessore della Provincia di Verona a portato l'evoluzione di questo marchio in una ad un altro marchio al FIP family sempre gemellato dal fermi in Trentino
E
E in ambito non trentino evidentemente
E e qui l'esperienza positiva proprio severo con è una convenzione siglata giugno due mila sei un processo di accompagnamento che ha portato la Provincia di Verona all'abrogazione di un piano interventi simile a quello trentino
E il la volontà della Provincia Verona di acquisire il marchio sfitti Family in questo caso perché fuori territorio
Ecco l'ambito ulteriori di lavoro molto importante riguarda la conciliazione
Famiglia e lavoro ecco anche qua e uno dei temi e evidenza che il piano iniziale era quello di ricercare
Applicazioni positive già implementati in altri territori ecco abbiamo verificato che esistano Standard e
Molto sviluppato nel mondo tedesco
Si chiama worker femmine
Ed è misura proprio la conciliazione la capacità di un'impresa di conciliare i tempi da voluta più la famiglia partendo a riferimento nove parametri
E ecco su questo ma stiamo avviando un percorso di sperimentazione con
Una e decine di aziende sia pubbliche che private che va ad arricchire
Il distretto nella logica della gestione dell'organizzazione e e quindi non del prodotto
Ecco un ultimo passaggio riguarda la trasparenza questo processo che ammette che sta crescendo adesso processo trasparente imparziale su questo la Provincia a deciso di certificare tutto il processo di gestione
E in base ad una norma della ISO nove mila uno e due mila
Grazie Patrizia
Grazie al dottor Malfa ringrazio
Tutti i relatori che sono intervenuti in questa parte anche per aver contributo i loro interventi in un tempo
Diciamo coerente con la nostra tabella di marcia adesso io inviterei per la verità non so se sono arrivati tutti perché purtroppo non conosco personalmente sorge Graziano Delrio Sindaco del comune di Reggio Emilia qui presente lo invito a venire al tavolo
Paolo con gli anni e c'è quindi
Assessore alla famiglia Politiche Sociali della Regione Sicilia e Elena Gentile
Non so se sia presente
Elena Gentile no
E neanche in via di Renzo organi e quindi possiamo
Benissimo pazienza si vede che
Successo qualcosa qualche contrattempo e quindi possiamo anche dare uno spazio più arieggiata
Per i relatori che sono presenti ecco e quindi non solitari preferisce intervenire prima per ragioni di tale forse se
Allora a Graziano Delrio non
Fa problema invertire il all'ordine dei lavori così è più tranquillo Paolo con gli altri perché ha
Invece problemi di tempi più stretti
Bene questa tavola assetti cerchio pagano tomba del tutto perché
Ah ecco va detto che non c'è
Benissimo benissimo perfetto ottimo ottimo mi fa piacere in via di Renzo assessore alle politiche di promozione della famiglia dell'infanzia del Comune di Roma
Ecco ringrazio anche
Voi per la presenza qui
Qui abbiamo Sindaco o Assessore Assessore quindi competente specifiche è un confronto è veramente a
Tutto tondo su questo tema
Anche prendendo a riferimento territori diversi e questo è un dato secondo me molto significativo prego
Buongiorno ai presenti grazie agli organizzatori io vi chiedo scusa se alle
Dove c'è un quarto e mezzo dopo andar via per
Per ragioni
Che avevo già spiegato gli organizzatori tuttavia mi sembra assolutamente interessante certo sarebbe stato
Più interessante ancora questo questo incontro rosse
Se la signora Bindi avesse
Riferito essere presente senza riservarsi a Firenze le conclusioni
Di tanto impegno ministeriale e si fosse confrontata in questo incontro
Atteso che il tema è un tema di via assoluta notevole importanza
Peraltro oggi da un punto di vista mediatico mi sembra molto come dire spinto direi no proprio in Italia viviamo poiché queste queste
Queste occasioni mediatiche abbiamo periodicamente
Come dire delle folate di interesse e di impegno adesso diciamo l'impegno fondamentale sembra essere quello di questo tesoretto di cui si parla questo nome così strano peraltro è più uscito fuori
è stato coniato e di questo problema e le famiglie
Beh io
Devo dire che la Regione Siciliana forse è stata la prima non lo so ma ma non è questo importante nel Duemila nel due mila e tre dà vita ad una importante legge
La legge dieci che proprio la legge sulla famiglia
Ma quello che è ancora più importante statuisce stabilisce
La la creazione di un assessorato ad hoc che l'assessorato alla famiglia che
Dirigo dell'Assessorato alla alle politiche in uno all'assessorato alle politiche sociali e all'assessorato agli enti locali
Intuendo un processo poi assolutamente importante che il lavoro sulle famiglie il lavoro sulla
Su dinamiche così importanti non può non essere e non può non vedere la famiglia come l'ala l'ente locale come uno degli aspetti probanti e fondamentali vedete
Ore hanno Giovannelli ha posto un problema che io condivido tantissimo è il primo problema che ha posto è
Come gestiamo il rapporto istituzionale
Se è vero che oggi esiste un Titolo quinto se è vero che oggi viene una rappresentazione istituzionale che vede i Comuni le Province le aree metropolitane
La
Regione oltre che lo Stato diciamo paritari se non distribuiti differenti sul piano
Delle funzioni io penso che lo Stato
Tempo fa una lista mente fare quello che gli compete cioè trasferire le risorse
Al territorio e fare in modo che i territori figli della loro omogeneità per loro interesse culturale per le loro tradizioni
In uno ad una cornice complessive che viene disegnata dallo Stato possa ed tenta come dire poi spendere le risorse nelle maniere più omogenee re e coerenti con il territorio però vedete prima di questo vorrei fare io non so quanto il tempo che mi è concesso
Il maggior dieci minuti un quarto d'ora vedete io tuttavia
Ho
Ascoltato con molto interesse questa proposta che viene dalla
Dalla Provincia autonoma di Trento io vi devo confessare che
Rispetto a questo problematica della famiglia ho una visione diciamo un poco liberale
Cioè nel senso che vedete sono convinto che oggi
Occorra una concepito autorizzazione per la famiglia
Che
Cambia la società ma che viene cambiata dalla società
E noi viviamo tempi che io definisco degli accadimenti che accadono
Tempi per i quali dobbiamo confrontarci con un problema fondamentale che la complessità
Tempi di accelerazione sociale per i quali
I cambiamenti sembrano essere i figli di un pur puliti casualità in cui si registra la grande crisi della politica che finisce per inseguire i cambiamenti piuttosto che determinabili
E vedete io penso che il vero grande problema il vero grande problema sia il confronto
Delle istituzioni con i processi di accelerazione sociale e con i problemi della complessità
E così come la politica in qualche misura ha trovato la risposta I precede ai processi di decisoria altrettanto veloci quanto la società velocizzare le problematiche
Così come la politica ha dato la risposta antidemocratica
Della leadership che diventa come dire l'elemento che poi porta in Italia la definizione di quello che io chiamo una sorta di democrazia in sanatoria
Alla stessa maniera io penso che la famiglia
Sia figlia di questa complessità sia figlia di questa
Accelerazione sociale sia figlia di problemi che da un punto di vista io direi
Sì conterà ti dico o o di psicoterapia come dire il compare di massa mi sembra come dire figlia di
Una dinamica molto più accelerata nei processi
E la famiglia contadina era una famiglia che si misurava con una
Soggetta bravi pare culturalmente
Stanziale oggi una famiglia ha delle dinamiche così veloci media immediate le relazioni sociali e gli aspetti psicofarmaci analitico pali e soggettivi
Sono così tanti ed elevati che inevitabilmente portano la famiglia
A essere profondamente modificata
Dagli eventi dell'accelerazione e a sua volta la famiglia
Che si trova in questo stato di crisi e che deve inseguire quasi cambiamenti dovrebbe essere poi l'attore del cambiamento della società io penso che la vera riflessione di tipo sociologico antropologico
Dovrebbe guidare poi i processi della politica
Ecco perché io sono uno di quelli che sostiene che probabilmente in questa società
In cui facciamo fatica a guidare i processi e avesse degli attori del cambiamento della programmazione forse dovremmo sforzarci di trovare delle forme
Di democrazia e delle forme
Di produzione del cambiamento in cui la politica debba riscoprire
Il Municipio che l'ultimo tempio della vera e proprio democrazia e i distretti continui io richiamo funzionali e distretti tematici commi momenti della aggregazione della
Per la della omogeneità in cui si incontrarono in un tavolo circolare voglio dire i veri attori le istituzioni
Comunali il momento per la risposta socio sanitaria il volontariato e il
Privato sociale ecco io penso che noi dobbiamo
Creare quello che io chiamo il tavolo della positività il tavolo del positivo e della programmazione veloce altrettanto veloce come la società che cambia altrettanto capace di sviluppare un progetto
Disomogeneo nella
Omogeneo nella disomogeneità
E allora
Io penso che la seconda riflessione vada fatta rispetto alle nuove povertà
Vedete sino a oggi le politiche sociali le politiche della famiglia questa famiglia che attraversa trasversalmente tutto tutto
Erano quelli di pensare ed immaginare la povertà io penso che oggi esistono assolutamente nuove povertà
Chi è l'Assessore regionale provinciale e comunale deve porsi il problema dei processi per esempio sui citavi nelle famiglie ricche
Oggi abbiamo una povertà che è legata alla vera grande produzione della più grande delle patologie che la solitudine il vero grande problema è la solitudine personale
Collettiva culturale noi produciamo una società profondamente produttrici di solitudini
Oggi il vero grande problema che dobbiamo le istituzioni affrontare come queste nuove povertà che sono le solitudini culturali e personale vanno affrontate da un punto di vista istituzionale
E allora vedete la stessa famiglia
La stessa famiglia e la risposta alla famiglia
Perché vedete qua possiamo parlare
Scuola di dispersione scolastica se volete possiamo parlare di case se volete possiamo parlare
Di problematiche inerenti gli aspetti economici e li vorrei dire quanto è differente essere poveri
Sotto i nove mila euro a ad Enna che la mia città in Sicilia quanto è diverso avere nove mila euro a Roma dove probabilmente non bastano nemmeno per andare ad affittare una casa
Non possiamo
Essere figli di questa ipocrisia dell'Istat di questa ipocrisia istituzionale senza avere qua condivido il vostro processo senza avere fare una riflessione di tipo distrettuale
Una come dire riflessione
Che a sia in linea con il territorio e nonni in linea con un centralismo che questo Governo si ostina ad avere in tutti i processi della decisione in tutto il cammino del cambiamento
Di questa società
Lasciatemi fare un'ultima riflessione in questa fase
Che fa riferimento sia alla trecentoventotto vedete io penso
Che la trecentoventotto è una buona legge
La trecentoventotto ventotto è una legge che mette insieme tutti gli attori importanti
è che bisogna ripensare al volontariato questo volontariato
Che spesso è sovrano strutturale che sta
Con mezzo sedere seduto nei tavoli della concertazione delle scelte e con l'altro mezzo severe va a gestire le cose che esso stesso ha determinato
Va ridiscusso il problema con il privato sociale che deve accompagnare le istituzioni ma anche esso è diventato un luogo di potere
Dobbiamo rivisitare il ruolo dei Comuni e soprattutto delle province per capire qual è
Il ruolo istituzionale che devono avere le Province e infine pensiamo
Ai problemi di questa società ma pensate che oggi possiamo parlare di famiglia senza pensare i processi multietnici
Senza immaginare che questa è una società
Che ineluttabilmente se non saremo capiate a pace di cambiare noi ci cambierà essa
Perché è impossibile frenare l'ineluttabilità
Pella dei flussi migratori ineluttabilità della
Della della della diversità e della complessità che l'elemento fondamentale di questa società e qualora che
Noi abbiamo
Un obbligo ripartire
Da quella che io chiamo e chiudo la politica delle quattro di dialogo dialogo dialogo dialogo la risposta
La risposta vera
Hai problemi non sta nel
Negli stereotipi dei protocolli risolutivi consentitemi adesso vi dico nemmeno nell'a creare il marchio DOC secondo me che lo dico con lo spirito di chi guarda con attenzione
Questi processi questi sforzi
Ma che sono schematicamente per come viene ridotti ad esiziali protocolli processati Ida buone pratiche
Io penso invece che il vero elemento del cambiamento sia il dialogo dobbiamo riscoprire unitaria
Più democratica meno verticalizzata più distrettuale più figlia dei municipi più figlia della sua cultura endogena più capace di affrontare la diversità e la multietnicità
Grazie
Ce le dice se poi ma anche frutto del dialogo in fondo no si tratta di
Pensare che il dialogo porti poi alla delle conclusioni è chiaro che ridurre a questo no alle gli interventi lo diceva anche prima effettivamente insomma sarebbe povera cosa
E in tutto il ragionamento che lei ha svolto e che mi pare importante perché insomma abbiamo ampliato la riflessione
Tirando in ballo tutta una serie di ulteriori tematiche
Di ampio respiro
Quindi credo sia importante anche
Tra noi mettere sul piatto gli elementi che sono dei tentativi di agire in un tema che giustamente lei dice estremamente complesso
Dove talvolta ci si trova trascinati dentro le realtà che si dovrebbero governare una ci si trova attori del cambiamento ma anche se vogliamo a dover subire questo cambiamento con la responsabilità invece di governarlo ma dico governare i processi ecco
Io credo che sia importante farci presenti di questo naturalmente ringrazio anche lei per l'intervento tutti gli elementi di
Di criticità
Di attenzione forte che dobbiamo avere supremi
Estremamente spinosi
Pensando di farci scolare lei parlava giustamente del dell'intervento legislativo
Che è stato fatto il fatto che lei assessore all'idea alla famiglia quindi con un'esperienza che
Per esempio in provincia di Trento non c'è sulla quale sarebbe bene discutere pedana per capire quale può essere la valenza di questo e poi insomma tutta una serie di altre iniziative che possono essere di
Strutturali di impianto ma anche iniziative più specifiche più SPISAL perché insomma
Dobbiamo mettere attivare no tutti i percorsi possibili per lavorare nella Bite politiche familiari perché
Niente è risolutivo credo no e si tratta di
Di aprire piste di
Individuare dei percorsi lavorarci su Soto con la disponibilità anche a correggere laddove ce ne fosse bisogno
Darei la parola a Graziano Delrio Sindaco del comune di Reggio Emilia
E vicepresidente ANCI per le politiche sociali prego
Sì grazie allora siamo tutti un po'stanchi dicevo prima con Lia qui di fianco a me che rischiamo tutti di dire un po'le stesse cose quindi
Cerco di essere breve
E di provare a dire che ritengo molto importante questo momento che
Anche qui al Forum qui ha organizzato non perché sia in un qualche modo sostitutivo della Conferenza nazionale della famiglia ma perché appunto consente a noi
Amministrazioni diverse anche di confrontarci dimettere
Appunto vicine diversi punti di vista è chiaro che il punto di vista dei Comuni è un punto di vista particolare anche rispetto a quello delle regioni e delle province autonome
Perché perché riteniamo che appunto a tutt'oggi norme la storia del nostro Paese
Di avere consegnato un po'ai Comuni una grande responsabilità senza averne però trasferite le risorse per affrontarla
Siamo un po'anche noi oggetto di politiche simili a quelle che vengono fatte per la famiglia
Nell'ambito femminile cioè la donna si affidano grandissimi carichi familiari popoli spesso non si mette in condizione di affrontarle che il comunismo in qualche modo
Sono simili al ruolo della donna allora è molto importante però capire che in questa fase
è stato fatto un cambio di passo io di questo sono convinto anche perché abbiamo partecipato attivamente come Comune di gruppi di lavoro
Preparatori per la Conferenza nazionale della famiglia quindi è stata fatta uno sforzo di concertazione di ascolto di di ragionamento comune e quindi credo che l'appuntamento del fine settimana sarà senz'altro produttivo
Per passare appunto a quello che giustamente di diceva la moderatrice una nostra tavola rotonda l'assessore
Giustamente diceva dobbiamo passare da una politica di assistenza una politica di promozione delle politiche familiare ora la parola chiave anche per i Comuni e ovviamente la politica di promozione e la politica di promozione a delle premesse
La prima premessa
Che credo sia un salto culturale che vada vista appunto come tale e che la famiglia è un soggetto a sei non è la risultante la politica famiglia non è la risultante
Di politiche dei singoli componenti della politica verso un anziano Prato sufficienza della politica per l'infanzia delle politiche per i giovani la politica familiare ha un suo specifico
C'è il la famiglia va vista come un soggetto proprio perché
Se riflettiamo e il soggetto chiave
Dove vengono dove le persone vengono educate mediare i conflitti dove vengono educati al dialogo dove vengono educati e percorsi di cittadinanza
Quindi
La famiglia va considerato soggetto a sé perché affronta dei Cousteau dice diciamo così una serie di sfide
Che sono tipiche e che vanno oltre
Le sfide che ahinoi singoli componenti per conto loro e quindi il primo tema è di dare soggettività alla famiglia cioè di capire che stiamo parlando di politiche di promozione di un soggetto
Di un corpi intermedi o chiamiamolo come lo vogliamo Linus linguaggi che vuole ma quindi questo elemento è un elemento
Che non può come dire
Essere superato
Nella politica classica che si persegue normalmente la politica assistenziale
Esiste il tema di dare un beneficio
Per superare anche dei legami o per sopravanzare i legami familiari mentre invece il considerarla famiglia come un soggetto significa rafforzare per esempio provare a rafforzare i legami familiari
Sapendo quello che dicevo Riano prima
E lui parlava del ventiquattro per cento di famiglie unipersonali nel mio Comune sono trentacinque per cento già quindi di anno in anno
E poi leggevo prima col via i dati del Comune di Roma il numero di separazioni e supera il numero di matrimonio all'anno quindi richieste separazione allora siamo a fronte di una famiglia non da idealizzare da mettere
Come dire sotto tutela
Siamo di fronte non a una
Come dire una cosa da esaltare con una cosa priva di fragilità siamo dentro al luogo delle grandi opportunità e delle grandi fragilità ma non possiamo mettere solo in fila le fragilità
Perché se non vediamo la famiglia anche come una risorsa comunale potenzialità come un luogo in cui investire come un soggetto da promuovere come appunto dimostrano queste azioni politiche che avete
Che avete cialde mila queste azioni politiche che avete fatto vedere con l'esperienza trentina se non la vediamo comunque un plesso di persone e difficile poi riuscire a impostare le politiche giuste
E l'altro tema è appunto che questa famiglia ha bisogno di spostare di spostare da una politica centrata tutto sulla donna e sul ruolo della madre di spostarla a una
Una politica più centrato su tutto il nucleo familiare questo un'altra implicazione di considerarla famiglia come soggetto
E allora la revisione dell'articolo nove della legge cinquantatré appunto che si sta facendo col Ministero aiuterà dovrà aiutare anche a una maggiore
Sfruttamento delle opportunità date da quella legge ha un migliore distribuzione dei carichi familiari sono migliore organizzazione dei rapporti con l'impresa
Perché centrare tutto sul ruolo femminile tutti i carichi della famiglia sulla donna da quello del bambino cofinanziano ovviamente non significa
Considerare appunto la famiglia come soggettività
Cioè voglio dire c'è un modo di vedere la famiglia come soggetto che non porta al familismo e all'esaltazione la famiglia non porta a considerare nelle sue articolazioni concrete nella quotidianità
E allora bisogna essere attenti su questo elemento perché credo che
Appunto questo sia uno degli elementi più importanti su cui riflettere cioè la promozione della politica come della famiglia come soggetto
Assente
E questo ovviamente può può avvenire solo scollata la parola chiave di oggi che credo sia importantissima che è la prova del territorio
Non esistono politiche familiari se non c'entrate sui territori è evidente
Non esisti co non esistono politiche per gli anziani dentro le famiglie se non c'entrate sulla domiciliarietà
La domiciliarietà l'anziano ridà assenso ridare un ruolo se un anziano sradicato dal suo territorio un anziano che non si ritrova più che un anziano che diventa assistito non diventa più una risorsa del territorio di vento un problema per me
Per i costi sociali e quindi il territorio la domiciliarietà e l'elemento chiave con cui leggere le politiche familiari
è evidente che quando parliamo di territorio dobbiamo parlare delle risorse formali del territorio come è stato già ricordato stamattina cioè dobbiamo mettere in condizione
La famiglia di ieri essere dentro il territorio in maniera
Come dire autonoma di avere cioè a disposizione i servizi che le servono
Quindi non può essere fatto un discorso sul territorio sulla famiglia nel territorio senza considerare le difficoltà appunto di organizzazione dei servizi state ricordate quelle di Napoli
Ora io l'esperienza del nostri Comuni nell'Emilia-Romagna o del mio Mione particolare diciamo però mi Scola reputiamo il quaranta per cento del dei bambini zero tre anni
Che vuol dire oltre l'obiettivo di Lisbona lo facciamo già da anni questo ha un costo enorme
E significa capire che questi tipi di servizi hanno bisogno del
Del sostegno della tassazione locale hanno bisogno cioè non di un'offerta gratuita
Ma di un'offerta responso di una compartecipazione responsabile dei cittadini
E quindi qui è il ragionamento che è stato fatto sull'ICI che io condivido totalmente
è un ragionamento che va pensato davvero perché i Comuni a Biondi più risorse non delle stesse risorse perché
Aumentarla nel mio Comune presente aumentiamo di due mila unità all'anno
E questi duemila unità sono in gran parte classi che tendono a scivolare verso il basso immigrati quindi bambini con numerose problematicità che si scaricano sulla scuola
Quindi abbiamo bisogno di più risorse oggi ragionare di taglio all'ICI indiscriminato secondo me
è un non avere presente quanto bisogno di servizi anni comuni sul territorio non togliamo risorse con l'ICI aumentiamo le trasferiamo le facciamo un taglio ad hoc su
I redditi appunto ma non un taglio indiscriminato allora dicevo risorse formali sono gli asili
Gli asili nido la conciliazione dei tempi di vita di lavoro il piano per la non autosufficienza che ogni Regione dovrebbe avere no ogni Regione dovrebbe avere un piano per la non autosufficienza altrimenti si fanno chiacchiere
C'era il Trentino c'era l'Emilia-Romagna ce l'hanno altre Regioni celata Lombardia insomma
Lasciamo stare il colore politico senza un piano per non autosufficienza per il sostegno allo domiciliarietà agli anziani non autosufficienti per il sostegno alla famiglia che hanno in casa disabili
Le politiche familiari non esistano noi abbiamo fatto l'inchiesta nel mio comune di famiglie schiantata e completamente dal carico familiare famiglie che dal carico del del non de non autosufficienze famiglie che non si rivolgono ai servizi
Cioè che si rivolgono ai servizi quando ormai sono già precipitati in una condizione di povertà o in una condizione di divisione e di separazione tra marito e moglie
Cioè c'è una domanda non è espressa che va intercettata
Da parte dei Comuni per queste così importante che i comuni vengono messi in grado di apre gli sportelli per le famiglie di aprire i centri per le famiglie di a vere gli operatori sociali sul territorio perché c'è anche una domanda che va intercettate da una domanda non espresse
Ne abbiamo una piccola quota di persone bisognose che intercettano l'ottanta per cento delle risorse dei nostri Comuni chi ha fatto il Sindaco lo sa
Alcune famiglie problematiche intercettano l'ottanta per cento delle risorse i nostri operatori e c'è un blocco enorme di famiglie che soffre quotidianamente che
Può scivolare potenzialmente verso l'area dell'assistenza che totalmente ignorata dei servizi o perché non sa esprimere la domanda e questo è ancora più evidenti adesso con gli immigrati nelle nostre città
Perché le donne immigrate stanno in casa per conto loro non si relaziona non non o non hanno legami di territori appunto come dicevo prima
Appunto allora abbiamo un aumento anche di questa domanda allora latterie la territorialità va fatta anche
Rendendo visibili le offerte e quelle che io chiamo le risorse formali formali piani non autosufficienza piano degli asili
I piani che riguardano i luoghi di aggregazione giovanile cioè le risorse formali il rafforzamento della scuola del tempo pieno e così via
Quindi abbiamo bisogno di questo sistema di servizi è una favola che la famiglia si sviluppa meglio
Che si si programma più figli laddove che c'è un investimento come dire semplicemente di reputazione morale sulla famiglia
Bisogno offrire i servizi la ripresa della natalità c'è stata nei paesi
Nordeuropei laddove il sistema di quel farà consentito una programmazione alle donne serena del del futuro della loro famiglia
è una favola che questo sistema di welfare sia contrario quando organizzato a un pieno protagonismo della famiglia la famiglie più protagonista dove c'è un grande sistema di welfare
La seconda cosa però è che a fronte di questo sistema e ho finito delle risorse formali ci devono essere valorizzazione delle risorse informali
Dei legami di territorio di quartiere va fatto da parte anche nostro una promozione di tutte quelle
Aiuti di quelle situazioni di mutuo aiuto tra famiglie vanno valorizzate come è stato fatto per i vicini le feste dei vicini tutte queste cose le feste di quartiere
Ma soprattutto le relazioni
Tipo quelle che voi avete anche presentato la banca del tempo eccetera c'è anche tutto un tessuto di risorse informali che va promosso va riconosciuto reso visibile e promosso e questa è una sfida su cui siamo molto impreparati credo molto impreparati
Educatrici familiare incomincino appunto ma e che invece rappresentano un futuro delle nostre politiche
E allora promozione da un lato e territorio dall'altro nella promozione e il punto chiave il riconoscimento della soggettività della famiglia nel territorio il punto chiave le risorse formali le risorse informali
Credo che siamo ben avviati con i nuovi provvedimenti del Governo io sono molto contento del fatto che molte di queste cose siano state riconosciute rese visibili già nella finanziaria questa è una cosa che va detta
Per onor di verità ma credo che abbiamo ancora tanta strada da fare
E spero che la la faremo riconoscendo prima di tutto a chi ne ha la responsabilità del risorse per affrontarla grazie
Grazie
A Graziano Delrio credo sia stato scongiurato il pericolo di dire le stesse cose che veniva prima citato mi pare che la voce del Comune ci voleva
Ci voleva
Anche perché comunque sono
Emerso e delle
Specificazioni importanti che vengono dalla lettura dell'amministratore comunale in questo caso
Del Sindaco
E tra l'altro una puntualizzazione mi preme sottolineare che a quella con cui si è partiti è stato concluso anche
L'intervento che forse non era stata assunta sufficientemente messa in evidenza e cioè
Che voi non possiamo pensare alle politiche familiari come una giustapposizione di politiche per categorie no questo
Della famiglia come soggetto che ha una
E dignità uno status suo non come sommatoria di
Bambini adulti gli anziani donne euro ma uno soggetta con una sua identità in quanto tale e quindi che attende risposte in quanto tale
E anche
Tocca ora al di là di Renzo
Assessore alle politiche di promozione della famiglia dell'infanzia del Comune di Roma precluse
Allora quando si parla di Roma ovviamente parliamo di due milioni e ottocento venticinque mila circa persone non si sente
E perché parla la forte mila
E si parla anche di due anni più duecentocinquantamila immigrati
E ogni anno a Roma si celebrando tredici no
Undici mila matrimoni
E
E Sant'ci stanno a tredici mila e domande di separazioni l'anno cioè trecento trentasei domande al giorno separazione
Allora
Ovviamente stiamo parlando di una città grande con problemi immensi e con una
Varietà di
Immagini
Ma soprattutto io voglio dire una cosa che la famiglia è un soggetto pubblico
E pertanto produce capitale sociale
E allora se partiamo da questo presupposto che la famiglia non è un soggetto privato ma un soggetto pubblico ovviamente noi dobbiamo fare in modo che questa famiglia viva in una situazione di guerra
è necessario pertanto noi dobbiamo difendere e promuovere e sviluppare la famiglia stessa allora il Comune ha bisogno di o l'ente locale di
Programmare progettare una nuova strategia politica
Proprio
Per garantire l'approvazione di queste politiche affaticate e questa strategia si deve necessariamente secondo noi fondare su quattro principi
Quindi riconoscimento valorizza della valorizzazione del soggetto pubblico nella qualità della famiglia quindi la pianificazione e la realizzazione di un sistema cittadino
Mediante interventi servizi iniziative rivolte alla famiglia stessa e sulla base però di una sussidiarietà orizzontale
Quindi la tutela dei diritti non solo della famiglia ma delle persone perché la famiglia formata anche da persone vitale soprattutto mediante che cosa la solidarietà e la corresponsabilità
E
Pertanto come ultimo principio una buon nuova governance delle politiche familiari nel rispetto della sussidiarietà verticale e su questo abbiamo
Con
La tensione di tutta la Giunta comunale
Proposto e lo stiamo realizzando
Colleghi parta soprattutto il programma che poi sarà
Un Progetto ma diventerà programma programma Domus del Comune di Roma
Questo è diciamo
Il cavallo di Troia o anche l'uovo di Colombo perché non abbiamo inventato niente ma abbiamo messo a sistema e un sistema
Tutto ciò che sono un po'le buone prassi
O no buongoverno è una buona relazione realizzazione di quello che sono i quattro principi di cui sopra
Siccome è tardi penso sia il caso che ve lo legga così faccia marchi prima così dottor Cabras
Alternare
Allora il programma dopo ossa che è in fase di avvio prevede la costituzione di una rete diffusa di servizi territoriali per la famiglia
Sta urlando così parlo più forte con uno snodo centrale la dopo se cittadina essi nodi territoriali quindi una cabina di regia e poi gli altri pesano proprio strutture
Sono
Delle delle delle case dell'ente che è difficile
Il programma si colloca in modo innovativo a dispetto ai tradizionali servizi per la famiglia
In quanto intende svolgere principalmente un'azione di valorizzazione e promozione della famiglia colta come un bene sociale per tutta la città
No non problema dunque ma una risorsa
Si pone come no un'opportunità aperta alla normalità della vita familiare nelle auto è sempre più diverse espressioni
Quindi ecco che di fatto eccetera
Vuole promuovere il benessere e migliorare la qualità della vita delle famiglie
Costruendo occasioni di incontro e di scenario di saperi e di esperienze
E scambio di saperi e rendendo sistematica l'offerta di opportunità e interventi che hanno come beneficiari non solo i singoli cittadini ma la famiglia in quanto tale
I servizi le prestazioni e le opportunità offerti dai centri Domus sono aperti a tutti i cittadini che vivono a Roma
Si rivolgono in particolare alle famiglie nelle diverse situazioni e fase della loro del loro ciclo di vita
Alle coppie che si preparano a formare una nuova famiglia
Alle coppie che stanno per diventare genitori alle neo mamme m a un papà e a tutti i genitori che vogliano essere aiutati nella gestione del loro rapporto con i figli
Alle coppie e alle persone che si prendano cura o desiderano prendersi cura di un minore anche mediante l'adozione l'affidamento familiare e il sostegno a distanza
Alle famiglie in difficoltà e alle coppie che vivono momenti di crisi nel loro rapporto
I centri sono aperti inoltre alle associazioni di famiglie ai gruppi di auto aiuto agli educatori ai ricercatori agli operatori e volontari che si occupano di tematiche collegate alla vita familiare
Dal punto di vista operativo l'abbiamo sì cittadina realizzatasi azioni di sistema per il coordinamento e messe in rete dei servizi
Sia interventi di promozione di erogazione di prestazioni specifiche per le famiglie l'accoglienza l'informazione la consulenza legale
L'atto psicopedagogica lavorative ed economico finanziaria
Sostegno alla genitorialità mediazione familiare promozione scambi in spazi per iniziative autogestite da gruppi associazioni e reti di famiglie biblioteca videoteca spazio giochi
E babysitting
Ovviamente la dopo sei aperta dalla mattina alle otto fino alla sera alle otto tutte trecentosessantacinque giorni un anno quindi anche la domenica alle durante il periodo delle feste Natale Pasqua
Proprio perché
è una casa della famiglia grazie
Grazie anche per questo taglio estremamente concreto
Di questo ultimo intervento l'illustrazione di un'esperienza che per
Turno
Succintamente descritta rivela una diciamo una visione della famiglia
A
Come si dice a trecentosessanta gradi quindi con tutte le sue potenzialità ma anche con tutte le sue attese
Grazie davvero
Ecco mi verrebbe da dire che forse sarebbe utile poter pensare di offrire
A Daniele Cabras una sintesi di quanto avvenuto oggi ma veramente non mi sento in grado di limatura mi parrebbe decorre troppo il rischio di impoverire gli interventi che ci sono stati
Di
Previsti
Di rischiare un po'di di di banalità e di superficialità nel dire le cose
Mi viene però da dire anche qui prima delle conclusioni
Che io credo si sia trattato di un momento
Importante anche molto interessante gli interventi che si sono succeduti hanno avuto a me pare un taglio tale da diventare in qualche modo complementari no proprio per le visioni che sono state espresse per le problematiche che sono state evidenziate
Tutti comunque con una
Una elemento
Importante siamo in Comune c'è la condivisione
Della portata di questo tema
Del fatto che non si possono procrastinare
Scelte anche importanti su questo tema
Bene del fatto che non si tratta semplicemente di pensare
Alla famiglia come un destinatario di
Interventi di nature tra riparatoria ma si tratta di investire di più e meglio sulla famiglia nelle sue potenzialità
Rimuovendo quegli ostacoli questi sì che ci sono perché la famiglia viva con serenità che inizia un ruolo che le viene attribuito crea che è giusto che abbia ma che deve essere facilitata ad interpretare
Io a questo punto darei la parola Daniele Cabras capo di gabinetto
Del Ministro delle politiche per la famiglia grazie
Grazie a tutti voi grazie agli organi agli organizzatori di questo convegno innanzitutto vorrei portare
Io i saluti del del ministro del ministro Bindi che ci teneva ad e ad essere qui aveva detto subito di sì
A questo dibattito ma come voi penso sappiate la realtà che oggi noi siamo impegnati nell'organizzazione di questa Conferenza nazionale della famiglia
Che avrà inizio giovedì prossimo a Firenze che sta assorbendo tutte le nostre piccole energie
La conferenza
è in una un'iniziativa del Governo ma che abbiamo costruito insieme alle Regioni ai Comuni alle Province alle categorie produttive alle associazioni
No possiamo dire che è un grande sforzo di mobilitazione
Non solo delle istituzioni ma anche
Della società sud sul tema della famiglia e delle politiche per la famiglia quindi ministro si scusa
Tra l'altro io sono arrivato in ritardo sempre per la stessa ragione perché avrei gradita anche essere presente quantomeno dall'inizio al dibattito ma ecco credetemi
Diciamo questa per noi è una sfida
Estremamente impegnativa
Io ho ascoltato poco di quello che aveva detto il Sindaco del Rie l'Assessore Di Rienzo dal poco che ha ascoltato vivere una sintonia ma soprattutto
Questo mi suggerisce di non intrattenermi anch'io sulla dimensione strettamente locale sulle politiche
Della famiglia sulle migliori pratiche eccetera perché rischierei anche di ripetere molte cose anche per la sintonia che ripeto esiste
Che lo a cui loro hanno accennato
Io vorrei solo a questo che voglio fare alcune sottolineare alcune alcuni aspetto innanzitutto
La politiche per le
Per la famiglia come è stato giustamente detto che non è che non sono le politiche
Soltanto per gli individui che vivono nella famiglia
O per delle categorie di persone che vivono nella società ma sono quelle politiche che hanno l'ambizione l'obiettivo di considerare la famiglia in quanto tale cioè come soggetto delle politiche ma direi anche come protagonista delle politiche
Che la riguardano infine come risorsa hanno una dimensione fortemente locale questo va sottolineato una terna su questo vorrei che si riflettesse un attimo c'è
Presuppongo un'applicazione integrale anche delle forte del principio di sussidiarietà
Perché è chiaro che
La dimensione locale quella più vicina ai bisogni delle persone quindi delle famiglie
Manca il loro linguaggi alle pratiche alle competenze cioè per considerare la famiglia in quanto tale è necessario che noi costruiamo
Immaginiamo le politiche polo per la famiglia
Valorizzando fortemente la dimensione locale e territoriale un'altra caratteristica mi sembra importante sottolineare
Che dobbiamo anche abituarci a considerare dei fattori che m'molto spesso nel crediamo che appartengono solo alla sera privata alla sfera familiare e privata
Ad esempio nelle politiche a famiglia va considerato
Con molta attenzione il lavoro di cura che svolgono le famiglie
Ma anche le funzioni educative
Che svolgono le famiglie questi fattori spesso sono stati come dire banalizzati o comunque sono stati dati per scontati
Come e diciamo in stile il soggetto pubblico deve intervenire quando ad esempio la famiglia non c'è la fase svolge il lavoro di cura
O quando non riesce a svolgere la funzione educativa a questo punto il pubblico deve svolge un ruolo di supplenza sono neanche questa impostazione va superata
Il
L'attore l'attore pubblico e non solo come poi cercherò di dire meglio comunque le politiche per la famiglia devono
Avere come obiettivo proprio di valorizzare il lavoro di cura e la funzione di cattiva che svolgono
Che si viene svolta all'interno delle famiglie non
Perché anche questo è un rischio ci muoviamo sempre su un crinale comodi è molto sottile
Quando parliamo di politica della famiglia non per evitare di intervenire perché è un modo sbagliato di fare politica della famiglia e affidarsi al ruolo della famiglia nel senso di scaricare su questo soggetto
Tutti i compiti e le funzione che a cui il pubblico non riesce ad assolversi un dato particolare della della famiglia italiana che la caratterizza anche in ambito europeo è quello di
Farsi carico in maniera forte e determinante
Ormai non solo dei minori e questo è il dato
Più scontato in presenza di una carenza tempo di servizi per l'infanzia ma in misura anche sempre un marcato anche degli anziani soprattutto dei grandi vecchi che vengono a gravare sulla famiglia
Ma un dato ancora più peculiare delle esperienze italiano fosse stato detto e quello di farsi carico dei giovani
Cioè dei giovani che non trovano lavoro rimangono in famiglia Fina a tarda età
Ecco valorizzare la famiglia vuol dire non vuol dire certo scaricare queste queste funzioni sulla famiglia al contrario
Non vuol dire però tener conto che nell'affrontare questi problemi queste realtà è fondamentale ascoltare la famiglia capire quali sono le spese effettive esigenze e bisogni
Come può essere sostenuta la famiglia senza negargli un ruolo
Vorrei anche dire che
Oggi Sita parla tanto di famiglia probabilmente a proposito e a sproposito c'è sempre il rischio qui di
Di inciampare anche un po'forse nella nella retorica
La famiglia oggi viva anche una serie di problematiche molto forte è una una realtà anche imminenti grande mutamento in grande trasformazione a volte poi
Il
Il concetto di famiglia rischia di diventare un po'e evanescente c'è per indicare tutto e niente quindi il nostro sforzo deve essere sempre quello di essere
Cercare di essere precisi diciamo e
E per quanto possibile rigorosi quando parliamo di di politiche per la famiglia
Il
A mio avviso come ho già accennato il punto fondamentale e tener conto
Della famiglia non il termine appunto retorici enfatici ma con l'obiettivo di
Di realizzare quel complesso di relazioni di rapporti che caratterizzino non può
Dimensione familiare che si rapporti tra genitori tra genitori e figli ma anche
Col con gli altri nuclei con gli altri con gli altri parenti che ruotano intorno alla famiglia ma anche con quei soggetti sociali
Con cui la famiglia viene il rapporto con le associazioni eccetera perché quando si elaborano si definiscono le politiche si tenga fino in fondo conto di questa dimensione relazionale
Della famiglia della famiglia della
Della realtà della vita familiare vorrei
Un per quanto riguarda il livello macro che è quello secondo me a
Su cui il mio intervento breve intervento dovrebbe più concentrarsi
Vedo dovremo immaginare quando parliamo di politica da famiglia come delle scelte di fondo che ha fatto il nostro Paese in questi anni ok
Sì come dire comunque ci si prospetta un abbiano proprio influenza sulle politiche familiari un esempio per tutti lascia voi sapete che
A Lisbona il Consiglio di OPA di rispondere nel due mila a a indicato come obiettivo quello del sessanta per cento dell'occupazione femminile
I capi di Stato se le sono assunti con una beati loro Serrapica tranquillità benissimo il sessanta per cento di occupazione femminile
Ora se noi riusciamo da da così dal dall'entusiasmo che
E da davanti ceneri a condivisione che che
Genera indicare un obiettivo di questo tipo e pensiamo I riflessi sociali sulla vita delle famiglie concreta in carne ed ossa
Che a questo
Il raggiungimento di questo obiettivo ecco dovremmo anche cominciare a preoccuparci perché poter raggiungere questo obiettivo presuppone servizi per l'infanzia politiche di conciliazione
Tra vite e lavoro possibilità effettive di là ed i lavori per le donne che non siano lavori però e precari che soltanto che non diano alcuna garanzia prospettiva per il futuro
Perché è evidente al altrimenti che queste
Che questa prospettiva finisce
Per rendere estremamente precaria ad esempio il le prospettive delle famiglie come dire allo Stato delle politiche sociali attuali cerco
Per
Questo obiettivo può essere come dire perseguiti in maniera socialmente compatibile se noi investiamo
Anche seriamente le politiche sociali né politiche per la mia nelle politiche del lavoro altrimenti questo obiettivo diventa conia parte molto molto difficilmente realizzabile e comunque anche quando
Si aumenta la l'occupazione e il tasso di occupazione femminile questo avviene a scapito di esigenze della famiglia o più spesso come stiamo votando anche
Più concretamente non non si riesce a a perseguire
Altro obiettivo politico che se assunto accortissimo e conseguenze e quello del la natalità del contrasto della crisi demografica oggi diciamo che siamo preoccupati
Della pessima ma se noi mettiamo poniamo come obiettivo delle politiche pubbliche un incremento
Del della popolazione l'aumento del numero di figli per donna se non è seriamente ce lo poniamo questo comma questo problema anche qui ci sono una serie di conseguenze e che
E
Che dovremmo trarre per essere coerenti pensiamo soltanto al al sistema al sistema fiscale alle politiche fiscali
E
Con l'ultima finanziaria si sono stati dei
Dei primi provvedimenti che hanno riguardato
Gli assegni familiari e le detrazioni per carichi familiari questo è il tentativo di essere
Coerenti con con la scelta di considerare il calo della natalità come
Un un fenomeno non solo socialmente preoccupante ma che bisogna trovare il modo di di contrastare
L'altro elemento che si che si coglie diciamo da un osservatorio centrale nazionale e quello dei degli fortissimi squilibri territoriali
Che esistono in questo Paese difficile parlare
Come dire in senso generale la lista di politiche per la famiglia in certi casi addirittura imbarazzante
Se paragoniamo all'esperienza delle sia Romagna e con quella di alcune un di un'altra regione non la invito
Particolare ma basta guardare al sud
è difficile parlare di una sola politica della famiglia o di cosa sarebbe necessario fare dove anche quello che è necessario fare in un luogo non è quello che è necessario fare un impasse anche questo
è
Una grande questo responsabilità e rimane allo Stato e qui mi ricollego anche il tema
Dei livelli essenziali
E voi sapete l'articolo centodiciassette della Costituzione tra
Le competenze esclusive dello Stato
Ricomprende quella di stabilire i seguenti essenziali delle prestazioni che devono garantire la soddisfazione dei diritti civili ma anche dei diritti sociali
Questo è è un terreno è un su
Non facile da da frequentare nella nella scorsa legislatura non si è riusciti ad arrivare ad alcuna conclusione
Su questo tema
A mio avviso non è solo una questione di risorse certamente c'è il problema delle risorse quando si fissano i livelli soldi ogni anche preoccuparsi di individuare gli strumenti
Per per conto per raggiungere questi livelli
E delle prestazioni per garantire determinati servizi determinati interventi
Ma c'è anche il problema
Delle delle modalità cosa sono i livelli è solo un elenco di prestazioni o è qualcosa di più
E qui capite come c'è anche il chiaro il riferimento alle cose che sono state dette prima e su cui non non ritorno in merito alle politiche e in merito alle politiche della famiglia
C'è anche venti fissare i livelli essenziali forse mi sembra avere riguardo non solo al benessere degli individui ma al benessere della famiglia della famiglia in quanto tale
E pensare veramente e questo uno degli obiettivi della conferenza di cui accennavo prima s'di essere capaci di di individuare tutte quelle misure tutti quegli interventi quei servizi
Che sono chi sono corrispondono necessità della famiglia che consenta alle famiglie di costituirsi di per di di rimanere tali e di studi e di crescere cioè anche questa ambizione che ne vogliono avere
Di individuare come possibile concretamente sostenere la famiglia quali sono livelli che anche in questo in questo ambito noi dovremmo essere capaci di di individuare
Anche qui mi sembra
Ebbene questo lo voglio dire
Nell'erba attuare con livelli essenziali a livello
Il locale ci dovrà essere dato un grande spazio alla diversificazione all'autonomia delle scelte
Che che bisognerà fare nell'ambito dei livelli essenziali mi vorrei soffermare un attimo su quel i livelli che attengono ai ai servizi per l'infanzia voi sapete che nella legge finanziaria c'è una disposizione
Con la quale si finanzia un piano straordinario che poi son piani straordinari regionali che riguardano i servizi per l'infanzia
La scelta non è casuale e tutt'non è assolutamente casuale
Innanzitutto perché per le famiglie i servizi di cui si avverte con più forza la carenza sono proprio quelli che riguardano la prima infanzia i i minori dai zero tre anni
L'assenza di questi servizi
E rilevante per le famiglie sotto più aspetti innanzitutto all'assenza di questi servizi rappresenta un costo molto corte per le famiglie
Perché i bambini a zero a tre anni sono quelli che
Per molte per molti aspetti
E
Rappresentano anche ovviamente un costo più sensibile per le famiglie
Il
Questa carenza abbia al oltretutto è di ostacolo all'accesso alle donne al mondo del lavoro questo è un altro dato diciamo universalmente riconosciuto qui non c'è bisogno di intrattenimento
Non solo ma
Servizi per l'infanzia possono anche svolgere
Penso solo per i bambini più grandi in cui vive
L'anno due anni
Un ruolo educativo importante per questi bambini il
Ecco
Per questo la finanziaria affatto anche la scelta di
Individuare come prioritaria la definizione di questo livello essenziale
Da parte delle delle regioni anche negli enti locali c'è il richiamo a
Stabilire in maniera
Integrale il
I livelli essenziali cioè di non
Intervenire in modo parcellizzato in questo in questo settore certo è importante che si arrivi a una definizione
Ne
Completa dei livelli essenziali anche per poter
Come dire sostenere in maniera più coerente
Le famiglie le persone eccetera però noi riteniamo anche che sia giusto indicare e delle priorità
E a quelle dedicarsi non so se lo sapete ma è esattamente quello che è stato fatto in Germania pochi giorni orsono dove è stato scelto di
Investire in maniera
Ma direi sicuramente teutonica perché si parla di novecentocinquanta mila
Di posti nei nei limiti di raggiungere
Quindi con un investimento di risorse ma anche di politiche molto forti quindi è con questa non è solo una priorità
Vorrei sottolineare nazionale mi sembra che sarebbe un ottimo inizio concreto con riflessi sociali importanti per le politiche per le politiche della famiglia
Altro tema su cui non non mi trattengo perché quello dramma non autosufficienza anche qui tema caldissimo che potrebbe essere affrontato sotto più aspetti
Anche perché è un problema che richiede un investimento di risorse veramente notevoli
Un altro punto di carattere generale che vorrei toccare e che secondo me accomuno un po'la dimensione locale a quella però nazionale quelle dei soggetti che devono intervenire
Che sono chiamati in causa delle politiche per la famiglia se da un errore che non bisogna
Fare e pensare
E limitare i fare proprio angolo di osservazione a ai ai soggetti pubblici
E credo che anche nel progetto che è stato oggi presentato venisse anche valorizzato quest'questo aspetto cioè la famiglia vive di relazione di rapporti non solo con i soggetti pubblici ma anche
Con altri soggetti sociali e con soggetti privati
Buone politiche la famiglia sono questo ripeto a livello locale diciamo a a livello Global sono quelle che metta via escono a mettere in relazione a coinvolgere
Tutti questi soggetti
Tra l'altro uno lobby il un obiettivo esplicito della Conferenza nazionale per la famiglia sarà proprio quello di dar vita
A una Alleanza per la famiglia che chiami ciascun soggetto assumersi le proprie responsabilità
Questo punto a mio avviso è fondamentale perché
Al di là della retorica sulla famiglia si si riescono a raggiungere risultati concreti voglio fare un esempio specifico quella della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
Quello che è la nostra esperienza di questo anno ha fatto emergere con chiarezza che se noi non siamo capaci di cambiare la cultura la mentalità l'approccio non solo delle aziende dell'impresa ma anche dei sindacati a questo ma
In questa ma devia saranno anche vani gli sforzi che come legislatore come come Governo si possono fare in quest'ambito cioè se non si capì esce per quanto riguarda le imprese che il lavoro delle donne non può essere solo considerato un costo per quanto possibile ed evitare
Ma che deve diventare un elemento costitutivo dell'organizzazione del lavoro soprattutto se vogliamo mantenere fermo con l'obiettivo del sessanta per cento per altrimenti stiamo prendendo in giro
Cioè non si capisce questo elemento va assunto da parte delle stesse impresa e non deve essere solo qualcosa che viene subito passivamente qui vedo un costo da ridurre il più possibile
Sarà difficile fare delle serie politiche delle conciliazioni
Se le aggregazioni sindacali non capiscono che nella contrattazione l'elemento della conciliazione
Deve diventare veramente centrale
E deve essere sollevato in ogni sede
E sarà difficile che si riesca arrivare a obiettivi
Raggiungere obiettivi significativi in quei questa
Ecco ho voluto fare
Questo esempio perché
Mi sembra particolarmente come dire simili significativo
Il l'ultima l'ultima cosa che vorrei dire
E che mi sembra
Riprendendo poi quello che hanno detto sia il Sindaco si dalla l'assessore
Il problema per i servizi di farsi trovare
Farsi identificare
Secondo me questo è molto importante e e soprattutto di
Dare alle famiglie non ha una come di una visione
Sette molto segmentata dei servizi servizi corrispondono a singoli bisogni ma ha una dimensione di servizi che sappia farsi carico
Nella dimensione familiare nella sua complessità questo state richiamarmi alle famiglie multiproblematica a suo tempo una realtà più diffusa Comune questo è molto importante
L'ultima
Cosa che vorrei sottolineare ricollegandomi a quello che al tema fondamentali questa tavola rotonda e l'esperienza delle migliori pratiche
Secondo ma in un paese così diversificata con squilibri territoriali così forti e molto importante una diffusione un'attività di diffusione e di condivisione delle migliori pratiche secondo noi questo e anche un terreno
Su cui il Ministero delle politiche per la famiglia
Può dare il
Il suo contributo ovviamente in sinergia con le regioni gli enti locali penso che gli atti tutti i soggetti sociali grazie
Ancora un minuto e
Inviterei al tavolo Niger Marco Marie del europei Rita spero brevissimo intervento che riguarda il Progetto dal family trentina
Grazie
Intanto ringrazio
Per averci invitato solo Marco magari Direttore dell'Area Nord Est delle Bureau Veritas
Con c'è arroccato di voce
Grazie
Grazie
Grazie mille
Ci hanno richiesto di essere presenti per evidenziare un pochino
Dal nostro punto di visto il progetto è anche chiarire il nostro il nostro ruolo Bureau Veritas sostanzialmente operata
Mille ottocentoventotto su verifiche legate al qualità ambiente sicurezza e responsabilità sociale con
Particolari competenze anche nell'ambito della Pubblica amministrazione
Le peculiarità in qualche modo che mi piace evidenziare
Peculiarità che a mio avviso era interessante evidenziare
Emergono dai tanti interventi fatti
Credo siano
Particolarmente interessanti peraltro
A mio avviso sono tematiche che e investono direttamente le persone quando sono dotate di figli piuttosto che
Vivono direttamente i problemi
Che oggi si sono discusse parto dall'ultimo dal dottor come gli anni che parlava di ascolto dialogo elementi sostanziali piuttosto che
Sono venuti fuori termini come l'esclusione sociale la discriminazione o
La parte positiva sul
Su
L'evidenza della partecipazione dell'inclusività che in qualche modo questo progetto rappresentava
E quindi
A nostro avviso questo forse
Questi forse sono i due elementi per forti del Progetto femmine in Trentino
Che mi viene da
Evidenziare quanto più in maniera sostanziale e l'inclusività
E la rendicontazione il fatto di rendere conto di un percorso e degli impegni presi di fronte alle famiglie di fronte ai vari attori
Ecco qual è il ruolo del Bureau Veritas qual è stato e qual è il ruolo come ente terzo chiaramente e siamo presenti nel gruppo di lavoro in qualità di osservatore il gruppo di lavoro che crea i disciplinari delle regole da applicare
E
Ulteriormente come verificatore dello specifico per i processi di gestione e controllo e concessione del marchio Family in Trentino
Che è stato strutturato nello sportello secondo la ISO nove mila e uno edizione due mila
Il il ruolo che noi abbiamo è ancora una volta collegata ad un marchio e ancora una volta sarei per non
Semplificare il tutto a al bollino
Già il marchio Family in Trentino ne elemento di marchio credo caratterizzi in maniera sostanziale un percorso complesso e ed è particolarmente articolato ma che permette un elemento di differenziazione di visibilità maggiore del territorio appunto una
La promozione in qualche modo del
Della famiglia collegata al territorio l'ulteriore marchio che
Oggi ne consegniamo formalmente in quanto è stata terminata la verifica nel mese di maggio la verifica del sistema ISO nove mila uno edizione due mila
Ulteriore Marco che viene data un certificato di conformità questa norma ampi sono solito sottolineare che nel non non è bene ineguale dare il dito quando si indica una direzione quindi il marchio è solo l'evidenza di una verifica effettuata
Una verifica che è stata effettuata per quanto riguarda la nostra
Nostro mandato su tutti i processi specifici e che quindi ha portato in evidenza gli elementi di governo di questi processi e soprattutto l'elemento collegato al miglioramento
Mi piace solo evidenziare che è un percorso che si inizia
E che in qualche modo
è sistematico nel tempo
Annuncio credo che valorizzi ulteriormente un elemento che l'elemento di trasparenza che
A cui la la la struttura quindi si è sottoposta
Per cui io
Concludo qui l'intervento e
Faccio la consegna formale all'assessore Dalmaso della certificato con
I miei complimenti